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Pasquale Fierro: La Storia di un Militare Scrittore che Conquista il Pubblico. Un uomo tra servizio militare e passione letteraria: la storia di Pasquale Fierro, autore impegnato e premiato
Pasquale Fierro nasce a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 16 maggio 1986. Secondogenito di tre figli, sin da giovane ha dimostrato una profonda passione per la solidarietà e l'aiuto al prossimo
Pasquale Fierro nasce a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 16 maggio 1986. Secondogenito di tre figli, sin da giovane ha dimostrato una profonda passione per la solidarietà e l’aiuto al prossimo. Questa inclinazione l’ha portato a impegnarsi attivamente in varie attività di volontariato, tra cui il servizio presso la Croce Rossa Italiana. Per circa otto anni, Fierro ha collaborato con…
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I miei canali di scrittura preferiti
Guardare video di scrittura su YouTube è diventato uno dei miei modi preferiti di procrastinare, ma mi ha anche aiutato moltissimo a sviluppare un metodo di scrittura personale e ad alimentare la mia motivazione. Confrontarsi con gli altri è importante, soprattutto in un mondo solitario come quello degli scrittori.
Ci è voluto un po’ di tempo, ma finalmente sono riuscita a trovare diversi canali di riferimento che spero possano ispirare anche voi come ispirano me! Purtroppo sono tutti in inglese, ma in fondo è così che ho migliorato in un colpo solo la mia scrittura e il mio inglese, quindi poco male.
1) ShaelinWrites: La considero il mio punto di riferimento. Devo ringraziare soprattutto lei se ho cominciato a credere che scrivere un libro era possibile. È in assoluto la mia authortuber preferita (e in futuro sono sicura che diventerà anche la mia autrice preferita: basta dare un’occhiata alle trame dei suoi libri). Guardate i suoi video e seguite il suo blog. La vostra vita cambierà in meglio.
2) Linda Barsi: una scoperta recente, ma già la amo. È difficile trovare qualcuno che sia così spontaneo davanti alla videocamera. Ha cominciato a fare video quando ha deciso che, dopo una serie di esperienze disastrose, avrebbe smesso per un anno di vedere ragazzi per dedicarsi completamente alla scrittura, documentando il suo percorso con un video alla settimana. Si occupa in particolare di sceneggiatura, ma le storie in fondo sono sempre storie. Purtroppo è da qualche mese che non pubblica nuovi video, ma ne ha caricati talmente tanti che già così vi basteranno per molto tempo.
3) Natalia Leigh: un’autrice indipendente che ha già pubblicato due libri e che ora sta documentando il processo di scrittura del suo terzo romanzo. Riesce sempre a farmi recuperare la giusta prospettiva sul mestiere di scrivere, con il suo atteggiamente positivo e rilassato. I suoi video sono un piccolo rifugio di serenità quando scrivere diventa più stressante di quanto dovrebbe.
4) ThePatchworkNerd: questa ragazza è assolutamente adorabile. È una Tassorosso e con questo ho detto tutto. Vi basti sapere che in un video ha mangiato degli spaghetti con sopra lo sciroppo d’acero. Proprio come quelli di Elf. La adoro. Sta lavorando al suo primo libro e sentirla parlare di scrittura è sempre molto divertente.
5) K.M. Rice: tende a fare video più lunghi della norma, ma ha moltissima esperienza in diversi campi della scrittura, dalla narrativa alla sceneggiatura. Affronta sempre argomenti estremamente interessanti. È appassionata di fantasy e se vi piacciono il sarcasmo e l’autoironia, è la persona giusta per voi.
6) Rachel Stephen: una ragazza scozzese che purtroppo parla poco dei propri progetti, ma offre sempre dei consigli di scrittura molto chiari ed efficaci, soprattutto dal punto di vista motivazionale.
