#Azoto
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Star-Funk Fun
Filed under ’s’ for Star-Funk are two mps3 cds of African, American & European disco. Nearly 15 hours of compilations & eps that started with songs I heard on YouTube & decided to search for on iTunes or soundcloud or bandcamp & then downloaded. Saturday Night – South African Disco Pop Hits – 1981 to 1987 (2011). It was cover of Love Action that drew me to this set by various bands. All sweet,…
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#am writing#Azoto#Candian#dance music#disco#Dutch#Hithouse#Itally#Karen Silver#music#Nile Rogers#Ontario#photographs#review#short story#South Africa#Star-Funk#Superior Movement#T-Groove#The Soul Train Gang#Toronto
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Azoto -Exalt-Exalt
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La carne sarà vietata?
Secondo la cabala globalista che sta lavorando per un completo monopolio dell’approvvigionamento alimentare, il consumo di carne è al centro del cambiamento climatico causato dall’uomo e deve fermarsi per salvare il pianeta. Source: May 05, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] Continue reading Untitled
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#Agnello#Agricoltura#Alimenti Ultralavorati#Alternative#Anidride Carbonica#Antinutrienti#Approvvigionamento Alimentare#Azoto#Base Vegetale#Cabala Globalista#Calorie#Cambiamento Climatico#Carenze Nutrizionali#Carne#Carne Bovina#Carne Coltivata#Carne Finta#Diete Ospedaliere#Diete Scolastiche#Divieto#Effetti Lungo Termine#Emissioni Gas Serra#Etichettatura#Ferro#Istruzione#Latticini#Leggi Commerciali#Macronutrienti#Maiali#Manzo
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Vista la valanga di depressi e schizzati che aumenterà a dismisura, rendono facile la dipartita per gli improduttivi che non recano più profitto.
Salvo quelli che resistono sedati e rincoglioniti sotto psicofarmaci.
Tutto regolare.
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Ormai siamo allo sdoganamento della follia come nuova dignità...
In Svizzera sempre avanti!
#svizzera#malati mentali#zombie#società malata#società#suicidio#morte#svegliatevi#manipolazioni#aprite gli occhi#sistema#azoto#rincoglioniti#matrix#inetti#schiavi
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Kenneth Eugene Smith, l'uomo giustiziato due volte
La richiesta dell'Alabama di sperimentare su Kenny Smith utilizzando un metodo di esecuzione controverso e non testato solleva serie questioni costituzionali e dovrebbe essere impugnata in tribunale.
De Ficchy Giovanni Un detenuto americano di 58 anni, Kenneth Eugene Smith, sarà giustiziato attraverso l’inalazione di azoto puro, utilizzato per la prima volta e in maniera sperimentale. Sarà il primo a subire il nuovo metodo di esecuzione. Lo scorso anno si salvò perché non riuscirono a inserirgli gli aghi, l’equipe incaricata dell’esecuzione non era riuscita a individuare le vene dove…
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Paesi Bassi, braccio di ferro tra il governo e gli allevatori di bestiame sulle emissioni di azoto
L'Europa e la corte più alta del Paese chiedono al governo di intervenire per diminuire sensibilmente le emissioni di azoto dovute ad allevamenti e agricoltura intensiva perché minacciano la biodiversità. Ma i produttori non ci stanno
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CARTA DALLE FOGLIE MORTE: UN NUOVO PROCESSO PER NON ABBATTERE PIÙ ALBERI
Ogni anno milioni di tonnellate di foglie secche sono mandate al macero, bruciate o gettate. Una città media raccoglie circa 8.000 tonnellate di foglie all’anno e il potenziale totale dell’Europa supera 1 milione di tonnellate solo dalle aree urbane.
