#non leggete i commenti
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leggete i commenti sotto questo video e poi ditemi se è tutto ok e una ragazza grassa non deve farsi paranoie o avere paura di interagire con qualsiasi essere umano
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Rantino mattutino perchè si
Allora, io non penso assolutamente che Bryan Fuller sia un santo. Ci furono allegations de roba strana sul set, lamentele, quello che ve pare (cosa che purtroppo, succede dappertutto. Btw, non è assolutamente una giustificazione e non sapendo come è andata a finire la faccenda non commenterò oltre). Però quanto cazzo mi urta quando, ogni volta che si tira fuori un discorso riguardante la regia di Hannibal etc il discorso medio è "i suoi commenti non valgono perché è una brutta persona ed è un proshipper quindi qualsiasi cosa ha detto non ha peso". Ma puttana la mammeta vostra riuscite cazzo, riuscite a comprendere quello che leggete/scrivete e a compiere un processo logico con quei vostri piccoli cervelli che ve ritrovate?
Cioè io boh. Giustissimo e tutto la critica alla persona ma dio quando se arriva all'estremismo del "è bianco, uomo e proship ergo brutta persona quindi non può parlare" me sale un fastidio dio cristo.
Ma che poi già di base che mettete la logica ha fatto cose brutte/è un proshipper sullo stesso piano mi sale un odio. Ma ve rendete conto che state paragonando possibili situazioni brutte/molestie/etc irl vs preferenze su prodotti di finzione? Ao, ma ce state?
Che poi per la cronaca tutta la faccenda del pro-ship è nata tramite Hannibal quindi che cazzo ce fate su sto fandom se non sapete manco rispettare i limiti altrui è talmente allucinante da sfociare nel ridicolo lol
Vabbè, rantino a random finito. È mattina e devo andare a lezione quindi se alcune cose sono incoerenti pace
#way talks#way rants lol#it's about Hannibal but sadly Italian only#*some part of the Hannibal fandom to be precise
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5 lug 2023 18:20
SI HA IL DIRITTO DI ESSERE STUPIDI MA QUI SI ESAGERA – I TURISTI CHE APPRODANO A ROMA ARRIVANO CARICHI DI IGNORANZA - LEGGETE IL RACCONTO DI UNA GUIDA: “C'È CHI DAVANTI AI FORI ESCLAMA 'MA SONO TUTTI ROTTI, PERCHÉ NON LI AGGIUSTANO?'. CHI È CONVINTO CHE IL FIUME DI ROMA SIA IL TIGRI. NELLA CAPPELLA SISTINA UN TURISTA MI CHIESE SE È LÌ DENTRO CHE DURANTE I CONCLAVI VENGONO BRUCIATI I PAPI - MI È CAPITATO CHE VOLESSERO SAPERE DOVE TENIAMO GLI ETRUSCHI" -
Estratto da “il Messaggero”
L'esempio più lontano nel tempo lo racconta Stendhal, nelle sue "Passeggiate romane". Nel primo Ottocento, un inglese a cavallo fa il suo ingresso nel Colosseo, vede degli operai che restaurano un muro e dice: «Mi piace questo edificio, sarà magnifico quando sarà finito». Sono passati due secoli, Roma non si gira più a cavallo, semmai in monopattino, ma i commenti di chi visita per la prima volta la città più bella del mondo non sono cambiati. «Fanno domande incredibili» testimonia Roberta Bernabei, esperta di storia dell'arte che da anni lavora come guida turistica e tutti i giorni accompagna i turisti per Roma.
«I peggiori sono gli americani, e gli australiani. C'è chi davanti ai Fori esclama "ma sono tutti rotti, perché non li aggiustano?". C'è chi è convinto che il fiume di Roma sia il Tigri. Nella Cappella Sistina un turista mi chiese se è lì dentro che durante i conclavi vengono bruciati i papi». Gli stranieri che arrivano qui hanno una visione approssimativa, distorta, anacronistica di Roma e dell'Italia in generale.
«Più di una volta - continua la Bernabei - mi è capitato che volessero sapere dove teniamo gli etruschi, o gli antichi romani, in quale riserva: nella loro testa se li immaginano come gli indiani d'America, relegati in qualche area isolata del Paese. E non parlo solo di gente ignorante».
La guida ricorda quando accompagnò ai Musei vaticani una signora che si era presentata come artista e studiosa di storia dell'arte. «La portai a vedere le Stanze di Raffaello, e lei mi chiese: Raffaello chi? Più di recente, davanti alla Basilica di San Pietro, mentre indicavo le statue dei santi sul colonnato del Bernini, un cliente voleva che gli mostrassi la sezione con i santi recenti, quelli fatti da poco». […]
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Whatsapp e le Catene di Sant'Antonio, attenzione sono pericolose
https://intreccio.eu/whatsapp-e-le-catene-di-santantonio-attenzione-sono-pericolose/#comment-11759
Leggete i tanti commenti... E se vedete un bambino con accesso a internet, o un anziano, non lasciatelo solo e dialogateci. Certi danni non sono uno scherzo.
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Commenti
Oggi ho letto i commenti sotto la notizia del tipo che in Nuova Zelanda si è fatto iniettare in un giorno 10 dosi di vaccino per prendere soldi da tizi che non volevano vaccinarsi ma a cui serviva un green pass.
