#radiazioni
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"Con INFINITA FIEREZZA comunico che in data 6 giugno mi è arrivata la comunicazione della decisione della commissione per gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi della provincia di Torino sulla trattazione del mio procedimento disciplinare: radiazione dall’Ordine dei Medici. Per tutto il tempo della cosiddetta pandemia ho fatto affermazioni, anzi esternazioni come scrivono i colleghi, che hanno salvato migliaia o forse decine di migliaia di persone. Ho consigliato l’olio di fegato di merluzzo: pochi mesi fa è stata confermata dall’università di Oslo la sua azione prodigiosa nel prevenire l’infezione Covid 19 o almeno nel diminuire la gravità. Ho affermato che è sbagliato iniettare farmaci sul cui foglietto illustrativo è scritto: non si conoscono gli effetti a distanza e non si conoscono gli effetti della cancerogenicità. In questo momento in cui il popolo italiano è flagellato da strane nuove epidemie di malore improvviso, e mortale, di miocarditi e pericarditi, di cancri e di cancri talmente violenti che è stato coniato il termine turbo cancro, è un onore essere radiata dagli Ordini che hanno imposto questi farmaci. Grazie alle mie parole migliaia di persone hanno rifiutato l’inoculazione dei farmaci in questione. Ne sono infinitamente fiera. Nei prossimi giorni discuteremo tutti i punti delle 14 pagine di motivazione."
Dott Silvana De Mari
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Alessandria celebra Federico Bergo: un giovane talento della ricerca scientifica
Il Comune di Alessandria premia Federico Bergo per il suo straordinario contributo alla scienza e per il prestigioso riconoscimento internazionale ottenuto con il “DSUP Project”.
Il Comune di Alessandria premia Federico Bergo per il suo straordinario contributo alla scienza e per il prestigioso riconoscimento internazionale ottenuto con il “DSUP Project”. Il 29 ottobre 2024, la città di Alessandria ha reso omaggio a Federico Bergo, giovane studente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” e vincitore dell’EIROforum Special Donated Prize al concorso EUCYS-2024 di Katowice.…
#Alessandria#Cerimonia di premiazione#comune di Alessandria#DSUP project#eccellenza scolastica#educazione scientifica#EIROforum#EUCYS 2024#Eventi Alessandria#Federico Bergo#giovani scienziati#Giovani talenti#INAF-OATo#Innovazione#Innovazione medica#Liceo Scientifico Galileo Galilei#Notte Europea dei Ricercatori#Palazzo Comunale#premiazione giovanile#premiazione studenti#proteina DSUP#protezione cellulare#radiazioni#ricerca biologia#ricerca fisica#Ricerca scientifica#riconoscimenti internazionali#scienza e giovani#Università Piemonte Orientale
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Scarsa sopravvivenza e mutazioni genetiche dei cani di Chernobyl
Le radiazioni hanno modificato il Dna dei cani di Chernobyl rendendoli una razza a sé stante. Così esposti alle radiazioni da aver cambiato Dna. Un nuovo studio su 302 cani che vivono nella zona di esclusione di Chernobyl ha constatato che l’ambiente circostante li ha resi geneticamente diversi da ogni altro loro simile nel mondo, constatando l’evoluzione di una nuova razza.
Vivendo non solo nella centrale nucleare, ma anche nelle aree boschive nei dintorni di Pripyat e fino a Slavutych, a 45 chilometri di distanza, i cani di Chernobyl si sono adattati all’esposizione delle radiazioni che si sono liberate dopo la fusione del nocciolo e che ancora oggi rimangono elevate, nonostante la massiccia struttura in acciaio e cemento che ricopre il reattore nucleare numero 4. Stiamo parlando di animali randagi, discendenti dei tanti cani che vivevano con le loro famiglie nei quartieri evacuati nell’aprile del 1986. Non gli hanno permesso di portarli via, con la promessa che sarebbero tornati pochi giorni dopo, ma così non è stato. E chi è sopravvissuto, ha iniziato una nuova vita sul terreno contaminato, incrociandosi anche con i randagi che già lì vivevano.
