#gatte morte
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foggynerdhideout · 2 months ago
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Se oggi abbiamo come donne ancora problemini con l'altro sesso, tipo rimanerci secche con troppi "no", è perché molte delle nostre madri e nonne sono delle gatte morte a cui sta bene la visione patriarcale della società, che prevede accettare anche molestie in pubblico da sconosciuti.
Con gli Alpini non se ne viene fuori: ad ogni raduno molestano donne a go-go e sono le tardone a difendere 'ste merde.
Sono i boomer, i figli dei boomer (che oggi ereditiamo al governo) e qualche caso umano giovane come l'incel Turetta a comportarsi pretendendo che le esigenze del proprio pisello prevalgano su tutto. La mentalità da stupro tipica cattolica si è arginata grazie al fatto che sempre meno giovani crescono come selvaggi dentro le parrocchie e in famiglie cattoliche.
C'è un forte abbandono oggi, dopo circa i 13 anni, delle attività "presso i pedofili" (in chiesa e in parrocchia), rispetto al passato.
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oddgivi · 2 months ago
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" Ti amo ancora, ma ti ho lasciato andare. Sai quanto ti ho amato, vero? Sai quante lacrime ho nascosto, quante notti ho sperato che capissi quanto fa male l'indifferenza? Ti ho lasciato andare, non perché ho smesso di provare sentimenti, ma perché ho capito che l'amore non dovrebbe far così male."
📌 Non lo hai lasciato andare, se ne è andato, a prescindere dai tuoi sentimenti; perché quando ci si stufa di stare accanto ad una persona pesante, ingombrante, che fa la fragile per avere attenzioni anche se adulta, è meglio tagliare la corda quanto prima. Le relazioni sono questo: o ci si diverte o si cambia aria, per non morire in un rapporto tossico.
È quello che scriverei o direi io ad una gatta morta come questa.
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alibelyene · 13 days ago
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Se oggi abbiamo come donne ancora problemini con l'altro sesso, tipo rimanerci secche con troppi "no", è perché molte delle nostre madri e nonne sono delle gatte morte a cui sta bene la visione patriarcale della società, che prevede accettare anche molestie in pubblico da sconosciuti.
Con gli Alpini non se ne viene fuori: ad ogni raduno molestano donne a go-go e sono le tardone a difendere 'ste merde.
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vividiste · 1 year ago
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Sapete cosa succede ai gatti che sentono le gatte in calore? Impazziscono e arrivano a lanciarsi dai balconi/terrazzi
E NO, I GATTI CHE CADONO DAI BALCONI NON SANNO VOLARE. HANNO UNA VITA SOLA, NONOSTANTE I PROVERBI, E CON UNA CADUTA DALL'ALTO RIMANGONO INVALIDI O MUOIONO.
Palatoschisi (rottura del palato)
Rottura delle costole e traumi al torace
Ernia diaframmatica
Fratture degli arti e del bacino
Rottura della vescica
Lesioni spinali
Lesioni interne degli organi vitali
Danni cerebrali e coma
Morte
Perciò se li amate, sterilizzareli
#campagnaprosterilizzazione
E in ogni caso i balconi vanno messi in sicurezza. Anche i gatti spericolati o anziani cadono. E anche loro non sanno volare
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Fonte Fb
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idettaglihere · 1 year ago
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baby devi pubblicare più foto come quella sul letto
tu sei bona non tutte queste gatte morte qui sopra
sicurx?
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Le donne lo sanno...
Le donne lo hanno sempre saputo...
che non si muore per amore,
ma che di amore al massimo si vive.
Ogni giorno.
Che certe delusioni,
bruciano come sapone negli occhi
e che i rimpianti fanno più male dei rimorsi.
Che anche quando il cielo
sembra essere troppo pesante,
avremo spalle abbastanza forti da sorreggerlo.
Le donne lo sanno che
lo sfarfallio allo stomaco
è l’anticamera di grossi guai.
Che nella vita si possono dare molti baci,
ma quelli che ce la cambiano,
sono al massimo un paio.
Che certi amori grandi iniziano quasi per gioco.
Che certi amori grandi durano per sempre.
O almeno fino a quando è bello crederci.
Che le amiche vere sono leali e discrete.
E un po’ pagliacce quando serve.
Che si può essere amiche di un uomo,
fino a quando uno dei due
non perderà la testa per l’altro.
Che gli ex si, sono buoni.
