#Dallas reggae
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feetonthegroundtx · 2 years ago
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Sunny Disposition makes it into the Dallas Observer💗
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diceriadelluntore · 25 days ago
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Storia Di Musica #369 - Frank Zappa, Joe's Garage Acts I,II,III, 1979
Il mese di storie musicali legate al numero 3 si conclude con una pazza quanto meravigliosa opera rock in 3 parti, sogno del suo autore, che uscì in due dischi nel 1979. Infatti Frank Zappa, che dopo una estenuante diatriba legare sui diritti discografici del suo archivio, nel 1979 fondò la sua personale etichetta discografica, Zappa Records, a cui a breve aggiungerà un fantastico studio di registrazione personale. Nel 1979 pubblica uno dei suoi manifesti di "antropologia musicale", Sheik Yerbouti, che oltre la sua immensa fantasia e varietà musicale (una enciclopedia vivente che andava dalla musica concreta a Boulez, dal jazz al bluegrass fino al doo-woop passando per ogni stile intermedio) presenta una sfiziosa novità: Zappa la chiama xenocrony, è un innovativo montaggio sonoro in cui parti musicali, spessissimo i suoi assoli alla chitarra, vengono rimontate in altre canzone in maniera che sembra perfettamente naturale. Sheik Yerbouti, che è un doppio album, è anche uno dei suoi pochi dischi da classifica: tra le perle Rat Tomago, la spettacolare Yo' Mama, la caustica Jewish Princess che attira gli strali della comunità ebraica e la mitica parodia di Peter Frampton, che ebbe successo planetario con I'm In You, di I Have Been In You.
Zappa sull'onda positiva di questo disco è subito pronto a farne un nuovo capitolo, e già registra alcuni brani, ipotizzando di utilizzare la tecnica della xenocrony. Però una sera, spinto dal suo desiderio personale di scrivere "opere rock", butta giù una sorta di sceneggiatura e pensa che può funzionare. Inizia a registrare tantissimo materiale con la sua nuova band (sempre di grandi musicisti, che tra poco svelerò) e alla fine ha materiale per tre dischi che hanno una certa coesione concettuale. Timoroso di presentarsi sul mercato con un triplo disco, divide l'opera in due parti, un Act I, che esce nei negozi nel Settembre 1979, e un doppio, Act II e III a Novembre.
Joe's Garage diviene uno dei suoi dischi più famosi ed ambiziosi, e una delle opere rock più ardite (in tutti i sensi, visto il personaggio). La storia è una grande metafora della stupidità della società americana, della cultura della repressione e del controllo e anche un grande atto di amore per la musica. È la storia di Joe, un adolescente medio, di Canoga Park, Los Angeles, che forma una band garage rock, ha relazioni insoddisfacenti con le donne, dona tutti i suoi soldi a una religione insincera e assistita dal governo (un nemmeno troppo velato strale con Scientology), esplora attività sessuali con elettrodomestici vari e viene imprigionato. Dopo essere stato rilasciato dalla prigione in una società distopica in cui la musica stessa è stata criminalizzata, cade nella follia. La storia è narrata da una sorta di Grande Fratello orwelliano, The Central Scrutinizer (che è la voce di Zappa manipolata) che alla fine, dopo che Joe è impazzito sognando un assolo "definitivo" prende voce "reale", quella di Zappa appunto, per dimostrare che se la storia di Joe non bastasse a convincere l'ascoltatore che la musica sia un male, tale cosa potrà essere più chiara se espressa con la sua reale voce, nella sua interpretazione di una "canzonetta", A Little Green Rosetta, Musicalmente, è il solito ribollente calderone zappiano di stili, varietà e genialità, dove persino i brani che sembrano più semplici nascondono strutture e cambi di ritmo travolgenti: tra le canzoni da ricordare, la splendida Joe's Garage (che aggiunge note reggae alla cucina musicale), l'ironica Catholic Girls, sugli stereotipi sulle ragazze religiose, impersonate da Mary, la fidanzata di Joe, una che cade nel "baratro della vita da roadie" (Crew Slut) fino a fare le gare di Miss Maglietta Bagnata ( Wet T-Shirt Nite), poi le sue strampalate allucinazioni musicali, tipo la malattia venerea che Lucille passa a Joe, descritta in Why Does It Hurt When I Pee, che in verità fu una domanda vera che fece a Zappa il suo manager, Peter Kaufman, che aveva una cististe. Due pezzi sono ancora più iconici: Lucille Has Messed My Mind, dedicata alla Lucille di cui sopra, che fu un successo di Zappa scritto per Jeff Simmons, ex componente dei Mothers Of Invention, che nel 1969 pubblicò un disco dallo stesso titolo davvero bello (con Zappa che produsse il disco e scrisse alcuni brani con il nome d'arte di La Marr Bruister); Watermelon In Easter Bay, l'assolo che sogna Joe, diventerà una delle sua canzoni più famosi, sebbene all'epoca non fu tanto bene accettata, ma adesso, anche a detta del figlio Dweezil, è il suo miglior assolo in assoluto.
