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#Educatori
principiodiverita · 6 days
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MARCO VISINTIN, PSICOLOGO BUGIARDO E MANIPOLATORE, CHE SI PRESENTA COME PSICHIATRA E PROPONE ANCHE DI DARE LA TERAPIA FARMACOLOGICA AL SANO, CHE ESPONE VIOLENZE E CARNEFICI COMPROVATI E RECIDIVI.
SIMONA AGOSTINIS, EDUCATRICE, PERSONALITÀ VISIBILMENTE PECORONA, INUTILE E CHE SI DIVERTE AD ABUSARE EMOTIVAMENTE LA VITTIMA DI VIOLENZA, SMINUIRE, PROVOCARE E APPROVARE VERGOGNOSAMENTE LE VIOLENZE E LE DEPRAVAZIONI MALATE DEI CARNEFICI COMPROVATI.
SIAMO NELLE MANI DEGLI PSICHATRICI, NON PROFESSIONISTI.
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dionysman · 2 months
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In Friuli Venezia Giulia è permesso violare veri e propri diritti, leggi, truffare, derubare liberamente in maniera grande e organizzata, raccomandarsi, corrompere, ottenere poltrone e ruoli grazie a viscidume sessuale, conoscenze e incapacità assolute e disturbi psichiatrici gravissimi non curati, ma che riempiono le tasche di milioni di soldi chi arriva in poltrona.
Si agisce per violare, per ingannare, per truffare, mentire, manipolare e derubare, giocando con le vite degli altri, calunniare, diffamare ED ESSERE ENORMI E ASSOLUTI, NON ALTRO PEZZI DI MANICOMIO AMBULANTI E CRIMINALI E DELIQUENTI DA GALERA.
PSICHIATRICI E PSICOPATICI GRAVISSIMI MESSI IN POLTRONA E POSIZIONATI IN RUOLI DI RESPONSABILITÀ E NON, CHE CONTINUANO ROVINARE L'ITALIA.
FECCIA MALATA, LA CUI MORTE, SI PREGA PREMATURA, DONERÀ ASSOLUTA LIBERAZIONE E GIUSTIZIA. ESISTENZE MALATISSIME FATTE NON ALTRO CHE DI DISTURBI RICOPERTI DA PELLE, CHE AGISCONO PER VIOLARE E ABUSARE GLI ALTRI, SE NE VANTANO E FESTEGGIANO ESATTAMENTE COME GLI ESSERI MALATI QUALI SONO, IN UNA GRANDISSIMA, SPUDORATISSIMA, GRANDE ALLEANZA MALATA E CRIMINALE.
TUTTO QUESTO È PERMESSO IN FRIULI VENEZIA GIULIA, IN ITALIA IN GENERALE, É LA NORMA DA ANNI, DOVE NESSUNO INTERVIENE.
ESISTENZE NATE DAL BUCO DEL CULO MATERNO, CHE NON HANNO NESSUN SENSO NELL'ESISTENZA IN GENERALE E NELLA SOCIETÀ.
UNA SOCIETÀ FVG FATTA DI DISTURBATI E SPUDORATI CRIMINALI LADRONI DOVE TUTTI SE NE COMPIACCIONO E NESSUNO FA NIENTE.
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cresy · 5 months
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Mauro Carella: insegnante ed educatore italiano di Canosa di Puglia.
EDUCATORI ILLUSTRI/ PUGLIA D’AMARE QUOTIDIANO Mauro Carella (Canosa di Puglia, 3 febbraio 1888 – Canosa di Puglia, 12 ottobre 1979) è stato un insegnante ed educatore italiano. Nasce in un’umile famiglia. Il padre che fabbricava carri muore prematuramente lasciando alla vedova la cura dei cinque figli.Mauro essendo il maggiore dovette collaborare al bilancio familiare abbinando agli studi il…
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nonsoloeducazione · 7 months
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divulgatoriseriali · 5 months
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Legge 15/2024: Cosa Cambia nell'educazione pedagogica con l'ordine professionale?
