#Dati Sanitari
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Analisi Decentrate e Point of Care Testing: Il Convegno ad Alessandria per l'Innovazione Diagnostica
Appuntamento il 16 novembre per un dibattito sui PoCT e la loro importanza nella sanità moderna
Appuntamento il 16 novembre per un dibattito sui PoCT e la loro importanza nella sanità moderna. Analisi Decentrate e Point of Care Testing: Alessandria ospita il Convegno per l’Innovazione Diagnostica Sabato 16 novembre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ospiterà il convegno “Le analisi decentrate e i Point of Care Testing: una strada in salita?” presso il Salone di…
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megachirottera · 2 years ago
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Epidemia di disinformazione in California Pt. 2
Nella prima parte di questa serie (che deve essere letta per comprendere appieno questa seconda parte) ho esaminato come chi detiene il potere cerchi sempre di censurare le informazioni a proprio vantaggio e come le grandi imprese cerchino sempre di compiere ogni passo necessario per monopolizzare i propri mercati. Source: Sep 30, 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of…
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vadaviaaiciap · 25 days ago
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⚠️
“I racconti fatti dalla bimba di 11 anni, salvata al largo di Lampedusa dall'equipaggio del Trotamar III della ONG CompassCollective, non tornano.
Non si incastrano con quelli che sono dati di fatto oggettivi derivanti dal referto medico stilato dai sanitari del poliambulatori”
Una sceneggiata, orchestrata dalle lobby che gestiscono i clandestini, perché sono a tutti gli effetti clandestini!
I racconti della ragazzina non servono.
Nessuno sopravvive giorni in mare aperto, certo non d’inverno. Nessuna barca può sentire un pianto in mezzo al mare e trovare un naufrago di notte.
Ci prendono proprio per scemi.
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fridagentileschi · 10 months ago
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TU TI RIFIUTI...
IO TI BLOCCO.
SI CHIAMA IT-WALLET
Molti lo scaricheranno perché penseranno di essere fighi, altri perché perché è comodo.
È un sistema implementato per il 2024 all'interno dell'altra app invasiva IO, che concentra nel proprio smartphone tutti documenti in versione digitale (SPID, CIE, patente, tessera sanitaria e altro ancora) per accedere ai servizi della pubblica amministrazione.
Una sorta di "portafoglio digitale".
Comodo, qualcuno potrebbe pensare.
Peccato, che stiamo parlando di contenitore che è uno smartphone e quindi soggetto a violazioni da parte di hacker, che potrebbero prendere così il controllo totale di tutti i dati contenuti e di rubarli ed usarli a loro piacimento.
E dall'altra, l'amministrazione pubblica, che diventa gestore e padrona diretta di ogni dato personale registrato.
Di bloccare automaticamente con un click patenti, tessere personali, accessi a servizi e persino servizi sanitari e bancari.
Però per molti, sarà bello avere tutto sullo smartphone...
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forgottenbones · 6 months ago
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Messico e Nuvole
Comunque c'è qualcosa di paradossale nel fatto che un aggiornamento a quello che dovrebbe essere un sistema di sicurezza per i dati in cloud di cui si servono tante istituzioni e aziende abbia causato un enorme crash di computer, con conseguente interruzione del servizio delle suddette. Treni nel caos, aerei a terra, servizi sanitari sospesi. Un retroattivo sguardo a come sarebbe potuto essere il y2k?
(almeno una volta dovevano eruttare i vulcani per paralizzare il traffico aereo...)
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archivio-disattivato · 1 year ago
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Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese: perché non possiamo commemorarla
Scritto il 29/11/2023
29 novembre: Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese. Quest’anno non possiamo commemorare questa data internazionale, a causa della situazione in atto in Palestina: i 49 giorni di ininterrotti bombardamenti israeliani hanno portato alla distruzione della Striscia di Gaza e provocato 20.031 morti, tra cui 8.176 bambini (bilancio, non definitivo, dati Euro-Med monitor). In Cisgiordania, la continua aggressione di esercito e coloni israeliani ha ucciso 237 palestinesi, e ne ha feriti più di 2.950.