7) Kristen Kieffer: ho cominciato a seguirla dal suo blog Well Storied, pieno di consigli molto utili. Con mia grande gioia, recentemente ha ricominciato a fare video. Ha una grande capacità di sintesi ed è molto brava a organizzare i concetti, conservando sempre un atteggiamente positivo.
8) Jo’s Books: è più che altro una booktuber, ma parla anche di scrittura. Sebbene sia ancora alle prime armi, ha già una prospettiva personale molto interessante. Sta lavorando al suo primo romanzo e attraverso il suo canale documenta i suoi progressi.
9) Kim Chance: è una scrittice e un’insegnante. A volte è un po’ troppo impostata per i miei gusti, ma con i suoi video ha coperto quasi ogni aspetto della scrittura, in particolare quelli più tecnici legati all’editing e alla pubblicazione.
10) Visto che il mio lato ossessivo-compulsivo è convinto che una lista di nove elementi sia incompleta, questo decimo punto sarà un extra, con una piccola indiscrezione sui miei piani per il futuro. A maggio ho intenzione di lanciare il mio canale, che sarà ispirato a quelli elencati qui sopra. Parlerò del mio processo di scrittura, dei miei progetti e in generale di storie. Lo troverete qui. Se avete delle domande o dei suggerimenti su quali argomenti dovrei affrontare, sarei felice di sentire la vostra opinione!
Per il momento è tutto. Ribloggate se ci sono altri canali di scrittura che seguite e che vorreste aiutare a diffondere (soprattutto se sono italiani)!
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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/star-wars-lascesa-di-skywalker-cosa-funziona-e-cosa-no-nel-film-di-j-j-abrams/
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (qui la nostra recensione) sta ricevendo alcune tra le critiche più contrastanti che siano mai state riservate ad uno dei nove film della “Saga degli Skywalker”: ciononostante, è sicuramente un film destinato ad aprire un profondo dibattito e del quale si parlerà per molto tempo.
Alcuni, ovviamente lo ameranno, mentre altri, probabilmente, lo odieranno. Ma trattandosi del finale di un arco narrativo iniziato ben 42 anni, accontentare tutti era letteralmente impossibile. Ma cosa ha funziona davvero e cosa invece no nel film di J.J. Abrams? Proviamo a spiegarvelo di seguito… ovviamente, se ancora non avete avuto modo di vedere il film, ci consigliamo di tenervi alla larga dalla lettura dell’articolo!
Cosa non funziona: Il ritorno di Luke Skyalker
Come previsto, Luke Skywalker torna ne L’Ascesa di Skywalker sottoforma di Fantasma della Forza. Ci ritroviamo davanti un personaggio decisamente più ottimista (pronto ad ammettere di aver sbagliato in riferimento ai fatti de Gli Ultimi Jedi), ma il suo ritorno non sembra avere quella risonanza a livello motivazionale così profonda all’interno della storia.
È bello vederlo agire come un mentore nei confronti di Rey, così com’è altrettanto bello vederlo far riemergere l’X-Wing dalle fosse dell’oceano: ma i pochi minuti che il personaggio ha a disposizione non sono realmente d’impatto né tantomeno riescono a rendere giustizia ad una storyline che da molti non è stata particolarmente apprezzata.
Cosa funziona: L’addio al Generale Leia
Pur avendo avuto a disposizione soltanto alcune scene tagliate da Il Risveglio della Forza, J.J. Abrams è comunque riuscito a porgere al personaggio del Generale Leia interpretato da Carrie Fisher il dovuto omaggio, dal momento che nel film la vediamo offrire alcuni importantissimi consigli a Rey mentre la allena per diventare un Jedi.
La scena della morte del personaggio è forse un tantino deludente, ma risulta comunque funzionale se inserita nel contesto della storia: la sequenza flashback al fianco del giovane Luke e l’apparizione nelle battute finale come Fantasma della Forza rendono ulteriore giustizia ad un personaggio assolutamente iconico che, sfortunatamente, non vedremo mai più.
