#zia torres
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asimp4bee · 5 months ago
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Have you ever thought of what voice claims you would use for your OCs? I’m curious to hear what ol’ grandpa (voltage) would sound like…
Had sm fun doing this hehe but this is as close enough that I could imagine to how my ocs would sound like-
Also voltage is not a grandpa 😭 he’s a papa!!
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nofatclips-home · 6 months ago
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Skim by Torres
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Guarda "CLAUDIO BAGLIONI - DOV'È DOV'È" su YouTube!
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Questo secolo finisce dieci anni prima
Il duemila ha perso la sua Buona Novella
Ci resta solo Novella 2000
Ma vedremo ugualmente le stelle da vicino
Perché i paparazzi hanno tutti figli missili!
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Chi m'ha visto non gli venga in mente, aiò
Di chiamare la mia conduttrice, aiò
Quell'astuta scimmia oscura tessitrice
Di ricami e trame dell'oriente, aiò
Lei m'ha fatto uscire dalla frasca, aiò
Con un colpo di cannone, aiò
Tutto nudo e la bandiera bianca in tasca
A strapparmi la mia confessione, aiò aiò
Aveva un nascondiglio e stava lì, cucaio aiò
Per ore nostro figlio
Sentinella delle mie frontiere, aiò
Finanziera, vecchia volpe grigia, aiò
Lei mi ha chiesto: "Che cos'hai nella valigia?"
Con quel ciglio in su da doganiere, aiò
Io portavo via di contrabbando, aiò
La mia anima in pena, aiò
Quando mi ha intimato "Alt, dove stai andando?"
"Vado a vivere in una balena", aiò, aiò
Disse "presente" all'appello, ma (cucaio aiò)
Sembrava un poco assente
Dov'è, dov'è?
Sta in un buco di affittacamere
È sfollato, non c'è non c'è
Forse è chiuso in bagno a leggere
Se il mondo si girasse da una parte, aiò
E se andasse via da sotto il letto, aiò
Pronto a cogliermi in flagrante, crimine d'affetto
A cercarmi di veder le carte, aiò
E la rossa russa ha mosso e io distratto, aiò
Il cavallo oltre la torre, aiò
E la sua regina nera ha dato il matto
Al mio re che ancora se ne corre, aiò, aiò
Spesso non c'era e non parlava mai (cucaio aiò)
Buongiorno e buonasera
Dov'è, dov'è?
È rimasto in guerra a combattere
È imboscato, non c'è, non c'è
S'è nascosto lì al Lungotevere
Dov'è, dov'è?
Dicono che ha un brutto carattere
È un bandito, non c'è, non c'è
Fammelo ti prego conoscere
Dov'è, dov'è?
Dacci oggi il nostro disco quotidiano
Dai la mano
Dov'è, dov'è?
Dai un bacetto a mamma e zia
Di' la poesia
Questo strimpellatore dov'è, dov'è?
Da quanto non ti confessi
Dove vai, che fai?
Dicci di che segno sei
Dov'è, dov'è?
Stai sull'attenti, che disturbi lamenti?
Dai le generalità, dacci la tonalità
Dov'è, dov'è?
Ha saltato il muro del carcere
È braccato, non c'è, non c'è
L'hanno messo in porta a respingere
Dov'è, dov'è, dov'è?
Dov'è, dov'è?
Sta sui monti, andiamolo a prendere
È sbandato, non c'è, non c'è
Questo nostro eroe santo e martire
"S'avvicini l'imputato ai banchi"
Signor giudice, io nego tutto, aiò
Lei è un uomo che ha studiato, aiò
Io non le ho mai detto: "Amore, tu mi manchi"
Io l'ho solamente urlato, aiò, aiò
Cucaio aiò
Baiò, baiò
Cucaio aiò
Aiò, aiò
Cucaio aiò
Aiò, aiò
Cucaio aiò
Aiò, aiò!
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fatalquiete · 5 months ago
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Avallo ogni singola parola. (scopiazzato vilmente da FB) ---------------------------------------------------------------------
Quando ero piccola per me il gelato si coniugava in una sola maniera: cono da 1.500 lire cioccolato, pistacchio, fragola e panna, il massimo della trasgressione era gusto puffo, che era fatto di zucchero e uranio impoverito e non aveva nessun sapore, tutti lo prendevamo solo perché era blu.
Allora il gelato era una cosa semplice, i gusti erano semplici e avevano bisogno solo di una parola per essere descritti, il gusto più esotico era malaga e la più grande innovazione fu buttare la nutella nel gelato, la panna era solo zuccherata e con 1.500 lire ti prendevi un gelato grosso come la capoccia tua.
Ricordo ancora con lacrimevole emozione quella volta che la mamma della mia amichetta Agrippina ci portò in pizzeria e poi da Lucio a via Torpignattara e ci prese un cono da 5.000 lire, era la cosa più grande che avessi mai visto, neanche pensavo esistesse un cono da 5.000 lire.
Ancora oggi se in presenza di mia madre prendo una coppetta grande, lei sbarra gli occhi come un cerbiatto davanti al cacciatore e me fa:
" così grosso?!"
" a maaa è gelato mica porchetta, io pe meno de grosso neanche ci entro in gelateria"
Adesso il gelato è diventato una cosa complicata , i gusti sono complicati, il modo in cui te lo mettono sul cono è complicato, prima con un sapiente gioco di polso lo masturbano nella vaschetta e poi con precisa ingegneria lo montano sul cono come fosse una torre di Babele.
E i gusti?
Ci buttano dentro talmente tanta roba che non distingui più il sapore, potrebbe essere crema, ma anche maionese o pasta lavamani o pomata prep.
Ho letto di gusti ai confini della realtà, gelato alla cipolla, al gorgonzola, alla carbonara, alla mozzarella di bufala, ma vi ha dato di volta il cervello?
Mica stiamo a giocà col dolceforno che ce butti dentro caccole, pongo e un po' di zucchero tanto alle brutte l'unico che se intossica è Willy il tuo amico immaginario.
No, amico gelataio rivoluzionario ed avangarde che non distingue il sale dallo zucchero, non lo voglio il pistacchio variegato al rancore con crumble di rimpianti, neanche il cioccolato della Papuasia al 115% di cacao con sali del mar morto e la crema de mi zia con biscotto antico e cukident te la magni te, damme una cosa semplice che possibilmente abbia lo stesso sapore di quello che ci scrivi sopra, purché sia alla crema perché se c'è una cosa al mondo che mi sta sul cazzo è il gelato alla frutta e poi la vogliamo smettere co sta storia de mette er sale dentro al gelato?!
Il sale lasciamolo al sugo.
Se me devo magnà il gelato alla frutta me faccio la macedonia, ce so un paio de gusti che non mi dispiaccio in realtà, tipo mango e frutti di bosco, ma ogni volta che entro in gelateria guardo il mango e poi il cremino al pistacchio e niente ce fosse mai una volta che vince il mango.
Così arriviamo alla seconda cosa che mi sta sul cazzo, mischiare creme e frutta, ma che sarebbe sta promiscuità libertina?
Sto vilipendio per il palato?
E smettiamola con la scusa che tanto dentro la panza se mischia tutto, altrimenti arrivate a fa come Gesualda la mia amica di primo liceo che intingeva i wustel nella nutella, o come er preferito che ha messo crema al cioccolato sopra la torta pasquale al formaggio e il miele sulle patate fritte.
Come se fa a mette melone e nocciola?
Pesca e tiramisù?
Cioccolato e limone?
Eh lo so che ci sono un sacco di cultori di quest'ultima barbarie, ma non mi convincerete mai che cioccolato e limone è una roba da raffinati intenditori e palati sopraffini, cioccolato e limone non se po sentì figurate magnà, la verità è che le vostre papille gustative sono morte e il limone è un gusto mortificante, che schifo.
Che poi magari fate come figlia e prendete zabaione e anguria e li mescolate insieme, barbari.
A questo punto arriviamo alle terza cosa che non comprendo nelle gelaterie : prendere il cono e mangiarlo con il cucchiano, me dovete trovà un senso a questa cosa anche se questa cosa un senso non ce l'ha.
Che poi se te magni il gelato in cono con il cucchiano è una lotta contro il tempo perché nel frattempo te se scioglie nelle mani, prendi una coppetta cazzo.
Io il gelato l'ho sempre mangiato nella coppetta, almeno da 30 anni a questa parte, in realtà il motivo non è per niente divertente e non riuscirei a renderlo tale neanche con uno sforzo di fantasia.
A 11 anni prendevo un cono con le mie cugine e un vecchio bavoso mi fece una battuta con un doppio senso sessuale, non ricordo la battuta di preciso e neanche la faccia del vecchio, ma ricordo di non aver mai più preso un cono da quel giorno.
