#divulgatore scientifico
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tettine · 8 months ago
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Oggi che è la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo ci tengo a dire una cosa: avere una diagnosi propria, di un familiare o di un amico non vi trasforma in esperti. Come d'altronde aver abbassato tutte e cinque le dita durante la visione di un reel non vi fa diagnosi. L'autismo è una patologia seria alla quale sono ancorati dei pregiudizi invalidanti, giocare al divulgatore scientifico generalizzando la propria esperienza non fa altro che alimentarli
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libero-de-mente · 4 months ago
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La stella che brillava più luminosa
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C'era una volta, in un piccolo schermo, una stella che brillava più luminosa di tutte le altre. Non era una stella vera, ma un uomo: Piero Angela. Con la sua voce calda e rassicurante, ci portava in un viaggio attraverso l'universo, spiegandoci i misteri della scienza con una semplicità disarmante.
Era come se, con un semplice gesto, aprisse le porte di un mondo sconosciuto e ci invitasse a entrare. Ci mostrava galassie lontane, atomi minuscoli, dinosauri che un tempo dominavano la Terra. E lo faceva con una passione contagiosa, facendoci sentire parte di qualcosa di più grande.
Ricordo ancora quando, da bambino, rimanevo incantato davanti alla televisione, ascoltando le sue parole. Mi sentivo piccolo e allo stesso tempo immenso, come un granello di sabbia in una spiaggia infinita. Ma Piero Angela mi faceva capire che anche quel granello di sabbia aveva un suo posto nell'universo.
Con il passare degli anni, ho continuato a seguire le sue trasmissioni. E ogni volta era come ritrovare un vecchio amico che mi raccontava una nuova storia affascinante. Mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, a porre domande e a cercare sempre nuove risposte.
Piero Angela non era solo un divulgatore scientifico, ma un vero e proprio maestro di vita. Ci ha insegnato l'importanza della conoscenza, della curiosità e dello spirito critico. Ci ha mostrato che la scienza non è un insieme di formule astratte, ma uno strumento per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.
Anche se oggi non è più con noi, la sua stella continua a brillare nel cielo della nostra memoria. E ogni volta che guardo le stelle, penso a lui e a tutto quello che ci ha insegnato.
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scogito · 10 months ago
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"...Vi è un altro potenziale fattore di rischio sempre più presente nella letteratura scientifica, ovvero il possibile ruolo causale dei vaccini a mRNA nell’insorgenza e/o progressione di forme tumorali. L’utilizzo di vaccini a mRNA nel contesto delle malattie infettive non ha precedenti e molte sono ancora le incognite al riguardo, visto che non è chiaro da quali cellule dell’organismo, dopo l’inoculo, venga prodotta la proteina Spike, quanta se ne produca, per quanto tempo e dove si distribuisca.
E’ tuttavia accertato che la proteina Spike indotta dal vaccino ha una azione pro-infiammatoria e può interagire con complesse funzioni biologiche dell’organismo, in particolare interferendo con la produzione di citochine, sostanze modulatrici del sistema immunitario.
Segnalo poi che questi prodotti non sono stati testati né per genotossicità né per cancerogenicità e nulla sappiamo dei loro effetti a lungo termine. Di fatto risultano pubblicati sia casi di nuova insorgenza che di rapida progressione di tumori già esistenti a distanza di brevissimo tempo dagli inoculi, ma di ancor maggiore interesse sono i lavori che indagano i possibili meccanismi alla base di tutto questo.
L’argomento è ovviamente molto complesso, ma ancora una volta sarebbe coinvolto il sistema immunitario dell’ospite che, stimolato in modo abnorme con i ripetuti inoculi, perderebbe la propria efficienza. In particolare sarebbe alterata la sorveglianza immunitaria nei confronti delle cellule tumorali a seguito della diminuita produzione di interferone, ma si avrebbe anche una esagerata produzione di un fattore di crescita (TGFbeta), sostanza in grado di indurre in cellule già differenziate, una “regressione” verso lo stato mesenchimale (stato proprio delle prime fasi della vita embrionale), con capacità di metastatizzazione e maggiore aggressività biologica".
