#rachitismo
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⭕ Hai notato sintomi come stanchezza, mal di testa o capelli fragili? Potrebbe trattarsi di 𝐢𝐩𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐨𝐬𝐢!
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👨⚕️ Il nostro corpo ha bisogno di vitamine per funzionare al meglio, ma a volte, a causa di una #dieta sbilanciata o di particolari condizioni, possiamo sviluppare delle carenze. Le vitamine del gruppo B, C e D sono fondamentali per il nostro benessere:
🔸 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐁𝟏𝟐: essenziale per chi segue una dieta vegana. Una sua carenza può causare tachicardia, confusione mentale e debolezza.
🔸 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐁𝟖 (biotina), la sua carenza si manifesta con fragilità delle unghie e dei capelli.
🔸 𝐑𝐢𝐛𝐨𝐟𝐥𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚 (Vitamina B2): importante per la produzione di energia e per la salute della pelle e degli occhi. Una sua carenza può manifestarsi con secchezza delle labbra e fissurazioni ai margini della bocca, arrossamento della lingua, eccessiva sensibilità alla luce e dermatiti.
🔸 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐂: fondamentale per il sistema immunitario e l’assorbimento del ferro. Una carenza, conosciuta anche come scorbuto, è rara al giorno d'oggi (un tempo più frequente soprattutto nei marinai in navigazione), ma può manifestarsi con stanchezza, dolori muscolari, emorragie e fragilità dei capelli.
🔸 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃: importante per la salute delle ossa. La sua mancanza, conosciuta anche come rachitismo e osteomalacia, può portare a fragilità ossea, disturbi della coagulazione e irregolarità del ciclo mestruale.
🎯 Ricorda: prima di ricorrere agli integratori, è fondamentale consultare il proprio medico e fare gli esami del sangue necessari. Una dieta equilibrata, ricca di alimenti freschi e di stagione, è il miglior modo per garantire al tuo corpo tutte le vitamine di cui ha bisogno!
💊 Passa in farmacia per un consiglio personalizzato!
Fonte: Humanitas
𝘍𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪𝘢 𝘽𝙧𝙪𝙣𝙤
📍 Via Policastrelli 209 Milazzo (ME)
📞 Tel 090 9295029
📲 Whatsapp 339 464 5244
#milazzo#farmacia#salute#health#sicilia#milazzosalute#vitamine#vitamina b12#vitamina c#ipovitaminosi
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23 maggio 2024
Immagini durissime della realtà sanitaria in carico al Dispensario medico di Jangany
Riceviamo queste immagini che ci riportano alla realtà senza tante parole. Difficile per noi comprendere sia l'estensione di queste situazioni drammatiche, sia l'eziogenesi.
Malnutrizione, rachitismo, infezioni... Stiamo ponendo alcune domande alla responsabile del Dispensario:
1. Vediamo, come in tante immagini che avevate inviato, un addome gonfio: la causa è la malnutrizione? Oppure la bilaziosi?
2. Ci sono delle ulcere nelle gambe: come spieghi la causa?
3. Anche le lesioni delle dita dei piedi con l’esposizione delle ossa: cosa ha portato a questo?
4. Quella gobba sulla schiena del bambino: come si spiega?
5. Il rachitismo è legato a mancanza di vitamine? Sono in tanti in quella situazione?
6. Quei due bambini per terra, quanti anni hanno? sono fenomeni frequenti?
Ci proponiamo di offrire intanto quanto richiesto nella lettera che trovate sotto e di organizzare una missione sanitaria nel primo semestre 2025.
Una prima risposta ci è giunta da Agnese, fondatrice dell'ospedale di Sakalalina. La trovate dopo la lettera e traduzione di suor Jeannine, in coda a questo post.
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Lettera di suor Jeannine
Cher ***, c'est un immense plaisir pour nous de vous écrire cette lettre. Nous espérons que vous allez bien.Nous sommes bien satisfait pour le soutien que vous apportez en faveur des personnes démunies que nous prend en charge médicalement, nous vous en sommes reconnaissants pour tant pour améliorer notre qualité de service nous vous demandons s'il y a la possibilité de nous fournir un appareil de tensiomètre électronique et otoscope et glucomètre pour usage de la sage femme, car nous ne sommes pas encore suffisamment équipe. Nous avons aussi de difficulté pour ravitaillement de lait, car nous commandons à Antananarivo. attendons impatiemment votre venue, nous vous souhaitons bon vol, nous vous remercions infiniment, merci, merci, merci que notre Dieu veille sur vous et vos proches. Bien fraternellement en Christ. Soeur Jeannine Dispensaire Jangany.
Caro ***, è con grande piacere che ti scriviamo questa lettera. Speriamo che tu stia bene e ti siamo molto grati per il sostegno che dai alle persone povere di cui ci prendiamo cura dal punto di vista medico, in modo da poter migliorare la qualità del nostro servizio.
Vorremmo chiederti se è possibile che tu ci fornisca un misuratore elettronico di pressione, un otoscopio e un glucometro per l'ostetrica, poiché non siamo ancora sufficientemente attrezzati.
Abbiamo anche difficoltà a rifornirci di latte, che ordiniamo da Antananarivo. Aspettiamo con impazienza il vostro arrivo, vi auguriamo un buon volo, vi ringraziamo molto, grazie, grazie, grazie, che il nostro Dio vegli su di voi e sui vostri cari. Fraternamente in Cristo. Suor Jeannine Dispensaire Jangany.
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Note di Agnese, ospedale di Sakalalina
Ciao ***, bella decisione la tua di visitare il Madagascar, spero che oltre a Jangany tu possa venire anche a Sakalalina per una breve visita di amicizia. Vedrai personalmente le sofferenze della popolazione e le difficoltà a fare qualcosa per alleviarle. Cercherò di rispondere alle tue domande anche se non vedendo e sentendo il paziente non è facile.
L'addome gonfio nell'adulto è un'ascite dovuta alla cirrosi epatica da bilharzia e alcol. Le cause delle ulcere sono molteplici, piaghe non curate, infezioni, il piede potrebbe essere il diabete senza escludere la lebbra.
La gamba di quel ragazzo è una osteomielite molto probabilmente tubercolotica, oltre alle terapie specifica è necessario un intervento chirurgico. La gobba di quella bimba è il mal di pott, ovvero ascesso osseo da tubercolosi ossea.
