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L’omaggio a Duke Ellington messo in scena dalla Compagnia Stregatti chiude l’edizione 2025 della rassegna “Domeniche a Teatro”. L’appuntamento è il 16 Marzo al Teatro San Francesco di Alessandria
Ultimo appuntamento al Teatro San Francesco, di via San Francesco d’Assisi 15 ad Alessandria, con l’edizione 2025 della rassegna “Domeniche a Teatro”, il teatro per famiglie, pensato per coinvolgere adulti e bambini in un’esperienza teatrale condivisa. Domenica 16 Marzo, alle ore 16.00, andrà in scena ”EDDY – Le favole del Jazz” unviaggio teatrale e musicale nell’infanzia di Duke Ellington,…
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Sei nata paperina
Da piccolo a scuola ho ascoltato per la prima volta Papaveri e Papere… era una bella canzonetta, orecchiabile e scioglilingua quanto basta per far ridere un bambino. Da grande in ufficio ho riascoltato per l’ennesima volta Papaveri e Papere… era una vecchia gloria, ma era diventata malinconica, come l’espressione di chi nella vita realizza d’essere un papero. Da vecchio, allettato e morente, ho…
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Storia Di Musica #342 - The Corrs, Home, 2005
Le Storie musicali di band di fratelli e sorelle ci portano in Irlanda, per una band che tra fine anni '90 e inizi 2000 fu molto popolare. The Corrs, come suggerisce il nome, sono una band di tre sorelle e un fratello, i Corr appunto. La loro storia è molto particolare e si lega a quella di un film del 1991, divenuto di culto, ambientato a Dublino, da dove provengono i nostri. The Commitments, diretto da Alan Parker, racconta la storia di Jimmy Rabbitte e del suo tentativo di mettere su una band di soul e rhythm'n'blues a Dublino, The Commitments, appunto. Il film, che è anche uno spaccato dell'isola prima della travolgente trasformazione avvenuta negli ultimi decenni, fu trampolino di lancio di una serie di attori\cantanti che dopo il film si lanciarono in carriere musicali. E tra loro c'erano i fratelli Corr. Jim Corr suonava in una band con John Hughes, che curava per Parker le selezioni dei musicisti. Hughes non sapeva che Jim avesse tre sorelle musiciste, Caroline, Sharon e Andrea, con cui si presenta i provini. Andrea ottiene una parte di recitazione con battute (è Sharon, la sorella minore di Jimmy), gli altri tre fanno da comparse, ma Hughes dopo le riprese chiede di poter diventare il loro manager. Diventano una band, dove suonano diversi strumenti, anche quelli tradizionali irlandesi. Il primo grande trampolino di lancio è l'esibizione, nel 1994, per i Mondiali di Calcio di USA 94, seguita due anni dopo per la cerimonia d'Apertuna dei Giochi Olimpici di Atlanta '96. Vanno in tour a supporto di Celine Dion, mentre il loro primo disco, Forgiven, Not Forgotten, che comprende sia brani strumentali di musica tradizionali che canzoni pop rock, svetta nelle classifiche di mezzo mondo, diventando uno dei dischi d'esordio di artisti irlandesi più di successo di ogni tempo. Nel 1997 successo per Talk On Corners, partecipano al Pavarotti And Friends a Modena e ricevono nel 1999 un Brit Award come Miglior Band Internazionale, registrando persino un MTV Unplugged, che vende milioni di copie. Il successivo disco, In Blue, prodotto da Robert John "Mutt" Lange, li consacra star internazionali: il singolo Breathless va in classifica in mezzo mondo, come Radio, l'album è il terzo disco con le maggiori vendita della Storia delle Classifiche musicali d'Irlanda dopo il The Best Of 1980-1990 degli U2 e Be Nere Now degli Oasis. Sono nominati ai Grammy Awards. Registrano un altro disco dal vivo, VH1 Presents: The Coors Live In Dublin, con ospiti Bono che duetta con loro in When The Stars Go Blue di Bryan Adams (un gioiellino) e Summer Wine di Nancy Sinatra e Ronnie Wood dei Rolling Stones che suona la chitarra in Little Wing, cover del classico di Jimi Hendrix e in Ruby Tuesday. Succede però una fatto doloroso: Jean, la madre dei fratelli Corr, muore in attesa di un trapianto di fegato all'ospedale di Newcastle, in Gran Bretagna.