Ma solo se ripassati in padella.
Le donne lo sanno (bene)
che questo non è un mondo per donne.
Che ci sarà sempre il prepotente,
il maschilista, il cafone.
Che spesso si sarà giudicate
in base alla taglia del reggiseno
e non a quella del cervello.
Che le notti buie non sono mai troppo sicure.
Che la maternità non è spesso un diritto,
ma una scelta.
Che dovranno impegnarsi il doppio
per ottenere metà di quello che meriterebbero.
Le donne lo sanno che si può piangere
anche senza motivo.
Che essere emotive e lunatiche
non è poi cosi malaccio.
Che la sindrome premestruale
e le paturnie, sono un buon motivo
per prendersela con il prossimo.
Che l’ottimismo ha il sapore
del dolce della domenica
e il colore di un nuovo paio di scarpe.
Le donne lo sanno che essere sexy
è una questione di testa. E di lingerie...
Che gatte morte, paradossalmente, si nasce.
Che sono pochi, anzi rarissimi,
gli uomini ad avere il dono
di farti sentire come Mae West tra le lenzuola
e come Grace Kelly in mezzo alla gente.
E che sono questi gli uomini che ci piacciono.
Le donne, infine, lo sanno che
essere donne è un dono.
E forse anche un danno.
Che da loro tutto ha inizio e tutto finisce.
Che si nasce femmine
e che donne e libere
lo si diventa per propria scelta.
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cit.
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worldofemptypromises · 8 months ago
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Boh comunque le ragazze che pensano di poter ottenere qualsiasi cosa con qualsiasi ragazzo facendo le gatte morte forse dovrebbero imparare a vivere o a cambiare tipologia di persone che frequentano.
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roxan-world · 1 year ago
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Non appartengo alle "gatte morte",
ma al mondo delle donne, che ogni giorno scelgono,
prima di tutto, la loro dignità!
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50sfumaturedibestemmie · 2 years ago
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“Se un uomo ama la sua donna, ci possono essere mille gatte morte ma tu sarai sempre l'unica. Un lupo osserva tante stelle ma ulula solo alla luna.”
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spirito-libero199 · 5 months ago
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io penso a stare bene con me stesso e con le persone che ho attorno... e a che cosa pensano quelle gatte morte? a cercare di stare al centro dell'attenzione... siete voi che mi annoiate!
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fallimentiquotidiani · 8 months ago
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Alcune persone pensano che essere troie sia un vanto, Io né lo sono e né voglio essere etichettata con suddetto appellativo. Che poi comportarvi da gatte morte non vi rende tali, in quel caso forse in teoria.
Non è un vanto ma è un modo di essere.
Bisogna essere liberi di poter essere troie senza che nessuno abbia da ridire su questo.
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foggynerdhideout · 2 months ago
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Se oggi abbiamo come donne ancora problemini con l'altro sesso, tipo rimanerci secche con troppi "no", è perché molte delle nostre madri e nonne sono delle gatte morte a cui sta bene la visione patriarcale della società, che prevede accettare anche molestie in pubblico da sconosciuti.
Con gli Alpini non se ne viene fuori: ad ogni raduno molestano donne a go-go e sono le tardone a difendere 'ste merde.
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Vandana Shiva
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Quando diciamo di voler mettere fine alla povertà dobbiamo mettere fine ai sistemi che creano la povertà derubando i poveri dei loro beni comuni, dei loro stili di vita e dei loro guadagni.
Il punto non è quanto le nazioni ricche possono dare, il punto è quanto meno possono prendere.
Noi possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in accordo alle leggi della biosfera che può soddisfare i bisogni di tutti se l’economia globale rispetta i limiti imposti da sostenibilità e giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: “La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone”.
Vandana Shiva, attivista ambientalista, è la più famosa teorica dell’ecologia sociale.
Si batte da anni per la salvaguardia della diversità biologica e culturale contro le biotecnologiche delle multinazionali agroalimentari, gli OGM e la loro introduzione in India. Scrive saggi, articoli, tiene incontri e seminari in ogni paese del mondo.
Paladina dell’ecofemminismo, è la leader della rivoluzione verde.
Nel 1993 ha ispirato e guidato la mobilitazione di 500mila agricoltori contro il Gatt (Accordo generale sulle tariffe e sul commercio, Ginevra 1947).
