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shywyrdarticles · 6 months
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Nex Benedict e il terrorismo stocastico
Per le poche persone che leggeranno ecco una discussione sul "Terrorismo stocastico"
Scrivo questo testo al fine di mettere chiarezza, per quello che posso, su quello che è stato un crimine d'odio che tristemente spesso non viene riconosciuto come tale. Il mio obiettivo in questo articolo è di parlare di Nex Benedict e la prevenibile tragedia avvenuta e di come questi eventi siano tristemente parte di una catena più grande e sistematica di eventi, tentando di mettere luce sul significato di Terrorismo Stocastico che spesso viene sorvolato o volontariamente ignorato. Il fatto che anche a seguito di un evento così chiaro ed eclatante ci siano ancora persone che mettono in dubbio gli avvenimenti rende necessario averne una discussione seria, e nonostante comprenda che in Italia tristemente è un argomento di cui si parla poco, penso sia utile e quantomeno umano provare a vedere come queste dinamiche vengono messe in atto sempre contro le categorie più vulnerabili e bisogna prendere atto di come e quando succede.
-La Vicenda
L'8 febbraio di quest'anno sono stati(presumibilmente) uccisi Nex Benedict(they/them , he/him), studente trans, nonbinary, due spiriti, che frequentava il liceo di Owasso, Oklahoma Le indagini sono ancora in corso¹ ma mi baserò sui dati ad ora disponibili, basti che sono stati assaliti nei giorni precedenti nel bagno scolastico, essendo passata la legge in alcuni stati in America per la quale è obbligatorio andare nel bagno del genere assegnato alla nascita. Le 3 ragazze con le quali è avvenuto l'attacco avevano cominciato nei giorni precedenti ad attuare comportamenti di bullismo, iniziando l'interazione insultandoli, usando nomignoli, e poi quando Nex hanno rovesciato dell'acqua su una delle ragazze, hanno assalito Nex in 3 lasciandoli svenuti e facendo interrompere il conflitto da amici di Nex e operatori scolastici (le dinamiche sono più dettagliate nella fonte)¹
Non era stata chiamata la polizia ne il pronto soccorso bensì la famiglia, e la madre ha quindi portato Nex all'ospedale dove hanno parlato con la polizia che ha detto che entrambe le parti avrebbero probabilmente la stessa colpa, essendo che Nex hanno lanciato l'acqua, invitando a non denunciare.² [Tra le risorse c'è una registrazione video della polizia con assieme un trascritto che spiega gli avvenimenti.²] Nex sarebbero tornati a casa per poi il giorno seguente avere uno svenimento e in seguito essere dichiarati morti. Dettagli sull'autopsia verranno rivelati questi giorni anche se la famiglia sta tentando di contattare medico legale privato per l'autopsia oltre che quello fornito dalla polizia.³
Reazioni e personalità di rilievo
Nex sono stati vittima di un crimine d'odio ma questo genere di crimini non nasce casualmente. Oklahoma è un paese "rosso" ossia nel sistema politico americano, dominato da una destra estremista. Una di queste leggi era appunto quella sulla divisione dei bagni per genere di nascita, evento che se di per sé è osceno, nel contesto delle costanti leggi anti trans e anti lgbtq+ in America serve a creare divisione e radicalizzazione nel paese creando l'immagine che vi sia un dibattito dove il dibattito non c'è. Mettendo spesso minoranze nella situazione di doversi difendere, di dover spiegare che le persone non-binary esistono, che le persone trans non sono adescatrici etc. creando quindi una dinamica dove sembra esserci un confronto, rendono appetibile anche ignorare la scienza o rinnegare le persone di fronte a loro a prescindere da qualsiasi tipo di prova.¹²
Il preside della scuola, Ryan Walters(repubblicano, ossia partito conservatore), ha preso tempo addirittura per parlare di come Dio ha creato solo due generi e di come la sinistra stia tentando di usare la morte di questo studente per motivi politici. È utile far notare che a causa della sua retorica studenti transgender che sono stati intervistatə hanno dichiarato come la sua retorica sia stata vista dagli studenti come permesso al fine di infastidire e attuare atti di bullismo contro di loro.⁸
Il preside della scuola aveva anche da poco contattato una creatrice di Tiktok chiamata nella piattaforma "Libs of tiktok" come supervisore dei media della libreria in Oklahoma al fine di bandire qualsiasi libro che contenga contenuti lgbtq+ friendly o che reputi dannoso per gli studenti. Per chi non lo sapesse "Libs of tiktok" è un canale basato sul ripubblicare eventi considerati "cringe","estremi", etc. E mostrare di cos'è fatta davvero la sinistra(quindi si prende in giro le persone trans e lgbtq+ in generale per lo più) Non andando troppo nei dettagli la presenza di "Libs of Tiktok" ha causato più volte(probabilmente più di quante si voglia ammettere) reazioni violente nella vita reale(esempio di come ha fatto dimettere Tyler Wrynn, insegnante che ha avuto la "colpa" di dire in un tiktok "se i tuoi genitori non ti amano e accettano per come se questo natale, si fottano, sono io i tuoi genitori sono fiero di te bevi un po' d'acqua, ciao!" causando un onda di video e scalpore dalla destra che l'hanno infine fatto dimettere(non è neanche il primo a perdere il lavoro per ragioni del genere a causa di libs of tiktok)⁴'⁵ Altri eventi significativi sono i costanti allarmi bomba che seguono l'account, spesso infatti capita che a seguito di aver rivelato scuole nelle quali "libs of TikTok" ha trovato motivo critica, spesso seguono nei giorni seguenti allarmi bomba anonimi, solitamente falsi ma che costringono le scuole a chiudere anche per vari giorni.¹⁰'¹¹
-Cominciamo quindi a parlare di terrorismo stocastico. Cos'è quindi?
Il terrorismo stocastico è un tipo di terrorismo che si attua senza effettive ordini, capi o strutture dirette di potere. Detto in breve dei terroristi stocastici sarebbero estremisti che non attuano strumenti di radicalizzazione come culti o direttamente chiamando le persone ad agire, bensì rendendo l'ambiente politico/sociale sempre più radicalizzato e sempre più incline a episodi di violenza contro minoranze, creando allo stesso tempo una distanza tra il terrorista stocastico e gli avvenimenti effettivi. Stocastico significa di base un sistema di probabilità casuale(per non andare troppo nello specifico), in questo contesto si basa sul fatto che un terrorista stocastico non sa chi effettivamente farà il gesto,né quando, però costruisce un ambiente dove questo gesto avverrà. Praticamente se io attuo un costante attacco verso un determinato gruppo di persone, rendo il mio pubblico sempre più radicalizzato, o comunque faccio da ponte a contenuti molto più radicalizzanti, è ovvio che prima o poi sfoci in atti violenti. Un esempio è il Buffalo Shooting, dove il ragazzo diciottenne colpevole di aver ucciso 10 persone di colore era stato radicalizzato¹⁴ dalla destra americana a credere alla teoria del rimpiazzamento(che vogliono sostituire la razza bianca, non andrò più a fondo essendo che il più delle persone penso capiscano già dove vadano a parare discorsi del genere) e questo è solo un esempio ma penso sia facile capire cosa si intende ora⁹. Si sta creando un ambiente dove non vanno direttamente a dire ai ragazzi che devono andare a compiere atti di violenza, bensì dove questi atti di violenza sono sottintesi, dove i ragazzi stessi ci penseranno perché sono stati radicalizzati, spesso fa forum anonimi online quali 4chan, al punto da crederci effettivamente, sfruttando la loro debolezza essendo stati praticamente adescati in questo da personalità famose e la comunità stessa.¹⁴'¹⁵ Una sorgente utile aiuta a spiegare vari modi come la destra alternativa americana spesso usa tattiche di reclutamento e quali. ⁶
-La Pipeline
È importante notare che non sono solo i più estremi ad essere colpevoli, è bensì una "pipeline", ossia un percorso che inizia da comportamenti e da video più leggeri e che col tempo porta una persona a radicalizzarsi sempre di più. Può iniziare con dei semplici video di self-help(aiuto personale), che però spesso fungono da ponte a personalità sempre più estreme, ed essendo questo tipo di pipeline quasi sempre rilegata a youtube o piattaforme simili penso sia giusto farsi la domanda di perché questi servizi indirizzano una serie di contenuti che costituiscono una discesa sempre più ripida verso personalità estremiste.¹³ Sono colpevoli di questo anche appunto anche creatori più non esplicitamente estremisti di destra o che verrebbero considerati quasi apolitici. Basta un certo tipo di ambiente e comunità di un creator può divenire un fervente punto di riunione per opinioni di destra, basti vedere la popolarità, soprattutto durante il periodo di Gamergate¹⁶, dei video anti "femministe sjw"¹³. Ci sono molti esempi in questi video che se avrete il tempo di vedere è molto informativo sull'argomento e anzi ho preso molto io stessa dal video per parlarne.⁷
-Fine
Dico tutto ciò soprattutto per tentare di far conoscere la storia di Nex, far vedere quanto viscide possano essere le persone dietro a questo crimine d'odio, ma allo stesso tempo di tentare di capire il contesto nel quale questa violenza sfocia e di come probabilmente è venuta a nascere. Qua è il gofundme della famiglia di Nex Benedict, per favore se potete date qualcosa: https://www.gofundme.com/f/dagny-benedict
Grazie per aver letto, ci saranno molte cose che probabilmente sono al minimo inaccurate però volevo esprimere i miei pensieri sull'argomento. Normalmente preferirei starmi zitta davanti a una cosa del genere però penso sia necessario almeno per quei pochi che leggeranno di non farsi convincere che è un dibattito o una discussione, questo è stato un crimine d'odio, Nex avevano solo 16 anni erano andati in bagno e c'è qualcosa di così terrificante nel pensare che in un contesto del genere le persone trans debbano temere della propria vita. Vederli dire al poliziotto con così tanta certezza che l'attacco era per come erano vestiti e come il poliziotto ignora completamente la cosa, il sapere che anche la scuola stessa in cui andavano è stata così fredda di fronte a una cosa del genere, queste cose mi lasciano onestamente distrutta.