Il rachitismo e lamalnutrizione grave dei due bambini è la mancanza di proteine, vitamine, calcio, insufficienza alimentare in generale ma, sovente, ci sono patologie da diagnosticare e curare oltre al cibo.
Per il glucometro, io consiglio di acquistarlo qui per avere la continuità dei reattivi. I nostri glucometri italiani sono tutti archiviati per la difficoltà di avere le strisce. Al bisogno, posso dare informazioni alla suora dove acquistarlo a prezzo buono.
Spero le mie risposte siano utili, certo queste patologie in Italia non si vedono. Buona preparazione al tuo prossimo viaggio. Ciao, buona serata.
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L’importanza della vitamina D
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La vitamina D è un nutriente importantissimo per il nostro organismo, e in questi ultimi anni se ne sente parlare sempre più spesso. Innanzitutto è costituita da un gruppo di vitamine liposolubili, ovvero che vengono assorbite attraverso i grassi, ma la forma migliore per la nostra assunzione è la D3, il Colecalciferolo. La sua fonte principale sono l’esposizione al sole e la dieta alimentare o l’assunzione di integratori specifici. Ma perché è così importante? Questa vitamina è essenziale per il nostro organismo, e possiede tantissime funzioni: - Fissa il calcio nelle ossa, aiutando a contrastarne la fragilità. - Ha una funzione positiva contro le infiammazioni. - Rafforza il sistema immunitario. - Contrasta diverse patologie, come infarto, diabete e Alzheimer. - Ha un’attività antiossidante e antimicrobica. - Protegge la funzione muscolare e cerebrale. Infatti è talmente importante che viene definito quasi un ormone, anziché una semplice vitamina. Inoltre, associata alla vitamina K2 (il Menachinone) aiuta a eliminare il calcio depositato nei vasi sanguigni e mineralizzare la ossa. Infatti il calcio, che è il componente principale della struttura ossea, ha bisogno di questi due elementi per essere assorbito nel modo giusto dal nostro corpo. Per questo motivo, spesso negli integratori in vendita, questi due nutrienti vengono combinati insieme. La carenza di questa vitamina può portare stanchezza, mal di testa e dolori muscolari, ma anche un aumento nell’incidenza delle malattie autoimmuni e nell’indebolimento della struttura ossea, con conseguente aumento di probabilità di rachitismo, osteomalacia (che è il “rachitismo degli adulti”, con fragilità ossea e dolori) e di osteoporosi (diminuzione della densità ossea, con maggior possibilità di fratture) classico delle persone anziane. Difatti spesso le persone di una certa età tendono a stare chiuse in casa senza prendere il sole, ed il livello di vitamina D nel loro sangue scende, causando frequentemente questi problemi. È essenziale effettivamente svolgere attività all’aperto e prendere il sole a tutte le età, non solo da giovani. L’esposizione della pelle al sole, attraverso i raggi UVB, infatti è determinante.
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Prendere il sole aumenta il livello di vitamina D. È importante però ricordarsi che le creme protettive solari contrastano la produzione di questa vitamina, in quanto fungono da barriera per la pelle da parte dei raggi del sole (che non è certo un male, anzi..) ma di contro limitano fortemente la produzione di vitamina D. Quindi è importante esporsi sempre in orari in cui il sole non brucia (ad esempio la mattina presto o la sera) in modo da potersi “ricaricare” di vitamina. La quantità giornaliera da assumere varia da persona a persona, ma dovrebbe essere tra le 3.000 e i 5.000 unità al giorno. Si può anche mantenere d’occhio il livello di questo nutriente facendo un semplice esame del sangue, chiamato 25(OH) per valutare se effettuare una maggiore integrazione di questo elemento. Il valore dovrebbe attestarsi sempre tra i 60 e i 100 ng/ml. Le fonti alimentari di questa vitamina sono poche, infatti naturalmente è poco presente nei cibi, ma quelli che ne contengono di più sono il pesce azzurro (salmone, sardine, sgombro, merluzzo), il pesce spada, l’olio di fegato di merluzzo, e in piccole quantità anche nel tuorlo d’uovo e in alcuni funghi. Questa vitamina è generalmente ben tollerata, ma un consumo eccessivo potrebbe causare nausea e vomito, debolezza, perdita di peso e scarso appetito. Quindi è sempre essenziale non fare di testa propria e avvalersi della consulenza di un medico o di un esperto. Read the full article
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Gli effetti della vitamina D sull'invecchiamento: tutto dipende da una buona immunita?
