#terra gialla
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Wiesław Wałkuski - locandina per il film "Huang Tudi" ["Terra gialla"], di Chen Kaige [1984], 1986.
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"La Terra delle Ombre di Femi Kayode": Un Thriller Psicologico che Scava nel Buio dell'Anima Umana. Recensione di Alessandria today
Femi Kayode ci guida attraverso un intricato mistero nella Nigeria moderna, dove segreti, violenza e potere si intrecciano in un noir indimenticabile.
Femi Kayode ci guida attraverso un intricato mistero nella Nigeria moderna, dove segreti, violenza e potere si intrecciano in un noir indimenticabile. Recensione: Femi Kayode torna a stupire con il suo ultimo romanzo, “La Terra delle Ombre”, un potente thriller psicologico che ci porta nel cuore oscuro della Nigeria contemporanea. Dopo il successo del suo romanzo precedente, Kayode continua a…
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VERRÀ LA MORTE E BERRÀ IL TUO SANGUE
(Prima parte di una serie divulgativa sulla prossima apocalisse pandemica)
Buongiorno, bambini! Chi mi sa dire qual è l'animale più pericoloso sul pianeta terra?
Il leone! Lo squalo! L'orca sassina! La tigre! Il gorilla! Il rinoceronte! I fascisti di forza nuova!
Gigino ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Stanislao, comunque, no bambini... l'animale che ha ucciso più esseri umani nei nostri secoli di storia è...
... la zanzara!
Repubblica.it dice che ha sterminato 50 miliardi di persone nei nostri 300.000 anni di storia ma siccome sarò anche vostro papà però anche un castoro senza pollice opponibile non ho possibilità di verificare le fonti in modo approfondito.
Diciamo, però, che le zanzare sono praticamente ovunque, tranne in Islanda e ai poli, e nei millenni di convivenza con l'uomo sono diventate un vettore preferenziale per molti virus che si sono mutati per replicarsi all'interno delle loro ghiandole saliv...
Anche il raffreddore?
No, Genoveffa, solo alcuni patogen...
Anche l'aids dei finocchi?
No, Balilla... e ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Benito. Ecco, vi ho appena inviato sui vostri tablet la lista di virus, batteri e parassiti trasmissibili dalla famiglia delle Culicidae (che sarebbero le zanzare).
Malaria Chikungunya Filariasi Dirofilariasi Dengue Zika West Nile Virus Febbre gialla Febbre della Rift Valley Encefalite giapponese Encefalite di Saint Louis Encefalite LaCrosse Encefalite equina orientale Encefalite equina occidentale Encefalite equina venezuelana Febbre di Ross River Febbre da Barmah Forest
Naturalmente non tutte le 3540 specie di zanzara trasmettono tutte queste malattie sia perché non tutti i patogeni sono adatti a replicarsi in ogni ghiandola salivare sia perché molte malattie sono tipiche di un paese specifico con un certo tipo di zanzara che sopravvive solo con un certo clima.
A tale proposito, mi premeva farvi notare come quando io ero giovane non solo saltavo i fossi per il lungo e invece voi vi fate venire la tendinite da smartphone ma d'inverno venivano quattro metri di neve e l'estate si poteva stare a torso nudo senza morire di ustioni attiniche di 4° grado e questo è colpa de...
Delle scie chimiche massoniche dei poteri forti!
No, Giustino… e ricordami di non lasciarti tutto il giorno con zio Beppe.
È colpa del cambiamento climatico che ha portato a una tropicalizzazione di latitudini dove normalmente le zanzare tropicali vettrici di tali virus non sarebbero sopravvissute.
