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La storia del Blues: dalle radici africane ai palcoscenici internazionali. Di Alessandria today
Un viaggio attraverso la nascita, l’evoluzione e l’impatto culturale del genere musicale che ha cambiato il mondo
Un viaggio attraverso la nascita, l’evoluzione e l’impatto culturale del genere musicale che ha cambiato il mondo Le radici del Blues: l’origine africana. Il Blues affonda le sue radici nel dolore e nella resistenza. Nato nel sud degli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, il Blues è il risultato dell’incontro tra la tradizione musicale africana e le esperienze dei lavoratori afroamericani…
#Alessandria today#artisti del Blues#B.B. King#Blues#blues e jazz#blues e rock#blues e soul#blues moderno#blues urbano#canti di lavoro#Chicago Blues#chitarra elettrica#cultura afroamericana#Delta del Mississippi#evoluzione del Blues#festival Blues#field hollers#Google News#Grande Migrazione#Howlin’ Wolf#icone del Blues.#influenze musicali#italianewsmedia.com#Led Zeppelin#Muddy Waters#musica africana#musica afroamericana#musica blues#musica emozionale#musica globale
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C'e' vita nell'universo. La musica inizia come un battito cardiaco catturato dentro un cosmo buio mentre asteroidi sibilano tra pianeti e onde sonore che si tuffano dentro enormi buchi neri. L'universo respira. Una voce s'affaccia: "Cosa vuoi?.. una risposta: "Voglio te." Ecco allora dispiegarsi quell'immensa vela che e' la mente e si parte per trovare quei frutti che sono di tutti. Poi la musica cambia, approda sulla terra e racconta desideri oltre i monti e tra vigneti. Inno all'amore di coppia? All'amore libero? All'amore universale? Una cosa e' certa: l'amore e'piu' del vino o del sesso che qualcuno e' pronto a regalarti. Lucio, un gigante emozionale, un esploratore di mondi... DueMondi.. @ilpianistasultetto
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Storia Di Musica #328 - Francesco De Gregori, Titanic, 1982
I dischi che ho scelto il mese di Giugno hanno un valore ancora più personale, e sono legati da un fatto. A metà Maggio per aggiustare due tegole lesionate salendo in soffitta per fare spazio ho ritrovato degli scatoloni, e in uno di questi, catalogati in buste di carta, come quelle del pane, vi erano dei dischi. Ne ho scelti 5 per le domeniche di questo Giugno. Il primo era nella busta Dischi di Angela, il nome di mia madre. Interrogata, e felicemente sorpresa di aver ritrovato quello scatolone pensato perso dopo un temporaneo trasloco da casa, mi ha raccontato che non comprò il disco appena uscito, ma dopo qualche anno, dopo aver visto un concerto dell'artista di oggi, uno dei più grandi autori della canzone italiana.
Francesco De Gregori era stato lontano dagli studi di registrazione per tre anni: il 1979 era stato l'anno straordinario di Banana Republic con Lucio Dalla e di Viva L'Italia, disco fondamentale e che contiene una storia particolare. Fu infatti il tentativo della RCA, la sua casa discografica, di promuovere l'artista a livello internazionale. Fu ingaggiato Andrew Loog Oldham, leggendario scopritore e primo produttore dei Rolling Stones, che portò con sé una schiera di tecnici e turnisti britannici, e lo stesso De Gregori registrò delle versioni in inglese di alcune delle sue canzoni più note (Piccola Mela, Rimmel, Generale, una versione di Buffalo Bill con Lucio Dalla) con i testi tradotti da Susan Duncan Smith e Marva Jan Marrow, poetessa statunitense che rimase in Italia per un decennio, collaborando con numerosi artisti (Ivan Graziani adatta un suo brano, Sometimes Man, per Patti Pravo, che diviene una dedica per lei, intitolata Marva).