Per abbattere l’impatto ecologico di questo fenomeno, uno studente sedicenne ucraino ha pensato di trasformare questo scarto in un’opportunità e da un suo progetto di ricerca è nata una startup innovativa che produce carta dalle foglie morte. Si chiama Releaf Paper ed ha sviluppato una propria tecnologia brevettata per la lavorazione che utilizzando una combinazione di trattamento meccanico, termico e chimico, non solo smaltisce i rifiuti verdi ma che li fa diventare una fonte di materie prime sostenibili per l’industria della carta e degli imballaggi. Le foglie dagli ecosistemi urbani delle città, principalmente parchi, strade e marciapiedi, vengono conferite dai servizi comunali o da aziende private.
Le fabbriche di cellulosa e carta producono una grande impronta ecologica sul pianeta, la raccolta irresponsabile dalle foreste naturali può minacciare ecosistemi e specie fragili e causare l’erosione del suolo, mentre bruciare le foglie interrompe in modo catastrofico il rapporto azoto-ossigeno poiché l’aria è inquinata da monossido di carbonio e altri gas nocivi che danneggiano la natura, gli animali e le persone. Questo brevetto per realizzare la carta attraverso il sistema di riciclaggio delle foglie pone delle soluzioni a diversi problemi e crea risorse da quello che è stato finora considerato un problema.
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Fonte: Releaf paper; foto di Pexels
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Benvenuti. E congratulazioni. Sono molto contento che ce l’abbiate fatta. Arrivare fin qui non è stato facile, lo so. Anzi, sospetto che sia stata più dura di quanto voi stessi pensiate. Tanto per cominciare, per consentire a me e a voi di essere qui in questo momento, trilioni di atomi, che vagavano ognuno per conto proprio, hanno avuto la gentilezza di assemblarsi in una combinazione molto complicata, e questo appositamente per creare noi. Si tratta di una configurazione molto particolare, mai sperimentata prima e che non potrà mai più ripetersi. Per i prossimi anni (ci auguriamo che siano ancora molti) queste minuscole particelle si impegneranno a cooperare senza mai lamentarsi in una serie di sforzi che richiederanno tutta la loro abilità, e questo al solo scopo di mantenerci integri e darci la possibilità di provare in prima persona quella particolare condizione, estremamente gradevole anche se spesso poco apprezzata, nota con il nome di esistenza.
Perché gli atomi si prendano questo disturbo resta ancora un enigma. Dal loro punto di vista, essere me o voi non è un’esperienza molto gratificante. In fondo, per quanto ci concedano la loro più devota attenzione, agli atomi non importa nulla di noi, anzi, non sanno neanche che esistiamo. Per la verità, non sanno di esistere nemmeno loro. Dopotutto, sono solo delle stupide particelle e non sono neanche vive. (È curioso notare che, se potessimo usare una pinzetta per scomporre il nostro corpo atomo per atomo, non otterremmo altro che un mucchietto di polvere – un mucchietto di atomi – i cui singoli granelli non sono mai stati vivi, ma, presi nel loro insieme, costituivano il nostro corpo.) Eppure, per l’intera durata della nostra esistenza, non faranno altro che rispondere, in qualche maniera, a un unico rigido impulso: fare in modo che noi continuiamo a essere noi.
Il brutto è che gli atomi sono creature volubili e la loro devozione è da ritenersi transitoria, molto transitoria. Una vita umana, per quanto lunga, raggiunge appena le 650.000 ore. E quando si trovano a sfrecciare nei pressi di quella modesta soglia, o in qualsiasi altro punto lì intorno, per ragioni assolutamente sconosciute, i nostri atomi decidono di spegnerci. Poi, silenziosamente, si slegano e se ne vanno ognuno per conto proprio, a diventare qualcos’altro. E per noi tutto finisce lì.
Eppure dovremmo essere contenti che ciò accada. In linea di massima, e per quanto ne sappiamo, è una cosa che non si verifica altrove, nell’universo. E questo è davvero un fatto strano, giacché gli atomi che qui sulla Terra si aggregano fra loro in modo spontaneo e naturale formando gli esseri viventi sono esattamente gli stessi che si rifiutano di farlo altrove. A prescindere da cosa altro possa essere, a livello chimico la vita è estremamente banale: carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto, un po’ di calcio, un goccetto di zolfo e una spolverata di altri elementi molto comuni. Nulla che non si possa trovare nella farmacia sotto casa. Tutto qui, non serve altro. L’unica particolarità degli atomi che costituiscono il nostro corpo è appunto il fatto che costituiscono noi. E questo, ovviamente, è il miracolo della vita.