La vitamina D svolge un ruolo cruciale nella salute delle ossa regolando l’omeostasi del calcio e prevenendo condizioni come il rachitismo e l’osteomalacia. Tuttavia, la sua influenza sull’immunità va oltre questa funzione. La carenza di vitamina D, legata a fattori legati allo stile di vita moderno come la limitata esposizione al sole, influisce sulla produzione endogena di metaboliti attivi…
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Malnutrizione: nel Regno Unito le prime conseguenze tra i bambini
La malnutrizione fa vedere le sue conseguenze tra i bambini del Regno Unito. Negli ultimi dieci anni, infatti, i bambini britannici sono cresciuti sempre meno divenendo i bambini più bassi. La causa di questo processo starebbe in uno scarso apporto di nutrienti dato, a sua volta, dalla povertà sempre più dilagante tra le famiglie. Come si evidenzia, la malnutrizione non è più un fenomeno riferito solo ai Paesi in via di sviluppo ma dilaga anche nei Paesi ricchi dove aumentano velocemente le sacche di povertà. Le conseguenze della malnutrizione nel Regno Unito I bambini britannici sono più bassi rispetto a quelli degli altri Paesi. A essere precisi sono i più bassi. Mentre l'altezza media aumenta a livello globale, nel Regno Unito diminuisce. Per dare un'idea, l'altezza media in Gran Bretagna nel 2010 era 110,2 centimetri per i maschi di 5 anni e 109,3 per le femmine; nel 2022 si è passati a 110,9 centimetri per i maschi e a 109,9. Un incremento inferiore rispetto a quello registrato in altri Paesi. In questo lasso di tempo, i bambini britannici maschi hanno perso 33 posizioni nelle classifiche internazionali, le femmine 27. Intervistata sulla notizia, la professoressa di salute globale all’Imperial College di Londra, Majid Ezzati, ha evidenziato come questo dato sia riconducibile alla malnutrizione. Un problema, ha detto la professoressa, che affligge milioni di giovani sotto i 18 anni in Gran Bretagna. Sono sempre meno, infatti, le famiglie che possono permettersi di acquistare cibi, come legumi, verdure, carne e pesce, capaci di nutrire senza far ingrassare. Un'emergenza annunciata La notizia, diventata subito un caso politico, non è arrivata inaspettata. Nel luglio 2023, infatti, il Times svelò la dirompente crisi alimentare in Gran Bretagna. Una situazione talmente grave che il sindaco di Londra, Sadiq Khan, aveva attuato un programma di pasti gratuiti per i bambini delle scuole elementari. La direttrice della Food Foundation, Anna Taylor, esperta di nutrizione con una lunga esperienza in Africa e Asia, aveva lanciato l'allarme sulla crisi alimentare nel Regno Unito parlando di livelli di denutrizione molto alti, assimilabili a quelli di alcuni dei Paesi più poveri del mondo, e di un arresto nella crescita infantile. Nel 2022, più di 11.000 britannici erano stati ricoverati per malnutrizione. Molti anche i casi di scorbuto e di rachitismo. La prima è dovuta a un'importante carenza di vitamina C, la seconda a una prolungata carenza di vitamina D. Parliamo di malattie tipiche dell'era vittoriana legate, appunto, alla malnutrizione. Denutrizione e malnutrizione Vediamo, dunque, come denutrizione e malnutrizione sono fenomeni molto diffusi non solo nei Paesi a scarso sviluppo economico ma che, negli ultimi anni, devono farci i conti anche i Paesi cosiddetti industrializzati. Per denutrizione si intende un apporto di calorie giornaliero minore di quello necessario per poter svolgere le pratiche quotidiane. Erroneamente associamo la denutrizione alla scarsa quantità di cibo che ingeriamo. Il nesso non è vero sempre considerato che, se conduciamo un'alimentazione priva di nutrienti (carboidrati, proteine e grassi) possiamo anche mangiare in grandi quantità cibo ma non introiteremo il giusto apporto energetico. La malnutrizione, invece, si manifesta come mancanza di uno o più nutrienti ed è provocata da un'alimentazione squilibrata che privilegia alcuni nutrienti a danno di altri. Anche in questo caso le quantità di cibo non sono dirimenti, perché conta la qualità dei cibi che ingeriamo. Anche regimi alimentari molto sbilanciati volti alla perdita di peso possono portare alla malnutrizione o alla denutrizione. La causa principale della malnutrizione, oggi, sta nella povertà, che non consente alle persone di nutrirsi in modo adeguato, dilagante anche nei Paesi più ricchi. In copertina foto di 👀 Mabel Amber, who will one day da Pixabay Read the full article
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VITAMIN D: the vitamin of the sun.
Vitamin D (calciferol) comes in two forms, in two important elements:
D2, is taken through food/food and is a small part, almost 10%;
D3, over 80% of which is synthesized by our body through sunlight.
Vitamin D belongs to the group of fat-soluble vitamins (soluble in fats).
It is an essential molecule which has various biological functions.
The essential role of calciferol is to regulate the intestinal absorption of calcium and phosphorus, promoting bone mineralization.
By interacting with the immune system, it exerts an immunomodulatory action, moreover it prevents and fights cardiovascular diseases, atopic dermatitis, prostate cancer, autoimmune diseases, osteoporosis, breast cancer, depression, intestinal inflammation, it is useful in fighting rheumatism, l 'influence.
The lack of vitamin D leads to serious problems of rickets, bone deformation, osteomalacia, osteoporosis in menopause.
An excessive intake of this vitamin causes vomiting, nausea, nervousness, bone calcification.
Some foods containing vitamin D, ( D2, ergocalciferol) are as follows;
▪️ Egg yolk
▪️ Cod liver oil
▪️ Swordfish
▪️ Canned tuna
▪️ Mackerel
▪️ Salmon
▪️ Mushrooms
▪️ Fresh tuna
▪️ Butter
▪️ Fat cheeses
▪️Trout...etc...
📚 From: The Casket of Nature
VITAMINA D: la vitamina del sole.
Vitamina D ( calciferolo) si presenta in due forme, in due importanti elementi:
D2, si assume attraverso gli alimenti/cibo ed è una minima parte, quasi il 10%;
D3, il cui oltre 80%, viene sintetizzata dal nostro organismo attraverso i raggi solari.
La vitamina D fa parte del gruppo delle vitamine liposolubili (solubile nei grassi). È una molecola essenziale la quale ha varie funzioni biologiche.
Il ruolo essenziale del calciferolo è di regolare l'assorbimento intestinale del calcio e del fosforo, favorendo la mineralizzazione delle ossa. Interagendo con il sistema immunitario esercita un'azione immunomodulante, oltretutto previene e contrasta le malattie cardiovascolari, la dermatite atopica, il tumore alla prostata, malattie autoimmuni, osteoporosi, il tumore alla mammella, depressione infiammazione intestinale, è utile nel contrastare i reumatismi, l'influenza.
La mancanza di vitamina D, comporta seri problemi di rachitismo, deformazione ossee, osteomalacia, osteoporosi in menopausa.
Un' assunzione eccessiva di questa vitamina provoca vomito, nausea, nervosismo, calcificazione ossea.
Alcuni alimenti contenenti la vitamina D, ( D2, ergocalciferolo) sono i seguenti;
▪️Tuorlo d'uovo
▪️Olio di fegato di merluzzo
▪️Pesce spada
▪️Tonno in scatola
▪️Sgombro
▪️Salmone
▪️Funghi
▪️Tonno fresco
▪️Burro
▪️Formaggi grassi
▪️Trota...etc...
