#motivazione degli studenti
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Educazione e Formazione: La Qualità dell’Istruzione e le Sfide dell’Apprendimento a Distanza. Di Alessandria today
Nel mondo contemporaneo, l’educazione è il fondamento per il progresso individuale e collettivo. La qualità dell’istruzione e l’accesso alle risorse educative sono temi di cruciale importanza, soprattutto in un’epoca in cui la tecnologia sta trasformando
L’Accesso alle Risorse Educative in un Mondo in Evoluzione. Introduzione.Nel mondo contemporaneo, l’educazione è il fondamento per il progresso individuale e collettivo. La qualità dell’istruzione e l’accesso alle risorse educative sono temi di cruciale importanza, soprattutto in un’epoca in cui la tecnologia sta trasformando radicalmente il modo in cui apprendiamo. Con l’avvento…
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clacclo · 7 days ago
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⭐ Felice anno nuovo cinese!
Dopo il successo della startup cinese DeepSeek, molti sono rimasti sorpresi dalla rapidità con cui la Cina ha raggiunto gli Stati Uniti nell'intelligenza artificiale. Tuttavia, il progresso della Cina nell'efficienza algoritmica non è nato dal nulla. Gli studenti cinesi hanno da tempo superato gli altri in matematica e programmazione alle olimpiadi internazionali🏆
Quando si tratta di produrre studenti eccellenti in matematica e scienze, il sistema di istruzione secondaria cinese è superiore a quello occidentale. Promuove una forte competizione tra studenti, un principio mutuato dal modello sovietico altamente efficiente🎖
Al contrario, la maggior parte delle scuole occidentali scoraggia la competizione, proibendo gli annunci pubblici dei voti e delle classifiche degli studenti. La logica è comprensibile: proteggere gli studenti da pressioni o scherno. Tuttavia, tali misure prevedibilmente demotivano anche gli studenti migliori. Vittoria e sconfitta sono due facce della stessa medaglia. Elimina i perdenti, ed eliminerai i vincitori ☯️
Per molti studenti, la motivazione a eccellere al liceo deriva dal considerarlo un gioco competitivo, sforzandosi di classificarsi al primo posto contro avversari forti. Eliminare la trasparenza nelle prestazioni degli studenti può far sembrare la scuola insignificante per gli adolescenti ambiziosi. Non sorprende che molti ragazzi dotati ora trovino il gioco competitivo più eccitante degli studi: almeno nei videogiochi, possono vedere come si classifica ogni giocatore😵
Dire a tutti gli studenti che sono campioni, indipendentemente dalle prestazioni, può sembrare gentile, finché non si considera quanto velocemente la realtà infrangerà questa illusione dopo la laurea. La realtà, a differenza delle politiche scolastiche ben intenzionate, ha voti e classifiche pubbliche, che si tratti di sport, economia, scienza o tecnologia. I benchmark dell'intelligenza artificiale che dimostrano la superiorità di DeepSeek sono una di queste classifiche pubbliche. E ne arriveranno altre. A meno che il sistema di istruzione secondaria statunitense non subisca una riforma radicale, il crescente predominio della Cina nella tecnologia sembra inevitabile🇨🇳
- Pavel Durov, fondatore di Telegram.
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l-incantatrice · 11 months ago
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La scuola di Pioltello,di cui le cronache si sono occupate nei giorni scorsi,ha deciso di sospendere le attività il 10 aprile,giorno di fine del Ramadan. Il collegio docenti all’unanimità (!) ha votato la proposta del consiglio di istituto per la chiusura. La motivazione è stata che quel giorno sarebbero assenti la metà degli studenti. E allora? I ragazzi fanno assenze durante l’anno scolastico. Quando ci sono le epidemie influenzali in ogni classe più di un terzo sono a casa malati. Ora non basta più non fare presepi a Natale,alberi addobbati o mercatini per non offendere chi non è cristiano; ora si chiude la scuola per le festività religiose di altre fedi. Che poi in realtà si tratta solo della fede islamica,mentre per altre religioni non è così. A questo punto però gli studenti che non sono cristiani,durante le feste di Natale e Pasqua, dovrebbero andare a scuola e non stare a casa in vacanza.
Meno male che la scuola dovrebbe essere laica
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toscanoirriverente · 9 months ago
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Quelle che vogliono l’ergastolo anche per chi fa catcalling definiscono “resistenza” le violenze di Hamas e negano le violenze sessuali sulle ragazze ebree
Non ho vinto il Pulitzer. Il Pulitzer non lo ha vinto nemmeno Mondoweiss, Jezebel, c’è stata però nei giorni scorsi una menzione speciale per gli studenti di giornalismo della Columbia che raccontano l’Instafada. Il Pulitzer lo hanno vinto anche i giornalisti che coprono la guerra a Gaza, ma non si capisce se vale anche per quelli che fanno inchieste dalla zona giorno con cucina a vista.
Non lo ha vinto, purtroppo, il sondaggio di TikTok su chi le donne preferirebbero incontrare di notte in un bosco, se un uomo o un orso. Partirei da questo. L’anno scorso in Francia c’è stata una storia per cui Le Monde non ha vinto il Pulitzer.
Un elettricista di cinquantaquattro anni per dieci anni ha sistematicamente drogato la moglie e l’ha fatta stuprare da sconosciuti. L’elettricista ha filmato e catalogato ogni stupro. Nessuno degli uomini che si è presentato a casa sua si è mai rifiutato di violentare la donna. Quando l’hanno visitata aveva quattro differenti malattie veneree. Lei non si è mai accorta di niente. E questo è il motivo per cui le donne rispondono l’orso: gli orsi non stuprano.
Probabilmente, tuttavia, se chiedessimo alle donne che manifestano per i terroristi se preferiscono l’uomo o l’orso, risponderebbero l’orso, a meno che quell’uomo non sia uno di Hamas. Questo perché Hamas ha proprio tirato una riga: ok bruciare vivi i bambini, ok tagliare a pezzi la gente, ok sputare sul corpo di una ragazza portata in parata, ok fare sondaggi su internet su quale degli ostaggi deve morire, ma per carità di Dio lo stupro no.
E insomma è successo che quelle che vogliono l’ergastolo ostativo per gli uomini che ti fischiano per strada per il grave reato di catcalling, quelle che non hanno mai avuto bisogno né di una prova né di un processo perché «ti credo, sorella», quelle che considerano come una micro aggressione l’acqua troppo calda dal parrucchiere, insomma quelle lì, hanno deciso che a un certo punto tutto l’impianto di giustizia sociale non valeva più.
La motivazione è che non puoi accettare di manifestare per qualcuno che stupra; quindi, devi dire che quello stupro non è mai successo. Se fai dell’attivismo un lavoro, se grazie a quello ci costruisci una specie di prestigio sociale, se grazie a quello vai in tv e scrivi libri, non puoi rischiare di perdere tutto: se ti piace la tua vita dovrai fare in modo di manipolare la realtà in modo che le corrisponda.
Questo succede a tutto il branco che vuole sentirsi parte di una comunità, un branco che decide che una storia è falsa solo perché non gli piace. Quando su X l’account del Pulitzer ha annunciato la vittoria del New York Times per la copertura internazionale dell’attacco di Hamas contro Israele, leggendo i commenti ho pensato che nessun editoriale potesse valere più di quello. Metà ha pensato che il Pulitzer fosse per il pezzo “Screams without words” che era l’inchiesta sugli stupri, l’altra metà si è accorta che quel pezzo non era tra i premiati e ha così convalidato la tesi che fossero tutte puttanate. Tutto questo sempre gratuitamente dalla propria zona di interesse, soggiorno con cucina a vista.
Perché la questione degli stupri è la linea da cui non si torna indietro? Per lo stesso principio dell’orso e dell’uomo. Perché i campioni che chiamano Hamas “resistenza” non possono ammettere di stare dalla parte di quelli che stuprano, nessuno lo può ammettere senza poi volersi buttare giù dalla finestra.
La psicologia delle folle ci dice che quello che si fa nella folla il singolo non lo farebbe mai. Nella massa un individuo non ha responsabilità, e quindi se tutto l’internet ti dice che quegli stupri non ci sono stati anche se hai davanti alla faccia una donna che ti dice che è stata stuprata, anche se hai davanti alla faccia lo stupratore che ammette di averlo fatto, tu continuerai a dire che quello stupro non esiste. Mai come ora spero che alla domanda «ma se un amico ti chiede di buttarti giù da un burrone, tu lo fai?» la gente risponda sì, ma giusto per dignità.
Ho guardato il film documentario “Screams before silence”. Ci sono le testimonianze dei sopravvissuti al 7 ottobre, ci sono quelle degli ex ostaggi, ci sono quelle dei soccorritori, ci sono i filmati degli interrogatori dei terroristi. Ci sono persone che non si conoscono e che raccontano tutte la stessa storia. C’è una ragazza che era al Nova Festival che racconta delle urla di una donna che continuava a gridare a qualcuno di fermarsi.
L’intervistatrice le chiede come facesse a sapere che la stavano stuprando. «I know what it sounds», risponde lei. Lei sa cos’è perché ogni donna sa cos’è, sa com’è, sa come suona. A questa ragazza viene poi chiesto perché avesse deciso di parlare, e lei risponde che aveva sentito persone che dicevano che non era vero niente e lei non poteva permetterlo. C’è l’interrogatorio a uno dei terroristi a cui viene chiesto cosa avesse fatto a una ragazza. Descrive come l’ha spogliata e ricorda perfettamente di che colore aveva la biancheria intima. I poliziotti gli chiedono cosa le abbia fatto, e lui risponde: «Ho dormito con lei». Poi confessa.
Se proprio non vogliamo credere alle vittime, possiamo sempre credere agli stupratori. TikTok non ha vinto il Pulitzer perché ha posto la domanda sbagliata: preferisti incontrare un orso o uno di X che commenta i Pulitzer?
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un-intruso-nel-mondo · 1 year ago
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Ehi ciao! Posso chiederti che argomento hai scelto per la tesi?
