#Babbo Natale esiste
Explore tagged Tumblr posts
Text
«Babbo Natale esiste», la filastrocca di Mimmo Mòllica
«Babbo Natale esiste» è la giocosa filastrocca di Mimmo Mòllica sull’esistenza di Babbo Natale. I bambini più piccoli ci credono e ne sono affascinati
«Babbo Natale esiste» è la giocosa filastrocca di Mimmo Mòllica sull’esistenza di Babbo Natale. I bambini più piccoli ci credono e ne sono affascinati. La magia della letterina e dei regali, l’attesa del vecchio panciuto, dalla barba bianca, della slitta e delle renne è un ‘prodigio’ da far rivivere a Natale. «Babbo Natale esiste» di Mimmo Mòllica Certo che esiste Babbo Natale l’abbiamo visto…
#"Spirito natalizio#Alessandria today#attesa di Babbo Natale#Babbo Natale#Babbo Natale esiste#bambini e regali#centro commerciale e Natale#champagne e caviale#divulgazione scientifica#dolci di Natale#fantasia dei piccoli#Fiabe di Natale#filastrocche natalizie#filastrocche per l&039;infanzia#giochi natalizi#Google News#italianewsmedia.com#letterina di Natale#Magia del Natale#magia dell’infanzia#magia delle feste#Mimmo Mòllica#mistero di Babbo Natale#Natale e poesia#Pier Carlo Lava#Piero Angela#Piero Angela e Natale#poesia di Mimmo Mòllica.#poesia divertente#poesia giocosa
0 notes
Text
" dio ha un piano per te e per gli altri ": i grandi e piccoli difensori delle truffe religiose spiegano così la sofferenza umana. Un prete, un Papa, Wanna Marchi, un cartomante, un lettore di fondi di caffè, un astrologo... sono la faccia della stessa medesima TRUFFA. Niente di più. Non esistono buoni intenti in ambito di fede, da parte di nessuno.
Il "dio" che stronca un bambino e lo fa morire su un tavolo operatorio si chiama "Stato religioso che dona soldi alla religione, invece che alla Ricerca", esattamente come accade in Italia. Il soprannaturale non esiste: c'è solo una volontà umana di far soffrire il più possibile molte persone, così che siano abbastanza fragili e disperate da pregare l'aria fritta e quindi giustificare l'esistenza di TRUFFATORI che vivono sulle spalle dei lavoratori, come Papi, preti e medici cattolici.
Considerare "dio" come babbo natale dimostra che non esiste dio, ma solo una ridicola aspettativa: la ridicola aspettativa che sia una entità soprannaturale a risolvere problemi che può risolvere solo l'uomo, dato che dio non esiste e il soprannaturale non esiste.
I sentimenti sono reali e spiegabili scientificamente; il "sentimento religioso", invece, non è altro che un indottrinamento, una forzatura della realtà: vieni plagiato a credere a "qualcosa" CHE NON ESISTE. Il catechismo imposto ai bambini, ad esempio, è una violenza e non una educazione, poiché la religione, il "credere" imposto, NON RISPETTANO l'umana intelligenza. Non è difficile mettere in crisi una fede, poiché la fede si basa sul nulla assoluto; ciò che è vero non devi crederlo, perché esistono prove della sua esistenza. Nessuno è mai stato in grado di provare l'esistenza di una entità soprannaturale, poiché il soprannaturale non esiste. Il fatto che a latitudini diverse abbiamo "dei" diversi è la prova della non esistenza di dio: le versioni non concordano, poiché dio è solo immaginato esattamente come una fata o come un drago sputafuoco.
Non esiste alcuna vera religione: dio non esiste, quindi tutte le religioni, tutte le declinazioni di un essere immaginato dall'uomo sono soltanto una truffa. Il Papa è un truffatore, i preti sono truffatori - e così vale per le altre grandi o piccole "fedi". Non esistono prove a riguardo di dio, pertanto non ha senso porre fiducia (avere fede e costruire religioni) in ciò che è paragonabile alla fatina dei denti. Solo le persone malate di mente avvertono come reale la presenza di "spiriti" (divinità); alle persone sane di mente (razionali) ciò non accade, infatti: se "dio" esistesse, tutti avremmo tale percezione e non solo alcuni, poiché spinti dal desiderio di truffare il prossimo e semplicemente obbligati fin da piccoli a credere (catechismo).
