#risate a teatro.
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“La Strana Coppia” con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia al Teatro Alessandrino (Alessandria)
Venerdì 20 dicembre, una commedia esilarante porta sul palco il genio di Neil Simon con una coppia d’eccezione.
Venerdì 20 dicembre, una commedia esilarante porta sul palco il genio di Neil Simon con una coppia d’eccezione. Un classico intramontabile al Teatro Alessandrino Venerdì 20 dicembre, alle ore 21, il Teatro Alessandrino di Alessandria ospiterà una serata di puro divertimento con “La Strana Coppia”, la celebre commedia di Neil Simon, interpretata dagli straordinari Gianluca Guidi e Giampiero…
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Tramonto e Teatro 🎟️😂
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#comicità#comici#risate#ridere#Massimo Lopez#Tullio Solenghi#il trio#cielo#sfumature cielo#tramonto#cielo al tramonto#teatro#divertimento#divertente#grazie a te che me li hai fatti conoscere e apprezzare sempre più#avremmo passato tutta la serata a commentare l'intero spettacolo e le varie battute e ridere e ridere ancora#giusto per dirtene un paio semmai per qualche strano motivo stai leggendo questo post (e magari anche tutti gli altri): quetto#pace#il buco#troica#abecedario#drrrre drrrnn drrrnnn drr bum sbam bum#capra capra stronzo#chiamami onnipotente#il test del lupo auuuuuuuuu
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Una divertentissima serata al teatro olimpico con @maurizio_battista @dado_official_ e @loslocosmusic . . . #italy #comico #teatro #teatroolimpico #musica #canzoni #divertimento #risate #laughs #comicità (presso Teatro Olimpico) https://www.instagram.com/p/CptNAyZIhBz/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Domenica 5 Febbraio Musica & Cabaret Made in Sicily presso il Teatro Gianí di Partinico #teatro #cabaret #spettacolo #show #musicasiciliana #sicilia #calandraecalandra #risate #canzonisiciliane #sicily #brothers #partinico #ivanfiore #acoustic #enjoy #vibes #positivevibes #smile #graphicdesign https://www.instagram.com/p/Cn_wvp1o-JQ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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" Stando alla testimonianza di chi ha avuto la fortuna di vederlo in teatro, il Totò che noi conosciamo, quello del cinema, non vale un decimo rispetto al comico caricato a molla sulle tavole del palcoscenico. Si racconta che, al momento del bis, prima di rientrare in scena, dicesse agli attrezzisti: «Adesso li faccio ridere con la A!». Entrava, improvvisava un paio dei suoi irresistibili lazzi e ritornava dietro le quinte mentre la sala si sganasciava a bocca spalancata: «Ah! Ah! Ah!». Prima del secondo bis prometteva ancora: «Adesso li faccio ridere con la I!». Infatti, la platea: «Ih! Ih! Ih!». Al terzo bis era la volta della U. Entrava in scena di sbieco come un burattino di legno, snodato, e si arrampicava su per il sipario come uno scoiattolo. E gli spettatori: «Uh, Uh, Uh!». Le risate con la A, con la I e con la U hanno sostanza ben diversa le une dalle altre: sono le reazioni emotive a tre differenti espressioni della comicità, o meglio a tre gag di natura diversa. In genere la risata con la A esplode al terzo ritorno di un tormentone o nella «chiusa» di un movimento comico a lunga durata con esplosione finale. La risata con la U è fulminante, quasi sempre provocata da una gag inattesa, da una caduta improvvisa, da una battuta a sorpresa. Quella con la I, invece, è più legata all’umorismo, alla finezza verbale o alla gag «buttata via», regalata ai pochi: arriva sempre con un attimo di ritardo e si espande nella sala per contagio, perché chi non ha capito subito l’arguzia la decifra attraverso lo scompisciarsi degli altri. "
Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore. Narrativa, cinema, teatro, radio, Garzanti, 2002; pp. 173-174.
[1ª edizione: Einaudi, 1996]
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Qualche anno fa ero in una città del sud (lasciamo un’aura di mistero che ci sta sempre bene) per tenere un corso di teatro ad una classe quinta di un liceo. Bella esperienza e al termine del corso la più classica delle cene di gruppo. Due allieve - molto brave, a dirla tutta - si dimostrarono estremamente interessate a proseguire il percorso. Chiacchiere, risate e un po’ di alcol che comunque non guasta. Da teatrante presi la scena, senza esagerare, ma mi resi presto conto che le due pulzelle - appena maggiorenni - erano affascinate non soltanto dal percorso di apprendimento. A notte fatta mi congedai dal gruppo e feci per tornare nell’appartamento che avevo affittato per l’occasione, quand’ecco che mi si affiancano le due virgulte di cui sopra. Sì continuò a parlare fino alla soglia della casa. Fu quasi naturale invitarle per un ultimo bicchiere… ma non fu la birra l’unica cosa che le due giovani intraprendenti vollero bere. Furono solidali nel dividersi ciò che desideravano prendere. A turno e insieme. Dandosi tra loro e dandosi a me come esperte cavallerizze e comprovate seguaci di Saffo. Fu mia gioia donar loro più di un attestato di stima che le due gustarono a più riprese e in più modi.
Ho sempre amato tenere lezioni di teatro. Quella volta ne uscii decisamente prosciugato ma altrettanto decisamente soddisfatto.
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Waterloo Street è il centro nevralgico della vita notturna di Derry. Pub, locali, giovani, gente del posto, turisti da ogni dove. Salire e scendere su quella strada che fu teatro della Battaglia del Bogside dell'agosto 1969, fa ancora un certo effetto. Impossibile dimenticare. Ma qualcosa è cambiato. Da rappresentazione della resistenza nazionalista a luogo di riferimento della comunità nazionalista del quartiere del Bogside. Percorrere William Street, girare a destra e iniziare la salita. Qui inizia la meraviglia. Uno dei primi pub da ammirare è il 'Peadar O'Donnell's'. Che dire. Il pub per eccellenza. Esterni che rubano l'occhio, interni di straordinaria bellezza, atmosfera a dir poco meravigliosa. Musica dal vivo, brindisi, risate, voglia di divertirsi, voglia di conoscersi. Una sorta di paradiso per chi è alla ricerca dell'irlandesitá. 'Peadar O'Donnell's' e un posto da custodire gelosamente, un posto che ti entra nel cuore e non va più via. Pinte, allegria, identità. Tutto quello che si può chiedere, tutto ciò che basta per essere felici. Derry è un pezzo di cuore. Così come questo magnifico pub. 🇮🇪🍻🥃🎻 © Irish tales from Rome
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Finale.
