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ARCHEOLOGIA / Campania romana, il MANN di Napoli riapre l’ala occidentale dopo 50 anni
#ARCHEOLOGIA / #Campania romana, il #MANN di #Napoli riapre l’ala occidentale dopo 50 anni Articolo completo e #foto su @StorieArcheo: @ManNapoli
Campania Romana, Sala 40 (Quadriga di Ercolano). Foto: ©Valentina Cosentino Apre al pubblico la sezione “Campania Romana. Sculture e pitture da edifici pubblici” del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: 2000mq di sale comprese negli spazi dell’ala occidentale, i cui ambienti storici non erano fruibili da oltre cinquant’anni (il MANN ha un’area espositiva di circa 15mila mq, che diventano…
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#archeologia#arte romana#Beni Archeologici#beni culturali#Campania#Campania romana#età romana#eventi#MiC#mostre#Museo Archeologico di Napoli#Napoli#notizie#Paolo Giulierini#riapertura
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Alessandria: Giornate di Valorizzazione del Patrimonio al Complesso di San Francesco
Visite guidate gratuite per scoprire la storia e il futuro dell'ex Convento di San Francesco, dal restauro alla trasformazione in museo
Visite guidate gratuite per scoprire la storia e il futuro dell’ex Convento di San Francesco, dal restauro alla trasformazione in museo. In occasione delle Giornate di Valorizzazione del Patrimonio Culturale, la città di Alessandria apre le porte del Complesso Monumentale di San Francesco con una serie di visite guidate programmate per sabato 2 novembre 2024. L’iniziativa, promossa dalla…
#Alessandria#Alessandria archeologia#Alessandria eventi 2024#Alessandria patrimonio storico#Alessandria turismo#Archeologia#Architettura Medievale#centro culturale Alessandria#civiltà storico-artistica#complessi monumentali#Complesso di san Francesco#comune di Alessandria#conservazione dei beni artistici#conservazione del patrimonio#cultura e patrimonio#cultura e storia#eventi culturali Alessandria#eventi culturali autunno#Ex Ospedale Militare#Giornate di Valorizzazione del Patrimonio#Itinerari culturali#materiali archeologici#monumenti storici Alessandria.#patrimonio culturale#prenotazioni eventi#prenotazioni gratuite#restauro e tutela#restauro monumenti#riqualificazione architettonica#sabato 2 novembre 2024
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https://www.italymagazine.com/featured-story/strange-tale-chimera-arezzo
Chimera of Arezzo
c. 400 B.C.E., bronze, 129 cm (just over 4 feet) in length
Museo Archeologico Nazionale, Firenze
© Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana
In 1553, laborers were constructing fortifications near the Porta San Lorentino of Arezzo when they came upon an amazing discovery.
In a trench along the old city wall, they found a scattering of small, ancient metal objects along with one of the most spectacular finds of ancient Italy: a bronze beast the size of a goat, snarling at them from the dirt.
Today, this so called Chimera of Arezzo is widely studied and considered one of the most important works of ancient Etruscan art. But what about when it was discovered? It’s fascinating to imagine what a 16th-century audience might have made of this ancient mythical beast pulled from the earth.