L'incapacità di credere a qualcosa si chiama ottima salute mentale; le persone sane di mente pretendono prove di ciò che gli viene detto, perché sono i fatti, le evidenze a rendere un qualcosa vero e non le ipotesi o invenzioni provenienti dalla pura fantasia (come dio): più persone che credano in dio non lo rendono reale, ma il tutto resta, comunque, una MENZOGNA, poiché non ci sono prove. La Scienza non è democratica; nella religione esistono dogmi creduti, privi di prove, a solo scopo di truffa.
#sentimenti#realtà#scienza#indottrinamento religioso#violenza#umana intelligenza#rispetto#catechismo#imposizione#credere#forzatura#dio non esiste#fede#crisi#versioni#drago sputafuoco#divinità diverse#prova#bambini#fata#Il Papa è un truffatore#i preti sono truffatori#truffatori#religione#entità soprannaturale#soprannaturale#truffa#menzogna#Scienza#democrazia
44 notes
·
View notes
Text
La mia lista dei desideri ha un valore di 847,55 euro ed è piena zeppa di libri. Esiste ancora babbo natale, vero?
31 notes
·
View notes
Text
Figlio: Papà, ormai sono grande abbastanza. Esiste davvero Babbo Natale?
Papà: Va bene, credo che tu sia diventato grande. Ma prima che ti dica tutto, devo farti una domanda. Ti devo dire che conoscere la verità è un dono pericoloso. Una volta che sei a conoscenza di qualcosa, non puoi più tornare indietro. Una volta che saprai la verità su Babbo Natale, non lo capirai e non lo penserai più come prima. Quindi la mia domanda è: sei sicuro di volerlo sapere?.....
Pausa
Figlio: Si lo voglio sapere
Papà: Ok te lo dico: Si Babbo Natale esiste
Figlio: Veramente???
Papà: Si veramente, ma non è un anziano signore con la barba lunga, bianca, ed un vestito rosso. Questo è quello che si racconta ai bambini. Sai i bambini sono troppo piccoli per conoscere la vera essenza di Babbo Natale, così glielo spieghiamo nel solo modo in cui possono capirlo. La verità su Babbo Natale è che non è per niente una persona, è un’idea. Pensa a tutti i regali che Babbo Natale ti ha portato in questi anni, molti li ho comprati io, ti ho guardato mentre li aprivi….
E mi è importato che tu non mi ringraziassi? Di sicuro no! Ero felicissimo. Infatti Babbo Natale è l’idea di DARE PER IL GUSTO DI DARE, senza aspettarsi riconoscimenti o ringraziamenti. Quando la settimana scorsa vidi una signora stare male in metropolitana, ho chiamato l’ambulanza, e penso che lei non saprà mai che sono stato io. Ecco, io per lei sono stato Babbo Natale in quel momento.
Figlio: Oh…
Papà: Ecco, ora che lo sai, fai parte della verità. Ora anche tu devi essere Babbo Natale. Vuol dire che non dovrai mai dire ai bambini la verità, ma devi aiutarci a scegliere i regali per loro, ma soprattutto devi cercare le occasioni per aiutare le persone. Tutto chiaro?
AIUTIAMOCI a NATALE.
Siamo gentili.
Autore Anonimo
14 notes
·
View notes
Text
Ho chiesto a Babbo Natale qualcosa per capire gli uomini. Mi ha risposto che non esiste il pacchetto calcio + YouPorn.
Teresa Melani
118 notes
·
View notes
Text
Mi ammazza che a un certo punto nella vita di un bambino occidentale avviene questo:
-"mamma babbo natale esiste?"
-"ovviamente no, i regali te li facciamo noi mica un panzone vecchio che riesce a volare con una slitta magica"
-"... e Dio?"
"Ma certo che esiste!"
14 notes
·
View notes
Text
“Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?”
“Lloyd, Babbo Natale non esiste”
“Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir”
“Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto”
“Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto”
“E quale sarebbe, Lloyd?”
“Il coraggio di desiderare, sir”
“Portami carta e penna, Lloyd”
“Con molto piacere, sir”
9 notes
·
View notes
Text
Babbo Natale esiste... ed è nascosto dietro ogni persona che ti regala un sorriso, un abbraccio, una parola gentile senza chiederti nulla in cambio...