P.S. So che usare i pronomi plurali può causare confusione ma mi sembrava la maniera più adatta di parlare di Nex. P.P.S Aggiornamento sull'articolo: Alcune fonti hanno fornito alcune informazioni riguardo la morte di Nex, è stato dichiarato(anche se l'autopsia non è stata pubblicata) che Nex possano essere morti per suicidio(assunzione eccessiva farmaci) mentre questo non cambierebbe comunque alcuna dinamica penso sia giusto fornire l'informazione, assieme al fatto che la famiglia di Nex, in particolare la nonna, Ms.Benedict, abbia detto che nonostante gli annunci della polizia non bisognerebbe agiungere a conclusioni affrettate riguardo al crimine, e neanche sulla severità dell'aggressione e il ruolo di essa nella vicenda¹⁷'¹⁸, avendo la polizia già ammesso di star velocizzando il caso e di farlo al fine di sviare l'attenzione dei media.¹⁹
Sorgenti:
https://abcnews.go.com/US/nex-benedict-body-camera-footage-interview/story?id=107516210
3. https://www.independent.co.uk/news/world/americas/nex-benedict-death-cause-investigation-b2501551.html
4. https://eu.oklahoman.com/story/news/2024/02/21/libs-of-tiktok-chaya-raichik-oklahoma-under-fire-after-nonbinary-oklahoma-students-dies/72682329007/
5. https://news.yahoo.com/preschool-worker-lost-her-job-134720746.html
8. https://www.nytimes.com/2024/02/23/us/oklahoma-nonbinary-student-superintendent.html
9. https://www.bradyunited.org/fact-sheets/hate-crimes-and-gun-violence
10. https://www.nbcnews.com/tech/internet/libs-tiktok-x-chaya-raichik-bomb-threat-twitter-of-libsoftiktok-rcna102784?cid=sm_npd_nn_tw_ma&taid=65c392be0e6a9c00011984ba
11. https://www.losangelesblade.com/2024/02/08/labeled-stochastic-terrorism-libs-of-tiktok-attacks-nbc-for-same/
12. https://www.youtube.com/watch?v=wmVkJvieaOA
13. https://firstmonday.org/ojs/index.php/fm/article/view/10108/7920
14. https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_manifestos_of_mass_killers
15. "You Wait for a Signal While Your People Wait for You" Manifesto di Payton Gendron
16. https://www.theguardian.com/technology/2016/dec/01/gamergate-alt-right-hate-trump 17. https://twitter.com/mollyhf/status/1768421641132892566 18. https://glaad.org/nex-benedicts-family-releases-statement-with-new-information-about-medical-examiners-findings/ 19. https://popular.info/p/nex-benedicts-mom-raises-doubts-about Risorse relative al testo: 2. https://www.kjrh.com/news/local-news/owasso-police-release-audio-video-recordings-from-investigation-into-nex-benedicts-death 6. https://www.youtube.com/playlist?list=PLJA_jUddXvY7v0VkYRbANnTnzkA_HMFtQ 7. https://youtu.be/pnmRYRRDbuw?si=065sr3iwPWzFRceh
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a-tarassia · 2 years
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I fascist* fasc*steranno?
Vorrei dire che ieri stavo riflettendo sulla situazione attuale, dell’Italia e del mondo, ma non è vero, ci penso tutti i giorni. Non scrivo più di politica, non parlo più di politica, ma come dissi già sempre qui, tutto è politica, ogni nostro atteggiamento porta una conseguenza al mondo perché siamo tutti cittadini del mondo e tutto ci riguarda, tutto è una nostra emanazione in qualche modo. Però non vale più la pena di ridurre gli argomenti ad un contenuto social perché la discussione è sempre bidimensionale, i concetti vengono tagliati con l’accetta, nessuno vede più grigio, nessuno nota le sfaccettature, nessuno legge la stanza, nessuno più si informa per davvero. Pappagalli che sbattono le ali. Ho quarantuno anni e ho militato in realtà politiche e sociali ed ero qui a manifestare quando al governo c’era Fini con B. ho avuto modo di avere un dibattito con lui sulla legalizzazione delle droghe così come con Matrapasqua quando era presidente dell’INPS ho avuto una litigata molto brusca su contratti precari flessibilità e stipendi. Così come, con alcuni di voi, ho partecipato all’ultima mia manifestazione in strada, che fu contro Fontana e la sua Family Day a Verona. Fontana che oggi è pres, della camera. Mi sono fatta picchiare dagli scagnozzi di Alemanno quando era in campagna pre elettorale per Roma (una sua campagna), mi hanno chiuso dentro Villa Ada perché delle teste nere ci anno aggredito con delle bombe carta e coltellini durante un concerto della Banda Bassotti. Ho occupato la fabbrica della Fiat aTermini Imerese. Non conosco il fascismo, so di cosa si tratta, lo so benissimo cos’è il fascismo, ma non l’ho (ancora) vissuto, conosco chi si professa fascista, questo sì, conosco le sue emanazioni che sono giunte fino a noi e si aggirano intorno a noi come uno spettro, ancora come solo spettro. Mi chiederete se secondo me siamo sotto governo fascista, ecco questo al momento non so dirlo e non so se l’attuale squadra abbia i margini di manovra per portare avanti le proprie ideologie perché boy if they have fascist intents. La Russa una volta, quando un tipo nel pubblico di un comizio elettorale gli ha dato del fascista urlando, gli ha risposto “adulatore”, mi fermo qui perché sarebbe come prendere a calci un uomo appeso a testa in giù. La Meloni ha la formazione di destra sociale MSI, fate voi, una figlia di Almirante. Loro fanno così, ti prendono da piccolo, ti promettono scalata e ti formano come un soldato che va in giro ad attaccare volantini con slogan del tipo “l’Italia o è cattolica o non è”. E tu fai la gavetta dal basso, dal pulire i cessi nei centri dei meeting, attacchini manifesti nella notte picchiando gente a caso, organizzi Atreju e poi per varie vicissitudini arrivi a diventare Pres del cons, chiaramente ha un percorso politico alle spalle, che poi sia fascista ecco, quella c’ha na tenacia che Sisifo scansate ed è un prodotto del mondo patriarcale, l’ha formata l’uomo a sua immagine e somiglianza per preservare il sistema delle cose. Di Rodolfo Graziani ha già parlato @autolesionistra molto bene nel suo ultimo post. Urso viene dall’MSI. Poi Calderoli. E Lollobrigida che è il cognato della Meloni. Fontana ha organizzato il family day per difendere la famiglia tradizionale, non dico altro. La Roccella è passata da essere Radicale ad essere antiabortista con motivazioni alquanto discutibili. Zangrillo è il medico di B. Nordio è controverso, diciamo che è sempre stato un esponente della giustizia che a me è sempre sembrato schierato e comunque era un promotore del sì nel periodo del referendum sulla giustizia. Valditara è un nome che era molto in voga durante la riforma Gelmini ed è della stessa scuola Fontana.
Allora io non voglio togliere nulla ad alcuni nomi che mi sembrano anche competenti, mi duole dirlo, ma qualche scelta forse non è stata avventata, altri nomi sono lì da tipo 30 anni e molti sono amici di amici e parenti di e satelliti di altri partitini e lobby, quindi diciamo che è una politica che sta politicando come in Italia accade da sempre però quello che ha mosso la mia espressione ieri (che poi ho voluto condividere con @autolesionistra) è che se in un governo c’è già solo un fascista esso è un fascista di troppo. Che abbia o no la possibilità di fascistare.
Che ci sia un gruppo di fascisti più alto della media italiana è un male? Chiaro, è male che ci siano fascisti, ma facciamo che la cultura storica e sociale e antropologica italiana produce fascisti, il fatto che questi siano un po’ troppi al governo vuol dire che abbiamo un governo che farà cose fasciste?
E questo io lo chiedo, non a voi che siete na manica di copie delle copie di slogan andati a male, ma io me lo chiedo. Perché qui entra in gioco un’altra riflessione, di cui parlavo sempre con autolesionistra qualche settimana fa, ovvero: quand’è che i governi politici al giorno d’oggi lavorano per conto della politica e non per conto dei mercati?
Ho letto un interessante testo su NOT di Mattia Salvia che tocca un punto non irrilevante del sistema di cose in cui viviamo. Siamo in un periodo storico molto complesso e delicato, finita una pandemia che è durata due anni tra picco e strascichi, una guerra in corso, in Europa, tra la Russia, una delle realtà mondiali più influenti e l’Ucraina. Il prezzo di qualsiasi cosa è aumentato in modo disumano, le birre medie costano il doppio e son diventate piccole, le famiglie avranno difficoltà enormi a passare l’inverno indenni, in UK la situa è imbarazzante, i colossi digitali stanno trasformando il modo di percepire le cose e i giovani stanno allontanandosi sempre più dalla politica e soprattutto dal mondo del lavoro che perde risorse e deve ad ogni modo gestire quelle che sono rimaste mentre linee di produzioni chiudono per i costi energetici e di gas. Nel 2023 il fondo monetario internazionale ha previsto una decrescita del PIL per l’Italia (e per il mondo) e ci sarà una stretta monetaria.
Siamo in recessione con un aumento inverosimile del costo della vita. E secondo voi perché ogni governo da tempo si somiglia sempre di più uno con l’altro? Sono tutte per caso espressioni del liberalismo? Mi chiedo io e afferma Salvia. Liberalismo soprattutto economico, ma non solo. Quanto conviene al mercato italiano, in questo periodo, decretare delle leggi contro i diritti civili? Quanto conviene alla Meloni e co. nazionalizzare il mercato? In questo periodo in cui poi il liberalismo (occidente) è nel suo punto più debole, mi chiedo è possibile temere e quanto, non tanto l’avvento nel neo fascismo, ma un accostamento alle politiche sociali ed economiche simili a quelle di un governo non occidentale? L’Italia di oggi è figlia del secondo dopo guerra, della guerra fredda. In un momento storico in cui il nuovo colonialismo vede la Cina al comando e la concorrenza del non occidente si sta facendo più forte sui mercati, in questo contesto l’Italia dove andrà a posizionarsi? Avrà margini di manovra per distaccarsi dal liberalismo e tornare alle politiche di destra o deve essere ingranaggio nel sistema capitalistico per non soccombere?
La domanda è sempre la stessa: chi pensa alle persone?
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crazy-so-na-sega · 1 year
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senza gloria
Esistono due realtà fantasma che evolvono in modo parallelo, quasi simmetrico: una è quella creata e propagata dal sistema, l’altra, ad essa speculare, è quella foraggiata dalle continue prese di posizione dei così detti anti-sistema che, senza elaborare alcuna visione del mondo originale, si limitano a seguire, rincorrere, rilanciare e ricalcare la stessa realtà fantasmatica che il sistema produce. Un tale atteggiamento reca in sé, però, diverse problematiche perché, occupandosi continuamente della fantasmaticità sistemica, la rafforza sempre più, e rilanciandola, concorre a farla sembrare vera e, così facendo, a darle una dignità che non ha.
Di conseguenza, delle due “realtà” parallele, la più pericolosa è, senza ombra di dubbio, la seconda, in quanto, con pochezza intellettuale e assenza totale di lungimiranza, questi supposti antisistema, magari anche in buonafede, spingono il dibattito, sempre e solo, nel campo di battaglia creato dal nemico, concentrando lì le loro forze e, quindi, legittimandolo.
La pandemia, evidentemente, non ha insegnato nulla a questi “ribelli”: abbiamo sempre sostenuto che il problema reale non fosse né medico né, tantomeno, legale, ma fosse politico e, di conseguenza, la risposta non avrebbe potuto che essere politica. Chiaramente questa era una riflessione complessa che avrebbe meritato un impegno che andasse oltre qualche canzocina e due slogan populisti urlati in piazza, questa è la ragione per la quale i guru di quel periodo, idoli indiscussi di quelle folle, sono stati medici, avvocati o improvvisati ciarlatani che, dai palchi, offrivano facili ricette ad un popolo affamato di soluzioni, ancorché semplicistiche e, spesso, inutili. Anche in quel caso, si seguiva il nemico rafforzandone la finta narrazione.
Ora, a distanza di due anni, di tali opache figure che, arrivati a questo punto, possono solo rimescolare aria e concetti ormai fritti e rifritti, resta solo un labile e flebile ologramma.  Non è andata meglio a tante organizzazioni che, da quelle piazze, hanno preso le mosse: la maggior parte non è pervenuta o si è trasformata in un calderone. Il che, però, è abbastanza normale: come spesso ribadito, il movimentismo è solo fuffa che sta alla politica come il virtuale sta al reale.
