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«Quien sólo admite una teología trascendental se llama deísta; quien acepta, además, una teología natural recibe el nombre de teísta. El primero admite que podemos conocer en todo caso la existencia de un ser originario mediante la mera razón, pero sostiene que nuestro conocimiento del mismo es sólo trascendental, a saber, el de un ser que posee toda la realidad, pero que no podemos determinar más detalladamente. El segundo afirma que la razón es capaz de determinar más detalladamente el objeto por analogía con la naturaleza, a saber, como un ser que, a través del entendimiento y la libertad, contiene en sí el fundamento primario de todas las demás cosas. Aquél se representa, pues, una simple causa del mundo (quedando sin decidir si lo es por necesidad o lo es libremente); éste se representa, en cambio, un creador del mundo.»
Immanuel Kant: Crítica de la razón pura. Editorial Alfaguara, pág. 524. Madrid, 1998.
TGO
@bocadosdefilosofia
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2375- Los teístas temen que la gente piense por sí misma; los ateos temen que no lo haga.
Dan Barker
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“El hombre se ha hecho plena, íntegramente problemático; ya no sabe lo que es, pero sabe que no lo sabe”
Max Scheler

Fue un filósofo alemán, nacido en Múnich en agosto de 1874, de gran importancia en el desarrollo de la fenomenología, la ética y la antropología filosófica, además de ser un clásico dentro de la filosofía de la religión.
Max se bautiza en la iglesia católica, su padre era protestante y su madre judía.
Al finalizar sus estudios básicos, se matricula en la Universidad de Múnich pero al siguiente año decide trasladarse a la Universidad de Berlin para estudiar filosofía y sociología.
En 1897 presenta su tesis doctoral dirigida por Rudolf Eucken, quien fuera galardonado con el Premio Nobel de Literatura en 1908.
Su escrito “El método trascendental y el psicológico” le hace merecedor del nombramiento de docente en la Universidad de Jena y es en 1902 cuando conoce al filósofo y matemático alemán Edmund Husserl.
El encuentro con Husserl le hace quedar marcado por el denominado método fenomenológico (el estudio filosófico del mundo, a través directamente de la conciencia).
Derivado de un escándalo provocado por su esposa, de conducta inmoral, Scheler se ve obligado a abandonar la docencia y se traslada a Berlín en donde con el apoyo de sus amigos y de su incansable capacidad de trabajo, permitió que afloraran la mayoría de sus mejores y más importantes obras.
Scheler se divorcia de su esposa y contrae matrimonio civil con su alumna María Scheu, en donde fue considerado como apóstata por los creyentes y cristiano disimulado por los si creyentes.
Dentro de algunas de las instituciones más importantes destacan; “El resentimiento de la moral” (1912), “Los ídolos del conocimiento de sí mismo” (1912), “El formalismo en la ética y la ética material de los valores” (1913), “Muerte y supervivencia” (1911-1914) entre muchos otros.
Es muy difícil pensar en gran parte de la ética, de la psicología o de la antropología del siglo XX sin la influencia de Scheler. Sus aportaciones en la filosofía de la religión, y en la Teología moral fueron decisivas.
Se han distinguido tres etapas en la vida de Scheler y en su posición doctrinal. Durante su juventud estuvo dominado por la influencia de Eucken, después seguirá la influencia fenomenológica de Husserl, sin perder sus aficiones vitalistas y afectivistas de Eucken, y su madurez por su posición teista.
La filosofía de Scheler considera fundamentalmente tres problemas o cuestiones dobles; el conocimiento, y los valores, la vida y el hombre, los sentimientos y Dios.
La persona es para Scheler esencialmente espiritual. El espíritu no es, propiamente, ni la inteligencia ni la voluntad: es más bien un principio nuevo. El acto de separar la existencia y la esencia constituyen la característica diferencial del espíritu humano. En conjunto, el espíritu de la objetividad.
A cada persona corresponde un mundo y a cada mundo una persona, en donde la persona-individuo se articula en una comunidad.
El hombre como realidad natural no escapa a su animalidad, pero el hombre también tiene otro sentido: es el ser que ora, que aspira a trascender; es el buscador de Dios. En donde Dios es un ser vivo y personal.