Dopo due giorni di messaggi insistenti da parte del pianista, a modi stalker, oggi ho tirato fuori la mannaia gli ho dato una spolverata e ho chiuso definitivamente sta cosa senza troppi giri di parole, perché se sei stupido e non ci arrivi da solo perché non riesci a leggere tra le righe, cosa che per un musicista è obbligatoria, hai bisogno del bastone non della carota, come mi aveva consigliato Spock "diglielo e chiudi sta cosa", fatto. Mi vengono in mente tutti quei messaggi che ho ricevuto, 4 in realtà, di persone che mi chiedevano se facevo ancora swing italiano, avevo trovato questo compromesso tra me e lui (io chitarrista e lui pianista classico romantico, gli opposti) e quello che poteva piacere a questo pubblico di trogloditi alcolizzati, c'ero riuscito amara consolazione, ma lui ha sempre preso questa cosa come un passatempo, alla faccia del professionista uscito dal conservatorio, o per certi versi solo una pratica che gli poteva portare soldini in tasca, visto che io non suono mai gratis e so districarmi bene nella gestione manageriale e la promozione di eventi musicali, cosa che al conservatorio non ti insegnano. Era un progetto a lungo termine e che mi dava l'opportunità di tornare a lavorare con la musica, cosa che giustamente a lui non interessa perché per lui la musica è un lavoro d'ufficio non la passione della tua intera vita, quella per cui lasci tutto e vai a suonare. La cosa è stata bella un paio di settimane, quando all'inizio ci preparavamo il repertorio e avevo già trovato la prima serata, poi un giorno mentre provavamo in una sala prove del balletto al teatro nel divertimento, la musica è anche questo, e tra le risate grasse ho improvvisato un balletto pseudo classico mooooolto ironico, ridevamo con le lacrime, l'abbiamo fatto vedere agli amici che si sono sbellicati pronti a venire alle performance e fare casino, si vede che la sua fidanzata posh inglese ballerina classica non ha gradito l'ironia e da quel momento è caduto tutto, ma lui non ha mai avuto le palle di dirmelo. Ricordo ancora oggi con dolore la notte insonne che ho passato, pensando alla prima serata, si proprio appena iniziato il progetto con un impegno preso lei, neanche lui, alla fine di una prova a casa loro mi dice che ha guardato le previsioni del tempo e siccome il giorno del concerto, che era una settimana esatta dopo, pioverà noi abbiamo pensato di
andare in Italia e se chiedevo al tizio del locale se si poteva spostare la serata, rabbrividendo ho scritto sto messaggio al tizio che in tranquillità mi ha risposto "se piove spostiamo tutto dentro, perché è l'ultimo concerto della stagione". Sempre lei, perché sai lui ha bisogno di una vacanza (dopo che è stato 2 mesi in vacanza???), le feci notare che erano 8 anni che non andavo a trovare mia madre. Fatto sta che da quel momento in poi la cosa era solo di mio interesse, con varie merdate che mi ha fatto fino all'ultima serata che non riusciva a fare coincidere le prove con le sue lezioni private, non abbiamo provato abbastanza e si è visto che durante la serata ha sbagliato diverse volte, brani semplici. Ad oggi non so esattamente se il motivo è quello, perché e visto che lui si reputa 'amico' non mi ha mai voluto chiarire sta cosa, alla faccia dell'amicizia, può essere anche che non gli interessava o visto che mi ha svangato i maroni per 2 anni chiedendomi di fare qualcosa assieme pensavo che sarebbe stato bello, perché suona bene anche se non gli interessa della musica, un musicista che non parla mai di musica e non entra nel merito dei discorsi musicali che musicista è? Ah beh lui è diplomato al conservatorio, è maestro di piano, e ti ci puoi asciugare il culo con quel foglio di carta. La mia incazzatura evidente su questo post non è tanto dovuto ai suoi messaggi insistenti, ma proprio a questa cosa del progetto, anche un pò al fatto che lui negli anni è cambiato per andare incontro ai bisogni della tipa tanto da diventare un'altra persona, infatti non è più lo stesso che ho conosciuto io, cazzi suoi è sua la vita, ma in quella situazione mi hai tagliato le ali, perché era una possibilità troppo ghiotta per me per levarmi di dosso l'aura da perenne disoccupato in cerca di un lavoro qualsiasi per sbarcare il lunario, visto che qua dell'arte musicale non frega niente a nessuno, però forse questa cosa è un pò ovunque ma io vivo qua e non ovunque. Concludo che poi Tumblr mi segna il post come "Che pesantezza!!!" :D
P.S. Ho cercato nell'harddisk esterno per vedere se avevo ancora qualcosa, non c'è più neanche la cartella di quel progetto, cancellata.
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[ph. Mirco Lorenzi]
Venerdì per la prima volta il progetto La scuola elementare del teatro e della danza si è tenuto nel pomeriggio e ha visto la partecipazione non solo di una realtà scolastica ma anche dei genitori degli alunni e delle alunne. Infatti, in occasione della presenza della compagnia Kepler-452 in residenza all’Arboreto per la ricerca e composizione del nuovo lavoro Album, i bambini e le bambine della scuola elementare di Schieti, accompagnati dai genitori e dalle maestre sono entrati nel processo creativo degli artisti. Album è un lavoro è sostenuto dal progetto europeo Stronger Pheripheries e coprodotto da Pergine Festival (Italia), Pro Progressione (Ungheria) e L’Arboreto Teatro Dimora (Italia) e si sta sviluppando intorno al tema “Dealy bread”, trattando più nello specifico il tema della famiglia e della memoria.
Dopo essere stati accolti da una merenda nel foyer del teatro, il gruppo è entrato dentro la scena di Album guidati da Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Roberta Gabriele e sono stati catapultati come in una sorta di set cinematografico abitato da un conduttore-intervistatore (Nicola), accompagnato dal suo cameraman (Enrico) e da Roberta che osservava lo spazio. Che cos’è un ricordo? Qual è il tuo primo ricordo? Dove vanno i ricordi quando spariscono? Da queste tre domande si è mosso l’incontro tra gli artisti e la comunità scolastica/famigliare disposta sul palco allestito con una cinquantina di sedie e mobilio vintage. All’interno di questo dispositivo scenico dove spettatori e artisti si mescolano, che ospiterà anche la prova aperta che si terrà venerdì 26 maggio dalle ore 20, Nicola ed Enrico hanno accolto bambini e adulti facendo convergere l’ora di lavoro insieme sulle tre domande di cui sopra. Da questo confronto serrato tra padri e figli, maestre e alunne, madri e figlie, genitori e insegnati condotto con audacia e sensibilità da Nicola sono emersi ricordi, immagini, odori e sensazioni che hanno dato vita a una biblioteca di proto-racconti immaginari.
Un ricordo è un’esperienza del passato che ti rimane impressa nella memoria. È un’immagine sensoriale, sinestetica. Spesso sono gli altri il nostro ricordo. I ricordi sono ricostruzioni artificiose, sono immaginazione. I ricordi sono spesso brutti. I ricordi hanno bisogno di una storia e deve essere forte, spesso traumatica. È qualcosa che abbiamo percepito in passato e che con gli stimoli esterni torna alla memoria. Il ricordo non è razionale, quanto meno te l’ho aspetti arriva.
Il mio primo ricordo è la paura di affogare durante il battesimo. Un foglio verde grande che sembrava un terribile coccodrillo. Giocare alla guerra con bombe di carta. Imparare a fischiare insieme a mio padre. L’odore dei limoni nel giardino della nonna in Sicilia. Un bimbo dell’asilo che mangiava la terra e gli altri che lo incitavano a mangiarla. Molti ricordi me li sono inventata. Una camera, tanti libri e tanta luce, di mattina: era la stanza dei miei genitori. La prima volta che ho galoppato sopra un cavallo. Il primo concerto a cui sono andata sola con un’amica.