Tra le curiosità, con la tecnica della xenocrony furono riprese almeno 4 parti di assolo di City Of Tiny Lights, uno dei massimi strumentali zappiani, da un concerto in Germania del marzo del 1979, per ben tre canzoni di Joe's Garage. Nella nuova band, immensi musicisti come Vinnie Colaiuta alla batteria (ma anche ad un immaginifico optometric abandon), Warren Cuccurullo alla chitarra, Denny Walley alla slide guitar, Tommy Mars e Peter Wolf alle tastierie, il fido Ike Willis alla voce, Arthur Barrow e Patrick O'Hearn al basso e la voce di Dale Bozzio, moglie del suo fido collaboratore Terry.
Il disco ebbe anche un discreto successo, soprattutto in Canada (e questa storia di 45 anni fa sembra così attuale per tutti questi particolari) per la migliore opera rock di Frank Zappa: ci proverà ancora molte volte, con risultati a volte davvero "drammatici" e non all'altezza della sua genialità (penso a Thing Fish del 1984, un triplo album che sebbene abbia un libretto di guida all'ascolto non si capisce davvero cosa voglia dire), ma qui rimangono luminose le sue idee e soprattutto la sua musica, espressione totale del suo motto "Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per un motivo qualsiasi".
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angelap3 · 11 months ago
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Bob Marley (1945-1981) è stato un musicista, cantante e compositore giamaicano, ampiamente riconosciuto come il più celebre interprete della musica reggae. Marley ha avuto un impatto duraturo sulla cultura musicale mondiale e ha contribuito a portare il reggae e la musica giamaicana alla ribalta internazionale.
### Biografia
Robert Nesta Marley è nato il 6 febbraio 1945 a Nine Mile, un villaggio nella parrocchia di Saint Ann, in Giamaica. Ha iniziato la sua carriera musicale nei primi anni '60 con il gruppo The Wailers, insieme a Peter Tosh e Bunny Wailer. Il gruppo ha inizialmente suonato ska e rocksteady prima di abbracciare il reggae.
### Carriera
Il successo internazionale di Marley è arrivato negli anni '70 con album come "Catch a Fire" (1973) e "Burnin'" (1973), che includevano brani famosi come "Stir It Up", "Get Up, Stand Up" e "I Shot the Sheriff", quest'ultimo reso ancora più celebre dalla cover di Eric Clapton.
Tra gli album più celebri di Marley ci sono:
- **"Natty Dread" (1974)**: include canzoni come "No Woman, No Cry" e "Lively Up Yourself".
- **"Rastaman Vibration" (1976)**: l'unico album di Marley ad entrare nella top 10 di Billboard.
- **"Exodus" (1977)**: considerato uno dei migliori album di sempre, con canzoni come "Jamming", "Waiting in Vain" e "Three Little Birds".
- **"Kaya" (1978)**: noto per il suo tono più rilassato e per brani come "Is This Love" e "Satisfy My Soul".
### Temi e Influenze
Marley è noto per le sue canzoni che affrontano temi sociali, politici e spirituali, spesso ispirati dalla sua fede nel Rastafarianesimo. La sua musica spesso promuoveva la pace, l'amore e l'unità, e affrontava temi di ingiustizia e oppressione.
### Eredità
Bob Marley è morto l'11 maggio 1981 a causa di un melanoma. Nonostante la sua vita sia stata breve, il suo impatto sulla musica e sulla cultura è stato immenso. Marley è diventato un simbolo globale della lotta per i diritti civili e della cultura reggae. La sua musica continua ad essere ascoltata e apprezzata in tutto il mondo.
### Citazioni Famosi
- "One good thing about music, when it hits you, you feel no pain."
- "Emancipate yourselves from mental slavery; none but ourselves can free our minds."
Marley è ricordato non solo per la sua musica, ma anche per il suo impegno nel promuovere la giustizia e l'uguaglianza, rendendolo una figura iconica e ispiratrice per generazioni di fan.
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kirvirul · 1 year ago
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spanish music hcs for the gang because i'm latino and mentally ill:
darry curtis: bro TEARS up corridos. the first time steve showed him los tigres del norte he was nodding slightly, but i'll tell you he ATE UP the whole damn album the moment he left. same with vicente fernández, the moment he hears the grito in volver, volver he's a divorced dad with multiple kids that don't speak with him because they forgot spanish in america (not too far off to reality) his favorite song is hands down pedro y pablo, not that he'd admit it because the lyrics reminds him of himself and ponyboy and he cries every time
two-bit mathews: anything he can shake ass too. jk. but he really like reggaeton, especially daddy yankee. 9/10 times rompe is playing on full volume in his headphones. he's also chill with mexican party music. just. party music in general and he's eating that shit up. el sondito gave him a seizure in the best way possible fr. but rompe just hits different to his brain yknow
dallas winston: the first time he listened to gasolina he had an aneurysm. the second time and he was begging steve to tell him what the hell that genre was because it was fire. probably would tear up bad bunny, ozuna (😶), and a bunch of other reggaeton artists. tití me preguntó would have a special place in his heart, and every time he plays diles steve dies a little inside since it's basically dirty talk the song. but he doesn't have to know that. (and he'd probably play it anyways)
steve randle: ah the half mexican himself. he little bit of everything. to his friends, he's all dance music and bachata and reggaeton, but deep down he cannot get enough of señora music. ana gabriel, rocío dúrcal, yolanda del rio, he eats it up every time. and his love of boleros is genuinely concerning. he's like a 70 year old man with that taste. but he can't help but listen to eydie gormé's gorgeous voice, he just can't.
