Tumgik
#procanico
vinotv · 2 years
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Durante l’ #umbriajazz , all’interno dello splendido @teatromancinelli , uno dei luoghi più rappresentativi della storica città di #orvieto , ho avuto l’onore oltre che il grande piacere, di condurre una #degustazione sui vini prodotti in questa terra dal profondo legame con il vino sin dall’epoca degli antichi #etruschi . Questa curiosità, che si ritrova nei molteplici richiami alla vite presenti sulla facciata del #duomo e sugli affreschi dei più bei palazzi del paese, così come nei sorprendenti #cunicolisotterranei simbolo non solo una viticoltura spinta, ma anche della lungimiranza di sfruttare l’altezza delle imponenti rupi tufacee e l’utilizzo di metodi di produzione all’avanguardia, testimonia un territorio altamente vocato e prescelto con saggezza, che oggi, grazie al grande lavoro del @consorzioviniorvieto e a quello dei produttori, sta vivendo una seconda rinascita. Con il prezioso supporto di @mauriziodante_filippi , del presidente del Consorzio #vincenzocecci e della vice @giuliadicosimo , abbiamo evidenziato attraverso l’assaggio di 10 etichette simboliche, le peculiarità che rendono questo territorio straordinario, oltre a leggerne le sfumature, la grande versatilità stilistica e la presenza di 4 diversi terroir. A fare da padrone sicuramente sono i vitigni Bianchi, in particolare #grechetto e #procanico (alias #trebbianotoscano ) che costituiscono la base principale dell’ #orvietodoc , la denominazione nata nel 1971 con un disciplinare che negli anni ha subito numerose variazioni proprio per garantire una qualità crescente e al passo con i tempi, anche grazie ad un comitato scientifico, presieduto da @riccardo.cotarella . Un bel viaggio tra Vino, Arte e cultura, reso ancora più coinvolgente dagli stacchi musicali del Maestro #RiccardoCambri dall’impeccabile servizio della @fisarorvieto . In degustazione: @lacarraia @cantina_lapone @bigi @castellodicorbara @argillae @cardeto1949 @altarocca_wine_resort @montegiove @famigliacotarella @barberaniwine (presso Teatro Mancinelli Orvieto) https://www.instagram.com/p/CnekvOltS-Z/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Parrina Bianco
Parrina Bianco
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Il Parrina Bianco è un vino bianco prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare della Maremma Toscana.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Vermentino, Ansonica e Trebbiano, che vengono coltivate in un terreno di tipo sabbioso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di acciaio per un periodo che varia da 3 a 6 mesi.
Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
Il Parrina Bianco ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Procanico (Trebbiano toscano), Ansonica e Malvasia del Chianti. Sebbene accertata la prevalenza dell’uva del vitigno Procanico, mi astengo dall’indica-re le percentuali di taglio che variano a seconda delle esigenze e dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori.
Il colore
è un giallo paglierino con riflessi dorati.
L’odore
schiettamente vinoso, è fine e delicato.
Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
Invecchiamento
Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
Degustazione
Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
Abbinamento cibo vino
Si accompagna ad antipasti a base di pesce, a frutti di mare e a pesci cucinati in svariati modi.
Centro di produzione
Il più rinomato  è situato nel territorio dell’entroterra del comune di Orbetello (provincia di Grosseto).
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/parrina-bianco/
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mantruffles · 1 year
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Parrina Bianco
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Il Parrina Bianco è un vino bianco prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare della Maremma Toscana.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Vermentino, Ansonica e Trebbiano, che vengono coltivate in un terreno di tipo sabbioso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di acciaio per un periodo che varia da 3 a 6 mesi.
Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
Il Parrina Bianco ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Procanico (Trebbiano toscano), Ansonica e Malvasia del Chianti. Sebbene accertata la prevalenza dell’uva del vitigno Procanico, mi astengo dall’indica-re le percentuali di taglio che variano a seconda delle esigenze e dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori.
Il colore
è un giallo paglierino con riflessi dorati.
L’odore
schiettamente vinoso, è fine e delicato.
Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
Invecchiamento
Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
Degustazione
Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
Abbinamento cibo vino
Si accompagna ad antipasti a base di pesce, a frutti di mare e a pesci cucinati in svariati modi.
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blissful-moontrip · 1 year
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Parrina Bianco
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Il Parrina Bianco è un vino bianco prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare della Maremma Toscana.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Vermentino, Ansonica e Trebbiano, che vengono coltivate in un terreno di tipo sabbioso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di acciaio per un periodo che varia da 3 a 6 mesi.
Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
Il Parrina Bianco ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Procanico (Trebbiano toscano), Ansonica e Malvasia del Chianti. Sebbene accertata la prevalenza dell’uva del vitigno Procanico, mi astengo dall’indica-re le percentuali di taglio che variano a seconda delle esigenze e dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori.
Il colore
è un giallo paglierino con riflessi dorati.
L’odore
schiettamente vinoso, è fine e delicato.
Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
Invecchiamento
Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
Degustazione
Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
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danni-phantom · 1 year
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captainvegas · 1 year
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Il Parrina Bianco è un vino bianco prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare della Maremma Toscana.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Vermentino, Ansonica e Trebbiano, che vengono coltivate in un terreno di tipo sabbioso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di acciaio per un periodo che varia da 3 a 6 mesi.
Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
Il Parrina Bianco ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Procanico (Trebbiano toscano), Ansonica e Malvasia del Chianti. Sebbene accertata la prevalenza dell’uva del vitigno Procanico, mi astengo dall’indica-re le percentuali di taglio che variano a seconda delle esigenze e dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori.
Il colore
è un giallo paglierino con riflessi dorati.
L’odore
schiettamente vinoso, è fine e delicato.
Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
Invecchiamento
Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
Degustazione
Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
Abbinamento cibo vino
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mimwashere · 1 year
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Parrina Bianco
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Parrina Bianco
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Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
Il Parrina Bianco ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Procanico (Trebbiano toscano), Ansonica e Malvasia del Chianti. Sebbene accertata la prevalenza dell’uva del vitigno Procanico, mi astengo dall’indica-re le percentuali di taglio che variano a seconda delle esigenze e dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori.
Il colore
è un giallo paglierino con riflessi dorati.
L’odore
schiettamente vinoso, è fine e delicato.
Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
Invecchiamento
Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
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Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
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joaomurakami · 1 year
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Il vino è ottenuto da uve autoctone come Vermentino, Ansonica e Trebbiano, che vengono coltivate in un terreno di tipo sabbioso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di acciaio per un periodo che varia da 3 a 6 mesi.
Il Parrina Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si avvertono note di frutta fresca, come mela e pera, agrumi e fiori bianchi, con un leggero sentore di erbe aromatiche. Al palato è fresco, sapido e equilibrato, con una buona acidità che ne esalta la freschezza.
Il Parrina Bianco è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina mediterranea, come le zuppe di pesce, i piatti a base di pesce, le insalate di mare e i crostacei. Inoltre, si presta ad accompagnare piatti a base di verdure, formaggi freschi e salumi.
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Il sapore
secco, asciutto e vellutato, non nasconde — anzi vanta — un lieve e gradevole accento di amarognolo.
La gradazione alcolica
supera raramente gli 11,5-12°.
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Questo vino, dopo l’iniziale trattamento in bianco, entra in botti di rovere della Slavonia dove sosta per almeno un anno; trascorso il quale, nella tranquillità di una cantina fresca (12-13 °C) e asciutta, può essere considerato pronto per il consumo: è infatti veramente squisito spinato dal fusto e bevuto fresco in caraffa.
Molti produttori, però, spirato l’anno di permanenza in botte, usano imbottigliarlo nelle bordolesi verdi (solo raramente in renane del medesimo colore) che vengono sistemate in posizione orizzontale per un breve ma proficuo periodo di affinamento e per un supplemento di maturazione (1-2 anni). Sottoporre il Parrina bianco ad un invecchiamento superiore, significherebbe fargli perdere tutto quanto ha acquistato durante la sosta in botte e il successivo imbottigliamento.
Degustazione
Il modo migliore per degustare questo magnifico vino è quello di berlo fresco e appena spinato dal fusto; se leggermente invecchiato, è opportuno mettere la bottiglia in frigorifero per circa 30 minuti e stapparla all’atto della mescita.
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Si accompagna ad antipasti a base di pesce, a frutti di mare e a pesci cucinati in svariati modi.
Centro di produzione
Il più rinomato  è situato nel territorio dell’entroterra del comune di Orbetello (provincia di Grosseto).