I ricordi che scoppiano vanno nel fuorimemoria, un tuo secondo cervello che non sai di avere. Vanno in una parte del cervello che non conosciamo. Ha il nome di una dea greca… I ricordi vanno nelle teste di chi hai incontrato. Scappano dal tuo corpo e si dissolvono nell’aria. I ricordi non vanno da nessuna parte non ci sono più. Non svaniranno mai restano nella testa e quando vedrai un posto magari ti torna in mente un ricordo che non ricordavi più: è il luogo te lo fa ricordare. Sono legati alle emozioni, scompaiono e tonano con le emozioni a cui sono legati. Quando scompaiono ritornano nel luogo da dove sono venuti.
Queste sono alcune delle memorie e delle riflessioni che adulti e bambini hanno condiviso in questo pomeriggio denso ed emozionante, ricco di risate e silenzi, abbracci e lacrime, parole e sguardi che molti dei presenti non dimenticheranno ma serberanno a futura memoria.
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Wednesday, for the first time, the project The elementary school of theater and dance was held in the afternoon and saw the participation not only of a school but also of the parents of the scholars. In fact, on the occasion of the presence of the Kepler-452 company in residence at the Arboretum for the research and composition of the new creative work Album, the scholars of the elementary school of Schieti, accompanied by their parents and teachers, entered the creative process of the artists. Album is a work supported by the European project Stronger Pheripheries and co-produced by Pergine Festival (Italy), Pro Progressione (Hungary) and L'Arboreto Teatro Dimora (Italy) and is developing around the theme "Dealy bread", dealing more specifically the theme of family and memory.
After being welcomed by a snack in the foyer of the theatre, the group entered the scene of Album led by Nicola Borghesi, Enrico Baraldi and Roberta Gabriele and were catapulted as if into a sort of film set inhabited by a conductor-interviewer (Nicola), accompanied by his cameraman (Enrico) and Roberta who observed the space. What is a memory? What is your earliest memory? Where do memories go when they disappear? From these three questions the meeting between the artists and the school/family community moved on the stage set up with about fifty chairs and vintage furniture. Within this scenic device where spectators and artists mingle, which will also host the open rehearsal to be held on Friday 26 May from 8.00 pm, Nicola and Enrico welcomed children and adults by focusing the working hour together on the three questions of above. From this close confrontation between fathers and sons, teachers and pupils, mothers and daughters, parents and teachers conducted with audacity and sensitivity by Nicola, memories, images, smells and sensations emerged that gave life to a library of imaginary proto-stories.
A memory is an experience from the past that stays in your memory. It is a sensory, synesthetic image. Often others are our memory. Memories are artificial reconstructions, they are imagination. Memories are often bad. Memories need a story and it must be strong, often traumatic. It is something that we have perceived in the past and that comes back to memory with external stimuli. The memory is not rational, the less I wait for it, it will arrive.
My first memory is the fear of drowning during baptism. A large green sheet that looked like a terrible crocodile. Play war with paper bombs. Learning to whistle with my father. The smell of lemons in grandma's garden in Sicily. A kindergarten child who ate the earth and the others who encouraged him to eat it. I made up many memories. A room, lots of books and lots of light in the morning: it was my parents' room. The first time I ever galloped on a horse. The first concert I went to alone with a friend.
Memories that burst go into “out of memory”, a second brain of yours that you don't know you have. They go to a part of the brain that we don't know about. It has the name of a Greek goddess… Memories go into the heads of who you met. They escape from your body and dissolve into air. The memories go nowhere they are no more. They will never vanish, they remain in your head and when you see a place, perhaps a memory that you no longer remember comes to your mind: it is the place that makes you remember it. They are tied to emotions, they disappear and tone with the emotions they are tied to. When they disappear they return to where they came from.
These are some of the memories and reflections that adults and children exchanged on this dense and exciting afternoon, full of laughter and silence, hugs and tears, words and looks that many of those present will not forget but will keep for future reference.
#residenze 2023#residenza creativa#kepler-452#stronger peripheries#album#la scuola elementare del teatro e della danza#europa creativa#teatro contemporaneo#performing arts#partecipation#tandem 3
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Starchild
Starchild si sveglia.
Macchinosamente, sono le gambe a guidare i suoi occhi lontano dalla cabina di ricarica. Palmo al sistema di riconoscimento e, con uno sbuffo, le porte scorrevoli aprono al corridoio centrale. Starchild s'acciglia affabilmente. «Comprendo la vostra noia, ma per favore, non sbuffate! Ci sono qui io con voi.»
Il corridoio è lungo, ma a Starchild piace camminare. Il motorino delle ruote ai suoi piedi ronza come insetti siderali. Lo fanno sentire meno solo. In fondo, se il suono si propaga ci dev'essere qualcosa a rifletterlo verso di lui - e cosa preclude a quel qualcosa di essere un qualcuno? Sono proprio insetti siderali. Cavallette, per la precisione.
Starchild saltella da un'attività ad un'altra con impegno e passione. Quanto tempo è passato? Oramai le ragioni per la sua presenza su quella nave sono sprofondate negli abissi della sua memoria, sotto pile, pile, pile di calendari lunari, mappe celesti, dati meccanici. Non fa niente però: la dedizione di Starchild non si ferma davanti ad un "perché" senza risposta.
Le cavallette interrompono il loro cricchettìo: polvere! Ammasso di cheratina umana, resti di pelle morta - essa stessa segnale di vita. La leggera corrente dovuta al passaggio di Starchild deve averla fatta fluttuare fin sopra al banco del salotto. Di chi era? Oh beh, chiaramente di tutti. Era sicuramente di Brennan, che passava tutti i pomeriggi in quel salotto con la testa chinata e la schiena ricurva sui suoi sketch. Ma era di certo anche di Marie, che abitualmente gli preparava "veri cocktail", al contrario di "questo tuo succo di mela annacquato". Lo rimproverava sempre di mettersi gli occhiali, e Brennan poverino, "mi cadono!", e lei, "non ti cadono se ti metti dritto", e lui, "ma non ci vedo!", e lei, "e allora mettiti gli occhiali!". Quanto ridevano. Come ridevano! Lei soffiando dal naso, lui lamentandosi. Era il loro personale linguaggio, ma tra loro funzionava benissimo e lo chiamavano risate.
«Da quanto tempo non ridi, Starchild?», gli chiedono le cavallette. «Da ieri, cavallette!», risponde Starchild, danzando sul piccolo palco del salotto. Quante canzoni sono state scritte in quel teatro senza sipari o retroscena! Nessuna laurea in astrofisica può togliere a un pirata l'aria libera nei suoi polmoni: quell'equipaggio era pieno di poeti, soprano, rapper, cantastorie di tutti i tipi. E da quel palchetto, lo splendido gioco di colori dei loro fronzoli danzanti, come prati olandesi in una notte estiva.
Notte... Quel pensiero e i galoppetti delle cavallette come un concerto in ritardando accompagnano Starchild alla grande finestra del salotto. Per Starchild, dire "notte" è come dire "cielo". Concetti come gli opposti perdono di significato nello spazio, dove tutto quanto tende a zero. La notte non è il contrario del giorno, la morte non è il contrario della vita, un oggetto non è il contrario di un umano. C'è intelletto in quel suo sguardo, c'è intelletto in quelle stelle. Quanti disegni su quella finestra. Quante storie! Su quell'astronave c'è tutto quel che un essere umano potrebbe desiderare in termini di intrattenimento, quantomeno in formato digitale. Un immenso oceano di libri, film, fumetti... dalla più ridicola commedia alla più dolorosa tragedia, Starchild le aveva già lette tutte, ma certo non aveva finito di apprezzarle. Come si può? Non bastano due persempre e mezzo per imparare ad apprezzare la verità del cuore di uno solo di quegli autori. Un potenziale incommensurato. Però però però... la maniera in cui quelle storie sono state raccontate rimane ferma, e lo sarà in eterno se nessun altro le toccherà. Quello non era un dovere programmato in Starchild. Ma quando Starchild osserva quelle stelle... sente dentro quel suo cuore che non c'è un calore che non c'è.