Decide quindi di concentrarsi su un disco che da un lato riprende progetti giovanili sul recupero delle musiche tradizionali, e dall'altro sia una sorta di concept album. Su questo ultimo punto, fu decisiva la lettura nei mesi precedenti le registrazioni di un libro, L'Affondamento Del Titanic di Hans Magnus Enzensberger. Prodotto da De Gregori con Luciano Torani, Titanic esce nel giugno del 1982. È un disco dove De Gregori lascia da parte la canzone d'amore (solo un brano è riconducibile ad una canzone romantica), musicalmente molto vario e che sembra, attraverso il racconto della mitica nave e del suo tragico destino, una riflessione faccia faccia, personale e spirituale, con il mare, i suoi messaggi potenti e profondi. Si apre con Belli Capelli, l'unica canzone d'amore, che lascia lo spazio a Caterina, emozionate omaggio a Caterina Bueno, cantautrice fiorentina che fu la prima a credere nel giovane De Gregori, chiamato come chitarrista nel 1971: i versi «e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo» sono un omaggio ad un brano di Bueno, «e cinquecento catenelle d'oro/hanno legato lo tuo cuore al mio/e l'hanno fatto tanto stretto il nodo/che non si scioglierà né te né io». La Leva Calcistica Del '68 è uno dei classici degregoriani, toccante racconto di un provino calcistico di un dodicenne nel 1980, con uno dei testi più belli del Principe (E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai\Di giocatori tristi che non hanno vinto mai\Ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro\E adesso ridono dentro al bar\E sono innamorati da dieci anni\Con una donna che non hanno amato mai\Chissà quanti ne hai veduti\Chissà quanti ne vedrai). La parte centrale del disco, musicale ed emozionale, è la cosiddetta trilogia del Titanic. L'Abbigliamento Di Un Fuochista, cantata con Giovanna Marini (grande custode della musica tradizionale italiana, recentemente scomparsa) racconta una storia di emigrazione attraverso il doloroso dialogo madre-figlio sullo sfondo della tragedia, e De Gregori in un disco successivo, altrettanto famoso, La Donna Cannone (1983), inserirà un brano, La Ragazza E La Miniera, che è la prosecuzione narrativa di questo brano. Titanic, dal meraviglioso ritmo sudamericano, è il brano metafora della questione sociale: la divisione in classi, prima, seconda e terza, che accomuna la nave alla società. I Muscoli Del Capitano inizia come Il Tragico Naufragio Della Nave Sirio, canzone popolare resa celebra da Caterina Bueno, e molti notarono lo stile particolare del testo, un riferimento alla narrazione futurista del progresso, della potenza meccanica, al mito dell'acciaio e dell'industria. La canzone, meravigliosa, sarà oggetto anche di numerose riletture, e ricordo quella convincente di Fiorella Mannoia in Certe Piccole Voci (1999). Il disco si chiude con il riff, spiazzante, di 150 Stelle, sulle bombe e i bombardamenti, con il simpatico rock'n'roll di Rollo & His Jets, che nel testo cita due dei suoi migliori collaboratori, Peppe Caporello (bassista mezzo messicano soprannominato chicco di caffè) e Marco Manusso (chitarrista con quel nome strano) che insieme con Mimmo Locasciulli suonarono nel disco. Leggenda vuole che per gli arrangiamenti dei fiati Caporello volle un paio di scarpe di tela Superga bianche. Chiude il disco il pianoforte, dolcissimo e malinconico, di San Lorenzo, in ricordo dei bombardamenti del 19 luglio 1943 sul quartiere romano di San Lorenzo ad opera degli alleati. Canzone stupenda, è anch'essa ricchissima di riferimenti: i versi su Pio XII che incontra la gente si rifà ad una famosissima fotografia (scattata però, ma si seppe anni dopo, davanti alla Chiesa di San Giovanni In Laterano, nell'agosto del '43 dopo la seconda sequenza di bombardamenti), il verso Oggi pietà l'è morta, ma un bel giorno rinascerà è presa dal famoso canto partigiano di Nuto Revelli.
Il disco, con in copertina il merluzzo su un piatto in un frigorifero accanto a un limone tagliato fotografato da De Gregori e colorata da Peter Quell, fu anche un successo di critica e di vendite: nonostante non ebbe traino da nessun singolo, vendette 100000 copie nel primo mese, regalando le sue canzoni stupende, con De Gregori che fu il primo a ripercorrere le orme del Battiato de La Voce Del Padrone, unendo nel modo più convincente la tradizione cantautorale, in questo lui un Maestro insuperato, con il grande pubblico.
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La musica è sempre d’aiuto.
A volte fa pensare.
Oppure fa svuotare la testa.
Ti fa viaggiare.
O ti isola creando benessere.
Spesso ti fa volare.
Dove vorresti essere.
Catapulta emozionale.
Ti accompagna.
Dove le stelle sono più lucenti.
Ogni volta che chiudi gli occhi.
- @azzurroneve
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La musica?!? 🤷♂️

Partiamo da questa immagine e dalla didascalia.
Piovani, ma anche De Gregori a quanto pare, sono stufi della musica di sottofondo che si trova oramai ovunque, persino nei cessi, questo a livello mondiale nei paesi sviluppati. La musica come dico spesso è maltrattata da parecchi decenni, questa della diffusione continua (non ci fate caso perché siete assuefatti, ma prestate attenzione la prossima volta che entrate in qualsiasi esercizio commerciale) è deleteria perché la musica ha un potere forte sia sul lato emozionale sia sul lato mentale. Faccio una parentesi, anni fa mi era passato per la testa di registrare la musica del centro commerciale e passarla allo spettrometro per vedere se c'era qualche messaggio subliminale, non lo feci, chiusa parentesi. Non sto a elencare i pregi e le virtù di una forma d'arte unica (sono di parte, ma questa è un'opinione sincera), la musica è metafisica non esiste, solo quando viene riprodotta o suonata, lo so cosa ti è venuto in mente leggendo quella frase "E il CD?", il cd è un supporto, "Ma lo spartito?", lo spartito è un libro se non lo leggi ...