Il disegno di legge (DDL) 788, approvato il 9 aprile scorso, ha riconosciuto ed approvato la duplice istituzione dell’albo e dell’ordine professionale degli educatori e dei pedagogisti. Da esso è stata partorita la legge 15 aprile 2024, n.55 (in breve, Legge 15/2024 sull’educazione pedagogica): Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei…
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queerographies · 9 months
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[Maschilità e lavori di cura][Giuseppe Burgio][Madalena Cannito][Raffaella Ferrero Camoletto][Cristiana Ottaviano]
Come si costruisce la maschilità dentro e attraverso un lavoro di cura? Come un lavoro di cura viene portato avanti quando viene svolto da uomini? Sono queste le domande a cui cerca di rispondere il volume che, combinando l’utilizzo di metodi di ricerca innovativi e tradizionali, mette a confronto le esperienze di uomini occupati in una professione di cura sanitaria come quella infermieristica,…
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alexsavescu · 1 year
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Începe concursul pentru educatori puericultori la Creșa "Sfânta Ana" din Fălticeni
Marți, 3 octombrie 2023, este ziua așteptată pentru candidații la concursul pentru ocuparea posturilor de educatori puericultori la nou înființata Creșă Sfânta Ana din Fălticeni. Proba scrisă a acestui concurs va avea loc la sediul creșei, oferind oportunitatea celor care vor fi selectați să se alăture echipei instituției și să contribuie la educația timpurie a copiilor. Candidații sunt…
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falcemartello · 9 months
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TECNOLOGIE PERSUASIVE
Possono le tecnologie modificare le nostre abitudini? Possono certe tecnologie spingerci a modificare le nostre abitudini, le nostre necessità, i nostri bisogni?
Si possono, possono farlo in maniera pervasiva. Le tecnologie non sono “neutre” chi le progetta sa benissimo quali modificazioni le tecnologie producono nella vita degli esseri umani.
Adesso grazie alle neuroscienze chi progetta tecnologie sa come manipolare le persone attraverso stimoli percettivi, emozionali, sensoriali con comprovata efficacia.
Grazie alla neuropsicobiologia tramite le tecnologie digitali e le loro interfacce chi detiene il sapere e la conoscenza di tali artefatti e li produce più se vuole stravolgere le nostre esistenze, spingerci a prendere determinate decisioni, ad assumere certi stili di vita ed anche a conformarci a determinate regole.
Non è che fosse necessario il digitale e la neuropsicobiologia per progettare tecnologie persuasive: pensiamo al Pan Opticon di Jeremy Bentham.
Spiega Focault : “Egli proclama una reale invenzione della quale dice ch’è «l’uovo di Colombo». E, in effetti, Bentham propone ai medici, ai penalisti, agli industriali, agli educatori proprio ciò che essi cercavano: egli ha trovato una tecnologia di potere capace di risolvere i problemi di sorveglianza.”
Focault descrive la struttura, la tecnologia architettonica teorizzata da Bentham:
”Poiché il principio era: alla periferia, un edificio a forma di anello; al centro, una torre; nella torre sono aperte larghe finestre che danno sulla facciata interna dell’anello. L’edificio periferico è diviso in celle, ciascuna delle quali ne attraversa l’intero spessore. Queste celle hanno due finestre: una aperta verso l’interno, che corrisponde alle finestre della torre; l’altra, che da verso l’esterno, permette alla luce riattraversare la cella da parte a parte.”
A questo punto, con tale struttura panottica è “sufficiente allora mettere un sorvegliante nella torre centrale, e in ogni cella rinchiudere un folle, un malato, un condannato, un operaio, o uno scolaro. Per un effetto di controluce, si possono vedere dalla torre le piccole sagome prigioniere nelle celle della periferia, che si stagliano nella luce. Insomma si inverte il principio della segreta; la piena luce e la sorveglianza captano meglio dell’ombra, che in ultima analisi proteggeva.”
