#Andra Bucci
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schorschidk · 2 years ago
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NS-Opfer in Hamburg: "Sergio musste für immer Kind bleiben"
In der Nacht zum 21. April 1945 stirbt Sergio im Außenlager des KZ Neuengamme Bullenhuser Damm. Seine Cousinen erfahren erst spät davon.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Sergio Mattarella ad Aushwitz:" Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono"
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Sergio Mattarella ad Aushwitz:" Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono" Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato -ieri, 18 aprile- ad Aushwitz da Varsavia nella seconda giornata della sua visita in Polonia e, dopo aver visitato il museo di Auschwitz, partecipa alla tradizionale Marcia dei vivi in ricordo delle vittime dell'Olocausto.  "Inorriditi dagli atti della Russia", dice il Capo dello Stato in riferimento alla guerra in Ucraina. In questa ricorrenza nel campo nazista sono presenti migliaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo. C'è anche una delegazione di tre scuole superiori italiane. Sergio Mattarella viene accompagnato nella sua visita dalle sorelle Bucci, tra le poche testimoni ancora in vita dell'orrore dell'Olocausto. "Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l'umanità. Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono" sottolinea Mattarella. "Oggi è il giorno dello Yom HaShoah, la giornata del Ricordo dell'Olocausto. Ricordare è dimensione di impegno. È dimostrazione che, contro gli araldi dell'oblio, la memoria vince. Per affermare l'orgoglio di voler essere "persone umane". Per ribadire "mai più", ha detto il presidente. "L'odio, il pregiudizio, il razzismo, l'estremismo e l'indifferenza, il delirio e la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli", ha evidenziato Mattarella. Bisogna "fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono i propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l'umanità", ha affermato il capo dello Stato. "In quattro anni, dal 1941 al 1945, in questo complesso furono assassinate oltre un milione di persone, in ragione della propria appartenenza a una fede, a una cultura, in ragione delle loro convinzioni o della loro condizione. Nei campi nazisti, oltre a milioni di ebrei, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali trovarono la morte nelle camere a gas, per il freddo, la fatica, la fame e la malattia o, ancora, perché vittime di esperimenti criminali. Cittadini innocenti di ogni Paese d'Europa furono tradotti bestialmente a questo luogo di morte. Un immenso cimitero senza tombe", ha proseguito Mattarella. "Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni '30 del secolo scorso con l'infuriare dell'inumana aggressione russa all'Ucraina, la memoria dell'Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso", ha detto, che ha voluto anche ringraziare le sorelle Bucci per la loro testimonianza: "quest'anno ci accompagnano in questa indimenticabile esperienza due sorelle italiane sopravvissute agli orrori di Birkenau: Tatiana e Andra Bucci. Con loro, giovani studenti del mio Paese. A Tatiana e Andra va il ringraziamento di noi tutti". "Già studiarlo, e l'ho fatto molto a lungo, è impressionante ma vederlo è un'altra cosa. E' già straziante leggere e vedere nei video le testimonianze, ma vederlo è un'altra cosa, che dà la misura dell'inimmaginabile. Vedere quelle scarpe, vedere quelle scarpette dei bambini, dei neonati sono cose inimmaginabili e bisogna continuare a ricordare e bisogna ricordare che quello che vediamo è una piccola parte", ha detto Mattarella. "Dovete trasmettere anche voi a vostra volta la memoria. Dovete trasmetterla anche voi a chi verrà dopo", l'appello del capo dello Stato agli studenti presenti. "Un luogo dell'orrore", ha detto Mattarella visitando i padiglioni del campo nazista. Il capo dello Stato si è trattenuto in raccoglimento davanti al muro della morte dove venivano fucilati i prigionieri. Le scolaresche in viaggio con Mattarella ad Auschwitz sono quelle del Liceo Scientifico-Classico-Scienze umane Leonardo da Vinci di Terracina (Latina), Liceo Classico Rinaldini - Ancona, Liceo G.A. Pujati - Sacile (Pordenone).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Anche un cartoon sulla storia delle sorelle Bucci, bimbe sopravvissute al lager VIDEO
Nel 2018 è uscito anche un cartoon sulla storia di  Alessandra e Tatiana Bucci, deportate nel lager nel 1944 e miracolosamente scampate Tra le immagini emozionanti l’incontro notturno fra Andra, 4 anni e Tati, 6 con la mamma, entrata di nascosto nel Kinderblock (il blocco dei bambini) di Auschwitz Birkenau per portare alle figlie un pezzo di pane. Il cartone animato è di Rosalba Vitellaro e…
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piusolbiate · 2 years ago
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CELEBRAZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA 2023
ANPI, I.C. ALDO MORO e Comune di Solbiate Olona (VA)
Celebrazione Giornata della Memoria 27 Gennaio 2023
Programma:
Ore 9 - Parco della Memoria – Momento di raccoglimento per tutta la Cittadinanza con interventi dell’ANPI e degli Studenti dell’I.C. Moro
Ore 10:30 – Centro Socio Culturale - Proiezione riservata agli Studenti delle classi dell’ I.C. Moro del film d’animazionene LA STELLA DI ANDRA E TATI
sulla vera storia delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau durante la Seconda Guerra Mondiale, all'età rispettivamente di quattro e sei anni, insieme a parte della loro famiglia. A seguire proiezione dell’INTERVISTA ALLE SORELLE BUCCI  e Introduzione alla visita del 21/2/2023 al MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO (Binario 21) che a cura dell’ANPI diverra’ luogo di memoria e di incontro per alcune classi della nostra Scuola.