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ferro5 · 10 months ago
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Il riscaldamento globale dipende dal motore metereologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole.
Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento .
Antonino Zichichi
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Antonino Zichichi (Trapani, 15 ottobre 1929) è un fisico, divulgatore scientifico e accademico italiano, specializzatosi nel campo della fisica delle particelle elementari.
È professore emerito del Dipartimento di fisica dell'Università di Bologna dal 2006[1] ed è noto al grande pubblico soprattutto per la sua attività di divulgatore, essendo un prolifico autore di libri e saggi, e per le sue apparizioni televisive.
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missviolet1847 · 2 years ago
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Concerto del Primo maggio 2023 - Carlo Rovelli, la guerra e il messaggio di speranza ai giovani - Video - RaiPlay
# Solidarietà al Professore Carlo Rovelli !
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maledettalogica · 1 year ago
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Centrali nucleari in Italia? No, mai! A prescindere.
Nei mesi scorsi si è ricominciato a parlare di centrali nucleari nel nostro paese. Oggi l'argomento non è più proponibile perchè non è più attuale. Oggi il dibattito politico è monopolizzato dal conflitto tra Israele e Palestina e, quando i mezzi di formazione vogliono concedere ai propri lettori e/o telespettatori una pausa, c'è l'attualità della legge di bilancio e altri argomenti più immediati. Ma, appena possibile, di sicuro tornerà attuale e, come negli anni passati, il povero cittadino sarà bombardato da argomenti pro o contro. Un premio Nobel per la fisica (che ne sa poco o niente di economia) dichiarerà che le centrali nucleari sono sicure. Un altro premio Nobel della fisica (che ne sa poco o niente di economia) ci dirà che non esistono centrali nucleari sicure. Seguiranno fior di economisti (che ne sanno poco o niente di fisica) che dimostreranno quanto si utile per l'economia la costruzione di centrali nucleari e altri economisti (che ne sanno poco o niente di fisica) che dimostreranno che alla fine una centrale nucleare non è poi così vantaggiosa per l'economia. E così via. In tutto questo, il povero cittadino ha la possibilità di fare una scelta giusta e ponderata? Parrebbe di no, ma non è detto che sia così.
Confesso che anch'io sono più interessato all'attualità e che, in questi giorni, mi piaacerebbe scrivere, e sicuramente lo farò, del conflitto tra Israele e Palestina. Ma non prima di aver spiegato il mio metodo e i principi che seguo per formarmi un'idea su un tema. Per questo, i miei unici strumenti sono due enti che sono completamente assenti nel sistema di formazione che ci forma tutti i giorni: La Realtà e la Logica. Uso questi due strumnti che, per quello che mi riguarda, sono indispensabili e cercherò di dimostrarlo.
Di cosa ha bisogno una centrale nucleare per funzionare? Sostanzialmente di tre cose: un edificio che la contenga, delle apparecchiature che la facciano funzionare e dei tecnici che siano in grado di usare le apparecchiature. E allora vediamo se noi abbiamo queste capacità e/o possibilità.
Un edificio che la contenga.
Vivo in un paese dove i prenditori, durante il terremoto dell'Aquila, si compiacevano, in telefonate che sono state intercettate, pensando agli affari che avrebbero fatto. Altre intercettazioni ci dicono che, durante il terremoto di Amatrice, c'erano altri prenditori che si sfregavano le mani pensando agli affari e agli utili che ne avrebbero ricavato.
Vivo in un Paese nel quale crollano i ponti e fanno vittime civili perchè non si fa manutenzione che, inevitabilmente riduce gli utili.
Vivo in un Paese nel quale una scossa di terremoto non tanto potente fa crollare un edificio scolastico. Ma non tutto l'edificio. Crolla la parte nuova che era stata costruita da poco su un edificio scolastico preesistente. E così via.
Le apparecchiature.
