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#perchè se lo fanno crescere tutti
unwinthehart · 7 days
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il pornobaffo in presenza di un po' di barbetta non mi dispiace, è proprio il pornobaffo da solo che è un crimine contro l'umanità
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klimt7 · 1 year
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PRIMO
Capire ciò che è accaduto
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Se a Modigliana [ paese dell'Appennino romagnolo ] ci dicono, che sono caduti 280 millimetri di pioggia (per millimetro quadrato), significa che su un singolo metro quadrato di terreno, sono scesi 280 litri di pioggia in circa 36 ore.
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Ora se ci pensiamo bene, e utilizziamo una immagine subito comprensibile a tutti, è come immaginare che una mattina ci risvegliamo e aprendo la finestra, troviamo che su ogni metro quadrato del nostro giardino o cortile, ci siano tante pile verticali composte da taniche d'acqua da 20 litri, ciascuna.
Per essere precisi, quattordici taniche da 20 litri, impilate una sopra l'altra!!
E queste pile di taniche, su tutti i metri quadrati che riuscite a scorgere dalla vostra finestra, guardando verso strade, tetti, e tutti i prati che riuscite a scorgere.
Ovunque 14 taniche d'acqua, una sopra l'altra, in verticale.
È più chiaro adesso?
Riuscite a visualizzare questa distesa di colonne di taniche d'acqua per tutto lo spazio attorno a voi ?
Su ciascun singolo metro quadrato del vostro territorio.
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Questa è la reale dimensione dell'evento che è accaduto quì in Romagna.
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Sul nostro pianeta credo ci sia una sola area in cui spesso piovono simili quantità di pioggia. Si tratta della regione del Bangladesh, fra l'India e la Birmania (ora Myanmar).
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E questo accade nei due mesi di piogge monsoniche e determina le alluvioni annuali più catastrofiche, quelle con intere città e villaggi che vengono sommersi dall'acqua e il paese che si trasforma in una sola distesa liquida.
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Ma noi non siamo una regione tropicale come il Bangladesh! E da noi non è mai esistito un fenomento paragonabile ai "venti monsonici".
Mai visti !
Eppure adesso, sul Mediterraneo, si formano, con frequenza sempre più ravvicinata, veri e propri Cicloni, ed è da questi fenomeni, che possiano capire che il clima sta mutando rapidamente.
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Noi umani bruciamo combustibili fossili (petrolio, metano, diversi tipi di gas e combustibili come il carbone).
Emettiamo così "gas serra", che fanno crescere la temperatura complessiva del pianeta, aumentando l'energia termica che poi incide direttamente sul clima.
Il clima reagisce a questo riscaldamento del pianeta, facendo evaporare quantità sempre maggiori di vapore acqueo dai mari, oltre a riscaldarli a livelli pericolosi, per la vita stessa dei pesci e dei microorganismi che vivono negli oceani.
Infine scatena fenomeni mai visti prima, a latitudini ben diverse da quelle tropicali.
Comprese queste tempeste di pioggia monsonica sul Mediterraneo. E tutto ci dice che questo succederà sempre più spesso in futuro.
Ecco perchè dovremo investire miliardi di euro, nel ridisegnare e rifare il letto di tutti i corsi d'acqua, progettando innumerevoli bacini di contenimento e le "casse di espansione" per contenere le future piene di torrenti e fiumi.
In concreto, dovremo ampliare la portata, di ogni alveo di corso d'acqua, e iniziare a rimodellare ogni letto di fiume, approfondendolo, e alzando e rafforzando ogni singolo argine di pianura.
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Ecco quel che serve: un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza di tutto il territorio italiano.
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Altro che PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, tanto reclamizzato, da quel bulletto cerebroleso che capeggia la Lega.
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POR FAVOR !!
I coglioni e/o perditempo
si astengano dal settore
Trasporti e infrastrutture.
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Che non tocchino nulla e restino piuttosto al Bar, a leggere la Gazzetta dello Sport e a spippolare sui tasti del cellulare, per scrivere cazzate varie, sui vari Twitter, Tik Tok, Facebook o Istagram.
Oppure, vadano immediatamente a Milanello, per assistere a bordocampo a tutti gli allenamenti del Milan o sugli spalti di San Siro !
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Qui, da noi, oggi
le chiacchiere, stanno a zero.
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ildani · 2 years
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mi basta solo un coltello e un po di coraggio per mettere fine a questo immenso dolore e paura dicono di capirti ma non è così il dolore è soggettivo e forma ma a volte distrugge quando ti distrugge non riesci nemmeno ad alzarti dal letto non riesci nemmeno a dire buongiorno ad odiare a vivere nonostante questo continui a vivere per la paura della morte ma hai il desiderio di provarla credi di essere tu il problema e che sei sbagliato ma in realtà non è così stai solo soffrendo in silenzio e quando scoppierai ti sentiranno tutti per poi scordarti peró speri che arrivi questo momento ma quando arriva sei troppo debole per gridare aiuto e iniziare a cambiare si dice che la sofferenza rende forti a chi la usa come insegnamento ma tu non trovi nulla di formativo in una sofferenza non causata da te ma dal ambiente e vorresti solo essere libero e non vivere per volare e non poter pensare a niente forse questo pensiero si avvererà oppure lo avvererai tu ma non si è mai sicuri di un cambiamento per questo vuoi crescere più velocemente per scoprirlo e dire che vorresti tornare a quest'età a volte la vita è ingiusta sbagliata sofferta e non libera perchè tuttti parlano di libertà ma libero da cosa? tu non ti senti libero perchè nel momento in cui sei te stesso vieni preso in giro sminuito finché non capiscono di aver esagerato sempre se lo capiscono e a volte ti senti vuoto e la musica riempe quel vuoto la musica non ti farà mai soffrire perché non ti abbandonera mai è per questo che la ascolti per ore ed ore dimenticandoti di tutta la sofferenza ed è quando la musica si stoppa che inizi a pensare e a farti venire pranoie e in queste situazioni ti senti debole impotente e insicuro probabilmente nessuno capirà la tua sofferenza per questo cerchi di aiutare chi soffre perché lo capisci e non vuoi lasciarlo solo come hanno fatto con te molto spesso i tuoi amici online dicono di essere tali ma in realtà è un mondo che non ti rappresenta veramente è solo un isolamento di massa e molto spesso le persone sole pregano per non sentirsi tali ma tu sai che la religione è solo perbenismo giustificato da un ideologia stupida e ridicola che si basa sul senso di colpa e la paura ma l'uomo ha creato la religione perchè ne aveva bisogno aveva bisogno di un motivo per continuare a vivere avendo delle regole stupide e se chiederai a qualcuno chi è dio non ti dirà una risposta o magari ti dirà che è una divinità e li capisci che in realtà dio lo abbiamo creato noi e queste religioni con delle regole da rispettare solo per fede a volte sono discriminanti e fanno soffrire di più e la religione sarà una giustificazione alla discriminazione di qualsiasi tipo io penso che tu debba solo avere un po di forza e pazienza perché tutti abbiamo passato dei brutti momenti e tutti o quasi abbiamo pensato di farla finita e ricordati che siamo così tanti e cosi soli quindi non pensare di essere l'unico ad essere solo perché non è così li fuori ci sono un sacco di persone sole che stanno soffrendo come te e io credo che bisogna supportarci a vicenda
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cornermaker · 10 months
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no
si dì anche che non lo sapevi tanto lo sapevi si era già infilato l'alito del presagio con quel non vuoi saperlo tu non vuoi saperlo, fosse quello il problema. arrivo alle sette, va bene. intanto la notte mi svuotano l'interrato rimane il pavimento giallo, le pareti gialle gli scaffali billy bordeaux svuotati chiamo il 112 ma con calma c'è gentilezza cordialità la testa divisa tra lo sgomento e il non preoccuparti son cose che va beh poi tanto non è un sogno pensa al lato positivo quasi deluso fermo le parole una ogni tanto la fermo apro gli occhi questa canzone la conos.. ah già.. è presto è tardi è ora, poi al vicolo in anticipo, lì----andu esce si volta dall'altra parte, mentre preparto il disco di Wadada solo che suona Monk, esce e va dall'altra parte accendo la macchina si gira mi vede andiamo, prima lisci poi il traffico, il solito, facciam finta che lo sappiamo che ce l'aspettiamo, ma siamo lisci, usciamo dalla tangenziale ne gorgo delle luci dei freni improvvisi delle confluenze dei restringimenti c'è posto perfino al piano terra coperto del parcheggio, roba inedita, e poi fai finta che eri già passato di lì a quell'ora, pensa te come andare in spiaggia all'alba o con tutti gli altri, come andare in palestra all'alba o con tutti gli altri, non cambia niente, ma non puoi farne a meno, essere i n anticipo solleva dall'ansia, non dall'essere in anticipo, e arriviamo tra i bagliori di una luce che sembra promettere luce ma poi scompare con le promesse svanite del tempo, affrontiamo l'androne del civico 72, ci butteranno fuori, lo fanno, ma cordialmente, si manifesta un avverbio adeguato, cordialmente, uno tutt'uno col cane, cordialmente, buongiorno, tra mezz'ora, cordialmente, un caffè, io sì landu no, cordialmente ne ho bisogno, va bene, caffè milano, speriamo bene, nemmeno il tempo di salutare, lei vuole brioche! lei vuole la brioche?! chi io? si lei. andiamo bene, un caffè grazie, mi giro, il tizio col cane lui mi riconosce e mi saluta io di consueto non lo riconosco ma dove l'ho già visto va beh lo saluto cordialità complicità solidarietà sarà mica il tipo della prefettura ma no come ha fatto sono uscito prima io, ma parla del ponte, del commissariato, della questura, ascolto intanto noto il cartello sul bancone FATEVI I CAZZI VOSTRI andiamo bene consumo il caffè devo pisciare no non chiederò mai dov'è il bagno, mi giro sarà di qua o du là una parete addobbata senza criterio di paccottiglia natalizia, dolci finta pasticceria a cui non dedico lo sguardo preso dal mio disagio da ambiente disagio, ma due caraffe d'acqua per accompagnare il caffè, allora va beh io cercavo il bagno sarà dall'altra parte è dall'altra parte, PER L'UTILIZZO DEL BAGNO LA CONSUMAZIONE E' OBBLIGATORIA, andiamo bene, avrò consumato? certo perfino la brioche, vai non temere svuota la vescica, la svuoto, mi preparo ecco cosa mi costerà, la brioch.. mmh vassoi colmi di frolle e pasticcini che valeva la pena, ma ora esco, quant'è? due euro, ah si? si caffè brioche due euro, come se dicesse quantocazzocredevidipagare? eh, di più, ma non sottolineo che poi si apre il dibattito. comunque lingala non ci sarà, lei accompagna? si accompagno. lingala ci sarà, si palesano mediatori traduttori interpreti, lingala tarda, lingala arriva? sarà meglio chiedere, faccio domande di controno, dove mano le notifiche? cambio questura lui cambio commissione no volevo dire, cambio residenza, allora si spieghi, si no ecco intendevo avrei da aggiornare, si va beh poi lo dice mi faccia finire l'appello certo mi scusi, poi torna ma non si ricorda perchè, ma gentilissima, forse troope informazioni, come provare a raccogliere le scarpe l'ombrellone l'asciugamano , poi c'era irmastala bottiglia d'acqua e come fai ci provi qualcosa casca, meglio fare due giri, faccia due giri noi siamo qui. fuori la luce ha smesso di crescere, l'attesa ha smesso di contarsi,
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nusta · 3 years
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Di fiori e desideri
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In questi ultimi tempi sono riuscita a passare qualche momento in più del solito in mezzo al verde e ho avuto la conferma di quanto mi manchi e quanto sia importante per me camminare sull’erba, stare tra gli alberi, guardare le foglie, osservare le forme dei fiori e degli insetti e ammirare la forza di tutto questo mondo che troppo spesso mi pare così lontano dal mio quotidiano e invece è a un passo da casa e potrei frequentarlo più spesso e mi farebbe bene.
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Qui è la pista ciclabile nella periferia della città, che costeggia il canale che attraversa Bologna, l’hanno un po’ sistemata e un po’ no, sono ancora in corso i lavori ma si può già andare a pedalare e passeggiare. Ci sono manti di ortiche fitti come non ne vedevo da anni e cardi alti e super spinosi e meravigliosi.
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Qui è un parco vicino all’ospedale Rizzoli, con sentieri che vanno su e giù per il pendio dei colli che cominciano a salire a sud della città. Ci sono stata con la mia amica G. e il suo cane e non ci vedevamo di persona da mesi e ci siamo fatto tutti e tre un sacco di feste ed è stato come entrare in un’altra dimensione.
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Qui è un giardino vicino San Lazzaro, nella primissima periferia di Bologna, dove hanno piantato alcuni alberelli da frutto di fianco ai giochi per bambini e queste sono delle pesche un po’ scalcagnate ma comunque grandiose anche solo per il fatto di essere riuscite a crescere, di fianco c’erano un susino carico di grappoli ancora acerbi e un melograno con qualche fiore appena accennato e un ulivo piccolino ma fitto fitto di foglie e non è come andare a vedere i frutteti in campagna ma è già qualcosa.
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Qui è la riva del fiume a Castel San Pietro, a un’uscita di autostrada di distanza da Bologna. C’è una gelateria vicino al parco del lungofiume e una volta ci andavamo più spesso. Questa era la prima volta con le mie nipotine e abbiamo toccato i sassi nel fiume e guardato le farfalle e le api che raccoglievano il polline, “anche le farfalle?”, “sì, anche le farfalle raccolgono il polline, anche se non ci fanno il miele, molti insetti lo raccolgono per mangiarlo e così aiutano anche a far crescere altri fiori”.
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Qui è ad un’azienda agricola che permette di camminare in mezzo ai filari di peonie, in cui si vedono fiori di ogni età, dai boccioli appena dischiusi, ai fiori gonfi di petali colorati, fino ai bacelli rimasti al termine della fioritura, “guarda, senti che strano da toccare”
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E questo è un piccolo bocciolo di papavero, che abbiamo visto lungo il marciapiede dietro casa delle mie nipotine che stanno in paese e che mi sembra da qualche anno più frequente sul ciglio delle strade di campagna e delle tangenziali.
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Ricordo che qualche anno fa mentre eravamo in macchina mi ha colpito vedere un fitto manto rosso a lato dello stradone verso Casalecchio, dove di solito c’era solo del verde, tanto che ho pensato che qualcuno avesse gettato dei semi apposta per farli crescere.
E ho pensato che sarebbe bello avere più fiori selvatici nei prati in mezzo al niente, nei bordi delle strade, nei giardini della città.
