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PRIMA PAGINA Il T di Oggi sabato, 17 agosto 2024
#PrimaPagina#ilt quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi offre#comune#bruno#trentino#alto#campi#liberi#della#italia#trento#stata#sabato#tenuto#critica#ancora#tentato#omicidio#arresto#rendere#sfida#green
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Il bello è che mangio come una fuori sede senza essere fuorisede
#è come se lo fossi perché sono pendolare#la mia seconda casa è il treno#oggi il menù offre 3 gallette di mais e dell'affettato di pollo
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CENTO LUCI VIOLA NELLA SERA
PURPLE IN THE SKY 🎶
#nuovo anno#nuove foto tramontini bellissime#cosa offre la pianura padana oltre a nebbia e polveri sottili:#menomale qualcosa di bello da guardare#🌇#e anche oggi un po' di purple in the sky
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tutti/e vogliono l’amore folle che ti consuma ma nessuno di noi ha voglia davvero di impegnarsi a coltivarlo, siamo bambini isterici che hanno paura di impegnarsi perché la vita di oggi offre la possibilità di conoscere milioni di persone, cose, posti e non riusciamo più a concentrarci su nulla
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1/2 Oggi il menù della società multiculturale offre
1️⃣ Suzzara, arrestati 3 giovani nordafricani armati di coltello che, nel giro di un’ora e mezza, hanno commesso 4 rapine ai danni di altrettanti ragazzi e poi hanno cercato di forzare la porta di una gelateria
2️⃣ Roma, sotto la minaccia dello spray urticante, hanno rapinato un 20enne: arrestato un 16enne egiziano mentre il complice è riuscito a fuggire
3️⃣ Roma, coppia di fidanzati minacciati di morte con un’ascia: arrestato un 43enne dello Sri Lanka, il quale poi è stato rimesso in libertà con il solo obbligo di presentazione quotidiana in caserma
4️⃣ Milano, stazione Centrale, rapine a raffica e poi chiede il pizzo a una vittima: arrestato un 23enne algerino clandestino
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Oggi vorrei brindare a tutti quelli che fanno di questo mondo un posto migliore,
a coloro che lavorano nell'anonimato,
a chi combatte per un mondo più giusto,
a chi sorride e offre il suo aiuto senza chiedere niente in cambio.
Brindo alla generosità, alla compassione, alla gentilezza, alla resilienza e alla determinazione.
Brindo ai sogni e alle speranze, alle promesse mantenute e ai secondi inizi.
Brindo alla vita e a tutti coloro che ne fanno parte, e ai brindisi che possiamo fare insieme, per ricordare che siamo tutti uniti
in questo grande viaggio chiamato vita.
Auguri di un buon fine e inizio a tutti.🥂🌹
©Consiglia
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Costume Balls
Dressing up history 1870-19927
Edited by Cynthia Cooper, Photographs by Laura Dumitriu
5Continents, Milano 2024, 288 pages, 246 colour and black-and-white illustrations, Hardback, 25,4x 34,3cm, ISBN: 979-12-5460-071-9
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
A century and a half ago, extravagant costume balls and skating carnivals were the pinnacle of society’s entertainment, bringing forth a kaleidoscopic array of characters, most drawn from history. The opportunity to reimagine oneself as a noble hero or heroine from the past was no less than the chance of a lifetime. Participants acquired extravagant costumes and flocked to the photographer’s studio, as attested by the sheer abundance of mementos of these occasions in the McCord Stewart Museum’s collections. The book is intended to accompany the exhibition “Costume Balls: Dressing Up History, 1870-1927” at the McCord Stewart Museum. Montreal. A lead essay presents an overall view of the fancy dress phenomenon, and the major events in Canada with their colonial underpinnings. Other essays look in turn at the commemoration of these balls in art, photography, and publications, a decolonizing perspective on the representation of Indigenous and other marginalized peoples in fancy dress, and the ephemeral nature of the extant objects. A section consists of detailed profiles of astounding garments, with several images to show views of each that cannot be seen in the exhibition: interior construction and labels, closeup views of textiles and materials, and comparisons of archival photographs of ball guests in costume. The book is the first historical fashion publication to explore fancy dress in such detail. Exhibition : McCord Stewart Museum, Montreal, November 14, 2024-August 17,2025