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viendiletto · 10 months ago
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Dopo Roma, Trieste e Cuneo, la quarta città italiana per numero di deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti fu la città quarnerina di Fiume.
Le leggi razziali colpirono particolarmente gli ebrei fiumani: esse decretavano infatti la revoca della cittadinanza italiana per tutti gli ebrei italiani che l’avessero ottenuta dopo il 1919, e Fiume era stata annessa all’Italia solamente nel 1924. Dopo la promulgazione delle leggi, circa 350 ebrei furono costretti ad abbandonare Fiume.
Tra questi Elisabetta Reich, che fuggirà a Firenze ma verrà denunciata e deportata ad Auschwitz nel 1944, dove perderà il marito e il padre.
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Elisabetta Reich ad Abbazia, in Istria
Dopo la resa incondizionata dell’8 settembre, Fiume verrà occupata dai nazisti.
La meravigliosa Sinagoga Grande di Fiume, opera dell’architetto ungherese Leopold Baumhorn, che durante la guerra era stata protetta dalle autorità italiane, verrà distrutta dai nazisti il 25 gennaio del 1944. La più piccola sinagoga ortodossa, costruita dall’architetto ungherese Győzo Angyal e dall’architetto italiano Pietro del Fabbro, verrà invece risparmiata.
Dei 243 ebrei rastrellati e deportati solo 19 sopravviveranno e faranno ritorno a Fiume.
Tra questi l’antifascista Angelo Adam, sopravvissuto agli orrori di Dachau. Tornato a Fiume, ormai occupata dai titini, verrà da questi ucciso insieme alla moglie Ernesta Stefancich e alla figlia diciassettenne Zulema, perché contrario alle mire espansionistiche jugoslave. Medesima sorte subirono tutti coloro che non supportarono il piano d’annessione della città alla Jugoslavia, fossero essi filo-italiani o autonomisti. Tra i fiumani filo-italiani assassinati dai titini a guerra finita vi furono anche il senatore Riccardo Gigante, sposato con l’ebrea Edit Therney, e Carlo Colussi, mentre tra gli autonomisti si ricordano Mario Blasich, Nevio Skull, Giovanni Rubini, Mario De Hajnal, Giuseppe Sincich, Gino Sirola e Radoslav Baucer.
Tra gli ebrei fiumani sopravvissuti alla Shoah ricordiamo le sorelle Tatiana (1937) e Andra Bucci (1939), deportate ad Auschwitz e scelte come cavie per Josef Mengele. Il cugino Sergio De Simone (1937), di sette anni, sarà invece assassinato a Neuengamme.
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Tatiana e Andra Bucci con Sergio De Simone
Arianna Szörényi (1933) fu deportata prima con la famiglia alla Risiera di San Sabba, poi ad Auschwitz-Birkenau, a Ravensbrück e infine a Bergen-Belsen. Tra i suoi familiari deportati, solo il fratello Alessandro tornerà vivo da Buchenwald.
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Arianna Szörényi all’età di tredici anni
Goti Bauer (1924), nata Berehove ma cresciuta a Fiume, fu deportata prima ad Auschwitz e infine a Theresienstadt. Sarà l’unica sopravvissuta della sua famiglia: perderà i genitori, la sorellastra e il fratello Tiberio.
