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Casale Monferrato: al via le iscrizioni ai nidi d’infanzia per l’anno scolastico 2025/2026
Dal 4 al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda online. Prosegue l’iniziativa “Nidi Aperti” per visitare le strutture
Dal 4 al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda online. Prosegue l’iniziativa “Nidi Aperti” per visitare le strutture Casale Monferrato, 3 febbraio 2025 – Si aprono le iscrizioni per i nidi d’infanzia comunali di Casale Monferrato per l’anno scolastico 2025/2026. Le domande potranno essere presentate dalle ore 8:30 di martedì 4 febbraio fino alle ore 13:00 di venerdì 28 febbraio…
#accesso all’educazione#Alessandria today#Amministrazione comunale#Asili nido#asilo nido comunale#Bambini#bambini 0-3 anni#bimbi e scuola#Casale Monferrato#Comune di Casale Monferrato#criteri di iscrizione#educatori infanzia#Educazione#educazione infantile#eventi per famiglie#Genitori#Google News#graduatorie nidi#Infanzia#insegnanti scuola infanzia#iscrizione online#iscrizioni nidi 2025#Istruzione#italianewsmedia.com#nidi aperti 2025#Nidi Comunali#nidi d’infanzia#nuovi iscritti nidi#Pedagogia#Pier Carlo Lava
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AGOSTO 2024
Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia.
Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. el 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità
I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione.
In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo.
Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019
Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo che ha trovato nella friabile roccia tufacea una eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti ancora oggi presenti inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra dal medioevo in poi.
Dopo aver attraversato le fasi della preistoria: il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione di imponenti luoghi di culto.
Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud.
Particolarmente interessanti sono le Chiese Rupestri che si possono visitare nei Sassi di Matera.
Questi luoghi testimoniano il passaggio evolutivo dell’uomo dalle fasi preistoriche al cristianesimo.
Le Chiese Rupestri si trovano infatti in luoghi di particolare importanza e con ogni probabilità erano già luoghi di culto nelle civiltà rupestri che hanno preceduto quella cristiana.
Quelle di maggiore interesse e visitabili sono:
NOI ABBIAMO VISTO:
Santa Maria de Idris - San Giovanni in Monterrone
La Chiesa di Santa Maria De Idris è situata all’interno dello sperone roccioso del Monterrone che domina il Sasso Caveoso, nelle vicinanze della Chiesa di San Pietro Caveoso e dell’omonima piazza. La posizione è stupenda e offre un panorama unico, sulla città e sulla Gravina.
Molto interessante il fatto che lanci De Gasperi abbia ordinato trasferimento delle famiglie che abitavano nei sassi questo intorno agli anni 50 perché le condizioni igieniche erano non più idonee. Abbiamo visto dei sassi Teixeira musei di 50 m dove abitavano circa 11 persone insieme agli animali. Ciò che rendeva non igienico l’ambiente è che non esisteva la rete fognaria. Mentre la rete dell’acquaera molto architettonicamente in genere fisicamente costruita attraverso un sistema di reti piovane.
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Requisiti per diventare commerciante verificato Pinterest
Con il programma commerciante verificato di Pinterest, i merchant hanno la possibilità di indicizzare il loro feed prodotti, questa diventa una potente strategia di linkbuilding che porterà preziosissimo traffico organico al vostro eCommerce.
Riuscire ad ottenere il budge commerciante verificato è molto difficile, la piattaforma richiedere requisiti precisi e standard qualitativi molto elevati, e già per presentare la richiesta è preferibile affidarsi ai professionisti di #easilyecommerce.
Una volta dentro il vostro brand acquisterà prestigio e autorevolezza ma soprattutto il traffico organico che porterà vendite.
Ma cosa succede se senza alcun motivo si viene estromessi dal programma commerciante verificato? E' quello che è successo ad un nostro cliente che dopo più di un'anno senza alcun preavviso è stato estromesso dal programma con una conseguente perdita di traffico al sito e di fatturato.
Dopo l'intervento di #easilyecommerce il nostro cliente è rientrato nel programma commerciante verificato.
In questo articolo del blog vedremo nello specifico cos'è il programma commerciante verificato di Pinterest e i requisiti per essere ammessi.
Il programma Commerciante verificato (VMP) aiuta le persone su Pinterest a scoprire brand verificati e a fare acquisti in tranquillità. I tuoi Pin di commerciante verificato possono essere visualizzati in modo organico dalle persone alla ricerca di prodotti e che fanno acquisti su Pinterest. Puoi anche ottenere l'accesso esclusivo a funzionalità, come i dettagli del commerciante, in modo da poter mostrare i valori e le community che il tuo brand rappresenta.
Puoi controllare in qualsiasi momento lo stato della tua richiesta sulla pagina di iscrizione al Programma Commerciante verificato .
Vantaggi del programma Commerciante verificato
Tra i vantaggi del programma commerciante verificato abbiamo l' idoneità alla distribuzione dei tuoi prodotti nelle esperienze di acquisto su Pinterest Un segno di spunta blu sul profilo e sui Pin per consentire alle persone su Pinterest di sapere che il profilo è stato verificato Idoneità per funzionalità esclusive come Dettagli commerciante Informazioni su prezzo e disponibilità per tutti i tuoi Pin prodotto
Verifica dell' idoneità
Prima di vedere insieme i requisiti, occorre assicurarsi che l' account Pinterest e il sito web siano idonei, confermando quanto segue:
L'account Pinterest deve avere almeno tre mesi. L'anzianità del dominio deve essere di almeno 13 mesi. Il profilo Pinterest deve avere una foto del profilo e una sezione "Informazioni" completata. I prodotti e il sito web devono soddisfare le Linee guida per commercianti di Pinterest. Dopo aver caricato il catalogo su Pinterest, si procederà con la verifica il del sito web e i dei prodotti. Se non soddisfatte le linee guida, verrà inviata una notifica nella pagina di iscrizione al Programma Commerciante verificato , dove sarà possibile contestare questa decisione. Se il l'account Pinterest e il sito web non soddisfano questi criteri, non sarà possibile iscriversi a VMP.
Requisiti
Dopo aver confermato l'idoneità dell'account e del sito web, è necessario seguire i requisiti indicati qui sotto per iscriverti a VMP.