Tornando quindi al discorso e concludendo, vi faccio una domanda : Cos'è la musica? Datemi una definizione di musica. Fate questa domanda anche ai vostri amici, anche se sono musicisti, anzi meglio. Comunque io mi accodo al maestro Piovani e al Principe nella loro crociata contro la diffusione senza limiti della musica, che poi ne vogliamo parlare della qualità? Su via!
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Fante di Denari
"La Rivoluzione interiore si rende scelta di Cammino"
Le persone "rotte" non sono "cattive".
Attuano comportamenti sofferenti e devianti. Provocano all'Altro ferite che loro stessi vivono come pulsanti dentro di loro. Abdicano alla pietà interiore.
Non riescono a gestire e contenere la loro parte malata e "distruggono fuori per non morire dentro".
Oppure compiono comportamenti autolesivi. Si fanno del male. Si fissano dentro schemi cristallizzati di personalità disturbata. Pur di non arrecare danno all'Altro. Pur di non ucciderlo, annientarlo, porre fine alla sua scomoda esistenza.
Non riescono a "non essere la malattia stessa". Sono identificati con essa. Non c'è più differenziazione tra trauma e identità, tra dolore e azione.
Queste persone necessitano di una profonda presa in carico terapeutica, di spazi di contenimento, di percorsi riabilitativi e di tanta tanta consapevolezza e gestione della loro parte umana.
E' difficile provare a suonare con uno strumento rotto tra le mani.
Occorre davvero restaurare e fortificare processi sani a compensazione della parte fratturata.
E' una parte della popolazione a vivere questa penosa e sofferente condizione. Ed è sempre più numerosa. Ma non rappresenta "tutti gli esseri umani".
C'è poi una parte delle persone che credono di essere "rotte", ma non lo sono. Vivono in contesti "rotti" ma preservano una parte di profonda salute interiore. Semplicemente non sanno di averla conservata. Continuano a sentirsi "sbagliati" e credono di essere loro la parte fratturata e debole del contesto.
Non sono in grado di suonare. Non sanno come si impugna uno strumento, come lo si accorda. Non sanno leggere uno spartito, ma riescono a sentire il flusso della musica e la riproducono ad orecchio.
Si perdono nell'impotenza, nella disistima. Sono immaturi dal punto di vista emozionale. Non sanno da dove iniziare la loro "rivoluzione interiore". Hanno paura di fallire. Non ci provano nemmeno. Ed il violino resta nella sua polverosa custodia per anni.
Il presupposto di crescita ed evoluzione per loro è concreto.
La possibilità di guarigione traumatica e di ripristino delle funzioni umane di base è per loro una possibilità realizzabile. Ma passa attraverso un atto di volontà perentorio che, quando si verifica, avvia a valanga una serie di scelte di cambiamento di portata mai vista.
Nella persona "rotta" si può altrettanto verificare questo processo di "elevazione umana" e spesso si possono raggiungere condizioni di "immensa esistenza artistica", ma è raro. Perché la "parte rotta" funziona da "deterrente" e respinge il progresso funzionale della parte emotiva e psichica, portando la patologia a funzionare da elastico di ricaduta nel conflitto interiore.
Le relazioni "sane" possono instaurarsi solo tra persone "sane".
L'Amore si sviluppa e cresce solo nell'Armonia e nell'equilibrio interiore. Altrimenti non è Amore: può essere dipendenza, ossessione, possesso, punizione.
Sembra banale. Ma non lo è.
Definire la Sanità Mentale e Spirituale è un arduo compito.
E pochi hanno potuto all'oggi sperimentare l'originale e autentica "salute di sistema emotivo, psichico" nelle proprie relazioni familiari o sociali, di parentela, d'amore o di amicizia. E anche con loro stessi.
Ma non è impossibile.
La capacità di raggiungere quell'Equilibrio interiore così armonioso e potente, oggi si profila più nitida all'orizzonte.
Tante persone compiono viaggi interiori veloci, efficaci, mirati.
Iniziano a conoscersi, comprendersi, studiarsi, sperimentarsi nel "sano". Iniziano a prendere coscienza dei loro comportamenti di disfunzione, delle proiezioni distorte, delle eredità familiari.
Si nutrono di repentine intuizioni, proteggono in autonomia il loro campo energetico quando viene impropriamente invaso, chiedono "scusa e permesso", riaccolgono la loro parte affettiva ed emotiva all'interno della quotidianità, si affidano alla loro parte connessa, si aprono a nuove modalità di esistenza, di condivisione, di collaborazione.