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Pesche miracolose: la storia del cassonetto e dei giornaletti porno
Mi ricordo che un giorno era comparso davanti alla canonica un grosso cassone di ferro dove la popolazione era stata invitata a versare tutti gli avanzi di carta e di cartone che si trovavano sparsi in giro per la casa, la popolazione aveva risposto con entusiasmo a quel primo esperimento di raccolta differenziata e con encomiabile senso civico si era liberata di giornali e di giornaletti, ma anche delle enciclopedie e dei libri nuovi e non ancora letti perché pareva brutto non avere niente da buttare e di non partecipare tutti assieme a quella festa di popolo, a quella chiamata in correità. Fatto sta che si sparse la voce fra i miei compagni di classe che dentro quel cassonetto si trovassero gettati in mezzo alle carte dei salami e alle guide tv anche dei preziosissimi giornaletti pornografici, e, detto fatto, alcuni fra i più disgraziati e scavezzacollo si arrampicarono nottetempo sul cassone tuffandosi dentro il mare di carta e riemergendone vittoriosi con dei preziosi reperti archeologici. Questi reperti erano poi stati molto comunisticamente distribuiti a destra e a manca nel fiorente mercato nero che ne era scaturito e alla fine uno dei giornaletti era arrivato perfino a me. Sul frammento di verità che mi era toccato in dote (i frammenti di Eraclito) compariva un uomo pelato in tutto e per tutto simile a Mastro Lindo che come sua caratteristica principale aveva una cappella grande come un elmetto da soldato, questo Mastro Lindo porno si trovava impegnato per tutta la durata delle due paginette a infilzare davanti e didietro una poverina legata con le mani dietro la schiena, e quella fantasia lì si stampo per sempre come un imprinting nel mio immaginario erotico. Ahimè la pacchia durò per poco perché nella mia scarsa avvedutezza avevo pensato bene che il miglior nascondiglio per il giornaletto fosse sotto il divano del salotto, mia nonna me lo trovò subito ma non mi sgridò più di tanto, però il giornaletto sparì e per le settimane successive la mia mente fu impegnata nell'arduo compito di ricordarsi minuziosamente tutti i particolari interessanti prima che sbiadissero per sempre nella memoria, fu su quella spinta erotica che mi impegnai a sviluppare meglio le mie doti per il disegno, lì considerate dal punto di vista della conservazione dei beni cul-turali. Dura la vita prima di internet.
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In questo post un pò più complesso del solito, tento di darti in poche righe un quadro d'insieme dei templi repubblicani dell' Area Sacra di Largo Argentina a #roma, restaurata nel 2023 dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali grazie al contributo di Maison Bulgari.
🌐Il sito archeologico sorge sull'area dell'antico quartiere compreso tra via del Teatro Argentina, via Florida, via S. Nicola de’ Cesarini e corso Vittorio Emanuele, demolito tra 1926 e 1929 per la costruzione di nuovi edifici. I lavori riportarono alla luce uno dei più importanti complessi archeologici della città. Esso ha l'aspetto di piazza lastricata su cui sorgono quattro templi (ABCD), i quali ancora oggi non hanno ancora identificazione certa.
🏛️ A - Attualmente si presume che il tempio fu edificato in onore di Giuturna dopo il trionfo sui Cartaginesi nel 241 a.C. anche se molti archeologi lo connettono con i culti di Feronia o di Giunone Curite. L’impianto originario sorgeva su un alto podio di tufo con 4 colonne sulla fronte, cui si accedeva tramite una scalinata di 18 gradini. Davanti ad esso era situata una vasta piattaforma avente un altare di peperino situato al centro. La struttura subì diverse modifiche nel corso dei secoli fino ai rilevanti restauri di età severiana (fine II – inizi III secolo d.C.).
In epoca tardoantica e medievale il tempio venne riutilizzato in ambito cristiano prima con l'ediicazione dell'oratorio del monasterium Boetianum, e poi, nel IX secolo, di una chiesa, dedicata nel 1132 a San Nicola (de’ Calcarario prima e de’ Cesarini poi) i cui resti sono visibili ancora oggi. Il luogo di culto fu ricostruito nel Seicento in forme barocche e poi demolito nel 1927.
🏛️ B - A pianta circolare su alto podio con scalinata, viene identificato dalla maggior parte degli studiosi con il tempio della Fortuna huiusce diei (la Fortuna del giorno presente). Per la datazione si presume l'anno 101 a.C. , alla fine della guerra contro i Cimbri. Si suppone che il tempio, fosse originariamente periptero (cioè con un perimetro di colonne libere) ma nel corso dei secoli subì radicali trasformazioni fino ai restauri dell'80 d.C. che lo resero una sorta di tholos.
🏛️ C - Probabilmente dedicato alla dea Feronia, ha origini molto antiche, presumibilmente verso l'inizio del III secolo a.C. Si suppone avesse 4 colonne sulla fronte e 5 sui lati e che f osse collocato su un alto podio con scalinata. Restaurato anch'esso più volte, l'ultima dopo l'incendio del'80 d.C., subì interventi nella zona della cella ma le proporzioni originarie rimasero invariate.
🏛️ D - Dedicato alle Ninfe o, secondo altre ipotesi, ai Lari Permarini, protettori della navigazione, il tempio per la maggior parte è conservato sotto l’attuale via Florida.