1. Collega il catalogo
Collegando il catalogo sarà possibile mostrare i prodotti su Pinterest. Una volta che il catalogo sarà collegato, i Pin prodotto mostreranno prezzi e informazioni aggiornate. Almeno il 50% dei prodotti deve essere aggiunto correttamente. Se i prodotti non sono aggiunti correttamente, occorrerà consultare la sezione Cataloghi di Gestione annunci per visualizzare e risolvere gli errori.
Nota: si procederà con la verifica dello stato di salute dei feed nei mercati in cui è disponibile il VMP.
2. Configura una fonte di conversione
Dopodiché, sarà necessario configurare una fonte di conversione per misurare l'impatto che Pinterest sta avendo sull'azienda. E' possibile installare il tag di Pinterest , utilizzare l'API di Pinterest per le conversioni o caricare i file di conversione .
Il tag deve essere configurato in modo tale da monitorare gli eventi di conversione principali e restituire dati di alta qualità sugli eventi correlati allo shopping. Per essere inclusi nel programma Commerciante verificato, i dati di conversione devono aver inviato i seguenti dati negli ultimi 30 giorni:
Almeno un evento visita alla pagina Almeno un evento aggiungi al carrello Almeno un evento di checkout Gli eventi di checkout hanno una valuta
Motivi di sospensione dal programma
Per rimanere nel programma Commerciante verificato, è necessario soddisfare tutti i requisiti indicati in precedenza. Altrimenti, la partecipazione al programma Commerciante verificato verrà sospesa. Facendo parte del programma, verrà monitorata la qualità dell'esperienza di shopping. Qualora vengano rilevate un numero eccessivo di segnalazioni da parte degli utenti sui tuoi Pin prodotto e/o sul tuo negozio, la tua partecipazione potrebbe essere sospesa. Se hai ricevuto una sospensione, ne avrai notifica nel tuo Business hub e via email. In seguito, saranno concessi 30 giorni per risolvere problemi in sospeso. Risolvendo gli eventuali problemi entro questi 30 giorni, l' iscrizione al programma sarà rinnovata automaticamente. Se i problemi non vengono risolti entro questi 30 giorni, Pinterest potrà procedere con una sospensione. Possono essere necessarie fino a 24 ore prima che le modifiche relative all' idoneità vengano riportate nel nostro sistema.
Fonte Pinterest
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🖊 Iscrizione al casellario ANAC: l’OE va escluso dalle gare?
🧐 Quali criteri di valutazione deve adottare la SA?
👉 Ecco cosa prevede il Codice Appalti
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L'Istituto Diplomatico Internazionale lancia il concorso fotografico "Cattura la diversità, ispira il dialogo", invitando fotografi non professionisti a cogliere la varietà culturale della città eterna. Il concorso, aperto fino al 1° aprile 2024, accetta massimo tre scatti inediti, catturati a Roma, che riflettano la ricchezza delle culture che convivono nella metropoli. La giuria, composta da esperti e fotografi professionisti, valuterà gli scatti in base a criteri di originalità, qualità artistica, forza espressiva e capacità di promuovere il dialogo interculturale. I vincitori avranno l'opportunità di frequentare corsi di fotografia professionale offerti dall'Associazione Officine Fotografiche Roma. Il concorso è un'iniziativa vincitrice dell'Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, evidenziando il suo contributo alla vita culturale della città. L'iscrizione è aperta dal 1° febbraio 2024 e può essere effettuata sul sito dedicato, www.captroma.idi-international.org. Il regolamento completo è disponibile sul sito, insieme al modulo di iscrizione che include i dettagli personali, l'autorizzazione per la privacy e l'accettazione del regolamento. La mostra delle 20 fotografie selezionate si terrà presso la sede della Società Geografica Italiana sul Celio nel mese di aprile, offrendo una piattaforma di espressione per gli artisti e promuovendo la diversità culturale della città eterna. Parole chiave: Concorso fotografico Roma, Diversità culturale, Fotografia amatoriale, Istituto Diplomatico Internazionale, Dialogo interculturale.
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ALTO CASERTANO: VESPAGIRO 2024, SI TERRA’ IL WEEKEND DEL 2 GIUGNO
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Attesa per la 15esima edizione inserita nel Campionato Turistico Nazionale e Regionale.
Prossimo evento del Vespa Club di Alvignano “La Maialata”
ALVIGNANO – La quindicesima edizione del Vespagiro di Alvignano si terrà il finesettimana del 2 giugno. Non il 9 giugno, dunque, così come da tradizione (il raduno normalmente si svolge la seconda domenica di Giugno) e come già precedentemente annunciato, a causa dell’appuntamento elettorale delle Europee. Ad annunciarlo il direttivo del Vespa Club, direttivo tra l’altro che lo scorso 18 dicembre ha provveduto con Assemblea Straordinaria al rinnovo del Consiglio. Un passo importante nella storia di un’Associazione che ormai da anni, nel piccolo centro dell’Alto Casertano, anima la comunità con una serie di eventi, primo fra tutti il Vespagiro. Confermato presidente del sodalizio Sergio Civitella, nominati vicepresidente Stefano Giannetti, segretario Alfonso Valentino, tesoriere Alberico Pacelli, consiglieri Gianluigi Barbiero, Giovani Zullo, Antonio Di Leone, Vincenzo Reveglia, Mario Mastroianni e Federica Landolfi.
Nel corso della stessa sede è stata anche approvata la proposta di modifica del dettato statutario, facendo seguito al Decreto legislativo n. 36/2021 (c.d. “Riforma dello Sport”) modificato da ultimo con D.lgs. n. 120/2023, decreto che contiene importanti disposizioni in materia di statuti degli enti sportivi dilettantistici. E’ stato specificato infatti che la mancata conformità dello Statuto ai criteri di legge rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro delle attività sportive dilettantistiche (c.d. “RAS”) istituito presso il Dipartimento per lo Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri e, per le ASD che vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. A tal fine, la Federazione Nazionale e gli Enti di Promozione hanno approvato le modifiche al testo dello Statuto Tipo che, ai sensi della normativa vigente e delle disposizioni federali, l’ASD di Alvignano ha deciso di adottare.
