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sandnerd · 1 year ago
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L'attacco dei giganti - Ep 89 - Peccatori
Eh lo so. Avevo detto "Nei prossimi giorni", eppure ho lasciato passare i mesi, e d'un tratto da che era marzo siamo a novembre, ed ho tranquillamente lasciato arrivare la fine della serie senza aver commentato il penultimo episodio. Ma ciò mi permette di rinfrescarmi la memoria per poter al meglio seguire la fine della fine, l'ultima puntata, l'ultima con la U maiuscola, quella finale, non so se si è capito, ma è la fine, chiaro? Lo scorso episodio è stato letteralmente una pioggia di emozioni, un temporale, un diluvio universale, e tutti i fazzoletti che avevo in casa non sono bastati a placarlo, e tutt'ora rileggendo il mio commento il pianto minacciava di tornare. Ma non possiamo cincischiare con fazzoletti e metafore, abbiamo un lavoro da fare, ossia commentare il penultimo episodio della terza parte della stagione finale dell'attacco dei giganti. E andiamo.
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I nostri eroi sono distrutti dal dolore per il sacrificio di Hange, nessuno spiccica una parola, anche Pieck (ciau Pieck!) che in fin dei conti Hange l'ha conosciuta tipo due giorni prima, capisce quanto è grave l'atmosfera e che non è il caso di disturbarla. Armin intanto fa la conta dei danni causati da quel figlio di buon padre di Flock, che francamente se ci avesse lasciato due episodi fa sarebbe stato meglio, perchè infatti il serbatoio s'è potuto riempire solo a metà e Ymir sola sa se arriveranno a Salta. Ma abbiamo con noi Onyankopon, che dichiara che porterà i nostri eroi a destinazione dovesse costargli la vita; Onyankopon, veramente sei un tenerone, ma se la benzina finisce non è che tu possa fare molto eh. A meno che il velivolo non si possa alimentare a sputo, in quel caso saremmo a cavallo. Ma s'apprezza comunque l'impegno. E conclude dicendo che adesso grava su Armin la responsabilità di risolvere la situazione, tutti quanti contano su di lui. Quasi quasi la vedo la risposta di Armin, "Grazie mille Onyankopon, adesso sì che sono sereno, mi ci voleva questo peso per alleggerire il nervosismo, sei un amico". E facciamolo sto piano.
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Mettiamo di sottofondo la musica di Mission Impossible e torniamo a fare i disegnini col gesso trovato chissà dove, saremo anche in emergenza mondiale, ma un pezzo di gesso per fare i disegnini c'è sempre. Bersaglio della missione è Eren, che ora come ora si è digievoluto in una sorta di cupolone di ossa, o per dirla con le sempiterne parole amorevoli di Levi, in un grosso insetto. Logica vuole che colui che comanda l'ammasso di ossa sia nella collottola della struttura, sono 4 stagioni e passa che tagliamo collottole, ormai me le sogno la notte. Ed invece no, perchè il boss finale deve essere overpower, e se ricordiamo bene, Eren ha inglobato il gigante martello, che ha la squisitissima capacità di spostare la propria coscienza dove cacchio je pare, può pure fare un cordone che raggiunge sotto terra l'estremità opposta del globo e nascondersi lì, e buona fortuna scemi! Ma non complichiamoci la vita, che già siamo messi male così. Dunque a questo punto diventa bersaglio non solo la collottola di Eren, bensì tutto lui. Pieck propone di usare la tattica usata da Armin a Liberio, quando ha ucciso tutti quegli innocenti, piccoli e grandi, vecchi e giovani, uomini e donne, sai quando ha fatto quel massacro, sangue per le strade, gente morta abbrustolita dappertutto…Caspita Pieck, se davi un pugno ad Armin facevi meno male. Ma il biondo incassa la frecciata e prende in considerazione la proposta, dicendo che potrebbe funzionare. Ma vuole usarla come ultima risorsa, prima vuole parlarci con quel testone (wink wink) di Eren, e solo se rimane di coccio passiamo alle maniere forti. Quanto è attuale tutto ciò?? Adesso, a novembre 2023, con non so quante guerre in corso, quanto è prorompente e sublime il concetto che un comandante prima di usare le armi e la distruzione voglia tentare prima la strada del dialogo? Quanto?? Ve lo dico io, una cifra. Anche Mikasa è d'accordo con Armin, sarà anche determinata ma sai com'è, ad uccidere la persona che ama sarebbe un attimo restìa.
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Ma poniamo che dobbiamo quindi passare alla tattica boom, visto che Eren controlla i giganti tramite il sangue reale di Zeke, non sarebbe meno complesso trovare ed uccidere il gigante bestia? In tal modo fermeremmo il boato dei giganti, che è la cosa più urgente in questo momento, poi per riempire di schiaffi quel testone di Eren il tempo c'è. Ed allora così sia, Levi, un ammasso di testosterone che l'idrovolante pesa qualche tonnellata in più solo con lui a bordo, si fa avanti e dichiara che eliminerà il suo vecchio nemico, la scimmia. Chiede agli altri di prestargli la loro forza per riuscire nell'impresa, e sì, Levi, ti presto pure io la mia forza, anzi te la regalo, fa' di me ciò che vuoi.
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Questo è l'obiettivo, per far volare a destinazione questo idrovolante e salvare l'umanità hanno ucciso loro compagni, non renderanno vane le azioni di cui si sono macchiati. Adesso, con questa presa di coscienza, per Connie è possibile comprendere l'incredibile fardello che sono stati costretti a sopportare Reiner, Berthold ed Annie, quando sono stati chiamati traditori e sono stati visti come nemici, quando sono stati tragicamente divisi tra le persone che li avevano cresciuti nel continente ed i loro compagni su Paradis ai quali si erano affezionati. Reiner da coraggio a Connie, ed anche Jean ammette di non avere il diritto di giudicarlo, perchè ormai sono tutti diventati assassini per un bene più grande di loro e dei loro affetti. Ma quanto è bello vedere uomini grandi e grossi commuoversi e avere gli occhi lucidi? Non perchè io sia una sadica e mi piaccia vedere la gente che piange, ma è così rinfrescante e liberatorio vedere un così ampio corollario di emozioni, niente di taciuto o nascosto, semplice e pura sincerità tra persone che stanno mettendo il loro animo più intimo in gioco. Sublime. Ma Reiner non finisce qui il suo discorso; ha infatti l'impressione che Eren voglia essere fermato da loro, che stia commettendo tutto questo proprio per istigarli ad ucciderlo o comunque fermarlo. Ed anche Armin dice che lo pensava da un po'; infatti Eren può influenzare tutti gli eldiani, tutti tutti, portatori di giganti compresi. Eppure eccoli lì i nostri eroi, ad elaborare piani per fermarlo. Eren li sta lasciando fare, non li sta manipolando volontariamente, come se volesse, per dirla come Armin "vedere cosa sono capaci di fare". Eeeee qui la cosa cambia.
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Tutti si ritrovano in quel posto, come a dimostrare che la loro ipotesi che Eren li osserva ma non interviene di proposito è vera. E caspita se Eren ci ascolta allora tentiamo adesso la strada del dialogo! Armin ci prova, gli urla che adesso può fermarsi, ha talmente terrorizzato l'umanità che per secoli nessuno si avvicinerà di miglia a Paradis, la gente sarà talmente spaventata dalla minaccia dei giganti che costruiranno navi spaziali per andare su un altro pianeta, così Paradis avrà tutto il globo a disposizione se una mattina si sveglia con la luna storta. Ci provano tutti, Jean, Connie, che si scusa per non averlo capito ed averlo accusato per la morte di Sasha, anche Mikasa lo implora con la voce gonfia di emozione di tornare da loro e porre fine a tutto, perfino Levi gli dice che se smette adesso gli darà solo dei calci nel sederino (a me m'avresti già convinto, capitano oh mio capitano), ma Eren risponde a tutti loro che avanzerà, non fermerà il boato della terra; compare un bambino, il piccolo Eren, accanto alla fondatrice Ymir, ma a nulla servono le corse dei ragazzi, è impossibile raggiungerli. Eren risponde all'ultima domanda di Armin, vuole portare via la libertà al mondo per ottenerla a loro, e per questo sta lasciando tutti liberi di perseguire i loro obiettivi. Ognuno avanzerà, il dialogo è inutile, e l'unico modo di porre fine al boato è uccidere Eren. Fine delle trattative. E' stato bello.
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Ci spostiamo sulla nave dove abbiamo lasciato Annie e gli altri, la capoclan degli Hizuru ha dei rimorsi perchè è stata lei a fare incontrare Zeke ed Eren. Ma inutile pensarci, il passato non può essere riscritto. Ad interrompere il discorso arrivano Gabi e Falco, e Falco dice di aver visto un ricordo di Zeke, dopotutto è diventato gigante grazie al suo fluido spinale, è logico supporre che in questo vortice di passaggi di ricordi e sogni tra portatori di giganti qualcosa di Zeke sia arrivato a Falco; ed in questo ricordo Falco si librava nel cielo, volava, quindi è convinto di poterlo fare. Ed anche qui la cosa cambia. Hai presente un gigante volante quanto può essere strategicamente d'aiuto in una battaglia dove le fazioni sono tutte a terra?? Dunque mi dispiace Annie, ma forse forse parteciperai alla battaglia anche te.
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Intanto nel continente un treno si affretta ad arrivare verso la fortezza di Salta, da cui sono in partenza alcuni dirigibili. Sul treno ci sono molte nostre conoscenze, tra cui i genitori di Reiner, di Annie, di Gabi ed altri; e noto con poco stupore che la situazione sempre più tragica col passare dei minuti non ha insegnato a marleyani ed eldiani a collaborare insieme, anzi è rimasta una battaglia per la sopravvivenza, se ci fosse stato un eldiano capace di guidare il treno avrebbero felicemente ucciso il marleyano al comando. Ne usciremo migliori, dicevano. Ma le loro speranze vengono disattese, perchè poco prima di arrivare alla fortezza vedono volare via tutti i dirigibili, sono arrivati troppo tardi ed in lontananza già si staglia il vapore dei giganti che ridendo e scherzanddo hanno già spianato tutto il continente fino a lì. Seh, ridendo e scherzando, ridendo e sterminando semmai! Ma i dirigibili non stanno volando via, stanno andando contro i giganti, vogliono tentare di bombardarli. Fanno quasi tenerezza, una decina di supposte con qualche barile di esplosivo vogliono sterminare centinaia di giganti colossali capitanati dal gigante fondatore che solo lui è grosso qualche ettaro. Che teneri, veramente. Ci sarebbero state altre opzioni, tipo che ne so, sfruttare i suppostoni volanti per raccattare più superstiti possibili e portarli tutti in un posto sicuro, ma i militari so' loro, che ne so io di come si salvano degli innocenti.
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I dirigibili si dirigono dunque verso i giganti, e qui il comandante delle forze armate fa un discorso che onestamente dovremmo inciderci nel cervello, noi e tutti i politici del mondo, e che per ovvie ragioni scriverò per intero.
"A tutti i soldati dello squadrone di dirigibili e di questa fortezza! Questo è l'ultimo baluardo rimasto all'umanità. Sulle vostre spalle grava un peso incommensurabile. Tuttavia qualsiasi sarà il risultato sappiate che la responsabilità non sarà soltanto vostra. La colpa è di tutti noi adulti. Abbiamo utilizzato l'odio continuando a farlo crescere credendo che ci avrebbe salvato. Abbiamo scaricato ogni nostro problema sull'"isola dei demoni". E come risultato di tutto ciò è nato quel mostro che adesso è giunto a restituirci il rancore che abbiamo continuato a provare. Se mi sarà possibile avere di nuovo un futuro non farò mai più lo stesso errore. Lo giuro. Vorrei che tutti voi facciate un giuramento. Abbandoniamo per sempre quest'epoca di odio reciproco...diamo inizio ad un mondo dove avremo più considerazione del prossimo e qui diciamo addio ai nostri mostri."
Quanto è potente questo segmento. Quanta presa di coscienza che attanaglia lo spettatore, messo davanti ai propri demoni insensati ed al proprio odio immotivato. Ma gli anime sono per bambini. Mortacci di chi lo dice. Anche la signora Braun si accascia a terra sotto il peso delle sue colpe, perchè comprende finalmente di non aver mai visto suo figlio come un essere umano, bensì come uno strumento per vendicarsi di Paradis. Quanto ha sbagliato, come madre e come essere umano. Se ci pensiamo, è lo stesso identico errore che hanno fatto i genitori di Zeke con lui, non l'hanno mai visto come un bambino, per loro era lo strumento per vendicarsi di Paradis, era un oggetto utile alla restaurazione dell'impero Eldiano, non gli interessava di crescerlo con amore ed affetto, e sappiamo bene com'è andata a finire. La storia si ripete.
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Ed a morte si aggiunge morte, i civili da terra vedono il gigante fondatore creare con un fulmine una sua appendice a forma di gigante bestia, che con la classica posa di giocatore di baseball lancia rocce contro i dirigibili, facendoli a brandelli in tipo 30 secondi. Niente può fermare l'avanzata dei giganti, se non fosse per quella nuvoletta bianca alle spalle del fumo scuro sprigionato dal bombardamento fallito. Dalla nuvoletta spunta il velivolo pilotato da Onyankopon, è arrivata la cavalleria che non vede l'ora di disossare qualche gigante troppo cresciuto. Eccoli lì i nostri eroi, più incacchiati che mai, portati grazie all'ultima goccia di carburante proprio sopra il fondatore, per poter avvicinarsi il più possibile al gigante bestia. Da terra i civili vedono i nostri eroi trasformarsi ed apparire il gigante corazzato ed il gigante carro, increduli capiscono che le forze di Eldia stanno combattendo anche loro i giganti, non importa più il sangue e la provenienza, l'obiettivo ultimo è la fine del boato. Ed a questo guarda Armin, chiedendo ad Eren dov'è la libertà di cui tanto si riempie la bocca davanti a tanta morte.
