#Casale Ci siamo
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pier-carlo-universe · 9 hours ago
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Casale Monferrato: il Consigliere Servato chiede interventi urgenti su Corso Manacorda
Casale Monferrato, 28 febbraio 2025 – Il degrado della banchina di Corso Manacorda finisce al centro dell’attenzione politica locale.
Casale Monferrato, 28 febbraio 2025 – Il degrado della banchina di Corso Manacorda finisce al centro dell’attenzione politica locale. Il Consigliere Luca Servato, insieme ai colleghi dei gruppi Partito Democratico, Casale Ci Siamo e Casale per i Giovani, ha presentato un’interrogazione per sollecitare la Giunta comunale a intervenire con lavori di manutenzione e riqualificazione. Una situazione…
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susieporta · 2 years ago
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⭕ LA MAPPA NON È IL TERRITORIO (soprattutto in psicologia) - di Emanuele Casale
è questa una saggia verità espressa da Alfred Korzybski, padre della semantica. Ma l'antico Oriente lo sapeva molto bene già millenni prima, ovvero che la dottrina non è l'essenza.
Siamo arrivati oggi ad un momento storico senza precedenti nel quale abbiamo accumulato così tante "mappe", mappe di conoscenza, "mappe spirituali", "mappe psicologiche", con cui però gran parte di noi si sono identificati, dimenticandosi appunto che sono solo "mappe" e non il territorio.
Non comprendiamo più questo messaggio del Buddha:
"La dottrina è come una zattera che vi serve ad attraversare un fiume. Quando siete giunti sulla sponda opposta, lasciatela andare."
Questo salto, questo lasciare andare la "mappa", anche dopo tanto tempo, è il punto cruciale di tutta una vita, di tutta una trasformazione radicale dell'essere.
È un salto che porta a una dimensione che difficilmente si può pensare appartenga ancora all'uomo soltanto. Con questo salto, probabilmente, si diventa ciò che vi è subito dopo l'uomo... e che ancora non consociamo.
Getto via la mappa per arrivare, finalmente, al territorio, dove probabilmente sono sempre stato, o dove invece non sono mai arrivato per quanto concentrato fossi sulle "mappe".
Trasportando questo discorso sul piano della ricerca in psicologia, e specificamente l'area della ricerca sulla coscienza, possiamo renderci conto degli "orrori" epistemologici in cui andiamo incontro quando si sentono affermazioni perentorie come "La coscienza è il cervello", "la teoria X spiega cos'è la coscienza", "Il gene X spiega cos'è l'amore", "la teoria psicoanalitica di un certo orientamento ci dice cos'è questo o quell'altro circa la natura di...".
Dobbiamo stare molto attenti in tale campo come ci ricorda Jung. La psiche non ha un punto di riferimento esterno ad essa, non ha un punto di archimede, per cui è uno dei pochi casi in cui qualcosa studia se stessa dall'interno, non avendo un osservatore esterno perché è essa stessa l'oggetto di studio: la psiche stessa. È la lezione magistrale di Jung, che ogni scienziato, filosofo e psicologo ha il dovere di ricordarsi.
La cautela epistemologica che mira alla complessità non è mai abbastanza.
Dobbiamo a Jung oggi questo guardare alla complessità psichica lontano da ogni riduzionismo che sia filosofico, "scientista", psicoanalitico, religioso.
(di Emanuele Casale - Psicologo clinico)
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claudio1959 · 5 months ago
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ex Allievi in evidenza: ROMA. INTERVISTA AL COMANDANTE GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI GENERALE DI CORPO D’ARMATA TEO LUZI
«Gli stranieri nati qui? Italiani.
Ci vuole la legge sulla cittadinanza»
(articolo di Goffredo Buccini su Corriere. it)
Luzi, comandante generale dei Carabinieri: «La norma del ’92 è obsoleta»
Una legge sulla cittadinanza «non più aderente al cambiamento che c’è stato» e, dunque, da ripensare ex novo nel senso dell’integrazione.
Periferie dove non basta la risposta securitaria,
«perché servono scuole, decoro urbano, qualità di vita dei quartieri».
Un Paese stressato da Covid e guerre, «due macigni».
Arrivato alla guida dei carabinieri a metà gennaio 2021, Teo Luzi è prossimo al passo d’addio (andrà via a novembre).
E lascia con la stessa attenzione al sociale che l’ha accompagnato in quasi quattro anni da comandante generale dell’Arma.
Com’è l’Italia oggi?
«Dovessi indicarle il sentimento prevalente tra i nostri compatrioti, direi: la preoccupazione.
Che sfocia in tensioni, litigiosità… nei condomini, tra i banchi, sul lavoro. Nelle nostre sale operative si riversano episodi talvolta inspiegabili».
Parlando l’altro giorno ai suoi cadetti dell’Accademia di Modena ha proposto loro un antidoto: l’ALTRUISMO. Parola desueta.
«Questo è un mondo sempre più egoista, è vero.
Ma ai ragazzi ho parlato di assistenza reciproca, anche nelle piccole difficoltà quotidiane.
La capacità di ascolto dei carabinieri è una forma di altruismo».
Ed è uno strumento di lavoro per non perdere di vista uno snodo decisivo della nostra convivenza democratica: le periferie.
I problemi di sistema in Germania e Francia lo dimostrano.
È così anche per l’Italia?
«Assolutamente sì.
Le periferie sono un vulnus nell’equilibrio sociale delle democrazie occidentali, bisogna garantire a chi ci vive la stessa qualità di vita di chi abita altrove. Sono aree che in Italia richiedono molta attenzione.
Ma in Francia ne richiedono ancor di più: da noi non esistono banlieue dove le forze di polizia non possono entrare.
Tanto è stato fatto.
Ma molto ancora c’è da fare per rimuovere ostacoli che danno l’idea di vivere in serie B».
Quali ostacoli ad esempio?
«Penso alla qualità dell’istruzione. Alle strutture sportive. Alle strade e alle piazze. Penso a Caivano…».
Ci sarei arrivato. Sia sincero: è tutta realtà o anche spot?
«Sono stati fatti passi importanti, a 360 gradi.
E non è solo un problema di polizia ma di socialità complessiva.
L’Arma si è impegnata prima che arrivasse l’attenzione mediatica su Caivano.
La Compagnia lì è nata nel 2021, voluta dall’allora ministro Lamorgese.
Si è lavorato sulle scuole, anche in sinergia con noi.
Non è un’isola felice, certo.
Ma la qualità di vita è assimilabile al resto del territorio nazionale.
E il modello Caivano va esportato in altre aree».
Quali sono quelle che vi preoccupano di più e su cui state intervenendo?