C'è stato chi ha tirato fuori la storia della ragazza toscana vaccinata per errore con dosi multiple di vaccino. Per alcuni le dosi della ragazza erano 6, per altri 4, per altri era stata ricoverata e sta malissimo, per altri era quasi morta disidratata, un'altra ancora conosce un'amica della suddetta secondo cui la ragazza plurivaccinata è a Milano ricoverata non si sa bene dove, non si sa bene per quale motivo ma comunque per complicanze dovute al "siero sperimentale".
Vorrei rispondere a questa gente ma mi rendo conto che non serve.
Santo cielo però che manica di idoti su Facebook
#non leggete i commenti#pessimismo e fastidio#come si fa?#ma come si fa#ma come cazzo si fa?#io non ho parole#solo parolacce
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Ciao terroni
Ciao terroni, come va? Mi ricordo di voi, eravate quelli che arrivavano con il treno e la valigia di cartone, scendevate a Torino o a Asti e vi piazzavate davanti al municipio: «Vogliamo una casa». Eh, bravi. La fate facile. Altro che 35 euro al giorno. Parlavate di «diritti», ma i doveri? «Ma noi venivamo a lavorare». Cazzate. Non avevate voglia di far niente. Il terrone, piccolo, scuro e con i baffetti, non aveva voglia di fare un cazzo. Se proprio entrava in fabbrica, nel tempo libero andava al bar a giocare a carte. Il piemontese, nel tempo libero dalla fabbrica, andava nei campi, nelle vigne: il terrone niente. D’altronde, si sa, ad Alba, negli anni in cui ero ragazzino, i primi ’80, si sapeva che Ferrero e Miroglio, le due aziende più grandi, erano state costrette ad assumere meridionali, controvoglia, perché i piemontesi erano finiti. Stavate in via Maestra, a gruppetti, a fare non si sa cosa, noi dovevamo abbassare lo sguardo perché altrimenti arrivava il «Che cazzo hai da guardare?» ed erano botte. Vi chiamavate Di Gangi, Cotilli, Esposito, Caruso, Rizzo, Di Gianbartolomei, Romeo. Venivate dalle popolari, picchiavate, sia nei cessi delle medie che alle feste di paese. Noi, se dovevamo insultare qualcuno, lo chiamavamo «tarrone». Nemmeno terrone, ma con la a, perché in piemontese si dice «tarùn». Gazzetta d’Alba nel 1963 titolava «Voteranno anche 200 meridionali», alle politiche imminenti, questi oggetti sconosciuti, questi esseri che chi lo sa cosa vogliono, e chissà che cosa votano. In ogni compagnia c’era il terrone buono, ognuno di noi aveva uno zio acquisito (si specificava: «Acquisito, eh!»), venuto su perché militare, o una zia acquisita perché lo zio di sangue era avanti con gli anni e prendeva moglie giù, per non rimanere zitello. Quelle volte era un distastro. «Ma chiel lì a l’è ‘n napuli», quello lì è meridionale, si specificava con stupore, quando si aveva notizia di qualcuno che s’era innamorato e sposava un terrone. «Ma noi vogliamo bene a tutti», se proprio si voleva giustificare il nipote, o il figlio, se proprio si era di buon cuore, si diceva, senza rendersi conto di quanto in realtà vi disprezzavamo: perché, di grazia, si deve puntualizzare di «voler bene a tutti», che cos’hanno di male quelli nati a Trani o a Potenza, per il solo fatto di essere nati a Trani o a Potenza? Spacciavate. Sì, terroni, spacciavate. Si leggeva la cronaca e se c’era un reato era sicuro che il colpevole si chiamava Di Gangi, Caruso, Rizzo, Di Gianbartolomei, Pasquale o Rocco o Salvatore di nome. «Eh, son tutti di loro», commentavamo. Perché quelli buoni, dicevamo, non venivano su. Su, al nord, veniva la feccia. Il palermitano gran nobile, o il napoletano gran giurista, quelli mica venivano, quelli rimanevano giù. Mica scemi. Qui venivano i delinquenti. Qualcuno, timido, provava a dire: «Eh, ma laggiù c’è la mafia», e tutti gli altri ribattevano: «Appunto. Invece di stare laggiù a combattere la mafia, preferiscono venire qui a non fare un cazzo». Oppure a fare quei lavori che noi schifavamo: i secondini, i carabinieri, l’impiegato pubblico, il bibliotecario, quelli non sono lavori, sono remunerazioni in cambio di qualche ora passata in qualche posto. Lavorare è un’altra cosa: è nel privato che si lavora, nel pubblico non si fa un cazzo, e noi del nord andavamo nel privato, mica nel pubblico. «Non si affitta a meridionali» perché voi terroni dicevate di essere in due e poi eravate in sette, c’erano Ciro, Salvatore, Cosimo, Calogero, Mimì, Totò e insomma affittavi a uno e ne trovavi dieci. Ognuno di noi aveva il terrone buono, dicevo, l’amico – proprio come il ne*ro eletto in Senato per la Lega, o l’altro buono che la comunità del mantovano ha deciso di adottare: quello è terrone ma è mio amico. Le nostre nonne dicevano: «È della Bassa, MA è una brava persona». Insomma ci facevate schifo, come gruppo, di tanto in tanto qualcuno di voi, come quando addomestichi un animale, ci era magari simpatico. Oh, mica è passato troppo tempo. Vent’anni fa ci furono i gazebo per l’indipendenza della macro-regione del Nord, si dibatteva se un marchigiano era un terrone e andava fatto affondare nei debiti della sanità, o salvato nella gloriosa Padania. Un laziale, mi dispiace amici laziali che ce l’avete con i napoletani e li chiamate terroni, era un terrone. Vi schifavamo. Poi è cambiato qualcosa: sono arrivati i ne*ri, e allora abbiamo trovato qualcosa da schifare ancora di più. Ci pensavo stasera, terroni: i ne*ri sono riusciti là dove non è riuscito Cavour: a fare gli italiani. Insomma, fatta l’Italia – diceva Massimo d'Azeglio – rimaneva da fare gli italiani. Eccoli, eccoci: ci siamo scoperti fratelli così, dandogli al ne*ro. Però io sono del nord, e mi ricordo, terroni, che ci facevate proprio schifo. Forse non ve l’abbiamo detto abbastanza, non siamo stati efficaci, perché aveste saputo con quanto disprezzo siete stati nostro malgrado accolti, forse oggi non votereste Salvini, avreste timore soltanto a nominarlo, il ministro dell’Interno. Invece mi pare che lo votiate senza problemi. Secondo me, terroni, dovreste vergognarvi a votare Salvini. Almeno quanto noi del nord, certo, dovremmo vergognarci anche soltanto per averle pensate, certe cose. Quelli sono conti nostri che continuiamo a fare, o almeno: che qualcuno nel privato fa. Ma voi, terroni, Salvini proprio no. Comunque, contenti voi. È un pensiero così, ascoltando in metro un uomo dal forte accento del Sud dire che tutti i ne*ri spacciano, che dovrebbero essere ammazzati. Buona serata, napuli.