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E che dire raga', questo episodio è un alzarsi in piedi, un tendere verso quella che sarà la fine. E come ci stiamo arrivando bene a questa fine, tutto è messo al suo posto in maniera perfetta, i personaggi si stanno riunendo nello stesso punto, la grande battaglia del nostro tempo ha inizio, col Signore degli anelli avevo sinceramente meno hype. Confermo quanto detto per la scorsa puntata, dove si è pianto naturalmente di più mentre qui abbiamo fatto un'analisi degli intenti delle parti in gioco, abbiamo vagliato le due alternative, tentato di metterle in pratica grazie ad Armin, abbiamo scoperto qualcosa che forse si dimostrerà un asso nella manica, ed Eren tuttavia rimane un po' oscuro nel suo intento, vuole distruggere il mondo ma nello stesso tempo lascerà i suoi compagni liberi di fare ciò che vogliono, anche ucciderlo se riescono. L'affetto che prova per loro non è stato dimenticato, anzi, è il motore ed il carburante di ogni sua azione, per loro vuole creare un mondo senza guerre, per loro sta massacrando milioni di persone, ma se loro non vorranno farglielo fare sono liberi di distruggerlo. Si farà comprendere nella puntata finale? Non rimane che scoprirlo, vi invito a sintonizzarvi qui "nei prossimi giorni" questa volta speriamo davvero, per parlarne insieme. Come al solito, offrite i vostri cuori! -Sand-
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sandnerd · 1 year ago
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Higurashi no naku koro ni - Let's talk about!
Lo so, di anime carini e pucciosi che nascondono un risvolto horror ce ne sono ormai a iosa. Ma nel lontano 2006 non era così. Nel lontano 2006 (ben 17 anni fa, zio Pietro prendimi i sali perchè sono troppo vecchia) se ti ritrovavi un anime con delle ragazze kawaii dagli occhioni sbrilluccicanti, i capelli dai colori vivaci e le voci squillanti (sembra quasi una canzone di Cristina D'Avena), pensavi che fosse solo questo, un anime con ragazze kawaii e tutta la pappardella sopradetta. Dunque, immedesimandoci in questo contesto, e nella mente di uno sprovveduto spettatore, appare chiaro come mai Higurashi no naku koro ni sia un must per tutti gli appassionati del genere horror/creepy/psicologico.
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Il titolo, tradotto in inglese come "When they cry", contiene un simbolo hiragana che da un lato si riferisce ad un pianto se si parla di esseri umani, ed al frinire delle cicale in estate se si parla di versi, un suono molto insistente e che da solo fa da colonna sonora a tutto l'anime. Non sentirò più delle cicale in un anime senza pensare ad Higurashi. E già con un titolo del genere dovrebbero drizzarsi le orecchie allo spettatore di turno, poichè non mi risulta che in un anime con ragazze kawaii e basta si parli di pianti. Di primo acchitto può sembrare un malloppone, siamo davanti a ben 4 stagioni, dalla media di 25 episodi per le prime 3 e 15 episodi per l'ultima, questo volendo evitare tutti gli speciali, che con la storia principale non hanno niente a che fare, ma se vuoi guardare anche quelli ce n'è abbastanza per diventare hikikomori solo con questa serie. E fai rifornimento di acqua, in estate è importante bere! Come dicevo quindi, un bel malloppone, ma risulterà chiarissimo quanto siano scorrevoli gli episodi, non perchè leggeri di per sè, ma talmente coinvolgenti che li addenti uno dopo l'altro, come se fossero smarties, senza nemmeno capire che ti sei finito un'intera stagione in un solo pomeriggio.
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Ma andiamo con ordine. Giugno del 1983, le date sono importanti (wink wink). Keiichi, tipico ragazzo normale degli anime, a causa del lavoro di suo padre, ma ciò non importa mai granchè, si trasferisce in un villaggetto nel bel mezzo del nulla (e te pareva; quando mai sono metropoli?) di duemila anime, animali e piante compresi, e fa amicizia con 4 ragazze, Rena che ha la sua età, Shion che è più grande, Satoko e Rika che sono più piccoline. I bambini/ragazzi vanno tutti nella stessa classe, perchè in tutto il villaggio ce ne sono solo 15, e i più grandi aiutano i più piccoli (un applauso alla maestra, utilissima). Ma ben presto Keiichi scopre alcune voci molto inquietanti che circolano nel villaggio e che riguardano il suo passato ed i suoi abitanti. Questa la premessa, priva di spoiler. Perchè da qui in poi è dura parlare di Higurashi senza spoilerare. E non voglio neanche togliere il divertimento di scoprire la verità che si cela dietro la facciata apparentemente semplice di questa realtà presentata. Leggevo infatti molte testimonianze di persone che evidentemente conoscevano già la storia, e che spronavano gli spettatori incerti o confusi di continuare la visione, perchè ne sarebbe certamente valsa la pena. E che dire, ho seguito il loro consiglio nonostante non avessi bisogno di essere spronata, l'atmosfera dell'anime mi aveva già catturata fin dai primi episodi. E sono stata ricompensata, poichè ciò che ho scoperto via via, episodio dopo episodio, devo dire che mi ha pienamente soddisfatto. Davvero, voglio fermarmi qui perchè non voglio avere sulla coscienza gente che afferra mannaie a caso o mi infila spilli negli onigiri e mi viene a cercare perchè gli ho rovinato il divertimento. Filate a guardare l'anime, da bravi.
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Personalmente trovo che la prima e seconda stagione siano un gioiellino, suspence e momenti ilari sono super calibrati, le scene violente mantengono una semplicità che rafforza l'angoscia del momento, le vicende trasudano di un'inquietudine che non sai nemmeno da dove deriva, ma sai che c'è, lì, aldilà della porta socchiusa, che ti fissa con occhio attento dal corridoio buio. La paranoia cresce man mano che vai avanti, prendi note per non perdere nemmeno un dettaglio, convinta che tu non sei come gli altri, tu la trama la sbroglierai subito, senza capire che stai incappando nella stessa ragnatela in cui sono incappati tutti nessuno escluso prima di te. Noti che ci possono essere dei punti di congiunzione tra alcune vicende raccontate, fai un collegamento, ma subito dopo ti perdi di nuovo, davanti a nuovi elementi che smontano le ipotesi che stavi facendo un momento prima. Insomma, queste due prime stagioni meritano tutta l'attenzione che potete dare loro. Parola di scout.
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Devo invece esprimere qualche dubbio sulle ultime due stagioni. Sarà che sono del 2020-21, mentre le prime due sono del 2006-07, sarà che forse il franchising ha voluto mettere il burro su troppo pane, sarà qualsiasi cosa, ma il mordente delle prime due stagioni a mio parere si perde e viene rimpiazzato da una premessa un po' banale, e nel contempo troppo complessa forse per reggere il paragone con la limpida semplicità iniziale, un background psicologico che invece di maturare regredisce, un insieme di corsi e ricorsi storici, tanti episodi sprecati quando la soluzione al problema era a portata di cervello, se solo si fossero avuti i neuroni necessari. Non so, sarà che sono una nostalgica e per me certe prime volte non si discutono, ma le prime due stagioni non hanno pari e, quanto meno per conoscere un must di questo genere, vanno guardate. Mi dicono che le due ultime stagioni, che appunto non mi hanno pienamente convinto, siano connesse ad Umineko no naku koro ni, un titolo molto simile ad Higurashi ma che purtroppo non è stato sapientemente trasposto in versione animata, quindi se mai avrò la possibilità di leggere la storia di Umineko capirò quanta verità c'è dietro questa diceria.
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Siamo arrivati alla fine, e devo dire che mi merito un applauso perchè sono arrivata fin qui senza spoilerare, mi faccio pat-pat sulla spalla intanto. Vi do appuntamento ai prossimi commenti, grazie per la lettura! A presto, -sand-
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sandnerd · 2 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 88 - Il boato della terra
Avevo concluso la scorsa parte aprendo la gara di apnea; pensavo davvero che non avrei ugualmente trattenuto il fiato durante questa mirabolante ora? Ma che mi prendo in giro a fare, dico io. Bentornati alla terza parte della stagione finale di Aot, "sono passati 84 anni" come direbbe la cara vecchia Rose, intenta a lanciare in acqua quel bigiottone del cuore dell'oceano.
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Mikasa si avvicina, e tende le sue mani verso il volto addormentato di Eren. Aot, che facciamo, foreshadowiamo?? I lettori del manga mi hanno capito. E rivedamo quel pezzettino del primissimo episodio, quando Eren si sveglia sotto un albero, da un sogno che non ricorda ma che gli ha lasciato le lacrime agli occhi. Torniamo al presente, due bambini piuttosto familiari sono intenti a nascondere un piccolo mucchio di monete e pietre preziose in un boschetto, in previsione di poterlo utilizzare per i loro familiari, per un futuro migliore. Sì, come no. Alzando gli occhi vedono gente che sta correndo, con armi e bagagli, in maniera piuttosto disperata. Ma non è dai programmi trash della mediaset che fuggono, quello sì che sarebbe stato grave. Stanno fuggendo dal boato della terra, i giganti colossali si sono fatti strada e pian pianino trotterellando hanno camminato per gran parte del continente di Marley. Poveretti quelli camminano, mica fanno nulla, il problema è che camminando schiacciano. Il tempo l'hanno avuto poi, è passato quasi un anno dalla scorsa stagione.
Questo il presente, ma ad Aot piace confonderci, e ci rimanda nel passato, all'epoca della ricognizione a Marley, quando Hange tentava di dar da mangiare delle carote alle automobili, bei tempi. Chi ci parla in questo caso è Eren, che si aggira per le strade della città pensando a ciò che aspetta queste brave persone intente a prendere un tè o leggere il giornale. Lui lo sa, lo ha visto, sappiamo ormai che grazie al potere del suo gigante è capace di spostarsi avanti e indietro nel tempo. Capisce perfettamente che tra gli abitanti di un'isoletta e gli abitanti di un continente, andrebbero sacrificati quelli che sono di meno (io mi dissocio eh, per me la via è sempre quella della pace), ma semplicemente non ci vuole stare, lui vuole proteggere gli amichetti suoi e quindi spiaze Marley. Ma tale decisione non gli impedisce di pensare alla morte e alla disperazione che porterà a queste persone, e non riesce a fare a meno di chiedere perdono. Il mondo che aveva sognato, le distese di acqua salata, le terre di ghiaccio, i fiumi di fuoco, tutto era una bugia, perchè nel mondo al di fuori delle mura ha solo trovato odio, quell'odio che lui stesso ha provato sulla propria pelle fin da bambino. E' deluso, amareggiato, angosciato, dispiaciuto, pieno di rimorsi e sensi di colpa ma allo stesso privo di scrupoli e determinato finanche alla morte a realizzare il suo obiettivo. Il panorama di morte lasciato dai giganti che schiacciano tutto, nella mente di Eren è sacrificio necessario che si trasforma in un'infinita distesa di nuvole che navigano su un cielo limpido. Disperazione e poesia, serenità e morte. E sono solo passati dieci minuti. E mi dicono che gli anime son per bambini. Certo come no.
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Torniamo al presente, sulla nave dove i nostri eroi sono riusciti a fuggire. Armin ed Annie stanno parlando, innanzitutto del passato, ed Annie chiede come mai lui si sia intestardito a parlare con un pezzo di roccia per tutto questo tempo. Una mezza frase porta ad un'altra mezza frase, ed entrambi diventano rossi come pomodori maturi. Che bello Aot, un secondo prima schiacciano bambini come se non ci fosse un domani ed il secondo dopo ti ritrovi in Piccoli problemi di cuore. Annie ci prova ad arginare la situazione, sicuramente Armin veniva a parlare da lei perchè è un bravo ragazzo e crede nell'ideale del dialogo, ma Armin la rimette a sedere accanto a sè (♥️) dicendo che non è mai stato un bravo ragazzo, anche lui si è sentito derubato della speranza di un mondo bellissimo…ma quel mondo merita ancora di essere salvato, e lui farà di tutto per convincere Eren. Come biasimare Annie, davanti ad un Armin così maturo è difficile restare indifferenti.
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Siamo arrivati intanto a Odiha, la città dove faranno la manutenzione all'idrovolante. Dopo una brevissima parentesi che ci fa vedere un Falco disperato a bordo della nave per la sorte toccata agli abitanti di Liberio, torniamo da Annie, che stavolta parla con Mikasa; non se la sente più di combattere, oltretutto per una popolazione che l'ha cresciuta e ripagata con l'odio, non comprende l'ideale di salvare la razza umana. E da un punto di vista puramente umano la capiamo perfettamente, non c'è niente di male e non voler più immolarsi, chi vuole fare l'eroe lo faccia, ma se qualcuno non se la sente non deve essere biasimato, Annie ne ha passate tante, ed anche Mikasa riconosce che nessuno le chiederà di soffrire ancora. La maturità che gronda da questi dialoghi mi sta facendo piangere di commozione, come sono cresciuti bene i miei ragazzi. Un'occhiata ad Armin intento a discutere i preparativi per il combattimento fa capire anche a Mikasa il flirt in atto, ne è talmente spiazzata che rimane imbambolata con la bocca aperta, è veramente la fine del mondo se perfino Annie dimostra una cotta ed arrossisce, Eren fatti da parte tu e la tua lagna, qui abbiamo una Annie arrossita, non so se ci rendiamo conto. Scherzi a parte, anche Mikasa ha un uomo da gestire, ed infatti Annie le chiede che intenzioni ha con Eren, ma la nostra Ackermann preferita sa perfettamente cosa vuole, e cioè prendere quel testone (wink wink) e portarlo a casa. Intanto il nostro altro Ackermann preferito non ci vuole stare nemmeno lui, ha saputo che Yelena s'è svegliata e non gliene frega una mazza del fatto che sia mezzo cieco ed ormai venga soprannominato "Levi tre dita", lui la vuole interrogare per sapere quali sono gli obiettivi di Eren nel continente. Grande Levi, potrai anche essere monco ma l'apporto di testosterone che dai tu nessuno mai (ignorate il mio urletto da fangirl in sottofondo appena il capitano è stato inquadrato).
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Si va quindi ad interrogare Yelena, che senza problemi riferisce che l'obiettivo più probabile di Eren sarà la fortezza di Salta, nella Marley meridionale, dove vengono studiati i dirigibili, un'arma molto efficace contro i giganti. E nessuno riesce a dare contro alla donna, quando dice che davanti alla minaccia scatenata dai giganti tanto torto, lei e Zeke, non ne avevano. I preparativi sono quasi finiti, è il momento di salutare Annie, con un'altra chiacchierata tra lei e Reiner, che le chiede scusa per la sua testardaggine nel portare avanti la missione affidata loro da Marley; Reiner è un altro personaggio che è cresciuto in maniera esponenziale, entrandomi nel cuoricino, ha capito perfettamente di avere sbagliato ed ora vuole solo redimersi, anche a costo della vita. Annie sorride, ebbene si, e lo abbraccia. Non ce la faccio, mi serve un fazzoletto, so proud. Anche i nostri eroi salutano Annie, e l'ultimo sguardo di lei è rivolto al biondone dagli occhi di cerbiatto, che davanti a Mikasa che gli chiede se davvero gli vada bene così, ammettendo di sapere della love story, arrossisce e dice di sì, Annie deve rimanere quella di sempre. Ma basta finitela di farmi piangere. Ci si mette pure Hange, che chiede a Levi se pensa che i loro compagni li stanno guardando combattere. Hange per favore!