Il ruolo della motivazione controllata nell'autostima degli studenti adolescenti nelle lezioni di educazione fisica.
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unliceoperjangany · 6 months ago
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27 luglio 2024
Il rientro dei Liceali della Sainte Marie dopo l'esame di Stato
Il Liceo della Sainte Marie di Jangany è un liceo privato. Gli esami della primaria, del collegio e del liceo sono sostenuti dagli studenti due volte: la prima con una commissione cattolica, molto severa. Solo in seconda battuta viene sostenuto un Esame di Stato: si comincia con la primaria (ricorderete l'annuncio dei voti e del piazzamento in graduatoria avvenuto nella festa scolastica di fine anno con gli Amici di Jangany), poi il collegio e infine il liceo.
Al contempo la direttrice della scuola Sainte Marie e molti insegnanti (ricordiamo Aina) sono richiesti nella commissione degli esami della scuola pubblica. Una scuola in realtà con molte difficoltà, basti dire che mancano aule e banchi per cui gli scolari ruotano due ore al giorno. Il problema qui non sta tanto nel dare un contributo economico quanto la motivazione e la responsabilità del "pubblico" che non viene assunta.
Non va dimenticato che la Missione ha aiutato Jangany non solo con la Sainte Marie, l'energia, l'acqua e il dispensario, ma anche con numerosi interventi come, per ricordarne qualcuno:
costruzione del muro di recinzione della scuola pubblica
costruzione dell’ufficio della direzione della scuola pubblica
rifacimento del tetto della scuola pubblica distrutto da un uragano
costruzione del tetto coperto del mercato vecchio ora utilizzato come sede della gendarmeria
costruzione del muro per la chiesa protestante
piano di sviluppo della città di Jangany
dispensario medico pubblico
sede per ostetricia del dispensario pubblico
...
Dunque i Liceali partono e vanno ad Antsirabè per sostenere l'esame di Stato. Nella foto vediamo il camion utilizzato per il trasferimento. Partenza ore 8:38 e buon rientro a Jangany alle 12:30.
Grazie suor Annick, grazie studenti... buona vita.
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tecnowiz · 1 year ago
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5 migliori strumenti per girare le ruote nel 2024
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Il processo di insegnamento non è certamente un gioco da ragazzi. Dalla costruzione dei concetti di base nelle piccole menti degli studenti al perfezionamento delle loro capacità, l'insegnamento richiede passione e motivazione costanti, nonché elementi di gioia e intrattenimento, per un'esperienza di apprendimento efficace. Se sei interessato ecco 5 migliori strumenti per girare le ruote nel 2024.
In che modo i cinque migliori strumenti per girare le ruote nel 2024 possono rendere la tua classe una fonte gioiosa per gli studenti?
A differenza dei vecchi tempi in cui i giochi da tavolo erano l’unico modo per coinvolgere gli studenti, gli strumenti di gioco online hanno reso l’esperienza in classe ancora più gioiosa. E le ruote che girano online sono uno dei modi eccellenti per trasformare lezioni noiose e complesse in divertenti. Di conseguenza, in questo articolo discuteremo dei 5 migliori strumenti online per girare le ruote che possono aiutarti a prendere decisioni in modo semplice e rapido, oltre a portare intrattenimento e gioia alle tue lezioni in classe. Quindi, approfondiamo.
Strumenti online per girare le ruote: un ottimo modo per un apprendimento efficace
Gli strumenti online per girare le ruote hanno guadagnato molta popolarità negli ultimi anni, in particolare nel settore dell'istruzione, grazie alla gioia della selezione casuale e delle interfacce visivamente accattivanti tra gli studenti. Inoltre, le ruote che girano aiutano gli istruttori a prendere decisioni imparziali per la selezione degli studenti e promuovono la motivazione per la partecipazione alle attività della classe. - Di seguito sono riportati alcuni degli impatti positivi che puoi apportare alle lezioni in classe utilizzando gli strumenti di rotazione delle ruote online: - Le ruote che girano rendono il processo di selezione tra gli studenti completamente casuale, eliminando la possibilità di decisioni parziali e ingiustificate Con le ruote che girano, puoi portare l'elemento sorpresa nella tua classe, coinvolgendo gli studenti durante le lezioni per curiosità. Selezionando gli studenti in modo casuale, puoi portare motivazione e fiducia negli studenti meno espliciti e timidi della classe. Le ruote che girano rendono il processo di apprendimento divertente ed emozionante, motivando ogni studente a partecipare alle attività in classe. Crea un ambiente di classe paritario ed elimina il concetto di favoritismo tra gli studenti. Gli strumenti di rotazione delle ruote fanno risparmiare tempo e fatica agli insegnanti, consentendo loro di prendere decisioni rapide per l'assegnazione degli argomenti, l'assegnazione di compiti di gruppo e altre attività.
I 5 migliori strumenti per girare le ruote online
Se stai leggendo questo paragrafo allora vuol dire che sei interessato e vuoi sapere quali sono i migliori strumenti che ti fanno girare la ruota. Bene metti comodo e leggi i prossimi paragrafi di questa guida. Wheel Spinner X
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Wheel Spinner X è uno strumento online leader e gratuito per effettuare selezioni casuali e portare gioia nelle attività di classe. Consente agli utenti di inserire varie forme di dati nella ruota della sfera, inclusi alfabeti, nomi, numeri, dati alfanumerici, simboli, immagini o testi semplici. Wheel Spinner X fornisce ai suoi utenti un facile accesso, modifica e gestione delle funzionalità, fornendo fino a 1.000 voci. Inoltre, fornisce un'ampia gamma di selezioni linguistiche per un pubblico globale e consente agli utenti di impostare il carattere, il tema, il design, il colore, le voci e la velocità di rotazione in base alla loro scelta. È un ottimo strumento per le attività in classe, poiché fa risparmiare tempo e sforzi agli insegnanti e promuove decisioni e selezioni imparziali e giustificate tra gli studenti. Caratteristiche: Fino a 1000 voci Supporta le lingue internazionali Interfaccia utente attraente Velocità della ruota che gira modificabile Random Spin Wheel
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Random Spin Wheel è uno strumento online che offre ampie opzioni personalizzabili ai suoi utenti, poiché i suoi utenti possono creare interamente una nuova ruota che gira o modificare quelle pre-personalizzate. La sua capacità di fornire sezioni di ruota arriva fino a 2000 per ruota e puoi aggiungere manualmente le opzioni o importare l'elenco preparato nel tuo strumento, formando un'efficace ruota che gira in pochi minuti. Pertanto, sia che tu voglia organizzare un'estrazione nella tua classe per selezionare un fortunato vincitore per un cesto o desideri selezionare un argomento per i tuoi studenti, la rotella di rotazione casuale può rendere il tuo lavoro semplice, veloce ed efficace. Caratteristiche: Supporta fino a 2000 voci Facilmente modificabile e gestibile Consente di salvare e condividere ruote e risultati Interfaccia utente coinvolgente
Spin The Wheel
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Gira la Ruota (Spin The Wheel) è un altro strumento online gratuito disponibile per smartphone nel Google Play Store per telefoni Android e nell'Apple Store per iPhone e iPad. Fornisce un'ampia varietà di sezioni di ruote, nonché un'interfaccia utente attraente e colorata per attirare gli studenti durante la lezione. La parte migliore di Spin the Wheel è che fornisce una varietà di ruote che girano. Quindi, che tu stia cercando una ruota "Sì o No" o desideri selezionare un numero compreso tra 1 e 100, lo strumento Gira la ruota può aiutarti a prendere decisioni rapide e imparziali. Gli utenti possono anche condividere le ruote che girano online con i propri studenti e salvare la ruota che gira e i risultati per un ulteriore proseguimento. Caratteristiche: Smartphone supportati Varietà di opzioni di ruote Interfaccia utente fresca ma semplice Facilmente modificabile e gestibile Picker Wheel
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Picker Wheel è uno strumento online gratuito, rapido e semplice che consente di selezionare un'opzione tra più opzioni. Puoi inserire facilmente testi, alfabeti, numeri, caratteri alfanumerici, immagini o qualsiasi altra forma di dati nella ruota e girare la ruota per ottenere i risultati finali. Picker Wheel offre anche un'opzione misteriosa di filatura, in cui tutti i dati sulle sezioni della ruota vengono trasformati in punti interrogativi, rendendo l'esperienza di rotazione più incerta ed emozionante. Gli utenti possono facilmente modificare la velocità di rotazione della ruota e modificare l'interfaccia in base al tema della classe, rendendola una scelta prioritaria sia per gli studenti che per gli insegnanti. Caratteristiche: Interfaccia facilmente gestibile Durata della centrifuga rapida Opzioni di condivisione e salvataggio disponibili Sembra meno distratto sullo schermo Wheel Decide
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Wheel Decide è il nostro ultimo strumento gratuito per i filatoi online che ti consente di personalizzare il tuo filatoio digitale, inserendo, modificando, eliminando, aggiungendo e gestendo un'ampia gamma di voci in un'unica ruota. Gli utenti possono aggiungere fino a 100 voci alla propria ruota che gira o incollare direttamente l'elenco e lo strumento stesso le dividerà in sezioni. Puoi anche personalizzare il tempo di rotazione, il tema della ruota, i colori, i caratteri del testo e i colori, nonché i diametri e i pixel della ruota. Quindi, Wheel Decide è un ottimo strumento per effettuare selezioni casuali per gli studenti. Dalla promozione della partecipazione della classe alla selezione degli studenti per l'assegnazione di un compito, è un ottimo modo per porre fine ai favoritismi, oltre a risparmiare tempo ed energia. Caratteristiche: Facilmente personalizzabile Supporta 100 voci Tempo di rotazione personalizzabile Opzioni di condivisione e salvataggio disponibili
Conclusione
In conclusione, gli strumenti online per girare le ruote sono un ottimo modo per trasformare il processo di apprendimento noioso e stressante in divertente ed emozionante. Dal cambiamento dell'ambiente di classe al risparmio di tempo e sforzi degli insegnanti, questi strumenti di rotazione online promuovono una selezione imparziale e giustificata nelle attività di classe, oltre ad aumentare la fiducia e la motivazione per la partecipazione della classe alle attività tra gli studenti.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. 5 migliori strumenti per girare le ruote nel 2024. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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freenancer · 1 year ago
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Lavoro Online per Studenti
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INDICELavoro online part time Lavoro online da casa per studenti Studi e ricerche su lavoro online per studenti Il lavoro online per studenti è una categoria specifica di lavoro che offre opportunità ai giovani che sono ancora impegnati negli studi. Queste opportunità possono variare ampiamente e sono spesso progettate per adattarsi alle esigenze uniche degli studenti. Ecco due definizioni che evidenziano questi aspetti: Il "lavoro online per studenti" si riferisce a opportunità di lavoro remote e digitali che sono progettate per adattarsi alle esigenze e agli orari degli studenti. Questo può includere lavori part-time, progetti freelance, o ruoli stagionali che possono essere svolti da casa o da qualsiasi luogo con una connessione Internet. Questi lavori sono spesso strutturati in modo da permettere agli studenti di bilanciare i loro impegni accademici con opportunità di guadagno e crescita professionale. il lavoro online per studenti può essere definito in un secondo modo ovvero posizioni lavorative remote che sono spesso legate al campo di studio dell'individuo o che offrono opportunità di sviluppare competenze trasferibili che saranno utili nella futura carriera dello studente. Questo può includere stage virtuali, tutoraggio online, scrittura, progettazione grafica, o altri lavori che permettono agli studenti di applicare e perfezionare le competenze apprese in aula in un ambiente professionale, mentre guadagnano anche un reddito.