📚 Da: Lo Scrigno della Natura
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NOVITA' OLEA D3 PLUS: VITAMINA D PER IL NORMALE FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO E NON SOLO (2000 UI PER OGNI GOCCIA). Integratore naturale professionale Altamente Biodisponibile, Senza Controindicazioni con Olio Extra Vergine di Oliva Biologico, adatto ai Vegetariani. Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario, interviene nel processo di divisione delle cellule, contribuisce al normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo, a mantenere livelli normali di calcio nel sangue, al mantenimento di ossa normali e al mantenimento della normale funzione muscolare. La vitamina D interagisce con tutte le cellule che presentano sulla loro membrana il recettore specifico denominato VDR. I VDR sono presenti su tutte le popolazioni linfocitarie dove la vitamina D esplica una importante regolazione del sistema immunitario infatti ha un ruolo fondamentale nella iniziale risposta immunitaria non-specifica verso organismi patogeni o danni tissutali, regola i linfociti Th17 e quindi la loro produzione di IL17 che è fondamentale per ridurre l’infiammazione e il danno tessutale nella malattia autoimmunitaria. Questi recettori si trovano inoltre in molti tessuti sui quali la vitamina D agisce come regolatore metabolico o come stimolante la riparazione in casi di infiammazione. OLEA D3 PLUS è infine indicata in caso di carenza di vitamina D e di calcio. POTETE AVERE ULTERIORI INFORMAZIONI SUI MOLTI BENEFICI DELLA VITAMINA D E IN PARTICOLARE DELLA OLEA D3 HERBOPLANET che trattiamo presso le nostre erboristeria guardando questo video https://www.facebook.com/herboplanet/videos/538062060244852/ Potete acquistare queste vitamine e minerali direttamente su https://www.tutaca.it/shops/naturopathica - oppure utilizzando l'APP #ComproDaCasa Potete ordinare Chiamando o Scrivendo al 347.78.41.302 - langolonaturale@libero. CONSEGNE RAPIDE. #vitaminad #vitaminad3 #sistemaimmunitario #difeseimmunitarie #difeseimmunitariealte #sistemaimmunitariopiùforte #virus #malattieautoimmuni #osteoporosi #rachitismo #osteomalacia #Infezioni #infezioni #infezioniurinarie #infezionevirale #infezionecronicadibassogrado #apparatodigerente #cherasco #bra #lamorra #narzole (presso Cherasco) https://www.instagram.com/p/B_abcOIl4y_/?igshid=1fsr0stwytefb
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Mio caro,
Grazie per la vostra lettera. Le vostre lettere. Il lavoro, in cui il buio vi sembra trionfare, è molto così come la stanchezza che vi trascina a letto la sera. Tuttavia trovate sempre il tempo per impugnare anche una penna e racchiudere in una busta i vostri pensieri, gli odori del nord ed il vostro affetto.
Mi mancate, tanto che a volte una lacrima malinconica si fa strada e scivola sulla guancia… ma subito sorrido;
Sorrido perché vi immagino qui con il vostro tocco, capace di suscitare brividi, a raccogliere quella lacrima con un benevolo rimprovero;
Sorrido perché alzo lo sguardo a quello stesso cielo stellato che vi travolge di bellezza e mi sembra che per un istante non esistano distanze;
Sorrido perché è un giorno in meno passato ad attendervi.
Sorrido perché, anche se vi sembra di non ricordare il mio volto, non dubito che mi riconoscereste in mezzo a mille.
Silenzio, mio caro, il paese si sta svegliando: il vociare sommesso in piazza, mano a mano che l’alba volge al giorno, si intensifica: le risate dei bambini, il rumore dei passi sui ciottoli quasi fosse una musica a cui si aggiungono le campane.
E poi solo la mia voce a scandire il vostro nome.
Attendetemi, ancora
Petite C.
Ma petite Constance,
mentre leggo questa vostra missiva un senso di tenerezza e di angoscia mi assale. Ogni cosa di voi mi riporta a ricordi e a segreti dolcissimi, la vostra deliziosa calligrafia dona gioia inattesa ai miei occhi stanchi e mi fa sospirare accentuando il peso che mi porto nel petto.
Questa sarà la mia ultima lettera.
Veloci corrono lettere e pensieri nella mia mente e lesta si muove la locomotiva nella notte. Credetemi, nulla è più doloroso per me, ma devo fuggire da voi per il vostro stesso bene.
No ma petite, non fate che il rancore vi porti a sgualcire questo mio ultimo ricordo. Lo so, la rabbia non è un sentimento che vi appartiene. Ma voglio rassicurarvi: non fuggo da voi per colpa del mio matrimonio o della mia situazione familiare, voi lo sapete, nulla di simile potrebbe intaccare il nostro legame.
Devo isolarmi con altri compagni minatori, sono braccato dalla gendarmeria a causa delle sommosse che ci sono state anche qui al nord; immagino che abbiate letto della miccia che si è innescata a Carmaux in Occitiania il mese scorso. Noi non siamo stati da meno.
Forse inorridirete leggendo che mi sono votato alla rivolta, e credetemi a volte io stesso non mi riconosco. Quanto sono lontani quei giorni tra le vigne, quanto è lontano il ricordo del villaggio! Gli uomini cambiano e questo lavoro opprimente ha mutato anche me.
Abbiamo sabotato le rotaie delle miniere ed assaltato i depositi per sfamare al meglio le famiglie dei compagni. Si, lo ammetto, abbiamo distrutto e picchiato ma se ripenso alle mie azioni non provo alcun senso di colpa. Se vedeste le sofferenze dei bambini che vivono in queste baracche ferrose, se vedeste i ragazzi già segnati dal rachitismo! E' forse questo il futuro che meritiamo? E' forse questo il motivo per cui ho abbandonato voi e i vostri dolcissimi abbracci? Io desideravo altro e voi ben lo sapete. Ma ormai non si torna indietro.
Veloci corrono le ombre nere dei pioppi mentre il treno mi porta verso ovest. Sto per entrare in Germania, deposito questa mia ultima missiva nella stazione di posta sul confine, poi, non esisterò più.
Non avrete il mio indirizzo e non saprete mai più chi sono o dove sono, ma questo forse non lo so nemmeno io.
Con fare greve vi scrivo il mio addio. Mi consola la certezza che voi serberete di me il ricordo migliore perché gli istanti più belli sono stati quelli vissuti con voi.
Non dimenticatemi, io non lo farò.
Vostro.
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La vitamina D è necessaria a tutte le età ancor di più in adolescenza, il benessere psico-fisico si ottiene anche grazie a questa solare vitamina sintetizzata a partire dalle radiazioni U.V.
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⭕ La 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 è una vitamina liposolubile, viene quindi accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità attraverso i cibi, dal momento che il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario.