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pedrogil73 · 2 years
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San Giovanni Della Sala 2021. Imbottigliato da Marchesi Antinori S.p.A. Firenze, in Cortona ~Arezzo . Orvieto (D.O.C. Classico Superiore) 12.5% Italia. 🇮🇹 • Grechetto Procanico Pinot Blanc Viognier • Amarillo pajizo con reflejos verdosos. Frutal. Recuerdos a cítricos, lima, piña, melocotón, chinola. Estructurado, equilibrado. Retrogusto largo y frutal. • Mi Puntuación : 93/100 • #elcatador #brindoconelcatador #ilbruciato #lapenadelquijote #instawine #wine #vinos #instavino #goodwines #wineup #vino #antinori #italia #italy #orvieto #antinori #chatealaguiole #lapeñadelquijote (en Dominican Republic) https://www.instagram.com/p/CjWkQKlLP5H/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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vinotv · 3 years
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Il nome Armancione , richiama ovviamente al particolare colore del vino che tende fortemente all’aranciato, tipico degli #orangewine . Questo è dovuto alla lunga macerazione sulle bucce di circa 10 giorni che il mosto ha subito dopo la fermentazione spontanea con lieviti indigeni. L’affinamento si è poi svolto prima in acciaio poi in bottiglia il tutto senza filtrazioni , chiarifiche e tanto meno solfiti aggiunti. È composto da un assemblaggio di uve biologiche autoctone toscane, in particolare procanico, trebbiano e ansonica. Un vino dalle forte note di frutta matura, pera, mela, pesca e albicocca , con un richiamo agrumato di cedro e arancia candita. Al palato risulta pieno con una lieve astringenza sorretta da buona freschezza e persistenza. Il giovane produttore @ugo_contini_bonacossi , derivante da una famiglia legata da tempo alla viticoltura, ha voluto fondare la sua cantina indipendente nella zona di Roccalbegna, in provincia di Grosseto, fra la #maremma e l’Amiata e ha impostato la sua filosofia produttiva sui #vininaturali , puntando sul rispetto e l’esaltazione di uve biologiche che cura con impegno, attenzione e dedizione cercando di intervenire in cantina il meno possibile. ———————————————— #followmywinepassion #vinotv #chiaragiannotti #vinoitaliano #winetime #italianwine #winelover #sommelier #winetasting #tasting #feedyoursoull #winestagram #armancione #orange (presso Feniglia, Porto Ercole) https://www.instagram.com/p/CR_iWVxNe3l/?utm_medium=tumblr
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purewines · 4 years
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😇 Saturnia Bianco La Maliosa from Tuscany, Italy. Trebbiano/Procanico. Think of Tuscany, think of golden light reflecting off miles of green vine leaves under whose shade nestles heavy bunches of plumb, bright grapes. If you’re dream of this idyllic scene, open this orange wine and you might just be transported there. This bottle, which is a thinker as well as drinker, has a nose of fresh pineapple as well as more grown-up, mineral notes. On the palate, there’s a whole world to explore. An exotic fruit expression, soft tannins, a slight hint of bitterness tempered by a touch of honey. Perhaps in the hands of less experienced winemakers, these juxtapositions may result in a mismatch. However, in this bottle everything feels in its place. The result of which is a wine that, while it's certainly complex, is imbued with a sense of freshness of the Tuscan air from where it comes, making it wonderfully generous. A wine to be treasured.
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biotoscana · 5 years
