#Blocco 11
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L'incredibile fuga da Auschwitz di Rudolf Vrba e di Alfred Wetzler
Il 7 aprile 1944 Rudolf Vrba e Alfred Wetzler decisero di provare ciò che molti altri avevano già tentato senza successo a fare: fuggire da Auschwitz e sopravvivere per raccontarlo. Per loro non si trattava soltanto di salvare le proprie vite; si trattava di mettere il mondo al corrente degli orrori che si stavano consumando nell’inferno del campo di sterminio. I due, provenienti entrambi da…
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#1943#1944#Alfred Wetzler#Auschwitz#Birkenau#Blocco 11#fuga#ghetto#lager#Pietro Biscaro#rapporto#Rudolf Vrba#Slovacchia#Theresienstadt
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L'incredibile fuga da Auschwitz di Rudolf Vrba e di Alfred Wetzler
Il 7 aprile 1944 Rudolf Vrba e Alfred Wetzler decisero di provare ciò che molti altri avevano già tentato senza successo a fare: fuggire da Auschwitz e sopravvivere per raccontarlo. Per loro non si trattava soltanto di salvare le proprie vite; si trattava di mettere il mondo al corrente degli orrori che si stavano consumando nell’inferno del campo di sterminio. I due, provenienti entrambi da…
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In Iran ci sono 11 condannati a morte e 400 sono in carcere fino a 10 anni tra le persone coinvolte nelle proteste. #teheran #11condannatiamorte #18milaarresti #448manifestantiuccisi #ayatollah #crepenelbloccodipotere #FabrizioSbardella #iran #MahsaAmini #MohsenShekari #muharebeh #MajidRezaRahnavard
#teheran#11 condannati a morte#18 mila arresti#448 manifestanti uccisi#ayatollah#crepe nel blocco di potere#Fabrizio Sbardella#Iran#Masha Amini#muharebeh#Majid Reza Rahanavard
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A CHE SERVE L’UNIFIL?
La storia è nota. Migliaia di profughi della Guerra dei 6 Giorni vengono accolti dalla Giordania. Ma presto si dimenticano di essere ospiti di uno Stato. Girano per le strade armati e senza documenti, organizzano posti di blocco per raccogliere non meglio specificate tasse per la causa palestinese, perquisiscono i civili giordani, cercano di convincerli ad entrare nell’OLP nonostante siano soggetti alla leva militare giordana, rivendicano la competenza dell’OLP per i reati commessi in territorio giordano. Insomma, vogliono uno Stato nello Stato.
Quando nel 1970 questi profughi armati cercano addirittura di rovesciare re Husayn, la Giordania reagisce pesantemente. È il «Settembre Nero». Scoppia una guerra civile che durerà un anno. L’OLP sdogana la pratica degli scudi umani, che causano decine di migliaia di morti tra i civili, che per i miliziani islamici sono martiri. Rimarranno uccisi circa 6 mila guerriglieri. Gli altri si rifugeranno in Libano, dove li aspettano 100 mila profughi della Nakba, che non vedono l’ora di regolare i conti con Israele.
Le fazioni palestinesi si stanziano nel sud del Libano. E incominciano a fare il tiro a segno sulle città della Galilea. Di tanto in tanto sconfinano in Israele per compiere mattanze, come quella dell’11 marzo 1978, in cui muoiono 37 cittadini israeliani, tra cui 13 bambini.
Israele non resta a guardare. Il 14 marzo 30 mila soldati dell’IDF invadono il Libano ricacciando in una settimana l’OLP al di là del fiume Leonte, perdendo soltanto 20 uomini contro i 1000 dell’OLP, oltre a 3000 civili. In pochi giorni si riunisce il Consiglio di Sicurezza ONU, che emana la Risoluzione n. 425, con cui viene intimato ad Israele di ritirarsi, perché a calmare le acque ci penserà appunto l’UNIFIL, la Forza Multinazionale.
Questo UNIFIL, oltre ad assistere la popolazione civile, ha il compito di aiutare il Libano a ristabilire la propria sovranità, calpestata dai gruppi palestinesi che utilizzano il sud per lanciare attacchi a Israele. E dovrà coadiuvarlo nel disarmo delle milizie palestinesi. Il Consiglio di Sicurezza vuole che Israele se ne torni a casa, ma tra la linea blu e il fiume Leonte non dovrà rimanere neppure un Fedayyn con una scacciacani.
Israele si ritira. Ma sia l’esercito del Libano che l’UNIFIL non combinano nulla, a parte fare la guardia ai cedri millenari. Cacciate dall’IDF, nel giro di un anno le milizie palestinesi si ripresentano nel sud più agguerrite che mai. Nel frattempo Komeini è salito al potere ed è nata la sanguinosa Hezbollah, che riprende lo sport preferito dei guerriglieri islamici: i razzi verso la Galilea. Tanto che Israele è costretto nel 1982 a invadere ancora.