johnny cade: sad mexican mom/dad music. no se va, tu falta de querer, desvelado, he eats up the sad lyrics and sobbing out lyrics. it just feels powerful to his ears. he always smiling when listening to it too, and steve just watches in horror as he listens to amor eterno while giggling and shit. steve's always in his señora era when he's around him (not that he minds)
sodapop curtis: salsa and bachata (and reggae ofc) bro adolescentes orquestra does things to his brain dude. he is a proud romeo santos stan, he'd kiss that man on the mouth if given the chance. he just loves swaying to latin music, and he unironically loves the yoshi ai cover of la noche más linda. he forces steve to dance with him and steve (not so reluctantly) complies.
ponyboy curtis: indie spanish music. victor internet, cuco, juanpalitoschinos, juan pablo vega, he LOVES it. if he could have the lyrics of el rincón (chachachá) tattooed in his brain he would do it in a heart beat. he listens to shit like "el amor de tu vida tiene derecho encontrar el amor de su vida" and sodapop is already sleeping by the time he's finished the title. basically his music taste from english transfers to spanish.
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doobs · 1 year ago
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What bands/genre of music do you think each of the Nostromo crewmembers listen to?
Okay I love this ask. A lot. I love this question!!!
If you guys have other thoughts feel free to reply! I'd love to know what you all have to think!
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Ash: Classical
Okay, for Ash I wasn't too sure, but then I was thinking about Walter/David (I forget which one) in Prometheus or Alien: Covenant, point is it was one of them, and they liked classical music. I figured it must be an android thing right? And so I thought, Bishop and Call would totally like classical music. For sure. Right? Anyway, I think for Ash I'll have to go with classical music. It kinda matches his whole vibe of admiring purity and all that, I think classical is a very 'pure' genre if that makes sense.
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Brett: Reggae
Brett is such a chill guy. I had a few ideas for him, right, maybe he listens to blues? I thought that was a good idea. But then I had this super awesome memory that he wears a Hawaiian shirt. MY MAN TOTALLY LISTENS TO REGGAE. C'mon. He totally vibes to reggae music, he's just that guy. In a good way.
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Dallas: Rock n' Roll or Jazz. Not sure.
At first I didn't really know. Right now I'm thinking about it haha. So, I'm thinking, he doesn't really show his emotions, even in the vents (I think?) when trying to hunt the alien all he said was 'get me the hell outta here' he wasn't really showing that much. So maybe he's a rock n' roll or heavy metal sorta guy? Usually people who like those genres are the quietest. But then I'm like... Dallas is totally a jazz guy! I just can't explain it. I dunno. Help me decide haha.
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Kane: 70s
Kane is such a mellow fellow. Those two words specifically. I feel like Kane would enjoy drinking a cup of coffee while listening to 70s music. He's a David Bowie guy. 100%. Well, at least I think so? Haha. Maybe he'd listen to Fleetwood Mac too.
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Lambert: Country
This wasn't hard for me. Personally I wouldn't have picked this for her, but LOOK AT HER BOOTS. Look at them. They're cowboy boots. Let's all think about that. Yes? Yes. And I know that people are all 'just because you wear cowboy boots doesn't mean you like country music!! 🤬', but golly gee does it increase those chances.
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Parker: Hip hop
My boy Parker 10000% listens to soul, blues, R&B, reggae my boy's a sucker for music of black descent. But his one shining star is definitely hip hop. I know some people are gonna be like 'that's offensive 🤬' but c'mon now. C'mon. Parker is like the most black black guy we know. Not even Apone in Aliens was on his level. I actually think it's fantastic. Unapologetically true to himself! But I do think he'd like hip hop more. Oh and he also tries to convince Brett to listen to something other than reggae but Brett's like nah.
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Ripley: i'm biased so she listens to rock n' roll but also 70s with Kane
Okay so I'm probably very biased (completely biased) because Ripley is my favourite crew member. I love her so much. She's just amazing. ANYWAY- I think Ripley listens to rock n' roll while petting Jonesy. And yes that is my favourite genre but I honestly had no idea with Ripley. Actually I think she listens to 70s music with Kane sometimes. That's cute.
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What did you think? This was stressful making this hahaha.
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lboogie1906 · 5 months ago
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Aisha “Pinky” Cole (December 8, 1987) is a restaurateur. She is the owner and operator of Slutty Vegan, a plant-based burger restaurant chain in Atlanta. In 2023, she was added to the Time Magazine 100 Next list, recognizing individuals with an outsized influence on American culture.
She was born and raised in Baltimore. Her mother Ichelle Cole is a musician in the reggae group Strykers’ Posse and follows the traditional Rastafarian vegetarian diet. Her mother is a wealth adviser at PNC Bank Her father served prison time for the first 20 years of her life and was deported to Jamaica. She became a vegetarian in 2007, and a vegan in 2014.