Che a guardare bene in realtà ce ne sono anche un po’, soprattutto margherite e tarassaco e anche quelli piccoli gialli alti e sottili che non so come si chiamano, ma io ne vorrei di più. Di molti non so il nome e di alcuni so solo i nomi che mi hanno insegnato da piccola, un po’ veri e un po’ inventati tra compagni di asilo e di scuola, i fiori dello zucchero violetti con mille petali a tubicino, che se li assaggi dal lato interno sono dolci, quelli gialli e gonfi come un piccolo pop corn che conoscevo come denti di leone e invece hanno un altro nome (perchè i denti sono il tarassaco), gli occhi della madonna (che dovrebbero essere la veronica comune), i fiori della colla, alti e con piccoli petali viola scuro e appiccicosi, le roselline verdi, che sono tutte color foglia e quindi non so nemmeno se sono un fiore, quelli che sembrano un ombrellino bianco di pizzo e insomma tutti quelli che vedevo da piccola sull’argine del fiume e nei cortili del paese.
Faccio voglia di fiori, ma non di fiori recisi, non di fiori da fioraio, non di fiori in casa nel vaso, vorrei dei fiori in giro, da farmi voltare mentre cammino per andare al lavoro, dei fiori vivi, attaccati a terra con una bella presa, in mezzo all’erba. E vorrei più erba e più cespugli e più alberi. Faccio voglia di verde.
E lo so che vuol dire più insetti e più foglie, ma non mi importa, questo è quello che vorrei. Mi sa che devo andare a cercarlo più spesso.
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ramarro-vannigham · 3 years
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La lieta notizia.
ragazzi io questa ve la devo proprio dire,  avere dei figli  è proprio una cosa meravigliosa, ma anche una gran seccatura, perché poi te li devi crescere.
Da tre anni c’è questa splendida amica mia, che non posso farvi il nome perché la conoscete tutti e se ve lo dico voi fate “bum, ma davvero??”, e tanto poi non ci credete lo stesso, è che proprio una gran figa, proprio una giusta , una figa spaziale, una che dire perfetta è dir poco. Bella, alta magra piena di talento, l’anima di tutte le festa (beh non brava come me  che sono imbattibile in  questo,  ma quasi come me ecco), una lingua tagliente ma sapiente, insomma una che mi fa proprio impazzire da tanto è brava e se fossi uomo io me la terrei cara come amante da cocktail all’Ambasciata o moglie trofeo, che poi son solo due stadi della stessa carriera... 
insomma, per farla breve  l’altro giorno mentre eravamo al nostro solito aperitivo  da BFF forever, mi ha confessato senza troppe remore
“M*,....sono in  attesa”
e io che so scema, scusate, le rispondo“e chi aspetti?”
“o santissimo, M* , sono incinta... no?”
e io che sono sempre più scema, “ah, uh.... e ....sai di chi  è?” perchè non so mai che dire, son sempre impacciatissima  se mi parlano di figli...pancine... attese...cotillon ...etc
e lei “ma di mio marito no, di chi vuoi che sia?? oggi mi sembri  un po’ distratta!”, mi riprende insomma, quindi ve la immaginate:  lei  lì davanti a me che mi parla coi suoi guanti di seta nera di Merola comprati in p.za Pattari in centro, che da soli costano come un visone, le sue scarpe di NY Ferragamo  col tacco alto, che si producono solo su ordinazione e solo se  Salvatore ti conosce di persona, perché serve;  e quel tocco di rossetto blasé e il trucco e quel viso da diva sempre in posa, senza un difetto alcuno. e me la immagino che raccoglie la cacca del cane, e pulisce il culetto al figlioletto, e butta il pannolino puzzolente e penso “ohibò” “mai hai già scelto una brava tata? ....sceglila inglese, mi raccomando” vi ho già detto che non so che dire se si parla di dolci attese?
“ma che tata? me lo tiro su io!”  e io lì - scusate -  me la rido a mezza bocca...  anzi a dire il vero le sbuffo proprio a ridere in faccia,  tipo “ahahah, bella zia quasi ci cascavo!” lei spalanca quei suoi grandi occhioni con le iridi nero Israele, tipo avessi detto una cosa incredibilissima  e impossibilissima a sentirsi,   e mi apostrofa: “ perché devi essere sempre  così ?  perchè devi criticarmi, non sono in grado di crescere un bambino, io?”, e si offende proprio... “oddio che ne so”, le rispondo ridendo. lei sta lì seria seria, come se le avessero tolto il dolce preferito a una festa di dolci.  Allora io che sono di buon core, mi rattristo e mi pento di aver riso (ecco... perchè io son così, sempre comprensiva e buona con tutti...che poi a me cosa me ne cala, scusate ) “ lo sai che i bambini a me fanno orrore”, le dico con gli occhioni da Lessie  “sì ma che c’entra scusa?  tu dubiti di me...” beh in effetti  io dubito di lei spesso, ma di certo non è una buona ragione per dirglielo in faccia... “Ma che sciocchezza,  io non dubito di te....ma è maschio o femmina?” le chiedo per cambiare discorso, tanto che ne capisco io se è in grado di crescere qualcuno, a me i bambini fanno solo orrore e per me lei può anche essere la madre più perfetta del mondo per quello che ne so “maschio,  non cambiare discorso come al solito!” Mi arrendo, cedo: “sono sicura che sarai la madre migliore del mondo, la migliore di tutte”,  Lei si calma, quasi mi sorride,  “grazie”, dice
“sono sicura, tesoro, nessun dubbio,  lo sai che sono io la snaturata, completamente priva di quel meraviglioso istinto materno che dio ha donato a tutte le femmine del mondo tranne che a me...e poi io sbaglio tutto, e a te invece viene tutto benissimo: vedrai, sarai perfetta!” “va bene”, dice “grazie”, e sorride con charme, agitando la mano attorno al cocktail , come dire ho capito  E beve un altro sorso dal suo cocktail
E io che sono sempre priva di tatto e della benchè minima capacità sociale, le dico, “oh mio dio, M*   mi viene in mente che però forse... non dovremmo bere così tanto alcool, se siamo incinte” mi piace usare il plurale, per dire cose che so che io non dovrò mai fare, tipo procreare  ahaha.. il plurale fa tanto patriziato che parla alla plebe romana, Caesare morituri te salutant, e via così, sì bello ma poi vacci tu a morire però,  ahah che volete farci, ho la democrazia nel sangue, a me i poveracci e i barboni mi piacciono tantissimo, quasi più dei miei tre levrieri. stavo dicendo? ah sì,  “ forse non dovremmo bere così tanto alcool, se siamo incinte” “Ma in che senso”, mi risponde “L’alcool potrebbe fare male al bambino”, accenno e lei, “ma no figurati, è figlio mio... legherà benissimo con l’alcool ahah” “dici?”  “ poi ti pare che possa rinunciare ai miei due martini prima di cena, proprio ora con questa preoccupazione in arrivo, allora sì che sarebbe una tragedia!” “ ...beh... se lo dici tu” e sorrido come dire “ohibò” poi lei mi guarda negli occhi, sorridente, con quel suo bel viso nobile e simpatico, gli occhi morbidi come una camicia di Lanvin, e mi dice " crepi l’avarizia, festeggiamo!”  con delicatezza,  alza il suo guanto da 6000 euro, “cameriere?”... “cameriere mi scusi” “dica signora?” “ce ne  porti altri due per cortesia” “certamente, signora; desidera altro?” “sì, due champagnini secchi“ “senz’altro signora”
e mi guarda, sorridente, come se avesse avuto l’idea più bella della storia..
“festeggiamo“,  le rispondo, “alla tua....anzi alla vostra!” “eh già si !? alla nostra...a me e al mio bambino, qui in pancia... ” e i nostri due bicchieri a forma di cono,  scontrandosi, fanno un rumore leggero leggero, come un lamento inudibile,  “cin cin” Leggero come lei.
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mascheradaguerra · 4 years
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18.03.2021 - caro diario
Caro diario, ti scrivo perchè non so come fare a riprendermi il sorriso sincero verso me stessa perchè questa quarantena mi sta facendo innervosire e non so se sia perchè non ho un lavoro, se sia perchè sono chiusa dentro o perchè so che la mia vita a 26 anni non è stata conclusa come avrei voluto, avrei voluto essere qualcosa più grande di ciò che sono ora, avrei potuto sconfiggere prima le mie paure avrei voluto prima poter sorridere poter essere felice invece l ho scoperto solo dopo il potenziale che avevo, solo dopo ho capito che mi avvelenavo l anima di rancore e fastidio per chiunque e per me stessa. Io non voglio avvelenarmi mai più, io voglio ignorare tutto ciò che potrebbe farmi male, non farmi toccare da niente. Voglio riuscire ad essere davvero indipendente, a contare solamente su me stessa, non voglio essere triste solo perchè in quel momento non mi sta scrivendo nessuno, non voglio passare le giornate a fissare lo schermo senza trarne nulla, non voglio far passare la mia vita senza fare esperienze nuove, non voglio scoraggiarmi, non voglio fermarmi, non voglio bloccarmi voglio poter prendere il volo, superare tutti gli ostacoli che ho davanti, voglio poter dimostrare la luce che ho dentro a chiunque mi guardi negli occhi. Io voglio che la mia mente pensi cose buone e non nocive in modo tale che le trasferisca al cuore e faccia trasparire il buono che c’è in me. In questa scrittura mi accompagnano le note di Ludovico Einaudi con I giorni. I giorni che passano velocemente, io che divento grande e più consapevole della vita e della morte del buono e del brutto io che penso ad altre persone che non fanno parte della mia vita, io che penso ad avvenimenti passati che non succederanno mai più perchè sono più forte. Sto cambiando le mie abitudini cercando di fare più cose possibili per fare in modo che questo cervello non pensi, non si rattrista, che riesca a prendere consapevolezza da solo di ciò che può fare. Non mi manca niente, lo dico spesso, ma mi manca avere un cervello pulito dal male che mi hanno afflitto, dal male che mi hanno insegnato, voglio strapparmi via il cuore per poterlo lavare con un incantesimo che me lo possa pulire da questo senso di colpa per aver passato troppi anni ferma a non fare niente. Giorni che passavo a non mangiare, a fumare sigarette su sigarette, a farmi mille paranoie, a non uscire di casa, al non voler vedere i miei amici, al sentirmi sempre più piccola, al rinchiudermi dentro quelle mura con le gambe accovacciate credendo che la vita sarebbe passata in fretta e dal cielo mi sarebbe caduto tutto sia l autostima che la determinazione, ma mi ero dimenticata della volontà, la volontà di voler cambiare, di voler crescere, di voler migliorare. Io non voglio più essere la persona che si è fatta influenzare dalle male lingue, non voglio essere la persona perfida che sparlava degli amici quando non c’erano, io voglio essere rispettosa per me stessa, per gli altri e per il mondo. Io se voglio rispettarmi devo smetterla di pensare male di me, devo smetterla di farmi toccare da ciò che mi circonda, devo vivere la mia vita come vorrei viverla, voglio sentire l ossigeno nei polmoni e sentirmi libera di sognare e di realizzare tutto ciò che voglio perchè solo ora ho la consapevolezza che ciò che voglio lo ottengo che basta sforzarsi, sacrificarsi, prendere coraggio, pensare che dopo un gradino difficile ci sarà un premio dolcissimo. Se non mi sono amata prima, ora posso farlo, con tutte le mie forze e le mie energie. Io riuscirò ad essere serena nel cuore, riuscirò a non farmi prendere da attacchi d ira improvvisi, non mi farò innervosire da ciò che mi sta intorno io avrò la mia corazza di ferro che nessuno riuscirà più a trafiggere. Seria con me stessa così non lo sono mai stata, così determinata a volermi bene non lo sono mai stata, non mi sono mai creata abitudini da seguire necessariamente e mi stanno aiutando davvero, come l obbiettivo di scrivere qui e sfogarmi anche se ripeto forse le stesse cose, la punteggiatura è quella che è io, solo così, io  mi sento libera di sfogare tutto l astio che ho dentro al cuore. L’AMORE è la soluzione IL RISPETTO  è il traguardo LA VOLONTà è la chiave
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cosipegioco · 5 years
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Da qualche parte dovevo pur scriverlo
Era qualche giorno che avevo giramenti di testa. Mamma diceva che non avrei dovuto crederci, perché altrimenti in caso non fosse stato vero ci sarei rimasta male. Il 3 novembre ho fatto il test, due lineette, una fioca fioca, ma sul foglietto illustrativo c'è scritto che non importa quanto è forte il colore, l'importante è che ci sia. Così ho chiamato Alessandro "guarda, sono due le linee". "Vuol dire che aspettiamo un fagiolino?" "Vuol dire proprio quello, sì". La prima chiamata a mio fratello che piangeva così tanto che ho dovuto riattaccare e richiamarlo dopo qualche ora per poterci parlare. La telefonata a Silvia. Il convincere mia madre a passare "per caso" a trovarmi, vedere la sua commozione. Ringraziare, mentalmente, qualcuno che non c'è più e che però c'è ancora, sempre. Dirlo ad Arianna, spiegarle che quello non è un termometro ma un test di gravidanza, farne un secondo perché lei doveva vedere come funzionava. La sua gioia nello scoprire che avrebbe avuto un fratellino o una sorellina. "Ma io vorrei una sorellina" "staremo a vedere, ma va bene pure un fratellino, vero?" "Certo".
Poi i primi test, le beta. Dopo una settimana dal primo prelievo avrebbero dovuto quasi quadruplicarsi. E invece no, sono cresciute poco. "Mi dispiace signora, probabilmente è un aborto, rifaccia le analisi tra qualche giorno, probabilmente le beta scenderanno ancora". Piccolo pianto, perché un po' ci avevo creduto, ma faccio un respiro profondo e penso che può succedere, soprattutto in una prima gravidanza. Ripeto le analisi e invece stavolta le beta sono cresciute come avrebbero dovuto crescere sin dall'inizio. Probabilmente il fatto che siano stati due laboratori a fare analisi del sangue ha portato a questa discordanza. Ma quindi il bimbo c'è? C'è, lo vediamo dalla prima ecografia, è più piccolo di un fagiolo, più una lenticchia. Ma il cuore batte. Velocissimo. Lì gli occhi si gonfiano di lacrime. Posso iniziare a crederci davvero. Finalmente una bella notizia e sia io, ma soprattutto Alessandro ne abbiamo tanto bisogno.
