#sagrestia vecchia
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zegalba · 2 years ago
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Attributed to Giuliano Pesello, The Celestial Hemesphere in the Sagrestia Vecchia (1442)
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non-luogo · 11 months ago
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Basilica di San Lorenzo, Sagrestia Vecchia e Sagrestia Nuova
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dieduola · 9 months ago
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Siena | Sagrestia Vecchia di Santa Maria della Scala, Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo, 1444
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linguistly · 2 years ago
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Attributed to Giuliano Pesello, The Celestial Hemesphere in the Sagrestia Vecchia ca.1442
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neapolis-neapolis · 2 years ago
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Fra Giovanni da Verona, Tarsie lignee (1505-10), Sagrestia Vecchia, Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, Napoli.
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jacopocioni · 2 years ago
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Il mistero degli affreschi delle cappelle Medici e Pazzi. Risolto?
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Il mistero degli affreschi delle cappelle Medici e Pazzi.
Stiamo parlando della Sagrestia Vecchia nella basilica di San Lorenzo a Firenze e della Cappella Pazzi nel primo chiostro della basilica di Santa Croce sempre a Firenze. Ambedue capolavori architettonici di Filippo Brunelleschi.
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Cappella Pazzi in Santa Croce
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Sagrestia Vecchia in San Lorenzo                     Le interpretazioni sono state più di una, molti gli studiosi che si sono impegnati per risolvere questo enigma fiorentino; enigma centrato più che nell'arte pittorica nello scopo della rappresentazione scelta. Una prima interpretazione viene da Aby Warburg il quale ipotizzò che l'affresco fosse raffigurante la data corrispondente alla consacrazione dell’altare della basilica di San Lorenzo, cerimonia che si è svolta il 9 luglio 1422. Questa teoria è oggi accantonata ma abbiamo voluto verificarla comunque. Non vi inserisco la mappa stellare, ma decisamente non è corrispondente, la luna non è in Toro e il sole è quasi al davanti del cancro. Venere si pone in gemelli e Giove si è perso chi sa dove. Inoltre che senso avrebbe che i Pazzi riproponessero la duplicazione perfetta di quell'evento? Una nascita nella famiglia Medici? Il mistero deve in qualche maniera coinvolgere le due famiglie, la ragione deve essere super partes. Si suppone in questa ipotesi che l'opera sia da attribuire a Giuliano d’Arrigo detto Pesello (Firenze 1367-1446). Pesello era un esperto nel disegno degli animali e un abile ritrattista ma non aveva la cultura astronomica necessaria per una tale precisione, si crede che fosse stato guidato da un esperto astronomo quale Paolo dal Pozzo Toscanelli (1397-1482). Forti non postula nessuna teoria sul "motivo" dell'affresco ma analizza l'affresco solo da un punto di vista scientifico. Ancora un'ipotesi è che la famiglia Medici volesse celebrare la riunificazione delle Chiese d’Occidente e d’Oriente, evento fortemente voluto da Cosimo il quale fece di tutto per spostare il Concilio da Ferrara a Firenze. Infatti la firma del decreto “Laetentur coeli” avvenne il 6 luglio 1439 a Firenze e si raggiunse la completa riunificazione tra greci e latini. Al concilio parteciparono esponenti di grande prestigio per l'epoca da religiosi ad artisti, da architetti ad astronomi fra cui anche Paolo del Pozzo Toscanelli. Un altro astronomo, sempre di Arcetri, si è misurato con questo mistero aprendo una nuova via interpretativa. Fabrizio Massi analizzando la mappa stellare ha confermato il giorno 4 Luglio del 1442 come giorno rappresentato e per la precisione alle 10:30 del mattino. Masi però esplora una nuova strada. Afferma che la volta rappresentata non è del cielo sopra Firenze ma di un punto d'osservazione diverso e cioè la posizione geografica è da collocare presso Shanhaiguan in Cina. Ci fornisce le coordinate corrispondenti a 40° N 120° E. Queste coordinate, secondo google maps, cadrebbero in acqua, ma poco distante da Shanhaiguan circa a 18,5 km a nord-est. Posizionandosi sulla città di Shanhaiguan le coordinate sono circa 40° N 29" 119° E 46". Cominciamo la verifica. Impostiamo le coordinate fornite da Massi di Shanhaiguan (meglio quelle precise) e poi le due date possibili, quella sostenuta da Massi e quella del concilio. In entrambi i casi si deve adattare la visione verso ovest, non tenere conto dell'orizzonte e per ovviare a questi due problemi cambiare l'orario di osservazione sino ad ottenere corrispondenze migliori in orari notturni.  Una teoria compiuta dovrebbe rispettare i parametri di cui disponiamo. L'affresco ha due sicure certezze, Il Sole fra cancro e gemelli e la Luna in Toro, sul muso del toro. L'idea di Francesco Masi di uscire dal concetto che sia il cielo sopra Firenze è interessante e potrebbe aprire a nuove teorie, cioè testimoniare a Firenze un luogo lontano da Firenze, interessante. Magari un luogo che non era ancora possibile raggiungere dati i mezzi disponibili e le conoscenze del tempo. Zheng He è un membro della dinastia dei Ming. Un eunuco compagno di giochi del piccolo principe Zhu Di. Quando Zhu Di divenne imperatore della Cina assumendo il nome di Yongle, ordinò nel 1403 la costruzione di una flotta imperiale sia per scopi mercantili sia come flotta da guerra e scopi diplomatici. L'imperatore nominò ammiraglio Zheng He e lo mise al comando di tutta la flotta. L'imperatore Yongle incaricò Zheng He di effettuare spedizioni navali a carattere diplomatico, scientifico e commerciale nei mari occidentali. Ora poniamo per un secondo che sia vero, una realtà, l'America è stata scoperta per la prima volta da Zheng He e che una delegazione cinese lo avesse fatto presente alla famiglia Medici fornendo la data e le coordinate di dove i cinesi si erano introdotti nel territorio americano. Prendiamo adesso le coordinate fornite da Masi 40°N 120° E e proviamo a mettere 120° Ovest. Impostandole su maps ci ritroviamo qua: https://goo.gl/maps/fd6ksPexQ41jMyGa8 Proviamo a inserire le coordinate nel programma stellarium e a giocare percorrendo le date dal 1421 al 1423 ed esattamente alla data 3 Luglio 1423, esattamente alle 19.30, abbiamo rappresentata questa volta celeste.