Per il suo impegno civile, nello stesso anno, ha ricevuto il Right Livelihood Award, considerato il Nobel per la Pace alternativo.
È nata il 5 novembre 1952 a Dehra Dun, nell’India del Nord, da una famiglia progressista seguace degli insegnamenti di Gandhi. Suo padre era una guardia forestale e la madre una maestra di scuola diventata contadina dopo la sanguinosa guerra di partizione tra India e Pakistan. Sin da piccola è stata educata alla parità di genere e a disprezzare il sistema delle caste.
Dopo la laurea in filosofia della scienza, nel 1978, ha conseguito il dottorato di ricerca alla University of Western Ontario in Canada, con una tesi sulle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica.
Tornata in India, è stata ricercatrice in politiche agricole ed ambientali all’Indian Institute of Sciences e all’Indian Institute of Management di Bangalore.  
Nel 1982 ha creato Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy, istituto indipendente di ricerca.
Impegnata contro le monocolture che stanno distruggendo le foreste, minando, soprattutto, alla sopravvivenza delle donne, le cui antiche pratiche sono meno produttive ma più rispettose degli ecosistemi.
«Le donne non riproducono solo se stesse, ma formano un sistema sociale e dalla loro creatività proviene quello che io chiamo eco femminismo. Le donne sono le depositarie di un sapere originario, derivato da secoli di familiarità con la terra, un sapere che la scienza moderna baconiana e maschilista ha condannato a morte».
Nel 1991, ha fondato il movimento Navdanya (nove semi), a intendere le nove coltivazioni da cui dipendono la sicurezza e l’autonomia alimentare dell’India, presente al vertice di Rio de Janeiro nel 1992 dal quale sono nati i primi accordi internazionali per la protezione della biodiversità e per reprimere la biopirateria. Da quel momento la difesa dei semi autoctoni contro le multinazionali che cercano di rivendicare come loro “proprietà intellettuale” varietà agricole selezionate nei secoli da comunità locali, è diventato il suo maggior impegno.
Oggi Navdanya conta oltre 70 mila partecipanti,  in gran parte donne, che praticano l’agricoltura organica in 16 stati del paese, una rete di 65 “banche dei semi” che conservano circa 6.000 varietà autoctone insegnando a vivere in modo sostenibile.
Nei suoi saggi correla la povertà del terzo mondo agli effetti della globalizzazione, sostiene che il ricorso diffuso alle monocolture altera gli equilibri del territorio e costringe a usare dosi elevate di insetticidi, che provocano la scomparsa di insetti indispensabili per l’impollinazione delle piante e indebitano i contadini a causa dell’alto costo dei semi ibridi che mal si adattano alle condizioni locali, richiedendo più investimenti in sostanze chimiche e irrigazione.
Nel suo libro Le guerre dell’acqua, ha criticato l’utilizzo improprio delle riserve di acqua che, invece di venir utilizzate a fini civili dalla popolazione, vengono sfruttate fino all’esaurimento per la coltivazione da parte di alcune aziende di piante idrovore come la canna da zucchero e l’eucalipto.
Consulente per le politiche agricole di numerosi governi, in Asia e in Europa, fa parte del direttivo di diversi organismi internazionali.
Nel corso degli anni non le sono state certo risparmiate le critiche. È stata tacciata di voler far regredire il sistema agrario senza tener conto dell’evoluzione economica e del fabbisogno incombente di cibo e anche di guardare troppo alla tradizione vedica in un periodo di forti tensioni con la minoranza musulmana.
Attualmente è vicepresidente di Slow Food e collabora con la rivista di Legambiente La Nuova Ecologia.
Contro la crisi del clima che avanza propone una rigenerazione a partire dal suolo e dalla gestione del cibo.
Alle nuove generazioni chiede di guardare al potere creativo in grado di trovare nuove strade per preservare la natura.
Nel suo nuovo libro, Parole che cambiano il mondo del 2023, prova a indicarci termini e soluzioni per un’economia di cura, una democrazia della Terra.
Spera in un mondo unito per la giustizia ecologica e climatica abolendo soluzioni disastrose come le compensazioni di carbonio o il cibo da laboratorio.
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tristezzaebbasta · 2 years ago
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dite tanto che vi piace provocare ma il risultato è più quello di sembrare gatte morte
spiace
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comefiorineldeserto · 2 years ago
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Ma come gatte morte AHAHAH perché?
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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Croccantini per "gatte morte" ne abbiamo???
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