Vivo in un Paese nel quale un cardiochirurgo importante, primario alle Molinette, viene condannato perchè impiantava nei suoi pazienti valvole che sapeva difettose. Condannato ad un anno o poco più di reclusione e al risarcimento dei danni, è oggi pressochè irreperibile e si gode la vita con i soldi che dovrebbe versare ai pazienti danneggiati e che non hanno ricevuto e mai riceveranno un centesimo. Si vendono e si continuano a fabbricare presidi medici (valvole cardiache, protesi ortopediche eccetera) che si sono rivelate difettose ma che si continuano ad usare.
I tecnici.
Oggi, per fortuna, questo non è più un problema. Abbiamo un "Ministero del Merito".
Oggi, il figlio del famoso divulgatore scientifico diventa divulgatore a sua volta. Il figlio del famoso giornlaio diventa giornalaio a sua volta e così via. Mi colpì, negli anni passati, una vicenda di per sè piccola nel mare di scandali e scandaletti nel quale siamo costretti a nuotare. Se ricordo bene, in Liguria. Un ricercatore aveva copiato pari pari una tesi di laurea e l'aveva presentata come sua. Quando un anonimo giornalaio scoprì la cosa ne seguì il solito can can e la Direzione di quella struttura rispose candidamente che il loro era un ente privato e che, di conseguenza, non erano obbligati a prendere provvedimenti. E il ricercatore rimase al suo posto.
Terminato l'esame della realtà passo alla logica e mi pongo una domanda: "Data questa reltà cosa devo decidere? Posso affidare la mia vita e la vita delle persone che mi sono care a queste persone? A questi prenditori? A questi tecnici?". C'è una sola risposta che la logica mi consente: No.
Ecco perchè nel mio Paese non voglio centrali nucleari. Nè oggi, nè domani. A prescindere da qualsiasi altra considerazione.
twitter @Maledettalogica
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situazionespinoza · 1 year ago
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Ieri ho conosciuto il fratello di un noto divulgatore scientifico star di YouTube.
Come sempre quando si è imparentati con qualcuno di famoso, la notizia della parentela viaggia più veloce dei convenevoli. Quindi io sapevo già da inizio serata che mi trovavo nella medesima area spaziale del Fratello Di.
Quando mi si è avvicinato, io stavo amabilmente discutendo con un altro esimio personaggio della scena musicale barese del mio lavoro da social media manager.
Con fare dimesso e timido, Fratello Di è intervenuto nella conversazione accennando a come anche lui si trovasse a gestire dei profili social per conto di terzi.
Io ho cortesemente finto di non sapere nulla delle sue generalità familiari, sia perché del personaggio Noto Divulgatore Scientifico me ne frega abbastanza poco sia perché non è educato rivolgersi a una persona sconosciuta con: "Ah, ma tu sei il fratello di...!"
Ma la modestia di Fratello Di non è durata a lungo. Gli è bastato constatare che il mio portfolio clienti non comprendesse nessuna Personalità Illustre del Web per comunicarmi che "io sono il Fratello Di XYZ e gestisco i suoi canali social".
Messa in campo questa pedina, Fratello Di ha avuto la premura di render noto che comunque lui non è specializzato in comunicazione. Lui è un chimico - strano, eh? - ma il fratello gli ha offerto l'opportunità di gestire i suoi canali. Così anche lui si è ritrovato a fare il social media manager.
A questo punto il mio interesse per il suo curriculum vitae aveva già raggiunto lo zero, perché non credo ci sia molto da imparare da una persona che si trova a ripubblicare estratti di video YouTube su TikTok e Instagram senza avere contezza di cosa sia un calendario editoriale, un piano editoriale, una caption, una copy e via dicendo.
Non si tratta di snobismo, sia chiaro. Il confronto sul mondo digitale deve essere costruito anche con persone che non sono addette ai lavori, se si vuole conoscere meglio l'esperienza dell'utente medio.
Ma se le tue esperienze come social media manager sono circoscritte al lavoro con un singolo cliente, che è pure tuo fratello, dubito che tu possa avere idea di ciò che significa fare questo lavoro a livello professionale.