Marco Giacosa
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In Italia nel 2020 sono morte 84mila persone in più rispetto alla media degli ultimi quattro anni
Pubblico il link a questo articolo perché mi sono passati in dash dei reblog che mi ricordano i commenti tipo "riscaldamento globale? Ma se si gela! “
Un aumento della mortalità anche dello 0, su milioni di persone è una cosa devastante a livello sociale e umano oltre che una palese deviazione dalla norma. Camuffare il "erano vecchi e malati" con leggete i numeri, il vostro è bias. Non importa che non è dato sapere quando e come queste persone sarebbero morte, i numeri dicono proprio il contrario: è morta gente che non ci è possibile dare per scontato che sarebbe morta nel periodo di tempo preso in esame. Il candidato calcoli le dimensioni del velo pietoso necessarie a coprire "una banale influenza" e tutto questo.
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Siamo a livelli davvero notevoli. Leggete bene. Pasquale Vespa è un professore campano, che spesso parla da «portavoce» dei precari della scuola poiché leader dell’Associazione nazionale docenti per i diritti del lavoratori (Anddl). La ex ministra Lucia Azzolina lo ha querelato per diffamazione e minacce reiterate e il 9 aprile a Napoli inizia il processo. Okay, ma perché ne parlo? Perché Vespa è stato chiamato a lavorare al ministero dell’Istruzione dal sottosegretario leghista Rossano Sasso, che in un post del 12 marzo ha scritto bello garrulo: «Ieri nelle piazze, oggi al Ministero. Non perdo di vista le lotte sindacali... E lo farò anche con il professore Pasquale Vespa da Napoli». Il sottosegretario se ne vanta pure! Lucia Azzolina ha commentato: «Una persona del genere doveva essere buttata fuori dalla scuola, invece lui è stato premiato. È gravissimo, non si può tacere di fronte a una storia così. Noi a scuola insegniamo che i cyberbulli si combattono, non si premiano». Dal 2018 Azzolina raccoglie gli insulti sessisti di Vespa e di un gruppo di suoi seguaci su Facebook. Ha fotografato i messaggi e i video di minacce e li ha allegati alle denunce, che ha inviato anche agli uffici del ministero dell’Istruzione. Così Azzolina al Corriere della Sera: “Vespa è un sindacalista della Uil, da qualche tempo molto vicino alla Lega. Per due anni si è divertito con insulti e commenti di tutti i tipi contro di me, mi ha scatenato contro la guerra dei precari con tutto l’odio possibile immaginabile». Esempi di odio propagato dal Vespa? Nella prima denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma presentata l’11 dicembre 2018 dall’avvocato che assiste Azzolina, Giulio Cristofori, sono registrati tutti gli «epiteti e sottintesi fortemente sessisti e grandemente offensivi» e gli emoticon che spesso hanno al centro l’hashtag #BoccaRouge, con riferimento al rossetto rosso della ex ministra e con corollario di affermazioni irripetibili di Vespa e dei suoi follower, sul tema come-chiudere-la-bocca-ad-Azzolina. Vi rendete conto che uno così lavora con un sottosegretario (leghista) all’interno del cosiddetto “governo dei migliori”? Ma stiamo scherzando? Andrea Scanzi
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«Benvenuti in Radio. »
Sebastian M. II anno, Grifondoro
[Accanto al nome segnato come JOJO con tanto di freccia verso questo e verso quel Sebastian M. ecco spuntare un post-it azzurrino.] E' vero che noi della Radio sappiamo tutto, ma vi prego di mettere nome e cognome lo stesso. Grazie.
Corine Flanagan, Presidente
Kael: [Aggiunge accanto al nome del fratello] MacNamara
C: «Vi farò delle domande, vi prego di non copiarvi fra di voi e rispondere sinceramente » mani ora sul grembo, gambe incrociate, li guarda tranquilla con il mento un po` alto, con un lieve sorriso sulle labbra, che li guarda. Seb a sinistra, Kenneth al centro, Alexa a destra. « Di cosa vi interessate, solitamente? Argomenti di cui parlate, leggete, ascoltate, intendo. »
S: « Quidditch » e vabbè, poteva mica mancare nella mente di un dodicenne? Peccato che... « e basta. » come fosse del tutto normale, quando potremmo chiederci tranquillamente cosa ci faccia qui lui.
