#divinità diverse
Explore tagged Tumblr posts
Text
" dio ha un piano per te e per gli altri ": i grandi e piccoli difensori delle truffe religiose spiegano così la sofferenza umana. Un prete, un Papa, Wanna Marchi, un cartomante, un lettore di fondi di caffè, un astrologo... sono la faccia della stessa medesima TRUFFA. Niente di più. Non esistono buoni intenti in ambito di fede, da parte di nessuno.
Il "dio" che stronca un bambino e lo fa morire su un tavolo operatorio si chiama "Stato religioso che dona soldi alla religione, invece che alla Ricerca", esattamente come accade in Italia. Il soprannaturale non esiste: c'è solo una volontà umana di far soffrire il più possibile molte persone, così che siano abbastanza fragili e disperate da pregare l'aria fritta e quindi giustificare l'esistenza di TRUFFATORI che vivono sulle spalle dei lavoratori, come Papi, preti e medici cattolici.
Considerare "dio" come babbo natale dimostra che non esiste dio, ma solo una ridicola aspettativa: la ridicola aspettativa che sia una entità soprannaturale a risolvere problemi che può risolvere solo l'uomo, dato che dio non esiste e il soprannaturale non esiste.
I sentimenti sono reali e spiegabili scientificamente; il "sentimento religioso", invece, non è altro che un indottrinamento, una forzatura della realtà: vieni plagiato a credere a "qualcosa" CHE NON ESISTE. Il catechismo imposto ai bambini, ad esempio, è una violenza e non una educazione, poiché la religione, il "credere" imposto, NON RISPETTANO l'umana intelligenza. Non è difficile mettere in crisi una fede, poiché la fede si basa sul nulla assoluto; ciò che è vero non devi crederlo, perché esistono prove della sua esistenza. Nessuno è mai stato in grado di provare l'esistenza di una entità soprannaturale, poiché il soprannaturale non esiste. Il fatto che a latitudini diverse abbiamo "dei" diversi è la prova della non esistenza di dio: le versioni non concordano, poiché dio è solo immaginato esattamente come una fata o come un drago sputafuoco.
Non esiste alcuna vera religione: dio non esiste, quindi tutte le religioni, tutte le declinazioni di un essere immaginato dall'uomo sono soltanto una truffa. Il Papa è un truffatore, i preti sono truffatori - e così vale per le altre grandi o piccole "fedi". Non esistono prove a riguardo di dio, pertanto non ha senso porre fiducia (avere fede e costruire religioni) in ciò che è paragonabile alla fatina dei denti. Solo le persone malate di mente avvertono come reale la presenza di "spiriti" (divinità); alle persone sane di mente (razionali) ciò non accade, infatti: se "dio" esistesse, tutti avremmo tale percezione e non solo alcuni, poiché spinti dal desiderio di truffare il prossimo e semplicemente obbligati fin da piccoli a credere (catechismo).
L'incapacità di credere a qualcosa si chiama ottima salute mentale; le persone sane di mente pretendono prove di ciò che gli viene detto, perché sono i fatti, le evidenze a rendere un qualcosa vero e non le ipotesi o invenzioni provenienti dalla pura fantasia (come dio): più persone che credano in dio non lo rendono reale, ma il tutto resta, comunque, una MENZOGNA, poiché non ci sono prove. La Scienza non è democratica; nella religione esistono dogmi creduti, privi di prove, a solo scopo di truffa.
#sentimenti#realtà#scienza#indottrinamento religioso#violenza#umana intelligenza#rispetto#catechismo#imposizione#credere#forzatura#dio non esiste#fede#crisi#versioni#drago sputafuoco#divinità diverse#prova#bambini#fata#Il Papa è un truffatore#i preti sono truffatori#truffatori#religione#entità soprannaturale#soprannaturale#truffa#menzogna#Scienza#democrazia
44 notes
·
View notes
Text
La Demonolatria è il culto dei demoni e ha lo scopo di riscoprire la parte divina all’interno delle persone ma non solo, ogni praticante punta ad entrare in sintonia con le energie che lo circondano. Il culto dei demoni include il concetto dell’auto-deificazione, si mira a vedere attraverso gli occhi delle divinità e di elevarsi. L’uomo è essenzialmente un essere divino. Non è demonologia come molti pensano.