Ma Fratello Di è ancora lontano dal riconoscere quanto il suo caso sia fuori dall'ordinario. Suppongo sia per questo che gli manca la semplice accortezza di non parlare delle cose che non conosce.
Quindi, per le successive due ore e mezza, mi sono sorbita il mansplaining del Fratello Di.
Mentre cercavo di parlare con un potenziale cliente (l'esimio musicista barese di cui prima), Fratello Di mi interrompeva, mi parlava da sopra e continuava a esclamare "no, io non sono d'accordo con te!" mentre spiegavo come funzionano i social network, gli algoritmi, la differenza tra contenuti temporali e atemporali.
Ma Fratello Di non era molto interessato alle mie competenze. Preferiva asserire che
le Stories di Instagram non le guarda nessuno
TikTok non funziona bene, perché non si capisce niente
Facebook è importantissimo, anche più di TikTok
E a nulla sono valsi i miei tentativi di spiegargli che TikTok funziona benissimo, e che magari è lui che deve ancora fare pratica con la sua indicizzazione. O che Facebook lo guardano solo i boomer. O che le Stories hanno più copertura perché sono la prima cosa che ti capita davanti quando apri Instagram.
Niente da fare, Fratello Di aveva ragione e io torto.
Alla fine ho scelto di abbandonare questa battaglia contro i mulini a vento, piantando in asso Fratello Di e il suo amico esimio musicista. Me ne sono andata a guardare video di TikTok con un mio amico che si trovava lì.
Ma Fratello Di non demordeva!
Si è seduto accanto a noi, approfittando del minimo secondo di silenzio per ironizzare sui video che stavamo guardando e per chiedermi perché i TikTok di suo fratello non avessero tutti lo stesso numero di visualizzazioni.
Io non sono una persona particolarmente paziente, quindi non ha sorpreso nessuno che dopo due ore e mezza di calvario in stile maschio bianco etero occhi blu mi siano saltati i nervi.
Mi sono voltata di scatto verso di lui e gli ho chiesto a bruciapelo: dimmi un po', ma quanto è difficile essere sempre e solo il Fratello Di?
Colpito e affondato.
Fratello Di ha nicchiato, mormorato un "eh, non so", poi si è alzato e se n'è andato.
Io sono tornata a guardare TikTok demenziali con il mio amico, pensando al celebre adagio
se non riesci a diventare atleta olimpico, diventi professore di educazione fisica.
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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"Il Mistero di Darwin": Massimo Polidoro al Teatro Menotti per un viaggio tra scienza e misteroDal 3 all'8 dicembre, un racconto avvincente sulle origini dell'umanità e il genio di Charles Darwin
Massimo Polidoro, noto divulgatore scientifico e scrittore, porta in scena uno spettacolo che mescola parole, musica e immagini al Teatro Menotti di Milano. 
Massimo Polidoro, noto divulgatore scientifico e scrittore, porta in scena uno spettacolo che mescola parole, musica e immagini al Teatro Menotti di Milano. “Il Mistero di Darwin” affronta il viaggio intellettuale e umano di Charles Darwin, svelando dubbi, paure e scoperte che hanno rivoluzionato la nostra comprensione della vita sulla Terra. Lo spettacolo: un’indagine sulle origini…
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dominousworld · 1 month ago
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Carlo Rovelli: “Il governo di Israele è solo un braccio armato dell’impero”
Carlo Rovelli: “Il governo di Israele è solo un braccio armato dell’impero”
a cura della Redazione Rovelli: “Gli USA inviano portaerei di sostegno, armi e munizioni a non finire, e ora perfino uomini per “difendere” Israele, cioè garantirne l’impunità, qualunque efferato crimine il governo Israeliano continui a commettere.” Carlo Rovelli: “Israele braccio armato degli USA” Carlo Rovelli, fisico, saggista e divulgatore scientifico, finito più volte negli ultimi due…
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dailygreenit · 1 month ago
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Gli alberi contro il cambiamento climatico
Che cosa succede quando, in poco tempo, una grande quantità d’acqua raggiunge il suolo? Ovvero durante una bomba d’acqua in città? È stato dimostrato con un esperimento condotto da Isabelle Bailet, ricercatrice di PNAT, partner scientifico di Prospettiva Terra, il progetto non-profit fondato dal prof. Stefano Mancuso, accademico e divulgatore scientifico e da Marco Girelli, CEO di Omnicom Media…
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sinnosis-sc · 4 months ago
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Le zone d’ombra favoriscono la disinformazione.
