#sgravio
Explore tagged Tumblr posts
Photo
PRIMA PAGINA Il Mattino di Oggi lunedì, 16 dicembre 2024
#PrimaPagina#ilmattino quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi anno#dicembre#iniziativa#natale#solidale#mare#fuori#chiara#cronaca#fondato#commenta#documentario#film#napoletano#alla#alessandra#farro#fino#sgravio#contributivo#mezzogiorno
0 notes
Text
DECONTRIBUZIONE AL SUD: ESTENSIONE DELL’ESONERO FINO AL 31 DICEMBRE 2024
La Commissione europea ha concesso una proroga di altri sei mesi della Decontribuzione SUD, l’agevolazione che riconosce uno sgravio contributivo del 30% a sostegno dell’occupazione nel Mezzogiorno, in deroga al normativa in materia di aiuti di stato concessa ai sensi del Quadro temporaneo di crisi e transizione per la guerra tra Russia e Ucraina. ESTENSIONE DELL’ESONERO FINO AL 31 DICEMBRE…
View On WordPress
0 notes
Text
Stampa & Tributi del 13 marzo 2023
Definizioni agevolate a un bivio. Corti tributarie, verso l’accorpamento degli uffici giudiziari. Lo sgravio della pretesa incide sulla sanzione. Omessa comunicazione, l’Imu resta ridotta se il dato è conoscibile. Esenzione Ici, l’attività didattica va dimostrata. Rendita da categoria D con stima diretta. Rifiuti assimilati, sono illegittime le riduzioni Tari per scaglioni. #Imu #newsletter…
View On WordPress
#Definizioni agevolate a un bivio. Corti tributarie#l’Imu resta ridotta se il dato è conoscibile. Esenzione Ici#l&039;attività didattica va dimostrata. Rendita da categoria D con stima diretta. Rifiuti assimilati#verso l’accorpamento degli uffici giudiziari. Lo sgravio della pretesa incide sulla sanzione. Omessa comunicazione
0 notes
Text
Ho inventato un nuovo sport lo sfigatletismo e consiste più o meno nell'uscire in bici per fare esercizio, bucare la ruota posteriore a 12 km da casa, cambiare pneumatico in mezzo alla strada, bucare di nuovo, questa volta la ruota anteriore, a 7km da casa.
Abbandonare la bici, decidere di tornare a piedi.
Fare 7 km a piedi
Prendere l'auto e tornare a prendersi la bici.
Caricarla in un auto piccolissima facendo mille smorfie buffe per lo sgravio, e tornare a casa. Scaricare e parcheggiare quanto basta.
L'app mi dice 700 kcal spese, senza contare il cambio gomme con pompaggio forsennato, ribaltamento sedili auto, smontaggio bici, caricare bici in auto, scaricare bici, e rimontaggio e rimetterla in garage.
Si chiama triathlon della sfiga.🤦♀️💕
1 note
·
View note
Text
Soldi ben spesi
youtube
Come la quasi totalità delle produzioni audiovisive italiane, anche PAPmusic – Animation for Fashion ha chiesto i contributi pubblici alla produzione, cioè i finanziamenti statali. Questi sono di due tipi. Quelli automatici, elargiti a qualunque produzione rispetti i parametri fissati, e che dunque non dipendono da una valutazione del progetto in quanto incentivo alla produzione sotto forma di uno sgravio fiscale (chiamato tax credit). Not Just Music ha beneficiato del tax credit nel 2021 (a preventivo, quindi) per 1,5 milioni di euro. Uno dei requisiti per ricevere il tax credit è che una somma equivalente a quella ricevuta debba essere messa dalla produzione; in questo senso il tax credit è un incentivo di natura imprenditoriale, che funziona come stimolo alla produzione in generale e non come selezione di progetti meritevoli. A seguito delle difficoltà dopo la pandemia da COVID-19, poi, i requisiti per richiederlo sono stati molto allargati per aiutare il settore.