Coloro che hanno proseguito il loro cammino, seguitando a creare consenso intorno al nulla, sono estremamente pericolosi, non solo perché mancano di visione, o peggio, di prospettiva, ma, soprattutto, perché continuano a mantenere quelli che li seguono, in una sorta di limbo fatto di indeterminatezza, travestita da sicumera, facili slogan liberatori ed altrettanto falsi campi di battaglia, per altro settoriali, che sono solo quelli che conoscono semplicemente perché è il sistema a configurarli, scegliendo, di volta in volta, non solo l’argomento ma il linguaggio. Seguendo il nemico si è destinati ad una sicura continua sconfitta, questa è una ineluttabile certezza, così come è una certezza che la sconfitta crea disinnamoramento ed allontanamento. La situazione di immobilismo attuale ne è un evidente esempio: più si moltiplicano le manifestazioni su risibili argomenti, più diminuisce il coinvolgimento ed aumenta il senso di sconfitta. Questo atteggiamento è funzionale, ancora una volta, solo al sistema che ne esce rafforzato. L’opposizione, al contrario, ne esce scoraggiata ed indebolita.
Ricapitolando, doppia è la colpa e la responsabilità di questi personaggi: da un lato contribuiscono, con la loro indolenza ed incapacità di elaborazione, a dare manforte al sistema, facendo da eco alla sua realtà fantasma perché rimbalzandola continuamente da ogni piattaforma, la fanno apparire vera e degna di credibilità, dall’altro contribuiscono ad allontanare, ogni essere pensante, dal politico con una attività frenetica ed autoreferenziale.
A questa breve considerazione, aggiungiamo una piccola nota a margine: chi ha a cuore la Politica si è ormai reso perfettamente conto che la dicotomia novecentesca è solo una delle tante creazioni dell’apparato liberale che persegue, da sempre, l’unico scopo di dividere e controllare per meglio dominare e, è evidente che, fino ad oggi, ci sono riusciti benissimo… qualcosa, durante il periodo pandemico, stava cambiando, ed il sistema se ne è accorto, chi non se ne è reso conto è, purtroppo, proprio il popolo “antisistema” che, alla fine, si è fatto fregare di nuovo da quattro sgangherati figuri, alcuni improvvisatesi politicanti da social, altri provenienti dal vecchio sistema partitico preteso “bipolare”, che, infiltrando o creando nuove organizzazioni, hanno finito per imporre la loro linea, esautorandole e rimandando in dietro di cento anni la visione del mondo.
Gli unici a poter essere felici di questa ultima burlesca operazione di contenimento, a parte il sistema di potere, sono quattro nostalgici, privi di strumenti interpretativi che permettano la decodifica della falsa realtà, che sentono riverberare dentro di sé il loro ardore passato. Per costoro, è più facile rispolverare un inutile vecchio inservibile arnese che mettere in discussione quelle loro scarse ed inutili convinzioni ed affrontare la complessità di una realtà mutevole.
Così ecco che si ciancia, ricordiamo che siamo nel 2023, di socialismo, scientifico o meno, che solo a nominarlo fa ridere, o di demagogici slogan falsamente antiamericani, per di più bellamente copiati da altri, che riecheggiano dalle bocche di vecchie figure, la maggior parte delle quali ormai ampiamente sputtanate dalla loro stessa storia politica. Entrambi gli atteggiamenti mancano totalmente di credibilità, eppure, forse, entrambi avranno successo sia perché la nostalgia e “la fede certa in poveri miti” paga sempre, sia perché il liberalismo è potente e, per sopravvivere, ha bisogno di tali giochi delle parti, ha bisogno di falsi bipolarismi, di immaginaria dicotomia, di dividere per meglio controllare, di demagogia semplice ed inoffensiva.
I fatti avevano provato che il bipolarismo era una finzione ed ecco che, proprio i soggetti che si pensava fossero anti-sistemici, lo ricreano artificialmente: siete stati bravi, ammazzate oh!
Così, se da una parte il popolo bue continuerà a bearsi di un supposto dualismo incarnato da PD e accoliti, da un lato: la sinistra! e da Meloni, Lega &co. dall’altro, la destra! Dall’altra parte, il popolo dei dissenzienti avrà di che proseguire queste funamboliche false dicotomie con nuove formazioni partitiche a cui delegare il proprio crescente malcontento, grazie a vecchi ciarpami ideologici, parametri interpretativi farlocchi e quattro sloganucci imperituri che rimasticano ancora di mirabolanti uscite da Euro e NATO, come se fossero le porte di una stanza che basti chiudersi alle spalle, senza dimenticarsi la coperta di Linus della Costituzione più bella del mondo… buona fortuna a loro ed a chi, ancora, crede a certe scempiaggini e alla legittimità di destra e sinistra. Il governo giallo-verde, è chiaro, non ha insegnato nulla a nessuno perché la potenza dell’affabulazione facile e il richiamo dei miti giovanili sovrastano la razionalità e l’intraprendere un cammino sulla lunga strada di un reale impegno lontano da inutili, anacronistici cascami ideologici.
Destinati a continue delusioni e sterili critiche si avviano a percorrere il viale del tramonto della civiltà seguendo i soliti noti che, privi di qualsivoglia parametro interpretativo e cognizione politica, non hanno mai condotto nessuno da nessuna parte, se non, in certi casi, loro stessi in un qualche parlamento di figuranti o in qualche spettacolo televisivo: questo è il solo risultato che, spesso, hanno conseguito e che, ancora, cercano di conseguire… Riusciranno? Molto probabilmente sì. Hanno i mezzi e gli inutili strumenti per farlo.
Evidentemente c’è bisogno di illusioni e di miseri ritorni al passato perché l’elaborazione di parametri politici originali è qualcosa di serio e complesso, qualcosa che non si addice a buffoni ed affabulatori affetti, quasi sempre, da narcisismo patologico che è, al fondo, ciò che gli impedisce di lavorare con altri.
Manete, missa non est.
-Frontiere- Laboratorio per la demondializzazione
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carmenvicinanza · 13 days
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Estelle Ramey
Tumblr media
Le catene delle donne sono state forgiate dagli uomini, non dall’anatomia.
Estelle Ramey è stata l’endocrinologa e fisiologa passata alla storia per aver causato le dimissioni del leader del Partito Democratico Edgar Berman, confutando la sua affermazione che le donne non erano adatte a ricoprire alte cariche pubbliche a causa di “violenti squilibri ormonali“.
Nella sua brillante carriera ha ricevuto 14 lauree honoris causa e pubblicato oltre 150 articoli su riviste scientifiche e due libri.
È stata la prima donna a far parte del consiglio della facoltà di medicina dell’Università di Chicago. Ha fondato la Association for Women in Science (AWIS) e fatto parte del President’s Advisory Committee for Women.
Nel 1971, il suo racconto Male Cycles (They Have Them, Too) apparve nel primo numero di Ms. la più famosa e longeva rivista femminista americana.
Nata Estelle Rosemary Ramey, il 23 agosto 1917 a Detroit, è cresciuta a New York. A soli quindici anni aveva già terminato il college per poi laurearsi, a diciannove, in matematica e biologia al Brooklyn College.
Nel mezzo della Grande Depressione, le venne offerto un lavoro come docente presso il Dipartimento di Chimica del Queens College. Successivamente, ha conseguito il master in chimica fisica alla Columbia University.
Nel 1941 la sua domanda presso il Dipartimento di Chimica dell’Università del Tennessee venne respinta solo perché era una donna, le venne detto di tornare a casa a occuparsi di marito e figli. Venne richiamata durante la guerra, per insegnare chimica e termodinamica ai cadetti infermieri dell’aviazione. Dopo il conflitto, ottenne un dottorato in endocrinologia presso la facoltà di medicina dell’Università di Chicago e una borsa di studio dal Public Health Service degli Stati Uniti.
Ha lavorato nel campo del diabete mellito e condotto ricerche sulla relazione tra ghiandole e sistema nervoso e risposte allo stress, arrivando alla conclusione che gli uomini si trovano in una situazione ormonale naturale svantaggiata perché sono più inclini all’aggressività, muoiono prima delle donne e sono più inclini ad avere infarti e malattie cardiache. Ha spesso affermato, a mezzo stampa, che “la mascolinità è un fattore di rischio biologico”.
È stata professoressa emerita di fisiologia e biofisica della Georgetown University Medical School, dove ha svolto ricerche e insegnato fino alla fine dei suoi giorni.
Oltre alla sua ricerca e all’insegnamento ha fatto parte attiva del movimento per i diritti delle donne. 
Nel 1970, il politico e medico Edgar Berman, durante una sessione del Comitato per le Priorità Nazionali del Partito Democratico, respingendo un appello ad agire sui diritti delle donne, aveva affermato che le tempeste ormonali le rendevano inadatte a cariche elevate. 
Estelle Ramey rispose criticando le affermazioni di Berman, scrivendo di essere sbalordita nell’apprendere che gli ormoni ovarici sono tossici per le cellule cerebrali, menzionando il fatto che, durante la crisi missilistica cubana, il presidente John F. Kennedy, soffriva del morbo di Addison e che i suoi farmaci per quel grave disturbo ormonale erano in grado di causare gravi sbalzi d’umore. 
Il Women’s National Press Club ospitò un dibattito tra i due in cui lui aprì con la frase “Amo davvero le donne” a cui lei rispose “Così come Enrico VIII “. La conseguenza di questa diatriba in cui la scienziata ebbe la meglio, fu che Berman si dimise dal Comitato Democratico Nazionale e Ramey divenne un’importante oratrice pubblica sui diritti delle donne ospitata in tutti i più importanti consessi.
Tra le sue tante battaglie, ha condotto una campagna contro una casa editrice che utilizzava l’immagine di una spogliarellista nuda per illustrare l’anatomia.
È stata anche protagonista di un importante progetto di ricerca sulla storia orale della Columbia University.
Nel 1989 è stata inserita nella Maryland Women’s Hall of Fame e, dal 2000, è stato istituito il premio Estelle Ramey Mentorship Award al Georgetown University Medical Center.
Si è spenta l’8 settembre 2006 a Bethesda. Aveva 89 anni.
È stata una scienziata che ha contribuito a importanti studi e una femminista che, grazie al suo sapere, ha saputo tenere banco e confutare assurde teorie sessiste e discriminanti.
A chiosa del suo lavoro e impegno ha sostenuto: “Ho amato. E sono stata amata. E tutto il resto è musica di sottofondo“.
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pensierodelgiornoblog · 4 months
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Non è possibile mostrarsi per sempre diversi da ciò che si è.
“Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito”. – Boris Pasternak, ‘Il dottor Živago‘.
Spunti di riflessione
La citazione è tratta dal celebre romando “Il dottor Živago” di Boris Pasternak. Il personaggio fa una profonda riflessione sull’ipocrisia che spesso permea la vita quotidiana delle persone. Pasternak attraverso queste parole denuncia la società, che con le sue convenzioni, obblighi e aspettative, richiede a molti di noi di essere ipocriti, di vivere una sorta di doppia vita in cui ci si mostra diversi da ciò che si è veramente.
In queste frasi si trova tutto il conflitto interiore che si origina da questo modo di vivere, più che mai attuale. Mostrarsi diversi da ciò che si è veramente è un sacrificio interiore, un continuo “violentare” la propria anima, che come ben esprime la citazione, occupa un suo spazio reale dentro di noi. Questa violenza continua alla nostra essenza interiore, al nostro vero sé, può avere conseguenze dannose sul nostro benessere psicologico e emotivo.
