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Falling Rain by Labyrinth from the live album Return to Live - Video: Daniele Farina
#music#live#live music#italian#italian music#labyrinth#labÿrinth#nik mazzucconi#nicola mazzucconi#john macaluso#andrea cantarelli#olaf thorsen#carlo andrea magnani#oleg smirnoff#giacomo biagini#roberto tiranti#rob tyrant#alessandro del vecchio#video#daniele farina
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Pensiero per un compagno terrone e dimenticato 🐥- Mi chiamavo MARIO LUPO. Con la mia famiglia, tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70, da Cammarata, in provincia di Agrigento, siamo andati a Parma, in cerca di lavoro. In quei tempi, non c'erano ancora i barconi pieni di disperati come oggi; i nostri barconi erano dei lunghissimi treni sporchi, puzzolenti e carichi di persone. Gli elementi in comune, con i migranti che oggi continuano a morire annegati nel mio mare, il Mediterraneo, sono due, oggi come allora: la disperazione per una vita invivibile e la speranza di una vita migliore. A Parma lavoravo come muratore e militavo in Lotta Continua. Già da prima di migrare, avevo capito da che parte stare. Avevo 20 anni, quando una sera, sono stato aggredito dai fascisti e ucciso. Con altri due compagni, stavamo andando al cinema e, d'improvviso, ci siamo ritrovati circondati da una ventina di fascisti. Tre, in particolare, li conoscevo: Edgardo Bonazzi, Andrea Ringozzi e Luigi Saporito. Chi, con forza inaudita, mi ficcò la lama del coltello nel cuore, fu Edgardo Bonazzi, picchiatore del Movimento Sociale Italiano. Già allora, mi chiedevo come fosse possibile che, in un Paese venuto fuori dalla Lotta di Liberazione dal nazifascismo, avessero consentito la nascita di un partito fascista. La vita mi abbandonò lì, in quella strada di Parma, lontano dalle campagne in cui ero cresciuto e, con me, abbandonò i miei pochissimi 20 anni. I tre fascisti assassini, oggi sono uomini liberi. La "Giustizia Italiana", decise che per la vita di un ragazzo di 20 anni, la "pena giusta" è stata di 11 anni e 8 mesi per chi mi uccise, Edgardo Bonazzi; 6 anni per Andrea Ringozzi e 4 anni per Luigi Saporito. Loro, sono vivi e ancora più forti e sdoganati di un tempo. Oggi, i fascisti sono ritornati nelle piazze, hanno costituito dei partiti, si puliscono il culo con ciò che dice la Costituzione Italiana e delle Leggi Oggi, non vi siete ancora accorti, che cavalcano QUALSIASI protesta fatta da intere fasce di popolazione, indipendentemente dalle motivazioni delle proteste. Non è importante per loro. L'importante è dare una loro forte presenza, attraverso la quale, ottenere sempre più larghi consensi. Quando ci si accorgerà di questo, sarà troppo tardi, perché ci saranno state altre persone che come me, sono state ammazzate dai nuovi fascisti italiani. Domani, l'antifascismo, sarà un reato. Non dimenticatevi delle tantissime compagne e dei tantissimi compagni, prigionieri nelle prigioni (sempre più fasciste) di questo Paese (sempre più fascista). Mario Macaluso
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Formazione è Ricerca
A Bologna si discute di teatro con chi il teatro lo fa: artisti, compagnie, operatori e università. L’ultima giornata di Performazioni 2019, l’International Workshop Festival organizzato e promosso da Instabili Vaganti nel capoluogo emiliano, vede cinque momenti di confronto e dialogo tra realtà italiane e straniere, la teoria confondersi e sovrapporsi alla pratica, due spazi – il LABOratorio San…
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#Andrea Macaluso#Angela Fumarola#Anna Dora Dorno#Armunia#Bernardino Bonzani#Carlo Massari#Clemente Tafuri#Daniele Giuliani#Dario Marconcini#David Beronio#Diana Ferrantini#Elena Sorbi#Fabbrica Europa#Gerardo Guccini#Giovanna Daddi#Il Lavoratorio#Inequilibrio Festival#Instabili Vaganti#Jean-Marie Straub#Leggere Strutture#Lenz Fondazione#Massimo Munaro#Maurizia Settembri#Michele Pascarella#Monica Morini#Nicola Pianzola#Paola Berselli#Paul Allain#PerformAzioni#Pinter
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9 e 10 novembre ’22 BORN GHOST al No'hma - Milano
Al via la Stagione No'hma con lo spettacolo Born Ghost della compagnia Coppelia Theatre, una "storia di fantasmi" che parla di diversità, tra videoarte e teatro di figura.
Per lo Spazio Teatro No'hma è tempo di dare avvio alla Stagione 2022/2023. Mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alle ore 21 si riparte con l'ormai nota doppia serata degli spettacoli No'hma, inaugurata dalla compagnia Coppelia Theatre con il suo sorprendente "Born Ghost", progetto a metà tra la videoarte e il teatro di figura.
Coppelia Theatre è attiva dal 2010 sulla scena teatrale nazionale ed internazionale con un tipo di indagine che è unica nel suo genere e che si pone a confine tra arte e scienza; la sua attività congiunge le tradizionali tecniche costruttive alla sperimentazione ingegneristica.
Born Ghost è una raffinata opera frutto dell'incontro tra teatro e cinema d'animazione, in cui il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitale. Sul palco non ci sono attori, bensì marionette animate dalla performer e drammaturga Mariasole Brusa; i puppets sono tutti realizzati con tecnica di stampa 3D e immersi in suggestivi habitat digitali, in animazioni di videoarte di enorme impatto visivo.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l'albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull'isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma è anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l'ignoranza e il pregiudizio.
A giudicare dalla scelta compiuta per la prima, dunque, il nuovo palinsesto si preannuncia ancora una volta caratterizzato da quelle "preziosità" che contraddistinguono No'hma all'interno del panorama teatrale milanese, e non solo. "Tutti insieme possiamo", questo il nome della nuova Stagione, è un titolo fortemente voluto dalla Presidente del Teatro Livia Pomodoro, motivato da una solida fiducia nei valori della condivisione e della partecipazione, che a partire dalla sfera culturale intrecciano strettamente la dimensione sociale e umanitaria.
La programmazione 2022/2023 sarà peraltro segnata da alcune importanti novità, a cui ha fatto cenno la stessa Presidente nel corso della cerimonia del Premio Internazionale, rimandando però al futuro ulteriori svelamenti in proposito.