E proprio alla madre, e alla loro terra, è dedicato questo disco, Home, che esce nel 2005. L'album precedente, Borrowed Heaven, già aveva riaperto la strada del folk nella loro musica, che nei dischi di successo internazionale si era un po' persa, ma in questo disco si ritorna alle origini. In scaletta 12 pezzi, divisi tra strumentali tradizionali di musica celtica irlandese, come Haste To The Wedding, che è il brano principe del ballo Céilí, uno scritto da Sharon Corr, Old Hag e due cantati in lingua gaelica dalla bellissima voce di Andrea, Buachaill ón Éirne (che vuol dire Ragazzo di Erne) e Bríd Óg Ní Mháille, Bridget O'Malley, che probabilmente è una riedizione ottocentesca di un antico canto dedicato a santa Brigida d'Irlanda. Ancora più emozionate è la parte di canti tradizionali cantati in inglese: My Lagan Love è uno dei primi traditional scoperti da Joseph Campbell, che agli inizi del 1900 intraprese un percorso di ricerca e traduzione dei canti tradizionali, musicati e riportati sugli spartiti da Herbert Hughes; la meravigliosa Spancil Hill è invece un traditional, probabilmente scozzese, che venne riadattato dai migranti irlandesi in America, dove divenne molto famosa nella zona dei Monti Appalachi: lo spancil era un modo di legare le zampe dei capi di bestiame per non farli scappare durante le fiere. Dolcissime sono Peggy Gordon e la bellissima Black Is the Color, conosciuta anche come Black Is the Color Of My True Love's Hair, brani che raccontano il carattere forte e deciso delle donne di quei posti. The Moorlough Shore è una delle più famose ballate irlandesi: è la storia di un giovane, innamorato della sua terra e di una ragazza, che però rifiuta le sue avances perché ama già un marinaio. Aspetterà il suo vero amore per sette anni. Frustrato, il ragazzo lascia la casa della sua infanzia e salpa, continuando a elogiare la ragazza che ama e che vive a Moorlough Shore. Sulla sua melodia, durante gli anni della Rivoluzione dell'Indipendenza irlandese (negli anni Dieci del 1900) i rivoluzionari cantarono The Foggy Dew, il principe dei brani di libertà irlandese. Completano la scaletta tre cover di brani moderni: Heart Like A Wheel, successo di Kate & Anna McGarrigle, poi ripreso da tanti artisti (la versione più famosa di Linda Ronstand), Old Town del leader dei Thin Lizzy Phil Lynott e un brano, Dimming Of The Day, scritto da Richard e Linda Thompson per un loro disco del 1975, Pour Down Like Silver. La musica è arrangiata con delicatezza, agli strumenti moderni sono affiancati i tin whistle, il Bodhrán (che è il tamburello irlandese) e una sezioni archi, che è sempre stato un marchio di fabbrica della musica Corrs. Spicca la voce, brillante e squillante di Andrea Corr, emozionante in più di un passaggio. Il disco, che non è di successo come i precedenti, ha comunque successo in patria, In Australia e sorprendentemente in Francia, dove vende 100 mila copie.
Andrea Corr, che ha recitato anche in altri film, tra cui Evita con Madonna e da protagonista una semisconosciuta commedia canadese, The Boys From County Clare, tenterà, con scarso successo, anche la carriera solista, con Ten Feet High. I Corrs continuano a suonare e a pubblicare materiale (l'ultimo disco del 2017) ma non hanno più raggiunto il successo dei dischi pop, nè la delicatezza, e la bellezza, del disco di oggi, un bellissimo esempio di variazioni "moderne" ai classici tradizionali della cultura delle isole britanniche, un grande tesoro culturale.
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Ho chiesto a quella deficiente di Alexa di riprodurre in ordine casuale le canzoni dei Backstreet Boys, perché avevo voglia di Florida tamarra, candida come un completo di poliestere da indossare sotto le palme, sentendosi eleganti senza esserlo. E mi sono accorto che le so TUTTE, verbatim.
Una stortura dell'animo, ho pensato, di cui ignoravo la pervasività. Solo che ogni volta che penso "stortura dell'animo" mi torna in mente il ritratto di Catilina e, non so perché - sarà che c'ho fatto la tesi di laurea - poi parto per la tangente con i giochi di parole, tipo la drag malvagia regina del pomeridium televisivo, Catilina Balivo. Insomma stavolta ho immaginato Sallustio che diventa Sallusti e scrive delle mie perversioni musicali, in grafia latina arcaica a cazzo, con tutte le I che diventano U: "Francesco convertuto e feluce", "Francesco balla pop di merda e porta le malattue". E ho riso da solo mentre nella testa mixavo "I want it that way" con "lubido maxuma" e altra robetta che diverte solo me e "rari nantes in gurgite vasto" (che però è citazione dalla Virgiliessa).