«A mente, Palermo, lo Zen: dove siamo riusciti a far accettare la stazione dei carabinieri nel quartiere, cosa non banale.
I nostri lì fanno attività sociale: un tempo io allo Zen non potevo entrare.
Bari, San Paolo. Librino a Catania. A Nord, Genova, il quartiere di Diamante. Pilastro a Bologna.
Poi Cagliari Sant’Elia.
Tor Bella Monaca a Roma.
Lì abbiamo lavorato molto sulle occupazioni abusive.
È un tema fondamentale».
La casa contesa tra ultimi e penultimi.
«Parliamo di migliaia di case occupate abusivamente, lo Stato non mette abbastanza attenzione al tema.
Dietro un’occupazione c’è chi gestisce, si alimenta la criminalità territoriale.
Serve una politica più concreta».
Però ora il governo ha sterzato,
si colpiscono più duramente le occupazioni.
«E io sono assolutamente d’accordo.
Poi capisco che servono anche soluzioni, ma quando questa soluzione è abusiva è il peggio: alimenta il distacco della percezione pubblica rispetto allo Stato».
A Casal di Principe, terra che davamo per bonificata, ci sono state due «stese» a poche ore dalle elezioni di giugno: rischiamo di tornare indietro in territori che pensavamo recuperati allo Stato?
«Io sono un po’ più ottimista.
Ora lo Stato ha il controllo.
Resta latente una forma, diciamo, culturale della criminalità, le “stese” sono messaggi criminali. Non siamo però agli anni Ottanta. E comunque quando lei parla di condizionamenti, bisogna pensare anche al Nord».
È, per dirla con Sciascia, la risalita della linea della palma?
«Beh, la criminalità organizzata rispetto alla politica locale si sente, hanno sciolto Comuni per infiltrazioni mafiose anche al Nord.
Lì lavorano con un profilo economico-politico».
E allora da dove viene l’ottimismo?
«Abbiamo un quadro normativo avanzato.
Una grande sensibilità della magistratura.
Pochi Paesi al mondo, oggi, possono affrontare la criminalità organizzata come possiamo fare noi.
L’arma del sequestro preventivo è fondamentale».
Non è il massimo del garantismo.
«Beh, se i beni provengono dal crimine e lo si dimostra con le indagini…».
La questione migratoria e la questione sociale delle periferie quanto si sovrappongono?
«Tanto. Le tensioni nelle periferie non sono risolte.
Ci sono aspetti culturali, criminalità etnica.
La nostra interposizione abbassa la conflittualità che però rimane latente. E c’è un altro tema…».
Dica.
«Quello degli italiani con genitori stranieri, le seconde generazioni.
È emerso specie al Nord, in maniera non virulenta come in Francia: ma è una questione su cui bisogna aprire una riflessione».
Cioè?
«Bisogna favorire quanto più possibile l’integrazione.
SONO ITALIANI ».
Favorirla con la cittadinanza?
«SONO ITALIANI.
Nelle periferie l’integrazione deve essere la regola.
Non la fanno le forze di polizia.
Si fa con la scuola, l’avviamento al lavoro».
Semplificando: se sono nato in Italia, faccio un certo numero di anni di scuola, devo averla o no la cittadinanza?
«Tutti i maggiori Paesi in Europa hanno un meccanismo di integrazione e anche l’Italia deve averlo.
Quale sia, lo decida la politica.
Ma il meccanismo di integrazione, con equilibrio politico, va trovato: si guardi alla Germania, alla Francia, all’Inghilterra».
Ma qui non c’è.
«Non c’è la legge.
Ci vuole una legge.
Tocca al Parlamento sovrano».
Per dirla chiara: la legge che oggi c’è, quella del 1992, è obsoleta?
«Non rispecchia più il cambiamento che c’è stato.
Poi come debba essere la nuova, per tutelare la cultura italiana, tocca alla politica dirlo.
La contrapposizione non porta da nessuna parte.
Io personalmente sono molto aperto: occorre una normativa più moderna».
Quest’Italia è travagliata anche da gravi rigurgiti di antisemitismo.
È una questione di sicurezza nazionale?
«Lo è. Si batte su un piano culturale. E non lasciando sole le comunità ebraiche.
Un nostro generale, Angelosanto, è commissario del governo contro questo fenomeno».
I nostri anziani sono l’anello più debole della società.
«Sì, sono molto più vulnerabili, più soli.
E quindi sono il bersaglio dei truffatori.
Per l’anziano essere truffato è un trauma vero, dà un senso di vergogna, di fine.
Così abbiamo messo su col Viminale una campagna d’informazione.
Alla messa domenicale, nelle scuole per arrivare ai nonni, sui media.
Anche Lino Banfi ci ha aiutato.