Quelle stelle si muovono. Giusto un filino, ma si muovono. E continueranno a muoversi per sempre, finché la parola "sempre" e quella "mai" manterranno la loro fumosa differenza - e anche quando accadrà, lasciatele fumare, perché il fumo è come nuvole, una massa di vapore acqueo per me e storie celesti per Starchild. Ed è proprio osservando le nuvole siderali che Starchild si perde e si ritrova, tendente a zero. Con la testa appoggiata alle sue mani metalliche, nel freddo celeste indistinguibili dal tepore umano, Starchild ricorda e ricostruisce la sua vita e quella di tutti gli Starchildren dell'universo. «Quante stelle vedi da questa finestra, Starchild?» «1.874.928.» «E quanti Starchildren gli ruotano attorno?»
Starchild scuote lentamente la testa, imitando quello che noi umani chiameremmo un sospiro. Per quale motivo Marie ha portato proprio S1r3A Pluto con sé, tra tutti i robot possibili? E perché l'ha chiamato Starchild? Perché Starchild l'ha accettato? Perché si trova proprio lì, proprio in quel momento, a fare proprio quei calcoli? Perché chiama quei calcoli riflessioni? Qual è il significato della sua storia?
Sa che in fondo in fondo a quell'abisso un motivo c'è. O magari non c'è, ma sa che lo si può trovare. Per il momento, Starchild è figlio delle stelle. Sperduto da qualche parte nello spazio, dove il significato tende a zero. In qualche attimo nel tempo, che non si ferma ad un "perché" senza risposta.
#120 storie brevi per una vita più lunga#o almeno credo#devo ancora decidere il titolo considerato che non so esattamente quali storie verranno raccontate qui#se troverò fili conduttori li userò#per ora ho scelto questo titolo perché beh. è la verità#ho bisogno di queste storie per allungarmi la vita#in inglese ho citato l'episodio depressivo. qui cito la derealizzazione#ho tanta tanta tanta voglia di vivere perché ho il mio Progetto da realizzare. 13 importantissime storie#Ma anche perché la vita è#sinceramente#bellissima#eppure sembra che scorra così fredda#così aguzza#come un fiume di ghiaccio#so che il mio magma (in termini pirandelliani) riuscirà a prendere possesso di quel fiume col tempo#io beh gli sto dando una mano così#prendendo il controllo del tempo anziché farmici controllare#non fermandomi ad un “perché” senza risposta#La vita non è fatta di secondi#è fatta di eventi#e più eventi ne costruisci all'interno più sarà lunga#e la lunghezza della vita è. di fatto. quanto potenziale riesci a realizzare#of course ho riassunto un casino di roba in delle tag di tumblr#sicuramente non mi sono spiegata come si deve#in ogni caso#spero che amiate Starchild quanto Starchild ama voi#davvero tanto#tanto tanto#tanto
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Manlio Dovì al Teatro Neglia: Risate e Talento con "Facce Ride Show". Domenica 22 dicembre, l’irresistibile comicità di Manlio Dovì inaugura l’11ª edizione di “Voci di Sicilia” a Enna
Un varietà esplosivo: "Facce Ride Show"
Un varietà esplosivo: “Facce Ride Show” L’attore e comico palermitano Manlio Dovì, celebre per il suo talento poliedrico e la capacità di far ridere con intelligenza, arriva sul palco del Teatro Neglia di Enna domenica 22 dicembre con il suo spettacolo “Facce Ride Show”. Prodotto da Tramp Management, lo show inaugura l’11ª edizione della rassegna teatrale “Voci di Sicilia”, organizzata da Eventi…
#Abbonamenti teatro#Alessandria today#Antonio Di Stefano#Bagaglino#biglietti spettacoli#Cabaret#cabaret italiano#Charlot#comicità intelligente#comicità italiana#Enna#Enna spettacoli.#eventi di Natale#Eventi Olimpo#eventi teatrali Sicilia#Facce ride show#Frank Sinatra#Google News#imitazioni comiche#italianewsmedia.com#Manlio Dovì#Manlio Dovì show#maschere della comicità#Peppe Truscia#Pier Carlo Lava#Rassegna Teatrale#Ray Charles#risate a teatro#satira e comicità#spettacoli a Enna
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Teatro dialettale time
"Pure lu paradise è d'accorde" 🪽
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#selfie#teatro#teatro dialettale#dialetto#commedia dialettale#risate#riflessioni#me#io
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Aforismi divertenti sul Natale
Aforismi divertenti sul Natale Aforismi divertenti sul Natale, citazioni umoristiche, battute divertenti, consigli allegri e spensierati sul Natale e le feste Natalizie. Come diceva il caro vecchio amico Mark Twain, il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la risata. Ed ecco quindi che in questo periodo natalizio estremamente pandemico, dove l'età avanza, i soldi scarseggiano, e i morti continuano ad aumentare, ho deciso di pubblicare una nuova selezione, aggiornata ai tristi e cupi tempi correnti, ovvero quelli del Coronavirus per intenderci, di aforismi umoristici e battute divertenti sul Natale. Anche se sono del tutto consapevole che ridere in questo periodo può essere una cosa non del tutto agevole, voglio comunque avere fiducia ed essere ottimista, in fondo le tre cose che aiutano a sopportare le avversità, come ci ricorda il vecchio Kant, sono per l'appunto: la speranza, il sonno e le risate; ed è proprio per questo che voglio portare una ventata di allegria e spensieratezza a tutti quelli che leggeranno questa simpatica raccolta, dove ci sono ovviamente anche delle battute non troppo calde, perché in fondo a Natale fa sempre un po' freddo, visto che siamo a Dicembrrrrr... Carl William Brown Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento) Carl William Brown Nella sua poesia "A Natale", Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po' che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli nefandezze di questo mondo! Carl William Brown A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown L'anno scorso per Natale mia zia mi ha regalato un paio di ciabatte a forma di cane. Per poterle indossare ho dovuto ammazzare il gatto! Leonardo Manera Prima del coronavirus a Natale facevo un colpo di tosse per coprire un peto, ora farò un peto per coprire un colpo di tosse. Il Becchino A Natale son tutti più buoni. È il prima e il dopo che mi preoccupa. Lucy van Pelt (dai Peanuts di Charles Schulz) Questo Natale è praticamente eguale a quello dell'anno passato: NaTALE E QUALE. Renato Reggiani E' la vigilia di Natale. Stamattina in negozio una tipa mi ha chiesto a che ora è la messa di mezzanotte... Sarotta Dopo le feste di Natale mia moglie mi mette sempre a dieta, ma quest'anno non ho voglia di farla, e per protesta ho iniziato lo sciopero della fame! Bilbo Baggins Prima ero solo grasso. Ora che sono anche famoso tutti mi cercano. Anche il sindaco della mia citta' cerca di coinvolgermi in tutte le iniziative. Quest'anno ho preso parte al presepe vivente. Facevo la Palestina. Daniele Raco