A parte questa digressione tristissima la cosa che veramente mi manda il sangue al cervello in gelateria so quelli che prendono lo yogurt, ma che tristezza infinita è lo yogurt?
Ma che stai a fa merenda a casa de mi madre co lo yogurt?
Come si fa a scegliere deliberatamente di prendere uno yogurt al posto del gelato a meno che tu non abbia una pistola puntata alla testa?
Stai a dieta Nì? Non ce devi anna in gelateria allora, perché vedi se poi sopra lo yogurt ce butti nutella, smarties, caramelle mou, meringhe e topi glassati tanto vale che te pii mezzo chilo de gelato.
Infine volevo ricordarvi che ci sarà un girone dell'inferno appositamente preposto per i gelatai che te fanno paga' la panna a parte, la panna non è un gusto, la panna è una dotazione di base necessaria, come cono e coppetta, er gelato non me lo metti nelle mani giusto?
Chi te fa pagà la panna a parte sarà costretto a mangiare per l'eternità solo gelato limone e cipolla dentro la coppetta e senza nessun cucchiano, ma tranquilli che tanto poi nella panza se mischia tutto.
Panna free per tutti!
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nunoxaviermoreira · 3 years ago
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violent life (firenze 08) by juri_kid_a In quel periodo prestavo le mie cure a una vecchia signora che ipnotizzavo due volte a settimana per farla dormire. Era sempre nervosa, elettrica. E nelle fasi dell'ipnosi che precedevano il sonno faceva scoppiare questa elettricità lasciandosi andare a rivelazioni che dimostravano quanto la sua mente fosse quella di una sensitiva che però non riusciva a trovare soddisfazione. Con me e la signora c'era anche una nipote di mezza età che viveva con la zia ed era sempre molto turbata quando saltava fuori qualche nome che conosceva di persona. La zia rivelava segreti o dava avvertimenti, diceva di stare attenti a situazioni o persone. Come fonti solitamente citava qualche parente o conoscente morto che dall'aldilà le trasmetteva le informazioni. Ero molto colpito dalle doti della signora, ogni volta che salutavo la nipote e uscivo dal portone della casa con vista sulla torre di Palazzo Vecchio ero sempre ansioso di tornare in studio e capire come fare per potenziare le mie capacità sensitive. https://flic.kr/p/2mfcxqm
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weirdesplinder · 4 years ago
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La mia top ten dei romanzi di Kathleen E. Woodiwiss
Credo che tutti conoscano Kathleen E. Woodiwiss. E’ una delle regine del romance. Una delle poche autrici di romanzi rosa che anche qui in Italia si può trovare sugli scaffali di tutte le librerie, non solo in edicola. I suoi libri sono stati stampati molte volte e lo sono a tutt’oggi. I suoi romanzi non conoscono l’oblio, ma sono sempre super reperibili ovunque.
Non è stata una delle autrici di romance più prolifiche,ma ha venduto talmente tanto da assicurarsi per sempre un posto fra le grandi autrici di romance. La Woodwiss è morta di cancro, dopo aver lottato a lungo contro la malattia, nel 2007; ma i suoi romanzi rimarranno in eterno e ogni giovane generazione di giovani donne potrà leggerli.
Non è la scrittrice di romance più brava che io abbia mai letto, ne ho lette di migliori stilisticamente, o di più innovative, ma la Woodiwiss aveva la capacità di scegliere trame acchiappanti. Sapeva attirare il pubblico, aveva lo stesso magnetismo di una soap opera e letto un suo libro dovevi comprarli tutti. Non sto scherzando è proprio così. Io e tutte le mie amiche e mia zia e diverse conoscenti…tutte abbiamo tutti o quasi i suoi libri, anche se uno ci deludeva dovevamo averli tutti. Il suo stile ti cattura e vuoi leggerlo ancora e ancora. Forse ha scoperto un modo per drogare gli ormoni dei lettori…..non lo so, ma è una febbre che prende quasi tutti quelli che leggono i suoi lavori. Poi una volta letti tutti o quasi passa.
Come dicevo prima non è stata una scrittrice super prolifica anche a causa della sua salute perciò fare una top ten dei suoi romanzi che preferisco è quasi come elencarli tutti poichè in tutto ne ha scritti 13, e di questi 13 io ne posseggo e ho letto solo 12. Mi manca il romanzo pubblicato postumo dopo la sua morte e intitolato PER SEMPRE (EVERLASTING). Ma intendo rimediare al più presto.   
E ora ecco la mia top ten dei suoi romanzi:
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1. Petali sull’acqua (Petals on the river)
https://amzn.to/3c4BQiU
Trama: Irlanda, 1747. Una giovane ingiustamente accusata di furto fugge su una nave negriera diretta in Virginia. Comprata come schiava da un gentiluomo inglese che la conduce in un’incantata residenza nei boschi, l’ardente diciottenne dagli occhi di smeraldo non sa resistere a quel suo enigmatico e generoso “padrone”. Ma un’oscura minaccia si addensa all’orizzonte, e un’altra nave solca l’oceano spinta da un vento di vendetta e di passione.
La mia opinione: uno dei miei libri preferiti di questa autrice. Ogni tanto lo rileggo tanto per tirarmi su il morale. Non è tra i suoi migliori lavori stilisticamente ma è così piacevole. Sensuale, divertente anche se non innovativo. I protagonisti sono simpatici e soprattutto, come piace a me, non troppo complicati. Accettano abbastanza bene quasi da subito le circostanze e ne traggono il meglio. E poi ci si identifica con la protagonista femminile. Chi non sbircerebbe l’attraente eroe mentre si fa una nuotatina nudo?  Lo consiglio!
2. Magnifica preda (So worthy my love)
https://amzn.to/3v1ydCY
Trama: E’ un epoca d’intrighi e tradimenti. Nell’Inghilterra turbolenta di Elisabetta I convivono i lussuosi balli a corte, la miseria degli stati più bassi della popolazione e gli orrori perpetrati dentro la Torre di londra. Una notte la giovane, bella e innocente Elise Radborne scompare dalla proprietà dello zio. Si ritrova prigioniera in un tetro castello di pietra e il suo rapitore è Maxim, un uomo affascinante e ipnotico che ha molti motivi per detestare la famiglia di origine del suo tenero ostaggio. Nonostante l’ostilità che sulle prime caratterizza il loro rapporto, tra Elise e Maxim nasce ben presto un sentimento che troverà molti ostacoli…
La mia opinione: Uno dei miei preferiti della Woodwiss. Forse il più divertente e piacevole. Mi ricorda a tratti La bisbetica domata di Shakespeare. La protagonista, una ragazza giovane ma con un bel caratterino viene rapita per sbaglio al posto della cugina (o sorella ora non ricordo). Il rapitore poverino non sa che farsene della donna sbagliata e pensa di ospitarla per un pò per poi restituirla ma senza secondi fini. Però la ragazza cerca di scappare, gli mette i chiodi nel letto, e lui allora le getta secchiate d’acqua fredda…insomma tutta una serie di dispetti tra due persone forti ma anche decise e senza paura e anche in grado di divertirsi e piano piano lui si rende conto che è stato fortunato a rapire la donna sbagliata e che una donna con un cervello ed un carattere deciso è meglio di una docile svampita…..e decide di conquistarla e poi la sposa e……oops ho rivelato troppo….poi ci sono anche avventure e spie…insomma vi consiglio caldamente di leggerlo perchè merita a mio avviso. Mi è venuta voglia di rileggerlo a parlarne….
3. Il lupo e la colomba (the wolf and the dove)
https://amzn.to/3rthu9K
Trama: Inghilterra, 1066. La colomba è Aislinn, la bella e fiera figlia del signore di Darkenwald. Il lupo è l’uomo che l’ha fatta prigioniera: Wulfgar, un valoroso guerriero di Guglielmo il Conquistatore. L’unico sentimento che una schiava può provare per il suo padrone è la vendetta. Ma fra i due giovani sorge una passione travolgente, che non si fermerà nemmeno davanti a ostacoli che sembrano insormontabili.
La mia opinione: Questo è senza dubbio a detta di tutti, me compresa, il romanzo migliore della Woodiwiss. Mi è piaciuto veramente tanto scoprirlo ed è grazie a lui se poi ho comprato tutti gli altri libri di questa scrittrice. Ha tutte le caratteristiche per conquistare il pubblico. Non ha idee innovative e ripete temi già superusati dal romance, ma funziona, è innegabile. I protagonisti sono affascinanti, due persone forti che si ritrovano nemici sotto lo stesso tetto. Aislinn prima padrona del castello, poi schiava poi di nuovo padrona ma sempre sotto il potere del nemico usurpatore, amato, ma anche odiato, ma desiderato. E che piano piano si rivela come un buon uomo e ciò che era iniziata come una guerra si trasforma in amore….insomma è come una favola.E non si può restarne indifferenti. Lo consiglio.
