#Monastero di Santa Chiara
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Napoli in un Giorno: Itinerario Completo tra Storia, Cibo e Cultura
✨ Napoli in un giorno: un viaggio tra storia, arte e sapori! ✨ Scopri il nostro itinerario completo: dal Cristo Velato alla pizza di Spaccanapoli, tutto quello che non puoi perdere. 🍕 Leggi ora sul blog!
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Uguali per Costituzione
I Francescani e l’impegno politico: ispirato dalla Regola OFS, dallo Statuto della Gi.Fra e dai principi costituzionali il convegno Uguali per Costituzione CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Sala Maria Cristina del Monastero di Santa Chiara domenica 7 aprile alle ore 9.30, l’Ordine Francescano Secolare e la GIFRA | Gioventù Francescana della Campania terranno un incontro per inaugurare il…
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#convegno#Gi.Fra#Monastero di Santa Chiara#Napoli#Ordine Francescano Secolare#Uguali per Costituzione
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Alcamo
Prima della partenza, un’ultima sosta per vedere il centro storico di Alcamo (Trapani). La visita inizia da Piazza Castello dove è situato il Castello dei Conti di Modica per addentrarci poi nella via principale attraverso Porta Palermo dove è possibile vedere lo stemma cittadino, un’aquila nera coronata volante con tre monti al di sotto e due querce d’oro ai lati. Piazza Ciullo è invece la piazza principale su cui si affacciano due esemplari edifici dell’arte barocca, il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di Sant’Oliva.
A pochi passi dalla piazza si trova la Basilica di Santa Maria Assunta o Chiesa Madre, affrescata da Borremans.
In alcune cappelle è possibile ammirare opere del Gagini come il trittico della “Madonna tra i Santi Filippo e Giacomo e la Dormitio Virginis in predella”, la “Dormizione della Vergine”.
Particolarissima l’architettura moderna della cappella Don Rizzo.
Un esempio del più bel barocco siciliano è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano attigua al monastero di Santa Chiara. Qui si possono ammirare le tele del fiammingo Borremans e statue di Giacomo Serpotta. Non trovate meravigliosa questa rappresentazione della “Carità”?
#viaggi#alcamo#piazza castello#castello dei conti di modica#porta palermo#piazza ciullo#collegio dei gesuiti#chiesa di sant'oliva#basilica di santa maria assunta#chiesa dei santi cosma e damiano#arte#architettura#pittura#scultura#borremans#serpotta#gagini
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Usmaradio – Centro di Ricerca per la Radiofonia presenta BIOMA Festival musiche radicali
6 novembre – 4 dicembre 2024
Usmaradio, Repubblica di San Marino
Come posso entrare nella foresta se la foresta non entra in me?
– John Cage
Molte storie iniziano col perdersi nella foresta
– Laurie Anderson Un festival che celebra la scena internazionale, portando a San Marino alcuni tra gli artisti più innovativi che sperimentano con strumenti acustici, voce ed elettronica.
BIOMA si svolge all'Antico Monastero di Santa Chiara (1609), sede di Usmaradio – il Centro di Ricerca per la Radiofonia e del corso di laurea in Design dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Gli ospiti non solo si esibiranno in concerti, ma terranno anche masterclass aperte a tutti. Durante queste sessioni, gli artisti condivideranno il proprio approccio creativo, offrendo una panoramica sulla loro metodologia e i processi di progettazione artistica.
Un bioma è un'ampia porzione di biosfera, individuata e classificata in base al tipo di vegetazione dominante, se terrestre, o alla fauna prevalente, se acquatica. Poiché tutti gli esseri viventi vivono influenzandosi reciprocamente, un bioma è costituito da popolazioni e comunità di esseri viventi, sia pluricellulari sia unicellulari, che interagiscono fra loro in un determinato territorio che si estende su vaste aree della superficie terrestre.
Programma:
6 novembre – Robert Lippok
21 novembre – Paolo Bragaglia / Giacomo Piermatti / Francesco Poggianti
4 dicembre – Fabrizio Modonese Palumbo / Giulia Barba / Sidera Saxophone Quartet
Inizio concerti alle ore 17:00
L'ingresso è libero
Dato il numero ridotto di posti è consigliata la prenotazione [email protected] In collaborazione con Unirsm Design
Direzione artistica: Roberto Paci Dalò
Direzione organizzativa: Alessandro Renzi
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Scrive Emanuele Coccia: «Se le cose simpatizzano, “cospirano” fino a formare un medesimo mondo, se esse intrattengono una fitta rete di relazioni non solamente fisiche né spirituali, è perché attraverso le immagini ciascuna esercita influenza sulle altre».