Sarà sempre la stessa storia, con ulteriore replica nel 2006. Da quasi mezzo secolo, nel rispetto delle decisioni del Consiglio di Sicurezza, ogni volta Israele lascia il Libano attendendo invano la bonifica proclamata dall’ONU, ossia il disarmo completo di ogni gruppo armato nel sud. Le successive quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza continuano a rimanere lettera morta.
Israele ha appena invaso per la quarta volta il Libano nel tentativo di sbaragliare Hezbollah, foraggiato dall’Iran che gli manda armi attraverso la Siria, sotto lo sguardo non troppo severo proprio di quelli dell’UNIFIL, che in tutti questi anni hanno visto sotto il naso spuntare come funghi kilometri di tunnel come quelli di Gaza. Ora Hezbollah, secondo una tecnica ormai collaudata, si è ritirata a ridosso della forza multinazionale, sulla quale Israele, visti i precedenti, ripone ben poca fiducia. Ma volendo chiudere i conti con il Partito di Dio una volta per tutte, Israele sta entrando in un pesante conflitto con la forza multinazionale, che non vuole saperne di andarsene, almeno per ora.
Ma se l’UNIFIL è stato inviato nel sud del Libano dal Consiglio di Sicurezza ONU per disarmare qualsiasi milizia ostile a Israele, visti i fallimenti dell’ultimo mezzo secolo, per quale motivo Israele non dovrebbe esigere che l’UNIFIL svolga il compito per cui è stato creato? «Se non ci pensate voi, ci pensiamo noi» avrebbe detto Herzl Halevi, capo di stato maggiore dell’esercito israeliano.
Antonello Tomanelli.
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Nulla sarà come prima.
Tre anni fa era "solo" il lavoro, con annessi e connessi, con le difficoltà che con il passare del tempo ci hanno messo di fronte ad una situazione a dir poco di disagio o meglio ancora catastrofica….ma il fondo lo dobbiamo ancora raggiungere: in Italia la magistratura in cui tutti speravano ha detto, in buona sostanza o puntura o non mangi. E non è che le cose vadano molto diversamente in altre parti del mondo: tanto per dire, in Canada i giudici hanno detto che sia gli arresti dei manifestanti che il blocco dei conti bancari sono assolutamente legittimi.
Ora i mutui sono triplicati per non parlare di benzina alimenti e bollette, ma arriverà il salvatore, il Q o il guru di turno.
No. L'unico salvatore che ci potrà mai essere ce l'hai di fronte allo specchio.
Leva la maschera amico e amica mia.
È una semplice questione di raziocinio: pensi che ti possano salvare il culo i ricorsi in tribunale? Credi ancora che i mezzi approntati dal sistema possano volgersi in tuo favore? Credi ancora in politica e giustizia? Perché se sei ancora a questo punto, forse la questione coso19 non ti ha dato una lezione sufficiente.
Hanno inoculato i bambini, e già questo dovrebbe bastare.
Gli artefici di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni sono tutti ancora in posti di comando, con tanto di segreto militare.
Le case farmaceutiche protagoniste della campagna vaccinale stanno ancora beatamente facendo soldi a palate.
Ovunque si parla di reazioni avverse anche fatali, morti improvvise, ma tutto procede come se niente fosse.
Si mandano armi ad uno Stato con cui non abbiamo niente a che fare, ma è perché l'articolo 11 della costituzione va reinterpretato in chiave gialloblù.
Insetti.
Casa a classi energetiche.
Auto a combustione estinte,
Gli UFI…
E queste sono solo alcune piccole pennellate di un quadro esposto a Davos che definire dimmmerda è un eufemismo.
È servito comprarti l'auto euro 5 anche se la vecchia funzionava ancora benone? No. Te l'hanno bloccata comunque: se l'obsolescenza programmata non basta, te ne impedisco l'uso per legge.
Ora, credi davvero che per le case non sarà lo stesso, e che la ristrutturazione che hai già in mente ti basterà per schivare la mannaia di questi criminali? La tua ristrutturazione non basterà mai, perché sposteranno gli standard sempre più in là: lo hanno già fatto con le auto e hanno visto che il popolo bue accetta tutto, perché non farlo su qualcos'altro che per loro è infinitamente più redditizio?
Ma la vera domanda è un'altra: ancora non ti basta? Ancora non hai capito che l'unica salvezza non verrà dall'esterno, ma solo da te stesso , dal tuo cambiamento, e dall'unione di tanti uomini che si sono guardati allo specchio e hanno deciso che si sono rotti i coglioni?
Stanno continuando ad alzare l'asticella.
Forse è il caso di bloccargli la mano, e infilargli quella asticella su per il culo.
Ma non solo un pezzettino. Non un pezzo per volta.
