#Consanguinei
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silviadeangelis · 2 years ago
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AIRONE CINERINO
Rilevante dimensione assoggetta airone cinerino a diversità dai consanguinei accentuata da splendida livrea grigio cenere Radiosa primavera dona corallati toni al becco giallastro e alle brune zampe A frequentar si diletta stagni, risaie e costemarine evidenziando immobile stabilità tramutata in fulmineo balzo nel catturar rane, rettili, piccoli molluschi Nidificare ama in intense…
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mediaresenzaconfini · 2 years ago
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La tutela, la conciliazione, l‘arbitrato e la mediazione e i rapporti tra consanguinei nell’antichità
La tutela, la conciliazione, l‘arbitrato e la mediazione e i rapporti tra consanguinei nell’antichità
Ripropongo qui contenuti già  trattati, ma che mi sembrano di una qualche modernità vista la riforma Cartabia di cui attendiamo con ansia e patema i decreti interministeriali. Diciamo subito due parole sulla tutela antica. I servi che fossero nominati tutori erano implicitamente liberati. La donna però non poteva essere tutore sino a Giustiniano. La possibilità dei magistrati di intromettersi…
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rivoluzionaria · 2 years ago
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Jorge Luis Borges sosteneva che gli antichi greci furono i primi a pensare, ci hanno dato la poesia, la scienza, la filosofia razionale, che tutta la cultura a noi pervenuta nel corso dei secoli derivi dai greci.
I filosofi greci distinguevano l’amore in 12 tipologie diverse a seconda delle diverse emozioni umane e sfumature del sentimento:
Agape (αγάπη)
Agape è l’amore incondizionato, anche non ricambiato. Va al di là delle forze umane, è un amore puro e senza alcuna aspettativa. Viene utilizzato nei vangeli e nella religione.
Eros (έρως)
Eros è la tipologia di amore più conosciuta. Dio greco della fertilità, il suo tipo di amore rappresenta quello passionale, il desiderio carnale. Veniva definito in termini di irrazionalità, perché il desiderio ardente avrebbe potuto portare alla follia.
Philia (φιλία)
Philia indica un tipo di amicizia profonda. Amicizia come vincolo di fiducia e lealtà, come fondamenta di un rapporto solido e suggellato dalla bellezza della condivisione. Amare ed essere amati.
Storge (στοργή)
Storge è l’amore nei confronti della famiglia o dei parenti, tipico dei consanguinei, deriva da “stergo” che significa amare teneramente.
Philautia (φιλαυτία)
Philautia è l’amore per sé stessi, l’amor proprio, fonte di perfezionamento e benevolenza è definito come forma di egoismo positivo.
Mania (��ανία)
Mania associato all’amore è il desiderio incondizionato di amare e possedere, l’amore tossico che vive (apparentemente) solo attraverso il possesso di ciò che brama, il partner come oggetto del desiderio. Distruttivo.
Charis (χάρις)
Charis è forse la tipologia d’amore più ambita tanto quanto appagante: idilliaco. Entrambi i partner si amano allo stesso modo, sia fisicamente che spiritualmente.
Himeros (ἵμερος)
Himeros è l’amore che arde di desiderio fisico, impulsivo, irrefrenabile, l’amore folle. Desiderio carnale, non ascolta ragioni e va appagato nell’immediato.
Anteros (αντέρως)
Anteros, fratello di Eros (si narra fossero inseparabili) è l’amore corrisposto con il rispettivo coniuge/compagno e indica la stabilità sentimentale.
Pragma (πρᾶγμα)
Pragma è associato all’amore maturo di lunga data, ma anche al compromesso e alla pazienza. Fare uno sforzo per dare amore piuttosto che solo per riceverlo.
Pothos (Πόθος)
Pothos è la personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. È anche identificato con l’amore adolescenziale, l’infatuazione, il desiderio prima dell’incontro.
Thelema (θέλημα)
Thelema è l’amore nei confronti di ciò che si fa, il proprio lavoro, il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare e non è rivolto quindi ad una persona.
— manuela g.
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angelap3 · 3 months ago
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Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola “amore” sono in maggior numero e perciò più precisi, rispetto alle molte lingue moderne.
• Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
• Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
• Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.
• Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.
• Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
• Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
• Stοrge (στοργή) è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
• Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.
Quanto mi sarebbe piaciuto fare il classico...
(Angela P.)