Non possiamo commemorarla perché non c’è solidarietà per i palestinesi, neanche di fronte a dei crimini di guerra, crimini contro l’umanità e un genocidio così efferato. O meglio, la solidarietà c’è stata, ma solo da parte dei popoli. E purtroppo, non sono i popoli a poter porre fine a questo genocidio, ma i governi. E i regimi occidentali sono stati deludenti poiché, mentre Netanyahu bombardava la Striscia, ripetevano, senza alcuna logica e alcun riferimento alla legge internazionale, la frase “Israele ha diritto a difendersi”.
Noi sappiamo che una difesa per essere considerata tale deve essere sempre proporzionale all’offesa e mai ledere i civili o attaccare strutture sanitarie, medici, ambulanze. Al contrario, in questi 49 giorni l’entità sionista ha portato avanti una vera e propria guerra agli ospedali di Gaza e ai bambini di Gaza.
Ogni 29 novembre, in tutto il mondo, si celebra la Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese, a ricordo della risoluzione 181, emanata il 29 novembre del 1947 dall’Onu, che sancì la spartizione della Palestina storica, ponendo le basi per la creazione dello Stato israeliano e per la Nakba, la tragedia e pulizia etnica della popolazione palestinese ad opera degli squadroni del terrorismo sionista prima, e delle forze militari israeliane dopo.
Nel 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituì per il 29 novembre la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese (risoluzione 32/40 B). Nella risoluzione 60/37 del 1° dicembre 2005, l’Assemblea generale chiese al Comitato per l’Esercizio degli inalienabili diritti del popolo palestinese e alla Divisione per i diritti palestinesi, in quanto parti per l’osservanza della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, stabilita il 29 novembre, di continuare a organizzare celebrazioni ed eventi annuali sui diritti palestinesi, in collaborazione con la “Permanent Observer Mission of Palestine” dell’Onu.
Se la comunità internazionale vuole dare senso a questa giornata ed essere coerente con le giornate a tema che istituisce, chiediamo un maggiore impegno nel tutelare i diritti del popolo palestinese, condannando con parole, ma sopratutto con fatti le atrocità sioniste attraverso un processo che porti i crimini israeliani davanti al Tribunale dell’Aja.
Mercoledì, 29 novembre 2023 Associazione dei palestinesi in Italia
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scienza-magia · 1 year ago
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Sviluppo nell'uso dell'AI in ambito medico per diagnosi e cura
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Intelligenza artificiale applicata alla nostra salute, dallo screening alla pillola: una nuova sanità. Giorgio Sesti, presidente Simi: prematuro pensare che possa sostituire un internista in una diagnosi, ma può accelerare la scoperta di molecole farmacologiche. Il tempo, breve, di mettere insieme le ricerche sparse nel mondo, verificare le prime sperimentazioni, analizzare i benefici accanto ai possibili danni e l’intelligenza artificiale in medicina è già realtà.  Quello che ci circonda è molto più concreto e fattivo di quanto si potesse immaginare solo poco più di un anno fa. La disponibilità di dati in ambito medico è cresciuta enormemente così come le fonti da cui essi provengono. Accanto ai dati tradizionali, dalle cartelle cliniche ai database genetici, sono sempre più disponibili quelli che arrivano da testi, immagini, suoni, sensori. «Gli algoritmi in ambito medico – spiegano gli esperti dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – sono usati per interpretare questa enorme mole di dati e per identificare possibili relazioni di causa-effetto tra i dati e le patologie di cui un paziente soffre. Il campo nel quale si sono fatti più progressi in termini di utilizzo dell’intelligenza artificiale come supporto per i medici è quello diagnostico. Un’altra area sulla quale si sta lavorando molto è quella legata ai sistemi di predizione, in grado di identificare possibili patologie ancora prima che queste si manifestino». La codificazione dell’uso della AI nel campo della salute, dunque, ha subito una brusca accelerazione. Dai laboratori, dagli spazi della sperimentazione è praticamente arrivata al letto del paziente. Tanto che l’Oms, in pochi mesi, da gennaio a ottobre, si è espressa oltre tre volte sulla materia. L’ultima, un paio di settimane fa: una nuova pubblicazione elenca le principali considerazioni normative sull’intelligenza artificiale per la salute. La pubblicazione mira a delineare i principi chiave che i governi possono seguire per sviluppare nuove linee guida o adattare quelle esistenti. Viene sottolineato che con la crescente disponibilità di dati sanitari e il rapido progresso delle tecniche analitiche gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero trasformare il settore sanitario. L'evoluzione