«Il manoscritto medievale poteva essere un’avventura percettiva, un miele da assaporare, un’esperienza per viandanti sonori o per cacciatori dello sguardo, stavamo affermando che esso animava un intreccio sensoriale, e allo stesso ne era animato; abbiamo chiamato questo intreccio “foresta” proprio perché la foresta è un modello saldamente annodato in noi, l’immagine di un “originato” senza origine specifica, di un pensiero che emerge da un intrico vivente, da una molteplicità danzante di esseri che interagiscono fra loro, costituendosi in maniera reciproca.» (Giorgiomaria Cornelio, Fossili di rivolta)
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Monastero di Santa Chiara, il chiostro maiolicato
mercoledì 24 aprile
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San Gimignano: riapre rinnovato il Complesso Museale di Santa Chiara
Riapre al pubblico l’intero Complesso museale di Santa Chiara, una delle perle di San Gimignano, preziosa città Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale dell’UNESCO. Ubicato nell’antico monastero edificato agli inizi del Cinquecento, l’edificio rimase identico a sé stesso o al 1786 quando fu restaurato e ampliato per essere trasformato in un conservatorio per ragazze. Ulteriori ammodernamenti…
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#antonietta bandelloni#art#arte#artinfluencer#bellezza#capolavoro#english#Firenze#inartwetrust#life#maserpiece#Musei e Mostre#scultura#storytelling
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Sorelle Clarisse Monastero di Bergamo Commento II Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)
II Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (14/01/2024) Vangelo: Gv 1,35-42 La parola di Dio, oggi, ci aiuta a riandare con memoria grata, a quel pomeriggio che ha segnato una nuova direzione alla nostra vita; così ci esorta la madre santa Chiara: «Memore del tuo proposito, come un’altra Rachele, tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che…
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#Commenti al Vangelo#II Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)#OMELIE#Vangelo#Vangelo di Domenica prossima
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TACTUS RADIO FESTIVAL \ 1-3 DICEMBRE 2023 \ REPUBBLICA DI SAN MARINO
Da venerdì 1 a domenica 3 dicembre 2023, l'Antico Monastero Santa Chiara si trasformerà in un santuario di Radio Art, Performance, Talk, Ascolto, Podcast e Narrazione █ TACTUS Radio Festival, a cura di Usmaradio – Centro di Ricerca per la Radiofonia dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, vi invita ad una tre giorni in cui sarà possibile incontrare alcuni tra i protagonisti della scena radiofonica istituzionale e indipendente, del podcasting e della sound art internazionale ◾Cosa significa Tactus: nella musica dei secoli XV e XVI tactus è l'unità di misura del tempo, espressa dal gesto della mano. La durata effettiva fa riferimento al battito del polso connettendo così fortemente musica, corpo e sensorialità ▄ SARANNO CON NOI:
alien productions (Andrea Sodomka, Norbert Math)
Andrea Borgnino
Anna Friz
Bauhaus Radio Ensemble
Carola Haupt
Daria Corrias
David Monacchi
Elisabeth Zimmermann
Franco Masotti
Gabriele Frasca
Gaia Ginevra Giorgi
Giacomo Fronzi
Gianluca Nicoletti
Gianni Gozzoli
Graciela Martínez Matías
Ilaria Gadenz
Johann Merrich
Katatonic Silentio
Leandro Pisano
Lefteris Krysalis
L’Impero della Luce
Lucia Amara
Mariachiara Troianiello
Matteo Cavezzali
Meira Asher
Nathalie Singer
NicoNote
Pier Luigi Capucci
Radioimmaginaria
Roberto Paci Dalò
Tiziano Bonini
Tobia Bandini
Vittoria Assembri
Alcuni degli interventi faranno parte di un volume curato da Usmaradio, dedicato alla Radiofonia e alla Radio Art, in uscita nel 2024 per CUE Press 📍 LUOGO: Antico Monastero Santa Chiara, Contrada Omerelli 20, Repubblica di San Marino Ingresso libero Il programma completo sarà disponibile sul sito usmaradio.org
#TACTUSRadioFestival#RadioArt#SaveTheDate#UNIRSM#usmaradio#radioart#radio#soundart#podcast#performance#onair#sanmarino
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Quarta lettera di santa Chiara
a Sant'Agnese di Praga
Testo della lettera
A colei che è la metà dell’anima sua e santuario di un singolare e cordialissimo amore, all’illustre regina, sposa dell’Agnello e Re eterno, a Donna Agnese, madre sua carissima e figlia tra le altre la più amata, Chiara, serva indegna di Cristo ed ancella inutile delle serve del Signore dimoranti nel monastero di San Damiano in Assisi, invia il suo saluto e l’augurio di poter sciogliere un cantico nuovo, in compagnia delle altre santissime vergini, davanti al trono di Dio e dell’Agnello e di accompagnare l’Agnello ovunque vada.