E niente, believe me when I say che me diverto davvero con poco, ma c'ho un musical di sicuro successo in tasca. Viae secundariaue iuvenes, il titolo.
[Alexa, chiama il mio agente]
#ninoelesirene#pensieri#frasi#persone#riflessioni#sentimenti#letteraturabreve#emozioni#musica#backstreet boys#latino#musicals
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È Elio e le Storie Tese: il Frank Zappa italiano?
Frank Zappa un mito della musica, Elio e le storie tese, una band che crea musica demenziale. Perché questa differenza? Eppure i due hanno molto, moltissimo in comune. Tuttavia l’Elio nazionale è troppo spesso relegato al ruolo di giullare. Dal mio punto di vista è un errore. Zappa è sempre stato visto come un dissacratore, un elemento di rottura verso il mercato musicale. Una scelta che non gli ha impedito di diventare una vera propria star. Elio e le storie tese non sono da meno. Il problema sta forse nella percezione che si ha dei due gruppi. O, probabilmente, nel fatto che i testi di Zappa non vengono colti perché in inglese risultando più ‘intellettuali’. D’altra parte quelli di EELST, essendo in italiano, sono immediatamente fruibili anche se ciò che rimane impresso è l’aspetto più superficiale. Da tenere bene in considerazione, poi, un altro aspetto. La preparazione dei musicisti. Zappa era un maestro non solo della chitarra ma della composizione. Elio, sul secondo aspetto, non essendo un chitarrista, non è da meno. Quindi resta la domanda: perché non è considerato allo stesso modo di Zappa?
Entrambe sono accomunati da una incredibile capacità di mescolare generi, linguaggi e ironia in maniera dissacrante e geniale. Ma cosa rende davvero questo confronto pertinente?
Questa l’ide di Elio:
‘Quel che è certo è che non ho mai detto che siamo discepoli di Zappa, come si legge da qualche parte. Di espressamente zappiano nel nostro repertorio non c’è molto se non, volendo, lo spirito: certe robe complicate che facevamo all’inizio, con storie che non avevano senso come Cateto o Piattaforma. Di Zappa ho casomai cercato di fare mie alcune lezioni, la principale delle quali potrebbe essere sintetizzata in un principio: il massimo impegno per fare delle cose inutili”.
Un eclettismo musicale senza confini
Frank Zappa è noto per la sua abilità nel fondere rock, jazz, blues, classica e avanguardia, creando opere dal sapore unico e spesso spiazzante. Allo stesso modo, Elio e le Storie Tese (EELST) hanno costruito una carriera decennale mescolando pop, prog, funky, e perfino sigle televisive, senza mai perdere la loro vena ironica e surreale. Basti pensare a brani come La terra dei cachi, che passa con disinvoltura da melodie pop orecchiabili a virtuosismi strumentali degni dei migliori musicisti prog.
Zappa e Elio condividono anche un’attitudine sperimentale che li ha portati a non avere mai paura di osare. Se Zappa poteva passare da un’orchestra sinfonica a una band di rock psichedelico, EELST hanno saputo esplorare territori musicali sempre nuovi, dal rock di Servi della gleba al jazz swing inframezzato al prog di Il vitello dai piedi di balsa.
Ironia e satira: l’arte del dissacrante
Un altro elemento fondamentale che li accomuna è la satira pungente e l’ironia dissacrante. Zappa, attraverso testi spesso grotteschi e provocatori, ha messo alla berlina il sistema americano, il perbenismo e i cliché della società. Elio e le Storie Tese hanno fatto lo stesso in Italia, affrontando temi come il conformismo, la politica e le ipocrisie della cultura popolare.
Brani come Parco Sempione e Complesso del primo maggio sono esempi lampanti di come EELST abbiano saputo usare la musica per riflettere, sempre con il sorriso sulle labbra, su problematiche sociali e culturali. Anche l’utilizzo del dialetto e di giochi di parole è un elemento che li avvicina a Zappa, noto per i suoi testi pieni di riferimenti criptici e doppi sensi.