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Con le coordinate della Sagrestia Vecchia spostate ad ovest, la situazione non cambia, l'immagine è praticamente la stessa. E se le cappelle fossero l'unica testimonianza della vera scoperta dell'America? Ovviamente un'ipotesi, ma... Magari Colombo è arrivato nel 1492 "sapendo" dove andava!
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Jacopo Cioni Read the full article
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ninatran · 4 years ago
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Wrapping up my trip and the infamous Sagrestia Vecchia is my last visit. Another one of the early Renaissance era’s most important monuments which is this beautiful old Christin building in Florence, also known as the Old Sacristy. This building was designed by Filippo Brunelleschi who was both an engineer and architect of early Renaissance architecture which the Medici family commissioned. The sacristy of the building was to be the Medici family’s burial place. It creates a tone of a new style development for architecture, being built around proportion, using classical orders and unity of elements. It was given the name “Old Sacristy” after a new one had begun in 1510. The construction of Sagrestia Vecchia began in 1419 during the blossoming of the renaissance, the Old Sacristy finished around 1440 by the time Brunelleschi passed away in 1446. Filippo Brunelleschi’s design includes geometric shapes such as semicircles, squares, rectangles, from his extensive mathematical knowledge. The four walls create almost a perfect cube while the floor displays a square while the supporting columns are mounted with semicircular arches and the roof creates almost a hemispherical dome. It also has pilasters for the visual effect of art. Sacred geometry was being rediscovered in the 15th century and is said to believe that the circles in the Old Sacristy represent eternity. The rectangles, however, signify a sort of temporary physical realm and touch. The architecture is also said to present an interaction of the divine and man. A beautiful masterpiece!
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1five1two · 5 years ago
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The Celestial Hemisphere in the Sagrestia Vecchia, Florence, C.1442. Attributed to Giuliano Pesello.
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chez-mimich · 4 years ago
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“OUVERTURE”, BOURSE DE COMMERCE, COLLECTION PINAULT (I PARTE)
Scriveva Walter Benjamin, nel suo diario, che quando prendeva tra le mani “Le Paysan de Paris” di Louis Aragon, non leggeva che poche pagine per timore di finirlo troppo in fretta. Beh sta capitando così anche a me mentre ho tra le mani il poderoso catalogo di “Ouverture, la Collection Pinault à la Bourse de Commerce”. Da dove partire se non dal contenitore della eccezionale collezione di François Pinault? La vecchia borsa di Parigi, edificio circolare del XIX secolo, con la sua splendida cupola in ferro e ghisa, rimodellato dal genio iper-minimalista di Tadao Ando. L’ultima meraviglia della capitale parigina che non finisce mai di stupire per vitalità e voglia di fare e a cui la sonnacchiosa capitale italiana dovrebbe guardare un po’ più spesso. “Ouverture” è l’inevitabile titolo della prima mostra e del primo catalogo (che comprende anche la descrizione delle collezioni), che la Bourse mette in campo. Non si può che cominciare dall’incanto che prende il visitatore nel momento in cui davanti ai suoi occhi si manifesta l’imponenza dell’edificio. È proprio sotto la cupola, nella rotonda, ecco l’installazione di Urs Fischer che non ha titolo. La riproduzione del “Ratto delle Sabine” di Giambologna a grandezza naturale con alcuni oggetti di contorno, (quattro-cinque sedie), e uno spettatore, completamente di cera; in pratica una enorme gigantesca candela, così come candele sono gli oggetti e lo spettatore. Ma le candele sono fatte per essere accese ed infatti , solo chi ha avuto la fortuna di entrare nella Bourse nel giorno della sua inaugurazione a giugno, ha potuto vedere le sculture nella loro interezza, poiché, ovviamente, si sciolgono. Il “Tempo consuma il tutto”, forse un’ idea non nuovissima in arte (aveva rappresentato bene il concetto Michelangelo, nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, senza ricorrere ad effetti speciali), ma certamente un’opera di fortissimo impatto. E non poteva che essere così, che un “coup de theatre” aprisse questo mondo delle meraviglie. Nello spazio genialmente ricavato da Ando, tra le mura perimetrali della rotonda e l’anello “beton-brut” creato dall’architetto giapponese, ecco le vetrine che contenevano i bollettini di borsa, trasformate in installazione site-specific da Bertrand Lavier, dove una serie di oggetti vengono “messi a dimora” sotto l’egida di sua maestà l’ironia: tubi al neon, uno skate,un contrabbasso, un estintore… Un girotondo che ci riporta al punto di partenza al piano terra e che non fa che stimolare l’appetito dei divoratori di arte contemporanea. Sempre restando alle installazioni temporanee ecco il dolcissimo topolino di Ryan Gander che con la sua minuscola e divertente presenza ha addirittura meritato la copertina del poderoso catalogo. Non è un caso, Ryan Gander espone con grande allegrezza, il tema della fragilità ed è facile farlo qui, sotto la cupola di questo fastoso e grandioso edificio, dove il suo topolino che si affaccia da un minuscolo buchetto nel muro, evoca (con la voce della figlia dell’artista), che l’arte oggi non mostra più il virtuosismo dell’artista, bensì la sua vulnerabilità. (Continua)
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jennsmischievousmind · 5 years ago
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Fucks not Found
Florence
Ch1 Ghosts | Ch2 Florence | Ch3 A Matter of Seconds | Ch4 I need a Backdoor | Ch5 Die Hard | Ch6 White Flag | Ch7 Haunt the Living | Ch8 One, but not done [end]
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Who had this fucking idea?
One had refused that you got out the truck since Italy was were you lived. Apparently for Six it was okay, since he was in the car moving at 160per hour. That’s how you ended up in that stupid espresso truck Three had rented. Feet on the dash, trying to concentrate on your laptop, unfortunately Three was trying to learn Italian next to you.
“I’m gonna kill him!” You said through greeted teeth, he was shamelessly butchering your mother tongue.
“Be nice Eight.” Five chuckled over the comm. The mission was going smoothly at first, exchanging jokes with Six, Four sending pictures on the group chat from his view up there. 
Eventually everything went south real quick. It distracted you from the urge to shoot at Three.
“You hit one more person and I’m walking?” you heard Five in the comm link, your eyes widened.
“You’ve hit someone?!” you yelled at Six. 
“Grazed him really ..” he tried to convince you
“Totally smashed him, One added, 10/10!”