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Lavoro online part time
Il lavoro online part time sta diventando sempre più popolare come opzione flessibile per gli studenti che cercano di bilanciare gli studi con opportunità di guadagno. Questo tipo di lavoro consente agli studenti di sfruttare una vasta gamma di piattaforme online e competenze, come la scrittura, la progettazione grafica, o il tutoraggio, senza dover lasciare la comodità delle loro case. Il "lavoro online part time studenti" offre non solo la flessibilità di lavorare secondo orari adatti alle esigenze accademiche, ma fornisce anche un'esperienza preziosa che può essere applicata in futuri ruoli professionali. In un'epoca in cui le tecnologie digitali stanno plasmando il mondo del lavoro, questa forma di impiego part-time si rivela un'opzione attraente e pratica per gli studenti che cercano di fare i primi passi nel mondo del lavoro senza compromettere i loro impegni accademici.
Lavoro online da casa per studenti
Il lavoro online da casa per studenti è diventato una realtà sempre più diffusa e proficua, soprattutto negli ultimi anni. Gli studenti universitari possono trarre vantaggio da lavori online grazie alla flessibilità degli orari e alla possibilità di lavorare da remoto, senza dover prendere mezzi di trasporto per recarsi in ufficio. Alcune delle opportunità più popolari includono la scrittura come blogger o scrittore freelance, la programmazione web, l'insegnamento online, e la gestione dei social media. Questi lavori non solo permettono di guadagnare qualche soldo extra, ma possono anche aiutare gli studenti a creare un network professionale e ad acquisire esperienza pratica nel mondo del lavoro. Inoltre, lavorare online da casa può anche aprire nuove strade e scoprire nuove passioni. Le aziende stanno cercando sempre più dipendenti da remoto, e con la giusta formazione e motivazione, i lavori online da casa possono essere un'ottima soluzione per gli studenti che vogliono risparmiare tempo ed evitare di raggiungere uffici troppo lontani
Studi e ricerche su lavoro online per studenti
- Crescita Globale dell'Istruzione Online: Nel 2020, il numero di iscrizioni all'istruzione online è più che raddoppiato, aumentando del 32% l'anno successivo, raggiungendo un picco di 189 milioni. Questo riflette una crescente accettazione globale dell'insegnamento online, compresi gli aumenti degli studenti a distanza che frequentano corsi di istruzione superiore e quelli provenienti da comunità vulnerabili o remote. - Istruzione a Distanza negli Stati Uniti: Nel 2021, circa 9,4 milioni di studenti universitari, pari al 61% di tutti gli studenti universitari, erano iscritti ad almeno un corso di istruzione a distanza. Di questi, 4,4 milioni, ovvero il 28%, hanno seguito corsi di istruzione a distanza esclusivamente. La percentuale di studenti universitari iscritti a corsi di istruzione a distanza è stata del 36% nel 2019, del 75% nel 2020 e del 61% nel 2021. La percentuale di studenti che hanno seguito corsi di istruzione a distanza esclusivamente è stata del 15% nel 2019, del 44% nel 2020 e del 28% nel 2021. In particolare, la percentuale più alta di studenti che hanno seguito corsi di istruzione a distanza esclusivamente si è registrata nelle istituzioni private a scopo di lucro (71%). - Tecnologia nell'Istruzione: Alcuni studi pilota controllati hanno mostrato miglioramenti significativi nei risultati degli studenti attraverso l'apprendimento personalizzato e combinato. Inoltre, l'uso di siti di apprendimento online e software adattivo è aumentato notevolmente. Ad esempio, Khan Academy ha registrato un aumento del traffico del 250%. Tuttavia, l'efficacia della tecnologia nell'istruzione dipende da come viene utilizzata e incorporata nell'esperienza di apprendimento. Le analisi dei dati del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) del 2018 suggeriscono che l'uso della tecnologia dovrebbe essere più sfumato e cauto per migliorare i risultati degli studenti. Read the full article
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archiviodelmaestro · 2 years ago
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Metodo IBSE, facciamo riavvicinare i bambini alle scienze
Inquiry Based Science Education (IBSE) ossia educazione scientifica basata sull’investigazione è l’approccio pedagogico promosso dalla Commissione Europea ( Rapporto Rocard 2007) sviluppato per promuovere la scienza e il metodo scientifico.
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Mette al centro gli studenti coinvolgendoli in modo attivo nella costruzione della conoscenza. Quello che caratterizza l’inquiry scientifico è il fatto che esso è relativo alla conoscenza e comprensione del mondo naturale e analizza il mondo che ci circonda attraverso metodi che si basano sulla raccolta e sull’uso di evidenze (metodo scientifico). È basato sull’investigazione, che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. DEFINIZIONE DI INQUIRY L’inquiry è un’attività multiforme che comporta fare osservazioni; porre domande; esaminare manuali e altre fonti di informazione per acquisire quello che è già noto; pianificare investigazioni; rivedere quello che già si conosce alla luce di evidenze sperimentali; usare strumenti per raccogliere, analizzare e interpretare dati; proporre risposte, spiegazioni e previsioni e comunicare risultati.
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L’inquiry richiede l’individuazione di ipotesi, l’uso del pensiero logico e critico e di considerare spiegazioni alternative. CARATTERISTICHE CHIAVE DELL’IBSE Le evidenze vengono raccolte attraverso la manipolazione di materiali e l’osservazione di eventi attraverso l’utilizzo di fonti diverse di informazione (libri, internet…). I docenti svolgono il ruolo di facilitatori e guidano gli studenti verso la comprensione dei concetti scientifici e verso lo sviluppo delle competenze dell’inquiry (inquiry skills) coinvolgendoli attivamente e facendoli riflettere sulle loro esperienze. https://youtu.be/kYap39FNFv8 Perché l’ibse? 1) Negli ultimi anni molte indagini europee hanno evidenziato un sensibile calo dell'interesse dei giovani per gli studi scientifici 2)Questo preoccupa sia per lo sviluppo delle potenzialità cognitive dei ragazzi ma anche per il ruolo di principale leva economica che la Scienza ha assunto nell'attuale società della conoscenza (knowledge-based society). 3) Numerosi studi concordano nell'indicare nella qualità dell'insegnamento scolastico delle Scienze l'elemento cruciale per invertire la tendenza e la comunità di esperti di educazione scientifica ha individuato come valida pratica educativa l'Inquiry Based Science Education - IBSE le cui consolidate esperienze internazionali di implementazione si sono mostrate efficaci sia a livello di scuola primaria che secondaria.
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PRINCIPI FONDAMENTALI DEL METODO IBSE Si fonda anche sulla convinzione che sia importante portare gli studenti a comprendere profondamente ciò che stanno imparando, e non semplicemente a ripetere contenuti e informazioni. Piuttosto che un superficiale processo di apprendimento finalizzato al voto, l’IBSE va in profondità e fa scoprire agli studenti che la motivazione ad apprendere deriva dalla soddisfazione di aver appreso e capito qualcosa in modo significativo. L’IBSE non prevede molte informazioni da memorizzare nell’immediato, ma è finalizzato alla costruzione graduale di significati, di idee o concetti mediante una comprensione che si fa sempre più profonda man mano che gli studenti crescono. La naturale curiosità degli studenti è, almeno in parte, un tentativo di dare senso al mondo circostante – per renderlo prevedibile – e porta alla ricerca di modelli e relazioni sia nelle loro esperienze personali che mediante l’interazione con gli altri. I ragazzi costruiscono la propria conoscenza attraverso la riflessione sull’esperienza. Nell’insegnamento il passaggio dai metodi deduttivi (generale-particolare) ai metodi basati sull’investigazione aumenta l’interesse per le scienze. L’educazione scientifica basata sull’investigazione si è dimostrata efficace sia nella scuola primaria che secondaria. Gli studi dimostrano che serve ad aumentare l’interesse e il rendimento degli alunni e a stimolare la motivazione degli insegnanti. Gli studenti sono coinvolti attivamente nella costruzione della conoscenza e se sono più interessati e coinvolti dalla disciplina o da un progetto, sarà più facile per loro costruire una conoscenza profonda-alternanza fare e riflettere. https://youtu.be/u84ZsS6niPc 4 possibili livelli di inquiry 1) Confermativo: gli studenti svolgono indagini su fatti e fenomeni noti, di cui sanno prevedere i risultati, rispondendo ad una domanda proposta dall’insegnante, corredata dal procedimento da seguire. 2) Strutturato: gli studenti svolgono indagini per rispondere ad una domanda proposta dall’insegnante, corredata dal procedimento da seguire, ma saranno gli studenti a formulare una spiegazione supportata dalle evidenze che hanno raccolto. 3) Guidato: gli studenti svolgono indagini per rispondere ad una domanda proposta dall’insegnante, individuando il procedimento da seguire, ad esempio, gli studenti sviluppano un metodo per testare la reattività di diversi metalli in soluzioni saline differenti. 4) Aperto: Nell’ inquiry aperto gli studenti svolgono indagini scegliendo la domanda di ricerca e il procedimento da seguire. 5 fasi di programmazione delle attività 1)Engagement, coinvolgimento dei ragazzi per far emergere le preconoscenze 2)Explore, lo studente fa l’esperienza diretta 3)Explain, inserire il lessico giusto e la spiegazione 4)Elaborate, approfondire e rinforzare la comprensione di ciò che hanno appreso, applicandolo in situazioni nuove 5)Evaluate, autovalutare la propria comprensione e le abilità acquisite Un modulo o parte può includere numerose investigazioni prima di raggiungere la fase “Trarre conclusioni finali”. Una sessione o una lezione di un modulo raramente, se non mai, comprende tutte le parti della fase “Progettare e condurre l’indagine scientifica”. Una sessione o una lezione non comprendono mai tutte le fasi indicate.