Lui è per tutti il nonno d’Italia»... ben fatto ⭐️🇮🇹 #UnaAcies
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riccardofranchinilucca · 6 months ago
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🍝 IL COLLE. MATRAIA (LU) Osteria Il Colle. Arrivi e hai una vista unica. In paese tutto è fermo solo la luce dell’Osteria da vita. Il locale già da fuori profuma di genuinità. Bar. Bottega. Osteria. Qui dentro il tempo si è fermato. Tavolo del convivio e ritrovo del paese. Menù in lavagna con quello che il giorno offre. Servizio gentile, atmosfera da casa di amici. È estate per noi giardino esterno. In tavola la semplicità che fa godere. Eravamo in sei e ci siamo divisi tutto ciò che vedete in foto con 4 bottiglie di Passerina e una di limoncello. 30 € a persona. 🇬🇧 Osteria Il Colle. When you arrive, you are greeted with a unique view. In the village, everything is still, and only the light from the Osteria gives life. The place already smells of authenticity from the outside. Bar. Shop. Osteria. Inside, time has stopped. It’s the communal table and gathering spot for the village. The menu is on the chalkboard, offering what the day provides. Friendly service, with an atmosphere like being at a friend’s house. It’s summer, so for us, the outdoor garden is open. On the table, simplicity that brings joy. There were six of us, and we shared everything you see in the photo with 4 bottles of Passerina and one of limoncello. €30 per person. 👉 Osteria Il Colle 🎯 Trattoria 💶 30 € 🚗 Via di Casale 112 Matraia Lucca ☎️ 0583 402415 🍷
www.facebook.com/share/p/n7ar3cHRTNVTHDuW/
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ariannacallegaro · 7 months ago
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7 Mappe Airswap&Massama: A BOOK presso la Biblioteca dell'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo Roma. Sabato 6 luglio l'Associazione FuoriRiga ha installato la terza mappa. In un'incontro ravvicinato a Roma con l'associazione, ci siamo chiesti come passaggio successivo, quale potrebbe essere la modalità per avvicinare i ragazzi alla lettura degli scritti dei detenuti di Massama e una loro possibile rielaborazione. Grazie a FuoriRiga - Associazione di Volontariato, che opera nell'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo dal 2014. Un ringraziamento a Silvia Adiutori --- https://www.fuoririga.org/ @airswapstories
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airswapstories · 7 months ago
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7 Mappe Airswap&Massama: A BOOK presso la Biblioteca dell'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo Roma. Sabato 6 luglio l'Associazione FuoriRiga ha installato la terza mappa. In un'incontro ravvicinato a Roma con l'associazione, ci siamo chiesti come passaggio successivo, quale potrebbe essere la modalità per avvicinare i ragazzi alla lettura degli scritti dei detenuti di Massama e una loro possibile rielaborazione. Grazie a FuoriRiga - Associazione di Volontariato, che opera nell'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo dal 2014. Un ringraziamento a Silvia Adiutori
https://www.fuoririga.org/
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ivabellini · 2 years ago
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Posted @withregram • @unaragazzaperbene #instagram #foto Ci sono stati anni in cui insieme alla mia amica @mformagic siamo andate in giro per l’Italia a promuovere mostre ideate e curate da lei e comunicate da me (#musthave #ladiesforhumanrights #marcelloreboani) . Lo ricordo come un’esperienza faticosa, ma bellissima. L’arte ha sempre fatto parte della mia vita, andare al #museo è un po’ come andare a #teatro per me, un rifugio. Ho le mie manie, come il collezionare cataloghi e locandine (di cui era piena la casa di #Bologna dei miei genitori), i miei artisti preferiti, i musei che amo a prescindere con i loro #coffeebar☕️ e bookshop in cui non manco mai di comprare anche inutili ma indispensabili futilità tipo quadernetti e spillette costosissime. Nell’arte ho sempre trovato anche l’ispirazione per scrivere e pensare ad eventi compositi, come l’ultimo creato a @excessvenicehotel , il gioiello veneziano di @elisabettadotto. In questa occasione abbiamo avuto l’occasione di esporre per la mostra ancor in corso “Esfoliazioni” le opere di @antocinel , persona speciale e artista straordinaria. Ad Antonella il Museo Casa Frabboni a San Pietro in Casale in provincia di Bologna dedica la grande mostra personale “Plurale femminile”, a cura di Elisa Busato, che inaugura domani, sabato 11 marzo alle 17. Tra Venezia e Bologna, le occasioni di vedere di emozionarvi con i quadri di questa artista non mancano. Le sue #donne sono #potenti e #dolcissime allo stesso tempo, sono #eteree e #carnali, ti viene voglia di abbracciarle e stringerle. Ph @neumarc ✨ Location @excessvenicehotel 🙏🏼 @elisabettadotto #lalocandiera https://www.instagram.com/p/CppUNa_rH1D/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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vpweek2022 · 3 years ago
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VP Week 7 Languages
VP Week isn't just available in English, its details are currently available in 7 other languages as well - This includes within our Carrd: https://vpextravaganza.carrd.co/
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German: Wir sind aufgeregt euch VP Extravaganza bekannt zu geben, eine Woche Feier wir Paar #VegasPete Das Event geht vom 11 September - zum 18 September. Wir haben die Prompt Liste unten angefügt, BITTE lest euch die Details/Regeln hier durch.
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Spanish: Estamos emocionadas de anunciar VP Extravaganza, una semana celebrando la pareja de KinnPorsche #VegasPete El evento es del 11 al 18 de Septiembre. Hemos adjuntado las instrucciones de ideas a continuación, POR FAVOR lea http://vpextravaganza.carrd.co para detalles y reglas.
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Vietnamese: Chúng tôi xin vui mừng công bố VP Extravaganza, tuần lễ tri ân cặp đôi trong bộ phim KinnPorsche #VegasPete Sự kiện diễn ra từ 11/09 - 18/09. Chúng tôi đã đính kèm thông tin dưới đây HÃY đọc kỹ http://vpextravaganza.carrd.co để biết thêm Chi tiết/Thể lệ.
Chúng tôi đã chọn ra 4 Cấp độ Đề tài như sau Cấp độ
1: SFW - Phù hợp với mọi lứa tuổi
2: NS-FW - Dành cho người trên 18 tuổi
3: Dark - Đen tối
4: Các chủ đề khác
nhóm này được áp dụng chung cho các bạn edit video, giúp các bạn dễ tham gia sự kiện hơn.
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Italian: Siamo felici di annunciare la VP Extravaganza, una settimana di celebrazioni per la coppia #VegasPete di KinnPorsche! L'evento si terrà dall'11 al 18 Settembre. Qui troverete i prompts, per favore LEGGETE http://vpextravaganza.carrd.co per conoscere i dettagli e le regole!
Abbiamo creato 4 livelli di Prompts:
Tier 1: SFW Tier
2: NS-FW ("Vietato ai minori")
Tier 3: Dark
Tier 4: Temi - questo livello è quello generale, per gli editor di video, così che possano partecipare più facilmente.
Note: In ogni modo siete tutti liberi di usare qualsiasi livello vi piaccia in qualsiasi modo vogliate. Per maggiori dettagli, controllate la card linkata qui sopra.
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Chinese: VP 一周同人良会”活动,庆祝黑帮少爷爱上我(KPTS)里的cp#VegasPete。 活动时间为 9 月 11 日至 9 月 18 日。 请阅读[http://vpextravaganza.carrd.co]以获取详细信息/规则。
提示类别:
1,SFW安全作品(不含有性相关)
2,NS-FW非安全作品(含性相关)
3,暗黑系列
4,主题:此类适用于视频编辑者可以随意参加。 每个人都可以选择喜欢的任意分类。 更多详细信息,请查看上一条Carrd链接
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Portuguese: É com muita animação que anunciamos a VP Extravaganza, a semana de celebração do casal #VegasPete, da série KinnPorsche. O evento acontecerá dos dias 11 a 18 de Setembro. Abaixo todas as informações - Por favor leia http://vpextravaganza.carrd.co para os detalhes e regras.
Nós criamos quatro níveis de ideias/temas:
Nível 1 - SFW (Safe for Work) - Sem conteúdos gráficos/+18
Nível 2 - NS-FW (Not Safe for Work) - Com conteúdos / +18
Nivel 3 - Dark
Nível 4 - Temas - nível geral para editores de vídeos, que podem participar mais facilmente.