Born Ghost
drammaturgia e performance
Mariasole Brusa
puppets, scene
Jlenia Biffi
video artist
Cosimo Miorelli
musiche originali, pianoforte
Stefano Bechini
sega musicale
Natalia Paruz
violoncello
Marco Algenti
consulenza alla regia
Andrea Macaluso
consulenza tecniche vocali
Francesca della Monica
co-produzione
ERT | Emilia Romagna Teatro
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9 e 10 novembre ’22 BORN GHOST al No'hma - Milano
Al via la Stagione No'hma con lo spettacolo Born Ghost della compagnia Coppelia Theatre, una "storia di fantasmi" che parla di diversità, tra videoarte e teatro di figura.
Per lo Spazio Teatro No'hma è tempo di dare avvio alla Stagione 2022/2023. Mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alle ore 21 si riparte con l'ormai nota doppia serata degli spettacoli No'hma, inaugurata dalla compagnia Coppelia Theatre con il suo sorprendente "Born Ghost", progetto a metà tra la videoarte e il teatro di figura.
Coppelia Theatre è attiva dal 2010 sulla scena teatrale nazionale ed internazionale con un tipo di indagine che è unica nel suo genere e che si pone a confine tra arte e scienza; la sua attività congiunge le tradizionali tecniche costruttive alla sperimentazione ingegneristica.
Born Ghost è una raffinata opera frutto dell'incontro tra teatro e cinema d'animazione, in cui il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitale. Sul palco non ci sono attori, bensì marionette animate dalla performer e drammaturga Mariasole Brusa; i puppets sono tutti realizzati con tecnica di stampa 3D e immersi in suggestivi habitat digitali, in animazioni di videoarte di enorme impatto visivo.
La trama attinge alle tradizioni popolari romagnole, tra cui la leggenda di Azzurrina, l'albina figlia del trecentesco feudatario Uguccione, segregata a vita nel castello per via della sua diversità e scomparsa in circostanze misteriose. La pièce si presenta come una riflessione poetica sulla diversità e sull'isolamento, arricchita da una selezione di liriche della poetessa argentina Alejandra Pizarnik; ma è anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l'ignoranza e il pregiudizio.
A giudicare dalla scelta compiuta per la prima, dunque, il nuovo palinsesto si preannuncia ancora una volta caratterizzato da quelle "preziosità" che contraddistinguono No'hma all'interno del panorama teatrale milanese, e non solo. "Tutti insieme possiamo", questo il nome della nuova Stagione, è un titolo fortemente voluto dalla Presidente del Teatro Livia Pomodoro, motivato da una solida fiducia nei valori della condivisione e della partecipazione, che a partire dalla sfera culturale intrecciano strettamente la dimensione sociale e umanitaria.
La programmazione 2022/2023 sarà peraltro segnata da alcune importanti novità, a cui ha fatto cenno la stessa Presidente nel corso della cerimonia del Premio Internazionale, rimandando però al futuro ulteriori svelamenti in proposito.
Born Ghost
drammaturgia e performance
Mariasole Brusa
puppets, scene
Jlenia Biffi
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Cosimo Miorelli
musiche originali, pianoforte
Stefano Bechini
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Rimonta vincente del Valle Martella a Valmontone
Domenica 17 ottobre esordio vincente dei ragazzi dell’Asd Real Valle Martella che ha superato l’Asd Valmontone. Prima uscita vincente della squadra del Presidente Daniele Imola che ha violato il campo dell’Asd Valmontone, domenica 17 ottobre. Un risultato frutto di lavoro e convinzione di tutto il gruppo del Valle Martella coronati dalla doppietta di Andrea Macaluso. Un primo tempo sottotono…
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Chloé Zhao, Gia Coppola and Michel Franco head up Venice Film Festival 2020
Following the (fully expected) cancellation of this year’s Cannes Film Festival, our attentions quickly turned to the two major international autumn festivals, Venice and Toronto. Viewed by the industry as the launchpad for awards season, both of these long-running cultural institutions have been faced with the difficult decision of whether or not to forge ahead with their initial plans for 2020.
On that front, the organisers of TIFF have already announced a programme “tailored to fit the moment”, comprising physical screenings and drive-ins alongside virtual screenings, red carpets, press conferences and talks. Venice will not be following suit – perhaps surprisingly given the current status of the pandemic. Today, the line-up for the forthcoming 77th edition was announced in full, and just six weeks out it appears that the show will indeed go on.
Venezia 77 Competition
In Between Dying – Hilal Baydarov Le Sorelle Macaluso – Emma Dante The World to Come – Mona Fastvold Nuevo Orden – Michel Franco Lovers – Nicole Gracia Laila in Haifa – Amos Gitai Dear Comrades – Andrei Konchalovsky Wife of a Spy – Kiyoshi Kurosawa Sun Children – Majid Majidi Pieces of a Woman – Kornél Mundruczó Miss Marx – Susanna Nicchiarelli Padrenostro – Claudio Noce Notturno – Gianfranco Rosi Never Gonna Snow Again – Małgorzata Szumowska The Disciple – Chaitanya Tamhane And Tomorrow The Entire World – Julia Von Heinz Quo Vadis, Aida? – Jasmila Žbanić Nomadland – Chloé Zhao
Orizzonti Competition
Apples – Christos Nikou La Troisieme Guerre – Giovanni Aloi Milestone – Ivan Ayr The Wasteland – Ahmad Bahrami The Man Who Sold His Skin – Kaouther Ben Hania I Predatori – Pietro Castellitto Mainstream – Gia Coppola Genus Pan – Lav Diaz Zanka Contact – Ismael el Iraki Guerra E Pace – Martina Parenti, Massimo D’Anolfi La Nuit Des Rois – Philippe Lacôte The Furnace – Roderick McKay Careless Crime – Shahram Mokri Gaza Mon Amour – Tarzan Nasser, Arab Nasser Selva Trágica – Yulene Olaizola Nowhere Special – Uberto Pasolini Listen – Ana Rocha De Sousa The Best is Yet to Come – Wang Jing Yellow Cat – Adilkhan Yerzhanov
Out of Competition
Sportin’ Life – Abel Ferrara Crazy, Not Insane – Alex Gibney Greta – Nathan Grossman w/ Greta Thunberg Final Account – Luke Holland La Verità Su La Dolce Vita – Giuseppe Pedersoli Molecole – Andrea Segre Narciso em Férias – Renato Terra, Ricardo Calil Paolo Conte, Via Con Me – Giorgio Verdelli Hopper/Welles – Orson Welles w/ Dennis Hopper City Hall – Frederck Wiseman Lacci – Daniele Luchetti (Opening Film) Lasciami Andare – Stefano Mordini Mandibules – Quentin Dupieux Love After Love – Ann Hui Assandira – Salvatore Mereu The Duke – Roger Michell Night in Paradise – Park Hoong-jung Mosquito State – Filip Jan Rymsza 30 Coins: Episode 1 – Álex de la Iglesia Princess Europe – Camille Lotteau Omelia Contadina – Alice Rohrwacher, Jr
Though it remains to be seen exactly how this year’s festival will operate – there’s no word yet on whether red carpets and press conferences will take place as usual – it’s heartening to see the film world returning to something resembling normalcy. Of course, with cinemas in the UK only now preparing to reopen, and things looking much less certain elsewhere, we sincerely hope that Venice 2020 will be carried out sensibly and with public safety as the first priority.