Passa novembre e passa dicembre. Nausee e mal di stomaco, ma niente di insopportabile. La cronologia del mio cellulare è piena di "xxx si può mangiare in gravidanza?". Perché il pensiero del cibo è sempre con me. Il 27 dicembre facciamo l'ecografia trimestrale, va tutto bene. Ci dicono che probabilmente è una femminuccia. Alessandro voleva un maschietto (tipo il padre di lady oscar), ma è così carina che va bene anche lei. Il 22 dicembre avevo anche fatto il prelievo per il Prenatal safe (analisi che ti dice se ci sono aberrazioni cromosomiche). Per le risposte ci vuole un po' di tempo. Con la tranquillità che mi contraddistingue non dormo praticamente mai in attesa dei risultati. Che arrivano il 3 gennaio.
Eravamo appena usciti dall'albergo (in Veneto dove eravamo andati a trovare la sorella di Alessandro). Mi chiama il ginecologo "buongiorno signora, mi hanno telefonato dal laboratorio, sospettano ci sia una trisomia 13. Mi dispiace dirglielo così ma purtroppo non c'è un modo meno brutto per dire una cosa del genere". "No, ci mancherebbe, grazie per avermelo detto".
Il mondo ci casca addosso. Piango per un'ora ininterrottamente. Devo fare al più presto una villocentesi per confermare la trisomia, entro la quattordicesima settimana di gravidanza. Riesco a prendere un appuntamento per l'otto Gennaio. Ma poi cos'è questa trisomia? Chi l'ha mai sentita? Ci informiamo, la definiscono incompatibile con la vita. Passiamo la giornata a telefonare a centri specialistici e farmacie per avere tutto pronto per la villocentesi dell'otto. Alle 8 di sera, siamo entrambi devastati. Ci guardiamo pensando che le nostre due sfortune insieme potessero produrre una fortuna e invece no. C'ha detto male anche questa volta. Glielo dico una volta solamente "se confermassero la cosa, io non ce la farei a portarla a termine". "Sì, lo sai. La penso come te." Avevo, avevamo deciso.
Mi inizio ad informare per l'aborto terapeutico volontario. Tutti mi dicono "beh prima di informarti aspetta di vedere se ti confermano la diagnosi". Dico che qualcosa devo fare. Devo prepararmi al peggio, che al meglio faccio sempre in tempo. Sono terrorizzata. La notte non dormo. La situazione obiettori di coscienza a Roma mi preoccupa tantissimo. Le modalità con cui si sarebbe svolto l'aborto ancora di più. Contatto una dottoressa, presidente dell'associazione vita da donna. Una persona incredibile, mi ha detto che avrebbe contattato lei l'ospedale in caso ne avessi avuto bisogno. Mi ha trasmesso serenità in due messaggi e per questo non la ringrazierò mai abbastanza.
L'otto gennaio vado a fare la villocentesi. L'ansia non mi fa dormire ma ormai sono abituata. Ci fanno entrare nello studio per fare una ecografia di controllo. "Mi dispiace signora, probabilmente il Prenatal safe aveva ragione, non c'è più battito. Mi dispiace molto." Piango. La vedo li sullo schermo eppure non c'è più. Sembrava così carina. Alessandro mi stringe la mano, anche lui che non piange mai ha gli occhi lucidi. Usciamo dal centro Tiro un sospiro di sollievo. Cosa? Un sospiro di sollievo. E perché? Perchè la natura aveva fatto il suo corso. Non dovevo più decidere io. Che lo sapevo che cosa avrei deciso, dentro di me l'avevo già fatto, ma non è la stessa cosa. Mi si prospettava l'inferno, invece è "solo" un purgatorio. Torno a casa e dormo, per la prima volta dopo tante notti insonni.
Martedì scorso faccio il raschiamento. È tutto finito. Posso chiudere questo capitolo. Tutti mi chiedono come sto. Sto bene, davvero. Sarà che sono stata tanto tanto male dopo aver saputo il risultato del Prenatal safe che ora mi sembra che tutto sia comunque più affrontabile.
Oggi mi chiama una delle persone a cui voglio più bene al mondo. Mi dice che lui e la sua compagna (un'altra persona che adoro, ho celebrato io il loro matrimonio) aspettano il secondo bambino e che aveva timore di dirmelo vista la situazione. Gli dico che sono davvero felice per loro, perché si meritano tutta la felicità del mondo. Ed è vero, sono felice davvero. Lei è alla 15esima settimana, io sarei stata alla 16sima. Riattacco e piango. Piango tanto. Da martedì scorso non l'avevo ancora fatto. Ecco ora davvero posso chiudere questo capitolo.
Andrà tutto bene.
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m-carefulwithmysoul · 4 years
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3/11/2020
anche oggi la stessa storia. passo un paio di giorni tranquilli perchè sono lontano da casa e mi viene anche l’idea che magari sono io la cattiva, che sono io che voglio vedere sempre il marcio e mi sento anche in colpa. poi succede qualcosa che mi fa ricordare perchè vedo sempre il marcio, semplicemente perchè c’è. ed è tantissimo. ho vissuto una vita che ha fatto pena dal primo giorno all’ultimo, ho dovuto sopportare incroci di famiglie, portaceneri di cristallo che volavano sopra la mia testa e prendere colpi che non mi meritavo. però sono io la cattiva, sono io quella che se alza un po’ la voce deve essere zittita. oppure dovrei dimenticarmi di quando a 6/7 anni entrando in casa ho trovato quel pezzo di merda con le mani al collo di mamma e l’ho dovuto buttare in terra con una forza fisica che una bambina non dovrebbe neanche avere? o di tutte le volte in cui papà non c’era e se ne approfittava per rubare in casa? o i segni sul collo che mi ha fatto con le unghie qualche anno fa? o forse devo dimenticare tutte le volte in cui sono stata incolpata e picchiata per le cose che ha fatto lui, mi devo dimenticare le siringhe nascoste, i vetri della doccia frantumati, i carabinieri a casa ogni mese, tutte le volte in cui sono scappata da nonna perchè papà non c’era, tutti i giorni che ho passato a digiuno e poi quando finalmente potevo mangiare sono stata chiamata palla di grasso, tutte le volte che “non vali niente”, “sei una merda”, “sei solo una stronza opportunista che pensa ai cazzi suoi”, tutte le bugie che ho dovuto dire per passare una giornata fuori casa tranquillamente o tutte quelle che mi chiedevano di nascondere a vicenda. tutte le recite in cui tutti andavano ad abbracciare i genitori ed io andavo dalle maestre, tutte le volte in cui anche se faceva caldo a scuola non mi potevo togliere il grembiule perchè avevo i vestiti macchiati sotto. tutte le volte in cui mi sono vergognata come una ladra anche ad esistere vicino a persone che avevano tutto al loro posto ed io ero sempre quella che aveva bisogno di qualcosa, che aveva qualcosa di rotto o non lo aveva direttamente. tutte le volte in cui le cose per me sono state riciclate, in cui ho avuto più insulti che ti voglio bene e la percentuale dell’uno supera quello dell’altro in maniera abnorme. tutte le volte in cui sono dovuta stare zitta, ferma, ho dovuto nascondere tutto quello che succedeva per paura di essere portata via, tutte le volte in cui stando dai nonni avevo sempre i vestiti puliti, i capelli ordinati, venivo svegliata con un bacio e con una colazione sul tavolo e con tutte le attenzioni che un bambino dovrebbe avere. tutte le volte in cui non mi hanno fatto mancare nulla anche se non mi sono mai permessa di chiedere neanche una briciola, tutte le volte in cui nonna capiva come stessi anche se mi sforzavo di non farlo vedere, lasciandomi di sasso quando poi mi diceva “Myriam lo so che non stai bene, anche se non mi vuoi dire il perchè” perchè ero convintissima non se ne accorgesse come tutti gli altri. tutte le volte che papà veniva a cagliari solo per vedermi prima di andare a scuola, tutte le volte che appena incassava la prima cosa che faceva era portarmi a mangiare una bistecca solo noi due. tutte le volte che mi chiedeva di prestargli 50 euro e me ne ridava il doppio per ringraziarmi, tutte le volte che l’ho visto soffrire in silenzio perchè mi vedeva stare male. tutte le volte in cui quando avevo mal di pancia di notte e non riuscivo più ad alzarmi dal gabinetto per i dolori nonna mi portava un cuscino e si sedeva per ore sul bordo della doccia per farmi compagnia. la volta in cui ho chiamato mia zia per chiederle come si usasse la lavatrice perchè non ne potevo più di non avere mai nulla pronto e forse ero in prima o seconda media. tutte le volte in cui mi sono venuti attacchi di panico e avevo paura di morire in quel momento e mi guardavano come se stessi facendo finta. tutte le volte in cui ho inziato a scrivere lettere di addio perchè me ne volevo andare veramente, perchè non aveva senso continuare a vivere una vita del genere e poi mi sono sempre presa a schiaffi e mi sono insultata ancora di più per aver considerato veramente di farlo. tutte le volte in cui non ho avuto nessuno da guardare per tranquillizzarmi, tutte le volte in cui i regali di natale mi sono stati tirati addosso con le urla solo per averli chiesti, come fanno tutti i bambini. ed io non mi sono mai nemmeno mai permessa di insistere. tutte le volte in cui passavo giornate intere con i nonni solo giocando con una ranocchia di plastica, e tutte quelle in cui invece sono stata chiamata interessosa ed opportunista. tutte le volte in cui non vedevo l’ora di crescere per diventare indipentente. poi sono cresciuta. sono cresciuta e dopo tutti gli schiaffi che ho preso, dopo le urla che ho gettato, dopo un abuso, dopo essermi attaccata morbosamente a persone che mi hanno usato ed hanno approfittato del mio essere fragile e bisognosa di affetto per i loro scopi, dopo aver perso mio papà, l’unico sostegno che mi è rimasto, oggi, oggi non ce la faccio più. oggi mi fa male la gola dalle urla, oggi guardo gli ultimi mesi ed ho imparato ad occuparmi delle poche cose che ancora non sapevo fare. oggi vengo ancora vista come una stronza, come un pezzo di merda, oggi vengo vista come quella senza cuore a cui non frega un cazzo di niente. oggi si permettono a dare colpe al mio papà anche se non c’è più. si permettono di rinfacciare tutte le volte in cui non c’era lavoro e lui provava lo stesso a cercarlo. oggi sputano sul suo nome ed ho una rabbia che cresce e mi fa scoppiare la testa ed ho solo voglia di urlare così tanto ma così tanto che mi scoppia veramente la testa e mi fanno male anche le orecchie. e invece sto zitta. sto zitta a scrivere perchè è l’unica cosa che psoso fare, l’unico modo che ho per non perderla definitivamente la testa. ho bisogno di fare un pianto ad alta voce, ho bisogno di farne uno così grande da racchiudere tutti quelli che non ho mai potuto fare da 10 anni a questa parte, ho bisogno di fare un pianto che mi lasci serena e non mi sono mai sentita sicura di poterlo fare. non ho ancora trovato un posto in cui poterlo fare veramente.
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djtubet · 4 years
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Dj Tubet – Fin Cumò (Traduzione in italiano dei testi delle canzoni)
01) Padua
(poesie popolari ottocentesche usate a modo di strofa ragga)
Buona sera ragazzine vi chiedo la libertà di potervi cantare una canzone senza essere disturbato O che bella luce di luna che il Signore ci ha mandato a baciare ragazze belle non c'è il minimo peccato Benedetto quell'occhio nero benedetto quell'occhio grigio mi sembra una ragazzina uscita fuori dal Paradiso Se ti tocco una manina lo dirai al tuo ragazzo? Perchè vorresti che glielo dica? le mie mani non sono le sue.
padua
pudu padidiu
diundudi
didi
dudi
iudi
iudi
Tu mi guardi carina facendomi l'occhiolino tu innamori, anche il prete più devoto Questa sera io non canto più ora sono proprio alla fine io vi do la buona sera ciao ciao cuoricino Se la luna se le stelle sapessero parlare avrebbero cose belle da raccontare a voi Vogliamo godere l'allegria come giovani che noi siamo suonerà l' Ave Maria dopo che saremo morti
padua
pudu padidiu
diundudi
didi
dudi
iudi
iudi
02)Torototela
(filastrocche popolari usati a modo di strofa reggae)
Ursula Cinciallegra cosa fai su quella vite?   Mangio pane e noci e aspetto mio marito Mio marito è andato in Francia a comprare une bilancia Per pesare mio zio Rospo che cantava giorno e notte Canta canta Ursula, fischietta ortolano Chi è la più bella? la figlia di Deano . Chi è la più brutta? la figlia di Battistutta. Battistutta tiene il lume la fanciulla muor di sonno Pietro la battezza, Simon la porta via Sulle porte di Gorizia lor diranno che son novizia. E novizia io sarò, scarpe rosse porterò scarpe nere ogni dì, mio marito vuol così. Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare. Checco Becco cul di ferro si marita questo inverno Mangia pane e latte e dà la colpa al gatto Il gatto si arrabbia E dà la colpa alla formica La formica scappa via Checco Becco se la prende! Perin , Pierin parabola preparami la tavola preparami il cappone. Il cappone non è cotto Me ne vado a letto Il letto non è fatto Me ne vado sul prato Il prato non ha fieno Me ne vado sul legno. Il legno non ha midolla Me ne vado in carriola. La carriola non ha piedi Me ne vado in Paradiso. Il Paradiso non ha cantoni Me ne vado in prigione! Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare. Tanto piccolo lui era Che toccava il cul per terra Si alzava la mattina Scopava la cucina Accendeva il fuochetto Bravo bravo quell'ometto. La moglie di Todaro Si è sposata molto ben Dorme assieme agli altri E Todaro è sul fien ! La moglie di Todaro Si è sposata molto ben Dorme assieme agli altri E Todaro è sul fien !
Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare.