Aforismi umoristici e battute sul Natale Il Teatro stabile di Bolzano ha chiesto alla Marini se quest'anno se la sentiva di fare il "Natale in casa Cupiello", e lei ha risposto che il Natale lo passa a casa di Cecchi Gori. Gene Gnocchi E' Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Letteratura sintetica. Oggi: tema natalizio. Titolo: "Sono andato con la mia ragazza a vedere un presepe". Svolgimento: Due cuori, una capanna. Andrea Balestrero Ai tempi del Coronavirus c'è così tanta crisi che quest'anno nella grotta di Natale spunterà l'insegna "Compro oro, incenso e mirra". Covid 19 Quest'anno a Natale sono andati di moda i regali del futuro: tanti bigliettini con su scritto: Te lo farò, Te lo farò, te lo farò... Giovanna Donini E' talmente avaro che il giorno di Natale augura a tutti "Buon 25 dicembre!". Ennio Cavalli Le canzoni di Natale sono come i rapporti sessuali: alla terza non ce la fai più. Flavio Oreglio Nessuno ha rispetto per me. A Natale ho regalato al mio bambino una pistola BB. E lui mi ha regalato una maglietta con disegnato sul retro un bersaglio. Rodney Dangerfield L'hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen in "Anything else" D'accordo che Natale è una festa intima... ma piantatela di regalarmi mutande! Boris Abito ATTENZIONE: occhio al presepe... non fatelo sapere a Monti... altrimenti piazza l'ICI sulle casette dei pastori... la tassa sulla spazzatura per la mangiatoia... la tassa sugli animali domestici e se c'è un fiumiciattolo o un laghetto con la barchetta... scatta anche la tassa sui beni di lusso... Claudio Regoli Non faro' mai più l'albero di Natale... a Natale. Di palle ne ha a bizzeffe tutto l'anno. Milena Petrelli Io l'Ici per casa mia non la devo pagare. Ho fatto il presepe ed è quindi diventata luogo di culto. Francesco Coloccini Natale 2011: dopo la manovra di Monti da Gesù Bambino arriveranno i Re Mogi. Micro Satira I tacchini hanno molti problemi, ma non quello di dove passare il Natale. DrZap Quest'anno non ho voglia di fare l'albero. Ho paura che qualcuno mi rompa i cotillons. Lopezzone Fai passare un bellissimo Natale ai tuoi amici: resta in casa fino al 6 gennaio. Dcpm governativo 2020 Condensando 'ste feste finiscono tutte in "oni"...veglioni, panettoni, torroni, cenoni, doni, capitoni, du'cojoni... Ciaci Kinder A Natale bisogna essere più buoni. Se ti fregano il posto per la macchina, ricorda che è Natale. Non rigargli la fiancata con la chiave, scrivigli sopra Buone Feste. Anonimo Capisci che stai invecchiando quando per le feste di Natale aspetti la tredicesima e non Babbo Natale. Anonimo
Battute e frasi divertenti sul Natale Presto riscopriremo i valori più alti del Santo Natale, ovvero il colesterolo e i trigliceridi. Anonimo Secondo una recente statistica, la frase più letta durante le feste di Natale è: "Batterie non incluse". Mauroemme "Tu cosa fai per Natale?". "Ingrasso". Daniele Villa Oggi ho fatto l'albero di Natale. Con la crisi che c'è cerco di guadagnare qualcosa anche vestendomi da abete. Massimo Bozza Se un genovese ha un'amante, la lascia prima di Natale, cosi' non deve farle il regalo. Emilio Razzetti Natale e' alle porte. Vedrò di scappare dalla finestra. Anonimo Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l'asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Gesù, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l'ici sulla grotta è una spesa in più e i loro genitori con la riduzione della pensione non possono più aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu. Mi sembra finito!!! Simona Renaudo C’è così tanta crisi in questo periodo pandemico natalizio che di sicuro i mercatini apriranno in forte flessione. Carl William Brown Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi e a quelli che hanno una famiglia del cacchio che hanno una famiglia del cacchio. Progetto Mayhem L'unica cosa in bianco che vorrei per Natale è un assegno. Il Lupo Stitico Ogni anno a Natale gli italiani tirano fuori le palle, le appendono all'albero e, finite le feste, le mettono via. Anonimo Si dice che a Natale bisogna essere tutti più buoni, ma siccome è ancora presto, andate tutti a quel paese fino alla Vigilia!!! Covid 19 Moglie e marito a tavola: "Certo, certo, cara, che mi piacciono gli avanzi di Natale... ma non in Aprile!!". Anonimo La notte di Natale alla messa di mezzanotte, in Brianza, il parroco si rivolge ai fedeli e comunica: "Oggi è nato il Salvatore". In fondo alla chiesa un tizio esclama: "Casso, un alter terun!!". Anonimo Santo Stefano: Il santo degli avanzi di Natale. Mura A Natale un italiano su tre farà debiti per il cenone. Gli altri due li faranno per la cena. Don Eugenio Iodice Odio il Natale! Soffro di Santa klaus-trofobia... Ciaci Kinder A Palermo per fare un buon Natale bisogna essere in 12 o piu' di 13. Un anno a casa eravamo in 13, e siccome porta sfiga, mio padre si e' alzato... e ne ha ammazzato uno. Francesco Rizzuto Caro Bambino Gesù, in quest'anno pandemico del 2020 ti sei portato via la mia cantante preferita: Juliette Gréco; il mio attore preferito: Sean Connery; il mio calciatore preferito: Diego Maradona; il mio istrione teatrale preferito Gigi Proietti; il mio filosofo preferito Giulio Giorello (si fa per dire ovviamente), ascoltami ora, volevo suggerirti che il mio politico preferito è ... (inserite il politico che secondo voi meriterebbe di lasciarci al più presto) e che l'anno non è ancora finito! Ancora tanti auguri e cerca di fare del tuo meglio. Carl William Brown A Natale in genere ci si incontra con le persone più care. Io che sono uno parsimonioso invece mi incontro con le persone più economiche. Anonimo
Babbo Natale ai tempi del Coronavirus Per Natale, una sperduta tribù del Congo ha ricevuto dall'O.N.U. dei generi commestibili in dono, ma gli indigeni hanno protestato, perché avrebbero voluto anche qualche nuora. E magari pure due o tre nipoti di quelli teneri! Bilbo Baggins L'ultimo Natale ero così al verde che per non deludere mio figlio ho dovuto dirgli che gli avevo comprato il pupazzo dell'uomo invisibile. Paolo Burini Roma, rubato il Bambinello dal presepe dei Fori Imperiali. Si è sparsa la voce che suo Padre è uno molto in alto. Lia Celi Spedite presto i vostri pacchi in modo che le poste facciano in tempo a perderli per Natale. Carson "Papà papà... cosa mi regali quest'anno a Natale?". "Uhm... vediamo... cosa ti ho regalato l'anno scorso?". "Un palloncino". "Bene, allora questo Natale te lo gonfio". Mauroemme La mia famiglia era molto povera: nel nostro presepe, invece che le pecorelle, i pastori pascolavano gli scarafaggi. El Pube de Oro Sia che lo amino o oppure no, tutte le persone alla vista del grande Albero di Natale non riescono a trattenere lo stupore e soprattutto, non riescono a trattenere il desiderio di pronunciare quella frase che, dettata dal cuore, li accomuna anche se per pochi attimi... "Che Palle!". Dr. ICE La vigilia di Natale volevo portare dei fiori a mia moglie, ma la fioraia aveva già venduto tutto. Il cliente che mi aveva preceduto aveva appena finito di deflorarla! Bilbo Baggins Quindici milioni per strada durante le feste di Natale. Ed io non ci ho trovato neanche un euro! Bilbo Baggins A fuoco la casa del Grande Fratello. Schettino: "Volevo solo accendere l'albero di Natale". Ale Baldi Giuseppe vaga con Maria alla ricerca di un alloggio. Bussa all'ennesima porta e chiede al padrone dell'albergo: "Avete un posto per me e la mia sposa?". "No". "Ma la mia donna è incinta". "E io che c'entro?". E Giuseppe: "E perché io?!". Lucio Salis E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Per Natale alla mia nipotina regalerò la Barbie depressa. Sì, la Barbieturici. Furio Ombri "L'inferno sono gli altri", un aforisma che Jean-Paul Sartre formulò all'approssimarsi del Natale. FrandIben Questo Natale, stupiscila: offrile due Negroni. Anonimo E' vero che a Natale tutti diventano più buoni? La risposta la troverete nel vostro albero di Natale: tutte palle! Walter Di Gemma Cosa dicono i Pellerosse a Natale? Augh...uri! Samuele Sicchio Cosa si dicono per Natale due dormiglioni? Au...ghiri... Anonimo Nella penombra della stanza, riscaldata