#patologie reumatologiche
Explore tagged Tumblr posts
Text
Nuovi LEA e Nomenclatore: il Collegio dei Reumatologi Italiani esprime preoccupazione per le prestazioni omesse
Il 30 dicembre 2024 entreranno in vigore i nuovi tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, aggiornando i LEA dopo sette anni.
Il CReI denuncia l’assenza di prestazioni fondamentali per la reumatologia nel nuovo Nomenclatore dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), temendo un peggioramento delle liste d’attesa e un impoverimento della specialità. Un aggiornamento atteso da tempo, ma non privo di criticità Il 30 dicembre 2024 entreranno in vigore i nuovi tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e…
#accesso alle cure#aggiornamento LEA#Alessandria today#artrocentesi#assistenza reumatologica#assistenza sanitaria#biopsia ghiandole salivari#capillaroscopia#CReI#cure reumatologiche#cure specialistiche#diagnosi precoce#diagnosi reumatologica#Diritto alla Salute#ecografia muscolo-scheletrica#giovani reumatologi#Google News#infiltrazioni intra-articolari#italianewsmedia.com#liste d’attesa#Ministero della Salute#ministero sanità.#Nomenclatore sanitario#nuovi LEA#patologie reumatologiche#Pier Carlo Lava#prestazioni sanitarie#problematiche sanitarie#problemi sanità#reumatologia
0 notes
Text
Latina: "Note di solidarietà" al Teatro Moderno domenica 7 maggio
Latina: "Note di solidarietà" al Teatro Moderno domenica 7 maggio. Si svolgerà domenica 7 maggio 2023 alle 17.00 presso il Teatro Moderno di Latina, l'atteso evento musicale "Note di Solidarietà”, promosso e organizzato dall’associazione Quartieri Connessi di Latina in collaborazione con APMARR - Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, in occasione delle Giornate Mondiali della Fibromialgia e delle Spondiloartriti e inserito nell’ambito della rassegna culturale “Altre Storie”. Una serata che sarà prevalentemente all'insegna della musica, quella del coro Gospel diretto dal Maestro Giovanni Silvia (Voice Academy Gospel Choir), composto da grandissimi professionisti che si esibiranno dal vivo con performance di straordinario valore. Un’occasione, inoltre, per offrire ai cittadini di Latina, all’interno di un talk show dedicato, un quadro non esaustivo sulle oltre 150 tipologie di malattie reumatologiche e rare che in Italia interessano circa 5,5 milioni di persone, pari a un decimo della popolazione, di cui 3,5 milioni sono donne. Tra le malattie reumatologiche, infatti, vi sono patologie come: l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la fibromialgia, il lupus eritematoso, l'artrite psoriasica, l'artrite idiopatica giovanile, che se non precocemente diagnosticate e curate, possono portare i pazienti a invalidità permanente. Per tali ragioni si ritiene utile fornire indicazioni ai cittadini di Latina sia sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, sia sui centri specialistici in essere. È oltremodo necessario che tali centri facciano rete con i medici di famiglia, chiamati a effettuare una prima diagnosi differenziale per individuare il prima possibile le persone che necessitano urgentemente di controlli specialistici. Risulta evidente il fatto che una persona non ben curata e che arriva a vivere situazioni di invalidità permanente, non solo è una persona destinata a soffrire la propria condizione, ma rappresenta anche un costo diretto e indiretto per la società (assenze dal lavoro, ricorso ad ausili medici, necessità di caregiver per essere aiutati e accompagnati). Al talk show parteciperanno: la Dott.ssa Antonella Celano, Presidente di Apmarr – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, il Prof. Marino Paroli, Professore Associato Università “La Sapienza” di Roma – Polo Pontino c/o ICOT e il Dott. Sergio Parrocchia, Direttore dell'Azienda Sanitaria di Latina. La moderazione del talk è affidata al Dott. Luis Severino Martin Martin, Internista Reumatologo dell'Ospedale Civile "Paolo Colombo" di Velletri. I fondi provenienti dalle eventuali donazioni raccolte a fine serata, verranno interamente devoluti ad Apmarr e verranno utilizzati per delle borse di studio che saranno assegnate a fine di ricerca nelle malattie reumatologiche e rare in età pediatrica. È prevista, inoltre, la presenza di alcuni rappresentanti delle più importanti Istituzioni locali e la testimonianza di un genitore di una bambina affetta da Artrite Idiopatica Giovanile. La presentazione della serata è a cura di Sonia Middei, referente regionale di Apmarr Lazio e Ferdinando Cedrone, presidente dell’associazione Quartieri Connessi. L’evento ha ottenuto il Patrocinio Morale dell’Azienda Sanitaria Locale di Latina. L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Troppe malattie reumatologiche