Modifiche e approvazioni formali che lasciano il passo all’organizzazione di prossimi appuntamenti conviviali, in ordine di tempo domenica 25 febbraio la Maialata (ospitato dal Ristorante – Pizzeria La Gardenia di Alvignano) e a giugno l’attesissimo raduno di vespe più partecipato e condiviso del Matesino. Il nuovo direttivo, e dunque gli organizzatori di quella che si preannuncia una 15esima edizione, tappa inserita nel Campionato Turistico Nazionale e Regionale, ricca di novità e di ospiti, assicurano impegno ed energia ma soprattutto voglia di stare insieme e di diffondere il valore della amicizia e della famiglia, tutto questo con il comune denominatore rappresentato dalla passione per la Vespa, icona del design italiano, un mezzo che ha contribuito a rimettere in moto il nostro Paese uscito martoriato dalla guerra e “che, ogni anno, ci spinge a metterci in sella, ci fa divertire – conclude all’unisono il Vespa Club di Alvignano - e ci regala lo spettacolo di paesaggi incontaminati e tipici dei nostri territori".
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Qualche considerazione circa il parere del Consiglio di Stato sul nuovo regolamento in materia di mediazione
Dal parere parziale del Consiglio di stato (Numero 01200/2023 e data 14/09/2023) evinciamo che lo schema di decreto inviato al Consiglio di Stato si intitola: “Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco degli enti di formazione, nonché l’approvazione delle indennità spettanti agli organismi,…
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Festa del lavoro: il tempo risorsa e condanna
La Festa del lavoro è il momento naturale per riflessioni su un tema che è sempre di grande (e scottante) attualità. Non a caso è il il giorno scelto dalla premier Meloni per un Consiglio dei ministri per approvare un nuovo decreto lavoro e presentare le nuove misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza. Misure che, nei disegni del governo, andranno elargite in maniera differenziata secondo il criterio dell'occupabilità. Intanto il mondo del lavoro, già stravolto dal forte sviluppo della digitalizzazione, sta per conoscere una nuova rivoluzione grazie all'Intelligenza artificiale. Facciamo qualche riflessione su scenari così diversi tra loro. Addio al Reddito di cittadinanza Partiamo dal criterio scelto dal governo Meloni per riformare il Reddito di cittadinanza: l'occupabilità. Una volta approvato il decreto, le nuove disposizioni prevedono, tra l'altro, che i soggetti occupabili non debbano rifiutare nessuna proposta di lavoro offerta attraverso i Centri per l'impiego, neanche se il contratto proposto ha la durata di un mese. Anche un solo rifiuto comporta la sospensione o la perdita del beneficio. Lasciando andare la commozione nel rivedere risorgere i Centri per l'impiego che da tempo hanno come unica utilità il certificare l'anzianità di iscrizione, il vulnus resta sempre lo stesso: un sistema organizzato con questi criteri alimenta la precarietà. Il lavoro nell'era digitale Mentre si procede con goffi tentativi di offrire strumenti per contrastare la povertà, il progresso tecnologico avanza lanciando sempre nuove sfide al mondo del lavoro. La digitalizzazione, che ha interessato un po' tutti i settori, ne è un esempio. Il settore pubblico affanna a tenere il passo mentre nel privato sono nate tante nuove realtà che progrediscono a ritmi pazzeschi e che coinvolgono i più giovani. Al tempo stesso sono nate nuove figure fragili, leggi rider, le cui fila si sono ingrossate grazie anche a cinquantenni ritrovatisi senza lavoro dall'oggi al domani. Un'altra rivoluzione sta per travolgere il mondo del lavoro: l'Intelligenza artificiale. Superata questa prima naturale fase di paura, la ritroveremo ovunque intorno a noi (più di quanto non lo sia ora). Secondo gli esperti l'Intelligenza artificiale ci aiuterà in mansioni complesse (e noiose) molto velocemente. In parole semplici l'Intelligenza artificiale ci donerà più tempo. Festa del lavoro: il tempo come risorsa e non come condanna Vediamo come il tempo stia diventando la parola chiave del capitolo lavoro ai nostri tempi. Il tempo determinato di un contratto che è la base della precarietà e il tempo da sottrarre al lavoro a beneficio "della nostra anima" come ha più volte dichiarato un noto imprenditore italiano. La parola che ancora non sentiamo, però, è tutela. Decenni di governi di sinistra (ahinoi) hanno smantellato un pezzo alla volta tutto il sistema di diritti dei lavoratori. Operazione che invece di modernizzare e vivacizzare il mondo del lavoro (come si era voluto far passare) ha impoverito sempre di più la nostra economia bloccando il cosiddetto ascensore sociale. Oggi si vogliono risolvere i problemi del lavoro, diventati sempre più gravi, impiegando i lavoratori come pedine. Lavorare un mese in un'azienda, due mesi in un'altra (e guai a rifiutare le offerte), impiegare le donne al posto degli extracomunitari. Quali saranno gli strumenti dei Centri per l'impiego? Saranno schemi simili a quelli che ritroviamo nei banchetti di nozze dove ogni tavolo deve essere completato secondo un preciso numero di posti? Attenzione: la zia Maddalena ha litigato con la cugina Valeria. In copertina foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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(via Trieste 9 marzo 1985 - Pedro Greco "giustiziato" dalla Stato - Osservatorio Repressione)
Nel corso dell’operazione di polizia, viene ucciso, benché disarmato e senza abbia opposto resistenza, il militante di autonomia operaia Pietro Maria Greco. Il Questore della città è Antonino Allegra, già capo dell’ufficio politico milanese al tempo del ‘suicidio’ di Giuseppe Pinelli.
