#zooprofilattico
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salutedomani · 8 months ago
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AVIARIA, TEST PER BOVINI E LATTE       A seguito della diffusione del virus influenzale H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) negli allevamenti degli Stati Uniti, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle Venezie (IZSVe) e della Lombardia ed Emilia-Romagna, in accordo con il Ministero della Salute, si sono resi disponibili ad organizzare test sperimentali su bovini e latte crudo allo scopo di produrre dati scientifici utili ad una valutazione del rischio e per una precisa diagnosi, qualora dovessero presentarsi eventuali riscontri sul territorio nazionale di casi analoghi a quelli statunitensi. Questi studi mirano ad ampliare il quadro delle conoscenze scientifiche attualmente a disposizione e a fornire una risposta efficace e tempestiva in caso di rischio sanitario, attraverso metodi di laboratorio validati. Allo stato attuale non vi è alcuna evidenza di infezione, neanche pregressa, nella popolazione bovina in Europa. La circolazione del virus H5N1 nelle mucche da latte ad oggi è stata segnalata solo negli Stati Uniti. Ad oggi, sono stati esaminati oltre 3.200 bovini delle province di Verona, Vicenza e Padova, tutti con esito negativo. Nelle ultime settimane il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria dell’IZSVe ha messo a punto test virologici e sierologici per la corretta diagnosi di infezione da virus H5N1 HPAI nei bovini. LA NATURA “CORPOREA” DELLE EMOZIONI, MILANO-BICOCCA MAPPA LE AREE DEL CERVELLO  Una ricerca dell’Università di Milano-Bicocca ha dimostrato che nel cervello le aree corticali somatosensoriali e motorie (ovvero quelle aree della corteccia cerebrale che vengono tipicamente attivate dalla sensazione tattile o dal movimento di una parte del corpo) vengono attivate anche da emozioni soggettive. La natura delle emozioni si può quindi considerare fortemente “corporea”. Lo studio è sulla rivista iScience. «In passato diversi progetti di ricerca avevano dimostrato a livello comportamentale che le emozioni sono associate a specifiche parti del corpo. Tuttavia, rimaneva da capire quanto specifiche aree cerebrali, tipicamente coinvolte nell’elaborazione di sensazioni tattili e motorie partecipassero alla generazione di specifiche emozioni, quali la tristezza, la felicità, la paura. Noi lo abbiamo dimostrato per la prima volta a livello neurofisiologico», spiega Elena Nava, professoressa del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Con la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno registrato quale area del cervello venisse attivata da ogni stimolazione, motoria, tattile o emotiva, ricavando due mappe. Sovrapponendo la mappa delle aree corticali attivate durante la rievocazione delle emozioni alla mappa delle aree corticali attivate durante le stimolazioni tattili e motorie, i ricercatori di Milano-Bicocca hanno scoperto che alcune aree si attivano con entrambe le due tipologie di stimolazione. DIMINUISCE IL NUMERO DI FUMATORI IN SVIZZERA  Nel 2022 il 24% della popolazione dai 15 anni in su fumava in Svizzera. Ciò significa che dall'ultimo sondaggio del 2017 la percentuale delle persone che fumano è diminuita di 3 punti percentuali, dopo essere rimasta stabile per molto tempo. Il calo più netto della quota di persone che fumano è stato osservato tra quelle con una formazione terziaria. Negli ultimi 30 anni la quota di fumatori accaniti (da 20 sigarette al giorno) si è più che dimezzata. I prodotti del tabacco di nuova generazione o le sigarette elettroniche sono diffusi soprattutto tra le persone giovani. Nel 2022 li hanno consumati il 17% di quelle dai 15 ai 24 anni. Questi sono alcuni dei risultati della recente pubblicazione dell'Ufficio federale di statistica in merito al consumo di tabacco. Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di numerose malattie. I risultati dell'indagine sulla salute in Svizzera fungono da base per esaminare come si è sviluppato il consumo di tabacco nell'arco di 30 anni, dal 1992 al 2022. Il fumo comprende il consumo di prodotti a tabacco da combustione o riscaldato. Nel 2022 il consumo di sigarette elettroniche è stato registrato separatamente e non viene conteggiato come fumo.    Approfondimenti e altre notizie sono nel portale salutedomàni.com e Saluteh24.com, nelle pagine social collegate e nel canale gratuito di telegram: salutedomàni
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lospeakerscorner · 5 months ago
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Napoli Capitale della Mozzarella di bufala
Il primo congresso internazionale dedicato alla Mozzarella di Bufala Campana Dop al centro federiciano di via Partenope Un evento di alto profilo scientifico, organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, dall’ateneo federiciano con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali e il Dipartimento di Agraria, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale…
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noneun · 2 years ago
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Le analisi diranno come è morto: era uno dei plantigradi problematici su cui l'Ispra doveva dare il parere sull'abbattimento
La carcassa di un orso è stata rinvenuta da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, in Trentino. Si tratta dell'esemplare M62. L'animale appare in stato di decomposizione. La sua identità è confermata dalle marche auricolari. A stabilire le cause della morte sarà l'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l'esemplare. Il recupero è stato curato dal Corpo forestale trentino.