Siccome, a dispetto di quanto gli italiani credano, noi castori siamo una specie che fino al 1540 ha popolato per secoli lo stivale (salvo poi diventare tutti copricapi), ho le carte di cittadinanza in regola per parlare di tale paese e pubblicare questa mappa:
con cui nel 2008 si registrava l'iniziale presenza della zanzara Aedes albopictus, la cosiddetta Zanzara Tigre, che ha quasi completamente soppiantato la meno feroce Culex pipiens, la nostra 'vecchia' zanzara monocolore che pungeva solo di notte
(albo+pictus, pitturata di bianco... anche se a me sembrano pallini e non le presunte strisce di una tigre)
e di seguito una vecchia proiezione statistica - oggi realtà - su come si sarebbe riprodotta ed espansa
Voglio dirvi però, piccoli castorini, che le quattro malattie che puntualmente gli italiani si ritrovano a scoprirsi addosso ogni estate (Zika, Dengue, Chikungunya e Febbre da West Nile Virus) in realtà hanno modalità di incubazione e trasmissione che le rendono meno pericolose di quanto sembra, perché ci devono essere parecchi fattori concomitanti per la comparsa:
PRIMA DI TUTTO CI VUOLE UNA ZANZARA INFETTA
Graziarca' mi direte voi ma considerate che una zanzara può replicare il virus nelle proprie ghiandole salivari solo se punge una persona infetta in fase attiva, quindi non nei prima 4-7 giorni della comparsa dei sintomi e non dopo 15 giorni.
La zanzara può infettare solo dopo 7-10 giorni (tempo di replicazione nelle ghiandole) e dal momento che una zanzara ne vive solo 30, il tempo utile è poco (il virus non si trasmette da zanzara a zanzara o alle uova).
Oltretutto non è detto che la carica virale dell'umano infetto sia sufficiente alla replicazione nella zanzara o che la puntura della zanzara abbia sufficiente carica virale da infettare.
Quegli R0 e Rt esponenziali che abbiamo visto con il Covid scordateli, insomma.
Infatti, tranne l'ultimo caso di Dengue del 70enne lodigiano che è sempre rimasto in Italia, tutte le infezioni sono state contratte all'estero e 'portate' senza grosse conseguenze in Italia.
La mia è un'intuizione e quindi vale solo per fare apocalisse zombie su tumblr ma credo che se si cominciasse a fare titolazioni anticorpali tra la popolazione, sono quasi sicuro che verrebbero fuori MOLTE persone positive a vecchie infezioni causate da questi virus.
Perché i sintomi comuni a tutte queste infezioni sono spossatezza, mal di testa, dolori articolari e difficoltà alla concentrazione...
Praticamente io sono ammalato di Dengue ogni Lunedì.
Seguiranno approfondimenti su modalità di manifestazione e trattamento.
Grazie dell'attenzione e dell'eventuale gentile reblog di condivisione.
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Mentre fisso il mare nella semi oscurità mi è apparsa davanti una scena di mille anni fa quando la mia amica Renée scoprí che il suo futuro sposo la tradiva . Cominciò a tremare e io non sapendo cosa fare la caricai in macchina cominciando a salire verso la montagna. Poi mi fermai e lei precipitosamente aprì la portiera e si buttò con le ginocchia a terra e cominciò a gridare fortissimo. Io rimasi sconvolta e in silenzio, non la toccai fino a quando fu lei stessa a risalire in auto . Non parlò per i 3 giorni successivi, non uscì di casa per sei mesi, una mattina di giugno , aveva una maglia gialla , la portammo all areoporto e non la vidi mai più.
Dopo tutto questo tempo ripenso a quelle urla come se le avessero strappato il cuore dal petto.
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Ho pubblicato il capitolo sul CARDVERSE AU, andatelo a leggere! Ne è uscita una storia vera e propria su una relazione segreta tra Francis e Arthur, re e regina di regni rivali, che continuerà nel capitolo di oggi con il tema "Matrimonio"
"Amore proibito"
- La mia Regina desidera una rosa gialla? - disse una voce suadente sopra di lui. Arthur alzò lo sguardo. Appeso a un ramo a testa in giù c’era Francis, il Re di Quadri, che si sorreggeva la corona sfarzosa con la mano libera. Gli rivolse un sorriso raggiante, prima di scivolare dal ramo e cadere per terra con un tonfo. Si affrettò ad aiutarlo ad alzarsi e lo trascinò dietro l’albero, così che non fossero visibili da palazzo. - Vuoi farti scoprire, per caso?! - sibilò sotto voce, sporgendo la testa fuori dal nascondiglio per controllare che non ci fosse nessuno nei paraggi. - E non sono la tua Regina. Due sovrani di regni diversi non possono appartenersi.