But let’s focus on the positives for now – we simply can’t wait to get stuck into what is a very promising line-up. More encouraging still, Venice and TIFF, in collaboration with the Telluride and New York Film Festivals, will not be competing against one another but rather sharing the wealth: Nomadland is set to receive its world premiere simultaneously on 11 September, marking an unprecedented partnership between the festivals. That in itself is surely cause for celebration.
The 77th Venice FilmFestival takes place at Venice Lido from 2-12 September. For more info visit labiennale.org
The post Chloé Zhao, Gia Coppola and Michel Franco head up Venice Film Festival 2020 appeared first on Little White Lies.
source https://lwlies.com/festivals/venice-film-festival-2020-line-up-nomadland-chloe-zhao/
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Bullets by Labyrinth from the album Architecture of a God
#music#labyrinth#metal#power metal#melodic rock#italian music#andrea cantarelli#olaf thörsen#roberto tiranti#nik mazzucconi#oleg smirnoff#john macaluso#olaf thorsen#carlo andrea magnani#anders rain#labÿrinth
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EOIR Swears in 28 New Immigration Judges on Oct. 20, 2019
Introduction
On December 20, 2019, the Executive Office for Immigration Review (EOIR) invested 28 new immigration judges in a ceremony presided over by Acting Chief Immigration Judge Christopher A. Santoro [PDF version]. The 28 new immigration judges were selected by Attorney General William P. Barr. The EOIR noted that the immigration judge corps — now numbering over 465 — is at its largest size in history.
In this article, we will briefly examine the biographies of the 28 new immigration judges, sorted by the courts on which they serve. Please see our index of posts on new immigration judges to read about other members of the immigration judge corps sworn in over the past several years [see index].
Abbreviations
In this article, we will use several abbreviations in place of the full names of offices which appear in the biographies of several of the new immigration judges.
Department of Justice (DOJ)
Office of Immigration Litigation (OIL)
Executive Office for Immigration Review (EOIR)
Board of Immigration Appeals (BIA)
Immigration and Naturalization Service (INS)
Department of Homeland Security (DHS)
Immigration and Customs Enforcement (ICE)
U.S. Citizenship and Immigration Services (USCIS)
Refugee, Asylum, and International Operations (RAIO)
Office of the Principal Legal Advisor (OPLA)
Office of Chief Counsel (OCC)
Courts Receiving New Judges
The 28 new immigration judges serve on 18 immigration courts across the country. The following is the full list of courts receiving judges along with the number of new judges:
Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court (4); Batavia Immigration Court (1); Boston Immigration Court (1); Chicago Immigration Court (1); Cleveland Immigration Court (2); Houston Immigration Court (1); Houston, S. Gessner Road Immigration Court (2); Imperial Immigration Court (1); Los Angeles Immigration Court (2); Los Angeles North Immigration Court (1); Los Angeles, Van Nuys Blvd. Immigration Court (1); New York, Federal Plaza Immigration Court (4); New York, Varick Immigration Court (1); Otay Mesa Immigration Court (1); Sacramento Immigration Court (2); Stewart Immigration Court (1); Ulster Immigration Court (1); York Immigration Court (1).
Below, we will list the courts in alphabetical order along with short biographies of the new judges.
Please see our short posts on the new Los Angeles, Van Nuys Blvd. [see blog] and Houston, S. Gessner Road [see blog] immigration courts, both of which welcome new judges from the December 20th investiture.
Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court (Georgia)
Philip A. Barr, Immigration Judge, Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court
2015-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Atlanta, Georgia.
2010-2015: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS in Port Isabel and San Antonio, Texas.
2004-2010: Private practice as an immigration and criminal defense attorney.
Law degree from Birmingham School of Law in 2003.
James J. Crofts, Immigration Judge, Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court
2016-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Atlanta.
2000-2016: Assistant district attorney with the Office of the Bronx District Attorney, in Bronx, New York.
2012-Present: Judge advocate for the U.S. Army Reserve.
Law degree from St. John's University of Law in 1999.
Sheila E. Gallow, Immigration Judge, Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court
2016-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Atlanta.
2011-2016: Chief assistant district attorney in the Atlanta Judicial Circuit.
2007-2011: Assistant attorney general with the Office of Georgia Attorney General, in Atlanta.
2012-Present: Judge advocate with the U.S. Army Reserves.
Law degree from Samford University in 2006.
Philip P. Taylor, Immigration Judge, Atlanta, Ted Turner Drive Immigration Court
2000-2019: Chief municipal judge for the City of Kennesaw, Acworth, Powder Springs, and Woodstock, Georgia.
1996-2016: Magistrate judge, in Cobb County, Georgia.
1989-2012: Private practice.
Law degree from Emory University School of Law.
Batavia Immigration Court (New York)
Susan F. Aikman, Immigration Judge, Batavia Immigration Court
2018-2019: Deputy chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS in Dilley and Pearsall, Texas.
2015-2018: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Pearsall Texas.
2005-2015: Asylum officer, refugee officer, and field office director with RAIO, USCIS, DHS, in the U.S. and international locations.
1999-2005: Private practice.
Law degree from the University of Toledo, College of Law, in 1999.
Boston Immigration Court (Massachusetts)
Marna M. Rusher, Immigration Judge, Boston Immigration Court
2007-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Boston.
2005-2007: Private practice.
2002-2005: Assistant district attorney, in Middlesex County, Massachusetts.
Chicago Immigration Court (Illinois)
Samia Naseem, Immigration Judge, Chicago Immigration Court
2010-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in New York City and Chicago.