No entanto, é permitido a todos escolher qualquer um dos níveis que quiser, da forma que quiser. Para mais detalhes, consulte o Carrd no link informado acima.
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French: Nous vous annonçons la VP Extravaganza, une semaine pour célébrer #VegasPete de KinnPorsche. Elle aura lieu du 11 au 18 septembre. Nous avons joint les sujets de création ci-dessous. SVP référez vous au http://vpextravaganza.carrd.co pour plus de détails et les règles.
Nous avons créé 4 niveaux de sujet de création.
Niveau 1 : SFW - contenu à caractère non sexuel Niveau
2 : NS-FW - contenu à caractère sexuel Niveau
3 : Noir Niveau
4 : Thèmes - ce niveau est général pour les éditeurs.rices vidéos afin qu’iels puissent participer facilement.
Cependant tout le monde peut utiliser le niveau qu’iel préfère comme iel le préfère. Pour plus de détails référez vous au lien carrd ci-dessus.
Note:
It is our hope that many fans are able to participate so we thank who have volunteered thus far to translate and make this event assessible to more fans.
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borghitoscana · 3 years ago
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📍 Casale Marittimo (Pisa) Durante le nostre vacanze nella Costa degli Etruschi ci siamo recati a Casale Marittimo, splendido borgo della Maremma Pisana, adagiato su un colle che domina la Val di Cecina, a circa 12 chilometri dal mare. Casale Marittimo può vantare la Bandiera Arancione del Touring Club (sul nostro blog trovate un articolo con l'elenco completo dei borghi bandiera arancione della Toscana). 📍 Vicino a Casale Marittimo puoi visitare anche Bibbona e consigliamo anche Sassa (non vicinissimo, ma molto bello). 👉 Ci sei mai stata/o? Quale altro borgo consiglieresti? https://instagr.am/p/CUB_Omljo5K/
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Mozione per il miglioramento del trasporto pubblico locale a Casale Monferrato. Il Consigliere Luca Servato presenta un piano per potenziare il trasporto pubblico e migliorare la qualità della vita dei pendolari
Il 19 ottobre 2024, il Consigliere Luca Servato del Partito Democratico, in qualità di coordinatore del “Gruppo Pendolari di Casale Monferrato”, ha presentato una mozione in Comune per il miglioramento del trasporto pubblico locale
Il 19 ottobre 2024, il Consigliere Luca Servato del Partito Democratico, in qualità di coordinatore del “Gruppo Pendolari di Casale Monferrato”, ha presentato una mozione in Comune per il miglioramento del trasporto pubblico locale. La proposta è stata sostenuta da tutta la coalizione “Casale Davvero” e firmata dai rappresentanti del Partito Democratico, Casale Ci Siamo e Casale per i Giovani. La…
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marcoleopa · 4 years ago
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Governo dei padroni M. Revelli
《Governo dei padroni》. Mi scuso per la rozzezza dell’espressione, che può apparire desueta e forse un po’ naif, ma non riesco a trovarne una migliore per sintetizzare la natura sociale (e morale) di questo governo che si annuncia «di tutti» e che in realtà è di uno solo, un banchiere.
Il quale a sua volta ha un unico indirizzo di riferimento: Viale dell’Astronomia 20, ovvero la sede di Confindustria, il regno di Carlo Bonomi, il quale fin dall’inizio, dal momento in cui si è conosciuto l’esito delle ultime elezioni politiche, non ha smesso di premere e brigare per sostituire alla volontà popolare i propri particolari desiderata di un governo amico. Di più: di un governo identificato pressoché senza residui con la propria visione del mondo e con i propri interessi. E alla fine c’è riuscito.
Esemplare – ripetiamolo! – e persino caricaturale, il caso dello sblocco anticipato dei licenziamenti, con quell’«obbedisco» pronunciato con disciplina pronta e assoluta dal Capo del governo nei confronti del Capo degli industriali che non tollerava dilazioni.
Gli effetti di quell’atto d’imperio che era in realtà gesto di sottomissione li misuriamo ora, in tutto il loro impatto sulle condizioni di vita dei lavoratori. I nuovi padroni della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto – il gruppo speculativo tedesco le cui linee guida sembrano tratte direttamente dal decalogo di Gekko, l’indimenticabile e mostruoso protagonista del film di Oliver Stone su Wall Street – non hanno aspettato più di 72 ore per far fuori i loro 152 dipendenti.
Li hanno seguiti a ruota quelli della Gnk di Campi Bisenzio, con i loro 422 agnelli sacrificali. In entrambi i casi con un brutale messaggio digitale – una mail in un caso, un whatsapp nell’altro: l’equivalente dell’ottocentesco licenziamento ad nutum, quando appunto bastava un cenno del capo del padrone per cacciare il dipendente.
Sono l’esempio della velocità e della estensione della regressione nei rapporti di lavoro che il modello di governance emerso in coda alla pandemia sta producendo, e che in Italia ha un profilo davvero esemplare nella materializzazione del potere del denaro in una sola persona.
Né vale l’argomento che siamo gli unici in Europa a chiedere quel blocco, dal momento che siamo anche quelli che mancano tuttora di efficaci ammortizzatori sociali, ed è stato imperdonabile togliere il blocco prima di metter mano alla riforma di questi.
D’altra parte non ci siamo dimenticati la risposta istintiva, quasi un riflesso pavloviano, che Draghi oppose alla timidissima proposta di tassazione delle successioni milionarie: quel «non è il momento di prendere, è il momento di dare» (possiamo immaginare alla piccola platea di super-ricchi che per lui sono «il mondo», dal momento che agli altri, tra rincaro delle bollette e prelievi sui salari, a prendere continua) che la dice lunga su quali siano le sue priorità sociali, anche al livello dell’inconscio.
E neanche abbiamo scordato il tormentone sul deficit «buono» e quello «cattivo», dove il secondo è la spesa in sussidi mentre il primo in investimenti, cioè in sostegno alle imprese mentre le persone possono tranquillamente affondare… È in fondo l’assioma di Flavio Briatore – «i poveri mangiano perché ci sono i ricchi» – solo per pudore riformulato in termini meno grezzi.
E sono sicuro che non passerà molto tempo e anche il reddito di cittadinanza finirà under attack – Renzi «terminator» si è già messo in moto -, cosicché anche questo strumento, sia pur mal congegnato e insufficiente, di contrasto alla povertà verrà liquidato o si tenterà di farlo. In questo caso quelle stentate briciole che riservava ai quasi 6 milioni di poveri assoluti saranno dirottate ai pochi che già hanno.