4. Il fiore e la fiamma (The flame and the flower)
https://amzn.to/3l1ZW25
Trama: Londra, 1799. La giovane e bella Heather è in fuga dopo avere commesso un efferato crimine per difendere la propria virtù. Troverà rifugio sulla nave del capitano Birmingham, in partenza per le Americhe, dove l’aspetta una nuova vita. Ma prima di approdare nel Nuovo Mondo, Heather dovrà difendersi dalla torbida passione del capitano e dai travolgenti sentimenti che le ispira.
La mia opinione: primo romanzo della scrittrice, un esordio veramente col botto, poichè è indubbiamente uno dei suoi migliori lavori, che purtroppo, anche a causa di problemi di salute, sono altalenanti come stile di scrittura ed idee. Alti e bassi certo, ma tutti di buon livello.  Questo romanzo presenta senza dubbio due personaggi principali ben caratterizzati anche se Heather è forse un pò troppo debole all’inizio, ci sta che sia così visto l’epoca. Meno digeribile per me è invece il Capitano Birmingham all’inizio molto duro e chiuso. E anche la scena d’amore non …consensuale…della prima parte mi è ostica. Per questo non inserisco questo romanzo tra i miei preferiti di questa autrice. La protagonista ne subisce davvero troppe nelle prime pagine per poter leggere il libro con animo sereno. Almeno questo vale per me, ma ripeto è un bel romanzo, scritto bene. E forte come carattere. E poi il protagonista maschile si fa perdonare…..peccato che io al contrario della protagonista femminile non perdoni facilmente….ma passiamo oltre.  Vi segnalo anche che questo romanzo è tra i preferiti delle ragazza che vincendo il concorso a quiz del blog  ha vinto la possibilità di suggerirmi l’argomento di un post e mi ha suggerito di dedicare un post alla Woodiwiss,
5. Il fiore sbocciato (The reluctant suitor)
https://amzn.to/2PIiMQd
Trama: Lady Adriana Sutton è da sempre innamorata di Colton Wyndham al quale è stata promessa in matrimonio sin da ragazzina. Colton però, insofferente alle imposizioni paterne, parte improvvisamente per arruolarsi come ufficiale nell’esercito inglese impegnato nella guerra contro Napoleone. Al suo ritorno il suo cuore comincerà a cedere ad Adriana, divenuta una donna dalla bellezza e dalla vivacità straordinarie. Ma un segreto del suo passato e la comparsa di un rivale invidioso rischieranno di allontanare Adriana dalle sue braccia…
La mia opinione: Trama classica del romance il maschiaccio che diventa donna bellissima e conquista il suo amore di sempre. Però ho letto libri migliori sullo stesso tema. In primis “Proposta di passione” di Patricia Cabot, che vi consiglio di leggere. 
6. Cuori in tempesta (The elusive flame)
https://amzn.to/2Ox8KRm
Trama: Porto di Londra, ottobre 1825. Il coraggioso capitano Beauregard accoglie sulla sua nave in rotta per l’America la bellissima Cerynise, in fuga da un uomo senza scrupoli che vuole farle del male. Tra loro nasce un sentimento irresistibile, ma ben presto pericolosi segreti, nemici ostinati e violente tempeste infurieranno sull’oceano e dentro i loro cuori, mentre l’amore rischia d’infrangersi contro i marosi di un destino avverso.
La mia opinione: Piacevole e avventuroso. Forse c’è troppa carne al fuoco, ma intrattiene.
7. La donna del fiume (Come love a stranger)
https://amzn.to/30fcuta
Trama: Cavalcava nella notte, coperta solo da una camicia trasparente e un mantello. Ricorca la carrozza, l’impatto dello scontro, ricorda di essere caduta…Poi più nulla. Si sveglia tra le braccia di Ashton, un uomo che sostiene di essere suo marito: un uomo affascinante, meraviglioso, ma le starà dicendo la verita? Lierin - forse questo è il suo nome - non ha più passato, e il suo presente è popolato di presenze ostli: Marelda, che la considera una rivale nel cuore di Ashton; Malcom, che giura di essere lui e solo lui il suo vero marito; un sedicente padre ubriacone… Ed i fantasmi vaghi di un passato che stenta a riaffiorare alla memoria.Una sola certezza: tra le braccia di Ashton, e solo lui, Lierin si sente al sicuro, si sente donna, si sente amata.
La mia opinione: Le trame dove il/la protagonista del romance soffrono di amnesia sono piuttosto diffuse. Io le avrei fatto tornare la memoria prima della fine della prima metà del libro, tutto questo mistero sul fatto se lui sia o no suo marito mi metteva ansia.
8. Una stagione ardente (A season beyond a kiss)
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Trama: Inghilterra, primi dell’Ottocento. Di famiglia nobile caduta in disgrazia, Raelynn Barrett decide d’imbarcarsi per l’America, la terra delle opportunità. Sogna un futuro migliore, ma andrebbe incontro a un triste destino se non intervenisse Jeff Birmingham, aitante e ricco uomo d’affari di Charleston. Innamorata del suo salvatore e ricambiata con passione, Raelynn è felice, ma un nemico trama nell’ombra per separarli…
La mia opinione: Piacevole.
9. Rosa d’inverno (A rose in winter)
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Trama: Inghilterra, 1792. Lord Saxton è un uomo potente e crudele. Le fiamme di un furioso incendio gli hanno sfigurato il volto, che da allora cela sotto una maschera di cuoio. Al “mostro” ” viene data in sposa la giovane e delicata Erienne da un padre privo di scrupoli. Il destino della sfortunata ragazza pare segnato. A meno che non riesca a scoprire chi si nasconde veramente dietro quella maschera.
La mia opinione: riprende gli stessi temi della favola di La bella e la bestia e del mito di Amore e Psiche. Io non riesco a rimanere convinta dei romanzi dove uno dei protagonisti si maschera e l’altro non lo riconosce, è più forte di me.
10. Fiori sulla neve (Forever in your embrace)
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Trama: Mosca, 1620. La giovane contessa Synnovea Zenkovna, rimasta orfana, è stata affidata dallo zar alla cugina, la principessa Anna Taraslovna. Mentre si dirige verso la capitale, nel silenzio della steppa innevata, la sua carrozza viene assalita dai briganti, e solo il tempestivo intervento di Tyrone Rycroft, un ufficiale inglese in missione in Russia, la salva dal rapimento. Tra i due sconosciuti scocca un’attrazione intensa, immediata, ma a corte, quando si incontreranno di nuovo, dovranno fronteggiare mille intrighi, pericoli e tradimenti. 
La mia opinione: l’ambientazione lo rende interessante e ci sono un paio di scene divertenti.
Nella top ten oltre a PER SEMPRE, che non ho letto, mancano  Come cenere nel vento (Ashes in the wind) e  Shanna (Shanna), perchè sono quelli che ho amato di meno in assoluto di questa scrittrice, Shanna in particolare è una delle protagoniste romance che trovo più antipatica.
Aspetto di sapere anche da voi quali sono i vostri romanzi preferiti di questa autrice in commento. 
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okchiarapi · 5 years ago
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Biancaneve e le mie turbe psichiche (e di tanti altri)
buongiorno bambini, oggi sono qui per raccontarvi una storia, di una magnifica principessa che ieri sera ha guardato Biancaneve e i 7 nani con le sue coinquiline e che, dopo aver fumato qualche sigarette, essersi calata una pizza e una crostata, non aveva ancora sonno e si intrippò su Biancaneve e le principesse disney. sì, cari bambini, quella principessa sono proprio io.
però oggi non vi racconterò storie molto felici, perché ieri notte leggendo queste cose mi sono venuti i brividi. le principesse non sono mai state così spaventose, piccini miei. non indugio oltre, cominciamo.