2007-2010: Trial attorney with the Office of Immigration Litigation, DOJ, in the District of Columbia.
2005-2007: Private practice.
2004-2005: Judicial law clerk for Judge Judith N. Macaluso in the District of Columbia.
Law degree from The George Washington University Law School in 2004.
Cleveland Immigration Court (Ohio)
Bruce D. Imbacuan, Immigration Judge, Cleveland Immigration Court
2007-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Cleveland.
2005-2007: Housing court magistrate for the Cleveland Municipal Housing Court.
2002-2005: Assistant prosecuting prosecutor with the City of Cleveland's Prosecutor's Office.
1998-2002: Staff attorney for the Legal Aid Society of Cleveland.
Law degree from Temple University School of Law in 1998.
Jeremy J. Santoro, Immigration Judge, Cleveland Immigration Court
2010-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Cleveland.
2009-2010: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Detroit, Michigan.
2006-2015: Judge advocate for the Ohio Army National Guard, in Columbus, Ohio.
2002-2009: Assistant prosecutor with the Lucas County Prosecutor's Office, in Toledo, Ohio.
2001-2002: Private practice.
Law degree from the University of Toledo College of Law in 2001.
Houston Immigration Court (Texas)
Lynn W. Wang, Immigration Judge, Houston Immigration Court
2018-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in San Antonio.
2015-2018: Assistant U.S. attorney with the U.S. Attorney's Office for the Southern District of Texas, in McAllen, Texas.
2007-2015: Assistant U.S. attorney with the U.S Attorney's Office for the District of New Mexico, in Albuquerque, New Mexico.
2004-2006: Assistant district attorney for the State of New Mexico.
2001-2004: Private practice.
Law degree from South Texas College of Law in 2000.
Houston, S. Gessner Road Immigration Court (Texas)
Kevin L. Brown, Immigration Judge, Houston, S. Gessner Road Immigration Court
2016-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in San Antonio, Texas.
1999-2016: Judge advocate for the U.S. Army.
Law degree from Wake Forest University School of Law in 1999; Master of Laws from the Judge Advocate's Legal Center and School, U.S. Army in 2007.
Miguel A. Cordero-Gonzalez, Immigration Judge, Houston S. Gessner Road Immigration Court
2010-2019: State trial court judge, in Puerto Rico.
1996-2019: Judge advocate for the U.S. Army Reserve.
2015-2016: Senior defense counsel for the 154th Trial Defense Team, Southeast region in Fort Buchanan, Puerto Rico.
1995-2009: Private practice.
1994-1995: Assistant secretary to the secretary of the Puerto Rico Department of Consumer Affairs Office.
Law degree from the Pontifical Catholic University School of Law in 1993.
Imperial Immigration Court (California)
Eugene H. Robinson, Immigration Judge, Imperial Immigration Court
2018-2019: Deputy chief for hearings in the State Office of Administrative Hearings for the State of Texas.
2012-2018; 2005-2011: Military judge.
2011-2012: Staff judge advocate for the 3d Marine Logistics Group, Okinawa, Japan.
1991-2005: Judge advocate in the U.S. Marine Corps.
Law degree from Howard University School of Law in 1990; Master of Laws from the U.S. Army Judge Advocate General's Legal Center and School in 2002.
Los Angeles Immigration Court (California)
Dale E. Anderson, Immigration Judge, Los Angeles Immigration Court
2016-2019: Trial attorney for the Office of International Affairs, Criminal Division, DOJ.
2009-2016; 2002-2004: Supervisory attorney advisor and attorney advisor for the BIA, EOIR, DOJ.
2004-2009; 1994-2000: Judge advocate for the U.S. Marine Corps.
2000-2002: Assistant district counsel with the former INS, DOJ, in Imperial, California.
1988-1991: Intelligence officer for the U.S. Marine Corps.
Law degree from Pepperdine University School of Law in 1994; Master of Laws from the University of San Diego School of Law in 1997.
Andrea H. Hong, Immigration Judge, Los Angeles Immigration Court
2009-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Los Angeles.
2006-2009: Deputy district attorney with the Riverside County Attorney's Office, in Riverside, California.
2001-2004: Assistant prosecutor with the Summit County Prosecutor's Office, in Akron, Ohio.
1999-2001: Assistant city prosecutor with the Akron City Prosecutor's Office, in Akron, Ohio.
Law degree from the University of Akron, School of Law in 1999.
Los Angeles North Immigration Court (California)
Lily C. Hsu, Immigration Judge, Los Angeles North Immigration Court
2006-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Los Angeles.
2009-2011: Special assistant U.S. attorney at the U.S Attorney's Office for the Central District of California, in Los Angeles.
2004-2006: Asylum officer with the USCIS, DHS, in Anaheim, California.
2001-2004: Private practice.
Law degree from California Western School of Law in 2000.
Los Angeles, Van Nuys Blvd. Immigration Court (California)
Brian H. Burke, Immigration Judge, Los Angeles, Van Nuys Blvd. Immigration Court
2017-2019: Chief Judge for the Morongo Band of Mission Indians, in California.
2013-2019: Chief Judge for the Ak-Chin Indian Community, in Maricopa, Arizona.
2010-2013: Tribal prosecutor for the Ak-Chin Indian Community, in Maricopa, Arizona.
2009-2010: Deputy defense attorney for the Salt River Prima-Maricopa Indian Community, in Scottsdale, Arizona.
2006-2009: Managing attorney for Community Legal Services, in Kingman, Arizona.
2003-2006: Rights attorney for the Nevada Disability Advocacy and Law Center, in Las Vegas.
2000-2003: Assistant public defender in Beaver, Pennsylvania.
1999-2000: Staff attorney for Appalachian Legal Services, in Charleston, West Virginia.
1992-1995; 1997-1998: Assistant district attorney for the Beaver County District Attorney's Office.
Law degree from the University of Dayton School of Law in 1992.
New York, Federal Plaza Immigration Court
Jennifer Cheung, Immigration Judge, New York, Federal Plaza Immigration Court
2008-2019: Private practice.
Law degree from Hofstra University School of Law in 2007.
Diane L. Dodd, Immigration Judge, New York, Federal Plaza Immigration Court
2016-2019: Special assistant U.S. attorney for the District of Minnesota, DOJ, in Minneapolis.
2010-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS.
1999-2010: Assistant district attorney in the District Attorney's Office, in Brunswick, Georgia.
Law degree from Lewis and Clark College, Northwestern School of Law in 1990.