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kiki-de-la-petite-flaque · 3 months ago
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Francisco de Zurbaran, Allegory of charity (Detail), 1655.
Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola “amore” sono in maggior numero e perciò più precisi, rispetto alle molte lingue moderne.
• Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
• Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
• Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.
• Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.
• Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
• Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
• Stοrge (στοργή) è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
• Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.
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deathshallbenomore · 9 months ago
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gli accademici figli o parenti di altri accademici sono la risposta dell’età contemporanea alla nobiltà figlia di consanguinei e pertanto debole e decadente. la butto lì
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noneun · 1 year ago
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Perché siamo (biologicamente) uguali?
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Che le razze umane non esistano è un fatto ormai scientificamente assodato. Anche se questa invenzione è sempre stata usata per giustificare il razzismo culturale.
Ognuno di noi è ovviamente una versione diversa di Homo sapiens: la riproduzione sessuale fa un gran bel lavoro di rimescolamento con il materiale genetico che ha a disposizione. Ma siamo lo stesso così simili gli uni con gli altri che è possibile trovare qualcuno dall'altra parte del mondo che casualmente ha un genoma più simile al proprio di chiunque abiti nel nostro stesso quartiere (a meno che non si viva con il proprio fratello gemello, ovviamente).
Certo, nel corso dell'evoluzione il nostro cervello ha sviluppato la capacità di riconoscere e amplificare la percezione delle differenze estetiche e la nostra cultura ne ha fatto un totem di appartenenza etnica. Ma i classici tratti somatici che usiamo per discriminare (colore della pelle, dei capelli e degli occhi, statura, forma del viso, eccetera) sono determinati solamente da una manciata di geni, su un totale che si aggira sui 20mila.
Ovvio che se un aborigeno australiano avesse migliaia di geni identici ai miei ma che codificano solo proteine che influenzano il funzionamento del cuore, del cervello, la composizione del sangue e la struttura ossea, non me ne potrei mai accorgere a colpo d'occhio.
La genetica di Homo sapiens è così poco varia che siamo la specie di primate con meno diversità genetica di tutte. È questo che ci rende così simili gli uni con gli altri. E, tra l'altro, ci espone ad un numero maggiore di malattie genetiche. Potremmo dire che siamo tutti consanguinei.
Secondo l'attuale conoscenza scientifica, il motivo è duplice.
Da un lato, circa 73mila anni fa si è verificata una drastica diminuzione della popolazione. Dall'altro, siamo sempre stati una specie fortemente migratoria.
La diminuzione della popolazione probabilmente è stata causata dalla catastrofe di Toba: l'esplosione di un supervulcano che ha lasciato un cratere di 100 km sull'isola di Sumatra e ha disperso polveri che oscurarono il Sole, rendendo ancor più freddo un pianeta che già stava attraversando una glaciazione.
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Questo mise a dura prova gli ecosistemi e provocò una repentina diminuzione degli esemplari di varie specie. Provocando, dal punto di vista genetico, un cosiddetto collo di bottiglia: solo chi sopravvisse potè trasmettere il proprio corredo genetico ai discendenti, e questo ha lasciato una traccia nel genoma delle generazioni successive. I genetisti sono riusciti a datare vari colli di bottiglia di ghepardi, tigri e di molti primati, più o meno nello stesso periodo della catastrofe di Toba. 
Per quanto riguarda Homo sapiens, si stima che circa 70mila anni fa fummo vicini all'estinzione: rimasero solo 20-25mila esemplari. O più precisamente, tutti gli 8 miliardi di persone che oggi abitano la Terra derivano da un ristretto gruppo di 20-25mila che vissero in Africa 70mila anni fa. Avrebbero potuto essere di più ma o non si sono riprodotti, o le loro stirpi si sono estinte.
Questo collo di bottiglia ha quindi distrutto gran parte della variabilità genetica esistita precedentemente: ad un certo punto sopravvissero e si riprodussero molti meno esemplari e quindi molte meno versioni diverse di Homo sapiens.
Un fenomeno geneticamente simile ma con cause totalmente diverse è il cosiddetto effetto del fondatore in serie, causato dalle migrazioni che Homo sapiens ha più volte intrapreso nel corso dei millenni. Si tratta di spostamenti di pochi km per ogni generazione, ma abbastanza per partire dall'Africa e raggiungere, in relativamente poco tempo, la Patagonia.