Cosa non funziona: I nuovi personaggi
Se eravate entusiasti all’idea di vedere in azione personaggi come Jannah, Zorii Bliss e Beaumont Kin, fareste meglio a rivedere il calibro delle vostre aspettative. Si tratta dei nuovi personaggi che vedrete all’interno del film, personaggi che però non vengono minimamente approfonditi, risultando più che dimenticabili.
Di Jannah sappiamo soltanto che è un ex Stormtrooper, e nulla del suo passato ci viene rivelato; mentre Zorii Bliss sembra avere un trascorso con Poe Dameron, che viene però soltanto menzionato e subito accantonato. Tutti e tre i personaggi – incluso anche Beaumont Kin – non appaiono lungo tutto l’arco del film, ma entrano in scena soltanto quando diventano funzionali alla trama.
Cosa funziona: Addio Kylo Ren, bentornato Ben Solo
Dopo aver percepito la morte di sua madre, Kylo Ren esita e viene colpito da Rey. L’eroina usa la Forza per curarlo, ma a salvarlo sarà proprio l’intervento di sua madre, che riuscirà a ripulire il suo spirito da tutto l’odio e il rancore che lo hanno sempre accompagnato.
Ad allontanare definitivamente Kylo dal Lato Oscuro è, tuttavia, una conversazione con lo spirito di Han Solo, suo padre. È un momento bellissimo e particolarmente toccante, soprattutto per il ritorno di Harrison Ford. Ben dice a suo padre che lo ama, il quale lo interrompe riproponendo l’iconica battuta de L’impero colpisce ancora: “Lo so”.
Cosa non funziona: Il piano di Palpatine
Visivamente, il look dell’Imperatore Palpatine è sempre affascinante e capace di incutere ancora una volta la giusta dose di terrore. Non scopriamo però come abbia fatto a sopravvivere a quella caduta nella Morte Nera, e sembra che il suo corpo (reale o clonato che sia) stia cedendo: sembra che sia lui stesso ad animare il proprio cadere attraverso l’uso della Forza. Sfortunatamente, ciò che il Sith ha pianificato per Rey è sicuramente una delle più grandi delusioni del film.
Tutti i Sith vivono dentro di lui, quindi vuole che Rey lo elimini affinché possa impossessarsi dello spirito dell’eroina e governare di nuovo la Galassia. Il suo piano è decisamente ridicolo: perché sarebbe disposto a morire così, quando ha già creato con successo il Primo Ordine? Il suo desiderio di riportare l’Impero al suo antico splendere ha senso, ma ciò non fa altro che renderlo l’ennesimo cattivo monodimensionale.
Cosa non funziona: L’identità di Rey
Nel bel mezzo del film, viene rivelato che Rey è in realtà Rey Palpatine, la nipote dell’Imperatore. È una rivelazione interessante per certi versi, ma anche una svolta narrativa che non sembra del tutto necessaria. I genitori di Rey erano nobili (suo padre era il figlio di Palpatine) e l’hanno venduta per tenerla lontana dal Sith, il quale ha sempre bramato di portarla al Lato Oscuro.
Si tratta di una rivelazione che non sembra funzionare, soprattutto se messa in relazione alla scena finale del film. Dopo aver seppellito le spade laser di Luke e Leia nella fattoria dei Lars, una donna anziana chiede a Rey come si chiama e l’eroina risponde “Rey Skywalker”: è sicuramente un momento pensato per celebrare gli Skywalker, ma è innegabile quanto sia involontariamente buffo.
Cosa funziona: La battaglia con le spade laser
Si possono recriminare tante cose a L’Ascesa di Skywalker, ma l’azione nel film non viene mai a mancare, soprattutto quanto si tratta di mettere in scena delle grandi sequenze di battaglia.