Nemmeno la cosiddetta «riforma della giustizia» si salva da questo segno brutalmente padronale. So bene che la vexata quaestio della prescrizione dal punto di vista strettamente giuridico – della «dottrina pura» del diritto direbbe Hans Kelsen – è intricata, e di non univoca soluzione, come ci ha spiegato Azzariti. Ma da un punto di vista più materialmente sociale (o sociologico) le cose mi sembrano terribilmente chiare.
Personalmente non riesco a non pensare che Berlusconi si è salvato da sei processi (tre per falso in bilancio, tre per corruzione) perché così ricco da pagarsi avvocati specializzati nell’arte della dilazione. E che grazie alla prescrizione si è salvato il barone Stephan Schmidheiny proprietario superstite di Eternit, di cui erano documentate le responsabilità per disastro ambientale, e dal cui business sono derivati più di 3000 morti per mesotelioma pleurico nella sola Casale Monferrato. Anche lui aveva un enorme capitale, guadagnato sulla pelle delle sue vittime, per comprarsi il tempo necessario a prescrivere i suoi reati.
Dicono le cronache che in aula tra il pubblico sedevano uomini e donne attaccati alla bombola d’ossigeno, ovvero alla fine della loro vita. E che il sostituto procuratore della Cassazione, a commento della sentenza, disse che a volte accade che «diritto e giustizia vadano da parti opposte».
Questo per dire quanto, in una società divisa da diseguaglianze abissali, sia moralmente assurdo e cconoscitivamente errato applicare criteri di eguaglianza formale, come non smettono di fare la ministra Cartabia e con lei chi su quel deficit mentale continua a fondare i propri privilegi.
E questo è e resta, con buona pace di chi fingendo di non saperlo continua a sostenerlo, il governo del privilegio.
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newsintheshell · 4 years ago
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J-POP Manga e Edizioni BD: tutte le uscite di maggio
Dal mese prossimo arriveranno sui nostri scaffali i primi numeri di 86 - Eighty Six e Game of Familia!
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Di seguito tutte le novità che Edizioni BD e J-POP Manga pubblicheranno nel corso del mese di maggio, che trovate più in dettaglio anche sul Direct 81. (Per un assaggio delle uscite di giugno invece potete dare un’occhiata al Direct 82)
5 MAGGIO
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Un fantasy crudo e originale che fonde atmosfere in stile sword art online al body horror: il 5 maggio arriva in libreria, fumetteria e negli store online Game Of Familia 1 di Mikoto Yamaguchi e D.P., Sasae Hatsushima si trova a dover proteggere la sua famiglia quando, insieme alla matrigna e alle due sorellastre, viene evocato in un altro mondo in cui gli umani sono visti come salvatori: solo loro infatti possono fermare l’orda di non-morti che minaccia tutti gli esseri viventi... Dall’autrice di Dead Tube ecco un isekai sexy e imprevedibile.
Continuano Hanako Kun - I Sette Misteri Dell’accademia Kamome 7, Kakegurui Twin 10, Land Of The Lustrous 7, Parasite In Love 1, Super Hxeros 6, World’s End Harem 12.
12 MAGGIO
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Il 12 maggio sarà la volta di 86 - Eighty Six 1, una storia di guerra cruda, disincantata dagli aspetti inediti, la cui serie animata è disponibile in streaming su Crunchyroll. Per molto tempo la Repubblica di San Magnolia è stata attaccata dal suo vicino, l’Impero, che ha creato veicoli militari senza pilota chiamati Legion. In risposta alla minaccia, la Repubblica ha così sviluppato una tecnologia per equilibrare la forza di attacco del nemico facendo a loro volta a meno di vittime umane... Così, almeno, recita la versione ufficiale. Fuori dagli 85 distretti della Repubblica continua infatti a combattere senza tregua il distaccamento di giovani donne e uomini noto come Eighty Six.
Un nuovo e attesissimo volume della Osamushi Collection arriva in libreria! si tratta di Black Jack 1 con cui ritorna uno dei personaggi più iconici del manga: il chirurgo fuorilegge Black Jack, sempre pronto a girare il mondo per aiutare i casi più disperati e portare a termine operazioni impossibili. Una nuova edizione definitiva per scoprire o riscoprire un’opera amatissima in tutto il mondo, adattata in serie animate, film, OVA che continuano a conquistare il pubblico da decenni.
Disponibile singolarmente il primo volume di Karma Of Purgatory e continuano Blue Period 5, Kingdom 46, Tokyo Revengers 4, Hell’s Paradise - Jikoguraku 10. Per Edizioni BD l’atteso Boom!Bastic Bundle: il bundle contiene una copia cadauno di Li Troviamo Solo Quando Sono Morti 1 e Seven Secrets 1 e in omaggio per ciascun titolo una speciale cartolina autografata dagli autori in esclusiva per le fumetterie, fisiche e online! A questo link potete leggere le preview digitale, ricche di contenuti extra, disponibile anche in versione cartacea in tutte le fumetterie.
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19 MAGGIO
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Il 19 maggio per J-POP Manga arriva Brave Dan, new entry della Osamushi Collection! In questo volume, il Dio del Manga mette in scena una caccia al tesoro nel selvaggio Hokkaido, la grande isola del nord dell’arcipelago Giapponese. Ma non solo! Lo stesso giorno sarà anche la volta di Red Theater una storia psicologica, oscura e contorta, nel pieno stile della maestra del boy’s love, Chise Ogawa, già famosa in Italia per Caste Heaven. Yuri è il successore di Abalkin, un marchio di scarpe di lusso dal tacco vertiginoso: ad aiutarlo nella gestione dell’azienda il suo segretario Adam con il quale sembra avere una relazione tutt’altro che semplice e trasparente come sembra...
Continuano La Via Del Grembiule - Lo Yakuza Casalingo 6, Lady Oscar Collection - Le Rose Di Versailles 5, Parasite In Love 2, So I’m A Spider, So What? 6.
26 MAGGIO
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Il 26 maggio sarà disponibile Randagi di Keigo Shinzo, box in quatto volumi, che racconta la vita dell’ispettore Hajime Yamada, specializzato in crimini sui minori, non ha più senso dopo la morte precoce della figlia. Una luce si riaccende nella sua oscura esistenza però quando si imbatte in una giovane ragazza scappata di casa, che si prostituisce per sopravvivere e che somiglia spaventosamente alla sua figlia scomparsa.
Per le amanti del genere yaoi sarà disponibile una nuova serie in due volumi dall’acclamata autrice di Void e Liquor & Cigarettes, Birds of Shangri-La 1.