A: «Mi piace la storia della magia» risponde alla domanda di CORINE mentre mastica la cioccolata -delicatezza di un camionista- «e anche le arti oscure» conclude
S: Uno sbuffo spazientito che accompagna le parole ALEXA, che ormai nemmeno guarda. « scusami eh » vabbè, perché non interrompere la SECONDINA nel messo del suo discorso? Ancora senza degnarla di uno sguardo che si perde nel vuoto « non ti hanno insegnato che non si parla mentre si mangia? » dai Alexa, lo sa pure lui (...).
A: «ah, e odio il quidditch, ma sono in squadra» non si pentirà mai di questa decisione, ma affoghiamo le frustrazioni nella cioccolata con un morso che arriva a staccare alla cioccorana quasi metà del corpo
S: E non fa in tempo a commentare quell'odio per il Quidditch che lei dice di essere in Squadra « cos-? » e ora è proprio perplesso « cioè TU sei in Squadra » stacca la schiena sollevandosi un poco così da poter finalmente incrociare lo sguardo con lei, il naso leggermente arricciato in una smorfia schifata « come ca » volo « hai fatto ad entrare? Non sai nemmeno volare » cioè wtf? scuote il capino aggrottando le sopracciglia « Morgana, non pensavo foste così fessi...disperati, proprio » alzando entrambe le sopracciglia in un'occhiata che la percorre da capo a piedi per poi tornare ad appoggiarsi allo schienale, ancora un poco allibito a questa novità a cui non vuole nemmeno credere.
A: E i commenti di MacNamara non tardano di certo ad arrivare « Sì, sono in squadra » andando un po` in avanti col busto, così da poter incrociare lo sguardo con quello dell`altro Secondino, con gli occhi mezzi socchiusi ed evidentemente infastidita « sì che so volare! » esclama contrariata « ho preso E in volo l`anno scorso! Ho solo.. » velo di imbarazzo, che la porta a ritornare allo schienale interrompendo il contatto visivo, lo sguardo verso il basso « paura di volare ».
C: Le iridi che infatti slittano fra Seb e Alexa in base a chi prende parola, rimanendo composta al suo posto, tranquilla, aspettando che finiscano, osservando le loro espressioni e il modo di porsi, l'uso dei termini. Alla fine di tutto, voltandosi a Alexa con le sopracciglia flesse al centro, sopra la base del naso « bisogna ammettere che prendere in squadra una persona con le vertigini sia una scelta discutibile » annuendo placidamente, forse dando ragione a Seb, seppur non stia offendendo l'altra come ha fatto lui « but, anyway » riprendendo così la situazione in mano, in procinto di fare quel piccolo "test scritto". Dopo di che tirerebbe fuori dal nulla - come gramo ha fat- tre pergamene scritte, posandole sul tavolo così che gli altri le prendano, porgendolo anche tre piume autochiostranti « Vorrei che velocemente circondaste gli errori di questa puntata e li correggeste. Prego » cenno della mano, tirando fuori con l`altra l`orologio « avete un minuto » così, fatale, senza nemmeno guardarli.
S: [...] Le braccia rimangono incrociate sotto il petto e il corpo non accenna a muoversi da quella posizione in tutto ciò. Allunga lo sguardo per un attimo sul foglio « io non lo faccio » e nemmeno lo legge, tornando a fissare gli occhi di Corine in uno sguardo di sfida. Insomma sì, ci tiene molto a questa Radio - qualcuno forse ne sarà deluso.
C: [...] « Detto questo » tutto nel solito discorso, che ancora non l'avevano sentita parlare tanto, « quella è la porta » e gliela indica cortesemente. Del tipo, prendila per uscire.
« peccato, apprezzo molto la grinta »
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Non aprite quella porta piuttosto cementificatela.