Uno dei momenti culminanti del film è sicuramente il duello con le spade laser tra Rey e Kylo Ren in mezzo ai resti della Morte Nera, mentre l’oceano si scatena intorno a loro. È un momento tesissimo ed eccitante, forse non così orchestrato alla perfezione come le battaglie che abbiamo visto nella trilogia prequel, ma che sicuramente farà la gioia dei fan.
Cosa non funziona: Il tradimento del Generale Hux
Uno dei maggiori problemi del film è sicuramente la leggerezza con la quale sono state gestite alcune svolte narrative importanti, come ad esempio quando si scopre che il Generale Hux è in realtà la spia all’interno del Primo Ordine che ha divulgato una serie di informazioni alla Resistenza. Si tratta di una svolta spiegata male, alla cui base non sembra esserci una reale motivazione (Hux vuole solo che Kylo Ren perda?) e che non ha alcun tipo di impatto reale sulla restante parte della storia.
Hux si rivela un traditore ma viene ucciso poco dopo: alla fine, le sua azioni saranno utili soltanto alla fuga degli eroi, cosa che probabilmente sarebbe potuta accadere anche senza il suo intervento.
Cosa funziona: L’addestramento Jedi del Generale Leia
Nel film assistiamo ad un bellissimo flashback in cui vediamo un giovane Luke addestrare una giovane Leia, flashback che ci permette di scoprire che il Generale aveva rinunciato alla sua spada laser perché aveva avuto una visione della morte di suo figlio.
Si tratta di un momento che i fan erano ansiosi di vedere… sicuramente, la spada laser di Leia diventerà un must-have per tutti i collezionisti della saga. Peccato che lo stesso trattamento non sia stato riservato alla storia dell’Imperatore e al suo ritorno.
Cosa non funziona: Le morti dei personaggi
Se c’è la morte di un personaggio che funziona davvero bene all’interno del film è sicuramente quella di Ben Solo. Il modo in cui si sacrifica per salvare Rey è tanto commovente quanto straziante e il bacio che i due si scambiano suggerisce in che direzione si sarebbe potuta evolvere la loro relazione. Il fulmine di Palpatine che si riflette su di lui e lo trasforma in cenere aggiunge ancora più coerenza e dignità alla morte del personaggio.
Ciò che non funziona sono le altre morti apparenti disseminate lungo tutto il film. Quando pensi che il sia morto perché Rey ha usato impropriamente la Forza, in realtà si scopre che il Wookiee era solo su un’altra nave. E quando pensi che C-3PO si sia sacrificato in nome di un bene più grande, ecco che viene fuori che R2-D2 è in grado di ripristinarlo; e ancora, quando pensi che Zorii Bliss sia morta per mano dell’Ordine Finale… in realtà è sopravvissuta, ma alla cosa non viene fornita alcuna spiegazione.
Cosa non funziona: Rimediare agli errori de Gli Ultimi Jedi
Non si può negare che Rian Johnson abbia commesso alcuni grossi errori ne Gli Ultimi Jedi, ma gran parte di ciò che ha fatto – sia nel bene che nel male – ha preparato il terreno per ciò che abbiamo visto ne L’Ascesa di Skywalker. Se da un lato il film di Johnson sembra che venga omaggiato da Abrams in molti modi, dall’altro il regista sembra volerlo mettere da parte, dando più volte allo spettatore la sensazione che L’Ascesa di Skywalker sia un sequel diretto de Il Risveglio della Forza.
Il personaggio di Rose interpretato da Kelly Marie Tran non è stato particolarmente amato dai fan, ma nel film di Abrams diventata davvero un personaggio di contorno: neanche la sua storia d’amore con Finn riesce a conquistarsi lo spazio giusto all’interno del film. A quanto pare Abrams e Chris Terrio hanno preferito continuare a struggere Finn per Rey, piuttosto che approfondire la sua storia con Rose.