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Goti Bauer
La memoria degli ebrei fiumani e istro-quarnerini in Italia sembra essere legata quasi esclusivamente al mondo ebraico e giuliano-dalmata, quasi come vi fosse stata, immediatamente dopo il 1947, una damnatio memoriae nei confronti della storia di quelle terre perdute. Terre che, anche se molti italiani lo hanno dimenticato, erano italiane non solo per motivi legali, ma anche per motivi storico-culturali e demografici, e nelle quali l’italianità sopravvive ancora grazie alle Comunità degli Italiani ivi rimasti.
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Pietre d’inciampo bilingui a Fiume
Fonti
Gli ebrei a Fiume dal ’600 al ’900
Ebrei di Fiume in transito a Udine per Auschwitz 1944-1945. Riflessioni
Elisabetta Reich, ebrea di Fiume, sopravvissuta ad Auschwitz
Sopravvissuto a Dachau e ucciso nelle foibe, l’incredibile storia di Angelo Adam
Alice Salvatore: «Vi racconto chi era Nevio Skull»
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Fiume. Tempio Israelitico
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jewishbookworld · 3 years ago
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The 59 books posted on JewishBookWorld.org in February 2022
The 59 books posted on JewishBookWorld.org in February 2022
Here is the list of the 92 books that I posted on JewishBookWorld.org in February 2022. The image above contains some of the covers. The bold links take you to the book’s page on Amazon; the “on this site” links to the book’s page on this site. (more…)
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corallorosso · 3 years ago
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Sergio De Simone aveva sei anni quando fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Era la sera del 21 marzo 1944 e Sergio si trovava nella città di Fiume insieme a sua madre, Gisella Perlow, a sua zia, Mira Perlow, a sua nonna e alle piccole cuginette di 4 e 6 anni, Andra e Tatiana Bucci. Fu un delatore a segnalarli ai nazifascisti, perché "colpevoli" di essere ebrei. E loro si presentarono a casa. Li arrestarono, li condussero nel campo di concentramento della Risiera di San Sabba, nella città di Trieste, per poi deportarli nel lager di Auschwitz-Birkenau. La nonna, Rosa, morì il giorno stesso, all'interno di una camera a gas. Gisella e Mira superarono le selezioni e furono destinate ai lavori forzati. Le sorelline Andra e Tatiana, scambiate per gemelle, furono risparmiate perché considerate preziose per gli esperimenti dello pseudo dottore Josef Mengele. E Sergio? Anche lui fu considerato interessante, utile agli studi, e con Andra e Tatiana finì nel "kinderblock", la baracca numero 11 di Auschwitz-Birkenau. Qui, la blockova, ossia la guardiana del blocco, si affezionò ad Andra e Tatiana. Si affezionò a tal punto da tentare di salvar loro la vita. Così, un giorno, le prese in disparte e disse loro: "Bambine, se vi dovessero mai chiedere di voler rivedere la mamma, non rispondete. Non muovetevi. Non fate un passo avanti". Andra e Tatiana, a loro volta, lo riferirono a Sergio, nel tentativo di proteggerlo. E quel giorno arrivò. Quella domanda venne fatta: "Chi vuole rivedere la mamma?". Andra e Tatiana non si mossero. Ma venti bambini fecero il passo in avanti. Venti bambini, tra cui Sergio. L'ultimo ricordo che Andra e Tatiana hanno di lui è il suo saluto, sorridente, mentre saliva sul camion che lo avrebbe trasportato nel campo di concentramento di Neuengamme, presso Amburgo. Qui, Sergio non rivide la sua mamma. Qui incontrò solamente una cosa: la morte. Perché Sergio, insieme agli altri 19 bambini, era stato selezionato, con quel passo in avanti, come cavia per degli esperimenti sulla tubercolosi. Gli furono iniettati i bacilli tubercolari. Poi, una volta ammalatosi, gli vennero asportati i linfonodi dalle ascelle perché quegli pseudo-dottori credevano che gli anticorpi della tubercolosi si sviluppassero lì. Infine, quando l'esercito Alleato era ormai prossimo a sopraggiungere, i nazifascisti presero Sergio, lo condussero nei sotterranei della scuola di Bullenhuser Damm e lo impiccarono ai ganci che si usano nelle macellerie. Sua madre Gisella, sopravvissuta insieme ad Andra e Tatiana, era convinta che, prima o poi, sarebbe tornato. Non sapeva della sua morte e credeva che Sergio fosse stato adottato da una famiglia in Unione Sovietica: "Ma un giorno qualcuno busserà alla porta, io aprirò e di fronte a me ci sarà Sergio". Scoprirà la verità solo negli anni '80. Alla sua porta, Sergio non busserà mai. Perché colpevole, a 7 anni, di voler rivedere la mamma. Quando vi chiederanno cosa fu il nazifascismo, raccontate di lui. Raccontate di Sergio. Pasquale Videtta
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lanimaneradiunafarfalla · 3 years ago
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Dedicato al piccolo Sergio e tutte le altre vittime
“Una mattina di novembre del 1944 le SS entrarono nella baracca dei bambini e con uno spregevole, avido e crudele tranello dissero:
-chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti!