Internet era un posto stupendo prima che arrivaste voi a rovinare tutto. Mi ero ripromesso di lasciare scorrere le cose, ché tanto non vale la pena di perdersi in discussioni, però vedo che davvero là fuori non state bene e voglio aiutarvi. Allora, prima che arrivaste voi a prendere tutto sul serio qualunque cazzata che si trova scritta nel web, c’era una cosa chiamata fantasia. O immaginazione. C’erano persone come me che scrivevano di fatti reali farcendoli con la propria immaginazione. Poi c’erano i lettori e i lettori, lo dice il nome, leggevano. Ora invece vogliono fare di più, i lettori diventano commentatori, certo, nella rete tutti possono diventare qualcosa di più. Quindi accade che se uno scrittore scrive e quindi fa quello che gli concerne, il lettore commenta e va contro la sua semplice natura di essere passivo. Mi va bene, ho sempre ignorato tutto perché non mi compete, non ho tempo da perdere in discussioni. Cazzo no, piuttosto che perdermi a discutere o a spiegare cose a sconosciuti rincoglioniti sulla rete vado ad ubriacarmi con gli amici. Ma ieri ho scritto una storia che certo poteva sembrare reale, e da ieri vengo bombardato dall’indignazione della rete. È colpa vostra se hanno tolto le tette da Tumblr, voi dannati esseri incapaci di scindere tra realtà e finzione. Colpa vostra che leggete una storia e vi sentite in dovere di diventare parte della storia. Beh, vi informo che voi non eravate su quel treno, non eravate con me in viaggio, o con il possibile bambino che mangiava sushi, non eravate presenti al forse accaduto fatto e sapete perché? Perché tutto quello che ho elencato sopra accade nella mia immaginazione. E voi per fortuna siete esclusi perché vi immaginate che palle se dentro la mia testa dovessi far entrare ognuno di voi inutili esseri incapaci di scindere tra una storia e la realtà? Ecco altri possibili scenari finali per la storia che tanto ha fatto scalpore: il bambino si gira verso di me e dopo aver finito il sushi, mi chiede se credo in Dio, rispondo di no e lui dice beh, forse è ora che inizi a crederci e di colpo si alza in piedi e da sotto la maglietta estrae due pistole e si mette a sparare a tutto il vagone. Questo finale alternativo è realistico tanto quanto io che mi prendo gioco di lui nella mia testa. Ma non è la mia testa la colpevole di tutto questo, no, lei fa solo il suo lavoro, butta fuori pensieri belli e brutti che siano. I colpevoli sono quelli che leggono e non hanno più la capacità di scindere. Un adulto su un treno si prenderebbe gioco di un bambino? Forse sì, forse no, sicuramente un adulto infastidito dall’esistenza di ogni altro essere umano potrebbe scriverci una storia sopra. Relativizzate quello che leggete. Una storia letta gratuitamente su un sito di blogging. Non dovete nemmeno pagare per dovervi indignare. Dovete solo pigramente scrollare, probabilmente mentre siete seduti sul cesso, ed ecco che la vostra reazione nasce dallo stesso impulso che vi porta ad espellere feci. Ricordatevi sempre che in internet il 50% di quello che leggete potrebbe essere una stronzata colossale e se foste intelligenti abbastanza sareste ancora in grado di scindere ma purtroppo no, non tutti lo siete, altrimenti non si spiega la gente che avete mandato al governo sempre per questo problema del prendere l’internet sul serio. Io ho un solo grande difetto, quello di riporre ancora fiducia nell’intelligenza del genere umano ma Cristo se mi state mettendo alla prova. La mia mente produce pensieri orribili, una marea costante, ne produce anche di bellissimi e dolcissimi e romantici ma è tutto parte dell’insieme. Devo accettare il pacchetto completo. Quando ero piccolo mia madre mi portava in chiesa, dovevo ancora fare la prima comunione, mentre il prete parlava l’unica cosa che mi passava per la testa era vedere se riuscivo a fare incazzare Dio così dentro di me bestemmiavo di continuo ed ero terrorizzato mentre lo facevo, pensavo ad insulti orribili durante la mia visita nella casa del Signore e non capivo perché la mia testa generasse tali atrocità. Ma dal vero, se mi conosceste, sapreste che non bestemmio mai e non perché io creda in Dio, ma perché lo trovo di cattivo gusto. Quindi, se pensate davvero che io provi del piacere nel far piangere dei bambini nel reale, non ci andate troppo lontani ma più di tutto mi piace far piangere i bambini nelle mie storie. Adoro creare personaggi e trattarli di merda. Quando parlo di me, mi tratto di merda di proposito proprio per un senso sadico ma è il mio unico potere da scrittore, questo di fare il cazzo che mi pare con le mie parole e i miei personaggi. Così come il potere di chi legge non è il commentare, bensì il NON leggere. Internet è ancora un posto libero anche se vi state impegnando tantissimo a farlo diventare un parco giochi per i vostri dittatori, se qualcosa non vi piace potete non leggerla o potete allontanarla dalla vista. Non verrò sotto casa vostra a raccontarvi dei miei pensieri orribili. Lo faccio con i miei amici e accetto più che volentieri di essere insultato da loro. Perché mi interessa di quel riscontro, questo posto, questo Tumblr, esiste solamente come deposito di ciò che mi gira per la testa. Non sono una blogger che parla del suo passato di droghe e racconta ogni dettaglio della sua esistenza. Non sono un tenebroso tumblero che vive delle domande ricevute da costanti anonimi. Non guadagno un euro nonostante abbia più di 111.000 lettori, sì non so come sia possibile ma tanti anni fa fui messo nella classifica dei Tumblr comici e ci fu un caos di followers che tutt’ora persistono anche se non credo esistano quindi non lo faccio per la popolarità, l’ho avuta e non è servita ad un cazzo. Non lo faccio per sentirmi uno scrittore perché per fortuna vengo pubblicato su libri e riviste che sono sicuro non vi prendereste la briga di leggere dato che non sono gratis e non ve le portano in bagno mentre siete seduti sul cesso. Non lo faccio neanche per dare una mano alla carriera musicale perché anche lì, mi bastano i concerti. Non lo faccio più per darmi un tono, lì lo faccio quando leggo le mie storie in teatro o scrivo sceneggiature per film e cortometraggi. Tutto questo elenco di cose che faccio solo per farvi capire che basta essere in grado di scindere, solo così si può evitare di rimanere fregati dall’internet. Dalle persone troppo belle in foto che vi fanno sentire orribili ma che dal vivo sono prive di filtri e hanno gli stessi brufoli che abbiamo noi. Dai presunti dati statistici che vi portano a non vaccinare i vostri figli e anzi guardate io di questo sono felice perché grazie a voi ho capito che non voglio avere figli, non voglio portare nuovi esseri viventi in questo medioevo esistenziale bis. Dai ministri o signori del selfie che vi fanno sentire parte del tutto, dell’insieme, solo perché sono ignoranti e volgari come siete voi nel profondo. Ma ancora, non ho tempo per queste cose. Non ho nulla da insegnare per fortuna, ho solo un sacco di rabbia e voglia di impedirvi l’accesso alla rete che doveva essere un posto di scambio e crescita e invece è diventata una pattumiera di commenti non richiesti. Non smetterò di scrivere e non censurerò la mia immaginazione, qualunque cosa essa produca. Ma nel reale, sarò il più distante possibile da quello che mi circonda, cercando di avere il minimo contatto con il prossimo apposta per non deludere, fare del male, o essere deluso o ferito. Ho fatto abbastanza danni cercando di essere buono, ora mi basta essere me stesso. Ho tanto da fare, ad esempio adesso devo andare ad aprire la porta dell’ufficio perché mi hanno citofonato deve essere la consegna di gattini orfani da picchiare. Lo faccio sempre quando sono molto stressato dalle discussioni del web. Picchio dei gattini orfani. Ora vediamo se avete capito, picchio davvero dei gattini orfani o lo dico solamente per mettervi alla prova? Siate dannati voi che mi fate uscire dalla mia immaginazione per venire nel reale a farvi il cazziatone. Ringrazio come sempre @kon-igi e @spaam che mi sostengono, leggono, rebloggano e consigliano. Io non sono paziente come loro, nemmeno intelligente, a me basta sapere che se dico qualcosa di orribile solo perché mi fa ridere almeno due persone capiscono che sono un povero stronzo che si diverte così e mi vogliono bene lo stesso. Tutti gli altri hanno il medesimo valore dei bot di Tumblr.