– Pietro Maria Walter Greco nasce a Mileto Porto (RC) il 4 marzo 1947 – si trasferisce in Veneto alla fine degli anni sessanta – nel ’79 si trasferisce a Padova e si iscrive a statistica, dove si laurea – lavora come insegnante di matematica in una scuola media di Padova – viene inquisito e prosciolto per i Collettivi Politici Veneti nell’inchiesta contro l’autonomia veneta nella primavera ’80 – nel 1982 viene nuovamente inquisito – va in esilio a Parigi – viene ucciso dalla polizia a Trieste il 9 marzo 1985
[Pedro esce di casa, dall’appartamento al terzo piano; una volta gi�� decide di rientrare. Appostati all’esterno ci sono 4 sicari dello Stato italiano. Sono Nunzio Maurizio Romano, agente del Sisde (che ha il compito di riconoscerlo); Giuseppe Guidi, viceispettore della Digos; Maurizio Bensa e Mario Passanisi, agenti della Digos di Trieste. Il Romano, il Guidi e il Passanisi entrano nello stabile e si mettono in agguato nel sottoscala. Quando Pedro discende le scale il Romano gli si para davanti e spara due colpi calibro 38 a meno di mezzo metro di distanza che lo colpiscono ai polmoni. Immediato il fuoco incrociato degli altri due poliziotti killer che colpiscono Pedro con pallottole calibro 9 alla spalla e alla gamba. Nel piccolo atrio si conteranno successivamente i segni di almeno una dozzina di colpi. Pedro fa appello per l’ultima volta alla sua straordinaria forza di volontà, uscendo in strada e impedendo così che tutto si svolga senza testimoni. Esce, ferito mortalmente, parecchi passanti lo sentono gridare “mi vogliono ammazzare mi vogliono ammazzare”. Il Bensa, rimasto all’esterno dello stabile, appena vede Pedro gli spara, alle spalle. Pedro si accascia sanguinante dopo pochi metri. Il Passanisi lo ammanetta. Trasportato in ospedale con notevole ritardo, muore verso le 11.50] *non è tratta dal libro
Documenti prodotti da organizzazioni armate per la persone o per l’evento in cui ha incontrato la morte – Franco Fortini, “A Mino Martinazzoli”, in Lettere da Lontano, L’Espresso 16 novembre 1986 “L’assoluzione -tale è la sentenza di Trieste- di chi ha ucciso Greco non è sorprendente; né l’indifferenza dei partiti politici, da quelli che difendono “la vita” a quelli non contrari al terrorismo in uniforme (tornava in Francia, emigrato politico; agenti in borghese vanno a prelevarlo; fugge, sparano, lo ammazzano. “Sembrava avere un’arma” dicono. Era disarmato. Due condanne a 8 mesi, condizionale e non iscrizione). Quando leggo di sentenze come quelle non penso ai criteri dei giudici ( lei, ex ministro di giustizia ne sa più di me). Prima di tutto perché dei fatti so solo quel che se ne lesse. E poi perché ho paura e sto molto attento a non violare il Codice penale. (Quello della calunnia, non ho più l’età per temerlo). Purtroppo o fortunatamente è vero però che i responsabili dei quali mi interesso – e dunque non delle uccisioni né della sentenza ma del loro significato – non sono coloro che hanno sparato né coloro che 2ne hanno benedette le mani con un sorriso”, come tanti anni fa ebbi a scrivere per l’uccisione di Serantini; sono i politici e i loro portavoce ossia i giornalisti e gli operatori della comunicazione che quei significati conferiscono o lasciano conferire. Lei, caro Martinazzoli, è di buone letture. Mi permetta di rammentarle due versi di Baudelaire. Il “tu” invocato è Satana ma, per un cristiano, potrebbe essere il Sommo Bene: “Tu che al proscritto dai lo sguardo calmo e nobile / che intorno a un patibolo danna un popolo intero”. Non so se l’ucciso fosse colpevole alcunché; proscritto senza dubbia, se tornava da una sua emigrazione politica. Condannato a morte da alcuni specialisti fra dipendenti di due o tre ministri con i quali, fino a poco tempo fa, lei sedeva per il bene della Repubblica, Greco non era su un palco in attesa della lama o della corda. Non aveva “le regarde calm et haut”. Gridava: “mi vogliono ammazzare, aiuto!” Ma il popolo intero che la sua morte condanna e danna, quello sì, c’era. Mi basta scendere per la via per incontrarlo. E’ il nostro popolo, la gente che amiamo e stimiamo apparentemente inseparabile da quella che, forse insieme ai più, detesto, e , debbo pur dirlo, odio e vorrei veder ridotta non alla ragione (che è impossibile ormai) né al pentimento (che non è in mio potere) ma all’impotenza almeno. E’ il popolo che ascolta distratto o ignora cronache come quella di Trieste; e si danna così. Non credo alla giustizia della storia, che è di invendicati. Né che l’accumulo di sopraffazioni, latrocini, corruttele, oppressioni dei deboli e beffe della giustizia, debba finire, prima o poi, col muovere le pietre e la gente. Tutt’altro. Chi non guarda più i telegiornali, se proprio non si trova sulla traiettoria dei proiettili della Digos, avrà altre cose cui pensare invece della intenzionale o preterintenzionale trasformazione, grazie a quei piombi, di un giovanotto in un fantoccio da obitorio. Oggi, voglio dire, Nemesi sceglie vie invisibili, come nelle viscere del fall-out atomico. Il giusto ne è punito quanto il peccatore, a riprova che in ognuno dei due c’è una quota dell’altro. Lentamente, giorno dopo giorno, una impercettibile diminuzione dell’ossigeno morale annichilisce cellule, rabbercia circuiti vivari e precari. Come certe specie di anfibi adatti alle spelonche, che hanno ancora occhi ma senza uso o bisogno di vista, così intere generazioni possono convivere con una crescita di tossico storico negli alveoli. E’ quel che chiamiamo decadenza; di popolo o di continente: solo vera punizione attribuibile al Tribunale della Storia di cui parlò Hegel. Grazie a quest’ultimo, non dimentico che essa va di pari passo col suo contrario. Scopro, pieno di ammirazione, prove di vitalità, qualità, coraggio, severità di cui questa nazione è ricca e capace; e poi, quando tali forze positive siano, come oggi, offese e sprezzate, se ne cerchi allora al di là dei confini la amicizia vittoriosa… La “denuncia” di quella cosa che non oso neanche definire, dico la sentenza di Trieste, mi parrebbe stolta eloquenza senza seguito di azioni, foss’anche minime, com’è di scriverle questa lettera. Perché leri, caro Martinazzoli, ha poteri che io non ho. Mi creda, con ogni rispetto, suo Franco Fortini”.