Non temono il "tradimento" o l'abbandono.
Tradimento e possesso, costrutti arcaici che esistono oramai solo nella ferita della "vecchia scuola", non sono "la realtà dell'Amore".
Nessuno tradisce o abbandona qualcuno. Perché noi non possediamo nessuno e nessuno possiede noi.
Se ancora sentiamo la necessità di relazionarci intimamente con persone "rotte", dobbiamo seriamente iniziare a chiederci perché lo stiamo facendo. Perché abbiamo ancora bisogno di questo costrutto?
Se siamo terapeuti per professione e mandato, allora è naturale che entriamo in contatto con la realtà delle persone "rotte" e possiamo realmente essere un aiuto per la loro crescita.
Ma se non siamo all'interno di un contesto terapeutico, allora dobbiamo davvero chiederci cosa "stiamo facendo" o "sperando".
Le persone "rotte" non entrano nel nostro "campo di relazione privato", non possono. Se non esiste ancora un "gancio", un bisogno irrisolto, una proiezione alla coazione.
Perché il "campo di relazione privato" è un luogo di profonda intimità e sacralità, è un campo di Grazia, di Bellezza, di Armonia, di Realizzazione, di Identificazione sana con il nostro Dono.
Entra solo chi sta bene con se stesso e chi ha imparato a prendersi cura delle proprie emozioni, del proprio Cuore, della propria affettività.
Questi sono tempi straordinari per le Guarigioni. Tutto l'Universo è un enorme Diapason di trasformazione sonora. Cospira per rompere le credenze e le illusioni, per moltiplicare le intuizioni, per sorreggere percorsi terapeutici e di riabilitazione emotiva.
Ma il lavoro è nostro. La volontà di cambiamento è pura scelta personale.
La perseveranza, l'aderenza al programma, la costanza, la disciplina, la tenacia, sono tutte funzioni a carico dell'Umano.
Non illudetevi di aggiustare ciò che è "rotto" dentro gli Altri.
Proseguite per la vostra Strada e prendetevi carico della vostra Crescita.
Non abbiamo potere sull'Altro. E' una presunzione che non possiamo più permetterci.
Non siamo più nella posizione di perseverare nella disfunzione.
Non se vogliamo davvero maturare la responsabilità del nostro Dono interiore.
Le opportunità di questo periodo sono immense. Ma ora tocca a noi scegliere il nostro massimo Bene.
E' compito nostro. Solo nostro.
E siamo già nella seconda parte di Gennaio ... quante straordinarie ed eccezionali Verità scopriremo ancora!
Fuori, tutto sta per cambiare ... e dentro c'è grande fermento ... lo sentite?
Forza allora ... da adesso in poi si lavora per salti quantici!
Mirtilla Esmeralda
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The Band - It Makes No Difference
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Qua c'è tutto quello che la musica può dare...gran canzone, un testo devastante per chi ha perso l'amore...la voce emozionale di Danko e soprattutto il duetto finale tra la chitarra di Robbie e il sax di Garth...chi non si emoziona è MORTOOOO 😝
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A cosa servono veramente i programmi di denuncia in TV?
La cronaca che la gente considera informazione, non è che uno show.
In questo show si promuove un solo e unico canale comunicativo: tutti contro alcuni. Questo per creare una realtà in cui è normale comportarsi così.
Attraverso lo show i fatti vengono trasformati in raccontini più o meno indecenti sul degrado in cui versano i luoghi o la testa delle persone. Il montaggio spesso frenetico o a mo' di videoclip, accompagnato da musica emozionale, agita l'inconscio e il messaggio diventa ipnotico e ancora più pervasivo.
Le vicende non hanno quasi mai una soluzione o un recupero, ciò incrementa lo strato di ingiustizia, di rabbia e di frustrazione di chi guarda. In questo modo la rabbia che porta le persone a vedere certi programmi, non solo viene esasperata, ma anche manifestata "a ragione". Cioè quello che prima era inconscio giunge alla mente perchè è pure avvalorato dallo schifo che accade.
In questo bel guazzetto si aggiungono le battute dei partecipanti che fanno sembrare il manicomio una barzelletta e una fiction. Così l'ipnotizzato si fa pure una risata (ti assicuro che c'è gente che ride di fronte a certe visioni), manda giù il boccone e lo show diventa l'unico e solo labirinto in cui vivere.
Quindi lo schema è questo:
Informazione (manipolata)
Emozione (manipolata)
Visione (manipolata)
Rinforzo.
E il cerchio si auto alimenta.