Fu edificato in opera cementizia all’inizio del II secolo a.C, di esso si conosce molto poco poiché alla fine del I secolo a.C. il tempio venne del tutto rinnovato. Rimangono il grande podio in cementizio rivestito di travertino, e la scalinata di accesso sempre in travertino.
#roma #arteromana #archeologia #scoperte #antichita #Antiquarium #largoargentina #tempio #areasacra
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Francesco Binetti - Il videoclip del brano “Percorso”
Un viaggio al di là dei luoghi comuni
Francesco Binetti pubblica il videoclip del singolo “Percorso”, uscito il 15 marzo 2024 sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Il brano è incentrato sul percorso universitario dell’artista, laureato in Beni Culturali in triennale e, in magistrale, in Beni Archeologici e Storico-artistici. Nonostante i luoghi comuni, il cantante è più che soddisfatto della strada che ha intrapreso, seguendo i propri sogni e non lasciandosi mai scoraggiare. Il video, girato tra le città di Montesilvano e Città Sant’Angelo, ha come protagonista lo stesso Francesco, che canta, suona e si rilassa all’aria aperta, in una bella giornata estiva. L’invito rivolto al pubblico è quello di seguire le proprie inclinazioni, senza ascoltare i numerosi pregiudizi sulle facoltà umanistiche.
“L’ importante, però, è infischiarsene e continuare seguire i propri sogni, sempre determinati e ispirati!” Francesco Binetti
Guarda il video
youtube
Ascolta il brano
Storia dell’artista
Francesco Binetti, cantautore pescarese, ha iniziato a suonare la chitarra a nove anni: passione che lo ha indotto ben presto a coltivare lo studio dello strumento, arrivando sin da ragazzino a comporre le prime canzoni. Prima dei vent’anni ha esplorato anche l’ambito Jazz, continuando a studiare e sperimentare. Tutto questo lo ha però riportato alle origini, tornando al cantautorato e alla scrittura di canzoni più dirette e istintive. A luglio del 2021 l’uscita del suo primo singolo dal titolo “Verrai ricompensato”, con cui si affaccia per la prima volta nell’ambito discografico e radiofonico. A gennaio del 2022 pubblica il secondo singolo dal titolo “Leopardi”. Attualmente in promozione con il terzo singolo “Percorso”, continuando la sua evoluzione come musicista e compositore.
Facebook: https://www.facebook.com/francesco.binetti.161
Instagram: https://www.instagram.com/binso94/
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Il Patrimonio dell'Umanità
I complessi munumentali
Banca Intesa UNESCO- Skira Milano 2003, 383 pagine, 25x28,5cm, ISBN 978-8800905244
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
L’Italia è lo Stato che detiene il maggior numero di siti iscritti nella Lista del patrimonio mondiale UNESCO. Sono 59 quelli riconosciuti “patrimonio dell'umanità”.
La definizione di "patrimonio mondiale" nasce nel 1972, quando l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura adotta la Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale per salvaguardare i siti di "eccezionale valore universale.” La famosa lista, strumento principe della convenzione comprende siti culturali e naturali, tra i quali si annoverano beni archeologici riferibili a diverse civiltà, complessi monumentali, ville e dimore storiche, centri storici grandi e piccoli, paesaggi culturali, oltre a vulcani, sistemi montuosi e antiche foreste.