(…) Cosa dire di un compagno per noi indispensabile? Pedro lo ricordiamo sempre accanto a noi dalle lotte degli universitari, a partire dal ’68, alle lotte in mensa come lavoratore dell’Opera, a quelle dei precari della scuola. Per questo, per la sua internità alle istituzioni di movimento, a quelle stesse lotte che ci hanno unito e che tuttora ci uniscono, Pedro ha subito varie inquisizioni da parte di Kaloegero (inquisizioni suffragate solo dalle parole dei pentiti, puntualmente crollate). Ancora una volta in prima fila, al primo posto, pronto a pagare di persona, duramente, con ulteriori anni di latitanza, sospensione dal lavoro, riduzione del proprio reddito strappato con le unghie a questa società di merda, per creare migliore qualità della vita. Pedro, 38 anni, Pedro accanto ai giovani del centro sociale “Nuvola rossa”, accanto a quella che era la sua classe di appartenenza, quella degli sfruttati, dei senza-casa, dei senza reddito, di chi non si lascia sconfiggere, di chi continua comunque a lottare. Lo ricordiamo durante le lotte del censimento con noi proletari disoccupati, con noi per la solidarietà, per internità, perché Pedro era così. E così lo vogliamo vivere, nelle nostre lotte, non come un ricordo ma come una presenza sempre viva, in mezzo a noi, indispensabile fino in fondo, ricordando anche il suo sforzo estremo. Ci piace immaginarlo così: che corre fuori dall’atrio di quel condominio-tomba di via Giulia a denunciare con voce forte, ancora una volta, purtroppo l’ultima per lui, che lo Stato uccide ma che questa volta non sarà possibile mistificare, non sarà possibile creare la montatura, il “mostro” (…) Grazie compagno Pedro per quello che ci hai saputo dare, grazie compagno per la forza che ancora ci tiene vivi, incazzati e mai arresi, insieme a te e adesso anche per te. A pugno chiuso compagno nostro, col sangue agli occhi, tu ci mancherai molto perchè tu sei per noi tutti uno degli indispensabili”.
-Claudio Latino, carcere Due Palazzi, 13 marzo 1985 “Parlare di Pedro, della sua vita, della sua figura di compagno a questo punto è struggente. Molti lo hanno conosciuto e ancora di più ne avranno sentito parlare. Senza retorica si può dire che pochi hanno la sua capacità di comunicare e socializzare, la sua carica e la sua determinazione, la sua intelligenza e la sua coerenza”.
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Facciamo un po’ di chiarezza
Articolo di Giorgio Nardone (psicoterapeuta).
C’è molta confusione in giro e, a dire il vero, proprio a partire dagli stessi counselor, coach, psicologi o psicoterapeuti, molti fanno ciò non che non dovrebbero, come spesso succede quando si sente odore di business, purtroppo anche chi organizza corsi come noi fa la sua parte per creare un gran fumo. Da parte nostra vorremo contribuire a dare qualche chiarimento utile.
Cominciamo con il Counselor
COUNSELOR: il Counselling è una “relazione d’aiuto”, professione disciplinata dalla Legge n°4 del 14 gennaio 2013. Essa consiste nell’applicazione da parte del professionista di un insieme di tecniche, abilità e competenze tese a facilitare il Cliente nell’uso delle sue risorse personali, affinché questi possa trovare la soluzione per un problema che crea disagio esistenziale e per migliorare complessivamente la qualità della sua vita.
Lo scopo del Counselling è quello di offrire al Cliente l’opportunità di esplorare e riconoscere i propri schemi d’azione e di pensiero e aumentare il livello di consapevolezza, così da saper utilizzare al meglio le proprie risorse personali per gestirsi in modo efficace e raggiungere un maggiore benessere.
Il Counsellor opera nel campo della prevenzione della malattia e in quello della promozione della salute, così come intesa e definita dalla Carta di Ottawa nel 1986. Il Counsellor possiede competenze specifiche per la promozione del benessere dell’individuo e non esercita attività sanitarie.
Per il suo specifico settore di intervento il counselor non va confuso con altre figure professionali, quali lo psicologo, lo psicoterapeuta, etc. . Infatti l’attività di counseling non prevede l’utilizzo di tecniche e metodologie di intervento proprie delle figure professionali citate, come: la somministrazione o prescrizione di farmaci, l’utilizzo di test psicodiagnostici e quelle attività che nel dettaglio sono proprie della figura dello psicologo o dello psicoterapeuta.
I Counselor si occupano di persone sostanzialmente sane che hanno bisogno di colloqui di sostegno o di aiuto per affrontare problemi relazionali o decisionali senza la necessità di una cura di tipo psicoterapeutico o farmacologico che richiede competenze e specializzazioni diverse.
<Quando stai vivendo un momento ingarbugliato e hai bisogno di rimettere le cose a posto, un counselor, attraverso l'ascolto e specifiche tecniche di colloquio, (nel nostro caso attraverso il dialogo strategico) ti sostiene nel ritrovare le tue energie interiori per ripartire. Ad ognuno di noi può capitare di attraversare momenti difficili e confusi in cui capiamo di avere bisogno di un sostegno più efficace del semplice “momento di sfogo con l'amico del cuore”. Un counselor, dunque, ti aiuta a scegliere senza scegliere al posto tuo. Ti aiuta a ripartire lasciandoti la responsabilità dei tuoi passi. Ti sostiene nel cambiamento e nel recupero delle tue “energie sopite” nei momenti chiave della tua vita. Il percorso di counseling è quindi per definizione legato ad un obiettivo di cambiamento specifico e può essere applicato alle diverse dimensioni della vita: relazioni familiari e/o di coppia, vita professionale, ecc.>
Quello che comunque ci preme sottolineare è che aiutare le persone, in qualunque modo venga fatto e in qualunque contesto, è un’attività difficile e delicata, in cui la buona volontà, l’altruismo e la pazienza non bastano. A volte con le migliori intenzioni si creano gli effetti peggiori. CHI È COACH E COSA È COACHING ? Come per il counseling in Italia non è una professione regolamentata: lo Stato non indica cioè i requisiti minimi necessari per fare il Coach. Non esiste alcuna normativa di riferimento, nessun percorso formativo obbligatorio, né tanto meno l’obbligo per il professionista di iscrizione ad un albo professionale. In tale quadro normativo “chiunque può definirsi coach” .
