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Sanità in fuga: il costo della mobilità dei pazienti e la sfida per le cure locali
Differenze regionali e strategie per ridurre i costi: il peso di 3 miliardi sulla sanità italiana
Differenze regionali e strategie per ridurre i costi: il peso di 3 miliardi sulla sanità italiana Il fenomeno della mobilità sanitaria, che vede molti pazienti spostarsi dalle regioni meridionali verso quelle settentrionali per ottenere cure migliori, rappresenta una delle principali criticità del sistema sanitario italiano. Questo flusso di pazienti costa al sistema sanitario circa 3 miliardi…
#accesso alle cure#Alessandria today#assistenza medica#assistenza sanitaria di qualità.#costi sanitari#cure a domicilio#cure locali#cure sotto casa#Diritto alla Salute#disparità regionali#disparità sanitarie#flusso di pazienti#Google News#Governo italiano#Investimenti Sanitari#italianewsmedia.com#manovra economica#Manovra finanziaria#medicina di prossimità#Medicina territoriale#mobilità sanitaria#nord italia#ospedali di comunità#ospedali eccellenti#Pazienti#Pier Carlo Lava#qualità delle cure#riduzione delle spese#risorse ospedaliere#sanità equa
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" Si possono denunciare le associazioni pro-vita per diffusione di informazioni false e molestie sulle donne? "
Certo che si: scientificamente, la gravidanza non è un fenomeno che porti automaticamente tutte le donne ad avere figli, ma del tutto incerto (si verificano aborti spontanei); l'embrione è un potenziale essere umano e non un effettivo essere umano (quindi ogni accusa di "omicidio" diventa diffamazione).
La Onlus Pro-Vita non solo compie Reati, ma non ha proprio motivo di esistere.
Nel nostro Paese la GPA non è normata, ma risulta illegale: è stata addirittura dichiarata "reato universale", senza cognizione e principio di tutela dell'integrità di un essere umano (tutto il nostro corpo appartiene a noi, utero compreso); nei Consultori viene pertanto compiuto un Reato: non si può invitare una donna a mettere lo stesso un figlio al mondo, invece di abortire, per farlo adottare a terzi, perché tale richiesta si configura come una "gestazione per altri" a tutti gli effetti.
" Per compilare una denuncia nei confronti delle Associazioni Pro-Vita abbiamo bisogno dell'appoggio della comunità scientifica?"
Si, se riesci a trovare una comunità scientifica seria, che non operi in ospedali dove esistono cappelle per la messa, crocifissi appesi e assistenti spirituali in corsia - cioè che abbia preso le totali distanze da una religione maschilista, misogina, come il Giuramento di Ippocrate prevede (gli ospedali devono essere luoghi di cura, non di molestia verso le donne).
Fare pressioni psicologiche affinché una donna che desideri abortire cambi idea equivale, nel momento in cui riescono a farle cambiare idea, negli effetti fisici e psicologici ad uno stupro di una durata di circa nove mesi. Buona cosa è quindi munirsi di un registratore prima di andare in Consultorio; meglio ancora, mai andare da sole, ma insieme a testimoni.
" Si è esseri umani anche da embrioni "
I pro-vita quando sono andati a registrare i propri figli all'anagrafe? Allo stadio di embrione o hanno atteso che il feto uscisse dal grembo materno? Registriamo i dati dei nostri figli alla nascita non per uso e costume, ma per un motivo scientifico preciso: inizi ad essere una persona dopo nato e non prima, perché non vi è certezza di sopravvivenza del feto non solo durante il periodo di gravidanza, ma pure nella fase del parto.
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PRESSURE GOVERNMENTS TO DEMAND A CEASEFIRE
Europe is once again facing a turning point in terms of freedom of expression and speech: both are critically being threatened by faux democratic governments that are gradually revealing their imperialist filo-fascist nature.
European politicians and political parties are very much willingly turning a blind eye to the unconceivable monstrosities and horrors of genocide, ethnic cleansing, settler-colonial violence being perpetrated by the Ethnostate of Isra(h)el(l). And they are attempting to oppress and suppress the people's voices through violence and threats.
Social and political pressure MUST be exerted by the people on our representatives and there is very little time left to do so. We either react now, or we become complicit with state-backed mass annihilation of Palestinians and what remains of Gaza.
I'd like this post to act as a loudhailer for various resources, so please reblog with whatever valuable information and contacts you can - I'll begin by posting a letter, in Italian, that can be sent to varies addresses, demanding an immediate ceasefire. This has to be the starting point.