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👩⚕️ La vitamina D si presenta sotto due forme: l’𝐞𝐫𝐠𝐨𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐟𝐞𝐫𝐨𝐥𝐨, che viene assunto con il cibo, e il 𝐜𝐨𝐥𝐞𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐟𝐞𝐫𝐨𝐥𝐨, che viene sintetizzato dal nostro organismo attraverso l’assorbimento dei raggi del sole operato dalla pelle.
Questa vitamina regola il metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa.
La vitamina D contribuisce inoltre a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
⛽ Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età, ma possiamo dire che è di 400 unità al giorno in assenza di fattori di rischio. Le dosi possono variare e arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit.
🦴 La 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 di vitamina D incide in modo negativo sulla calcificazione delle ossa con effetti che vanno dal rachitismo per i bambini alle deformazioni ossee di varia natura e alla osteomalacia, che si presenta quando la struttura ossea esternamente è integra ma all’interno delle ossa si registra un contenuto minerale insufficiente.
La mancanza di Vitamina D rende inoltre i denti più deboli e vulnerabili alle carie.
Un 𝐞𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 di vitamina D può, invece, provocare una calcificazione diffusa a livello dei vari organi, con conseguente vomito, diarrea e spasmi muscolari.
👉 È importante ricordare che l’abuso di alcol, il consumo di sostanze stupefacenti così come l’uso di certi farmaci può influire sulla quantità di vitamina D presente nel nostro organismo.
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Fonte: Humanitas
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Sole e vitamina D: come aumentarne la produzione
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Sun and vitamin D: how to increase its production
Vitamina d a cosa serve e come si produce
La vitamina D è una sostanza liposolubile, presente in natura sotto due forme principali: una di origine vegetale (vitamina D2) e l’altra di origine animale (vitamina D3).
A differenza di quanto accade con gli altri gruppi, inoltre, questa vitamina è presente in pochissimi alimenti e viene prodotta principalmente dal nostro organismo grazie all’esposizione solare. La sua sintesi avviene attraverso l’azione dei raggi ultravioletti, che trasformano un grasso simile al colesterolo e presente nella pelle in vitamina D3.
La sua funzione è quella di favorire il processo di mineralizzazione dell’osso, aumentando l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio. Non solo, la vitamina D è anche in grado di rafforzare il sistema immunitario, aumentando la capacità delle cellule preposte a questa funzione di eliminare microrganismi e agenti patogeni. Insomma la vitamina D svolge un ruolo molto importante per il nostro organismo ed è fondamentale assicurarne una corretta e costante produzione.
Carenza vitamina D: quali sono le conseguenze?
Un’eventuale carenza, infatti, potrebbe comportare una serie di disturbi e disagi spesso anche molto invalidanti. In caso di vitamina d bassa, ad esempio, è possibile andare incontro a rachitismo, una malattia che colpisce i bambini ed è caratterizzata da una difettosa mineralizzazione dell’osso, che lo rende più fragile e deformabile.
Negli adulti, invece, la carenza di vitamina D può dare origine ad osteoporosi o ad un’altra patologia che prende il nome di osteomalacia. Si tratta di una malattia metabolica a carico delle ossa che, povere di minerali, sono più suscettibili a dolori, malformazioni e fratture. E non finisce qui.
Livelli di vitamina d piuttosto bassi possono aggravare anche la salute di bocca e muscoli. Nel primo caso, in particolare, i denti sono più fragili e soggetti a carie. Nel secondo caso, invece, è più facile andare incontro a contratture e infiammazioni.
Vitamina D bassa sintomi
Insomma, la carenza di vitamina D rappresenta un problema importante e che è bene non sottovalutare, in modo tale da evitare patologie e malattie spesso molto gravi. Il primo passo è sicuramente quello di prestare attenzione ai sintomi e ad eventuali disturbi legati a livelli di vitamina D molto bassi.
In questi casi, in particolare, il soggetto può accusare:
· Dolore alle ossa
· Dolore alle articolazioni
· Debolezza muscolare
· Disturbi da fascicolazione muscolare
· Ossa fragili
· Stanchezza ricorrente
Di conseguenza, laddove fossero presenti uno o più sintomi del genere, è bene sottoporsi ad una visita medica in modo da effettuare tutti i controlli necessari e stabilire l’eventuale terapia da seguire.
Come produrre vitamina d: dieta e integratori
In questi casi, in particolare, prima ancora di intervenire è fondamentale diagnosticare la problematica con precisione, così da definirne la gravità. In base al tipo di carenza, è possibile infatti individuare terapie e rimedi differenti. Laddove, ad esempio, la carenza di vitamina D fosse da imputare ad una scarsa esposizione ai raggi solari, la terapia consisterà nel modificare il proprio stile di vita.
Generalmente, in questi casi, si consiglia un’esposizione quotidiana di 15-20 minuti senza l’uso di creme protettive. Non solo, un altro rimedio molto efficace per sopperire alla carenza di vitamina D è quello di modificare anche il proprio regime alimentare, integrandolo con cibi ricchi di questa sostanza.
Nello specifico, bisognerebbe aumentare il consumo di latte, pesce (salmone, trota, aringa, pesce spada, sgombro, tonno, ecc.), olio di fegato di merluzzo, tuorlo d’uovo, burro e funghi. In particolare, si consigliano le varietà del porcino e lo spugnolo.
Integratori vitamina d: i prodotti più efficaci
Attraverso l’assunzione regolare di questi alimenti è quindi possibile sopperire, almeno in parte, ad eventuali carenze di vitamina D. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario integrare con alcuni prodotti specifici, rimedi a base di sostanze naturali e quindi privi di rischi per la salute.
A questo proposito, noi di Benessence suggeriamo di utilizzare il nostro integratore Tonico Adattogeno a base di vitamina D, zinco, eleuterococco e Aloe Vera. Il prodotto consente di sopperire ad una carenza di vitamina D3, garantendo un alto dosaggio con sole due capsule al giorno.
La presenza dell’eleuterococco, in particolare, stimola la memoria, le funzioni cognitive e le naturali difese dell’organismo, mentre la Rodiola Rosea aiuta a contrastare la stanchezza fisica e mentale e mantenere il normale tono dell’umore.