L'orso problematico
M62 era uno degli orsi problematici, su l'Ispra stava emananando un parere per l'abbattimento. Abbattimento che il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti è tornato a invocare per l'orsa JJ4, l'animale che ha aggredito e ucciso il runner 26enne Andrea Papi. "Il problema non è l'orsa JJ4, faccia la fine che deve fare, io la abbatterei domani mattina se me lo fanno fare. Il problema non è lei - ha detto Fugatti - ma i circa 70 orsi in eccesso che ci sono sul territorio rispetto al progetto originale. In Trentino ce ne sono oltre 100 e non si sono mossi nelle altre regioni". "So che il tema è molto divisivo fuori dal Trentino - ha proseguito Fugatti - invece lì ci unisce molto nella nostra regione - ha aggiunto parlando delle polemiche sull'abbattimento dell'animale -. I trentini su questo sono molto uniti, è giusto che gli altri si chiedano perché. Un giovane di 26 anni è morto perché aggredito da un orso, dopo sette, otto aggressioni alle persone. Dispiace dirlo ma si sapeva che sarebbe successo, perché non c'è stata la volontà e si è sempre ragionato in termini ideologici".
Gli animalisti e l'autopsia
Di parere opposto gli animalisti, che stanno dando battaglia per salvare JJ4. Le associazioni Leal, Odv e Zampe, con il patrocinio degli avvocati Rosaria Loprete e Giada Bernardi, hanno provveduto ad inviare al Servizio forestale della Provincia autonoma di Trento ed all'Istituto zooprofilattico delle Venezie un'istanza di accesso agli atti relativi al ritrovamento della carcassa dell'orso M62. Gli animalisti chiedono di poter partecipare all'autopsia dell'animale, ritrovato questa mattina in stato decomposizione.