Ogni praticante non accetta alcuna forma di violenza e di conseguenza nessun sacrificio.
Essa è un culto in cui le entità demoniache sono adorate e trattate come divinità, da cui si può apprendere per migliorare sé stesso, impara da loro. Si rifiuta qualsiasi idea o concezione che proviene dalla mitologia cristiana.
La pratica consiste nella venerazione dei demoni e in pratiche meditative e comunicative. Si accetta l’idea della congrega e del sacerdozio.
La magia non appartiene al culto e solo il praticante può scegliere se integrarla. Un praticante può decidere di praticare magia demoniaca, ovvero invocazione delle intelligenze divine attraverso un rituale di tipo cerimoniale, con creazione di cerchio elementale e oggettistica rituale come calici, spade, ect. Praticare magia demoniaca significa entrare in una connessione armoniosa con le energie che ci circondando.
È importante che ciò avvenga senza forzature e nel completo rispetto della divinità quindi non si evoca un demone e obbligarlo ad assisterci, piuttosto, invocare e chiedere di presenziare al nostro rituale. Questo risulterà molto più utile. Le definizioni di evocazione e invocazione sono diverse rispetto a quelle tradizionali nella magia cerimoniale: l’Invocazione è la richiesta di presenziare ad un rituale per ottenere assistenza, sostegno o ispirazione; l’Evocazione non rispetta la volontà di un demone ma è bensì una costrizione.
All’interno del culto possiamo trovare due rami:
Demonolatria moderna: Un demonolatra moderno vede i demoni come pura energia o forze elementali che un praticante può indirizzare verso un obiettivo da lui designato. Questo viene fatto attraverso un rituale. In questo caso non c’è venerazione;
Demonolatria tradizionale o teista: I demoni sono vere e proprie divinità con una propria attitudine e preferenza. In questo caso c’è venerazione.
L’origine della Demonolatria è un argomento che viene erroneamente ricondotta al cristianesimo. La nascita della Demonolatria è da ricercare in un periodo ancora più antico della creazione del cristianesimo: la filosofia ermetica, la religione e la teosofia dell'Antico Egitto sono la fonte e il fondamento della Demonolatria.
Possiamo senza alcun dubbio dire che la Demonolatria è una diretta discendente delle Scuole Spirituali degli antichi insegnamenti egizi, che possono provenire o meno da una cultura ancora più antica.
Il culto è cambiato ed evoluto, ma la Demonolatria ha conservato molto delle sue origini. Demonolatria è semplicemente un'etichetta moderna usata per descrivere colui che comunica, adora e cerca la saggezza dalle intelligenze divine.
L'intelligenza divina può anche venire dal Sé attraverso una saggezza intrinseca che ognuno di noi possiede, che è uno degli insegnamenti più basilari degli antichi Egizi - che siamo come Dei e anche Divini per la sostanza stessa dei nostri esseri.
I principi ermetici nella Demonolatria
1.Il principio del Mentalismo: Tutto è mente, l’Universo è mentale
In Demonolatria il Tutto viene rappresentato da Satana. La fonte di tutto ciò che conosciamo, che percepiamo e che ci aiuta nel manifestare la nostra volontà, principalmente attraverso rituali è Satana. Difatti viene visto come l’unione di tutti gli elementi, colui che riassume in pieno ogni legge dell’Universo Mentale.
2. Il principio della corrispondenza: Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra
In Demonolatria la conoscenza di noi stessi è fondamentale per poter progredire e conoscere leggi e parti del mondo più alti e complessi è proprio questo che intendiamo. Ogni parte di questo mondo e dell’universo stesso per noi è rappresentata da un demone che sono a livelli superiori. Conoscendo noi stessi, ogni parte che compone il nostro essere possiamo salire in alto comprendendo anche ciò che si trova più in alto in modo da essere sempre in armonia.