03) Future generations (feat. Navid Freedom)
Con in mano un fiore bianco Vedo come i giovani possono arrivare a una pace giusta Se siamo vicini a loro possono arrivare ad esso Altrimenti a che serve questa terra Vedi a cosa siamo venuti in questi giorni? A cosa pensano le persone?: solo soldi e oro Ora ne sono nutrito. Di avere paura e di un'arma spaventosa Dalla mattina alla sera vedi quanto oltre potremmo ottenere, se solo potessimo aiutare un po 'di più I nostri amici e anche tutte le persone intorno a noi Vedere la bontà dentro tutta l'umanità Mano nella mano e in armonia in un giardino Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere Da poco fino a quando è possibile camminare Dalla giovinezza fino al giorno in cui si può svolgere il servizio
Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Te lo dico, se avessi un figlio gli insegnerei l'amore che ho sempre avuto per la verità un chiodo sporgente sarà battuto anche se il legno è duro non ti pieghi diventa te stesso non andare nella direzione sbagliata bambino scappa dal confort che ti danno metti l'amore e la luce nei tuoi dubbi non ci sono risposte, ma domande come un ignorante da grande farai qualcosa di grande costretto a crescere e camminare, non guardare indietro diventa un esempio di miglioramento personale il motore della vita non è la paura Non penso che ti piaccia la vecchiaia in silenzio ti darò la felicità che parla Non ti dirò dove si trova il pane se hai le idee chiare lo troverai anche nei momenti di fame Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Un obiettivo che potrebbe essere come la pace bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo 04)Sufferation (feat. Chat-E the Lion)
questa guerra e combattimenti in questo mondo questo combattimento e guerra in questo mondo quanto costa la sofferenza è il costo ecco perché la gente sta combattendo ecco perché le persone che combattono si stanno uccidendo a vicenda voi i leader del mondo dovete fare qualcosa per le persone specialmente per i giovani perché sono i futuri anziani Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Qui resisto ma domani cosa mangio? senza lavoro non c'è nulla da perdere la tristezza di Pascal e la noia di Leopardi mantieni vivo l'entusiasmo se vuoi che il fuoco bruci soffrire senza dirlo questa vita ci mette alla prova ci sentiamo soli nel mezzo della tempesta crescere troppo velocemente non è più una novità marmocchi che si perdono nella droga di strada ragazze che sono incinte troppo presto uomini che non fanno famiglia, perché hanno pochi soldi o perché hanno paura i giovani cercano presto una risposta È nelle relazioni che la vita deve essere più ricca Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà loro vivono come assassini uccidendo milioni di persone ecco cosa stanno facendo potere, fama e vanità sono ciò di cui stanno parlando non pregano Jah, il loro regno sta cadendo non danno nulla ai poveri i dolori e le sofferenze sono ciò che sentiamo troppo spreco troppa corruzione, ascolta ! non vogliamo vivere nel sistema di babilonia non è solo la sofferenza che ti dà la saggezza dobbiamo smettere di vivere come vittime trasformiamo le nostre ferite in un messaggio di libertà Un amore, un sangue, un popolo! Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà
05) Ricordi di un'estate (feat Larson)
Atmosfera funky, made in Italy
Mi appoggio accendo una sigaretta e la dimentico
I problemi che mi infliggono, il lavoro, i falsi amici
La sveglia che suona
La gente che mi scassa, le giornate monotone Il cielo non è più grigio, mi alzo e sorrido,
Qui è estate e mi sposto in un angolo di paradiso,
Metto da parte le preoccupazioni, l'asfalto di Parigi, le macchine piene di strade, i poliziotti, il traffico e le sirene che suonano!
Questo è quello che ho imparato, guardare l'infinito,
Bevo acqua alla fonte, evacuo i mali che mi abbattono,
scappo e rimango intrappolato tra le strade di Venezia,
Occhiali da sole neri in stile Italiano fino al collo
Non ho più nemici, no! Non ho più parassiti, mi rilasso, prendo posto, è vegas tutta la notte!
sai come si dice, forza azzurri! 4 stelle sulla maglia, per ricordarti quanto eri arrabbiato
So che mi invidi, i testi sono così belli! Qui spacchiamo la strumentale, Tubet e Larson!
Così va la mia vita, qui torno indietro, rompo il beat proprio come un thug
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
Viaggio tra i ricordi di una storia minore
Amarcord ma con Harcore nel cuore
chi non vive in città non sà cos'è il rumore
sotto il cielo cobalto di un campo in fiore
ti puoi disperare o impazzire di gioia
vedi vecchi e giovani invecchiare di noia
il paese è il nostro piccolo mondo grande e completo
il bar dove tutti san tutto fumi di brutto nel retro
la piazza dove trovavi tutti gli altri da ragazzetto
quando venivi a giocare a pallone portavi la palla nel sacchetto
qua le donne pregano i maschi imprecano e se ne fregano
vecchi che non si piegano animo tenero c'erano
nei racconti di caccia e pesca nelle guerre nel bracconaggio
bambini che strafalcionano rosari: Maggio
ultimi canti degli uccelli blu la sera il paesaggio
non perdo la mia natura
anche se son di passaggio
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
Questo è il Friuli, uomo!
Dannazione guidano come dei pazzi!
Non me ne frega niente dei poliziotti, spingi sull’acceleratore, spacca il tetto della macchina.
Le strade sono come dei rally, andiamo dalla città alla campagna in quinta marcia, scusate siamo di fretta,
Questa è la mia Italia, la mia città, i miei scritti, le mie cascate,
i miei tormenti nelle profondità delle montagne,
Ecco il distillato, giorno e notte, una buona dose di grappa e poi sei morto
Questo è il Friuli dove sono nato
che tanta campagna fra paesino e paesino
ero sempre nel Cornappo quando ero bambino
e anche adesso che sono cresciuto questo vizio non s'è fermato
ogni casa ha un pollaio e un piccolo orticello
pieno di frasche per ritornare a casa a pancia piena
gente che gioca a carte e a morra ma non è legale
io conosco ogni posto e ogni luogo meglio di Google Maps
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
06) Vilotis RubaDub
(rapsodia di Villotte friulane tradizionali usate a modo di raggamuffin)
Mia madre è di Lonca
mio padre di Scjanus
sono caduti
in lutto perché è morto l'asino
era un asino di monta un asino lavoratore
ed è per questo che il nonno è diventato un signore
tutti gli asino montano
solo il mio non monta mai
zuppe non sono trippe
trippe non sono zuppe
hai mai giocato con il pupazzo?
Si che ho giocato e anche scherzato
joi che gusto che ho provato
guardala li che piscia
senza un pelo nella figa
guardalo li che spara
senza un pelo nel trabicolo
prendimi la borsa
fargli fare un corsa
hai mai giocato con il pupazzo?
Grattami la pancia
soffiami nella borsa
fammi fare anche a me puf puf
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Io voglio battere sulla stecca
finché non arriva sull'asse
mai non mi sposerò
finché quella ragazza non sarà mia
è lungo e stretto di spalle
non tiene su neanche il mantello
te lo giuro ragazzina
quello ti crepa questo inverno
quella violetta pallidina
presa su dal vaso adesso
voglio donarla alla mia Marietta
e al mio bene che è tutto mio
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Sono passato questa mattina
e il balcone era chiuso
io gli ho detto ciao carina
e il balcone si è spalancato
sulla più alta cima
si alza il Sole la mattina
e questa non è l'ora
di abbandonare l'amore
canta il gallo
inizia il giorno
ciao carina
mi tocca partire
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Oh che bello il castello a  Udine
oh che bella gioventù
gioventù come a Udine
non si trova in nessun posto
baciare belle ragazze
non è peccato
ne ho baciata una brutta
e il prete mi ha sgridato
mi ha dato per penitenza
di baciarla anche domani
Le ho chiesto di Sabato
se volesse fare l'amore con me
ha avuto il coraggio di rispondermi
no! no! perdio
ma in fondo alla mia anima
spero un giorno ancora
che lei possa rispondermi
si si io sono tua
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
07)Nord Sud (feat. E.l.f.o.)
Monti mari laghi fiumi e fontane
strade dove pare che nulla accade
freddo come il clima mite e passionale
ben venuto nel nord est dello stivale
tale e quale rude concreto e leale
Il friulano è quello che è, non è bravo a dire bugie malinconia e bestemmie, dignità e preghiere fatica, fare tutto da soli, sentirsi fuori luogo nel loro casino terra spremuta, calpestata abbandonata ,periferia italiana al centro della storie europea popolo contadino cristiano nordico di frontiera e migrante siamo vanto di stirpe germanica slava e neolatina, il friulano che sa chi è non ha paura del diverso che si avvicina abbiamo vino , villotte, fogolar e buona cucina
voi intenderete  il nostro modo di parlar e di tacere
vivrete ricordi dal calore umano nelle osterie a bere friulano
siamo laboriosi ma quando festeggiamo festeggiamo!
Noi t'aspettiamo
t'aspettiamo!
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza
tra
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza.
Vengo da un luogo dove il cielo ha il colore del mare
dove alla fine di un tramonto cominci a volare,
dove un pensiero più veloce forte a generare
qualcosa di speciale d'irreale.
Vengo da sud Se vedi persone che si abbracciano ti sembrerà stano ma si salutano così
vengo da sud io vengo da sud io vengo da sud
Non collegare il sud a mafia e criminalità perché ormai nel mondo non ha più identità hanno sporcato tutti questi mafiosi a noi ci fanno schifo senza nessuna scusa abbiamo posti idilliaci siamo in po' romantici scaramantici al punto giusto
in tante cose identici col gusto ma siamo unici veniamo da sud.
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza
tra
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza.
08)Starting from zero (feat. Navid Freedom, Laurence, Sah Bless)
Non sono uno di quei tipi che hanno vissuto nella nobiltà un’ardua vita mi ha reso più forte di quanto non lo sia mai stato scrivo le mie canzoni in tal modo che la mia voce esser sentita non faccio quello che faccio solo per assaporare la terra la vita è un mistero, perché la rendi così difficile fomentare il tuo ego ti porterà al punto di partenza se fossi stato ricco che cosa faresti se fossi stato ricco saresti solo la metà di te impari ad essere distaccato dalle cose che hai oggi esse sono tue, domani potresti essere morto impari come batterti per un letto o del pane si puoi costruire un castello senza una terra o della sabbia ci vuole molto coraggio per emergere da questo mondo rende i tuoi sogni realizzabili in un mondo così freddo il meno dell’uno per cento non può capire il novantanove il futuro del domani dovrà trovare la pace nella vita Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te
Mi hanno detto che il mondo cambia ma il mondo non si modifica è la gente cambia dove è l'alba del sole? nasce sempre nello stesso posto il sole si muove nella stessa direzione ma senza mai tornare indietro mentre chi era ricco ieri potrebbe essere povero oggi chi era povero ieri potrebbe diventare ricco oggi ci sono molti che rovinano facendo cose cattive agli altri dobbiamo migliorare le nostre vite per stare nel bene ci sono alcune persone che quando hanno finito di rovinare le tue cose iniziano a rovinare la vita di altri quando esci cerca di capire chi è buono guardati dalle persone cattive cosa faranno non lo saprai cosa diranno non lo capirai non sono in pace finché penso alla mia povertà è una malattia perché non ti permette di ottenere ciò che desideri nessuno fa compagnia al ricco che è diventato povero fai attenzione perché ieri avevi soldi ora sei povero Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te Il significato della esistenza lo annusa chi è senza soldi a casa lamentarsi non serve la cinghia è più stretta ma è una fase gli avari sono ricchi di rimorsi e di schiavi ma poveri di amici e di pace una idea non ti sfama ma un genio non nasce nella bambagia se non vediamo una strada la faremo una porta chiusa la sfonderemo non puoi conoscere il mondo se il tuo orizzonte è il prato del vicino quando sei malinconico ti sembra che Dio si addormentato ma per dirla con filosofia di quello che c'è non manca proprio nulla senza soldi ma in quei mesi non mi sentivo umiliato tutto quello che ho passato per il diktat della mia espressione di libertà meglio fare invidia che non pietà, se hai sbagliato è perché hai fatto i soldi bisogna saperli spendere, risparmiare per farli rendere tutti i miliardari che guardi cantare come cicale in passato erano formica che non riusciva a mettere via niente la difficoltà da sapore per aggiustare il tuo peggio in meglio ma dimmi quanto vale la fede nella tua luce interiore? Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te
09)Gyal wine (feat. Slimmo Eadafyah)
mi piacciono le donne che ballano quelle che quando muovono il culo tutti le guardano quelle che hanno molti uomini che le pretendono ma non si concedono a nessuno all 'inizio sexy ed eleganti come una boutique loro ti fanno vedere le mutande piegandosi un poco il loro culo va in alto quando vibra sulla musica questa danza è la vita che ti chiama subito ragazza io ti voglio per molleggiare e ciò causa un guaio ti fa guardare da ogni uomo per quanto sei sexy fa gettare i soldi a terra dagli uomini io amo il tuo modo di ballare e twerkare il tuo "paraurti" è pesante fa scuotere tutta la terra ragazza il tuo girare fa schizzare via la gonna ti dico mi fa qualche volta svegliare ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio vedere le ragazze che ballano ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio io voglio le ragazze che ballano
la ragazza muove il suo corpo in modo sexy tu ci vai vicino le ragazze americane mi vogliono le ragazze guyanesi mi chiamano le ragazze italiane le seguono amano le ragazze giamaicane la ragazza fa un ballo sexy si muove così bene che blocca il traffico gli amori nella dancehall nascono non farti vedere da solo facciamo rumore quando si muovono loro tutti iniziano a creare un cerchio rapidamente mi sembra di essere in jamaica come a montegobay dove le dancehall queen fanno muovere una isola un party che non si ferma neanche al mattino eros carisma e moda è lei
ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio vedere le ragazze che ballano ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio io voglio le ragazze che ballano
10)So powerful (feat. Navid Freedom & Jamal Corrie)
Quando apro la porta mi rivedo Mi allontano da quello che sono stato Come una candela che si accende sempre di più Forse diventerà più emozionata Uomini senza ideali nel buio senza fanali Senza trovarci un perché la vita sta in stand by Vedi la verità con i tuoi occhi Senti come ci sentiamo su questo pianeta Che destino magro che abbiamo Se non troviamo noi stessi Setacciamo nei fondi Per stemperare quello che siamo Delle creature che per ora nel nostro universo sono uniche Il suono delle stelle è più vicino al limite La meraviglia di essere vivi inizia nella solitudine Un motto nasce dalla compassione per la gentaglia Se ci raccontiamo bugie cadiamo nel tranello Qua siamo tutti fratelli di una travagliata banda Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra Di recente un riflusso di accettazione a cui attingere Ma senza dissolvere le differenze qui L'amore favorisce il nostro desiderio di incontrarci Fidarci e guardare assieme il sole a nascere Il suono di un mulo che si blocca nel fango Per tanti è caldo per altri è freddo Una verità che i nostri occhi vedono Per tanti è bella e per tanti è brutta Siamo tutti connessi grazie al progresso Sul piano spirituale dovremmo fare lo stesso Avere compassione per ogni persona è l'interesse Un bocciolo di umanità piano piano matura Se l’amore per l’umanità è il suo scopo Vedi come si può creare il paradiso Per un mondo che possa migliorare Ciò che dai rimarrà per sempre Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra
11)No borders (feat. Psaicopat, Eve E, Lara)
Ci tengono divisi su questo mondo, a causa dei confini guerra, droghe e soldi, io viaggio sotto un arcobaleno sotto la Luna attraverso ogni campo. Gli esseri umani sono ciechi, mi è già chiaro che la maggior parte qui delira, noi siamo quelli che cantano l'Amore eterno per ogni bambino. Trovo che gli unici confini che ancora abbiamo sono nella nostra testa e ancora peggio nello stomaco , cosa ti devo dire? Mi pongo domande , è lo stesso cielo sotto il quale dormiamo? Sono così emozionato, andiamo liberi per ogni spiaggia , orme sulla sabbia anche se non siamo conosciuti , Camminiamo liberamente su qualsiasi spiaggia.
Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori Mi sento parte della famiglia umana in un mondo senza confini non abbasso mai i miei occhi sulla strada, guardo fisso l'orizzonte dei pensieri, muri di indifferenza, mattoni di egoismo, malta di destini dolcezza e tristezza mattino lontano sono stufo di stare in piedi il confine che ti passa dentro l'anima quello più pericoloso voglio essere opportunità, la mano che tocca la tua senza in mezzo un reticolato sono partito con l'essenziale nel cuore quello che era di troppo l'ho lasciato fuori, abbandonato l'idea di una frontiera, la utopia tiene un passo silenzioso l'amore non ha passaporto guarda oltre il tuo sguardo, stupido Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori Dove una linea disegna un confine io prendo il volo, prendo il volo perché la terra a ogni mio passo profuma di me, profuma di te hai smesso di aspettare ora scappi prendi il volo, prendi il volo nostra è la colpa, tuo il sangue il confine siamo noi. Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori 12)Blessings from above (feat. Zewdi)
Io, Penso di averlo capito questo è l'umore giusto, l'atmosfera giusta Lo senti, vero? splende, è sopra, è dentro di te! Non smettere di sorridere Fidati di chi sei e inizia a credere e inizia a credere So che la strada è dura ma mai e poi mai, affrettiamola Quindi, vivi la tua vita e tutto andrà bene
Ascolta la tua anima Dove splende il sole wo oh oh oh oh Benedizioni dall'alto (dall'alto) So che arriveranno in tempo Sono benedizioni che ci avvolgono quando gli occhi all interno si rivolgono i paesi sono cosi lontani, pare che dormano tra l'orizzonte dove le nostre nubi si perdono mani intrecciate monolitiche eternano gioia che scoppia pensieri che si sospendono Ti trovo in lunghi sospiri che trattengono i palpiti di un cuore in preghiera rallentano tutto è cuiete densa lungo attimo cercano i cieli che le rocce immergono il mio corpo appartiene a te o Eterno Atomo dolcezza di rugiada occhi che lacrimano Ascolta la tua anima Dove splende il sole (oh splende, guai oh oh oh oh) Benedizioni dall'alto So che arriveranno in tempo (tempo) Prega Io sono una marionetta Porto il ricordo di Te nel mondo della gente È vero amore È puro amore Aderente a un debole respiro di uomo il suono del Tuo Nome è Verità fino alla fine Ti voglio bene Madre Mille Grazie La Grazie è ovunque ora La Grazia è ovunque con noi La Grazia è ovunque ora E' con noi E' con noi
Ascolta la tua anima (la tua anima) Dove splende il sole (splende, guai oh oh oh oh) Benedizioni dall'alto (benedizioni benedizioni) So che arriveranno in tempo (tempo)
13)Praise the Almighty (feat. Mikeylous)
Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Dio è la mia guida e il mio protettore lui mi protegge da tutti questi pericoli sono circondato da molti sconosciuti sul campo di battaglia, devi essere come un ranger solitario hanno crocifisso Gesù, venduto per 30 pezzi d'argento vendettero Garvey, spararono a Bob in Giamaica hanno ucciso Malcom X e Martin Luther così ho messo la mia vita nelle mani del Padre. Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Amore così grande che mi inebria fino a perdere il respiro cuore che ascolta piange e sorride vastità che ammiro che sia: donna nera, musica vera, poesia della sera, festa che dura fino al mattino fare l'amore fino a fare un casino, applauso di chi è vicino o il silenzio di un ritiro primavera che nasce bellezza in cui mi ispiro sete che non si placa vale più d'un zaffiro una stella che non è il sole brilla con altre vicino più di mille strade per un unico cammino yo. Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Alcuni chiamano Dio in quei momenti difficili quando le cose hanno funzionato e il loro piatto ha fatto una bolla ora li inchiodano in punta di piedi e si lasciano cadere nella pozzanghera chiamano Dio per fare qualche miracolo È la felicità che viene e spezza il cuore, ti arrendi alla bellezza non troverai mai la fonte di chiarezza nel fango la Scrittura è come una fonte di ispirazione in un momento di incertezza Preghiera come fonte di ispirazione nella vita stessa.
Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio
14)It goes like this (feat. Veronique & Sanny Mc)
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Qua c'è musica che odora di buono da Alessandria ad Aquileia da quel tempo di San Marco un ballo arriva fino ai giorni nostri ritmo e parola si sposano a livello di un altra dimensione
la nostra villotta resta l'anello di questa connessione intanto che vivi fa che le tue giornate non siano tristi
muta quello che ti rende fastidioso sotto la macina di un canto a piena voce in un battibaleno non mi sento più rattristato
quasi quasi faccio una capriola anche qua sul marciapiede
in un attimo il tempo ti matura in un uomo
nascondendo la vitalità in ballo di armonica e contrabbasso
la musica ha tolto tutta la malinconia è in grado di intravedere quello che siamo in un mondo che cambia
quando canto con l'aiuto della gente che balla serena
do vita a un anniversario che non che nube che lo possa nascondere ci vediamo presto non ascoltare sempre quella solfa
la Sua parola è felice la nostra pellaccia può capirla
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Ogni mattina sotto la finestra mi sveglia l'amore
Sento l'energia positiva e un piacevole viso che non si copre con maschere non mi lascia mai sola Per questo gli voglio bene
Se sentissimo sempre frasi gentili,
Se al posto dell'odio nascessero solo fiori,
Se trovassimo la nostra strada ci basterebbe il nostro pianeta,
E la gioia si leggerebbe come le favole ai bambini..
Ricordo, come registravamo sulle cassette,
Ora ho, l'età giusta per ritagliare nuovi testi,
Guardo, il cielo, dietro le nuvole il sole ancora splende,
Ho già due ali nuove per affrontare volo del tempo.
Così un giorno realizzerò i miei sogni
so che arriverà il momento, so che comincerà,
So che arriverà quel giorno, aspetto con una nuova base e una poesia pronta.
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Se guardi oltre puoi perder le parole e
rimani li a pensare ore ore ore
ma poi ti accendi quando vieni qui
loro ti vogliono sempre così
pensa...
pensa quanto in alto andrai
non girarti è tardi per fermarti ormai lo sai non voltarti il ritmo non tradirà mai
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
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dystopia2imblr · 4 years
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Come evitare la Corruzione in The Sims 2 (Mods, programmi e cosa non fare!)
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In questo post vi spiegherò cosa fare per non corrompere il gioco. Come ormai sappiamo The Sims 2 è un gioco molto soggetto alla corruzione dei dati, che sia per una cattiva programmazione o per dei vecchi codici dimenticati e lasciati a marcire, ad ogni modo, gli anni sono passati, non potremo più avere assistenza per questo vecchio ma bellissimo titolo e l’unica cosa che possiamo fare adesso è munirci di molta pazienza ed evitare di essere noi la fiammetta che scatenerà l’incendio! 
Questi sono i sintomi più comuni:
-Bambini o toddler con un aspirazione vitalizia d’un adolescente invece di quella di crescere.
-Desideri che non corrispondono all’età d’un sim (per esempio un toddler che vuole andare ad un’appuntamento)
Ricordi o nuvolette di pensiero che presentano linee sfocate o scritte distorte e pixelate.
Ricordi che spariscono o che appaiono totalmente a random senza un minimo di senso.
Sim che spariscono.
Lotti che spariscono.
L’intero quartiere che sparisce.
Sim che perdono membri della famiglia nell’albero genealogico.
Sim che diventano ingiocabili.
Lotti che diventano ingiocabili (che non caricano).
Modalità compra e costruisci disattivata senza motivo ed inattivabile.
Il gioco crasha frequentemente o eccessivamente.
Lag, tantissimo lag.
Sim che presentano statistiche di altri sim (statistiche che non sono loro) quindi come ad esempio la personalità.
Il gioco che non parte più.
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Ecco quindi una lista di cose da non fare:
1. Non modificare, uccidere, eliminare, rendere interagibile, aggiungere in famiglia, modificare l’aspetto, i dati, il nome, o qualsiasi altra cosa i seguenti NPC:   (Alcuni NPC vengono letti dal gioco come oggetti, NON come sim e sono parte integrante del gioco, quindi se toccati vanno a compromettere dati importanti della sua struttura. Alcuni, come il Tristo Mietitore, sono universal NPC, ovvero sono UNICI nell’intero gioco. Se io per esempio aggiungo il Tristo in famiglia mentre sono a Bellavista, se cambio completamente partita lì non avrò il Tristo Mietitore essendo solamente uno NELL’INTERO GIOCO.)
 Bigfoot Bigfoot (NPC),
 l’uccellino nella gabbia, 
Padre Tempo, 
il giudice al tavolo culinario, 
il genio della lampada, 
il gatto della strega buona, quello della strega cattiva,
 la strega buona, quella cattiva e quella neutrale (gli npc), 
il Tristo Mietitore,
 Ideal Plantsim,
 Hula Zombie, 
Mrs. CrumpleBottom,
 il pinguino, 
il Tecnico di Impollinazione (l’npc che ingravida, non da confondere con il Tecnico di Impollinazione 9 di Stranizia), 
la macchinina autocomandata, 
robot (NON Servo, ma gli altri Robot creati dal tavolo per creare robot), 
Rod Humble/Mr.Humble, 
Babbo Natale, 
la puzzola, Skunk Skin (un npc utilizzato come mesh per la puzzola), 
assistente spettrale,
 template dog (non so cosa sia), 
il terapista, 
il neonato di capodanno,
 il dottore stregone (sciamano), 
big boss, 
ballerino di breakdance, 
autisti delle auto,
 danzatori del fuoco,
 cuochi,
 statue umane, 
ninja,
 l’agente pignoratore, 
assistenti sociali, 
guide turistiche, 
l’inutile ciarlatano, 
Wise Old Man (non so il nome in italiano ma è il saggio del villaggio Takemizu), 
i receptionist degli hotel, 
 Edward Dregg (il capitano fantasma dell’isola Twikki), 
parrucchieri.
NPC CHE SI POSSONO USARE, MODIFICARE E AGGIUNGERE IN FAMIGLIA:
I Barristi
I ladri
Le Mascot Cattive (Le mucche dell’università)
Le Cheerleader
Mr. Big/The Diva (Ho lasciato il link sui nomi per farvi capire chi sono)
I disinfettatori di insetti
Conte Vampiro e Contessa Vampiro
La Zingara Sentimentale
Il Preside della Scuola Privata
Mascot (I Lama dell’università)
Le babysitter
I professori universitari
Il Tecnico (L’elettricista)
Sciattoni (Sono NPC speciali di Centro Sim)
Le tizie e i tizi che corrono nudi all’università
Big Foot (NON L’NPC BIGFOOT BIGFOOT, ma quello che potrete rendere giocabile una volta fatto amicizia con il big foot di Tre Laghi)
Il Maggiordomo
Cassieri
Cuoco/a (Quello dei dormitori e campus universitari, non quelli del ristorante)
Gli NPC che consegnano pizza, cibo cinese ed alimentari.
Coach (I coach dell’università)
Il Caposala (dei ristoranti)
Il DJ
Gli universitari dei dormitori
Downtownie (I townie di Centro Sim)
Pompieri
Giardinieri
Istruttori degli Hobby
Cameriere di casa e cameriere degli Hotel
Padrone di Casa (Degli appartamenti)
Postini
Massaggiatori/trici
Allenatore/trici di cani e gatti
Polizia
Giornalisti (Fanno visita alle attività commerciali, li riconosci perchè prendono appunti)
Townie
Turisti (Sono sim che visitano i quartieri vacanzieri, solitamente sono vestiti da turisti)
I Townie dei quartieri vacanzieri.
2. NON modificare qualsiasi file nella cartella di installazione. 
3. NON cancellare alcun sim (che sia già nel quartiere o nel contenitore delle famiglie). Puoi eliminare SOLO i sim che sono ancora nel CUS e che non hai ancora portato in nessun quartiere, neanche nel contenitore delle famiglie. (Ogni sim ha dei dati, dei riferimenti, dei sottili collegamenti che anche se non si vedono ci sono e si collegano al quartiere, a tutti i sim che conoscono quel determinato sim, ai lotti dove è stato, che ha visitato etch. Un sim eliminato esiste ancora per metà nei ricordi danneggiati di qualcuno che lo conosceva, il quale, spettegolando potrebbe farlo conoscere ad altri sim, espandendo una scia di corruzione interminabile in quanto il pettegolezzo trascina delle informazioni su dei dati corrotti, per metà mancanti.)
4. NON eliminare NESSUN file dal percorso  C:\Documents\EA Games\The Sims 2\Neighborhoods\<Hood>\Characters e dal percorso  C:\Documents\EA Games\The Sims 2\Neighborhoods\<Hood>\Lots.
5. NON mettere nel contenitore dei lotti un lotto occupato e non trasferire un lotto occupato (da una famiglia) in un’altro quartiere.  (Mettendo un lotto nel contenitore dei lotti questo si clona, quindi cosa accadrebbe se dentro ci fosse una famiglia o anche solo un singolo sim? Esatto, si clonerebbero anche loro/lui, corrompendo il quartiere, i sim che conoscevano quei sim e l’albero genealogico di quei sim.)
6. NON installare lotti occupati da famiglie scaricati su internet.  (Se ti ritrovi un sim non tuo nella tua partita, stai certo che la corruzione sarà inevitabile. Quel sim era collegato ai sim del suo creatore, aveva dei legami con loro, dei ricordi, ma tu non hai anche tutti gli altri sim di quel creatore, perciò quel sim si sarà trascinato dietro tantissimi dati incompleti e corrotti.)
7. NON usare il trucco “DeleteAllCharacters”.  (Questo trucco elimina TUTTI i sim. Ovviamente eliminandoli corrompi l’intero quartiere, il perchè esista non si sa.)
8. NON cancellare/distruggere le tombe/urne.  (Le tombe/urne non sono oggetti, ma sim veri e propri, solamente “con un altro aspetto”. Cancellandole lasci metà dei dati di quei sim e i dati corrotti si traducono in corruzione.)
9. NON spostare un lotto che ha delle tombe nel contenitore dei lotti.  (Esattamente come la spiegazione dei lotti occupati dai sim. Nel contenitore dei lotti il lotto si clona e di conseguenza anche le tombe si clonano.)