1 note
·
View note
Link
Il Decreto Legislativo numero 110 del 2024 preannuncia un significativo cambiamento per i contribuenti italiani che si trovano a dover gestire debiti e cartelle esattoriali. A partire da gennaio 2025, saranno attuate due importanti misure: il discarico automatico e anticipato delle cartelle esattoriali e una nuova modalità di rateizzazione dei debiti. Il discarico automatico prevede che l'Agenzia delle Entrate rinunci a riscuotere le somme non incassate dopo cinque anni dalla loro iscrizione. Dunque, tutte le cartelle esattoriali relative a debiti non riscossi entro il 31 dicembre del quinto anno verranno automaticamente annullate dal 1° gennaio 2025. Questa misura si estende anche a quelle situazioni di contribuente che non hanno beni pignorabili o che sono coinvolti in procedure concorsuali, per i quali è prevista una procedura di discarico anticipato. In aggiunta, il decreto offre una riordino delle modalità di rateizzazione, permettendo ai contribuenti di estendere il numero di rate disponibili per saldare i propri debiti. Fino al 2024, era possibile richiedere un massimo di 72 rate; con il nuovo decreto, tale limite sarà innalzato a 84 rate, con colonne di crescita nei seguenti anni, fino a un massimo di 120 rate nel 2031 per chi è in situazione economica difficile. Con queste misure, il governo intende semplificare la vita ai contribuenti e fornire nuove opportunità di pagamento, rendendo più gestibili situazioni di debito altrimenti gravose. Si stima che non tutti i contribuenti potranno beneficiare della cancellazione automatica delle cartelle, che avverrà per i debiti privi di stipendio, pensione o beni pignorabili. Inoltre, la cancellazione può verificarsi d'ufficio, senza necessità di richiesta da parte del contribuente, per quelle cartelle che l'Agenzia delle Entrate considera non recuperabili. Rimane l'aspettativa di ulteriori sviluppi con la prossima Legge di Bilancio, tra cui la possibile introduzione di una nuova sanatoria. In attesa, le nuove misure di sgravi fiscali e opzioni di rateizzazione a lungo termine annunciate, dovrebbero contribuire a un alleggerimento del carico fiscale per molti contribuenti a partire dal gennaio 2025.
0 notes
Text
Giorno 4 del 2024.
Un inaspettato chiarimento, relativo al litigio di ieri, ha elevato al rango di Uomo l’antagonista della faccenda.
Sono stupita e serena.
Soprattutto stupita.
Pensa te a volte come si evolvono i rapporti.
Basta un nulla ed io mi ricredo.
E poi ci credo.
Inoltre una chiusura: avevo cinque carte nel mazzo che volevo scartare.
Oggi la quinta è stata calata.
Nel mentre due in più mi sono sfuggite.
Non calcolate.
Di una mi rammarico molto.
Dell’altra mi sono scoperta allietata dello sgravio del peso che portava nella mia vita.
Che strane a volte le interferenze.
0 notes
Text
Beneficio Prima Casa
COS’È’ IL BONUS PRIMA CASA Il così detto “bonus prima casa” in realtà è uno sgravio fiscale relativo all’acquisto di un appartamento o casa, che si definisce come “prima casa” in quanto, al momento dell’acquisto, non si hanno altri immobili a noi intestati, né nel comune dove si vuole comprare l’unità immobiliare, né su territorio nazionale, pertanto è la prima casa che acquisto. Ma vediamo più…
View On WordPress
0 notes
Text
Fasce di reddito e cuneo fiscale problemi di decontribuzione
Cuneo fiscale, perché dopo 35mila euro di reddito diventa una trappola. Superando di un solo euro la soglia di reddito di 35mila euro si perdono 1.100 euro all’anno. Se la decontribuzione diventasse permanente indurrebbe un forte disincentivo al lavoro e renderebbe più complesso il raggiungimento degli accordi di rinnovo contrattuale Il taglio del cuneo fiscale previsto per il 2024 presenta una “trappola”: superando di un solo euro la soglia di reddito di 35mila euro si perdono 1.100 euro all’anno. L’allarme arriva dall’Upb, durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera sulla manovra. Un fenomeno che, avverte la presidente Livia Cavallari, «assumerebbe rilevanza sostanziale qualora la decontribuzione dovesse essere trasformata da intervento temporaneo a permanente» perché «da un lato indurrebbe un forte disincentivo al lavoro e, dall’altro, renderebbe più complesso il raggiungimento degli accordi di rinnovo contrattuale, questione che assume particolare