Prendo spunto dalla vicenda della pugile algerina per affrontare il tema più ampio delle fake news e della disinformazione. Molta responsabilità cade in primis sugli organi di governo e poi su quelli di controllo e su tutte quelle istituzioni che hanno il potere e il dovere di lavorare con le informazioni che poi vengono fornite ai Media. Spesso in queste istituzioni non si fa chiarezza e si lasciano , consapevolmente o inconsapevolmente, zone d’ombra che sono il terreno di coltura sul quale prosperano le fabbriche di fake news e di seguito gli utenti dei social e i politici populisti. La politica in particolare è la prima beneficiaria di queste situazioni, ma è anche la prima a creare zone d’ombra che permettono la manipolazione delle informazioni. La politica ha dato l’esempio che ormai molte istituzioni e organi di potere seguono. La comunicazione e la informazione è sempre da interpretare, sempre ambigua, sempre manipolabile e mai chiara. Questo fa il gioco di chi la emette ma anche il gioco di chi vuole manipolarala per disinformare. Le vittime sono ovviamente i cittadini, che non hanno alcun mezzo per verificare la fondatezza dell’informazione.
Come ha proposto l’astrofisico e divulgatore scientifico statunitense Neil deGrasse Tyson nel suo ultimo libro “ Prospettive cosmiche”, le affermazioni , da qualunque fonte provengano, dovrebbero essere sempre verificabili da tutti , altrimenti diventano delle opinioni.
Al momento questo non accade quasi mai, quindi poi non lamentiamoci che le fonti d’informazione più usate, come i social, diffondano fake news.
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telodogratis · 4 months ago
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Cecchi Paone senza freni: “A letto mi chiama ‘Bionda’, lo facciamo sempre..”
[[{“value”:” Alessandro Cecchi Paone non ha certo bisogno di presentazioni,  essendo un giornalista, conduttore televisivo, divulgatore scientifico, saggista… L’articolo Cecchi Paone senza freni: “A letto mi chiama ‘Bionda’, lo facciamo sempre..” proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”Alessandro Cecchi Paone non ha certo bisogno di presentazioni,  essendo un giornalista,…
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libero-de-mente · 4 months ago
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Alberto Angela: Un divulgatore nell'Antica Roma
(Spunto per un racconto di fantasia)
Immaginatevi se Alberto Angela, con la sua solita passione e il suo inconfondibile stile, si trovasse catapultato indietro nel tempo, nell'antica Roma. In quell'epoca del passato che tanto lo affascina e rapisce.
Immaginiamo il nostro amato divulgatore cortese, con la sua barba curata e i capelli con quel disordine ordinato, in mezzo ai Fori Imperiali, ma invece di spiegare ai telespettatori, di ritrovarsi a dover interagire con i romani dell'epoca.
Tutto inizia quando, durante la ripresa per una nuova puntata di Stanotte sul Grande Raccordo Anulare, Alberto si avvicina troppo a una strana macchina del tempo nascosta che sbuca dal terreno, dopo l'ennesima ricognizione archeologica in merito ai lavori della nuova metropolitana, la Linea Legio XV.
Alberto inavvertitamente calpesta la parte appena sporgente, un bagliore improvviso e... ecco fatto! Si ritrova in toga, con i capelli raccolti in un elegante nodo, e una pergamena in mano invece degli appunti di Stanotte a.
"Salve, cittadino romano!" - lo saluta un centurione, guardandolo con aria perplessa.