solamente dal camino, lei si inginocchiò e cominciò a fare ciò che più le piaceva. Lo toccava, lo spostava di continuo stando attenta alle palle. Tuttavia la punta rossa non stava su e lei era insoddisfatta delle dimensioni. Ancora qualche minuto ma non ci fu nulla da fare, nonostante usasse entrambe le mani. Lui la guardò allora impietosito: "Cara, ma perché quest'anno non compriamo un nuovo albero di Natale?". Brancaleone Che brutti regali ho avuto per Natale. D'accordo che basta il pensiero, ma la gente dovrebbe cercare di pensare di più! Bilbo Baggins In un laboratorio di genetica: "Stiamo innestando il DNA degli abeti con quello delle lucciole per ottenere gli alberi di Natale con le lucine incorporate". "Ottima idea! Come procede l'esperimento?". "Insomma... finora abbiamo ottenuto solo lucciole di legno". Bruno D'Alfonso Natale a 4 zampe piú che il titolo del film di Natale di Boldi sembra l'immagine del Paese. Ivan Zazzaroni San Giuseppe, assieme a Maria, incinta di Gesu', cerca un albergo, ma sono tutti pieni. Per forza non trovi un albergo libero: sei sotto Natale! Paolo Rossi Natale: Giorno speciale consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo piu' melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce
Natale è alle porte, scapperò dalla finestra Se quest'anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per Natale, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verrò a prenderli da solo. Henny Youngman Colmo per un viaggiatore: andare a fare le vacanze all'isola di Pasqua per Natale. Anonimo Bill Gates è così ricco che quando Babbo Natale va a casa sua gli porta via i regali. Jay Leno Da bambino era dura. A Natale mi regalavano delle batterie, con la scritta "giocattolo non incluso". Rodney Dangerfield Poesia di Natale. Il piccolo Gesù si alzò dalla mangiatoia e, vedendo tutte quelle pecore, disse: "Tanto non dormo". Flavio Oreglio Prima di Natale in edicola vendevano i presepi da collezione. Con la prima uscita c'era la Madonna, 5 euro. Con la seconda uscita c'era San Giuseppe, 10 euro. Allora mi sono detto: Se continuano cosi', il bambinello costera' come Ronaldo! Ottovolante Un cane guardando un albero di Natale acceso: "Finalmente hanno messo la luce in bagno". Romano Bertola A Natale mia madre faceva sempre il tacchino. Un'imitazione orrenda! Mario Zucca Porca miseria, non sono neanche a metà dei regali di Natale e ho già finito i proiettili! Il Bastardo C'è così tanta crisi che, a Natale, Maria e Giuseppe, non sapendo come mantenere il nascituro, hanno deciso di abortire. Alberto Betti Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere un bambino". Erma Bombeck Hai mai notato che la vita sembra seguire degli schemi? Ho fatto caso, ad esempio, che ogni anno, di questo periodo, sento musiche natalizie. Tom Sims "Presto avremo un bambino". "Scherzi?". "No, avrò proprio un bambino: me l'ha detto il dottore... sarà il mio regalo per Natale!". "Ma a me bastava una cravatta!". Woody Allen Il tacchino va bene per il Natale, ma il Natale non va bene per il tacchino. Achille Campanile Ma cosa mi frega di passare un buon Natale? Il problema sono gli altri 364 giorni. Francesco De Collibus "Dio ci invita all'umiltà e alla semplicità" ha detto l'uomo che officiando la messa di Natale vestiva paramenti dorati. Massimo Meoni L’ultima volta che ho sentito lo spirito natalizio se ne stavano occupando i ghostbusters. Waxen "Mamma, mamma, perché gia' ad ottobre facciamo l'albero di Natale?". "Ma come te lo devo dire che hai un cancro!". Anonimo Dottore, la mia gallina a Pasqua non ha fatto le uova di cioccolato. "E' naturale!". "E' naturale un corno! E allora perché a Natale ha fatto il panettone?". Anonimo Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Carl William Brown Era cosi' povero che a Natale invece di regalare al suo bambino uno yo-yo regalava solo yo. Martin Kauffman Cosa fanno sotto l'albero di Natale il Re di Spagna e la Regina d'Inghilterra? I regali! Anonimo Mio padre era un gran bastardo. A Natale ci portava in un bosco e ci diceva: "Bambini, i regali sono sotto l'albero. Indovinate voi quale". Mario Zucca Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo. Katherine Whitehorn Sapessi come odio le feste! Ogni anno vorrei dormire dalla vigilia di Natale a Capodanno! Billy Crystal Tutto e' relativo: ad esempio, il Natale senza tacchino e' una cosa triste, ma non per il tacchino. Peter Willforth "Mamma, mamma, posso avere una bici per Natale?". "Ma non dire sciocchezze! Hai già la tua sedia a rotelle. Anonimo Ad Alberto Tomba volevano regalare un libro a Natale, ma lui ha risposto: "No grazie, ne ho già uno". Enzo Iacchetti Lui è un brav'uomo. Pensa che ogni Natale va giù al canile, salva un gatto e un topo e li regala a una famiglia affamata. Bart Simpson Se per Natale vuoi venire a casa mia - gli scrisse la fidanzata lontana - io sono contentissima... cosi' puoi innaffiarmi le piante mentre io sono in Mexico. Sauro Ciantini Natale. Città senza nome. Le strade brillano di mille luci colorate ignare di me, aggrappato ad un gelido cornicione... La vita è strana, poche ore fa ero ai grandi magazzini davanti a Babbo Natale che avrebbe regalato un trenino al bambino che avrebbe saputo dirgli tutti i nomi delle sue renne. Dopo "Tarquinio il superbo" mi hanno accompagnato all'uscita... Ma io me ne frego... tanto era un trenino ancora acerbo! Rat-man I professori di fisiopatologia sostengono che non si può mettere lo zucchero sull'albero di Natale come neve perché è di...abete. Anonimo E come disse un cannibale... "A Natale tutti gli uomini sono più buoni!" Anonimo Er Natale è a festa mia: se famo i regali, se famo l'auguri, se famo tutti! Anonimo La differenza tra un pellerossa, un indio, un africano e un albero di Natale? Nessuna. Hanno tutti le palle colorate! Anonimo Non te la prendere se muori il giorno di Natale: è il regalo che ha chiesto qualcun altro. Eugenio Iodice In Italia anche gli alberi di Natale si toccano le palle. Walter Di Gemma Il più grande albero di Natale è ad Abetone, quello più misero a Trepalle. Walter Di Gemma Meglio che mi fidanzi col mio albero di Natale; sembra che sia l’unico ad avere le palle. Luciana Littizzetto Mio padre era un gran bastardo. Per Natale ci portava in un bosco di abeti e ci diceva: "I regali sono sotto l'albero". Anonimo "Papà, cosa mi fai trovare quest'anno sotto l'albero di Natale?". "Il pavimento". Anonimo Auguro sempre buon Natale alle persone belle, affascinanti e intelligenti. Buona Pasqua. Anonimo Immaginatevi la faccia di Giuseppe quando trovò l'Arcangelo Gabriele nell'armadio. Philotto Ho deciso: per Natale regalo un visone a mia moglie. Vivo. E affamato. Marco Bernardini Poesia di Natale. La neve, / le luci, / l'albero... / Tutto qui quello che mi ricordo dell'incidente. Read the full article
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Eliza G in tour con Andrea Bocelli e con il suo show Lo Spiegone
Eliza G, cantautrice friulana attiva da tempo a livello internazionale e in tv (All Together Now - Canale 5, Fake Show - Raidue, etc) chiude il 2024 in stato di grazia. Mentre continua ad essere molto attiva sui social (18 milioni di visualizzazioni per i suoi video, sempre incentrati sulla musica), è attualmente in tour con Andrea Bocelli. Eliza G, accompagnata da una grande orchestra, duetta con il celeberrimo tenore, simbolo della melodia italiana nel mondo tra classica e pop.