No. Tutta insieme. Tutta in una volta con insetti, casa a classi energetiche, auto elettrica, siringa, armi e green pass.
Perché questi stanno andando spediti verso crediti al carbonio, moneta digitale a tempo e ci manca un tanto così per lo sdoganamento definitivo dell'eutanasia obbligatoria al raggiungimento di una certa età.
Possiamo ancora prendere in mano l'asticella, possiamo ancora cambiare le cose cambiando noi stessi, le nostre credenze, finendola di applaudire chi recita.
Nessun mercante fa affari senza la complicità di chi compera la sua merce.
Siamo ancora in tempo.
Nulla sarà come prima.
Ma nulla deve essere come prima, perché è proprio quel PRIMA che ci ha portato a questo.
Fabiano Mazzoni.
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È chiaro a tutti ormai che, in larga misura, la crisi (Qatargate) è ormai fuori dal controllo dell’Ue: “La democrazia europea è sotto attacco” (Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo) (...).
Giovedì 15 dicembre, i presidenti e i primi ministri europei si sono riuniti a Bruxelles per l’ultimo vertice dei leader dell’Ue nell’anno 2022, battezzato “il vertice dell’orrore”. Il presidente, Charles Michel, in evidente imbarazzo poiché (...), all’apertura della nuova ambasciata dell’Ue a Doha a settembre, ha parlato della necessità di impegnarsi in modo costruttivo con il Qatar (circa le stesse parole usate dall’arrestata Eva Kaili) (...).
Dalla Germania, il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha detto che Berlino (deve) mantenere le forniture di gas dal Qatar nonostante lo scandalo. (...) L’agitazione del presidente francese, in caduta libera in casa, è tutta finalizzata ad un recupero di ruolo internazionale; la sua nazionale di calcio con 8 su 11 giocatori della Franceafrique, (è al contempo) simbolo ed emblema dell’impero europeo superstite (e dall'altro dei mantra del wokismo accogliente, quello che da "faro della civiltà nel Mondo" ha reso l'Europa un retroporto degradato tutto putas e pusher, ndr).
(...) È probabile che la crisi sulla presunta “corruzione” sia prodromica e funzionale ai passaggi che seguiranno (...). Sul piatto della contesa si trovano le reti finanziarie: quelle woke (attualmente al potere) promotrici del mantra della anti-corruption (il classico "poche mele marce, noi siamo parte lesa"); quelle variegate ma convergenti della post-finanza – science&tech, trans and post-human, crypto – che intendono sostituirsi al blocco di potere woke; quelle dei detentori di petrodollari che non potendo colpire direttamente gli Stati Uniti (come avvenne nel 9/11) partecipano alla spartizione dell’Europa (loro obiettivo plurisecolare); quelle alter-finance, capitanate dalla Cina, prima detentrice assoluta del debito americano, attraverso le galassie Brics e Sco, in ampia espansione, che mirano ad un ruolo riconosciuto a livello globale.
via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-qatargate-cosi-loffensiva-russa-mettera-fine-al-partito-unico-europeo/2458614/
Un bel quadretto complessivo sui giochini globali che fa venire i brividi.
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"ChatGpt è di nuovo disponibile per gli utenti in Italia. Siamo entusiasti di accoglierli di nuovo e rimaniamo impegnati a proteggere la loro privacy.Abbiamo incontrato o chiarito le questioni sollevate dal Garante": lo spiega un portavoce dell'azienda in una comunicazione ufficiale a pochi giorni dal termine ultimo, del 30 aprile, fissato dal Garante della Privacy italiano. Accedendo alla pagina del servizio gli utenti italiani vengono accolti da un Welcome back.
"OpenAI ha fatto pervenire una nota nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell'Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile, spiegando di aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l'esercizio dei loro diritti". Lo rende noto il Garante della Privacy.
Inoltre, ChatGpt ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, devono dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori. Nella maschera di registrazione al servizio, infine, è stata inserita la richiesta della data di nascita "prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell'ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all'uso del servizio"
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CRUNCHYROLL: PRESENTATO UFFICIALMENTE IL PALINSESTO SIMULCAST INVERNO 2023
Fra nuove serie e anime in prosecuzione, da gennaio verranno distribuiti più di 40 titoli!
Ce lo avevano praticamente già spoilerato quasi tutto, durante il loro giro del mondo in 80 convention, ma alla fine eccolo qua, il palinsesto invernale 2023 di Crunchyroll.
Hime e Yuzu sono più raggianti che mai, perché ci stanno per portare ben 33 nuove serie stagionali (e non sono ancora tutte!), alle quali vanno sommate le 11 in prosecuzione e gli ormai numerosi latecast dub ita. Non male, eh? Sfido a non trovare nulla che sia di vostro gusto, visto che come ormai ci hanno abituato, ce n'è davvero un po' per tutti.