Non è importante che il sorvegliante sia al suo posto è sufficiente che il malato, il prigioniero, il lavoratore sappia di poter essere continuamente sotto osservazione in maniera da essere indotto, spinto ad assumere comportamenti “conformi” a quelli che chiede il “padrone”.
Ma con l’avvento del digitale, delle tecnologie a schermo, con l’arrivo dei social network, dei robot e dei bot, dei sexbot umanoidi e delle voci suadenti degli assistenti artificiali il gioco della persuasione ormai è prassi e l’inganno e la manipolazione sono le armi con cui drogare ed indottrinare la società dei burattini di carne umana.
La manipolazione dolce che fa leva sulle nostre debolezze è molto più potente del manganello. Ma al giorno d'oggi il Potere non si accontenta più, perciò le usa entrambe. Gli uomini non sono mai stati così controllati e controllabili nella storia dell'umanità. Scordiamoci la favola della democrazia, mai e poi mai siamo stati sudditi a tal maniera senza neanche averne contezza.
Francesco Centineo
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accidentiaituoiocchi · 10 months
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Un anno e mezzo che faccio formazione ai docenti e agli educatori eppure prima di ogni formazione sono super agitata e in ansia e mi sento incompetente✌🏻
Also, gli occhiali per sembrare grande e professionale perché mi sono rotta dei "ti do del tu perché sei giovanissima"
No Giangiacoma! Sarò anche giovane ma ho una laurea magistrale, un master di secondo livello e mi sto specializzando in psicoterapia, mi merito il Lei, grazie.
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vaerjs · 7 days
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voglio dormire e giocare a Hogwarts legacy fino a lunedì mattina, e invece aspettiamo l'ennesima telefonata dagli educatori per stabilire l'orario del bambino
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principiodiverita · 27 days
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COMPLICITÀ CON SCOVINO LIVIA, CARNEFICE;
FRANCESCO ISOLDI, DEL CONSORZIO IL MOSAICO;
MARCO VISINTIN E SIMONA AGOSTINIS, PERSONALE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI GORIZIA, CHE HANNO ABUSATO ALTRETTANTO, MENTITO, MANIPOLATO E PREVARICATO, DIMOSTRANDO SERI E GRAVI DISTURBI MENTALI INCOMPATIBILI CON I RUOLI E LE ABILITAZIONI ATTUALI NEL SETTORE SOCIALE #ASUGI
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dionysman · 2 months
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Abusano, violano, discriminano, calunniano, mentono, manipolano, prevaricano, commettono stalking, depravazioni, violenze, terrorismo psicologico e creano alleanza per abusare la persona e già vittima di violenza, tutti quanti assieme fin quando non si arriva al suicidio, come AVVOLTOI PSICHIATRICI GRAVI IN POLTRONA QUALI SONO.
LA MORTE DEGLI ALTRI SARÀ SEMPRE COLPA VOSTRA:
ALESSANDRA GAVA, psichiatrica del servizio sociale di Gradisca D'Isonzo
SCOVINO LIVIA, oss psichiatrica nell'ospedale #CATTINARA
MARELLO LUCIANO, psichiatrico, ex poliziotto egiziano che merita un rimpatrio diretto
SIMONA AGOSTINIS, disturbata grave, educatrice del Centro di salute mentale di #GORIZIA
MARCO VISINTIN, psicologo psicopatico, del Centro di salute mentale di #GORIZIA
FRANCESCO ISOLDI, complice, Consorzio Il Mosaico
GABRIELLA BON, FECCIA psichiatrica e criminale grave, della cooperativa sociale Tea e di tutto il consorzio Fhocus di #Trieste
FRANCESCA ANGELUCCI, psichiatrica e criminale, complice della Bon
GIAMPIERO COSTANTINI, il grande consigliere delle violazioni e amico di letto della Bon
MARIA TUDECH HENKE, nel direttivo del Fhocus c'è chi viola diritti e leggi e c'è chi tace perché fa comodo tacere.
E ANCORA, chi commette mobbing nell''EUROSPAR DI LUCINICO, le truffe del Famila di #gorizia, l' Enaip di Gorizia che invade e mente.