Chapters: 28/31 "Cardverse AU" Fandom: Hetalia (Anime & Manga) Rating: Mature Warnings: Graphic Depictions Of Violence Relationships: England/France (Hetalia) Characters: France (Hetalia), England (Hetalia) Additional Tags: One Shot Collection, One Shot, Hurt/Comfort, Angst, Romance, I've never participated to these kinds of challenges before help, I love FrUk Summary:
Una raccolta di one-shot scritte per l'evento FrUK-tober2024 organizzato da @imgigglesita su Tumblr (https://www.tumblr.com/imgigglesita) incentrate esclusivamente sulla coppia FrUK! A ogni giorno di ottobre il suo capitolo corrispondente. Non è necessario leggerli in ordine, trovate i titoli dei capitoli nell'elenco per leggere quelli che vi interessano di più. [Coppia principale: FrUK. Altre coppie che potrebbero comparire nei prossimi capitoli: Spamano, Gerita, USUK, altre] !!! Maybe I'll translate these one-shots in English but I still don't know !!!
Efp Fanfiction:
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D'estate succede purtroppo... Ma come si fa?😪
Io volevo andare al mare🌊🐾😞
Ieri sera, a cena, lei dice borbottando: “Quest'anno voglio cambiare, voglio stare al mare per un mese.”
Tutti quanti: “Che meraviglia, tutti insieme!!”
“Che bello!!! - penso io - La famiglia sono anch'io, e già sogno il mare e le corse furibonde. Lui che gioca con la palla, quella bella, quella gialla... Io che la rincorro, la prendo e la riporto indietro...”
Dopo, in camera da letto, c'è stata una discussione:
“Come facciamo con il cagnolino?”
“Arrangiati, sei tu il padrone!!!” ...
Questa mattina presto lui mi chiama: “Dai, andiamo.”
Mi mette il collarino un po' troppo stretto, ma non sto lì a brontolare... Dopo andiamo al mare!!!!
Salgo in macchina saltando, e quasi quasi faccio un capitombolo.
E partiamo, ma... Come mai così lontano?
Scendiamo e lui mi fa una grande pena, chissà quanta fatica fa a portare quella catena... Poi l'attacca al mio collare. “Certo - penso io - vorrà giocare.” ...
L'attorciglia attorno a un palo... Cosa vorrà fare?
La sua macchina riparte... “Dai, sarà uno scherzetto come quando si nasconde e io lo ritrovo, questo furbetto!”
Passa il tempo, viene sera ed io ci penso...
“Sarà per quella volta che ho fatto un po' di pipì sotto il letto della bambina? Sarà per il divano che ho rosicchiato?”
Viene la notte, fredda e scura, e lui lo sa che ho paura... Ma se torna lo perdono, io non sono come un umano.
Mi addormento lì per terra, senza bere né mangiare...
Io vorrei, ma per quanto mi sforzi, non riesco più a sognare...
Io volevo solo andare al mare..
-Dal Web
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Sono cresciuta senza fretta e le parole che ho sentito erano masticate e sputate insieme a ossa di prugne acerbe, olio piccante e bucce di uva gialla. I miei dolci non sono di zucchero, ma affogati di nettare e miele. Il mio pane è bruciato ai lati, la pasta fresca è senza uova. Adesso più che mai tutto è in magra. Le strade strette come ruscelli le case cosi affamate brillano i loro scheletri alle lame del sole. Una pelle, le case, non l’hanno mai avuta. Anche io qua ho fame e mangio le storie che prepara mia nonna, i fiori di sambuco e glicine, il polline dei cipressi che scende come la nebbia. Le mie fatine hanno un’ala rotta e piroettano fino a terra scendendo dai pini alti. Le mie parole, che puoi sentire, evaporano inzuppate di succo di more e sono sporche di polvere e gasolio. Intanto i vecchi aspettano masticano e sputano, appollaiati sui muri specchi nelle loro città.
Julia Grisafi
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Ricorda di Joy Harjo
Ricorda il cielo sotto cui sei nato,
impara tutte le storie delle stelle.
Ricorda la luna, apprendi chi è.
Ricorda il sorgere del sole all'alba, il più
potente momento del tempo. Ricorda il tramonto
e l'andar verso la notte.
Ricorda la tua nascita, e tua madre lottò
per darti forma e respiro. Tu sei testimonianza
della vita sua, di quella di sua madre e così via.
Ricorda tuo padre. Anch'egli è la tua vita.
Ricorda la terra di cui condividi la pelle:
terra rossa, terra nera, terra gialla, terra bianca,
terra marrone, noi siamo terra.
