#mia riflessione
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Progetti di medio termine:
A 20 anni: mantenermi gli studi
A 25 anni: mantenermi da solo
A 40 anni: mantenermi in forma
A 50 anni: mantenermi in vita
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Sentirsi in bilico
Ci sentiamo spesso un po’ in bilico, molte volte ci diciamo “non so cosa scegliere, cosa mettere, cosa fare in una determinata situazione, come rispondere, se è giusto o sbagliato” e così via. Ci facciamo mille paranoie, mille “e se”, perché a volte temiamo un giudizio, un non sentirci capiti. A volte sembra tutto più grande di noi e cadiamo in quel bilico che ci fa sentire instabili e insicuri, nonostante noi i piedi a terra ce li abbiamo sempre anche in quei momenti in cui ci sembra di vivere un vortice di eventi e di situazioni.
#Tumblr#mare#frasi#frasi tumblr#pensieri#riflessioni#frasi riflessive#riflessione personale#importanza#crescita interiore#foto mia
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Capisci quanto vali per qualcuno,
quando lo esservi in silenzio...
Lasciandolo libero...
Può fare male ciò che vedi? Certo... potrebbe.
Dipende dal valore che TU gli hai sempre dato.
emme 🌷
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Ci sono parole che ti sfiorano forse nel momento giusto..hanno la capacità di cambiarti la vita.
E se il silenzio lo sfuggivo ora mi ci cullo, mi cerco spesso nella solitudine che un tempo temevo e dinanzi lo specchio finalmente sorrido..
Conquistata la più piacevole armonia con me stessa, lascio a certe persone la fatica di essere quelle che non sono
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A mia madre di Erri De Luca: un viaggio poetico tra nascita, memoria e perdita. Recensione di Alessandria today
Un'intensa dichiarazione d’amore e di assenza, tra parole non dette e promesse da mantenere
Un’intensa dichiarazione d’amore e di assenza, tra parole non dette e promesse da mantenere Erri De Luca, con il suo stile lirico e intimista, ci regala in A mia madre una poesia densa di immagini potenti e di emozioni profonde. Un componimento che non si limita a essere un omaggio materno, ma diventa una riflessione sulla filiazione, sull’identità, sulla distanza affettiva e sulla promessa di…
#A mia madre#Alessandria today#amore e rimpianto#analisi letteraria#Emozioni in poesia#Erri De Luca#Erri De Luca analisi#Google News#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#legame madre-figlio#letteratura italiana moderna#linguaggio poetico.#lirica italiana contemporanea#opere di Erri De Luca#Pier Carlo Lava#poesia d’autore#poesia di riflessione#poesia e lutto#poesia e memoria#poesia emozionale#poesia evocativa#poesia italiana#poesia simbolica#poesia sulla crescita#poesia sulla famiglia#poesia sulla maternità#poesia sulla nostalgia#poesia sulla perdita#poesia sulla presenza e assenza
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#combattuta su cosa scrivere nei ringraziamenti della tesi perché sono arrivata a un compromesso tra il melenso e l'asettico su tutto tranne#la dedica alla mia famiglia. vorrei scrivere che è anche perché comunque è grazie a la storia della mia famiglia se passo molto tempo a#riflettere sulla situazione italiano e dialetti però non so come dirlo. cioè io pensavo.#alla mia famiglia. per la ricchezza linguistica che mi ha trasmesso. e ai miei studenti. per me costante fonte di riflessione#però per ora ho accorpato le due parti e non ho scritto la cosa della ricchezza perché mi pare too much però è anche vero. però mi sembra#star esagerando perché boh qua mi sto a far pare inutili per non pensare al ricevimento online tra mezzora che mi sta uccidendo perché sapr#saprò il responso sulla tesa dalla relatrice e saprò se sta settimana dovrò ammazzarmi a fare 3mila robe o se sono arrivata e magari sistem#sistemare qualcosa e finalmente consegnare#boh comunque pietà di me sono cresciuta in una famiglia in cui l'affetto non si esprime a parole neanche sotto tortura
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Il blog chiude
Dopo quasi di 9 anni, ho deciso di chiudere definitivamente il mio blog. Questo, per me, è stato un vero e proprio porto sicuro per tutte le tempeste della mia vita, lo spazio confortevole in cui ho pianto centinaia di volte, la camera in cui poter chiudermi, lasciando fuori le urla e il rumore e tutte le paure. Per anni.