Dal 2017 la Chernobyl Dog Research Initiative fornisce assistenza veterinaria a questi cani e contemporaneamente raccoglie campioni di sangue per analisi genetiche. Provette che sono servite per questo studio, appena pubblicato sulla rivista Science, concotto dai ricercatori del National Human Genome Research Institute dell’University of South Carolina in collaborazione con Clean Futures Fund+, North Carolina State University, Polish Academy of Sciences, State Specialized Enterprize Ecocentre, Columbia University Irving Medical Center e Jilin University. Il gruppo di ricerca, coordinato dalla dottoressa Gabriella Spatola, ha idealmente suddiviso i cani in base a dove solitamente vivono, ovvero alla distanza dal reattore, e identificato 15 strutture familiari uniche per la popolazione di Chernobyl che si differenziano dai cani di tutto il mondo. Insomma, il loro corredo genetico è diverso, mutato sia per azione diretta delle radiazioni che dall’adattamento a questa condizione estrema. Non sappiamo molto sugli effetti che queste mutazioni genetiche stanno causando sulla salute generale e il metabolismo di questi cani. Sicuramente gli stanno permettendo di sopravvivere e in qualche modo prosperare nonostante le radiazioni, anche se la vita media è decisamente più corta di quanto ci si aspetti e supera difficilmente i 6 anni.
“La popolazione di cani di Chernobyl ha un grande potenziale per informare sulla gestione delle risorse ambientali di una popolazione in ripresa”, sostengono i ricercatori. Il loro excursus “li rende i candidati ideali per studi futuri che cercano di comprendere gli effetti sulla salute genetica a lungo termine dei mammiferi in ambienti altamente radioattivi”. L'area che circonda la centrale nucleare di Chernobyl è stata in gran parte abbandonata dagli esseri umani. E sebbene la contaminazione radioattiva “abbia devastato le popolazioni selvatiche, alcuni animali sono sopravvissuti e hanno continuato a riprodursi, inclusi i cani selvatici, alcuni dei quali discendono da animali domestici. Precedenti studi a Chernobyl hanno esplorato gli effetti genetici dell'esposizione alle radiazioni ionizzanti, che �� noto per aumentare i tassi di mutazione genetica in varie specie animali e vegetali, ma non è ancora chiaro come gli animali più grandi come i canidi possano essere stati influenzati a livello di popolazione”. Read the full article
#animalirandagi#cani#centralenucleare#Chernobyl#Dna#effettigenetici#esposizioneradiazioni#radiazioni
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Quali Smartphone Emettono Più Radiazioni Elettromagnetiche?
La crescente preoccupazione per le radiazioni elettromagnetiche emesse dagli smartphone ha portato molti utenti a chiedersi quanto il loro dispositivo possa influenzare la salute. L’indice di Assorbimento Specifico, noto come SAR (Specific Absorption Rate), misura la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal corpo quando si utilizza un telefono cellulare. In questo articolo, esploreremo quali smartphone emettono più radiazioni elettromagnetiche, risponderemo alle domande più frequenti e forniremo suggerimenti pratici per ridurre l’esposizione.
Che Cos'è il SAR e Perché È Importante?
Il SAR rappresenta la quantità di radiazioni elettromagnetiche assorbite dal corpo umano e viene espresso in watt per chilogrammo (W/kg). Le autorità sanitarie stabiliscono limiti di sicurezza per proteggere la salute pubblica. Ad esempio, in Europa il limite massimo consentito è di 2 W/kg. Conoscere il valore SAR del tuo smartphone può aiutarti a fare scelte più informate e a proteggere la tua salute.
Gli Smartphone con le Maggiori Emissioni SAR del 2023
Per aiutarti a capire quali smartphone emettono più radiazioni, abbiamo compilato una lista parziali per dare una idea dei modelli con i valori SAR più alt (tra i modelli elencati potrebbero essercene altri):
Domande Frequenti sulle Emissioni SAR
1. Qual è il valore SAR accettabile per gli smartphone?
In Europa, il valore SAR massimo accettabile è di 2 W/kg per l'esposizione al corpo e di 2 W/kg per l'esposizione alla testa. Negli Stati Uniti, la FCC stabilisce lo stesso limite. I modelli che superano questi valori possono risultare preoccupanti per la salute a lungo termine.
2. Come posso controllare il valore SAR del mio smartphone?
Il valore SAR può essere trovato nel manuale del dispositivo, sul sito web del produttore o nelle impostazioni del telefono. Alcuni produttori forniscono anche queste informazioni nella confezione del prodotto.