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Ci pensa Floch a interrompere il piagnisteo, il pazzo si era attaccato alla nave in barba alle leggi della fisica ed all'attrito dell'acqua ed è rispuntato fuori più morto che vivo, ma abbastanza in forze da sparare qualche colpo al serbatoio dell'idrovolante. Eccheppalle Floch, ma fino alla fine devi farti odiare male?? Il danno però è fatto, e mentre gli ingegneri si mettono all'opera per saldare delle lastre di metallo sui buchi nel serbatoio, la terra comincia a tremare. Il tempismo, porca miseria. Dai monti vicini si staglia l'ormai familiare vapore, insieme all'armata dei giganti. Serve un'ora per riparare l'idrovolante, ed in un crescendo di emozione e lacrime, come se già non stessi piangendo da mezz'ora, Hange si fa avanti e nomina Armin quindicesimo Comandante della Legione esplorativa, perchè andrà lei a rallentare l'armata colossale. Sulla sua strada incontra Levi, che comprende anche lui l'intenzione di Hange. "Offrite i vostri cuori" le dice, incapace di fermare l'amica di sempre per il bene della missione finale. Ed Hange vola, fra i giganti colossali che vede ancora come creature bellissime, ne spezza uno, dieci, ancora, pur di dare tempo all'idrovolante di scappare via. Il suo corpo si infiamma, grazie al vapore incandescente che la circonda e all'attrito dell'aria, ma lei non si ferma, non finchè la speranza è al sicuro lontano da quel posto. Un ultimo barlume di fuoco viene visto dai ragazzi a bordo del velivolo, in lacrime per aver perso un altro dei loro pilastri, e fra loro Levi, che con gli occhi bassi mormora "Ci si vede, Hange. Stacci a guardare". A terra Erwin, Nile e tutti i compagni che ormai sono caduti danno il benvenuto ad Hange, che si alza da terra lamentandosi del casino in cui l'hanno lasciata.
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Cosa aggiungere? Me lo chiedo davvero, sto fissando la tastiera da alcuni minuti, tutte le mie parole sono state risucchiate da questa superba e gloriosa sequenza, dal sacrificio di Hange, dal dolore silenzioso di Levi, dall'emozione potente che stravolge e colpisce, ancora una volta, sempre più forte. Facile dire che sono solo personaggi inventati, storie inventate, non c'è nulla di vero. Ma un capolavoro non ha bisogno di essere vero, ed Aot dimostra, puntata dopo puntata, minuto dopo minuto, la sua altezza, la sua qualità, la sua magia, la sua tragicità, la sua potenza. L'animo umano, dalla cattiveria più ingloriosa al sacrificio più sublime, viene tratteggiato in ogni sequenza e lascia senza fiato, le musiche, i colori, le animazioni, le espressioni, i dialoghi, perfino anche i flashback ed il punto di vista di quello che banalmente parlando è "il cattivo", anche se sappiamo bene che qui non c'è più questa distinzione così netta, tutto è talmente ben coeso e trasposto che lascia senza fiato, è difficile rimanere impassibili davanti a tutto questo. Io sono devastata ed emozionata, ancora con gli occhi umidi ed ho finito i fazzoletti, mi fermo qui per adesso per riprendere il commentone della prossima puntata nei prossimi giorni, sia per dare tregua a me sia per evitare un papiro che nessuno avrà mai voglia di leggere, visto che già con solo questa puntata è lungo assai. Ma a chiunque legga e sia arrivato fin qui dico grazie di cuore, e do appuntamento nei prossimi giorni, per il commentone alla seconda puntata della terza parte della stagione finale. Saluti e, offrite i vostri cuori! -sand
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sandnerd · 2 years ago
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sandnerd · 2 years ago
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Sao Alicization: War of Underworld - Ep 17 Il Figlio del Demonio
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E ritorna l'appuntamento con Sao, ora più che mai l'hype è alto perchè finalmente Kirito pare molto vicino a svegliarsi, seriamente se non bastano le ragazze ed Eugeo a convincerlo io alzo le mani. Kirito era in questa scuola dunque, e pensa che è meglio che torni a casa, sai com'è si sta facendo buio, prima o poi dovrà tornarci. Mentre cammina per strada vediamo Eugeo ed Alice, le uniche persone dotate di occhi, le comparse sono tutte come delle ombre. Kirito cerca di ricordare cosa stesse facendo, c'era qualcosa di importante da fare (EH SI, gli urlano dall'Underworld tutti quanti), ma non riesce ad afferrare cosa fosse. Arrivato vicino casa si sente chiamare, e riconosce la primissima gilda a cui si è unito nel primo Sao, ed il momento in cui sono morti male perchè volevano aprire per forza un baule del cavolo.
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Sul campo di battaglia Vassago comincia a stufarsi del fatto che il protagonista se la dorma della grossa, e comincia a minacciare di uccidere tutti quelli che gli capitano a tiro se Kirito non si sveglia. Asuna prova ad alzarsi ma è troppo stremata. A darle la forza arriva la piccola Yuki, che ricorderemo certo per quel piccolo arco narrativo della seconda stagione, che le ricorda che deve proteggere le persone a lei care. E così Asuna ritrova la forza e si scaglia contro Vassago, ah se anche nella vita reale bastassero i discorsetti volemosebbè a risolvere le situazioni. I due incrociano le lame, e quando lei gli chiede perchè faccia tutto questo lui risponde che ciò che gli interessa è Kirito, lo ama profondamente per la sua capacità di rimanere saldo nei suoi principi ed onesto nonostante tutta la corruzione e la cattiveria con cui fa i conti, e non gli permette di ridursi così senza di lui, incapace di combattere, ucciderà tutti quelli che gli capitano a tiro a costo di farlo svegliare. Aspetta aspetta aspetta, avverto una vaga contraddizione capitano, ma Vassago la scorsa puntata diceva che stava facendo tutto questo perchè ce l'aveva coi giapponesi e ne voleva uccidere quanti più possibile, adesso è andata a finire a love story? A meno che per amore non intendano ammirazione o stima, in questo caso avrebbe molto più senso la cosa. Il problema è che Vassago dice "aishiteru", l'amore vero e proprio, quindi la perplessità mi rimane. E non per l'amore in se, non fraintendetemi, ma perchè il personaggio di Vassago l'amore manco sa cosa sia, non trovo coerente che la sua smania di combattere contro Kirito sia dovuta a questo e non ad una sana e classica psicopatia. E comunque mio caro Vassago, mettiti in fila di grazia, che le/gli spasimanti di Kirito potrebbero oramai fondare un paesello. Ma andiamo avanti. Vassago spiega anche il funzionamento della sua mannaia, cioè quello di assorbire l'energia delle persone uccise, e si da il caso che su quel campo di battaglia non fanno altro che ammazzarsi a vicenda da giorni. E' chiaro quindi chi ha più potenzialità tra lui e Asuna. Ma lei ha Yuki dalla sua, e sappiamo che il potere dell'ammore è di gran lunga più potente di qualsiasi logica negli anime di questo tipo, e le spuntano dalla schiena due ali enormi. Comincia uno scontro epico davvero, simile come stile a quello tra Miller e Bercoulli, con i disegni tratteggiati in maniera più forte e scura, ed Asuna gliene fa vedere quattro a quell'infame psicopatico, tanto che riesce a fargli un enorme buco al torace.
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Mo sarà morto, come può sopravvivere ad un buco largo mezzo metro in pancia? Ebbene anche qui la logica va a quel paese, ma penso che sia dovuto al potere della mannaia, perchè è diventata ancora più larga e riesce a tirare su Vassago, che puntando in alto l'arma prende ancora il controllo dei cavalieri rossi e li aizza tutti contro i nostri eroi. La povera Asuna, spinta a terra, non può fare altro che fissare Kirito disperata. Mettiamo in pausa l'Underworld e torniamo dentro la mente di Kirito, fermo alla morte della sua prima gilda e di Sachi. Quel momento lo perseguita ancora, se ne addossa la colpa, e non solo di quello ma di tutte le morti che ha visto e che ha commesso nel corso di queste stagioni, anche se l'ha fatto per il bene dei suoi amici, per la propria sopravvivenza, per combattere contro persone malvagie…ha comunque ucciso, e non vuole più ricordare nè sentirsi in colpa. Del resto anche Higa aveva in un certo senso spiegato questa cosa, dopo la morte di Eugeo, la fluctlight di Kirito era così in collera con se stesso che se n'è addossato la colpa ed è andata in corto circuito, autosabotandosi. Davanti a Kirito, in lacrime e sanguinante perchè vuole strapparsi il cuore, compaiono Asuna, Sinon e Sugua, ma ancora non è abbastanza per svegliarlo. Anche Higa è frustrato davanti al pc, non sa cos'altro fare per dare una scossa al senpai, ma dal nulla sullo schermo appare una quinta fluctlight, da dentro Underworld, e noi dentro la mente di Kirito vediamo Eugeo, che ricorda all'amico di quanto siano importanti i ricordi di quelli che ci amano, saranno sempre serbati nel nostro cuore, a prescindere dalle difficoltà e dagli addii. Eugeo, insieme alle ragazze, riesce a convincere Kirito che può, e deve, per il bene di sè stesso e dei suoi cari, ricominciare a camminare e a combattere, ed insieme si prendono per mano. Nessun giro giro tondo però eh, che qua la gente muore e voi fate i vostri porci comodi.
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Il campo di battaglia viene invaso da un profumo di rose, risuonano la voci di Kirito e di Eugeo insieme, e tutti i nemici vengono racchiusi in bozzoli di ghiaccio. La voce di Eugeo, mia cara Asuna, apri bene le orecchie; verò è che secondo me lei si è ormai arresa a condividere il senpai con altre tremila persone. Nulla può rendere più felice Vassago, che si libera e si scaglia contro Asuna e le altre, ma una mano dorata spunta a fermare la mannaia e a proteggere le ragazze. Kirito si è alzato ed avanza lentamente con la spada di Eugeo in mano, il braccio destro gli è tornato e sovrappone la mano a quella dorata che aveva fermato Vassago, come se Eugeo lo avesse anticipato ed ora lui lo stia seguendo nei movimenti e nei gesti. Asuna con le lacrime agli occhi vede un Kirito del tutto sveglio e determinato a riempire di botte qualche sederino. Un bell'episodio. Tecnicamente non è successo nulla, Asuna ha provato a fermare Vassago e Kirito si è svegliato, potevo commentare dicendo questo e mi sarei risparmiata il tempo, ma è quello che c'è aldilà di questo che conta, c'è tanta commozione, tanto dolore e senso di colpa, e devo fare un applauso al doppiatore di Kirito, Yoshitsugu Matsuoka, ha realmente fatto trasparire il dolore e l'angoscia del personaggio, la voglia di farla finita e di non voler più vedere nulla, e la voce rotta dal pianto quando grazie a Eugeo capisce che in realtà merita di vivere e di essere felice, tutto quello che ha sopportato non è mai stato colpa sua e deve smettere di angosciarsi per questo. E Eugeo, piccolo mio, la tenerezza fatta persona, c'è un legame specialissimo tra lui e Kirito, non si tratta di amore, è qualcosa che va aldilà, anche Asuna fallisce dove Eugeo invece riesce, poichè è morto tra le braccia di Kirito ed ora è divenuto la sua forza…indescrivibile, seriamente. E mi ferisce dirlo, ma tutto questo non avrebbe funzionato se Eugeo non fosse morto, doveva andare così, si doveva sacrificare perchè solo così avrebbe avuto la potenza per risollevare Kirito. Da brividi. Ora non resta che mettersi comodi e godersi lo spettacolo, Kirito è tornato e non vediamo l'ora di vederlo in azione! Al prossimo episodio! -sand-
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sandnerd · 2 years ago
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After chapter 59 I think Zongze has ear issues 😩🙄
Manhua: Don't uncage may heart - on Tapas
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sandnerd · 3 years ago
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Sao Alicization: War of Underworld - Ep 17 Il Figlio del Demonio
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Continua Sao Alicization, dopo tanti mesi di pausa perchè la vita non vuole smetterla di mettersi in mezzo quando tutto quello che vorrei è guardare anime e parlarne in santa pace, e chiedo perdono per aver definito disperata la scorsa puntata perchè questa la supera di gran lunga. Yui, che dall'alto delle dimensioni dove si trova sta guardando tutto, nota un account che dal vecchio server di Sao si è collegato ad Underworld. E chi è mo questo? Era la stessa fluctlight che Kikuoka nello scorso episodio ha detto essere andata oltre i propri limiti? Quel peronaggio in viola che dal discorso di Lisbeth non s'è più fatto vedere? E' la risoluzione di tutto? Il personaggio che darà una bella lezione a Vassago? Vedremo. Intanto in Underworld Vassago si trova davanti al nonnetto, e rimane perplesso perchè non capisce cosa ci trovi da dormire in tutta questa situazione. Beh tecnicamente non dorme, ha gli occhi aperti, forse è sonnambulo? A parte tutto, mi spiace per la situazione che è obiettivamente tragica, ma quel "Gooood Morniiiing" di Vassago, stile "Buongiorno principessa" mi ha fatto ridere, che ci posso fare sono cinica. Ma poi mi viene da pensare, gli astanti in armatura rossa che vedono un tizio malmenare uno in sedia a rotelle, seriamente continuano a pensare che i cattivi siano i giapponesi? Mbah, clichè degli anime, la scena tra i personaggi principali deve andare avanti senza la partecipazione delle comparse, che a mio parere qui avrebbero fatto la differenza, nella vita reale non mi frega niente, se stai menando un disabile devi essere fermato, tutto il resto va in secondo piano. E fa pure il bullo, l'infame, prendendo la spada di ghiaccio a Kirito e tirandola lontano, mancava solo il caratteristico gne gne. Fortunatamente prima che Vassago possa fare molto male a Kirito con la sua…mannaia? Credo sia una mannaia. Comunque prima che possa usarla arriva a velocità questo personaggio in viola che ingaggia uno scontro con Vassago, ed è Eiji! Il..come definirlo? Villain ma non tanto, di Ordinal Scale, che aveva fatto di tutto per permettere al padre di Yuna, morta in Sao, di usare i ricordi di chi l'aveva conosciuta nella realtà virtuale per riportarla in vita. Ed eccola lì, Yuna, si era rimpicciolita in formato viaggio per la convenienza di Eiji, ma adesso che è a grandezza naturale e si mette a cantare, carica di power ups Eiji, che riaffronta Vassago mentre sopra ai vestiti torna la sua divisa di Knight of blood, ciò che era in Sao. Bella la scena, e bello anche che i cavalieri rossi, riconoscendo Yuna, comincino a pensare di aver preso una sonora cantonata, dato che se Yuna, idol giapponese, è lì, vuol dire che il server è davvero dei giapponesi. Meglio tardi che mai.