Il rapporto con il pubblico: tra culto e nicchia
Sia Zappa che EELST hanno sempre goduto di una fama particolare: da un lato, artisti di culto per un pubblico appassionato e fedele; dall’altro, figure difficili da incasellare nei circuiti mainstream. Nonostante il successo commerciale di alcuni brani, come La terra dei cachi al Festival di Sanremo del 1996, EELST sono rimasti fedeli a un’attitudine “indipendente”, molto simile a quella di Zappa, che non ha mai cercato il compromesso con il mercato discografico.
L’importanza dei musicisti: tecnica e virtuosismo
Un’altra analogia significativa riguarda la qualità tecnica dei musicisti. Zappa ha sempre lavorato con artisti di altissimo livello, richiedendo loro una precisione e una versatilità eccezionali. Allo stesso modo, Elio e le Storie Tese sono composti da musicisti straordinari, come Rocco Tanica alle tastiere e Faso al basso, capaci di eseguire brani complessi e pieni di cambi di tempo, di stile e di atmosfera.
Quindi esiste un’eredità condivisa
In definitiva, definire Elio e le Storie Tese come i “Frank Zappa italiani” non è solo una questione di provocazione, ma un riconoscimento di come entrambe le realtà abbiano saputo trasformare la musica in qualcosa di più di un semplice intrattenimento. Hanno creato un mondo sonoro unico, dove l’intelligenza e l’ironia convivono con la tecnica e la creatività più sfrenata.
Se Zappa ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale americana e mondiale, Elio e le Storie Tese hanno fatto lo stesso in Italia, dimostrando che anche la musica “leggera” può essere profonda, intelligente e soprattutto libera.
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LIAFF SPECIAL - I titoli più attesi di Dicembre 2024!
Carissimi lettori, ben ritrovati con un nuovo appuntamento con LIAFF Special, la rubrica dove andremo a riscoprire i titoli più caldi del mese di Dicembre, fra cinema e serie TV. Il 2024 sta per concludersi, ma nonostante ciò, c'è ancora tanto da vedere, fra grande e piccolo schermo, quindi mettetevi comodi e vediamo insieme i titoli più interessanti di questo mese.
CINEMA
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The Room Next Door (Cinema - 5 Dicembre)
Nella prima settimana di Dicembre arriverà nelle sale italiane The Room Next Door, primo film in lingua inglese di Pedro Almodóvar. Tratto dal romanzo Attraverso la vita di Sigrid Nunez, il film, presentato all'ultimo festival del cinema di Venezia, narra di due donne, interpretate da Julianne Moore e Tilda Swinton, un tempo amiche, che si ritrovano dopo diversi anni a causa di una particolarissima circostanza. Un film che promette di essere ricco di significato.
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Kraven - Il cacciatore (Cinema - 11 Dicembre)
L'11 Dicembre arriva nelle sale Kraven - Il cacciatore, nuovo film del Sony Spider-Man Universe che racconta le gesta del celebre avversario dell'Uomo Ragno, qui interpretato da Aaron Taylor-Johnson. Il film si presenta come l'ennesimo cinecomic, al meno sulla carta, ma sarà in grado di intrattenere? Presto lo scopriremo.
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Daddio (Cinema - 19 Dicembre)
Uscito nelle sale americane diversi mesi fa, arriva in Italia Daddio, tradotto in italiano con Una notte a New York, film che vede protagonisti Sean Penn e Dakota Johnson. Cosa rende questo film davvero particolare? Il fatto che questo sia ambientato interamente all'interno di un taxi e che abbia solo due attori al proprio interno. Sicuramente degno di una visione.
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Mufasa - Il re leone (Cinema - 19 Dicembre)
Nella stessa settimana Disney propone quello che sembrerebbe essere il riempipiazza natalizio di quest'anno, ovvero Mufasa - Il re leone. Il film, diretto da Barry Jenkins, è il prequel de Il re leone del 2019 e narrerà la giovinezza di Mufasa, il padre di Simba. Un film perfetto da vedere in sala per le feste di Natale.
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Conclave (Cinema - 19 Dicembre)
Altro film che uscirà nella settimana prima di Natale è Conclave, nuova regia di Edward Berger e tratto dall'omonimo romanzo di Robert Harris. Il film vede come protagonista Ralph Fiennes nel ruolo di un decano nominato per sovrintendere la votazione per scegliere il nuovo Papa, che lo porterà all'interno di una rete di intrighi di potere. Nel cast anche John Lithgow, Stanley Tucci, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini.