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notiziariofinanziario · 1 month ago
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La carne di crostacei infetti, una volta cucinata, può assumere un retrogusto amaro, che può comprometterne l'appetibilità per il consumatore. A rilevarne la presenza sono stati i ricercatori del Centro specialistico ittico dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste finalizzato a valutare lo stato di salute del granchio blu. Dalla ricerca risulta infetto il 97% degli esemplari dell'Emilia-Romagna. Il parassita che rende "amaro" e immangiabile il granchio blu  Il parassita non è trasmissibile e non causa infezione e malattia all'uomo; tuttavia il consumo di granchio blu crudo o poco cotto può comportare alcuni potenziali rischi per la salute come gastroenteriti acute, causate da vibrioni presenti sull'esoscheletro o direttamente nelle carni. Pertanto, è sempre consigliabile consumare il granchio blu con un'adeguata cottura. Durante la prima fase del progetto, sono stati analizzati 225 esemplari di granchi provenienti da sette siti lagunari: Grado (Gorizia), Marano Lagunare (Udine), Caorle, Chioggia (Venezia), Sacca di Scardovari (Rovigo), Goro (Ferrara) e Marina di Ravenna. I prelievi sono stati effettuati tra aprile e maggio 2024, raccogliendo almeno 30 esemplari per sito. I risultati preliminari hanno confermato la presenza di Hematodinium nei granchi blu raccolti, evidenziando una significativa variabilità nei tassi di infezione nelle diverse aree studiate. La prevalenza di individui positivi al parassita in Veneto è del 33% e in Emilia Romagna del 97%, mentre nelle aree lagunari del Friuli Venezia Giulia non è stato rilevato. Nei siti emiliani esemplari letargici o moribondi, con una minor resistenza al trasporto e alla manipolazione, sono stati segnalati dagli operatori del settore nella tarda primavera 2024 e risultati fortemente positivi ad Hematodinium. Queste osservazioni confermano come l'infezione possa influenzare il valore commerciale dei granchi. Il parassita è noto per la sua capacità di infettare diverse specie di crostacei marini, causando decremento delle popolazioni naturali autoctone, con impatti ecologici e perdite economiche per il settore della pesca commerciale. Tuttavia, al momento è presto per dire se la sue presenza sia tale da incidere sulla popolazione di granchio blu nel Nord Adriatico. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 9 months ago
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Microbioma, ambiente e salute: uno studio della Federico II
Microbioma, ambiente e salute: la nuova frontiera del benessere. Il microbioma è interprete fondamentale nell'interazione ambiente-salute e costituisce un ulteriore parametro nello sviluppo di modelli di valutazione del rischio. Lo dimostra uno studio condotto dal Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e pubblicato sulla rivista internazionale Nature Communications. Il microbioma intestinale Il corpo umano è abitato da miliardi di batteri che costituiscono una inesauribile fonte di potenziali attività per il nostro organismo. In particolare, il microbioma intestinale viene a contatto, metabolizza e trasforma tutta una serie di composti chimici che possono avere diverse origini (ad esempio nutrienti, farmaci, contaminanti ambientali). Tuttavia, il modo in cui i microrganismi intestinali rispondono all'esposizione all'inquinamento ambientale è stato ancora poco esplorato. La Campania è stata attenzionata negli ultimi 15 anni per le vicende legate alla "Terra dei Fuochi" e all'inquinamento ambientale relativo a particolari aree della Regione. Per tale problematica la Regione Campania ha promosso e finanziato, nel corso degli anni, diversi interventi, tra cui il Piano Integrato Campania Trasparente (https://www.campaniatrasparente.it),  uno studio innovativo e pionieristico che prevede il monitoraggio dei suoli, delle acque, dei prodotti agro-alimentari ed il biomonitoraggio sulla popolazione residente mediante la conduzione dello Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile (SPES - http://spes.campaniatrasparente.it). Obiettivi L'obiettivo di SPES, promosso dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in collaborazione con l'IRCCS G. Pascale di Napoli, è valutare la relazione tra inquinanti ambientali (Metalli pesanti, IPA, PCB, Diossine, ecc) e salute in Campania, misurando in maniera sistematica i biomarcatori di esposizione, di effetto o danno nei fluidi biologici, al fine di verificare eventuali differenze di rischio e/o di salute fra residenti nelle diverse aree territoriali campane. In uno studio recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Nature Communications (https://rdcu.be/dI6BG), preso in considerazione un sottogruppo di 359 soggetti della coorte SPES, per valutare l'impatto dell'esposizione all'inquinamento sulla composizione del microbioma intestinale e sulle sue potenziali funzioni. La ricerca, condotta dal Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, evidenzia come in soggetti