3. Il principio della vibrazione: Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete
In Demonolatria le vibrazioni corrispondono alle energie del nostro corpo e governabili attraverso esercizi di meditazione. Anche i demoni sono energia e come tale vibrano intorno a noi. Riusciamo a percepirli quando iniziamo a sviluppare una certa sensibilità, che molti hanno fin dalla nascita.
4. Il principio della polarità: Tutto è duale, tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Non esiste ciò che è assoluto ma solo diversi gradi della stessa.
In Demonolatria non esistono il bianco o nero ma tante sfumature di grigio quindi tutto ciò che è nel mezzo e agli estremi che non sono necessariamente opposti.
5. Il principio del ritmo: Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo. L’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra e tutto si compensa nel ritmo
Nella Demonolatria la ricerca di un equilibrio è uno degli obiettivi di ogni praticante. Noi accettiamo entrambi i poli: la vita e la morte, la pace e la guerra, e così via, perché crediamo che ogni cosa debba essere accolta per essere davvero in pace con sé stessi. Noi lavoriamo su questo attraverso l’aiuto dei demoni, nostre divinità.
6. Il principio di causa ed effetto: Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge, il caso è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge
In Demonolatria ogni demonolatra prima di prendere la decisione di fare qualcosa deve riflettere poiché tutto ciò che verrà dopo sarà solo colpa o merito di chi ha compiuto quell’azione. Dobbiamo prenderci ogni responsabilità. Tutto è nelle nostre mani.
7. Il principio di genere: Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile.
In Demonolatria il principio maschile e femminile vive contemporaneamente all'interno dei demoni, poiché esseri divini, oltre che perfetti. E' possibile che una di queste caratteristiche sia più forte dell'altra e porta il demone ad essere considerato maggiormente secondo uno dei due principi, ma ciò non toglie che la loro essenza è duplice.
I PRINCIPI ERMETICI NELLA DEMONOLATRIA SONO UNA RIVISITAZIONE DI REGINA DEMONAE, NON DIAMO A NESSUNO IL PERMESSO DI PRENDERLI SENZA IL NOSTRO CONSENSO.
@corvusreginae @reginademonae
8 notes
·
View notes
Text
Oggi guidato di nuovo la macchina vecchia del boy dopo diverso tempo. Ho capito perché sono stata rimproverata dall'istruttore di guida per la mia violenza nel cambiare le marce: ha un cambio veramente tremendo che bisogna direzionare perfettamente al millimetro e spingere con la forza bruta, oltre a pregare circa tre divinità diverse, per far sì che entri la marcia.
Con la Giulietta della scuola guida in questa settimana mi sono veramente viziata: un colpetto ed entrava la marcia.
Assurdo guidare in quelle condizioni, è veramente bravo😩🫡
8 notes
·
View notes
Text
una domanda stupida, una delle tante che resterà probabilmente senza risposta: su tumblr come su altri social girano numerose immagini di belle ragazze, belle da mozzare il fiato, che chissà quale divinità le ha baciate per farle questo prezioso regalo. E sono la gran parte foto di ragazze sorridenti, che lasciano intendere che mordono la vita, che tutto le è dovuto e che forse lo ottengono pure.
Ordunque, quante di queste ragazze sono felici? quante di queste ragazze riescono a mantenere questo stato di grazia? e la vita, almeno per la bellezza, sarà sempre così benevole con loro? piangono? sono tristi? hanno momenti di debolezza? o anche loro possono sentirsi sconfitte, non arrivate?
Rispetto a noi normali, bruttini direi, di quelli che una volta si diceva "com'è? simpatico" per non dire uno scorfano, quante marce hanno in più? potranno mai innamorarsi/interessarsi a un essere di "un altro pianeta"? avranno occhi anche per la normalità? riusciranno a sentirsi tristi e piegati come lo possiamo essere noi nella quotidianità della vita?