25/08/24
#patrimonio umanita#UNESCO#complessi monumentali#Italia#Egitto#Cina#New York#India#Istanbul#fashionbooksmilano
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Bra, I Carabinieri restituiscono allo stato presso il Museo Civico numerosi beni archeologici e numismatici
Bra (Cuneo), I Carabinieri restituiscono allo stato presso il Museo Civico numerosi beni archeologici e numismatici Un sarcofago risalente alla metà del III sec. d.C. e di tipologia hapax, 2400 monete di natura archeologica, 2 unguentari in vetro enumerosi oggetti bronzei decorativi provenienti verosimilmente da un corredo funerario di epoca romana e diversi elementi architettonici in marmo proveniente dall’area dell’Egeo settentrionale e pietra, tutti riconducibili all’età romana imperiale... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Sequestrati beni archeologici a uomo vicino a Messina Denaro: è un trafficante internazionale di opere d'arte
Sequestrati beni archeologici a uomo vicino a Messina Denaro: è un trafficante internazionale di opere d'arte Il personale della Direzione Investigativa Antimafia, ha eseguito un decreto di sequestro... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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ARCHEOLOGIA / Santa Flavia (Palermo), riapre al pubblico la necropoli punica di Solunto
#ARCHEONEWS #ARCHEOLOGIA / Santa Flavia (#Palermo), riapre al pubblico la necropoli punica di #Solunto I dettagli su Storie & Archeostorie
La necropoli punica di Solunto, all’interno del territorio di Santa Flavia nel Palermitano, è stata riaperta al pubblico e torna a essere visitabile dopo oltre 15 anni di abbandono. La zona accoglie circa 220 sepolture scavate nella roccia calcarenitica, portate alla luce alla fine dell’Ottocento da Antonino Salinas e da Francesco Saverio Cavallari in occasione dei lavori per il tracciato della…
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#Antichità#archeologia#Beni Archeologici#Fenici#necropoli#necropoli punica di Solunto#Palermo#Regione Siciliana#riapertura#Santa Flavia#scavi#scavi archeologici#Sicilia
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Sequestrati beni archeologici a trafficante vicino a Messina Denaro
TRAPANI (ITALPRESS) – La Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato beni archeologici ad un trafficante internazionale di opere d’arte collegato a Matteo Messina Denaro. Si tratta di svariate anfore di epoca tardo romana ed un basamento di marmo riproducente scene mitologiche scolpite su tutti i lati, di etá ellenistico-romana, tutti ritenuti di ingente valore, appartenenti al… Sequestrati…
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#alessandrocorbelli 2giugno2024 festadellarepubblicadellebanane festadellaRepubblicaitaliana costituzione#Youtube
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Sequestro di beni per 6 milioni a pensionato 70enne bolognese
Nei giorni scorsi gli agenti della Divisione anticrimine della Questura di Bologna hanno eseguito un sequestro preventivo su diversi articoli – tra cinquecento orologi, gioielli e pietre preziose, denaro in contanti, dipinti, strumenti musicali, reperti archeologici tra i quali un fossile di Mammut – del valore di circa 6 milioni di euro. La misura preventiva, proposta al Tribunale di Bologna…
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Boom di visitatori nel corso del week-end pasquale per i siti culturali della Sicilia
Beni culturali, pienone in Sicilia a Pasqua. Schifani e Scarpinato: «L’Isola si conferma destinazione di prim’ordine» Boom di visitatori nel corso del week-end pasquale per i siti culturali della Sicilia, che continuano ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Dai maestosi templi greci agli affascinanti resti romani, dai musei ricchi di tesori ai parchi archeologici, l’Isola ha offerto un…
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Recupero di reperti archeologici: tra web e Carabinieri
Duecento reperti archeologici, trafugati in Italia dai nazisti nel 1943, sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo TPC di Monza grazie a ricerche mirate su siti di e-commerce specializzati nella compravendita di opere d'arte. L'operazione, che ha portato alla scoperta di manufatti in oro, argento e avorio, stampe antiche, volumi e persino un ritratto di Giulia Gonzaga di Jacopo del Conte, rappresenta un passo avanti fondamentale nel recupero di un'eredità culturale preziosa sottratta al nostro Paese durante la Seconda Guerra Mondiale. Le indagini I Carabinieri del Nucleo TPC di Monza, nell'ambito della loro attività di monitoraggio del web per contrastare il traffico illecito di beni culturali, hanno individuato su diverse piattaforme online numerosi reperti archeologici che presentavano caratteristiche sospette. Dagli accertamenti è emerso che i reperti in questione provenivano dalla collezione Pietro Fedele, già conservata presso la Torre di Pandolfo