Fra l'altro non voglio pensare ai poveri traduttori, eroi veri, che ormai fra simulcast e recuperi in blocco, avranno delle percentuali di caffeina nel sangue che Fry spostati proprio. Sappiate che vi sono vicino.
IN ARRIVO DAL 23 DICEMBRE
LEE’S DETECTIVE AGENCY
IN ARRIVO DA GENNAIO
BOFURI: I DON’T WANT TO GET HURT, SO I’LL MAX OUT MY DEFENSE (Stagione 2)
NIER:AUTOMATA VER1.1A
IN ARRIVO DAL 4 GENNAIO
BUNGO STRAY DOGS (Stagione 4)
THE ICE GUY AND HIS COOL FEMALE COLLEAGUE
TOMO-CHAN IS A GIRL!
IN ARRIVO DAL 5 GENNAIO
REVENGER
THE ICEBLADE SORCERER SHALL RULE THE WORLD
IN ARRIVO DAL 6 GENNAIO
BUDDY DADDIES
SUGAR APPLE FAIRY TALE
THE LEGEND OF HEROES: TRAILS OF COLD STEEL – NORTHERN WAR
IN ARRIVO DAL 7 GENNAIO
CHILLIN’ IN MY 30S AFTER GETTING FIRED FROM THE DEMON KING’S ARMY
DON’T TOY WITH ME, MISS NAGATORO (Stagione 2)
THE MISFIT OF DEMON KING ACADEMY (Stagione 2)
THE REINCARNATION OF THE STRONGEST EXORCIST IN ANOTHER WORLD
TRIGUN STAMPEDE
IN ARRIVO DAL 8 GENNAIO
BY THE GRACE OF THE GODS (Stagione 2)
HANDYMAN SAITOU IN ANOTHER WORLD
IN/SPECTRE (Stagione 2)
SAVING 80,000 GOLD IN ANOTHER WORLD FOR MY RETIREMENT
THE TALE OF OUTCASTS
IN ARRIVO DAL 9 GENNAIO
AYAKASHI TRIANGLE
MALEVOLENT SPIRITS: MONONOGATARI
REBORN TO MASTER THE BLADE: FROM HERO-KING TO EXTRAORDINARY SQUIRE
THE VAMPIRE DIES IN NO TIME (Stagione 2)
VINLAND SAGA (Stagione 2)
IN ARRIVO DAL 10 GENNAIO
CAMPFIRE COOKING IN ANOTHER WORLD WITH MY ABSURD SKILL
NINGEN FUSHIN: ADVENTURERS WHO DON’T BELIEVE IN HUMANITY WILL SAVE THE WORLD
IN ARRIVO DAL 11 GENNAIO
KAINA OF THE GREAT SNOW SEA
IN ARRIVO DAL 13 GENNAIO
THE FRUIT OF EVOLUTION : BEFORE I KNEW IT, MY LIFE HAD IT MADE (Stagione 2)
IN ARRIVO DAL 14 GENNAIO
THE FIRE HUNTER
IN ARRIVO DAL 18 GENNAIO
SORCEROUS STABBER ORPHEN (Stagione 3)
IN ARRIVO NEL CORSO DELLA STAGIONE
SAINT SEIYA: KNIGHTS OF THE ZODIAC (Stagione 3)
Come sempre, sono rimaste ancora fuori delle serie, cinque in tutto se il calendario ufficiale non mente. Aspettatavi altri annunci nel corso delle prossime settimane, insomma.
ANCORA IN CORSO
SHADOWVERSE FLAME
BLUE LOCK
IDOLISH7 THIRD BEAT! (Parte 2)
DIGIMON GHOST GAME
BORUTO: NARUTO NEXT GENERATIONS
ONE PIECE
MY HERO ACADEMIA (Stagione 6)
PLAY IT COOL, GUYS
TO YOUR ETERNITY (Stagione 2)
WELCOME TO DEMON SCHOOL! IRUMA-KUN (Stagione 3)
YOWAMUSHI PEDAL (Stagione 5)
Chiudo facendo anche un riassuntino sugli attuali anime disponibili con doppiaggio in italiano, vista che sta cominciando a farsi una bella lista!
TITOLI DOPPIATI
DEMON SLAYER: KIMETSU NO YAIBA MUGEN TRAIN ARC - Completa
DEMON SLAYER: KIMETSU NO YAIBA ENTERTAINMENT DISTRICT ARC - Completa
THE RISING OF THE SHIELD HERO (Stagione 1) - In corso
MY DRESS-UP DARLING - Completa
TOKYO REVENGERS (Stagione 1) - In corso
JUJUTSU KAISEN (Stagione 1) - In corso
RANKING OF KINGS - In corso
THAT TIME I GOT REINCARNATED AS A SLIME (Stagione 1) - In corso
SPY×FAMILY (Parte 1) - In corso
MOB PSYCHO 100 (Stagione 1) - In arrivo
DR. STONE (Stagione 1) - In corso
Che ne dite, se lo sono meritati anche stavolta il Premium? Secondo me sì. Fatemi sapere nei commenti cosa pensate di guardarvi!