“Imbecille!” your Italian resurfacing when in stress.
Four scoffed in the comm link "How come she can speak Italian and you cannot?
"She's always been the better twin" Six hissed avoiding another walker
“Definitely.” Four answered in a hushed tone.  
Brushing away Four’s comment you got impatient "One, I need access to that phone!"
One growled  "Bossy, ever so bossy!"
“What did you guys do in there? Why are you covered in blood?” Six inquired, you could hear the disgust in his voice, between cursed and screeching tires, as obviously they were chased by the lawyer’s own TAC team. 
“ The head, neck, and face are very, very vascular. So it’s a lot of blood.” One vaguely tried to explain.
“Oh Eight I think they kill a mafia guy in Italy! You pressed your temples at your brother’s words. 
The lawyer’s phone needed facial recognition more specifically retina recognition… so naturally Two scooped his eye out. What a first mission!
“One for Four?”
“Yeah, go for Four.”
“ We need you.”
“ Of course you need me. I’m here.”
“Remind me, where the fuck is here?” 
“ Here here. Like, here?” Four continued, his evasive answers made you grin.
“Specificity.” One added
“ Here. Right effing here! Top of the Duomo, like we talked about. Look up. Where you going?”
“In the wrong direction. Please help them.” You sighed, Three spun his revolver your way.
“Get that thing away from my face Three!” he grimaced returning to his book
“Oh shit, coming down! Four announced… Coming up North, down on Via de ..via de ..there’s so many fucking vias in Italy!  
“Via De Cerretani.” you cleared
“Yeah, yeah” he sighed annoyed
At some point you momentarily removed your earpiece since your brother was screaming and cursing. Mammà would disapprove.
“You gotta lose that police chopper!” Four was perched on the Sagrestia Vecchia following the Alpha Romeo through Florence’s alleys.
You hacked the chopper on board cam “I have eyes, I’ll tell you when they lose you.”
“dov'è il bagno? …. dov'è il baaagno?..” Three repeated 3 TIMES, you glanced at him really annoyed, fingers itching to unsheathed.
“Buongiorno Uno” he answered at the sizzling talkie.
“Shit’s gone, we’re supper fucked, Four needs an Uber!”
“Way ahead of you, papi!” a loud bang coming from above the truck startled you.
“Buongiorno Quattro” Three started the truck.
His accent really made you cringe. Removing your feet from the dash you dip your head catching a glimpse of Four on the top on the truck.
After a few seconds, he got down and squeezed himself by the passenger window, you scout next to Three with a huff.
Gunshots, and cussing resonated in the comm link.Unconsciously biting your thumbnail, you kew your brother was a good driver but it was stressful. Four leaned in watching the chopper cam on your laptop. His blond hair falling into his eyes, you spotted brown flakes in the emerald green of his eyes. He was so close you thought your heartbeat had sync with his because you felt like adrenaline had rush in.
For a second you locked eyes, he smirked at you, immediately self aware of your agape state you nudge him away from your laptop. One was screaming at everyone in the car, Two was screaming back at him, her French accent even more pronounced. Five lost it in Spanish against Six and One. 
“Ok, the chopper lost sight on you, make the best of it little bro.”
All of sudden “Wannabe” blasted into your ear, you chuckled at your brother’s music taste, until Three announced two black suburban were tailing the green Guila Quadrifoglio. Four reloaded the grenade launcher, you eyed him apprehensive, he just smiled at you like a kid on Christmas day.
“Six fake ‘em out mate, I’m coming to you!” reaching for his skateboard behind you.
Few explosions later you urged them to make in on time at the rendez-vous point.
“You got a superhero on the squad!!” your brother praised Four, these two really got along real quick.
Focused on your next escape route aka arguing in Italian on the phone with the docker you didn’t hear the commotion in the car, the tires screeching, shattering glass.
“Whoa, shit!” Six screamed.
You gasped, feeling something was wrong, a deep pain in your chest you couldn’t explain, furrowing your brows you breathe in trying to chase it away, thinking it was the adrenaline rushing out.
Three stopped the truck at the construction site where you had to meet, him and Four got out gun’s at point.
You got out the truck a second later, your own gun in hand, still feeling weird “Ok let’s get the fuck out of my mother land bef..” you freezed, your eyes landing on the green car.
A deafening silence invaded your ears, the sound of you gun hitting the concrete resonating until your brain caught up, you understood the sudden unknown feeling. 
“NOOOOOO” you cried out running to him, feet skidding on the debris. “Come on baby brother, no, no, no, no” you cradled his face in your shaking hands, your vision blurry with tears, you pushed your forehead onto his, hands bloodied. “please, please” you begged sobbing, murmuring prayers.
 He was gone. You were unable to feel his presence, unable to feel his emotions through that unique bond twins have, you felt lost, incomplete.
 The harbor was the final way out, no one said a word as Four and One put Six in a transparent body bag.
The boat drifting away, Three came out with a bottle of booze and some pizzas, like, the fuck man pizzas right now? You denied the drink, if you were to drink you knew you were not going to stop until you black out. You sat on the edge of the stern, eyes glossy a blank expression on your face. One stood by your side, his behavior cold but uneasy.
“Here’s a toast to a kid I liked.” Three lift his glass
“Are you crying?” Two mocked him
“We didn’t even know his name.”
“We don’t know any names.”
“What was his name?” You didn’t want to say his name, you didn’t want to burst in tears just by saying his name. 
“It doesn’t matter. He was a good man.”
You didn’t expect One to say that, yes he was but in the end what did he knew about your brother.
“I thought I managed the risk. I’m sorry.” One softly concluded not looking at you
“Did you guys had anyone else...family?”
“I think you’re looking at it.” Two told her nodded your way cautiously
They all look at you gravely, please stop you screamed internally; I don’t need your pity, I need my brother.
“Risposa in Pace Fratellino” you whispered as they toss his body into the unforgiving Adriatic Sea. Here you were, the only one left of the Y/L/N family.
After giving One the last update on the phone they’d got, you went to the cabin, to steal a moment alone, cry without a bunch of strangers around. But you bumped into Four.
“Hey ..” he hesitate, searching his pocket he lifted his hand, showing the Cross necklace Six had attached to his stir.
Four didn’t know how much this cross meant to your family, and that did it, bawling you let all your sorrow out clutching at the cross.
Tears you hadn’t shed for your parents, as you try to be tough for your mother when papà disappeared, and then for your brother when mammà died. And now for him.