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Nuovi percorsi diagnostici, terapie e ricadute economiche vanno, ovviamente, di pari passo. La ricerca tenta di “armonizzarle” e noi speriamo lo faccia tenendo presente la tutela del paziente. Certo è che volano sia le sperimentazioni che il giro d’affari. In campo sanitario si stima che il settore dell’AI passerà dai 15 miliardi di dollari del 2023 a 103 miliardi di dollari entro il 2028. All’attivo, tra i successi, abbiamo, per esempio, progressi nella diagnostica predittiva, compresa quella precoce di un tumore come quello del pancreas. Ma anche la creazione di un antibiotico (la molecola è stata battezzata Halicin) efficace contro l’antibiotico-resistenza. Nonostante i risultati positivi tra i camici bianchi non si nasconde il timore che questa rivoluzione possa essere mal interpretata. Imboccata come scorciatoia sia diagnostica che terapeutica. Da qui la profonda discussione che ha voluto affrontare la Società italiana di Medicina interna (Simi), circa 5 mila iscritti, durante il recente congresso a Rimini. «L’AI – spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Simi – sta entrando prepotentemente nel campo della medicina. Ritengo però prematuro pensare che possa sostituire il medico internista nel porre diagnosi e consigliare la terapia più appropriata, ma potrà contribuire a perfezionare gli strumenti a disposizione per l’apprendimento, l’aggiornamento, la formazione sul campo tramite le simulazioni, la diagnostica avanzata. Le sue applicazioni possono accelerare la scoperta di nuove molecole farmacologiche e lo sviluppo di indagini per la diagnosi precoce di patologie croniche». La maggior parte di queste applicazioni sperimentali riguarda la radiologia (avanzate sono le applicazioni dell’AI alla mammografia, per lo screening oncologico), ma anche in medicina interna, oftalmologia e in ambito gastro-enterologico. «È necessario – aggiunge Sesti – formare una generazione di “medici cyborg”, cioè medici con competenze informatiche avanzate, per facilitare e avvicinare le nuove generazioni all’uso di certi strumenti. Negli Usa li chiamano “information specialist”. Sono questi i colleghi del futuro specialisti in AI in grado di dialogare con gli sviluppatori, di guidarli dando loro delle specifiche». L’intelligenza artificiale potrebbe, in tempi brevi, entrare in uso anche per prevedere chi è a rischio di arresto cardiaco improvviso: è stato sviluppato un prototipo da ricercatori francesi usando le cartelle cliniche elettroniche di 25.000 persone morte improvvisamente e di 70.000 persone ricoverate per arresto cardiaco che non sono morte a Parigi, in Francia, e a Seattle, a Washington. «La morte cardiaca improvvisa rappresenta dal 10% al 20% delle morti complessive. Prevederla è difficile e gli approcci usuali non riescono a identificare le persone ad alto rischio» spiega Xavier Jouven del Centro di Ricerca Cardiovascolare di Parigi. L’AI sta, inoltre, rivoluzionando molti campi dell’odontoiatria. «Si aprono nuovi scenari – fa sapere il professor Stefano Scavia, docente all’Università Bicocca di Milano – Arriveremo al punto in cui sarà possibile far leggere e interpretare a un algoritmo delicati esami diagnostici con una visione multi-disciplinare. Una diagnosi che non analizzerà più solamente il cavo orale ma lo stato di salute fisico complessivo del paziente». Attraverso complessi software, è possibile valutare con modelli virtuali e scansioni. «Vi saranno – aggiunge Scavia – prevedibili evoluzioni dalla diagnostica per immagini alla progettazione di ponti e corone o ancora ai trattamenti rigenerativi e alla cura della parodontite». Read the full article
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raffaeleitlodeo · 2 years ago
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L'80% del bilancio regionale è sulla sanità, la sanità è in declino e quindi questa classe dirigente ha fallito. Come fare per sopravvivere, per mantenere in vita la retorica autocelebrativa del "buon amministratore"?