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E ci sorbiamo la back story di Vassago, eh sì, mi spiace ma ogni cattivo che si rispetti ha un passato tragico e strappalacrime, e te lo devono raccontare. La storia di Vassago è che è figlio illegittimo di un uomo d'affari e di una donna povera che addossa al figlio la sua vita misera. Un bel giorno questa perla di padre si rifà vivo, perchè al figlio legittimo serve un rene, e ricatta Vassago perchè se non si sottopone al trapianto non darà più gli alimenti a sua madre. Ma che anima buona. Dopo l'operazione Vassago vede il padre stringere la mano al figlioletto, che è giapponese, e da lì nasce il suo odio per i giapponesi, talmente forte da fargli procurare un nerve gear al tempo del primo Sao per uccidere giapponesi, solo perchè sono giapponesi. Se non è razzismo questo. Comunque motivi seri (mica tanto) per il genocidio e dove trovarli. Tornando al presente, Eiji per quanto coraggioso e power uppato da Yuna, poco può fare contro Vassago, e scompare assieme a lei in una pioggia di scintille. Mi chiedo a cosa sia servito il suo intervento visto che è durato mezzo episodio, forse ora che hanno visto Yuna i cavalieri rossi si sono convinti ed andranno tutti contro Vassago? Hanno anche visto il marchio dei Laughing coffin addosso a Vassago, riconoscendolo come un pluriomicida, alla buon'ora eh. Ma Vassago riesce a prendere il controllo delle loro menti e tutti i rossi cominciano a combattere fra loro. Come non detto.
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A sud Sinon sta ancora combattendo contro Miller, a suon di proiettili, ed i due sono talmente bravi che i loro proiettili si scalfiscono tra loro, altro che Robin Hood. Purtroppo però Sinon è stata colpita ed ha perso entrambe le gambe, oltre ad aver finito i colpi nel caricatore, e mentre lei è in caduta libera Miller le spara un proiettile dritto al petto, ma rispunta l'elettrodo della scorsa puntata, che devo ancora capire a quando risale, forse è dell'epoca di GGO, che para il proiettile ed ancora una volta fa ripigliare Sinon, che si ricorda che non ha bisogno di proiettili nel caricatore per generare colpi; così come per le frecce dell'arco, in quanto divinità può attingere all'ambiante circostante per creare i suoi colpi, ed infatti riesce a colpire Miller con un ultimo potentissimo colpo prima di arrivare a terra. Io ero sicura che non gli avesse fatto niente, ed invece no, la nebbia di polvere si dissolve facendoci vedere un Miller senza un braccio e con la faccia bruciata. Wow Sinon, complimenti. Miller dunque trova giusto scappare via, come il codardo che è. Torna qui, brutto maniaco psicopatico, torna qui che ti gonfio di botte. Da un'altra parte, Leafa continua a combattere, tutta sola, contro i cavalieri rossi, ma anche lei comincia ad accusare la stanchezza, e nonostante le taglino braccia e la usino come puntaspillo per le spade, grazie al suo potere di divinità, ha preso infatti l'account di Terraria, (non ce l'avevano detto questo), riesce a curarsi ogni volta. Ma ciò non vuol dire che sia sempre in forma, perchè usare questi poteri la sfinisce, allo stesso modo in cui se Asuna usa troppo i poteri di Stacia rischia grosso. Leafa tuttavia continua a combattere ma è allo stremo.
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Andiamo intanto sulla Ocean Turtle, e siccome la situazione tra Yanai ed Higa stava diventando imbarazzante, dall'alto arriva la soluzione, come direbbe Kronk, e Rinko lancia una pesante chiave inglese che fa cadere di sotto Yanai, che ci saluta così, aveva il compito di fare la talpa, mo che è stato scoperto non serve più e quindi leviamocelo di torno. Dunque Higa torna al suo computer e connette le fluctlight di Sinon, Leafa ed Asuna a quella di Kirito, ed hanno rispettivamente i numeri 1, 5, 6 e 4. Mancano i numeri 2 e 3, chi possono essere? Eugeo e Alice no perchè non sono connessi dal mondo esterno, Vassago e Miller non penso neanche…Mah forse non sono nemmeno importanti questi numeri. Comunque guardacaso mentre Higa connette le quattro fluctlight, nell'Underworld Asuna, Sinon e Leafa stavano pensando al senpai, e nel riflesso della spada di ghiaccio, poco lontana da Kirito, vediamo Eugeo che si avvicina a Kirito. Insomma l'unione fa la forza, e ci ritroviamo in una classe, con Kirito seduto ad uno dei banchi che si chiede cos'è che stava sognando.
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E finisce qui l'episodio. Oggi abbiamo toccato tutti i luoghi interessati, ho odiato seriamente Vassago, non mi aspettavo che dietro alla sua brama di uccidere ci fosse un motivo serio, ed in effetti avevo ragione, perchè voler uccidere i giapponesi solo perchè il fratellastro che tuo padre ha preferito a te è giapponese è talmente immaturo che anche un bambino dell'asilo ti guarderebbe con disprezzo. Anche Miller non si dimostra migliore, scappando con la coda tra le gambe non appena capisce che Sinon potrebbe seriamente fargli il sederino di maniaco a strisce. Ed aspettiamo in tutto questo il famigerato risveglio di Kirito, anche solo per zittire le ragazze che gli sbavano dietro, sta diventando estenuante vederle scoppiare in lacrime mentre chiamano disperate il suo nome. Svegliati Kirito! Ti chiamo anche io, non perchè ti sbavo dietro ma perchè non è più possibile sta storia, il mondo va a rotoli e il protagonista se la dorme, eccheccos'è! Appuntamento al prossimo episodio! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 87 - L'alba dell'umanità
Dopo una meritatissima pausa dagli schermi, non che l'avesse voluto ma per cause di forza maggiore, il magico mondo dell'attacco dei giganti torna a farci sognare, o a fare incubi, a seconda dei casi. Per tutti quelli che chiedevano risposte troppo pigri per leggere il manga, eccovi accontentati, non lamentatevi per tutte queste risposte schiaffate sul muso una dopo l'altra, l'avete voluto voi. Con questo episodio chiudiamo la seconda parte della quarta stagione, e si parla di una terza parte invece di un film conclusivo, vedremo come andrà a finire. Intanto partiamo con l'episodio.
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I nostri eroi sono sulla nave che si porta dietro il velivolo della discordia, destinazione l'hangar degli Azumabito dove poterlo mettere in funzione e sorvolare il continete per trovare Eren e fargli la festa. E' proprio a lui che Mikasa pensa mentre cammina sul ponte della nave, chiedendosi se quello che ha visto in lui è sempre stato la realtà o si è immaginata un Eren che con la persona vera non ha niente a che vedere. Mi sta piacendo Mikasa in questi discorsi, l'abbiamo sempre considerata una macchina da guerra incapace di pensare ma, ancora una volta, l'Attacco dei giganti ci mostra la complessità dell'animo umano. Da una nave ad un'altra, torniamo nel passato a quando i nostri eroi, di cui ancora faceva parte anche Eren, hanno scoperto dell'umanità oltre le mura ed hanno organizzato una ricognizione a Marley, aiutati dagli Azumabito. In realtà non doveva esserci adesso questa parte, bensì molto prima, subito dopo la rivelazione di come Ymir ricevette i poteri del gigante 2000 anni fa, ma nell'anime hanno deciso di giocare coi tempi e mettere tutte le rivelazioni a questo punto, non è male come cambiamento, anche perchè ci ha permesso di goderci l'azione tutta di seguito senza interruzioni ed ora che stiamo riprendendo fiato non fa male guardare il passato. I nostri eroi sono sbalorditi davanti a tutta questa umanità che nemmeno pensavano esistesse, tutto è nuovo per loro, gli edifici, i mezzi di trasporto, il vestiario, il cibo, le automobili, che scambiano per cavalli o mucche e per le quali Hange ha un debole a quanto pare.
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Quelli sani di mente tipo Armin o Levi guardano dall'altra parte e tentano di far finta di non conoscere quegli invasati che corrono dietro alle automobili per nutrirle con delle carote. Ed un siparietto imbarazzantissimo con un pagliaccio che scambia Levi per un bambino e tenta di dargli un lecca lecca. Che l'unica fobia di Levi siano i pagliacci? Come dargli torto in effetti. Chi è l'unico che si estrania e sembra avere il morto in vacanza? Avete indovinato, Eren. Persino davanti ad un cono gelato ha la mandibola fino a terra e mormora sulla vastità delle popolazioni al di fuori delle mura. Un po' di vita però, eccheppalle che sei. Nel tentativo di salvare un marmocchio che per necessità aveva preso i soldi di Sasha (a quanti è mancata Sasha? anche a me T.T), i nostri eroi sono costretti a fuggire, e non possono fare altro, perchè la brava gente di Marley comincia a parlare di tagliare mani, appendere il bambino chissà dove, farlo analizzare per vedere se ha il sangue dei demoni eldiani, che schifo gli eldiani, perchè non muoiono tutti, bla bla bla. Sì, decisamente fuggire è la cosa migliore. Raggiungiamo la residenza degli Azumabito, dove la signora Kiyomi ci spiega che avere sangue eldiano durante l'impero di Eldia era motivo di orgoglio e chiunque lo avesse era bene in alto nella scala sociale. Ciò si è naturalmente ribaltato al crollo dell'impero, e da allora chiunque abbia sangue eldiano è perseguitato o peggio. Le possibilità per Paradis di stabilire amicizie con le altre nazioni non sono molto alte. L'alternativa è allearsi con Zeke e con l'eutanasia che vuole iniziare lui, usando Historia ed i suoi figli, e questo non si fa, ne abbiamo già parlato, non si usa la gente per i propri scopi. La via quindi è quella dell'amicizia e della pace, srotolate le bandiere arcobaleno. Ci sarebbe, nel continente, un'associazione, che Hange chiama l'Associazione per la Protezione del Popolo di Ymir, l'APPY (shala-la). Per il momento possiamo riporre le speranze in questa associazione dal nome bizzarro, potrebbero parlare in favore di tutti gli eldiani, dentro e fuori le mura, alla conferenza internazionale che il giorno dopo si svolgerà in città. I nostri eroi sono in ogni caso pronti a portare avanti il loro ideale di pace.
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Mikasa si accorge che Eren è sparito, come al solito, e lo ritrova a guardare un villaggio, il villaggio del marmocchio che aveva preso i soldi di Sasha. Eren dice che queste persone hanno perso tutto nelle guerre passate ed ora non hanno nulla, come era successo a loro nella prima puntata quando la loro vita cambiò per sempre. Poi cambia discorso e chiede a Mikasa che cosa è lui per lei e perchè si preoccupa così tanto per lui. E' perchè è la sua famiglia? Perchè l'ha salvata da piccola? Tutti quelli che li shippano in questo momento sono con le orecchie tese e sul bordo della sedia, ma Mikasa delude le vostre aspettative purtroppo, e le sfugge che lo considera la sua famiglia, prima di essere interrotta da uno del villaggio che gli ha portato due bicchieri di quello che sembra tè. Dall'altra parte arrivano Jean, Connie e Sasha, che stavano cercando anche loro Eren. Ottimo tempismo, come dice anche lui. E tutti a far baldoria nelle tende degli amici del villaggio, a finire le loro scorte di alcolici, cantare e ballare e crollare a terra. E lo so che è un contesto allegro, ma in questa scena ero quasi alle lacrime, perchè vederli tutti così allegri, sia loro sia la gente di Marley che li ha accolti senza conoscerli, tutti a far festa come se si conoscessero da sempre, ignari del futuro tragico che li aspetta...Impossibile rimanere indifferenti. Ecco perchè presentare il passato adesso, ora che Eren marcia coi colossali verso queste città, ha un impatto molto più forte rispetto al manga, dove ci viene narrato il passato prima che Eren si muova da Paradis. Ma torniamo a noi. La conferenza internazionale ha luogo, e il monologo del rappresentante dell'APPY viene accolto con 92 minuti di applausi, peccato però che in detto monologo dica di lasciare stare gli eldiani del continente e di concentrarsi sui demoni dell'isola, perchè sono loro il vero nemico. Bel discorso, presidente. E' a questo punto che Eren lascia i suoi compagni e non si fa più vedere, ed in seguito invierà loro delle lettere in cui dirà di essersi alleato con Zeke.
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La voce narrante cambia e diventa quella di Eren, vediamo il passato coi suoi occhi e vediamo il momento in cui Yelena è venuta a parlare con lui per convincerlo ad unirsi al piano per l'eutanasia. Successivamente si snodano diversi dialoghi contemporaneamente, tra Eren e Floch, o Historia, o Zeke, e viene fuori il suo piano, cioè quello di seguire Zeke solo apparentemente, e di discostarsi dal piano della Gendarmeria, che vuole trasformare Historia in gigante per divorare Zeke; il piano di Eren è, come lui stesso dice a Floch e Historia, quello di distruggere il mondo, di spezzare la ruota, per dirla con le parole della brava Daenerys, e sa bene che così facendo anche persone innocenti moriranno, come successe a sua madre, ma per lui l'unico modo di interrompere questo ciclo di popoli che si odiano l'un l'altro è questo, fare tabula rasa e ricominciare tutto daccapo. Che bravo dittatore saresti stato Eren. Il dialogo con Zeke verte su un altro argomento, Mikasa. Eren parla delle sue emicranie a Zeke, chiedendo se sia un sintomo dovuto al suo stato di Ackermann e di come questo la influenzi a considerare Eren il suo padrone e a proteggerlo, ma Zeke gli dice che non s'è mai sentito di questa teoria e gli dice solo che lei è invaghita di lui ed è per questo che per lui farebbe pazzie. E ci voleva tanto? Grazie, Zeke, io mi ero arresa al fatto che Eren avesse ciocchi di legno nel cervello e non avrebbe riconosciuto una cotta nemmeno se si fosse spogliata e gli si fosse gettata nuda al collo, sarebbe stato lì a calcolare se questa cotta vuole trasformarsi in gigante per combattere o meno. E bravo Eren, bricconcello, hai creato una bella teoria del tutto falsa con cui prendere per i fondelli tutti quanti e spezzare il cuore di Mikasa, per farti considerare nemico ed alleato di Zeke. Ma anche sapendo dell'infatuazione di Mikasa il piano di Eren non cambia, intanto perchè gli rimangono solo 4 anni di vita, e poi perchè quello che sta facendo e dal quale non sa se tornerà più, lo sta facendo per vederli tutti felici, non solo Mikasa, ma anche tutti i suoi compagni, e queste frasi le dice mentre vediamo con quanta determinazione, tra le trincee di Marley, si taglia una gamba con un pugnale e si schiaccia l'occhio col proiettile di un fucile. Tutto si può dire di Eren, ma non che non ha coraggio, io arrivo alle lacrime anche solo con l'epilatore elettrico.