Indipendentemente dal fatto che gli atomi diano luogo alla vita anche in angoli dell’universo diversi dal nostro, è pur vero che fanno moltissime cose: anzi, per la verità, fanno tutto il resto. Senza di loro non ci sarebbero né acqua né aria, né rocce né stelle. E nemmeno pianeti, lontane nubi gassose, o nebulose a spirale: nessuna di quelle cose, insomma, che rendono l’universo un luogo così gradevolmente concreto. Gli atomi sono talmente numerosi e necessari da indurci facilmente a dimenticare che in realtà potrebbero benissimo non esistere. Nessuna legge costringe l’universo a riempirsi di particelle di materia o a produrre luce, gravità e tutte quelle altre caratteristiche fondamentali per la nostra esistenza. Non è che l’universo debba esistere per forza. E infatti per un tempo lunghissimo non c’è stato. Non esistevano atomi e non esisteva nemmeno un universo in cui essi potessero fluttuare. Non c’era niente, niente di niente, da nessuna parte.
Sarà quindi il caso di rallegrarci per l’esistenza degli atomi. D’altra parte, il fatto che noi abbiamo i nostri atomi e che essi siano tanto determinati ad assemblarsi è solo una parte del processo che ci ha portati fin qui. Trovarci qui adesso, vivi, nel ventunesimo secolo, e così intelligenti da esserne consapevoli, significa essere stati i beneficiari di una straordinaria dose di fortuna biologica. Soppravvivere sulla Terra è una faccenda sorprendentemente complicata. La maggior parte (qualcuno sostiene il 99,9 per cento) dei miliardi e miliardi di specie viventi esistite dall’alba dei tempi, oggi non esiste più. La vita sulla Terra, come si vede, non è soltanto breve, ma anche terribilmente precaria. Una curiosa caratteristica della nostra esistenza è che veniamo da un pianeta adattissimo a promuovere la vita, e ancor più efficiente a portarla all’estinzione.
In genere, le specie presenti sulla Terra durano all’incirca solo quattro milioni di anni. Quindi, se uno ha intenzione di rimanere in circolazione per miliardi di anni, dev’essere mutevole tanto quanto gli atomi che lo compongono. Occorre essere pronti a modificare tutto di se stessi: forma, taglia, colore, specie di appartenenza. Tutto insomma. Ed essere pronti a farlo ripetutamente. Tutto questo è più facile a dirsi che a farsi, poiché il processo di trasformazione è assolutamente casuale. Per evolvere da «primordiale globulo atomico protoplasmico» (come dice la canzone di Gilbert e Sullivan) a esseri umani moderni, eretti e senzienti, abbiamo dovuto mutare, escogitando caratteristiche nuove, e abbiamo dovuto farlo in una sequenza temporale precisa e per un tempo estremamente lungo. In momenti diversi, negli ultimi 3,8 miliardi di anni dapprima abbiamo aborrito l’ossigeno e poi l’abbiamo amato alla follia; ci siamo fatti spuntare ali, pinne ed eleganti vele dorsali; abbiamo depositato uova e falciato l’aria con lingue biforcute; siamo stati lisci o pelosi, abbiamo vissuto sottoterra e sugli alberi; siamo stati grandi come cervi e piccoli come topi, e milioni di altre cose ancora. Una minima deviazione da ciascuno di questi processi evolutivi e adesso ci ritroveremmo a leccare alghe dalle pareti di una grotta, a ciondolare su una riva rocciosa alla maniera dei trichechi o ancora a sfiatare da un’apertura sopra la testa prima di immergerci a diciotto metri di profondità per concederci un boccone di quei deliziosi vermi che vivono affondati nella sabbia. La nostra fortuna, d’altra parte, non si è limitata al fatto