#pedofili
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acz1kul · 1 year ago
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Hz. Ebu Bekir yaşasaydı, epsteini öğrenip çaresiz hissedip Allahhhhhh diye haykırsaydı ve yıkılsaydı bütün sinegoglar yansaydı batsaydı yerin dibine Amerika kurtulsaydı çocuklar kâfirin merhametsiz arzularından ...Yaraabbb!!!!!!!! Müslüman kardeşlerimin acılarına çok şahit oldum, kafiri kuffarin kahroldugunada şahit et beni ciğerimlerdeki acı geçmiyor artık 😢😢😢😢😢
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scogito · 1 year ago
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Scintille divine. Siamo tutti scintille divine e "tutto è perfetto così".
Continua a ripetertelo mi raccomando.
(fonte video: MySecretCase - Intagram)
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1siirsever · 1 year ago
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wolfman75 · 8 months ago
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Il termine enjo kōsai (traducibile come "appuntamento sovvenzionato" o "incontrarsi per un aiuto") indica un fenomeno sociale del Giappone contemporaneo, riguardante le studentesse tra i 12 e i 17 anni, ma anche le casalinghe, che in cambio di denaro o di regali sono disposte a frequentare di nascosto uomini adulti.
In pratica le ragazze/donne che praticano l'enjo kōsai sono da considerarsi delle escort a tutti gli effetti.
Il fenomeno apparve agli inizi degli anni novanta, quando i mass media nipponici iniziarono a interessarsi della giovane età delle ragazze e a domandarsi il perché di questo fatto.
Queste ragazze infatti provengono perlopiù da famiglie perbene e dispongono di una buona educazione, a differenza delle sukeban, le ragazze teppiste degli anni settanta.
Si può parlare, dunque, di prostituzione? A volte, purtroppo sì.
Infatti alcune ragazze si limitano ad accompagnare gli uomini ai locali di karaoke o al ristorante, altre si spingono oltre, arrivando ad avere rapporti sessuali.
Gli incontri avvengono tramite il computer, il telefono cellulare o i telekura. Gli uomini che frequentano le ragazze sono soprattutto professori, avvocati e i cosiddetti salaryman, ovvero uomini d'affari.
Talvolta il giro dell'enjo kōsai viene gestito da vere e proprie organizzazioni, le stesse che mettono in contatto i clienti con le ragazze fornendo loro numeri di cellulare, fotografie e quant'altro.
Non è un caso trovare attaccati alle cabine telefoniche dei quartieri 'a luci rosse' i biglietti da visita che ritraggono, spesso anche solo con un disegno in stile manga, le giovani prostitute, descrivendone il servizio offerto.
Biglietti che possono essere staccati da chiunque, per essere immediatamente rimpiazzati da personale apposito.
Gente che agisce per lo più nella clandestinità, ma al contempo sotto gli occhi di tutti.
Le ragazze spendono i soldi ricevuti principalmente in vestiti o borse firmate. Ma a parte questo, che cosa spinga un'adolescente a vendere il proprio tempo ed eventualmente il proprio corpo, è un mistero ancora da chiarire.
Abbiamo infatti appurato che queste ragazze non provengono da famiglie con problemi finanziari e non hanno problemi d'integrazione sociale, tutt'altro, ma il fenomeno è comunque in preoccupante espansione.
La polizia giapponese ha affermato che nel 1995 più di 5.000 ragazze tra i 14 e i 19 anni sono state fermate per problemi riguardanti la prostituzione, mentre nel 1996 nella sola città di Tokyo sono state fermate più di 1.000 studentesse.
Una ricerca del governo metropolitano di Tokyo ha appurato che il 3,5% delle studentesse delle scuole medie e il 4,4% delle studentesse delle scuole superiori ha praticato almeno una volta l'enjo kōsai.
Le cause di questo fenomeno potrebbero essere da ricercare anche in famiglia e nelle scuole.