O madre e figlia, sposa del Re di tutti i secoli, non stupirti se non ti ho scritto di frequente come l’anima tua e la mia parimenti desiderano e bramano, e non credere assolutamente che l’incendio dell’amore verso di te sia divenuto meno ardente e dolce nel cuore della tua madre.
Il solo ostacolo alla nostra corrispondenza è stato la scarsità dei messaggeri e l’insicurezza delle strade. Ma oggi, che si presenta l’occasione di scrivere alla tua carità, ecco mi rallegro con te e gioisco nel gaudio dello Spirito, o sposa di Cristo, poiché, come quell’altra santissima vergine Agnese, tu, slacciandoti da tutte le ricchezze e vanità del mondo, ti sei meravigliosamente unita in sposa all’Agnello immacolato, che toglie i peccati del mondo.
Te veramente felice! Ti è concesso di godere di questo sacro convito, per poter aderire con tutte le fibre del tuo cuore a Colui, la cui bellezza è l’ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo.
L’amore di lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. La soavità di lui pervade tutta l’anima, il ricordo brilla dolce nella memoria. Al suo profumo i morti risorgono e la gloriosa visione di lui formerà la felicità dei cittadini della Gerusalemme celeste.
E poiché questa visione di lui è splendore dell’eterna gloria, chiarore della luce perenne e specchio senza macchia ogni giorno porta l’anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, perché tu possa così adornarti tutta all’interno e all’esterno, vestita e circondata di varietà, e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re.
In questo specchio poi rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità; e questo tu potrai contemplare, con la grazia di Dio, diffuso su tutta la superficie dello specchio. Mira, in alto, la povertà di Colui che fu deposto nel presepe avvolto in poveri pannicelli. O mirabile umiltà e povertà che dà stupore! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra, è adagiato in una mangiatoia! Vedi poi, al centro dello specchio, la santa umiltà, e insieme ancora la santa povertà, le fatiche e le pene senza numero ch’Egli sostenne per la redenzione del genere umano. E, in basso, contempla l’ineffabile carità per la quale volle patire sul legno della croce e su di essa morire della morte più infamante. Perciò è lo stesso specchio che, dall’alto del legno della croce, rivolge ai passanti la sua voce perché si fermino a meditare: O voi tutti, che sulla strada passate, fermatevi a vedere se esiste un dolore simile al mio; e rispondiamo, dico a Lui che chiama e geme, ad una voce e con un solo cuore: Non mi abbandonerà mai il ricordo di te e si struggerà in me l’anima mia.
Lasciati, dunque, o regina sposa del celeste Re, bruciare sempre più fortemente da questo ardore di carità! Contempla ancora le indicibili sue delizie, le ricchezze e gli onori eterni, e grida con tutto l’ardore del tuo desiderio e del tuo amore: Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo.
Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante. Allora la tua sinistra passi sotto il mio capo e la tua destra mi abbraccerà deliziosamente e tu mi bacerai col felicissimo bacio della tua bocca.
Stando in questa contemplazione, abbi memoria della tua madre poverella, ben sapendo che io porto il tuo caro ricordo inseparabilmente impresso nel profondo del mio cuore, perché tu sei per me la più cara di tutte.
Che cosa potrei ancora dirti? E meglio che la parola umana rinunci qui ad esprimerti il mio affetto per te; solo I’anima, nel suo linguaggio silenzioso, riuscirebbe a fartelo sentire. E poiché, o figlia benedetta, la mia lingua è del tutto impotente ad esprimerti meglio l’amore che ti porto; queste poche cose che ti ho scritto in modo così imperfetto, quasi dimezzando il pensiero, sono tutto quanto ho potuto dirti.