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1)ENGAGEMENT L’attività inizia sempre con l’osservazione di un fenomeno inquadrabile tra i temi del modulo didattico, su cui gli studenti sono invitati a riflettere e a porsi domande. In questa fase gli studenti sono lasciati liberi di esprimere le proprie opinioni e osservazioni, sarà compito dell’insegnante raccogliere quelle più significative. Questa fase ha il compito di attirare l’attenzione, stimolare la curiosità, indurre nello studente la sensazione di “volerne saperne di più”. È il momento in assoluto più importante, perché dalla sua buona organizzazione deriva la riuscita dell’intero percorso di apprendimento. Da fare in classe. Gli studenti devono sentire come propri e comprendere la domanda o il problema che è al centro del loro lavoro: hanno bisogno di tempo per prendere confidenza con la disciplina, devono discutere possibili domande e problemi e pensare quali aspetti potrebbero essere oggetto di un’investigazione scientifica. Gli allievi si impegnano, investono nell’inquiry scientifico e si sforzano di capire, se comprendono appieno il problema sul quale stanno lavorando e se è per loro significativo. A questo proposito è importante che i ragazzi abbiano l’opportunità di partecipare alla formulazione della domanda o del problema. 2) Explore Una volta raccolte le domande su ciò che si desidera indagare, si indirizzano gli studenti verso la fase sperimentale, chiedendo loro di ideare un esperimento che possa dare delle risposte. È fondamentale che gli studenti identifichino le variabili in gioco e le sperimentino. Lo scopo di questa fase è registrare dati, isolare variabili, creare grafici e analizzare i risultati. Nell’inquiry scientifico gli studenti devono acquisire molte abilità. L’osservazione focalizzata è una delle più importanti. In altre parole, per “vedere” qualcosa, occorre avere ben chiaro che cosa si sta cercando di vedere! 3) Explain Gli studenti vengono introdotti a modelli, leggi e teorie. Si fornisce il vocabolario corretto (parole chiave-linguaggio scientifico), che permetta loro di spiegare in modo scientificamente rigoroso i risultati delle loro esplorazioni, stimolando la ricerca autonoma sul contesto studiato. 4)Elaborate Gli alunni elaborano quanto hanno scoperto nelle fasi precedenti applicandolo ad altre situazioni che possano fare emergere nuove domande e ipotesi da esplorare. Gli studenti dovrebbero raggiungere il trasferimento dell’apprendimento (transfer of learning). 5)Evaluate L’ultima fase prevede la realizzazione di un prodotto finale che sarà valutato mediante autovalutazione, valutazione dei membri del proprio gruppo e valutazione da parte dell’insegnante. Il prodotto finale potrà essere discusso in vario modo: davanti agli insegnanti e ai ricercatori, in un’occasione apposita, inquadrabile in una giornata della Scienza, in una mostra o altro. https://youtu.be/xTXASM00-OA Vi allego anche questa ottima spiegazione Considerazioni pedagogiche sull’ibse Indipendentemente dalla tipologia di analisi, che dipenderà dal livello scolare e dalla disponibilità di strumentazioni specifiche, è importante sottolineare che “non sono i laboratori attrezzati che permettono di fare l’IBSE”, questo approccio didattico può, anzi generalmente viene realizzato, con materiale povero ad ogni livello scolare. Quello che è importante è che gli studenti possano facilmente accedere ai materiali e che li utilizzino responsabilmente. L’IBSE prevede che gli studenti lavorino insieme, indaghino, formulino e condividano idee nuove e imparino dagli errori. Tutto ciò non avviene in un contesto nel quale i ragazzi temono di sbagliare, o dove l’interazione tra gli studenti non si basa sul rispetto reciproco, perché alcuni studenti predominano sugli altri o perché ad alcuni vengono assegnati solo compiti operativi. Se gli studenti sono restii a condividere le idee degli altri a meno che non siano certi della loro correttezza, è opportuno parlare con loro, in modo esplicito, dell’importanza delle idee di ognuno e del valore di discutere una cosa da molti punti di vista. formare gruppi Formare gruppi che lavorino bene non è facile. È consigliabile indicare esplicitamente il comportamento da tenere; per esempio: esprimere il proprio disaccordo in modo rispettoso, ascoltare gli altri, condividere i materiali e dare ad ognuno il tempo di parlare. Si possono inoltre adottare alcune strategie dell’apprendimento cooperativo tra cui assegnare ruoli specifici (ad esempio chi raccoglie i dati, chi coordina le attività, chi gestisce la strumentazione, chi espone i risultati...) in modo che gli studenti, a turno, ricoprano ogni incarico. Il gruppo funziona meglio se è piccolo (massimo quattro persone) e se ha chiaro lo scopo del lavoro. Quando si lavora con materiali particolari, quando gli studenti stanno imparando a lavorare insieme o quando si lavora con gli studenti più piccoli, il gruppo di quattro lavora meglio se, durante le attività pratiche, si divide e lavora a coppie. formulare le domande Le domande che l’insegnante rivolge al gruppo classe, al piccolo gruppo o al singolo, giocano un ruolo molto importante nell’IBSE: • Un buona domanda è una domanda stimolante, che invita ad uno sguardo attento, ad una nuova sperimentazione o ad una nuova attività • Le domande produttive incoraggiano gli studenti a riflettere sulle proprie domande e su come trovare le risposte. Le domande non produttive sono quelle che spesso richiedono solo una breve risposta verbale. condurre discussioni di gruppo La discussione tra studenti fornisce l’opportunità di esplicitare le loro idee, di ascoltare e discutere le idee degli altri e di accordarsi sulle conclusioni. Le discussioni possono svilupparsi durante tutto il processo di indagine tra coppie, membri del gruppo o nell’intera classe. I membri del gruppo interagendo tra loro “distribuiscono” l’apprendimento, il quale non avviene solo nella “mente” di ognuno, ma è anche esplicitato nelle discussioni, nelle azioni, nell’uso di strumenti condivisi attraverso i quali si costruisce la conoscenza (Boscolo, 1997; Mason, 1999). Guidare gli studenti nella documentazione Quando gli studenti documentano il loro lavoro, diventano consapevoli dei propri progressi, dei risultati ottenuti e del loro sviluppo cognitivo. La documentazione del lavoro scientifico comprende testi, disegni, diagrammi di flusso, grafici, cartelloni. È auspicabile che i ragazzi di ogni livello scolare abbiano un quaderno di scienze, producano documenti scritti per le presentazioni e per preparare relazioni. Gli insegnanti, leggendo il lavoro degli studenti, possono valutare lo sviluppo e la natura del loro pensiero.
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Sintesi dell’approccio metodologico • si pone un problema ai ragazzi e su di esso si formula una domanda (osservazione); • ciascuno risponde singolarmente sul suo quaderno in base alle conoscenze pregresse (verbalizzazione scritta individuale); • si divide poi la classe in gruppi di 4/5 alunni; • all’interno di ogni gruppo i bimbi socializzano le risposte di ciascuno (socializzazione di gruppo); • ogni gruppo concorda una risposta unica condivisa al problema; • l’alunno, nominato capogruppo, riferisce alla classe (discussione collettiva); • l’insegnante raccoglie le risposte di ogni gruppo su un cartellone(socializzazione di classe) • concettualizza con la classe (affinamento della concettualizzazione e produzione condivisa). Per altre strategie didattiche vi lascio un link: https://www.archiviodelmaestro.it/category/strategie-didattiche/ Per approfondire l'argomento consiglio l'acquisto di questo libro: https://amzn.to/3Ar8FTG E anche la lettura su questo sito: https://ibseedintorni.com/ Read the full article
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Gabriella Degli Esposti, eroina della Resistenza
https://www.unadonnalgiorno.it/gabriella-degli-esposti-eroina-della-resistenza/
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Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia Balella,  è stata una partigiana eroina della Resistenza antifascista, insignita con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Nata a Calcara di Crespellano, in provincia di Bologna il 1° agosto 1912, in una famiglia contadina di idee socialiste. Nel 1931 si trasferì a Castelfranco Emilia dove viveva col marito Bruno Reverberi, cascinaio comunista tra i primi organizzatori del movimento partigiano locale. La loro casa, dopo l’8 settembre 1943, divenne la base della Quarta Zona della Resistenza.Gabriella Degli Esposti ha partecipato ad azioni di sabotaggio e organizzato uno dei primi Gruppi di Difesa della Donna con cui aveva capeggiato le proteste del 13 e del 29 luglio 1944, quando, in centinaia scesero in piazza a Castelfranco Emilia per protestare contro la scarsità di alimenti e manifestare contro la guerra.Il 13 dicembre dello stesso anno, durante un rastrellamento fascista, volto a contrastare l’irrobustirsi delle organizzazioni della Resistenza nella zona, venne catturata in casa, picchiata e minacciata di morte davanti alle due figlie, nonostante fosse incinta, perché si rifiutava di dire dove fosse suo marito e trasferita a Castelfranco Emilia dove, insieme ad altri prigionieri, venne sottoposta a stringenti interrogatori e torture.Prima di essere uccisa, il 17 dicembre 1944, era stata seviziata orrendamente. Il suo cadavere fu ritrovato privo degli occhi, con il ventre squarciato e i seni tagliati.Il suo supplizio indusse molte donne della zona a raggiungere i partigiani, fu così che nacque il distaccamento femminile “Gabriella Degli Esposti”, forse l’unica formazione partigiana formata esclusivamente da donne.