10. NON fare morire un sim che ha nel suo inventario delle tombe.  (Se il sim muore, il contenuto del suo inventario va perso per sempre: le tombe finiranno in un quartiere invisibile, ai confini del gioco, ma proprio perchè “ai confini”, il gioco leggerà ciò come se le tombe fossero state eliminate, portando corruzione.)
11. NON mettere le tombe/urne in vendita con un attività commerciale.   (Facendole le tombe clonano i dati del sim morto.)
12. NON avere troppi sim nel tuo quartiere.  (The Sims 2 ha un limite di 1000 sim che è stato aumentato a 32767 sim con l’uscita di Nightlife. Quando quel numero sarà superato, il gioco inizierà ad eliminare da solo i sim in eccesso.)
13. NON salvare la partita mentre c’è un fantasma in giro per casa.  (Se salvi il gioco mentre il fantasma è fuori dalla tomba e poi lo riapri, potresti non ritrovare più la tomba perchè il gioco legge il fantasma come il sim e non la tomba.)
14. NON rimuovere mod che ti permettono di avere più di un alieno impollinatore o più di un ideal plantsim ingravidatore.  (Questi tipi di NPC sono intoccabili, rimuovere le mod è come eliminare gli npc.)
15. NON salvare la partita mentre c’è un sim che parla al telefono.  (Quando il sim parla al telefono, il sim con cui parla si “manifesta” in modo invisibile nel lotto che stai usando, perciò è come se tu registrassi metà dei dati di quel sim nel tuo lotto.)
16. NON eliminare lavori (scaricati), indirizzi universitari (scaricati), cibo (scaricato) e qualsiasi mod generi ricordi personalizzati ad un sim.  (Queste mod generano ricordi o dati, rimuoverle è come cancellare incorrettamente dati e ricordi.)
17. NON eliminare cc genetico. Eliminare CC Default è sicuro.  (Eliminando cc genetico (occhi e pelle) elimini i dati del dna del sim che lo ha.)
18. NON resuscitare dei sim già morti in gioco. (La maggior parte dei sim morti in gioco sono CORROTTI perchè presentano dati incompleti, mancanti del tutto o vecchissimi e mai aggiornati. Usando un quartiere fixato li si può resuscitare, essendo anche quelli fixati, ma è meglio non rischiare. I morti più rischiosi da resuscitare senza quartiere fixato sono i morti nel giardino di Olive Specter, a Stranizia, i più corrotti in assoluto.)
-QUARTIERI PULITI E FIXATI
Nel caso utilizziate i quartieri già esistenti, creati dalla Maxis, una delle prime cose da fare per evitare la corruzione è usare i quartieri fixati e ripuliti messi a disposizione dei giocatori, reperibili su internet. QUI troverete una guida su come installarli, cosa sono ed i rispettivi download. I quartieri della Maxis sono già corrotti di loro, quindi è meglio utilizzare le versioni fixate.
-MODS
QUI c’è la guida nel caso non sapete come installare MOD & CC su The Sims 2.
No Auto Urn Clean up - Questa mod è davvero utile e gioca un ruolo importante nelle nostre partite. Quando un sim è nemico con un’altro sim e l’urna di questo sim è presente nel lotto, questo sim terrà a distruggerla per puro odio. Dato che già di per se’ distruggere una tomba corrompe il gioco, pensate cosa comporta pulirne le ceneri, che dal gioco è visto proprio come eliminare una tomba in modalità compra. Questa mod non ferma i tuoi sim dal distruggere le urne ma fa sì che non ne puliscano le ceneri dopo. A maggior ragione però è meglio NON fare mai distruggere un’urna ai sim, per tenere le urne al sicuro trasferiscile in un lotto comunitario che funge da cimitero.
Smart EP Check - A prima vista può sembrare una mod davvero inutile, quando non è così. Di per se’ non è una mod anti-corruzione ma è FONDAMENTALE per fare funzionare tantissime mod. Se riscontrate errori o crash improvvisi senza motivo, questa mod può fixarli.
Creature Fixes - Questa mod fixa i comportamenti dei sim non-umani (vampiri, licantropi, vegesims, zombie etch) ed elimina azioni che corrompono all’istante il gioco. Ad esempio un npc vampiro di Centro Sim spesso morde ANCHE altri npc. E’ solito che capiti che questo npc morda Mrs.Crumblebottom e questo causa la corruzione istantanea del gioco essendo Mrs,Crumblebottom un npc intoccabile. Questa mod BLOCCA quest’azione. Stra consigliata, mi è già successo ed il gioco mi si è corrotto all’istante.
FFS “Batbox” Lot Debugger - Di per se’ non è una mod anti-corruzione e non è assolutamente obbligatorio averla ma aiuta a fixare vari problemi all’interno del gioco durante la partita (oggetti bloccati, sim trasparenti e vari bug). Tuttavia ha all’interno opzioni di pulizia anti corruzione quindi è parecchio consigliata, personalmente non posso fare a meno di questa mod usandola praticamente ogni 2x3.
No Corrupted Death Memory - Questa mod reindirizza correttamente l’id del sim morto al ricordo della sua morte. Mi spiego meglio, se un sim muore e per qualche motivo la sua morte è corrosiva o si corrompe dopo la morte ed sim morto sparisce completamente dal gioco, questa mod fa sì che il ricordo dei sim conoscenti sulla sua morte non si corrompa con il sim e non si sparga tramite pettegolezzi.
No Unlinkage on Urnstone - Se per sbaglio elimini la tomba d’un sim e non hai alcun modo per recuperarla, questa mod ferma la corruzione portata dall’eliminazione della tomba. Ciò significa che cancellando una tomba questa mod non eliminerà i dati del sim. Elimina anche lo strano “bug” che cancella metà dei dati dei sim morti quando si trasferisce una tomba in un altro lotto. Tuttavia, avere questa mod NON SIGNIFICA che puoi eliminare le tombe.
Townie no Memory Loss - Utile sopratutto se hai un uberhood/megahood, permette di non perdere i ricordi quando cambi quartiere. Anche se non sembra una mod anti-corruzione ricordiamoci che mantenere i ricordi puliti aiuta a non corrompere il gioco.
-PROGRAMMI
simPe - Con questo programma si può davvero modificare l’intero gioco ed ogni dato legato ai nostri sim, dna, nome, relazioni, skill etch, Molto utile se si devono modificare ricordi, aggiustare alberi genealogici, relazioni, nomi, genetica e tantissime altre cose. L’unico consiglio è di seguire dei tutorial prima di usarlo.
HoodChecker - Questo programma scannerizza ogni nostro quartiere alla ricerca di errori e corruzione. Dopo avervi permesso di fare un backup del vostro quartiere potrete anche chiedere al programma di fixare da solo gli errori da lui trovati. Utile per pulire ogni tanto il vostro quartiere e tenerlo al sicuro.
Sims2Pack Clean Installer - Quando installate un file sims2pack, invece di installare il file con l’installer originale del gioco, utilizzate questo programma. Il Clean Installer vi mostra cosa c’è all’interno del sims2pack e nel caso contenga cc o mod vi lascia scegliere quali installare e quali no. Se il sims2pack è un lotto è molto utile installarlo con il Clean Installer, così da vedere se all’interno sono presenti delle tombe (causa di corruzione se installate nel proprio gioco).
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ecodelmare · 5 years
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memoria #12
Viene nei periodi festivi tutti i giorni, prende sempre i suoi paninetti integrali, 4 di solito, poi anche del pane quando ha ospiti. A volte viene accompagnata dalla figlia che è identica a lei e si fermano, anche quando viene da sola si ferma a chiacchierare e racconta di quando era giovane, del duro lavoro che faceva, dei fratelli che ha dovuto crescere e di come le cose siano cambiate, molto cambiate, ai suoi tempi era diverso.
Lei è anziana e io quando parlo con lei penso sempre che gli anziani, hanno ragione, magari sbagliano anche loro, ma hanno sempre ragione, i tempi son diversi, le persone son diverse, i rapporti son diversi ed è un luogo comune, è una banalità, ma loro lo sentono dentro per davvero, lo sentono come lacrime che scendono sulla guancia, ma invece è rassegnazione, che ormai sono anziani e nulla possono fare, pensano che nulla possono fare alla fine.
Aveva un marito, che noi chiamavamo zio, gli è successo la cosa più banale che davvero capita a tutti, la cosa più banale che possa capitarei, è morto, l'ha fatto all'improvviso.
Loro d'estate, ogni estate una sera in agosto, organizzavano una festa per i figli e i nipoti, all'aperto nel cortile, mangiavano, bevevano e ballavano, lui, un uomo allegro, una coppia allegra erano, lei lo è tutt'ora, lui dicevo, ogni volta chiedeva ai musicanti di suonar forte così che tutto il vicinato potesse sentire e ballare e poi li faceva andar per strada a suonar la taranta e anche da noi li mandava, mentre lavoravamo, lui li portava e suonavano per noi.
Poi a lui è successa quella banalissima cosa e la festa non la fanno più, però lei viene, si ferma, parla e chiacchiera con quel suo modo sereno e pacifico, il bastone e il sorriso e prende pane integrale e quando non le va di cucinare una pizza ortolana, la mangiano lei e la figlia che ha la faccia simpatica come lei.
Ieri entro in negozio e vedo una busta di carta grande con dentro tante buste di carta usate tutte ben stirate e ripiegate con ordine come se fossero state usate appena, chiedo come mai in un posto pieno di buste intonse avessimo una collezione di buste usate, noi che il pane per noi lo teniamo nei panni di cotone. I miei fratelli mi rispondono che la signora anziana simpatica era passata per portarcele tutte le buste che aveva a casa che lei prende il pane e le buste le conserva tutte, le tiene da parte e ce le riporta. che è un luogo comune, ma è peccato, è un consumo inutile e si possono tranquillamente riutilizzare.
Ha detto che se nessuno le vuole possiamo anche renincartarci dentro il pane per lei, che è banale, ma di buttarle non se la sente.
E io penso che tutti questi anziani con cui ho a che fare e che ogni giorno mi dicono cose che io mi maledico di non scrivere, il giorno in cui dovrà capitar loro quella cosa banale che capita a tutti a me banalmente dispiacerà tanto, perchè è un luogo comune, ma sarà una perdita.
Una semplicissima importante perdita.
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app-teatrodipisa · 4 years
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Il lato positivo
Certo, ci pensi che fortuna? Abbiamo giusto avuto il tempo di conoscerci, di piacerci. Poi ci è stato tolto tutto. Ci sono stati tolti gli sguardi, le carezze, i baci. Verrebbe da pensare che siamo stati sfortunati. Ma, effettivamente, lo siamo stati? Questo distacco forzato, non voluto. Nessuno è partito, siamo tutti rimasti. Nessuno s’è lasciato, ma siamo tutti soli. Vietato incontrarsi. Ognuno circondato dalle quelle quattro mura consumate dagli occhi, che le fissano come se avessero la certezza che debba apparire qualcosa, così, da un momento all’altro. 
E tutto il silenzio che una volta rincorrevamo, ora cerchiamo di colmarlo con un po’ di musica, ma all’improvviso ci rendiamo conto che l’unica musica che vorremmo, adesso, sono soltanto parole. Non serve una melodia, bastano le parole, a volte. E una di quelle volte è proprio questo momento di solitudine, che sembra eterna per tutti. Le vie delle città che hanno accolto tutti i nostri passi, d’improvviso sono vuote. Neanche una mosca. Le uniche persone che hanno il permesso di percorrerle sono le guardie, per controllare che la gente rimanga in casa. Sì, le solite guardie che credi mi stiano simpatiche perché quella volta le ho ringraziate quando ci hanno fatto passare. Sì, quella volta che eravamo insieme. Quella volta che sembra così infinitamente lontana. Probabilmente se tu mai leggessi queste righe, mi diresti che ti fanno venire il diabete; infatti non le leggerai, almeno per ora, perché gli ospedali al momento sono pieni di malati di Covid-19, e tu non troveresti posto per essere curato, dolce sconosciuto. 
Ma torniamo al punto, dunque. Siamo stati sfortunati? Non completamente. E sai perchè? Perché questa lunga pausa che non abbiamo deciso, ci rende in qualche modo più vicini. I nostri profili WhatsApp probabilmente non sono mai stati così attivi come nell’ultimo mese. La nostra chat è come se fosse il nostro scatolone di pensieri, resi concreti da lettere digitali su sfondo alternato verde e bianco. Come se sentissimo il bisogno di appuntare tutto quello che di interessante il nostro cervello elabora. E più scriviamo, più vogliamo scrivere; forse perché più ci conosciamo, più ci piacciamo, più ci uniamo. Nonostante la distanza. A volte, rileggendole, sembra che sia un solo cervello a scrivere. C’è una strana connessione. E ho notato che la senti anche tu. Quando invece è palese che i cervelli impegnati  a scrivere sono due, è perché o uno o l’altro sta cercando consiglio, perché non so com’è successo, ma c’è una silenziosa fiducia reciproca, sia intellettiva che sentimentale. Ci siamo capiti al volo, subito, da quel match del 18 febbraio, da quella canzone che avevi meticolosamente scelto per me, e azzeccato, pur non conoscendomi affatto. Un amore nato in chat e destinato a crescere in chat? Sì, almeno per ora. Ma non dobbiamo essere tristi, basta un po’ di leggera malinconia per tutto il tempo che avremmo potuto trascorrere insieme, per i baci non dati e per gli sguardi che non si sono più incrociati. Ma tu mi hai insegnato che c’è anche il lato positivo delle cose; in questa faccenda, il lato positivo sarà rincontrarci, riguardarci negli occhi, rilasciare una scarica di felicità così intensa che colpirà più di un fulmine a ciel sereno. Non avrò le lacrime agli occhi, almeno esternamente, perché potrebbe essere imbarazzante. Le terrò tutte nel lato oscuro degli occhi, così non le vedrai. Non saranno lacrime salate, ma dolci di te.