VI SI AUGURA DI MORIRE PRESTO, PRESTISSIMO! PERCHÉ SIETE MALATTIE MENTALI GRAVI RICOPERTE DI PELLE, CON IL SOLO OBIETTIVO DI VIOLARE, ABUSARE E LEDERE LA VITA ALTRUI PERCHÉ NON AVETE UNA VITA O SANITÀ MENTALE ALCUNA IN QUESTA ESISTENZA, COME AVETE VOLUTO DIMOSTRARE.
VI SI AUGURA DI VEDERVI SOTTO TERRA PER AVERE GIUSTIZIA E LIBERAZIONE TANTO ATTESA E MAI AVUTA.
VI SI AUGURA CHE PERDIATE LA VITA VOI PIUTTOSTO CHE LA PERDANO GLI ALTRI CON I VOSTRI ABUSI MALATI, CHE PORTATE ALL'ESASPERAZIONE!
PSICHIATRICI E CRIMINALI COMPROVATI COME VOI DOVREBBERO STARE LONTANO DALLE POLTRONE CHE AVETE ANCORA SOTTO IL CULO E LONTANO PROPRIO DALLA SOCIETÀ E OGNI CONTATTO UMANO, DATO CHE LA VOSTRA ENORME, ESORBITANTE, INCREDIBILE ED EVIDENTE MALATTIA MENTALE GRAVE FA MARCIRE TUTTO CIÒ CHE STA INTORNO E LEDE LA VITA VITA E L'INCOLUMITÀ ALTRUI.
PSICHIATRICI, CRIMINALI, LADRONI, RACCOMANDATI, CORROTTI, MANIPOLATORI, STALKER E TERRORISTI PSICOLOGICI.
IL MONDO SARÀ UN POSTO MIGLIORE SENZA DI VOI.
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marmocchio · 1 month
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TU NON TE LO MERITI.
Ho in mente questo progetto. Fotografico o audio. Forse più audio, per riassumere i miei traumi infantili in 15 minuti, come quelli della notorietà.
La foto qua sopra rappresenta il luogo in cui un adulto disse a un bambino di 9 anni che non era uguale a tutti gli altri e che non si meritava una cosa che tutti gli altri avevano.
C'era il bambino che aveva sudato sodo e gli era stata data, ma c'era anche l'amico del figlio di quell'adulto che siccome era un amico allora anche se erano passate solo due settimane diamogliela questa cosa.
E poi c'ero io.
Non andavo bene perché mi ero ribellato a un sistema.
Traumi che ancora mi porto dietro, dopo tutti questi anni.
Vorrei rivedere quell'adulto e anche sua moglie. In realtà l'ho già fatto, ma loro non si ricordavano di me.
Vorrei dire loro solo tutto il male che mi hanno fatto. Con consapevolezza, perché il loro ruolo era quello di educatori. Quindi non potevano non sapere che il loro comportamento era sbagliato. Vorrei, ma forse non ha più senso. E dovrei lasciarmi tutto alle spalle. Ma non ce la faccio.