She received her BA from Clark Atlanta University. She was elected “Miss CAU” and is a member of Delta Sigma Theta Sorority. She moved first to Los Angeles to become an actress and to New York to work in television production. She worked as a producer on the reality show Judge Karen’s Court.
Her first restaurant, Pinky’s Jamaican and American Restaurant, operated in Harlem. She moved to Atlanta and worked as a casting director for programs such as Iyanla: Fix My Life. VegNews listed her as one of the “17 Black Vegan Chefs Redefining Plant-Based Food and Community.”
She sold her first vegan burgers through delivery apps and opened the Slutty Vegan food truck. She opened the first Slutty Vegan brick-and-mortar restaurant in Atlanta. Slutty Vegan had 11 locations in Georgia, New York City, Birmingham, Ala., and Dallas.
She began a five-city tour to promote her new cookbook, Eat Plants, B*tch: 91 Vegan Recipes That Will Blow Your Meat-Loving Mind. Oprah Daily published four recipes from the book.
She married Derrick Hayes (2023). He is the owner of Big Dave’s Cheesesteaks. They have a daughter and two sons. He has two daughters.
She and her fellow alumna paid the tuition of 30 Clark Atlanta University seniors. She gifted an LLC to every graduating student. The Pinky Cole Foundation focuses on providing financial support and educational programs for children of color. #africanhistory365 #africanexcellence #deltasigmatheta
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yellowinter · 8 months ago
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Oggi ho sistemato e pulito tutta la casa ballando con la musica reggae in sottofondo, ho pranzato e mi sono fatta la doccia, poi ho preso il treno e sono andata a casa dei miei genitori. Loro sono ancora in vacanza, ci sono le mie sorelle con i vari fidanzati/e, è tranquillo... Ho cenato, sono uscita a fare un giro nei campi mangiando un gelato, ho rivisto i miei gatti e gli ho fatto tante coccole. Adesso sono un po' sul divano, voglio fare meditazione e poi andare nel prato a guardare le stelle. Ho sensazioni brutte dentro, ricordi pieni di dolore, mi dico di lasciare che sia... e poi lasciare andare. C'è una grande potenza nella sofferenza. La soluzione è smettere di volere che le cose siano diverse da ciò che sono... viviamo senza rendercene conto, spesso siamo davvero solo proiettati indietro dai ricordi, dai rimpianti e dai rimorsi o in avanti dall'ansia, dalla preoccupazione, dalle mille cose da fare. Quand'è che davvero riusciamo a stare qua? Nell'adesso? Consumiamo anche il tempo... Persone che passano la settimana aspettando il weekend per uscire, che trascorrono i mesi in attesa di quella vacanza, che lavorano ore sperando di finire il prima possibile. Abbiamo una cosa e ne vogliamo un'altra, viviamo in un posto e vogliamo andare in un altro, perennemente insoddisfatti. E comunque continuiamo a volere di più e cose diverse. Forse allora bisogna desiderare ardentemente sì, ma quello che già abbiamo. Questo ti dà una pace interiore immensa.
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micro961 · 1 year ago
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Cristina Russo & NeoSoul Combo - Pieces of a Woman
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Pronto all’uscita il nuovo lavoro discografico
Si apre nel migliore dei modi il 2024 per l’artista siciliana Cristina Russo, cantante ed autrice catanese tra le più apprezzate nel panorama indipendente musicale italiano.
Il 7 Marzo esce il nuovo album in formato vinile intitolato "Pieces of a Woman", un progetto che ci trascina musicalmente nel mondo di sonorità alternative e contaminate da diversi stili caratterizzanti dell’artista, affiancata dalla sua fidata band i Neo Soul Combo.
La firma del lavoro è proprio “Cristina Russo & Neosoul Combo", ovvero il nome che da anni ormai accompagna i suoi progetti e le performance “live” in giro per l'Italia. L’artista , con sue parole, ha reso noto che è stato un duro lavoro di studio che ha visto molti brani venire alla luce con spunti ed idee in brain storming insieme ai suoi musicisti, ormai una vera e propria famiglia. La scia sonora ricalca lo stile dell'album Energy, uscito nel 2019. Questo nuovo ed appassionato progetto non sarebbe stato possibile senza la direzione artistica e gli arrangiamenti musicali di Marco Di Dio, la cui mano sapiente ed estro artistico sono dietro al successo ed ai lavori di altri artisti siciliani in vari ambiti diversi: da Club Rivera, ad Andrea La Ferla, da VIVO ad Alice B. "Pieces of a Woman" pubblicato in vinile (e dunque un tocco di classe ma anche alla moda) ha dei tratti “urban” molto vicini al sound “new jazz”, quindi in perfetto stile neosoul, ma non manca qualche sorpresa come degli accenni musicali in stile anni ‘80 che hanno influenzato le ritmiche e le melodie presenti in alcuni brani, come ad esempio nella canzone "Splendidi".