Max Scheler muere en Fráncfort de Meno en mayo de 1927 a la edad de 52 años.
Fuentes: Wikipedia, filosofía.org
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La Demonolatria è il culto dei demoni e ha lo scopo di riscoprire la parte divina all’interno delle persone ma non solo, ogni praticante punta ad entrare in sintonia con le energie che lo circondano. Il culto dei demoni include il concetto dell’auto-deificazione, si mira a vedere attraverso gli occhi delle divinità e di elevarsi. L’uomo è essenzialmente un essere divino. Non è demonologia come molti pensano.
Ogni praticante non accetta alcuna forma di violenza e di conseguenza nessun sacrificio.
Essa è un culto in cui le entità demoniache sono adorate e trattate come divinità, da cui si può apprendere per migliorare sé stesso, impara da loro. Si rifiuta qualsiasi idea o concezione che proviene dalla mitologia cristiana.
La pratica consiste nella venerazione dei demoni e in pratiche meditative e comunicative. Si accetta l’idea della congrega e del sacerdozio.
La magia non appartiene al culto e solo il praticante può scegliere se integrarla. Un praticante può decidere di praticare magia demoniaca, ovvero invocazione delle intelligenze divine attraverso un rituale di tipo cerimoniale, con creazione di cerchio elementale e oggettistica rituale come calici, spade, ect. Praticare magia demoniaca significa entrare in una connessione armoniosa con le energie che ci circondando.
È importante che ciò avvenga senza forzature e nel completo rispetto della divinità quindi non si evoca un demone e obbligarlo ad assisterci, piuttosto, invocare e chiedere di presenziare al nostro rituale. Questo risulterà molto più utile. Le definizioni di evocazione e invocazione sono diverse rispetto a quelle tradizionali nella magia cerimoniale: l’Invocazione è la richiesta di presenziare ad un rituale per ottenere assistenza, sostegno o ispirazione; l’Evocazione non rispetta la volontà di un demone ma è bensì una costrizione.
All’interno del culto possiamo trovare due rami:
Demonolatria moderna: Un demonolatra moderno vede i demoni come pura energia o forze elementali che un praticante può indirizzare verso un obiettivo da lui designato. Questo viene fatto attraverso un rituale. In questo caso non c’è venerazione;
Demonolatria tradizionale o teista: I demoni sono vere e proprie divinità con una propria attitudine e preferenza. In questo caso c’è venerazione.
L’origine della Demonolatria è un argomento che viene erroneamente ricondotta al cristianesimo. La nascita della Demonolatria è da ricercare in un periodo ancora più antico della creazione del cristianesimo: la filosofia ermetica, la religione e la teosofia dell'Antico Egitto sono la fonte e il fondamento della Demonolatria.
Possiamo senza alcun dubbio dire che la Demonolatria è una diretta discendente delle Scuole Spirituali degli antichi insegnamenti egizi, che possono provenire o meno da una cultura ancora più antica.
Il culto è cambiato ed evoluto, ma la Demonolatria ha conservato molto delle sue origini. Demonolatria è semplicemente un'etichetta moderna usata per descrivere colui che comunica, adora e cerca la saggezza dalle intelligenze divine.
L'intelligenza divina può anche venire dal Sé attraverso una saggezza intrinseca che ognuno di noi possiede, che è uno degli insegnamenti più basilari degli antichi Egizi - che siamo come Dei e anche Divini per la sostanza stessa dei nostri esseri.
I principi ermetici nella Demonolatria
1.Il principio del Mentalismo: Tutto è mente, l’Universo è mentale
In Demonolatria il Tutto viene rappresentato da Satana. La fonte di tutto ciò che conosciamo, che percepiamo e che ci aiuta nel manifestare la nostra volontà, principalmente attraverso rituali è Satana. Difatti viene visto come l’unione di tutti gli elementi, colui che riassume in pieno ogni legge dell’Universo Mentale.
2. Il principio della corrispondenza: Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra
In Demonolatria la conoscenza di noi stessi è fondamentale per poter progredire e conoscere leggi e parti del mondo più alti e complessi è proprio questo che intendiamo. Ogni parte di questo mondo e dell’universo stesso per noi è rappresentata da un demone che sono a livelli superiori. Conoscendo noi stessi, ogni parte che compone il nostro essere possiamo salire in alto comprendendo anche ciò che si trova più in alto in modo da essere sempre in armonia.