L'effetto del fondatore provoca un fenomeno di deriva genetica che porta ad una ulteriore diminuzione di una già bassa variabilità genetica. Infatti, se un sottogruppo della popolazione si stacca e non si mescola più con la popolazione iniziale, si porta dietro solo un piccolo pezzettino di variabilità genetica e quindi avrà una variabilità genetica diminuita. Il motivo è quindi simile: un sottogruppo ha meno esemplari, quindi meno versioni di Homo Sapiens, e quindi meno diversità genetica.
Certo, la variabilità può ricominciare ad aumentare col tempo e la globalizzazione può rimescolare un po' il genoma del genere umano, ma è un processo molto più lento (o molto più recente) delle migrazioni. Tanto è vero che ancora oggi si vede come la variabilità genetica sia massima (seppur bassa) in Africa e sempre minore mano mano che ci si allontana dalla culla di Homo sapiens, seguendo le antiche rotte migratorie.
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Se quindi alla nascita siamo tutti così biologicamente simili, allora la quasi totalità delle differenze fra esseri umani è di origine culturale e ambientale, dovuta alla storia e alle esperienze personali. Sono queste che giocano un ruolo significativo nella distinzione fra esseri umani, che definiscono chi siamo e come ci comportiamo. E non è nulla che si possa trasmettere geneticamente.
Con buona pace dei razzisti e di taluni psicologi riduzionisti.
(L'immagine di apertura è stata creata con l'intelligenza artificiale generativa Adobe Firefly)
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stefanoligorio · 18 days ago
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Alcuni articoli sul tema: cause e diagnosi del cancro – prevenzione e cura del cancro.
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13- Ove, tra i propri consanguinei, vi siano stati diversi casi di insorgenza di tumore maligno (soprattutto se alcuni siano insorti in età giovanile), non sarebbe per nulla inopportuno, in via del tutto preventiva, eseguire dei test diagnostici genetici in grado di valutare se vi sia una predisposizione genetica verso alcuni tipi di tumore maligno… Medicina – Utili e pratici consigli su come prevenire davvero il cancro.
3- Il cancro -se operabile- va operato subito!!! qualunque esso sia, in qualunque organo si trovi!!! Con il cancro non si deve minimamente ‘scherzare’, e nei limiti del possibile (del vero ‘possibile’…, non di inutili ‘chiacchiere’ da parte del chirurgo di turno), non gli si deve lasciare neanche un giorno di vita in più del dovuto e del necessario... Medicina – Utili e pratici consigli su come affrontare il cancro.
Con il cancro non si deve minimamente ‘scherzare’, e nei limiti del possibile (del vero ‘possibile’…, non di inutili chiacchiere…), non gli si deve lasciare neanche un giorno di vita in più del dovuto e del necessario. Esso dev’essere visto come il nemico per eccellenza, difatti a parte altri casi acuti (come infarti, aneurismi, e via dicendo), i quali richiedono ancor più urgenza immediata del cancro, questi, dev’essere posto, nella linea delle urgenze operatorie, subito dopo, senza alcuna eccezione di sorta… Medicina – Con il cancro i chirurghi non devono ‘scherzare’…
Un’analisi approfondita a parte dev’essere svolta su quelli che rappresentano altri fattori di rischio all’insorgenza del cancro come l’essere portatori di determinate malattie croniche, e/o avere una predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore maligno (per via di numerosi casi insorti tra i parenti consanguinei, specie se insorti nella loro età giovanile)… Medicina – Test diagnostici genetici in grado di eseguire un’analisi genetica su multipli geni per valutare l’eventuale predisposizione genetica a vari tipi di tumore maligno.
Per cui, assolutamente, salvo rare eccezioni, dopo un intervento di asportazione di una massa neoplastica, quand’anche fosse riuscito ottimamente, previo qualche tempo per dare alle ferite di sanare un po’, bisogna effettuare una congrua e attenta radioterapia locale, se non addirittura anche della chemioterapia, in quanto solo così il rischio di recidive (con la radioterapia) si abbasserà notevolmente, come anche quello della metastatizzazione (con la chemioterapia)… Medicina – La chirurgia oncologica è da perseguire sempre -ove possibile-, ma, necessariamente, deve coadiuvarsi a delle sedute di radioterapia e/o di chemioterapia.