Nell’ultimo periodo, ovvero gli ultimi 2 anni, tuttavia, ho sentito che questa parte della mia vita si è conclusa. Non trovo più conforto nell’aprire il mio cuore su questo social. E la scrittura é diventata per me fonte di tremendo dolore. E intima riflessione. Non mi sento più libera di mettere su carta (o su schermo) i miei pensieri perché spesso mi spaventano, spesso non vorrei leggerli, spesso mi riempiono lo sguardo di lacrime e mi portano a cancellare ogni parola con dita tremanti.
Mi mancano terribilmente le emozioni che provavo quando ero un’adolescente innamorata, incasinata e incredibilmente drammatica, piena di sogni e di speranze ancora più grandi. In questi anni sono successe cose che hanno in parte spento la mia luce. É capitato spesso di sentirmi talmente sfinita e spaventata che davvero non c’era nulla, nemmeno i miei preziosi libri, che potesse darmi un qualche tipo di conforto.
La cosa che più mi distrugge è il tempo che ho ridotto sempre di più alla scrittura. Non avevo mai le forze. La motivazione era troppo fragile. Le mie storie, che per alcuni erano tutte uguali, sull’importanza di continuare a cercare la luce nonostante il buio, il calore nonostante anni di gelo, mi hanno in parte abbandonato. Sono morte con la ragazza che desiderava disperatamente di essere salvata dall’amore di qualcuno. La ragazza che avrebbe dato qualsiasi cosa pur di ricevere affetto. Che voleva solo qualcuno che, guardandola dritto nei suoi occhioni tristi, gli avrebbe promesso che si sarebbe preso cura di lei, e che sarebbe rimasto.
Ora quella ragazza si è rassegnata all’evidenza che il principe azzurro esiste solo nei cartoni della Disney e nei libri di Chloe Walsh. Nella vita reale deve salvarsi da sola. E questa cosa, emotivamente, la distrugge.
Ringrazio di cuore tutti coloro che nel corso degli anni hanno avuto il tempo e la voglia di leggere i miei scritti, lasciandomi messaggi e commenti di apprezzamento. Quelle cose mi facevano sorridere per intere settimane, diventavano i miei sfondi del cellulare, mi facevano sentire quello che ho sempre cercato per tutta la vita; importante. Non credo potrete mai capire quanto mi abbiano salvato, in certi momenti.
Spero che questa fase della mia vita possa rendermi una persona migliore. La parte più vera e pura di me continua a sperare che un giorno vedrà pubblicato il suo libro nella vetrina di una libreria. E che potrà finalmente sorridere a se stessa e dire “ce l’ho fatta”.
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Ho sempre avuto questo problema di pensare troppo. Ogni mia azione è seguita inevitabilmente da un ragionamento minuzioso e approfondito sulle sue conseguenze. Questo atteggiamento di riflessione continua può sembrare utile, ma arriva il momento in cui ogni pensiero, dal più banale al più profondo, ha bisogno di una spiegazione chiara. Mi sento spesso in gabbia, frenato dalla mia stessa mente. La sensazione è di enorme frustrazione. Nonostante il tempo passi inesorabile, devo ancora imparare a gestire questo flusso di pensieri, il quale spesso mi salva da me stesso ma altrettanto spesso prende il sopravvento.
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Trovo tanto splendido quanto paradossale il fatto che la massima libertà di espressione sia raggiungibile solamente attraverso un elemento di comunicazione (un linguaggio, per esempio), posto tra chi si esprime e chi l'espressione riceve, che sia perfettamente condiviso e privo di spazi interpretativi potenzialmente distorsivi.
Cioè la libertà espressiva massima è vassalla del massimo rispetto di regole fissate a priori.
Sempre che la comprensione della suddetta espressione sia tra gli obiettivi che, chi si esprime, persegue; per quanto non so a voi ma a me parrebbe vuota, inutile e sterile una espressione liberissima ma completamente incomprensibile ed incompresa.
#la verità ed altri disastri#riflessione#mia riflessione#comunicazione#espressione#comprensione#libertà
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NON SI TRATTA DI RICORDARE MA DI VEDERE
Chi mi conosce sa che non amo particolarmente affrontare argomenti di natura politica generale, a meno che non mi sembrino meritevoli di riflessione, però ultimamente per ciò che mi riguarda la misura è colma.