Sergio De Simone, 7 anni, alla parola “mamma” non vi pensò due volte e fece un passo avanti. Con lui altri 19 bambini. Furono mandati al campo di concentramento vicino ad Amburgo, destinati agli esperimenti in laboratorio. A loro venne iniettato il germe della tubercolosi. Sergio ed altri bambini poi furono drogati di morfina e impiccati nei sotterranei della scuola.”
Tratto dalle parole di Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute alla Shoa perchè credute gemelle.
Per non dimenticare.
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fran-ryougi · 10 months ago
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I also decided to show this article, about the story of Andra and Tati, two Italian sisters, survived to Holocaust.
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January 27th, 2024 - Holocaust Memorial
I had problems to return to read about holocaust and Anne, after what is happened here on tumblr. But today, like every year, I must do something for make others remember.
I will share an old article that I wrote about Rywka Lipszyc, another Jewish girl who wrote a diary.
The article is in Italian but you can use Google translate or another translator.
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desyartis · 2 years ago
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Noi, bambine ad Auschwitz - Andra Bucci e Tatiana Bucci "...conoscere per non dimenticare, oggi, domani e sempre." Ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati oltre 230.000 bambini e bambine da tutta Europa; solo poche decine sono sopravvissuti. Questo è il drammatico racconto di due di loro (Alessandra "Andra" e Liliana "Tatiana" Bucci) e del cuginetto Sergio che non farà mai più ritorno a casa. Le sorelline (6 anni Tatiana, 4 anni Andra) appartengono a una famiglia "mista": il padre è cattolico, la mamma - Mira - è ebrea. La sera del 28 marzo 1944 dei violenti colpi alla porta di casa sconvolgeranno per sempre la vita delle piccole sorelline. ”Il ricordo dei nostri nove mesi passati nel campo è quello di un'apparente normalità. Intendiamoci, una normalità costruita solo nella nostra mente. Due bambine sole, in un posto sconosciuto, insieme con adulti mai visti prima. La paura sarà stata inevitabile. Ma nel nostro ricordo è stata sostituita da quel senso di normalità che spesso i piccoli si costruiscono per proteggersi davanti agli avvenimenti più brutti, agli imprevisti.” "Cominciano a tatuarci. Tanti piccoli puntini. Prima Andra, il numero è 76483; poi Tati, il numero è 76484." "Spesso la mente torna a quei momenti...non quando siamo tra la folla...È il rumore del treno, la sua immagine, che ci colpisce." "A Lingfield abbiamo ricominciato a vivere." #noibambineadAuschwitz #andrabucci #tatianabucci #Auschwitz #shoah #pernondimenticare #27gennaio #books #bookstagram #book #reading #bookworm #booklover #read #instabook #bookaholic #bookaddict #libri #reader #literature #booklove #bookphotography #libros #library #booklovers #leggerefabene #consiglidilettura #librichepassione #libridaleggere #libricheamo https://www.instagram.com/p/CiNinH4szi1/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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massinger · 4 years ago
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SORELLE AD AUSCHWITZ
Per la Giornata della Memoria quest’anno voglio raccontare la storia di due sorelle, Tatiana e Andra Bucci. Tatiana aveva sei anni e sua sorella Andra quattro quando i fascisti e i nazisti le catturarono nella casa di Fiume (allora città italiana), per portarle nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau in Polonia, con tappa intermedia alla Risiera di San Sabba. Figlie di un papà cattolico e…
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Sergio Matterella vola in Polonia: "visita complessa ed importante"