Sanitadomani.com – Roma. (De.Ma.) La diagnosi di malattia reumatologica arriva ancora troppo tardi. In media, a seconda della tipologia, le persone affette tendono a scoprirla dai 2 ai 7 anni dopo la sua insorgenza. Trattandosi però di patologie potenzialmente invalidanti se non trattate in maniera corretta e tempestiva, tutto questo tempo perso può fare una concreta differenza sulla salute…
View On WordPress
#coinvolti anche i farmacisti#De.Ma.#Debora Mazoli#Federfarma Servizi#IN TROPPI ARRIVANO TARDI ALLA DIAGNOSI#Società Italiana di Reumatologia
0 notes
Text
Sanità: in Calabria il presente e il futuro della reumatologia pediatrica
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/sanita-in-calabria-il-presente-e-il-futuro-della-reumatologia-pediatrica/
Sanità: in Calabria il presente e il futuro della reumatologia pediatrica
Sanità: in Calabria il presente e il futuro della reumatologia pediatrica
Diffondere ampiamente la conoscenza delle patologie reumatologiche in età pediatrica, coinvolgere i giovani e accogliere presenze prestigiose a livello nazionale e non solo: la XVII edizione del Congresso Nazionale del Gruppo di studio di Reumatologia Pediatrica della Società Italiana di Pediatria, svoltasi per la prima volta in Calabria, è stata un vero successo che ha consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase organizzativa. Grande soddisfazione da parte della dott.ssa Maria Cirillo, responsabile del Centro di Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, organizzatrice e Presidente del Congresso: “Si è trattato del più importante appuntamento in Italia per chi si occupa di Reumatologia Pediatrica. Abbiamo registrato tantissime presenze che ci hanno consentito di avere una platea sempre affollata, con relatori di altissimo rilievo, come il massimo rappresentante della reumatologia europea e nazionale, il prof. Alberto Martini, ed esponenti di spicco delle più prestigiose Scuole Reumatologiche Pediatriche Italiane, da Genova a Brescia, da Firenze a Roma, per citarne solo alcune. La novità è stata l’apertura ai giovani che hanno avuto modo di presentare casi clinici o lavori affrontati nelle loro sedi. Inoltre, sono state evidenziate le ultime novità in termini di trattamento terapeutico che possono prospettare ai bambini una vita normale.” “Le malattie reumatologiche pediatriche in Calabria – ha aggiunto la dott.ssa Cirillo – sono poco conosciute sia tra i laici che tra gli stessi medici. Il Congresso che siamo riusciti a portare nella nostra regione è il coronamento dell’impegno di tutti questi anni e il riconoscimento, a livello nazionale, che anche in Calabria la Reumatologia Pediatrica è presente. Il futuro? Contiuare a stringere rapporti con le eccellenze sanitarie del Centro-Nord per migliorare l’impegno di tutti e garantire ai nostri piccoli pazienti le stesse aspettative di cura che tutti i bambini devono poter fruire ovunque vivano.” Bilancio più che positivo anche per il prof. Angelo Ravelli, segretario del Gruppo di Studio Italiano di Reumatologia Pediatrica e, tra gli altri ruoli ricoperti, direttore della divisione di Reumatologia dell’Istituto Gaslini a Genova: “L’evento congressuale svoltosi lo scorso weekend all’Università Magna Graecia è stata un’occasione storica. In Calabria, fino a qualche tempo fa, non vi erano specialisti di Reumatologia Pediatrica; ora, anche in questa regione se ne parla grazie al lavoro della dott.ssa Cirillo, una professionista molto attiva, sia nell’assistenza clinica che nell’organizzazione di incontri di approfondimento”. “In queste giornate – ha sottolineato Ravelli – abbiamo discusso di molti progetti collaborativi che si svolgeranno nei prossimi mesi e ci sono state relazioni sui temi più attuali della Reumatologia Pediatrica. E poi tanti giovani che per la prima volta sono stati inviati come relatori e hanno dimostrato come la nostra disciplina sia viva e abbia un grande futuro davanti a sé.” LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI RELATORI Prof. Alberto Martini, già direttore del Dipartimento di Pediatria e poi Direttore Scientifico dell’Istituto Gaslini fino a dicembre 2018 e, attualmente, professore ordinario di Pediatria e presidente della PRINTO (Paediatric Rheumatology International Trials Organization): “’E stato importante portare questo Congresso in Calabria che è una regione ricca di intelligenze e cultura che si sta uniformando ai livelli di eccellenza che la Reumatologia Pediatrica ha in Italia. Negli ultimi 10 anni la prognosi e le terapie relative a questo tipo di patologie è migliorata notevolmente e il contributo italiano a questi progressi è stato molto rilevante”. Dott. Nicola