SERIE TV
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Star Wars: Skeleton Crew (Disney+ - 2 Dicembre)
Sul fronte seriale Dicembre si apre con una nuova serie ambientata nell'universo di Star Wars, intitolata Skeleton Crew. Questa serie, collocata contemporaneamente a The Mandalorian, narra di un gruppo di bambini che cerca di tornare a casa dopo essersi persi nei meandri della galassia. Speriamo che non sia l'ennesimo progetto a cui Disney non da' fiducia.
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Secret Level (Prime Video - 10 Dicembre)
Su Prime Video approderà una serie davvero non convenzionale e per questo particolarmente attesa. Creata da Tim Miller, la serie è una raccolta di cortometraggi, ognuno dei quali ambientati in un differente mondo videoludico. Fra i giochi menzionati, vi sono titoli come Armored Core, Concord, God of War e Ghost of Tsushima. Insomma, un appuntamento da non perdere.
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One Hundred Years of Solitude (Netflix - 11 Dicembre)
Su Netflix arriva la trasposizione televisiva di Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez, con otto episodi che copriranno la prima parte del romanzo che narra la storia multi-generazionale della famiglia Buendía. Perfetta anche per riscoprire un grande classico della letteratura mondiale.
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What If? 3 (Disney+ - 22 Dicembre)
La serie animata Marvel What If? terminerà il proprio percorso con la terza stagione, il cui debutto è previsto per la settimana di Natale. In questa stagione finale avremo nuove avventure nel Multiverso, fra episodi musicali, storie Western, influenze dal mondo degli anime e un episodio dedicato a Tempesta. Un appuntamento per i fan dell'animazione Marvel e non solo.
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Squid Game 2 (Netflix - 26 Dicembre)
Il giorno di Santo Stefano arriva l'attesissima seconda stagione di Squid Game. A seguito dell'inaspettatissimo successo della prima stagione, i nuovi episodi della serie coreana con protagonista Lee Jung Jae propongono nuove sfide e giochi sempre più mortali per i personaggi che vi prenderanno parte, in un percorso di vendetta volto a terminare il gioco una volta per tutte.
#cinema#serie TV#the room next door#kraven the hunter#daddio#mufasa the lion king#conclave#star wars skeleton crew#secret level#one hundred years of solitude#what if?#squid game#LIAFF: LIAFF SPECIAL
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Alessandria. Il 25 Aprile la Fiera di Primavera al Quartiere Cristo e si lavora per una Grande Notte Bianca...
Il 25 aprile Oltre 120 stand espositivi, la Città dei Bambini, la Festa Siciliana (25,26,27 aprile), musica con le band ,dj set, cibo di strada, sfilate di moda …ospite Ivan Cattaneo e Tony Sperandeo. Si Lavora alla Notte Bianca il 21 giugno, un evento con ospiti Nazionali Sarà una FIERA DI PRIMAVERA importante con tante novità quella promossa al Quartiere Cristo il 25 aprile dall’Associazione…
#25 Aprile#Alessandria eventi#Alessandria today#animazione bambini#Associazione Attività e Commercio Cristo.#band musicali#bolle giganti#clown#Corso Acqui#cosplay Alessandria#cultura siciliana#Dj Set#eventi Alessandria sud#Eventi Gratuiti#evento di primavera#festa bambini#Festa della Liberazione#festa siciliana#Fiera di primavera#folklore#giochi in legno#Google News#italianewsmedia.com#Ivan Cattaneo#la città dei bambini#Lava#LudoPuzzle#musica anni 70 80 90#Notte Bianca Alessandria#Panissa Vercellese
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17 pezzi classici di grandi autori per violoncello solo a cura di Raffaele Binetti 1. Aria sulla IV corda - J.S Bach 2. Valzer op.39 n.15 - J.Brahms 3. Giochi proibiti - tema con variazioni (anonimo) 4. Serenata - Franz Schubert 5. Ninna Nanna op.49 n.4- J.Brahms 6. Moldava tema con variazione- B.Smetana 7. Barcarola - J.Offenbach 8. Minuetto- Luigi- Boccherini 9. Adagio chiaro di luna- op. 27 n.2- ludwig.van Bethoven 10. Le Cygne - C.Saint Saens 11. Habanera - G.Bizet 12. Notturno n.2 op.9- fryderyk chopin 13. Tango - Isaac Albeniz 14. Ave Maria - F.Schubert 15. Couplets (Carmen)- G.Bizet 16. Danza Unghereze- n.5- j.Brahms 17. LoLa (charleston) W.Donaldson
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Figlio d'Arte - Mai più

Il nuovo singolo di Figlio d’Arte - In radio dal 7 giugno
Il nuovo singolo “Mai più”, di Figlio d’Arte, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 7 giugno!