La “urban fusion music” che Cristina Russo e la sua band propongono in "Pieces of a Woman" è ritmata senza tralasciare la raffinatezza che accomuna molti dei loro lavori; la caratteristica voce graffiata e calda, in puro stile soul black di Cristina, si presta in questa occasione ad un sound più moderno: il nuovo jazz d'oltreoceano, dove il piede non smette di muoversi. Cristina Russo e la sua band ci trascinano come sempre nel loro mondo alternativo e “contaminato”; la passione per il così detto sound neo soul, mixato secondo mood e creatività con tocchi di “urban fusion” ,“ new jazz” e “new reggae” sono la base dei loro progetti. Il tutto espresso con uno stile personalissimo e di grande fascino, che si sprigiona ancor più nei “live” dove la formazione completa dà il meglio di sé, con estrosa raffinatezza, lasciandosi spesso coinvolgere dall’atmosfera del momento e dal feedback del pubblico. 
Cristina Russo & Neosoul Combo: Cristina Russo - voce  Mariano Nasello - basso  Angelo Di Marco - tastiera  Marco Di Dio - batteria
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feetonthegroundtx · 2 years ago
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orotrasparente · 2 years ago
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comunque secondo me il problema di how i met your father (che è stata cancellata) non è tanto la serie in sé, che per inciso non penso faccia schifo, che coincide anche con il problema del finale di how i met your mother, è che gli sceneggiatori (bravissimi ma come tutti imperfetti), hanno sottovalutato l’effetto barney stinson
infatti per la prima, la serie nasce incentrata sulla figura di ted e la ricerca disperata dell’amore e infatti, nelle prime due stagioni è effettivamente così, il problema emerge poi dalla terza alla quinta e poi sfocia del tutto dalla sesta in poi, in cui il protagonista formalmente resta ted ma nella sostanza il pubblico, me compreso, erge a questo ruolo il barney di neil patrick harris, divertente, infantile, a tratti folle ed estremamente complesso come personaggio nei suoi momenti di lucidità e bontà nascosti da quella scorza da cinico uomo d’affari, ma soprattutto intepretato magistralmente, il buon josh radnor (ted) non riesce proprio a tenere il confronto e infatti gli sceneggiatori si rendono conto solo nell’ultima stagione di questa cosa e tutto insieme secondo me cercano di mettere una pezza alla macrostoria della scoperta della madre con il colpo di scena del tanto criticato finale
invece per il sequel fallito il problema è l’opposto, ossia che manca un personaggio che regga lo show come fa nph nella serie principale, adesso immaginate 9 stagioni di himym senza barney: dopo tre stagioni la serie sarebbe terminata, il problema è essenzialmente questo, barney era il collante di tutte le situazioni della serie, il quid pluris che l’ha resa una delle serie comedy più famose di sempre assieme a friends e big bang theory e nel sequel questo personaggio manca, non c’è una figura del genere
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diceriadelluntore · 2 months ago
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Storia Di Musica #363 - Deftones, Diamond Eyes, 2010
Il barbagianni in copertina, nella sua bellezza candida, ha una sua storia da raccontare: il suo nome scientifico è Tyto Alba (da τυτώ, la parola greca che traduce gufo, e dal latino alba perchè è bianco), il nome comune barbagianni, che usiamo solo noi in Italia, potrebbe derivare dal fatto che le piccole piume ricce attorno agli occhi possono sembrare una barba, oppure in maniera molto più fantasiosa, da barba, che in molte regioni soprattutto settentrionali vale "zio", e Gianni, ipocoristico di Giovanni, quindi "zio Giovanni", un nome parentale dovuto alla credenza che questo uccello abbia una funzione tutelare (è una versione che non mi convince, perchè anche al Sud si chiama solo barbagianni, la approfondirò).
La storia invece della band di oggi inizia quasi per caso nella seconda metà degli anni '80 con un incidente stradale: Stephen Carperter, mentre faceva skateboard, è investito da un'auto. Per questo, è costretto per un po' su una sedia a rotelle, e per passare il tempo un suo amico gli regala una chitarra, con cui inizia a imparare le canzoni dei suoi gruppi heavy metal preferiti. Due suoi amici, Chino Moreno, che ama cantare, e Abe Cunningham, che suona la batteria, vengono a scoprire che Stephen sta imparando a suonare la chitarra, così mettono su un gruppo, l'autista che aveva investito Carpenter fu costretto a rimborsarlo a causa dei danni fisici riportati e questo permise al gruppo di acquistare l'equipaggiamento necessario per cominciare ad esibirsi. A loro un amico di Moreno, Dominic Garcia, si unisce come bassista. Manca solo un nome: Carpenter unisce un termine dello slang dello skateboard e dell'Hip Hop, Def (che vuol dire, bello, figo) con il suffisso Tones, che lui leggeva stupito sulle copertine dei gruppi doo-woop che ascoltavano i genitori. Nascono così i Deftones, tra le realtà più importanti della musica alternativa americana degli ultimi 30 anni.