Cosa non funziona: I Cavaliere di Ren
La trama de L’Ascesa di Skywalker è costellata di MacGuffin e di momenti particolarmente intriganti. Ciononostante, ai Cavalieri di Ren sarebbe stato opportuno dedicare una maggiore attenzione, invece che renderli delle semplice pedine sullo sfondo.
Cosa ha spinto Ben Sono a diventare Kylo Ren? Chi sono i misteriosi guerrieri del suo esercito e perché si rivolta così facilmente contro il loro capo? Sono domande che hanno trovato risposta in una serie a fumetti a loro dedicato, ma non sul grande schermo. Così, i Cavaliere di Ren finiscono per non avere alcun impatto sulla trama… per non parlare del fatto che non sono neanche protagonisti di chissà quali epiche sequenze d’azione!
Fonte: ComicBookMovie
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (qui la nostra recensione) sta ricevendo alcune tra le critiche più contrastanti che siano mai state riservate ad uno dei nove film della “Saga degli Skywalker”: ciononostante, è sicuramente un film destinato ad aprire un profondo dibattito e del […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Stefano Terracina
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TORINO – Il giovane giornalista marchigiano Daniele Bartocci è tra i vincitori del premio letterario “Racconti Sportivi 2019”, prestigioso concorso per narrativa a livello nazionale organizzato da Historica con il patrocinio del Centro Sportivo Italiano.
Daniele Bartocci, 29 anni, ha vinto grazie ad una ricerca esclusiva di carattere storico, relativa al pianeta pallavolistico e in particolar modo alla personalità leader di coach Julio Velasco, la cui carriera partì proprio dalle Marche negli anni ’80, denominata “Da Jesi con furore: aneddoti mai svelati del modello JV”, che sarà pubblicata in un’interessante antologia assieme ai pochi fortunati racconti vincitori, scelti dagli organizzatori tra circa 500 giunti da tutta Italia.
Il volume Racconti Sportivi 2019, edito da Historica Edizioni e la cui copertina è firmata dallo scrittore Stefano Andrini, sarà presentato in anteprima nazionale al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio, a cui Bartocci parteciperà come illustre ospite. Il libro sarà ordinabile in libreria e disponibile nelle principali fiere del libro e online.
Grazie a un’analisi approfondita e al contributo di un ampio reperto storico e di fonti ingiallite mai studiate in precedenza e mai viste in circolazione, Bartocci è riuscito a dimostrare in maniera del tutto insolita ed esclusiva come il prof. Julio Velasco sia stato in grado di esprimere e rappresentare, nel corso degli anni, un modello di riferimento per l’incremento della performance sociale, sportiva e motivazionale.
Il percorso sportivo del ‘Re Mida’ Julio Velasco partì nel lontano 1983, alla guida del team Latte Tre Valli Jesi (serie A2), grazie alla ‘scoperta’ dell’indimenticabile patron Sandrino Casoni e dell’attuale dg della Lube Civitanova Beppe Cormio.
Daniele Bartocci di recente ha ottenuto anche il premio comunicazione sportiva Overtime Festival 2018 e il premio giornalistico nazionale sportivo Mimmo Ferrara 2019 con menzione speciale.
Dopo la kermesse internazionale del Salone del Libro di Torino, Bartocci sarà ospite anche dell’evento a tema collaterale “Racconti Sportivi 2019” in programma il 29 maggio al Teatro Arena di Fico Eataly World di Bologna
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"Quello che il silenzio nasconde" di Arbron Gashi: un viaggio motivazionale tra introspezione e resilienza. Recensione di Alessandria today
Scoprire la forza del silenzio per ritrovare sé stessi
Scoprire la forza del silenzio per ritrovare sé stessi “Quello che il silenzio nasconde”, pubblicato il 19 maggio 2021, segna il debutto letterario di Arbron Gashi, giovane autore kosovaro che ha trasformato le proprie esperienze personali in una raccolta di riflessioni profonde e universali. Questo libro, una combinazione di poesia motivazionale e introspezione filosofica, invita il lettore a…
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