#società#televisione#propaganda#mondo marcio#tv#mass media#programmi televisivi#cronaca#show#manipolazioni#illusioni#ingiustizia#zombie#società malata#svegliatevi#sistema#aprite gli occhi#schiavi#controllo#menti spente#discernimento#disfunzioni#rabbia
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Where is My Mind è la cove dei Pixies. Nel misterioso intreccio dei pensieri e delle emozioni, "Where is My Mind" diventa il canto segreto dell'anima. Dunque, esplora con me il labirinto dei tuoi pensieri più profondi, dove le sinfonie dell'incertezza danzano con la melodia dell'ignoto. Scopri il significato nascosto dietro ogni nota, mentre cerchiamo insieme di dare un senso a questo intricato labirinto della mente. Entra nel viaggio sensoriale di "Where is My Mind", dove le parole si fondono con le emozioni, creando un paesaggio sonoro unico che risuona nel cuore di chiunque si sia mai chiesto dove abiti veramente la propria mente. Sbircia nel mistero, lasciati catturare dalla magia delle parole e scopri dove il tuo pensiero ti condurrà.
Inoltre, nel misterioso caleidoscopio della mente, "Where is My Mind" diventa il mantra avvolto nell'aurora dei tuoi pensieri. Esplora l'intricato labirinto della coscienza, dove le note di questa canzone si fondono con i confini sfumati della realtà. Un viaggio emozionante tra le sinfonie dell'anima, dove la ricerca diventa un'odissea sensoriale alla scoperta di dove il pensiero si perde e la creatività prende il volo. Scopri il significato nascosto dietro ogni battito e lasciati trasportare dalle melodie che guidano la tua mente oltre i confini convenzionali. "Where is My Mind" diventa così un invito a esplorare i territori inesplorati del pensiero, dove la tua mente troverà la sua danza segreta nell'armonia di questa suggestiva canzone. Pertanto, entra in sintonia con la tua mente, seguendo il ritmo di questa ricerca incessante, perché, alla fine, scoprirai che dove si perde la mente, si trova la creatività.
Nel turbine dei pensieri e nell'eco delle emozioni, "Where is My Mind" si rivela come un'ancora nel mare della tua coscienza. Tuttavia, connetti i meandri della tua mente con noi mentre cerchiamo insieme la risposta a questa domanda avvincente. Scopri le sfumature della tua psiche e lasciati trasportare in un viaggio introspettivo attraverso il labirinto dei pensieri. Un'ode alla ricerca di sé stessi, "Where is My Mind" diventa la colonna sonora dei tuoi pensieri più profondi. Unisciti a noi in questo viaggio di autoscoperta e trova il significato nascosto dietro ogni nota.
Non a caso, nel misterioso labirinto dei pensieri, "Where is My Mind" risuona come un enigma sospeso nell'etere. Esplora con noi questo viaggio mentale, dove le sinfonie dell'incertezza danzano con le note dell'intrigo. Scopri dove si perde e si trova la mente, immergendoti in un paesaggio sonoro che incanta l'anima. Insomma, condividi l'esperienza di smarrimento e riscoperta attraverso la musica che vibra nei recessi della tua coscienza. Entra nel mistero di "Where is My Mind" e lasciati trasportare dall'incanto delle parole e delle melodie che sfidano il confine tra la realtà e il sogno.
Infine, nel vasto panorama della musica, c'è una canzone che si distingue come un'esperienza emozionale unica: "Where is My Mind". Questo brano avvolgente e avanguardista cattura l'essenza dell'ambiguità mentale, intrecciando melodie eteree con testi evocativi. Scopri dove si perde la tua mente attraverso le note incantate di questa straordinaria composizione. Esplora il confine tra realtà e sogno, lasciati trasportare dalle correnti sonore di un capolavoro che ha conquistato cuori e menti. Entra nel mistero di "Where is My Mind" e lascia che la tua anima viaggi attraverso il paesaggio sonoro di questa traccia intramontabile.