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Sergio Matterella vola in Polonia: "visita complessa ed importante" Sergio Mattarella è arrivato, ieri 16 aprile 2023, a Varsavia per la prima tappa della doppia visita nell'Europa centrale. Da ieri, dunque, il Capo dello Stato sarà in visita di Stato in Polonia, uno dei più forti alleati europei della Nato e freddo componente dell'Unione europea; da mercoledì il Presidente sarà poi in visita ufficiale in Slovacchia. "Questa è una visita importante, che era stata rinviata per la pandemia e che ora riusciamo finalmente a fare. La vostra presenza fornisce ai polacchi il volto dell'Italia con una immagine molto apprezzata e fornisce una rete che cementa l'amicizia fra i nostri Paesi", lo ha detto il presidente della Repubblica, incontrando a Varsavia una rappresentanza della comunità italiana in Polonia. Diversi i temi sul tappeto in questa settimana per il Presidente, che comincerà la sua visita in Polonia, considerato negli anni passati il più grande mercato dell'Europa centro-orientale, con un Pil che sfiorava il +5%. Innanzitutto Mattarella toccherà con mano il comune sostegno all'Ucraina, di cui la Polonia è una delle punte più avanzate in Europa nell'ambito della Nato. Un sostegno che ha avvicinato ulteriormente Varsavia al blocco occidentale, rispetto all'euroscetticismo che rischiava di allontanarla ma che ha legato in modo ancora più stringente Varsavia a Washington. Ma proprio questo aiuto indiscusso a Kiev, con un aumento delle spese militari fino al 4% del Pil, la decisione di inviare Mig-29 oltreconfine e l'accoglienza di un milione e mezzo di profughi stanno cominciando a provocare malumori in alcune fasce della popolazione per le ripercussioni sull'economia reale. Sullo sfondo le elezioni di ottobre, che vedono contrapporsi il presidente Andrzej Duda, dietro alla bandiera del partito Diritto e giustizia di Jarosaw Kaczyski, e l'ex presidente del consiglio polacco, ex presidente del Consiglio Europeo e presidente del Ppe Donald Tusk. Oltre agli eccellenti rapporti bilaterali Mattarella si confronterà anche sui grandi temi dell'europeismo, sia nel colloquio con Duda che in quello con il presidente del Consiglio Mateusz Morawiecki. Proprio Morawiecki un mese fa in un discorso all'università di Heidelberg ha chiesto senza mezzi termini di "ridurre il numero di aree di competenza dell'UE", teorizzando il rischio di una centralizzazione dei poteri di Bruxelles mascherata da federalizzazione. E' noto che tra Varsavia e la commissione Ue è in corso da mesi un braccio di ferro sia su alcune leggi ritenute illiberali da Bruxelles, sia sulla supremazia della legislazione comunitaria, con la posta degli aiuti, mentre l'Italia sostiene la difesa dei valori europei cercando, spiegano al Colle, "un dialogo che superi le contrapposizioni". Anche sul tema migratorio le ricette sono diverse ma le due capitali sono unite da un comune interesse a individuare soluzioni europee. Ad Auschwitz, una tappa a cui si lavora da un anno e che è formalmente inquadrata dal protocollo del cerimoniale di Stato polacco, Mattarella sarà accompagnato dalle scolaresche di tre istituti italiani (il Liceo Scientifico-Classico-Scienze umane Leonardo da Vinci di Terracina, il Liceo Classico Rinaldini di Ancona e il Liceo G.A. Pujati di Sacile) e dalle sorelle Andra e Tatiana Bucci, due dei circa 230.000 bambini internati ad Auschwitz-Birkenau. L'ultima visita di un presidente italiano all'ex campo di concentramento è stata quella di Carlo Azeglio Ciampi nel marzo 2000. Dopo aver visitato i due musei, il Presidente terrà un breve discorso alla Marcia dei vivi che si tiene proprio nella stessa data della sua presenza ad Auschwitz, mentre il giorno dopo, mentre sarà all'università di Cracovia, a Varsavia si terrà la commemorazione dell'80' anniversario della Rivolta del Ghetto, alla presenza di Frank-Walter Steinmeier e di Duda. Mercoledì a Cracovia, Mattarella terrà il discorso più delicato, incentrato sui valori dell'europeismo, sulla necessità di una maggiore integrazione in un paese che ha più volte ingaggiato con l'Europa un braccio di ferro proprio sui criteri fondanti -la Commissione Ue ha deferito la Polonia alla Corte di Giustizia europea mentre la Corte costituzionale polacca ha disconosciuto il primato del diritto europeo rispetto al diritto nazionale-. Un discorso che volerà alto, spiegano dal Colle, non entrerà nelle singole scelte dei diversi paesi -va anche ricordato che Duda fa parte a Strasburgo dell'Ecr di cui Giorgia Meloni è presidente- e ricorderà come l'Italia sostiene istituzioni, valori e diritto europei, sottolineando soprattutto l'importanza del dialogo sui valori comunitari al di là dei dossier specifici. La visita ufficiale in Slovacchia sarà necessariamente più agile. Il Presidente incontrerà la presidente Zuzana Caputova e visiterà con lei la base aerea di di Malacky dove da poche settimane è arrivato dall'Italia il sistema antimissile SAMP-T. Dopo anni di atteggiamento