Le cellule staminali tumorali, pur essendo poche all’interno dei tumori, sono quelle responsabili della genesi e della crescita della malattia, nonché della sua, eventuale, metastatizzazione. Per sconfiggere il cancro si deve, dunque, precisamente, comprendere come colpire le cellule staminali tumorali e non solo le semplici cellule tumorali ‘figlie’... Medicina – Le cause molecolari del cancro e la vera ed efficace terapia da ricercarsi…
Nell’eventualità che il paziente oncologico arrivi alla fase terminale della malattia, ciò che rimane fondamentale, e importante -dal punto di vista medico-, è solo il controllo della sofferenza e del dolore, sia psichico, sia fisico, null’altro, in ordine ai comportamenti promuoventi la guarigione, avrà più alcun senso… Medicina – Il paziente oncologico terminale…
Quando la tenacia della sofferenza, e del dolore, diviene invincibile e costantemente incontrollabile, amore, dovere, e diligenza non possono che far doverosamente richiamo alla sedazione terminale, unico e ultimo rimedio a cotanta circostanza. Non si tratta di eutanasia; non si tratta di spegnere la vita, si tratta, invece, di spegnere la sofferenza e il dolore, evidentemente, altrimenti, divenuti invincibili… Medicina – La sedazione terminale nel paziente oncologico…
Per altri articoli sul tema clicca sulla pagina: ‘Medicina‘.
N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
Stefano Ligorio
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mariaceciliacamozzi · 2 years ago
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Jorge Luis Borges sosteneva che gli antichi greci furono i primi a pensare, ci hanno dato la poesia, la scienza, la filosofia razionale, che tutta la cultura a noi pervenuta nel corso dei secoli derivi dai greci.
I filosofi greci distinguevano l’amore in 12 tipologie diverse a seconda delle diverse emozioni umane e sfumature del sentimento:
Agape (αγάπη) - Agape è l’amore incondizionato, anche non ricambiato. Va al di là delle forze umane, è un amore puro e senza alcuna aspettativa. Viene utilizzato nei vangeli e nella religione.
Eros (έρως) - Eros è la tipologia di amore più conosciuta. Dio greco della fertilità, il suo tipo di amore rappresenta quello passionale, il desiderio carnale. Veniva definito in termini di irrazionalità, perché il desiderio ardente avrebbe potuto portare alla follia.
Philia (φιλία) - Philia indica un tipo di amicizia profonda. Amicizia come vincolo di fiducia e lealtà, come fondamenta di un rapporto solido e suggellato dalla bellezza della condivisione. Amare ed essere amati.
Storge (στοργή) - Storge è l’amore nei confronti della famiglia o dei parenti, tipico dei consanguinei, deriva da “stergo” che significa amare teneramente.
Philautia (φιλαυτία) - Philautia è l’amore per sé stessi, l’amor proprio, fonte di perfezionamento e benevolenza è definito come forma di egoismo positivo.
Mania (μανία) - Mania associato all’amore è il desiderio incondizionato di amare e possedere, l’amore tossico che vive (apparentemente) solo attraverso il possesso di ciò che brama, il partner come oggetto del desiderio. Distruttivo.
Charis (χάρις) - Charis è forse la tipologia d’amore più ambita tanto quanto appagante: idilliaco. Entrambi i partner si amano allo stesso modo, sia fisicamente che spiritualmente.
Himeros (ἵμερος) - Himeros è l’amore che arde di desiderio fisico, impulsivo, irrefrenabile, l’amore folle. Desiderio carnale, non ascolta ragioni e va appagato nell’immediato.
Anteros (αντέρως) - Anteros, fratello di Eros (si narra fossero inseparabili) è l’amore corrisposto con il rispettivo coniuge/compagno e indica la stabilità sentimentale.
Pragma (πρᾶγμα) - Pragma è associato all’amore maturo di lunga data, ma anche al compromesso e alla pazienza. Fare uno sforzo per dare amore piuttosto che solo per riceverlo.
Pothos (Πόθος) - Pothos è la personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. È anche identificato con l’amore adolescenziale, l’infatuazione, il desiderio prima dell’incontro.
Thelema (θέλημα) - Thelema è l’amore nei confronti di ciò che si fa, il proprio lavoro, il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare e non è rivolto quindi ad una persona.
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ross-nekochan · 2 years ago
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Oggi anche se era Natale, era pure domenica per cui sono uscita a fare la mia solita passeggiata, in cui do sfogo massimo a pensieri di ogni tipo. Erano le 15 passate, pochissime auto in giro e si sentivano ancora i piatti che si muovevano dalle cucine.