Non a caso, Pasternak fa anche riferimento al sistema nervoso, spiegando che questo non è semplicemente un insieme di processi biologici, ma piuttosto un’entità che riflette il nostro essere interiore. E’ importante sottolineare come vivere in un costante stato di ipocrisia può portare a uno squilibrio nel sistema nervoso, una sorta di disarmonia tra ciò che siamo veramente e ciò che mostriamo al mondo.
La riflessione di Pasternak è molto forte e ci chiede di riconsiderare l’importanza di vivere senza compromessi (sia interiori che esteriori), di essere in sintonia con il nostro vero io. Le impalcature esterne, le maschere che abbiamo costruito per difenderci nella vita, non possono sostituirsi alla nostra anima, né soffocare i nostri veri bisogni come persone che hanno una propria unicità. Dunque, bisogna rimettere in discussione tutto, qualora ci si accorga che la vita che stiamo vivendo non rispecchia noi stessi.
Se sentiamo che di fondo c’è un’infelicità che non si può colmare con semplici antitodi di distrazione, è il caso di andare a fondo per scoprire se le nostre istanze interiori trovano spazio nella nostra esistenza.
Contesto storico e conflitti umani
Per comprendere meglio il senso della citazione, dobbiamo approfondire anche il contesto storico in cui fu scritto il romanzo “Il dottor Živago”, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1957 e poi diffuso in tutto il mondo.
Il romanzo è ambientato in Russia, principalmente durante la rivoluzione russa e la successiva guerra civile, che hanno avuto luogo tra il 1917 e il 1922. Questo periodo storico è caratterizzato da una profonda agitazione politica, sociale ed economica, con la caduta dello zarismo, l’ascesa dei bolscevichi guidati da Lenin e l’instaurazione del regime comunista.
Nel contesto della rivoluzione russa, emerse uno scontro ideologico tra il nuovo ordine socialista e le tradizioni culturali e comunitarie preesistenti. Il regime comunista cercò di plasmare la società secondo i suoi principi, promuovendo l’uguaglianza sociale e la collettivizzazione dei beni. Tuttavia, questo portò anche a una forte repressione politica, a una limitazione delle libertà individuali e a una censura culturale.
Nel mezzo di questo scenario di tumulto politico e sociale, il protagonista del romanzo, il dottor Yuri Živago, un medico e poeta, naviga tra le sfide personali e le difficoltà esterne. Il romanzo esplora temi universali come l’amore, la guerra, la perdita e l’identità individuale, offrendo anche una critica implicita al regime comunista e alla sua influenza sulla vita quotidiana delle persone.
La citazione si inserisce perfettamente in quell’ambientazione, esprimendo il conflitto psicologico del protagonista e di molte altre persone nel dover vivere in un ambiente in cui l’ipocrisia è diventata la norma. Ogni qualvolta le esigenze umane individuali divergono in modo estremo dalle pressioni sociali e politiche, si genera una tensione che indica il livello di disarmonia tra la necessità di conformarsi alle aspettative della società imposte dal regime e il desiderio di mantenere un senso di integrità e coerenza interiore.
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fredborges98 · 5 months
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As células terroristas na América Latina e suas variadas mutações se tornaram um câncer social.
Por: Fred Borges.*
*Pesquisador das áreas de Gestão Internacional, Relações Internacionais, e Comércio Exterior.
Mestre em Gestão do Comércio Internacional.Bristol University- Reino Unido
Doutorando em História.Unileon- Espanha.
O que o líder maior do PT , do PCC, e do Hesbollah têm em comum com a política externa do Irã?
O Irã e sua ofensiva visivel, disfarçada de incompetente último ataque a Israel e seu modus operandi cirúrgico de terrorismo, aniquilando potenciais e reais adversários políticos que signifiquem atrapalhar negócios escusos como a corrupção, lavagem de dinheiro, tráfico de drogas, de pessoas, de órgãos humanos, rumo a sua missão maior : tornar o Estado brasileiro uma Venezuela ou Colômbia,mais um berço de atracação e ovação de filiais espalhadas pela América Latina de células terroristas, independente dos canais de parametrização ou valoração estabelecidos pela Receita Federal.
Nunca se viu uma onda tão crescente de mobilizações do terrorismo na América Latina depois dos ataques a Embaixada de Israel na Argentina, das Torres Gêmeas, e esse crescimento não é somente quantitativo, mas de risco qualitativo, de lideranças em todos os setores- faixada sociais, demonstrando cada vez mais que a América Latina é o " backbone"; coluna vertebral, de vários núcleos terroristas.
A Política Externa do Brasil em relação a Israel é no mínimo bipolar no sentido das Relações Internacionais e da Psiquiatria contemporânea tendendo a uma esquizofrenia " controlada" por "monstros -medicos", acompanhando uma tendência mundial globalista e totalitarista da esquerda.
Ela é uma política aliada na sua plasticidade( fenótipo) à " paz e o amor" para os alienados e fanáticos ideológicos, mas na sua essência é contraditória e paradoxal( genótipo) revelando no seu DNA uma mutação há muito implementada nos laboratórios petistas desde muito antes do Fórum de São Paulo, já na época da ditadura com seus terroristas, hoje líderes da " paz e amor".
Seu ápice foi a tentativa: recente de assassinato do então candidato a presidente Jair Messias Bolsonaro, ápice, pois se trata de Iceberg, onde é preciso a desconstrução politico- ideológica- doutrinária para radiografar sua base complexa de ramificações.
Tal como um câncer,uma doença complexa e de difícil tratamento, ela vai além da metáfora cancerígena, ela é um estado mutável, adaptável e altamente " Low Profile" e ligada ao " Deep State", logo de difícil ou complexo grau de combate.
Nesse contexto é preciso lembrar da entrevista de João Batista Figueiredo que dizia: " prefiro combater meus inimigos no " front"de uma guerra pois lá sei diferenciar meus amigos dos meus inimigos!"
E haja inimigos que se auto intitulam amigos da democracia!
Ele se referia às variadas " maracutaias" e " jabuticabas" políticas de políticos viciados na corrupção e desvio do erário público. Nesse contexto, a segunda metáfora aliada a do câncer é a do IAGD- Inteligência Artificial Generativa Disruptiva que utiliza os "glóbulos brancos" para se aliar às " células terroristas do câncer".Se multiplica e aprende sozinha a dar respostas a contra ofensivas.
Também nesse contexto a quimioterapia é ineficaz e ineficiente, "mata o câncer"matando o paciente e aqui o paciente é o povo brasileiro lesado por traidores da pátria, prontos a serem " comprados" ou " vendidos" absorvidos pela longa folha de pagamento de múltiplas características; do Sistema e do Establishment.
Não basta ser, tem que aparentar ser e esse é o mantra do PT e seus partidos apoiadores, satélites coligados, inclusive do Centrão!
Tal qual toda doença, ela encontra células " oportunistas" de plantão prontos a serem acionados os " gatilhos" para taticamente fornecer " medicamentos" pró-terror para combater sempre os sintomas e nunca as causas.
Tal como toda doença eles estão, tal como abutres, alimentando o Sistema.
E isso se repete por toda a sociedade brasileira; quem " toca o Terror" é quem deveria proteger a sociedade.Quem deveria curar, prolonga a dor, as tragédias, os genocídios e quem diria a a exemplo da ONU tem dentro dela células cancerígenas ou terroristas.
A solução para todo esse imbróglio?
A implantação de uma nova cultura e mentalidade, descartando a já ou desde sempre contaminada bases estruturais e estratégicas da política e dos comportamentos políticos norteada pelos valores do utilitarismo,do materialismo utópico ou distópico e reconhecidamente de levar vantagens em toda e qualquer negociação local ou global, ultimamente sob influência e ligadas a Agenda Globalista.
Não é uma solução mágica. Tal como o inimigo que utiliza estratégias e táticas da implantação e manutenção do câncer ou da IAGD política, é preciso que a sociedade brasileira se una e eleja "cirurgicamente" seus representantes, tal como a Maçonaria nesse aspecto em particular, ela deve analisar e criticar toda a vida pregressa e por meios avaliativos projetar condutas comportamentais ou morais que excluam pessoas do processo seletivo quem já é ou tem maior potencialidade de se tornar uma célula câncerigena.
Mais que planejar um futuro é preciso planejá-lo estrategicamente e taticamente a curto, médio e longo prazo e questionar se o atual sistema democrático é eficiente e eficaz ou demonstra competência e competitividade local e global ou seja traz qualidade de vida pelo enriquecimento da população,sempre em observância dos poderes do Estado, se esses estão em equilíbrio, pois uma das causas do câncer é o desequilíbrio e suas variadas faces e facetas, faces que mascaram e deturpam dados, informações e se travestem, por exemplo de " paz e amor".
Não há política externa sem política interna, não há Relações Internacionais sem Relações Internas entre o Estado Democrático de Direito, o respeito e a efetiva proteção à Constituição.
Partindo do cerne anti câncer,anti terrorista chega-se a Democracia praticada da ponta do Iceberg à sua derradeira base profunda democrática.
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davidecitton · 5 months
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Credere che la salvezza possa venire dall'esterno è l'illusione dei già vinti. Sia che si speri nell'intervento salvifico degli alieni o di divinità pregando nelle piazze, sia che si attenda un politico, un guru, un filosofo, un mago esterno che ci risolva i problemi siamo già sconfitti. Così come sperare nell'arrivo del fidanzato/a che ci renda felice, nel lavoro con un titolare benevolo, nel medico che ci guarisce. Il meccanismo è lo stesso, dare potere all'esterno e sottrarlo a noi stessi. Questo è il sistema per restare nella schiera dei servi, dei vinti, degli adoratori del Dio mondo esterno. Libertà, gioia, amore, salute sono stati di coscienza interiori e non possono dipendere da fattori esterni ma dal vostro risveglio.
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giancarlonicoli · 1 year
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5 ott 2023 17:21
CHI HA AMMAZZATO IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE? - FRANCESCO MERLO: “L'ATTACCO ALLA SANITÀ PUBBLICA È POLITICO. IL GOVERNO MELONI È AL SERVIZIO DELLA SANITÀ PRIVATA. ALTRA COSA È LA CORPORAZIONE, CHE IN ITALIA È IL FILO CHE UNISCE FASCISMO, REGIME DEMOCRISTIANO E SINDACATO COMUNISTA. NATA COME STRUMENTO DI DIFESA È DIVENTATA IL RIFUGIO DI TUTTI I PRIVILEGI, DI TUTTI I RITARDI E DI TUTTI GLI ABUSI��” -
Lettera a Francesco Merlo per la Repubblica
Caro Merlo, nel Sistema Sanitario Nazionale ho lavorato come medico sin dalla sua nascita più di quarant'anni e condivido totalmente la sua diagnosi di delitto di lunga durata con cui è stato assassinato. Ma come riformare una società dove dagli operatori ecologici (ex-spazzini) e ai tassisti fino ai magistrati, ai professori universitari, ai letterati e ai cardinali ormai non conta più né il merito né l'ideologia quasi neanche più l'italico familismo ma prevale una logica aziendale?