Un secolo e mezzo fa i balli in costume e i carnevali sui pattini erano l’apice dell’intrattenimento sociale. Erano un’occasione per trasformarsi in personaggi storici, nobili eroi o eroine del passato, e rappresentavano un’esperienza indimenticabile. I partecipanti sfoggiavano costumi stravaganti e immortalavano il loro splendore negli studi fotografici, lasciandoci un’abbondanza di ricordi conservati oggi nelle collezioni del McCord Stewart Museum. Dietro l’esuberanza di questi eventi si celavano però anche messaggi più profondi, legati al destino coloniale e al futuro imperiale dell’epoca. Il libro accompagna la mostra “Costume Balls. Dressing Up History, 1870-1927” al McCord Stewart Museum di Montreal e offre una panoramica completa del fenomeno dei balli in maschera, sintetizzando le ricerche più recenti e analizzando i principali eventi in Canada e le loro radici coloniali. Altri saggi esplorano la raffigurazione di questi balli nell’arte, nella fotografia e nei libri, offrendo una prospettiva decolonizzante sulla rappresentazione degli indigeni e di altre popolazioni emarginate, e sulla loro natura effimera. Una sezione presenta profili dettagliati di abiti straordinari, con immagini che ne mostrano aspetti non visibili in mostra: la costruzione interna, le etichette, dettagli ravvicinati di tessuti e materiali, e confronti con fotografie d’archivio degli invitati ai balli. Un libro unico nel suo genere, che offre una visione completa e affascinante di un periodo storico ricco di fantasia e teatralità.
02/11/24
#McCord Stewart Museum Montreal#Costume Balls#historical fashion publication#Canada#fashion books#fashionbooksmilano
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
Zygmunt Bauman, Amore liquido
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L'ultimo appuntamento
Non lo faccio mai, ma questa cosa dell'ultimo appuntamento in cui Giulia Cecchettin è stata uccisa mi ha colpito e voglio commentare, anzi voglio raccontare.
Anni fa stavo con una ragazza a distanza, la storia è durata poco, qualche mese, ma io ero presissimo. Lei invece no, tanto che mi ha mollato per uno che gli ho presentato io. Il fatto che mi avesse mollato s'era capito anche al telefono, ma io presi la macchina e volli fare un viaggio di 6 ore per vederla ancora. Era quello che potremmo dire "l'ultimo appuntamento".
Ora, io non sono un maniaco omicida, e avevo almeno una vaga idea di come rispettare una persona dell'altro sesso, quindi lei non ha rischiato più di tanto con me, ma... se la cosa fosse successa oggi, quasi 20 anni dopo? L'avrebbe voluto quell'incontro? E se non l'avesse voluto, io come mi sarei comportato?
Sono stato male per lei per mesi, senza quell'incontro sarebbe andata meglio o peggio? Al giorno d'oggi lei si sarebbe sentita minacciata dal mio chiedere di vederla ancora? E questo, poi, come mi avrebbe fatto sentire?
Non lo so, non riesco a immaginare di picchiare una ragazza solo perché mi molla. La questione del possesso non mi è mai passata per la mente, il massimo che posso possedere di una persona è la sua compagnia se e quando me la vuole concedere. Non sono mai stato troppo geloso, quindi non riesco a comprendere nemmeno lontanamente questi comportamenti, e la paura dell'ultimo appuntamento è una straziante novità.
Volendo rispondere a quelle domande sopra, forse non vederla mi avrebbe anche fatto bene, conoscendomi. Forse mi sarei risollevato prima. Quel weekend da lei (in hotel da solo) io lo ricordo tutt'ora con simpatia, quindi sono stato bene anche se ero lì per essere mollato. E forse questo mi ha portato a soffrire di più.