3. Le radiazioni degli smartphone sono dannose per la salute?
La ricerca su questo argomento è ancora in corso, ma attualmente non ci sono prove conclusive che dimostrino effetti nocivi significativi a breve termine. Tuttavia, è prudente limitare l'esposizione e seguire le linee guida di sicurezza per ridurre i rischi potenziali.
4. Cosa posso fare per ridurre l'esposizione alle radiazioni?
Ecco alcuni consigli pratici:
Utilizza auricolari o vivavoce: Mantieni il telefono lontano dalla testa.
Limita la durata delle chiamate: Usa il telefono solo per brevi periodi.
Usa il telefono in aree con buona ricezione: Un segnale debole aumenta le emissioni SAR.
Evita di tenere il telefono vicino al corpo: Non metterlo in tasca o vicino alla pelle.
5. Ci sono differenze tra i vari modelli di smartphone riguardo le emissioni SAR?
Sì, le emissioni SAR possono variare notevolmente tra i diversi modelli di smartphone. Alcuni dispositivi emettono più radiazioni di altri, quindi è importante controllare il valore SAR specifico per ogni modello.
Come Scegliere uno Smartphone con Basse Emissioni SAR
Quando scegli uno smartphone, considera i seguenti fattori:
Controlla il valore SAR: Opta per modelli con valori SAR più bassi per ridurre l'esposizione.
Leggi le recensioni: Cerca recensioni che menzionano le emissioni SAR e le prestazioni del dispositivo.
Consulta le linee guida sanitarie: Verifica le raccomandazioni degli enti di salute pubblica riguardo all'uso degli smartphone.
Conclusione
Essere informati sulle emissioni SAR dei tuoi dispositivi può aiutarti a prendere decisioni più consapevoli riguardo la tua salute. Anche se non ci sono prove definitive che dimostrano effetti nocivi immediati, è sempre una buona pratica ridurre l'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. Controlla i valori SAR dei tuoi smartphone, segui le raccomandazioni per l'uso e fai scelte informate per proteggere la tua salute a lungo termine.
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Provo stupore e allo stesso tempo meraviglia per le parole di una pseudo scienziata.
Secondo l’intelligenza artificiale:
All'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), gli astronauti non "sentono" direttamente il calore del Sole come potrebbero farlo sulla Terra, anche se si trovano vicino a una finestra. Questo perché le finestre della ISS, come tutte le superfici della stazione, sono progettate per isolare e proteggere gli astronauti dalle condizioni estreme dello spazio, comprese le intense radiazioni solari.
Le finestre della ISS sono composte da vetri multistrato trattati appositamente per bloccare gran parte delle radiazioni nocive, come i raggi ultravioletti (UV) e gli infrarossi (IR), che potrebbero riscaldare e danneggiare la stazione. Anche se la luce del Sole entra attraverso la finestra, il calore diretto non viene percepito nella stessa misura che sulla Terra, grazie all'isolamento termico.
Pertanto, anche se un astronauta guardasse fuori da una finestra della ISS verso il Sole, non sentirebbe il calore diretto del Sole come lo percepiamo attraverso la pelle sulla Terra. La temperatura interna della stazione è mantenuta costante attraverso sistemi di controllo ambientale, che garantiscono il comfort termico indipendentemente dalla posizione o dall'orientamento della stazione rispetto al Sole.
Ergo, al netto di queste informazioni la astronauta di cosa sta parlando?
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COME E PERCHÉ È VIETATA LA CANAPA?
👉1. Un ettaro di canapa produce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.
👉2. Ripeto, un ettaro di canapa può produrre tanta carta quanto 4 ettari di bosco.
👉3. Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.
👉4. La canapa cresce in 4 mesi, l'albero in 20-50 anni.
👉5. Il fiore di canapa è una vera trappola per radiazioni.
👉6. La canapa può essere coltivata ovunque nel mondo e richiede pochissima acqua. Inoltre, poiché è in grado di difendersi dagli insetti, non necessita di pesticidi.
👉7. Se i tessuti di canapa si diffondessero, l'industria dei pesticidi potrebbe scomparire completamente.
👉8. I primi contadini usavano la canapa; anche la parola "KANVAS" è il nome dei prodotti di canapa.
La canapa è anche una pianta ideale per realizzare corde, cordoni, borse, scarpe, cappelli.
👉9. Ridurre gli effetti della chemioterapia e delle radiazioni nel trattamento della cannabis, dell'AIDS e del cancro; Viene utilizzato in almeno 250 malattie come reumatismi, cuore, epilessia, asma, stomaco, insonnia, psicologia e malattie della colonna vertebrale.