3. Il principio della vibrazione: Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete
In Demonolatria le vibrazioni corrispondono alle energie del nostro corpo e governabili attraverso esercizi di meditazione. Anche i demoni sono energia e come tale vibrano intorno a noi. Riusciamo a percepirli quando iniziamo a sviluppare una certa sensibilità, che molti hanno fin dalla nascita.
4. Il principio della polarità: Tutto è duale, tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Non esiste ciò che è assoluto ma solo diversi gradi della stessa.
In Demonolatria non esistono il bianco o nero ma tante sfumature di grigio quindi tutto ciò che è nel mezzo e agli estremi che non sono necessariamente opposti.
5. Il principio del ritmo: Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo. L’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra e tutto si compensa nel ritmo
Nella Demonolatria la ricerca di un equilibrio è uno degli obiettivi di ogni praticante. Noi accettiamo entrambi i poli: la vita e la morte, la pace e la guerra, e così via, perché crediamo che ogni cosa debba essere accolta per essere davvero in pace con sé stessi. Noi lavoriamo su questo attraverso l’aiuto dei demoni, nostre divinità.
6. Il principio di causa ed effetto: Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge, il caso è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge
In Demonolatria ogni demonolatra prima di prendere la decisione di fare qualcosa deve riflettere poiché tutto ciò che verrà dopo sarà solo colpa o merito di chi ha compiuto quell’azione. Dobbiamo prenderci ogni responsabilità. Tutto è nelle nostre mani.
7. Il principio di genere: Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile.
In Demonolatria il principio maschile e femminile vive contemporaneamente all'interno dei demoni, poiché esseri divini, oltre che perfetti. E' possibile che una di queste caratteristiche sia più forte dell'altra e porta il demone ad essere considerato maggiormente secondo uno dei due principi, ma ciò non toglie che la loro essenza è duplice.
I PRINCIPI ERMETICI NELLA DEMONOLATRIA SONO UNA RIVISITAZIONE DI REGINA DEMONAE, NON DIAMO A NESSUNO IL PERMESSO DI PRENDERLI SENZA IL NOSTRO CONSENSO.
@corvusreginae @reginademonae
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K'at __________________________________________ Brenda Granados Segovia / Zael von Mazon __________________________________________ Ciudad Universitaria, UNAM. Noviembre 2022 - Marzo 2023 __________________________________________
En el marco del programa 70/15 Rehabitar CU: patrimonio vivo y dinámico, la Coordinación de Difusión Cultural de la UNAM y Háptō presentaron K’at, una experiencia artística en formato de sesión abierta de dibujo expandido y sonido. Esta exploración performática abordó la reconstitución del cuerpo a través de la producción de comunidades presenciales efímeras, mediante el dibujo, la meditación acusmática y la improvisación sonora y vocal.
Nos reunimos nuevamente en un mismo espacio concreto, donde la arquitectura, el movimiento, el sonido y la obra plástica de Ciudad Universitaria reconfiguraron las relaciones entre las personas.
El eco de estos fenómenos atravesó la piel, restaurando la materialidad del cuerpo y su conciencia colectiva. Así, el cuerpo emergió de la sombra para fundirse nuevamente en la complejidad del vivir.
Gracias a Lizzette Nava por la invitación y todas las facilidades. __________________________________________ Registro: Lizzette Nava y Laura Herrera Teista.
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"Samagon TV" pristato: politinių lavonėlių melagystės (video)
Ne kartą teistas už samagono virimą Vygandas Matusevičius į savo studiją pasikvietė už vairo du kartus pagautą neblaivų Valdą Tutkų. Šie du veikėjai bandė papulti prie valdžios. Vygandas Matusevičius bandė papulti į valdžią su Eduardo Vaitkaus sąrašu, o Valdas Tutkus bandė prasibrauti ir į prezidentus (tik nepavyko surinkti parašų), ir į Seimą su apsišaukėliais “Žemaičiais” bei kitokiais…
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Ateizm i agnostycyzm: Różne ścieżki do bezbożnej duchowości

Ateista, agnostyk, deista, teista... Nie zawsze łatwo jest wyznaczyć granicę między tymi różnymi nurtami lub doktrynami opisującymi relację z Bogiem. Dla niektórych duchowość nie może obejść się bez Boga. Dla innych Bóg nie istnieje, a wiara w Niego może być przeszkodą w angażowaniu się w filozofię i duchowość. Wreszcie dla innych niemożliwe jest ostateczne stwierdzenie kwestii istnienia Boga.