#where is my mind#pixies#vocalist#singer#music#metal music#my music#indie music#musician#music video#musica
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Nuovo video SHELLEY SUMMERMIX Trailer CORALLY, Billx, Jean Marie, Thomas Deil
Fuoriora video SHELLEY SUMMER MIX (Trailer) | CORALLY, Billx, Jean Marie, Thomas Deil Camilla Fascina “Shelley Summer Mix” è lo special summer mix del brano originale “Shelley” composto dalla cantautrice e attivista italiana Corally (a.k.a. Camilla Fascina), che con la sua musica supporta Sea Shepherd Italia nella protezione del mare e della fauna marina. “Shelley”, scritto assieme agli autori Stefano Paviani e Laguna, è stato inserito nella colonna sonora del docufilm su Sea Shepherd Italia “I Guardiani del Mare”, in distribuzione su Amazon Prime e presentato alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia. Il brano “Shelley Summer Mix” è stato realizzato da Corally con i producer internazionali Jean Marie, BILLX e Thomas Deil, che hanno collaborato con importanti case discografiche calcando anche palchi importanti tra Europa e USA. La loro collaborazione ha dato vita a questa versione speciale dove accostano sonorità psy, hardtek e future base al mondo indie pop di Corally. Shelley Summer Mix è al primo posto nella classifica Spotify Top 50 Songs Bulgaria e al secondo posto su Top 50 Songs Iceland. A dieci giorni dalla release ha già superato 500.000 plays su Spotify. Obiettivo dei 4 artisti? Unirsi e raggiungere più cuori e orecchie possibile, sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salute del mare, da cui dipende la nostra vita. L'arte comunica a livello inconscio. Gli artisti possono parlare a livello emozionale, ed è per questo che l'arte è un mezzo perfetto per provocare il cambiamento. Il brano è infatti un grido che sprona all’azione, un invito a difendere la fauna marina dalla minaccia del bracconaggio. Le royalties del brano saranno donate a Sea Shepherd Italia per supportare le campagne di azione diretta in mare. Fuoriora video SHELLEY SUMMER MIX Trailer CORALLY Camilla Fascina Billx Jean MarieThomas Deil Camillafascina Fuoriora-video-SHELLEY-SUMMERMIX-Trailer-CORALLY-Camilla-Fascina-Billx-JeanMarie-ThomasDeil-Camillafascina
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Greatest Hits
L'altro giorno ho scritto un post dove chiedevo chi conoscesse il film di Chantal Akerman Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles. L'ho chiesto perchè ho scoperto che il periodicamente decennale numero speciale di Sight And Sound, prestigiosissima rivista cinematografica inglese, sui film più belli di sempre nel 2022 lo ha definito il più miglior film di tutti i tempi. Qui c'è la classifica e qui la scheda del primo posto che ne spiega i motivi.
Ho scoperto anche che, introvabile, verrà messo in onda per i festeggiamenti del 35.mo anniversario di Fuori Orario. Cose (Mai) Viste, leggendaria trasmissione di RaiTre, che per decenni (dal 1988) ha regalato ai suoi notturni spettatori perle clamorose di cinema, documentari, musica e altro (date un occhio a RaiPlay per recuperare qualcosa).
Ringrazio @jacobyouarelost che nel suo intervento al primo mio post ha spiegato che, pur nella grandezza artistica del lavoro, il film di Akerman è lì per lo stesso motivo, questo lo aggiungo io, che nella classifica dei 500 Migliori brani del Secolo di Rolling Stone (aggiornata più volte negli ultimi anni, e questo già è un segnale) ha posizionato Respect di Aretha Franklin al Primo Posto, scalzando Like A Rolling Stone di Bob Dylan che ha capeggiato la classifica di tutte le passate liste.
@nanavitsaviee invece, dopo che le avevo chiesto del film in quanto brillante studentessa del settore cinematografico, mi ha fatto un'osservazione interessante, che è centrale: quanto conta, nel fare o non fare queste classifiche, il fatto che il cinema, forse più di musica e editoria, è un'industria potente? Mi ha fatto un esempio illuminante: al Festival ormai ci vanno i TikToker e non i critici, perchè serve altro che la critica, serve parlare e fare tendenza.
A tal proposito, cito un articolo che Mattia Carzaniga scrisse proprio dopo la notizia in questione sul film di Akerman: "la questione sollevata dalla classifica di Sight and Sound mi pare un’altra: il cinema, oggi, ha smesso di essere un’arte popolare. O meglio: si tende a premiare sempre e solo il merito artistico di un mezzo che certamente come arte non era nato" e cita un documentario, Sr. , che racconta la storia di Robert Downey Senior, padre del Junior attore tra i più famosi del mondo. È il ritratto di un autore, il padre, che non si è mai piegato al volere degli Studios e l’attore\figlio ex ribelle diventato il divo più pagato al mondo grazie ai colossi Marvel. Scrive Carzaniga: È un film umanamente magnifico, ma anche la definitiva ammissione di sconfitta del cinema come arte (scusate ancora) davvero popolare. Forse non lo è stata mai. Forse il cinema è sempre stato una vasta prateria con dentro tutto, troppo, fatta per feticisti che non saranno mai d’accordo gli uni con gli altri.
L'esigenza di classificare è il tentativo di dare ordine alla vastità delle cose. E soprattutto per trovare un modo di nominarle. L'uomo ha tentato, per i più vari motivi, di classificare e definire ogni cosa, per gestirla ed organizzarla. Esiste probabilmente una classificazione per ogni cosa materiale dell'umanità, e spesso anche per cose immateriali. Penso alla qualità della vita, alla povertà, alla soddisfazione. Ma come per la qualità del cinema o delle canzoni, o dei libri (ultimo caso, tutte le discussioni sulla scelta del New York Times di nominare L'amica geniale di Elena Ferrante il più bel romanzo degli ultimi 20 anni), più l'argomento è immateriale, e soggetto al gusto, più diviene discutibile.