provenienti da aree a diverso impatto ambientale si osservi un diverso incremento nell'intestino dei geni microbici legati alla degradazione e/o alla resistenza agli inquinanti. Metalli pesanti In particolare, l'esposizione ai metalli pesanti promuove anche nel microbioma intestinale lo sviluppo di antibiotico-resistenza. Infatti, in letteratura, è riportato che la resistenza ai metalli e quella agli antibiotici sono fenomeni spesso correlati, in quanto i geni coinvolti sono gli stessi o sono localizzati in punti vicini del genoma microbico. Questo studio rappresenta soprattutto una ulteriore evidenza dell'affascinante processo di co-evoluzione del microbioma intestinale con l'uomo. I nostri microrganismi si adattano alle condizioni ambientali a cui siamo esposti e i contaminanti ambientali spingono le nostre popolazioni microbiche ad attrezzarsi per degradarli. Sarebbe interessante sfruttare queste capacità dei microrganismi per promuovere meccanismi di adattamento dell'uomo a situazioni di rischio ambientale. Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria e Responsabile Scientifico della Task Force di Ateneo per gli Studi sul Microbioma dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Batteri e microbioma Lo studio del microbioma rappresenta soprattutto un innovativo approccio nell'ambito delle correlazioni ambiente, cibo, salute. L'alterazione di questi batteri, che costituiscono il 3% del corpo umano, risulta responsabile di varie malattie tra cui obesità, patologie croniche degenerative e immunitarie. Studiare i fattori che influenzano la composizione di oltre 10.000 specie di batteri che ospitiamo, ci porta a sviluppare nuove strategie di profilassi e terapeutiche dichiara il Direttore Generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone. Lo studio è svolto nell'ambito del progetto Linking environmental pollution and gut microbiota in individuals living in contaminated settlements, finanziato dal Ministero della Salute (Ricerca Finalizzata 2016 - Linea Giovani Ricercatori - GR-2016-02362975), la cui responsabile scientifico è Francesca De Filippis, ora professore associato di Microbiologia al Dipartimento di Agraria. Foto di Arek Socha da Pixabay Read the full article
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yo-sostenible · 9 months ago
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Los mosquitos transmiten enfermedades como el dengue y el virus del Nilo Occidental. / Pixabay El proyecto internacional MediLabSecure cumple esta semana diez años de actividad en la prevención de las enfermedades infecciosas compartidas entre animales y humanos. Pionero en aplicar de forma práctica la estrategia One Health, adoptada por la ONU, MediLabSecure tiene como principal objetivo promover el desarrollo de las competencias técnicas necesarias para responder eficazmente ante alertas sanitarias causadas por bacterias, virus y parásitos emergentes, con especial atención a los virus transmitidos por artrópodos, como mosquitos y garrapatas. El CSIC participa en el proyecto a través del Centro de Investigación en Sanidad Animal del Instituto Nacional de Investigación y Tecnología Agraria y Alimentaria (CISA-INIA). MediLabSecure está financiado por la Comisión Europea con fondos de la iniciativa CBRN-Centers of Excellence, que tiene como misión reforzar la capacidad institucional de los países extracomunitarios para mitigar los riesgos químicos, biológicos, radiológicos y nucleares fomentando su seguridad y estabilidad. En sus 10 años de duración el proyecto ha alcanzado numerosos hitos de gran importancia, entre los que destaca su participación en la implantación temprana de la PCR para la detección del coronavirus SARS-2, lo que permitió a muchos países participantes diagnosticar la enfermedad de forma rápida en una fase clave de la pandemia. Además, MediLabSecure ha conseguido la transferencia de técnicas de laboratorio para el diagnóstico de enfermedades víricas emergentes en el ámbito geográfico del proyecto, como la encefalitis por virus del Nilo Occidental, la fiebre del valle del Rift o la fiebre hemorrágica de Crimea Congo. Participantes Los beneficiarios son 22 países vecinos de la Unión Europea, en los Balcanes, Mar Negro, Oriente Medio, Norte de África y el Sahel. El proyecto se basa en la estrategia One Health para crear redes colaborativas transnacionales de laboratorios de sanidad humana y animal, entomología médica, expertos en modelización espacial, servicios de salud pública y servicios veterinarios en los países participantes. El Institut Pasteur coordina el proyecto y la red de virología humana, mientras que las redes de virología animal, entomología médica, salud pública, modelización espacial y servicios veterinarios están coordinadas respectivamente por el CISA-INIA (CSIC), el Institut de Recherche pour le Développement (IRD, Francia), el Istituto Superiore di Sanità (ISS, Italia), AVIA-GIS (Bélgica) y el Istituto Zooprofilattico Sperimentale de L’Abruzzo e de Molise (IZS-Teramo, Italia). La celebración del X aniversario ha tenido