Ruperto, pediatra dell’Istituto Gaslini e componente della PRINTO (Paediatric Rheumatology International Trials Organization): “La rete di ricerca PRINTO – che abbiamo costituito 23 anni fa e raggruppa ad oggi circa 80 paesi in tutto il mondo e oltre 600 centri di reumatologia pediatrica – si occupa di studiare i farmaci che possono essere usati nella pratica clinica corrente e ha consentito di offrire tante alternative terapeutiche ai bambini. C’è da precisare che l’apporto dei medici del Sud in questa cooperazione è sempre molto significativo”. Prof. Francesco Zulian, professore associato di pediatria, responsabile del Centro di Reumatologia Pediatrica di Padova: “E’ positivo che la conoscenza di queste malattie venga affrontata in tutte le regioni d’Italia, in modo da evitare la migrazione dei pazienti verso il Nord. Ho relazionato sulle sindromi sclerodermiche che sono malattie rare che portano, in alcuni casi, alla morte o alla disabilità della zona interessata. La terapia prevede trattamenti immunomodulanti e immunosoppressivi per i quali il Gruppo taliano di Reumatologia Pediatrica ha molto contributo nella diffusione”. Dott. Marco Gattorno, pediatra reumatologo dell’Istituto Gaslini e presidente della Società Internazionale delle Malattie Autoinfiammatorie: “Ho trattato il tema del paziente con febbre mediterranea familiare, molto diffusa in Calabria e Sicilia dove ci sono episodi ricorrenti di febbre alta con dolori addominali. Si tratta di una malattia genetica che è importante riconoscere precocemente perché può avere importanti complicanze a lungo termine. Il trattamento storico è quello con la colchicina ma ora esistono nuovi farmaci biologici. Stiamo realizzando un registro nazionale-internazionale per poter facilitare il riconoscimento di queste patologie”. Dott. Antonella Insalaco, dirigente medico, con alta specializzazione in malattie autoinfiammatorie, all’Ospedale Bambin Gesù di Roma: “Per tantissimo tempo le forme di malattie autoinfiammatorie con febbre periodica hanno avuto come unico trattamento efficace la colchicina. Negli ultimissimi anni si è chiarita la patogenesi e si sono sviluppati una serie di trattamenti che possono migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Prof. Rolando Cimaz, responsabile della UOC di Reumatologia Clinica Pediatrica all’Ospedale Gaetano Pini di Milano e professore ordinario di Reumatologia all’Università degli Studi di Milano: “Appuntamenti come questo Congresso servono non soltanto al confronto tra gli specialisti del settore ma anche a far cultura per i medici e pediatri del territorio. Nella mia relazione ho descritto il progetto ‘Hand to Hand’ che è stato realizzato negli ultimi anni tra reumatologi pediatrici e dell’adulto. Il nome significa procedere mano nella mano e riguarda il cosiddetto processo di transizione che accompagna l’adolescente nel passaggio all’età adulta e tutte le problematiche che possono insorgere”. Il concetto è stato ribadito dal prof. Clodoveo Ferri, già direttore della cattedra di Reumatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia: “E’ necessario un raccordo fra i medici dell’età infantile e quella adulta per poter seguire al meglio i pazienti. Fondamentale, poi, la diagnosi precoce che è possibile solo se si realizza una rete tra specialisti”. Dott. Marco Catallini, dirigente medico, ricercatore universitario e responsabile della Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia: “Questo Congresso annuale è un appuntamento imperdibile per il nostro gruppo di studio. La Calabria è una parte importante della nostra rete. Io mi sono soffermato sulle interferonopatie, malattie rare con manifestazioni cliniche eterogenee per le quali si stanno sviluppando degli approcci terapeutici molto interessanti”. Dott. Gabriele Simonini, responsabile della Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze: “Noi reumatologi pediatrici siamo una comunità relativamente piccola e abbiamo bisogno di momenti di incontro e confronto come questo Congresso nel quale abbiamo avuto la possiblità di approfondire alcuni argomenti che spesso non si ha occasione di affontare. Sono intervenuto sulle caratteristiche di un farmaco sicuro, di rapido utilizzo e pronta managevolezza, l’adalimumab, che ha ancora il suo ruolo importante nel trattamento delle malattire reumatologiche pediatriche”. Dott.ssa Antonella Celano, presidente della APMAR Onlus (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare): “La Calabria è spesso portata come esempio di sanità negativa, in realtà le professionalità ci sono e meritano di essere valorizzate perché sono fondamentali per limitare i viaggi della speranza; inoltre, occorre migliorare i servizi offerti”.