La parola “coaching” è apparsa per la prima volta sul finire del ‘900 negli Stati Uniti per indicare quell'attività specifica che vede un allenatore impegnato a sostenere, guidare e motivare una squadra o un singolo atleta per migliorarne le prestazioni in vista delle future competizioni. Da circa una decina di anni, però, questo termine si è esteso e generalizzato al di fuori dell'ambito sportivo in cui era nato, venendosi a configurare come un intervento indirizzato a un individuo o a un gruppo, con lo scopo di aiutarlo a ottenere risultati ottimali in ambito sia lavorativo che personale. Diffusosi ultimamente soprattutto in ambito manageriale, il coaching si differenzia dagli interventi di psicoterapia e consulenza poiché non è orientato alla cura di disturbi psicologici o alla risoluzione di specifici problemi, bensì allo sviluppo dei talenti, nella direzione di fare emergere a pieno le potenzialità degli individui a vantaggio di una competenza da sviluppare o di un risultato da migliorare. Professione in rapida e crescente espansione, il coaching trova applicazione nei più diversi ambiti personali e professionali.
In ambito imprenditoriale - dai business tradizionali all’e-commerce; da imprese consolidate a imprese in fase di lancio – il coach focalizza il proprio intervento nell’aiutare l’imprenditore a sviluppare business plan specifici e personalizzati. In situazioni come coppie, famiglie, team (sportivi o di lavoro) e comunità, il coach è invece chiamato per migliorare la qualità dell’interazione e dei risultati attraverso la rilevazione delle forze e delle debolezze del contesto e il conseguente sviluppo di piani adeguati per produrre i cambiamenti necessari.
Il coaching individuale - il più noto e frequente (chiamato anche “life coaching”) – si caratterizza per un rapporto esclusivo tra due persone - il coach e il “coachee” (manager, atleta, personaggio dello spettacolo…) -, in cui il primo aiuta il secondo a focalizzare i propri obiettivi e priorità e lo supporta, in termini prevalentemente motivazionali, nel mantenere e portare a termine il programma stabilito.
E la lista delle diverse tipologie di coaching potrebbe allungarsi a dismisura. Il termine coaching, infatti,ha raggiunto in pochissimo tempo una molteplicità di significati ed applicazioni che, secondo le leggi mediatiche più tipiche della nostra epoca, ha visto anche un contemporaneo proliferare di dissertazioni teoriche ed estese bibliografie sul tema.
Un'ampia schiera di professionisti, provenienti dalle più diverse discipline, ha trovato la possibilità di proporsi e proporre la propria idea al riguardo. Una sorta di “corsa verso l’ovest”, alla conquista di territori inesplorati e suggestivi per la possibilità di interventi e per le opportunità percepite. Una corsa velocissima, ognuno con la propria bandiera da conficcare e tutti diversi l’uno dall’altro per le risorse, i mezzi, gli strumenti, le conoscenze e le esperienze da mettere in gioco. Ma a differenza della vecchia corsa all’oro, prevalentemente individuale, questa è una corsa in cui i partecipanti sono costretti ad interagire e a collaborare l’uno con l’altro nel creare questa nuova professionalità, prevedendo il rispetto di alcune regole fondamentali.
La prima è quella per cui ogni intervento di coaching trova significato e valore solo attraverso il riscontro oggettivo degli obiettivi e dei traguardi progressivamente raggiunti. In altri termini, non esiste un intervento di coaching se non ci sono successi. Il coaching, dunque, è innanzitutto l’espressione di una professionalità assolutamente pragmatica e come tale impone, ai coach e ai loro interlocutori , l’assunzione di responsabilità precise e a volte impegnative. Un buon coach deve sapere guidare il cliente a sviluppare i propri talenti in vista del raggiungimento di specifici obiettivi, e lo deve fare nel modo il più possibile rapido ed efficace. Ecco quindi che i criteri pragmatici di efficacia ed efficienza si configurano come elementi fondamentali nella scelta del modello di coaching da utilizzare.
Un secondo elemento distintivo, che accomuna tra loro anche i più diversi modelli di coaching, è l'estrema enfasi posta nel sottolineare la diversità teorica e metodologica del coaching rispetto ad altre forme di intervento, come le attività terapeutiche o di consulenza. Dalle prime il coaching si vuole distinguere evidenziando il suo essere rivolto a persone libere da disturbi psicologici invalidanti, ovvero persone sostanzialmente indipendenti ed autonome che desiderano migliorare le proprie prestazioni (personali o lavorative) e ricercano quindi un aiuto esterno che possa facilitare questo processo di miglioramento.
Dall’attività di consulenza, invece, il coaching tende a distinguersi non presupponendo come necessario per il coach il possedere competenze specifiche sul contesto aziendale (o sportivo) d’intervento. Certo, tali competenze se presenti possono facilitare il processo di coaching, ma dal coach stesso non vengono usate per fini diagnostici o valutativi.
In quest’ottica la natura e lo scopo del coaching più tradizionale tendono a concretizzarsi in una sorta di partnership tra coach e cliente, mirata al raggiungimento di obiettivi, condivisi e misurabili, generalmente inerenti l’incremento delle conoscenze, del livello di performance e della qualità della vita delle persone coinvolte. Processo che, nel suo evolversi, ha come caratteristiche distintive l'essere orientato sul presente e sul futuro e il focalizzarsi prevalentemente sullo sviluppo delle risorse del cliente, evitando di affrontare la risoluzione diretta di eventuali problematiche emotive o cognitive.
CHI È LO PSICOLOGO E COSA FA ? PSICOLOGO: è necessaria una laurea in Psicologia legalmente conseguita presso un’Università Italiana, un Tirocinio Formativo della durata di un anno effettuato con la supervisione di un tutor professionista iscritto all’Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani e il superamento dell’Esame di Stato che consente l’iscrizione all’Albo degli Psicologi della Regione di appartenenza, obbligatoria per esercitare.
Tale qualifica gli permette di intervenire su problematiche affettive, relazionali e sociali, sia in età evolutiva (infanzia e adolescenza), sia in età adulta (individuale, coppia, gruppo o famiglia). Lo psicologo può fare diagnosi, valutazioni, interventi di prevenzione, ma non "cura", non prescrive farmaci, ma utilizza la relazione, l’ascolto, l’empatia, la parola, come strumenti, naturalmente utilizzandoli secondo specifiche tecniche basate sulle teorie fondamentali alle quali fa riferimento il professionista.