Ricorda le piante, gli alberi, il mondo animale, che
hanno come noi le loro tribù, famiglie, storie.
Parla con loro, ascoltali. Sono poesie viventi.
Ricorda il vento. Ricorda la sua voce. Conosce
l'origine dell'universo.
Ricorda che tu sei tutto il popolo e tutto il popolo
è te.
Ricorda che sei questo universo e questo universo
è te.
Ricorda che tutto è in movimento, in crescita, tutto è te.
Ricorda che il linguaggio viene da tutto questo.
Ricorda la danza che è linguaggio, che è vita.
Ricorda.
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“ Il giorno prima, i combattimenti erano stati saltuari e senza esito. Nei punti di scontro il fumo della battaglia era rimasto sospeso tra gli alberi sotto forma di cortine azzurre finché non furono dissolte dal cadere della pioggia. Nella terra ammollata le ruote dei cannoni e dei carri di munizioni tagliavano profondi solchi irregolari, e i movimenti della fanteria sembravano impediti dal fango che si attaccava alle scarpe dei soldati quando, con le divise inzuppate e i fucili malamente protetti dalle mantelline dei cappotti, si trascinavano di qua e di là in linee sinuose per la foresta gocciolante e il campo allagato. Ufficiali a cavallo, col volto che spuntava sotto il cappuccio di tela gommata luccicante come un elmo nero, si facevano strada, isolatamente o a gruppetti casuali, andando avanti e indietro apparentemente senza meta e senza ricevere attenzione da nessuno tranne che dai colleghi. Qua e là qualche morto col vestito sporco di terra, la faccia nascosta da una coperta o all'aria, gialla e terrea sotto la pioggia, aggiungeva la sua influenza demoralizzante a quella degli altri squallidi elementi della scena e intensificava la desolazione generale con un particolare effetto depressivo. Erano molto ripugnanti, questi relitti d'uomini, niente affatto eroici, e nessuno sentiva il contagio del loro patriottico esempio. Morto sul campo dell'onore, sí; ma il campo dell'onore era tanto bagnato! Fa una certa differenza. La battaglia campale che tutti s'erano aspettata, non c'era stata; nessuno dei piccoli vantaggi derivati, ora a questa, ora all'altra parte, in scontri accidentali e isolati, avevano avuto seguito. Attacchi portati senza convinzione provocavano una resistenza ottusa che si accontentava di respingerli. Gli ordini venivano eseguiti con fedeltà meccanica, nessuno faceva niente di piú del suo dovere. — L'esercito è codardo oggi, — disse il generale Cameron, comandante della brigata federale, al suo aiutante maggiore. — L'esercito ha freddo, — rispose l'ufficiale al quale erano state rivolte quelle parole, — e poi... certo, non ha voglia di finire come quello lí. E indicò uno dei cadaveri che giaceva in una pozzanghera; il fango schizzato dagli zoccoli dei cavalli e dalle ruote dei cannoni gli aveva inzaccherato la faccia e i vestiti. Anche le armi da fuoco sembravano contagiate da questa neghittosità militare. Il crepitio dei fucili suonava apatico e poco convincente. Non aveva senso e non destava quasi attenzione né ansia da parte degli altri reparti non direttamente impegnati nella sparatoria e delle riserve in attesa. Uditi da vicino, gli scoppi dei cannoni erano fiacchi in volume e timbro: mancavano di mordente e di risonanza. Sembrava che i pezzi sparassero a salve con cariche ridotte. E cosi la futile giornata si trascinò alla sua tetra fine. Segui una notte di disagio, poi una giornata d'apprensione. “
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Brano tratto dal racconto Un tipo d’ufficiale raccolto in:
Ambrose Bierce, Storie di soldati, traduzione di Antonio Meo, nota introduttiva di Francesco Binni, Einaudi (collana Centopagine n° 41, collezione di narratori diretta da Italo Calvino), 1976; pp. 132-133.