Te różne podejścia prowadzą do kolejnej kwestii: definicji Boga. W zależności od konkretnego przypadku, Bóg może być postrzegany jako Istota Najwyższa, transcendentny Stwórca, manifestujący się lub nie, poznawalny lub niepoznawalny, uosobiony lub nie. Można go również zdefiniować szerzej jako jednoczącą i porządkującą zasadę świata: uniwersalne lub kosmiczne prawo. Czasami Bóg jest również opisywany jako sama natura.
Ateiści i agnostycy, deiści i teiści
Spróbujmy użyć następujących definicji filozoficznych: ateizm (lub niewiara) jest zaprzeczeniem istnienia Boga. Ateizm, który często opiera się na materialistycznym poglądzie, może przejawiać się na różne sposoby: od całkowitego zaprzeczenia duchowości (często połączonego z antyklerykalizmem) po praktyki duchowe oparte na niereligijnym humanizmie. Agnostycyzm to stanowisko tych, którzy twierdzą, że nie mogą wydać ostatecznych oświadczeń na temat Boga i jego istnienia. Agnostycy uważają ideę Boga za niedostępną. Nie odrzucają istnienia Boga, ale nie widzą dowodów na jego istnienie. Dla nich religie są przede wszystkim zjawiskami ludzkimi i społecznymi.
Deizm to stanowisko tych, którzy uznają istnienie bóstwa, zdefiniowanego jako wyjątkowy bóg, transcendentny, ale niepoznawalny i nieokreślony. Bóg ten nie jest bogiem religii. Deiści mówią o istnieniu „najwyższej istoty” bez odniesienia do jakichkolwiek dogmatów czy prawd objawionych. Jest to Bóg uniwersalnego prawa i rozumu, Bóg bez formy, ale obecny wszędzie. Teizm jest wiarą w Boga, zwykle jednego Boga (monoteizm), który jest manifestowany i personifikowany. Ten jeden Bóg jest stwórcą wszystkich rzeczy. Bezpośrednio interweniuje w sprawy ludzi. Objawia się przy pewnych okazjach i ujawnia swoje zamiary.
Na czym więc stoimy? Różnica między ateistami a agnostykami jest oczywista: ateiści zajmują jasne stanowisko w sprawie istnienia Boga (Bóg nie istnieje), podczas gdy agnostycy po prostu wierzą, że nie można obronić zdecydowanego stanowiska w tej kwestii. Teizm jest deizmem, ale z istotnym wymiarem religijnym. Mamy więc do czynienia z różnymi doktrynami lub stanowiskami filozoficznymi. Zrozummy to bardziej szczegółowo.
Różnica między wiarą a duchowością bez Boga
Jak już widzieliśmy, ateizm jest zaprzeczeniem Boga, podczas gdy agnostycyzm jest sceptycyzmem. W filozofii sceptycyzm polega na badaniu rzeczy i idei oraz porównywaniu ich w celu wykazania, że każdy tok rozumowania można obalić lub przezwyciężyć. Sceptycyzm odrzuca niezmienne idee z tego prostego powodu, że nie wiemy, czy są one prawdziwe czy fałszywe.
Jeśli ateizm jest pozycją zamkniętą, agnostycyzm wydaje się bardziej otwarty: jest zaproszeniem do ciągłego wątpienia, do poszukiwania niepoznawalnego. Z pewnością jest to droga do mądrości. Wątpliwość i ostrożność są cechami charakterystycznymi agnostycyzmu, czego nie można powiedzieć o ateizmie. Jednak różnicę między ateizmem a agnostycyzmem można spojrzeć z perspektywy, jeśli chodzi o praktykę duchową. Obu może towarzyszyć bezbożna duchowość, która może przybrać formę uniwersalistycznego humanizmu.