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Ed arriviamo al presente, non venite più a lamentarvi che non avete risposte perchè è stato estenuante rivangare il passato ed in maniera così dolorosa, letteralmente e fisicamente. Il boato della terra avanza, ed una flotta composta da tutte le navi da guerra di tutte le nazioni esistenti prova a porsi tra i giganti in arrivo e la costa. Inutile dire che dopo aver fatto a pezzi i primi colossali non possono far niente contro il popolo di giganti che si stagliano all'orizzonte inghiottendo qualsiasi cosa con il loro vapore. Infatti con una tranquillità invidiabile i giganti fanno saltare in aria tutte le navi ed escono dall'acqua senza venire minimamente rallentati dalle palle di cannone sparate da terra. Quei poveretti dei soldati provano a scappare, ma rimangono paralizzati dalla paura non appena vedono l'esercito dei colossali e l'immensa forma scheletrica che sovrasta tutto, la forma del gigante d'attacco, intenzionato a distruggere qualsiasi forma di vita si trovi davanti. Finisce qui la seconda parte della quarta stagione, e finisce su una nota altissima, in pieno movimento, da una parte Eren che è in procinto di sterminare l'umanità fuori dalle mura, con un potere ed un esercito immensi dalla sua, dall'altra i nostri eroi, che, non sanno bene nemmeno loro come, tentano di fare il possibile per fermarlo. Davide e Golia. Che dire di questo episodio, ancora una volta alzo le mani, è tutto perfetto, le scene, il montaggio, le sequenze che si susseguono e si mescolano trovando un accordo perfetto, le musiche di sottofondo, le emozioni, i ricordi, il passato e quanto ha influenzato il presente ed il futuro in maniera irreversibile. Ed aver visto i personaggi del passato, rivedere il corso degli eventi con i loro occhi, è come se ci avessero offerto un riassunto veloce della storia, un riassunto stavolta senza lacune perchè abbiamo visto anche i dialoghi che prima non ci avevano ancora mostrato. Non importa aver letto il manga, ogni episodio è una scoperta ed un'emozione indescrivibile, consiglio davvero a chi ancora è dubbioso ad avvicinarsi a questa storia, non sarà deluso. Che dire, restiamo, ancora una volta, col fiato sospeso fino al prossimo episodio, nel 2023. La gara di apnea inizia ora, via! -sand
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sandnerd · 3 years ago
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 86 - Retrospettiva
Continua il combattimento, volano schiaffoni e colpi di tagliabalsa da tutte le parti, ormai i nostri eroi non li ferma più nessuno.
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La luce è scomparsa dagli occhi di Armin, che butta in acqua il compagno jaegerista e si scambia un'occhiata rassegnatissima con Conny. Ma non c'è tempo per la rassegnazione e lo sconforto, la battaglia infuria dietro di loro. Intanto gli ingegneri degli Azumabito danno ad Hange una pessima informazione, e cioè che per mettere in moto l'idrovolante ci vuole un giorno, mezza giornata al massimo ma non di meno. E qui sorgono due grossi problemi, il primo è che col cavolo che riusciranno a combattere gli iaegeristi per mezza giornata lì al porto, anche perchè sta arrivando il treno coi rinforzi; il secondo problema è che il boato scatenato da Eren mentre parliamo sta avanzando, ed in mezza giornata ne distrugge eccome di città. Per Liberio le possibilità di non essere distrutta si assottigliano, e di molto. La signora Kiyomi però ha un'idea, non risolutiva ma meglio di niente. L'idea è fregarsi la nave con tutto l'idrovolante attaccato, ed arrivare ad una città costiera di Marley lì vicino, dove c'è un hangar degli Azumabito in cui possono preparare l'idrovolante. Il piano quindi cambia, resistere contro gli jaegeristi in modo da far arrivare gli Azumabito, Magath e Hange alla nave.
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Il tempo di farmi salire la nausea perchè Floch continua con la tiritera dell'OfFrItE i VoStrI cUoRi ed andiamo da Pieck (ciau Pieck!) che ha in groppa i non combattenti della comitiva. Pieck intende portarli alla nave e poi accorrere in aiuto di Reiner ed Annie, ma Falco non ci sta e corre via, intenzionato a trasformarsi ed a partecipare alla battaglia. E che vuoi che sia, trasformarsi per la prima volta in gigante senza averne la minima esperienza e partecipare in maniera senziente ad una battaglia, lo sappiamo fare tutti. Conny molla Armin alla nave e fa una spettacolare entrata in scena contro gli jaegeristi che stanno cominciando a dare del filo da torcere a Reiner ed Annie. Anche Jean e Mikasa stanno dando del loro meglio, ed inaspettatamente il treno che sta arrivando dalle montagne coi rinforzi nemici salta in aria. E chi è stato? Non lo sappiamo, ma ci ha fatto un favorone. Falco dopo essersi infilzato la mano con un chiodo riesce a trasformarsi, e devo dire che il suo gigante è un sacco bello, con la pelliccia/piume, gli artigli e il teschio dotato di becco. E presto ci sarà un'altra chicca per il suo gigante, non vedo l'ora di vederlo. Sta di fatto che questa trasformazione inaspettata genera confusione tra i jaegeristi, e i nostri eroi ne approfittano mandandone all'altro mondo quanti più possono.
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Floch, che davanti a questo nuovo gigante invece di andarsene con la coda tra le gambe vuole proprio morire, vola verso la nave deciso a danneggiarla e impedire lo fuga, ma torna la proverbiale mira di Gabi a rovinare i suoi piani, ed il simpaticone precipita in mare dopo aver sparato la lancia giusto qualche metro a destra della nave. Ciao ciao Floch, spero di non rivederti più. E vorrei stappare lo spumante ma non abbiamo tempo da perdere, Falco è impazzito, dobbiamo ringraziare che è riuscito a reggere fino ad ora. Magath riesce però a staccarlo da Pieck e tutti corrono alla nave che è pronta a salpare. Magath però decide di rimanere a terra ad occuparsi della retroguardia, anche perchè lì accanto è rimasta un'altra nave, non ci ha pensato nessuno che con quella i jaegeristi possono inseguire i nostri eroi. Davanti a Magath si presenta una vecchia conoscenza, Shadis, e dopo aver chiarito che è stato lui a togliere di mezzo il treno coi rinforzi ed è sempre stato lui quello che ha visto i nostri eroi allontanarsi dalla fortezza, i due salgono sulla nave rimasta per farla saltare in aria.
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Da una parte abbiamo Shadis, che a vedere i suoi ex allievi combattere per il bene dell'umanità ha capito quanto siano cresciuti ed almeno questo lo riempie di orgoglio, dall'altra parte c'è Magath, che ammette che avrebbe voluto per i suoi allievi un'altra vita, una più felice e duratura, lontana dalla guerra e dall'odio, in cui non avrebbero dovuto abbattere mura ed uccidere gente. I due si presentano e scambiandosi un ultimo sorriso danno fuoco alla polvere da sparo che nel frattempo hanno sparso nella nave. I violini sovrastano l'esplosione nel porto e le urla di Gabi, che insieme agli altri fissa l'ultima azione del Generale Magath, sacrificatosi per permettere loro di fuggire. E come non provare tristezza a questo punto, possiamo aver odiato Magath negli episodi passati, ma è sempre stato il supporto dei cadetti, non si è mai tirato indietro da una battaglia ed è riuscito a vedere oltre la coltre di bugie di Marley, considerando gli eldiani per quello che sono, esseri umani, e non demoni. Onore a Magath, eroe di guerra.
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Dopo l'ending un'ultima scena a bordo della nave fuggita. Hange spiega la situazione e dice che in nessun caso avrebbero potuto salvare Liberio, anche se si fossero mossi con l'idrovolante. Annie collassa a terra dopo questa notizia, lei combatteva solo per rivedere suo """padre""", e se Liberio viene distrutta non c'è speranza che sia vivo. Non è una bella situazione per nessuno, ma Hange indica la strada, aiutata dal gesto di Magath, e la strada è salvare più vite possibili, anche se estranee, anche a costo della propria. E ritorna la domanda posta da Annie la scorsa puntata, Mikasa se la sente di uccidere Eren? Se Annie stessa fosse sul punto di farlo, lei lo permetterebbe e se ne starebbe zitta e buona in un angolo? Perchè oramai Annie è stanca della guerra, non ce la fa più a combattere, contro loro o contro Eren, non importa, lei è satura. E come non capirla, con la situazione che stiamo vivendo, come non cadere in ginocchio fra le lacrime insieme a lei. Mikasa non risponde, ma capisce la sofferenza di Annie, le sue lacrime la smuovono, la speranza c'è e forse non è nemmeno piccola.
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Alcune piccole perle in questo episodio che in ogni caso è all'altezza delle aspettative: i due piani sequenza di Conny e Mikasa che combattono senza sosta, sono davvero ben fatti e fluidi, le animazioni hanno una qualità che non delude, e la stessa cosa si può dire dello scontro tra i jaegeristi e i giganti Corazzato e Femmina, vorrei cancellarli dalla memoria per poterli apprezzare nuovamente come la prima volta. Applauso alla trasposizione del gigante mascella nuovo, è davvero benfatto, come ho già detto non vedo l'ora di vederlo in azione. Appuntamento al prossimo episodio, che a giudicare dalle anticipazioni farà un tuffo nel passato e nelle intenzioni di Eren. Alla prossima!
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 85 - Traditore
Il tempo delle chiacchiere è finito, ma non vuol dire che adesso si combatta e basta. Emozioni a rotta di collo si intrecciano ai proiettili e agli schiaffoni e, come lo scorso episodio, neanche ti accorgi che l'episodio è finito. Non si può fare 'sta vita, una settimana ad aspettare e finisce tutto così, peggio di quando ti svegli ed hai la sensazione di esserti appena addormentato. E ho detto tutto.
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Ma inoltriamoci nell'episodio 85, episodio che inizia con i nostri eroi che osservano il bivacco dei Jaegeristi. Hanno occupato casa e messo i piedi sul tavolo, e già che ci sono hanno preso in ostaggio gli Azumabito ed il loro preziosissimo idrovolante. Preso in ostaggio nel senso che appena vedono un solo capello dei nostri eroi distruggono l'idrovolante e tanti saluti alle speranze di arrivare a Marley e fermare Eren. Dunque bisogna approcciarsi alla situazione con delicatezza. Io per prima vorrei piombare davanti a Floch e ridurlo a un colabrodo ma non è la strategia migliore in questo momento. Annie è la solita, il suo piano è molto simile al mio, arrivare ed ammazzarli tutti. Semplice, facile da ricordare. Mikasa obietta dicendo che così morirebbero pure gli Azumabito, e come conferma Onyankopon, ci servono perchè l'idrovolante lo sanno far funzionare solo loro. Maledetta tecnologia moderna. E non solo, occorre che diano agli ingegneri degli Azumabito il tempo di fare la manutenzione necessaria prima del decollo. E non lo so, un cappuccino con cornetto lo volete? Un tappeto rosso? Una preghiera accorata? Se dovemo sbriga'! E tutto questo sempre se Jean, Connie, Mikasa ed Armin non si fermano nel mezzo dell'operazione perchè non vogliono uccidere i loro ex compagni. Di Mikasa io non mi preoccuperei troppo, quella è tipo Terminator ormai, non gliene frega 'na mazza degli ex compagni. Il problema sono gli altri tre, ma Annie e Reiner capiscono quanto sia un peso chieder loro di uccidere delle persone a loro vicine, quindi propongono loro di restare al sicuro con Gabi e Falco. Arriva Hange a dichiarare che lei non se ne starà al sicuro a guardare, intanto perchè ha già ammazzato jaegeristi negli scorsi episodi, e poi perchè, come ho detto io prima, se dovemo sbriga', che a giudicare dal vapore proveniente dal mare i giganti hanno raggiunto Marley e hanno raso al suolo le prime città. La molla che fa scattare la decisione dei 4 indecisi è Magath, che chinandosi chiede loro scusa per averli accusati delle robe successe duemila anni fa. E davanti a questo Armin è più badass che mai, mamma mia quanto è diventato figo, e dice che non si tirerà indietro.
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Andiamo a malincuore da Floch, che blatera di quanto sarà bello il futuro di Paradis, poveri Azumabito che devono stare ad ascoltarlo, avete tutta la mia comprensione. Ma la signora Kiyomi non si vuole piegare, hai capito la signora, non la facevo così coraggiosa. Floch prova perfino a spararle alla tempia, ma lo blocca Armin da fuori l'edificio, che in una recitazione perfetta dice che ha inseguito il gigante carro fin lì ma che è riuscito a fuggire via mare. Lui e Connie quindi si dirigono verso l'idrovolante e urlano a Floch di lasciare andare gli ingegneri degli Azumabito perchè gli servono. A guardia dell'idrovolante ci sono due loro ex compagni, che dicono loro di essere sospettati di voler fermare Eren quindi non possono slegare la bomba dal velivolo. Ma cosa dici mai, dicono Armin e Connie più falsi di Giuda e dal sorriso inquietante, non fermeremmo mai Eren, ci teniamo al futuro di quest'isola! E che vogliamo, son soldati mica attori, già è tanto che stiano reggendo fino ad ora. Riescono quindi a convincere a togliere gli esplosivi dal trabiccolo, mentre dentro casa Floch ancora non è convinto della storia di Armin. Per buona misura prova ad uccidere qualche altro Azumabito, ma la signora Kiyomi lo prende alle spalle e lo sbatte faccia a terra. Hai capito la signora parte 2. Gli spari però son partiti, e li hanno sentiti tutti, è il segno che il piano di Armin di risolverla con le chiacchiere è fallito, dunque uscite tutti le pistole. Mikasa distrugge la finestra e prende a schiaffoni tutti i Jaegeristi nella stanza, ed insieme a lei, Hange e Magath gli Azumabito scappano verso i sotterranei. Floch, che non aveva niente di meglio da fare, riesce ad uscire dalla finestra ed urla di uccidere a vista Mikasa, Armin e Connie perchè hanno tradito Eldia. Ma dietro di lui arrivano di gran carriera Reiner ed Annie, il dinamico duo, che si trasformano in giganti ed anche loro cominciano a schiaffeggiare soldati in giro.