Object: Chiediamo il cessate il fuoco immediato a Gaza Text: Scriviamo per la catastrofe umanitaria a Gaza che vede protagonista la popolazione civile palestinese. Questo orrore ha tutte le caratteristiche di un genocidio (ex art. 6 Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale; ex art. 2 Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio) e si sta consumando sotto ai nostri occhi ma nella quasi assoluta indifferenza della comunità internazionale e, nello specifico, della politica italiana. Chiediamo il cessate il fuoco immediato. Chiediamo la protezione ai civili palestinesi. Chiediamo l’invio di ingenti aiuti umanitari senza condizioni. Chiediamo il ripristino di acqua, elettricità e connessione internet. Utilizzo il plurale perché questa è una questione vitale per chiunque abbia a cuore i diritti umani e il diritto internazionale. Le persone palestinesi (oltre 2 milioni, di cui oltre un terzo bambini e bambine) vivono sotto un bombardamento costante che ha colpito infrastrutture civili radendo al suolo il 50% delle abitazioni, e che ha portato fino a oggi all’uccisione di oltre cinquemila persone, di cui la metà bambini e bambine, e al ferimento di almeno quindicimila persone. Gli ospedali sono al collasso. Vi chiediamo di intervenire con massima priorità nelle sedi opportune per chiedere a Israele il cessate il fuoco immediato e l’invio urgente di aiuti umanitari. Il genocidio del popolo palestinese a Gaza può essere commesso solo con l’appoggio e la complicità della comunità internazionale ma soprattutto con il nostro silenzio. Vi prego, fermiamo l’orrore. In fede, Name Email addresses: [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]
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A colloquio con il sindaco
A colloquio con il sindaco Ghioldi su rapporti con l’Azienda socio sanitaria, presenza sul territorio dei medici di base, sinergie con i comuni vicini. Capitolo Case di Comunità e questioni sovracomunali.
l'articolo completo su il Bustese
Sulla presenza di medici di medicina generale, per esempio, dice: «A Solbiate, finora, è andata abbastanza bene, non registriamo i problemi che si sono visti in altre realtà. Inoltre, seguiamo l’evolversi della situazione, e le novità, relative alle sedi territoriali di Asst, quelle attivate e quelle che arriveranno. I punti di riferimento sono, saranno a Fagnano e Castellanza. Certo, una questione merita di essere considerata: andrebbe attivato un servizio di trasporto, un collegamento tra i Comuni che, come Solbiate, non hanno e non avranno queste sedi e le Case di Comunità».
Ghioldi si sofferma, poi, sul confronto con Asst, punto sul quale il suo omologo si è espresso anche in modo critico: «Ovviamente il confronto serve, la continuità nel tempo pure. Torno sulle Case di Comunità: gli incontri con Asst dovrebbero avvenire anche per monitorare le loro attività. Inoltre sarebbe auspicabile un coinvolgimento ancora maggiore dell'Azienda Speciale Consortile del Medio Olona, soprattutto in tema di Tutela Minori e Neuropsichiatria infantile. Infine penso al servizio Cup, apprezzato dai cittadini, presente nei Comuni. Ecco, i Comuni della Valle Olona vorrebbero tenerli, i Cup, senza che questi fossero attivi nelle sole Case di Comunità. C’è già stato un incontro per prolungare l’assetto attuale».
E l'ospedale Busto/Gallarate? «Dato che la scelta è stata fatta, serve procedere senza perdere tempo. E, altrettanto importante, senza che il servizio offerto dagli ospedali esistenti degradi»
Sulla necessità di attuare e implementare sinergie tra comuni (il collega marnatese ha citato i temi del personale e della Polizia Locale), il primo cittadino di Solbiate si dice d’accordo: «La questione compare anche nel nostro Documento di programmazione. Il dialogo è abbozzato, vedremo. Certo, che sia necessario parlarsi, e concretizzare, è evidente. Basta osservare, per fare un esempio anche visivo, certe piste ciclopedonali che arrivano al confine di un Comune. E finiscono lì, senza proseguire in quello confinante. Poi Solbiate ha il suo problema caratteristico». Noto e stranoto: la viabilità. «Il traffico pesante che attraversa la valle – conclude Ghioldi - passa a dir poco in via prioritaria da Solbiate. Comune piccolo ma con due strade provinciali. Ovviamente porteremo la questione nelle sedi competenti, alla nuova Giunta della Provincia».
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BILANCI DI FINE ANNO
Natalità e contraddizioni della Polli-tica
Il primo problema è che ci trattano da idioti. Da polli da allevamento. Da deficienti.
Ci ignorano nei nostri bisogni fondamentali
Poi arrivano ad insultare la nostra stessa responsabilità, la nostra intelligenza e coscienza, evidenziando come non facciamo più figli.
Ma cari politici, avete mai capito nulla di persone e di esseri umani?
Ce lo chiediamo seriamente.
Facciamo un passo indietro.
Chiedetevi di cosa ha bisogno un essere umano del 21esimo secolo, per poter vivere ?
No. Non basta uno stipendio dignitoso.
È indispensabile una merce rara e preziosa che ormai pare estinta
Si chiama FIDUCIA NEL FUTURO.
Si chiama prospettiva di FUTURO.
Significa la percezione che ognuno di noi possa costruire il proprio futuro e inseguire i propri sogni, dentro un ambiente che ti protegge e che si prende cura dei tuoi bisogni essenziali: la sicurezza, i servizi sociali, la cura dell'ambiente in cui vivi, il tuo stesso diritto alla salute.