Ho letto di molti anche qui che sono tornati dalle proprie famiglie facendo viaggi della speranza per festeggiare Natale assieme. E lo capisco, perché l'ho fatto anche io per vari anni e forse dovrò farlo ancora in futuro. Addirittura un Natale l'ho passato in un paese dove non esiste per niente, se non come festa commerciale come se fosse una sorta di Carnevale/Halloween diverso, e la sensazione che si prova in questi casi è davvero deprimente.
Tuttavia quest'anno, come spesso mi è capitato, non sono riuscita a fare a meno di pensare agli aspetti negativi della faccenda. Sentiamo forte l'esigenza di unirci in famiglia, ma che cosa rappresenta veramente? L'ho già detto, ma io trovo falso questo concetto. Anzi, i familiari sono sempre più spesso le persone da cui devi aspettarti le più grosse inculate della tua vita. Ma quale famiglia? Ma quale serenità e convivialità?
Lo sappiamo benissimo che è tutta una farsa e lo dimostrano i continui post su Instagram sulle domande di merda dei parenti a cui tutti vorremmo rispondere:"ma perché non ti fai i cazzi tuoi?", eppure non ce la facciamo proprio ad estrometterci, a mandare veramente a fanculo questi consanguinei falsi e opportunisti, preferendo soffrire momenti di merda pur di farne parte o perché ci sentiamo costretti dalle circostanze.
Ma se la nazione è un costrutto sociale, come può la famiglia, che è una nazione in piccolissimo, non essere la stessa cosa? Cosa cambia nella relazione tra familiari e non familiari? Il sangue? E cosa cambia il sangue se ci sono madri e padri che ripudiano i propri figli e se persino nella Bibbia abbiamo Caino e Abele? La famiglia è solo l'ennesima farsa a cui spesso non vogliamo rinunciare perché abbiamo bisogno di sentirci parte di un gruppo e sentirci in qualche modo amati, desiderati. In sostanza, lo facciamo per noi stessi, prendendoci per il culo da soli.
Ed è inutile che nonni, genitori e zii sventolino la carta del "ai miei tempi non era così, ci si voleva bene e la famiglia era un valore". Cazzate. Il valore della famiglia non è mai esistito e se prima c'era questa parvenza è perché il vero valore perseguito era quello della rispettabilità sociale. Era una vergogna, piuttosto, non prendere parte a queste farse e non aver niente da raccontare alla domanda "dove sei andato a Natale?". Se c'erano screzi, in base alla tua posizione della scacchiera, eri condannato a ingoiare il boccone o ad avere la ragione dalla tua parte. Sei un uomo che ha messo le corna a tua moglie? Ebbene, lei ti perdona per "il bene della famiglia". Sei il figlio più piccolo e i tuoi genitori ti hanno lasciato un cazzo dell'eredità? Ebbene, se arrivato dopo, i primi hanno sempre la meglio quindi zitto. Ovviamente c'era chi zitto non si stava e quei pochi coraggiosi anche in passato hanno diviso famiglie. Ma ovviamente a guardare indietro si fa presto a coprire i ricordi della solita patina d'oro.
Eppure non riusciamo a non fare parte della recita. Non riusciamo a rimanere soli, perché la solitudine è spesso un fardello pesante in situazioni del genere, dove la compagnia sembra dover essere di default. L'ho vissuto, lo so. Però allo stesso tempo non posso non essere rivoltata da questo disgustoso spettacolo che si ripete puntualmente ogni anno, sempre peggio del precendente.