Dopo le prime registrazioni, dove si lanciano in un furioso heavy metal, piano piano vengono fuori altre influenze, dovute agli stili musicali prediletti dai nostri: Carperter ai gruppi heavy metal come Metallica o Pantera affiancava l'amore per l'Hip Hop degli esordi, Moreno era cresciuto con i gruppi post new wave internazionali (ama i The Cure ma pure i Duran Duran). Dopo un po' Cunningham abbandona, per fondare i Phallacy, e viene sostituito da Chi Cheng, bassista, spostando Garcia alla batteria. Cheng, musicista più formato degli altri all'inizio, porta con sé il suo amore per il blues, il jazz e il reggae di Bob Marley. Garcia se ne va, dopo alcuni batteristi provati ritorna Cunningham e con questa formazione nel 1993 vengono scritturati dalla Maverick, la casa discografica di Madonna, che produce i loro dischi fino al 2006. L'inizio è sorprendente: Adrenaline del 1995 è uno dei primi album nu metal, per le influenze di genere diversi su base metal, e grazie ad un tour di concerti dovunque e all'esibizione di un brano suonato dalla band nel film Il Corvo 2 inizia a passi spediti a farli diventare conosciuti, obiettivo che raggiungono con Around The Fur (1997, la cui iconica copertina è una delle foto musicali più apprezzate di Tumblr), e soprattutto White Pony del 2000, meno estremo e più melodico, il brano Elite vince il Grammy del 2001 per la migliore canzone metal. Sono ormai famosi, e le collaborazioni con Maynard Keenan dei Tool o Serj Tankian dei System Of A Down (in Meline, da Saturday Night Wrist del 2006) testimoniano l'affetto non solo nelle vendite dei fan, ma una grande considerazione tra i musicisti, affascinati dalle contaminazioni delle loro canzoni, potenti quanto ricche di lirismo.
Ma accade una cosa: mentre erano alle prese con le prime registrazioni per il nuovo disco, dal titolo provvisorio di Eros, Chi Cheng ha un terribile incidente stradale. Trasportato in coma in ospedale, nel novembre del 2008, in un primo momento le sue condizioni sembravano migliorare, tanto che la band continua a lavorare su quel materiale con Sergio Vega, ex-membro dei Quicksand, che già nel 1999 lo aveva sostituito per un breve periodo durante un tour con i Deftones. Ma le cose non migliorano, e nel 2009 la band abbandona il progetto Eros. Nel frattempo, per aiutare a raccogliere fondi, si esibirono per due sere consecutive il 20 e 21 Novembre del 2009 con alcuni dei più grandi nomi americani del metal.
Nel Maggio 2010, quasi a sorpresa, la band pubblica Diamond Eyes. Un disco prodotto con Nick Raskulinecz, già in consolle con Foo Fighters, Velvet Revolver, Alice in Chains. È un disco che viene costruito in maniera molto più semplice e immediata, abbandonando i metodi degli ultimi lavori per ritornare alla tecnica dei primi: scrivere insieme, provare tantissimo e cercare la sintonia perfetta nei pezzi. Nonostante l'umore, il disco è pieno di ottimismo, si lascia da parte ogni dolore privato e parla con considerazione di emozioni. Svetta e Royal con riff grezzi che graffiano e raschiano i versi, quindi liberano la voce di Chino Moreno in ritornelli luccicanti e minacciosi. Moreno e il chitarrista Stephen Carpenter si spingono avanti e indietro su CMND/CTRL come se cercassero di sbattersi a vicenda fuori tempo, caricando la tensione e la sfumatura che mancano a così tanti contemporanei hard-rock dei Deftones. You've Seen The Butcher dal video musicale splatter, è anche un omaggio alla band amica dei Jawbox . Come sempre amano spaziare e contaminare, come dimostrano le sfumature trip-hop di Beauty School, ma sanno scrivere granitiche canzoni come Prince. Il primo singolo fu Rocket Skates, che fu una delle prime canzoni distribuite gratuitamente sul sito di una band, cosa che fece andare in tilt il sito internet dei Deftones. Due canzoni rimangono nell'immaginario: la potentissima Diamond Eyes, che apre il disco con la rabbia, ma soprattutto Sextape, meravigliosa ballata che ha un titolo fuorviante rispetto al suo incedere e ai suoi testi, collegati con delicatezza al suono e al movimento delle onde del mare, un grandissimo brano.
Accolto con entusiasmo da critica e fan, rimane uno dei loro dischi migliori e uno dei capisaldi del metal moderno. La band continuerà in questo stato di grazia con Koi no yokan, del 2012, dal titolo in giapponese che descrive più o meno la sensazione di due persone che si stanno innamorando. Pochi mesi dopo la pubblicazione, Chi Cheng muore, dopo un'agonia di 5 anni. Due incidenti stradale legano l'inizio e l'evoluzione di una grande band.
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toopatrolperson · 2 years ago
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c'è sempre bisogno di un salvagente
per attraversare un giorno
un salvagente allegro e colorato
che ci faccia tornare il sorriso
anche se abbiamo un po' paura
sicuro e morbido
come un abbraccio
per galleggiare
quando potremmo andare a fondo
che ci faccia riposare
quando siamo troppo stanchi
che ci permetta di allontanarci dalla riva
e guardare la terra da un altro punto di vista
c'è sempre bisogno di un salvagente
e siamo tutti un po' salvagente
a volte inconsapevolmente
a volte professionalmente
a volte...
siamo una ciambella di plastica
da gonfiare con tutta l'aria che c'è
e una volta soffiata dentro la vita
bisogna chiudere bene la valvolina
perchè tenga e regga il peso
in mezzo alle onde
nell'acqua alta
A volte le persone ingannano .