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gregor-samsung · 10 months
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“ A novembre hanno ricevuto una telefonata della direttrice. Voleva parlare con loro e no, sarebbe stato meglio farlo di persona, meglio non per telefono. Si sono presentati tutti e due. Era caduta una neve precoce; la luce livida, l’ambiente urbano repentinamente mutato li rendevano inquieti, come se non bastasse già il tono della telefonata, certo non minaccioso, ma ambiguo, guardingo. L’inquietudine è aumentata quando la direttrice ha cominciato con un discorso molto generale sulla missione (ha detto proprio cosí, mission) dell’insegnamento e sui compiti degli educatori. Si vedeva che rimandava il momento in cui avrebbe sputato il rospo, e i due stavano seduti sulla punta della sedia, sempre piú nervosi. Poi finalmente gliel’ha detto: i genitori degli altri bambini si erano lamentati. Le telefonavano per dirle che sempre piú spesso, a casa, i figli di quattro anni si rivolgevano a loro con parole mai sentite prima, che alla fine risultavano essere italiane. Si registravano già alcuni casi di gravi incomprensioni transgenerazionali, con conseguenze che solo per un pelo non erano state serie. Interpellate, la maestra Shirley e la maestra Carol avevano confermato; loro stesse si erano rassegnate ad apprendere il significato di espressioni quali pipí, popò, basta, prendi, vieni qua e vaffanculo, finendo per utilizzarle anche loro, in violazione dei principî educativi del Learning World, per non restare tagliate fuori. La direttrice, a cui evidentemente sfuggiva la differenza tra vaffanculo e vattene via, aveva aggiunto che però la contaminazione culturale, cosí si era espressa, procedeva anche in direzione opposta, tanto che il bambino aveva adottato il termine wedgie. Su richiesta dei genitori, aveva poi specificato che la parola, di cui non si conoscono equivalenti in altre lingue, designa la condizione in cui, adulti o minori, ma soprattutto questi ultimi, si è infastiditi dalle mutande insinuatesi nel solco fra l’una e l’altra natica. La direttrice non si era mai trovata alle prese con un problema del genere (adesso parlava del bambino, non piú della wedgie). Non sapeva esattamente cosa proporre. Contava però sul loro aiuto per trovare una soluzione, escogitare qualcosa che permettesse agli altri alunni di mantenere la madrelingua in presenza della formidabile spinta all’innovazione portata da quel bambino dal carattere cosí forte. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 126-127.
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queerographies · 11 months
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[Un educatore ad Auschwitz][Carlo Scovino]
Fredy Hirsch era ebreo omosessuale ed educatore. Ciò che riuscì a fare nell’abisso di Auschwitz prima di morire, fu – dal punto di vista educativo – una sorta di miracolo per diverse ragioni
Fredy Hirsch era ebreo omosessuale ed educatore. Ciò che riuscì a fare nell’abisso di Auschwitz prima di morire, fu – dal punto di vista educativo – una sorta di miracolo per diverse ragioni: per la possibilità di riflettere sul senso umano (e umanizzante) dell’educazione e dell’educare, in uno scenario storico considerato la massima esperienza di disumanità e cancellazione della dignità del…
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occhietti · 1 year
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Ce lo si dimentica, ma anche noi umani abbiamo un cuore, e perfino la capacità di silenzio: è vero. Gli animali sono educatori del cuore. Gli alberi del suo silenzio.
Non si incontrano di frequente
persone con il cuore vivo.
Ci sono tantissime persone intelligenti e anche attente e perfino sensibili, ma il cuore vivo è una qualità piuttosto rara. Anche perché varia, un giorno lo è e il giorno dopo no, un giorno dorme e il giorno dopo è ottuso, un giorno canta e poche ore dopo piange. Però, quelli sono i climi del cuore. Il cuore è una dimora. Ma non ha muri, è sconfinato. Per questo è anche pericoloso, perché invece il corpo i confini li ha e vanno rispettati. Il cuore ha un’apertura e una chiusura flessibili, ha i cardini. Il cuore può essere addestrato come si fa con un cavallo, o coltivato come si fa con un orto...
Coltivare il cuore significa prima di tutto essere consapevoli di cosa sentiamo, essere onesti fino ad arrossire, a noi stessi possiamo dirlo. Ogni malvagità o meschinità accolta nella consapevolezza del cuore si trasforma in qualcosa di diverso. Scopriamo che dietro ci sono una paura, un tremore antichi e negati, oppure che c’è pronto un silenzio clown che ci indica quanto siano anche umoristiche la nostra cattiveria, gelosia, invidia, tetraggine, falsità.
Mai forzare però: chi forza crea quella stucchevole sensazione di accoglienza di tutto che è solo dimostrativa e in realtà nasconde un’avidità di sottomettere tutti quanti alle proprie maestrie di prestigiatore del sorriso e dei bei gesti.
Partire da dove si è e augurarsi il bene è opera di bonifica.
- Chandra Livia Candiani - Questo immenso non sapere. Conversazioni con alberi, animali e il cuore umano
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