E infine si chiama Rete sociale dei servizi alle persone. Si chiama Protezione delle Persone.
Cari Politici, siete sicuri di comprendere tutto questo?
Perchè ciò che fate, sembra invece la PROVA PROVATA che di questi bisogni, voi, vi prendete gioco continuamente: ogni santo giorno.
Il vostro operato pare dimostrare come Voi invece, sappiate alimentare solo e soltanto la PAURA.
Invece che prodigarvi per creare contesti sociali inclusivi e accoglienti, Voi vi battete ogni giorno per alimentare il terrore verso il prossimo.
Ci volete inculcare che l'Altro è solo un NEMICO, UN CONCORRENTE CHE CI RUBA IL LAVORO O LA CASA, O LA DONNA.
E l'unica SICUREZZA che ci volete proporre, è quella che secondo voi si ottiene dietro gli allarmi antifurto, o dietro un fucile da tenere in casa, o una pistola con cui viaggiare.
Lo capite che non è questo il mondo che vogliamo?
Lo capite che voi volete costruire un paese dove ogni persona sia " homo homini lupus" e noi invece desideriamo appartenere ad una comunità, ad una comunione di interessi e valori.
Lo capite che con la PAURA non esiste alcuna prospettiva? Lo capite che con la PAURA, CHE VOI STESSI ALIMENTATE, (per spuntare qualche migliaio di voti in più), Voi distruggete qualsiasi futuro per l'intera comunità nazionale?
Perchè per una nazione rattrappita e schiacciata dalla paura, non c'è più nessun futuro.
Cari Politici voi sostenete che visto che le risorse della nazione sono limitate occorre fare scelte.
E cosi scegliete di chiudere i Consultori. Di chiudere gli ospedali, i Pronto Soccorso, scegliete di tagliare i posti letto e interi reparti. E poi attaccate i Sindacati perchè lottano per i diritti collettivi dei lavoratori.
Definanziate i Centri Antiviolenza dove qualsiasi ragazza potrebbe trovare aiuto, solidarietà, sostegno economico.
Voi ipotizzate un Ponte sulla zona più sismica d'Europa mentre avete già deciso di non sostituire i medici settantenni che aspirano ad andare in pensione. Boicottate in ogni maniera il diritto all'assistenza sanitaria universalistica e gratuita che era il gioiello più prezioso delle società europee, contrapposto al cinico sistema americano delle Assicurazioni sanitarie private, dove solo chi ha soldi può ricevere cure.
E voi oggi cosa fate? Vi disinteressate della spesa sanitaria pubblica e le togliete fondi per incrementare la speculazione delle Cliniche private che prosperano sulla pelle dei malati.
E che dire delle malattie e disturbi psicologici? Le persone dopo la Pandemia sono più spesso soggette ad attacchi di panico e ad un senso di precarietà generalizzata, mentre gli adolescenti con disturbi d'ansia sono in crescita vertiginosa e voi che fate? Decidete di non rimpiazzare gli Psicologi che lavorano nei Centri di Igiene Mentale. Svuotate di risorse le strutture che già arrancano e poi si sgretolano.
I Consultori che dagli anni 70 offrono servizi di consulenza e assistenza alle ragazze e alle donne che decidono di intraprendere o interrompere una gravidanza, voi li vedete come pericolose centrali di pensiero sovversivo ( contro Dio, Patria, Famiglia) e non vedete come i corpi intermedi della società (Sindacati, Consultori, Servizi sociali, associazioni no-profit o di Volontariato) erogano degli autentici servizi pubblici.
E che dire degli asili nido che da decenni non vedono mai la luce?
Ci chiedete di aumentare la natalità italiana ma quando comincerete a creare un habitat adatto ad accogliere l'arrivo di un bambino?
Chi può oggi progettare un figlio sapendo che nulla viene fatto per creare un paese unito e solidale? Che anzi ogni occasione è buona per creare ulteriori divisioni (fra regione e regione, fra provincia e provincia, fra lavoratori e lavoratori)
Come è possibile, programmare un futuro accogliente verso una nuova creatura, se lo Stato stesso, scende in campo per aumentare le disuguaglianze sociali e accantonare la lotta alla Evasione Fiscale pur di difendere i privilegi di pochissime categorie?
E che dire della Ricerca che oggi è costretta a sostenersi solo con contributi privati?
Lo capite che ciò che manca oggi in Italia è proprio la progettualità sul Futuro?
Se ogni Governo riduce la propria progettualità al periodo di tempo che va da oggi alla prossima tornata elettorale, come potete pensare che una qualsiasi coppia possa progettare una nuova vita ?
Se la popolazione italiana si sta riducendo è solo per un motivo: NESSUNO SI STA OCCUPANDO DI COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE DEL PRESENTE.
E la Politica è la maggiore responsabile di questa sfiducia. Perchè invece di creare nuove condizioni favorevoli all'espansione e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, brucia qualsiasi idea di felicità e benessere.