Diffondere ampiamente la conoscenza delle patologie reumatologiche in età pediatrica, coinvolgere i giovani e accogliere presenze prestigiose a livello nazionale e non solo: la XVII edizione del Congresso Nazionale del Gruppo di studio di Reumatologia Pediatrica della Società Italiana di Pediatria, svoltasi per la prima volta in Calabria, è stata un vero successo che ha consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase organizzativa. Grande soddisfazione da parte della dott.ssa Maria Cirillo, responsabile del Centro di Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, organizzatrice e Presidente del Congresso: “Si è trattato del più importante appuntamento in Italia per chi si occupa di Reumatologia Pediatrica. Abbiamo registrato tantissime presenze che ci hanno consentito di avere una platea sempre affollata, con relatori di altissimo rilievo, come il massimo rappresentante della reumatologia europea e nazionale, il prof. Alberto Martini, ed esponenti di spicco delle più prestigiose Scuole Reumatologiche Pediatriche Italiane, da Genova a Brescia, da Firenze a Roma, per citarne solo alcune. La novità è stata l’apertura ai giovani che hanno avuto modo di presentare casi clinici o lavori affrontati nelle loro sedi. Inoltre, sono state evidenziate le ultime novità in termini di trattamento terapeutico che possono prospettare ai bambini una vita normale.” “Le malattie reumatologiche pediatriche in Calabria – ha aggiunto la dott.ssa Cirillo – sono poco conosciute sia tra i laici che tra gli stessi medici. Il Congresso che siamo riusciti a portare nella nostra regione è il coronamento dell’impegno di tutti questi anni e il riconoscimento, a livello nazionale, che anche in Calabria la Reumatologia Pediatrica è presente. Il futuro? Contiuare a stringere rapporti con le eccellenze sanitarie del Centro-Nord per migliorare l’impegno di tutti e garantire ai nostri piccoli pazienti le stesse aspettative di cura che tutti i bambini devono poter fruire ovunque vivano.” Bilancio più che positivo anche per il prof. Angelo Ravelli, segretario del Gruppo di Studio Italiano di Reumatologia Pediatrica e, tra gli altri ruoli ricoperti, direttore della divisione di Reumatologia dell’Istituto Gaslini a Genova: “L’evento congressuale svoltosi lo scorso weekend all’Università Magna Graecia è stata un’occasione storica. In Calabria, fino a qualche tempo fa, non vi erano specialisti di Reumatologia Pediatrica; ora, anche in questa regione se ne parla grazie al lavoro della dott.ssa Cirillo, una professionista molto attiva, sia nell’assistenza clinica che nell’organizzazione di incontri di approfondimento”. “In queste giornate – ha sottolineato Ravelli – abbiamo discusso di molti progetti collaborativi che si svolgeranno nei prossimi mesi e ci sono state relazioni sui temi più attuali della Reumatologia Pediatrica. E poi tanti giovani che per la prima volta sono stati inviati come relatori e hanno dimostrato come la nostra disciplina sia viva e abbia un grande futuro davanti a sé.” LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI RELATORI Prof. Alberto Martini, già direttore del Dipartimento di Pediatria e poi Direttore Scientifico dell’Istituto Gaslini fino a dicembre 2018 e, attualmente, professore ordinario di Pediatria e presidente della PRINTO (Paediatric Rheumatology International Trials Organization): “’E stato importante portare questo Congresso in Calabria che è una regione ricca di intelligenze e cultura che si sta uniformando ai livelli di eccellenza che la Reumatologia Pediatrica ha in Italia. Negli ultimi 10 anni la prognosi e le terapie relative a questo tipo di patologie è migliorata notevolmente e il contributo italiano a questi progressi è stato molto rilevante”. Dott. Nicola Ruperto, pediatra dell’Istituto Gaslini e componente della PRINTO (Paediatric Rheumatology International Trials Organization): “La rete di ricerca PRINTO – che abbiamo costituito 23 anni fa e raggruppa ad oggi circa 80 paesi in tutto il mondo e oltre 600 centri di reumatologia pediatrica – si occupa di studiare i farmaci che possono essere usati nella pratica clinica corrente e ha consentito di offrire tante alternative terapeutiche ai bambini. C’è da precisare che l’apporto dei medici del Sud in questa cooperazione è sempre molto significativo”. Prof. Francesco Zulian, professore associato di pediatria, responsabile del Centro di Reumatologia Pediatrica di Padova: “E’ positivo che la conoscenza di queste malattie venga affrontata in tutte le regioni d’Italia, in modo da evitare la migrazione dei pazienti verso il Nord. Ho relazionato sulle sindromi sclerodermiche che sono malattie rare che portano, in alcuni casi, alla morte o alla disabilità della zona interessata. La terapia prevede trattamenti immunomodulanti e immunosoppressivi per i quali il Gruppo taliano di Reumatologia Pediatrica ha molto contributo nella diffusione”. Dott. Marco Gattorno, pediatra reumatologo dell’Istituto Gaslini e presidente della Società Internazionale delle Malattie Autoinfiammatorie: “Ho trattato il tema del paziente con febbre mediterranea familiare, molto diffusa in Calabria e Sicilia dove ci sono episodi ricorrenti di febbre alta con dolori addominali. Si tratta di una malattia genetica che è importante riconoscere precocemente perché può avere importanti complicanze a lungo termine. Il trattamento storico è quello con la colchicina ma ora esistono nuovi farmaci biologici. Stiamo realizzando un registro nazionale-internazionale per poter facilitare il riconoscimento di queste patologie”. Dott. Antonella Insalaco, dirigente medico, con alta specializzazione in malattie autoinfiammatorie, all’Ospedale Bambin Gesù di Roma: “Per tantissimo tempo le forme di malattie autoinfiammatorie con febbre periodica hanno avuto come unico trattamento efficace la