Può darsi che ne pagherò le conseguenze in una misura che può variare tantissimo in base a quanto tiri il culo a certe persone, però sono stanco... stanco di assistere all'inania di questa pusillanime classe politica, al perbenismo timoroso e ipocrita di chi dovrebbe prendere una decisione netta, sull'espressione chiara della quale, oggettivamente, per una volta tanto non mi sento di dire 'dipende' o lanciarmi in elucubrazione etologico-sociologiche.
A GAZA STANNO PERPETRANDO UNA STRAGE DI CIVILI
e questa mattina non mi sono affatto sentito un estremista terrorista ad appendere questo striscione malamente dipinto a mano sopra il cancello di casa mia
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Mi si potrà dire che è inutile, che è da esibizionisti, attaccabrighe e che è rischioso (nella scala da 'fottesega a chiunque' a 'irruzione della digos' io credo che la lancetta nemmeno si muoverà)...
Uno sputo nell'oceano, insomma.
Ma - vedete - io in questo momento ho l'amaro in bocca e me ne devo liberare, sennò mi avveleno il cuore. E se qualcuno da qualche parte, vedendo questo striscione anche solo in foto, dovesse sentirsi per un attimo meno solo, allora non sarà stato un gesto inutile.
Grazie @surfer-osa che come al solito riesci a rendere la mia rabbia un po' meno sterile <3
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Qualche mese fa avrei voluto fare un post con la foto della mia ciste in testa che in un anno era diventata abbastanza evidente accompagnata da una riflessione sull'estetica e sulla salute.
In soldoni avrei detto: non mi fa male, è solo esteticamente (parecchio) brutta, è giusto toglierla soprattutto per questo?
Alla fine è successo che sono tornata in Italia a farmela visitare e questa ciste era sul punto di scoppiare e farmi andare al pronto soccorso.
Quindi ora la riflessione sarà su quanto procrastinare non faccia bene alla salute e che se si ha qualcosa di esteticamente brutto, questa potrebbe non essere legato soltanto alla questione estetica e che andrebbe approfondito prima di deciderlo da soli.
#in tutto questo parte dei miei ricciolini sono stati barbaramente rasati per via di questa operazione#devo dire che se la mia migliore amica non si fosse messa nelle orecchie forse avrei procrastinato pure di più#salute#ciste dermoide#Natale 2024
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piccola riflessione personale post adrenalina manco mi fossi fatta di cocaina, in attesa che lo xanax mi annienti. Olly non è un cattivo ragazzo diciamo che da quando aveva 16 anni che faceva parte della gang dell'underground genovese (quella da cui viene pure Alfa per capirci) è cresciuto tanto e le sue produzioni sono diventate più bella da quando ha iniziato a collaborare con Yanomi. È un po' il tananai della situazione, passato dal 26esimo posto del 2023 al primo del 2025. nel complesso questo festival è stato moooolto lento, difficile, facilmente dimenticabile, se non fosse stato per un Lucio Corsi, che quando a dicembre Conti l'ha annunciato come partecipante tutti mi hanno domandato "ma chi minchia è questo?". Lucio è nella scene indipendente da tanto tempo, è sempre stato un patatino e l'ho conosciuto per caso ascoltando radio zeta alla tv che quel giorno d'estate del 2020, quando ero depressa, triste, con la testa spaccata a metà e non facevo altro che piangere, lui era là, alla tele, vestito di bianco con anche la faccia bianca che suonava un pianoforte bianco in una stanza bianca. Lucio ci siamo intravisti una volta, ma sei parte del mio cuore per esserci stato in quel momento in cui ero distrutta e per esserci ancora adesso, adesso che ti conoscono tutti. Sei quanto di più bello, assieme a Brunori, che io ricorderò di questo Festival con il tuo duetto con topo gigio che mi ha ricordato tanto la mia nonna ♥️
tu sei il mattino, una porta su marte e come mi hai detto quel giorno del 2020 guardandoti alla tele: da quel giorno nei palazzi di trieste, vive gente convinta che il vento no, non era un freno ma una spinta ❤️🩹
bravo Olly, bravo Lucio, bravo Dario. Non siete stati scontati e sarete i miei 3 buoni motivi per ricordare anche quest'anno ♥️
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La normalità non è mai esistita ❥
La parola 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀ è spesso utilizzata per descrivere ciò che è considerato "comune" o "accettabile" dalla maggioranza della società. Tuttavia, è importante capire che 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 e che non esiste una 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ universale quando si tratta di comportamenti umani.