Chi è allora quell'incosciente che getterebbe il proprio figlio in un ambiente tossico, ostile, divisivo come quello che ogni giorno vi preoccupate di alimentare?
Chiedetevelo, prima di sparare la prossima cazzata sulla DENATALITÀ ITALIANA.
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Mercoledì scorso e oggi pomeriggio, si sono svolte due partecipate iniziative per per la Palestina!
Sono ormai due settimane che la città palestinese di Gaza è assediata dall’esercito israeliano.
Mentre si attende l’avvio di un’offensiva di terra, giorno e notte continuano i bombardamenti.
Sono stati colpiti ospedali, università, luoghi di culto ed edifici residenziali.
Si tratta di un lembo di terra dove vivono più di due milioni di persone, la metà delle quali al momento ha dovuto spostarsi più a sud per cercare riparo.
Non c’è possibilità di un’operazione militare senza colpire indiscriminatamente i civili.
Al momento si contano più di 5.000 morti e il triplo di feriti, un bilancio purtroppo destinato a crescere nei prossimi giorni.
Nel frattempo, sono state bloccate le forniture di elettricità, carburante e cibo perché, è bene ricordarlo, a Gaza tutto quello che entra ed esce – comprese le persone – viene deciso da Israele.
Le conseguenze di questo assedio sono catastrofiche, un’emergenza umanitaria riconosciuta anche dall’ONU.
Questo Israele lo sa, come lo sanno anche i governi occidentali che stanno avallando quella che è a tutti gli effetti una rappresaglia contro il popolo palestinese.
In molti, già rifugiati espulsi dalle loro terre, temono di perdere anche questa casa e non vogliono essere dislocati in Egitto.
Crediamo sia importante prendere parola per fermare questo massacro di civili.
Diciamo no all’attacco israeliano nella Striscia di Gaza perché crediamo che solo una soluzione politica possa essere utile a gettare le basi per una pacifica convivenza fra palestinesi e israeliani.
Troppo a lungo la voce dei primi è stata ignorata, troppo a lungo abbiamo taciuto davanti al colonialismo dei secondi.
Per questo, come cittadin* come umani che si sono mobilitati in queste ultime settimane anche nella città di Rimini, lanciamo una manifestazione pubblica per Sabato 28 ottobre 2023 con ritrovo alle ore 15 alla Stazione FS per chiedere la fine immediata dei bombardamenti su Gaza e l’apertura incondizionata dei valichi di accesso alla Striscia per il transito di tutti i beni necessari alla popolazione.
Ci vediamo Sabato!
“Guardando alla genesi dello Stato di Israele, le 𝙖𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙨𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙞 da tempo ci permettono di comprendere come chi subisce un’oppressione non sia per questo estraneo all’agire a sua volta oppressione verso altri.
Facciamo tesoro del bagaglio di concetti critici che il 𝙛𝙚𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙘𝙤𝙡𝙤𝙣𝙞𝙖𝙡𝙚, 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 e 𝙖𝙣𝙩𝙞𝙧𝙖𝙯𝙯𝙞𝙨𝙩𝙖 ci mette a disposizione per prendere posizione contro il genocidio in atto in queste ore, e ci uniamo alla forza del movimento femminista internazionale per schierarci al fianco della comunità e della diaspora palestinese sotto attacco.
Siamo corpi-territori: un’altra «arte» di abitare la terra è possibile e non c’è comunità umana e non umana per cui questo non debba essere un diritto.”
Da @capovolteedizioni
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ISTRUZIONI PER COSTRUIRE UN ANIMALE FINTO NELLA TESTA DELLA GENTE: IL LUPO
1) Continuare a dire che è stato reintrodotto. Quindi, così come qualcuno l'ha messo, si può togliere. Hanno reintrodotto lupi diversi, ibridi, extracomunitari.
2) Utilizzare sempre verbi e perifrasi estreme: al semplice "mangia" preferire un "divora", "dilania", "riduce a brandelli". Il lupo non si muove, "si aggira" e "scende dai monti spinto dai morsi della fame". E' sempre affamato, descriverlo come uno stomaco vagante.
3) Creare panico. Vanno benissimo frasi tipo: "la situazione è fuori controllo"; "non siamo più tranquilli"; "la situazione è sfuggita di mano"; "prima o poi ci scappa il morto"; "finiti i cani, cominceranno con i bambini"
4) Suggerire una reazione senza giustificarla del tutto. Come: "prima o poi qualcuno si farà giustizia da solo"; "gli abitanti sono stanchi di avere paura".
5) Continuare a dire che ce ne sono troppi. Che si vedono tutti i giorni, che il loro numero è abnorme, che sono ovunque.
6) Farli sembrare molto più grandi. Per esempio suggerire un peso: va benissimo 50 chili.
7) Continuare a scrivere che sono vicini in modo da dare l'idea di un vero e proprio assedio: lupi in città, nelle case, nei cortili, vicino alle scuole, ai centri sportivi, agli ospedali.