La vitamina D3, invece, coopera al funzionamento del sistema immunitario e muscolare e al mantenimento di ossa e denti normali, promuovendo l’assorbimento di minerali come calcio e fosforo.
Infine lo zinco favorisce il normale metabolismo dei macronutrienti, dei carboidrati, degli acidi grassi e della vitamina A, contribuendo al mantenimento di ossa, capelli, unghie e pelle normali.
L’Aloe Vera, invece, esplica un’azione emolliente e lenitiva sul sistema dirigente e stimola le funzioni depurative dell’organismo.
Tonico Adattogeno è quindi molto più di un semplice integratore a base di vitamina D. Questo prodotto agisce infatti su più fronti, migliorando notevolmente la salute e il benessere del nostro corpo a 360 gradi.
Scopri tutti i nostri integratori e provali subito!
Leggi anche Vitamina D ed eleuterococco: preziosi per corpo e mente!
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#buongiorno #buongiornomtc #Repost @docarianna • • • • • [Svezzamento] La pediatra americana Clara Marie Davis nel 1928 volle verificare se i bambini avevano un’innata capacità di scegliersi da soli una dieta corretta da un punto di vista nutrizionale. Prese 15 bimbi abbandonati, di età tra i 6 e gli 11 mesi, che avevano mangiato fino ad allora solo latte, e li osservò per sei anni. Alcuni erano denutriti e sottopeso, 4 affetti da rachitismo. . Li mise almeno 4 volte al giorno davanti ad una tavola con 35 alimenti naturali sempre freschi, mai mescolati: acqua, latte, farine integrali, carni, ortaggi, frutta. . Assenti zucchero, burro, formaggi e cibi industriali. Alcune infermiere servivano ai piccoli il cibo soltanto quando vi mostravano interesse e glielo ponevano alla bocca solo quando la aprivano spontaneamente. Un apparente caos emergeva nell’osservarli mangiare: “mezzo litro di succo d'arancia e fegato o qualche uovo, banane e latte” (cit.) . I piccoli venivano monitorati da vari specialisti. . Nessuno divenne sovrappeso né perse peso o soffrì di stitichezza. Emerse inoltre che vi era un apporto equilibrato di sostanze nutritive e che i bimbi adeguavano la loro dieta crescendo. . Il “segreto” stava nella scelta degli alimenti proposti, basata sull'ipotesi che l'istinto alimentare funziona solamente con alimenti più naturali possibili. . Il bambino è in grado di autoregolamentarsi nella qualità e quantità di cibo, basta offrirgli cibo sano e sufficientemente vario. . Pensate che furono analizzati, allora senza computer, circa 36.000 pasti, valutando il rapporto fra alimenti vegetali e animali, calorie, percentuali di proteine, grassi e zuccheri e, seppure in modo indiretto, l’adeguatezza dell’apporto di vitamine e minerali. Tutto risultò ricadere nei limiti definiti corretti dalle tabelle nutrizionali e tutto era stato frutto delle scelte spontanee dei bambini. . Il trucco? La disponibilità di soli alimenti “sani”. E nel caso specifico, anche più sani di quanto chiunque oggi pretenderebbe. Alimenti naturali. . Fonte: https://ift.tt/2MeRomc . In foto: la colazione di oggi. Mia e di Greta, proprio oggi, 17 https://ift.tt/2LYBlvS
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Filetto di merluzzo allo zenzero
Filetto di merluzzo allo zenzero
Il merluzzo è un pesce dalle carni bianche, molto delicato e poco grasso. Ricco di acidi grassi Omega 3, utile per tenere a bada il colesterolo “cattivo” e a ridurre il rischio di eventi rombotici. Dal suo fegato si ottiene l’olio di fegato di merluzzo, utilizzato come rimedio contro il rachitismo e per il corretto funzionamento della tiroide. Ingredienti 1 filetto di merluzzo 1 limone 20 gr.…
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VITAMINA D3: LA VITAMINA DEL SOLE. Questa vitamina è così chiamata perché è sintetizzata dal nostro organismo attraverso l'assorbimento dai raggi del sole operato dalla pelle. Sono sufficienti 15 minuti di esposizione al giorno, senza creme con filtri e senza essere coperti dai vestiti per per produrre la quantità di vitamina necessaria, cosa che nelle stagioni più fredde risulta abbastanza difficile. Ed ecco quindi che ci vengono in aiuto gli integratori come questo: VIT. D3 + MAGNESIUM di TREC NUTRITION. La vit D in natura esiste in due varianti: D2(ergocalciferolo) e D3(colecalciferolo) . Quest'ultima è la forma biologicamente attiva nel nostro organismo. Perché è necessaria la vit D3 al nostro organismo? ✅ è essenziale per una corretta mineralizzazione delle ossa e dei denti durante l'accrescimento. ✅è utile per un corretto mantenimento della matrice ossea( prevenzione osteoporosi) e dello smalto dei denti in età adulta. ✅mantiene su valori normali i livelli di calcio nel sangue visto che è la principale fonte di immagazzinamento nell'organismo e deposito nelle ossa. ✅impedisce che il calcio vada a depositarsi in altri tessuti dove non è necessario. ✅contribuisce al normale mantenimento della funzionalità muscolare assicurando una corretta contrazione del cuore e degli altri muscoli. ✅contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. Il MAGNESIO contenuto in questo prodotto oltre a ridurre stanchezza e affaticamento aiuta nell'assorbimento della vit. D3 🔺️ il fabbisogno giornaliero di Vit.D3 varia in base all'età. Già nella fascia d'età 0-12 mesi è consigliata un'assunzione di 10-25 mcg (400 IU-1000 IU)per prevenire problemi di rachitismo. Anche questa è disponibile su www.afnutrition.it e non dimenticate il codice sconto per il black friday : BLACK-AFN #federicafavale #forzaefemminilità #afnutrition #supplementblogger #vitd3 #vitaminadelsole #colecalciferolo #supplementstore #difeseimmunitariepiùforti #integratori #trecnutritionitalia #trecteam #trecnutrition #trecgirl (presso Ercolano) https://www.instagram.com/p/CID7L-eBU1D/?igshid=fagf946nyqa2
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Lampade UV per curare il rachitismo
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/lampade-uv-per-curare-il-rachitismo/110249?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=110249
Lampade UV per curare il rachitismo
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Una delle cure più rinomate per il rachitismo risulta essere quella a base di lampade UV.