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Sul molo intanto i due soldati sono alle prese con Armin e Connie, uno spara al biondino che cade a terra con la faccia bucata. Ma chissene, quello è gigante e i buchi non gli fanno neanche il solletico. Infatti si rialza e tenta di fermarlo dal riattivare l'esplosivo. Connie lì accanto sta lottando contro l'altro soldato che lo accusa di averli traditi, e come dargli torto dal suo punto di vista, noi sappiamo bene che i motivi dei nostri eroi sono giusti, ma per i Jaegeristi si stanno comportando esattamente come all'epoca si erano comportati con loro Berthold e Reiner, tutti pappa e ciccia e poi erano il nemico. E sono proprio le parole di Berthold che tornano in mente ad Armin, mentre guarda Connie che prima toglie di mano la pistola all'ex compagno e poi spara all'uno e all'altro, Berthold che diceva fra le lacrime che deve esserci qualcuno disposto a sporcarsi le mani di sangue. L'episodio tronca in pieno l'urlo di impotenza di Connie, che ha ucciso dei compagni per la speranza di poter fermare questa maledetta guerra. Mamma mia io ho i brividi. E non so quante volte l'ho detto ormai. Siamo ad una profondità immensa, davvero chi guarda questo anime solo per i combattimenti e le sparatorie non ha capito niente, non solo dell'anime stesso ma della vita. Il sacrificio di persone che sono entrate nella storia da stupide e quasi inutili, che volevano solo arrivare ad una fine, rendere orgogliosa la famiglia, stare a scherzare coi compagni e abbuffarsi nelle rare occasioni in cui si trovava più cibo, è l'ennesima prova della maestrìa utilizzata nella scrittura di questa storia. Nessuno viene risparmiato dalla guerra, tutti devono farci i conti, e tutti, rinunciando alla cosa più preziosa che hanno, devono prendere una parte. E' un concetto fortissimo, che nonostante non sia nuovo continua a dar forma alla situazione ed al carattere dei personaggi. Forse non sto più parlando dell'Attacco dei giganti, non lo so, quando un anime è così ben fatto e quando nel mondo succedono certe cose è difficile tracciare una linea. Ma basta con i discorsi, attendiamo adesso il prossimo episodio, pieno di combattimenti e schiaffoni, e speriamo duri di più perchè questi ultimi episodi sono letteralmente volati. Alla prossima! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 84 - La notte della fine
L'hanno chiamata "La notte della fine" perchè "Finirà prima che te ne accorgi" non era carino come titolo. Eppure ho controllato, quasi 24 minuti, ma com'è possibile che la mia percezione sia stata di dieci secondi? Qualcuno me lo spieghi o non ci dormirò stanotte. Puntata 84, mettiamo da parte l'azione di questi ultimi episodi e facciamoci una bella chiacchierata davanti al fuoco, uscite le chitarre che ci facciamo un bel concerto all'aperto.
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Un piccolo flashback ci spiega come Hange e Mikasa hanno contattato Jean mentre tentava di dormire e rasserenarsi dopo essere diventato il secondo di Floch. Se solo avesse messo a tacere la sua coscienza, tempo qualche mese e sarebbe riuscito ad avere una bella casa, una bella famiglia (nella sua fantasia sua moglie è Mikasa, ce ne siamo accorti caro Jean) e una bella vita. Deve solo mettere a tacere la sua coscienza. Sa che quello che sta facendo Floch è sbagliato, ma cos'è la coscienza davanti ad una bella casa, una bella famiglia ed una bella vita? Ad interrompere i suoi pensieri, come abbiamo detto, Hange che gli chiede di incontrarsi di fuori. Obiettivo del comandante, opportunamente resa edotta dei fatti da Mikasa, è di unire le forze, loro e i superstiti marleyani sull'isola, per fermare Eren ed il massacro che vuole fare. Credo che internamente Jean sia pronto a seguire il comandante, ha già lo zainetto in spalla e le mani sui grilletti delle spade tagliabalsa, ma di carattere fa l'avvocato del diavolo, e chiede cosa può succedere a tutti loro dopo che fermano Eren. Il Boato è l'unica arma che Paradis può sventolare in faccia ai suoi nemici, solo così hanno la sicurezza che il mondo intero non li attacchi. Fermare Eren significa togliere del tutto questa arma, rendendo l'isola, e loro stessi, vulnerabili. Hange gli risponde che prima che il mondo si accorga di ciò passeranno anni, quindi non devono pensarci ora, la priorità assoluta è fermare il massacro. E mi dispiace ma a poco valgono le preoccupazioni di Jean, per quanto fondate. Hange dice la prima cosa sensata di questa stagione. Lo sterminio è sbagliato. E ragà, fossi in Hange mi sentirei in una dimensione parallela, a ritrovarmi a spiegare perchè e per come il genocidio o lo sterminio di massa sia sbagliato. Cioè, ma in che mondo siamo? Deve dirvelo qualcuno, a voi e quegli invasati degli Jaegeristi o ai marleyani? Seriamente vi serve qualcuno che vi dica che uccidere è sbagliato? Ma che gente siete? La capisco eccome, il comandante, vorrei farmi il poster da appendere nella mia stanza con la sua frase, mi illumina d'immenso in quest'ora buia.
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Ma lei si scusa per aver alzato la voce, facendomi sciogliere dalla tenerezza, e dice che nonostante abbia pensato a scappare è comunque il comandante del Corpo di Ricerca, e mentre guardiamo lo stemma delle ali della libertà sulla sua schiena, quasi come se fosse un peso sulle sue spalle, dice che sente lo sguardo di tutti i loro compagni morti in questa guerra, sente che la osservano, alcuni sono morti senza nemmeno sapere la verità sull'umanità nel mondo esterno, ma una cosa è certa. E' per rendere giustizia a loro ed al loro sacrificio che devono offrire il loro cuore, alla ricerca della libertà, almeno sull'isola. Jean ascolta queste parole, e vede accanto a sé Marco che gli sorride, e accetta la verità che ormai da 4 stagioni è in cuor suo: lui fa parte del Corpo di Ricerca. Ragazzi qua si piange, se solo nei primi 5 minuti c'è una scena del genere non oso immaginare le montagne russe emotive che seguiranno questo primo scambio. E così ci ritroviamo, come detto ad inizio commento, tutti intorno al fuoco, fuori le chitarre. Hange sta tagliando delle patate (e il pensiero corre a Sasha) e sta facendo un bello stufato, niente di meglio di una buona cena per riappacificare rancori passati. E di riappacificare c'è proprio bisogno, perchè il generale Magath non ha intenzione di tenersene una e comincia con le frecciatine sul fatto che loro sono demoni, vedi Eren quello che sta facendo, lo vedi che il mondo ha ragione a volervi tutti morti, bla bla bla. Jean non si trattiene e gli dice che ha un bel coraggio a parlare dopo che per anni sono stati loro marleyani a spedire giganti nell'isola e a fare morire innumerevoli eldiani. Volendo essere precisi, se in quel primo episodio la madre di Eren non fosse stata mangiata da un gigante entrato a causa dell'operazione organizzata dai marleyani, tutto questo non sarebbe successo. La palla passa a Magath, che dice che se è di storia che vuole parlare ha ben duemila anni di Eldia che ha devastato tutto il mondo a suo svantaggio. Le facce degli altri che assistono alla discussione riflettono la mia. Hange, che il cielo la benedica, si intromette e dice che battibeccare su robe vecchie di duemila anni, che nessuno di loro ha vissuto (e di cui non esistono prove certe) non porterà a niente. Grazie Hange, sei la luce della speranza.
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Annie pensa agli affari, e chiede se quindi vogliono uccidere Eren. Dritta al punto lei, come piace a noi. Armin, coerente con se stesso, vuole innanzitutto parlare con Eren, e convincerlo a deviare dal suo percorso; finchè non ci parleranno, non potranno decidere il da farsi. E metti che Eren non si fa convincere, testa dura com'è, che si fa? Annie non è convinta che i nostri eroi avranno il coraggio di ucciderlo, con Mikasa quasi arrivano allo scontro, ma la nostra bionda è maturata, e per prima chiude il suo anello, dicendo che vuole che suo padre, a Marley, non muoia, quindi se riusciranno a convincere Eren anche solo parlando a lei andrà bene così. Sono fiera di te Annie, 3 stagioni fa non ci avresti pensato due volte ad arrivare alle legnate. Bene, ora che i convenevoli ve li siete detti, pensiamo alle cose serie. Il piano è arrivare al porto e usare uno dei velivoli che in base a quanto gli hanno detto gli Azumabito si trova ancora lì, in modo da raggiungere Eren e il Fondatore. Ma bisogna capire dove si dirigerà Eren. Non possono setacciare tutto il continente col velivolo, ci metterebbero decenni, il carburante non è infinito. Entra in gioco Yelena, che sicuramente saprà quale sia la strada che vuole fare Eren. Alzo la manina e dico che secondo me seguendo la scia di devastazione lasciata dai colossali in marcia un indizio lo troveremmo, ma okay, torchiamo Yelena. Ma perchè Yelena dovrebbe parlare? Cosa gliene viene aiutando i marleyani? Beh salverebbe la sua terra natìa no? Aveva detto così, che la sua patria era sotto il dominio di Marley e ne voleva la libertà. Peccato che la patria di Yelena sia proprio Marley. Ebbene sì, Pieck (ciau Pieck!) ha fatto delle ricerche sulla bionda, non si è data pace del fatto che la barba le stesse così bene, ed ha scoperto che s'è inventata di sana pianta le proprie origini solo per convincere i Volontari a seguirla nel suo piano della liberazione dal dominio di Marley. Yelena, colta sul fatto, glissa elegantemente e decide che invece di assumersi la colpa di tutta questa situazione vuole rinfacciare ai suoi interlocutori tutto quello che è successo, e parte così una serie di aneddoti sul passato.
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Il primo è per Reiner, e per tutti quelli che sono morti quando ha aperto la breccia nel muro del distretto di Shiganshina. Non toccarmi Reiner altrimenti ti prendo a mazzate. Il secondo è per Annie, e per quelli che sono morti schiacciati a Stohess, e non solo. Poi tocca ad Armin e a tutti quelli che sono morti quando si è trasformato nel porto navale, durante la scorsa stagione. Poi Jean, che sempre a Liberio pur di arrivare al gigante carro ha sparato una lancia fulmine verso Falco. O Gabi, che ha ammazzato Sasha (e preso a mattonate una guardia che si era avvicinata preoccupata perchè pensava che stesse male). Ma siccome questo primo round non funziona Yelena mette il carico, e nomina quel caro amico di Jean, Marco, che Annie ha ucciso. Dato che la serata sta andando benissimo, perchè non parlare di come sia morto? Reiner si intromette e racconta che ha ordinato lui di togliergli l'attrezzatura, tenerlo fermo, lasciarlo sul tetto mentre si avvicinava un gigante e l'hanno guardato mentre veniva divorato. Aveva sentito un discorso tra lui e Berthold che non avrebbe dovuto sentire. Ragà ma seriamente state obbedendo a Yelena? Ho capito che le sottotrame vanno chiuse, ma è chiaro come il sole che vuole mettervi l'uno contro l'altro, ma perchè avete la testa più dura di quella quercia lì accanto? Jean chiede quali siano state le ultime parole di Marco, e Reiner gli risponde che chiedeva di parlare prima di fare qualsiasi cosa. Perfino dalla tomba Marco vi insegna una bella lezione, e cioè che invece di accusarvi a vicenda dovreste innanzitutto parlare, complimenti vi fate rimproverare pure dai trapassati. A Reiner non basta però, e continua a chiedere scusa, e così Jean comincia a prenderlo a pugni. Non posso dire che non se lo meriti, anche se azzuffarsi adesso è abbastanza inutile.
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E l'ha capito Gabi, che si mette in mezzo e si piglia un calcio nello stomaco. Ha capito ormai tutti i suoi errori, ha capito quanto hanno sbagliato a considerarli demoni e a desiderare la morte della gente di Paradis, ed insieme a Falco chiedono scusa in ginocchio a Jean che nel frattempo è stato fermato da Connie e Armin. Cavolo quanto ci voleva un sano Mea culpa, magari non da parte di Falco, ma di Gabi sicuramente, e questa scena fa pensare anche Magath, vedere la cadetta più forte e orgogliosa della sua classe chiedere scusa in ginocchio agli eldiani, se non è forte questa scena io non so più cos'è il mondo. Interviene Levi che intanto si è svegliato e dice loro di finirla con questo casino. Levi quanto mi mancavi. La notte calma gli animi, Jean sveglia delicatamente Gabi e poi si mette a urlare contro Reiner per farlo alzare. Per la strada chiede pure scusa a Gabi per il calcio ma dice che non chiederà scusa a Reiner, e va bene così. Annie, lì accanto, si sente in disparte e chiede se c'è qualcosa pure per lei. E se tocca ad Annie fare battute siamo davvero alla frutta. Intanto arriva il gigante carro a portare notizie, e non sono per niente buone. Grazie alla locomotiva, maledette tecnologie moderne, i Jaegeristi sono arrivati al porto e li aspettano con ansia per far loro la festa. Floch ha occupato casa e tiene in ostaggio la signora Kiyomi guardando la porta, fermo immobile così. E così finisce la puntata. Non avevo ragione io? E' durato pochissimo questo episodio, e dire che l'opening ha pure ceduto il suo minutaggio alla scena iniziale. Però bellissima anche questa puntata, più che altro perchè fa vedere che esiste ancora gente sana di mente che considera lo sterminio sbagliato e nonostante le condizioni avverse ed i mille nemici e pericoli si sbraccia e fa del suo meglio per combattere. L'attacco dei giganti alla fine è questo, la battaglia di piccoli eroi contro enormi nemici. E' sempre stato così e così continua ad essere, fisicamente e figurativamente. Appuntamento alla prossima puntata, quindi, per sapere come risolveranno con i Jaegeristi e non solo! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 83 - Orgoglio
Non ci avevano dato abbastanza minutaggio con Levi in questa stagione, ma si fanno perdonare con la vicenda presigla, tutta incentrata su di lui e su cosa è successo dopo che Hange l'ha afferrato a s'è buttata a bomba nel fiume per scappare agli Jaegeristi. Levi dunque non è morto, è messo male, malissimo, ma non è morto, e finchè non muore c'è speranza. Nel qual caso, la speranza di ammazzare male quella scimmia di Zeke, che non si dica che Levi non è uno che non porta a termine le missioni, Erwin gli aveva detto di ammazzarlo e porca miseria lui lo farà, dovesse metterci tutta la stagione.