Fabrizio Bonfigli-Trieste
LA RISPOSTA DI FRANCESCO MERLO
L'attacco alla sanità pubblica è politico. Il governo Meloni è al servizio della sanità privata. Altra cosa è la corporazione, che in Italia è il filo che unisce fascismo, regime democristiano e sindacato comunista. Nata come strumento di difesa è diventata il rifugio di tutti i privilegi, di tutti i ritardi e di tutti gli abusi.
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firewalker · 3 years
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Intendevo dal punto di vista medico, ciò che questi ritardi comportano. Se c'è il rischio di trovarsi con un peggioramento della situazione perché non si fa il booster in tempo e la seconda scade, ad esempio. Su politica ed organizzazione temo non ci capirebbe nessuno.
Voglio specificare per bene due cose.
Prima questione. La scadenza del vaccino fatto è una questione burocratica. Ci sono persone che rimangono coperte anche dopo molti, molti mesi, e altre che invece hanno poca copertura anche in breve tempo. Il richiamo fissato a 4, 5 o 6 mesi è un valore politico, volto a coprire quanto più possibile l'intera popolazione senza avere fluttuazioni che la biologia richiede (o almeno minimizzandole) in una popolazione. Quindi non c'è un vero motivo per cui, dopo 6 mesi dal vaccino, io passo da coperto a scoperto di colpo, è una questione molto più sfumata.
Seconda questione. Credo sia necessario specificare che (da ora sparo numeri a caso, non ho dati esatti) se un vaccino copre al 70%, quel 70% è riferito alla popolazione, non all'individuo. Quel valore significa che se prendo 100 persone vaccinate che vengono a contatto con la malattia, 70 non si ammaleranno e 30 si ammaleranno, non che tutti e 100 avranno una malattia potente il 30% di quella originale. Questa cosa è fondamentale da capire: il vaccino protegge anche dall'infezione, la popolazione vaccinata si ammala di meno, l'individuo vaccinato potrebbe non avere mai alcun problema.
Ovviamente poi ci sono i vantaggi accessori: quei 30 che si ammaleranno avranno meno problemi, meno rischi, anche se sono passati mesi dall'inoculo. Purtroppo la copertura vaccinale non è ancora abbastanza diffusa da farci percepire questo fatto (ovvero: non c'è immunità di gregge), ma la questione è proprio questa: il booster aumenta la nostra capacità di resistere alla malattia, non solo quella di non finire in terapia intensiva.
Corollario. Un vaccinato che si ammala ha sostanzialmente fatto un richiamo. Certo, la malattia porta molti più problemi (per quanto non eccessivi nella maggior parte dei vaccinati) rispetto agli effetti collaterali del vaccino, ma se ci si ammala si viene di nuovo a contatto con la proteina S, contro cui abbiamo già gli anticorpi, quindi il nostro sistema immunitario viene stimolato e si riattiva. I richiami sono settati a 4, 5, o 6 mesi per una questione politica, si pensa all'economia del paese, si pensa alla stabilità del sistema sanitario, e si pensa meno alla biologia vera e propria. Il richiamo a 4 mesi ci aiuta a non ammalarci perché dopo 8 mesi dal vaccino abbiamo minori difese, ma se il vecchio vaccino riesce a proteggerci (37% di efficacia significa che 37 persone su 100 non si ammalano) abbiamo comunque fatto un richiamo se veniamo a contatto con la malattia.
E se poi andiamo a fare l'iniezione? Che problemi ci possono essere se non so di essere stato malato la settimana scorsa? Nessun problema. Il sistema immunitario non va in sovraesposizione, non è una cosa che succede.
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astra-zioni · 3 years
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Sugli influencer e intorno
Il mondo sta cambiando le sue dinamiche interne, economiche e politiche. Bisogna cominciare a entrare nell’ottica - per evitare di cadere in quell’errore madornale che considero il conservatorismo - che il lavoro degli influencer e dei content creator in generale siano lavori a tutti gli effetti e come tutti gli altri e che, tra qualche anno, diventeranno anzi la norma. A me va bene, e quest’aspetto non lo giudico, sebbene a me personalmente un mondo così non piaccia e non mi rispecchi, ma tanto non è roba nuova, questa, tanti personaggi anche di spicco nel corso della storia hanno detestato il proprio tempo. È l’ipocrisia che c’è dietro che però mi fa incazzare, perché se il tuo lavoro consiste nel pubblicizzare cose o creare dei servizi di intrattenimento non me li puoi mischiare con le tue ideologie politiche, le lotte di classe, femministe, ambientali e tutto il resto quando spesso le suddette lotte entrano in contrasto con quel che tu rappresenti o col marchio su cui metti la tua faccia. Allo stesso modo non sopporterei e non sopporteremmo mai un medico, un cameriere o un impiegato che tra una mansione e l’altra sciorinano lezioni di vita e proprie ideologie. Il lavoro è una merda, ma è lavoro. Quel che tu sei, quello in cui credi ed i tuoi pensieri sul mondo sono un’altra cosa; mischiare le due faccende è molto pericoloso perché poi è davvero possibile che un personaggio come Fedez diventi politico e non so voi ma un sistema in cui tale personaggio riveste questo ruolo mi fa venir voglia di lanciare una bomba atomica sul mondo che annienti l’umanità per sempre, stavolta.
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annalisalanci · 3 years
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La Wicca manuale della strega buona. Introduzione
La Wicca
Manuale della strega buona
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Introduzione
In questo periodo la stregoneria <<è di moda>>, e spesso si vedono cose aberranti fatte passare per culti pagani.
Questo libro si rivolge soprattutto alle donne, ma anche a quegli uomini che non disdegnano il loro lato femminile e sono aperti ad accogliere i misteri della Dea.
La stregoneria è un cammino lungo e difficile, solitario e meditativo, che richiede impegno, rispetto e amore, ma è ricco di soddisfazioni e gioia.
La stregoneria è sì un viaggio iniziatico, ma per ogni persona questo viaggio ha connotati diversi, pause, mete, soste, percorsi alternativi. Ogni persona ha il suo destino, la sua vita, e io posso solamente fornire indicazioni per il cammino, ma il cammino stesso spetta a te. Essere una strega significa essere a contatto con la Natura, vivere in lei e di lei, rispettare i suoi ritmi e le sue leggi. Questa è la vera stregoneria, non quella che si vede nei film o si legge nei libri. Essere una strega significa lavorare per il bene del nostro pianeta e di tutta l'umanità.
Chi sono le streghe?
Nell'immaginario collettivo quando si parla di streghe, tutti pensano a megere brutte e vecchie con il naso gobbo, come la strega di Biancaneve, pericolose donne perdute che mangiavano i bambini, che rubavano i piccoli nelle culle per poi cuocerli nel calderone e farci un unguento con il quale volare al Sabba, fatali donne sessualmente attraenti come la Circe di Ulisse o altre maghe dell'antichità, misteriose creature della notte che si trasformavano in gatte e altri animali, che adoravano il demonio sotto forma di caprone, pericolosi esseri che vivevano ai limiti fra il visibile e l'invisibile e lanciavano maledizioni sul bestiame, facevano tempestare e causavano aborti e sterilità, sataniste dai morbosi gusti sessuali che si univano carnalmente con i diavoli contro natura, fanciulle perdute che facevano le prostitute per condurre sulla via del peccato uomini retti, o vampire che succhiavano il sangue dei bambini e degli innocenti.
Le streghe sono sempre esistite nelle paure dell'uomo perché rappresentano il lato oscuro dell'anima, quello che Jung chiama Ombra.
Qualcuno ha voluto vedere il lato positivo delle cosiddette <<schiave di Diana>> e le ha considerate sciamane, curatrici, sacerdotesse dell'antichissimo culto della Grande Madre Terra, donna-medicina, erboriste, illuminate, sagge. Ed è proprio questo che siamo, ma molto altro ancora.
Il termine italiano, strega deriva dal latino strix, che sta a indicare un uccello notturno, che con il tempo finì per indentificare la strega.
E' il potere di creare e distruggere che appartiene alla Grande Dea, e che ha sempre terrorizzato gli uomini. Già le religioni latina e greca inventarono leggende e miti per creare figure spaventose agli occhi del popolo, come per esempio Circe, Medea, Medusa.
La parola inglese witch, che significa strega nell'accezione moderna, deriva invece da wicca, poi mutato in wicca, che significa saggia. Nella mitologia anglosassone o comunque nordica le streghe riescono a mantenere un ruolo se non proprio positivo, almeno non totalmente negativo.
Nelle mitologie nordiche la presenza di una fata/strega è obbligatoria nei castelli dei re, nei villaggi, fra i capi: i druidi, il corrispondente maschile delle sacerdotesse della Dea Madre Terra, sono descritti come sapienti e sacerdoti, capaci di curare le malattie del corpo, lenire i dolori dell'anima, consigliare e sanare qualsiasi malanno. Quindi le streghe nordiche non sono prevalentemente incantatrici ma sciamane e medichesse, temute e rispettate per i loro incomprensibili poteri.
Le streghe, avversate dalla Chiesa e dal potere politico laico, continuarono nella clandestinità la loro opera di aiuto alle persone e al mondo: soprattutto per quanto riguarda l'aspetto medico e psicologico, offrirono, nei periodi bui, qualche lampo di libertà e di speranza a chi non ne aveva, soprattutto alle persone del popolo, oppresse dai potenti, che potevano rivolgersi a loro per farsi curare e aiutare. Depositarie delle arti magiche ed erboristiche, sagge dalle parole importanti e di potere, o incantatrici, le streghe hanno mantenuto viva la fede nella potenza, grandiosità e bontà della Natura, dato una speranza, un sogno, un aiuto materiale, ma soprattutto spirituale.
Quello che la maggior parte delle persone ignora è che lo fanno ancora, poiché le streghe non sono mai scomparse, si sono nascoste, si sono camuffate, ma dovunque nel mondo vi era una donna che aiutava a partorire, che consigliava l'uso di un'erba medicamentosa o portava una parola di conforto a chi era disperato, lì viveva il respiro della Dea, lì continuava la vera antica Religione della Natura.
Wicca, la moderna stregoneria
Ognuno è libero di vivere la propria vita, non esiste una verità assoluta e immutabile. Per qualcuno può essere la Wicca, per altri il Cristianesimo, il Buddhismo, l'Islam, o altre religioni rivelate, o ancora sette, gruppi come i Testimoni di Geova o gli Hare Krishna. Ognuno ha le proprie visioni del mondo, ognuno è libero di scegliere ciò che crede più adatto per se stesso, a patto che il suo credo non danneggi gli altri.
Ovviamente, ci sono distinzioni fondamentali tra la religione delle streghe e le altre, la prima riguarda la divinità.
In molte religioni monoteiste vi è un unico dio, maschio, che guida il mondo. La Wicca è diversa, è una religione politeista. Il divino viene visto in tutti gli esseri umani, le piante, gli animali, le pietre, nel cielo e nell'acqua, nel vento o nelle stelle. E in tutto ciò che possiamo vedere e toccare. Nessuno può definire con precisione cosa sia la Wicca, poiché essa ha una sola certezza: tutta la Natura è sacra, poiché è il corpo della Dea.
Nella Wicca non esistono testi sacri e ognuno la vive in modo diverso a seconda delle proprie emozioni e del rapporto che riesce a instaurare con la Dea; è evidente che il rapporto con la Natura che può avere una persona che vive in una metropoli sarà necessariamente diverso da chi ha la fortuna di passeggiare nei boschi incontaminati o pregare in riva all'oceano.