lugar este lunes, 11 de junio, en la sede del Institut Pasteur, en París, donde se han reunido más de 120 personas procedentes de 26 países. Representantes de diversas entidades supranacionales como la Comisión Europea, la Organización Mundial de Sanidad Animal (OMSA) y la Organización Mundial de la Salud (OMS), así como representantes institucionales de los centros coordinadores del proyecto (incluyendo representantes de la Vicedirección de Relaciones Internacionales del CSIC) han participado también en el evento. A la celebración le ha seguido la reunión final del proyecto, los días 12 y 13 de junio en Domaine de Frémigny, localidad cercana a París, donde los participantes están discutiendo los resultados obtenidos en la última fase del mismo y desarrollando ejercicios prácticos sobre preparación ante emergencias sanitarias. El éxito del proyecto MediLabSecure pone de manifiesto que la estrategia One Health es imprescindible para enfrentar de manera eficaz los grandes retos sanitarios emergentes.   Fuente CSIC Comunicación
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sardies · 10 months ago
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Progetto Appàre del PNRR, al via i bandi a cascata
Sassari. È stato pubblicato sul sito web dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna il primo “bando a cascata” rivolto alle aziende del comparto ovino sardo. Si tratta di una delle novità introdotte dal PNRR e consentirà agli allevamenti isolani di essere protagonisti nella sperimentazione della piattaforma digitale Appàre per la raccolta, la gestione e l’interpretazione dei dati…
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Sanità, istituto zooprofilattico si trasferisce a Chatillon
E’ stata formalizzata con atto notarile la vendita all’Istituto zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta da parte della società Vallée d’Aoste Structure srl di una parte di immobili situati in viale della Rimembranza, nel comune di Châtillon, e destinati nel passato a stalla, macello e mielificio. Lo comunica la La Presidenza della Regione Valle d’Aosta, precisando che la transazione…
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spacenutspod · 1 year ago
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Madrid, Spain (SPX) Jan 23, 2024 GMV, in collaboration with institutions including Plymouth Marine Laboratory, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, GMATICS, Brockmann Consult, and a host of eminent scientists, has embarked on a novel initiative named EO4HEALTH. This project, led by GMV in Portugal, represents a convergence of expert knowledge and cutting-edge technology, aimed at enhancing the analyt
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manifestocarnivoro · 1 year ago
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RISCHI ALIMENTARI
È on-line rischialimentari.it, realizzato dal Laboratorio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe). Sul sito è possibile consultare in maniera rapida e sintetica le informazioni essenziali da conoscere sui rischi per la salute connessi al consumo di alimenti. Sono presentate le diverse tipologie di rischi e riportate le buone pratiche da adottare nel quotidiano per cercare di ridurli, con indicazioni specifiche per ciascuna delle fasi che vanno dall’acquisto al consumo, passando per trasporto e conservazione della spesa, preparazione e cottura dei cibi, fino alla gestione degli avanzi.
Fonte: “Social Meat” di Elena Benedetti, Eurocarni 12/23
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umbriajournal · 1 year ago
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Sicurezza Informatica tra la Polizia di Stato e l’Istituto Zooprofilattico
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concorsando · 2 years ago
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enzopizzolo · 2 years ago
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Un successo il convegno “NUOVE FRONTIERE DI PERFORMANCE MANAGEMENT IN AMBITO PUBBLICO. "RIFLESSIONI TEORICHE ED EVIDENZE EMPIRICHE D’AVANGUARDIA”
“La Pubblica Amministrazione italiana può essere il motore propulsivo del cambiamento del Paese: a patto che si realizzi una seria riforma organica nella direzione del superamento di vincoli finanziari, dello sblocco delle assunzioni, della valorizzazione dei dipendenti, del rinnovo e del potenziamento dei contratti, del superamento del precariato e dell’innovazione. Quello che chiediamo al Governo è di iniziare a ragionare seriamente sul futuro di questo Paese a partire dalla Pubblica Amministrazione”. È questo l’appello che la UIL, attraverso il Coordinatore Luca Maggio, i segretari di categoria (Gino Giorgione UIL FPL FOGGIA, Edoardo Filippone UILPA FOGGIA, Nicola Rega UILSCUOLA FOGGIA), e i nazionali Sandro Colombi, Domenico Proietti e Pino Turi, ha lanciato nel corso del convegno convegno “NUOVE FRONTIERE DI PERFORMANCE MANAGEMENT IN AMBITO PUBBLICO. "RIFLESSIONI TEORICHE ED EVIDENZE EMPIRICHE D’AVANGUARDIA”, organizzato da UIL, Università di Foggia, Ragioneria Generale dello Stato.