* NON VUOI PERDERTI NEANCHE UN POST? ENTRA NEL CANALE TELEGRAM! *
youtube
Autore: SilenziO)))
blogger // anime enthusiast // twitch addict // unorthodox blackster - synthwave lover // penniless gamer
[FONTE]
#lee's detective agency#arknights#anime#crunchyroll#streaming#sub ita#dub ita#simulcast#on demand#latecast#inverno 2023#bofuri#nier#nier automata#bungo stray dogs#tomo chan#tomo chan is a girl!#nagatoro#the ice guy and his cool female colleague#the iceblade sorcerer shall rule the world#revenger#buddy daddies#sugar apple fairy tale#trails of cold steel#by the grace of the gods#trigun#the legend of heroes#kaiko sareta ankoku heishi 30 dai no slow na second life#trigun stampede#the misfit of demon king academy
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🔴⚫️ Milan inarrestabile! Fonseca e Leao puntano allo scudetto dopo la vittoria contro il Real Madrid in Champions. 🏆💪 Un nuovo patto per crescere e sognare in grande! ✨ #ForzaMilan #Scudetto #RafaelLeao #Fonseca #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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L'anime Dragon Ball Daima debutterà l'11 ottobre L'anime andrà in onda in un nuovo blocco di programmazione il venerdì alle 23:40. Read more:--> https://www.gonagaiworld.com/lanime-dragon-ball-daima-debuttera-l11-ottobre/?feed_id=2389&_unique_id=66d593a12f3e5 #AkiraToriyama #DAIMA #DragonBall #DragonBallDaima #ToeiAnimation
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Modalità aereo bloccata: la soluzione definitiva per Windows 11
La modalità aereo bloccata su Windows 11 può essere estremamente frustrante. Quando il tuo dispositivo si blocca in questa modalità, non puoi più utilizzare il Wi-Fi, il Bluetooth o altre connessioni di rete. Questo può rendere difficile svolgere attività quotidiane come il lavoro, lo streaming o persino la comunicazione con gli amici. Fortunatamente, ci sono alcune soluzioni che puoi provare per risolvere questo problema una volta per tutte.
Non riesci a disattivare la modalità aereo su Windows 11? Guida completa per risolvere il problema.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio le possibili cause della modalità aereo bloccata su Windows 11 e ti forniremo i passaggi necessari per risolvere il problema. Copri argomenti come la diagnostica del problema, la configurazione di rete e il troubleshooting passo-passo. Alla fine, avrai tutti gli strumenti necessari per liberarti dalla modalità aereo bloccata e tornare a utilizzare il tuo dispositivo Windows 11 senza problemi di connettività.
Cosa può causare la modalità aereo bloccata su Windows 11?
Ci sono diverse possibili ragioni per cui il tuo dispositivo Windows 11 potrebbe rimanere bloccato in modalità aereo: Conflitti di driver: I driver di rete, Wi-Fi o Bluetooth obsoleti o danneggiati possono causare problemi di connettività e attivare la modalità aereo bloccata. Impostazioni di rete errate: Configurazioni di rete non corrette, come indirizzi IP errati o impostazioni del firewall, possono impedire il corretto funzionamento della connettività. Aggiornamenti di sistema incompleti: Gli aggiornamenti di Windows 11 a volte possono causare problemi con le funzionalità di rete, portando al blocco in modalità aereo. Problemi hardware: In rari casi, problemi hardware come schede di rete difettose o danni fisici possono impedire alle connessioni di funzionare correttamente. Identificare la causa esatta del problema è il primo passo per trovare una soluzione efficace per la modalità aereo bloccata sul tuo dispositivo Windows 11.
Diagnosticare e risolvere la modalità aereo bloccata
Ecco alcune azioni da intraprendere per risolvere il problema della modalità aereo bloccata: Prova a riavviare il PC Se ti trovi bloccato in modalità aereo di Windows 11, dovresti provare a riavviare il PC. Questo errore potrebbe essere causato da bug ed errori temporanei, che potrebbero essere risolti semplicemente riavviando il PC. Aggiornare i driver di rete Uno dei primi passaggi da eseguire è verificare se i driver di rete, Wi-Fi e Bluetooth sul tuo dispositivo sono aggiornati. Driver obsoleti o danneggiati possono essere una delle principali cause della modalità aereo bloccata. - Clicca con il tasto destro del mouse sul menu Start , cerca Gestione dispositivi e aprilo. - In Gestione dispositivi, espandi la sezione Schede di rete facendo doppio clic su di essa.