"E' un vero onore cantare con Andrea Bocelli", racconta Eliza G, che qui vedete con Andrea Bocelli in una foto di Luca Rossetti."Non è solo una superstar, è un artista che ha una grande empatia. Per questo sul palco è stato sinora facile duettare con lui, nonostante non ci conoscessimo da tempo. Cantare con lui è per me una grande emozione, un'emozione positiva che ho cercato di veicolare nella performance… Mi ha fatto molto piacere che lo stesso Andrea l'abbia sentita forte e chiara, nella mia interpretazione".
Sarebbe già abbastanza, ma non è tutto. "Lo Spiegone", rubrica social tra cultura e musica è diventato uno show dal vivo. Sul palco, tra racconti e curiosità, l'artista regala agli spettatori un viaggio musicale in cui, ovviamente, oltre a canzoni che tutti abbiamo nel cuore, sono protagoniste sono anche la sua voce e la sua capacità interpretativa… e la sua ironia. E' infatti uno spettacolo in cui le note parlano e le risate cantano.
Sul palco con Eliza G c'è una incredibile band diretta dal Maestro Nicola Sciarpa, che è anche pianista. Francesco Bendinelli è al basso, Federico Gaspari alla chitarra mentre Tancredi Lo Cigno è alla batteria. La regia è invece curata da Claudio Insegno (Hairspray, Jersey Boys, La Famiglia Addams, Sweeney Todd, etc), con cui Eliza G ha anche scritto lo spettacolo.
Queste le date già confermate de "Lo Spiegone" mentre scriviamo: il 4 gennaio 2025 Eliza G è al Teatro Atlantic di Borgaro Torinese (Torino), il 15 marzo è al Teatro Comunale Niccolini di San CascianoVal Di Pesa (Firenze), mentre il 28 marzo lo spettacolo va in scena al Teatro Alcione di Verona. L'ultima data ad oggi in programma è invece prevista al Teatro Govi di Genova, il 5 aprile 2025.
Nato per gioco sui social di Eliza G (al secolo Elisa Gaiotto), "Lo Spiegone" all'inizio aveva lo scopo di creare contenuti interessanti e divertenti per i suoi tanti follower. Nel tempo è diventato una rubrica seguitissima a livello nazionale, trasformandosi prima in un podcast video in continua crescita e ora in uno spettacolo teatrale. Lo scopo è quello di narrare la storia della musica internazionale e degli artisti che hanno fatto la storia, tra aneddoti divertenti e fatti curiosi.
"Lo Spiegone", quando va in scena, in teatro è quindi uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, agli appassionati di musica e non, perfetto per trascorrere due ore in allegra compagnia.
"Il fatto che la mia rubrica, dopo l'appuntamento settimanale del giovedì, stia per arrivare ufficialmente sul palco dei teatri in tutta Italia mi rende enormemente felice", racconta Eliza G. "Soprattutto perché penso che la bella musica e la cultura non passino mai di moda e che ci sia bisogno, oggi più che mai, di arte e sostanza musicale".
"Lo spettacolo sarà un viaggio divertente, riflessivo - a tratti anche toccante", conclude Eliza G. "Sono certa che anche il pubblico sorriderà insieme a noi. Non vedo l'ora di salire sul palco per la prima di Torino. Sarà una grande emozione".
CHI E' ELIZA G
Eliza G è una cantante e compositrice italiana con una grande esperienza di performance live in tutto il mondo. È ben nota nella scena internazionale urban/pop, soprattutto in America Latina ed Europa, con all'attivo ben otto tour in Brasile.
Fin dal 2009 ha pubblicato sia dischi che singoli, licenziati in diversi territori da major (Sony Music, Universal, Warner, Warner Chappell) ed etichette indipendenti (DWA Records, Sugar Music, Urban Glam).
Attualmente in tour con Andrea Bocelli come pop guest in duetto con lui, Eliza é l'unica artista italiana ad essere stata inclusa nelle dieci Blind Auditions più emozionanti nella storia del programma "The Voice Global" mondiale, con oltre 45 milioni di visualizzazioni nel video della sua performance di "Hurt" di Christina Aguilera. L'artista è inoltre vincitrice del "Cerbul De Aur Festival" 2019 del circuito Eurovision, andato in onda in Eurovisione in Romania e si è aggiudicata il secondo posto nella categoria Big Internazionali al festival televisivo "Kenga Magjike" 2021 in Albania con il brano "A Un Passo Dal Deserto" che le è valso la vincita del prestigioso "Premio Lunezia" nell'agosto 2021.
Fortemente voluta dal Governo Italiano in occasione dell'evento per celebrare l'eccellenza italiana all'estero, ha cantato al Senato della Repubblica, in diretta su Rai1. A livello televisivo, è stata anche giudice nel muro del programma "All Together Now", trasmesso su Canale 5 e special guest su Rai2 mascherata nei panni di una divertente Shakira, duettando con diversi cantanti italiani tra cui Anna Tatangelo e Cristina d'Avena.