“Mai più” rappresenta la continua evoluzione dell’artista con un brano di genere POP-dance dalla melodia calma e riflessiva nelle strofe con un crescendo che esplode poi nel ritornello. La composizione offre una varietà di momenti musicali, con pause e silenzi strategici che contribuiscono a enfatizzare il contrasto tra spensieratezza e malinconia. La canzone è il manifesto di una relazione difficile ma intensa dove l’artista sceglie di sottolineare l’importanza di lottare per i propri sentimenti ma allo stesso tempo di saper andare oltre e riconoscere il proprio valore.
Figlio d’Arte, all’anagrafe Lorenzo Petrus, sin da piccolo vive e respira arte. Il padre è il pittore contemporaneo Marco Petrus e la madre architetto presso un prestigioso studio di Milano. All’età di 6 anni muove i primi passi nel mondo della musica, iniziando a suonare il violino presso la scuola “I piccoli musicisti” con l’insegnante Antonella Aloigi, passione che lo porterà a frequentare la scuola media musicale Quintino di Vona di Milano. Successivamente, lavorando presso lo studio del padre, si avvicina sempre di più al mondo dell’arte collaborando con designer di diversi settori, proiettando l’arte del padre in una diversificazione con nuove realtà più vicine al mondo della moda e del digitale. Dà vita ad una collaborazione col designer-stilista Domenico Formichetti, creando insieme una Capsule Collection che viene repostata e sponsorizzata da brand come Vogue, HypeBeast, Highsnobiety ottenendo un grande successo. Continuando il progetto di digitalizzazione del padre a inizio 2021 lancia una collaborazione con Nifty, nota piattaforma NFT, trasformando le opere fisiche in video che creano giochi cromatici ed effetti ottici. L’esperimento va sold out in pochi minuti e tuttora vengono portati avanti drop inediti da lanciare nei prossimi mesi. Nonostante la carriera promettente nel mondo dell’arte, nel 2022 Lorenzo decide di intraprendere un nuovo percorso lanciando il suo nuovo progetto: Figlio d’Arte. Da sempre appassionato di scrittura, passa le giornate a scrivere poesie e testi per sé e per altri artisti rimanendo però anonimo. Sempre più consapevole delle proprie capacità e spronato da diversi amici del settore che vedono in lui un potenziale artistico da poter sviluppare, rilascia a marzo “Alright”, il primo di una serie di singoli. I brani vengono pubblicati su tutte le principali piattaforme di streaming; in particolare su Spotify e Youtube vengono collezionati numeri inaspettati. Se il brano di esordio è considerato un test, gli altri due seguenti riscuotono sempre più interesse da parte del pubblico tanto che l’artista inizia a crearsi una fan base nelle città di Milano, Padova e Roma. Dal primo all’ultimo brano c’è stata una crescita esponenziale che non solo ha premiato il lavoro fatto con cura e precisione dall’artista e dal suo management, ma ha anche stimolato in Figlio d’Arte quella consapevolezza e quella voglia di crescere ed investire sempre di più sul suo percorso e sulla sua personalità, che ora necessita la ricerca di un’etichetta ambiziosa e adeguata che creda nel progetto da portare avanti insieme a noi.
Etichetta: Mendaki publishing - https://www.instagram.com/mendaki_publishing/
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"Armonie Visive e Sonore: Un Viaggio nel Festival 'Corde di Primavera' 2024" VI Edizione

La sesta edizione del rinomato festival chitarristico "Corde di Primavera" è alle porte, inaugurando il 18 maggio 2024 un'esperienza musicale senza precedenti.
Questo evento annuale, curato con passione dall'Associazione Culturale Musicale Neos Kronos e legato al prestigioso Master di Interpretazione del maestro Frédéric Zigante, si è guadagnato un posto d'onore nel panorama culturale grazie alla sua eccellente selezione di artisti e alla sua innovativa distribuzione degli eventi in sedi di prestigio.