👉10. Il valore proteico dei semi di canapa è molto alto e i due acidi grassi in esso contenuti non si trovano da nessun'altra parte in natura.
👉11. La canapa è ancora più economica da produrre rispetto alla soia.
👉12. Gli animali alimentati con cannabis non hanno bisogno di sostituzioni ormonali.
👉13. Tutti i prodotti in plastica possono essere fatti di canapa e la plastica di canapa è molto facile da restituire alla natura.
👉14. Se la carrozzeria di un'auto è fatta di canapa, sarà 10 volte più resistente dell'acciaio.
👉15. Può essere utilizzato anche per isolare gli edifici; durevole, economico e flessibile.
👉16. Saponi e cosmetici a base di canapa non contaminano l'acqua; quindi è completamente ecologico.
La produzione era obbligatoria nell'America del XVIII secolo e gli agricoltori che non producevano furono imprigionati. Ora, però, la situazione è ribaltata. DA DOVE?
👎-W. Р. Nel 1900, Hearst possedeva giornali, riviste e media in America. Avevano foreste e producevano carta. Se la carta fosse stata fatta di canapa, avrebbe potuto perdere milioni.
👎- Rockefeller era l'uomo più ricco del mondo. Aveva una compagnia petrolifera. I biocarburanti, l'olio di canapa, ovviamente, erano il suo più grande nemico.
👎-Mellon era uno dei principali azionisti della Dupont Company e aveva un brevetto per la produzione di materie plastiche da prodotti petroliferi. E l'industria della cannabis ha minacciato il suo mercato.
👎- Successivamente, il presidente Mellon Hoover divenne Segretario del Tesoro. I grandi nomi di cui abbiamo parlato hanno deciso nei loro incontri che la canapa era il nemico.
Ed è stato eliminato.
Le foreste vengono abbattute per la produzione di carta.
Il numero di avvelenamenti da pesticidi e tumori è in aumento.
Poi abbiamo riempito il nostro mondo di rifiuti di plastica, rifiuti nocivi...
.
UN SALUTO A TUTTI
Marco Corti
wa 3286098633
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Lo studio pubblicato su Nature è stato condotto dalla microbiologa Alba Iglesias, che con un team di colleghi ha analizzato più di trenta forni a microonde in diversi ambienti: domestico, ufficio, laboratorio. Lo scopo era dimostrare l’esistenza di un ecosistema nel microonde, formato da quei batteri cosiddetti “estremofili” in grado di sopravvivere a radiazioni e altissime temperature. Quelle che, per intenderci, distruggono patogeni come Escherichia coli e Salmonella. Il risultato? Ben 101 ceppi batterici prelevati, tra cui Bacillus, Micrococcus, Staphylococcus che si trovano normalmente sulle superfici compresa la pelle umana. Rilevati (pur se in numero esiguo) anche alcuni microrganismi che potenzialmente provocano intossicazione, come Klebsiella e Brevundimonas. In totale, una biodiversità impressionante che, come afferma il co-autore dello studio Manuel Porcar, “dimostra come non serva spostarsi in posti esotici – in senso geografico”. Basta aprire la porta del microonde.
Dall'articolo "Anche il microonde ha il suo ecosistema di batteri (ed è una buona notizia)" di Susanna Danieli
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06/08/1945
La prima bomba atomica
fu sganciata su Hiroshima
Sono le 8,14. L'aereo è giunto su Hiroshima. La bomba denominata Little Boy precipita. Alle 8,15 la bomba esplode a poco meno di seicento metri d'altezza.
Un lampo, un ciclone di fuoco, un fungo gigantesco che saliva al cielo, poi un vento della forza di 1200 chilometri e la città scomparve dalla faccia della Terra, non con una morte nera ma con un abbagliante sole sceso sulla terra.
In 70 mila muoiono all’istante, spazzati via dalla potenza della deflagrazione dell’ordigno, come circa il 90% degli edifici presenti in città. Altri 100 mila moriranno nelle settimane e nei mesi successivi a causa delle ferite riportate e per l’avvelenamento da radiazioni.
Vite umane liquefatte, ritornate atomi, calcinati i corpi, ustionati, piagati e contaminati dalle radiazioni dal punto zero fino a dodici chilometri di raggio. Fu questione di un attimo, per molti abitanti appena il tempo di percepire l’immenso lampo luminoso.