8) Continuare a insistere che sono ibridi. E quindi più pericolosi perché non hanno paura dell'uomo. Il lupo ibrido dà l'idea del diverso, di qualcosa da togliere. Quindi, da ora, qualsiasi lupo è ibrido.
9) Ribaltare in negativo molte cose che potrebbero essere positive. Per esempio; il lupo divora cinghiali e caprioli.
10) Dargli colpe che non ha, tanto la gente è stupida e crede a tutto. Per esempio: il lupo divora le patate e distrugge i campi seminati. Provoca incidenti; ecco, questo senz'altro.
11) Non prendere mai posizioni dirette ma utilizzare "dicono", "è opinione diffusa", "gli abitanti si lamentano". Questo serve anche a illudere che ciò che si scrive sia condiviso da una comunità o da più persone.
12) Intervistare sempre quelli che confermano tutte le cose scritte finora, Dare anche voce però agli esperti veri, ogni tanto (molto poco), Questo serve per ribattere alle accuse di essere di parte.
13) Creare finti incidenti a cui tanto la gente crederà. Per esempio un agricoltore assalito dal lupo che si è salvato lanciandogli mazzette e giratubi (scrivere che si era certi che fosse un lupo perché ululava), un altro che è sopravvissuto grazie al badile e un allevatore a cui il lupo... non so, facciamo che gli ha scucito i pantaloni.
15) Descrivere il lupo come un limite: per gli allevatori, i cercatori di funghi, gli escursionisti, i proprietari di cani.
16) Recuperare tutte le credenze antiche. Sono già lì, dentro nella testa, basta solo un cenno.
Come lettura consiglio i principi della propaganda nazista di Goebbles; ci sono le stesse cose. Tra gli altri: "una menzogna ripetuta sul giornale diventa realtà".
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Ho letto moltissimo questa estate, alcuni libri davvero deliziosi, ma questo, finito da qualche giorno, mi ha lasciato qualcosa dentro.
Mariamma è una sposa bambina che nell'anno 1900, quando ha solo 12 anni, nella comunità cristiana del Kerala (India sud-occidentale, ma all'epoca era diviso nei tre regni di Thiruvithamcoore, di Kochi e la provincia del Malabar) costretta al matrimonio con un uomo che non ha mai visto, e che ha oltre vent'anni più di lei. Viaggia da sola in barca sul fiume per arrivare alla tenuta del futuro marito, che in un primo momento rifiuta persino visto la sua età, ma che poi la introduce nel suo mondo, un pezzo di terra paludoso e che nessuno voleva, ma trasformato dal lavoro di quest'uomo in un piccolo paradiso di alberi da frutta, coltivazioni, canali navigabili. Si chiama Parambil, e tutta la storia del libro, che si svolge lungo tre generazioni di discendenti della giovane sposa, legano la propria vita a questo luogo, e alle magie che contiene. Fanno i conti soprattutto con la forza della Natura, specialmente dell'Acqua, che sia come fiume che come monsone, domina quelle terre, e ne delinea le fortune. Ma all'acqua è legato anche una sorta di maleficio, il Morbo lo chiama il marito di Mariamma, che segna la loro famiglia, la quale in un prezioso e antico foglio di carta di lino segna un macabro albero genealogico di uomini e donne colpite da questa maledizione. Attraverso lo svolgere degli eventi, che si legano alla storia dell'India (la fine del dominio britannico, l'indipendenza, le fortissime lotte interne a carattere sia religioso sia sociale) si dipana una storia meravigliosa scritta da Verghese con mirabile maestria, secondo un ritmico tempo descrittivo, ricco di particolari e minuziose ricostruzioni, figlio della sua educazione di medico, ai più alti livelli (è attualmente è vicepresidente del Dipartimento di Medicina presso la Stanford School Of Medicine).
Tra comunità religiose che la leggenda vuole fondate da san Tommaso, l'apostolo del dubbio, che si vuole martirizzato a Madras, tra tempeste colossali, viaggi in treni, fascinosi medici scozzesi, la vita degli ospedali indiani, i profumi e i sapori di quei piatti ricchi di spezie, ingredienti, di alberi che sembrano uomini e elefanti dalla sensibilità straordinaria, le oltre 700 pagine filano via senza nessuno sforzo, in un viaggio che sebbene legato alla magia alla fine verrà dipanato dalla scienza e dalla perseveranza dei protagonisti, che di fronte al Male, che appare nelle loro vite in molteplici forme, riescono a costruire sempre più forte la parte migliore di loro stessi. Un libro affascinante e che consiglio davvero per fare un viaggio forte e misterioso, al sapore di curry e di lotta, di frutta succosa e di dolore, per molti versi indimenticabile.
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🟨 NOI DI MEZZOPIENO
Ogni giorno, in tanti contesti e con diversi strumenti, noi di Mezzopieno siamo impegnati a fianco della gente, per favorire la cultura della positività e della gratitudine.