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Elogio alla regione dello stupore
La Calabria è una regione anomala, per certi versi “surreale”, che vanta numerosi primati, tra cui molte unicità. E’ la regione con il più alto tasso di disoccupazione, ma al tempo stesso ha l’aria più pulita e la biodiversità più alta in Europa. Non c’è una folle corsa al turismo, ma possiede più di 800 chilometri di costa dalle quali si ergono alte vette di montagna… da cui si può persino sciare contemplando il paesaggio. Ci sono pochissime industrie, pochi abitanti, ma una natura che regna sovrana e incontrastata… Ci sono Canyon e cascate, città millenarie e megaliti. Per non parlare del cibo: quest’anno il New York Times l’ha addirittura eletta la regione in cui si mangia meglio in Italia: non tanto per le ricette (che in realtà sono abbastanza povere) quanto per la qualità delle materie prime. Ogni anno che passa il mondo si accorge di questa regione dimenticata, e quasi timidamente cerca un approccio per nulla scontato: bisogna avere una visione del mondo un po’ particolare per amare questo posto. Bisogna saper vedere, e non guardare! Bisogna cercare tra le piccole strade dei borghi antichi, arroccati sulle colline che si affacciano sui due mari, senza paura di trovarsi proiettati in un mondo antico, ancora protetto, talvolta ingenuo, ma con tanta voglia di curiosare nel futuro. Quando ho lasciato Milano per trasferirmi qui, ho incontrato sempre il disappunto della maggior parte dei miei conoscenti, che vedevano in questo mio trasloco, una specie di fuga, di ritiro “spirituale” per scappare da un luogo frenetico e assatanato come la mia città. In realtà, non ho nulla contro Milano: ci sono nata e cresciuta, ho incontrato le persone che ancora fanno parte della mia sfera affettiva, ed è da qui che partono le mie origini. Ma la vita è breve, e il pianeta è troppo grande per circoscrivere l’esistenza ad una piccola parte di mondo. Volevo crescere i miei figli in un luogo “incantato” ma che non fosse necessariamente disconnesso dalla realtà. E volevo soprattutto rimanere in Italia… perchè, nonostante tutto, adoro questo paese! Non è stato facile ricominciare tutto da zero: inventarsi un lavoro, cercare una casa in cui crescere due bambini, entrare nella psicologia del luogo, farsi accettare dagli abitanti e al tempo stesso accettare tanti aspetti culturali che sono distanti anni luce dai miei e dalla mia visione esistenziale. Eppure, a distanza di quasi 7 anni, eccomi qui a scrivere un capitolo della mia vita che vuole elogiare, e ringraziare, questo luogo meraviglioso. C’è una frase molto bella che ho sempre cercato di fare mia: “concentrati sulle cose belle che hai, piuttosto che dedicare i tuoi pensieri a quello che non hai”. Infatti, nonostante mille difficoltà, più guardo quello che succede nel mondo, e più sono felice di vivere in questa terra. E non sono sola: sempre più persone decidono di staccarsi dal sistema dominante e optano per una scelta alternativa, fatta più di momenti e meno di cose. Chi ha fatto questa scelta come me, lo sa bene. Nel mio solo paese, in cui siamo poco più di 200, abitano personaggi che provengono dalle parti più disparate, e sembrano tutti usciti da qualche romanzo. Del resto, per vivere qui serve fantasia, amore, incanto: bisogna sapersi ancora stupire davanti alla bellezza della natura quando, in primavera, selvaggiamente, ricopre ogni centimetro di terra di fiori di ogni tipo. Bisogna riuscire a provare una sorta di riverenza quando i venti di tramontana sbraitano in inverno e riempiono i cieli di arcobaleni. Bisogna ancora riuscire ad emozionarsi quando le coppie di delfini solcano i mari e le tartarughe raggiungono l’acqua dopo che si schiudono le uova. E poi c’è il cielo… un cielo che chiunque sia passato da queste parti non può dimenticare. Tutte le declinazioni del blu si manifestano dall’alba al tramonto: persino le nuvole sembrano quelle dei cartoni animati. A volte soffici e spumose, a volte intagliate dai venti. E poi c’è il mare… onnipresente, persino dalle vette più alte dei monti. In fondo, la Calabria è una grande montagna che si tuffa in acqua: è verde, verdissima, sempre in fiore. E’ ricca di sorgenti, di fiumi e fiumare che scendono a valle a dividere i confini di ogni paesino. Il borgo in cui vivo io, è forse uno dei più vicini al mare: dall’alto di una collina, incastonata tra due fiumi che, dalle montagne, danno origine ad una vallata, ho preso la mia casa. Una classica abitazione locale, costruita con pietre di fiume, con i muri spessi quasi un metro, circondata da alberi, querce secolari, e tanto, tanto verde. All’orizzonte il mar Jonio, alle spalle le montagne, e intorno il paesino e il fiume. Ovunque si perda lo sguardo, è sempre un bel vedere. Neanche due chilometri, ed ecco la spiaggia, che per almeno sei mesi è il mio rifugio, la mia palestra, la mia meditazione, il mio referente quando si tratta di prendere decisioni importanti… il mio divertimento. Un mare speciale, pulito, popolato da pesci, cristallino, profondo… molto profondo! Un mare che conoscono ancora in pochi… e forse per questo è ancora così affascinante! Per anni mi hanno chiesto: ma come fai a stare in un posto in cui non c’è niente? Niente? Questo “niente” è tutto! E’ tutto quello per cui valga la pena essere su questo pianeta. No, non sono calabrese… nessuno dei miei parenti è calabrese, e non ho sposato neanche un calabrese. Semplicemente, questo posto mi ha rapito con la sua bellezza, con la sua ostinazione, con il suo essere tanto cruda e al tempo stesso intrisa di magia. Io l’ho scelta, l’ho affrontata, l’ho persino sfidata quando mi ha messo al bivio delle scelte che capitano solo rare volte nella vita… e sono ancora qui, felice di aver scelto quella più difficile ma più emozionante. Per questo non finirò mai di ringraziare questa terra, questo angolo di mondo ancora vero, palpitante, in cui si può ancora sognare e credere ai piccoli miracoli quotidiani. Grazie a questo mare pieno di vita, al verde dominante, alla gente del mio piccolo paesino e di quelli vicini; grazie al fiume che mi fa addormentare ogni notte e grazie a quel pezzo di terra fertile in cui coltivo i migliori ortaggi del mondo… Grazie ai profumi inebrianti della primavera, che credevo fossero un’esclusiva di qualche isola esotica, e grazie a tutta questa natura che se ne frega dell’uomo e delle sue regole e si appropria di tutto ciò che vuole.
Ginevra dell'Orso
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lavorodigital-blog · 5 years
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Quale Azienda di Network Marketing scegliere?
Scegliendo  un'azienda di Network  per prima cosa devi capire che mercato vincente scegliere.
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Successivamente scegli l'azienda più trasparente quella che ti ispira di più, perchè ne hai sentito parlare bene.
Scegli il giusto mercato
Un mercato non saturo, magari con prodotti di largo consumo che possono essere utilizzati  da tutti.
Esistono tre tipi di mercati vincenti: Salute, Ricchezza e Relazioni.
Un'azienda di Network Marketing può incorporare tutti e 3 questi fattori.
L' azienda che ho scelto io di cui te ne parlerò meglio dopo, fa parte del mercato della Salute poichè vende prodotti Biologici per il benessere delle persone.
Fa parte del mercato della Ricchezza poichè pubblicizzandola e operando nel modo giusto riuscirai a guadagnare ingenti somme.
Fa parte del mercato delle Relazioni perchè creando una rete di persone, seguendoli e portandoli alla crescita personale e nel business istaurerai con loro bellissimi rapporti.
Scegli L'azienda più trasparente
Un'ente che assicura la legalità delle azienda di Network Marketing  in Italia è Avedisco.
Le  Aziende Associate AVEDISCO che adottano il modello Multilivello  rispettano sia le norme stabilite dalla legislazione italiana, sia il  codice etico di comportamento che AVEDISCO ha redatto quasi 40 anni fa e  liberamente consultabile sul sito www.avedisco.it.
Nelle aziende di  network marketing AVEDISCO mai si verifica che gli Incaricati guadagnino  per il solo fatto di introdurre altri Incaricati nella propria  organizzazione di vendita.
In quanto punto di riferimento del settore della Vendita Diretta in  Italia, AVEDISCO ritiene di avere la responsabilità di essere parte  attiva e collaborativa per qualsiasi informazione inerente la vendita a  domicilio sia per gli utenti che per le Associazioni di Consumatori e le  Istituzioni, condannando fortemente qualsiasi forma di vendita diretta  che non rispetti l’etica commerciale e i diritti di tutte le parti  coinvolte.
Sottolineiamo inoltre che l’equivoco che associa il Multilevel Marketing  alle vendite piramidali genera gravi danni in termini di reputazione  alle aziende di Vendita Multilivello ed in modo particolare ai loro  collaboratori con pesanti conseguenze di carattere economico e  occupazionale.
Ricapitolando per scegliere il network più adatta a te controlla questi punti:
1 - Prodotti
I prodotti devono essere di alta qualità destinati a un consumo di massa, solo così potrai avere fatturati costanti. Ovviamente tu che inizi devi essere il primo a testarli.
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Controlla che l'azienda abbia sedi in italia, altrimenti per questioni fiscali potresti avere problemi più avanti, se l'azienda è italiana meglio ancora. Se l'azienda fa parte di avedisco vai sul sicuro anche se ci sono azienda serie che non fanno parte di avedisco.
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Il piano compensi deve essere chiaro semplice, per poterlo spiegare a tutti e sopratutto meritocratico
4 - Supporti alla tua Attività
La cosa più importante è il supporto, che parte del tuo sponsor cioè la persona che ti iscrive, e continua con la'azienda. Quindi meeting, corsi di formazione e eventi che non devono avere lo scopo di lucro ma di far crescere e migliorare tutta la rete dell'azienda.
 Se vuoi saperne di più  scrivimi sarò a tua completa disposizione.
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#legalità #avedisco #mercatoimmortale
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paoloxl · 5 years
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Per la morte di Stefano Cucchi condannati a 12 anni di reclusione i due carabinieri picchiatori. Punito per falso il militare testimone delle torture e il maresciallo che ha coperto i depistaggi. La verità dieci anni dopo. Ma Salvini non chiede scusa
Dodici anni ai due carabinieri, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, che pestarono Stefano Cucchi la notte del 16 ottobre di dieci anni fa dando inizio a un calvario che si concluse con la morte sei giorni dopo, all’alba del 22 ottobre in letto d’ospedale, “repartino” penitenziario. Tre anni e otto mesi al maresciallo che organizzò i depistaggi e gestì «la linea dell’Arma» (parole sue, di Roberto Mandolini, condannato anche a 5 anni di interdizione.
Stefano Cucchi fu pestato da due carabinieri. Ad ucciderlo sono stati loro. E’ la verità processuale di primo grado sancita dalla Corte d’assise di Roma pronunciata attraverso una sentenza di tre pagine lette nell’aula bunker del carcere capitolino di Rebibbia, dal presidente della Corte d’Assise. Tra 90 giorni le motivazioni. Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, i carabinieri della stazione Appia che durante il fotosegnalamento picchiarono Stefano, arrestato per droga, tanto violentemente da portarlo una settimana dopo alla morte. Sono stati condannati ciascuno a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. La stessa accusa cade invece per Francesco Tedesco, l’imputato che nel 2018 decise di parlare e di raccontare quanto aveva visto nella caserma Casilina, dove ci fu il pestaggio. Tedesco è stato comunque condannato a due anni e mezzo per l’accusa di falso. Restano le responsabilità del maresciallo Roberto Mandolini per la falsificazione del verbale di arresto, condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. Per Tedesco, Mandolini e Vincenzo Nicolardi, il quinto militare imputato, la contestazione di calunnia è stata riqualificata in falsa testimonianza. Una verità oggi più forte perché in pochi minuti è diventata doppia. Quasi in contemporanea, è stato definito in Appello, per la terza volta, il processo che vedeva imputati cinque medici: per quattro è stato dichiarata la prescrizione del reato di omicidio colposo e il quinto è stato invece assolto.
In una bolgia di telecamere, di fronte ai giudici dopo la lettura della sentenza, Ilaria Cucchi si è stretta commossa in un abbraccio ai suoi genitori, Rita e Giovanni, e al legale Fabio Anselmo. Con loro, fin dal 2009, la sorella di Stefano ha percorso la lunga strada processuale che li ha portati al verdetto. «Mio fratello è stato ucciso, questo lo sapevamo e lo ripetiamo da dieci anni. Forse ora potrà risposare in pace», ha detto con gli occhi lucidi. Per la mamma sono stati «anni di dolore e di processi non veri». Anche per Francesco Tedesco, unico imputato in aula, rimasto impassibile di fronte alla lettura della sentenza nonostante la tensione si leggesse sul suo volto, «è finito un incubo». Dopo qualche minuto è arrivata anche la voce ufficiale dell’Arma. «Abbiamo manifestato in più occasioni il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia – ha detto il comandante generale Giovanni Nistri – un dolore che oggi è ancora più intenso dopo la sentenza di primo grado della Corte d’Assise di Roma che definisce le responsabilità di alcuni carabinieri venuti meno al loro dovere, con ciò disattendendo i valori fondanti dell’Istituzione». Una frattura che forse proprio oggi, nel giorno della dura sentenza per alcuni esponenti dell’Arma, viene ricucita con un gesto semplice in pochi istanti. Un carabiniere si avvicina a Ilaria per baciarle la mano – un episodio molto enfatizzato dai giornali “normali” – quasi per chiederle scusa, viene scritto, a nome di un’intera istituzione. «Chi sbaglia paga e doppiamente se porti la divisa – ha detto – quei due colleghi hanno infangato 200 anni di storia». Ma da 200 anni sono troppi gli episodi di malapolizia al punto che un’associazione, Acad, sempre presente nelle udienze e nelle campagna per verità e giustizia, ha istituito da quasi sei anni un numero verde per la loro segnalazione in tempo reale. Sarebbe sbagliato pensare che, senza una vera legge contro la tortura, senza codici alfanumerici sulle giubbe di chi agisce travisato, senza una formazione del personale ai valori costituzionali e al rispetto dei diritti umani, senza diritti sindacali spendibili, si possa ristabilire l’armonia tra società e lavoratori in divisa. Uno dei supertestimoni di questa storia, Riccardo Casamassima, lamenta da mesi il mobbing da parte dell’Arma e su fb, dopo la sentenza scrive così: La giustizia è arrivata .. Siamo arrivati a questo risultato tutti insieme con tutta la gente che ci ha sostenuto …con i nostri avvocati Serena Gasperini Daniele Fabrizi Fabio Anselmo. Oggi il mio pensiero va a tutte quelle famiglie che cercano la verità per i loro cari…. Va al poliziotto Antonino Agostino ammazzato dalla mafia.
Ad Attilio Manca, A Marco Vannini Serena Mollicone. Giuseppe Uva . Marcello Lonzi.
Al marinaio Nasta a tutti e sono tanti . Spero di ritornare a fare il mio lavoro e sono fiducioso nelle decisioni del Comandante Nistri. Riposa Stefano …riposa in pace frate..».