Czy bezbożna duchowość istnieje?
Ateiści i agnostycy mogą uznać za możliwe praktykowanie duchowości bez żadnego odniesienia do Boga lub religii. Podstawowe („święte”) wartości moralne - humanizm, altruizm, współczucie, życzliwość, braterstwo, pokora, sprawiedliwość i piękno - nie potrzebują boga, aby istnieć, być uznawane i kultywowane.
Co więcej, niektóre filozofie Wschodu, takie jak buddyzm i taoizm, obywają się bez Boga, choć funkcjonują jako religie, z dogmatami, rytuałami i duchowieństwem. To pokazuje, że duchowość może istnieć niezależnie od wiary w Boga. Dlatego musimy rozróżnić między duchowością, wiarą w Boga i praktykami religijnymi. Te trzy elementy mogą się pokrywać lub nie.
Posłuszeństwo Bogu: zbawienie czy zguba?
Dla ateistów koncepcja Boga stanowi poważną przeszkodę dla wolnej i autentycznej duchowości. Trzymając się fałszywej idei Boga, który jest stwórcą i regulatorem wszystkich rzeczy, wierzący gubią drogę. Zaślepieni dogmatami, odcinają się od możliwości dostępu do zrozumienia i wiedzy o tym, co istotne.
Z kolei dla deistów duchowość jest niemożliwa bez uznania istnienia Boga: jest to kwestia zbliżenia się do Niego, poddania się Mu. Rzeczywiście, poddanie się Bogu jest drogą do wyzwolenia, ponieważ musimy zaprzeć się samych siebie, aby zmienić orientację w zbawczym kierunku. Wiara w Boga pozwala nam na nowo odkryć nasze prawdziwe miejsce w świecie: oznacza wyrzeczenie się złudzeń i dążenie do podporządkowania się uniwersalnemu prawu, prawu kosmicznemu.
Oznacza także stanie blisko osi świata, blisko studni prawdy. W rzeczywistości wszystko to jest kwestią słownictwa. Jeśli zdefiniujemy Boga jako prawo kosmiczne, wówczas ateizm i deizm można pogodzić. W obu przypadkach duchowość jest ścieżką do humanizmu, altruizmu i miłości, to znaczy ścieżką, która prowadzi do uznania wartości wykraczających poza egocentryczną jednostkę. Pod tym względem wartości religijne, takie jak nadzieja, miłosierdzie, roztropność, wstrzemięźliwość, sprawiedliwość i inne, są bardzo bliskie wartościom duchowości ateistycznej.
Wnioski
Różnica między ateizmem a agnostycyzmem polega nie tylko na poglądach na temat istnienia Boga, ale także na podejściu do duchowości i poszukiwaniu sensu. W świecie, w którym religia, filozofia i nauka przecinają się, ateiści i agnostycy pokazują, że rozwój duchowy jest możliwy poza ramami religijnymi, poprzez poszukiwanie prawdy, miłości i człowieczeństwa. Każdy z nas może wybrać własną ścieżkę, opartą na wątpliwościach lub zaprzeczeniu, wierze w kosmiczny porządek lub w ludzkie wartości. Ostatecznie to właśnie te poszukiwania przybliżają nas do prawdziwej duchowości - tej, która wykracza poza dogmaty i jednoczy nas w dążeniu do zrozumienia świata i naszego w nim miejsca.
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O que torna o ser humano idiota é a educação teista e natalista. JEANVAL
#antinatalism#abortosim#childfreesatemorrer antinatalism#childfreesacidas#childfrees#maternidademata#antinatalism childfrees#childfrees antinatalism#abortolegalseguro#8 billhoes de fodido#ateism realidadedavida antinatalism
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Escribo sobre un folio las cicatrices de mi vida Caigo sobre un pozo. que sensación tan efímera No puedo entender como me afecta la resonancia del teista Como afecta mi día, y hace que caíga en la monotonía
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Heatscar.
Demonio orador del odio,si le pides ayuda,te la dará y también te otorgará más fuerza de la que posees.
Con tan solo implorarle venganza de todos aquellos quienes te lastimaron.