A volte sembra tutto un universo fatto di costellazioni diverse e con regole attrattive e gravitazionali diverse e distanti. Non ci resta che armarsi di un buon cannocchiale per osservare astri così distanti
4 notes
·
View notes
Text
Lo specchio del Paradiso
L'immagine del giardino dall'Antico al Novecento
Marcello Fagiolo, Maria Adriana Giusti
RAS Riunione Adriatica di Sicurtà, stampato da Amilcare Pizzi, Cinisello Balsamo 1996, 260 pagine, 25,5x31cm, copertina rigida con sovracopertina e custodia
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Sfondo di grandi rappresentazioni o ambiente figurato a sé stante, l'immagine del giardino è apparsa fin dall'antichità nel panorama artistico, assumendo nel tempo nuovi significati, quale pallido riflesso e traduzione dell'Eden, dell'aspirazione originaria dell'uomo all'armonia paradisiaca, del ritorno all'innocenza primitiva, o quale simbolo di un luogo felice fuori dal tempo, nostalgico rimpianto della mitica Età dell'Oro e insieme archetipo dell'utopia. Lo specchio del Paradiso è il titolo di questa collana, che si propone di attuare un percorso che segue l'evolversi dell'idea e dell'iconografia di questa realtà spaziale, un itinerario affascinante lungo lo spazio e il tempo alla ricerca di un luogo dove l'ordine e la pace si ricompongano e dove l'unità originaria sia recuperata. Il primo volume fonisce gli strumenti essenziali per questo viaggio iconografico, segnandone le tappe della storia, analizzandone gli elementi caratteristici ed evidenziandone le suggestioni allegoriche e simboliche sacre e profane. Un originale repertorio del "giardino nelle arti preziose" conclude l'interessante opera. "Teatro del mondo e della memoria", "del mondo e della natura", il giardino ha sempre mantenuto nella cultura occidentale un nesso inscindibile con l'idea di teatro. Il secondo volume della collana vuole proprio indagare lo svolgersi di questo rappporto attraverso la presentazione di alcuni momenti particolarmente significativi della sua storia. Dalla Roma tardo-repubblicana e imperiale, con l'invenzione - fra l'altro - della topiaria, alle riproposizioni di giardini "scenici" del periodo umanistico-rinascimentale, dai fastosi "teatri dell'acqua" barocchi e dallo sviluppo e diffusione dei "teatri di verzura" fino alle riscoperte novecentesche, i fasti del teatro-giardino vengono qui presentati in un documentato testo, corredato da un ricco e in buona parte inedito apparato iconografico. Nel terzo e conclusivo volume il giardino diviene luogo della presenza e della rivelazione del sacro, "manifestazione di una mente ordinatrice che trascende la stessa natura". Umano e divino si incontrano in un lungo itinerario che, dagli spazi consacrati a diverse divinità del mondo antico, attraverso la pace e l'ordine dei chiostri monastici esemplati sul modello del Paradiso terrestre che si diffondono soprattutto nel periodo medioevale, giunge fino al misticismo romantico, volto alla ricerca di una sacralità originaria nella natura selvaggia e misteriosa, alle soglie di un'eclisse del sacro che caratterizza il nostro secolo.
19/04/24
#specchio Paradiso#immagine del giardino#dall'antico al '900#garden books#art books#fashionbooksmilano
5 notes
·
View notes
Text
Chieti
LA CIVITELLA
Situata nella parte più alta della città, sul colle di Teate.
Civitella significa fortezza perché su questo colle venne costruita per esigenze di difesa una grande fortezza con castello e caserma. Oggi sono rimaste soltanto le mura e una torretta.
Solo in tempi recenti si è scoperto, a seguito dei lavori per lo stadio del Chieti calcio lì situato, un vero e proprio museo a cielo aperto che viaggia tra epoche differenti come strati di rocce che raccontano diverse ere. Anni e anni prima lì non venivano applauditi calciatori ma squadre di gladiatori infatti la Civitella sorge là dove si trovava una struttura dell'epoca imperiale romana l’anfiteatro della città e prima ancora una necropoli dell'età italica e ancora prima un insediamento risalente all'età del bronzo.