Biancaneve e i 7 Nani
nella favola dei fratelli Grimm, la regina cerca di uccidere Biancaneve in tre modi:
le stringe il corsetto talmente forte da causarle uno svenimento
le mette una spazzola avvelenata in mezzo ai capelli, ma i nanetti gliela tolgono
la mela avvelenata, ma quando i nanetti costruiscono la bara e spostano il corpo, un pezzo di mela rimasto nella gola della principessa cade e lei si sveglia.
la regina non muore come nel film disney cadendo dal burrone, ma viene invitata al matrimonio e la costringono a mettere delle scarpe di ferro rovente, e muore mentre balla.
in realtà la favola dei fratelli Grimm è liberamente ispirata ad un'altra fiaba di Giambattista Basile, e se questa vi era già sembrata abbastanza creepy, questa versione è addirittura peggio.
dunque, c'era una bambina che all'età di 7 anni era destinata a morire per una maledizione, e all'età di 7 anni, mentre la mamma la spazzola, il pettine si conficca nel cranio della bambina e sembra che l'abbia uccisa. la madre muore per il dolore, ma prima chiude le bambina in 7 bare e lascia le chiavi al fratello, zio della bambina. la moglie dello zio (quindi la zia) trova la ragazza anni dopo, e pensando che il marito la tenga nascosta lì per avere rapporti, le toglie il pettine dalla testa, quindi si sveglia, le taglia i capelli e la frusta con i suoi stessi capelli e ne fa la sua schiava. Biancaneve viene picchiata ogni giorno e i suoi occhi diventano neri e la bocca sanguinolenta. è sul punto di suicidarsi, ma prima racconta tutta la storia ad una bambola. lo zio la sente parlare con questa bambola (a quanto pare è buono), caccia via la moglie, cura la ragazza e la fa sposare.
La Sirenetta
anche di questa favola ci sono due versioni. la prima è la più famosa di Hans Christian Andersen, e racconta la storia di questa Sirenetta che rinuncia alla sua lingua per essere umana, ma il principe si innamora di un'altra donna e spezza il cuore della Sirenetta, che ha due possibilità.
uccidere il principe e tornare sirena
suicidarsi e diventare spuma di mare
insomma Ariel sceglie la seconda perché le principesse si sa che non sono mai vendicative.
in realtà anche questa storia si ispira ad un'altra storia, quella di Friederich de la Motte Fouqué.
in breve: un cavaliere sposa uno spirito dell'acqua, Undine, con la promessa che se lui si fosse comportato male, lei sarebbe tornata spirito d'acqua e lui sarebbe morto. lui la tradisce e lei lo uccide con un bacio mortale. fine.
La Bella Addormentata Nel Bosco
la principessa si punge con una scheggia di lino e si addormenta. il problema è che non viene svegliata da un bacio, arriva un re e la stupra. da questo stupro nascono due gemelli, e uno di loro succhia la scheggia di lino dalla mano della madre e lei si sveglia. insomma, dopo varie peripezie il re e la principessa si ritrovano e vivono felici e contenti (più o meno)
Cenerentola
molti di voi conosceranno la favola dei fratelli Grimm. se non la conoscete la storia è questa: al momento di provare le scarpette, le sorellastre si tagliano alluce e tallone, gli uccellini li scoprono e al matrimonio della principessa cavano loro gli occhi.
ma questa fiaba ha tratto ispirazione da un'altra fiaba, sempre di Giambattista Basile.
Cenerentola aveva la matrigna e racconta alla governante che la trattava male, la governante le dice: "ammazzala", cenerentola le rompe la spina dorsale, poi ha un'idea fantastica e dice a suo papà: "perché non ti sposi la governante?", il padre la sposa, la governante si scopre che anche lei è una merda e si teneva nascoste 7 figlie (che poi come le nascondi 7 figlie?), suo padre si scorda di lei, cenerentola diventa la schiava di madre e figlie e poi la storia procede come la conosciamo noi. ma ora vorrei dire una cosa alla cara cenerina: forse, in fondo, te lo sei meritato.
Pocahontas
Pocahontas è una storia vera, e purtroppo anche triste. come sappiamo in America, gli inglesi andarono a colonizzare, e non si comportarono bene con gli indiani. Pocahontas era già sposata con Kokoumi, che ammazzarono, lei fu violentata e nacquero dei bambini, e poi fu data in sposa ad un uomo inglese per non creare scandalo. quindi fu portata in Inghilterra, dopodiché stavano per riportarla in Virginia ma si dice che dopo una cena cominciò a rimettere e morì in preda alle convulsioni. il caso fu etichettato come vaiolo o tubercolosi, ma probabilmente qualcuno la avvelenò perché sapeva troppo.
Mulan
questa è una leggenda popolare cinese. mulan salvò la Cina, ma non divenne un'eroina. la famiglia la disonorò, il generale non la sposò e lei finì a fare la prostituta e poi si suicidò. anche qui una storia di merda.
La Bella E La Bestia
storia molto simile, solo che belle ha due sorelle (ovviamente invidiose). belle finisce al castello e poi chiede alla bestia di andare a trovare suo padre. insomma, le sorelle la trattengono qualche giorno in più e la bestia è sul punto di morire per il dolore, fortunatamente lei arriva in tempo e poi da lì procede come la conosciamo noi.
Raperonzolo
qualcuno a lieto fine c'��, ed è proprio raperonzolo. vabbè la storia si sa, lei fu chiusa in una torre e viveva con la matrigna. un giorno, il principe trovò la torre, i due col tempo si innamorano e lei rimase incinta. la matrigna lo scoprì, le tagliò i capelli e la cacciò, poi fece salire il principe alla torre, le disse che l'aveva uccisa e poi lo buttò giù dalla torre (alcuni dicono che lui stesso si buttò), ma non morì, rimase solamente cieco. raperonzolo diede alla luce i bambini, che erano due gemelli, e alla fine ritrovò il principe.
so che questa versione delle fiabe non vi piace. ma bisogna accettare una cosa, cari bambini: rispecchiano la realtà. non tutto finisce bene, anche alle ragazze bellissime. ma, dopo un po' di tempo a rifletterci, non so se sia il caso di raccontare queste versioni ai bambini o quelle della disney. non sono sicura che i bambini sarebbero pronti a ciò, ma forse se mi avessero detto la verità sulle principesse, sarei arrivata qua meno sognatrice.
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chez-mimich · 5 years ago
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UN PIEMONTESE IN ESILIO
 Non so se qualcuno di Voi ha mai avuto intitolata a suo nome, una via o una piazza Sono escluse le omonimie, per esempio non contano coloro che si chiamano Colombo poiché non è lo stesso Colombo a cui è intitolata , la via Cristoforo Colombo a Roma. Sono anche esclusi coloro che abitano in una strada privata che prende il nome dalla famiglia. Intendo proprio parlare di uno spazio urbano dedicato a Voi o ai Vostri parenti. No? Io si. Quando ero bambino passavo una settimana all’anno a Roma, ospite dei miei cari zii e dei miei cuginetti, Luigi “Gino” e Massimo Grella. Mio zio Pasquale lavorava per le telecomunicazioni ferroviarie ed abitava nei pressi della stazione di Roma Tuburtina. Anzi, abitava nella stazione. Se volessimo proprio cavillare, abitava in mezzo ai binari. Avete capito bene, proprio dove passano i treni. Negli anni Sessanta esisteva ancora una sorta di casello ferroviario, molto alto, di architettura littoria, dal quale si governava il gran traffico dei treni in transito nello scalo romano. Una specie di torre di controllo o un faro in mezzo a un oceano di binari. Gli zii abitavano all’ultimo piano di questo castello kafkiano delle Ferrovie dello Stato. Per raggiungere la “terra ferma” si utilizzava una lunghissima passerella metallica che univa il casello al ponte di Via Tiburtina, che sovrastava la stazione. Un luogo da incubo per il rumore infernale dei treni, ma per me, allora bambino di provincia, una costruzione incantata. Per giocare nei pomeriggi d’estate la zia, dopo aver attraversato con mia grande meraviglia la passerella, ci conduceva sulla “terra ferma” e, percorso un tratto della Via Tiburtina, ci portava in un enorme spazio, circondato da palazzoni in costruzione. Un luogo che poteva ricordare qualche periferia pasoliniana. Tra quei cantieri era nata l’erba e i miei cugini, Luigi (Gino) e Massimo Grella, erano soliti radunare lì un gruppo di amichetti per giocare al pallone. Le mamme dei loro amici sapevano che i loro figli si sarebbero trovati a giocare in quei prati spontanei. Con l’inarrivabile arguzia e disincanto dei romani, qualcuno aveva preso un ondulato metallico e con la vernice rossa aveva scritto: “Prati di Grella”. E così la mia famiglia, ed io piccolo piemontese in esilio, avemmo intitolata una “piazza” di Roma, come i Della Rovere o i Colonna. Eccomi, nella foto, nei “Prati di Grella”. Dedico questo post ai miei cugini, e agli indimenticabili zii.
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designme2011 · 5 years ago
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•👄 Samara Challenge • • • #designme #minuzzerie #tipsminuzforminuz #travel #traveldesignme #igerssalento #igersinposa #samarachallenge #estateinpuglia #estate2019 #agosto2019 #pugliamiabella #puglialovers #estateaddosso #estatemiabella #summerfeeling #summernights #nipotina #salentine #zia #dolcementecomplicate #lamaforca #ridiamoinsieme #cherisate #funnymoments #torrepozzelle #salentodascoprire (presso Torre Pozzelle) https://www.instagram.com/p/B2LsdIbIu6z/?igshid=86hhxnrwm02i
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health-and-felicidad · 5 years ago
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Meghan Markle's BFF Jessica Mulroney Claps Back at Body-Shaming Trolls After Posting Bikini Photo
Jessica Mulroney is done caring about what other people have to say about the way she looks.