John J. Siemietkowski, Immigration Judge, New York, Federal Plaza Immigration Court
2002-2019: Trial attorney at the Commercial Litigation Branch, Department of Justice, in the District of Columbia.
2018-2018: U.S. deputy justice attaché to Afghanistan.
Retired from the U.S. Army in 2018 after serving for nearly three decades as an active duty and reserve JAG attorney.
Law degree from Catholic University in 1987; Master of Law from the Army Judge Advocate General's School in 2000.
Rantideva Singh, Immigration Judge, New York, Federal Plaza Immigration Court
2011-2019: Administrative law judge with the New York State Office of Children and Family Services, in New York City.
2009-2011: Trial attorney with the New York City Administration for Children's Services in Bronx Family Court.
2007-2009: Supervising attorney with the New York City Department of Homeless Services.
1997-2002: Police officer in the New York City Police Department.
Law degree from Boston University School of Law in 2005.
New York, Varick Immigration Court
David A. Norkin, Immigration Judge, New York, Varick Immigration Court
2019: Court administrator for the Fishkill, Ulster, and Varick Immigration Courts.
1999-2016: Judge advocate, defense counsel, prosecutor, special assistant U.S. attorney, and appellate military judge.
Law degree from The George Washington University Law School in 1999.
Otay Mesa Immigration Court (California)
Amelia C. Anderson, Immigration Judge, Otay Mesa Immigration Court
2010-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in San Diego, California.
2017-2018: Special assistant U.S. attorney at the U.S. Attorney's Office for the Southern District of California in San Diego.
2009-2010: Attorney advisor at the San Diego Immigration Court, EOIR, DOJ.
Law degree from DePaul University College of Law in 2009.
Sacramento Immigration Court (California)
Christopher V. Phan, Immigration Judge, Sacramento Immigration Court
2000-2019: Judge advocate for the U.S. Navy.
2012-2016: City counsel member in Garden Grove, Californa; Deputy district attorney in Orange County, California.
Law degree from Southern Illinois University in 1999.
Gilda M. Terrazas, Immigration Judge, Sacramento Immigration Court
2010-2019: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Phoenix and Tucson, Arizona.
2008-2010: Public defender in Cochise County, Arizona.
1995-2008: Municipal and tribal court judge, in Tucson, Arizona.
1988-1995: Private practice.
Law degree from The University of Arizona, James E. Rogers College of Law in 1988.
Stewart Immigration Court (Georgia)
Bianca H. Brown, Immigration Judge, Stewart Immigration Court
2018-2019: Deputy chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Lumpkin, Georgia.
2011-2018: Assistant chief counsel, OCC, OPLA, ICE, DHS, in Lumpkin, Georgia.
Law degree from Wake Forest University School of Law in 2011.
Ulster Immigration Court (New York)
Ubaid ul-Haq, Immigration Judge, Ulster Immigration Court
2019-2019: Trial attorney with the OIL's Appellate Court Section, Civil Division, DOJ, in the District of Columbia.
2014-2019: Trial attorney with OIL's District Court Section, Civil Division, DOK.
2016-Present: Judge advocate with the U.S. Army Reserve, in Alexandria, Virginia.
2014-2014: Associate legal advisor, Executive Communication's Unit, OCC, OPLA, ICE, DHS, in the District of Columbia.
2011-2014: Assistant chief counsel, OPLA-San Antonio, ICE, DHS, in Pearsall, Texas.
Law degree from Nova Southeastern University in 2010; Master of Laws from American University Washington College of Law in 2011.
York Immigration Court (Pennsylvania)
Matthew H. Watters, Immigration Judge, York Immigration Court
Currently serves as judge advocate in the U.S. Army Reserve and as a deputy commander in the U.S. Army Reserve Legal Command.
2010-2019: Assistant U.S. attorney and supervisory assistant U.S. attorney in the Western District of Texas.
2003-2010: Judge advocate for the U.S. Army.
Law degree from Pennsylvania State University, Dickinson School of Law in 2002.
Please visit the nyc immigration lawyers website for further information. The Law Offices of Grinberg & Segal, PLLC focuses vast segment of its practice on immigration law. This steadfast dedication has resulted in thousands of immigrants throughout the United States.
Lawyer website: http://myattorneyusa.com
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Labyrinth "Bullets" from [Architecture of a God] 2017 先日まとめたRhapsodyと並ぶイタリアの劇メロバンドLabyrinthが久々の新作[Architecture of a God]を発表.キャプテン和田さん曰くイタリアのL⇔R(エルアール),懐かしい.Joe TerryことFabio Lioneも初期には在籍していたこともあり,現VoのRoberto Tirantiもファビオに負けず劣らずの実力.現ラインナップはオラフ・トーセンを中心に以下の通り. Vo : Roberto Tiranti Gt : Olaf Thorsen Gt : Andrea Cantarelli Ba : Nik Mazzucconi Ds : John Macaluso Key : Oleg Smirnoff 前作は2010年リリースの[Return to Heaven Denied Pt.2]で2011年にはベストアルバム[As Time Goes By]をリリース.ってわけで,ホンマに久しぶりの作品ながら,ロベルトの伸びやかなハイトーンVoとピコピコしたKeyに高速ツインギターが絡んで変わらぬスタイル.こちらがアルバムオープニングチューン.
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Labyrinth "A New Dream" from [Architecture of a God] 2017 この曲が最初に公開された新曲.比較的しっとりとした楽曲.
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Labyrinth "Someone Says" from [Architecture of a God] 2017 こちらは3番目に公開された新曲.自然を背景に撮影されたMV.アコースティックが効果的に取り入れられたメロディアスな曲.
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Labyrinth "Take on My Legacy" from [[Architecture of a God] 2017 こちらは最近公開された曲.初期のイメージに近いピコピコしたヘビーなスピードチューン. 日本盤はキングからボーナストラック入りで2017-04-26に発売.海外では2017-04-21にFrontiersMusicから発売. http://labyrinthmusic.it/ http://kings-rock.jp/artist/labyrinth
Labyrinth [Architecture of a God]
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Assegnato al divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso il premio “INTERSTELLARS International Award” 2019
Assegnato al divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso il premio “INTERSTELLARS International Award” 2019
Il prestigioso riconoscimento sarà assegnato al fondatore di COSMOBSERVER e MISSION DARK SKY durante il NASA Space Apps Challenge di Brescia di ottobre dagli organizzatori della manifestazione.