di essere inclusi fin dai primordi in una linea evolutiva favorita dalla selezione: siamo stati anche estremamente, diciamo pure miracolosamente, fortunati per quanto riguarda il nostro albero genealogico personale. Consideriamo che per 3 miliardi e 800 milioni di anni – un periodo di tempo superiore all’età delle montagne, dei fiumi e degli oceani – ognuno dei nostri avi, per parte di padre e di madre, è stato abbastanza attraente da riuscire a trovarsi un compagno; abbastanza sano da essere in grado di riprodursi; e a tal punto benedetto dal fato e dalle circostanze da vivere abbastanza per farlo. Nessuno dei nostri diretti progenitori è stato schiacciato o divorato; nessuno è morto affogato, di fame, trafitto a tradimento, ferito anzitempo, o in qualsiasi altro modo distolto dal fondamentale compito della sua vita: quello di consegnare, al partner giusto e al momento giusto, quella minuscola quantità di materiale genetico necessaria a perpetuare l’unica possibile sequenza di combinazioni ereditarie che alla fine, incredibilmente, e per un tempo così breve, avrebbe prodotto ciascuno di noi.
#breve storia di quasi tutto#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#Breve storia di (quasi) tutto#bill bryson#Bill Bryson#bill bryson citazioni#bill bryson citazione#atomi#evoluzione
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my on repeat 🤪 thank u for tagging me @erlingshaalands <33
(i didnt know how many songs to put so i randomized as many as sarah ghjk)
im tagging @bellcza @laminesyamal @footiehoemcfc @formulavroom @livelaughlovepedri @alexi-01 @cherishlaluna @peligrosapop @toxicrivalries @hufflepuffhabs @donfermin . dont feel pressured to do it if you dont want to 🫶🏼
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12 dicembre 2023
GEOINGEGNERIA brevettata nel 2009
Concordata con il governo italiano nel 2015, (u.s.a-it) in atto ufficialmente dal 2018.
Sai cosa piove dal cielo?
▪️Alluminio 3090 ppm
▪️Litio 507 ppm
▪️Bario 67,8 ppm
▪️Zinco 58,9 ppm
▪️Rame 55,1 ppm
▪️Cadmio 54,1 ppm
▪️Piombo 52,9 ppm
▪️Argento 28,3 ppm
▪️Solfato 22,0 ppm
▪️Silice 8,67 ppm
▪️Mercurio 1,06 pp
BREVETTO US8033879B2
del 11/10/2009
"Composizioni e metodi di geoingegneria biofisica"
https://patents.google.com/patent/US8033879B2/en
<<Descritti qui sono composizioni, metodi e apparati per la geoingegneria biologica e fisica. Vengono divulgate particelle inorganiche, prill, puck o galleggianti per la dispersione su uno specchio d'acqua, le composizioni aventi diverse proprietà:
1) galleggiabilità positiva,
2) una matrice a rilascio prolungato per il rilascio di ferro, calcio, magnesio, zinco, rame, molibdeno, manganese, cobalto, boro, selenio, vanadio, cromo, nichel, zolfo, azoto, fosforo, silicio, preferibilmente come loro combinazione, a livelli biologicamente efficaci e sinergicamente>>
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Questa vita vale un botto?
Questo è quello che mi chiedo ogni volta che mi sveglio il primo gennaio di ogni anno e apro gli occhi su un cellulare carico di auguri e uccelli morti.
Sì, perché come chiunque quel giorno ricevo i classici messaggi di auguri per un felice nuovo anno e da #ornitologo attivo sui social ricevo le foto degli uccelli trovati morti nei giardini, per strada, sotto alle finestre, accanto alle vetrate. Foto inviate affinché io possa dare un nome all’ennesima vittima della festa: merli, pettirossi, passeri, tortore, codirossi spazzacamini ecc. sono le specie più frequenti.