Facile: bisogna parlare d'altro. 640mila veneti sono senza medico di base, la salute mentale è' al collasso, 3000 anziani che ne avrebbero diritto non trovano posto nelle case di riposo, le visite specialistiche erogate dal pubblico sono diminuite del 13% in un anno, dati Agenas, così i veneti devono andare nel privato? Se non ne parliamo la realtà non esiste. Non si narra più la realtà, la narrazione crea la realtà.
Zaia di sanità non parla più, ma oggi ci parla di Bob Dylan. È il politico che diventa influencer, le ragioni della perdita dei diritti vengono sostituite dalle emozioni a buon mercato. Lo statista viene sostituito dall'uomo marketing, che evoca stili di vita, produce suggestioni narrative, ci parla della sete di libertà degli Stati Uniti degli anni '60, della forza emancipatrice del rock, della potenza della poesia.
Ci sono molti modi per manipolare le coscienze. Quando il leader sostituisce il partito (la lista Zaia ha preso il 40%) e il marketing l'ideologia ( quella di Zaia è la narrazione del "buon amministratore", retorica vuota, quasi antipolitica), la propaganda funziona attraverso la distrazione. Armi di distrazione di massa operano quotidianamente per parlare di tutto a parte di quello che conta. 
Il 70% dei nuovi poveri in Italia lo diventano perché devono affrontare spese sanitarie impreviste. Milioni di italiani hanno smesso di curarsi. Tragico. Tu non pensarci, non protestare, smetti di ragionare. Pensa a Bob Dylan: "Il successo arriva nel 1963 interpretando le proteste per la pace contro la guerra fredda e gli orrori del Vietnam". 
Questo Zaia è proprio bravo, è proprio Rock! Un bravissimo amministratore.
  Carlo Cunegato, Zaiastan e la propaganda che diventa distrazione, Facebook 11/04/2023
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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"Cure mediche low cost all’estero: il lato oscuro che nessuno ti racconta"
Turismo sanitario e rischi della pubblicità sul Web: una riflessione sulla sicurezza e sull'etica
Turismo sanitario e rischi della pubblicità sul Web: una riflessione sulla sicurezza e sull’etica Turismo sanitario: un fenomeno in crescita globale Il turismo sanitario è un settore in rapida espansione, con milioni di persone che ogni anno si recano in altri Paesi per accedere a trattamenti medici, interventi chirurgici o terapie non disponibili o troppo costose nei loro Paesi d’origine.…
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megachirottera · 2 years ago
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L’elenco crescente di bugie sul COVID
Dai blocchi e dai test all’allontanamento sociale e all’uso della maschera, le bugie che ci sono state raccontate sono …
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amigayaps · 2 years ago
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I Maschi Bisessuali chi sono? Quali esigenze sanitarie hanno?
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352250X22002226?via%3Dihub#bib14
Questo lavoro ci spiega che esistono diversi problemi anche solo di definizione, perché il termine bisessuale cambia di significato nel tempo e tra generazioni. Alcuni preferiscono MSMW, altri pur avendo comportamenti bisessuali si definiscono solo gay o solo etero ecc.
Un altro problema è che alcune persone si definiscono bisessuali in adolescenza ma successivamente decidono per una vita ed una definizione solo gay o solo etero, o perché abbiano capito meglio chi siano, o perché le relazioni affettive di lunga durata abbiano spostato l'interesse solo verso una persona, o per altri casi come perché il contesto omo-transfobico o solo bi-fobico non consenta più tale identificazione.
I pochi lavori scientifici nel merito sono solo sulla questione sessuale ed identitaria.
La questione sessuale è sovrapponibile a quella gay ma solo perché i dati epidemiologici non distinguono quasi mai maschi gay da maschi bisex.
La questione identitaria include come detto lati positivi o negativi sia in contesti generali sia in contesti LGBTI a seconda della Bi-fobia.
I temi che possiamo suggerire quindi sono:
1) supporto al Coming-out come persona bisessuale
2) Vaccino HPV HBV HAV Meningococco
3) in caso di vita promiscua o di uso di chemsex o di sesso con o come sex workers anche PREP e Preservativi
4) Riduzione Tabagismo e Alcolici
5) screening della Prostata, Sangue occulto nelle feci e cardiovascolare in ogni caso
#maschi #bisex #salute #sesso #preservativo #amigay
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mezzopieno-news · 2 years ago
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L’UE ACCELERA: ARRIVA L’IDENTITA’ DIGITALE EUROPEA
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L’Europa ha compiuto un passo fondamentale per il diritto di ogni persona di avere un’identità digitale riconosciuta ovunque nell’UE.