Il convegno, introdotto da Nunzio Angiola – Professore Ordinario di Economia Aziendale Università di Foggia, è stato aperto dai saluti istituzionali (UniFG, Prefettura di Foggia, Vincenzo Cardellicchio - Coordinatore della Commissione Straordinaria del Comune di Foggia, Raffaella Leone – Direttore Ragioneria Territoriale dello Stato di Foggia) e si è quindi articolato in due sessioni di confronto che hanno visto i qualificati interventi di alto profilo di Giuseppe Mongelli – Dirigente Generale MEF-RGS e curatore del volume dal quale ha tratto le mosse il convegno,  Salvatore Romanazzi – Dirigente MEF-RGS e curatore del volume, OIV Ministero Cultura, Spiridione Lucio Dicorato – MEF-RGS Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica, Enzo Quaranta – Docente di Economia Aziendale Università di Modena e Reggio Emilia, Sandro Colombi – Segretario Generale UILPA, Domenico Proietti Segretario Confederale UIL e Commissario UIL FPL, Giuseppe D'Aprile – Segretario Generale Federazione UIL Scuola-Rua, Antonio Nigri – Direttore Generale A.S.L. Foggia, Antonio Fasanella – Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale Puglia e Basilicata, Luca Vigilante – Amministratore Delegato Universo Salute.
Dal Pnrr alla riforma Brunetta, dalla spending review al Patto di Stabilità, in una sala gremita, anche per la presenza di tanti studenti, i relatori si sono confrontati su tutti gli argomenti di maggiore pregnanza per il comparto pubblico.
“Questo seminario ci ha permesso di mettere a fuoco tutte le criticità del comparto pubblico italiano in ogni sua sfaccettatura. Da tempo eravamo consapevoli che il PNRR sarebbe stato un banco di prova difficilissimo, probabilmente insuperabile per le tante zavorre che frenano la Pubblica Amministrazione italiana. Quello che chiediamo è una riforma organica, seria, ragionata e concertata che cancelli tutti i pastrocchi istituzionali cumulatisi negli anni”, ha concluso Giorgione.
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lospeakerscorner · 3 years ago
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Giornate FAI di Primavera all'ISZM
Giornate FAI di Primavera all’ISZM
Giornate FAI di Primavera, il Gruppo FAI Vesuvio apre al pubblico l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno della Città della Reggia PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Insieme con gli Apprendisti Ciceroni® delle scuole porticesi ISL Quinto Orazio Flacco, ISS Carlo Levi, e dell’ISS Adriano Tilgher di Ercolano, sabato 26 e domenica 27 marzo il Gruppo FAI Vesuvio, in occasione…
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alchimilla · 5 years ago
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• Covid-19 • Ritorno nel buio ~ Un nuovo virus ancora più letale di Covid?
La vita ai tempi della pandemia - Mondo, Zona Rossa / giorno 125
La notizia è su tutti i principali media nazionali e internazionali, Cnn, Ansa, Adnkronos ecc. ecc.
Ed è una di quelle notizie, che in tempi normali, uno avrebbe letto rapidamente, senza farci troppi pensieri sopra, perché si sa, quello che capita lontano da noi, non capiterà mai a noi. Pensiero (errato, erratissimo) che appartiene, purtroppo, alla maggior parte delle persone.
Ma non a me.
E questi non sono tempi normali.
Sono tempi straordinari, e terribili.