I TRE TEMPLI
Sono stati scoperti 3 templi e parte dei relativi frontoni e meteope decorati in terracotta da svastiche, cornucopie e foglie. In particolare è stato rinvenuto il Campidoglio di Teate adornato da statue di divinità e muse e le ante fisse raffiguranti Demetra persiana (Diana) e Ercole a riposo, per la cui realizzazione sono stati usati degli stampi in posizioni differenti.
Ercole è il semidio della forza usata però con saggezza, mentre Demetra persiana è la dea della natura e delle fiere, incarna la potenza femminile pertanto è la dea delle donne caste cioè delle donne indipendenti che non soggiaciono alle richieste, all'arroganza e alla violenza del maschio. Demetra inoltre aveva un albero sacro il noce, quindi la sua raffigurazione per i cristiani era un simbolo demoniaco considerandola una strega.
NEOLITICO
In quest'era l'uomo da cacciatore diventa agricoltore e inizia a lavorare e decorare la terracotta per contenere e conservare le provviste.
Ritrovamento della Grotta dei Piccioni dimora degli uomini primitivi, poi divenuto santuario.
L'OFFERENTE DI RAPINO
Statuetta raffigurante una donna che porta in offerta un piattino su cui figurano delle spighe.
CAPPELLA DI UN LIBERTO E I GIOCHI DEI GLADIATORI
Lusius Storax era un liberto diventato poi seviro, sulla sua cappella funebre ha fatto rappresentare in maniera realistica l'organizzazione dei giochi dei gladiatori, dalle trombe che suonano ai gladiatori che combattono in squadre.
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#chieti#museo#Civitella#storia#cultura#arte#archeologia#romani#neolitico#statue#templi#liberto#gladiatori#teate#alla scoperta del territorio#compagni d'avventura#reportage#reportage fotografico#riassunto#sintesi#Abruzzo#abruzzese#ercole#Demetra#Diana
5 notes
·
View notes
Text
Hey, Hey, stregh* italian*!
Non so il numero di esatti praticanti delle diverse correnti esoteriche, in Italia, su questo sito, ma!
La sottoscritta, ha deciso che è ora di dare inizio ad un arricchimento del mio piccolo blog, di solito usato solo per divinazione, ampliandolo con blog bilingue (Italiano e Inglese) ed espandendo la mia attività sulla piattaforma Buy Me a Coffee.
Trovate la mia pagina qui (caloroso invito ad un bookmark, nei prossimi giorni inserirò molte cose, come articoli, una zona membership e piccoli "games") e, se volete seguirmi anche su Tumblr, mi farebbe un sacco piacere conoscere qualcuno della comunità.
Ecco qualcosa su di me:
. Animista e Politeista;
. Devota della dea Morrigan e Cernunnos;
. Lavoro con diverse divinità di differenti Pantheon;
. Ho diverse doti psichiche, che uso in concomitanza con diversi metodi divinatori (cartomanzia, pendolo, rune e in futuro conto di ampliare con dadi, kipper e altro ancora!);
. Neurodivergente (Adhd) e persona altamente sensibile;
. Oltre ad essere una strega e divinare, sono anche un'artista, amante di molte arti (come uncinetto, maglia ai ferri, decoupage, lavori con la creta, ricamo e cucito) e, come dimostra il mio blog, adoro scrivere!
Studio da autodidatta anche erboristeria e vorrei avere una certificazione in questo campo, ma, questa è un'altra storia!
Se vi và di poter interagire, la mia email è nella mia pagina o potete mandarmi un messaggio anche qui, la mia inbox è sempre aperta ❤️
3 notes
·
View notes
Text
Gli atomisti
Spiazzati dalle tesi degli eleati che mettevano in discussione la veridicità del mondo materiale, i pensatori greci si misero al lavoro per risolvere il problema. Occorreva ridare consistenza a una realtà che era stata risucchiata nell'abisso della divisibilità infinita della materia, così un gruppo di pensatori di scuola ionica capitanati da Leucippo da Mileto concepì la teoria dell'atomismo.