importanza dopo l’erosione del potere d’acquisto prodotta dall’inflazione». Il taglio per fasce Ma come è possibile? Il taglio del cuneo avviene per fasce: la riduzione di 7 punti percentuali è applicata mensilmente ai lavoratori la cui retribuzione di riferimento (imponibile previdenziale determinato mensilmente e comprensivo del rateo di tredicesima) non supera 1.923 euro, ovvero circa 25.000 euro annui considerando tredici mensilità; lo sconto scende al 6 per cento sull’intera retribuzione quando questa supera la soglia e fino all’importo di 2.692 euro, circa 35.000 euro annui. Il paradosso: cosa succede se la retribuzione lorda supera la soglia di 35mila euro Lo sgravio raggiunge un massimo di circa 1.600 euro in corrispondenza del limite superiore della prima fascia e di poco più di 1.900 euro in corrispondenza di quello della seconda fascia. Ma l’applicazione dello sconto per fasce e non per scaglioni comporta che mentre superare la prima di un solo euro comporti una riduzione dello sconto (e quindi una riduzione del reddito disponibile) di circa 150 euro, la riduzione del reddito disponibile risulta invece molto maggiore (circa 1.100 euro) se la retribuzione lorda supera la soglia di 35.000 euro. Come funziona il meccanismo distorsivo È un effetto simile a quello già riscontrato in occasione del “bonus Renzi”. Il brusco venir meno del beneficio al superamento dei 2.962euro di retribuzione lorda mensile introduce una forte discontinuitànel rapporto tra retribuzione lorda e netta. E questo rende poco attraente e conveniente, per azienda e dipendenti, un aumento di stipendio. Proprio l’effetto distorsivo segnalato dall’Ufficio parlamentare di bilancio. Taglio cuneo e rimodulazione Irpef, chi ne beneficia di più L’effetto della rimodulazione delle aliquote Irpef e del taglio del cuneo fiscale, sempre secondo le analisi dell’Upb, è più consistente per gli operai, con un vantaggio medio della categoria del 3,4 per cento dell’imponibile, seguiti dagli impiegati con un più contenuto 1,9 per cento. Per i pensionati, l’incidenza del beneficio e il beneficio assoluto risultano inferiori a quelli di operai e impiegati. La decontribuzione premia sempre, in rapporto al reddito, in modo particolare i più giovani, soprattutto entro i 35 anni. Manovra 2024, dal ritorno di quota 103 al taglio del cuneo fiscale: Ecco le novità. Read the full article
0 notes
Text
Sgravi alle mamme fino a 3000 euro, senza tetto al reddito
Uno sgravio contributivo al “100%” fino comunque a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”: è quello previsto nella bozza della manovra tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi – che vale tre anni – per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le…
View On WordPress
0 notes
Text
Italy's SUPERBONUS 90/110
During the global economic troubles of 2020's COVID-19 pandemic, Italy's federal government introduced the "Ecobonus 110." Also known as the Superbonus, this policy gives takers a tax deduction of 110% for expenses regarding constructive renovations– specifically relating to modernizations in seismic or energy use efficiency. The deduction was quite popular and had many takers. Following the election of Italy's new prime minister Georgia Meloni in October of 2022, however, the Ecobonus 110 became Superbonus 90– for a 90% deduction on such home improvements– and is set to decrease by 5-10% each consecutive year.
Opinions on the matter are divided. During the quarantine period, staying inside revolutionized the way many think of their homes– instead of just a place to sleep or complete miscellaneous tasks, it is a flexible environment that can meet your personal tastes and feel comfortable and taken care of. Based on my own observation, this phenomenon is stronger for Europeans than Americans, given that Europe has a solid contemporary history of condensed and walkable urban communities, and because of this, leaving one's house without a hard reason is much lower-effort and convenient. Home and room decor in my own city of Lecce was, quite frankly, often unstylish and impersonal when compared to the creative leeway many of us in the United States tend to decorate our living spaces. Anyways, for consumers, this deduction opened the door to some of those creative home-improvement opportunities.