Probabilmente mastica amaro Giovanardi Carlo, ex carabiniere, poi ex ministro, girovago nella diaspora democristiano ma sempre nell’ambito del centrodestra. Il suo nome è legato alla legge proibizionista in gran parte anticostituzionale che ha riempito le galere ed è uno degli ingredienti del mix che ha ucciso, tra gli altri, Stefano Cucchi contro il quale lo statista s’è più volte scagliato provando a costruire una narrazione alternativa su una morte dovuta alla sua presunta sieropositività o alla sua magrezza dovuta sempre allo stile di vita. E’ convinto di avere «sempre detto la verità, ha fatto riferimento ad atti giudiziari, ha sempre usato un linguaggio temperato, moderato, senza mai offendere nessuno». La verità «emergerà solo col verdetto definitivo». E niente scuse. «Per cosa?».
«Dieci anni sono tanti per avere una piccola giustizia, anche se questa ora è al I° grado di giudizio – scrive su fb Lino Aldrovandi, il papà di Federico – E tu Ilaria insieme ai tuoi genitori siete stati forti e grandi.  Quel che succede dice la canzone, è nelle mani del destino, ma non sempre è così. Sono gli uomini, ognuno nel proprio ruolo, che fanno e che faranno sempre la differenza, e che magari non accetteranno mai l’orrore criminale di altri. Ma c’è ancora tanto per crescere in questo sistema malato, per garantire quella piccola giustizia a tutti, anche agli ultimi. Buona notte Federico. Buona notte Stefano…  Buona notte… con un abbraccio tutto particolare, intriso di dolcezza, a Rita, a Giovanni e a Ilaria, con un pensiero fisso di amore, rivolto al cielo, ai nostri ragazzi uccisi, colpevoli di niente. Nient’altro».
«È finito un incubo», dice Francesco Tedesco, il carabiniere assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. «Spero che questa sentenza cominci a far togliere la divisa a chi non la merita – fa sapere il padre di Riccardo Magherini, morto mentre subiva un violento fermo da parte di carabinieri – via subito la divisa per i condannati. I capi inizino subito a dare l’esempio». «Le mele marce vanno cacciate subito- continua Guido Magherini – noi siamo delusi, ma il fatto che hanno accolto l’ammissibilità del nostro ricorso è già tanto. Sappiamo che i tempi sono lunghi e siamo fiduciosi». I suoi legali hanno infatti presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo dopo che i giudici della quarta sezione penale della Corte di Cassazione, nel novembre del 2018, avevano assolto i tre carabinieri accusati di omicidio colposo e condannati nei primi due gradi di giudizio a 7 e 8 mesi, disponendo l’annullamento della sentenza d’appello perché «il fatto non costituisce reato». «Noi abbiamo trovato un muro di gomma – conclude il papà di Magherini – ma la IV sezione della Cassazione ce l’ho sempre negli occhi».
Qui il muro di gomma è caduto ma ci sono voluti anni dieci anni, 23 giorni e nove ore, per arrivare di nuovo in aula bunker a Rebibbia, la stessa location del primo processo, quello farlocco che escluse a priori ogni responsabilità dei militari dell’Arma, assolta a priori dal governo Berlusconi, di cui facevano parte Giovanardi e La Russa. Ma il teorema cucito addosso a tre uomini della penitenziaria aveva le gambe corte e ora quegli agenti sono tra le parti civili assieme alla famiglia Cucchi.
A dicembre 2017 l’avvio di questo Cucchi-bis con i carabinieri finalmente nell’occhio del ciclone grazie ad alcuni carabinieri supertestimoni a cui, nell’ottobre 2018, si aggiunse uno dei tre colleghi imputati per il pestaggio. Si tratta di Francesco Tedesco che raccontò sia la scena del pestaggio da teppisti, come lo definirà il pm Musarò, sia le pressioni del suo maresciallo a seguire «la linea dell’Arma», regista dei primi pestaggi e artefice del clima da far west di quel periodo nel quartiere in cui si verificò l’arresto di Stefano Cucchi. Mandolini, s’è detto nel processo, premeva per realizzare il massimo degli arresti per mettersi in buona luce con i suoi superiori. Dalle rivelazioni di Tedesco è partita una indagine parallela che ha portato all’apertura di un processo specifico per i depistaggi con 8 tra carabinieri e alti ufficiali fra gli imputati.
Con la statura morale per cui è noto nel mondo nemmeno Salvini chiederà scusa: «Scuse? Perchè, io ho ucciso qualcuno? Ho invitato la sorella al Viminale, in Italia chi sbaglia, paga. Però non posso chiedere scusa per eventuali errori altrui». «Ma io devo chiedere scusa anche per il buco dell’ozono?». Per quello no ma per le offese a Ilaria un essere umano ci farebbe un pensiero. Salvini è lo stesso che, quando finalmente fu chiaro che i carabinieri c’entravano, eccome, con la morte di Stefano, si permise di dire a Ilaria che si sarebbe dovuta vergognare, che certi suoi post gli facevano schifo. No, non chiederà scusa. E probabilmente non è così importante. Sarebbe meglio se pezzi di società riescano a disintossicarsi dalla fantomatica emergenza sicurezza, se la solidarietà riuscisse a prendere il posto del razzismo e della paura, se il superamento del proibizionismo tagliasse il Pil delle narcomafie e smorzasse le ambizioni di far west in certi ambienti di politica e forze armate.
In questi anni c’è stata la fila di politici che si sono messi in fila per un selfie con Ilaria Cucchi, senza comportamenti conseguenti, altri si sono fatti i selfie con i vertici di polizia e carabinieri sotto la dettatura dei quali sembra essere scritta la pessima legge sulla tortura (governava il pd, ricordiamolo quando mai lo dovessimo credere un “porto sicuro”) stigmatizzata dalla stessa Corte europea per i diritti umani.
Sette processi, tre inchieste, due pronunciamenti della Cassazione. Cucchi è una delle tante vittime di abusi di polizia come Giuseppe Uva, Michele Ferrulli, Dino Budroni, Carlo Giuliano, Massimo Casalnuovo e Federico Aldrovandi. La complessità della sua vicenda lo rende anche simbolo della battaglia per i diritti umani dei carcerati e contro ogni sopruso del potere sugli ultimi. Una battaglia che non si può sdraiare sugli allori di una sentenza di primo grado.
Le tappe della vicenda
– 15 ottobre 2009: Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri al Parco degli Acquedotti a Roma perchè trovato in possesso alcuni grammi di droga. Cucchi viene portato nelle celle di sicurezza di una caserma dei carabinieri. – 16 ottobre 2009: Stefano appare all’udienza di convalida del fermo con ematomi e difficoltà a camminare. Parla a stento: una registrazione diffusa successivamente testimonierà dello stato di Cucchi all’udienza. L’arresto è convalidato e Cucchi viene portato a Regina Coeli. – 22 ottobre 2009: Cucchi, dopo una settimana di detenzione, muore nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini. Inizia la battaglia giudiziaria della famiglia che una settimana dopo diffonde alcune foto choc del cadavere in obitorio che mostrano ematomi e segni ‘sospettì. – 25 gennaio 2011: vanno a processo sei medici e tre infermieri del Sandro Pertini e tre guardie carcerarie. – 5 giugno 2013: Vengono condannati quattro medici del Pertini. Assolti gli infermieri e le guardie carcerarie. – 31 ottobre 2014: In appello tutti i medici vengono assolti. – gennaio 2015: viene aperta l’inchiesta bis dopo che la Corte d’appello trasmette gli atti in procura per nuove indagini. – settembre 2015: i carabinieri entrano per la prima volta nell’inchiesta: 5 vengono indagati. – dicembre 2015 La Cassazione annulla con rinvio l’assoluzione dei 5 medici del Pertini. Vengono nuovamente assolti nel 2016 ma la Procura ricorre in Cassazione che dispone un nuovo processo d’Appello. – gennaio 2017: la Procura di Roma chiude l’inchiesta bis quella per la quale sono ora a processo 5 carabinieri. Nel luglio 2017 vengono rinviati a giudizio: Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità. Tedesco è accusato anche di falso e calunnia insieme con il maresciallo Roberto Mandolini, mentre della sola calunnia risponde il militare Vincenzo Nicolardi. – 11 ottobre 2018: il pm Giovanni Musarò rivela che l’imputato Francesco Tedesco per la prima volta parla di un pestaggio subito da Cucchi da parte dei colleghi Di Berardo e D’Alessandro. Le indagini sul pestaggio erano state riaperte grazie alle parole di un altro carabiniere, Riccardo Casamassima. Nel corso del processo emergono anche presunti depistaggi con la sparizione o l’alterazione di documenti di servizio. Si apre l’inchiesta. – 16 luglio 2019: Nell’ambito dell’inchiesta sui depistaggi vengono rinviati a giudizio il generale Alessandro Casarsa e altri 7 carabinieri tra cui Lorenzo Sabatino, all’epoca dei fatti comandante del reparto operativo di Roma. Il processo inizierà a novembre. – 3 ottobre 2019: il pm chiede la condanna a 18 anni per i due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro accusati del pestaggio che viene, per la prima volta, associato alla morte di Cucchi.
Checchino Antonini
da Popoff
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Stefano Cucchi è stato ucciso. Condannati i due carabinieri
Dodici anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Pene per falso agli altri due militari. Sentenza anche per i medici: reato in prescrizione, responsabili solo civilmente.
Quando il presidente della prima Corte d’Assise di Roma, Vincenzo Capozza, finisce di leggere la sentenza che condanna per omicidio preterintenzionale Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, i due carabinieri che la notte del 15 ottobre 2009 pestarono Stefano Cucchi spezzandogli la schiena, ci si sarebbe potuto aspettare di sentire, nell’aula bunker di Rebibbia, un qualche suono di giubilo. E invece no: com’è nello stile di Rita Calore, di Giovanni e Ilaria Cucchi, e dell’avvocato Fabio Anselmo, non una parola, non un gesto, e neppure un sorriso. Solo lacrime, a sciogliere la tensione di questi lunghissimi anni. E il pensiero di Stefano nei loro occhi.
IL PM GIOVANNI MUSARÒ – stesso rigore, stesso comportamento – aveva chiesto 18 anni di carcere per i due militari che non erano presenti in aula. Il collegio giudicante, composto anche di giudici popolari, li ha invece condannati a 12 anni, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento pecuniario della famiglia Cucchi da stabilirsi in sede civile. Assolto dall’omicidio preterintenzionale, «per non aver commesso il fatto», il carabiniere Francesco Tedesco (presente in aula), l’imputato che nel corso del processo bis è diventato il testimone chiave del pestaggio e l’accusatore dei suoi due colleghi, condannato però per falso a due anni e sei mesi di reclusione. Secondo questo primo grado di giudizio, anche se ha compilato un falso verbale, non è lui ad aver orchestrato il depistaggio.
Diversa la posizione del maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti comandante della stazione Appia, condannato per falso a 3 anni e 8 mesi di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per 5 anni. Entrambi, Tedesco e Mandolini, sono stati invece assolti dall’accusa di calunnia, reato andato in prescrizione e perciò riqualificato in falsa testimonianza. Entrambi però dovranno risarcire i tre agenti penitenziari che hanno subito il primo processo e che ieri erano seduti nei banchi in attesa della sentenza. Infine assolto il carabiniere Vincenzo Nicolardi, accusato di calunnia, perché «il fatto non costituisce reato».
ENTRO 90 GIORNI si avranno le motivazioni della sentenza. E forse allora capiremo se è vero quanto sostenuto da uno dei legali di parte civile, l’avvocato Stefano Maccioni, che ha accolto con sollievo la sentenza arrivata da piazzale Clodio pochi minuti prima della condanna per omicidio preterintenzionale dei due carabinieri. A qualche chilometro di distanza, infatti, la Corte d’assise d’Appello presieduta da Tommaso Picazio ha giudicato i cinque medici dell’ospedale Pertini, dove Stefano Cucchi morì una settimana dopo il pestaggio, assolvendo «per non aver commesso il fatto» solo la dottoressa Stefania Corbi (era in ferie nei due giorni precedenti la morte del ragazzo) mentre ha stabilito per il primario del Reparto di medicina protetta, Aldo Fierro, e per gli altri tre medici, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo, il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Erano accusati di omicidio colposo e i giudici hanno comunque confermato la responsabilità civile dei quattro sanitari, da stabilirsi in separata sede, nei confronti dell’unica parte civile rimasta in quel processo, il Comune di Roma. Secondo l’avvocato Maccioni, questa sentenza dimostra una volta di più «che sussiste ed è evidente il nesso causale tra le percosse e la morte».
Evidentemente se ne è convinta anche la Corte. E ora, quando la selva di fotografi si fa intorno alla famiglia Cucchi, Ilaria si rivolge al suo avvocato e compagno, Fabio Anselmo: «Forse ora Stefano potrà risposare in pace», dice. «Ci sono voluti dieci anni e chi è stato al nostro fianco ogni giorno sa benissimo quanta strada abbiamo dovuto fare». Anche il padre Giovanni e la madre Rita ricambiano gli abbracci, e asciugano le lacrime. «Ringraziamo tutti quelli che non ci hanno abbandonato». Il loro pensiero va in particolare ai magistrati Pignatone e Musarò, al carabiniere Riccardo Casamassima, che era in aula, e alla moglie Maria Rosati (tra i primi a rompere il muro di omertà), «per tutto quello che stanno passando». «Grazie anche a Tedesco che, seppur in ritardo – puntualizza Giovanni Cucchi – ha permesso il corso della giustizia».
È a questo punto che un carabiniere in servizio nell’aula bunker di Rebibbia, un volto conosciuto a chi ha seguito tutte le udienze, si avvicina a Ilaria e le bacia la mano: «Finalmente dopo tutti questi anni è stata fatta giustizia», dice accompagnando i genitori Cucchi fuori, lontano dai microfoni.
E, COME HANNO FATTO in aula in tanti, a cominciare dal Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, anche a chilometri di distanza c’è chi si stringe idealmente a loro. «Questa sentenza rende giustizia anche per quelli che non sono riusciti ad ottenerla», commenta Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi. Il mondo della politica invece come al solito si spacca: si congratulano tra gli altri il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro Luigi Di Maio e molti esponenti della sinistra, mentre Matteo Salvini, che più volte ha attaccato Ilaria, si è rifiutato di chiedere scusa: «Se qualcuno ha usato violenza, ha sbagliato e pagherà ma questo dimostra che la droga fa male. Io combatto la droga sempre e comunque». Polemiche che Giovanni Cucchi rifiuta di commentare: «Nessuno ci restituisce Stefano ma questa sentenza farà luce su tutto il resto».
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