colchicina. Negli ultimissimi anni si è chiarita la patogenesi e si sono sviluppati una serie di trattamenti che possono migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Prof. Rolando Cimaz, responsabile della UOC di Reumatologia Clinica Pediatrica all’Ospedale Gaetano Pini di Milano e professore ordinario di Reumatologia all’Università degli Studi di Milano: “Appuntamenti come questo Congresso servono non soltanto al confronto tra gli specialisti del settore ma anche a far cultura per i medici e pediatri del territorio. Nella mia relazione ho descritto il progetto ‘Hand to Hand’ che è stato realizzato negli ultimi anni tra reumatologi pediatrici e dell’adulto. Il nome significa procedere mano nella mano e riguarda il cosiddetto processo di transizione che accompagna l’adolescente nel passaggio all’età adulta e tutte le problematiche che possono insorgere”. Il concetto è stato ribadito dal prof. Clodoveo Ferri, già direttore della cattedra di Reumatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia: “E’ necessario un raccordo fra i medici dell’età infantile e quella adulta per poter seguire al meglio i pazienti. Fondamentale, poi, la diagnosi precoce che è possibile solo se si realizza una rete tra specialisti”. Dott. Marco Catallini, dirigente medico, ricercatore universitario e responsabile della Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia: “Questo Congresso annuale è un appuntamento imperdibile per il nostro gruppo di studio. La Calabria è una parte importante della nostra rete. Io mi sono soffermato sulle interferonopatie, malattie rare con manifestazioni cliniche eterogenee per le quali si stanno sviluppando degli approcci terapeutici molto interessanti”. Dott. Gabriele Simonini, responsabile della Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze: “Noi reumatologi pediatrici siamo una comunità relativamente piccola e abbiamo bisogno di momenti di incontro e confronto come questo Congresso nel quale abbiamo avuto la possiblità di approfondire alcuni argomenti che spesso non si ha occasione di affontare. Sono intervenuto sulle caratteristiche di un farmaco sicuro, di rapido utilizzo e pronta managevolezza, l’adalimumab, che ha ancora il suo ruolo importante nel trattamento delle malattire reumatologiche pediatriche”. Dott.ssa Antonella Celano, presidente della APMAR Onlus (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare): “La Calabria è spesso portata come esempio di sanità negativa, in realtà le professionalità ci sono e meritano di essere valorizzate perché sono fondamentali per limitare i viaggi della speranza; inoltre, occorre migliorare i servizi offerti”.
0 notes
Text
semi thc
In Italia è illegale coltivarla, possederla e venderla, ma nel resto del universo le leggi sul suo consumo non sono con queste caratteristiche restrittive ed esistono località in cui è del tutto lecito fumarla. Funziona nelle patologie reumatologiche come le forme autoimmuni: i pazienti ricorrendo alla cannabis possono rinunciare al cortisone”. Il parere al Css, riguardnte la "droga leggera", era stato richiesto per febbraio dal Ministero tuttora Salute, che aveva posto due quesiti, uno sulla pericolosità dei prodotti e l'altro sulla loro commercio. Il lavoro sinergico tra questi attori sarebbe invece l'ideale per diffondere l'uso consapevole ed responsabile della Cannabis nella cura delle gravi patologie. E ci sono sempre più studi che apportano una base scientifica per sostenere lo sviluppo di farmaci che permettano terapie basate sulla modulazione del sistema endocannabinoide. Dopo anni vittoria polemiche, la prima produzione di farmaci cannabinoidi made in Italy” giunge sugli scaffali delle farmacie italiane per agire contro apprensione, insonnia, gli effetti collaterali della chemioterapia e i sintomi della Sla. Il CBD è stato molto studiato nelle malattie neurologiche come l'epilessia. Contattato da, il portavoce dell'AFD David Marquis comunica di non disporre successo cifre sull'esportazione di canapa CBD in quanto codesto prodotto "non viene rilevato separatamente nella statistica del commercio estero". negozio di semi di cannabis il quale gli adolescenti possono esserci particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dell'uso di cannabis, ” scrivono gli investigatori. Finora, le malattie per le quali dicono che sia ammessa la terapia per base di cannabis vengono effettuate sei E la fibromialgia non è tra queste. I principi attivi più utili per quanto riguarda l'uso farmacologico sono il THC e CBD, il primo è il più utile sui sintomi delle malattie. Diversi studi hanno appunto dimostrato che il THC è in grado di bloccare i segnali del dolore che arrivano al cervello grazie alla loro capacità di alterare il sistema nervoso centrale. 51. Jones, Reese T, "Tetrahydrocannabinol and the Marijuana Induced Social `High' or the Effects of the Mind on Marijuana. Di storie come possiamo dire che la sua il internet è pieno (vedi i social dei gruppi #dirittodicura #comitatopazienticannabismedica e il sito online pazienticannabismedica ). Solo la punta d'iceberg di un gran numero di malati che dalla marijuana riescono a trarre un sollievo documentato. I preparati a base di cannabis prescritti dal medico per la terapia del sconvolgimento, e per gli altri impieghi autorizzati dal gabinetto della Salute, saranno verso carico del Servizio sanitario nazionale, in tutta La penisola. Consumano prodotti ricchi di CBD, un composto che offre i benefici medici della marijuana senza gli effetti collaterali”. Canada: legale sia per uso terapeutico che per uso ricreativo, il 20 giugno 2018 il parlamento canadese con 52 voti per favore, 29 contrari ed 2 astenuti, attraverso il Cannabis Act legalizza la cannabis a scopo ricreativo consentendo ai cittadini di coltivare fino ad un massimo di 4 piante a domicilio.