Nella zona dell’ipocentro la temperatura balzò in meno di un decimo di secondo a 3000-5000-50.000- 800.000 °C. Ogni forma di vita nel raggio di ottocento metri svanì in seguito all’evaporazione dovuta al tremendo calore.
Tutto è finito, arso, smaterializzato, tutto è ritornato in molecole, in atomi. In quel fungo rossiccio che si alza in cielo, ci sono gli atomi di migliaia di esseri umani.
Quando scompare la nuvola, di Hiroshima non resta più nulla. Una città con la cornice della morte.
La sera, il Presidente Truman annuncia la verità al mondo. Truman è felice.
"Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti." (Comunic.Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45).
- web
"L'uomo ha inventato la bomba atomica,
ma nessun topo al mondo
costruirebbe una trappola per topi."
- Albert Einstein
Albert Einstein non partecipò mai attivamente alla costruzione della bomba atomica, ma la sua formula E= mc^2 fu indispensabile per sviluppare la bomba atomica perché implicava l’equivalenza tra massa ed energia generando una bomba a fissione nucleare, un’arma di distruzione di massa.
Einstein si oppose all’uso militare del nucleare, ma aiutò la ricerca fiducioso del fatto che l’America non avrebbe mai usato le bombe per attaccare e distruggere ma solo in caso di difesa, qualora costretta.
- InStoria, Einstein e la bomba atomica
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Avvelenamento da radiazioni cuntistiche a vedere questa dea NON CE LA POSSO FARE SONO TROPPO GAY
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ARRIVA IL ROBOT CHE ELIMINA I PESTICIDI NELLE VIGNE
Si chiama ICARO X4 il rover elettrico sviluppato dalla start-up trevigiana Free Green Nature allo scopo di ridurre l’utilizzo di pesticidi in agricoltura. Il robot a guida autonoma contrasta funghi e microrganismi presenti sui vigneti mediante l’uso di radiazioni Uv-c, prevenendo malattie come la peronospora, l’oidio e la botrite. Le radiazioni emesse hanno una lunghezza d’onda tale da attraversare la parete cellulare dei più comuni patogeni causandone così l’inattivazione e stimolando, al contempo, le difese immunitarie della vite.
Ad azionare il rover provvede un laboratorio ambientale installato su un palo che analizza tramite speciali sensori fattori come: velocità del vento, temperatura, umidità e punto di rugiada. Un algoritmo analizza i dati raccolti e, al verificarsi delle condizioni per una possibile infezione, invia un segnale radio di attivazione al robot per stabilire velocità di navigazione, potenza di emissione e frequenza dei passaggi; fattori chiave per la tempestività del trattamento poiché le radiazioni, a differenza dei normali pesticidi chimici, non permangono a lungo sulle foglie. ICARO X4 può coprire, a seconda delle condizioni del terreno, fino a 15 ettari di vigneto con un’autonomia di 72 ore ed è frutto di oltre 30 anni di sperimentazioni del suo inventore, Valter Mazzarolo, che dal 1992 ha iniziato a testare le potenzialità dei raggi ultravioletti in agricoltura. La start-up con sede nel piccolo comune di Colle Umberto, in provincia di Treviso, sta sperimentando l’uso del rover in altre colture, come i meleti dell’Alto Adige.
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Fonte: Free Green Nature; foto di Maschio Gaspardo
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Quei soggetti che pretendevano di salvarci dall'apocalisse pandemica e che oggi si affannano per scongiurare l'apocalisse climatica, sono gli stessi che ci stanno trascinando dritti dritti verso l'apocalisse nucleare. Le masse vaccine che temevano la prima apocalisse e che oggi soffrono di ecoansia per la seconda, comunque continuano a condividere fanaticamente le loro farneticanti tesi, nonostante li stiano conducendo verso la Terza Guerra Mondiale.
Sono spaventate a targhe alterne: virus sì, clima sì, trincea con rischio atomica no.
Tutto molto logico.
Se hai a cuore il genere umano e credi che siamo sull'orlo della catastrofe globale, vuoi per il virus, vuoi per la CO2, un conflitto regionale per una lingua di territorio dovrebbe essere l'ultimo dei tuoi problemi.
Se ci sono dubbi su come scongiurare i primi due pericoli, la strada per evitarsi il terzo dovrebbe essere semplice e chiara.