sovranista nell'ambito del gruppo di Visegrad, la Slovacchia ha ammorbidito i toni e proprio la guida di turno di Zuzana Caputova ha imposto una sfumatura più moderata ai toni euroscettici dei quattro paesi. Il governo attualmente è sfiduciato e si attendono anche qui le elezioni il 30 di settembre, con un confronto elettorale tra il partito socialdemocratico ed euroscettico guidato dall'ex premier Robert Fico, l'altro partito socialdemocratico fondato dall'ex premier Peter Pellegrini e il partito liberale europeista della attuale presidente Caputova che ancora non ha deciso se candidarsi. Visita complessa ed importante, dunque, quella che Sergio Mattarella compie in Polonia. Infatti, nella giornata di oggi Mattarella e la figlia Laura saranno accolti nel palazzo presidenziale dal presidente Andrezej Duda e dalla moglie Agata; il colloquio terminerà con le dichiarazioni alla stampa dei due presidenti, mentre in serata si terrà il pranzo di Stato. Martedì mattina il Capo dello Stato incontrerà il primo ministro Mateusz Morawiecki, poi il presidente del Senato Tomasz Grodski e la presidente del Parlamento Elzbieta Witek. A fine mattinata Mattarella sarà ad Auschwitz per visitare il Museo e deporre una corona presso il Muro delle esecuzioni, dopo aver visitato il museo di Birkenau, il Presidente terrà un breve discorso alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi. Mercoledì mattina il Capo dello Stato terrà un prolusione all'università Jagellonica a Cracovia. Sempre a Cracovia visiterà il Collegium maius dell'università e il Museo Czartorski per poi partire per Bratislava. A Bratislava la visita alla base aerea di Malacky accompagnato dalla presidente Zuzana Caputova, dal ministro della difesa slovacco e dal generale Francesco Paolo Figliolo, Comandante del Comando operativo di vertice Interforze. In serata il Presidente incontrerà la collettività italiana mentre il giorno dopo, giovedì, avrà un colloquio ufficiale con la presidente Caputova. Al termine del colloquio ci sarà una conferenza stampa dei due presidenti e una colazione ufficiale. Dopo il colloquio con il primo ministro Eduard Heger, nel pomeriggio, Mattarella decollerà da Bratislava per rientrare a Roma.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Tatiana Bucci commossa ad Auschwitz,nessuno dimenticherà mai
“La speranza io non l’ho mai persa e non penso che il Novecento andrà mai dimenticato, è un secolo troppo importante per dimenticarlo, quindi anche la memoria della Shoah sono certa che continuerà, nessuno dimenticherà mai”. Lo ha detto parlando con i cronisti commossaTatiana Bucci, sopravvissuta all’Olocausto, che con la sorella Andra sta accompagnando il presidente della Repubblica Sergio…
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fracecchini · 6 years ago
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Nella pellicola il racconto della storia vera di Andra (Alessandra) e Tatiana Bucci, sorelle fiumane di origine ebraica, arrestate insieme alla madre e condotte ad Auschwitz all’età di 4 e 6 anni. Le due bambine sono tra i pochissimi minori sopravvissuti ai campi di sterminio.
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stregh · 6 years ago
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"Quando il bimbo chiuse i suoi occhi per sempre fra le braccia della mamma, lei disse: meno male hai finito di soffrire". Uno dei tanti bambini dei campi, inseme alla sua mamma, una come tante altre mamme. Molte volte ascoltando i racconti dei sopravvissuti ai campi di sterminio, ho pensato che la morte in quei posti, era il male minore. (Uno dei racconti fatti da Andra e Tatiana Bucci. Due sorelle superstiti dell'Olocausto, di origine ebraica, testimoni attive della Shoah).
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paoloferrario · 6 years ago
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Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah, di Andra Bucci e Tatiana Bucci, Mondadori, 2019
Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah, di Andra Bucci e Tatiana Bucci, Mondadori, 2019
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Leggi un estratto
Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah
by Andra Bucci – Tatiana Bucci pubblicato da Mondadori
  vai alla scheda del libro:
https://www.librimondadori.it/approfondimenti/noi-bambine-ad-auschwitz-le-sorelle-bucci/
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