[Edizione originale: Tales of Soldiers and Civilians, San Francisco: E.L.G. Steele, 1891]
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Le canzoni estive più belle dal 1960 al 2024
Le canzoni estive più famose Le canzoni estive più belle dal 1960 al 2024, una selezione delle canzoni più famose delle varie estati con autore, titolo, anno di produzione e parecchi video. Cosa sarebbe l'estate senza alcune canzoni che ne segnano l'epoca, le avventure, i ricordi mitici. Le canzoni estive hanno un fascino particolare che le rende memorabili, spesso associandole a momenti di festa, relax e allegria. Ecco una lista delle migliori e più famose canzoni estive degli ultimi 60 anni. Per chi era presente in quegli anni, sarà un gran bel tuffo nell'oceano dei ricordi; per gli altri è invece l'occasione per (ri)ascoltare le canzoni che hanno segnato le estati dei propri genitori, o dei propri nonni. Tutte queste canzoni hanno lasciato un segno importante nel panorama musicale internazionale, diventando colonne sonore delle estati di molte persone in tutto il mondo. Gli Anni '60 Gino Paoli - Sapore di sale - 1963 Edoardo Vianello - Abbronzatissima - 1963 Peppino di Capri - St. Tropez Twist - 1962 Mina - Tintarella di Luna - 1959 Piero Focaccia - Stessa spiaggia, stesso mare - 1963 Los Marcellos Ferial - Sei diventata nera - 1964 Nico Fidenco - Legata a un granello di sabbia - 1961 Rocco Granata - Marina - 1959 Adamo - La notte - 1965 Gianni Pettenati - Bandiera gialla - 1966 Riccardo Del Turco - Luglio - 1969 Mario Tessuto - Lisa dagli occhi blu - 1969 Louiselle - Andiamo a mietere il grano - 1965 Rocky Roberts - Stasera mi butto - 1967 The Beach Boys - Surfin' USA - 1963 California Girls - The Beach Boys - 1965 Scott McKenzie - San Francisco - 1967 Summer in the City - The Lovin' Spoonful - 1966 Under the Boardwalk - The Drifters - 1964 Gli Anni '70 Donatella Rettore - Splendido splendente - 1979 Lucio Battisti - Fiori rosa fiori di pesco - 1970 Orietta Berti - Fin che la barca va - 1970 Patty Pravo - Pazza idea - 1973 Umberto Tozzi - Gloria - 1979 Francesco De Gregori - Rimmel - 1975 Umberto Balsamo - Balla - 1979 Oliver Onions - Sandokan - 1976 Alan Sorrenti - Tu sei l'unica donna per me - 1979 Adriano Pappalardo - Ricominciamo - 1979 Viola Valentino - Comprami - 1979 Donna Summer - Hot Stuff - 1979 ABBA - Dancing Queen - 1976 Bee Gees - Stayin' Alive - 1977 Jimmy Buffett - Margaritaville - 1977 https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLN7AdavxIea58XCMJDXbrwUApsyoCpNXc Gli Anni '80 Righeira - Vamos a la playa - 1983 Giuni Russo - Un'estate al mare - 1982 Gruppo Italiano - Tropicana - 1983 Lu Colombo - Maracaibo - 1981 Marcella Bella - Nell'aria - 1983 Donatella Rettore - Kobra - 1980 Miguel Bosé - Bravi ragazzi - 1982 Tony Esposito - Kalimba de Luna - 1984 Luis Miguel - Noi, ragazzi di oggi - 1985 Eros Ramazzotti - Terra promessa - 1984 Katrina and the Waves - Walking on Sunshine - 1983 Bryan Adams - Summer of '69 - 1984 The Go-Go's - Vacation - 1982 Blondie - The Tide Is High - 1980 Gli Anni '90 Francesco Baccini e Ladri di biciclette - Sotto questo sole - 1990 Luca Carboni - Mare mare - 1992 883 - Nord Sud Ovest Est - 1993 Alex Britti - Solo una volta (o tutta la vita) - 1998 Lucio Dalla - Attenti al lupo - 1990 Articolo 31 - Tranqi funky - 1996 Fiorello - Spiagge - 1991 Raf - Il battito animale - 1993 Irene Grandi - Bum Bum - 1995 Zucchero - Per colpa di chi - 1995 Los Del Rio - Macarena - 1995 Lou Bega - Mambo No. 5 - 1999 Ricky Martin - Livin' la Vida Loca - 1999 DJ Jazzy Jeff & The Fresh Prince - Summertime - 1991 https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLficH3Qnhpmi0CTaL9CoPbasdgReFk8wz Gli Anni 2000 Anastacia - I'm Outta Love - 2000 Bomfunk MC's - Freestyler- 1999 Bon Jovi - It's My Life - 2000 Shivaree - Goodnight Moon - 1999 Eiffel 65 - Move