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Sapete non mi è mai piaciuto esprimere un mio pensiero sulla politica italiana pubblicamente, c’è troppo odio in giro e le persone non sono aperte al dialogo o all’accettare con rispetto e educazione delle idee differenti dalle loro. E d’altronde non ero pronta neanche io a leggere o ricevere commenti pieni di odio che poi vengono passati come libertà di espressione/opinione. Ho solo 17 anni e onestamente non me intendo di politica, di economia o di qualsiasi altra questione tecnica. Non sostengo nessun partito. Non ho la minima idea di cosa, per esempio, sia la riforma MES. Insomma, per farvi capire non sono una politica, non sono laureata in economia, non ho neanche una laurea in realtà😊 e devo ancora finire la scuola superiore ma credo fermamente di sapere cosa sia il rispetto, cosa sia il progresso, cosa sia amare il prossimo più di tanti politici o di tanti adulti. La situazione italiana è difficile, perché purtroppo viviamo nell’odio, viviamo in un paese che ha una memoria corta, viviamo in un paese in cui la gente vota e sostiene una persona come Salvini che va in giro a dire che il testo di “Bella ciao” è un testo un po’ antiquato. Viviamo in una paese in cui vengono fatte le marce cattoliche per abolire l’aborto anche in caso di stupro o incesto. Viviamo in un paese in cui i farmacisti si rifiutano di dare la pillola del giorno dopo o addirittura i preservativi. Viviamo in un paese in cui le stesse persone che partecipano alla marcia contro l’aborto usando lo slogan :”Pro alla vita” dicono che le uniche persone che sono sui barconi che si dovrebbero salvare sono i bambini gli altri possono anche morire. Viviamo in un paese in cui la gente loda tranquillamente Mussolini, in cui la nipote vuole fondare la ducefobia. In cui se sei donna e ti stuprano:”Eh, ma te la sei cercata” “È colpa tua” “Avevi la minigonna cosa ti aspettavi?”. Viviamo in un paese in cui essere fascisti va bene ma essere gay è una vergogna. Viviamo in un paese in cui una donna sopravvissuta all’Olocausto necessita della scorta. Viviamo in un paese così bello, così pieno di cultura, di storia ma non lo sappiamo valorizzare. Sono una ragazza di 17 anni che ama l’Italia e che la sta vedendo sgretolarsi davanti ai suoi occhi giorno per giorno. Non odiate, scegliete l’amore SEMPRE. Abbiate un po’ di umiltà e ricordate com’era vivere in Italia dopo il 28 Ottobre 1922. Non dimenticatelo. Non serve a niente studiare la storia se poi in realtà non la si capisce. Immergetevi nei libri di storia, leggete le testimonianze e ditemi se vi piacerebbe tornare al fascismo vero e proprio. “Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.” (Cit. Confucio) “Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; (...) pensano a riformare l'Italia, e nessuno s'accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.” (Cit. Massimo Taparelli D’Azeglio)
#salvini#italia#Sardinecontrosalvini#ragazzi#adolescenza#Bellaciao#democrazia#sardine#sardineItalia#Italy#Roma
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Uomini che odiano le donne
Qualche giorno fa il LM ha scritto sulla sua pagina Facebook un post contro Jasmine Cristallo, una attivista calabrese del cosiddetto movimento delle sardine. Ha messo un video tratto dalla puntata di "Otto e mezzo" dove era stata invitata per parlare del movimento.
Al solito il LM ha dato in pasto ai suoi seguaci questa donna, la cui unica colpa è di non condividere le sue opinioni e di essere donna. Eppure Jasmine Cristallo non ha mostrato il dito medio né ha offeso il LM chiamandolo in modi in qualche modo offensivi eppure è stata colpita da commenti sessisti e odiosi. Mi chiedo se anche qui c'entra il karma di cui parlava il mio anon ieri. È una domanda retorica: non mi aspetto che risponda.
A ogni modo la signora Jasmine Cristallo risponde a tono, con garbo ed eleganza ed è quello che distingue i due.