The 39-year-old stylist and close friend of Meghan Markle re-posted a photo of herself wearing a blue bikini by the pool on Saturday, shortly after taking it down because of negative comments.
“I took this down after posting it yesterday. Too many trolls attacking,” she wrote, adding that she decided to share the image for a second time after realizing that she “didn’t care” about their opinions.
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“I work hard on every aspect of my life and I’m proud of my body,” she wrote. “I’m proud of the work I do. I’m proud that I do. I’m proud that I’m driven. I’m proud of it all. And if we can’t be proud of ourselves, then what’s the point.”
Mulroney went on to share that she was finished with letting her critics win.
“No more apologies,” she wrote.
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Many of Mulroney’s friends and followers applauded her decision to stand up to her critics.
“Took it down?? Hell no. You have 3 children! This is inspirational content girl! Your workouts are my fav!!” commented Sara Foster.
Bachelorette alum Kaitlyn Bristowe added, “You’re a strong, motivated, driven, hands on mom who works her ass off. With a killer bod that you also work for. You show off your family proud and you show off that bod too.”
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Another standout comment was from the stylist’s husband Ben, who simply wrote, “Proud of you, honey.”
The mother of three previously spoke out against body shamers in June, after posting a photo on Instagram that led some critics to accuse her of being too thin.
Setting the record straight with another photo, Mulroney explained that what some had believed to be a protruding bone was actually a toned muscle in her stomach.
“To all those body shamers from my last post, that is called an oblique. Not a spleen, not a rib, not a hip bone (please learn your anatomy),” she wrote, adding that regardless of the way a person’s body looks, “body shaming is not ok.”
“If I see it anywhere, on any feed, I will call you out,” she added. “I normally wouldn’t pay attention to it, but saying something is actually important because addressing it will hopefully make someone think twice before posting such stupidity.”
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Mulroney, who is based out of Toronto, has styled Markle for years, before and after the new mom’s romance with Prince Harry.
The stylist was also a big part of Harry and Meghan’s wedding, acting as the “unofficial maid of honor.” Additionally, all three kids had a big role in the ceremony. Mulroney’s 5-year-old daughter Ivy carried Meghan’s bouquet before the ceremony, and her 8-year-old twin boys, John and Brian, were in charge of holding up Meghan’s lengthy veil.
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source https://www.health.com/syndication/jessica-mulroney-claps-back-at-trolls-with-bikini-photo
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cihojuda · 7 years ago
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Happy Women’s History Month!
Top row
Connie Mahashwaran - Steven Universe
Ziva David - NCIS
Capt. Phillipa Georgiou - Star Trek: Discovery
Parvati Patil - Harry Potter series
Second row
Princess Jasmine - Alladin
Reyna Ramirez-Arellano - Percy Jackson series
Artemis Crock/Artemis - Young Justice
Wadi - The Secret Saturdays
Guinan - Star Trek: The Next Generation
Third row
Hazel Levesque - Percy Jackson series
Keiko O’Brien - Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine
B’Elanna Torres - Star Trek: Voyager
Fa Mulan - Mulan
Tahani Al-Jamil - The Good Place
Sadie Kane - The Kane Chronicles
Fourth row
Kelly Kapoor - The Office (US)
Nakia - Black Panther
Nani Pelekai - Lilo and Stitch
Bumblebee - Teen Titans
Piper McLean - Percy Jackson series
Bill Potts - Doctor Who
Ramonda, queen mother of Wakanda - Black Panther
Fifth row
Paula Crock - Young Justice
Katara - Avatar: the Last Airbender, The Legend of Korra
Asami Koizumi - Young Justice
General Okoye - Black Panther
Hoshi Sato - Star Trek: Enterprise
Princess Tiana - The Princess an the Frog
Sixth row
Michael Burnham - Star Trek: Discovery
Samirah Al-Abbas - Magnus Chase series
Pocahontas - Pocahontas
Dr. Priyanka Maheshwaran - Steven Universe
Jade Nguyen/Cheshire - Young Justice
Seventh row
Padma Patil - Harry Potter series
Princess Shuri - Black Panther
Lilo - Lilo and Stitch
Zia Rashid - the Kane Chronicles
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asimp4bee · 5 months ago
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How do Zia and Gabriel react when Mae gets the relic the first time and activates it
(And also when they find out she's dating a alien robot)
They couldn’t feel it themselves but they knew just how much it hurt.
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It’s searing hot metal sticking to your skin, injecting into your blood stream and latching on. It was never meant for humans but Mea took the risk anyways. Zodiac blames himself in a way.
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gossipnewsitalia · 2 years ago
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Marcell Jacobs ha sposato Nicole Daza
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Marcell Jacobs e Nicole Daza sono marito e moglie
Marcell Jacobs atleta oro olimpico nei 100 metri ha sposato Nicole Daza: il “Sì” è arrivato sulle rive del lago di Garda il 17 settembre.La coppia ha pronunciato il fatidico “Sì, lo voglio” sabato 17 settembre, alle ore 18, alla Torre di San Marco a Gardone Riviera bellissima località del Bresciano sul Lago di Garda.
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Marcell Jacobs ha sposato Nicole Daza La sposa arrivata con mezz’ora di ritardo è apparsa splendida in un abito bianco un po’ ‘aggressivo’ dalle ampie trasparenze ricamate e con un sontuoso scollo sul petto. Il vestito è stato scelto dalla compagna dell’oro olimpico nello stesso atelier milanese che ha vestito Federica Pellegrini per il giorno del suo sì, l’Atelier di “Nicole”. Jacobs ha invece puntato su un elegante smoking scuro classico. Un giorno decisamente speciale perché era anche il compleanno della sposa e del padre della sposa. Quindi una festa triplicata. Matrimonio Marcell Jacobs e Nicole Daza Alla cerimonia erano presenti oltre ai parenti e agli amici della coppia personalità celebri dello sport, quali il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e Gimbo Tamberi, arrivato alla cerimonia a bordo della sua cabrio verde, con la neo moglie Chiara Bontempi. Tamberi e Jacobs si sono stretti in un lungo e caloroso abbraccio davanti al cancello della Torre di San Marco. Erano presenti all’evento nuziale circa 170 ospiti. Una giornata piena di forti emozioni e particolarmente commosse ovviamente le mamme dei due sposi. Viviana Masini, la madre di Marcell, ha cresciuto il figlio da sola in quanto il padre biologico, Lamont Jacobs, è stato sempre decisamente assente. E non si è smentito neanche questa volta visto che non c’è nemmeno stato al matrimonio, avendo tirato un “bidone” al figlio. Al contrario alcuni parenti americani, tra cui la nonna Claudia, la zia e i cugini hanno fatto sentire tutto il loro affetto allo sportivo arrivando giorni prima dagli Stati Uniti.“Non è venuto, mi ha bidonato. Stavolta non l’ho nemmeno sentito “, queste le parole dello sportivo alla Gazzetta dello Sport , e prosegue “Per fortuna che già da domenica scorsa sono arrivati dagli Stati Uniti mia nonna, gli zii e alcuni cugini, in tutto sedici persone. Si fermeranno fino a lunedì nell’hotel di mamma”.
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Marcell Jacobs ha sposato Nicole Daza Altre presenze importanti per l’atleta: l’allenatore Paolo Camossi, il coordinatore del Centro Nazionale Fiamme Oro della Polizia di Stato, Sergio Baldo, la mental coach che ha avuto un ruolo fondamentale nei successi sportivi di Marcell, Nicoletta Romanazzi, e Marco Ventura, che cura l’immagine dell’atleta. Le fedi nuziali realizzate a Roma Le fedi sono state confezionate in un laboratorio di Roma, ed è lo stesso che Jacobs aveva scelto per l’anello di fidanzamento, un prezioso diamante centrale taglio brillante di quasi un carato. Riccardo Risivi, uno dei tre fratelli titolari del laboratorio ha detto: “Siamo diventati amici per caso, noi gli avevamo regalato un ciondolo con la bandiera dell’Italia prima che vincesse le Olimpiadi: gli abbiamo portato fortuna! Per le fedi abbiamo avuto pochissimo tempo, perché lui era sempre in allenamento o in gara.