Your Body - 1999 Paola e Chiara - Vamos a bailar- 2000 Eiffel 65 - Too Much of Heaven - 2000 Madonna - Music- 2000 Nelly - Hot in Herre - 2002 Beyoncé - Crazy in Love - 2003 Shakira - Hips Don't Lie - 2006 The Black Eyed Peas - I Gotta Feeling - 2009 Gli Anni 2010 Yolanda Be Cool - We No Speak Americano - 2010 Pitbull - Oye Baby (feat. Nicola Fasano) - 2010 Dennis Ferrer - Hey Hey - 2009 Bob Sinclar - I Wanna (feat. Shaggy e Sahara) - 2010 Alex Gaudino - I'm in Love - 2010 Angie Be - Soundwaves - 2009 Dirty South - Phazing (feat. Rudy) - 2010 Lucenzo - Vem dançar kuduro (feat. Big Ali) - 2010 Eiffel 65 - Move Your Body (2010 Golden Remixes) - 2010 Molella - Paradise (feat. Alessia D'Andrea) - 2010 Steve Watt - Give It Up (feat. Jean Philippe) - 2010 Riva Starr - Splendido (feat. Donatella Rettore) - 2010 Rls - Festa (feat. Sandra Godoy) - 2010 Mads Langer - You're Not Alone - 2009 Gabriella Cilmi - On a Mission - 2010 Crookers - Festa festa (feat. Fabri Fibra e Dargen D'Amico) - 2010 Après La Classe - Mammalitaliani - 2010 Iyaz - Replay - 2009 Omega - Si te vas / Que tengo que hacer (feat. Daddy Yankee) - 2009 Zero Assoluto - Grazie - 2010 Modà - Sono già solo - 2010 The Baseballs - Umbrella - 2009 Luis Fonsi ft. Daddy Yankee - Despacito - 2017 Robin Thicke ft. T.I. & Pharrell - Blurred Lines - 2013 Daft Punk ft. Pharrell Williams - Get Lucky - 2013 Ed Sheeran - Shape of You - 2017 Gli Anni 2020 BoomDaBash & Alessandra Amoroso - Karaoke - 2020 Achille Lauro - Bam Bam Twist (feat. Gow Tribe) - 2020 Takagi & Ketra feat. Elodie, Mariah & Gipsy Kings - Ciclone - 2020 Irama - Mediterranea- 2020 Purple Disco Machine - Hypnotized (with Sophie & The Giants) - 2020 Master KG - Jerusalema (feat. Nomcebo Zikode) - 2019 Mahmood feat. Feid & Sfera Ebbasta - Dorado - 2020 Francesco Gabbani - Il sudore ci appiccica - 2020 Harry Styles - Watermelon Sugar- 2019 (singolo rilasciato come parte dell'album "Fine Line") LP - The One That You Love - 2020 Lady Gaga & Ariana Grande - Rain On Me - 2020 Tiziano Ferro Feat. Jovanotti - Balla per me - 2020 Fedez & Robert Miles - Bimbi per strada (Children) - 2020 Purple Disco Machine - Hypnotized (with Sophie & The Giants) - 2020 Giusy Ferreri & Elettra Lamborghini - La Isla- 2020 Harry Styles - Watermelon Sugar - 2020 Sangiovanni - Malibù - 2021 Rocco Hunt - Teoreama - 2022 Rocco Hunt - L'estate dei sogni - 2022 Rocco HuntTakagi & Ketra feat. Elodie, Mariah & Gipsy Kings - Ciclone - 2020 Gianni Morandi - Supereroi - 2022 Gruppo Italiano (remix) - Tropicana - 2023 The Weeknd - Blinding Lights - 2020 Dua Lipa ft. DaBaby - Levitating - 2020 Jawsh 685 and Jason Derulo - Savage Love (Laxed - Siren Beat) - 2020 https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLRidd9lFZ0GbJ4uc618F_CLF546TXgyHZ Ecco alcune delle canzoni estive più ascoltate del 2024 Cubalibre - Giorgia Malerba Elettra Lamborghini - Bachata senza sosta Elodie - Black Nirvana Alessandra Amoroso e BigMama - Mezzo rotto Emis Killa e Fedez - Sexy Shop Angelina Mango - Melodrama Loredana Bertè ed Eiffel 65 - Bestiale Paola & Chiara - Festa totale Benji & Fede - Musicale animale Tony Effe e Gaia - Sesso e Samba Sempre sulla musica puoi anche visitare queste pagine: A short history of pop music Entertainment Music and Dancing Drive & Listen Best Christmas Songs Christmas Songs Read the full article
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Ti è giunto il mio reclamo, dimmelo, ti giungeva, nelle notti aperte di stelle fredde ora, nell’autunno, nella danza gialla dei venti affamati e delle foglie cadute! Dimmelo, ti giungeva, ululando o come, o singhiozzando, nell’ora del sangue fermentato quando la terra cresce e si curva pulsando sotto il sole che la irraggia con le sue code d’ambra? Dimmelo, mi sentisti arrampicarmi verso la tua forma attraverso tutti i silenzi, e tutte le parole?