Carefully Four wraps his arm around your frame, offering some warmth and comfort. Something you thought you had definitely lost an hour ago. Muffling your cries in his white sweater, he held you tighter as he too felt his pain, you heard him exhale and breathe in trying to contain his own tears.
After that it was not the same with Four. Two said once that you did what she called a “transfer”. Meaning you were treating Four as your little brother, but it was definitely not like that, it was something else. Something One had prohibit.
Back at the Haunted House in the California desert, you hadn’t slept all the way ‘home’, you busied yourself packing Six stuff and bring them back in your trailer.
One was standing in the cargo plane, in front of the metal storage cabinet, in which each one of us had to store personal effects, will, things like that, if you happened to die.
He handed you Six’s key.
“Hold on to it, will you? he furrowed his eyebrows retrieving his hand, When that mission is over, I’ll open it. Well if I’m still here.”
He nodded understanding.
“I brought him into this, ...”
“… He said there was nothing he’d rather be doing with his life. That prick.” One was oddly compassionate
You shook your head trying to hold back tears, if you hadn’t hack that asshole back in your hometown, your brother wouldn’t be dead. Two’s French saying was in loop in your head, “Avec des si, on mettrait Paris en bouteille” “With Ifs, we could put Paris in a bottle.” but your guilt was still there, hanging tight.  
 Wally’s head on your thighs you couldn’t care less about his drool staining your jean, watching the nightfall on the California desert, the scolding sun giving place to the starry night, the sky virgin of light pollution you could see so much of the vault. Wally barked scaring you and made his way inside. “Ok big guy, good night.”
Passing by the empty pool you sat on one of the old lounge chairs, when you arrived it became your hangout with your brother and Four, even though it was mostly Four’s area. 
Sometimes Five would pass by on her way to the “gym cargo” as they called it. Four would settle on the edge of the bowl, while you lean on a lounge chair, your brother in the bowl tossing a tennis ball to each of you, tonight was the exception, your brother was not here, tears were, only Four didn’t stay on his side. 
He didn’t ask anything, he squished himself between you and the armrest. Wrapping his arms around your shoulders, face again his chest you sobbed. Being held by him was foreign at first, only used to your brother’s hugs since you’d left your hometown. As he brushed away your hair from your wet face, you looked at him, his mouth slightly opened, brows furrowed slightly, your hand reached for the crease between it, easing it with the pad of your index, his gaze locking with yours at your gesture. His hand brushed a last strand away, burying itself in your hair. He kissed the same spot on you, lingering, nose nudging his sharp jaw, his breath grazed your cheek. Lips hovering each other’s, there was a flash of hesitation that crossed his features, your lips closed on his before you could think. He tightened his grip on your waist, bringing you closer, your cold fingers brushing his cheek. Suddenly shame struck you.
Jerking away from him, stumbling on your two feet, you pressed the heel of your hands into your eyes. Kissing Four while mourning for your brother felt so wrong.  
“Eight..wh ?”
You cut him “If this is coming out of some misplaced sense of guilt, don’t bother.”
He opened and closed his mouth “What the.., you kissed me Eight ..!”
“I .., your voice wavered, I’m not myself right now… “ You had kissed him first, what were you trying to say, yeah he kissed back but argh the fuck was happening in your head. Avoiding his pained look you turned around, fleeing the situation.
“It’s not, just so you know, some misplaced guilt.” he watched you disappear into the night, your trailer alight few meters away.
Third chapter - A Matter of Seconds 
A/N: don’t forget to double tap if you liked it. 🙏
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morelin · 5 years ago
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Il mondo dei de’Medici
L'immersione nel mondo dei de’Medici, famiglia che trasformò la città di Firenze in un Granducato di ambizione internazionale, inizia con la visita del Palazzo Medici Riccardi (Firenze), loro superba residenza situata nel quartiere di San Giovanni. 
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Il palazzo è un magnifico esempio di dimora signorile rinascimentale con interni in stile barocco dove ho avuto l'opportunità di ammirarne l'ambiente più noto, la cappella dei Magi realizzata da Michelozzo nel 1459 decorata appunto da affreschi che illustrano il Viaggio dei Magi e La veglia dei pastori in attesa dell'annuncio.
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Poco distante si trova Piazza S.Lorenzo che accoglie il monumento a Giovanni dalle Bande Nere, padre di Cosimo I de'Medici, e la Basilica di S. Lorenzo consacrata nel 393 ma ricostruita successivamente da Brunelleschi ed Antonio Manetti.
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 Alla facciata incompiuta si contrappone un armonico interno con un soffitto a cassettoni; in fondo a sinistra è situata la Segrestia Vecchia, piccola cappella-mausoleo dei Medici nella quale si trovano decorazioni di Donatello, il monumento funebre a Piero e Giovanni de'Medici del Verrocchio ed una particolare volta dell'abside rappresentante il cielo di Firenze nella notte del 4 luglio 1442. 
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Del complesso di S. Lorenzo fanno parte anche la cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova che insieme costituiscono le cosiddette Cappelle Medicee: la prima è uno sfarzoso ma anche un po' tetro mausoleo autocelebrativo, la seconda invece è un capolavoro di Michelangelo alla quale hanno lavorato successivamente anche Vasari e Ammannati.
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A sinistra della Basilica, entrando in un elegante chiostro è possibile raggiungere la Biblioteca Medicea Laurenziana progettata da Michelangelo, una "biblioteca pubblica" istituita da Cosimo il Vecchio e giunta al massimo splendore con Lorenzo il Magnifico che accoglie la più importante raccolta italiana di manoscritti.