Chiara Chiesa e Andrea Giannattasio, Presidente e Vicepresidente dell’associazione culturale per la divulgazione del trasferimento tecnologico spaziale legato agli SDG goals INTERSTELLARSannunciano che la…
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Badolato amore amaro: una storia lunga 25 anni - Andrea Fiorenza
Badolato amore amaro: una storia lunga 25 anni – Andrea Fiorenza
Preferisco pensare alla scrittura come a una testimonianza delicata, un gesto di affetto nei riguardi di una memoria che se ne va e muore anzitempo. Una esperienza che ti fa cambiare l’angolo dello sguardo, un arricchimento di prospettiva. Accompagnata forse da un infantile desiderio di seduzione.
Dacia Maraini
Cari lettori, dopo la recensione di Badolato amore amaro che trovate QUI, l’
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#andreafiorenza#badolatoamoreamaro#editing#editorgloriamacaluso#narrativa#romanzicalabria#romanzifamigliari#scrittori#scrittura#scritturacreativa
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/07/06/lutrino-lustrino-nardo-chiama-napoli-risponde-si-spera-22/
Lutrino e lustrino: Nardò chiama, Napoli risponde; si spera ... (2/2)
di Armando Polito
La speranza dubitativamente manifestata nel titolo non è andata delusa, come chiunque potrà constatare leggendo il commento del sig. Angelo De Stefano a quella che originariamente (http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/06/25/lutrinu-lustrinu-nardo-chiama-napoli-risponde-si-spera/) era l’unica parte e che ora è diventata la prima, avendo io ritenuto opportuno rispondergli con questa seconda parte che, a tutti gli effetti, è l’integrazione di quella, tant’è che ne conserva integralmente il titolo.
Preliminarmente debbo dire che i nomi dialettali dei pesci (e non solo) rappresentano in alcuni casi un vero rompicapo, anche perché le testimonianze dei locali, magari pure pescatori, non sempre sono concordi.
Detto questo, tenterò di approfondire l’argomento partendo dalle informazioni fornitemi dal mio gentile interlocutore.
Su litrinos non credo ci sia bisogno di dire alcunché, mentre fagrì è la forma moderna del classico φἀγρος (leggi fagros) da me citato e dovrebbe corrispondere al nostro dentice. La voce moderna con la sua inequivocabile derivazione da quella classica ribadisce, ove ce ne fosse stato bisogno, la totale assenza di qualsiasi rapporto tra fagros e fragolino, al di là della metatesi fagr>frag– che di per sè poteva pure essere un fenomeno normalissimo.
Per quanto riguarda luvero, livrino, liverino, luvrino e luverino, la prima voce sembra la madre delle rimanenti, ma credo di aver trovato il suo antenato nel luuare che si legge nell’ultima ottava del terzo canto del poema eroico L’agnano zeffonnato1 di Andrea Perruccio, pubblicato la prima volta per i tipi dell’editore Paci a Napoli nel 1678 e a distanza di più di un secolo ristampato per i tipi di Porcelli sempre a Napoli nel 1787.
Riproduco l’ottava dalla pagina 70 della prima edizione (ma nella più recente non cambia né il numero di pagina né il carattere tipografico), aggiungendo la mia traduzione e qualche nota.
Sale Girolamo con gli altri sulla galea/e, mentre (con lo sguardo) scorre sott’acqua felice,/vede nuotare pesci di ogni maniera: pagelli fragolini, sparaglioni, occhiate, alici,/cernie, mafroni e un branco di boghe,/spicare, lucci di mare, scorfani e schifezze;/lasciato insomma il regno marino,/guizzarono in alto vicino a Nisida.
Non posso lasciarmi sfuggire l’occasione di dire qualcosa sui nomi dei pesci tradotti in corsivo, che nell’originale compaiono tutti al plurale ma che qui esaminerò al singolare, lasciando a bella posta per ultimo pagelli fragolini (nell’originale: luuare).
sparaglione: accrescitivo da sparo, per il quale vedi nella prima parte.
occhiata: dal latino oculata(m) presente come sostantivo in Plinio (I secolo d. C.) ma derivato dal femminile dell’aggettivo oculatus/oculata/oculatum col significato di dotata di grandi occhi. Ajata presenta il passaggio o->a– in comune col salentino acchiata e, in particolare, col verbo neretino acchiare che significa trovare (alla lettera cogliere con l’occhio); a differenza del salentino in cui la trafila –cula->cla->-cchia– è normalissima, in ajata –j– è dovuto ad influsso dello spagnolo ojo=occhio.
alice: dal latino hallece(m) che significa salsa di pesce, a conferma della vocazione gastronomica del pesce.
cernia: dal latino tardo acernia(m) attestato in Cassiodoro2 (V-VI secolo), variante del classico acharna, che è dal greco ἀχάρνας (leggi acharna). Cernia è il frutto di errata deglutinazione di a- inteso come parte dell’articolo: acernia>l’acernia>la cernia>cernia.
mafrone (o manfrone): da un precedente vafrone, accrescitivo del letterario vafro, che è dal latino vafru(m)=astuto. In manfrone l’epentesi di –n– può essere dovuta ad influsso di manfrina (che, però ha altra etimologia: da monferrina, danza popolare piemontese di ritmo binario e di carattere allegro e vivace). Lascio agli amici pescatori il compito di confermare o meno l’astuzia e/o la vivacità come caratteristiche di questo pesce.
boga: dal latino tardo boca(m), a sua volta dal greco βόαξ (leggi bòax), che è da βοάω (leggi boào)=gridare. La variante neretina opa è dal greco βόωψ leggi bòops) per il quale il Montanari )la voce nel Rocci è assente) rinvia a βόαξ; io credo invece che per motivi fonetici [(la radice di βόαξ è βοακ– (leggi boac-), quella di βόωψ è βοοπ- (leggi boop-)] βόωψ sia parola composta dalla radice di βοῡς (leggi bus)=bue+la radice di ὄψ (leggi ops)=sguardo. Insomma in boga il riferimento sarebbe al rumore che il pesce emette appena pescato, in opa alla forma dell’occhio. Per finire: mentre in opa c’è stata l’aferesi di b– in vopa c’è stato il normalissimo passaggio b->v-.
schifezza: pesce minuto e di poco pregio.
spicara: è il nome scientifico di un genere che comprende parecchie specie. La voce è forma aggettivale dal latino spica=spiga e il riferimento è alla pinna dorsale generalmente reca due o tre raggi spinosi.
luccio di mare; l’originale aluzza ha lo stesso etimo della voce italiana con in più la prostesi di a- per agglutinazione della -a dell’articolo dopo il cambio di genere: la luzza>l’aluzza>aluzza. Tutte le voci sono dal latino lucius attestato in Decimo Magno Ausonio3 (IV secolo).
scorfano: dal latino scorpaena, a sua volta dal gr. σκόρπαινα, derivato di σκορπίος=scorpione.