Alberto, pur cercando di mantenere la calma, non può fare a meno di balbettare - "Ehm... salve! Io sono... Alberto Angela, un umile studioso del vostro tempo".
Il centurione lo osserva attentamente, poi esclama - "Un umile studioso? E cosa mai studierai, cittadino? Forse la filosofia? O forse la retorica?"
Alberto, con un sorriso imbarazzato, risponde - "Beh, diciamo che studio un po' di tutto dalla storia all'archeologia, passando per la paleontologia".
Il centurione, con gli occhi spalancati, lo interrompe - "Paleontologia? Ma chi è mai questa paleontologia? Forse una nuova divinità?"
Il centurione trovando alquanto strano questo Albertus Angelus (io quando ero in Spagna negli anni '80 parlavo in italiano mettendo sempre la "s" finale, così come con il latino metto "us" e vado da dio... anzi da Giove) decide di portarlo in Senato.
Da quel momento in poi, Alberto davanti ai senatori, cercherà di spiegare cosa sia un documentario ma viene scambiato per un mago; tenta di analizzare un reperto archeologico con una lente d'ingrandimento ma viene accusato di spiare; per non parlare del momento in cui cerca di spiegare la teoria dell'evoluzione.
Mentre cerca di spiegare il concetto di "evoluzione" ai senatori romani, Alberto si ritrova a disegnare un albero genealogico che parte da un pesce e arriva fino all'uomo moderno. L'assemblea scoppia in una risata fragorosa - "Un pesce che diventa un uomo? Cittadino, forse hai bevuto troppo vino!"- esclama un senatore con aria di sufficienza.
Per nulla sconfortato, Alberto cerca un modo per dimostrare le sue teorie e decide di organizzare una sorta di "lezione pratica" nei Fori Imperiali. Raduna un gruppo di bambini romani, i quali si dimostrano entusiasti della novità, iniziando a mostrare loro fossili e reperti archeologici. Ma le cose non vanno come previsto, un bambino affascinato da un teschio, lo scambia per una maschera e inizia a usarlo per giocare.
Nel frattempo, a palazzo imperiale, l'imperatore Tito, incuriosito dalle strane voci che circolano sulla presenza di un "mago" che parla di pesci che diventano uomini, decide di incontrare personalmente Alberto.
Alberto viene invitato a una cena sontuosa e, durante il banchetto, l'imperatore gli chiede di eseguire una dimostrazione delle sue capacità. Alberto, ricordandosi i consigli di Paco Lanciano, improvvisa una sorta di "esperimento scientifico" con del vino, dell'acqua e un uovo sodo, cercando di simulare la formazione della Terra.
L'imperatore, pur non capendo nulla, rimane affascinato e lo nomina "mago ufficiale" della corte.
Ma l'avventura non finisce qui. Alberto infatti verrà da prima coinvolto in una rissa tra gladiatori, poi tenterà di introdurre l'uso della carta igienica nel mondo romano e, per sbaglio, attiverà un meccanismo all'interno del Colosseo, facendo uscire tutte le fiere ingabbiate nei sotterranei dell'anfiteatro.
Per rabbonirle e permettere la loro cattura, Alberto imposterà la voce come quando narra i documentari della BBC durante Noos. I felini così incantati, con tanto di fusa, rientreranno docilmente nelle gabbie.
Alla fine, esausto ma felice, Alberto riuscirà a tornare nel presente, portando con sé un'esperienza unica. Con tanti spunti per scrivere un nuovo libro: Magus Scriptor - Come si divulgava cultura nell'antica Roma. Prossimamente solo nella libreria di casa mia.