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brookstonalmanac · 14 days ago
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Birthdays 4.10
Beer Birthdays
Alexandre Bazzo (1976)
Five Favorite Birthdays
John Madden; football coach, television broadcaster (1936)
Mandy Moore; actor, pop singer (1984)
Daisy Ridley; actor (1992)
Brian Setzer; rock guitarist, singer (1960)
Paul Theroux; writer (1941)
Famous Birthdays
Claude Bolling; French jazz composer, pianist (1930)
William Booth; founded Salvation Army (1829)
Jim Bowie; explorer, pioneer (1796)
Chuck Connors; actor (1921)
Martion Denny; composer, actor (1911)
Bernard Gimbel; department store founder (1885)
Button Gwinnett; signer of the Declaration of Independence (1735)
William Hazlitt; English writer (1778)
Clarke Hinkle; Green Bay Packers FB (1912)
Orlando Jones; actor, comedian (1968)
Anne Lamott; writer (1954)
Clare Booth Luce; journalist (1903)
Don Meredith; Dallas Cowboys QB, television sportscaster (1938)
Harry Morgan; actor (1915)
Haley Joel Osment; actor (1988)
Frances Perkins; educator (1880)
Commodore Matthew C. Perry; naval officer (1794)
Joseph Pulitzer; Hungarian journalist, publisher (1847)
Junior Samples; comedian (1926)
Steven Seagal; actor (1951)
Omar Sharif; actor (1932)
Max Von Sydow; actor (1929)
Bunny Wailer; reggae musician (1947)
Robert Woodward; chemist (1917)
Sheb Wooley; actor, singer (1921)
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oltrearcobaleno · 3 months ago
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Stevie Wonder: L’Attivismo e l’Eredità di un’Icona della Musica
Stevie Wonder, nome d’arte di Stevland Hardaway Morris, nato Stevland Hardaway Judkins il 13 maggio 1950 a Saginaw, Michigan, è una delle figure più influenti della musica pop e un esempio straordinario di attivismo nel mondo dello spettacolo. Cantautore, compositore, polistrumentista e produttore discografico statunitense, ha ridefinito il panorama del soul e dell’R&B attraverso innovative contaminazioni con pop, jazz, funk e reggae. Il suo utilizzo pionieristico dei sintetizzatori e delle sovraincisioni vocali ha lasciato un segno indelebile nella musica afroamericana.
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Oltre ai successi artistici, Stevie Wonder si è sempre distinto per il suo attivismo. La sua voce non è stata solo un veicolo per melodie indimenticabili, ma anche uno strumento di lotta per i diritti civili. Tra le sue battaglie più significative vi è stata la campagna per il riconoscimento del compleanno di Martin Luther King Jr. come festa nazionale negli Stati Uniti, un traguardo raggiunto nel 1986 grazie anche al suo impegno instancabile. L’attivismo di Wonder si è esteso ben oltre i confini della musica, coinvolgendolo in cause sociali di grande rilievo.
Stevie Wonder non è solo un musicista straordinario, ma anche un attivista che ha usato la sua celebrità per promuovere il cambiamento sociale. Durante la sua carriera ha vinto 25 Grammy Award, un Grammy alla carriera, un premio Oscar e undici American Music Award, consolidando il suo status di leggenda vivente. Con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo, la sua influenza si estende ben oltre i confini della musica, toccando profondamente il cuore di chiunque creda nell’uguaglianza e nella giustizia.
Uno degli aspetti più ammirevoli del suo attivismo è il suo impegno per i diritti delle persone con disabilità visive. Essendo cieco dalla nascita, Wonder ha sfruttato la sua esperienza personale per sensibilizzare il pubblico sulle sfide affrontate dai non vedenti. La sua partecipazione alla conferenza diplomatica che ha portato al Trattato di Marrakech è stata fondamentale per garantire una maggiore accessibilità ai libri per le persone con disabilità visive, dimostrando ancora una volta che la sua missione va ben oltre la musica.
L’attivismo di Stevie Wonder si è anche manifestato nel suo supporto a diverse organizzazioni benefiche. Ha collaborato con USA for Africa, contribuendo alla registrazione del celebre brano “We Are the World”, i cui proventi sono stati destinati alla lotta contro la fame in Africa. Inoltre, ha partecipato a numerose iniziative per la pace e la giustizia sociale, tanto da essere nominato “messaggero di pace” dalle Nazioni Unite nel 2009. Questo riconoscimento ha ulteriormente consolidato il suo ruolo di leader morale e sociale.