La motivazione della Medaglia d’oro postuma che le venne assegnata dice: “Due tenere figliolette, l’attesa di una terza, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si dimostrava instancabile ed audacissima combattente, facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente alla diffusione della stampa clandestina. Accortasi di un rastrellamento, riusciva ad allontanare gli sgherri dalla propria casa per breve tempo e, incurante della propria salvezza, metteva al sicuro le figliole ed occultava armi e documenti compromettenti. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo dura prigionia, con le carni straziate, ma non piegata nello spirito fiero, dopo aver assistito all’esecuzione di dieci suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un’ultima volta l’Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire.”
Il 22 aprile 2006, sul greto del Panaro, in località Ca’nova di San Cesario – dove furono ritrovati i corpi di Gabriella Degli Esposti e dei suoi compagni di lotta e di martirio – è stato inaugurato un monumento, realizzato dagli e dalle studenti dell’Istituto “Pacinotti” di San Cesario sul Panaro.
Nel 2016, la figlia Savina Reverberi Catellani ha pubblicato il libro Gabriella Degli Esposti, mia madre – storia di una famiglia nella tragedia della guerra, affinché il grande coraggio di questa donna che ha subito atroci torture ed è stata trucidata a causa dei suoi ideali e per liberare il nostro paese dal nazifascismo, non venga mai dimenticato.
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makeyourpress · 2 years ago
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Chi è Willy Vi, il paladino dell’hip-hop che fa ballare (e cantare) Milano
Willy Vi, all’anagrafe William Viatore, ritorna a far parlare di sé: dalla danza alle coreografie fino ad “Arya”, il suo album di debutto nel quale canta l’amore in chiave rap.
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Le collaborazioni come ballerino e coreografo con grandi artisti della scena musicale internazionale lo avvicinano al mondo della musica: rimane colpito dal duro lavoro e dalla concentrazione che questi artisti praticano per raggiungere il successo. Avverte l’esigenza di raccontarsi, di farsi portavoce di un messaggio: divulgare la propria storia, raccontare quello che ha vissuto nel corso degli anni e che lo ha portato fino a qui; raccontare il suo amore per la cultura hip-hop di fine ’90, attraverso la cultura hip-hop di fine ’90.
Come ci spiega lui stesso: “Ho avvertito dentro di me la necessità di raccontare ciò che ho vissuto e il mio passato”. E’ da queste esperienze che nasce la decisione di lanciarsi nel mondo della musica: apre uno studio di produzione musicale e rilascia il suo primo album, “Arya”.
Il titolo dell’album è una dedica alla fidanzata Arianna: “dopo un momento difficile nella nostra relazione, ho pensato di scrivere un disco dove parlassi di quello che abbiamo passato”. Il disco è uscito in collaborazione con la giovane promessa della scena milanese Ranmah; le sonorità di riferimento sono quelle delle hit hip-hop degli anni ’90 rivisitate in chiave moderna.
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Con la sua musica Willy vuole condividere emozioni con il mondo e raccontare la propria avventura come ballerino e coreografo, che, recentemente, lo ha portato a diventare insegnante di ballo in alcune rinomate scuole di danza italiane e svizzere. A causa della pandemia la sua carriera aveva subito una temporanea battuta d’arresto: con la musica e l’insegnamento ha trovato nuova energia e motivazione.
Il suo obiettivo non è solo riuscire a trasmettere ai suoi studenti la passione per la danza e il mondo della cultura hip-hop, ma anche crescere e migliorarsi insieme ai suoi allievi.
Il suo scopo? Raccontare emozioni: “...se scrivere un disco d'amore riesce a far vivere un emozione forte all’ascoltatore...”, allora perché non provarci?
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Willy Vi: instagram
Comunicato da Make Your Hits - MYH: instagram
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salfadog · 3 years ago
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LA TERRA NON È PIATTA, LA NOSTRA SCUOLA È INUTILE
Disobbedienza civile, sto arrivando.
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#STOPCTO
Di fronte a migliaia di inutili ed evitabili morti sul lavoro, sono sempre rimasto in silenzio. 
Poi la morte ha raggiunto i nostri figli (senza nemmeno pagarli) e ancora sono rimasto in silenzio.
Questa notizia è solo un incidente stradale: potrebbe capitare a chiunque, in ogni momento. 
Ma per me è la Goccia, la milionesima goccia di dolore che assorbo da anni e che oggi mi costringe a parlare.
Tutte le leggi sull'istruzione fino ad oggi sono state fatte per puntellare un sistema sempre più fatiscente e traballante, inserendo a martellate pezzi a caso dei nuovi principi educativi in un'istituzione di stampo coercitivo aberrante per questo XXI secolo. Con i risultati attesi. 
Come se la lobotomia fosse ancora praticata nonostante l'evidenza scientifica accumulatasi negli anni. 
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E non lo dico io.  
Oggi sappiamo che l'apprendimento è favorito in misura massima da un ambiente sereno, con stress moderato e da un generoso numero di sbagli. 
Se non hai "tempo" di farlo tu, chiedi a BarbascuraX o a qualsiasi divulgatore scientifico di tua fiducia di approfondire questo concetto per te.
E molti lo hanno già fatto.
Se hai figli in età scolastica, e non parlo solo di sicurezza fisica, le prove sono di fronte ai tuoi occhi. 
Ogni giorno, quando arrivano a casa, dopo la mattinata a scuola. E lo sappiamo da sempre. Ma che ci vuoi fare? È sempre stato così...
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E siccome sono i gesti che fanno la differenza, non (sic!) le idee, oggi parlerò con mio figlio, perché, per me, lui è un individuo e gli chiederò di unirsi a me in un gesto simbolico: 
Rifiutarsi di partecipare a qualsiasi iniziativa di PCTO o simili e chiedere ai suoi compagni di unirsi a noi.
Ma sarà lui a scegliere. Io potrò solo aiutrarlo a capire la motivazione delle sue scelte senza che divenga una vittima del sistema. In senso letterale.
Se lo chiederà, sarò anche disposto a parlare con lui del ritiro da scuola. 
Io lo ascolto e non lo giudico. Valuto le sue scelte. 
E spesso è già molto meglio di me. Conosce il suo mondo che non è più il mio. Come è giusto che sia.
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Se pensiamo che i nostri figli, solo perché hanno fatto scelte sbagliate in passato, siano degli idioti incapaci di ragionare e quindi debbano farsi dire da noi qual'è la cosa "giusta" da fare, abbiamo più di un bias. 
L'apprendimento avviene per errori e i nostri figli stanno imparando a vivere da "adulti": Devono poter sbagliare. Non lo fanno certo per divertimento o per dispetto. Anche se a volte potrebbe sembrare, non è così.
Sbagliano solo nella misura in cui noi li abbiamo preparati. Ma dobbiamo sapere qual'è il modo migliore per farlo. E non è come ci hanno insegnato.
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Quindi sogno una scuola con studenti sereni e insegnanti felici quanto il sorriso sul volto delle persone quando gli spiegavo un nuovo argomento. 
Perché farmi capire era mia responsabilità, non la loro di sorridere per forza.
Ma non diamo la colpa agli insegnanti. Se lavori anni in un centro di detenzione giornaliera, o diventi un sadico, o uno psicopatico, o distrutto dalla vita. Non hai alternative. Sei una vittima quanto noi. Lotta con noi. 
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Non sto cercando i colpevoli, non mi interessa. Voglio miglioramenti reali, non cacce alle streghe.
Quindi, fin quando non "vedrò volti più sereni all'uscita da scuola", dichiaro il mio stato di dissidente scolastico di forma e, se figlio#2 deciderà di unirsi, anche di sostanza. 
Se sei figlio, genitore, insegnante, preside, psicologo e hai a che fare con quell'inferno che non crolla solo perché ti tai ammazzando per tenere tutto in equilibrio: FERMATI.
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Tu non devi niente a chi niente ti riconosce in quanto individuo.
Fanculo allo stipendio da fame e all'educazione da società vittoriana.
E se vuoi  unisciti a noi, sei il benvenuto di qualsiasi realtà politica, non ci interessa. 
Ci interessa solo una scuola più efficace e utile. 
E con meno morti. Di ogni tipo.
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paoloxl · 3 years ago
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Università negate per la Palestina. L’apartheid culturale è anche qui
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Prima martedi all’università La Sapienza di Roma, poi all’università Orientale di Napoli, le direzioni dei due atenei hanno negato le aule per due diverse iniziative sulla questione palestinese.
A Roma si trattava della presentazione del rapporto di Amnesty International sull’apartheid di Israele verso la popolazione palestinese. A Napoli una iniziativa analoga si sarebbe dovuta tenere il prossimo 1 aprile. La motivazione con cui il rettore ha accompagnato il proprio diniego: “l’Ateneo non concederà mai, almeno finché sarò Rettore, il proprio spazio per iniziative correlate a qualsiasi forma o modalità di boicottaggio accademico”. Così quindi è stata negata l’aula per il dibattito “Università libere dall’apartheid israeliana”, previsto per la mattina del 1° aprile.