Parlando di società giapponese, infatti, ci riferiamo a un ambito in cui una famiglia può difficilmente permettersi più di un figlio. Un tempo, il cosidetto 'nucleo familiare allargato' garantiva la sicurezza della solidarietà tra parenti, consigli e la trasmissione di valori che si stanno perdendo.
Come le famiglie europee, quelle giapponesi hanno sempre meno tempo da dedicare ai figli, prese come sono dal lavoro e dall'obiettivo del raggiungimento di una elevata posizione sociale. Nello stesso modo, e forse di conseguenza, anche il sistema educativo appare in crisi: le scuole giapponesi pretendono sempre di più, e qualsiasi errore viene mal tollerato: l'obiettivo è quello di ottenere sempre ottimi risultati, di frequentare le scuole migliori, superare gli esami per le università più prestigiose, trovare un lavoro che sia stabile, redditizio... e diventare ricchi.
Tutto questo sottopone gli studenti a un grado di stress che li porta e sfogare sui più deboli l'aggressività accumulata. Una tensione che sfocia in maltrattamenti verbali e, nei peggiori dei casi, fisici, e a isolare chi viene distinto come 'diverso': perchè non si comporta in un determinato modo o non possiede determinati beni che ne attesterebbero l'appartenenza a un gruppo piuttosto che alla massa anonima e standardizzata.
Da qui, probabilmente, il bisogno di chiudersi in casa, di non frequentare più la scuola, per rendersi invisibili; oppure, al contrario, la necessità di procurarsi, indipendentemente da come, quello che hanno gli altri. Per essere come loro.
L'enjo kōsai, dunque, forse è solo uno dei tanto modi in cui si manifesta una sofferenza che spesso dà risultati se possibile ancora più tragici: pestaggi a scopo di rapina o per divertimento, effettuati da bande di bambini, ai danni di anziani o barboni; delitti, suicidi. Esperienze che segnano non solo chi subisce violenza, ma anche chi le commette: guai con la legge che si ripercuotono su tutta una vita; problemi di coscienza per via di leggerezze che si sarebbero potute evitare. Le stesse giovani che si lasciano coinvolgere nel giro dell'enjo kosai non ne sono immuni, perchè quando si pentono d'essersi buttate via per motivi futili, per poter soddisfare un capriccio, calpestando la propria dignità per privilegiare il materialismo o entrare a far parte di un gruppo incapace di apprezzarle per ciò che sono... è già troppo tardi.
All'enjo kōsai ricorrono spesso le kogal, per ottenere i soldi necessari per i loro divertimenti.
Fonti: GiapponeOnline, Wikipedia, Gals Style
Personalmente penso che questo sia il risultato del voler "apparire" piuttosto che "essere", e che sia un fenomeno a cui la società ti COSTRINGE con forza, soprattutto se sei così giovane, cercando di farti credere che se non hai determinate cose, oggetti, stile, giri di amicizie, non appartieni alla società stessa.
Questo fenomeno di "coercizione" è presente anche in Italia, non solo in paesi così lontani come il Giappone.
Autrice del forum: @adaralbion
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tuttalamiavitarb · 7 months ago
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Oh perbacco!
Va detto che ultimamente c è un po' di chiesa in questa depravazione.
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impossiblefanwombat · 2 years ago
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Ho chiesto e ottenuto la cancellazione del mio nome dal registro dei battezzati nel 2009: io non sono più connivente di una setta di pedofili.
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principiodiverita · 15 days ago
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atsvensson · 2 months ago
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Våld för våldets skull - det högerextrema våldet ökar
Våld för våldets skull. SVT har en serie artiklar på sin hemsida som handlar om vad de kallar en satanistsekt som heter 764 och en gren av denna som kallar sig själva No Lives Matter (NLM). Att det skule röra sig om en satanistsekt är på sätt och viss rätt då grupperingen anvönder sig av symboler som förknippas med satanism. Samtidigt är det trams för det centrala i grupperingen är…
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scogito · 2 years ago
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Il Dalai Lama si scusa dopo aver chiesto a un bambino di “succhiargli la lingua” | Sky TG24
I demoni non riescono a nascondersi, a stare zitti a non esaltarsi. Sono come criminali che devono lasciare la propria firma. Si vestono di buone intenzioni e con esse manipolano e rendono schiavi. Spargono belle parole e conoscono a menadito il vocabolario della giustizia, della libertà, della sacralità... Salvo praticare l'esatto contrario quando albergano dietro porte chiuse.