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Hange è meno psicopatica di Levi, e dopo averlo fasciato meglio di un sacerdote egiziano, pensa anche alla situazione generale, il fanatismo che dilaga, Eren e il suo atteggiamento nei confronti di Zeke, se lo tradirà o meno, come questo eventuale tradimento farebbe evolvere la situazione, cose così. In tutto questo entrambi hanno uno scorcio di Quel posto (i sentieri, la coordinata, quello che è), ma non si capisce se hanno sentito tutto il discorso di Eren passione centralinista del supermercato, parrebbe di sì, visto che in seguito poi sembrano aggiornati sulla situazione, magari hanno voluto risparmiarci di ascoltarlo per la terza volta. Ci ricongiungiamo con la fine dello scorso episodio, e vediamo i due che parlano con Magath e Pieck (ciau Pieck!). Dopo essersi scambiati i convenevoli, cioè essersi minacciati a vicenda, Levi riesce a convincere Magath ad ascoltarlo, tanto lui una cosa vuole, uccidere la scimmia, e su questo possono fare fronte comune perchè pure Marley vuole sbarazzarsi di quel voltagabbana peloso. E se nel mezzo riescono a infilarci anche una bella morte per il gigante fondatore che sta marciando verso il mondo assieme a tutti i colossali che erano dentro le mura, pure meglio.
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A proposito dei colossali, alla loro ombra cavalcano Armin e Gabi, decisi a fermare Connie prima che offra alla madre un bel pasto a base di Falco. Ma la loro missione non sembra difficile, perchè Connie stesso è terrorizzato da quello che sta per fare, nonostante sia ugualmente deciso a farlo. Fa anche tenerezza, perchè una volta arrivati a Ragako se ne esce con la scusa di dover pulire i denti al gigante, poteva inventarsi tutte le frottole di questo mondo, poteva dare una botta in testa a Falco, poteva prenderlo e lanciarlo in bocca al gigante, e invece no, facciamo i dentisti ai giganti, che sorridenti come sono sarebbe brutto se avessero i denti gialli. Connie è sempre Connie. Oltretutto si mette un'espressione talmente inquietante mentre dice di voler spazzolare i denti al gigante che onestamente fra lui e Yelena non so chi è peggio. Arrivano Armin e Gabi a fermare l'inquietudine, ma questo spinge Connie a prendere Falco in ostaggio. E' insomma una di quelle situazioni in qui il cattivo minaccia di sparare alla fidanzata del protagonista se il protagonista non mette giù la pistola. Armin oramai è pratico di diplomazia, nel senso che sa che non funziona più, e tra l'altro è bello depresso per ora, quindi risolve la faccenda lanciandosi lui nella bocca della signora, che poveretta è da mezzora che la fanno aspettare, dicono che le danno da mangiare ma qua non arriva niente. Non arriva niente nemmeno adesso, perchè Connie molla Falco e si lancia per salvare Armin. Eddai che tanto lo sapevamo che non sei un assassino di bambini. Solo il diavolo in persona ucciderebbe bambini (vero Pu***?). E insomma tutto è bene quel che finisce bene, la signora Springer resta gigante e Falco resta vivo. Vero che comunque non l'attendeva un destino poi così idilliaco se si pappava Falco o Armin. Doveva combattere nella guerra attuale e poi dopo 13 anni sarebbe morta. Mainagioia. Quanto meno se resta gigante senza coscienza c'è una remota possibilità che in caso di morte del fondatore torni umana. Forse. Ma meglio questo che 13 anni di sofferenza.
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Risolto questo problema andiamo a Shiganshina, tra i feriti c'è la fanatica yaegerista salvata da Mikasa quando era piccola, ed immaginando che la sua sciarpa l'aveva presa lei, Mikasa è venuta a prendersela. A Mikasa non frega na mazza, lei rivuole la sciarpa e basta. A niente valgono le parole della tizia, che mi deve scusare se non ne ricordo il nome, la quale le dice di aver parlato di lei con Eren, ed Eren voleva che Mikasa gettasse quella sciarpa. Capiamo bene le implicazioni di questa frase; Eren vuole che Mikasa pensi con la sua testa, che nelle sue azioni sia spinta da una convinzione che le viene da se stessa e da quello che crede giusto, non dalla cieca fedeltà verso questo o quel tizio. Insomma Mikasa si riprende questa benedetta sciarpa e se ne frega della tizia che continua a dirle cose mentre lei se ne va. L'emblema del menefreghismo, grande Mikasa. Da un soggetto sgradevole ad uno di gran lunga molto più sgradevole, Floch è diventato proprio bravo nei discorsoni, a via di "Offrite il vostro cuore" ha convinto tutti a diventare Jaegeristi, anche se quello che sta facendo Eren è quello che faceva Marley, ma dettagli, se lo fa Eren è giusto. Io mi dissocio. Jean, accanto a Floch, e Mikasa dall'altra parte della stanza, si scambiano occhiate che sembrano di...rassegnazione? attesa? determinazione? Vedremo, ma di certo non sono contenti degli ultimi sviluppi. Intanto Erwin, nella sua tomba, si rivolta talmente tanto che è passato dall'illuminare un distretto ad illuminare tutta l'isola di Paradis.
Rivediamo Armin e gli altri tre, che nell'allegria generale delle strade, pensano a riempirsi lo stomaco visto che presto non potranno godere dei piaceri della tavola. Il caso vuole che giusto giusto accanto a loro si trovi Annie, che si rimpinza in maniera mai vista. Eh, vorrei vedere, quattro anni che non mangia, è strano che non si sia mangiata Hitch. Ed insomma al gruppo di Armin si unisce anche Annie, che molla Hitch lì da sola con una torta intera, ma si fa perdonare chiedendole scusa e ringraziandola. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma che tenerezza Annie.
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A Shiganshina Floch se la sta godendo un mondo, e sta facendo una esecuzione pubblica in piena regola, vuole uccidere Yelena e Onyankopon. Yelena sta zitta, d'altro canto è inutile per lei parlare, anzi chiede perchè Floch stia perdendo tutto questo tempo. Onyankopon invece tenta di far ragionare i soldati lì attorno, cioè lui si allea con Eldia per evitare che Marley distrugga il suo paese natale, ed il risultato è che Eldia sguinzaglia i suoi giganti e distrugge tutto il mondo, ma il senso dov'è? Ce lo chiediamo tutti dalla scorsa stagione, caro Onyankopon. Tocca a Jean sparare a lui, ormai è il braccio destro di Floch, ma poveretto gli eventi di questi giorni l'hanno scombussolato, e spara quattro colpi a terra, che disdetta, ha mancato il bersaglio che si trovava a qualche centimetro dalla sua pistola. Floch non ha il tempo di chiedergli che succede che dal nulla arriva il gigante carro che prende in bocca (aaaaah Pieck ma perchè con te ci sono sempre doppi sensi) Jean, Yelena e Onyankopon, e va via. No ma tranquillo, fai come se fossi a casa tua, arrivi, te ne vai, mangi gente a caso, vedi tu la maleducazione. Floch nel caos generale però si rende conto che non vede Mikasa da nessuna parte, ed un'idea gli si forma in testa. Un'idea del tutto esatta, perchè Mikasa ed Armin hanno colto il segnale dei 4 colpi sparati da Jean per scappare dalla fortezza coi viveri necessari insieme a Gabi, Falco, Connie ed Annie. Quest'ultima si accorge che qualcuno li osserva dalla fortezza, ma non c'è tempo di pensarci, per ora è meglio scappare.
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Ed insomma tutti si ritrovano nelle foreste della periferia, insieme con Hange, Levi, Magath e il gigante carro, che scarica il bagaglio, vale a dire Jean, Onyankopon e Yelena. In particolare Yelena non capisce perchè hanno salvato anche lei, ma tranquilla non è per bontà di cuore, ma semplicemente per essere consegnata a Marley, come conferma Magath guardandola malissimo.
Manca ancora uno, che se la dorme della grossa, ma viene gentilmente svegliato con un calcio da quella tenerona di Annie, che sta lentamente tornando se stessa. In piedi, dice Connie con aria badass ad un Reiner del tutto spesato, è ora di andare a salvare il mondo. E dietro di lui i nostri eroi in posa Avengers. Ecco, questo è quello che chiamo perfezione.
Menomale, gli scorsi episodi per quanto comunque al di sopra delle aspettative mi avevano messo na tristezza indicibile, i nostri protagonisti erano talmente frastornati dalla piega degli eventi che non sapevano che fare, vagavano con sguardo vuoto; ma ora non ce n'è più per nessuno perchè sono tornati, gli occhi accesi dal coraggio e dalla voglia di schiaffeggiare quel testone di Eren, così vi voglio! Vado ad arruolarmi pure io! Ed ora sarà bello perchè si è formata una combriccola molto variegata, soldati, marleyani, eldiani, ex amici, comandanti, con uno scopo comune però, quindi questo ci fa ben sperare. E mi sorprende in positivo la trasformazione di Connie, è maturato tanto anche lui e ciò si vede anche da queste scene in cui quasi gestisce tutto lui, insieme ad Armin. Complimenti. Ma non è tutto rose e fiori, perchè Floch non si arrenderà, ormai è al vertice dell'esercito e quella poltrona non la molla neanche morto. E chi è che ha visto i carri allontanarsi dalla fortezza? Vedremo. Per questa ed altre risposte, appuntamento al prossimo episodio! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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Levi being alive:
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Me:
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep 82 - Tramonto
Uff, la testa gira, e finora non era successo, il che è tutto dire. Sì, perchè è facile seguire il main event, Eren che risveglia tutti i giganti e marcia verso il resto del mondo, okay capito. Ma tu pensa che significa seguire ed assimilare gli strascichi di questa cosa, e come il boato influenza la situazione, in ogni suo punto e con gli occhi di ogni personaggio.
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Ma andiamo con ordine, siamo credo all'interno delle ex mura centrali, pace all'anima loro, il Wall Sina. E lo capiamo perchè c'è Hitch che si sta occupando di alcuni feriti rimasti sotto le macerie delle mura crollate. Eh sì, perchè tre mura colossali che crollano fanno morti e feriti, mica ci avevamo pensato. Ed infatti qualcuno dice proprio questo, che Eren può anche avere buone intenzioni, ma intanto ammazzato parecchia gente di Paradis. A chi dice questo ci sono altri simp di Eren che invece controbattono che dei sacrifici per ridare all'impero di Eldia la sua gloria sono necessari, e tutti insieme si mettono a urlare Offrite i vostri cuori! come se non ci fosse un domani. Erwin intanto, dalla sua tomba, si sta rivoltando talmente velocemente che se ci attacchi un cavo ti illumina un distretto intero. Non è cambiato niente, la popolazione, o una buona parte di essa, è ancora convinta che il genocidio sia una graziosa e salutare pratica. Beh finchè non sono loro quelli ammazzati male, ovvio. Hitch, che sarà anche un pochetto spocchiosa, ma non certo stupida, indica agli altri di preparare le armi anti sommossa, che a questi invasati magari gli pigliano i 5 minuti e si mettono a picchiare soldati. Ma mentre gira per il quartier generale vede che qualcuno si è fatto la doccia e se n'è andato in giro senza asciugarsi, tanto che ci sono tracce d'acqua per terra. Le tracce la portano in una stanza, e qui le tappa la bocca una cosetta bionda e col naso storto. Ah Annie sei tu, non t'avevo riconosciuto, sei dimagrita di tipo 32 chili dall'ultima volta che ti ho vista. Ma Hitch non ha scelta perchè anche se debole Annie potrebbe decidere di trasformarsi ed aggiungere altri morti al conto attuale già alto. Annie è il gigante di Shroedinger, finchè non si trasforma, non sai se lo farà.
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Ma dopotutto Annie vuole solo essere portata verso il continente, verso il porto, così potrà tornare a Marley, quindi ad Hitch, e a tutti quelli che morirebbero in caso di trasformazione in gigante, conviene assecondare il suo desiderio. Intanto scopriamo che Annie in questi anni anche se imbozzolata ha sentito la voce di Hitch e di Armin, quindi si è comunque tenuta informata, e scopriamo anche la sua storia, e cioè che, abbandonata da piccola perchè eldiana, è stata tirata su ed addestrata ad uccidere e picchiare male da un altro eldiano, che ecco non sempre ha usato metodi adeguati. Diciamo che fra il bastone e la carota lui con Annie ha sempre usato il bastone, la carota risulta dispersa. Questo perchè se Annie fosse diventata una guerriera ed una marleyana onoraria, lui avrebbe potuto vivere una vita migliore. Che gentiluomo. Ma quando Annie stava per partire per Paradis al simpaticone sono venuti gli scrupoli e le ha chiesto di tornare sana e salva e le ha anche detto che si pentiva di averla trattata come l'ha trattata. Tutto bello, ma io faccio fatica a perdonare un tizio che cresce una persona a suon di botte solo perchè si è fatto un bel pianto. Più che altro si apprezza il cambiamento, posso solo dire questo. Ma Annie, che in fondo in fondo in fondo ma proprio in fondo il cuoricino ce l'ha, s'è affezionata al tizio e lo vede come suo padre, per cui adesso vuole solo tornare da lui e chiudere con giganti, eldiani, marleyani ecc. Quanto è fatta loquace Annie, cambiata totalmente. Intanto a Marley gli eldiani stanno tentando di convincere i marleyani che hanno sentito Eren Yaeger dire loro che sta arrivando con tipo tutti i giganti colossali esistenti e che spazzerà via tutti. Ma figurati se i soldati credono a questa cosa, facevate prima a dire che il cane vi ha mangiato i compiti o che l'ennesima nonna è morta se volevate una scusa credibile. Il padre di Annie, centralissimo in questo episodio, tenta ancora di convincere i soldati, ma si sente uno sparo, chissà se ci ha lasciato le penne? Speriamo di no, povera Annie.