di Capodiferro a Gaeta, e trafugati dai nazisti durante l'occupazione dell'Italia. Il rimpatrio Grazie all'intervento dei Carabinieri, i reperti saranno sequestrati e rimpatriati in Italia. Saranno ora restituiti al Ministero della Cultura e riconsegnati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Un'operazione di grande valore Il recupero di questi reperti archeologici è un risultato di grande valore, non solo per il patrimonio culturale italiano, ma anche per la memoria storica del nostro Paese. L'operazione dimostra l'impegno costante dei Carabinieri nella tutela dei beni culturali e nella lotta contro il traffico illecito di opere d'arte. Un esempio di come il web possa essere utilizzato per scopi positivi Inoltre, questa vicenda rappresenta un esempio di come il web possa essere utilizzato per scopi positivi, come la ricerca e il recupero di beni culturali trafugati. Grazie al lavoro dei Carabinieri e all'utilizzo di strumenti digitali avanzati, è stato possibile restituire al nostro Paese un pezzo importante della sua storia. Foto di Thanasis Papazacharias da Pixabay Read the full article
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Palermo: restaurati gli affreschi della Caserma Ruggero Settimo e la "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni
Palermo: restaurati gli affreschi della Caserma Ruggero Settimo e la "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni. Completati i lavori di recupero in due edifici di valore storico a Palermo. Grazie alla collaborazione tra l'Esercito Italiano e la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del capoluogo siciliano, nell'ex convento di San Francesco di Paola, oggi caserma Ruggero Settimo, è stato possibile restaurare cinque dei nove affreschi rinvenuti sulle pareti dell'ingresso della sala della Congregazione dell'Immacolata, ricoperti da uno spesso strato di intonaco. Giunti a conclusione anche i lavori di recupero della "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni, ubicata all'interno del bastione che accoglie i giardini pensili dell'Assemblea regionale siciliana e attualmente in uso al Comando militare Esercito "Sicilia". L'immobile torna al suo antico splendore dopo un'importante opera di riqualificazione, che ha consentito lo sgombero del grande spazio interno dalle strutture prefabbricate e la riqualificazione della scuderia reale in un salone monumentale per le conferenze. «Grazie alla proficua collaborazione tra istituzioni civili e militari – ha detto l'assessore regionale ai beni Culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato - siamo riusciti a recuperare nell'ex convento di San Francesco le decorazioni di importante valore storico e artistico, che si pensava fossero perdute. La disponibilità e sensibilità degli uomini dell'Esercito Italiano e il lavoro svolto con professionalità e dedizione dalla Soprintendenza, ci incoraggia a proseguire questa fruttuosa collaborazione. Per quanto riguarda il recupero della Cavallerizza di Palazzo dei Normanni, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza è stato possibile dare corso ad una definitiva sistemazione e valorizzazione degli spazi». Nel caso della Caserma Ruggero Settimo, le scene raffigurate rappresentano momenti della passione e resurrezione di Cristo: Gesù nell'orto degli ulivi, la flagellazione, la crocifissione, Gesù muore sulla croce, Cristo risorto, Cristo risorto appare alla Madonna, ascensione di Gesù Cristo, la Pentecoste, la morte della Vergine. Per quanto riguarda la Cavallerizza del Palazzo Reale ci sono voluti 265 giorni per completare il restauro, eseguiti dalla ditta Cassano srl di Mazara del Vallo. I lavori, finanziati con 720 mila euro attinti dalle risorse del "Piano sviluppo e coesione 2014-2020 " della Regione Siciliana, sono stati svolti nell'ambito dell' accordo sottoscritto nel 2020 tra l'Assemblea regionale siciliana – Fondazione Federico II e il Comando militare Esercito "Sicilia" per la valorizzazione e la fruizione culturale degli ambienti, sino ad oggi inaccessibili, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo. Gli interventi hanno riguardato il rinvenimento di una pavimentazione cinquecentesca, mantenuta a vista; l'adeguamento energetico dell'edificio, oltre alla spazzolatura, pulitura e consolidamento delle pareti, con la collocazione di nuovi infissi in legno e degli impianti. Nel corso degli scavi archeologici all'interno della Cavallerizza sono state trovate tracce di pavimentazione preesistente, ancora in corso di studio. «Grazie a quest'intervento - ha detto la Soprintendente di Palermo Selima Giuliano - è stato possibile consolidare le strutture, recuperare l'autenticità del luogo, migliorandone l'accessibilità, ma soprattutto arricchire l'offerta culturale della città che si riappropria di un bene storico».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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