CHI È E COSA FA LO PSICOTERAPEUTA ? PSICOTERAPEUTA: è un laureato in psicologia o in medicina con una specializzazione di almeno quattro anni in una scuola riconosciuta ufficialmente dallo stato italiano. Questo consente l’iscrizione all’elenco degli psicoterapeuti dell’Ordine degli Psicologi. Lo Psicoterapeuta è colui che "cura" la patologia, e aiuta la persona a tornare ad una condizione di benessere, magari migliore di quello precedente come problemi di origine esistenziale (fobie, traumi, lutti, separazioni, timidezza, complessi, ecc.) o psicopatologie(disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, ipocondria, ecc.). Non utilizza farmaci, benché possa prevedere la combinazione di psicoterapia e psicofarmacologia.
La differenza tra gli psicoterapeuti sta nella loro formazione a Modelli diversi di terapia, esistono diverse Scuole di specializzazione che propongo percorsi riferiti ad approcci teorici e metodologici anche molto differenti tra loro, come per esempio il modello di terapia breve strategica, di terapia psicoanalitica, psicodinamico, sistemica, cognitiva, comportamentale, etc. etc.
Per questo i Modelli di riferimento seguiti dallo psicoterapeuta possono condurre a terapie con tempi ed esiti estremamente diversi.
Fonte: http://rolandociofi.blogspot.it/2013/08/differenze-tra-counselour-coach.html
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Corso Di Preparazione al TFA Sostegno VIII Ciclo.
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Il corso offre una formazione completa agli aspiranti docenti di sostegno per sostenere e superare le prove di accesso al TFA Sostegno (VIII Ciclo). Vengono analizzati tutti i contenuti del programma di concorso: legislazione e normativa scolastica con particolare attenzione al sostegno, psicologia, pedagogia e metodologia didattica, inclusi gli ultimi aggiornamenti sul nuovo PEI, nuovi criteri di valutazione, nuove normative compreso il D.M. 182 e la sentenza del TAR del Settembre 2021. Il corso si articola in: - 70 ore di formazione in didattica sincrona, con docente collegato live da remoto; - momenti dedicati alla simulazione e alla correzione delle prove eseguite in aula, con test preselettivi e tracce della prova scritta; - forum di condivisione con il formatore; - inizio seconda edizione Gennaio 2022. Tutti coloro che si iscriveranno entro novembre 2022 riceveranno in regalo la quota associativa 2023 dell’ MSA. Iscrizione al corso: - Compilare il modulo di iscrizione e inviarlo tramite email all'indirizzo [email protected] - Pagamento tramite bonifico bancario ADESIONI ENTRO “30/11/2022” Per ulteriori informazioni chiamare il numero 392 622 5285. Read the full article
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SAIL 2018 - Palermo vista dal Mare,laboratorio galleggiante di immagini e parole - 2018
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14 agosto 2018 - Organizzato da BCsicilia, nell’ambito del Festival del disegno “The Big Draw 2018”, si terrà dal 21 settembre al 4 ottobre 2018 l’iniziativa “Palermo dal Mare, Laboratorio galleggiante di immagini e parole”. La manifestazione prevede l’osservazione della costa in barca e la realizzazione di dipinti eseguiti con la tecnica dell’acquerello. L’iniziativa si svolge In collaborazione con la Libreria del Mare e la Lega Navale Sezione di Aspra. Il progetto, di Valeria Di Chiara e Maria Catena Sardella, nasce da una visione artistica dei luoghi: descrivere il Golfo di Palermo dal mare, così come lo videro gli antichi Fenici e i Greci, come appare oggi agli occhi di coloro che arrivano in città da Nord. Per capire Palermo bisogna arrivare dal mare, solo così si può comprenderne la natura più profonda e la sua conformazione geografica straordinaria. E solo dal mare si può cogliere in un batter d’occhio la sua storia travagliata e appassionata. Le montagne che videro gli antichi navigatori sono ancora lì, i monumenti e i giardini in prima linea sul mare ci parlano ogni giorno degli splendori nei secoli e a est l’urbanizzazione selvaggia è visibile nella sua devastante omogeneità. Il progetto, costituito da un laboratorio di due giorni, proposto per due fine settimana consecutivi, prevede la narrazione con immagini e parole in modo assolutamente personale del rapporto della città con il suo mare; si articolerà in tre fasi: una fase propedeutica di presentazione del progetto presso l’atelier in Via Alloro, 64, sede privata delle artiste; un momento di illustrazione e narrazione in barca e la successiva esposizione degli elaborati alla Libreria del Mare. L'escursione, in compagnia delle artiste, si articolerà in 5 ore a partire dalle 8,00, orario favorevole per rappresentare la città con luce alle spalle e per illustrare tranquillamente il golfo, la città, le sue montagne, i palazzi, le cupole, i giardini, le banchine, le marine, le navi, la costa da vicino e da lontano, il cielo, il mare e la terra. Nel caso le condizioni del mare non fossero favorevoli si opterà per un luogo a terra che abbia una visione panoramica del golfo che corrisponda ai criteri del progetto. La produzione del primo laboratorio verrà esposta alla Libreria del Mare, via Cala, 50 a partire da sabato 22 settembre fino al successivo laboratorio, i cui lavori si aggiungeranno da sabato 29 settembre fino alla chiusura dell’evento prevista per il 4 ottobre sempre presso la Libreria del Mare. Il progetto è aperto anche a coloro che volessero rappresentare la città dal mare con strumentazione fotografica. Anche in questo caso ognuno dei partecipanti sceglierà una immagine da proporre all’esposizione in formato 30x45. Massimo 20 partecipanti per laboratorio. Scadenza iscrizione 20 settembre 2018. Il programma in dettaglio prevede: venerdì 21 e 28 settembre 2018 ore 16,00: Atelier, via Alloro, 64 a Palermo. Sabato 22 e 29 settembre 2018 ore 8,00 ore 18,00 prima alla Cala per salire sulle barche della Lega Navale sezione di Aspra e successivamente alla Libreria del Mare, via Cala, 50. Infine da sabato 22 settembre al 4 ottobre esposizione degli elaborati prodotti durante i laboratori alla Libreria del Mare.