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Marcell Jacobs ha sposato Nicole Daza Comunque sono in oro bianco 18 carati, con un design a Dna, che contiene il simbolo dell’infinito, come il loro amore, tempestate da brillanti naturali, del peso totale di tre carati”.Poco prima del ricevimento, la coppia ha ricevuto un dono prezioso e molto particolare pensato dal presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. Lo studioso ha regalato lo stesso dono che Gabriele d’Annunzio fece al pilota Tazio Nuvolari; una tartarughina d’oro: “All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento“. Read the full article
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luigidelia · 6 years ago
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12 ottobre 2018.  #landXcape Residenza di narrazione a Torre Guaceto. Giorno 3. Sono cotto di stanchezza. Questi siamo noi. La foto l’ha scattata Laura che non è un narratrice, ma una disegnatrice. A tavola questa sera dicevamo che è una benedizione che non siamo tutti del teatro, anche solo per il fatto che a tavola si parla d’altro. Non è del teatro nemmeno Nancy che si è unita al progetto dopo avere partecipato alla conferenza. Ci segue, fotografa, si interroga come noi. Questa giornata è cominciata con i suoi pasticciotti. Ieri ci ha ammutolito il ragazzo della Guinea che lavorava al campo di olive. Il racconto del suo viaggio è piombato come un silenzio. La zia anziana di Raffaele di Pietrasanta dove siamo andati a raccogliere le olive aveva occhi liquidi di mare. Le ragazze l’hanno abbracciata. Gli stessi occhi li aveva la signora Antonietta oggi pomeriggio. Con lei e Simonetta è arrivata una tenerezza nella luce tra gli olivi che ancora non avevamo incontrato. Il cerchio si allarga e il tempo non è chiuso. Sempre più. Bisognerà fermarsi ad un primo capitolo. L’abbiamo fatto oggi, da domani cerchiamo di dare forma. Incontriamo olivi cavi e vuoti che perdono continuamente la propria matrice interna come una carie. Sembrano disfarsi senza problemi della propria memoria. Non riescono a farlo altrettanto stoicamente i loro uomini. L’olivo è uno spazio, non c’è dubbio. Non è solo un albero. Uno spazio fatto di vuoto più che di pieno. E il paesaggio più intimamente pugliese non sono gli uliveti sterminati. Ci siamo giocato tutto su una cartolina della Puglia e una manciata di finanziamenti. Ci è andata male. Avremmo fatto meglio a mantenerci un po’ di capre a sentire Leonardo. Ma si sa, la legge dei soldi storpia tutto. In fondo è una storia indiana anche questa. Di indiani e uomini bianchi. – Quello che non capivo lo ripetevo e lo ripetevo e allora lo imparavo – Sembra qualcosa che esce fuori dalla Via dei Canti e invece sono le parole di un pastore che non voleva finire fesso. Elena e Adelaide hanno raccontato oggi mentre aspettavamo Gianfranco. In greco e italiano. Elena ha portato una donna leopardo tra gli olivi, Adelaide ci ha lasciato con una fila di briciole. E prima o poi verranno le formiche a portarsele via…da mettere da parte: la strada più lunga da fare è quella che va dalla nostra testa ai nostri piedi, e a volte non basta una vita (Simonetta). Il cerchio si allarga e il tempo non è chiuso.
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travelonlinetipsofficial · 3 years ago
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10 Best Romantic Restaurants in Rome
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10 Best Romantic Restaurants in Rome
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In planning the most romantic holiday of your life in Rome, the one thing you’ll need to know before you get there is where to eat. After all, what goes hand in hand with love and romance if not food? 
The eternal city is full of restaurants and bars and whether it’s a trattoria, pizzeria, a gelato or Michelin star dining experience you’re after, you can bet you’ll find it in the eternal city.
But that special romantic occasion, say a proposal or an anniversary or for when you really want to impress on Valentine’s Day, make a booking in advance at the best restaurant in Rome – if not Italy – La Pergola. Located at the Cavalieri Waldorf Astoria, it boasts 3 Michelin Stars and is the only one of its kind in Rome. Featuring a terrace with a spectacular view of the city, not to mention the food and wine, this is a once in a lifetime dining experience. For another terrace experience with views you won’t soon forget, Mirabelle doesn’t disappoint and Adelaide is one of the new gems in Rome, located at the elegant Hotel Vilon. 
Other favourites, boasting a star in the Michelin Guide include Francesco Apreda’s Idylio, located within the stylish Pantheon Iconic Hotel, Domenico Stile’s art deco Enoteca La Torre, Cristina Bowerman’s Glass Hostaria and Riccardo Di Giacinto’s All’Oro. Each with their own personality, the atmosphere or the food won’t disappoint. For the hottest addresses in town, you can’t beat Retrobottega or Pianostrada and for young, fresh and fun fine dining, head to Antonio Ziantoni’s Zia in Trastevere. 
Happy eating in the city of love!
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Walking along Via dell’Arancio you could be mistaken for missing Hotel Vilon. This luxury boutique hotel sits inconspicuously in Rome’s high end Tridente shopping district and is an elegant and nicely hidden plush gem. The in-house restaurant Adelaide, is an ode to the Princess Borghese, former resident of this historic site. Procida native, Chef Gabriele Muro has devised a stylish and eclectic menu that brings together his coastal heritage, international experience and local produce. Seasonally changing, find dishes like his gragnano grain spaghetti ‘ajo, ojo e baccalà’ with salt cod, the roast octopus (polpo in Italian), entertainingly entitled Polp Fiction and one of his signature dishes, the tender braised veal cheeks on the menu. The roman classic pastas including the carbonara and amatriciana make an obligatory appearance too. Open at lunch and dinner, enjoy the warm hospitality of Adelaide away from the chaos of Rome. Be sure to say hi to Magdalena Rodriguez, the expert bar mixologist who will prepare a spectacular aperitif or after dinner drink for you. METRO: Spagna
Recommended for Romantic Dining because: Modern and elegant dining, right by the Colosseum is a win-win combination.
Maria’s expert tip: Arrive early and have a ridiculously good cocktail in the lounge bar.
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Mirabelle is perched on the 7th floor of the luxurious Hotel Splendide Royal and is home to one for the most elegant terraces in Rome. Unobstructed views of everything from the Pantheon to the dome of St Peter’s Basilica can be enjoyed from the roof garden which acts as a magical panoramic space all year round. Executive Chef Stefano Marzetti and Food and Beverage Director Luca Costanzi run the show here and what a delightful show it is. Their impressive wine cellar boasts a never-ending selection of Italian and international labels (over 700 to be exact) and the refined menu with gourmet touches will delight even the fussiest of fine diners. In addition to the a la carte menu, there are three tasting menus to choose from, including Rome’s current complete gluten-free degustation consisting of 5 delectable courses. The classic decor with the live piano gives it an olde world cabaret feel. One thing’s for sure: the meal, the staff and lively atmosphere will more than impress. The view will leave you speechless. Metro: Barberini.
Recommended for Romantic Dining because: What could be more romantic than dinner with a view of the Eternal City? Mirabelle delivers on both levels!
Maria’s expert tip: Try to get in before the sun sets for a pre-dinner cocktail with unforgettable views of the city.
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Coincidently, Domenico Stile’s surname means ‘style’ in English. And it couldn’t be a more appropriate description for the service, cuisine and location of Enoteca La Torre. This fine-dining establishment is housed within the elegant Villa Laetitia – a property owned by the Fendi family, of international fashion house fame. Again, a fitting location for Stile’s philosophy because the stunning Art Deco interiors, particularly the floor-to-ceiling glass arched doorways that look out on to the property gardens, are as impressive and refined as his plates. Born in the Gulf of Naples, he began his career at age 15 and it has taken him across Italy and even as far as Chicago. In Italy, he learned from the best having worked with Antonio Cannavacciuolo, Enrico Crippa and Massimo Bottura – to drop just a few names. He and his brigade have managed the kitchen here since 2016 and at 30, is of the youngest chefs in Rome to have a coveted star in the Michelin Guide. He is accompanied by talented sommelier Rudy TravagIi who impeccably leads the wonderful service team. The dishes here provide the perfect balance between Stile’s technical capabilities and his passion for innovation and outstanding produce. His amuse bouche can include anything from toasted pasta parcels filled with carbonara to a play on the Ferrero Rocher with hazelnut-encrusted blue veined buffalo cheese balls. Highlights on the entree and first course list include tuna tartare with beetroot, Greek yoghurt and a roasted rabe broth; red shrimp with cardamom, stracciatella cheese, caviar, citrus essence and mint croquettes; pasta filled with ‘coda alla vaccinara’ (Roman-style braised oxtail); amatriciana semolina rice with a smoked squid twist; and a divine risotto infused with lemons from Amalfi. Take your pick for second courses with one of the standouts being the flame-grilled duck with coriander, offal croquettes, fennel chutney and blood orange. Like all the perfectly presented dishes, desserts are a treat for all the senses, particularly the adventurous meringue and biscuit crumble with wasabi sorbet. Outside the a-la-carte menu, there are two (blind) tasting degustations to choose from 5 courses at E95 or 7 at E130 (excluding beverages). Closed Sunday and Monday at lunch.