0 notes
Text
(H)-Open Day Menopausa: Visite Gratuite per la Salute della Donna il 18 Ottobre ad Alessandria
Un doppio appuntamento per la prevenzione e la cura durante la menopausa, con screening ginecologici e visite reumatologiche presso l’AOU di Alessandria.
Un doppio appuntamento per la prevenzione e la cura durante la menopausa, con screening ginecologici e visite reumatologiche presso l’AOU di Alessandria. Il prossimo 18 ottobre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria parteciperà all'(H)-Open Day Menopausa, un evento promosso dalla Fondazione Onda ETS per sensibilizzare le donne sull’importanza della salute durante la menopausa.…
#(H)-Open Day Menopausa#Alessandria#Alessandria salute#AOU Alessandria#appuntamenti medici per donne#benessere a lungo termine#benessere femminile#Bollino Rosa#cambiamenti in menopausa#consulti medici gratuiti#cure ginecologiche#diagnosi precoce#evento gratuito menopausa#Fondazione Onda Ets#ginecologia e menopausa#menopausa#menopausa e salute#Ospedale SS Antonio e Biagio#patologie femminili#patologie reumatologiche#patologie reumatologiche femminili#prenotazione visite mediche#Prevenzione#salute della donna#salute e menopausa#salute e prevenzione#salute pubblica Alessandria.#screening ginecologici#screening menopausa#screening sanitario
0 notes
Text
XXVII Congresso CReI: Reumatologia e Salute Globale al Centro dell’Approccio One Health. Firenze
A Firenze dal 9 al 12 ottobre, il XXVII Congresso del Collegio Reumatologi Italiani affronta le malattie reumatologiche con un approccio multidisciplinare, innovazione tecnologica e focus sulla medicina di genere.
A Firenze dal 9 al 12 ottobre, il XXVII Congresso del Collegio Reumatologi Italiani affronta le malattie reumatologiche con un approccio multidisciplinare, innovazione tecnologica e focus sulla medicina di genere. Dal 9 al 12 ottobre 2024, Firenze ospiterà il XXVII Congresso Nazionale del Collegio Reumatologi Italiani (CReI), con un focus sull’approccio One Health. Questo evento scientifico di…
#ambiente e malattie reumatologiche#Approccio Multidisciplinare#artrite psoriasica#artrite reumatoide#Cardiologia#COLLEGIO REUMATOLOGI ITALIANI#cura della persona#Daniela Marotto#Digital Team Solution Healthcare#escape room reumatologia#Fisioterapia#Giornata Mondiale del Malato Reumatico#innovazione tecnologica in sanità#inquinamento e salute#lupus#malattie reumatologiche#Medicina di genere#medicina personalizzata#onco-reumatologia#Oncologia#One Health#osteoartrosi#osteoartrosi e microbiota#patologie croniche#patologie legate all’inquinamento#patologie reumatiche#Psoriasi#reumatologia#salute globale#salute riproduttiva
0 notes
Text
Sole, mare e nuoto alleati preziosi per chi è affetto da psoriasi
L’estate può essere realmente una “bella stagione” per coloro che sono affetti da malattie infiammatorie croniche, che in Italia sono circa 3 milioni di persone, in particolare da psoriasi che interessa 14 milioni di persone in Europa e 125 milioni nel mondo. In Italia si stima che siano 2.500.000 le persone affette da questa malattia. Sole, mare e nuoto, insieme all’alimentazione più leggera tipica dei mesi estivi, sono tutti fattori in grado di contribuire in modo significativo al miglioramento delle condizioni di salute e al benessere dei pazienti. Il sole e i bagni in acqua di mare, in particolare, sono senz’altro consigliati a chi soffre di psoriasi, che spesso è costretto a convivere con sintomi come il prurito e segni molto fastidiosi legati alla presenza di chiazze spesse localizzate in varie parti del corpo come gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e regione sacrale. Come chiarisce Francesco Cusano, Presidente ADOI, Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani, “Il sole è prezioso per i pazienti con psoriasi perché permette loro di migliorare la condizione della pelle e delle chiazze. Ovviamente sono assolutamente da evitare le scottature che, al contrario, peggiorerebbero la situazione, perché la psoriasi si replica sulle aree di traumatismo della pelle. Si chiama ‘fenomeno di Koebner’ che consiste nella comparsa di nuove lesioni su parti di pelle precedentemente libere. Fortemente consigliati sono anche i bagni in mare: il sale contenuto nell’acqua, specie se in grandi quantità, aumenta la penetrazione dei raggi solari e la perdita di resistenza della pelle rispetto agli ultravioletti. Attenzione invece al sudore. Il caldo