E vogliamo parlare del rapporto emozionale privato che abbiamo con queste cose, che siano film, dischi o libri? Di tutte i sentimenti, i luoghi, le esperienze private che un titolo, famoso o meno, ci regala perchè visto con, o in un posto speciale, o in un giorno indimenticabile?
Questo discorso porta in posti davvero profondi, e fondamentali in un certo senso. Chiunque ha voglia di esprimersi a riguardo è il benvenuto!
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Un "Regalo" in arrivo a fine marzo
Willy Vi torna a far cantare e ballare Milano con “Regalo”, la sua ultima fatica musicale in uscita il 31 marzo.
Nomen omen, perché il brano è un regalo da Willy per il proprio pubblico, attivo soprattutto sui social media, e, in un certo senso, un regalo al panorama musicale italiano, portando un po’ di aria fresca e novità.

Per un cuore tenero come Willy, il tema non può che essere l’amore (“come sempre”, dice Willy sorridendo): il brano parla di una relazione in modo chiaro e diretto. Il regalo è, in fondo, un gesto d’affetto verso il proprio compagno; e lo è in modo essenziale, perché in una relazione, nonostante le cose non vadano bene, c’è un continuo donare amore in modo incondizionato.
“Regalo” parla di una coppia, ed è cantata da una coppia (nella musica, non nella vita, ndr): la dolce metà musicale di Willy è Francy, all’anagrafe Francesca Calocero, giovane promessa delle sette note e nuova leva del cantautorato italiano. Dopo aver studiato canto sin dalla tenera età, ha interrotto gli studi canori per dedicarsi alla scrittura di canzoni.

Ha partecipato a un famoso talent show, ma non vuole raccontarci quale (non si capisce se per timidezza o per incuriosirci ancora di più!, ndr). Per lei fare musica significa sfogarsi, comunicare agli altri delle emozioni.
Metà del lavoro sulla canzone è stato fatto al One Take Studio, sotto la supervisione creativa del produttore Mas Production, mentre l’altra metà al Tdlab, sfruttando il talento del produttore multiplatino Yazee. Il brano unisce chitarrine “da spiaggia” con ritmiche drill e bassi pesanti: nonostante i bassoni e le ritmiche sincopate, la canzone rimanda allo stile fresco ed estivo della afrotrap: è la r’n’b drill, o r’n’drill, o drill’n’b, che dir si voglia: la fusione di rhythm and blues e drill.
Willy ci racconta della sua nuova canzone giocando coi controsensi: “se l'amore non può esistere, a nessun regalo puoi resistere”; Francy, invece, si affida a ciò che potrebbe essere accademicamente definito come pragmatismo emozionale: “ogni emozione e sentimento va vissuto come un regalo”.
Il brano vede la partecipazione di Key Records in collaborazione con Altafonte Italia per la distribuzione digitale.
Links: Willy Vi - Francy - Key Records - One Take Studio - Tdlab
#willy vi#hip hop#rnbsong#drill#afrotrap#danza#ballerino#coreografo#coreografia#artistaemergente#rap italiano
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Prati
La poesia di Antonia Pozzi esplora le profondità della lotta interiore e della ricerca del significato della vita. Un viaggio emozionale tra dubbi, sofferenze e speranze, con una riflessione potente e universale.
Prati Forse non è nemmeno vero quel che a volte ti senti urlare in cuore: che questa vita è, dentro il tuo essere, un nulla e che ciò che chiamavi la luce è un abbaglio, l’abbaglio estremo dei tuoi occhi malati – e che ciò che fingevi la meta è un sogno, il sogno infame della tua debolezza. Forse la vita è davvero quale la scopri nei giorni giovani: un soffio eterno che cerca di cielo in cielo chissà che altezza. Ma noi siamo come l’erba dei prati che sente sopra sé passare il vento e tutta canta nel vento e sempre vive nel vento, eppure non sa così crescere da fermare quel volo supremo né balzare su dalla terra per annegarsi in lui. Antonia Pozzi, 1931
Schena ha messo in musica questa poesia.
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QUANDO TI TROVI IN UN LOOP NEGATIVO
Quando ti trovi bloccato dentro un loop mentale-emozionale negativo e non sai come uscirne, devi agire!
Sposta l'energia mentale-emozionale dal loop in cui sei finito (immaginazione negativa) mettendo su una bella musica ritmata e mettiti a ballare, o vai a correre, pulisci casa, agisci fisicamente facendo degli sforzi.
Così facendo sottrarrai l'energia imbrigliata nel loop e la metterai in un'azione cosciente volontaria... serve per spostarsi da uno stato ad un'altro.