L’impatto che l’esplosione dei botti ha sugli #uccelli selvatici che abitano le città è impressionante. Basti pensare che lo studio effettuato nel 2017, "Effects of fireworks on birds: A review", pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Science & Technology, stima che circa 100.000 uccelli muoiono ogni anno a causa dei fuochi d’artificio in Svizzera. Questa stima si basa su studi che hanno utilizzato diverse tecniche, tra cui l’osservazione diretta, il ritrovamento di carcasse e l’analisi dei dati di radar.
In precedenza, nel 2002 è stato pubblicato su Journal of Ornithology uno studio dal titolo "Acute effects of fireworks on birds: A review". In questo studio si dimostra che i fuochi d’artificio possono causare una serie di effetti negativi sugli uccelli, tra cui aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, rilascio di ormoni dello stress e disorientamento. In questo studio i ricercatori hanno stimato che circa 200.000 #uccelli muoiono ogni anno a causa dei fuochi d’artificio in Germania.
In Italia non esistono dati ufficiali sulla stima del numero di uccelli vittima del Capodanno, ma sappiamo che l’avifauna per motivi di svernamento si concentra in questo periodo proprio nei paesi mediterranei come il nostro, e alcune specie raggiungono le densità maggiori proprio negli ambienti urbani, per cui il numero di vittime potenziali qui da noi è immenso. Anche la potenza di fuoco messa in campo nelle nostre sovraffollate città è superiore di quella svizzera o tedesca, soprattutto se rapportata alla superficie.
Ovviamente gli uccelli non sono le sole vittime, anche molti altri animali selvatici e domestici patiscono questo modo di festeggiare. Numerosissimi sono i cani e i gatti che fuggono impauriti e non vengono più ritrovati dalle loro famiglie.
Per non parlare dell’inquinamento atmosferico: i fuochi d’artificio rilasciano in atmosfera ossido di azoto e di zolfo, monossido di carbonio e metalli pesanti. Nel 2022 l’ARPA Lombardia ha condotto uno studio sull’impatto dei fuochi d’artificio sull’inquinamento atmosferico. I risultati riportano che il 6% delle emissioni totali di PM10 in Lombardia è prodotto dai fuochi d’artificio esplosi a Capodanno.
Mi chiedo quale sia il senso di aver inserito la #biodiversità nella nostra #Costituzione se poi non riusciamo neanche a rinunciare ad un #petardo per la sua salvaguardia.
Mi auguro per questo 2024 un’esplosione di buon senso.
Rosario Balestrieri, Facebook
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un uomo, tale kenneth smith, negli stati uniti, in particolare l’alabama, è stato condannato (giustamente per aver commesso omicidio su commissione) e messo nel braccio della morte, in attesa dell’esecuzione della pena di morte per oltre 30 anni, la quale è avvenuta nel 2022
il problema è che nel 2022 la cosiddetta iniezione letale è fallita, l’addetto (penso un medico) non ha beccato la vena e il veleno non ha ucciso l’uomo ma gli ha provocato solo atroci sofferenze
la conseguenza? è che nel 2024 sarà eseguita nuovamente la pena capitale, ma con l’azoto (la prima volta nella storia), ossia dovrà in sostanza indossare una maschera e respirare azoto puro per circa 15 minuti, finché non sarà morto per asfissia
PREMESSO che quest’uomo merita il carcere, merita l’ergastolo e merita di passare i suoi giorni rinchiuso, ci rendiamo conto che è folle condannare un uomo a morire asfissiato? questa non è una pena, è una tortura folle e scriteriata, quando in italia parlano i provincialotti da tastiera dovrebbero pensare a cos’è la pena di morte, perché forse non vi è chiaro di quanto sia pericoloso uno strumento di morte LEGALE nelle mani di esseri umani incapaci di empatia (come sono pieni negli stati uniti e come ne siamo pieni noi)
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L'11 dicembre 1844 il primo anestetico dentale, il protossido di azoto (gas esilarante), è utilizzato dal Dr. John Riggs per l'estrazione di un dente a Horace Wells. Riggs aveva notato che un uomo intossicato dal protossido di azoto non sentiva dolore per una ferita alla gamba.