La Commissione europea ha pubblicato il documento di indirizzo per la realizzazione dello European Digital Identity Wallet (portafoglio per l’identità digitale europea), uno strumento per permettere a cittadini e imprese di accedere a un sistema di riconoscimento totalmente interoperabile su tutto il territorio comunitario. Il pacchetto è il primo provvedimento che consente la creazione di un quadro per l’identificazione e l’autenticazione digitale basato su standard comuni. Questo permette di ottenere un elevato livello di fiducia nelle transazioni digitali in Europa ed un modo sicuro e conveniente di identificarsi per accedere ai servizi digitali attraverso il proprio telefono, archiviare e utilizzare in modo sicuro i dati per tutti i tipi di servizi come il check-in in aeroporto, il noleggio di un’auto, l’apertura di un conto bancario, la patente di guida, le credenziali sanitarie, professionali ed educative.
Al centro del sistema una app che permette all’utente di avere il pieno controllo dei propri dati, decidendo quali informazioni condividere e con quali soggetti. L’app ha l’obiettivo di garantire la sicurezza delle informazioni e la chiarezza dei processi di condivisione e utilizzo dei dati, così che gli utenti possano prendere decisioni consapevoli e informate. “Un���identità digitale europea sicura. Qualcosa di affidabile che ogni cittadino potrà usare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, da pagare le tasse a prendere a noleggio una bicicletta” ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
___________________
Fonte: Commissione europea; Common Union Toolbox
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VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
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Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
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nonsisammai · 2 years ago
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Guarda "Lo spazio europeo dei dati sanitari minaccia la nostra privacy e la nostra libertà: ecco perché" su YouTube
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jms26 · 2 years ago
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Non Comprate Apple Concorrenza Sleale .
Vedi Aker e Dati Sanitari
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paoloferrario · 23 days ago
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Fascicolo Sanitario Elettronico, decreto 17 ottobre 2024
19/11/2024 – FSE – Fascicolo Sanitario Elettronico In G.U., serie generale, n. 270 del 18/11/2024 è pubblicato il decreto 17 ottobre 2024, recante: “Modalita’ di messa a disposizione ai Fascicoli sanitari elettronici (FSE), tramite l’Infrastruttura nazionale per l’interoperabilita’ (INI), dei dati del Sistema tessera sanitaria e del consenso o diniego del Sistema informativo trapianti (SIT)”
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scienza-magia · 15 days ago
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In vendita sul dark web le cartelle cliniche degli USA
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Perché gli hacker vogliono le tue informazioni sanitarie. Le cartelle cliniche contengono informazioni personali che possono esporre i pazienti a rischi finanziari e medici. Le violazioni dei dati nelle organizzazioni sanitarie sono diventate comuni negli ultimi anni. Ma cosa vogliono gli hacker dalle tue informazioni sanitarie? Di solito, gli hacker si introducono nelle reti dei provider in cerca di un riscatto, facendo cose come bloccare il provider dai suoi sistemi informatici o minacciare di pubblicare i suoi dati online. Ma cercano anche i dati dei pazienti. Le cartelle cliniche contengono informazioni personali che gli hacker sono sempre ansiosi di impossessarsi, come indirizzi e numeri di carte di credito. Ma le cartelle contengono anche una serie di informazioni private sui pazienti, che vanno dai numeri delle polizze assicurative alle condizioni mediche ai farmaci, dati che consentono ai truffatori di truffare le compagnie assicurative e Medicare e Medicaid, esponendo i pazienti a un rischio finanziario e medico elevato. "Forniscono agli hacker un quadro completo per commettere frodi assicurative, furti di identità o altre attività dannose in futuro", afferma John Riggi, consulente nazionale per la sicurezza informatica e i rischi presso l'American Hospital Association, un'organizzazione di