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azzurracomeme · 4 years ago
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Lezione del 20/10/2030
AUTORE: Filippo Brunelleschi
NOME: Basilica di San Lorenzo
DATA: 1418-1461 circa
LUOGO: Firenze, Italia
CONTESTO ORIGINALE: La chiesa, che poi diventerà chiesa ufficiale della famiglia de medici con l'edificazione delle cappelle medicee, era esistente già dal IV secolo d.C. ma tuttavia essa divenne conosciuta in seguito alla ristrutturazione di Brunelleschi di chiesa e vecchia sagrestia ed alla costruzione di Michelangelo di una nuova sagrestia, simmetrica alla precedente e della biblioteca laurenziana (quest'ultima poi era stata decorata da Donatello e presentava dipinti di Filippo Lippi). Essa era infatti divenuta perno di un nuovo quartiere aperto grazie alla costruzione di via lata, lungo la quale si trasferivano ad abitare tutte le più influenti famiglie fiorentine (compresi i Medici)
SCELTE TECNICHE E STILISTICHE: La facciata, spoglia, doveva probabilmente in origine essere decorata con dei marmi. La chiesa si basa sul modulo quadrato: l'abside ha infatti questa forma, si distacca dunque dalla tradizione che lo vedeva come un'evoluzione dell'esedra, ed il transetto è formato da due quadrati. La navata centrale, doppia rispetto a quelle laterali, è a capriate coperte da un cassettonato: questo permetteva infatti di ridurre le spese ed i problemi strutturali, oltre che ricordare le prime chiese che non presentavano infatti alcun tipo di partizione ritmica. La crociera è coperta da una cupola su pennacchi e le navate laterali sono invece divise in campate e cooperte da volte a crociera (egli, dunque, combina due diverse coperture, così come aveva già fatto nella cappella Pazzi). Lo spazio è nel complesso antitetico al gotico: ogni elemento è bilanciato e visibile con una sola occhiata. La decorazione è bicroma e possiamo notare la grande coerenza brunelleschiana in questo. I pilastri gotici sono sostituiti da colonne corinzie liscie, tipiche romane, che reggono le imposte di archi a tutto sesto in proporzione 1:4 (ossia con due cerchi) e che si riflettono nelle lesene sulle pareti. Brunelleschi inserisce inoltre il pulvino, elemento tipico dell'architettura bizantina, che egli concepisce come un frammento di architrave. Il dado brunelleschiano (questo è il nome di questo particolare tipo di pulvino) permette a Brunelleschi di rispettare le proporzioni in altezza senza dover alzare la colonna che altrimenti non rispetterebbe le proporzioni teorizzate da Vitruvio, architetto e scrittore romano al tempo di Augusto.
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non-luogo · 3 months ago
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the only 2024 wrapped that makes sense:
after living for a year and a half in milan and then moving back home i finally saw michelangelo’s pietà rondanini for the first time this summer
i also finally got to see most of the san lorenzo complex in florence (basilica, sagrestia vecchia e nuova)
i went back to london and properly visited the british museum and national gallery, since last time we went there at closing time. there are many artworks close to my heart there! and it was also fun to notice how much i’ve learned since i was there two years ago
got super into giovanni pisano thanks to my weirdo of a professor who spent a few of his classes walking around pisa and explaining many of the artworks we have to study to us. i got to draw in a museum for the first time alongside new nerdy friends and we occupied whole rooms just to sit on the floor and draw giovanni’s madonne from life. it was a very lovely experience
i love art so so so so so much :’•)
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michelangelob · 5 years ago
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Quello che vedete è il cielo affrescato nella volta della Sagrestia Vecchia progettata dal Brunelleschi, all'interno della Basilica di San Lorenzo. Il cielo raffigurato è quello della notte fra il 4 e l 5 luglio del 1442 ma il perché sia stata scelta proprio quella data non si sa... supposizioni tante, certezze nessuna. . . #michelangelobuonarrotietornato #artblogger #brunelleschi #sagrestiavecchia #sanlorenzo #beauty #affreschi #tarringnight #sky #antoniettabandelloni #arte #affresco #florence #sanlorenzo #zodiac #paint — view on Instagram https://ift.tt/2FWeFeq
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bosummers · 5 years ago
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Cupola della Scarsella nella Sagrestia Vecchia di S. Lorenzo, Firenze
[Brunelleschi]
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aneddoticamagazinestuff · 8 years ago
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Firenze: Gli affreschi delle cappelle Medici e Pazzi
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Firenze: Gli affreschi delle cappelle Medici e Pazzi
Qual’è la ragione che può spingere due grandi famiglie fiorentine, i Medici e i Pazzi, a commissionare due opere artistiche per le proprie cappelle perfettamente uguali? La dimensione è leggermente diversa ma è perfettamente proporzionata.
Stiamo parlando della Sagrestia Vecchia nella basilica di San Lorenzo a Firenze e della Cappella Pazzi nel primo chiostro della basilica di Santa Croce sempre a Firenze. Ambedue capolavori architettonici di Filippo Brunelleschi.
  La cappella Pazzi nella basilica di Santa Croce a Firenze
La Sagrestia Vecchia, nella basilica di San Lorenzo di Firenze
  Una mappa stellare è univoca, rappresenta una determinata data, ora e luogo d’osservazione, e i meridiani contano, rappresentano una posizione rispetto ad un’altra. Entrambe le volte delle cappelle raffigurano un emisfero celeste boreale con precisi riferimenti astronomici, la cosa incredibile è che entrambe fanno riferimento esattamente allo stesso emisfero, nella stessa data, nella stessa ora e con un punto di osservazione leggerissimamente diverso. Una cosa differenzia l’affresco dei Medici da quello dei Pazzi, la presenza di un meridiano.
Affresco Cappella Medici
  Per convenienza usiamo la volta celeste della Sagrestia Vecchia che è stata restaurata e ci offre un’immagine migliore.Le interpretazioni sono state più di una, molti gli studiosi che si sono impegnati per risolvere questo enigma fiorentino; enigma centrato più che nell’arte pittorica nello scopo della rappresentazione scelta.
Affresco Cappella Pazzi
Osservando la volta vediamo che riporta varie costellazioni. In evidenza nella zona centrale la costellazione del cancro, alla destra la costellazione dei gemelli e ancora più a destra la costellazione del toro. Il meridiano indicato corrisponde ad una visione da sud. Due elementi sono certi, la posizione del sole fra cancro e gemelli e la luna in toro. Si può inoltre desumere la presenza di Giove in ariete e di Venere alla sinistra del cancro. Desumere perchè non vi è certezza sui nomi dei pianeti ne che si tratti di pianeti.
Affresco della volta celeste – Cappella Sagrestia Vecchia (attribuito a Pesello)
Una prima interpretazione viene da Aby Warburg il quale ipotizzò che l’affresco fosse raffigurante la data corrispondente alla consacrazione dell’altare della basilica di San Lorenzo, cerimonia che si è svolta il 9 luglio 1422. Questa teoria è oggi accantonata ma abbiamo voluto verificarla comunque.