Solo che uno dei due è senatore della Repubblica Italiana ma si comporta come un bullo delle elementari. Leggete la risposta di Jasmine e poi ditemi se non è una donna in gamba.
Salvini,
le scrivo queste righe perché agli slogan violenti bisogna necessariamente contrapporre parole e concetti.
Alla macchina infernale che mi ha aizzato contro, ho risposto cantando una canzone ed inviando i miei amici a non rispondere alle offese o a farlo con parole positive e versi di poesie.
Io e lei siamo genitori e credo che il nostro compito principale sia RENDERE PARTECIPI DELLE PROPRIE AZIONI I FIGLI, CHE si educano attraverso l’ESEMPIO, PERCHÉ QUESTO È FONDAMENTALE in ogni loro fase di sviluppo.
Abbiamo entrambi figlie femmine ed è per questa ragione che le chiedo se ha intenzione di raccontare a sua figlia, quando non sarà più piccina, che oggi sulla sua pagina Facebook permette a legioni di frustrati di sfogare pulsioni sessuali represse.
Lo saprà sua figlia che consente ai suoi sostenitori di inneggiare allo stupro di gruppo per “punire” una donna che semplicemente non la pensa come lei?
Racconterà a sua figlia che espone foto di donne solo per farle dileggiare e violentemente aggredire con frasi e aggettivi raccapriccianti ?
Racconterà che ha postato su Facebook la foto di una ragazzina che ha fatto scioccamente un gesto con il dito medio ( lo stesso che lei utilizza spessissimo per rispondere a giornalisti e contestatori, come testimoniano molteplici scatti) e che per quel gesto, quella ragazzina è stata costretta a chiudere le sue pagine social per proteggersi dalla valanga di violenza verbale (speriamo solo quella) che le ha volutamente scatenato contro?
Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa a come si sentirebbe se fosse sua figlia LA vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne ?
Posso per ora raccontarle come ha reagito la mia di figlia, che ha 19 anni ed ha commesso la sciocchezza di leggere i commenti a me destinati dai suoi campioni di civiltà: tremava.
Dopo lo smarrimento iniziale è passata ad un istintivo desiderio di protezione nei riguardi di sua madre.
Una missione evidentemente impossibile per una giovane donna di fronte a quella mole di brutalità e aggressioni gratuite mosse dalla “Bestia”.
L’ho rassicurata così come una madre può e sa fare e le ho spiegato che certe battaglie passano anche attraverso queste prove certamente non gratificanti, ma che meritano, comunque, di essere condotte con tenacia e convinzione.
Ha compreso come solo attraverso il sentire femminile si può comprendere...
Quanto a lei, Salvini, non mi aspetto delle risposte ma sappia che da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate.
Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua.
Jasmine Cristallo
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però ci deve essere un limite oltre il quale ci si mette d'accordo che non è più colpa delle scuole che non insegnano bene, della società che isola, della politica distante dai cittadini, della crisi che alimenta disagio e odio sociale, di chi ha interesse a coltivare notizie false e stereotipi e tutto quello che volete.
oltre quel limite comincia a diventare colpa delle teste di cazzo che non hanno alcun interesse a essere un po' meno teste di cazzo, senza scuse.
e io sono per la pazienza, il confronto, l'investire tutto sulla scuola, sull'inclusione, sullo spiegare dieci volte a uno che non capisce nove.
anche perché a volte quello che non capisce nove volte posso essere io.
ma vedere le peggio fake news, i video di saolini più ridicoli (leggete i commenti su fb sotto il video in cui afferma di essere un giurato di sanremo costretto "dalla sinistra" a votare mahmood come spot pro immigrazione), le stronzate più becere venire sempre credute, per quanto sempre più ridicole e irrazionali, anche da gente con titoli di studio non indifferenti, mi sta asciugando dentro giorno dopo giorno.
tutto per vomitare cattiveria, per sentirsi più furbi degli altri, perché ci sono i segnali perché sia finalmente validato e accettabile essere stronzi. non importa se i segnali sono falsi, se ci si crede in abbastanza è sufficiente.
andrà sempre peggio, e io mi trovo a trentasei anni a voler un po' piangere.
ci deve essere un limite. ci deve essere un punto in cui comincia davvero a essere una colpa senza appello.
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Ieri mentre ero in macchina, una mia amica mi ha detto leggendo il muro 'Falcone è', immediatamente sono scesa per fotografare quel muro. Ho provato una gioia immensa, perché ultimamente ho visto solo indifferenza e questo non è giusto.
Giorni fa ho fatto la prima prova ed è uscito il tema su Carlo Alberto Dalla Chiesa, nei vari gruppi di maturità ho letto troppi commenti insignificanti, come ad esempio ' il quesito c1 troppo scontato, il quesito c1 troppo inutile e ripetitivo'. Sapete cosa più mi fa male? l'indifferenza... perché il cambiamento deve partire soprattutto da noi giovani, ma vedo che ad oggi i giovani sono impegnati a fare tutt'altro, per poi lamentarsi 'ma la nostra società fa schifo'. Documentatevi, leggete, studiare la storia, affinché possiamo un giorno liberarci da questo cancro che invade la nostra Sicilia ormai da tempo.