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Per i molti che non lo sanno, e ora capirete perché evitano accuratamente di spiegarvelo.
Lo"CO2 a 425 ppm", significa "425 Parti Per Milione di CO2" insieme a 999.575 Parti Per Milione di altri gas che compongono l’atmosfera, ovvero: 78% di Azoto, 21% di Ossigeno e 0,0425% di CO2.
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L'Australia ha preparato la bozza di legge sulla "disinformazione". Lo scetticismo climatico sarà incluso nell'ambito di queste nuove leggi. Il ministro federale Chris Bowen ha dichiarato di ritenere che le narrazioni scettiche sul clima siano "fondamentalmente disoneste".
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Chissà se anche oggi riuscirò a resistere. Sono passati 1051 giorni dalla mia disintossicazione ed è stata davvero dura ed è indescrivibile quello che ho provato e passato. Solo chi ci è passato può capire. Ricordo quando da ragazzo cominciai a farmi. La vivevo come una bellissima sensazione, e non vedevo la strada verso la pazzia e la morte. La la droga ti provoca una grande euforia e sensazione di benessere, ma quando l'effetto finisce tutto diventa orribile, ti precipita all'inferno, un inferno peggiore di quello dantesco. Fu proprio per attenuare la "caduta" che cominciai con l'eroina. Kurt Cobain disse: “Se vuoi sapere com'è la vita nell'aldilà, mettiti un paracadute, sali su un aereo, riempiti le vene di una buona dose d'eroina, seguita immediatamente da un tiro di protossido di azoto e a quel punto salta. O, in alternativa, datti fuoco.” Ora fisso questi 5 grammi di eroina e mi chiedo tante cose. È ora di staccare la spina a tutti questi fottuti pensieri che sono come lamette nel mio cervello(?) Cosa mi fa resistere così tanto e per cosa(?) Sono stanco di stare sempre male e provare brutte sensazioni fisiche e mentali. Voglio solo la pace. Pace anche solo per poco ma pace e tranquillità!
#non ho più parole#voglia di tranquillità#eroina#sono stanco#pezzi di vita#pensieri miei#solitudine#tristezza#riflessioni#tossicodipendenza#pensieri#sfoghi
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Múltiplas fontes de informação: O colapso da ponte de Baltimore foi um "ataque estratégico absolutamente brilhante" à infra-estrutura crítica dos EUA – muito provavelmente cibernética – e as nossas agências de informação sabem disso. Em termos de guerra de informação, simplesmente dividiram os EUA ao longo da linha Mason-Dixon, exatamente como na Guerra Civil.
A segunda estrada estratégica mais movimentada do país para materiais perigosos está agora inoperante há 4-5 anos – que é o tempo que dizem que demorará a recuperar. A ponte foi construída especificamente para transportar materiais perigosos – combustível, gasóleo, gás propano, azoto, materiais altamente inflamáveis, produtos químicos e cargas de grandes dimensões que não cabem nos túneis – e esta cadeia de abastecimento está agora paralisada.
A filmagem mostra que o navio cargueiro nunca chegou à faixa de aproximação do canal. Você tem que estar no canal antes de entrar nessa curva. A localização foi precisa/deliberada: escolheu uma curva do rio onde você tem que desacelerar e se comprometer – uma vez que você está comprometido naquela área não há espaço suficiente para manobrar.
Deveria ter um piloto do porto para pilotar o barco. Você não deve atravessar nenhum obstáculo sem o piloto do porto...
"Eles descobriram como nos derrubar. Contanto que você fique longe dos dentes dos militares dos EUA, poderá destruir os EUA. Somos arrogantes e ignorantes – combinação letal. Obama disse que eles iriam mudar fundamentalmente a América e assim o fizeram. Estamos em queda livre em uma montanha-russa agora – sem freios – apenas ganhando velocidade."
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