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La situazione non è bella nemmeno a Shiganshina, dove gli Yaegeristi si stanno radunando e presto toglieranno di mezzo chi non la pensa come loro. Anche i sottoposti di Shadis, che hanno cambiato fazione così tante volte che sono confusi pure loro, chiedono al comandante cosa fare, e qui sono d'accordo col pelato che gli dice di rimanere bassi e di obbedire agli yaegeristi, in attesa di poter contrattaccare, dato che morire non servirebbe a nulla. Ci spostiamo in un'altra stanza, Armin si sta preparando per andare a recuperare Connie e convincerlo a non ritrasformare sua madre usando Falco. Credici. Come già detto si apprezza l'impegno. Ma ora come ora, con tutto quello che sta succedendo, l'unico modo per non impazzire è concentrarsi sulle piccole cose. E lo sa Armin, che ci sarebbe davvero da impazzire, la gente morta in giro, il mondo che sta per essere distrutto, Reiner e il gigante carro di cui devono ottenere la fiducia per non creare altro odio, motivo per cui devono recuperare Falco, Historia che sarà in pericolo pure lei, Annie che si è scongelata e chissà dove si trova in questo momento, Hange e Levi che potrebbero essere morti, Floch e gli yaegeristi che se si annoiano troppo potrebbero ucciderli tutti...Mi sento confusa io che non c'entro niente. Mikasa è quella che è, non gliene frega una mazza di ste cose, lei chiede solo cosa possono fare con Eren. E qui tutti noi siamo Armin quando per le staffe e dice che con tutto quello che sta succedendo onestamente non gliene importa un fico secco di Eren. Come dargli torto. Ma non ha ragione quando dice che Erwin la situazione l'avrebbe saputa controllare, adesso hanno la conferma che non era Armin a dover essere resuscitato. Aww Armin no, non è vero, anche Erwin davanti a questa situazione avrebbe lanciato qualche sedia, e poi è stato Erwin stesso a spostare il braccio quando Levi ha provato a fargli l'iniezione, nessuno se lo ricorda? Quindi Armin zitto e vai da Connie.
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Il tempo di Gabi e Kaya che sono diventate pappa e ciccia che si salutano e andiamo da Floch, che deve morire male, il quale ha capito le maniere da adottare per convincere i Volontari a passare dalla loro parte, e non sono le buone maniere. Floch dice che Eren era venuto da lui e gli aveva raccontato il suo piano, quindi mentre si occuperà di distruggere tutti quelli fuori da Paradis, lui appianerà le controversie all'interno. Ssssì Floch, ti crediamo (non è vero non gli crediamo ma facciamolo contento). Poi dopo aver ammazzato uno dei volontari perchè continuava a sputare nella sua direzione va da Jean, lì vicino ad un passo dallo svenire per lo schifo al quale sta assistendo, e gli dice che ce l'abbiamo fatta, abbiamo trovato la libertà ed abbiamo riportato Eldia al potere. Mh-mh, ancora una volta Floch, ti crediamo (non è vero). Connie intanto galoppa verso l'orizzonte con Falco in sella, e gli è venuto conveniente che il ragazzino abbia perso la memoria a breve termine, perchè gli ha detto che lo sta portando in un ospedale per aiutarlo con la memoria. Falco è tranquillo, perchè Connie è una brava persona. Ssssì Falco. Ultima scena che risolleva i cuori di molti (me compresa ma lo sapevo perchè ho letto il manga), Pieck (ciau Pieck!) e Magath si sono intanto rintanati nella foresta nei dintorni di Shiganshina, ad osservare i dirigibili marleyani che se la stanno battendo con la coda fra le gambe, quando arriva a chieder loro aiuto una soldatessa con la benda sull'occhio che ha attaccata al cavallo una branda, e su di essa l'uomo più affascinante del mondo, che si rifiuta di voler morire. Levi. L'episodio adesso acquista senso, anche se è finito, ma ci accontentiamo, l'importante è saper che il capitano è vivo. Finchè lui è vivo la situazione non precipita. Daje. La testa gira ancora, come detto all'inizio una cosa è il main event, che è lineare, ed infatti Eren non l'abbiamo più visto da due episodi, ma più difficile è seguire tutte le sottotrame secondarie, che in un'opera come L'Attacco dei giganti sono d'obbligo e non sono mai mancate, nemmeno in tempi più sereni. Fanno parte dell'opera, non sono accessorie o superflue, ma indispensabili per la comprensione complessiva della storia e dei personaggi. Non capisco chi critica questa storia davvero a cosa si appigli, mbah. Ma torniamo a noi. Aspettiamo quindi il prossimo episodio, per capire come si evolvono le cose, con i giganti colossali ancora a fare da cornice. A presto! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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L'attacco dei giganti - Ep. 81 - Disgelo
La situazione climatica che sta andando letteralmente a quel paese si palesa nel titolo di questo episodio, e la cosa non è tanto positiva. I commenti all'attacco dei giganti sono mancati per la scorsa settimana, lo so, ma gli esami sono gli esami, il pedaggio è il pedaggio, e il formaggio è il formaggio, e se nessuno ci paga il pedaggio non possiamo comprare il formaggio. Parole sante, o saggio.
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Ma adesso si torna attivi, e lo si fa con un doppio appuntamento, due commentozzi belli succosi uno di seguito all'altro, che qua mica cincischiamo. Riprendiamo da dove avevamo lasciato, Eren ha aggiunto un altro lavoro alla già ormai lunga lista, ovvero il microfonista del supermercato, e col microfono in mano annuncia a tutti gli eldiani, che ha graziosamente teletrasportato in Quel posto (la coordinata, i sentieri, quello che è), che le mura sò distrutte, il fondatore s'è risvegliato e tutti insieme allegramente stanno arrivando a fare la festa a chi non è di Paradis. Cià. Fine comunicazione. Ha il dono della sintesi, il ragazzo. A tutti gli eldiani che non sono di Paradis viene giustamente un coccolone, non succede tutti i giorni che la morte ti viene a dire che sta arrivando e che non c'è scampo. Io non so come reagirei, credo che mi ubriacherei, la vita (e la morte) s'affronta meglio da ubriachi.
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Intanto a Gabi non frega una mazza, lei vuole ritrovare Falco, e con lei c'è Reiner, che poveretto non riesce più neanche a camminare. Ha tuttavia la forza di spiegare che dopo la primissima trasformazione in gigante non ci si ricorda niente, quindi Falco potrebbe essere disperso chissà dove o schiacciato dalle macerie o rapito. Dopo essersi rifugiati in una casa a caso Reiner tenta di convincere Gabi a scappare ed informare il mondo intero di cosa sta succedendo, ma onestamente, e qui le faccio eco, dove cacchio dovrebbe scappare se c'è un'orda infinita di giganti in marcia direzione mondo? Cosa cambierebbe informando il mondo, ammesso che le credano? L'unica soluzione è uccidere Eren, ma è impossibile, come le dice anche Reiner. Ma Gabi se ne sbatte dell'impossibile, dunque mette a letto Reiner, s'attacca i capelli davanti ad uno specchio che convenientemente si trovava lì vicino e quasi quasi mi aspettavo che esclamasse "Combatti!". Non esclama questo ma che andrà alla ricerca di Falco. Peccato, sarebbe stato epico.
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Cambiamo scena, andiamo da Mikasa, Armin, Jean, e Connie. Jean è un poco ambiguo, mentre lega Falco, che dunque hanno preso loro. In sostanza dice che sta infine accadendo ciò che i nemici degli eldiani temevano. E sta accadendo perchè li hanno cacciati loro, li hanno accusati di essere demoni, li hanno uccisi in nome di chissà quale giustizia e di chissà quale espiazione. Sapete cosa? Il Karma fa schifo. E sopratutto ritorna. Quindi mo beccatevi la guerra più totale per mano di quegli eldiani che tanto odiate. Beh il discorso di Jean non è che sia proprio sbagliato, ma uccidere in questa maniera, indiscriminatamente, fare un vero e proprio massacro...come dice Armin qua si sta andando oltre. Uccidere è sbagliato, sempre, a prescindere se il coltello l'ha in mano il protagonista o l'antagonista. Quel genocidio che gli yaegeristi invocano con tanta veemenza, coinvolgerebbe anche bambini, persone per bene, che magari non hanno mai voluto la morte degli eldiani, persone che non c'entrano niente e desiderano solo una vita felice. In cosa sarebbe diverso Eren dai marleyani, nel momento in cui uccide anche queste persone? Ah, ancora una volta Armin mi da tanta soddisfazione. E' bello L'Attacco dei giganti perchè sì, ti presenta la follia, ma te la fa anche riconoscere e ti costringe a farci i conti, per bocca di personaggi come Armin o Hange. Ma torniamo a noi. Quindi, conclude Jean, la domanda è se loro se la sentono di fermare Eren, che sta marciando verso la distruzione del mondo per proteggere Paradis, per proteggere loro. Anche Jean in quanto a dono della sintesi non scherza mica.
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Ma mettiamo in pausa le cose, perchè i giganti puri ex soldati, quelli che avevano bevuto il fluido di Zeke, stanno facendo manbassa dei soldati rimasti in giro. E c'è la questione di Falco, che ce famo? Jean propone di farlo mangiare a Pyxis, Connie propone invece sua madre, che è ferma dentro (sopra) casa da quando è stata trasformata in gigante. E' di nuovo Armin a tentare di ragionare, Falco è vicino a Reiner e il gigante carro e la combriccola, uccidendolo perderanno quel poco di fiducia con i soldati di Marley che in una battaglia contro Eren sarebbe utile per fare fronte comune. Connie giustamente s'arrabbia, perchè parla bene Armin, lui tanto è vivo perchè ha mangiato Berthold, che ne sa di sua madre lui? Connie non hai torto ma non toccarmi Armin che ti vengo a strappare quei quattro peli che hai in testa. La questione rimane aperta, perchè i giganti puri in arrivo vogliono la loro attenzione. Anche alla fortezza centrale, i soldati agli ordini di Yelena sono disperati davanti all'avanzata dei giganti creati da Zeke, e Yelena è tipo in trance, non si vuole arrendere al fatto che Zeke è morto, come Cersei davanti ad Approdo del Re in fiamme o Cutler Beckett sulla sua nave alla deriva che ripeteva "E' solo una questione d'affari".
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Anche la famiglia Brouse sta scappando da un gigante che è Nile, mamma mia che tracollo brutto che ha avuto, e Kaya rischia di fare la fine di sua madre, ma arriva Gabi ad infilare il fucilone in bocca a Nile (non siate maliziosi). Bellissimo il paragone tra Gabi e Sasha, una ha ucciso l'altra, è vero (e io la odio ancora un pochetto per questo), ma entrambe hanno rischiato la vita per salvare Kaya. Gabi spiega che è ancora a gironzolare lì intorno per cercare Falco, e tutta la famiglia, davanti a dei soldati, proteggono Gabi, con grande stupore di quest'ultima. Gabi continua ad avanzare nel suo percorso, riconoscendo il male che ha fatto ingiustamente, solo per sentirsi apprezzata, ma la verità è in quanto le dice Niccolò: "Il mondo è diventato così perchè c'è un demone dentro ognuno di noi." E davanti a tanta saggezza non si può che tacere.
Torniamo alla fortezza, la situazione continua a precipitare, ma arrivano i nostri eroi a fare finalmente qualcosa, con Jean in testa e comandare stile Gandalf il Bianco a Minas Tirith e musica rock in sottofondo. Daje regà. I soldati si portano in cima alla fortezza, attirando tutti i giganti puri e sparandogli nella nuca le lance fulmine, tutti uniti per risolvere la situazione attuale. Un secondo di cordoglio però per Pyxis, che è lì sotto in forma di gigante, è d'obbligo, uno di quelli che è sempre stato loro vicino, fin dall'inizio quando nessuno credeva loro, uno che ha creduto nella causa della legione esplorativa ed ha lavorato dietro le quinte insieme ad Erwin per portare alla luce la verità che la monarchia di Paradis teneva segreta. Addio comandante Pixys, e grazie.
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Il tramonto arriva su Shiganshina, mentre i giganti puri vengono tutti abbattuti e i colossali in marcia guidati da Eren ancora si stagliano all'orizzonte. Una colossale processione, in tutti i sensi. Purtroppo per noi Floch è ancora vivo, e si palesa, per arrestare Yelena. Vabe fai come vuoi, che per ora ci sono questioni più importanti, come ad esempio la famiglia Brouse che è arrivata pure lei alla fortezza, e la richiesta di Gabi ad Armin di ridarle Falco, solo questo, poi se ne andranno zitti zitti quatti quatti come se non fossero mai arrivati. Ma quanti pretendenti che ha Falco, sono quasi invidiosa. Connie deve averlo portato via, e francamente anche Gabi capisce la situazione, chi, avendo la possibilità di ritrasformare sua madre, si lascerebbe sfuggire quest'occasione? Ma allora perchè non chiedere ad Eren di ritrasformare la madre di Connie? Ha fermato l'indurimento del corazzato, figurati se non sa trasformare un gigante puro?
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E nessuno aveva fatto caso alla questione dell'indurimento finchè non ci ha pensato Armin, vero? Ah, la forza dell'amore. Sì, perchè se l'indurimento non è più tale, anche il gigante femmina rinchiuso lì sotto è uscito dal suo bozzolo di cristallo, come infatti la scena successiva ci conferma. Ciao, Annie, era da tempo che non ti vedevamo, quanto meno senza il vetro davanti. Difficile a dirsi, questa è una puntata di transizione, possiamo dire che segue le piccole sottotrame, come Connie, Gabi e Falco, i soldati contro i giganti puri, i ragionamenti sull'operato di Eren, piuttosto che la trama principale, ovvero Eren in marcia, direzione: tutti che fanno splat. Ma non manca la carica emotiva che ci permette di immedesimarci in ognuno dei personaggi, capire il loro punto di vista, essere d'accordo o meno con loro e i loro ragionamenti. Tutto è come sempre perfetto, il ritmo anche se è appena rallentato non si è fermato, e le forze in gioco continuano ad essere tante e ricche di sfaccettature. Appuntamento al prossimo episodio quindi! -sand-
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sandnerd · 3 years ago
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Nezuko being cute in Demon Slayer: Entertainment District Arc, Episode 11
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