In ospedali, scuole, luoghi di lavoro, Comuni, università, redazioni, comunità e tra la persone, per credere sempre nel mondo e negli esseri umani e nella capacità di creare bellezza e armonia collaborando.
VIENI CON NOI
www.mezzopieno.org
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Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese: perché non possiamo commemorarla
Scritto il 29/11/2023
29 novembre: Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese. Quest’anno non possiamo commemorare questa data internazionale, a causa della situazione in atto in Palestina: i 49 giorni di ininterrotti bombardamenti israeliani hanno portato alla distruzione della Striscia di Gaza e provocato 20.031 morti, tra cui 8.176 bambini (bilancio, non definitivo, dati Euro-Med monitor). In Cisgiordania, la continua aggressione di esercito e coloni israeliani ha ucciso 237 palestinesi, e ne ha feriti più di 2.950.
Non possiamo commemorarla perché non c’è solidarietà per i palestinesi, neanche di fronte a dei crimini di guerra, crimini contro l’umanità e un genocidio così efferato. O meglio, la solidarietà c’è stata, ma solo da parte dei popoli. E purtroppo, non sono i popoli a poter porre fine a questo genocidio, ma i governi. E i regimi occidentali sono stati deludenti poiché, mentre Netanyahu bombardava la Striscia, ripetevano, senza alcuna logica e alcun riferimento alla legge internazionale, la frase “Israele ha diritto a difendersi”.
Noi sappiamo che una difesa per essere considerata tale deve essere sempre proporzionale all’offesa e mai ledere i civili o attaccare strutture sanitarie, medici, ambulanze. Al contrario, in questi 49 giorni l’entità sionista ha portato avanti una vera e propria guerra agli ospedali di Gaza e ai bambini di Gaza.
Ogni 29 novembre, in tutto il mondo, si celebra la Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con il popolo palestinese, a ricordo della risoluzione 181, emanata il 29 novembre del 1947 dall’Onu, che sancì la spartizione della Palestina storica, ponendo le basi per la creazione dello Stato israeliano e per la Nakba, la tragedia e pulizia etnica della popolazione palestinese ad opera degli squadroni del terrorismo sionista prima, e delle forze militari israeliane dopo.
Nel 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituì per il 29 novembre la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese (risoluzione 32/40 B). Nella risoluzione 60/37 del 1° dicembre 2005, l’Assemblea generale chiese al Comitato per l’Esercizio degli inalienabili diritti del popolo palestinese e alla Divisione per i diritti palestinesi, in quanto parti per l’osservanza della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, stabilita il 29 novembre, di continuare a organizzare celebrazioni ed eventi annuali sui diritti palestinesi, in collaborazione con la “Permanent Observer Mission of Palestine” dell’Onu.
Se la comunità internazionale vuole dare senso a questa giornata ed essere coerente con le giornate a tema che istituisce, chiediamo un maggiore impegno nel tutelare i diritti del popolo palestinese, condannando con parole, ma sopratutto con fatti le atrocità sioniste attraverso un processo che porti i crimini israeliani davanti al Tribunale dell’Aja.
Mercoledì, 29 novembre 2023 Associazione dei palestinesi in Italia
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AREE INTERNE SFIDA PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO ITALIANO di Federico Fornaro
Nelle scorse settimane è stata presentata (e approvata) alla Camera una mozione unitaria delle opposizioni sulle aree interne fortemente voluta dal gruppo del Partito Democratico.
Nelle scorse settimane è stata presentata (e approvata) alla Camera una mozione unitaria delle opposizioni sulle aree interne fortemente voluta dal gruppo del Partito Democratico. Il tema del rilancio dell’impegno su questi territori è, infatti, diventata una delle priorità dell’agenda politica dei dem, accompagnata da un serie di eventi pubblici in piccoli comuni alla presenza della segretaria…
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(...) io accuso i terroristi di Hamas di atti genocidari contro la popolazione palestinese a Gaza e precisamente di uccisioni e torture sugli omosessuali e sugli oppositori politici; di gravi attentati all’integrità fisica e mentale dei Gazawi, quando utilizzano la popolazione, donne e bambini, come scudi umani, così come le scuole, le università, gli ospedali e le ambulanze a fini terroristici; di sottomissione intenzionale dei Gazawi a condizioni di esistenza che comportano la loro parziale distruzione, stornando gli aiuti internazionali a favore di sviluppo di armamenti e di finanziamento del terrorismo, confiscando gli aiuti umanitari ai civili e tenendo in ostaggio la popolazione nonostante i preavvisi israeliani di bombardamento; di misure che pregiudicano le nascite, privando le donne palestinesi di Gaza di cure di qualità, negli ospedali largamente usati come depositi di armi.
Io accuso Hamas di attacchi incessanti, tesi a minacciare la sicurezza territoriale israeliana, e di crimini di guerra e presa di ostaggi che hanno condotto lo Stato di Israele ad avviare una risposta militare di legittima difesa.