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scienza-magia · 5 months ago
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La sfida contemporanea del giornalismo scientifico
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Etica dell'informazione ai tempi dell'infodemia, la fiducia è al centro: nell’etica dell'informazione e nella comunicazione medico-paziente. Rispondere al fabbisogno formativo del giornalismo professionistico, analizzando l’evoluzione dell’etica e della deontologia dell’informazione scientifica nell’epoca delle fake news e dell’intelligenza artificiale, questo l’obiettivo del corso accreditato “Etica dell’informazione: la sfida contemporanea del giornalismo scientifico” che si è tenuto a Bologna lo scorso 13 giugno. Un seminario Promosso dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e dalla Fondazione Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con la HC Training di Roma e con il supporto incondizionato di Pfizer. Un panel di esperti, coordinato dal giornalista e conduttore TV Luca Telese, ha animato il dibattito presentando studi, report e analisi innovative su come navigare l'era dell'infodemia e utilizzare i new media per una corretta informazione scientifica. Tra gli ospiti, Silvestro Ramunno, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, Gianluca Pistore, divulgatore scientifico e fondatore dell’Associazione MelanomaDay, Marco Dotti, docente universitario di sociologia e giornalista, Daniela Minerva, giornalista scientifica, e Michelangelo Coltelli, fact checker e fondatore di BUTAC. Massimo Alesii ha introdotto il contributo video del professor Walter Quattrociocchi, che ha analizzato le problematiche connesse all'infodemia e all'uso dei social network nella comunicazione. "Rilevare e contrastare la disinformazione è sempre più importante, soprattutto nel giornalismo scientifico.” – ha affermato Marco Dotti – “I metodi di machine learning hanno mostrato il loro potenziale nell'automatizzare il rilevamento della disinformazione, ma il fattore umano resta fondamentale." Proprio parlando di fattore umano, il giornalista di salute Alessandro Malpelo ha affrontato il tema cruciale della comunicazione medico-paziente in ambito oncologico, con particolare attenzione ai tumori alla prostata e al seno insieme a Claudio Zamagni, Dirigente Medico e Responsabile Oncologia Medica al Sant’Orsola di Bologna e Roberto Sabbatini, Dirigente Medico presso l’Unità Operativa Complessa di Oncologia del Policlinico di Modena e Coordinatore del Consiglio AIOM Emilia-Romagna. "La fiducia è alla base della comunicazione medico-paziente in un contesto esterno dominato dal disordine informativo.” – ha sottolineato Claudio Zamagni – “Dobbiamo affrontare le fake news con rigore scientifico e umanità." Comunicare in modo chiaro ed empatico può, infatti, aiutare il paziente a distinguere tra informazioni accurate e false. Inoltre, una comunicazione aperta e basata sulla fiducia può incoraggiare il paziente a condividere le proprie preoccupazioni e dubbi, permettendo al medico di fornire informazioni corrette, puntuali e personalizzate e contrastare la disinformazione. “La comunicazione della diagnosi varia notevolmente in base al genere e all’età del paziente. – ha aggiunto Roberto Sabbatini - “Le donne sono più propense al dialogo, mentre gli uomini spesso rifiutano il confronto e vivono il tumore come una minaccia alla propria mascolinità." Dal seminario è emerso anche che grazie alle iniziative di prevenzione e alle campagne promosse sul territorio, si sono raggiunti buoni risultati per quanto riguarda gli screening al seno. Tuttavia, esiste ancora una resistenza culturale riguardo ai tumori alla prostata come hanno spiegato i due oncologi. Read the full article
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afnews7 · 8 months ago
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Countdown, la serie che racconta lo Spazio e la sua importanza per il futuro dell’umanità
http://www.afnews.info segnala: In circa 10 minuti un razzo raggiunge l’orbita terrestre. Nello stesso tempo ‘Countdown – Dallo Spazio alla Terra’, la nuova serie di Sky TG24 curata da Marta Meli, scritta da Marco Falorni, Andrea Frassoni e da Emilio Cozzi, giornalista e divulgatore scientifico che condurrà l’approfondimento, racconterà ogni settimana perché lo Spazio è diventato oggi così…
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lettieriletti · 9 months ago
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Topolino 3289 con francobolli
Vitaliano e Perina celebrano i 90 anni di Piero Angela con… Peter Quarky, famoso divulgatore scientifico della TV topolinese, che viene improvvisamente rapito da uno strano raggio di luce. Saranno gli alieni? Versione Supertopolino con due francobolli in metallo
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