D'altro canto, però, ribadisco: è stato un bel weekend e sono contento di averlo avuto.
Dire che Giulia ha sbagliato ad andare all'ultimo appuntamento è un errore, perché avrebbe potuto essere un incontro piacevole, per quanto triste. E il fatto che le ragazze debbano avere paura di queste cose mette in risalto quanto la società maschilista e patriarcale sia tutto sommato accettata e sopportata (quando non supportata). Non è lui a doversi vergognare di aver fatto un gesto terribile, è lei che non doveva accettare l'appuntamento.
Addirittura un servizio di bodyguard si offre di fare da scorta per gli ultimi appuntamenti! Sul serio siamo così incapaci di crescere giovani che non hanno voglia di ammazzare donne e che non le reputano una loro proprietà esclusiva?
Poi venitemi a dire che Michela Murgia non aveva ragione.
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Il Portogallo ha una storia islamica significativa, risalente al periodo di dominazione musulmana dal 711 al 1249; durante questo tempo, gran parte della penisola iberica, inclusa l'odierna Portogallo, era sotto il controllo musulmano, noto come Gharb al-Andalus.
La presenza islamica ha influenzato profondamente la cultura portoghese, dall'architettura alla scienza della navigazione; tuttavia, la narrazione storica tende a enfatizzare la "Reconquista" cristiana, trascurando le interazioni e le coesistenze pacifiche tra le comunità musulmane, cristiane ed ebraiche.
Lisbona, conosciuta come al-ʾIšbūnah durante la dominazione musulmana, conserva ancora elementi architettonici arabi, specialmente nel quartiere dell'Alfama e nella Mouraria.
Le antiche mura della città islamica, che delineano l'area storica di Alfama e Mouraria, riflettono la struttura urbana originale.
Il Castello di São Jorge, costruito dai musulmani, conserva elementi architettonici moreschi e offre una vista panoramica sulla città.
La Chiesa di São Vicente de Fora, originariamente una moschea, presenta archi a ferro di cavallo e un mihrab, simbolo della sua storia islamica.
Coimbra, importante centro mozarabo, ha una storia ricca di influenze islamiche, visibili in alcuni edifici storici. Durante il dominio islamico, che iniziò nel 711, la città divenne un punto strategico tra il mondo cristiano e quello musulmano; la Reconquista culminò con la conquista cristiana di Coimbra nel 1064, ma l'eredità islamica rimase evidente nella cultura e nell'architettura locali: elementi come archi a ferro di cavallo e decorazioni mozarabe testimoniano questa coesistenza.
Évora, famosa per i suoi portici moreschi e il sito archeologico di Almendres Cromlech: i portici, situati nella Praça do Giraldo, riflettono l'eredità islamica della città, risalente al periodo di dominazione araba nel VIII secolo.
Mértola è un piccolo paese che presenta resti significativi della cultura musulmana; scavi archeologici hanno rivelato ceramiche islamiche e strutture che testimoniano una lunga coesistenza tra diverse comunità, tra cui musulmani, ebrei e cristiani. Il sito include una chiesa costruita su una moschea, evidenziando l'influenza islamica nell'architettura locale; la ricerca continua a mettere in luce l'importanza di Mértola come centro di scambio culturale e come esempio di coesistenza pacifica nel passato.
Non si può parlare di immigrazione per il Portogallo, oggi: qui i musulmani stanno ritornando A CASA LORO, dopo essere stati cacciati secoli fa dai talebani cristiani.
#portogallo#islam#penisola iberica#Gharb al-Andalus#reconquista#storia islamica#narrazione storica#lisbona#al-ʾIšbūnah#coimbra#centro mozarabo#evora#Almendres Cromlech#eredità islamica#mertola#reperti archeologici#Castello di São Jorge#elementi architettonici moreschi#Chiesa di São Vicente de Fora#mihrab#moschea#Praça do Giraldo#dominazione araba#scavi archeologici#talebani cristiani
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Secondo me all'inizio c'è sempre una donna.