#pablo neruda#neruda#poesia#poesie#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#amore#frasi#amare#pensieri#riflessioni#libri letti
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IO VOLEVO ANDARE AL MARE🥺🥺🥺
Ieri sera, a cena, lei dice borbottando: “Quest'anno voglio cambiare, voglio stare al mare per un mese.”
Tutti quanti: “Che meraviglia, tutti insieme!!”
“Che bello!!! - penso io - La famiglia sono anch'io, e già sogno il mare e le corse furibonde. Lui che gioca con la palla, quella bella, quella gialla... Io che la rincorro, la prendo e la riporto indietro...”
Dopo, in camera da letto, c'è stata una discussione:
“Come facciamo con il cagnolino?”
“Arrangiati, sei tu il padrone!!!” ...
Questa mattina presto lui mi chiama: “Dai, andiamo.”
Mi mette il collarino un po' troppo stretto, ma non sto lì a brontolare... Dopo andiamo al mare!!!!
Salgo in macchina saltando, e quasi quasi faccio un capitombolo.
E partiamo, ma... Come mai così lontano?
Scendiamo e lui mi fa una grande pena, chissà quanta fatica fa a portare quella catena... Poi l'attacca al mio collare. “Certo - penso io - vorrà giocare.” ...
L'attorciglia attorno a un palo... Cosa vorrà fare?
La sua macchina riparte... “Dai, sarà uno scherzetto come quando si nasconde e io lo ritrovo, questo furbetto!”
Passa il tempo, viene sera ed io ci penso...
“Sarà per quella volta che ho fatto un po' di pipì sotto il letto della bambina? Sarà per il divano che ho rosicchiato?”
Viene la notte, fredda e scura, e lui lo sa che ho paura... Ma se torna lo perdono, io non sono come un umano.
Mi addormento lì per terra, senza bere né mangiare...
Io vorrei, ma per quanto mi sforzi, non riesco più a sognare...
Io volevo solo andare al mare..
Pensateci bene prima di prendere un cane..
Gabriella Dimastrodonato
testo dal web
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Sento la tua tenerezza… – Pablo Neruda
Sento la tua tenerezza avvicinarsi alla mia terra, spiare lo sguardo dei miei occhi, fuggire, la vedo interrompersi, per seguirmi fino all’ora del mio silenzio assorto, della mia ansia di te. Ecco la tua tenerezza d’occhi dolci che attendono. Ecco la tua bocca, parola mai pronunciata. Sento che mi sale il muschio della tua pena e mi cresce tentoni nell’anima infinita.
Questo era l’abbandono, e lo sapevi, era la guerra oscura del cuore e tutto, era il lamento sprezzato di angosce commosse, e l’ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, ed era questo la mia vita era questo che l’acqua dei tuoi occhi portava, era questo che stava nel cavo delle tue mani.
Ah, farfalla mia e voce di colomba, ah coppa, ah ruscello, ah mia compagna! Il mio richiamo ti raggiunse, dimmi, ti raggiungeva nelle ampie notti di gelide stelle ora, nell’autunno, nella danza gialla dei venti affamati e delle foglie cadute!
Dimmi, ti giungeva, ululando o come, o singhiozzando, nell’ora del sangue fermentato quando la terra cresce e vibra palpitando sotto il sole che la riga con le sue code d’ambra? Dimmi, m’hai sentito arrampicarmi fino alla tua forma per tutti i silenzi, per tutte le parole?