Lo scrittore Matt Kindt (Justice League of America, Spider-Man, Mind MGMT), nominato al premio Eisner, e l'acclamato artista Matt Smith (Hellboy & the BPRD) presentano un’entusiasmante graphic novel che inverte in modo brillante gli stereotipi del fantasy di formazione! In un mondo di magia e mostri, Ansel è un outsider perseguitato da visioni di cravatte ben stirate e tecnologia... Il 26 maggio per Edizioni BD arriva Folklords.
Continuano Karma Of Purgatory 2, Komi Can't Communicate 6, La Finestra Di Orfeo 2, Otoko Zaka 9, Zombie 100 – Cento cose da fare prima di diventare non morti 2.
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Noterete l’assenza di Star Red che avevamo previsto per maggio, ma dal momento che non ne siamo sicuri aspettiamo a comunicarla come certa. Per portare le opere in Italia lavoriamo in collaborazione con gli Autori dal Giappone e, a volte, perché l’edizione sia esattamente come la vorremmo e come loro vorrebbero (cosa che ci sta molto a cuore!) c’è bisogno di qualche giorno in più. Questo vale ancora di più per la Moto Hagio Collection, per cui il lavoro con la Sensei e l’editore Giapponese è specialmente intenso, ma siamo certi che quando l’avrete tra le mani ne sarete davvero entusiasti!
RISTAMPE
Nel mese di maggio tornano disponibili:
5 Cm Al Secondo
 A Lotus Flower In The Mud
Color Recipe 1,2
Hell’s Paradise – Jigokuraku 1,3,7
Kakegurui 2
Killing Stalking 2
Made In Abyss 2
My Broken Mariko
Overlord 3,10
Rising Of The Shield Hero 1, 2
The Promised Neverland 7,9
The Quintessential Quintuplets 9,14
Tokyo Ghoul 1
Yarichin Bitch Club 1
Yatamomo 1-3
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Autore: SilenziO)))  Twitter: S1lenzi0
[FONTE]
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officinamirabilis · 6 years ago
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«Che vi val, curiosi, il studïare,
Voler saper quel che fa la natura,
Se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
La santa asinità di ciò non cura;
Ma con man gionte e 'n ginocchion vuol stare,
Aspettando da Dio la sua ventura».
(#GiordanoBruno, Cabala del cavallo pegaseo, In lode dell'asino)
Buon Ferragosto!
Lo sai che Ferragosto deriva dal latino Feriae Augusti?
La festività fu istituita dall'imperatore romano Augusto per prolungare i Consualia in onore di Conso, divinità della Terra e della Fertilità.
Durante il Feriae Augusti, nell'#AnticaRoma si organizzavano corse di cavalli, mentre gli animali da soma, come gli asinelli, erano letteralmente in ferie dal lavoro e venivano onorati con fiori!
Tracce odierne si trovano vive e vegete in diversi Palii agostani come il Palio dell'Assunta che si svolge a Siena il 16 agosto.
Ma dalle ceneri del Feriae Augusti sono nate anche tante Corse su Asini, e grazie a queste manifestazioni si è rivolta attenzione verso questi animali fantastici e un po' misteriosi, che vanno protetti e amati e non solo usati in agricoltura.
Celebre l'ambigua metafora di Giordano Bruno sulla Santa Asinità... L'asino è caparbio, spontaneo, melanconico, ha una forza immane, a volte è recalcitrante e, di recente, queste sue qualità gli hanno conferito un ruolo da protagonista nell'Onagroterapia.
Da noi, a Camposano, in provincia di Napoli, ogni anno si tiene il Palio del Casale, non a Ferragosto ma a maggio, perché noi siamo la capitale italiana dei Palii di Corsa su Asini e quindi ci anticipiamo un po' 😁
E queste sono alcune foto inedite dell'ultima edizione, dal photoreportage di @officinamirabilis!
Seguiteci e godetevele!
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foxpapa · 5 years ago
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Procida, tavolo da record alla Corricella
Ottacinque invitati da tutto il mondo: Stati Uniti e Costarica, Inghilterra e Germania, Svizzera, Sudafrica e Thailandia. Tutti comodamente seduti a un tavolo da guinnes nel cuore pulsante di Marina Corricella, l'angolo più caratteristico di Procida, le cui case color pastello s'affacciano - abbarbicate l'una sull'altra - sul blu del mare. E tutti qui per I 40 anni di Nanda Hampe, fotomodella tedesca di origini asiatiche e titolare di un'agenzia di eventi a New York "Sono stata qui per la prima volta con mio marito Bartolomeo Toto, che ha origini avellinesi, nell'estate del 2018. Ce ne siamo innamorati: atmosfera, mare, cibo, gente ed esplosione di colori. Ci siamo chiesti: perché non condividere la sua bellezza con amici e famigliari? Così abbiamo scelto di festeggiare qui il mio compleanno, creando un percorso esperienziale con immesione totale nella cultura dell'isola, creando - insieme a Francesca Esposito e Adriano "Bosti" Casale di Unico Bar - una contagiosa atmosfera di festa, alla quale i procidani hanno poi preso parte con entusiasmo". Tammorre e menu a base di pesce, gli impeccabili addobbi floreali di Luca Esposito del Garden Center Giangiulio, l'imbrunire che rende tutto più suggestivo e il drone che cattura il tavolo, lunghissimo. "Procida e gli isolani - rivela Nanda - ci resteranno nel cuore"
Foto Tommaso Lubrano Lavadera
di PASQUALE RAICALDO
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in-the-uncertain-hour · 6 years ago
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/07/casal-bruciato-vicini-contro-famiglia-rom-li-vogliamo-impiccati-bruciati-e-ti-stupro-ma-loro-siamo-in-regola/5160618/ Non mi pronuncio mai contro Casapound, semplicemente perché è troppo facile. Non c'è niente da dire che non venga detto all'istante, spaccando il secondo, dai professionisti dell'antifascismo, e ripetuto a ruota dagli antifascisti dilettanti. Però, c'è qualcosa da dire, prima ancora che come valutazione politica, come espressione di un sentimento: la campagna d'odio contro i rom che Casapound sta fomentando nelle periferie romane è ripugnante.
Non ho particolari problemi a schierarmi dalla parte di Casapound quando si tratta di denunciare le pretese tecnocratiche della sinistra, il multiculturalismo ideologizzato, la dimensione liberticida dell'antifascismo militante. Tutte posizioni che mi sono valse l'etichetta di fascista in più di un dibattito: ma, come dire, me ne frego. In nome di questa scelta parresiastica, la condanna, quando è meritata, deve essere altrettanto radicale. Proprio perché Casapound conosce bene il territorio della borgata, proprio perché lì si radica, l'attività con cui sta costruendo, scientemente, l'impalcatura ideologica ed emozionale di un pogrom è una faccenda gravissima. Ancora più grave delle comunissime, ma indirette strumentalizzazioni a cui ci hanno abituato pressoché tutti i partiti.