Despite issues and a flurry of other new economic policies put in place at the same time, the construction industry that was suffering for most of the 2010s did in fact experience a large boom, and the country's GDP heightened. It is, however, not without cost. Some companies reported that the heightened competition and surging demands amidst supply chain problems meant mounting stress and difficulty with expansion.
In addition, the Italian government reported possible fraud and a cost of €110B. As previously mentioned, the election of a new hyper-conservative Prime Minister, Georgia Meloni, who emphasizes her opposition to social welfare programs (among other things), also triggered fierce opposition to the program, which has been coined an economic "drug" to be weaned off of. While Meloni initially proposed that the law was enacted with "good intentions," recently she has been much harsher, stating, «si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato», or, "The biggest fraud/scheme [ever] was allowed against the state ."
The difference in the American and Italian articles was interesting. The Guardian article I read seemed to contain stronger, more polar language, even simply in the title:
Italy scraps green tax credit scheme as construction sector suffers: Superbonus 110 initiative led to a surge in home renovations but has been blighted by widespread fraud
Comparing it to the Italian article title:
"Superbonus, a scam": What Prime Minister Meloni really said and how the relief will change
We will see how this rollback of the initiative ends up. Understanding the historical pretext of rolling back social welfare programs, the argument can be made that it likely will go poorly, however, the program is not necessarily wholey accessible. The tax credit is more available for those with certain economic status, and in that way, disabling a form of tax evasion is not usually a disastrous step. I am no economist!
SOURCES
Italy
Corriere Della Sera:
«Superbonus, una truffa»: cosa ha detto davvero la premier Meloni e come cambierà lo sgravio // "Superbonus, a scam:" What Minister Meloni actually said and how the [tax] relief will change
Euro
Euractiv:
Italy overturns 'Superbonus' scheme for housing renovation
Germany
N26:
Italy's Superbonus Tax Credit: What's New in 2023
Britain
Financial Times:
Italy weans builers off Superbonus 'drug' after boom
The Guardian:
Italy scraps green tax credit scheme as construction sector suffers
0 notes
Text
Decontribuzione al 100% per chi assume o stabilizza badanti: approvato l’emendamento al dl Lavoro
DIRETTA TV 8 Giugno 2023 Un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di 3mila euro all’anno, per chi assume o stabilizza collaboratori domestici che assistono persone anziane: è quanto prevede un emendamento al decreto Lavoro appena approvato. 1 CONDIVISIONI Un emendamento al decreto Lavoro appena approvato prevede uno sgravio contributivo del 100% per chi assume o stabilizza i…
View On WordPress
0 notes
Text
Ecco a voi l’effetto Schlein
(Savino Balzano – lafionda.org) – Non so se Marco Travaglio abbia davvero ragione: per lui la vittoria della destra è da ricondurre in qualche modo a una “moda”. Metterla in questi termini, sono certo non fosse questo il suo intento, può però indurre a intravedere uno sgravio di responsabilità dalle spalle degli sconfitti e, per come la vedo io, risulterebbe semplicemente inaccettabile. Quella…
View On WordPress
0 notes
Photo
Sgravio contributivo per contratti di solidarietà: come funziona, istruzioni INPS
0 notes
Text
Taglio contributi previdenziali e Stipendi gennaio più alti. Ecco quali fasce ne beneficiano
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/taglio-contributi-previdenziali-e-stipendi-gennaio-piu-alti-ecco-quali-fasce-ne-beneficiano/115151?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=115151
Taglio contributi previdenziali e Stipendi gennaio più alti. Ecco quali fasce ne beneficiano
Il taglio dei contributi previdenziali previsto dalla legge di Bilancio sarà presente nella busta paga di gennaio. Si tratta di un impegnativo intervento per il bilancio pubblico (costo vicino ai 5 miliardi di euro) che si traduce in un aumento per coloro che guadagnano fino a 1.923 euro al mese e hanno diritto a una riduzione dell’aliquota contributiva di tre punti. Questo comporta un aumento del netto di 58 euro rispetto alla normativa precedente.