Il primo principio della Religione delle Figlie della Dea è quello dell'amore per la Natura e per la vita ed è espresso nel comandamento:
<<Se non danneggi nessuno, fai ciò che vuoi>>.
E' un sentimento che si crea tra un individuo che decide di intraprendere la strada della Wicca e altri esseri naturali, visibili e invisibili. Danneggiare gli altri può derivare non solo da azioni, ma anche da pensieri e parole, e quando si dice di non danneggiare nessuno, intendiamo prima di tutto noi stessi.
La persona che aderisce alla Wicca deve riconoscere le forze dell'universo e armonizzarsi con loro. La divinità suprema è la Natura, che chiamiamo comunemente la Dea.
La persona che aderisce alla Wicca adora e si pone in relazione con il divino della Natura in base all'archetipo della Grande Madre, come era al tempo del matriarcato, prima religione dell'umanità. L'armonia, suprema conquista di chi segue la Wicca, deve riconoscere le forze della Natura.
La persona che aderisce alla Wicca opera secondo la legge di causa ed effetto: ogni azione ha una reazione, e ogni effetto ha la sua causa. Tutte le cose accadono secondo questa legge, per cui se opereremo il bene ci tornerà il bene, mentre se danneggeremo qualcuno a nostra volta ne verremo danneggiati.
I poteri della Natura esistono anche in ogni persona, sebbene solitamente gli uomini non ne siano più coscienti e questi poteri sono solamente latenti, in attesa di essere risvegliati. I poteri e le abilità possono essere risvegliati e usati a scopi benefici, se non praticate le tecniche corrette. La Wicca insegna che l'universo è la manifestazione fisica della Dea, non può esserci niente nell'universo che non faccia parte della natura della Grande Madre. Da Lei derivano i nostri poteri. Essendo l'universo il corpo della Dea, possiede gli stessi attributi della Dea, quindi i suoi poteri, ai quali noi possiamo attignere.
Noi sappiamo che tutto nell'universo è in movimento continuo e ciclico, tutte le cose crescono e calano seguendo il moto della Luna e delle maree. Perciò la Wicca celebra, si armonizza e fa uso delle maree e delle lunazioni, del ciclo delle stagioni e del moto del sistema solare. Queste fasi si ritualizzano nelle Feste dell'Anno. Inoltre, la Sacerdotessa wicca lavora con le forze e le maree della Luna, per questo il suo corpo è lo strumento per attingere alle energie della Terra.
Nella Natura non esiste la morte, vi è solamente la trasformazione. Il grande poeta cinese Lao Tzu sosteneva che quello che per un bruco è la fine del mondo, per gli altri è la nascita di una farfalla.
Nella Natura le creature esistono, mutano, sorgono a nuova forma. Il seme muore per divenire germoglio, il fiore muore per divenire frutto, il frutto muore per divenire seme e ricominciare il ciclo della vita che non si esaurisce mai.
In quest'ottica la Sacerdotessa wicca sa che non esiste la morte, solo il cambiamento da una condizione di esistenza a un'altra.
La morte non è seguita da nessuna punizione né ricompensa, ma dalla vita che si rinnova nelle forme decise dalla Dea.
z legato alle fasi della Luna, e quindi al misterioso mondo interno delle donne, fatto di ovulazione, fertilità, decadenza, mestruazione. Il momento di maggiore potere è nel periodo dell'ovulazione e in generale in Luna crescente, ovvero nel cosiddetto periodo fertile.
Un percorso solitario
In alcuni paesi, soprattutto negli Stati Uniti, per diventare Wiccan, cioè colui o colei che professa la Wicca è necessario far parte di un coven, cioè di una congrega di iniziati, di un gruppo di studio, di un cerchio di streghe, bisogna essere istruiti e iniziati, dedicando tempi prefissati, energie e soprattutto denaro. All'iniziazione, si riceve una copia del <<Libro delle Ombre>> del coven, scritto da altri, contenente formule prefissate, e si fa attivamente parte di un gruppo, rispettando orari e obblighi di presenza alle riunioni.
La strada della Figlia della Dea è solitaria, la Sacerdotessa deve essere libera di scegliere se unirsi ad altre persone che hanno le stesse idee e comunità di intenti o lavorare in modo autonomo e indipendente.
La pratica in un coven per alcuni è stimolante, poiché permette il confronto con altre persone e lenisce il senso di solitudine che molte Figlie della Dea provano, a volte vi sono personalità forti che finiscono per influenzare con le loro idee gli altri, i quali non riescono a sviluppare appieno le loro potenzialità.
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chez-mimich · 4 years
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MA PER CARITÀ...
Quando avevo diciotto anni e frequentavo i circoli di estrema sinistra, come “Lotta Continua”, il circolo anarchico di Via dei Mille o la sezione di “Lotta Comunista”, il Natale era sempre periodo di grandi scontri, in particolare per me credente, anche se era impossibile per tutti sottrarsi al “dibattito” e non dovete pensare a qualcosa di vagamente simile a quello che avviene oggi sui social. Era una cosa molto diversa, in un mondo molto diverso. Non ho scritto “migliore”, ho scritto “diverso”. Inevitabilmente, oltre alle questioni relative alla festa religiosa, alla festa consumistica, al concetto di “famiglia”, un altro argomento teneva il campo: la carità. L’argomento appassionava molto, non tanto in quanto virtù teologale; gli argomenti teologici erano praticamente vietati e al massimo tollerati attenendo al campo del “personale” e non a quello del “politico”, erano tuttavia erano i tempi in cui “il personale era politico” e quindi meno se ne parlava, meglio era. Io la carità la facevo già allora, la faccio tutt’ora e, presumo, la farò sempre. Però quegli anni di furente scontro ideologico mi hanno insegnato che la carità è un dovere cristiano (e anche umano), ma è politicamente sbagliata. Lo è per un motivo, che potremmo dire afferisce al concetto di Utopia: non devono esserci persone bisognose di carità. La Politica , quella con la “P” maiuscola, è l’arte dell’amministrazione della “città” ed è la politica che dovrebbe creare le condizioni perché la carità non divenga necessaria. Evidentemente il credo religioso aveva visto ben oltre le capacità umane ed aveva persino dubitato di esse e con una certa ragione. Oggi assistiamo ad una necessità sempre maggiore del cosiddetto “terzo settore”, quello del volontariato, che molto spesso va ad intersecarsi con le attività di carità. Tornando agli anni Settanta,i miei compagni di lotta avrebbero detto che, questo offrirsi delle associazioni alle necessità delle società, rappresenta una omologazione delle attività caritatevoli alle logiche del capitalismo e del neo-capitalismo (aggiungerei del post-capitalismo e della finanza). Naturalmente non si tratta solo della carità cristiana, ma delle iniziative umanitarie in senso lato. Nessuno di noi presta più molto caso alle raccolte fondi per la ricerca scientifica, per esempio. Ma perché bisogna affidarsi alla generosità dei singoli per finanziare la ricerca scientifica in campo medico? Un sistema politico efficiente non dovrebbe ricorrere alla carità, ma dovrebbe ricorrere alle tasse, secondo la ferrea logica che chi più ha, più deve contribuire. La trasformazione delle organizzazioni umanitarie in organizzazioni parallele alle istituzioni politiche, è la più lampante sconfitta della Politica. Del resto la saggezza cinese lo aveva già intuito: se un povero ti dice che ha fame non dargli un pesce, ma insegnagli a pescare. Qualche “politico” lo aveva compreso, ma si chiamava Mao-Tse-Tung (Mao Zedong) e oggi c’è quel che c’è...
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vavuska · 4 years
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Pillola Ru-486 e disinformazione
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Per favore segnalatelo!
Questo pericoloso individuo ed i suoi simili hanno avviato una campagna di disinformazione per contrastare l'utilizzo della pollola abortiva Mifegyne a base di mifepristone (nota ai più come RU-486).
La novità di questa campagna sta nel fatto che il controllo del corpo delle donne viene mascherato sotto una patina pseudo-femminista, sfruttando la violenza sulle donne per portare avanti la loro ideologia malata. Ricordiamoci che questi soggetti sono quelli del Family day: omofobi, cattolici conservatori, contrari al divorzio e all'educazione sentimentale e sessuale nelle scuole. Sono ipocriti che cercano di nascondere le loro stesse violenze puntando il dito contro uno dei diritti per cui le femministe si sono battute. Non lasciamoci prendere il giro, signori e signore.
Tra i presunti effetti collaterali elencati dal cialtrone di cui sopra, leggiamo:
- emorragie: ovvio è un farmaco abortivo, è così che viene espulso il feto;
- gravidanze extra uterine: la gravidanza extrauterina, inutile dirlo, avviene durante la fecondazione dell'ovulo al compiersi dell'atto sessuale, non può essere causata da un farmaco;
- infezioni: l'infezione è un processo caratterizzato dalla penetrazione e moltiplicazione nei tessuti viventi di microrganismi patogeni come batteri, miceti, protozoi o di virus. Di nuovo si accusa un farmaco che viene somministrato anche per facilitare gravidanze difficili di introdurre non meglio specificati batteri nell'organismo;
- setticemie: la sepsi o setticemia è una sindrome clinica caratterizzata da un'abnorme Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), messa in atto dall'organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno. La sintomatologia clinica della sepsi è sostenuta dall'interazione tra i prodotti tossici dell'agente eziologico, cioè batteri, virus, miceti, e la risposta dell'ospite. In pratica sui accusa la pillola Ru-486 di diffondere batteri nel sangue;
- distruzione del sistema immunitario: che io sappia è l'HIV attacca e distrugge i linfociti CD4, un particolare tipo di globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell'organismo;
- depressione: abortire è una scelta dolorosa e delicata, ma una pillola non può provacare la depressione;
- morte: depressione e morte sono rischi che comporta, guarda caso, anche il decidere di portare a termine la gravidanza.
In pratica ha azzeccato uno solo degli effetti collaterali del Mifegyne (RU-486): l'emorragia e il dolore che l'indurre chimicamente un aborto può causare (Cazzarola crede? Che sia come prendere un'aspirina?).
Inutile specificare che non c'è nessun travaglio e neppure alcun bambino completamente formato, infatti secondo le linee guida sull'uso della Ru-486, questa si può assumere:
- fino al 49° giorno di amenorrea: il mifepristone è assunto in un'unica dose orale da 600 mg (cioè 3 compresse da 200 mg ciascuna) seguita, a 36-48 ore di distanza, dalla somministrazione dell’analogo delle prostaglandine: misoprostolo 400 μg per via orale, oppure gemeprost, 1 mg per via vaginale.
All'inizio della settima settimana il feto misura tra i 4 e i 5 millimetri e pesa meno di un grammo.
- Tra il 50° e il 63° giorno di amenorrea: il mifepristone è assunto in un’unica dose orale da 600 mg (cioè 3 compresse da 200 mg ciascuna) seguita, a 36-48 ore di distanza, dalla somministrazione dell’analogo delle prostaglandine gemeprost 1 mg per via vaginale. Tale farmaco non presenta la controindicazione all’utilizzo oltre il 49° giorno di amenorrea.
All'inizio della nona settimana, il feto misura 2,3 cm e pesa 2 grammi.
Ecco dove scaricare il foglietto illustrativo del farmaco Mifegyne, noto come RU-486 e commercializzato da Exelgyn, dal sito ufficiale del governo italiano:
Ecco gli effetti indesiderati:
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4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Effetti indesiderati gravi:
-Reazione allergica. Eruzione cutanea, gonfiore localizzato del viso e/o della laringe anche accompagnato da orticaria.