- Ora seleziona il driver di rete, fai clic destro su di esso e poi clicca su Aggiorna driver per aggiornare i driver di rete. - Dovrai farlo individualmente per tutti i driver di rete sul tuo PC. Una volta fatto, riavvia il PC e non dovresti più riscontrare il problema. Dopo aver aggiornato i driver, riavvia il tuo dispositivo Windows 11 e verifica se il problema della modalità aereo bloccata è stato risolto. Configurare correttamente le impostazioni di rete Se i driver sono aggiornati ma il problema persiste, potrebbe essere necessario verificare e correttamente configurare le impostazioni di rete del tuo dispositivo. - Apri il Pannello di controllo e vai su "Rete e Internet" > "Centro connessioni di rete e condivisione". - Fai clic su "Modifica impostazioni scheda" e assicurati che le impostazioni per IPv4 e IPv6 siano corrette (ad esempio, indirizzo IP, subnet mask, gateway predefinito, ecc.).
- Vai su "Windows Defender Firewall" e verifica che non ci siano regole che bloccano le connessioni di rete. - Disattiva temporaneamente il firewall e vedi se il problema della modalità aereo bloccata viene risolto. In caso affermativo, configura il firewall in modo da consentire le connessioni di rete. Una corretta configurazione di rete può aiutare a prevenire il blocco in modalità aereo su Windows 11. Eseguire il troubleshooting della connettività di rete Se le soluzioni precedenti non hanno funzionato, è il momento di eseguire un troubleshooting più approfondito della connettività di rete sul tuo dispositivo. - Premi la combinazione di tasti Windows + I per aprire le Impostazioni sul tuo PC. - Per impostazione predefinita verrai indirizzato alla sezione Sistema nell'app Impostazioni . - Qui cerca Risoluzione problemi e cliccaci sopra. Nell'opzione Risoluzione problemi , clicca su Altri strumenti di risoluzione dei problemi.
- Fare clic sull'opzione Esegui accanto alla voce Rete e Internet. - Ora segui le istruzioni sullo schermo per risolvere i problemi della tua rete. Questi passaggi di troubleshooting approfonditi dovrebbero aiutarti a identificare e risolvere la causa della modalità aereo bloccata sul tuo dispositivo Windows 11.
Soluzioni avanzate per la modalità aereo bloccata
Se i passaggi precedenti non hanno risolto il problema, è possibile provare alcune soluzioni più avanzate: Eseguire una pulizia del Registro di sistema Il Registro di sistema di Windows 11 può a volte contenere voci errate o danneggiate che possono causare problemi di connettività, inclusa la modalità aereo bloccata. Eseguire una pulizia del Registro può aiutare a risolvere questo problema. - Apri l'Editor del Registro di sistema facendo clic con il pulsante destro del mouse sul menu Start e selezionando "Esegui". - Digita "regedit" e premi Invio per aprire l'Editor del Registro. - Naviga fino a HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMCurrentControlSetServicesTcpipParameters e HKEY_LOCAL_MACHINESYSTEMCurrentControlSetServicesWinsock. - Fai clic con il pulsante destro su ciascuna di queste chiavi e seleziona "Esporta" per creare un backup del Registro. - Seleziona "Cancella" per eliminare le voci del Registro in queste posizioni. - Riavvia il tuo dispositivo Windows 11 e verifica se il problema della modalità aereo bloccata è stato risolto. Ripristinare le impostazioni di rete predefinite Se tutte le altre soluzioni non hanno funzionato, puoi provare a ripristinare le impostazioni di rete predefinite del tuo dispositivo Windows 11. - Innanzitutto, apri l' app Impostazioni sul tuo PC. Puoi farlo premendo la combinazione di tasti Windows + I sulla tua tastiera. Puoi cercare o aprire l'app Impostazioni dal menu Start. - Nelle impostazioni, vai alla sezione Rete e Internet dalla barra laterale sinistra. Qui clicca su Impostazioni di rete avanzate.
- Ci sarà un'opzione chiamata Ripristino della rete. Clicca su questa opzione e questo ripristinerà le tue impostazioni di rete e non avrai più il problema che stavi riscontrando. Questo ripristinerà tutte le impostazioni di rete ai valori predefiniti, risolvendo potenziali conflitti che potrebbero aver causato la modalità aereo bloccata.