categoria che rappresenta il 90% degli ospedali negli Stati Uniti. Inoltre, il furto di cartelle cliniche può avere un impatto più duraturo sulle vittime rispetto alle normali frodi finanziarie o al furto di identità, perché le informazioni in tali cartelle sono più difficili da rilevare e più difficili da correggere quando vengono utilizzate in modo improprio. "Se la tua carta di credito viene compromessa, la tua banca ti avviserà, la annullerà e te ne invierà una nuova", afferma Geetha Thamilarasu, professore associato di informatica e sistemi software presso la School of STEM presso l'Università di Washington Bothell. "Ma le tue cartelle cliniche hanno una lunga durata. Possono essere utilizzate in modo improprio senza essere rilevate per lunghi periodi di tempo, perché è più difficile identificare attività dannose. Ciò le rende molto preziose". Rubato e venduto Secondo l'Ufficio per i diritti civili del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, nel 2023 sono stati segnalati 725 incidenti di violazione dei dati che hanno esposto 500 o più cartelle cliniche, rispetto ai 720 del 2022. A febbraio, Change Healthcare ha segnalato un gigantesco hack che potrebbe aver colpito fino a un terzo della popolazione statunitense, secondo Andrew Witty, amministratore delegato della società madre UnitedHealth UNH -2,10% di diminuzione; triangolo rosso rivolto verso il basso. Una volta rubata una cartella clinica, spesso finisce per essere venduta sul dark web, gli angoli nascosti di Internet dove avvengono transazioni illecite. Una cartella clinica individuale può essere venduta per $ 500 a $ 1.000, afferma Thamilarasu, rispetto ai $ 1 o $ 2 che i numeri di previdenza sociale fruttano. Con le informazioni personali identificabili e le cartelle cliniche di un paziente, "un malintenzionato può accedere all'account di un individuo, falsificare la sua identità e quindi monetizzare tali informazioni in vari modi", afferma Rahul Telang, professore di sistemi informativi presso l'Heinz College della Carnegie Mellon University. I criminali potrebbero, ad esempio, presentare domanda per prestazioni assicurative e rimborsi da assicuratori privati ​​o Medicaid e Medicare, afferma Telang, e far inviare quegli assegni al nuovo indirizzo. Possono anche far sì che il sistema generi prescrizioni illecite per dispositivi sanitari o sostanze controllate, che hanno entrambi un alto valore di rivendita, afferma. Queste frodi potrebbero richiedere mesi o anni per essere scoperte dal paziente medio e dall'assicuratore, e potrebbero portare a una serie di problemi. Gli assicuratori potrebbero aumentare i premi delle persone in base a precedenti attacchi informatici che causano alle compagnie assicurative costi ingenti per la correzione. Questo tipo di truffa potrebbe non solo danneggiare le persone finanziariamente, ma anche causare ulteriori grattacapi in futuro. Alle vittime di furto di identità medica potrebbe essere negata la copertura in futuro perché i loro dati mostrano che hanno una condizione che in realtà non hanno. Oppure potrebbe essere detto loro che hanno raggiunto il limite dei benefici. Correggere le informazioni false è difficile, poiché gli operatori sanitari e gli assicuratori hanno spesso sistemi contorti per modificare i dati, e questi sistemi per lo più non "parlano" tra loro. I criminali potrebbero anche usare i dati dei pazienti per fingere di essere operatori sanitari e lasciare i pazienti in debito con denaro. Ad esempio, i truffatori potrebbero spacciarsi per un fornitore e fatturare alle compagnie assicurative dispositivi costosi e altri servizi medici rimborsabili, afferma Thamilarasu. Quindi le franchigie o i co-pagamenti per servizi mai resi arrivano ai pazienti, che potrebbero non riconoscerli come fraudolenti. "I cattivi hanno capito che se mantengono la fatturazione al di sotto di un certo importo in dollari, possono passare inosservati per un bel po' di tempo", afferma Riggi. Gli hacker sono anche noti per usare cartelle cliniche rubate per creare convincenti e-mail di spear phishing o telefonate o video chiamate, fingendosi legittimi operatori sanitari che chiedono ai pazienti di pagare una bolletta, di rivelare la propria password o di fornire ulteriori dati personali, affermano gli esperti. "Questa è un'area in cui l'intelligenza artificiale può moltiplicare rapidamente il numero di persone colpite dai cattivi e quanto possano essere