10 luglio 2020:
Le principali agenzie di stampa, pubblicano la notizia, lanciata dall’ambasciata cinese in Kazakistan (e data la fonte della notizia, direi che è più che attendibile, vista la propensione della Cina a stare zitta su qualunque epidemia o catastrofe ci sia da loro, e l’attuale pandemia di Covid-19 ne è l’esempio più lampante. Ma forse, magari, la lezione l’hanno imparata stavolta. Più o meno) che <<una nuova polmonite di origine sconosciuta, e molto più mortale di Covid-19, ha già ucciso oltre 1.700 persone finora, quest’anno, in Kazakistan, e il numero di casi sta aumentando in modo significativo, da metà giugno 2020, in tutto il paese>>.
A lanciare l’allarme è l’ambasciata cinese in Kazakistan, in una comunicazione diffusa giovedì ai propri cittadini.
Un comunicato della Cnn riporta che:
<< Il dipartimento della Sanità del Kazakistan ed altre agenzie, stanno eseguendo ricerche comparative, e non hanno definito la natura del virus della polmonite.
Le autorità segnalano centinaia di nuovi casi al giorno.
I principali focolai sono concentrati finora nelle regioni di Atyrau, Aktobe e Shymkent, che nel complesso registrano quasi 500 nuovi casi e oltre 30 pazienti in condizioni critiche.
Sempre secondo l’ambasciata cinese, la malattia ha provocato 1.772 morti dall’inizio dell’anno – inclusi cittadini cinesi – di cui 628 solo nello scorso mese di giugno.
La malattia è molto più mortale del Covid-19>>, sottolinea il comunicato lanciando l’allerta.
Secondo l’agenzia di stampa del Kazakistan, “Kazinform”, il numero di casi nella capitale Nursultan è più che raddoppiato a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso(2019).
Il Ministero della Salute Kazako, però, smentisce la notizia, sostenendo che <<questa informazione non corrisponde alla realtà>>, e spiegando che <<si tratta di pazienti con sintomi simili a quelli del Covid-19, ma risultati negativi ai test per il coronavirus Sars-Cov-2>>.
La smentita del Ministero della Salute Kazako, ricorda la smentita del governo cinese sull’epidemia di Covid al 30 dicembre 2019, e guardate ora il mondo in che stato si trova.
Tra l’altro, questa patetica smentita del Ministero Kazako, fa acqua da tutte le parti: loro stessi ammettono che i pazienti hanno sintomi simili a quelli del Covid, ma i test per il Coronavirus Sars-Cov-2 non lo rilevano.
E allora, che polmoniti sono esattamente? Se non è Covid, e ovviamente non sono “normali” polmoniti, dato l’elevato numero di casi e decessi, si tratta di un nuovo virus letale?
Ma che cazzo sta succedendo nel mondo?
Cioè, l’ultima pandemia letale, è stata un secolo fa, 102 anni fa, per la precisione, con la Spagnola del 1918-‘20.
Le epidemie e pandemie, si sa, sono periodiche nella storia dell’uomo, ma si susseguono nel corso di secoli, appunto, non di mesi.
Nel mondo, da 6 mesi, abbiamo Covid-19.
E adesso, arriva quest’alto virus misterioso, ancora più letale di Covid.
Ma com’è possibile?
Tutti i virus letali si stanno risvegliando adesso? Come zombie che tornano dal regno dei morti?
28 giugno 2020:
Alcuni media pubblicano online la notizia di un gatto, nel comune di Arezzo, con un rarissimo virus, che proviene da un pipistrello, simile a quello della rabbia, che muore dopo aver morso la sua padrona.
Scattano subito le indagini, e il Centro di referenza nazionale per la Rabbia dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, isola, su un campione di cervello del gatto inviato dall'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana, un Lyssavirus, che è tipico dei pipistrelli ed è diverso dal virus della rabbia classica.
La cosa incredibile, inquietante, assurda, è che, prima di questo caso, questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002, senza che ne fosse mai stata confermata la capacità di infettare animali domestici o l'uomo.