Teoria Aby Warburg riportata su Stellarium
Attraverso il programma Stellarium abbiamo impostato le coordinate della Sagrestia Vecchia come punto di osservazione, circa 43° N 46′ 29.05″ e 11° E 15′ 16.32″ e la data del 9 luglio del 1422 corrispondente alla consacrazione dell’altare e abbiamo ottenendo la volta celeste corrispondente. Scorrendo le ore si individua le 10.30 del mattino come orario con la volta celeste più somigliante. E’ evidente che la teoria non corrisponde all’immagine. Osserviamo che il sole non si pone fra cancro e gemelli ma è più spostato verso il cancro e soprattutto la luna non è in toro. Il programma lavora automaticamente in calendario giuliano in uso all’epoca.
La teoria di Aby Warburgi non è una teoria accettabile. Inoltre che motivo aveva la famiglia Pazzi di riprodurre quel momento storico legato prettamente all’altare della Sagrestia Vecchia ed alla famiglia Medici? Esaltare la consacrazione dell’altare di un altro edificio con lo stesso affresco altrove e 20 anni dopo, assurdo.
Una seconda ipotesi postulata si rifà alla grande passione della famiglia Medici per l’astrologia. Al centro del mistero la nascita di un bimbo. Il committente dell’opera, Cosimo de’ Medici, potrebbe aver voluto rendere immortale la data di nascita del figlio primogenito Piero. Una teoria interessante da verificare. Il pargolo è nato il 16 luglio 1416, astrologicamente fra Cancro e Gemelli. Impostati i parametri con data e coordinate fiorentine la volta stellata ci appare su stellarium.
Non vi inserisco la mappa stellare, ma decisamente non è corrispondente, la luna non è in Toro e il sole è quasi al davanti del cancro. Venere si pone in gemelli e Giove si è perso chi sa dove. Inoltre che senso avrebbe che i Pazzi riproponessero la duplicazione perfetta di quell’evento? Una nascita nella famiglia Medici? Il mistero deve in qualche maniera coinvolgere le due famiglie, la ragione deve essere super partes.
Un primo studio su base scientifica, da un punto di vista astronomico, è stato condotto da Giuseppe Forti astronomo di Arcetri. L’indagine si è conclusa con l’affermazione che le stelle raffigurate si presentavano proprio secondo la configurazione visibile nel cielo di Firenze il 4 luglio 1442 del calendario giuliano, circa il 13/14 del calendario gregoriano. Viene inoltre indicata l’ora, circa le 10.30 del mattino. Provvediamo ad inserire i dati. Otteniamo sia la Luna in toro sia il Sole fra cancro e gemelli. Gli altri pianeti però non sono proprio corrispondenti Ad esempio Venere che dovrebbe essere secondo l’affresco al davanti del cancro è invece quasi dietro il cancro, e Giove è più sul toro che sull’ariete.
Giuseppe Forti 4 luglio 1442 stellarium
Si suppone in questa ipotesi che l’opera sia da attribuire a Giuliano d’Arrigo detto Pesello (Firenze 1367-1446). Pesello era un esperto nel disegno degli animali e un abile ritrattista ma non aveva la cultura astronomica necessaria per una tale precisione, si crede che fosse stato guidato da un esperto astronomo quale Paolo dal Pozzo Toscanelli (1397-1482).
Dal Pozzo Toscanelli, sarebbe stato l’artefice del disegno che ha poi generato l’affresco. Il Toscanelli dimostra un’abilità incredibile e certifica che le conoscenze astronomiche dell’epoca erano ben più avanzate di quello che la storia ci insegna di quel periodo storico. Fu preciso nel posizionare i pianeti come Venere in cancro o Giove in ariete, la Luna in toro e il Sole fra cancro e gemelli il tutto nell’eclittica delle costellazioni zodiacali.
Devo ribadirlo, guardate la foto sopra e confrontatela con quella generata dal programma, la data indicata da Forti non sembra corrispondere perfettamente, giusta la posizione di Sole e della Luna ma posizione errata di Venere che è dietro al cancro e di Giove che si pone dietro al toro ed infine di Mercurio che si pone sui gemelli ma che non è presente nell’affresco in quella posizione.
Forti non postula nessuna teoria sul “motivo” dell’affresco ma analizza l’affresco solo da un punto di vista scientifico.
Sulla scia dello studio di Forti una teoria viene sviluppata da Isabella Lapi Ballerinicuratrice del restauro della Sacrestia Vecchia. La Ballerini afferma che l’affresco sia un omaggio per la venuta a Firenze di Renato d’Angiò nel 1442, il monarca di Napoli cacciato dall’usurpatore Alfonso d’Aragona. L’evento è stato sicuramente notevole dato che d’Angiò cercava rinforzi militari per riconquistare i propri territori. Da sottolineare che l’ex Monarca di Napoli aveva rapporti sia con i Medici che con i Pazzi, questo potrebbe spiegare la cappella duplicata anche se non spiega la differita di 20 anni. La teoria però non spiega perchè spendere tempo e denaro per onorare una visita, si importante, ma che poteva essere trasmessa ai posteri con un normale affresco che coinvolgesse la famiglia Medici e Renato d’Angiò. Oppure anche un classico ritratto. Quale poteva essere il motivo per occultare in un criptico affresco la visita di un monarca che era evidentemente pubblica?
Inoltre ricordiamo che non vi è una perfetta corrispondenza della mappa stellare sussistono delle differenze.
Ancora un’ipotesi è che la famiglia Medici volesse celebrare la riunificazione delle Chiese d’Occidente e d’Oriente, evento fortemente voluto da Cosimo il quale fece di tutto per spostare il Concilio da Ferrara a Firenze. Infatti la firma del decreto “Laetentur coeli” avvenne il 6 luglio 1439 a Firenze e si raggiunse la completa riunificazione tra greci e latini. Al concilio parteciparono esponenti di grande prestigio per l’epoca da religiosi ad artisti, da architetti ad astronomi fra cui anche Paolo del Pozzo Toscanelli.
Attiviamo il programma e impostiamo la nuova data e anche delle nuove coordinate corrispondenti a Santa Maria del Fiore, cioè il duomo di Firenze e sono 43° N 46′ 22.93” e 11° E 15′ 21.11. Da evidenziare che questa minima differenza di coordinate non influenza gran che il risultato.