Altri effetti indesiderati gravi:
-Casi di shock tossico o settico gravi o fatali. Febbre con dolore muscolare, tachicardia, capogiri, diarrea, vomito o sensazione di debolezza. Questo effetto indesiderato può verificarsi se non prende il secondo medicinale, la compressa di misoprostolo, per via orale.
In presenza di uno qualsiasi di questi effetti indesiderati si rivolga IMMEDIATAMENTE al suo medico o si rechi presso il più vicino pronto soccorso.
Altri effetti indesiderati
Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10):
- contrazioni o crampi dell’utero
- diarrea
- nausea o vomito
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- sanguinamento abbondante
- crampi gastrointestinali lievi o moderati
- infezione dell'utero (endometrite e malattia infiammatoria pelvica)
Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):
- abbassamento della pressione sanguigna
Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000):
- febbre
- mal di testa
- malessere generale o sensazione di stanchezza
- sintomi vagali (vampate di calore, capogiri, brividi)
- orticaria e reazioni cutanee che possono essere gravi
[- rottura dell'utero in seguito alla somministrazione di prostaglandina entro il secondo e terzo trimestre di gravidanza, in particolare in donne pluripare o in donne che avevano subito un taglio cesareo
Quest'ultima riguarda gli altri utilizzi della Ru-486, cioè: ammorbidire e dilatare la cervice prima dell’interruzione chirurgica della gravidanza durante il primo trimestre e per indurre il travaglio nei casi in cui il feto sia morto all’interno dell’utero e nei casi in cui non sia possibile utilizzare altri trattamenti medici (prostaglandina o ossitocina).]
Sulla questione dei presunti decessi attribuiti alla Ru-486 non c’è una letteratura attendibile. Si parla di 14 o 16 morti dal 1988, anche se un documento inviato dalla ditta produttrice al ministero parla di 29 vittime. Nel luglio 2005 la Food and Drug Administration statunitense ha comunicato la morte di 4 donne negli Usa (su 460 mila, lo 0,00087 per cento) successiva al trattamento con Ru-486 nei cinque anni precedenti, e successivamente, nel marzo 2006, di altre 2; per tutte la causa è stata una sepsi con sintomatologia atipica, causata senz’altro per le prime 4 da un’infezione batterica da «Clostridium sordellii», un batterio normalmente non pericoloso presente nella flora batterica intestinale.
Se questo disgustoso individuo ed i suoi compari fossero davvero essere dalla parte delle donne, delle famiglie e delle madri, nel loro programmo politico avrebbero dei veri sostegni alla maternità ed alle famiglie numerose, delle vere opportunità di conciliare maternità e lavoro. In questo paese per le giovani donne essere madri è un lusso.
Per favore, fate girare il più possibile!
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corallorosso · 4 years
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L’audace golpe dei soliti noti
di Antonio Padellaro Ho fatto il cronista politico per una vita, mai mi era capitato di assistere al linciaggio mediatico di un premier come quello a cui viene sottoposto Giuseppe Conte. Certo, con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi fu un bombardamento quotidiano (diedi il mio fattivo contributo all’Espresso, all’Unità e poi al Fatto); ma, a parte l’incallita frequentazione del presidente-padrone di aule di tribunale e cene eleganti, egli poteva disporre di una contraerea tv-giornali dalla potenza di fuoco micidiale, che Conte si sogna. Si potrebbe aggiungere che all’avvocato pugliese è toccata in sorte una mezza apocalisse; ma, come dice lo spiccio Sallusti, di fare il presidente del Consiglio non gliel’ha mica ordinato il medico. Personalmente, ringrazio ogni giorno il Padreterno che a guidare il Paese ci sia lui (e non, per dire, uno dei due agghiaccianti Matteo), ma sono anche disposto a considerare tutte le accuse che gli vengono rovesciate addosso: inetto, confusionario, vanesio, ridicolo, servo della Merkel, traditore della patria, dittatorello che fa strame della Costituzione, megalomane che conduce il Paese alla fame e alla rivolta sociale. Purtuttavia, questa specie di immane pericolo pubblico continua a godere di un vasto consenso, secondo tutti i sondaggi, circostanza indubbiamente né assolutoria, né permanente (anche Hitler e Mussolini furono popolari assai, direbbe Sallusti). Cortocircuito che però ci aiuta spiegare l’ostilità di cui sopra. Politicamente, si sa, Giuseppi è un figlio di nessuno, spuntato fuori quasi per caso dal caos 5Stelle (tra milioni di cazzate, una cosa giusta ci può stare, è un fatto statistico). E dunque non è stato generato per partenogenesi dal sistema radicato e strutturato di clan, logge, camarille, conventicole, consorterie, combriccole, amici degli amici, aumm aumm che da sempre distribuiscono i pass per accedere ai piani superiori. Andiamo a intuito, ma sospettiamo che se il nostro si fosse mostrato un tantino più disponibile alle istanze di certe note eminenze professorali, editoriali, emerite e maneggione avrebbe sicuramente goduto di una migliore stampa. (...) 2. Però le svolte autoritarie bisogna anche saperle fare e, se uno invoca il generale De Gaulle, non può pensare di trovarlo con un annuncio su Repubblica. Una volta lessi di uno stadio argentino che dimostrava come il boato seguito ai gol di un celebrato puntero facesse vibrare i sismografi. Lo stesso vale per i nostri cospiratori alle vongole, che pensano di produrre un terremoto politico strillando tutti insieme: cacciate Conte! Che poi non si capisce chi e come dovrebbe assumersene la responsabilità. Il Quirinale? Magari con un drappello di Corazzieri spedito ad arrestare il premier abusivo? La presidente della Consulta, Marta Cartabia? Che tuttavia, Costituzione alla mano non sembra aver trovato il giusto appiglio per procedere all’impeachment del pericoloso eversore (come richiesto da Renzi, noto garante di quella Carta che cercò invano di distruggere). Facile invocare Mario Draghi al potere, e che poi se la veda lui. Il consueto metodo delle barricate con il mobilio degli altri. (...) 3. Che la gente non ce la faccia più, chi fa uso strumentale del disagio è il meno indicato a dirlo, ma è la verità: la gente non ce la fa più e ha paura del futuro. Non è questa la sede per un esame del “Cura Italia” e della necessità di provvedere quanto prima al salvataggio degli esercizi commerciali e delle piccole e piccolissime imprese attraverso forme efficaci di finanziamenti e sussidi da erogare nella forma più diretta e immediata. Perché a minacciare il governo Conte più che le grida renziane, e dei soliti mestatori prêt-à-porter sono due categorie: la pubblica amministrazione e le banche. (...) non sappiamo quanto si possa evitare che il percettore di un aiuto da parte dello Stato finisca per perdersi nella selva oscura e mai disboscata di leggi e codicilli. Quanto al sistema bancario (già tristemente noto ai risparmiatori di Etruria, banche venete e Popolare di Bari) temiamo che l’“atto d’amore” chiesto da Conte per sveltire pratiche e procedure non sia sufficiente...
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nooradeservedbetter · 4 years
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Mentre in Italia – e soprattutto in Lombardia – si continua  a morire di Coronavirus, mentre emergono i numeri reali di questa catastrofe sanitaria, che solo a Bergamo e provincia ha fatto 4.500 morti (concentrati tutti nel mese di marzo), mentre continua incessante il flusso di testimonianze di persone che hanno perso i propri famigliari in modo traumatico e impietoso – chi dentro casa e chi in ospedali come quello di Alzano Lombardo in Val Seriana, dove tutto è iniziato il 23 febbraio – a Roma c’è già chi si sta mobilitando per mettere in campo uno scudo penale, non solo a difesa dei medici, ma anche dei responsabili gestionali di questa crisi. Si sta cercando, in pratica, di eliminare il reato di epidemia colposa per mantenere solo quello di epidemia dolosa.
I partiti di maggioranza e opposizione hanno infatti depositato emendamenti al decreto ‘Cura Italia’ per ridefinire, per il periodo di emergenza da Covid19, il perimetro della responsabilità per medici e operatori del settore. Si va da richieste di esonero totale, che cancellerebbero la responsabilità penale, civile, amministrativa ed erariale di tutti i protagonisti di questa vicenda, a richieste di rendere perseguibili penalmente le sole colpe gravi, fino alle richieste di chiedere il patrocinio gratuito dello Stato a chi sarà accusato di presunti errori. Il decreto ‘Cura Italia’ è da ieri all’esame della Commissione Bilancio del Senato, che vaglierà gli emendamenti prima della discussione in Aula, prevista per la settimana prossima. 
L’emendamento a prima firma Marcucci (Partito Democratico) – che ha ricevuto il parere favorevole del Governo – chiede ad esempio di limitare la punibilità penale per “le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private e gli esercenti le professioni sanitarie – professionali – tecniche amministrative del Servizio sanitario” alle sole violazioni “macroscopiche” di “colpa grave”. Secondo il testo, tuttavia, la protezione riguarda non solo le “condotte professionali”, ma anche “le condotte gestionali o amministrative” purché non “sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione”.
“Lo trovo inaccettabile – sottolinea a TPI l’avvocato bergamasco Roberto Trussardi, che segue da vicino il caso di Alzano Lombardo – approvare un emendamento del genere significa dare un colpo di spugna ai tre quarti degli eventi che si sono verificati in questo periodo, tranne i casi gravissimi. Se le condotte gestionali o amministrative, anche se eclatanti, non potranno essere perseguite se non c’è dolo, significa che non si potranno perseguire mai”.
Questo significa, dunque, che la vera novità di questa modifica che potrebbe essere inserita nel decreto “Cura Italia” è la protezione fornita ai burocrati e ai dirigenti amministrativi, il che potrebbe far sorgere il ragionevole dubbio che il vero scopo della norma sia quello di tutelare la direzione politica e gestionale dell’emergenza Covid19, anche perché – come primo effetto immediato – faciliterebbe la difesa dei futuri imputati. E proprio sulla vicenda dell’Ospedale “Pesenti Fenaroli” di Alzano Lombardo, nei cui confronti l’ipotesi di reato potrebbe essere quella di epidemia colposa, l’avvocato Trussardi ci spiega che se passasse questo emendamento “ci sarà da discutere se si tratta di un caso macroscopico, eclatante oppure solo di colpa grave e in questo caso il reato non sarebbe perseguibile”.
Raggiunto telefonicamente da TPI per commentare questi emendamenti al decreto “Cura Italia”, il senatore Gregorio De Falco (del gruppo misto) ha così commentato: “Qui si sta cercando di precostituire una assoluzione per le responsabilità che in realtà non hanno carattere sanitario e medico, ma manageriale, probabilmente politico. Mi è stato detto che in questo momento sarebbe opportuno proteggere quei ragazzi, quei volontari che sono buttati al fronte, senza che abbiano una esperienza adeguata, magari non specializzati, ma qui non stanno proteggendo quelle specifiche categorie, qui si sta proteggendo tutto il sistema sanitario. Perché? E da che cosa? Forse dalle responsabilità che hanno assunto per aver messo medici e infermieri nelle condizioni di lavorare con quella carta straccia che hanno indosso al posto delle mascherine? Questo è gravissimo. Penso che si sia scritta una cosa che va ben oltre le intenzioni.”