Già troppo spesso in passato le direzioni degli atenei italiani avevano ricevuto pressioni dall’ambasciata israeliana per negare agibilità a conferenze e dibattiti che avessero come tema la Palestina.
A Roma la motivazione per negare l’aula all’evento “Presentazione del Report di Amnesty International sull’Apartheid Israeliana in Palestina”, è stata ancora più ipocrita. Il giorno precedente l’evento, l’Ateneo ha deciso improvvisamente, dopo una sollecitazione di cui è “ignoto” l’autore, di dichiarare la più netta opposizione all’iniziativa che di comune accordo era stata organizzata con l’autorizzazione del Dipartimento di Filosofia.
La condizione posta dall’ateneo affinché l’iniziativa potesse svolgersi come da programma è stata quella di imporre all’iniziativa un relatore o relatrice della UGEI – Unione Giovanile Ebrei d’Italia – che, a detta dell’amministrazione – avrebbe svolto il necessario ruolo di “contraddittorio”.
Una motivazione questa ancora peggiore di quella dell’Università di Napoli e non tanto per la rivendicazione di un contraddittorio che però viene richiesto esclusivamente sulle iniziative che parlano di Palestina, quanto perché trattandosi di un tema e di responsabilità politica di uno Stato, semmai il contraddittorio sarebbe dovuto avvenire con un rappresentante dell’ambasciata israeliana e non di una associazione di giovane ebrei italiani.
Questo significa continuare a mistificare l’informazione sulla questione palestinese come problema tra gli ebrei e gli arabi e non come questione politica tra uno Stato e un popolo oppresso.
Sulla funzione delle università sia gli attivisti napoletani che quelli romani avanzano denunce ben precise. “Negli anni, le campagne BDS (https://bdsitalia.org/…/campagne/boicottaggio-accademico) hanno documentato i profondi collegamenti esistenti tra le università e il complesso sistema militare, di sicurezza e di oppressione israeliani” – scrivono in un comunicato gli attivisti del Centro Culturale “Handala Ali” di Napoli – “Oggi è tanto più necessario che chi ha responsabilità nel mondo della cultura e della ricerca si rifiuti di assecondare la costruzione di accordi e legami tesi a rafforzare e rendere ancora più feroce l’Occupazione”.
Da Roma gli studenti che hanno organizzato la conferenza negata dal Rettorato denunciano come con tale presa di posizione la Sapienza “conferma di non voler in alcun modo tutelare i diritti fondamentali del popolo palestinese, che anzi contribuisce attivamente a minare attraverso accordi bilaterali che coltiva ad esempio con il Technion – Israel institute of Technology di Haifa, legato al comparto militare israeliano, e con la Leonardo s.p.a, azienda di “aerospazio, difesa e sicurezza” leader nel comparto industriale militare ed impegnata addirittura con gli armamenti nucleari attraverso la joint venture MBDA Missile Systems”.
Gli studenti e gli attivisti romani non si sono persi d’animo ed hanno tenuto lo stesso la conferenza nel giardino della facoltà. A Napoli è partito l’invito alle realtà studentesche e tutta la comunità dell’Orientale a esprimere la propria condanna nei confronti di questo atto arbitrario e complice dell’oppressione.
da Contropiano
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susieporta · 3 years ago
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RIFLESSIONI PER RICERCATORI INTERIORI SPIRITUALI
Sei pronto ad insegnare (nel campo delle discipline interiori) solo quando non senti più alcun desiderio di insegnare.
Sei pronto ad aiutare gli altri (come terapeuta e guaritore) solo quando non senti più alcun bisogno di aiutare gli altri.
Puoi essere d’aiuto solo quando sei libero dentro.
Quando non c’è più alcuna pretesa di essere, di dimostrare, di avere.
Il bisogno di insegnare, il bisogno di aiutare, il bisogno di essere qualcuno per gli altri, non è che uno dei tanto giochi di potere dell’ego-personalità.
Alcuni diventano degli artisti attraverso le loro funzioni, come i grandi geni della pittura, della musica, della matematica, della scrittura, mentre altri diventano degli artisti dei Centri Superiori.
Questi vengono chiamati Mistici.
Finché non ti sarai stancato dei giochi del mondo, dei giochi di potere, dell’invidia, della gelosia, della rabbia, dell’egoismo, dell’attaccamento e della sofferenza, non sarai pronto per entrare nella dimensione spirituale.
Allora accadrà, come accade di sovente, che si porterà i giochi del mondo anche nella dimensione spirituale.
Se hai paura che qualcuno possa prendere il tuo posto, questo vuol dire che quel posto non è tuo, quello non è il tuo posto.
Ti voglio bene, e per capirti cerco di mettermi al posto tuo…
Non possiamo capire gli altri se non provando a metterci al posto loro. Molti conflitti svanirebbero all’istante se lo facessimo costantemente, come anche molte proiezioni, fraintendimenti, aspettative ed illusioni.
Certe nostre parti che hanno finito il loro tempo-compito le dovremo lasciare andare adesso, dovremo permettere che si secchino, che muoiano e che cadano come foglie morte… senza attaccamento.
Il Lavoro non fa che aiutare questo processo naturale, contrastato dalla nostra paura e attaccamento al passato.
La crescita e l’evoluzione interiore e spirituale è un fenomeno che appartiene di pieno diritto all’uomo, contrastarlo è innaturale.
La Scuola è per uomini e donne in continua crescita e cambiamento.
La Scuola è uno spazio-tempo-lavoro che agisce come una sorta di terreno dove puoi piantare i tuoi semi per farli crescere… ricominciando esattamente da dove avevi smesso di crescere; qui le Forze Superiori agiscono da Terza Forza fertilizzante.
Una guida non si occupa di parole ma di stati di coscienza, egli deve essere in grado di produrre gli stati di coscienza di cui parla e deve essere capace di portarci anche i suoi studenti.
La guida è un ponte fra l’asse orizzontale della materia e l’asse verticale della coscienza.
Solitamente, ognuno ha una certa idea di se stesso e di come agirebbe in certe circostanze, ma…
La vita con le sue continue provocazioni non fa altro che fare uscire dal nostro interno, tutto quello che abbiamo coltivato, nutrito e sedimentato in questi ultimi anni.
Se abbiamo coltivato consapevolezza, amore, saggezza ed armonia, usciranno consapevolezza, amore, saggezza ed armonia.
Se abbiamo coltivato risentimento, conflitto, paura e confusione, usciranno risentimento, conflitto, paura e confusione.
Ora dobbiamo solamente comprendere quali di queste caratteristiche potrebbero essere maggiormente utili, efficaci e vantaggiose nei periodi difficili.
Che cosa possiamo apprendere da tutto questo, su noi stessi?
Come ci muoveremo nel futuro prossimo cominciando da ora?
Mentre la barca affonda, mi servirà saper nuotare, non mi serviranno invece tutte le conferenze a cui ho partecipato sul tema del nuoto.
Se dietro la parola non c’è la coscienza, allora non è comunicazione, ma interazione.
Se dietro il pensiero non c’è coscienza, allora non è riflettere per comprendere, ma spostare parole da un lato del cervello all’altro in modalità random.
Se dietro al sentimento non c’è coscienza, allora non possiamo parlare d’amore, ma di attrazione, di sentimentalismo oppure di ossessione.
Se dietro un un’azione non c’è coscienza, allora non c’è un fare consapevole secondo intenzione-motivazione, ma semplice agitazione, nervosismo, il bisogno di scaricare un eccesso di energia.
Secondo l’evolversi degli eventi e in perfetta sincronia con i cicli astrali, ci vengono affidati dei ruoli, delle intuizioni, degli strumenti e dei poteri per metterci alla prova.
Per conoscere noi stessi e il nostro posto nel mondo.
Anche per vedere se siamo cambiati rispetto al ciclo precedente.
Se entri in te stesso scoprirai un centro, un tuo centro personale, ma se trovi il coraggio di andare oltre, allora scoprirai che c’è un solo centro per tutti, il vero centro, che è quello dell’universo.