E siamo a pagello fragolino, traduzione dell’originale luuare. La tentazione è di emendarlo in luvare, considerandolo plurale del luvero, segnalato dal lettore napoletano è grande, ma si scontra con la grafia delle altre v (vede, vope e vecino). Molto difficile, dunque, anche se non impossibile, che un errore di stampa si sia verificato proprio in luuare per luvare. Nel 1678 non esisteva certo la possibilità di registrazione magnetica, mentre oggi non approfittiamo neppure di quella digitale per conservare la pronuncia di una parola dialettale dalla voce e dalla memoria, si spera vive affidabili, degli ultimi testimoni. Voglio dire che, in fondo, non c’è conflitto tra luuare e luvare, se non una piccola differenza nella pronuncia del primo dovuta alla vocalizzazione di v o, forse più correttamente se rispettiamo la cronologia, alla consonantizzazione della seconda u nel secondo. Mi fa preferire quest’opzione quello che è successo dopo il 1670.
Ecco, a raffica, una serie di testimonianze che riporto, come al solito, in formato immagine non solo con il furbesco intento di fare più presto ma anche, direi soprattutto, per evitare qualsiasi rischio di errore nella trascrizione.
A) Vocabolario delle parole del dialetto napoletano che più si scostano dal dialetto toscano, Porcelli, Napoli, 1789, lemma Pesci (https://books.google.it/books?id=NxcJAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=parole+del+dialetto+napoletano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiiuduCmN7UAhWKIMAKHSfpAdwQ6AEIIjAA#v=onepage&q=parole%20del%20dialetto%20napoletano&f=false)
Ho evidenziato in rosso i nomi che compaiono nel poema eroico, ma ci interessa soprattutto notare come il luuare del 1670 a distanza di più di un secolo è diventato luvere.
B) Vocabolario napoletano lessigrafico e storico, Stamperia reale, Napoli, 1845, v. I, a p. 121 (https://books.google.it/books?id=HRK5Tw5COm0C&pg=RA1-PA216&dq=napoletano+luvero&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjiwuPoldvUAhXD0RQKHRg1AF0Q6AEIKDAB#v=onepage&q=napoletano%20luvero&f=false)
Il luuare del 1670, già luvere nel 1789, è diventato lavare nel 1845.
C) Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri, A spese dell’autore, Napoli, 1873, al lemma Ajata (https://archive.org/details/vocabolarionapo01ambrgoog)
Il luuare del 1670, che nel 1879 era diventato luvere e nel 1845 lavare, nel 1873 è ritornato ad essere lùvere. Colpisce in questa testimonianza, come pure in quella precedente, non solo la discrepanza in una comune citazione dalla stessa opera, ma anche l’errata indicazione, in un caso e nell’altro, del numero di canto e di ottava.
Ecco, tratto da questo stesso vocabolario, il lemma lùvaro.
Sinceramente qui non si capisce come da un plurale lùvere si abbia un singolare lùvaro e non lùvero e si ha pure l’impressione che il lòvero che accompagna Pesce sia un tentativo d’italianizzazione che non vuol fare torto né a lùvere, né a lùvaro.
Diamo ora un rapido sguardo agli altri dialetti meridionali, cominciando con il siciliano.
D) Vocabolario siciliano etimologico di Michele Pasqualino, Reale stamperia, Palermo, 1789 (https://books.google.it/books?id=8e9OAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=editions:YFksSo-wjwcC&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi79MvX1tvUAhWEVhoKHSDyCQcQ6AEIQTAF#v=onepage&q&f=false)
Dato l’etimologico del titolo, ci saremmo aspettato qualcosa di più che voce dell’uso , troppo generico, a meno che non sia da intendersi come voce gergale.
E) Nuovo dizionario siciliano-italiano di Vincenzo Mortillaro, Palermo, 1853 (https://books.google.it/books?id=u7gWAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false)
F) Nuovo vocabolario siciliano-italiano di Antonino Traina, Pedone Lauriel, Palermo, 1868 (https://books.google.it/books?id=jtFFAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=vocabolario+siciliano-italiano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiqx_Kb0tvUAhUJOxQKHdUEBZcQ6AEILDAB#v=onepage&q=vocabolario%20siciliano-italiano&f=false)
Ringraziando per la conferma dell’accento (quando le parole non sono piane, specialmente in lavori di questo tipo, l’accento è un dettaglio fondamentale), notiamo Crythrinus per Erythrinus, sicuramente errore di stampa.
G) Nuovo vocabolario siciliano-italiano e italiano-siciliano di Sebastiano Macaluso Storaci, Norcia, Siracusa, 1875 (https://books.google.it/books?id=Bnw7AQAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=vocabolario+siciliano-italiano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiqx_Kb0tvUAhUJOxQKHdUEBZcQ6AEIJjAA#v=onepage&q=vocabolario%20siciliano-italiano&f=false)
E siamo al Salento.
H) Vocabolario dei dialetti salentini (Terra d’Otranto), Congedo, Galatina, 1976.
L 12 è la sigla con cui il Rohlfs cataloga la fonte (L sta per dialetti della provincia di Lecce).
Lùvaro, dunque, non è stato, per così dire, colto sul campo; perciò appare più interessante la variante lùvere segnalata per il Brindisino a Ceglie messapica (B ce), in cui la particolare grafia delle due e, qui irriproducibile, segnala la loro pronuncia evanescente. Per quanto riguarda l’etimo non mi sembra discutibile il confronto con il sardo lìmaru e l’estensione della sua probabile etimologia a lùvaru, quanto, piuttosto, il fatto che la voce sarda non è registrata in nessun dizionario dei dialetti sardi, compresi, naturalmente, quelli di Vincenzo Porru, Tipografia Arciobispali, Casteddu, 1832 e di Giovanni Spano, Imprenta Nationale, Kalaris, 1851, nonché, per la sua specificità, il repertorio di Elisio Marcialis, Società tipografica sarda, 1913. E se la sostituzione in lìmari della v di lùvaro non è una difficoltà insormontabile (vedi lo stesso passaggio addotto prima nell’etimo di mafrone) bisognerebbe avere la onferma che la voracità è veramente la caratteristica più spiccata di questo pesce.