Insistendo con pensieri, proiezioni ed emozioni negative finirai per perderti completamente in stati di 'immaginazione negativa' e non ti rimarrà energia per fare altro.
Ovviamente che non basta questa semplice tecnica per raggiungere la coscienza di sé e la padronanza del proprio essere; questo è uno dei tanti antidoti che consiglio a chi non è in un percorso di lavoro interiore che è da usarsi nei casi di emergenza.
Roberto Potocniak
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BREAKING NEW ::: TONDELLI REMIX una performance di NicoNote, omaggio a Pier Vittorio Tondelli, nel 40° di RIMINI
NicoNote presenta una drammaturgia sonora da ascoltare anche senza guardare. Un viaggio attorno a Pier Vittorio Tondelli, con parole e musica. Debutto nell'estate 2025, info in via di definizione.
TONDELLI REMIX Performance sonora per voce, laptop, dischi
Un reading evocativo e unico di NicoNote dedicato a Pier Vittorio Tondelli. Una performance sonora avvincente ed emozionale.
NicoNote alias Nicoletta Magalotti Sound poetry artist, performer e cantante omaggia la scrittura di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) con un reading sonoro che si sviluppa in forma aperta, tra frammenti e corto circuiti recitativi e inserti musicali e cantati, da provenienza ibrida.
Un flusso sonoro nella forma di un live electronics. Un viaggio inaspettato nella dimensione sonora della parola di questo grande scrittore.
La performance propone una selezione di brani tratti da varie opere e articoli di Tondelli, tra cui ‘Rimini’, ‘Altri libertini’, ‘Camere separate’, ‘Biglietti agli amici’, ‘Culture Club’.
E' una parola dall’immaginario in cui si intrecciano percorsi individuali, storici e respiri differenti. Dimensione sonora della scrittura, sentimento orizzontale della parola, ritmo, passione per la divulgazione, narrazione intima, NicoNote sceglie Pier Vittorio Tondelli per omaggiarlo, in quanto "voce" poetica parte delle sue letture e del suo percorso personale.
NicoNote ha sviluppato una ricerca molto personale, fin dal suo esordio coi Violet Eves, band molto amata da Pier Vittorio Tondelli, Nicoletta declina i suoi molteplici talenti attraverso la sua voce presenza, mescolando in diretta, con una forma scenica ibridata tra live dj set, poesia sonora, sound art, offrendo un rito sonoro unico e irripetibile, gravido di sensibilità ed emozione di rara bellezza.
Durata 50 minuti senza interruzioni
TONDELLI REMIX reading sonoro produzione NicoNote Dream Action Management [email protected] Tutte le informazioni sullo spettacolo, su luogo e sulla data del debutto sono in via di definizione. STAY TUNED
Bio Info: NicoNote (It/A) alias artistico creato nel 1996 da Nicoletta Magalotti Sound poetry artist, autrice, performer e cantante. Agisce nei territori di musica, teatro, installazioni, clubbing, radiofonia, con produzioni artistiche e curatele. Nel 2010 crea la sigla NicoNote Dream Action, per indicare il suo gruppo di lavoro, costellazione fluttuante e nomade. Dai Violet Eves band d’esordio amata da Pier Vittorio Tondelli, al teatro di Romeo Castellucci e Socìetas Raffaello Sanzio dal Morphine del Cocoricò con Dj David Love Calò, al teatro musicale di Francesco Micheli, alle regie di Silvia Costa passando allo Storytelling con Luca Scarlini, NicoNote si è dedicata in parallelo alla realizzazione di drammaturgie e performance sonore. La sua ricerca vocale è intrecciata all’incontro di maestri quali Yoshi Oida, Roy Hart Theatre, Akademia Ruchu, Gabriella Bartolomei, Francois Tanguy. Discografia dal 1985 ad oggi con tour musicali e teatrali in tutta Europa, Canada, Argentina, Brasile. Pubblica su Rizosfera, Mille Plateaux, Music from Memory, Cinedelic e altre. Conduce regolarmente masterclass sulla Voce. Collabora con Tempo Reale Firenze e Accademia Kataklò Milano.Recentemente NicoNote ha contribuito allo spettacolo di teatro musicale sperimentale "Buffalo Gals, Won't You Come Out Tonight", basata sull'omonima favola utopica di Ursula K. Le Guin. Regia di Silvia Costa e musiche di Solistenensemble Kaleidoskop e dei compositori Andrea Belfi e Wojtek Blecharz. Prodotto e rappresentato a Radialsystem Berlino, luglio 2024. In uscita nel settembre 2024 il concept album REGOLA vinile e digitale per New Interplanetary Melodies & Big Doings. Syntonic è il suo programma mensile su Radio Raheem.
photo: courtesy Getty Image
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