La materia, dicevano gli atomisti, non è divisibile all'infinito, altrimenti alla fin fine non esisterebbe niente, sicché deve pur esistere una porzione non ulteriormente divisibile della realtà che chiameremo "atomo" (letteralmente, il "non-tagliato").
Il più famoso esponente della scuola atomista fu Democrito di Abdera. Già allievo di Leucippo, Democrito sosteneva che tutta la realtà è fatta di piccoli granelli di materia, diversi per forma e grandezza ma qualitativamente uguali fra di loro. Un vortice cosmico fa sì che gli atomi più pesanti scendano verso il basso e quelli più leggeri volino verso l'alto. Le diverse qualità degli enti dipendono dal modo in cui gli atomi si uniscono e si dividono.
[nota di chi scrive: in realtà l'esistenza della materia, così comunemente accettata da tutti, non è mai stata verificata incontrovertibilmente dalla filosofia e costituisce quello che si può definite un atto di fede, parimenti alla credenza in Dio o in altre divinità metafisiche]
C'era a questo punto il problema di spiegare come la materia atomica potesse creare degli organismi coscienti, sicché a Democrito non rimase altro che concepire degli atomi di natura speciale, di natura ignea (cioè simile al fuoco) e di origine divina (divino nel senso di "prodigioso"), di cui era fatta l'anima e tutti gli altri aspetti della realtà non tipicamente materiali.
[nota di chi scrive: duemila anni più tardi Cartesio si trovò di fronte lo stesso problema, quello di render conto della materia che prende vita, e lo risolse richiamando in causa il principio divino, che è poi il passepartout che apre tutte le porte in assenza di altre spiegazioni]
8 notes
·
View notes
Text
Monkey Man
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/pJRGNXcHnM
:: Trama Monkey Man ::
Kid è un giovane lottatore che si batte sul ring di un circuito di scommesse clandestine gestite, dal sudafricano Tiger. Ha origini rurali e indossa una maschera di scimmia, ispirandosi alla divinità Hanuman, esempio di virtù quali lealtà, forza e saggezza. Il suo vero obiettivo però non è farsi strada come lottatore, bensì vendicare la morte della madre, uccisa in un raid contro la comunità dov'è cresciuto. Dietro questo crimine c'è una speculazione edilizia che vede i potenti della città alleati a un santone e Kid intende infiltrarsi nel loro mondo, prima come lavapiatti e poi come cameriere, fino ad arrivare loro abbastanza vicino da poter mettere in atto la propria vendetta. Dovrà però prima assaggiare la sconfitta e ritrovare la purezza dello spirito.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
2 notes
·
View notes
Text
Monkey Man 2024 In Italia
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/pJRGNXcHnM
:: Trama Monkey Man ::
Kid è un giovane lottatore che si batte sul ring di un circuito di scommesse clandestine gestite, dal sudafricano Tiger. Ha origini rurali e indossa una maschera di scimmia, ispirandosi alla divinità Hanuman, esempio di virtù quali lealtà, forza e saggezza. Il suo vero obiettivo però non è farsi strada come lottatore, bensì vendicare la morte della madre, uccisa in un raid contro la comunità dov'è cresciuto. Dietro questo crimine c'è una speculazione edilizia che vede i potenti della città alleati a un santone e Kid intende infiltrarsi nel loro mondo, prima come lavapiatti e poi come cameriere, fino ad arrivare loro abbastanza vicino da poter mettere in atto la propria vendetta. Dovrà però prima assaggiare la sconfitta e ritrovare la purezza dello spirito.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
2 notes
·
View notes
Text
"Ma tu cosa proponi in concreto in alternativa all'educazione emotiva nelle scuole?" mi è stato chiesto a Roma durante una presentazione.
Questo. A marzo 2024, con diverse centinaia di studenti dei Licei italiani, sarò ad Atene, per una settimana, proprio là dove sorgeva la palestra di Platone.
Se parleremo di fragilità non lo faremo per accettarla ma per trovare, con Platone, la forza per superarla.