eccessivo può creare lesioni nelle pieghe della pelle, in particolare a livello del seno, dell’inguine, delle ascelle”. La consapevolezza che l’estate sia in grado di offrire importanti benefici a chi è affetto da psoriasi può senz’altro aiutare a vivere con maggiore naturalezza e serenità la stagione del sole e dei bagni che, molto spesso, è invece fonte di difficoltà emotive. È una condizione ben conosciuta dalle maggiori associazioni che rappresentano questi pazienti, impegnate oggi a sostenere i propri assistiti anche dal punto vista psicologico, incoraggiandoli a reagire con fiducia e determinazione. “Nelle persone con psoriasi scoprirsi può creare disagio. Le macchie si vedono! Non dimentichiamo che purtroppo ancora oggi, per impunita ignoranza, ci sono persone ancora convinte che la psoriasi sia una patologia contagiosa. Grazie alle campagne di sensibilizzazione è possibile informare su queste patologie e sconfiggere, finalmente, falsi miti e credenze – spiega Valeria Corazza, Presidente di Apiafco, Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza - Oggi si può tenere sotto controllo la malattia seguendo scrupolosamente i consigli e le prescrizioni dei medici, i pazienti devono essere consapevoli che solo con senso di responsabilità, determinazione e costanza, si può convivere con la malattia, curandola. In questo modo riusciranno ad affrontare la psoriasi superando il senso di vergogna che da sempre li accompagna.” Circa il 30% delle persone che soffrono di psoriasi viene colpita da artrite psoriasica i cui sintomi principali sono gonfiore e dolore articolare a mani, piedi, ginocchia e caviglie, alterazioni delle unghie a lungo termine, se non trattata adeguatamente, può provocare dei danni articolari irreversibili. Anche per questi pazienti, il periodo estivo può essere vissuto con serenità grazie all’alleviamento dei sintomi, anche se con qualche ripercussione sull’aspetto psicologico. “Durante l’estate la malattia trova quiete lasciando piccoli respiri di possibilità nel condurre una vita migliore ma l’aspetto psicologico, al contrario potrebbe avere un impatto importante soprattutto nei giovani: nell’era del selfie e dell’estetismo mostrare debolezze e fragilità è un disagio e questo periodo viene vissuto con difficoltà – sottolinea Sara Severoni, Vicepresidente Anmar, Associazione Nazionale Malati Reumatici -. Possiamo ritrovare in noi stessi la forza di affrontare la malattia recuperando autostima: come l’atleta che per vincere deve allenarsi tutti i giorni, con sacrificio continuità e dedizione, anche il paziente, ‘allenando’ le buone abitudini, può raggiungere una qualità di vita migliore, allenando costantemente la propria mente al superare i propri limiti dettati dalla malattia, al fianco e con il supporto del medico specialista”. Il dolore e il gonfiore, caratterizzanti dell’artrite psoriasica, sono sintomi comuni anche dell'artrite reumatoide. I pazienti che ne sono affetti soffrono spesso rigidità in particolare ai polsi, alle articolazioni interfalangee prossimali e metacarpo-falangee. Queste importanti manifestazioni della malattia possono limitare la vita dei pazienti e influire sulla qualità di vita: il paziente che ne è affetto deve trovare la forza per non farsi abbattere dalle difficoltà che in estate, spesso, vengono messe in evidenza. “Eventuali segni visibili della malattia non devono condizionare la nostra vita, ed è possibile mettere in campo attitudini sopite e a volte a noi sconosciute. Bisognerà lavorare su noi stessi e sulle capacità residue. Fondamentale è la collaborazione con lo specialista, per permettere al paziente di essere parte attiva nel processo di cura e affrontare la stessa senza lasciarsi sopraffare dall’ansia e dalla paura – dice Antonella Celano, Presidente Apmarr, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare -. Il supporto del medico è fondamentale da subito, per ottenere una diagnosi precoce. Quando la malattia non è diagnosticata e trattata precocemente, può lasciare segni visibili che a volte creano difficoltà ai pazienti. Lo stigma, gli sguardi a volte sono delle ferite dure a rimarginarsi. Di grande aiuto è il supporto psicologico, consigliato anche in sede di diagnosi”. Per superare queste difficoltà - dall’aspetto fisico a quello psicologico -, la determinazione, la costanza e la responsabilità sono fondamentali per questi pazienti ma lo sono altrettanto nel corso