Roberto Potocniak
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4-ball · 3 years ago
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IL RAGAZZO MISTERIOSO
Sofia era seduta sulla sua solita panchina, nel parco vicino la scuola. Quel posto era sempre quello che le dava più calma per concederle un momento per pensare. Era anche il posto in cui era solita stare con Leila ed Anna. La visione del ponticello sopra il laghetto le sembrò un po' offuscata, accorgendosi un secondo dopo che aveva gli occhi socchiusi quando voleva allontanarsi da ciò che la circondava. Non aveva voglia di andare a lezione, ma con un sospiro cercava di invogliarsi a tirarsi su e uscire dal parco Casanova, che si trovava di fronte la scuola. Non c'era anima viva e una nebbia fitta le rendeva difficile guardare un po' oltre il suo naso. Intanto, sfogliava un piccolo album con alcune foto di lei, Leila ed Anna. Da quando Anna si era trasferita nel bel mezzo dell'estate, sapeva che l'inizio di un nuovo anno di scuola non sarebbe stato lo stesso senza di lei. Stavano sempre insieme, con Leila. Le mancava molto. Non avrebbe mai pensato che arrivate al terzo anno di liceo, lei con Leila si sarebbero separate da una delle amiche più importanti per loro. Così Anna disse a loro che un po' di lei sarebbe stata in ciascuna nel loro cuore, in modo che ogni volta che Sofia e Leila si trovavano insieme era come se anche lei fosse stata con loro in ogni momento. L’album era un modo per stare più vicino a lei quando sentiva la sua mancanza. Si tirò su, percorse per un po' il parco, poi attraversò la strada e andò verso il cancello della scuola, dove si potevano già notare alcuni gruppi. Mentre cercava Leila, notava che Rosa, una ragazza del quarto anno, si era colorata i capelli di rosso e sembrava più sicura di quanto non lo era già. Forse si stava vantando di qualche bel ragazzo conosciuto in estate con le sue amiche, che a parer di Sofia, sembravano rispondere con un ronzio, come le api verso la propria ape regina. L'anno scorso Rosa non era molto popolare, perché la regina della scuola era Marianna, che ormai frequentava l'università di Felsina. Rosa era famosa per i molti ragazzi che le giravano intorno e Marianna le aveva lasciato il suo trono, forse a sua insaputa. A Sofia ben poco importava di una simile monarchia e quindi continuò ad andare verso le scalinate, all'entrata della scuola. Riconobbe Beatrice e Cristopher, seduti sugli scalini verso la seconda entrata all'angolo della scuola e sembrava che Cristopher avesse appena raccontato qualcosa che faceva ridere a Beatrice, che portò la testa all’indietro mentre rise allegramente. La campanella suonò e Sofia entrò in aula dove erano già occupati alcuni banchi. Andò al suo solito banco accanto alla finestra. Mentre aveva lo sguardo rivolto fuori dalla finestra, si voltò verso l'aula e notò entrare un ragazzo nuovo. Aveva uno stile un po' dark, con un ciuffo di capelli neri. "Ma chi è il ragazzo nuovo?"- sussurrò Lara a Gemma. "Non lo so, non sapevo che dovesse esserci un ragazzo nuovo nella nostra classe". Sofia continuò a guardarlo e le parve che fosse un po' annoiato. Gemma andò verso il ragazzo nuovo e si presentò. Lui cortesemente la salutò e si presentò. "Mi chiamo Juri"- disse con un tono leggermente basso. Juri...che nome bizzarro pensò Sofia, ma il ragazzo sembrava portare in sé un mistero che andava svelato. Sofia continuò a guardarlo, poi inviò un messaggio a Leila: "Dove sei? C'è un ragazzo nuovo!" Dopo Gemma seguirono Lara e altre ragazze. Quasi solo ragazze si presentarono al nuovo arrivato. Juri aveva occhi di un castano intenso, nascosti un po’ da un ciuffo ribelle. Ad un certo punto notò che Sofia lo stava guardando e le sorrise. Sofia ricambiò, sorpresa dall'interesse di lui. Lo salutò con la mano, rammentando un secondo dopo di quanto fosse stato stupido, invece di alzarsi come hanno fatto gli altri e presentarsi di persona. Lui sembrò un po' divertito, ma fece un sorriso educato e ricambiò il saluto con la mano.
Mentre Sofia si sentiva un po’ a disagio da quella presentazione a distanza, Leila entrò in aula, cercando Sofia. Andò da lei e si sedette. "Finalmente, ma che fine hai fatto?" "Mio fratello, non voleva andare a scuola." "Hai letto il messaggio?" "Si, chi è?". Leila seguì lo sguardo di Sofia. Leila fece per prendere dei libri e sembrava particolarmente presa dal nuovo arrivato. "Come si chiama?" "Juri.". Leila poi notò che quasi tutte le ragazze cercavano di aspettare il loro turno per guardarlo un po’, scambiandosi dei bisbigli con la vicina. "Direi che ha generato un po' di scompiglio. Chissà se saranno in grado di andare con lui al galà d'autunno.". Leila sembrava già avere l'aria di chi aveva vinto un trofeo. A Leila piacevano le novità e possibili conquiste da ottenere. Forse Sofia desiderava che fosse lei la regina, aveva tutte le carte in regola: ambiziosa e anche un po' temeraria, quando cercava di ottenere ciò che desiderava. Il galà d'autunno era una solita ed elegante ricorrenza nel liceo Merisi. Era un modo per farsi conoscere da alcune persone importanti, a capo di università prestigiose e di riviste importanti della città. La ricorrenza annuale era più rivolta a quelli degli ultimi anni, ma era sempre un modo per farsi notare. Così Sofia e Leila non persero di vista questa occasione. Ma, al galà d’autunno non ci si presentava da sole, ma accompagnate da un ragazzo. Leila ancora non era riuscita a chiedere a Juri di accompagnarla e mancavano ormai poche settimane al giorno più importante dell’anno per gli studenti del liceo Merisi. Rosa, insieme alle sue amiche erano le responsabili dei preparativi e di solito chiedevano alle ragazze dei primi anni di aiutarle. Leila credette che potesse essere un modo per far parte del loro gruppo ma Sofia non ambiva alla sua amicizia. "Credo proprio che fareste una bella coppia insieme."- disse Sofia a Leila. "Lo credo anch'io, ma non pensare che non ci verrai anche tu al galà. Dobbiamo assolutamente trovare qualcuno per te.". Sofia annuì e le sorrise, poi entrò il professore in aula. A lezione finita, Sofia sistemò il libro di algebra nella sua borsa per prendere quello di storia, quando si accorse che l'album di foto non c'era più. Non ci poteva credere, la cosa che più univa lei con Anna e Leila l'aveva lasciato nella panchina al parco. Doveva recuperarlo al più presto. Disse a Leila che doveva andare subito al parco, e le disse di coprirla con il professore dicendogli che era andata al bagno e si stava sentendo poco bene. Sofia cercò di arginare chi si trovava nei corridoi e sapeva che c'era un'altra uscita dalla scuola, vicino la palestra. Riuscì ad uscire dalla scuola dall'altra parte, e poi nascondendosi fra gli alberi attraversò la strada e andò subito verso il parco. Arrivò alla panchina e fortunatamente l'album era ancora lì. "Mio dio, come ho fatto ad essere così distratta". Non c’erano segni di danneggiamento per fortuna,, eccetto un biglietto che le era caduto sulla mano da una pagina. Sofia lo prese e lo lesse: "Dovresti stare più attenta a ciò che ti dimentichi, non solo gli album.". Sofia non sapeva se c'era un accenno di ironia o di dissenso. Lo strappò e se ne andò dal parco per tornare subito in classe.
Tutto sommato, il primo giorno non era andato così male come si aspettava, pensò mentre stava tornando a casa con Leila.
Leila le aveva detto di vedersi nel pomeriggio da CiakCoffee perché Rosa doveva dire delle novità importanti riguardo il galá d’autunno.
Adesso il cielo prometteva bene e l’umidità del primo mattino se n’era andata, così come la nebbia. Quel giorno era anche il compleanno di sua sorella minore, Jessica, e sperava di potersene dimenticare. Ma era quasi impossibile perché ogni anno i suoi cercavano di prometterle tutto ciò che desiderava per una festa sempre impeccabile. Anzi, la sua festa di compleanno era una delle ricorrenze a cui i suoi amici così come anche i loro parenti aspettavano nel corso dell'anno, per via della sua importanza, a partire per quello che avrebbe indossato, le decorazioni. Tutto era sempre organizzato in modo perfetto. Doveva compiere sedici anni, ma ogni volta sembrava che ne dovesse compiere diciotto.
Allora Sofia, avrebbe preferito, anche se non le importava tanto quanto Leila del galá d’autunno, di sentire ciò che doveva comunicare Rosa.
Spesso pensava ancora al volto di Juri. Chissà se si è trasferito da poco in città. Ambrosia era una cittadina in cui bene o male conoscevi quasi tutti, perlomeno chi si trovava nelle zone più centrali. Eppure sembrava come se lo avesse già visto da qualche parte.
A un certo punto notò che stavano percorrendo una via che Sofia non era solita fare quando doveva tornare a casa dopo scuola. Via delle Torri era sempre stata un po' tetra e cupa, perché era quasi completamente disabitata, c'era solo qualche negozio di oggetti antichi che Sofia riuscì a scorgere. Non si sapeva con certezza se qualcuno abitasse lì, anche se qualcuno sembrava camminare con una calma raggelante.
A volte però ci si passava perché si collegava a una delle vie principali, e si poteva arrivare prima nella zona residenziale della città.
"Perché abbiamo preso questa strada, circolano storie di questa via che fanno rabbrividire."
"Sofia, bisogna cercare di cambiare punti di vista, poi non è la prima volta che ci passiamo. Luoghi troppo rassicuranti non mi faranno avere la giusta motivazione di invitare Juri al galá d'autunno."
"Okay, ma alziamo il passo."
"Ma dai, che vuoi che succeda?". Mentre Sofia prendeva la mano di Leila intimandola di alzare il passo, si sentii uno strano rumore provenire dal secondo piano di un palazzo un po' mal ridotto. Sembrava come se fosse caduto qualcosa. Sofia e Leila si guardarono.
"Cosa è stato?"-disse agitata Sofia.
"Sarà stato un gatto randagio. Qui poi c'è molto silenzio."
"Andiamocene subito Leila, non mi piace questo posto."
"Va bene, tanto un giorno ti convincerò ad entrare in quel palazzo."
"Sì, un giorno, ma non questo.". Le ragazze presero un passo svelto e mentre stavano per girare e allontanarsi da Via delle Torri, qualcuno dietro un negozio di farmacia abbandonato sembrava osservarle.
Il pomeriggio quando Sofia raggiunse Leila da CiakCoffee, i tavoli erano quasi tutti occupati soprattutto dagli studenti del Merisi. Leila aveva preso un tavolo vicino al palchetto e aveva già ordinato.
“Ah che bello sei arrivata, ho preso dei tacos.”
“Mh, li adoro.”. Sofia si sedette e ne prese uno, mentre fece un rapido quadro della situazione. La maggior parte di chi si trovava nel locale erano ragazze e quei pochi ragazzi seduti con la loro compagna facevano esplicitamente notare il loro disinteresse, sia per quel momento che per l’evento tanto atteso dell’anno.
“Ma quello non è Juri?”- accennò Sofia. Bastava la metà del suono del suo nome che Leila si girò di scatto e vide Juri in fondo alla sala che stava chiacchierando con dei suoi amici. Sofia non vedeva Leila così attenta a qualcosa, in questo caso a qualcuno da tanto tempo, forse da quando il supplente di storia se ne era andato e le aveva fatto amare Il regno di Enrico IV.
“Oh mio dio, chi sono i suoi amici, non ho mai visto neanche loro”. I suoi amici non sembravano come lui, anzi sembravano essere più presenti nei luoghi e con le persone. Ma Sofia pensò che è normale per una persona che aveva da poco cambiato scuola. In quell’istante Sofia fece un pensiero strano: “forse vorrei anch’io stare con lui nell’ombra di ogni cosa”. Poi sentì in lontananza la voce di Leila che la stava chiamando e poi ripiombò nella realtà come se stesse quasi in dormiveglia.