Quest'anno, il festival, sotto la guida esperta del Maestro Stefano Spallotta, si arricchisce della presenza dell'artista Bianca Coggi, la cui mostra "Giochi di luce" promette di essere un dialogo visivo stimolante, esplorando il rapporto intrinseco tra colore e luce. Le sue opere saranno esposte in maniera unica, integrandosi con l'ambiente storico del cinema-teatro Vittorio Veneto di Colleferro, offrendo una scenografia vibrante per il concerto di chitarra acustica del Maestro Leonardo Vannimartini.
Il talento tutto italiano di Vannimartini, già riconosciuto internazionalmente con il primo premio al Concorso di Bruxelles nel 2023 e il premio "Villa-Lobos" l'anno seguente, sarà in mostra il 26 maggio alle ore 18:00. Il suo concerto è un evento imperdibile per gli amanti della musica, che avranno l'opportunità di assistere a una performance di rara intensità emotiva.
Vi invitiamo a partecipare a questo incontro tra arte e musica, un'esperienza che promette di essere indimenticabile. L'ingresso è gratuito, un'opportunità da non perdere per immergersi nella bellezza dell'arte in tutte le sue forme. Per ulteriori dettagli, vi invitiamo a consultare i numeri presenti sulla locandina dell'evento. Non mancate, vi aspettiamo! 😘

Il Maestro e L' Associazione
Il Maestro Stefano Spallotta è un noto chitarrista, compositore e direttore. Ha composto e diretto il “Concerto Breve” per chitarra e orchestra d’archi, accompagnato dalla Neos Kronos Orchestra. Ha anche un canale YouTube ufficiale dove condivide video dei suoi diversi progetti musicali.
L’Associazione Musicale Neos Kronos, fondata dal Maestro Spallotta, è un’organizzazione che promuove e diffonde le attività musicali e la cultura musicale sul territorio italiano. L’associazione organizza vari eventi, tra cui il Festival “Corde di Primavera”, che offre concerti, conferenze, presentazioni di libri e masterclass di chitarra. Questo festival è collegato al Master annuale di Interpretazione tenuto dal M. Frédéric Zigante.
L’Associazione Neos Kronos è nota per il suo impegno nel sostenere talenti emergenti e affermati nel campo della musica. Ha avuto un ruolo fondamentale nel portare in scena alcune tra le personalità più rilevanti del panorama nazionale delle sei corde. L’associazione ha anche collaborato con diverse istituzioni, tra cui la Provincia di Frosinone e la Città metropolitana di Roma Capitale.

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LE NOTIZIE...QUELLE BELLE
Parigi ospiterà presto il picnic più grande del mondo sugli Champs-Élysées

Sei a Parigi a fine maggio? Beh, assicurati di restare in giro per "Le Grand Pique Nique", o per quelli di voi che hanno scelto il tedesco, lo spagnolo o l'italiano per imparare al liceo, "The Grand Picnic". Dall'Arco di Trionfo all'incrocio con Avenue George V, nove cucine effimere scandiranno un viaggio lungo i famosi Champs-Élysées per un picnic gastronomico sulla più grande coperta da picnic del mondo.
Domenica 26 maggio, "LG Electronics" sponsorizza questo enorme evento gastronomico e di passeggio, durante il quale 4.000 fortunati turisti e gente del posto avranno l'opportunità di riunirsi attorno a un gigantesco tappeto da picnic a scacchi bianchi e rossi per assaggiare la cucina parigina.
Anche se è un peccato che l’evento sia una competizione determinata tramite un sistema di votazione, gli Champs-Élysées sono forse l’arteria stradale più battuta di tutta Europa, dove passavano 100.000 pedoni ogni giorno in epoca pre-COVID. Oggi, con il turismo più popolare e richiesto che mai, e con Parigi che mantiene ancora il suo posto come destinazione più visitata al mondo in termini di visitatori per chilometro quadrato, la prudenza è giustificata. Ad ogni visitatore prescelto viene consegnato un cestino da picnic per gustare i campioni delle nove cucine, e ogni quadrato sul gigantesco tappeto a scacchi può ospitare 6 persone. Ci sono anche eventi musicali, giochi e altri ambienti all'aperto. Per partecipare, i visitatori possono compilare la scheda della lotteria sul sito LG qui:
https://legrandpiqueniquedeschamps.fr/fr/p3bygb2rjg6mdmysb

Possono selezionare fino a 6 partecipanti aggiuntivi e uno dei due servizi, alle ore 12:00 e alle ore14:00.