Sono famosi, sono simboli, sono seguiti e sponsorizzati. E più questo è palese, espanso, osannato, più devi stare attento.
TUTTO quello che sono e che fanno è opera del Sistema.
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1siirsever · 1 year ago
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Pedofili hastalık değildir bunu ufak bir rahatsızlıkmış gibi hafife indiremezsiniz. Pedofili cinsel istismardır şeytanın yardımcılığıdır hatta şeytanla işbirliğidir.
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kompasskurs · 3 months ago
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Jag skäms för att vara man
Så har det hänt igen, än en gång har en manlig förskolepedagog avslöjats med att ha förgripit sig på flera barn. Än en gång har man gått över gränsen för vad som överhuvudtaget är okej någonstans. Den här gången är det en förskolepedagog i Ljusdal som ska ha förgripit sig på minst nio flickor i förskoleåldern. Anhöriga ska vara underrättade om det inträffade och den misstänkte mannen har hittats…
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scogito · 2 months ago
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Un po' di concime.
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principiodiverita · 17 days ago
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ASSIEME AL MARITO PSICHIATRICO LUCIANO MARELLO, CHERUBINA DI PONZIO, LUIGI SCOVINO, CON L'ABUSO ULTERIORE DI ALESSANDRA GAVA, FRANCESCO ISOLDI, MARCO VISINTIN E SIMONA AGOSTINIS,
HANNO GARANTITO IL PROSECUO DELLE VIOLENZE, DELLE VIOLAZIONI DELLA VITTIMA DI VIOLENZA, DELLE MENZOGNE E DELLE MANIPOLAZIONI A CARICO DELLA VITTIMA.
PSICHIATRICA GRAVISSIMA NON IN CURA, STALKER, AVANZO DI GALERA, PEDOFILI, VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE SU MINORE.
VIA GRAMSCI 17/H, GRADISCA D'ISONZO, COVO ABITATIVO DEI PEGGIORI PSICHIATRICI DA GALERA CHE DA ANNI SONO TOTALMENTE IMPUNITI.
LIVIA SCOVINO, LA MAMMA DEL PEDOFILO, LADRO, PSICHIATRICO, GRAN LAVORATORE IN NERO,
SORELLA DELLO SPACCIATORE, PSICHIATRICO,
FIGLIA DI CHERUBINA DI PONZIO E LUIGI SCOVINO, PSICHIATRICI GRAVI, VIOLENTI AFFIDATARI DELLA MINORE,
MOGLIE DELLO PSICHIATRICO PERVERTITO SESSUALE EGIZIANO AVANZO DI GALERA, CHE MINACCIA MOLTEPLICI VOLTE DI MORTE CHI NON TACE SULLE LORO VIOLENZE.
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rayhaber · 2 months ago
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Trump ve Epstein İlişkisi: Şok Edici Taciz İddiaları
Trump ve Epstein İlişkisi Üzerine Şok İddialar The Guardian gazetesinin haberine göre, ABD’li milyarder Jeffrey Epstein, kız çocuklarına yönelik cinsel istismar, pedofili ve fuhuş ağı oluşturma suçlamasıyla hapishanede yaşamını yitirdi. Epstein aracılığıyla 1992 yılında Donald Trump ile tanıştığını iddia eden bir kadın, yaşadığı olayları detaylandırdı. Bu kadın, tanışma sürecinin 1993’ün bahar…
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mirukah · 2 years ago
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officialpenisenvy · 6 months ago
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i parallelismi tra indro montanelli e jimmy page si sprecano
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