Recommended for Romantic Dining because: Stunning art deco details with outstanding elegant dishes to match.
Maria’s expert tip: The evening is special, but a daytime visit with light filtering the gorgeous glass doors won’t disappoint.
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If a change really is as good as a holiday, it looks like this guy has had ten of them! One of Rome’s most prominent and talented chefs (Michelin stars and various awards under his belt) caused an uproar in early 2019 when news of him leaving the historic Hotel Hassler was no less shocking for the Roman food world than what would have been, say had John Lennon left the Beatles at the height of their fame! Francesco Apreda made the controversial move after more than a decade and so Idylio was born. Set within the five-star luxurious design Pantheon Iconic Rome Hotel, the philosophy here is rebirth and it can truly be felt. The menu is devised by three distinct tasting menus (6, 7 and 8 courses, 120, 140, 160 euro respectively) and each dish can be ordered individually as you choose. Highlights include the panko-crumbed scallop with black truffle and a surprise buffalo mozzarella center, Apreda’s takes on the roman classics ‘Pollo ai Peperoni’ (his is slow-cooked for 4 days) and ‘Aglio, Olio e Peperoncino’ (this version is served with angel hair pasta and topped with smoked eel), and a delectable, sensory journey with a four-way prepared foie gras. As always, Apreda’s travels through Japan and India and his Neapolitan heritage can be savored throughout the menu. Apreda is supported in the state-of-the-art kitchen by the talented head chef Francesco Focaccia, sous chef Luca Caporilli and pastry chef Edvige Simoncelli. Around 600 labels make the wine list with more to come and the impeccable dining floor service led by Alessandro D’Andrea makes you feel right at home, a rarity in many fine dining establishments. Open for dinner Tuesday to Saturday. Bookings can be made online. Tram: 8, 3.
Recommended for Romantic Dining because: Cozy up for great food and cocktails with a side of jazz!
Maria’s expert tip: Bookings are a must and can be made online. Head over early in the warmer months to have a drink on the Divinity rooftop terrace.
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Young Roman chefs who take a risk with the drive to open their own restaurant in this current Italian economy must be applauded. And Antonio Ziantoni is the latest to venture out on his own after stints in some very reputable dining establishments. For four years he worked with Anthony Genovese of Rome’s two-Michelin starred Il Pagliaccio and even with England’s Gordon Ramsey. He chose Trastevere – a neighborhood in need of dining evolution – and his could very well be the Rome restaurant opening of the year. His stellar curriculum and talent will certainly stand him in good stead. The interiors and fit out at Zia are an ode to those all too familiar Scandinavian lines infiltrating the city but with Made in Italy design touches, Ziantoni and co. have truly made it their own. With less than 30 covers, it’s an intimate space and away from the more crowded zones of the quartiere. The menu will attract a crowd looking for quality and innovation on the plate, but the prices are extremely reasonable for Trastevere and for the refined technique you find on the plate. There are 5 entrees,5 first course and 5 main courses to choose from as well as a 5-course tasting menu (55 euro) and a 3-course lunch menu (30 euro). The menu will change each season and some of the current highlights include lamb sweetbreads with mozzarella and tomato; a delectable pulled pork salad; panzerotti with smoked cockerel; and a most tender lamb and mustard dish. And when it comes to dessert, Christian Marasca’s delights don’t disappoint, especially the spectacular Tourbillon. If innovative fine dining is what you’re after in Rome but you don’t want to break the bank, Zia certainly won’t disappoint. TRAM: 3 8. BUS: 75, H.
Recommended for Romantic Dining because: Fine dining without being stuffy, Zia is perfect for a special romantic outing.
Maria’s expert tip: Let the chef treat you to a degustation that you won’t soon forget.
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Sleek and chic. If Retrobottega was one of Rome’s hottest addresses for contemporary dining before, its recent restyle has sure taken it up a notch. Located right in the heart of the city, between Piazza Navona and the Pantheon, there are only 26 seats at this modern eatery so you’ll have to book to get a seat. The venue has two dining spaces that are centered around the open kitchen so not only do you get to taste Giuseppe Lo Iudice and Alessandro Miocchi’s creations, you see their artistic preparation unfold right before your eyes. These young and experienced chefs (they count brands and names like Bulgari, Anthony Genovese, Il Pagliaccio and Enrico Crippa between them) are all about refined, seasonal dishes in a convivial, minimalist setting. Walking in off those off those old cobblestoned streets is a contrast from old and new and the design features and lighting stand out right away – here, your cutlery is built into the specially designed high top tables which always make for a great conversation starter! You can choose to dine from the menu or a 5-course degustation (where you select two starters, a first and second course and dessert) for 50 euro. The menu changes frequently but think squid and wild boar tartare for entree and first courses like blueberry and veal shank risotto or sea eel and fennel tortellini. On the main course list, you’ll find anything from cuttlefish to pork to pigeon. Dessert is a decadent affair too with an almond, licorice and raisin delight or heartwarming chocolate and salted caramel treat. The wine list is extensive and the staff is super knowledgeable and friendly. Open daily for lunch and dinner. BUS: 64, 70, 85.
Recommended for Romantic Dining because: Classy, fun and contemporary dining in Rome doesn’t get much better than this.
Maria’s expert tip: Look for your cutlery in a cute drawer built into the custom design tables.
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Rome’s Ristorante All’Oro has a new home and a stylish one at that! Chef Riccardo di Giacinto and his partner Ramona Anello have just unveiled their 5-star boutique hotel The H’all Tailor Suite and All’Oro (not new to Rome, formerly in Via del Vantaggio) sit like a jewel in her crown. This is not your average hotel restaurant but in a sense, a fine dining restaurant with hotel rooms. Riccardo and Ramona have thought of every particular detail to make you feel as though you’re dining at their place! The restaurant is fitted with plush and luxury colorful interiors and everything from the charcoal fabric covered tables to purple velvet sofa seats are designed with client comfort in mind. The menu brings the same fun and spunk to their age-old signature dishes with a few new ones on the list. Some of the standout dishes included the potato and salt cod tiramisu; a deconstructed carbonara cream in an eggshell; mascarpone ravioli with duck ragu and red wine reduction; and the cheeky take on the old Roman classic, a ball of coda alla vaccinara (slowly braised oxtail) that resembles the Ferrero Rocher chocolate. The fun doesn’t end after dinner with a mirror prop arriving at your table for a Snow White ‘mirror mirror’ moment complete with small apple delights to cleanse the palate. All’Oro is a gastronomic journey that surprises and makes you smile at every turn.
Recommended for Romantic Dining because: Cozy and warm interiors and award-winning cuisine, All’Oro is the perfect romantic combination.
Maria’s expert tip: Bookings here are essential and there’s also a boutique hotel here if you want to take romance further!
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Located in the heart of Rome’s Trastevere, an area full of casual trattorias and bars, Glass Hostaria stands out as a contemporary gem. With a Michelin Star, Cristina Bowerman and her team deliver fine dining in a sophisticated, yet relaxed atmosphere. The fine dining menu is inventive as modern as the interiors and the wine cellar is as impressive as one would expect of an establishment of this caliber. With an international and local crowd, the menu changes seasonally and a degustation experience is the best way to sample the outstanding selection. Tram: 8, Bus: 23, H.
Recommended for Romantic Dining because: Fine and innovative dishes in a timeless contemporary setting.
Maria’s expert tip: Don’t go past Cristina Bowerman’s steak tartare – it is the best in Rome.
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what began as a hole-in-the-wall in Trastevere, Pianostrada Laboratorio di Cucina has slowly and quietly evolved into a Roman institution. It’s one of the hottest addresses in town and brings together high quality ingredients, contemporary style and service with a smile. You can take a seat on one of the open kitchen bar stools, in the eclectic main dining area or in their pretty, fairylight filled garden. Start off with their homebaked focaccia (the one topped with prosciutto, basil and fig jam never disappoints) and then opt for one of the fresh daily past specials or a the classic, baccaburger – squid ink bun and a delectable salt cod and zucchini flower filling. The ever changing desserts are also an event. The place is packed at both lunch and dinner, so bookings are recommended. TRAM: 8
Recommended for Romantic Dining because: Nothing says romance like views from atop the Spanish Steps in Rome.
Maria’s expert tip: Try the ‘baccaburger’ a burger with a squid ink bun and baccala (salt cod). It’s absolutely to die for!