Tale scoperta risale al secolo scorso e più precisamente alla fine della Prima Guerra Mondiale. Infatti, nel 1918, il dottor Kurt Huldschinsky, studiò un trattamento il rachitismo che si rivelò davvero rivoluzionario. Così, decise di sperimentare i raggi UV sui bambini che presentavano un colorito pallido.
Il motivo della loro condizione fisica non era ben chiaro anche se visto il periodo storico, è probabile che il rachitismo fosse una conseguenza di carestia, strettamente legata ad un’alimentazione povera e condizioni di vita difficili. L’esperimento richiese l’utilizzo di lampade di mercurio, le quali emettevano raggiUV. L’aspetto più sensazionale è che nel giro di poco tempo le ossa dei giovani ragazzini apparirono molto più robuste.
Lampade UV per curare il Coronavirus?
A questo punto ci si chiede: i raggi UV (che risultano essere alleati delle ossa), potrebbero contribuire alla soppressione del Coronavirus?
Al momento azzardare un sì risulterebbe eccessivo, specialmente viste le fake news che circolano quotidianamente. Più che altro, una buona dose di vitamina D consente al nostro organismo di aumentare le difese immunitarie. Proprio per tale motivo, il nostro corpo reagisce in maniera migliore dinanzi a possibili attacchi (in questo caso il Covid-19).
Ma dire con certezza che le lampade UV siano la soluzione al virus è un’assurdità. Anche perché se così fosse, al giorno d’oggi si riuscirebbero a salvare molte più vite.
Rachitismo cos’è
A livello scientifico, il rachitismo si definisce come una patologia scheletrica, che esordisce sin da bambini.
Il motivo di tale anomalia fisica è generato da un difetto della mineralizzazione della matrice ossea. Di conseguenza, l’apparato scheletrico appare decisamente più vulnerabile e propenso a fratture e deformità.
Tuttavia, esistono diverse tipologie di rachitismo, come ad esempio quello da:
Alterato apporto di vitamina D (calciferolo)
Un alterato metabolismo epatico della vitamina D
Alternato metabolismo renale della vitamina D
Azione ridotta di vitamina D
Andando nello specifico, si può parlare di rachitismo:
Ipofosfatemico familiare
Vitamina D-dipendente tipo 1
Osteodistrofia renale
Da tubulopatie
Oncogenetico
Vitamina D-dipendente tipo 2.
Carenziale
Da malassorbimento intestinale cronico
Da trattamento cronico con farmaci anticonvulsivanti (ad esempio barbiturici)
E tanto altro ancora…
Rachitismo cause
Sebbene sia un problema spesso presente sin dalla nascita, il rachitismo può subentrare a seguito di alcuni fattori. Tra i più rinomati, abbiamo:
Lo scarso apporto di calcio, fosforo e magnesio nell’alimentazione
La ridotta esposizione al sole
La malnutrizione
Scarse condizioni igieniche
Infatti, tale patologia risulta essere particolarmente diffusa in tutti quei Paesi definiti in via di sviluppo. Sono tanti i bambini al mondo che soffrono di rachitismo, in particolar modo in Africa.
Rachitismo sintomi
A questo punto ci si chiede: quali sono i sintomi che caratterizzano il rachitismo?
Di solito, la patologia si basa su una serie di alterazioni che interessano l’apparato scheletrico (anche i denti). E a volte, possono coinvolgere i muscoli, portando il paziente in uno stato di convulsioni frequenti.
La situazione inizia a degenerare nel momento in cui entrano in gioco le ossa del cranio. Pertanto, nel momento in cui si verifica un vero e proprio indebolimento dell’occipitale, si va incontro ad una serie di dolori fisici. Tuttavia, l’indebolimento osseo da rachitismo, genera in particolar modo:
Un accentuazione delle bozze frontali
L’aumento delle giunzioni condrocostali (detto rosario rachitico)
Il petto proiettato in avanti (carenato)
Il solco di Harrison, ossia una depressione orizzontale delle ultime coste
E come potete ben immaginare, il quadro clinico potrebbe peggiorare con l’avanzare dell’età, a causa dell’osteoporosi. Proprio per tale motivo, è bene rivolgersi ad un medico esperto, il quale saprà ridurre la sintomatologia e monitorare lo stato della patologia, attraverso:
Lampade UV
Vitamina D
Elioterapia
E altri metodi che sono attualmente in fase di sperimentazione…
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Nuovo post su https://is.gd/NR4Eer
Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (seconda parte)
di Sandro D’Alessandro
Piccole storie di piccoli Gechi alla ricerca di una vitamina
Ma, alla luce delle possibilità dell’affine Geco comune di cambiare colore non solo nel senso del melanismo, ma di un vero e proprio considerevole mimetismo, appare più che plausibile l’ipotesi (suffragata peraltro dalla foto riportata) che il Geco di Kotschy sia dotato anch’esso, e forse a maggior ragione, di potenzialità mimetiche di alto livello. Nel caso del Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus), con la cautela che accompagna chi fa delle affermazioni inedite, riportai che, più che di un melanismo che procede di pari passo all’aumento della luminosità, si potesse parlare al contrario di una riduzione della pigmentazione in concomitanza di ridotte illuminazioni (in condizioni di ridotta luminosità il corpo di questo Geco, specie se si tratta di un individuo giovane, appare quasi trasparente). Ma si trattava ragionevolmente di un eccesso di prudenza, dato che in questo Geco la depigmentazione non si limita a far assumere all’animale un colore semplicemente più chiaro, ma si spinge ben più oltre, fino a rendere evidenti gli organi interni; è poi la possibilità del piccolo Sauro di assumere una colorazione differente a rendere meno visibili i suoi organi interni. Ciò indica senza dubbio una capacità di cambiare colore di livello superiore rispetto a quella della semplice depigmentazione, per quanto in tale specie non si evidenzi una netta tendenza al mimetismo allo stesso modo che nel Geco comune.