L’assegno unico è a rischio taglio per 7 milioni di famiglie, cosa fare per evitare di ricevere meno.
Effetto Cuneo
Effetto cuneo, primi passi. Per coloro che guadagnano oltre la soglia di 2.692 euro, lo sgravio di due punti già in vigore lo scorso anno viene confermato, arrivando ad un massimo di 54 euro in termini lordi.
REGOLE
La circolare dell’INPS della scorsa settimana ha definito tutti gli aspetti delle nuove regole, che diventano operative con i pagamenti di gennaio in corso. Sono inclusi tutti i dipendenti pubblici e privati, con l’eccezione dei lavoratori domestici (che hanno una normativa specifica e aliquote contributive più basse). Il taglio riguarda la quota di contribuzione a carico del lavoratore, che per la componente previdenziale era fissata al 9,19%: scenderà al 6,19% fino alla soglia di 1.923 euro al mese e al 7,19% per chi non supera i 2.692 euro. Va ricordato che questo non influirà sulle pensioni future degli interessati, poiché la legge prevede che siano calcolate come se il versamento fosse pieno.
0 notes
Text
La tagliola del caro energia è scattata anche ai piedi delle PMI
I maggiori costi di energia finiscono per ridurre i margini di guadagno delle attività e dunque la libertà di investire e innovare. Ma chi vuole reagire alla situazione sceglie di fare ricorso a risorse proprie, il capitale personale insomma, piuttosto che a fondi e banche. "La situazione non è così negativa come si poteva temere - dice Nicola Scarlatelli, presidente di CNA Torino - segno che le imprese sono tenaci e resilienza nel difendere le proprie posizioni di mercato". Prezzi alle stelle Facendo il punto della situazione, emerge che se fatturato e vendite di fatto tengono, è assolutamente la stragrande maggioranza quella che indica aumenti dei costi delle materie prime (92,6%) e dei prezzi dei prodotti finiti (68,6%). La conseguenza, per i prossimi mesi, è una cautela venata di pessimismo. Il 56,7% dice che ci vorrà almeno un anno per uscire dalla crisi, ma c'è quasi un terzo (31,5%) che non ha idea di quando tutto questo finirà. Tanto che quasi la metà delle aziende (49,8%) prevede di calare con gli investimenti, avendo meno risorse da spendere. Voglia di export I numeri dicono che sta aumentando l'apertura delle piccole e piccolissime ai mercati esteri: negli ultimi anni la quota di chi ha sbocchi solo sul mercato domestico è scesa dal 66,7 al 58,1%. Mentre quasi il 30 lavora per aziende che esportano e il 12,2% lavora direttamente con altri mercati. Un dato superiore a quello piemontese. Poco aiuto dalle istituzioni Certo, tra i lati negativi c'è quella che le imprese lamentano come una "inadeguata capacità da parte delle istituzioni di sostenere le piccole imprese nel loro difficile cammino". "Oggi manca la possibilità di accedere in forma collettiva a bandi e misure di sostegno pubbliche - dice Filippo Provenzano, segretario di CNA Torino - soprattutto per progetti di ricerca e sviluppo. Ma c'è una vivacità che non può non essere sottolineata". Fare squadra contro il caro energia E proprio chi ha fatto ricorso nel recente passato del cosiddetto Contratto di Rete ora si riscopre più forte è capace di resistere. Dalla ricerca, si scopre che il 9,6% delle aziende è disponibile a sperimentare le comunità energetiche, mentre il 10,3% è interessato a costruire gruppi di acquisto dell'energia. Quasi il 5% pensa a cooperative per produrre energia e quasi il 12% ha già investito per autoprodurre energia. Altrettante è pronta ad aprire a terzi il proprio capitale azionario per essere più competitivi, mentre oltre una su tre (36%) chiede forme di incentivo e sgravio fiscale per arrivare a un'aggregazione di imprese. Read the full article
0 notes