Conclusione
In questo articolo, abbiamo esplorato in dettaglio come risolvere il problema della modalità aereo bloccata su Windows 11. Abbiamo analizzato le possibili cause, dalla configurazione errata dei driver di rete alle impostazioni di rete non corrette, e fornito passaggi dettagliati per diagnosticare e risolvere il problema. Ti invitiamo a provare queste soluzioni e a lasciarci un commento per condividere la tua esperienza. Siamo qui per aiutarti a risolvere qualsiasi problema tu possa avere con il tuo dispositivo Windows 11.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Modalità aereo bloccata: la soluzione definitiva per Windows 11. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Lavori alla stazione di Ceccano, blocco dei treni venerdì 7 giugno dalle 11 alle 13,30
Saranno due i convogli bloccati: il regionale 12609 (Roma Termini 10.14 – Cassino 12.45) e il regionale 12610 (Cassino 12.18 – Roma Termini 14.48). La linea verrà chiusa dalle 11 alle 13,30 circa, per lavori alla stazione di Ceccano: i viaggiatori effettueranno la corsa in treno nella tratta Roma – Frosinone e viceversa, mentre da/per Cassino saranno attivi dei bus, i cui tempi di percorrenza…
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Guerra in Palestina: la risposta dell'Università Federico II
La guerra in Palestina ha aperto un dibattito a livello internazionale di cui molte università, in Italia e nel mondo, sono protagoniste. Lo dimostrano le proteste degli studenti, i documenti ufficiali delle facoltà e le decisioni in merito ai bandi di collaborazione con Israele. In questo dibattito ha voluto inserirsi anche l'ateneo napoletano Federico II con un documento ufficiale che pubblichiamo integralmente. Guerra in Palestina: il testo dell'Università Federico II Il documento della Federico II si apre con la totale condanna dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Di contro, non può non considerare la risposta di Israele come eccessiva. Il brutale attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha causato la morte di 1200 civili, in gran parte giovani, donne e bambini, e il rapimento di oltre 250 israeliani, la gran parte dei quali, ormai, debbono annoverarsi tra le vittime. Un orrore! Il governo israeliano ha però risposto con una ancor più brutale serie di interventi armati e di bombardamenti a Gaza e in ampie zone della Cisgiordania che hanno prodotto, ad oggi, oltre 35.000 morti e quasi 74.000 feriti. Secondo l’ONU l’80% di queste vittime sono donne e minori. Il blocco degli aiuti umanitari e la totale distruzione delle infrastrutture civili che ne sono seguite – tra queste tutte quelle educative – ha causato una crisi umanitaria senza precedenti, in una delle zone più densamente abitate del Medio Oriente. L’Organizzazione delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno più volte parlato di una situazione “fuori controllo”. La Corte internazionale di Giustizia sulla guerra in Palestina Il documento prosegue ricordando le misure adottate nei confronti di Israele dalla Corte internazionale di Giustizia. Con l'ordinanza n.192 del 26 gennaio 2024 la Corte internazionale di Giustizia ha adottato misure cautelari nei confronti dello stato di Israele sulla base del ricorso del Sud Africa, cui si è di recente unito anche l’Egitto, di violazioni della Convenzione contro il crimine di genocidio.Questi eventi debbono essere compresi, sebbene non giustificati, nel quadro di un conflitto di lungo periodo che ha visto fallire tutti i diversi piani di pace elaborati dalle istituzioni internazionali, e che vede disattese le oltre 69 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite concernenti la Palestina e/o Israele. Tra queste, la risoluzione n. 465 che condanna la politica di colonizzazione dei territori occupati da parte di Israele, chiedendo la cessazione della pianificazione di nuovi insediamenti e lo smantellamento di quelli esistenti. Finanche la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 25 marzo 2024 (n. 2728) che chiede il cessate il fuoco è stata ignorata. Assistiamo invece al rischio di una ulteriore escalation delle violenze, con l’operazione militare israeliana a Rafah, con l’inasprimento del conflitto in Libano meridionale, e in Iran e la sua estensione in altre aree del Medioriente. La guerra come mezzo di soluzione dei conflitti Non dimentichiamo, prosegue il testo, la guerra in atto in Palestina va ad aggiungersi a tanti altri conflitti che si stanno consumando in altre parti del mondo. Questo conflitto si affianca alla guerra in corso dal febbraio 2022 seguita all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e ai tanti altri che segnano il nostro presente. Di qui la crescente corsa al riarmo e all’aumento delle spese militari, che coinvolge anche i paesi europei, e tra questi il nostro. Nel solco dell’articolo 11 della nostra Costituzione, lo Statuto del nostro Ateneo all’art. 9. dichiara che “L'Università avversa l'utilizzo dei risultati delle proprie attività per applicazioni che perseguano scopi contrari ai principi della dignità e libertà dell'uomo e della pacifica convivenza fra i popoli”. Proprio in momenti nei quali la guerra sembra tornata a essere strumento ordinario di risoluzione dei conflitti internazionali, e in cui la ricerca scientifica e tecnologica rischia di essere sempre più utilizzata a fini bellici, è necessario ribadire l’impegno del sistema