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For those looking to add a little more bling to their dining experience and when money isn’t a question, eating at La Pergola restaurant is the icing on the cake. It will turn your Roman Holiday into the ultimate Dolce Vita experience. The exclusive restaurant located on the rooftop of the swanky Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel. It boasts the best view of the city thanks to its prime position perched atop the Monte Mario hill of Rome. With 3 Michelin stars, it is ranked among the top 50 restaurants in the world. The sommelier can advise you on the best pairing of wine (over 1800 labels) to choose from with your meal. Award-winning chef, Heinz Beck whips up refined and innovative dishes such as veal fillet with black truffles and apple puree, carpaccio of scallops on amaranth, and beef tartare on liquorice-gelatine with caviar. Expect to pay a pretty penny (at least 150 euro a person and that’s on the low-end of the spectrum). BUS: 913.
Recommended for Romantic Dining because: La Pergola is the best restaurant in Rome, if not Italy.
Maria’s expert tip: You will need to make your reservation at least two months in advance.
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crosmataditele · 7 years ago
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I 10 peggio dolci di Natale
1) Pandoro semplice. In casa in genere se ne comprano dai trenta ai cinquanta, più un’altra ventina che arrivano regalati, con la scusa che costano poco e ci puoi sempre fare colazione la mattina. Risultato: ingrassi sette chili in un mese, casa tua con tutto lo zucchero a velo che ti cade in giro pare Roccaraso, stai sempre con le mani azzeccate di zucchero che poi vai spargendo sulla tastiera, per tutta casa e sul pesce quando vai al cesso e bevi sei litri di latte al giorno perché quello il pandoro e buono ma ti intofa in canna che è una meraviglia.
2) Pandoro abbuffato. O farcito. In commercio ne esistono circa seicento varietà, dal mango alla ciliegia, dalla nutella al cane sudato, ma in casa qualcuno dice hey sparagniamoci i soldi, adesso il pandoro ce lo abboffiamo da soli, col risultato di creare un’enorme e tremolante torre di Babele composta da: pandoro tagliato storto, panna per cucinare buona giusto per i tortellini, nuttella pezzottata del todis e avanzi di marmellate varie trovate in fondo al frigo e rimesse in circolazione dall’imminenza della pezzentamma indotta dalla seconda rata dell’Imu.
3) Pandoro vero. Te lo manda un cugino che fa il carabiniere a Villafranca e che spera, tornato giù, di estorcere un prestito a te, il più miserrimo tra i parenti. Egli millanta di averlo scovato in una antica pasticceria veronese, dove si fa ancora il Pan D’Oro (lo pronuncia così, con l’apostrofo). Esso si compone sostanzialmente di seicento grammi di burro rancido e trecento di strutto di bassa qualità mischiato a ossa umane e residui di farina fatta con interiora animali. O almeno così pare dal sapore.
4) Panettone. Non piace a nessuno e quindi si compra solo per regalarlo ai parenti e agli amici che teniamo sul cazzo e vogliamo veder soffrire. Come per il Pandoro semplice, in casa vige la regola nessuno compri merendine finché non finiamo questo ben di dio di panettone, col risultato che da quel giorno la tua colazione dura tre quarti d’ora come minimo: il tempo di togliere i ventiseimila pezzetti di cedro candito che fanno schifo al cazzo e che insistono su ogni singolo millimetro quadrato del maledetto dolce di chi gli è stramorto.
4) Dolci tradizionali napoletani. Hanno la curiosa caratteristica di fare schifo praticamente a tutti, però si comprano uguale perché insomma quella pure è tradizione. Particolarmente odiato dai bambini il mostacciuolo, che da fuori sembra cioccolattosissimo, poi lo assaggiano e te lo risputano in faccia offesi come scimmie. Molto apprezzati gli struffoli, soprattutto dalla casa che continua a restituirtene pezzi muffosi e azzeccosissimi per mesi. La straordinaria durezza dei susamielli e dei roccocò li rende adattissimi a chiavarseli vicendevolmente in faccia durante il tradizionale appiccico con rinfaccio trentennale della notte Santa.
5) Il Parrozzo. Ogni anno uno zio malvagio di Pescara ti invia questo fantastico dolce abruzzese. Esso si capisce quanto faccia cacare già dal fatto che tanto lo apprezzava quel borioso scemo buono a nulla di D’Annunzio, del quale chissà perché le genti d’Abruzzo van tanto fiere (come se noi ci vantassimo di Mastella, per dire). Esteriormente, l’infame manufatto si presenta a forma di cupola di cioccolato, che però ha uno spessore di 0,0000000000000000000000000000001 micron, per un totale di due grammi di cioccolata in seicentomila parrozzi. La leggenda vuole che da quando cent’anni fa gli abruzzesi iniziarono a prepararlo, da allora abbiano aperto solo una tavoletta di cioccolata Perugina e ancora stiano usando quella. L’interno, all’assaggio, è composto di mastice, sburro, farina e essenze aromatiche tipo petrolchimico.
6) Il castagnaccio col trucco. Una vecchia prozia fattucchiera ogni anno esce dalla tomba e ti manda questo tubo profumatissimo e grondante grasso al quale ogni benedetto Natale non riesci a resistere. E ogni anno ti dimentichi che la zia janara ha la pessima abitudine di dimenticarsi di dire che lei, il castagnaccio, lo confonde nella preparazione, col sanguinaccio. Quando te ne ricordi è troppo tardi, ti rendi conto di aver ingerito una quintalata di plasma di scrofa e passi capodanno e l’epifania a vomitare nella pace degli angeli. Da ripetersi ogni dicembre.
7) Gli omini di pan di zenzero. Difficilmente la natura permette che nasca qualcosa che faccia completamente schifo al cazzo, con l’ovvia eccezione del libri scritti dalle femmine, ma nel caso degli omini di pan di zenzero fa volentieri un’eccezione. Siccome finora non hanno fatto parte della nostra tradizione culinaria, non esiste una vera ricetta, ma la fantasia della moderna massaia italica è riuscita ad accoppiare l’insulsaggine delle forme a una varietà infinita di sapori inusuali quanto sgradevoli e a una consistenza che varia dal truciolato di scarto alla merda di cane, in un tripudio di fastidiosità gastronomica senza pari.
8 ) Il Panforte. La nobile e antica città di Siena è riuscita, nel corso dei secoli, a rovinarci la vita in vari modi, tipo i dischi di Gianna Nannini o le interviste sulla gravidanza di Gianna Nannini, o i testi delle canzoni di Gianna Nannini scritti da scrittrici femmine amiche di Gianna Nannini, senza dimenticarci i video di Gianna Nannini. In quest’arte sublime però eccelle il tipico dolce senese, il famoso Panforte. Viene venduto con l’apposito carrello elevatore a forchetta perché una confezione larga sei centimetri pesa circa tre quintali e contiene in uno spazio ristretto praticamente TUTTI gli ingredienti che TUTTO IL MONDO trova sgradevoli in un dolce. In genere te lo porta a casa un’amica che studia a Siena (nessuno ci abita davvero a Siena, a parte Gianna Nannini, ci studiano soltanto) e, col fatto che si è fatta trecento chilometri per venirti a salutare, te lo devi mangiare per forza. E’ in quel momento che capisci che hai veramente troppi amici.
9) La Frutta. Non rientra propriamente nei dolci, purtuttavia essa non può mai mancare su ogni desco natalizio che ambisca ad arricordarsi le feste. Tra i frutti più tipici citeremo il manderino nelle sue più squisite varietà, dall’ammarrato al marcio al molto marcio al putrefatto; non potrà mai mancare la pruna, dal sapore intenso e dalle proprietà lassative che fanno virare la conversazione a tavola dall’appiccicatario allo scatologico con descrizioni di cacate, sciorde e altre cose belle da dire a tavola mentre mangi il purè. Regna sovrano su tutti Sua Maestà Il Dattero, frutto di merda dall’aspetto merdoso e dall’inconfondibile gusto di diabete,da solo capace di cancellare un intero universo di sapori gradevoli e sostituirli con con l’aroma di palle sudate di cammello.
10) Il Turrone. Ce ne esistono molte varietà, da quello bianco e tuosto che ti sfracanta i denti a a quello mollo e azzeccoso che si attacca al ponte e te lo zuca via; in un modo o nell’altro quello che non si è pigliato il governo dei tecnici va a finire che glielo devi dare al tuo dentista. Data però la forma oblunga e il fatto che arriva a tavola quando siete ormai in pieno coma calorico, esso si presta a molti, simpatici usi alternativi, tipo sfilarlo in culo al vostro vicino di sedia quando si alza urlando e comm te piace!, oppure i più piccoli ci possono giocare a baseball usando il turrone come mazza e una noce come palla. Quelli più abili possono tranquillamente usare una nucella, ma in quel caso vedete dove la menate che qua si fa presto a chiavarsela in un occhio, ricordatevi che quello passare un guaio è un attimo.
Amleto de Silva
p.s. ovviamente io sono Team Pandoro.
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