L’arte di Stevie Wonder è sempre stata intrinsecamente legata al suo attivismo. Canzoni come “Living for the City” e “Higher Ground” affrontano tematiche di ingiustizia sociale e riscatto, evidenziando il suo impegno nel sensibilizzare il pubblico sulle problematiche legate alla disuguaglianza. Attraverso la sua musica, Wonder ha trasmesso messaggi di speranza, amore e resistenza, ispirando generazioni di artisti e attivisti a seguire il suo esempio.
Un altro momento cruciale della sua carriera è stato il suo ruolo nella promozione della diversità culturale e dell’inclusione. Durante la sua carriera, ha collaborato con artisti di ogni genere, da Paul McCartney a Michael Jackson, passando per Whitney Houston e Ariana Grande. Le sue collaborazioni testimoniano il suo desiderio di abbattere le barriere culturali attraverso la musica, un elemento centrale del suo attivismo.
L’attivismo di Stevie Wonder non si è limitato al passato, ma continua ancora oggi. Nel corso degli anni ha sostenuto numerose cause, tra cui la lotta contro il cambiamento climatico e l’uguaglianza razziale. Ha preso posizione contro l’ingiustizia in molte occasioni, utilizzando la sua piattaforma per dare voce a chi non ne ha. La sua dedizione alla causa della giustizia sociale dimostra che il suo impegno non è mai venuto meno, anche dopo decenni di carriera.
L’eredità di Stevie Wonder non risiede solo nella sua incredibile discografia, ma anche nel suo instancabile attivismo. Ha dimostrato che la musica può essere uno strumento potente per il cambiamento e che un artista ha la responsabilità di usare la propria voce per promuovere il bene comune. La sua influenza continua a ispirare artisti e attivisti di tutto il mondo, rendendolo una delle figure più rispettate e amate della storia della musica.
In conclusione, Stevie Wonder è molto più di un musicista: è un simbolo di speranza, un faro di giustizia e un esempio di attivismo costante. La sua dedizione ai diritti civili, alle cause umanitarie e alla giustizia sociale lo rendono una figura senza tempo, la cui eredità continuerà a vivere nelle generazioni future. Il suo attivismo ha contribuito a cambiare il mondo, dimostrando che la musica può davvero essere un catalizzatore per il progresso e la trasformazione sociale.
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medinainternational · 4 months ago
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(Motif-Radio) Reggae Pon Top # 44 2024, track listing below:
VINYL PART 1: CUSS DEM VERSION INI KAMOZE- WORLD A MUSIC BITTY MCLEAN- ALL THAT I HAVE MACKA B- NO BAD VIBES CARLTON LIVINGSTON- MARCUS MOSIAH GARVEY SUGAR MINOTT- GIVE THE PEOPLE WHAT THEY WANT DENNIS BROWN- REVOLUTION GREGORY ISAACS- SOON FORWARD GREGORY ISAACS- MR. BROWN
VINYL PART 2: DONOVAN KINGJAY- SEE & BLIND WINSTON REEDY- VERY WELL ITAL COUNSELOR ALLSTARS- SIMEON'S ACCENT ROBERT DALLAS- SEEK JAH FIRST OWEN KNIBBS- 30 GREENWICH RD PRINCE JAMO- NO GENERAL STEVE BASWELL- COOL RASTAMAN JUNIOR MERVIN- TIME STIFF BARRINGTON LEVY- BLACK HEART MAN BARRY BROWN- RELEASE THE CHAINS EARTH & STONE- DEVIL MUST HAVE MADE YOU
VINYL PART 3: BITTY MCLEAN- WALK AWAY FROM LOVE TABOU MIX SUGAR MINOTT- JAH PICKNEY TONY TUFF- KEEP WEH CARLTON LIVINGSTON- CHOICES LINVAL THOMPSON- VANITY BARRINGTON LEVY- ROB AND GONE B.LEVY/LINVAL THOMPSON- POLICE & SOLDIERS DENNIS BROWN & DHARMA- A TRUE MICHAEL PROFIT & JUNIOR CAT- EASE UP THE PRESSURE GREGORY ISAACS & J-NILE- SLAVEMASTER MEDLEY
VINYL PART 4: SUFFERE RIDDIM LEROY SMART- AFRICA NYTTO DREAD- KUSH WINSTON REEDY- GOODBYE CARLTON LIVINGSTON- BABY PLEASE ROOTSMALA- BELIEVE IN YOURSELF BIG YOUTH- THINGS IN LIGHT JACOB MILLER- I'M JUST A DREAD MICHAEL PROFIT- GUNMAN EEK A MOUSE- SMUGGLING MIGHTY DIAMONDS- TELL ME WHAT'S WRONG
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boomerissimo · 7 months ago
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The Police, trasformati da una gomma: miracoli della pubblicità
Un salto dal parrucchiere cambia tutto #thepolice #sting #andysummers #stewartcopeland #rock #thepoliceband
Non è insolito che sia il caso a far decollare una carriera. Nel caso dei Police ci è voluta una gomma ed un parrucchiere. Sono stata una fan dei Police dalla prima ora. Ho tutti i loro vinili originali, no ristampe please. Il colpo di fortuna dei Police – Boomerissimo.it Mi piaceva la loro musica, quella contaminazione con il reggae dei primi tempi. Erano ancora lontane le incursioni nel jazz…
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