Incredibilmente si ottiene una rappresentazione della volta celeste molto similare anche se non perfetta rispetto a quella dipinta. Ovviamente abbiamo il Sole fra cancro e gemelli, la Luna in toro, Venere al davanti del cancro anche se spostata molto più verso il leone rispetto all’affresco. Mercurio sulla zampa del leone e in ariete o meglio sotto l’ariete abbiamo un pianeta che non è Giove ma Saturno. Una forzatura è anche Marte posizionato subito dietro il toro che invece nel dipinto non sembra rappresentato. Non la perfezione assoluta, certo, ma una discreta corrispondenza, maggiore di quelle valutate sino ad ora.
Un altro astronomo, sempre di Arcetri, si è misurato con questo mistero aprendo una nuova via interpretativa. Fabrizio Massi analizzando la mappa stellare ha confermato il giorno 4 Luglio del 1442 come giorno rappresentato e per la precisione alle 10:30 del mattino. Masi però esplora una nuova strada. Afferma che la volta rappresentata non è del cielo sopra Firenze ma di un punto d’osservazione diverso e cioè la posizione geografica è da collocare presso Shanhaiguan in Cina. Ci fornisce le coordinate corrispondenti a 40° N 120° E. Queste coordinate, secondo google maps, cadrebbero in acqua, ma poco distante da Shanhaiguan circa a 18,5 km a nord-est. Posizionandosi sulla città di Shanhaiguan le coordinate sono circa 40° N 29″ 119° E 46″.
Shanhaiguan si trova nella Cina orientale ad est di Pechino sulla costa dell’Oceano Pacifico ed è il luogo dove si trova l’antica porta all’impero cinese chiamata Testa del Dragone e dove finisce ad est la grande muraglia cinese gettandosi nell’oceano.
Si sviluppa quindi un’altra teoria che si basa sul fatto che esistono contatti tra Firenze e l’impero cinese. L’affresco omaggerebbe la presenza di una delegazione cinese a Firenze in occasione del Concilio del 1439. Motivi commerciali quindi che però non spiegano ne il doppione omaggio della famiglia Pazzi (poca fantasia da parte dei Pazzi che arrivarono per secondi venti anni dopo?) ne avrebbe senso, come già detto, la data del concilio che non corrisponde alla data su cui concorda anche Fabrizio Massi che ricordiamo è il 4 luglio 1442. Inoltre, ancora, perchè rendere criptici i rapporti pubblici con la delegazione cinese?
Cominciamo la verifica. Impostiamo le coordinate fornite da Massi di Shanhaiguan (meglio quelle precise) e poi le due date possibili, quella sostenuta da Massi e quella del concilio.
Alla data del 4/7/1442 sussiste una corrispondenza, ma si deve cambiare punto d’osservazione ruotando verso ovest e soprattutto per vedere l’ariete e parte del toro si dovrebbe cancellare l’orizzonte, facile sul programma ma meno facile se si fosse realmente sul punto di osservazione. Inoltre la posizione stellare è quasi verticale, molto diversa come osservazione per un uomo inginocchiato ad osservare l’affresco della cappella Medici che appare orizzontale all’osservazione. Immagino che se si volesse riprodurre il corretto punto di osservazione sarebbe bastato orientare l’affresco. Insomma non convince.
Posizione Massi a Shanhaiguan 4 luglio 1442 stellarium
Verificando la data del Concilio 6/7/1439 la prospettiva di osservazione è la stessa di prima.
In entrambi i casi si deve adattare la visione verso ovest, non tenere conto dell’orizzonte e per ovviare a questi due problemi cambiare l’orario di osservazione sino ad ottenere corrispondenze migliori in orari notturni.
Arriva una nuova teoria con la Proff.ssa Sandra Marraghini che studia da tempo questo mistero pitto-astrologico. La sua teoria si sviluppa considerando che la data in oggetto sia il segno zodiacale dell’inizio del Rinascimento.
La Marraghini da una differente opinione anche sull’autore dell’affresco della cappella nella Sagrestia Vecchia che è stata realizzata nel 1440 e attribuita a Giuliano D’Arrigo, detto Pesello. L’opinione della Marraghini è che ha più senso attribuire l’opera a Piero della Francesca che era più avvezzo all’uso di certe tecniche, mentre il Pesello, all’epoca 77enne, era più portato alla ritrattistica.
La teoria che l’affresco testimonierebbe l’inizio del Rinascimento spiegherebbe la nascita di cappelle gemelle eseguite in tempi successivi. Potrebbe spiegare anche il desiderio di immortalare l’inizio di una nuova epoca con un affresco segnatempo. Le domande che ci poniamo sono però molteplici. Per quale ragione renderlo criptico? Ci chiediamo, inoltre, come sapevano all’epoca che era cominciata questa nuova fase storica per come la intendiamo noi oggi? Avrebbe un senso la scelta di rappresentare il cielo fiorentino, città culla del rinascimento, ma perchè scegliere quella data come nuovo inizio di un meraviglioso periodo storico? Quale evento fa da spartiacque?
Sinceramente nessuna delle teorie sino ad ora esposte sembra avere un senso compiuto o da un punto di vista astrologico o da un punto di vista storico. La teoria della firma del Concilio sembra la migliore considerando la vicinanza della volta stellata sopra Firenze rispetto alla volta celeste dell’affresco, anche se le corrispondenze non sono certo perfette.
Una teoria compiuta dovrebbe rispettare i parametri di cui disponiamo.
L’affresco è a Firenze e il punto di osservazione dell’affresco è orientato più o meno verso sud.
L’affresco è stato realizzato dopo il termine dei lavori della Sagrestia Vecchia cioè il  dopo il 1428 e prima del 1443 data di termine di tutti gli affreschi.
L’affresco ha due sicure certezze, Il Sole fra cancro e gemelli e la Luna in Toro, sul muso del toro.
Esistono altri, si suppone pianeti, rappresentati sull’affresco (dimensione maggiore rispetto alle stelle) che non possono essere riconosciuti come certi, ne che siano realmente pianeti ne quali siano. Fra tutti i pianeti si suppone si individui Venere fra cancro e leone più spostata verso il cancro.
L’affresco è stato riprodotto 20 anni dopo nella cappella Pazzi.
L’affresco indica un luogo, una data ed un’ora ben precisa.
Potrebbe esistere un’altra ipotesi rispetto a quelle formulate sino ad oggi? Proviamo ad unire alcuni tasselli.
L’idea di Francesco Masi di uscire dal concetto che sia il cielo sopra Firenze è interessante e potrebbe aprire a nuove teorie, cioè testimoniare a Firenze un luogo lontano da Firenze, interessante.