Secondo me la donna è stato il secondo errore di Dio. Il primo...
Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente in tutte le vicende della vita. A volte persino nell'amore.
Secondo me una donna innamorata imbellisce. Un uomo... rincoglionisce.
Secondo me in un salotto quando non c'è neanche una donna è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c'è neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra.
Secondo me un uomo che si vanta di iniziare le donne ai piaceri dell'amore è come il turista che mostra alla guida le bellezze della città.
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore non si può usare il termine "sfigata".
Secondo me un uomo che dice di una donna "quella lì la dà via" meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai.
Secondo me una donna che fa l'amore per interesse è una puttana. Se lo fa invece perché le piace è... non c'è la parola.
Secondo me una donna che dice a un uomo con cui sta facendo l'amore "Come con te con nessuno" andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza.
Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi... forse una proiezione, un'immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.
Secondo me il primo maschilista è stato Dio che si è fatto uomo. Però io, se fossi stato Dio, non so se la donna l'avrei firmata.
Secondo me una donna che si offre sessualmente a un uomo ed è respinta rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma in genere questa versione non regge. E allora pensa: 'Eh già, lui si difende... ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente... oppure si sente bloccato dall'eccessiva eccitazione...' Il fatto che lei possa non piacere è un'ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione.
Donna, l'angelo ingannatore. L'ha detto Baudelaire.
Donna, il più bel fiore del giardino. L'ha detto Goethe.
Donna, femina maliarda. L'ha detto Shakespeare.
Donna, sei tutta la mia vita. L'ha detto un mio amico ginecologo.
Secondo me una donna che oggi fa la madre di famiglia e rinuncia a lavorare, sbaglia. Se invece lavora e rinuncia a fare la madre di famiglia, sbaglia. Se cerca contemporaneamente di lavorare e di fare la madre di famiglia… sbaglia. Sbaglia comunque. L'uomo invece non sbaglia mai. Sono secoli che sa quello che deve fare. Forse è per questo che è così intronato. O forse anche per qualche altra ragione...
Giorgio Gaber
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RINGO, IL MIO MIGLIOR NEMICO
Uno nasce per vivere in pace e i politici, invece, ti trovano sempre un nemico da combattere.
Da ragazzino, il mio nemico era Ringo, il cane del fornaio sotto casa. Non ci siamo mai piaciuti. Quando scendevo ero obbligato a passare davanti al fornaio e quel cane, non ho mai capito di che razza fosse, un marrone chiaro di stazza media, non mi aveva in simpatia e io, per non farmi correre dietro, dovevo camminare piano senza dare nell'occhio.
Qualche volta facevo tardi a scuola, cosi uscivo di corsa dal palazzo ed ecco quel cane; se almeno avesse abbaiato me ne sarei accorto subito, ma quel bastardo senza cuore mi arrivava dietro silenzioso; lo sentivo zampettare veloce e ringhiare, quella cosa che fanno i cani prima di morderti. Dovetti accelerare, ma lui era più veloce di me. Nemmeno la chiamata di Ginetto il fornaio, il padrone di Ringo, lo fece desistere. insomma, il cane tentò di mordermi ma io ebbi la freddezza di fermarmi di botto e gridargli sul muso: "fermo Ringo! Devo andare a scuola!"
Non mi crederete ma il cane si fermò di botto, quasi mortificato, probabilmente non mi avrebbe mai morso, era solo chiacchiere e distintivo.
Altri nemici si formano con il tempo, ma sempre roba di poco conto, avversari in amore, avversari nello sport, avversari a scuola, come Falasconi e Tardiola, due esseri insopportabili, due geni in matematica da fare schifo, capitati per mia sfortuna nella mia stessa classe.