3 notes
·
View notes
Text
"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?" "Lloyd, Babbo Natale non esiste" "Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir" "Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto" "Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto" "E quale sarebbe, Lloyd?" "Il coraggio di desiderare, sir" "Portami carta e penna, Lloyd" "Con molto piacere, sir"
3 notes
·
View notes
Text
LETTERINA
"Cara Befana, e. p. c. Babbo Natale-
non Vi prendete collera, ma per il prossimo anno ho deciso di scrivere la letterina a PNRR. Ne parlano tutti, anche i grandi, io non so chi sia di preciso questo signore, ma sembra che sia più magico di voi. Tutti lo aspettano, in televisione non parlano di altro, e se anche il Presidente della Repubblica ci crede, allora significa che PNRR esiste veramente!
Voi mi avete sempre portato dei bellissimi regali e non mi posso lamentare, ma per il prossimo anno voglio qualcosa di più importante. Ho la nonna che non sta tanto bene, e sembra che PNRR possa fare miracoli per la Sanità italiana. Anche mio zio Giuseppe che bestemmia sempre perché ogni volta che piove si allaga tutta la strada, spera che PNRR possa aggiustare tutto.
Spero che PNRR possa far riscrescere tutti gli alberi intorno al mio quartiere e anche i capelli a zio Mario, e rimettere l'acqua nel laghetto che oggi e pieno d'immondizia!
Cara Befana e caro Babbo Natale, non vi dovete offendere, se proprio ci tenete portatemi un regalo a piacere, ma al mio futuro ci pensa PNRR, lo dicono anche quelli seduti nelle poltrone in televisione. Mi è sembrato di capire che un giorno scenderà dal cielo, magari sarà un nuovo Santo, perchè una volta anche il Papa lo ha nominato.
Grazie per tutto quello che avete fatto per grandi e piccini, adesso vi potete riposare, ci pensa PNRR.
Vi voglio bene".
@ilpianistasultetto
29 notes
·
View notes
Text
C'è un genocidio in corso nel Paese di quel bambino che festeggeranno dopodomani e la priorità del nostro Ministro dei Trasporti è rassicurare tuttɜ che Babbo Natale esiste.
9 notes
·
View notes
Text
“Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?”
“Lloyd, Babbo Natale non esiste”
“Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir”
“Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto”
“Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l’avrà già ricevuto”
“E quale sarebbe, Lloyd?”
“Il coraggio di desiderare, sir”
“Portami carta e penna, Lloyd”
“Con molto piacere... sir”.. ♠️🔥
Vita con Lloyd
12 notes
·
View notes
Text
Ho letto la notizia,nei giorni scorsi,di una maestra di Coverciano che ha detto ai suoi alunni delle elementari che Babbo Natale non esiste. Perché farlo? Perché togliere ai bambini questa illusione? Avranno tempo da adulti di non credere più in niente,di essere disillusi,disincantati,pragmatici,cinici. Almeno da piccoli lasciamoli sognare,non priviamoli delle loro illusioni
19 notes
·
View notes
Text
Juice Sanguinis
Francesco Paolo de Ceglia è stato già protagonista di uno dei miei post bibliofili, qualche anno fa, quando scrisse un libro eccezionale sulla Storia del Miracolo di San Gennaro, che fu una lettura entusiasmante. È con lo stesso spirito di curiosità che ho comprato il suo ultimo, lavoro, dal titolo, non si può dire altro, gotico:
Anche in questo caso si tratta di una Storia Naturale, intesa come studio e descrizione dei componenti della natura, che stavolta riguarda i vampiri. Dico subito una cosa: non esiste una traduzione precisa del concetto di “vampiro” e persino la sua etimologia è oscura e misteriosa (va da sé, visto l’argomento, si potrebbe pensare), ma è chiaro che la nostra idea di “Vampiro” un succhiasangue spesso ben vestito che abita un castello terrificante sta al termine come Babbo Natale sta alla Coca-Cola. E lo spiega, con la sua scrittura precisa e barocca, il professore de Ceglia, che insegna Storia della Scienza presso l’Università di Bari, intraprendendo un percorso affascinante che parte da un dato storico: a metà del 1700, un po’ per pruderie editoriali un po’ per motivi politici, alcuni resoconti di ufficiali dell’Impero Austro-Ungarico, mandati da Vienna in sperduti angoli orientali dell’Impero, scoprirono che le popolazioni locali avevano “problemi” riguardanti