Se parleremo di emozioni non sarà per farne l'elogio, ma per imparare, con Platone, a governarle e per evitare che ansia e insicurezza condizionino le nostre vite. Fesserie del tipo "ho l'ansia ecologica" non si possono sentire
Se parleremo di corpo non sarà per dire che tutti i corpi sono belli e vanno bene, e che bisogna accettarsi come si è (cosa a cui non crede nessuno), ma per allenarci, con Platone, a dare forma ai nostri corpi perché questo è il primo e indispensabile passo per elevarsi. La cura di sé come arte filosofica inizia dal corpo.
Se parleremo di dialogo non racconteremo la favoletta idiota in cui tutti, rispettosamente, accolgono le idee di tutti perché ogni cosa che un soggetto esprime sarebbe bellissima, ma spiegheremo, con Platone, che il dialogo è agon, è contesa, è conflitto e si tratta di imparare a misurarsi con i rapporti di forza.
Se parleremo di amore, non racconteremo menzogne edificanti dipingendo rapporti inesistenti nella realtà in cui non ci sarebbero gelosia, o desiderio di possesso, pulsioni, ma solo rapporti etici impeccabili in cui ciascuno si preoccupa solo della libertà dell'altro... Mostreremo, con Platone, che eros è complesso, può essere anche un morso doloroso, può scombinare la nostra razionalità, si impasta con pulsioni del corpo, e quindi va conosciuto e nei limiti del possibile indirizzato verso un percorso di elevazione.
Se parleremo di etica non diremo che la posizione della vittima è la postura da coltivare, ma ricorderemo, con Platone, che fare filosofia significa alzarsi in piedi, scrollarsi di dosso le catene e intraprendere con fatica un percorso di elevazione. Perché: "Ognuno è responsabile del proprio destino, la divinità non è responsabile" ("Repubblica").
Simone Regazzoni
3 notes
·
View notes
Text
'dio' non esiste.
Non esistono prove, evidenze scientifiche, né di un 'dio' immanente, né trascendente, né antropomorfo, né teriomorfo; non esistono evidenze di una vita umana che non finisca con la morte, né prove dell'esistenza dell'anima e di un aldilà dopo la morte: 'dio' non esiste.
Gli spiriti, le case e il mondo infestato da spiriti sono solo prodotti della fantasia umana.
Nessuno arriva a conoscere 'dio': non esiste. Tutto ciò che si dice su 'dio', di cui ci sono diverse versioni contrastanti, è solo frutto dell'immaginazione umana.
Quando una questione è vera, esiste un'unica versione a descriverla, in base a prove inconfutabili.
Se 'dio' esistesse, sarebbe ovviamente percepibile attraverso la Ragione o la Scienza, pertanto non ci sarebbe alcuna necessità di 'fede' e nemmeno di indottrinamento religioso, il cui scopo è farci credere a qualcosa su cui alcuno ha mai fornito prove, evidenza alcuna.
Se devo credere a qualcosa ('fede'), vuol dire che quella questione, oggettivamente, non è vera; anche se ripetuti continuamente, una superstizione, un 'atto di fede' (dogma), restano sempre una menzogna.
Un dogma è un assunto su cui non esistono prove; il fatto che qualcuno ti imponga di credere a qualcosa, di darlo per vero, senza portare prove, deve risvegliare l'Intelligenza che chiede il perché delle cose.
L'ubbidienza non è segno di Intelligenza, ma di assenza totale anche di umanità.
La religione è mera superstizione, cioè Ignoranza; all'Ignoranza, alla religione, non vanno offerti alcun tipo di peso sociale o politico, o parvenza di autorevolezza, ma vanno arginate e combattute in quanto disvalori, poiché rendono le persone asociali e moleste.
In tutte le 'culture' (religiose o meno), dove sia promosso il dolore, il martirio, non è possibile far crescere soggetti mentalmente equilibrati, capaci di ricercare il Piacere proprio o altrui, in ogni contesto: dalla vita lavorativa a quella sessuale.