“Stai bene? Sembravi ipnotizzata.”.
“Sì scusami, stavo solo pensando a mia sorella. Non le ho fatto ancora un regalo”- incalzò subito Sofia.
“Vedrai, troveremo qualcosa, tanto le regalano sempre tutto quello che vuole”.
Poi iniziò ad esserci un urlo di alcune amiche di Rosa e la sala iniziò ad applaudire al suo arrivo.
“Ciao a tutti, grazie a tutti di essere qui. Volevo ricordarvi del tanto atteso evento dell’anno del Liceo Merisi. La nostra preside vuole sempre che facciamo bella figura di fronte a Rettori delle Università e ai Direttori dei giornali, come Written Cloud.”
Il galà d'autunno era una solita ed elegante ricorrenza nel liceo Michelangelo Merisi. Era un modo per farsi conoscere da alcune persone importanti, a capo di università prestigiose e di riviste importanti della città. La ricorrenza annuale era più rivolta a quelli degli ultimi anni, ma era sempre un modo per farsi notare. Al galà d’autunno non ci si presentava da sole, ma accompagnate da un ragazzo.
Rosa era una delle responsabili dei preparativi, e di solito chiedevano alle ragazze dei primi anni di aiutarle. Leila credette che potesse essere un modo per far parte del loro gruppo.
“Quest’anno però ci sarà una particolare attenzione per le tradizioni e le buone maniere. In primis bisogna assolutamente far parte del ballo all’inizio della cerimonia. Ovviamente ci saranno degli incontri per imparare il ballo tradizionale della nostra città, il cosiddetto “ballo della rondine”.”
Tutti erano attenti ad ogni parola che diceva Rosa.
“Detto questo, nei giorni seguenti ci saranno altre indicazioni. Intanto Lara e Gemma passeranno da ognuno di voi per lasciarvi i giorni e gli orari delle prove del ballo e prenderanno così anche i nominativi per chi vuole partecipare per presentarsi alla giuria. Viva il galá d’autunno!”. A quelle ultime parole la sala ritornò nel caos iniziale.
Leila non sembrava molto felice di quelle notizie.
“Cos’hai?”- le chiese Sofia.
“Niente. Se c’è un ballo non penso che i ragazzi siano molto propensi a volerlo imparare. E in questo modo sapremmo subito se Juri voglia partecipare o no.”.
“Ma dai non essere così negativa. Il galá è fra più di un mese.”.
“Hai ragione, non bisogna disperarsi così in fretta”- disse risoluta prendendo un tacos.
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dilebe06 · 3 years ago
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Sungkyunkwan Scandal
“ La conoscenza è potere.”
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Questo drama faceva parte delle serie tv che mi ero promessa di vedere prima della fine di quest’anno. Più del cast, della trama o di qualsiasi altra motivazione, il motivo della mia visione è da ricercare nella promessa fatta a me stessa.
Questo non implica che sia stata una brutta visione o che mi penta di averlo visionato...ma spiega perché io lo abbia finito, nonostante la serie abbia pure rischiato ad una certa il drop. 
Sungblabla Scandal - nome inventato per facilitarne l’uso - mi è parso un drama a metà tra Hwarang ma fatta meglio  e Coffee Prince meglio quest’ultimo: Ci sono degli studenti che rappresentano il futuro del Paese, divisi per motivi politici ed obbiettivi. C’è il desiderio di creare un Joseon più giusto ed equo e c’è una ragazza che si finge un ragazzo per entrare in questa scuola. 
Gli ingredienti ci sono tutti. Ed in effetti la serie parte bene: leggera, divertente, interessante. Mischia bene la politica - degli adulti e dei ragazzi - con dinamiche tipicamente commediali e giovanili. 
Ci vengono presentati il due lead: Park Min Young che qui interpreta Kim Yoon Hee non è la mia attrice preferita e mi è rimasta piuttosto neutrale per tutta la serie, mentre il suo personaggio, inizialmente, è quantomeno interessante: attraverso di lei ed il suo desiderio di conoscenza, viene presentato il tema delle donne, viste come inferiori ad a cui è vietato lo studio. Yoon Hee riesce ad entrare in questa prestigiosa università, cogliendo al volo un’opportunità più unica che rara. Opportunità che però, nel caso venisse scoperto il sesso della ragazza, diventerebbe una condanna di morte. Di certo è apprezzabile il coraggio e la volontà di questo personaggio.
Di contro Park Yoo Chun, con il suo Lee Sun Joon, paga a parer mio, il prezzo di dover interpretare “un palo della luce”. La sua espressività e capacità di coinvolgermi nella sua recitazione è stata pari a quella di un pesce nel banco frigo. Non trovo che sia colpa sua, perché Sun Joon è un personaggio rigido, fisso, quasi marmoreo. Quando parla, ha quasi sempre la stessa cadenza, che stia citando Confucio o spezzando il cuore della sua fidanzata/fangirl. 
Attorno ai due lead, girano poi i miei veri protagonisti di questa storia: Goo Yong Ha (Song Joong Ki) e Moon Jae Shin (Yoo Ah In), rispettivamente Big Boss da Descendants Of The Sun e Han Se Joo di Chicago Typewriter. due graditissimi ritorni 
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Yong Ha è praticamente lo studente più sveglio della scuola, ed ho adorato la sua lealtà a Jae Shin. Ma sopratutto, ho amato la sua intelligenza: se non ci fosse stato lui dentro questa serie, la trama forse, non sarebbe mai andata avanti. Ed anche Joong Ki riesce a dare carattere al suo personaggio, strutturandolo sì come un ragazzo all’apparenza superficiale ma affidabile e dannatamente sveglio. E poi mi ha fatto più volte sbudellare dalle risate.
Jae Shin invece, a prima vista pare un barbone mentecatto. Figo per l’amor di Dio, ma non gli daresti due euro. E invece è il figlio del Ministro della Giustizia.  Il nostro barbone di fiducia è in realtà lo tsundere del gruppo - motivo del mio immenso amore per lui - con una storyline decisamente interessante e che Ah In s’impegna fortemente a portare in scena. Tra occhietti acquosi, voce bassa e tremante e quell’ atteggiamento malinconico, non esito nel premiarlo come l’attore migliore di questa serie. 
Ovviamente, questi due hanno tirato fuori da me il mio lato BL: trovate qualcuno che vi guardi come Yong Ha guarda Jae Shin. ❤️
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Comunque la serie procede bene fino a metà, tra lezioni di Mencio, sotterfugi per nascondere la vera identità della lead, il presidente degli studenti che non ha nulla di meglio da fare che tentare di buttare fuori dalla scuola la protagonista...insomma il solito.
Apro parentesi però sulla gara di tiro con l’arco, lamentandomi per l’ingiustizia della vittoria della lead: ovviamente in una gara dove gli avversari tirano l’arco da quando sono in fasce praticamente, non solo Yoon Hee riesce a fare bene...ma vince pure. La magia della sceneggiatura madò.😂
Ma poi arriviamo a metà drama e arriva la noia. Perché Sun Joon si fidanza con una e ovviamente la lead, versione uomo, va subito in angst. Non contenti, anche il lead affronta momenti difficili, poiché fidanzato con una che non ama mentre il suo cuore, batte per la lead. Che siccome lui crede sia un ragazzo, lo porta a pensare di essere gay. E se già questi due non avessero buttato abbastanza episodi a tormentarsi...ci si aggiunge anche Jae Shin che innamorato della lead, e sapendola una ragazza, soffre nel vederla soffrire per il lead. che al mercato mio padre comprò
Ora, io non sono contro i “piccoli problemi di cuore”. Ma questo dramma a quattro - dove si aggiunge anche la fidanzata di Sun Joon che lo ama non ricambiata - diventa pesante... quando passi quasi 6/7 episodi solo di questo. Che poi, se volessi essere cattiva, potrei aggiungere anche la cortigiana Cho Sun, innamorata della lead senza sapere che è una donna e il Presidente degli studenti innamorato a sua volta di Cho Sun. 
Cioè...più di 6 episodi di angst e batticuore non me lo merito.
Se almeno tutta questa angoscia fosse stata spezzata con questioni politiche, intrighi, complotti...o altrimenti con cose più leggere e divertenti. Giusto per ammorbidire il tutto. 
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E poi arriviamo al finale. 
Avevo letto che per alcuni esso era risultato frettoloso e non curato. E devo dare ragione a chi mette in luce ciò: per tutta la serie ci viene detto che se la lead fosse stata scoperta, sarebbe stata uccisa. Ovvio quindi che la tensione ed il climax fossero tutto su questo frangente. Una parte di me ovviamente sapeva già che la lead sarebbe stata sgamata e che mai e poi mai sarebbe stata uccisa. Avrebbero trovato un modo, una scappatoia per tenerla in vita. D’altronde SungBlaBla è una commedia e per questo la credibilità può non essere contemplata.
Ecco quindi che non solo Yoon Hee viene perdonata dal Re per aver mentito sul suo sesso, ma le viene dato anche un ruolo come docente all’interno della scuola. 
E se da una parta comprendo il perdono del Re in virtù del ruolo della lead nel ritrovamento di ciò che il Re voleva, quello che travalica il concetto di credibilità per rasentare la favoletta, è il nuovo lavoro. 
Siamo passati da una società che non ammette che le donne possano studiare, ad una, dove una donna è insegnante. Ce li vedo i ministri e uomini di Joseon a mandare i propri figli a scuola da una donna, dopo che la serie ci ha rotto le balls per episodi ed episodi su quanto esse debbano stare lontano dai libri. 
Io comprendo l’intento della serie, ma realizzata in questo modo perde tutto l’impatto serio che questa questione aveva, per indirizzarsi verso il lieto fine classico di un film Disney. E questo non posso perdonarglielo.
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Voto: 7,5
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