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soleberlandieri · 1 year ago
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Fiore d'angelo (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1350913114-fiore-d%27angelo?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=ChiccaTiaKiki&wp_originator=4kusCG%2B%2BAKjgEnLkFu5ugH7ym3ZlaKQ03s9oR0JaWzZNlRO79ZaLSpy7utnOes3Y18iOOM1g5ntqWzk6zqX9JWLS%2FUkF9y5uqghVQWuYpK8Wcn8sC1TixHU0yftz4alv Questa OS Modern AU dedicata al compleanno di Itachi 2023, ha anche la funzione di epilogo di "Cambiamenti" e delle due long precedenti. Akira e Aiko sono due OC. Akira è il figlio di Obito e Rin. Aiko è figlia di Konan e Neji ma Itachi è il suo padre biologico. Il perché è dovuta venire al mondo così è spiegato in "Cambiamenti". Akira e Aiko al momento non sanno di essere consanguinei, Itachi si accorge che in Akira sta emergendo un interesse particolare nei confronti di Aiko. Il suo compleanno si trasformerà nell'occasione ideale non solo per riunire famiglia e amici in un'allegra giornata, ma anche per far capire ad Akira, Aiko e alla piccola Sarada i legami che esistono tra tutti loro. Non esiste niente di meglio del significato dei fiori. Accenni di Kisame X Itachi. KisaIta
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AHAHAHAH YOU FKN WISH AHAHAHA
non funziona così, anzi [tipo due tumori nella stessa famiglia, non di consanguinei, che si manifestano a qualche mese di distanza e che si compiono due anni dopo]
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cocchina · 2 months ago
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Mi chiedo con quale coscienza mandino bimbi in terza elementare senza saper leggere e scrivere🤦🏻. Mi chiedo come i genitori non dicano niente😡 lasciando scivolare i propri figli nell'oblio, nel nulla più assoluto. Realtà infelice di gente che vive in quartieri malfamati dove mi trovo catapultata e osservatrice sgomenta. È proprio vero che l'inferno è su questa terra. Qui è come se il tempo si fosse fermato...sospeso! La gente spaccia, ruba, imbroglia, gira in motorino senza meta in cerca di chissà cosa o a fare la ronda per avvisare i compari in caso arrivasse una pattuglia. La gente qui, sta impalata davanti alle entrate delle agenzie scommesse, sta al bar ma non lavora...sono in pochi ad avere un lavorano o...stanno in carcere. È una realtà allucinante e chi ne paga le conseguenze sono i bambini. Le donne sono spesso col pancione pronte a sfornare figli. Unico pensiero il truccarsi, i soldi, pulire la casa e il sesso praticato anche tra consanguinei...poco importa se poi nascono figli con gravi problemi. È questa la vita che vogliono? Si ...è questa. L'ignoranza regna e ristagna e c'è poco da fare perché nessuno di loro intende migliorare. Mi guardano come fossi un'aliena che invade il loro territorio...una a cui affidare i loro figli un paio d'ore affinché loro possano per un paio d'ore dimenticare di averli partoriti e così poter stare sui social a fare i balletti a suon di musica pacchiana. Che tristezza!!! Esistono Matrix che neanche si possono immaginare ed io ci sono dentro. Mi chiedo se possa cambiare qualcosa 🤔 credo di no! Le ragioni sono tante.
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bluedreamhour · 3 months ago
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Nel greco antico i termini utilizzati per definire l’amore:
• Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
• Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
• Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.
• Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.
• Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
• Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
• Stοrge (στοργή) è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
• Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.
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giancarlonicoli · 1 year ago
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23 nov 2023 12:17
BUBU-SETTIS – IN UN ARTICOLO SULLA "STAMPA", SALVATORE SETTIS MENA DURO SUL NEOPRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA, PIETRANGELO BUTTAFUOCO, E SUI RAPPORTI COL TERRORISTA NERO FRANCO FREDA TIMONIERE DI "ORDINE NUOVO" (STRAGE DI PIAZZA FONTANA, 1969) MA DIMENTICA DI CITARE DAGOSPIA. QUESTO DISGRAZIATISSIMO SITO GIA' IL 13 NOVEMBRE AVEVA FATTO LUCE SUI LEGAMI TRA LO SCRITTORE SICULO-MUSULMANO E FREDA... -
Salvatore Settis per “la Stampa” - Estratti
(...) Scrive dunque Ferrara: «Il centro internazionale delle nostre culture se la vedrà per una volta con uno del "cattiverio", ironica autodefinizione del nuovo veneziano »; e La Biennale di uno del Cattiverio è il titolo dell'articolo di Sgarbi. Ma a inventare la parola "cattiverio" non è stato Buttafuoco.
Lo ha dichiarato lui stesso alla rivista Tempi in un dialogo con Cristiana Della Rocca del 18 aprile 2004. Alla domanda «Lei ha usato il termine "cattiverio". Cosa significa?», Buttafuoco risponde: «Non è mio purtroppo, magari fosse mio. L'ha coniato un mio amico, Franco Freda, in risposta a Gianni Vattimo, in un capitoletto "Il cattiverio e le beatitudini" all'interno di un suo libro, "La disintegrazione del sistema", in cui poneva se stesso nel "cattiverio" rispetto alle beatitudini altrui».