Poniamo per un secondo che si volesse rappresentare una data segreta, conosciuta da pochi eletti in tutto il mondo, anzi da pochi eletti in tutti i continenti allora conosciuti. Una data che avrebbe rivoluzionato geografia e commercio, conoscenze e poteri.
Una data che due famiglie importanti come i Medici e i Pazzi, famiglie che vivevano entrambe a Firenze centro nevralgico del mondo di allora, (ricordiamo cosa era Firenze all’epoca), le poteva distinguere rispetto ad altre. Una data e un luogo che non potevano sbandierare ai quattro venti ma allo stesso tempo ne volevano (dovevano) dare testimonianza segreta per prestigio familiare e potere. Rendere eterna una data e anche un luogo geografico.
Magari un luogo che non era ancora possibile raggiungere dati i mezzi disponibili e le conoscenze del tempo.
I Medici, per primi, testimoniarono la loro conoscenza in pubblico e i Pazzi 20 anni dopo comunicavano ai Medici di conoscere lo stesso segreto. Con una differenza, nella cappella dei Pazzi non sussiste un elemento dirimente. Il meridiano. Spostarsi da un meridiano all’altro significa sostarsi verso est o verso ovest.
Poteva essere la via della seta? Non credo, la Cina non era certo un segreto e il commercio era già attivo e fiorente con l’Asia; sappiamo infatti della presenza di una delegazione cinese a Firenze in occasione del Concilio del 1439.
Una delegazione che sicuramente aveva un rapporto stretto con la famiglia Medici. E se questa delegazione avesse riferito alla famiglia Medici un’informazione di importanza unica per l’epoca?
Introduciamo un nuovo elemento apparso alle cronache recentemente. Zheng He.
  Zhen He
L’enorme flotta comandata da Zheng He (317 navi misuranti 130×54 metri ed equipaggiate con 12 vele e un totale di 28.000 soldati a bordo) partì per il primo viaggio e dato il successo riportato fu ordinata una seconda spedizione e poi una terza. In totale furono compiute sette spedizioni tra il 1405 e 1433. Probabilmente Zheng He morì nel viaggio di ritorno della settima spedizione e fu seppellito in mare.Zheng He è un membro della dinastia dei Ming. Un eunuco compagno di giochi del piccolo principe Zhu Di. Quando Zhu Di divenne imperatore della Cina assumendo il nome di Yongle, ordinò nel 1403 la costruzione di una flotta imperiale sia per scopi mercantili sia come flotta da guerra e scopi diplomatici. L’imperatore nominò ammiraglio Zheng He e lo mise al comando di tutta la flotta. L’imperatore Yongle incaricò Zheng He di effettuare spedizioni navali a carattere diplomatico, scientifico e commerciale nei mari occidentali.
Le grandi spedizioni di Zheng He sono un fatto storico, ancora oggi si discute sui limiti raggiunti da queste esplorazioni cinesi.
Uno di questi dubbi riguarda il fatto che Zheng He possa aver per primo raggiunto le Americhe.  Non voglio riproporvi tutta la storia e le ipotesi e quindi vi consiglio di leggere questo articolo. Vi dico solo che l’ipotesi di questa scoperta sembra essere avvenuta nella sesta spedizione che va dal 1421 al 1423.
Ora poniamo per un secondo che sia vero, una realtà, l’America è stata scoperta per la prima volta da Zheng He e che una delegazione cinese lo avesse fatto presente alla famiglia Medici fornendo la data e le coordinate di dove i cinesi si erano introdotti nel territorio americano.
Mettiamo giù due date.
Nel 1423 la scoperta dell’America da parte di Zheng He, una delegazione cinese si trova a Firenze nel 1439, La Cappella Medici viene terminata nei suoi affreschi nel 1443, venti anni dopo la volta celeste viene copiata dai Pazzi. Sembrerebbe esserci una continuità storica.
Prendiamo adesso le coordinate fornite da Masi 40°N 120° E e proviamo a mettere un meno davanti al 120, cioè Ovest. Impostandole su maps ci ritroviamo qua:
Se preferite possiamo prendere le coordinate della sagrestia vecchia e cioè 43° N 46′ 29.05″ e 11° E 15′ 16.32″ sostituire Est con Ovest e sottrarre da 120° gli 11° rappresentati per ottenere 109° quindi le coordinate 43° N 46′ 29.05″ e 109° O 15′ 16.32″. Se le riportate su maps vi troverete circa nello stesso posto anche se più a nord di 3°. L’immagine generata dal programma stellarium non camibirà molto.
Proviamo a inserire le coordinate nel programma stellarium e a giocare percorrendo le date dal 1421 al 1423 ed esattamente alla data 3 Luglio 1423, esattamente alle 19.30, abbiamo rappresentata questa volta celeste.
La Luna è esattamente sotto il muso del toro, il Sole fra cancro e gemelli e Venere al davanti del cancro.
Con le coordinate della Sagrestia Vecchia spostate ad ovest, la situazione non cambia, l’immagine è praticamente la stessa.
Una notizia da mantenere segreta per organizzare una spedizione pronta a colonizzare?
I Medici a Firenze erano stati messi a conoscenza di questa notizia e non potendo divulgarla ma dovendo certificarla hanno rappresentato esattamente il contrario in termini ovest-est della vera scoperta delle Americhe, lasciando un meridiano che potesse far capire che non ci si riferiva ne a Firenze ne a Shahnaiguan Cina 40° Nord e 120° Est, ma al suo opposto e cioè a 40° Nord e 120° Ovest.
E se le cappelle fossero l’unica testimonianza della vera scoperta dell’America?
Certo gli storici hanno rifiutato l’ipotesi che sia Zheng Heil vero scopritore dell’America, sempre che di scoperta si possa parlare dato che su quelle terre vivevano dei popoli.
Come potrebbe essere altrimenti? Riscrivere la storia è sempre sconveniente perchè vengono fuori interessanti verità per taluni scomode. E se le cappelle fiorentine fossero la prova che gli storici negano che esista?
Ovviamente un’ipotesi, ma… Magari Colombo è arrivato nel 1492 “sapendo” dove andava!
    (N.d.R) Questo articolo è frutto del tentativo di capire il perchè si è realizzato opere apparentemente prive di significato ma che invece celano sicuramente un segreto; al tempo stesso proporre una soluzione al segreto che sarà certamente confutabile, ma al pari di tutte le altre ipotesi.
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