Ti prego però, che tu voglia ugualmente accogliere queste mie parole con benevolenza e devozione, ascoltando in esse soprattutto l’affetto materno di cui sono ripiena, in ardore di carità verso di te e delle tue figlie ogni giorno; e ad esse raccomanda assai in Cristo me e le mie figlie. Queste stesse mie figlie poi, in particolare la vergine prudentissima Agnese, sorella nostra, si raccomandano vivamente nel Signore a te e alle tue figlie.
Addio, figlia mia carissima, a te e alle tue figlie, fino al trono della gloria del gran Re, e pregate per noi.
(Sorelle clarisse di Urbania)
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Custodi di arte e fede: Complesso di Santa Chiara a Napoli
Uno dei monumenti più noti ed amati di Napoli… La costruzione del Complesso di Santa Chiara ebbe inizio nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò e della sua seconda moglie Sancia di Maiorca, sotto la direzione di Gagliardo Primario prima, e Lionardo di Vito poi. Nel 1340 la chiesa fu aperta al culto, con due conventi contigui ma separati, uno femminile, destinato ad accogliere le clarisse, e l’altro maschile, per i frati minori francescani. La chiesa si presenta oggi nelle sue forme gotiche provenzali, con una facciata a larga cuspide, nella quale è incastonato l’antico rosone traforato, con il pronao dagli archi a sesto acuto, dove al centro campeggia la tomba di Roberto d’Angiò realizzata dai fratelli Bertini, mentre le due tombe sul lato destro, destinate ad accogliere le spoglie di Carlo di Calabria e Maria di Valois, si devono al grande maestro Tino di Camaino. Nel 1742 la chiesa subì delle modifiche per opera di Domenico Antonio Vaccaro, che diede al complesso un aspetto barocco. Il 4 agosto del 1943 la chiesa venne del tutto distrutta da un bombardamento aereo, ma fu ricostruita e restaurata sotto la direzione di Mario Zampino. Alle spalle dell’altare maggiore è situato il Coro delle clarisse, ambiente dal quale le monache partecipavano alle funzioni religiose, composto da tre navate, due delle quali coperte da volte a crociera. Il Chiostro Maiolicato del monastero ha subito nel corso dei secoli varie trasformazioni, ma la struttura trecentesca, è rimasta invariata, mentre il giardino è stato completamente modificato. Le decorazioni delle maioliche si devono agli artigiani Donato e Giuseppe Massa, che hanno armonizzato la policromia del Chiostro con gli elementi architettonici e naturali circostanti. Al termine di due dei bracci del Chiostro si nota l’ingresso al Museo dell’Opera. Suddiviso in quattro sale, il museo restituisce una parte di storia napoletana, dall’antichità al XX secolo, e conserva alcuni tesori del monastero scampati al bombardamento del 1943. L’itinerario prosegue nell’Area Archeologica, con resti di uno stabilimento termale romano scoperto nel dopoguerra, che apparteneva a una villa patrizia, oggi la testimonianza più completa a noi pervenuta delle antiche thermae di Neapolis, di struttura simile a quelle di Pompei e di Ercolano. L’edificio era composto da due livelli, uno ipogeico, l’altro costituito dagli ambienti termali veri e propri, dove sono visibili il frigidarium, la cisterna, lo spogliatoio, il laconicum e la natatio. All’uscita del Chiostro, si accede alla sala dove è conservato un presepe con pastori del Settecento e dell’Ottocento, con personaggi e scene della vita quotidiana dell’epoca, riprodotti con minuziosa cura, fino nell’utilizzo della stoffa di uso comune. Inoltre, nel rispetto della tradizione napoletana, la scena si allarga, fino a raffigurare uno spaccato tipico di quella Napoli, dove i personaggi sacri sono invece rappresentati secondo i canoni della tradizione figurativa cristiana. La natività posta al centro della scena non è in una stalla, bensì in un monumento romano diroccato, che simboleggia la nascita della nuova era cristiana sulle macerie del paganesimo, ma è anche riflesso del grande interesse suscitato dalla scoperta di Ercolano, avvenuta agli inizi del XVIII secolo. La scenografia è realizzata in cartapesta, sughero e legno, mentre i pastori hanno il corpo in ferro filato e stoppa, con arti e volti in terracotta. Read the full article
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Napoli: ecco i luoghi più gettonati del capoluogo campano