Buttafuoco precisa che "cattiverio" vuol dire "Stare fuori dal sistema borghese" del tutto pulito, del tutto per bene per farlo implodere attraverso una scrittura che scava e coglie l'essenziale, scoprendo nuovi punti di vista mai contemplati prima". Insomma, per Cattiverio dobbiamo intendere la stanza dei giochi di ragazzacci un po' scapestrati e inclini alla monelleria.
Ma quali monellerie? Per capirlo percorriamo all'indietro la pista del Cattiverio: Sgarbi cita Ferrara che cita Buttafuoco che cita Franco Freda. Il quale ultimo, secondo la sentenza definitiva della Cassazione (nr. 470 del 3 maggio 2005), organizzò con Giovanni Ventura la strage di piazza Fontana, 17 morti e 88 feriti. A Freda fanno capo le Edizioni di Ar (che pare voglia dire "Aristocrazia Ariana"), lanciate nel 1964 con il "Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane" di Gobineau e poi nel 1971 con la raccolta degli ultimi discorsi di Hitler.
Un recente studio di Caterina Prever (in Italia contemporanea, nr. 302, 2023) ricostruisce le tappe del gruppo Ar ai suoi esordi: per esempio il Manifesto antisemita del 1966, accompagnato dalla diffusione per posta fra gli ebrei di Padova di un volantino con la scritta "Hitler aveva ragione"; libri del teorico nazista Hans Gunther e del rumeno Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro filo-nazista e antisemita. Eccetera.
Per le Edizioni di Ar gestite da Freda Buttafuoco pubblicò nel 2002 un libro, "Fogli consanguinei" (non citato da Sgarbi). Esso si apre con una pagina firmata dallo stesso Freda e continua con una Prefazione di Giuliano Ferrara, dove si legge che «il fascismo di questo straordinario scrittore civile (cioè Buttafuoco) funziona da anni come un antidoto allo sperpero retorico della nostra democrazia repubblicana, e delle idee universali ad essa collegate». Il fascismo di Buttafuoco, aggiunge Ferrara, è un contravveleno che «la fa funzionare, la democrazia, ma solo perché sa come incepparla, come intorpidirla di fronte alla vitalità di un pensiero nemico».
(...)
Qualche domanda è ora d'obbligo. È possibile che chi milita a destra sia competente a dirigere un'istituzione culturale? L'ovvia risposta è "sì". Buttafuoco ha il curriculum ideale per la Biennale? La mia risposta è "non lo so", giacché di lui non so abbastanza. Ma il Ministro avrà certo valutato questo aspetto essenziale, e certo conosce le peculiarità della Biennale (e i suoi recenti successi) e di Venezia (e le sue recenti crisi).
Anzi, continuo a credere che «l'impronta negativa» di una designazione fatta all'insegna delle appartenenze di parte (come indicato da Speranzon) «danneggia lo stesso Buttafuoco, che potrebbe avviarsi a guidare la Biennale con più serenità se non vi fosse nemmen l'ombra del sospetto che a un tal ruolo è stato chiamato solo o soprattutto perché "di destra"».
C'è però un'ultima e più importante domanda da fare. E va molto al di là della Biennale. Chi abbia praticato e vanti frequentazioni con terroristi e/o suprematisti ariani (come Freda); chi rivendica i meriti del fascismo e non dice sillaba sulle sue documentate infamie; chi diffonde teorie razziste o negazioniste, è in linea con la Costituzione? Non dovrebbe, se assume cariche pubbliche (anche un seggio alle Camere, la guida di un dicastero...), spiegarci se coltiva ancora quei pensieri, e perché? O, se ha cambiato idea, fare ammenda dicendo in pubblico da quando, e perché, non nega più l'Olocausto, non predica più la superiorità degli "ariani"? Non dovrebbe dissipare il timore che sia ancora e sempre nazista e razzista (o perfino stragista) nel cuore, e ostenti di stare alle regole della democrazia per mera convenienza?
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salva7orearato · 1 year ago
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Riconoscersi parenti e consanguinei del diverso e del terribile incute sgomento; la sirena è inquietante perché è semiumana, quasi umana, forse umana e non si sa se trafiggerla come un mostro degli abissi o abbracciarla come un'amante.
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