"Prima gli italiani" è un principio che non condivido, ma trovo rispettabile sul piano della prassi politica. Finché resta, quindi, un programma di assegnazione delle risorse, un certo modo di organizzare il welfare. Diventa, invece, un'oscenità quando si declina nell'odio tribale, pre-politico dei molti contro i pochi. Che i molti siano, in questo caso, essi stessi marginali rispetto a un potere e una cultura che li hanno abbandonati, non cambia le cose: nel microcosmo del quartiere sono comunque i molti, i privilegiati relativi.
La famiglia rom, invece, è doppiamente vittima: prima del medesimo nucleo centrale di potere, quel liberismo coi suoi utili idioti progressisti che Casapound individua giustamente come hostis humani generis, ma poi anche di persone fisiche, con un nome e cognome. Persone che vedono una donna con una bambina in braccio e la minacciano di stupro: nonostante tutta la merda che hanno dovuto ingoiare in questi anni, queste persone avrebbero potuto non farlo. Avrebbero dovuto, perché la dignità è la prima linea di resistenza. Casapound questo lo sa, sa che è facile perderla, la dignità, a Casal Bruciato. E invece di difenderne il valore non negoziabile, Casapound sfrutta proprio il meccanismo disumanizzante posto in essere dalla politica precedente, solo per aggiungere venticinque voti in più ai venticinque che già prende. Per un movimento che si dichiara non conforme, è difficile immaginare conformismo più squallido.
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paoloxl · 6 years ago
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Madalina è un’attivista dei Blocchi Precari Metropolitani: ha ricevuto una notifica di espulsione dall’Italia per cinque anni perché ha partecipato a molte manifestazioni. Una vicenda che fa indignare e rabbrividire
Madalina ha ricevuto una notifica di espulsione dall’Italia, il prefetto le ha ordinato di lasciare il paese per cinque anni. Lei è un’attivista di BPM (Blocchi Precari Metropolitani) in prima fila nelle battaglie per il diritto all’abitare. Nonostante la sua vita e i suoi affetti siano a Roma, le istituzioni italiane hanno deciso che deve andar via. Il motivo? Non è socialmente integrata. Un pretesto, chiaramente, lo scopo è solo punitivo. Il messaggio è chiaro: per i migranti che protestano e si ribellano non c’è spazio. Nell’epoca delle leggi razziali e dell’apartheid vogliono negare ai migranti anche le libertà fondamentali come quella di espressione politica. Madalina, però, ha le idee chiare e non vuole arrendersi. La sua forza è la grande solidarietà che ha ricevuto in questi giorni. Il prossimo 2 febbraio all’occupazione abitativa di Casal Boccone si terrà un’assemblea in suo sostegno «per chiunque si senta Madalina».
Madalina ci spieghi cos’è successo?
Il 15 di gennaio sono stata invitata a presentarmi dai Carabinieri ritirare una notifica, sono andata e lì ho ricevuto il foglio, un provvedimento di allontanamento per motivi di pubblica sicurezza non imperativi. Entro 30 giorni dovrei lasciare il territorio italiano e non potrei tornare prima di 5 anni. Nelle motivazioni c’era scritto che io rappresento un pericolo pubblico per cui dovrei essere allontanata
Quali reati hai commesso per ricevere questo provvedimento?
Ho partecipato alle manifestazioni insieme ai movimenti per il diritto alla casa e ai sindacati che ci appoggiavano. Alla fine tutte le denunce riguardano l’attività sociale. Dicono che in questi anni facendo queste manifestazioni non sono riuscita a integrarmi socialmente. Ho denunce per manifestazioni non autorizzata per i cortei che abbiamo fatto con i Si Cobas e le altre sigle che spesso erano in piazza con noi. Ma non sono mai stata condannata né sono andata a processo. Ho solo delle multe amministrative. In quei momenti non sono stata l’unica denunciata ma secondo me sono stata colpita da questo provvedimento perché sono un’attivista straniera, e per questo non hanno aspettato che si arrivasse al processo né tanto meno alla condanna. Al momento, infatti, non ho ricevuto nessuna condanna. Alla fine dei conti sinceramente le uniche sanzioni che ho subito sono le multe per il biglietto perché ogni tanto non avevo il biglietto e i controllori mi hanno beccata. Ma aldilà di questo non ho un cavolo né per la mia vita personale né per l’attivismo perché ancora non ho subito nessun processo e perciò non possiamo parlare di condanne
Perché secondo te hanno preso questo provvedimento?
Perché stanno attuando delle misure repressive contro gli attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare. È un fatto ovvio. Hanno provato con Paolo, Luca, poi Luciano e tanti altri compagni che sono stati colpiti da altri provvedimenti. Sorveglianza speciale, foglio di via dal territorio romano. Nel mio caso essendo straniera ma comunitaria hanno pensato bene di non aspettare, c’era il rischio concreto che i reati potessero finire in prescrizione o magari che il processo non si fosse mai tenuto. Mi stanno dando resistenza aggravata per qualche picchetto antisfratto in cui abbiamo provato a fare di tutto per le famiglie che si sono trovate senza soluzioni alternative. E alla fine si sono dovute appoggiare nelle occupazioni altrimenti sarebbero rimaste per strada.
Qual è la tua posizione legale in Italia?
Ho residenza, tessera sanitaria, la disoccupazione, pagavo le tasse. Ho una vita normale con un lavoro precario e di merda, sono una persona che tutti i giorni si impegna per chiedere diritti. Insomma nulla di così tanto criminale
Non si sono stati altri casi simili?
Al momento no, neanche nel resto d’Italia. Nel mio caso si tratta di motivi specificamente non imperativi quindi loro dichiarano che non sono pericolosa ma non sono integrata socialmente. Non ha proprio un senso. Questo ci ha colto di sorpresa perché per altre cose danno un foglio di via o per quelli senza dimora hanno fatto delle multe. Perché non pensano che sono poveri e non hanno un reddito ma multano pure loro. Anche quella è una forma di repressione contro la povertà e anche per questo che ci stiamo battendo.
Ti accusano di non esserti integrata, ma cos’è l’integrazione per te?
Ma nemmeno loro lo sanno… almeno io sono molto lucida con le mie idee, so quello che voglio. Loro no. Loro ogni giorno cambiano. Ieri parlavamo di Renzi e di Gentiloni che ci hanno fatto dei danni, anche grazie a loro stiamo soffrendo. Oggi parliamo di questi che ci governano, loro cambiano le idee e i pensieri invece noi abbiamo delle idee chiare. Maddalena ha le idee chiare. Quindi io sono più ché integrata
Qual è la tua storia, come hai iniziato la tua esperienza nella lotta per la casa?