Io accuso Hamas di essere il solo responsabile della drammatica situazione dei Palestinesi a Gaza, fin dalla sua presa di potere nella Striscia, e della guerra che vi è condotta da Israele.
Io accuso Hamas, Hezbollah, gli Houti e l’Iran di intenzioni genocide contro la comunità ebraica, Israele, gli Stati Uniti e le nazioni occidentali
Io accuso il Sudafrica e i suoi sostenitori di farsi portavoce di Hamas e della sua propaganda di fronte alle più alte istanze mondiali. Io li accuso di colpevole silenzio quando era necessario condannare la Siria, l’Afghanistan, lo Yemen, il Sudan, l’Iraq e l’Iran per genocidio contro le loro popolazioni e per crimini di guerra.
Io accuso il Sudafrica e i suoi sostenitori di rifiutarsi di prevenire e punire i propositi genocidari rivendicati direttamente e pubblicamente contro Israele.
Io accuso il Sudafrica e i suoi sostenitori di tacere sui massacri del 7 ottobre, che essi non considerano nel quadro della risposta israeliana
Io accuso il Sudafrica e i suoi sostenitori, per le ragioni sopra esposte, di portare di fronte alla Corte internazionale di Giustizia una causa infondata, politicamente motivata dal rifiuto del diritto dello Stato di Israele di esistere e di godere di una salda sicurezza territoriale.
Io accuso Jean-Luc Mélenchon e Jeremy Corbyn di essere gli intermediari politici dell’antisionismo propugnato da Hamas, rifiutando di riconoscere l’organizzazione come terrorista e attribuendogli attività di resistenza.
Io accuso l’Onu di mancanza di imparzialità nei confronti di Israele, fatta oggetto di diciassette risoluzioni di condanna nel 2020 contro sette per il resto del mondo (delle quali una contro l’Iran e una contro la Siria).
Io accuso l’Onu di un’incomprensibile cecità, fino all’8 gennaio 2024, di fronte agli stupri e alle mutilazioni sessuali inflitti il 7 ottobre 2023 in Israele.
Io accuso l’Onu di mancanza di obiettività di fronte alle informazioni diffuse da Hamas, concernenti le morti e gli attacchi attribuiti agli Israeliani. La penosa eco data dall’Onu alle false informazioni di Hamas sull’Ospedale Al-Shifa avrebbe dovuto metterci sull’avviso.
Io accuso l’UNRWA di complicità con i terroristi di Hamas a danno della popolazione civile. Condanno con la più grande fermezza il dirottamento da parte di Hamas dei fondi europei e internazionali verso il finanziamento di libri scolastici antisemiti, di armi e di infrastrutture belliche e il controllo del gruppo terrorista sul razionamento alimentare.
A più di cento giorni dal più grande pogrom subito da Israele e dal tentativo genocidario che si è trovato a combattere, io condanno l’indegna chiamata di Israele a rispondere all’accusa di atti genocidari, e porto il mio sostegno alla democrazia israeliana in questa insopportabile guerra politica di cui essa è bersaglio. Mi unisco agli israeliani che piangono i loro morti e condivido il loro terrore nel sapere che nel momento in cui Israele è giudicato per genocidio, 120 Israeliani sono ancora ostaggi dei gruppi terroristi nella Striscia di Gaza, vittime delle sevizie di cui quei gruppi sappiamo essere capaci.
Mi aspetto da parte della Francia lo stesso impegno della Germania a fianco degli Israeliani, un impegno chiaro e totale, e una condanna inequivocabile dell’iniziativa del Sudafrica.
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CURARE LA SANITA’ - indicazioni emerse dall'incontro del 18 febbraio a Moncalieri
CURARE LA SANITA’
Il seminario “SOS Sanità Piemonte” promosso da Italia Viva Provincia di Torino, sabato 18 febbraio a Moncalieri, ha evidenziato molti dei problemi del Sistema Sanitario Regionale ed ha posto le basi per risposte mirate e concrete a sostegno dei cittadini.
Quattro ore di intenso lavoro, che hanno messo in luce le criticità e le sfide a cui andrà incontro il territorio piemontese, sotto diversi punti di vista: medico, infermieristico, farmaceutico, architettonico, gestionale, finanziario, psico sociale e di copertura territoriale, anche alla luce del crescente invecchiamento della popolazione e dell’aumento della domanda di cure.
Il Piemonte, a differenza di altre regioni:
● non ha un Piano Socio-Sanitario Regionale aggiornato (l’ultimo è scaduto nel 2015);
● negli ultimi 10 anni denuncia un passivo di 379.000.000,00 di euro, come saldo netto tra quanto incassato per i pazienti che dal resto d’Italia hanno scelto di curarsi in Piemonte e quanto pagato per i piemontesi che sono ricorsi a strutture di altre Regioni per ricevere cure adeguate (nella stessa decade la Lombardia ha registrato un saldo netto positivo di oltre 6/mld);
● dispone di ospedali di età media avanzata, non adeguatamente manutenuti e spesso superati dal punto di vista dell'impostazione architettonica.