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Amici di BioToscana questa sera non abbiamo un video per voi, ma desideriamo rendervi partecipi delle nostre collaborazioni, si BioToscana non è solo cibo sano e biologico, ma è anche biodiversità e questo vino proviene da uno dei vitigni più antichi del territorio di Pitigliano il “Procanico Rosa”, assolutamente da provare, prodotto in esclusiva dall’azienda Villa Corano😋 queste foto stanno a indicare quanto sia bella e ricca di biodiversità questo angolo di Maremma, tutti i prodotti presenti sul tagliere provengono dal territorio di Pitigliano, le bruschette con il nostro olio Bio, il pane fatto dal panificio Celata con le farine di grani antichi di nostra produzione, il bambù dell’azienda Marroni Daniele, i salumi dell’azienda Mario Lapi, il miele dell’azienda Fratenuti, il vino dell’azienda Villa Corano, tutti nel raggio di pochi km dal centro di Pitigliano, cosa significa? Che siamo fortunati..... questa è la Maremma ragazzi e per chi non la conosce vi invitiamo a venire a scoprirla, a Pitigliano potrete trovare tutto questo e molto altro ancora😉#graniantichi #relax #pitigliano #panificiocelatapitigliano #villacorano #viverebio #maremma #toscana #poderebello #biotoscana #biologico #tagliere #salumi #formaggi (presso Pitigliano) https://www.instagram.com/p/Bya0wU_Afkh/?igshid=4db5amct5gjt
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ivanvell · 2 years
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Riso venere, pomodorini, capperi, cipolla di Tropea, olive. Una semplice e fresca insalata estiva per una serata sul nostro terrazzo, il mio amore ed io. Come accompagnarlo per sentirsi immersi nella magia dell’estate? Un Elba bianco da Vermentino e Procanico Le Stipe dell’azienda Sapereta (@saperetaaziendaagricola ) acquistato a poco più di 10€ proprio presso di loro. Un vino che mi ha riportato immediatamente nel meraviglioso scenario dell’isola d’Elba grazie a quei sentori di macchia mediterranea che si ritrovano nel calice. Insieme agli agrumi, ai fiori di mandorla, alla pesca bianca, alla ginestra e al tanto iodio. Il bel colore giallo paglierino si impreziosisce di riflessi dorati come se il sole dell’Elba lo avesse baciato. È quando lo assaggio che vengo però catapultato in riva al mare, sotto l’ombra dei pini, pervaso dal loro tipico odore. Alla giusta temperatura (10 gradi) il vino è secco, caldo, fresco e di quella sapidità che invita a non fermarsi nel sorseggiarlo. Il retrogusto finemente amarognolo lo impreziosisce ancor di più e la buona persistenza non fa altro che esaltarlo. La bocca si chiude in maniera precisa richiamando un ulteriore sorso. Il vino è così, esperienza e ricordi. Meraviglia! #vino #vinobianco #viño #sommelier #sommelier #wine #winelover #winetasting #winepassion #winelovers #winepictures #winenot #winelovers #wineporn #wineinfluencer #wineinstagram #wein #wineo #foodporn #wineoclock #winelife #suggestionidivino #winewinewine #ilovewine #vinhos #whitewine #instavinho #winesnob #elba (presso Roma, Italia / Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CfG3954MNTi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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buffowinecompany · 4 years
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르 로모 프로젝트-이탈리아 마르니 제오르제아는 생산을 담당하는 알레산드로의 부인 이름으로 등록된 포도주 제조장입니다. 와이너리라는 말이 좀 거창하게 느껴질 정도로 생산량은 4000병이 채 안되고, 대부분의 와인들은을 그들의 집과 포도밭이 있는 볼제나 호수 주변, 이탈리아 대도시의 작은 가게들에서 소비되는 것이 전부입니다. 굳이 와인을 광고할 필요도, 더 많은 와인을 만들겠다고 힘을 주지도 않습니다. 알렉산드로는 사실 재활치료사이라는 투잡이 있습니다. 어렸을 때부터 부모님과 함께 일하며 버릇 처럼 되어 버렸을 포도밭과 집 아래 작은 셀러를 돌보는 것은 그에게 아마도 일이 아닌 일상 처럼 느껴 질 수도 있겠습니다. 레드 와인과 오렌지 와인은 모두 같은 방법으로 만듭니다. 인위적인 효모의 첨가나 탱크온도의 제어 없이 알코올발효와 젖산발효를 끝내고 30개월 동안 참나무통 숙성, 그리고 병에 담는, 단순하지만 긴 시간의 노력과 인내가 필요합니다. 그들은 세 가지 와인을 만듭니다. 르 로모 프로젝트로는 두 가지 와인만 먼저 출시합니다. 레드는 볼제나 호수가에서 바람을 잘 받은 ‘그레케토 로쏘’ 품종입니다. 움브리아나 라치오쪽에서는 산지오베제를 이렇게 부릅니다. 품종은 같지만 오랜 시간 이 지역에서 적응되어지고 그렇게 불려 왔습니다. 화이트는 ‘프로카니코’ 품종입니다. 이것도 트레비아노의 또다른 이름입니다. 30개월 숙성 중 이동 없이 와인의 상태 체크만 했습니다. 그리고 병입. 현재 Zero 8 rosso 2015. Grape; Grechetto Rosso (Sangiovese) Zero 8 bianco 2016 Grape; Procanico (Trebbiano) 이 한국에 도착하였습니다. 르 로모 프로젝트로 와인 당 참나무통 한 두 개 정도의 와인이 보틀 되어 생산되었습니다. 마리니 제오르제아의 친구들은 내추럴 와인 협회 생산자로 등록된 친구들이기도 합니다. 같이 일하게 되어 재밌고 행복했습니다. 믿고 기다려준 알렉산드로에게 감사의 말을 전합니다. (메시지 보냈습니다 😵) Filippo Oh @podozoo . . . #FilippoOh #필립포오 #와인 #네추럴와인 #내츄럴와인 #내추럴와인 #naturalwine #vininaturali #vinnaturel #와인스타그램 #와인맛집 #와인사랑 #와인그램 #와인테이스팅 #부포와인 #buffowinecompany #buffowine #orangewine #오렌지와인 #winelover #르로모 #Leromoh #vignaiolo #nativegrape (신촌 Sinchon, Seoul, South Korea에서) https://www.instagram.com/p/CAjyfdpJoXf/?igshid=rxnmpiu7bgjr
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