Universitario, e del nostro Ateneo (il cui fondatore si rese protagonista nella prima metà del XIII secolo della cosiddetta “crociata della pace”), a favorire e sostenere una visione alternativa della politica, della società e della convivenza. A partire dalla regolamentazione delle ricerche o loro applicazioni dual use, tenuto conto della stessa Raccomandazione (UE) 2021/1700 della Commissione del 15 settembre 2021 sui programmi interni di conformità relativi ai controlli della ricerca riguardante prodotti a duplice uso. Il ritorno dei nazionalismi La libertà di espressione del pensiero, come afferma l'Università, rischia di essere completamente soffocata dall'emergere di nazionalismi e di pulsioni razziste. Viviamo ormai in un contesto di nazionalismi sempre più violenti, di crescenti e intollerabili pulsioni antisemite, antiarabe, xenofobe, e di preoccupante repressione del dissenso e di censura al dibattito pubblico – di sua militarizzazione – anche nelle democrazie ritenute più solide. Non è un caso che a più riprese il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, abbia richiamato tutte le istituzioni pubbliche, in particolare il Governo, a garantire il diritto di espressione “anche contro il potere” e il diritto al dissenso. Il nostro statuto, del resto, all’articolo 3 afferma che “L'Università garantisce la libertà di manifestazione del pensiero, di associazione e di riunione, allo scopo di realizzare il pieno concorso di tutte le sue componenti alla vita democratica dell'Ateneo”. L'impegno dell'Università Federico II E' in questa cornice che vanno inquadrate le richieste degli Organi dell'Università federiciana al Rettore e agli organi di Governo dell'Ateneo. A partire da queste riflessioni; sollecitati anche dal recente intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione della “Giornata del Laureato” presso la Sapienza di Roma, ha ribadito che “tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate. Tutte, ovunque, sempre”; e sulla base di principi già espressi dal nostro Statuto oltre che dalla Costituzione Italiana, chiediamo al Magnifico Rettore e agli organi di Governo dell’Ateneo di prendere una posizione pubblica sugli eventi in corso, facendo risaltare l’impegno dell’Ateneo: - a favore dell’immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza e nei territori occupati; a sostegno di iniziative politiche e culturali di pace e di dialogo tra i popoli; - a favore dell’allargamento del confronto e del dibattito pubblico, nonché degli spazi di approfondimento e di analisi degli eventi in atto e delle loro radici storiche, economiche, culturali; - a favore di una riflessione sui principi etici e deontologici che devono orientare le attività di ricerca, didattica e di terza missione/impatto sociale e la stipula di accordi internazionali del nostro Ateneo; - a favore dell’attivazione di accordi bilaterali con le università palestinesi in modo da poter sostenere percorsi di studio di studentesse e studenti palestinesi anche tramite l’erogazione di borse di studio e corsi di didattica in remoto. In copertina foto da Depositphotos Read the full article
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Modena, moto rubata: la Polizia Locale la ritrova in mezz'ora
Modena, moto rubata: la Polizia Locale la ritrova in mezz'ora. È stato ritrovato dalla Polizia locale di Modena in meno di un'ora un costoso motociclo, del valore di circa 17mila euro, sottratto nel parcheggio di piazza Sant'Agostino nella serata di sabato 11 maggio. Il proprietario, un 53enne residente a Rubiera, aveva lasciato la sua moto KTM 890 R, acquistata meno di due anni fa, nel parcheggio di piazzale Sant'Agostino, a Modena, con il blocco a sterzo inserito, ma quando, un paio d'ore dopo, è tornato per riprenderla non l'ha trovata. Si è recato quindi al Punto città sicura di piazza Matteotti, per chiedere assistenza alla pattuglia di Polizia locale in servizio nel presidio che, raccolti i dettagli, ha contattato la Sala operativa del Comando di via Galilei. Con l'ausilio delle pattuglie in servizio e del sistema di videosorveglianza cittadino sono state avviate le ricerche che nel giro di mezz'ora hanno portato a ritrovare la moto ad alcune centinaia di metri da dove era stata sottratta. Gli operatori di Polizia locale hanno infatti iniziato col verificare le zone adiacenti al luogo del furto, ipotizzando che il veicolo fosse stato spinto a mano. Dopo un primo sopralluogo nell'area del Novi Sad, hanno proseguito i controlli in direzione via Emilia Ovest, quindi, nell'area cortiliva del complesso condominiale Lambda, in sosta e parzialmente nascosto da altri veicoli, hanno notato il motociclo corrispondente alla descrizione fornita dal proprietario del mezzo rubato. Una volta trasportato al Comando, il veicolo è stato subito riconsegnato al proprietario che nel frattempo aveva sporto denuncia presso gli uffici della Polizia giudiziaria di via Galilei. In tutto, dal momento della segnalazione di furto presso il presidio di piazza Matteotti arrivata alle 22 alla restituzione del veicolo effettuata verso le 23 è trascorsa circa un'ora e al proprietario non è rimasto che ringraziare gli operatori per il lavoro svolto e la tempestività.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Novità 2024: Lenovo Yoga Slim 7 Notebook Alluminio, Display 14" OLED, Processore Intel Core Ultra 7
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