Anche i progetti previsti dal PNRR accresceranno alcune differenze territoriali lasciando interi bacini senza ospedali e case di comunità (nuove strutture che dovranno potenziare la rete di medicina territoriale): tra gli altri spiccano i casi di Moncalieri e Chieri.
Urge l’adozione di un nuovo PIANO SANITARIO REGIONALE, poiché gli interventi tampone, non coordinati da una strategia integrata, rischiano di essere poco utili e dispendiosi.
Da dove partire?
● analisi dei servizi sul territorio in base ai bacini di utenza;
● analisi della mobilità interregionale;
● potenziamento della rete di medicina territoriale per evitare l’intasamento dei Pronto Soccorso;
● digitalizzazione e razionalizzazione dei processi clinici, logistici ed amministrativi;
● valorizzazione degli immobili dismessi;
● partnership pubblico-privato innovative che permettano di ottenere vantaggi competitivi e che creino opportunità di crescita per i soggetti regionali del settore;
Un ringraziamento va a tutti i professionisti, che sono intervenuti con contenuti e proposte di alto profilo specialistico e che, grazie alla contemporanea presenza di tutti gli operatori coinvolti, hanno saputo porre le basi per una risposta sistemica ai molteplici problemi della sanità regionale.
Un grazie, in particolare, alla Senatrice di Azione/Italia Viva Daniela Sbrollini, che ha dimostrato grande capacità di ascolto e partecipazione.
Italia Viva Tavolo tematico Salute e territorio
#reneweurope#terzopolo#terzo polo#italiavivadelchierese#italiaviva#italia viva#sanitàpiemonte#sanitàpiemontese#sanità#chierisulserio#italiasulserio
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\Continuiamo a pregare per la pace, in Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan\La Comunità internazionale agisca con fermezza perché nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario\Basta colpire i civili, basta colpire le scuole, gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro\Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta, sempre\Papa Francesco\Angelus\
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Negazionista del Covid si intrufola in alcuni ospedali e filma le corsie vuote: “Il governo sta mentendo”. Multata per aver violato il lockdown
Hannah Dean è una 30enne di Portsmouth che alcuni giorni fa, spacciandosi per una giornalista, si è addentrata tra le corsie di diversi ospedali
Filma le corsie vuote di alcuni ospedali inglesi, per corroborare la tesi che i pazienti di Covid19 non esistono, e viene multata di 200 sterline. Hannah Dean è una 30enne di Portsmouth che alcuni giorni fa, spacciandosi per una giornalista, si è addentrata tra le corsie di diversi ospedali: il Queen Alexandra Hospital di Portsmouth, il Southampton General Hospital, l’ospedale Princess Royal University vicino a Bromley nel Kent e il St Richard’s Hospital di Chichester nel West Sussex.
Il risultato del suo agire è stato quello di immagini di corsie su corsie vuote. Foto e video che ha pubblicato sui suoi social affermando che “è dura capirlo, ma il governo sta mentendo”, incitando altri utenti a fare come lei per sbugiardare la “teoria ufficiale sul virus”. Peccato però che la Dean abbia sbagliato reparti. Come affermato dalla polizia di Portsmouth “le foto non erano di parti dell’ospedale coinvolte nel trattamento di pazienti con Covid”. La polizia ha altresì aggiunto che il post della Dean aveva causato “angoscia nella comunità” tanto da recapitargli una multa da 200 sterline per non avere avuto un motivo valido per lasciare la sua casa.
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Negazionista del Covid si intrufola in alcuni ospedali e filma le corsie vuote: “Il governo sta mentendo”. Multata per aver violato il lockdown
Hannah Dean è una 30enne di Portsmouth che alcuni giorni fa, spacciandosi per una giornalista, si è addentrata tra le corsie di diversi ospedali
Filma le corsie vuote di alcuni ospedali inglesi, per corroborare la tesi che i pazienti di Covid19 non esistono, e viene multata di 200 sterline. Hannah Dean è una 30enne di Portsmouth che alcuni giorni fa, spacciandosi per una giornalista, si è addentrata tra le corsie di diversi ospedali: il Queen Alexandra Hospital di Portsmouth, il Southampton General Hospital, l’ospedale Princess Royal University vicino a Bromley nel Kent e il St Richard’s Hospital di Chichester nel West Sussex.
Il risultato del suo agire è stato quello di immagini di corsie su corsie vuote. Foto e video che ha pubblicato sui suoi social affermando che “è dura capirlo, ma il governo sta mentendo”, incitando altri utenti a fare come lei per sbugiardare la “teoria ufficiale sul virus”. Peccato però che la Dean abbia sbagliato reparti. Come affermato dalla polizia di Portsmouth “le foto non erano di parti dell’ospedale coinvolte nel trattamento di pazienti con Covid”. La polizia ha altresì aggiunto che il post della Dean aveva causato “angoscia nella comunità” tanto da recapitargli una multa da 200 sterline per non avere avuto un motivo valido per lasciare la sua casa.
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