Da 10 anni sto lottando proprio per queste problematiche. Prima vivevo in un campo rom. Mio padre era rom e mia madre rumena. La mia prima abitazione in Italia era in un campo rom. Tramite un amico, siccome avevo deciso di rimanere in Italia mi sono iscritta a scuola per studiare italiano. Il mio obiettivo era studiare e trovare lavoro. Una persona che incontrai mi raccontò che quello era un modo di integrarmi, non volevo rimanere nel campo dove non mi sentivo a mio agio
Possiamo chiederti in quale campo vivevi?
Il campo si trovava sulla Palmiro Togliatti, vicino la fermata del treno e dopo due mesi è stato sgomberato, così ho conosciuto i movimenti. In quel periodo stavamo combattendo contro la repressione delle famiglie rom. Anche oggi si dice che sono tutti ladri, ma nessuno li aiuta nell’integrazione. Allora nel campo c’erano tanti bambini che andavano a scuola. Così ho provato in tutti i modi a fare riconoscere quelle famiglie sul territorio italiano, affinché avessero un’integrazione e dei diritti. Da lì ho iniziato una battaglia per i diritti e da quel tempo fino a oggi ho studiato, ho preso la licenza media e mi sono iscritta al liceo. Ho frequentato anche il corso come operatore socio-sanitario. Purtroppo non ho mai concluso gli studi, il giorno dell’esame un’occupazione è stata sgomberata e io ho scelto di stare vicino a quelle famiglie. Così ho perso l’esame. Per riprendere gli studi avrei dovevo pagare di nuovo. Ma non avendo un lavoro ho rinunciato. Poi ho trovato lavoro in una cooperativa di pulizie. Fino ad aprile scorso avevo un lavoro, seppur precario avevo comunque un’entrata mensile. Poi la cooperativa ha chiuso e siamo entrati tutti in disoccupazione.
Quali reazioni ci sono state al tuo provvedimento di allontanamento?
Con il loro attacco volevano spaventare gli attivisti stranieri. Invece in questo momento si sono avvicinati tutti. Non solo dove vivo ma anche nelle altre città hanno capito il segnale di repressione. Non stanno attaccando solo Madalina ma attaccano la vita di un’attivista. Può essere un punto di partenza per il governo contro gli altri attivisti stranieri. Per questo il provvedimento non deve passare. Perché potrebbe essere un precedente pericoloso, potrebbe diventare uno strumento di repressione contro chi fa attivismo, contro chi sta nelle lotte. Sono passati tanti governi e ognuno con la sua idea ma le persone rimangono comunque a combattere perché è un diritto. Per questo si trova anche una comprensione da parte delle persone perché chiunque si identifica con Madalina. Questo è il messaggio. Chiunque sta lottando in piazza si può identificare con Madalina perché in quanto straniera rischia l’espulsione. Questi provvedimenti sono veramente infami
Quali sono i prossimi passaggi?
Il primo febbraio stiamo organizzando un’assemblea pubblica a Casal Boccone alle 5 di pomeriggio per chiunque si senta Madalina. La solidarietà si fa sempre più forte e voglio ancora andare fino alla fine, non possiamo lasciarli passare, ma non tanto per Madalina ma per il futuro, per quello che può accadere al prossimo.
Antonio Sanguinetti
da DinamoPress
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«Sono stata convocata dai carabinieri, mi sono presentata in caserma e ho ricevuto un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano per cinque anni. Dicono che non sono integrata» afferma Madalina, cittadina europea nata in Romania e residente a Roma. La donna è un’attivista dei movimenti per il diritto all’abitare, da anni si batte per le persone che non riescono a pagare un affitto. Per questo adesso rischia di doversene andare dal paese in cui si è costruita una vita.
«Sono arrivata qui dieci anni fa – racconta – Mio padre era rom e mia madre romena. Siamo finiti a vivere in un campo. Quando ho deciso di rimanere in Italia mi sono iscritta a scuola per studiare la lingua e la storia di questo paese. Poi ho conosciuto i movimenti e sono riuscita a lasciare il campo, ambiente in cui non mi sentivo a mio agio».
MADALINA PRENDE LA LICENZIA media e inizia a frequentare una scuola superiore per adulti, vuole diventare operatrice socio-sanitaria. «Non mi sono diplomata perché il giorno dell’esame c’è stato uno sgombero e ho scelto di stare vicino alle famiglie che stavano perdendo la casa. Per riprovarci avrei dovuto pagare, ma non avevo soldi perché ero disoccupata».
QUALCHE TEMPO DOPO viene assunta in una cooperativa che fa le pulizie nei supermercati. A febbraio dello scorso anno l’impresa chiude e tutti i lavoratori rimangono senza impiego. Il decreto che le intima di andarsene risale allo stesso mese, anche se rimane in standby fino al 15 gennaio di quest’anno. Emesso sotto il governo precedente, notificato con il nuovo: un’inquietante continuità. «Il provvedimento di allontanamento – spiega l’avvocato Francesco Romeo, che difende la donna – è basato su denunce mai tradotte in sentenze, né tantomeno in processi. Queste dimostrerebbero una mancanza di integrazione nella società italiana. Un ragionamento tautologico che nasconde un sostrato di violenza. La violenza non riguarda solo il processo penale, le condanne, gli arresti, ma anche queste misure amministrative che impongono la rottura di legami e relazioni costruite con fatica».
Madalina tiene a sottolineare che tutte le denunce ricevute riguardano la sua attività politica di difesa dei diritti delle persone senza casa. Nessun interesse individuale dietro quelle azioni. «Non è Madalina a essere messa sotto accusa, ma l’attivista. Vogliono spaventare tutti gli stranieri che lottano – afferma – Per questo è importante che la risposta sia di solidarietà e non di paura. Venerdì primo febbraio faremo un’assemblea nell’occupazione di via Casal Boccone 112».
ACCANTO A LEI siede Debora, una donna romana che la guarda e annuisce. «Sei anni fa venivo fuori da una separazione – dice senza riuscire a trattenere le lacrime – Ero finita per strada. Incontrai Madalina e le spiegai la situazione. Non ci conoscevamo, ma mi invitò a stare da lei. Da allora viviamo insieme, anche adesso che ho un nuovo fidanzato. Siamo grandi amiche». Integrazione è un concetto ambiguo. Dignità no.
Giansandro Merli
da il manifesto
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