#quartieri spagnoli

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Chiesa di Sant'Anna di Palazzo, già Rosario di Palazzo (fine XVI - XVIII secc.), Quartieri Spagnoli, Napoli.

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Largo Maradona - Quartieri spagnoli - Napoli

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[massimolanzi]

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Quartieri Spagnoli - Napoli (Agosto 2023)

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"La forma dei sogni" di Andrej Longo: Un viaggio nei Quartieri Spagnoli tra calcio, misteri e Napoli

Un’indagine tra i vicoli di Napoli, tra calcio e sospetti

Un’indagine tra i vicoli di Napoli, tra calcio e sospetti. Nel romanzo “La forma dei sogni”, Andrej Longo ci porta nei meandri più affascinanti e complessi dei Quartieri Spagnoli di Napoli, raccontando un giallo che mescola il mondo popolare e quello della borghesia napoletana. Il commissario Santagata e l’agente Acanfora sono i protagonisti di un’indagine che parte da una telefonata anonima e…

[pom0dorini]

FORZA NAPOLI FORZA SPAMANO

ANON YOU ARE SO RIGHT

FORZA NAPOLI E FORZA SPAMANO SEMPRE E COMUNQUE

[primepaginequotidiani]

PRIMA PAGINA Il Mattino di Oggi lunedì, 02 settembre 2024

[ivanscudieri-blog]

Il 6 Gennaio in visita ai quartieri Spagnoli con Ivan Fedele

[flintsilvers]

tra ghali che canta in arabo e questi usciti direttamente dai quartieri spagnoli chissà quanti leghisti al pronto soccorso

[mindsaver-blog]

Quartieri spagnoli - Napoli (Eduardo aveva ragione... Solo il ragù di mammà è il più buono)

[morbid-soul]

Lady Marmalade dei quartieri spagnoli ciò di cui non sapevo di avere bisogno

[nasirsagron]

Io voglio la spiegazione del perché Angelina seppur non napoletana finga di essere dei quartieri spagnoli e spinga tantissimo su una cadenza napoletana che non ha???

Sono troppo confusa

[ambrenoir]

L’AMORE AL TEMPO DEI CASINI

A Napoli oltre 900 bordelli tra Chiaja ed i Quartieri Spagnoli.

I luoghi del piacere sono espressione della tradizione partenopea sin dall’epoca romana quando esistevano, nella fattispecie, i cosiddetti lupanari di Pompei.

Oggi, le case chiuse del dopoguerra fanno parte del vastissimo patrimonio culturale di Napoli.

Gli arredi, i costumi utilizzati dalle prostitute, i vizi degli uomini e le virtù delle donne del tempo ci consentono di compiere un viaggio nella storia a partire dal mestiere più antico del mondo.

L’Italia, appena uscita dalla crisi della guerra, si concedeva qualche “vizietto”. Non c’era vergogna e neppure reato a frequentare quei posti così ben curati.

Non si faceva solo sesso, qualcuno richiedeva anche solo un bicchiere di vino in compagnia di una elegante signorina che con savoir faire concedeva momenti di puro piacere.

Nei vicoli di Napoli, tra sacro e profano, altarini votivi a santi e Madonne si alternavano alle case della maitresse e delle sue signorine che rivivono, oggi, grazie alla rappresentazione di figuranti in costume.

In vico Sergente Maggiore sorgeva uno tra i casini più frequentati “Il Monferrante”, la sua maitresse aveva spirito imprenditoriale, si dice che per attirare la clientela anticipava telefonicamente le attrazioni della casa.

Lo storico Casino di Salita S. Anna di Palazzo detto anche “La Suprema” è la più rinomata casa di Tolleranza della città, attualmente sede di un lussuosissimo hotel Chiaja Hotel De Charme dove i clienti più facoltosi attendevano Nanninella a´spagnola, Mimì d´‘o Vesuvio, Anastasia ‘a friulana e Dorina da Sorrento.

Nell’attuale piazzetta Matilde Serao invece, facevano tappa fissa numerosi giornalisti mentre a Parco Comola Ricci, all’Internazionale, si recavano principalmente i militari, qui anche le prostitute spesso erano straniere.

Nei pressi del rione Carità c’era il richiestissimo Casino degli Specchi.

Napoli offriva piaceri per tutti i gusti e le tasche infatti i più squattrinati potevano concedersi qualche gioia a pochi soldi recandosi alla casa delle “tre vecchierelle” a Montesanto.

Ciò che contraddistingueva i luoghi del piacere di Napoli è senz’altro l’intransigente regolamento.

I pagamenti fatti in camera, infatti, non erano considerati validi, non bisognava intrattenere più del dovuto le signorine, specie se in cerca di uno sconto e, in alcuni casi, il buon costume esigeva che i clienti si presentassero all’accettazione in abito, camicia bianca e cravatta.

Il tariffario, generalmente esposto all’ingresso poteva variare in base al tempo di intrattenimento, da mezzora o un’ora sino a mezza giornata.

Come qualsiasi attività che si rispetti, non poteva mancare la politica di offerta, agevolazioni per studenti, militari.

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