Hate-Heatscar.
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Scintilli nel cielo notturno
Come l'argentea luna,
Mentre stelle e farfalle
Adornano il Tuo capo.
Intere galassie sono dischiuse
Come rose scarlatte
Nel Tuo divino palmo.
Sovrana del Cielo,
Signora dei Venti,
Ti sogno ogni notte
Mentre bacio le Tue sublimi labbra.
Il Tuo volto splendente emerge
Da nuvole dorate,
Il Tuo cuore pulsante
Batte all'unisono col mio.
Lode a Te, Divina Lilith,
Mia adorata Madre.
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“La última meta del ambicioso no es adquirir una cosa de valor, sino ser más estimado que otros”
Max Scheler

Fue un filósofo alemán, nacido en Múnich en agosto de 1874, de gran importancia en el desarrollo de la fenomenología, la ética y la antropología filosófica, ademas de ser un clásico dentro de la filosofía de la religión.
Max se bautiza en la iglesia católica, su padre era protestante y su madre judía.
Al finalizar sus estudios básicos, se matricula en la Universidad de Múnich pero al siguiente año decide trasladarse a la Universidad de Berlin para estudiar filosofía y sociología.
En 1897 presenta su tesis doctoral dirigida por Rudolf Eucken, quien fuera galardonado con el Premio Nobel de Literatura en 1908.
Su escrito “El método trascendental y el psicológico” le hace merecedor del nombramiento de docente en la Universidad de Jena y es pen 1902 cuando conoce al filósofo y matemático alemán Edmund Husserl.
El encuentro con Husserl le hace quedar marcado por el denominado método fenomenológico (el estudio filosófico del mundo, a través directamente de la conciencia).
Derivado de un escándalo provocado por su esposa, de conducta inmoral, Scheler se ve obligado a abandonar la docencia y se traslada a Berlin en donde con el apoyo de sus amigos y de su incansable capacidad de trabajo, permitió que afloraran la mayoría de sus mejores y mas importantes obras.
Scheler se divorcia de su esposa y contrae matrimonio civil con su alumna María Scheu, en donde fue considerado como apóstata por los creyentes y cristiano disimulado por los si creyentes.
Dentro de algunas de las instituciones mas importantes destacan; “El resentimiento de la moral” (1912), “Los ídolos del conocimiento de si mismo” (1912), “El formalismo en la ética y la ética material de los valores” (1913), “Muerte y supervivencia” (1911-1914) entre muchos otros.
Es muy difícil pensar en gran parte de la ética, de la psicología o de la antropología del siglo XX sin la influencia de Scheler. Sus aportaciones en la filosofía de la religión, y en la Teología moral fueron decisivas.
Se han distinguido tres etapas en la vida de Scheler y en su posición doctrinal. Durante su juventud estuvo dominado por la influencia de Eucken, después seguirá la influencia fenomenológica de Husserl, sin perder sus aficiones vitalistas y afectivistas de Eucken, y su madurez por su posición teista.
La filosofía de Scheler considera fundamentalmente tres problemas o cuestiones dobles; el conocimiento, y los valores, la vida y el hombre, los sentimientos y Dios.
La persona es para Scheler esencialmente espiritual. El espíritu no es, propiamente, ni la inteligencia ni la voluntad: es mas bien un principio nuevo. El acto de separar la existencia y la esencia constituyen la característica diferencial del espíritu humano. En conjunto, el espíritu de la objetividad.
A cada persona corresponde un mundo y a cada mundo una persona, en donde la persona-individuo se articula en una comunidad.
El hombre como realidad natural no escapa a su animalidad, pero el hombre también tiene otro sentido: es el ser que ora, que aspira a trascender; es el buscador de Dios. En donde Dios es un ser vivo y personal.
Max Scheler muere en Fráncfort de Meno en mayo de 1927 a la edad de 52 años.
Fuentes: Wikipedia, filosofia.org
#alemania#max scheler#filosofia#catolicismo#alma#espiritu#notas filosoficas#filosofos#filosofando#citas de escritores#citas de filosofos#frases de filosofos#notas de reflexion#frases de reflexion
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Io e @reginademonae ci siamo rese conto che in Italia la Demonolatria dovesse avere un suo spazio, per essere riconosciuta come culto effettivo e per scacciare ogni tipo di disinformazione. Per dare al culto e ai demoni maggiore spazio abbiamo creato un blog di nome In Nomine Excelsi Daemonii !