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. (Paolo Borsellino)
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Ma voi che raccontate di assembramenti pericolosi di persone, di preciso cosa cazzo ci fate in giro? Eh, sai, sono uscito a prendere un po' d'aria. Ah beh, allora a posto. Chiaramente la boccata d'aria la puoi prendere solo te, gli altri sono tutti stronzi e stanno chiusi in casa da una decina di giorni perché l'aria aperta non gli garba. Il loro sogno di sempre è una cella di isolamento con le pareti imbottite, invece a voi - che siete speciali - piace il cielo azzurro, l'erba, magari l'aria di mare. Ma pensa. Ieri girava una foto del Papa, a piedi per le strade di Roma, corredata - anche giustamente - da una selva di commenti indignati sull'inutilità delle sue preghiere. Il fatto è che nella stessa foto si vedeva chiaramente un ciclista, coi classici shorts neri e scarpette (a occhio non stava andando alla Conad), ma di quello non ha detto niente nessuno. Dove cazzo vai? A fare cosa, di così impellente? Io non me ne capacito, davvero. Non ce la fate a stare due settimane in casa. Lo scrivo più grosso, aspe': NON CE LA FATE A STARE DUE SETTIMANE IN CASA. Ma vi rendete conto? Poi magari siete quelli per le pene severissime, che distribuirebbero gli anni di galera a manciate, lancerebbero gli ergastoli come fossero coriandoli, però voi non ce la fate a stare in casa quindici giorni. E con tutti i comfort eh. Cibo a domicilio, televisione, computer e console per giocare. Ora; vi avessero chiesto di digiunare, di lasciare la vostra famiglia e non poterla sentire per dei mesi, di imbracciare i fucili e andare in trincea, io qualche renitente lo avrei anche potuto capire. Ma qui, diocristo, vi si chiede di stare su un cazzo di divano a scaccolarvi (dopo esservi lavati le mani). Non mi pare difficile. Giocate, guardate film, leggete, cucinate, telefonate agli amici, approfittatene per fare ricerche, per informarvi, per studiare, sennò pulite codesto troiaio di casa che fa schifo, lo vedo io da qui. Lasciate perdere le norme e i divieti, siate più intelligenti dei bambini ai quali le cose vanno proibite. Io ho adottato una regola, molto semplice, per discernere cosa sia giusto da cosa non lo è, e non da adesso ma da sempre. Mi faccio una domanda: se tutti si comportassero come me cosa succederebbe? Il futuro di tutti è nella risposta che vi date. - Ettorr Ferrini
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Stai al tuo posto
La mia bolla di facebook è un po’ fallata, ultimamente mi fa vedere cose che mi danno fastidio e questo non è bene.
È uno sfogo, senza conclusioni né morali. E pure lungo. Non leggete.
Caso A
Abbiamo un cantante, lo chiameremo CB per comodità, che esprime una sua opinione sull’operato di un politico, che sempre per comodità chiameremo Msenza5S. Msenza5S è dispiaciuto di quanto detto da CB e gli dice, in sostanza, di stare al suo posto, di pensare a cantare che alla politica ci pensa lui. In pratica dice “pensa agli affari tuoi”. Questa cosa scatena l’indignazione popolare e sono giorni che non faccio altro che leggere di CB che va a Sanremo, anzi no, anzi lo cacciano, anzi non ci andrà più, anzi si facesse un partito suo e vediamo quanti voti prende.
Parere mio: CB è libero di dire quello che gli pare, perché si sta parlando di politica, ovvero di opinioni: sappiamo che c’è - ad esempio - gente in mare. Mollarli lì o andarli a prendere? Scelta politica, opinione. Ovviamente Msenza5S è libero di fare altrettanto, e sinceramente mi chiedo cosa la gente si sarebbe aspettato di diverso.
Caso B
Un medico, SdG, scrive un post in cui dice che la gente sta diventando sempre più stupida, e porta a riprova la BirdBox Challenge. Passa da qui al suo argomento, la medicina, dicendo che il panettiere dovrebbe pensare a fare il panettiere, l’ingegnere a fare l’ingegnere e il medico a fare il medico. Sono anni che lo dice, magari in altre forme tipo “io non mi metto ad aggiustare macchine, non ne sono capace, se ho un problema alla macchina vado dal meccanico e non dall’idraulico”. Nella discussione arriva un divulgatore scientifico, MS, e lo accusa di aver fatto un lavoro da sociologo pur essendo medico. Non solo: dice che dalle sue parole si evince come lui sia convinto che l’ascensore sociale sia un male, che ognuno deve stare dove sta senza dover avere la voglia o la necessità di migliorarsi. A MS non causa problema il fatto che si dica “il panettiere non può consigliare terapie”, piuttosto “il panettiere non può parlare di medicina”. Ne nasce una discussione se possibile ancora più ampia della precedente, almeno nella mia bolla, con quasi mille commenti se sommiamo i due profili.
Io non capisco l’accusa, a mio parere l’idea che il panettiere non consigli farmaci o terapie è del tutto valida e che questo sia assimilabile al “parlare di medicina”, e conoscendo SdG mi pare assurdo anche solo pensare che possa avere un pensiero politico del genere. Eppure scoppia il caso, e dopo una settimana ancora si discute. Ci sono stati mesi in cui si diceva “siete tutti ingegneri strutturalisti” quando è caduto il ponte a Genova o “siete tutti fisici nucleari” quando si parlava dell’esperimento del Gran Sasso, intendendo dire che se non sai le cose taci che è meglio, e ora non va più bene.
Anche qui, come nel caso A, abbiamo delle opinioni discordanti e l’argomento “stai al tuo posto” è centrale. La differenza fondamentale sta nel fatto che in un caso si parla di opinioni pure, nel secondo invece la polemica è nata dal nulla, con accuse abbastanza velleitarie.
Vorrei che la mia bolla funzionasse meglio.
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