Napoli si conferma tra le mete più gettonate per una vacanza in Italia, una città che è tipicamente mediterranea ma, nella sua bellezza marittima, racchiude anche secoli di storia e di tradizioni. La vista del Vesuvio che troneggia sul Golfo, il Monastero di Santa Chiara, il Duomo e il Palazzo Reale sono del resto soltanto alcune delle meraviglie partenopee tutte da scoprire. Per iniziare a esplorare le bellezze del capoluogo campano fin dall’arrivo in città è possibile lasciare le proprie valigie al sicuro guardando alla selezione di depositi per bagagli a Napoli di Bounce, realtà specializzata che si avvale esclusivamente di partner verificati, tutti collocati in posizioni strategiche e di interesse. Tutti i luoghi imperdibili di Napoli Basta recarsi vicino alla costa per ammirare uno dei paesaggi più riprodotti nelle guide turistiche: l'iconica immagine del Golfo di Napoli con il Vesuvio che svetta sullo sfondo. Inoltre, non si può non percorrere una via famosa come Spaccanapoli, così chiamata proprio perché divide in due il centro storico della città: e lungo questa strada s'incontra, ad esempio, il Monastero di Santa Chiara. Le maioliche all'ingresso del complesso donano una luce particolare alla costruzione e guidano fino alla basilica, che ha sfumature gotiche ben delineate. Al suo interno, celate purtroppo da alcune mani di stucco posate intorno al 1600, si intravedono affreschi che potrebbero essere opera di Giotto in persona. I lavori di ristrutturazione eseguiti a seguito della seconda guerra mondiale hanno consentito di rimettere ben in mostra anche lo spirito barocco del complesso, dal coro delle Clarisse alla tomba di Roberto D'Angiò. Ma una vacanza a Napoli non sarebbe completa senza una visita al suo Duomo, o Cattedrale di Santa Maria dell'Assunta, accanto alla quale sorgono anche il Battistero di San Giovanni in Fonte e la Basilica di Santa Restituta. La facciata del Duomo ha subito varie ricostruzioni, ultima delle quali fu quella a opera di Errico Alvino verso la fine del XIX secolo, trionfo dello stile neogotico. I dipinti e gli affreschi interni si snodano sulle tre navate, assieme alle opere marmoree. Ma Napoli custodisce una delle opere d'arte più suggestive mai create da mano umana, per la precisione da Raimondo di Sangro: il Cristo Velato, una rappresentazione tanto realistica di Gesù ricoperto dal suo sudario. Si trova nella Cappella di Sansevero, che al piano inferiore ospita anche le macchine alchemiche, riproduzioni estremamente fedeli del corpo umano. Le altre attrazioni da visitare durante una vacanza a Napoli Il Parco del Virgiliano, a proposito di panorami mozzafiato, viene chiamato non a caso anche Parco della Bellezza. Oggi, si definisce anche Parco della Rimembranza perché fa onore proprio a Virgilio. Le terrazze da cui affacciarsi sono molteplici e regalano punti di vista diversi, consentendo di spingere lo sguardo fin sulle isole di Capri e Ischia. Una delle piazze più grandi del Paese è Piazza del Plebiscito a Napoli, con i suoi circa 25 mila metri quadri di ampiezza: in effetti, le grandi manifestazioni cittadine si tengono spesso proprio qui. Lungo la piazza, poi, sorgono edifici importanti quali la Basilica di San Francesco di Paola, espressione di neoclassicismo, il Palazzo della Prefettura, il Palazzo Salerno, le statue equestri di Carlo di Borbone e Ferdinando I e il grande Palazzo Reale che ha ospitato viceré e stirpi borboniche. In copertina foto di Enzo Abramo da Pixabay Read the full article
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Inaugurato un collegio universitario nel cuore di Alessandria
Il Santa Chiara inizia con 43 posti letto (ANSA) – ALESSANDRIA, 16 MAG – E’ stato inaugurato ufficialmente oggi il collegio universitario Santa Chiara, in via Inviziati, nel cuore di Alessandria, sede di alcuni dipartimenti dell’ateneo del Piemonte orientale. Si tratta di una residenza all’interno del complesso omonimo (Monastero dal 1401 al 1810 e collegio vescovile dal 1823) di proprietà…
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TACTUS RADIO FESTIVAL \ 1-3 DICEMBRE 2023 \ REPUBBLICA DI SAN MARINO
Da venerdì 1 a domenica 3 dicembre 2023, l'Antico Monastero Santa Chiara si trasformerà in un santuario di Radio Art, Performance, Talk, Ascolto, Podcast e Narrazione █ TACTUS Radio Festival, a cura di Usmaradio – Centro di Ricerca per la Radiofonia dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, vi invita ad una tre giorni in cui sarà possibile incontrare alcuni tra i protagonisti della scena radiofonica istituzionale e indipendente, del podcasting e della sound art internazionale. ◾Cosa significa Tactus: nella musica dei secoli XV e XVI tactus è l'unità di misura del tempo, espressa dal gesto della mano. La durata effettiva fa riferimento al battito del polso connettendo così fortemente musica, corpo e sensorialità.