Oggi, la politica mi offre dei nuovi nemici: i russi, i terroristi islamici, i cinesi, i coreani del nord, gli africani che c'invadono, il povero che ruba il reddito.
Scelgono loro per me, decidono chi devo odiare. Tu non puoi scegliere, altrimenti sei fuori dal sistema democratico. Se non hai pianto per la morte di quel tizio russo sei un filoputiniano! Se non ricordi ogni giorno il 7 ottobre israeliano, sei antisemita! Se parli di pace e antifascismo, sei identificato! Se protesti in piazza per la Palestina libera, ti manganellano.
Taci che il nemico ci ascolta..., il nemico di chi?
Povero Ringo, quante sgridate che si è preso, ma almeno lui abbaiava solamente, questi, oltre ad abbaiare, pretendono che tu lo faccia insieme a loro.
@ilpianistasultetto
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"Bruna cara,
sono precisamente le sette secondo l’ora italiana, ma a San Paolo devono essere le sei e trenta appena. Devi dormire ancora, e Ti ha disturbato il sonno il mio pensare a Te così mattutino? Se il mio pensare a Te dovesse disturbarTi, non avresti un minuto di pace.
Sento sempre la Tua voce, quella Tua di quella mattina al telefono, mentre stavo per partire. E cerco con gli occhi il Tuo viso, e a volte non riescono a rivederlo com’è, e allora mi stringo con le due mani il viso, e l’accarezzo, e nel mio viso mi rinasce il Tuo nelle mie mani, la più cara cosa, la sola che amo su tutte, l’anima della mia anima, sei l’anima della mia anima, l’ultima forza che mi resta, l’ultima mia poesia, la vera, l’unica vera.
Sono qui al mio scrittoio, in una cabina grande come una piazza. Era per due persone, ma pensano che sono un personaggio tale da meritare d’occupare da solo due letti. Tutto invece, credo, per ricordarmi piuttosto che alla mia età ho il dovere d’essere solo, e anche per rinfacciarmi, forse, con la necessaria ironia, questo mio assurdo atto di scriverTi.
Come hai fatto a entrare così a fondo nella mia vita? Sei d’una sicurezza in quello che fai incredibile, e sei venuta con quella poesia. A dirti la verità, quando sei andata via e l’ho letta, m’è parsa inutile. C’era un’enfasi, c’era un metro in disuso, non so cosa c’era che mi urtava. L’ho ripresa poi a leggere, e vi ho scoperto una grazia, un’onestà, il modo raro d’indovinare il peso, la qualità, la novità, qui e là dei vocaboli, e mi ha toccato, d’improvviso mi ha toccato il sentimento, il dono vero che offre solo la buona poesia, quel dono che illuminava l’ingenuità di quelle strofe un po’ antiquate, che illumina tutto quello che fai. […]
Non sono che un piccolo poeta di questo secolo, nel quale anche i maggiori non possono essere che piccoli poeti; ma anche oggi, nel trambusto, nell’inferno d’oggi, – anche oggi la poesia ha bisogno di essere una persona che si scopre tra la gente – che infonde tanta carità, tanta fede, tanta speranza […]
Io sono ormai troppo vecchio, oltre misura vecchio, quasi un antenato, e non occorre che io sia ancora felice, e non mi pare che sia successo un giorno ch’io fossi felice. Ma l’augurio che Tu abbia lunghi anni felici si avvererà. Nessuno ha mai desiderato con più violenza, con più disperazione che sia felice una persona, e non è mai accaduto, se il desiderio era fortissimo, che non fosse esaudito."
- Giuseppe Ungaretti a Bruna Bianco, 15 settembre 1966
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Molto spesso odio il mio lavoro. Oggi, al contrario, è uno di quei giorni che mi spinge a provare un briciolo di felicità per le possibilità che (raramente) mi offre 🌱
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Sette di Bastoni
"Da burattini a Uomini d'Onore"
Le Energie di Settembre ci portano a rivedere il nostro Passato.