Come ha fatto questo gatto ad infettarsi con un virus così raro, da essere stato rinvenuto una sola volta, nel mondo, in un pipistrello del Caucaso del 2002?
È qualcosa di impensabile. Impossibile.
Gli scienziati, fanno inoltre sapere, che la trasmissione di virus analoghi al Lyssavirus, tra specie animali diverse, è un evento estremamente limitato.
E dunque ripeto: come può questo gatto di Arezzo, essersi infettato con un virus di un pipistrello del Caucaso, rinvenuto una sola volta nel mondo?
6 luglio 2020:
I media, danno la notizia di un caso di peste bubbonica nella Mongolia Cinese. Le autorità cinesi emettono un avviso di allerta di livello 3, su un sistema di 4 livelli.
Il caso è stato segnalato in un ospedale della regione di Urad Middle Banner, nella città di Bayannur. Non è chiaro come l'uomo, un pastore, si sia contagiato. La peste bubbonica è una malattia batterica diffusa dalle pulci, che vivono su roditori selvatici come le marmotte.
La peste bubbonica è estremamente contagiosa, e puó uccidere una persona adulta in meno di 24 ore, se non curata in tempo, con specifici antibiotici.
Dalla peste bubbonica, può inoltre svilupparsi la peste polmonare, che causa grave infezione polmonare con problemi respiratori, mal di testa e tosse.
Anche qui, ma com’è possibile che nel 2020, circolino ancora malattie che provengono dal Medioevo? La peste bubbonica, nel medioevo, era chiamata la ��Morte Nera”.
C’è veramente qualcosa che non va nel mondo.
Qualcosa di davvero grave e oscuro, che sta (ri)emergendo direttamente dalle porte dell’Inferno.
I “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”, che simboleggiano “Pestilenza (Covid-19)”, “Morte (Covid-19)”, “Carestia (sciame di cavallette in Africa e Asia)” e “Guerra”, direi che stanno davvero arrivando.
Forse, siamo realmente verso la fine dei Tempi.
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paoloxl · 5 years ago
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Paolo Braccini
5 Aprile 1944: Lettera del condannato a morte Paolo Braccini
 
Di anni 36 - docente universitario - nato a Canepina (Víterbo) il 16 maggio 1907 -- Incaricato della cattedra di zootecnia generale e speciale all'università di Torino, specializzato nelle ricerche sulla fecondazione artificiale degli animali presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della Liguria - nel 1931 allontanato dal corso allievi ufficiali per professione di idee antifasciste - all'indomani dell'8 settembre 1943 abbandona ogni attività privata ed entra nel movimento clandestino di Torino - è designato a far parte del I° Comitato Militare Regionale Piemontese quale rappresentante dei Partito d'Azione - pur essendo braccato dalla polizia fascista, per quattro mesi dirige l'organizzazione delle formazioni GL -. Arrestato il 31 marzo 1944 da elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una riunione del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino -. Processato nei giorni 2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato -. Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR.
 
3 aprile 1944
 
Gianna, figlia mia adorata,
è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo a te per prima, in queste ultime ore, perché so che seguito a vivere in te.
Sarò fucilato all'alba per un ideale, per una fede che tu, mia figlia, un giorno capirai appieno.
Non piangere mai per la mia mancanza, come non ho mai pianto io: il tuo Babbo non morrà mai. Egli ti guarderà, ti proteggerà ugualmente: ti vorrà sempre tutto l'infinito bene che ti vuole ora e che ti ha sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle viscere di tua Madre. So di non morire, anche perché la tua Mamma sarà per te anche il tuo Babbo: quel tuo Babbo al quale vuoi tanto bene, quel tuo Babbo che vuoi tutto tuo, solo per te e del quale sei tanto gelosa.
 
Riversa su tua Madre tutto il bene che vuoi a lui: ella ti vorrà anche tutto il mio bene, ti curerà anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie tenerezze. Sapessi quante cose vorrei dirti ma mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò sempre, di volta in volta, colla bocca di tua Madre nel cui cuore entrerà la mia anima intera, quando lascierà il mio cuore.
Tua Madre resti sempre per te al di sopra di tutto.
 
Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo padre.
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