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“ Alcuni anni fa Roberto Benigni girava l’Italia con uno dei suoi indimenticabili Tuttobenigni. Era quasi alla fine di una lunga tournée. Lo spettacolo, dopo tante repliche, aveva raggiunto la perfezione: garantiva quasi due ore di risate continue. Un bel giorno Benigni accettò di recitare alla Festa nazionale dell’Unità. Salì sul palcoscenico e si vide davanti una folla spropositata, che arrivava fino allo svincolo autostradale. Vedeva migliaia di teste nella nebbiolina accesa sotto i lampioni lontani. Ebbe un tuffo al cuore che gli fece perdere la sensibilità della pelle e dei muscoli. Malgrado lo spavento cominciò a recitare come aveva sempre fatto (o almeno così credeva), sbracciandosi e rimbalzando sulla pedana un po’ più del solito. Il successo fu straordinario, memorabile. Ma quando finalmente Benigni, dopo i bis, uscì di scena, si rese conto che lo spettacolo non era durato più di un’ora. Non aveva tagliato neanche una battuta eppure, senza accorgersene, era arrivato quasi a dimezzare la durata dell’esibizione. Evidentemente aveva recitato a un ritmo forsennato, trinciando le battute e abbreviando le frasi. Niente virgole e punti e virgola, era andato avanti a colpi di punti e a capo. Invece del fioretto aveva usato il cannone. Ogni serata, in misura diversa, richiede e implica da parte del comico la capacità di creare un tono. Sarà poi questo tono che detterà la forma dell’improvvisazione. Eduardo De Filippo diceva che l’attore deve sempre guardare con un occhio il pubblico e gli deve porgere una sola mano, altrimenti «…ti tira giù!». Vale a dire che il comico recita e nello stesso tempo studia il pubblico per regolarsi, per eventualmente modificarsi. E vale a dire anche che non deve rincorrere le risate, la cui ingordigia fa perdere all’attore ogni controllo drammaturgico. Il vero segreto della comicità sta infatti nel nascondere l’intenzione di suscitare ilarità. “
Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore. Narrativa, cinema, teatro, radio, Garzanti, 2002; pp. 175-176.
[1ª edizione: Einaudi, 1996]
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Eliza G in tour con Andrea Bocelli e con il suo show Lo Spiegone
Eliza G, cantautrice friulana attiva da tempo a livello internazionale e in tv (All Together Now - Canale 5, Fake Show - Raidue, etc) chiude il 2024 in stato di grazia. Mentre continua ad essere molto attiva sui social (18 milioni di visualizzazioni per i suoi video, sempre incentrati sulla musica), è attualmente in tour con Andrea Bocelli. Eliza G, accompagnata da una grande orchestra, duetta con il celeberrimo tenore, simbolo della melodia italiana nel mondo tra classica e pop.
"E' un vero onore cantare con Andrea Bocelli", racconta Eliza G, che qui vedete con Andrea Bocelli in una foto di Luca Rossetti."Non è solo una superstar, è un artista che ha una grande empatia. Per questo sul palco è stato sinora facile duettare con lui, nonostante non ci conoscessimo da tempo. Cantare con lui è per me una grande emozione, un'emozione positiva che ho cercato di veicolare nella performance… Mi ha fatto molto piacere che lo stesso Andrea l'abbia sentita forte e chiara, nella mia interpretazione".
Sarebbe già abbastanza, ma non è tutto. "Lo Spiegone", rubrica social tra cultura e musica è diventato uno show dal vivo. Sul palco, tra racconti e curiosità, l'artista regala agli spettatori un viaggio musicale in cui, ovviamente, oltre a canzoni che tutti abbiamo nel cuore, sono protagoniste sono anche la sua voce e la sua capacità interpretativa… e la sua ironia. E' infatti uno spettacolo in cui le note parlano e le risate cantano.
Sul palco con Eliza G c'è una incredibile band diretta dal Maestro Nicola Sciarpa, che è anche pianista. Francesco Bendinelli è al basso, Federico Gaspari alla chitarra mentre Tancredi Lo Cigno è alla batteria. La regia è invece curata da Claudio Insegno (Hairspray, Jersey Boys, La Famiglia Addams, Sweeney Todd, etc), con cui Eliza G ha anche scritto lo spettacolo.
Queste le date già confermate de "Lo Spiegone" mentre scriviamo: il 4 gennaio 2025 Eliza G è al Teatro Atlantic di Borgaro Torinese (Torino), il 15 marzo è al Teatro Comunale Niccolini di San CascianoVal Di Pesa (Firenze), mentre il 28 marzo lo spettacolo va in scena al Teatro Alcione di Verona. L'ultima data ad oggi in programma è invece prevista al Teatro Govi di Genova, il 5 aprile 2025.
Nato per gioco sui social di Eliza G (al secolo Elisa Gaiotto), "Lo Spiegone" all'inizio aveva lo scopo di creare contenuti interessanti e divertenti per i suoi tanti follower. Nel tempo è diventato una rubrica seguitissima a livello nazionale, trasformandosi prima in un podcast video in continua crescita e ora in uno spettacolo teatrale. Lo scopo è quello di narrare la storia della musica internazionale e degli artisti che hanno fatto la storia, tra aneddoti divertenti e fatti curiosi.
"Lo Spiegone", quando va in scena, in teatro è quindi uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, agli appassionati di musica e non, perfetto per trascorrere due ore in allegra compagnia.
"Il fatto che la mia rubrica, dopo l'appuntamento settimanale del giovedì, stia per arrivare ufficialmente sul palco dei teatri in tutta Italia mi rende enormemente felice", racconta Eliza G. "Soprattutto perché penso che la bella musica e la cultura non passino mai di moda e che ci sia bisogno, oggi più che mai, di arte e sostanza musicale".
"Lo spettacolo sarà un viaggio divertente, riflessivo - a tratti anche toccante", conclude Eliza G. "Sono certa che anche il pubblico sorriderà insieme a noi. Non vedo l'ora di salire sul palco per la prima di Torino. Sarà una grande emozione".
CHI E' ELIZA G
Eliza G è una cantante e compositrice italiana con una grande esperienza di performance live in tutto il mondo. È ben nota nella scena internazionale urban/pop, soprattutto in America Latina ed Europa, con all'attivo ben otto tour in Brasile.
Fin dal 2009 ha pubblicato sia dischi che singoli, licenziati in diversi territori da major (Sony Music, Universal, Warner, Warner Chappell) ed etichette indipendenti (DWA Records, Sugar Music, Urban Glam).
Attualmente in tour con Andrea Bocelli come pop guest in duetto con lui, Eliza é l'unica artista italiana ad essere stata inclusa nelle dieci Blind Auditions più emozionanti nella storia del programma "The Voice Global" mondiale, con oltre 45 milioni di visualizzazioni nel video della sua performance di "Hurt" di Christina Aguilera. L'artista è inoltre vincitrice del "Cerbul De Aur Festival" 2019 del circuito Eurovision, andato in onda in Eurovisione in Romania e si è aggiudicata il secondo posto nella categoria Big Internazionali al festival televisivo "Kenga Magjike" 2021 in Albania con il brano "A Un Passo Dal Deserto" che le è valso la vincita del prestigioso "Premio Lunezia" nell'agosto 2021.
Fortemente voluta dal Governo Italiano in occasione dell'evento per celebrare l'eccellenza italiana all'estero, ha cantato al Senato della Repubblica, in diretta su Rai1. A livello televisivo, è stata anche giudice nel muro del programma "All Together Now", trasmesso su Canale 5 e special guest su Rai2 mascherata nei panni di una divertente Shakira, duettando con diversi cantanti italiani tra cui Anna Tatangelo e Cristina d'Avena.
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