Oltre a regalare ai buongustai nazionali e internazionali il tempo della loro vita, la città mira anche a stabilire il Guinness World Record per la più grande coperta da picnic, come affermano che conterà il loro tappeto.
I presenti potranno vedere in anticipo alcuni dei lavori di ristrutturazione che l'architetto Philippe Chiambaretta

sta progettando per il rinnovamento post-olimpico da 300 milioni di euro degli Champs-Élysées, che l'ufficio del sindaco ha ammesso di apparire "consumati" nel 2021. Il piano è quello di dimezzare il numero dei parcheggi, trasformare alcune strade in aree pedonali e trasformare l’intera area in “un giardino straordinario”.

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Terme di Caracalla: rivivono i fasti dell'antica Roma
Le terme di Caracalla sono pronte a rivivere i fasti dell'antica Roma. Un nuovo progetto, infatti, riqualificherà completamente uno dei siti archeologici simbolo della città eterna per dare un'esperienza di visita completamente nuova. La prima novità che gli spettatori vedranno sarà l'acqua, elemento essenziale delle terme. Saranno, inoltre, riaperti spazi finora rimasti chiusi. L'inaugurazione avverrà sabato 13 aprile con una serie di eventi culturali. L'acqua, anima delle terme Con il progetto di riqualificazione del sito archeologico, lo spettatore vivrà un'esperienza di visita completamente diversa da quella vissuta finora. Il primo step di questo ambizioso progetto è stato far tornare l'acqua, elemento principe di un complesso termale. L'acqua, che mancava nel sito dal V secolo quando è iniziata la fase di abbandono del complesso, tornerà alla vista dei visitatori con un'enorme vasca dalle forme minimali e contemporanee. Progettata dall'architetto Hannes Peer insieme a Paolo Bornello, la vasca darà vita a uno specchio d'acqua di mille metri quadrati nel quale si rifletteranno le imponenti rovine. Sarà, inoltre, sormontata su un lato da un palcoscenico leggero destinato agli spettacoli; ospiterà delle fontane che proporranno giochi d'acqua e di colori. L'acqua sarà presente anche all'interno delle strutture anticamente dedicate alla cura del corpo mentre altri zampilli e nuvole di vapore si libreranno a ridosso delle mura del complesso per rievocare l'atmosfera di un tempo. Passeggiare e meditare Come illustrato dalla direttrice delle terme, Mirella Serlorenzi, anche l'area verde del sito sarà trasformata. Diventerà un giardino botanico valorizzato con architetture effimere ed essenze odorose. L'impegno della direttrice è far ricomparire anche farfalle e api. Tutto concorrerà a ricreare un luogo in cui passeggiare e meditare com'era un tempo. Le terme di Caracalla, infatti, erano un luogo deputato alla cura del corpo e della mente in linea con la filosofia antico romana "mens sana in corpore sano". Il progetto, che procederà a step, prevede anche la riapertura al pubblico di due aree verdi e dell'antico ingresso sulla via di Caracalla, lo stesso utilizzato dagli antichi romani duemila anni fa, dove sarà collocata una nuova biglietteria. Terme di Caracalla: simbolo dell'antica Roma Le terme di Caracalla rappresentano un degli esempi più grandiosi di terme romane. Furono realizzate tra il 212 e il 216 d.C. sul colle romano dell'Aventino. Furono superate solo dalle terme di Diocleziano costruite nel 306. Dismesse durante la guerra gotica, l'area su cui insistevano le terme fu riutilizzata a fini abitativi e come zona agricola. Divenne un grande vigneto. Nel VI secolo fu utilizzato come cava per il reperimento di materiali di pregio come marmi e metalli. Dal XVI secolo, in occasione di diversi scavi, sono state rinvenute diverse opere molte delle quali sono entrate nella collezione Farnese. Nei tempi moderni, le rovine delle terme di Caracalla, con la loro imponenza, sono state una suggestiva cornice a eventi musicali di vario genere: da concerti di artisti moderni a opere liriche. Non a caso Paolo Conte, nel 2018, ha deciso di ambientarvi la tappa romana del suo tour per festeggiare i 50 anni di Azzurro. Tra quelle stesse rovine hanno riecheggiato le musiche del maestro Ennio Morricone. Dal 1937, inoltre, ogni anno la stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma si ambienta a Caracalla. In copertina foto di Gianni Crestani da Pixabay Read the full article
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