subdoli quei messaggi mirati", afferma Telang. Un uso meno comune delle cartelle cliniche hackerate è il ricatto, afferma Riggi. Gli hacker potrebbero minacciare di rilasciare le cartelle cliniche di una persona a un datore di lavoro o al mondo intero se non pagano un riscatto. "Non vuoi che un'altra persona sappia se hai problemi di salute mentale o se sei incinta", afferma Thamilarasu. "Non vuoi che quei dati siano là fuori". Nella maggior parte dei casi, i singoli pazienti non devono preoccuparsi che i truffatori vendano le loro cartelle cliniche rubate ad assicuratori o a venditori. L'Health Insurance Portability and Accountability Act consente ai broker di dati di acquistare e vendere determinate informazioni sanitarie dei pazienti, a condizione che le caratteristiche identificative dei pazienti siano rese anonime e rimangano segrete. Naturalmente, i dati dei criminali non soddisferanno tali linee guida. "Le compagnie di assicurazione si troverebbero in molti guai legali", afferma Riggi dell'AHA, "e i venditori possono trovare informazioni sui tuoi interessi e sulle tue pratiche di acquisto legalmente in base ai dati disponibili al pubblico e alla cronologia delle ricerche". Rimani vigile Per prevenire le frodi, i pazienti dovrebbero adottare le stesse precauzioni con le loro informazioni mediche che prenderebbero con qualsiasi dato online sensibile. Dovrebbero usare l'autenticazione a più fattori per accedere alle cartelle cliniche, ad esempio, e non dovrebbero mai cliccare su link sospetti. Le persone dovrebbero anche tenere d'occhio le loro fatture mediche con la stessa attenzione che avrebbero per le fatture delle carte di credito. La Federal Trade Commission afferma che le persone dovrebbero prestare attenzione ai segnali di avvertimento come ricevere fatture per servizi medici che non hanno ricevuto o essere informate dai loro piani sanitari che hanno raggiunto i limiti dei loro benefici. Sebbene la vigilanza individuale sia importante, le riforme sistemiche sono fondamentali per affrontare le cause profonde delle violazioni dell'assistenza sanitaria, afferma Parham Eftekhari, fondatore e presidente dell'Institute for Critical Infrastructure Technology, un think tank senza scopo di lucro e apartitico. Molte organizzazioni sanitarie utilizzano partner terzi, il che significa che le cartelle cliniche dei pazienti non vengono archiviate solo in ospedale, ma potenzialmente con decine di altri fornitori di servizi, afferma Eftekhari. "Ciò offre maggiori possibilità che i dati vengano rubati a causa di lavoratori non malintenzionati con scarsa o nessuna formazione, o a causa di attività criminali. Ciò significa anche che gli ospedali si affidano alle misure di sicurezza dei loro partner, sulle quali hanno meno controllo", afferma. Oltre l'85% delle cartelle cliniche viene rubato da terze parti e da fornitori non ospedalieri, secondo l'analisi di Riggi. Anche i legislatori hanno un ruolo da svolgere. Standard più rigorosi applicati all'intero settore sanitario, compresi i fornitori terzi, potrebbero motivare le organizzazioni sanitarie a investire in misure preventive anziché rispondere in modo reattivo dopo che si è verificata una violazione, afferma Eftekari. "I legislatori devono anche garantire che le leggi volte a migliorare la sicurezza dei dati non aggiungano inavvertitamente complessità per quanto riguarda violazioni e minacce quando si tratta di condivisione di informazioni tra settore pubblico e privato", afferma. Inoltre, aggiunge Riggi, non tutti gli ospedali, come quelli che servono aree rurali e a basso reddito, hanno le risorse per conformarsi a normative sempre più severe. Per risolvere il problema pervasivo dell'hacking saranno necessarie soluzioni creative. Ci sono alcuni segnali che le cose stanno migliorando. Per mantenere la fiducia dei clienti, negli ultimi anni gli ospedali hanno cercato duramente di bloccare le loro reti. "Gli ospedali hanno rafforzato i loro sistemi per rendere più difficile l'infiltrazione di soggetti esterni", afferma Telang. Possono farlo segmentando le reti, crittografando, abilitando l'autenticazione multifattoriale e implementando altre strategie di prevenzione della perdita di dati. "Stanno assumendo più personale IT, spendendo più soldi e formando tutto il personale", afferma Telang. "E la situazione è migliorata". Read the full article
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