È giunto il momento di trarre le conclusioni, ma prima ho ritenuto opportuno riprodurre la tabella relativa al nostro pesce presente a p. 107 di A. Palombi e M. Santarelli, Gli animali commestibili dei mari d’Italia. Hoepli, Milano, 1986 (https://books.google.it/books?id=-r6rEuosIssC&pg=PA108&dq=pesci+Vedi+la+spiegazione+a+pag.+103&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjlsO66n-DUAhXqKsAKHSTyAd0Q6AEIIjAA#v=onepage&q=pesci%20Vedi%20la%20spiegazione%20a%20pag.%20103&f=false).
La tabella riserva non poche sorprese, tra cui il lèmaru/lèmuru sardo certamente sovrapponibile al lìmaru citato dal Rohlfs; più notevole i tutti, però, mi pare il luuru siciliano sovrapponibile al luuare del poema eroico da ui siamo partiti ed al quale son ritornato per evitare che questo post diventi una sorta di poema (!) tragicomico …
In conclusione: secondo me possono essere individuati due filoni etimologici entrambi legati al colore del pesce.
Il primo, indiscutibile, mette in campo la voce greca ἐρυθρός (leggi eriuthròs), che significa rosso, e coinvolge, con i passaggi individuati nella prima parte, lutrìno.
Il secondo, con qualche dubbio per i contorsionismi cui costringe, come subito vedremo, la probabile ricostruzione della filiera, mette in campo, confermando l’etimo della Treccani citato dal mio interlocutore, e cioè l’aggettivo latino ruber/rubra/rubrum, che significa anch’esso rosso, e coinvolge lùvaro e i suoi compagni siciliani in tabella (primo tra tutti lùvaru e poi luuru, ùvaru e alùvaru). Quanto alle altre varianti: liverino e luverino sono diminutivi di lùvaro, mentre livrino e livrino sono le rispettive forme sincopate. Ogni riferimento alla livrea appare da escludere definitivamente.
La filiera sarebbe questa: rubru(m)>*rùberu(m)4>*rùbaru(m)5>*lùvaru(m)>lùvaro.
Mia moglia mi avverte che l’arrosto di pesce in programma per il pranzo di oggi è pronto. Trattandosi di lutrini pensate che oggi mangerò con entusiasmo dopo che di questo pesce, non certo per colpa sua, ne ho piene le palle … degli occhi (la visione prolungata a monitor affatica la vista)?
Per la prima parte: http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/06/25/lutrinu-lustrinu-nardo-chiama-napoli-risponde-si-spera/
______________
1 Agnano affondata. Agnano è il nome di un vulcano inattivo dei Campi flegrei. Nel poema l’autore l’immagina come una città andata in rovina.
2 Variae, XIV, 4, 1: … Bruttiorum mare dulces mittat acernias ... (… il mare dei Calabresi mandi le dolci cernie …).
3 Mosella, 122-123: Lucius, obscuras ulva caenoque lacunas/obsidet … (Il luccio abita gli antri oscuri per l’alga e per il fango …).
4 Con epentesi di –e– per motivi eufonici; tuttavia si potrebbe anche ipotizzare una forma di partenza *rùberum, della lingua volgare, tenendo presente il caso del sostantivo sòcer/sòceri dal cui accusativo suocerum è derivato l’italiano suocero; ma il salentino suècru mostra un’origine da un accusativo *socru(m).Il caso di socer/sòceri e non socer/socri contro, per esempio, ager/agri e l’esito della voce salentina dimostrano, a mio avviso, l’andamento ballerino della e presente al nominativo ma assente nel tema (come, appunto in ager/agri). Nulla vieta di pensare che lo stesso accadesse, a livello di lingua parlata, con gli aggettivi in –er, come, sempre a mio avviso, dimostra il superlativo, per esempio, di sacer/sacra/sacrum che è acerrimus contro l’acrissimus che ci saremmo aspettato.
5 Ma il lùvere di Ceglie messapica (vedi H) suppone un più regolare *rùberu(m).
#Armando Polito#lutrino#mafrone#nomi dialettali dei pesci#occhiata#Pagello fragolino#pesci dello Jonio#scorfano#sparaglione#Spicara flexuosa#Dialetti Salentini#Spigolature Salentine#Terra D'Otranto a Tavola
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ALL YOU CREATE_Gabriele Gismondi showreel /17
Author and editor for docs, features, ADV and music projects. Based in south Europe. Moving.
With the help of my friends: Alessio Algeri - Ruggero Di Maggio - Antonio Macaluso - Giuseppe Vaiuso - Maurizio Curcio - Antonio Cusimano - Giulia Sarno - Totò Castiglione - Enrico Scheri - Jean Paul Barreaud - Santi Palazzolo - Luca Siragusa - Andrea Pavia - Costanza Giovannini - Vincenzo Italiano - Pietro Milici
Music: Every Now and Every Then “Illeson” - Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) -
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Labyrinth - Architecture Of A God
[vc_row][vc_column][vc_tta_tabs style=“modern“ color=“black“ active_section=“1″ no_fill_content_area=“true“][vc_tta_section title=“Tracklist“ tab_id=“1471524755320-cf22fbb1-8378″][vc_column_text]
1. Bullets
2. Still Alive
3. Take On My Legacy
4. A New Dream
5. Someone Says
6. Random Logic
7. Architecture of a God
8. Children
9. Those Days
10. We Belong To Yesterday
11. Stardust and Ashes
12. Diamond
[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=“Besetzung“ tab_id=“1471524755325-15165d6f-e60c“][vc_column_text]
Gesang: Roberto Tiranti
Gitarre: Olaf Thorsen
Gitarre: Andrea Cantarelli
Bass: Nik Mazzucconi
Keyboard: Oleg Smirnoff
Schlagzeug: John Macaluso
[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_tabs][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=“https://www.youtube.com/watch?v=0p7KqGtg_xI“][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=“https://www.youtube.com/watch?v=ajcjrkpwpK4″][/vc_column][/vc_row]
Labyrinth – Architecture Of A God was originally published on The Art 2 Rock
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Pinocchi
Al Teatro delle Arti, va in scena il nerissimo racconto a puntate di Collodi, prima dell’imposizione dell’happy ending a fini pedagogici e della melassa disneyana
(more…)
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#Andrea Macaluso#Carlo Lorenzini#Giusi Merli#Lavoratorio#Michele Demaria#Mila Vanzini#Recensione Pinocchi#Teatro Del Carretto#Teatro delle arti#Teatro Popolare d&039;Arte
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