Noi fondatrici vogliamo aiutare le persone ad accrescere e a trovare la loro via. Il nostro obiettivo è quello di ridare al culto la sua dignità.
Blog : 𝕴𝖓 𝕹𝖔𝖒𝖎𝖓𝖊 𝕰𝖝𝖈𝖊𝖑𝖘𝖎 𝕯𝖆𝖊𝖒𝖔𝖓𝖎𝖎
Mi presento.
Sono Corvus Reginae, praticante di demonolatria tradizionale/teista.
Nel mio percorso spirituale ho introdotto l’utilizzo della magia demoniaca, dato che la ritengo un’ottima forma ritualistica per come vivo il mio credo.
Sono devota e dedicata a Malphas, il mio guardiano, con il quale condivido tantissimi aspetti e concetti.
Ho studiato i tarocchi per la prima volta nella 2018, iniziando con le carte da gioco ed un libricino trovato in libreria.
Da quel momento mi sono appassionata al mondo dell’esoterismo e senza nessun aiuto, ho studiato diversi credi tra cui quello satanista.
A causa di alcuni eventi, ho smesso di studiare ed esercitarmi con le carte dei tarocchi.
Ho iniziato il mio percorso spirituale nel 2021 con serietà e costanza.
Provenendo da un contesto cristiano, la mia prima interazione con un demone è avvenuta con Lucifero, figura che mi ha fatto avvicinare al satanismo.
Dopo vari dubbi su tale credo, ho deciso di percorrere la via demonolatra in modo serio.
Sono un’amante dell’arte, tanto da volerla rendere non solo il mio percorso accademico ma anche lavorativo. Mi interesso di temi sociologici e ascolto musica metal.
Quanto a tematiche esoteriche, mi appassionano, oltre il mondo demoniaco, il mondo dell’alchimia, divinazione, il mondo necromante e tutto ciò che concerne la simbologia occulta (contenuta anche nel mondo artistico).
Nel 2022 ho fondato il progetto In Nomine Excelsi Daemonii insieme alla mia amica, nonché maestra, Regina Demonae.
Il progetto comprende un blog sul web in cui vengono discusse, per la prima volta in Italia, tematiche riguardanti la Demonolatria e i demoni.
Io credo, come @reginademonae, che una buona ricerca si può fondare su una realtà storica attendibile.
Per me è un progetto non solo importante per diffondere consapevolezza sul culto dei demoni a cui, purtroppo, sono stati associati troppi pregiudizi e troppa disinformazione.
Il mio obiettivo è rendere il progetto un mezzo per aiutare i neofiti a trovare la loro strada e a non sentirsi spaesati come lo sono stata io all’inizio del mio percorso.
Il progetto è apolitico. Per leggere l’informativa, consulta il sito.
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Somos tão opostos que simplesmente não dá para entender como a gente se deu tão bem, não consigo entender como uma pessoa tão perfeitinha e teista, conseguiu se dar bem com alguém tão desgraça como eu, mas eu também não quero entender, ter seu carinho, seus abraços, seu afeto já me faz bem, e eu nunca achei que nós iríamos chegar ao ponto de amigos, e pensar que tudo começou simplesmente elogiando seu cabelo lindo, e acredite, você é parte de mim, e nada do que você fizer poderar mudar isso, eu só queria poder te ver bem mais vezes
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Būkite atsargūs - tai ne Vaido Žemaičio anketa
Socialiniai tinklai yra terpė, kurioje žmonės dažnai veikia ne savo vardu ir pavarde. Norėdami išvengti atsakomybės, jie dažnai susikuria paskyras su svetimais vardais ar pavardėmis. Šį kartą, kaip bebūtų gaila, tenka kalbėti apie buvusį draugą, kuris, pasirodo, yra ir “Vaidas Žemaitis”, ir “Aliaksei Shuliakouski”. Po šia paskyra iš tikro slepiasi palangiškis, ne kartą teistas Vaidas Želvys,…
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