Mi son sentito crescere. Mai ho saputo verso dove. Al di là di te
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Il giorno in cui il peso sulle tue spalle si attutisce e inciampi, possa l'argilla danzare per bilanciarti. E quando i tuoi occhi si congelano dietro la finestra grigia e il fantasma della perdita entra in te, possa uno stormo di colori, indaco, rosso, verde e azzurro venire a risvegliare in te un prato di gioia.
Quando la tela si sfilaccia nel ricciolo del pensiero e una macchia di oceano si annerisce sotto di te, possa venire attraverso le acque un sentiero di gialla luce lunare per portarti sano e salvo a casa.
Possa il nutrimento della terra essere tuo, possa la chiarezza della luce essere tua, possa la fluidità dell'oceano essere tua, possa la protezione degli antenati essere tua. E così possa un vento lento avvolgere queste parole d'amore intorno a te, un mantello invisibile per badare alla tua vita.
John O'Donohue art by Jungsuk Lee ********************* The day when weight on your shoulders you soften and you stumble, may the clay dance to balance you. And when your eyes they freeze behind the gray window and the ghost of loss enter you, may a flock of colors, indigo, red, green and blue come to awaken in you a meadow of joy.
When the canvas frays in the curl of thought and a patch of ocean it blackens under you, may come through the waters a path of yellow moonlight to bring you home safely.
May the nourishment of the earth be yours, may the clarity of the light be yours, may the fluidity of the ocean be yours, may the protection of the ancestors be yours. And so may a slow wind wrap these words of love around you, an invisible cloak to look after your life.
John O'Donohue art by Jungsuk Lee
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Joy Harjo
La poesia di Joy Harjo è “linguaggio dell’anima” ed è fatta di paesaggi, storie, visioni, tempi che si intrecciano e si confondono, legami vivi tra le generazioni, canti e musica. “Dentro di me c’è un vecchio Creek che spesso partecipa al mio lavoro quando scrivo,” ha dichiarato. “È il mio bisnonno, Henry Marsey Harjo, che cammina con me in questo mondo, sebbene non con sembianze terrene e in questo tempo”. È una poesia che si nutre di storia, sogno, mito, realtà archetipiche, fede, e dà voce alle tradizioni dei nativi in una lingua contemporanea di grande potenza espressiva. Le sue radici affondano nel mondo naturale e dello spirito e attingono a una forza salvifica che sa trasformare il trauma in guarigione.
"Ricordati" Joy Harjo
Ricordati del cielo sotto il quale sei nato,
conosci tutte le storie delle stelle.
Ricordati della luna, sappi chi è.
Ricordati della nascita del sole all’alba, è il punto
più forte del tempo. Ricordati del tramonto
che si dona alla notte.
Ricordati della tua nascita, come tua madre lottava
per dare forma e respiro a te. Tu sei l’evidenza della
sua vita, di quella di sua madre e della madre di questa.
Ricordati di tuo padre. Anche lui è la tua vita.
Ricordati della terra, tu sei la sua pelle:
pelle rossa, pelle nera, pelle gialla, pelle bianca,
pelle bruna, siamo terra.
Ricordati delle piante, degli alberi, della vita degli animali che
hanno tutti le loro tribù, famiglie, storie. Parla con loro,
ascoltali. Sono poesie viventi.
Ricordati del vento. Ricordati della sua voce che conosce
l’origine dell’universo.
Ricordati che tu sei tutti gli uomini e che tutti gli uomini
sono tu.
Ricordati che tu sei l’universo e che questo
universo sei tu.
Ricordati che tutto è in movimento, tutto cresce, tutto è tu.
Ricordati che la lingua nasce da tutto questo.
Ricordati della lingua della danza, che la vita c’è.
Ricordati.
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Teologi, non vi preoccupate
d’immaginare un paradiso così etereo
che io non ho più voglia
di andarci.
E voi, pittori,
non dipingete ali di angeli
in vortici esangui di azzurro,
ma dipingete questa terra
con le sue nebbie e le sue nuvole,
le sue stagioni e le sue strade
cementate di fango.
Il sole che tramonta nella nebbia
mi sta bene così;
la luna che scompare dietro al monte
mi sta bene così.
La primavera, l’estate, l’inverno, la neve:
la terra verde, la terra gialla, la terra bianca,
mi sta bene così.
Adriana Zarri (1919-2010)
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