Anche perché, credo, che le atomiche scaldino un po' più delle scorregge delle vacche e il follout radiattivo sia un po' più dannoso per la salute del virus.
A meno che tutta quella farsa, lockdown compresi, non fosse altro che una sorta di addestramento al conflitto con la Russia, con tanto di confinamento dovuto al pericolo per le radiazioni.
Questa sarebbe l'unica logica in quella follia.
Ma non ci voglio neanche pensare.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Alessandria Celebra il Giovane Scienziato Federico Bergo per il Riconoscimento Internazionale nel Campo della Ricerca Scientifica
Federico Bergo, studente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, premiato con l’EIROforum Special Donated Prize per il suo innovativo studio sulla proteina DSUP.
Federico Bergo, studente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, premiato con l’EIROforum Special Donated Prize per il suo innovativo studio sulla proteina DSUP. Martedì 29 ottobre 2024, alle ore 16:00, presso la Sala Giunta del Palazzo Comunale di Alessandria, si terrà un incontro speciale in onore di Federico Bergo, giovane talento alessandrino che ha recentemente ottenuto un prestigioso…
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Il sole che vediamo identico ogni giorno è in realtà sempre nuovo: le sue emanazioni e le sue radiazioni sono diverse a ogni istante. Ciò che è nuovo a ogni istante è la vita, è il contenuto. Quando sarete in grado di andare sufficientemente lontano e sufficientemente in alto, al di là del contenitore, delle forme, al fine di penetrare nel contenuto – ossia nella vita –, vedrete che tutto è nuovo; il cielo e la terra sono continuamente nuovi!
Quante ricchezze e quante meraviglie sono lì, sotto gli occhi degli esseri umani, ma loro non le hanno ancora viste perché la loro coscienza è oscurata e ristagna troppo in basso. Ma il giorno in cui riusciranno a raggiungere un livello di coscienza più elevato, scopriranno ciò che in realtà era sempre esistito e che essi non avevano ancora visto. Ogni giorno dell’anno il sole brilla sopra le loro teste, ma finché essi non si rallegrano della sua presenza, finché non lo sentono come un essere vivo e intelligente con il quale possono entrare in relazione, significa che non lo hanno ancora visto.
~Omraam Mikhaël Aïvanhov🌻
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Qui, nel poligono interforze della Nato a Teulada, unica vera zona franca dell’Isola, in vigore solo per generali e ministri, dove da decenni si consumano senza tregua missili e bombe di ogni genere, vige l’impunità, quella per disastro ambientale. Da una parte i legali dei generali, sotto giudizio al Tribunale di Cagliari, invocano assoluzioni e non luogo a procedere e dall’altra, gli stessi graduati, mettono nero su bianco lo scempio che ha devastato quell’area naturalistica trasformata in una discarica di veleni e pericoli.
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🇯🇵 Il 6 agosto del 1945 la città giapponese di Hiroshima subiva il primo bombardamento nucleare, ad opera - ancora una volta - degli Stati Uniti. Il bilancio fu ben sopra le 100mila vittime dirette, più molte altre a causa delle radiazioni (a fine anno il conteggio raggiunse le 200mila unità).
Solamente tre giorni dopo, un altro aereo della US Air Force sgancerà una seconda bomba su Nagasaki, aggiungendo un numero di vittime di poco inferiori alle 100mila unità.
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Provocazione di Franco Fracassi - giornalista
Grazie a straordinarie tecnologie in possesso alla NASA (purtroppo andate perdute) gli americani tra il 1969 e il 72, dotati di un'astronave senza schermatura per le radiazioni e con astronauti protetti solo da tute raffreddate con 5 litri d'acqua, portarono a termine missioni lunari con ben 12 astronauti, sostando sulla superficie della Luna e riuscendo a perlustrarla con un'auto pieghevole portata nel bagagliaio del LEM.
Trasmisero in diretta ore e ore di video, girarono filmati e scattarono centinaia di ottime foto (le cui bobine originali purtroppo non esistono più).
Riportarono indietro ben 383 kg. di rocce scavate a mano col piccone.
Decollarono con successo e poi centrarono l'astronave madre (che passava in cielo a 6000 km./h) agganciandola e tornando a Terra in ottime condizioni.
Anche la celebre telefonata di Nixon (con un telefono a cornetta) andò benissimo e gli astronauti ricevetteto gli elogi e i ringraziamenti del presidente fin sulla luna a 384mila km di distanza…
-Franco Fracassi
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