dei “ritornati”, persone cioè morte ma che continuavano a disturbare la popolazione, soprattutto i familiari. Si fecero indagini, autopsie, e tra il preoccupato e lo scettico quei documenti arrivarono a Vienna, e segretamente poi pubblicati e ripresi da numerose Riviste Scientifiche e letterarie che accesero la miccia sui morti viventi dell’Europa orientale. Da qui, con un lavoro filologico e storico impressionante (oltre 1000 note, più di 400 tra Autori e Testi citati) de Ceglia indaga a ritroso sulle tradizioni legate a queste presenze, al ruolo che la Chiesa ha giocato sulla loro diffusione o sul loro confinamento, sulle problematiche teologiche, storiche e persino economiche. E si scopre che sotto la definizione vampiro si annidano figure che adesso definiamo con altri nomi, come gli zombie, ma che a seconda del contesto avevano caratteristiche specifiche, e molte altre comuni, che attraversano per centinaia di anni alcune zone dell’Europa. La storia è, il più delle volte, sempre la stessa: dopo il suo decesso, un membro marginale della comunità, spesso segnato da caratteristiche fisiche peculiari, ritorna col proprio corpo (e non semplicemente come spettro evanescente) a tormentare la popolazione del proprio villaggio, del tutto indifferente alla ratio che vorrebbe un corpo sepolto, e riesumato solo per accertarne l’assenza di decomposizione o eventualmente arderlo, inamovibile e del tutto incapace di vagare quando cassa e terra lo abbracciano. Ma non fu sempre così, e la categorizzazione delle varie differenze è meravigliosa, come lo scoprire perchè, e nel libro è prontamente spiegato, ci sono intere fasce di territorio europeo dove questo fenomeno non si riscontra.
Ma Dracula? Beh, questo lo posso svelare: fu un bellissimo ma cagionevole di salute scrittore irlandese, che nel 1890 stava scrivendo un libro, dal titolo provvisorio di Conte Wampyr lo inventò. Si imbattè in un libello nascosto in una biblioteca, Resoconto sui principati di Valacchia e Moldavia, nel quale aveva letto: “Dracula in lingua valacca significa Diavolo. I Valacchi avevano l’abitudine all’epoca, e ce l’hanno ancora oggi, di dare questo soprannome a tutte le persone che si distinguono per coraggio,. azioni crudeli o abilità”. Persino il riferimento a Vlad III Dracula, detto l’Impalatore (Tepes, nomignolo che si sarebbe affermato dopo la sua morte) è piuttosto occasionale. Quando uscì il suo romanzo, nel 1897, il clamoroso successo e l’imperitura trasfigurazione in opere teatrali e soprattutto cinema e televisione (potere dell’immagine, punto dell’era contemporanea) Dracula si trasformò in un elegante mordicollo, che odia la luce, che preferisce le tenebre e che trasforma chi morde in vampiro (che leggendo il libro sono caratteristiche che non si riscontrano, se non in minima parte, nelle storie dei vampiri “naturali” e sono tutta farina del sacco di Stoker).
Soprattutto, e qui sta la bellezza secondaria, è un grande affresco sul ruolo storico, culturale, politico e simbolico del rapporto con l’altro, con il diverso e, en passant, con la morte. E ci sono delle osservazioni che davvero entusiasmano (per chi leggerà il libro, raccomando particolare attenzione all’introduzione dell’idea del Purgatorio o come, per evitare pericolose contaminazioni, i segnali di santità sui corpi cambino repentinamente per non confondersi con quelli dei “non morti”).
È una lettura impegnativa, sia per l’argomento, per il tono da pubblicazione accademica (ma molto ironica e in alcuni passaggi esilarante) e anche per il prezzo del volume (34€) ma che scandaglia la storia dai miti greci fino a Buffy L’ammazzavampiri e True Blood o Twilight, nuovi fenomeni che cambiano ancora radicalmente la figura del vampiri, regalandole nuove e inaspettati rappresentazioni. D’altronde il possesso della conoscenza non uccide il senso di meraviglia e mistero. C’è sempre più mistero (Anaïs Nin).
13 notes
·
View notes
Text
L'amore vero quello che dura per sempre e che supera ogni ostacolo della vita?
SVEGLIAAAAA Babbo Natale non esiste!
2 notes
·
View notes
Text
"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"
"Con molto piacere, sir"
[Di Lloyd, di sir, di lettere e desideri nelle linee di Iris Biasio - NeroVite ]
🦖
6 notes
·
View notes