della vita degli atleti: su questa relazione e su queste analogie fa leva Passione Accesa, la campagna di sensibilizzazione sostenuta dalle associazioni di pazienti e società scientifiche di riferimento per le malattie infiammatorie croniche (Apmarr, Anmar, Apiafco, Adoi, CReI e Sifo) e che può contare sul contributo di Amgen Italia, azienda leader nelle biotecnologie farmaceutiche, impegnata da anni nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti innovativi per queste patologie. “Sosteniamo Passione Accesa perché il paziente è al centro di tutte le nostre attività – spiega Daniela Scala, Coordinatrice Area Informazione Scientifica, Educazione e Informazione Sanitaria SIFO, Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici - Il farmacista ospedaliero è un prezioso interlocutore per i pazienti perché grazie al dialogo aperto li accompagna a un uso corretto, costante e appropriato dei trattamenti, che si traduce in un miglior risultato terapeutico e una migliore qualità della vita”. Read the full article
0 notes
Text
semi thc
Costruiti in Italia è illegale coltivarla, possederla e venderla, ciononostante nel resto del universo le leggi sul suo consumo non sono con queste caratteristiche restrittive ed esistono località in cui è del tutto lecito fumarla. Funziona nelle patologie reumatologiche come le forme autoimmuni: i pazienti ricorrendo alla cannabis possono rinunciare al cortisone”. Il parere al Css, riguardnte la "droga leggera", era stato richiesto a febbraio dal Ministero della Salute, che aveva sistemato due quesiti, uno sulla pericolosità dei prodotti e l'altro sulla loro vendita. Benché il fumo sia il metodo di assunzione maggiormente conosciuto, la marijuana per uso terapeutico è in grado di essere assunta anche per via orale in forma di tè facendo ribollire le infiorescenze della pianta in acqua; oppure every inalazione dei vapori che si sviluppano in seguito per riscaldamento (non combustione) tuttora pianta ad alta temperatura (vaporizzazione). semi di cannabis dove comprarli , la prima vendita di farmaci cannabinoidi made in Italy” giunge sugli scaffali delle farmacie francesi per agire contro ansia, insonnia, gli effetti collaterali della chemioterapia e i sintomi della Sla. Il CBD è stato molto studiato nelle malattie neurologiche come l'epilessia. È una società scientifica che si batte per il miglioramento della occasione legale per quanto riguarda l'utilizzo della pianta tuttora canapa (Cannabis sativa L. ) e dei suoi componenti farmacologici più famose, i cannabinoidi, per nel modo gna applicazioni terapeutiche tramite la promozione della ricerca e la distribuzione dellinformazione. Efficacy and safety of cannabinoid oromucosal spray for multiple sclerosis spasticity. Grazie all'uso dei cannabinoidi Anna, destinata allo stato vegetativo, può camminare e parlare. Il CBD, al contrario, produce effetti molto diversi rispetto il THC. Diversi studi hanno difatti dimostrato che il THC è in grado di bloccare i segnali del dolore che arrivano al cervello grazie alla di essi capacità di alterare il sistema nervoso centrale. 51. Jones, Reese T, "Tetrahydrocannabinol and the Marijuana Induced Social `High' or the Effects of the Mind on Marijuana. Gli effetti di una sigaretta di cannabis (2% di THC) di THC orale (15 mg), rispettivamente, corrispondono approssimativamente a quelli ottenuti con dosi terapeutiche di farmaci broncodilatatori comuni (salbutamolo, isoprenalina). Calapai, in qualità di farmacologo, fa inizia del gruppo di compito del Ministero della Salute che è stato istituito nell'ambito dell'organismo statale every la cannabis. I preparati a base di cannabis prescritti dal medico every la terapia del dolore, e per gli altri impieghi autorizzati dal ministero della Salute, saranno a carico del Servizio sanitario nazionale, in tutta La penisola. Consumano articoli ricchi di CBD, un composto che offre i benefici medici della marijuana senza gli effetti collaterali”. Da sola la depenalizzazione della marijuana permetterebbe al governo federale e ai singoli stati di risparmiare 22, 3 miliardi di dollari all'anno di spese per le politiche successo repressione (operazioni di polizia, processi, carcere ed altre forme di restrizione); tassando spinelli e prodotti per base di cannabis allo stesso modo dell'alcol e del tabacco, si genererebbero nuove entrate fiscali pari a 6, 4 miliardi di dollari all'anno.
0 notes