E mentre ricostruiamo interiormente a fatica "i torti e le ragioni", le "occasioni perse o lasciate", "le vittorie e le sconfitte", ci rendiamo conto che quella storia "non siamo più noi", da tempo.
I personaggi sembrano marionette che si muovono dinoccolate su un palco, incoscienti di essere tirate da un filo e governate dalle "sapienti" mani di un burattinaio.
E tutta la narrazione sembra "uguale a se stessa".
Stesso film, stesso copione, stessa dinamica.
E' commovente assistere alla scena di Pinocchio che diventa Bambino.
Ma ci dispiace per quel "pezzo di legno".
Era stato creato con tanta dedizione da Geppetto, padre materiale e spirituale di Pinocchio, che insieme alla sua creazione, matura il senso della Genitorialità come funzione evolutiva.
Nell'incoscienza, Geppetto offre il dono della Vita ad un "figlio surrogato", un burattino parlante, per riempire il proprio vuoto d'Amore. E sempre nell'inconsapevolezza, si ritrova catapultato nel viaggio verso la propria Rinascita interiore.
Per riconquistare "il diritto all'incarnazione" Pinocchio si perde tra le contraddizioni dell'Esistenza, sbattuto qua e là, nella mancanza assoluta di connessione interiore, di direzione, di radicamento, disperso nella dolorosa degenerazione dell'Io.
Ancora oggi è così.
Molti individui vivono la Vita senza provare l'Amore. Appiattiti nell'inedia, nella ipnosi del piacere compensativo fine a se stesso.
O esasperati dalla radicata mancanza di punti di riferimento, dalla ribellione, dall'autosabotaggio, dalla solitudine e dal vuoto interiore, dalla rabbia e dall'insofferenza, governati da fili invisibili che li incatenano ad uno schema disfunzionale invisibile, ma più potente di qualsiasi altra gabbia interiore.
Pinocchio incontra la Fata Turchina. Un Entità che da bambina, matura il proprio spazio energetico femminile e diventa "madre interiore".
Essa lo pone di fronte alla Menzogne che racconta a se stesso per non maturare, per non crescere nella Verità.
Lo pone di fronte alle sue scelte distruttive.
Pinocchio poi matura. E matura attraverso l'affettività e l'empatia.
Il "donarsi" all'altro con Amore e Verità, lo rende finalmente "Umano".
Rompe l'incantesimo della prigione di legno e lo trasforma in un Maschile responsabile ed "energeticamente vitale".
E' questa la Strada.
E' la Strada che ci propone di percorrere Settembre.
La Via della Responsabilità e della Maturità affettiva.
Per divenire Uomini e Donne integri, emozionalmente presenti, onesti e non più schiavi dei "fili del burattinaio".
Per divenire Maschili e Femminili energeticamente potenti e sani e "genitori interiori" consapevoli e abbondanti nell'accoglienza e nell'Amore.
Mirtilla Esmeralda
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Non ho visto ieri che uno degli insider italiani che 9 su 10 le azzecca aveva detto cose riguardo i contratti
Enea è in pole position per l'Aprilia ma dopo la mattata del long lap sono straniti e stanno parlando tantissimo con marc ma marc vuole essere pagato molto più di quello che Aprilia offre ma stanno parlando
Campinoti sta effettivamente minacciando casini in ducati tra cui Yamaha se non gli danno marc e le moto ufficiali e Gigi sta cercando di ammansirlo usando marc cosa che si accorda con lui oggi che dice pramac no perché come ha detto un altro utente qui che non ricordo che Marc non gradisce essere trattato come merci di scambio da ducati senza il suo permesso
Ci sono rumours di gresini da Yamaha, ha chiesto in gresini e gli hanno risposto né si né no, non si sbottonano e di KTM non sa che non ha contatti lì.
A ieri, la situazione era boh, finché Marc non si decide tutto fermo
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