FROM http://www.navigamus.info/2018/08/palermo-vista-dal-marelaboratorio.html
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Grazie al successo della prima edizione della Fiera del Miniquadro che ha visto Artisti di varia provenienza con esposte opere di pittura, scultura, fotografia, grafica e merletti di Burano, la Fiera anche quest'anno viene riproposta come la precedente, ospitando opere di Artisti Contemporanei e opere di Artisti Storici provenienti da collezioni private. La durata dell’esposizione sarà dal 10 a 23 ottobre ma le opere dovranno pervenire in galleria dal 2 al 7 ottobre per l’allestimento e a versamento effettuato. Piccole opere ma grandi affari, come potrà senz’altro sottolineare il nostro ospite straordinario Prof. Vittorio Sgarbi che commenterà la Manifestazione gli Artisti Contemporanei aderenti, il giorno 17 ottobre alle ore 18.30. Tutto ciò, verrà anche documentato sulla pagina ufficiale FB della galleria e in ELLE Galleria d’Arte – Gruppo Pubblico in grande espansione CRITERI di AMMISSIONE L’adesione è aperta a tutti senza limiti di età, sesso, nazionalità. Le opere dovranno rispettare le seguenti misure: elaborati di qualsiasi tipo e supporto comprese le fotografie. Non dovranno superare il formato A3 ( 297 x 420 mm.) esclusa cornice. Gli elaborati pittorici su tela o cartoncino telato se non di formato A3, non dovranno superare i cm 30 x 45, esclusa cornice. Le opere scultoree dovranno avere dimensioni simili anche in profondità ed essere accompagnate da adeguato supporto. Ogni artista può partecipare con una o più opere a tema libero ed in piena libertà stilistica e tecnica. Le opere bidimensionali potranno essere con o senza cornice, con o senza vetro purché dotate di apposita attaccaglia. È previsto inoltre un incontro conviviale con il prof. Sgarbi con un numero limitato di prenotazioni. Per l’iscrizione ed ulteriori informazioni per BANDO e SCHEDA di ISCRIZIONE contattare il sito www.ellegalleria.it, lo 3479225107 oppure [email protected]. Viste le numerose richieste di adesioni il termine di iscrizioni è stato prorogato al 29 agosto Cordiali saluti Andrea Lucchetta 3479225107 [email protected] #art #artlover #artlovers #arte #artwork #artworks #artistic #artist #contemporaryart #contemporarypainting #painting #paintings #painter (presso Elle Galleria II) https://www.instagram.com/p/CEOfxFeILIk/?igshid=1cbn50lbrvf6n
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Le bozze di decreto ministeriale in materia di mediazione cec
Dall’inizio di questo mese stanno girando tra gli addetti ai lavori diverse bozze di decreto ministeriale in materia di mediazione civile e commerciale; quella che mi pare maggiormente credibile (ma è solo una sensazione personale) sembrerebbe quella datata 2 giugno 2023. Il provvedimento è intitolato: “Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del…
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Festa del lavoro: il tempo risorsa e condanna
La Festa del lavoro è il momento naturale per riflessioni su un tema che è sempre di grande (e scottante) attualità. Non a caso è il il giorno scelto dalla premier Meloni per un Consiglio dei ministri per approvare un nuovo decreto lavoro e presentare le nuove misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza. Misure che, nei disegni del governo, andranno elargite in maniera differenziata secondo il criterio dell'occupabilità. Intanto il mondo del lavoro, già stravolto dal forte sviluppo della digitalizzazione, sta per conoscere una nuova rivoluzione grazie all'Intelligenza artificiale. Facciamo qualche riflessione su scenari così diversi tra loro. Addio al Reddito di cittadinanza Partiamo dal criterio scelto dal governo Meloni per riformare il Reddito di cittadinanza: l'occupabilità. Una volta approvato il decreto, le nuove disposizioni prevedono, tra l'altro, che i soggetti occupabili non debbano rifiutare nessuna proposta di lavoro offerta attraverso i Centri per l'impiego, neanche se il contratto proposto ha la durata di un mese. Anche un solo rifiuto comporta la sospensione o la perdita del beneficio. Lasciando andare la commozione nel rivedere risorgere i Centri per l'impiego che da tempo hanno come unica utilità il certificare l'anzianità di iscrizione, il vulnus resta sempre lo stesso: un sistema organizzato con questi criteri alimenta la precarietà. Il lavoro nell'era digitale Mentre si procede con goffi tentativi di offrire strumenti per contrastare la povertà, il progresso tecnologico avanza lanciando sempre nuove sfide al mondo del lavoro. La digitalizzazione, che ha interessato un po' tutti i settori, ne è un esempio. Il settore pubblico affanna a tenere il passo mentre nel privato sono nate tante nuove realtà che progrediscono a ritmi pazzeschi e che coinvolgono i più giovani. Al tempo stesso sono nate nuove figure fragili, leggi rider, le cui fila si sono ingrossate grazie anche a cinquantenni ritrovatisi senza lavoro dall'oggi al domani. Un'altra rivoluzione sta per travolgere il mondo del lavoro: l'Intelligenza artificiale. Superata questa prima naturale fase di paura, la ritroveremo ovunque intorno a noi (più di quanto non lo sia ora). Secondo gli esperti l'Intelligenza artificiale ci aiuterà in mansioni complesse (e noiose) molto velocemente. In parole semplici l'Intelligenza artificiale ci donerà più tempo. Festa del lavoro: il tempo come risorsa e non come condanna Vediamo come il tempo stia diventando la parola chiave del capitolo lavoro ai nostri tempi. Il tempo determinato di un contratto che è la base della precarietà e il tempo da sottrarre al lavoro a beneficio "della nostra anima" come ha più volte dichiarato un noto imprenditore italiano. La parola che ancora non sentiamo, però, è tutela. Decenni di governi di sinistra (ahinoi) hanno smantellato un pezzo alla volta tutto il sistema di diritti dei lavoratori. Operazione che invece di modernizzare e vivacizzare il mondo del lavoro (come si era voluto far passare) ha impoverito sempre di più la nostra economia bloccando il cosiddetto ascensore sociale. Oggi si vogliono risolvere i problemi del lavoro, diventati sempre più gravi, impiegando i lavoratori come pedine. Lavorare un mese in un'azienda, due mesi in un'altra (e guai a rifiutare le offerte), impiegare le donne al posto degli extracomunitari. Quali saranno gli strumenti dei Centri per l'impiego? Saranno schemi simili a quelli che ritroviamo nei banchetti di nozze dove ogni tavolo deve essere completato secondo un preciso numero di posti? Attenzione: la zia Maddalena ha litigato con la cugina Valeria. In copertina foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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