Il senatore De Falco è un fiume in piena: “La responsabilità dei medici è già coperta da una recente legge – aggiunge – quindi non capisco quale sia la necessità di un emendamento di questo tipo. Tutti gli operatori sanitari stanno dando un contributo enorme, se però vengono mandati al fronte con quelle mascherine swifter che non servono a niente, bisogna stabilire chi ha certificato che quei dispositivi fossero ritenuti idonei. Qualcuno ne dovrà rispondere. Perché poi le persone muoiono”.
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campaniareturns · 4 years
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Umanesimo Rinascimentale
DA ISTITUZIONI LINEE GUIDA PER IL BENE DEL MONDO LARGO
 di Silvia Davite
Iniziano oggi gli "Stati Generali" promossi dal Premier Conte al quale, come Campania Returns, intendiamo offrire il contributo di quanti piu' o meno sconosciuti, non per questo con un più basso senso dello stato, si adoperano per l'interesse generale leali ai principi costituzionali.
Quale il mood di riferimento e i principali contenuti delle linee guida che ci piacerebbe emergessero, li affronteremo da oggi alla conclusione del programma previsto dalla Presidenza del Consiglio.
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(On. Marco Minniti, componente delle delegazione italiana alla NATO)
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On. Giancarlo Giorgetti (responsabile relazioni internazionali Lega Nord)
Prima di giungere ai protagonisti di questo “approfondimento del sabato”, ci preme esprime la nostra preferenza quanto all’organizzazione della giornata di oggi: ci sarebbe piaciuto un momento aperto, trasparente ed inclusivo. Non per contrattare su questo o quel provvedimento, bensì perché leadership, attori politici, economici, sociali e culturali potessero in prima istanza condividere direttamente con il popolo italiano gli effetti della fase acuta della crisi: gli errori, le eccellenze, le aspettative sui provvedimenti.
Una sorta di punto comune a tutti.
Ecco, fossimo stati noi gli organizzatori, la prima giornata sarebbe stata un grande momento di riflessione ragionata e partecipata per ritrovarci e riunirci come popolo secondo le parole del Presidente Mattarella.
Visto poi che a noi di Campania Returns sta a cuore l’interesse generale e come ricorda il Presidente dell’Università Luiss, Vincenzo Boccia: “essere scaramantici è da ignoranti, ma non esserlo porta male”, ci siamo uniti subito a Giancarlo Giorgetti che in una recente intervista ha espresso al Premier Conte alcune valutazioni a nostro avviso giuste: il momento di una riflessione ragionata per analizzare i punti di forza e di debolezza dell’Italia nella gestione dell’emergenza sanitaria accanto al rilancio di una iniziativa per la fiducia, la ripresa economica e la coesione sociale, è assolutamente opportuna, con un nome più propizio pure, ha aggiunto il leghista!
Al suo auspicio per le ragioni di cui sopra, ci siamo uniti proponendo: “Umanesimo rinascimentale, dalle istituzioni linee guida per il benessere del mondo largo”: se c’è una cosa che tutti dovremmo aver imparato, infatti, è  che nel mondo largo i comportamenti di ogni persona ricadono immediatamente sugli altri.
In poche battute emerge come il “monomio” libertà-responsabilità torni trasversalmente fondamentale a tutti gli aspetti del patto sociale al fine di darci sicurezza, dunque presente, futuro; allo stesso modo è importante la comprensione della dimensione glocal delle relazioni internazionali: ovvero, come dice l’Ambasciatrice Belloni, “le relazioni internazionali hanno ricadute interne più quotidiane di quello che pensiamo e viceversa”.
Dunque ci chiediamo, che senso abbia per il centro destra tornare indietro di anni e chiudersi in un Aventino parlamentare non partecipando alla kermesse (“apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno” lo potrebbero dire altri in futuro non dimentichiamolo), senza considerare che solo pochi mesi fa si offrivano per la riduzione del numero di rappresentanti eletti alla Camere?
Se c’è la volontà politica di proporre un’opposizione costruttiva, come “sbandierato” da Matteo Salvini nella manifestazione di parte del 2 Giugno (l’iniziativa, per altro, ha messo in luce una scarsa cultura delle relazioni internazionali da parte dei leader del centro destra e in questa affermazione c’è tutto l’auspicio personale perchè i responsabili di settore di quei partiti ne possano riflettere), allora una riflessione di ampio respiro in Parlamento collegata a momenti di confronto in altre sedi, non toglie alcunchè alla veste istituzionale di chi da Ministro degli Interni stava giustamente spesso tra la gente, di chi da Parlamentare europeo, non altrettanto giustamente, ha mancato troppe sedute, di chi da politico avrebbe fatto bene ad ascoltare in passato i suggerimenti degli “anziani della Lega”: “Matteo fatti un’esperienza amministrativa prima del nazionale”.
Altrettanto sarebbe utile al Premier Conte raccogliere l’invito del centro destra ad un momento propriamente istituzionale: chi sa che, così, torni la consapevolezza dell’errore maturato tra tutti coloro che a più riprese, prima gli uni, poi gli altri, si sono dichiarati pronti a ridurre il numero di Parlamentari nel momento in cui invece l’armonizzazione tra i bisogni del quartiere, del comune, della città, del collegio con lo Stato, l’Europa e la dimensione internazionale appunto, si fa fondamentale.
Torniamo tutti a miti consigli superando un referendum che oggi ha davvero poco senso e trasformiamo il libretto informatico che verrà spedito nelle nostre case, in un opuscolo contenente raccomandazioni per i prossimi mesi, servizi e punti di riferimento sanitari, sociali, economici, riepilogo delle misure dirette indirette richiedibili adottate da qui alla legge di bilancio e sistema di segnalazione multi channel per ciascuna competenza.
Rendiamo più uniforme e accessibile a tutti una comunicazione e un’informazione di servizio che in questi mesti è giunte nelle case degli italiani confusa, scomposta alimentando e generando ansie, maggiori ancora del dovuto. La comunicazione pubblica è fondamentale, ha ragione il Sottosegretario Sibilia: per questo auspichiamo fondi e personale(anche comandato da altre strutture della PA se coi bandi non siamo ancora pronti) alle Prefetture per coordinare nelle città la comunicazione tra tutti gli attori locali istituzionali e non che sul territorio operano.
Ora non desideriamo passare per ripetitivi nell’esprimere la preferenza per Marco Minniti come miglior leader contemporaneo, tale indipendentemente dal ruolo che esercita: le poche interviste rilasciate anche ad inizio lockdown danno il senso dello spessore della persona, e certo l’uomo non ha bisogno di sponsor sebbene proprio lo stesso Giorgetti al Meeting di Rimini dell’Agosto 2018 fece notare, quanto sperasse tornasse ad essere importante il peso dei filosofi in politica; ricordo qui questo aspetto perché una parte della riflessione compiuta allora dal leghista ci appartiene proprio nel considerale l’ex Ministro degli Interni il profilo da prendere come esempio di leader contemporaneo: egli, tuttavia, non è solo un filosofo, è un insegnante, un figlio dello Stato, appassionato degli altri.
C’è di più in quell’appuntamento riminese citato: il Deputato leghista elencò nel corso del convegno pubblico con i rappresentanti dell’intergruppo parlamentare sulla sussidiarietà, alcuni punti che restano a nostro avviso ancora oggi, nodi da sciogliere ed il fatto che egli più volte vi sia tornato sopra dice qualcosa, a chi lo segue sistematicamente, s’intende! 
Nei mesi scorsi Giorgetti ha ripetuto quei punti in qualche caso subendo critiche da più parti perché ci si aspetta sempre che “Il Giancarlo” sia misurato… ma insomma se ogni tanto si lascia prendere anche lui, non dobbiamo avere timore: quando si tratta di scrivere un provvedimento o di assumere una decisione egli torna riflessivo, attento e lungimirante.
Ma quali sono i punti che Giorgetti espresse allora?
Innanzitutto la necessità di un sistema sanitario equivalente, fondato sui presidi territoriali: quando egli disse e dice che nessuno va più dal medico non è più o meno la stessa richiesta di Marco Minniti nell’intervista a La Repubblica di Aprile scorso?
L’affermazione espressa in modo netto da Giorgetti, è come un coltello che fruga dentro. Ciascuno legge, si informa in modo autonomo, e questo è bene perché cresce il livello di consapevolezza di ognuno di noi, tuttavia senza un confronto con esperti rischiamo di presupporre di sapere tutto e questo non è possibile, neanche per il più dotto fra gli uomini.
Accanto a questa tendenza che ci ha reso supponenti, in modo direi speculare, abbiamo scelto nel passaggio tra ULSS e ATS di allentare il ruolo di coordinamento dei presidi sanitari territoriali, con il rischio che quell’importante funzione orizzontale in ambito socio-sanitario tra i bisogni di salute che emergono dalla popolazione (a partire dall’alimentazione), gli indirizzi e le politiche necessarie, risultasse meno aderente alla realtà; ancora, ci siamo fatti prendere dall’idea che gli italiani siano ipocondriaci ai danni delle casse pubbliche: la conseguenza? Indicazioni ai medici di base per maggior rigidità nel prescrivere visite, esami e prestazioni specialistiche ai danni della prevenzione; sempre ai medici di base spesso in questi mesi si è finito per non fornire quegli strumenti essenziali, ad esempio i saturimetri: semplici ma fondamentali per monitorare l’ossigeno ai pazienti a casa con febbre, dunque le possibili evoluzioni in polmonite così da poter decidere tempestivamente,e solo se necessario, il trasferimento in ospedale, evitando così di inviare i pazienti nelle strutture quando non serve. Chi vuole andare in ospedale e non restare a casa se può?
Occorre richiamare la tradizione del patto sociale europeo per riaffermare la centralità del sistema sanitario equivalente innanzitutto all’accesso: già oggi chi ha le possibilità economiche prenota alla sanità privata, chi non può attende mesi o ancora, nell’emergenza, i medici di base che hanno tutti gli strumenti sono nelle condizioni di fare bene il proprio mestiere, coloro che purtroppo non li hanno ricevuti, restano soli (chi acquista e distribuisce? È solo un ente locale o il funzionamento per la PA coinvolge tutti i livelli…).
La prevenzione come la diagnosi tempestiva rischiano di non essere accessibili a tutti, l’equivalenza del sistema sanitario rischia di essere sempre più traballante fin dalle sue fondamenta.
Quando studi la matematica impari che senza la solidità dei fondamentali, il risultato delle operazioni successive che provi a compiere non è scontato: per questo noi insistiamo a sottolineare come sia importante mentre rilanciamo l’economia, ridiamo fiducia e ci rimettiamo in moto, non sottovalutare gli aspetti fondamentali di tenuta durante questa o altre emergenze (facciamo corna !m!) che potrebbero affacciarsi in questo nostro mondo largo. 
Buon lavoro Presidente del Consiglio, non consideri la gestione istituzionale gerarchica dell’emergenza come il modus operandi standard: è nell’alleanza città - imprese  -istituzioni che proprio Marco Minniti da Ministro rese praticabile nei cosiddetti “decreti Minniti” che lei troverà la forza di far crescere l’Italia per un’ Europa più forte (coi i conflitti interni ed interregionali non sopiti, nella relazione tra leadership e popolo ancora da consolidare, nella comprensione del ruolo che il patto sociale europeo può giocare nel trascinare la ripresa globale, senza per questo sentirsi superiori ad alcuno).
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