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È una mia riflessione, perché vedo spesso utilizzata la parola "normale" in più ambiti.
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La moralità è una brutta bestia da estirpare: anche una persona molto colta più essere bigotta.
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Quel limite, a cui ti riferisci, di cui stiamo parlando, lo stabilisce la moralità: è un difetto imparato, non naturale.
#𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀#parola#descrivere#comune#accettabile#maggioranza#società#maggioranza della società#𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚#universale#comportamenti#umani#comportamenti umani#riflessione#ambiti#limiti#moralit#difetto#naturale#imparare#La normalità non è mai esistita ❥
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Sarà dovuto all'età forse. Oppure alla stanchezza, non saprei. Ma sono arrivata ad un punto della mia vita in cui io lascio.
Lascio fare.
Lascio dire.
Non discuto più per tentare di farmi comprendere o di far comprendere i miei sentimenti e le mie emozioni, le mie paure o le mie sensazioni. Lascio ad ognuno la propria convinzione, di essere nel giusto, di essere capace di prendermi in giro senza che io mi accorga di nulla, di poter fare come gli pare, di prendere usare e poi gettare in un angolo fino a quando non serve nuovamente, Io lascio fare, Io lascio dire.
Ma soprattutto ho imparato a lasciar andare. Non usare parola non significa non vedere e non sentire.
Il silenzio è spesso segno di riflessione, di valutazione, e di decisione.
dal web
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"La mia prospettiva del mondo e di te" di Luna M.: Una riflessione sulla salute mentale e la ricerca di sé
Un viaggio interiore tra fragilità e guarigione, nella battaglia contro lo stigma della salute mentale
Un viaggio interiore tra fragilità e guarigione, nella battaglia contro lo stigma della salute mentale. Il libro “La mia prospettiva del mondo e di te”, scritto da Luna M. e pubblicato nella collana “Gli Emersi – Narrativa” di Aletti Editore, è un’opera intensa che racconta una storia di fragilità psicologica e di rinascita personale. L’autrice, originaria di Roma e di professione educatrice,…
#Aletti editore collana narrativa#amore e ossessione#consapevolezza e rinascita#crescita attraverso il dolore#Crescita Personale#disturbi dell&039;umore#disturbi emotivi#disturbi psicologici#educatrice Luna M.#guarigione attraverso la scrittura#guarigione personale#guarigione psicologica#La mia prospettiva del mondo e di te#letteratura sulla salute mentale#libri sulla resilienza#libro di auto-aiuto#libro sulla consapevolezza#libro sulla salute mentale#lotta contro lo stigma#Lotta interiore#Luna M.#narrativa di Aletti Editore#Riflessione personale#romanzi di crescita personale#Romanzo autobiografico#salute mentale e relazioni#speranza e forza interiore#stigma salute mentale#storia di superamento#storie di guarigione mentale
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Non conosco la tua età, dalle foto si intuisce che sei molto giovane. Mi sconcerta e disgusta che molti dei like vengono da uomini maturi sopra i 40. Immagino che non si limitino a mettere solo like ma molti tenteranno anche approcci diretti... è davvero triste. Niente da dire a te ma era una mia personale riflessione su questo fenomeno che vedo un po' ovunque qui su Tumblr.
ciao anon! se posso essere sincera, statisticamente mi sono sempre sentita rispettata più dagli uomini di un'età avanzata a confronto di quella dei miei coetanei, che proprio da quest'ultimi. - in generale, nella vita. - che qualcuno possa aver celato malizia dietro la propria cordialità poco cambia, i ventenni l'hanno dimostrata in modo sfrontato senza neppure lo sforzo di nasconderla o di proporla in modo più delicato. io personalmente sono poco amante di certi limiti purché esista il buon senso. non ho quattordici anni, ne ho venticinque, può rientrare nel buon senso che mi si lasci valutare quanto adeguata sia la presenza di qualcuno, in ogni suo aspetto. e la mia valutazione non è dettata mai da caratteristiche incontrollabili, come l'età, l'aspetto fisico, lo status sociale o qualsiasi altra condizione che non è una propria scelta. le persone, uomini e donne, con o senza malizia, scelgono come e quanto rispettarmi e io considero unicamente questo. - per rispondere più nello specifico, invece, non è detto che un like o una chiacchiera privata voglia insinuare per forza un interesse malizioso.
ti ringrazio per questo spunto di riflessione e per aver prestato così tanta attenzione, è molto carino! grazie :))<3
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