Un Geco verrucoso, rinvenuto da chi scrive al coperto nel periodo invernale, risultò quasi privo di colorazione, al punto da rendere possibile vedere gli organi interni attraverso la pelle. Se la cosa può essere messa in relazione con le basse temperature, essa può però, forse a maggior ragione, essere connessa con le basse intensità luminose della stagione, di solito caratterizzata anche da cielo coperto, e con il fatto che l’animaletto era stato sorpreso in un pozzetto, con illuminazione pressoché assente. Per quanto riguarda il melanismo vero e proprio, documentato per il Geco di Kotschy e rilevabile da chiunque nel Geco comune, è difficile dire se la variazione di colore sia legata in qualche modo anche alla temperatura ambientale. Di fatto, il rendersi più scuro ha fra i suoi effetti quello di assorbire maggiore radiazione calorifica, esistendo un fenomeno fisico che sancisce effettivamente una relazione diretta fra la colorazione ed il riscaldamento corporeo. Non va però dimenticato che, almeno in apparenza, il colore scuro del Geco comune sia in relazione diretta non tanto con la temperatura ambientale, quanto con la luminosità dell’ambiente; in tal modo, la possibilità di diventare più caldo sarebbe un effetto secondario della variazione cromatica dell’animaletto.
È questa un’osservazione molto interessante, poiché non limita il discorso al solo immagazzinamento di calore (che, essendo il corpo del Geco di piccole dimensioni, oltre che dotato di numerosi elementi di dissipazione della temperatura -coda, bitorzoli, zampette, ecc.-, avrebbe effetti di breve durata e pertanto poco significativi dal punto di vista dell’efficienza metabolica dell’animale), ma si estende ad una “intelligenza di specie” che fa sì che essa adotti un comportamento avente importantissimi effetti sulla metabolizzazione della vitamina D. Il che, in un animale tendenzialmente notturno e sempre pronto a rifugiarsi all’interno di cavità oscure, è quanto di più opportuno ci possa essere.
Giovane Geco fotografato su uno scarpone. Si noti la concordanza fra il colore dell’animaletto ed il colore del substrato cementizio, su cui l’animale era prima di salire sullo scarpone (foto: S. D’Alessandro)
Sorprendenti scoperte sul più comune dei Gechi: il… Geco comune
Nel Geco comune (Tarentula mauritanica) – di seguito chiamato semplicemente “Geco” – che compartecipa sia della possibilità di diventare più scuro in funzione della luminosità ambientale che della possibilità di cambiare colore nel senso di un vero e proprio mimetismo, la caratteristica della possibilità di variazione cromatica si annida in processi che sono forse più complessi rispetto a quanto avviene in altri Gechi ed avvicina in maniera alquanto singolare l’animaletto al ben più proverbiale Camaleonte.
Con questo il Geco condivide la capacità di assumere lo stesso colore del substrato sul quale l’animale si trova, o per lo meno un colore molto simile, adattando inoltre le sue tonalità a quelle dell’ambiente, del quale è in grado di riprodurre le linee, le chiazze, le sfumature.
Un Geco comune dal colore molto scuro particolarmente appariscente sul muro chiaro di una casa diroccata. (foto: S. D’Alessandro)
Il colore, di norma concorde con l’ambiente, soggiace però alla regolazione cromatica del Geco in funzione della luminosità, il quale si giova, nelle giornate assolate, di un inscurimento della sua colorazione al fine dell’assorbimento di una maggior quantità di radiazioni solari, anche a scapito di un suo evidentissimo risalto sul substrato, magari molto chiaro, su cui esso si trova.
Mimetismo, melanismo o entrambi? Una speculazione su un interessante dilemma
E’ l’animale in grado di modulare la sua variazione di colore, optando per il melanismo anziché per il mimetismo? Difficile dirlo. E’ un fatto che, quando l’illuminazione è molto bassa, è possibile rinvenire dei Gechi comuni il Geco comune pressoché candidi[1] nelle ore serali o notturne[2]. Ciò, che è stato rilevato da chi scrive su muri bianchi, avviene nelle ore notturne, come dimostra per contro la foto sopra che, scattata anch’essa su un muro molto chiara, evidenzia un Geco comune estremamente scuro alla piena luce del giorno.
E’ possibile presumere due meccanismi diversi, entrambi finalizzati alla conservazione dell’animale:
– uno, il melanismo dovuto alle forti intensità luminose, destinato ad esplicare i suoi vantaggi nel medio e lungo termine, legato all’acquisizione di luce necessaria per il buon funzionamento della vitamina D, che svolge un ruolo fondamentale nel regolare l’omeostasi fosfo-calcica e in particolare i processi di mineralizzazione ossea, efficace rimedio contro il rachitismo, destinato a garantire la sopravvivenza dell’animale nel corso della sua vita;
un altro, il mimetismo, con effetti nell’immediato, avente la funzione di nascondere l’animale alle potenziali prede ed ai potenziali predatori;
una via intermedia è quella del melanismo per motivi di mimetismo, come ad esempio si verifica su tronchi dalla corteccia scura, quali ad esempio gli alberi di Olivo; in tal caso si ottiene il massimo del vantaggio per l’animale, che si trova contemporaneamente nelle situazioni ottimali, potendo massimizzare sia il metabolismo della vitamina D che il mimetismo per motivi di predazione o di protezione.
Un Geco comune quasi completamente privo di pigmentazione, fotografato di notte su un muro alla luce flebile di un lampione (Foto: S. D’Alessandro)
[1] Il fenomeno è, come detto, ancora più appariscente nel Geco verrucoso, che decolora la sua pelle a tal punto da permettere quasi di vedere i suoi organi interni. Va detto a tal proposito che il corpo dell’Emidattilo è, a maturità, molto meno massiccio di quello del Geco comune e che pertanto si presta a dare maggiore risalto a ciò che lo costituisce internamente, ma la sua pelle, indubbiamente molto più sottile e meno scabrosa di quello del “cugino maggiore”, gli permette di dare un ben maggiore rilievo alle differenze cromatiche (per quanto non strettamente ��mimetiche”) che l’animale manifesta.
[2] La cosa va in direzione opposta a quanto rilevato in altre occasioni, in cui l’assunzione di colore da parte dell’animale risente del colore di ciò che appare nel suo campo visivo: di sera il Geco vede colori molto scuri, ma in questo caso l’animale non sembra concordare con essi.
#Geco comune#geco di Kotschy#Geco verrucoso#Hemidactylus turcicus#melanismo del geco#mimetismo del geco#Sandro D’Alessandro#Tarentula mauritanica)#Ambiente#Spigolature Salentine
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