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Andrea Borgnino
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David Monacchi
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Franco Masotti
Gabriele Frasca
Gaia Ginevra Giorgi
Giacomo Fronzi
Gianluca Nicoletti
Gianni Gozzoli
Graciela Martínez Matías
Ilaria Gadenz
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Katatonic Silentio
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L’Impero della Luce
Lucia Amara
Mariachiara Troianiello
Matteo Cavezzali
Meira Asher
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Radioimmaginaria
Roberto Paci Dalò
Tiziano Bonini
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Salva la data e preparati ad un viaggio nel mondo della radiofonia! Ingresso libero
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GIOVEDÌ 02 MARZO 2023 - ♦️ SANT'AGNESE DI BOEMIA♦️ Agnese di Boemia (Praga, 1211 – Praga, 2 marzo 1282) è stata una religiosa ceca, dell'Ordine di Santa Chiara, fondatrice del monastero e dell'ospedale di San Francesco ed istitutrice dell'ordine dei Crocigeri della Stella Rossa. È stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 1989. Non va confusa con l'Agnese di Boemia, morta nel 1268, che fu seconda moglie di Enrico III di Meißen. Figlia del re di Boemia Ottocaro I e di sua moglie Costanza d'Ungheria (sorella del re di Ungheria Andrea II), era strettamente imparentata ai santi Ludmilla, Venceslao (entrambi suoi avi), Edvige (cognata dello zio Andrea II), Elisabetta (sua cugina prima) e Margherita. Venne allevata da sant'Edvige nel monastero cistercense di Trzebnica, e poi in quello premostratense di Doksany: all'età di otto anni venne promessa in moglie ad Enrico, figlio ed erede dell'imperatore Federico II di Svevia, e inviata alla corte di Vienna per ricevere una formazione adeguata ad una futura sovrana. Colpita dal messaggio di Francesco d'Assisi, maturò la sua vocazione religiosa e, con il sostegno di papa Gregorio IX, ruppe il fidanzamento con Enrico e si ritirò a Praga. Nella città boema fondò il primo convento di frati minori della regione (1232) e annesso al convento un ospedale per i poveri: per la sua gestione creò una confraternita laicale (detta dei Crocigeri) che nel 1237 venne elevata dal pontefice al rango di ordine religioso. Nel 1234 fondò un monastero di clarisse sulle rive della Moldava e santa Chiara vi inviò cinque delle sue religiose: Agnese stessa vi si ritirò l'11 giugno (festa della Pentecoste) dello stesso anno. In seguito ne divenne badessa e conservò tale carica fino alla morte. Venne sepolta nella chiesa di San Giorgio. Da Il Santo del Giorno Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Sicilia Terra di Tradizioni #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni Rubrica #Santo_del_Giorno (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CpSavVjIL8y/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Monastero di Santa Chiara #napoli #santachiara #monasterodisantachiara #museo #chiostro #maiolica #museum (presso Monastero di Santa Chiara) https://www.instagram.com/p/CoPrjq7q6xb/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Sr Miriam Monastero santa Chiara Lectio XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (10/09/2023) Vangelo: Mt 18,15-20 Il Vangelo di questa XXIII domenica del tempo ordinario è tratto dal discorso ecclesiale di Matteo (cap. 18) e si concentra sul tema della correzione fraterna. I versetti evangelici che precedono immediatamente e seguono la pericope proposta in questa domenica sono un aiuto per comprendere le modalità e lo spirito…
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