Un uomo che conduca vita privilegiata da sacerdote (sciamano), non lavorando, ma speculando sull'altrui ignoranza e povertà di mezzi, non è soggetto autorevole, degno di ascolto, poiché oggettivo truffatore: da tale persona disonesta non esiste alcuna verità o buon esempio rivendicabili, da cui attingere ispirazione.
La nostra vita non è un'opera magica che sfugge alla Ragione; tanto più sarà ricca di Cultura, meno sarà possibile credere a corbellerie religiose.
Il 'sentimento religioso' non esiste: devi imporre, fin dall'infanzia, a qualcuno di 'credere' (di avere 'fede' in entità inesistenti), altrimenti non accadrebbe. Chi cresce nella Razionalità, immerso nella Cultura, non da credito alle sciocchezze religiose.
Coloro che sostengono di 'sentire dio' o sono in malafede (speculano economicamente sull'altrui Ignoranza) o hanno subito una forte suggestione che ha sospeso la Razionalità, non permettendo di distinguere la Realtà dalla mera fantasia.
Parlare (pregare), invocare divinità o semidivinità ha la stessa valenza di parlare, invocare Pippo, Pluto e Paperino: sono questioni che appartengono alla fantasia umana che immagina cose, fatti, che non esistono nella realtà della vita, né passata, né presente, né futura.
Non si può impostare l'esistenza su ciò che non esiste, creando e convincendosi di aspettative deludenti; non si può imporre di tenere ancorati gli individui a moralità che, al posto di conciliarsi con le propensioni personali, costruiscono muri di incomprensione e di odio.
Sono gli uomini ad aver inventato 'dio', in ogni epoca, e di conseguenza tutte quelle norme repressive che impediscono alle persone comuni di essere Felici, poiché solo chi è povero, disperato, maltrattato, cerca consolazione in divinità inesistenti, pagando sciamani d'ogni sorta.
Davanti a qualsiasi cosa su cui ci si ponga una domanda, quando la formulazione della risposta non è accompagnata da prove, la risposta non è valida. Corretto è, pertanto, essere atei, perché non esistono prove ed evidenze di 'spiriti' creatori e/o gestori dell'universo.
#'dio'#non esiste#prove#evidenze#scienza#scientifico#immanente#trascendente#teriomorfo#antropomorfo#vita#morte#anima#aldilà
2 notes
·
View notes
Text
#sapeviche
Le feste di Natale durano 13 giorni. Questa durata dipende dal fatto che i nostri antenati misuravano il tempo in due modi:
1) secondo i cicli della Luna
2) secondo quelli del Sole.
Ma l’anno lunare e quello solare hanno durate diverse perciò, affiancando i due calendari,
si crea un buco di 12-13 giorni.
Questo spazio temporale fatto di giorni che non appartengono né all’anno passato né a quello a venire, per i nostri antenati rappresentava il confine tra l’anno vecchio e quello nuovo.
Secondo le tradizioni imposte dall'antica Roma, tutt'oggi questo spazio inizia nella seconda metà di Dicembre, in concomitanza con la festa dei Saturnali, e comprende il 25 dicembre, festa del Sole Invictus, e finisce con la Befana che è l' incarnazione di Madre Natura nella sua forma peggiore, quella di natura dell’Inverno.
A sua volta l'Epifania affonda le sue radici nel paganesimo ed è stato ipotizzato che sia nata come la fusione tra varie figure di divinità femminili collegate alla Natura, tra cui la dea romana Diana e la divinità germanica Berta.
Articolo di Luca Ricatti
0 notes
Text
Chi percepisce entità inesistenti, come le divinità, È MALATO DI MENTE!
Anche la capra più stupida sa che se dio esistesse non sarebbe necessario un indottrinamento o una religione, perché si manifesterebbe ad ognuno di noi, in modo spontaneo.
A tutti! A tutti! Non esisterebbero, pertanto, atei!
Gli uomini hanno inventato dio: infatti ci sono migliaia di divinità, TUTTE DIVERSE, di aspetto diverso, che non concordano fra loro.
0 notes