#memoria e manipolazione
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"Inganno Fatale: Dove tutto ha inizio" di P. J. Mann: Un viaggio psicologico tra bugie e verità. Recensione di Alessandria today
Il primo capitolo di una trilogia avvincente che esplora i confini tra realtà, manipolazione e colpa.
Il primo capitolo di una trilogia avvincente che esplora i confini tra realtà, manipolazione e colpa. Trama: tra menzogne e omicidio Ethan è un bugiardo compulsivo. Per tutta la vita ha costruito un muro di menzogne che lo ha isolato da tutti, persino dalle persone a lui più care. Nel tentativo di cambiare, si affida al dottor Wright e accetta di sottoporsi a una terapia sperimentale, partendo…
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Manipolazione e Paura
Mi pesava delegare qualcuno. Volevo che le cose andassero come io me le ero prefissate. Con un uomo, o quando ho imparato un lavoro, che ho considerato “io” corretto nell’andamento e nella struttura. Successivamente ero io a gestire un’attività. Le persone che lavoravano con me e i miei collaboratori dovevano imparare da me le regole, il mestiere, come anche semplicemente apparecchiare una…
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Un tema che mi sta a cuore il narcisismo, e che non auguro a nessuno di incontrare mai nella vita uomo o donna che sia: gli insospettabili camaleonti.
Ecco cosa fanno.
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1. Incolpare Gli Altri:
- Il narcisista sposterà la colpa su di te o su altri, sostenendo che le sue azioni offensive sono state una risposta al tuo comportamento.
2. Esagerando La Loro Sofferenza:
Esagereranno la propria sofferenza, facendo sembrare quelli che sono stati offesi o feriti di più.
3. Fingere l'innocenza:
- Il narcisista agirà in modo completamente innocente e confuso, fingendo di non capire il motivo per cui sei sconvolto/a e accusandoti di reagire in modo eccessivo.
4. Manipolazione delle emozioni:
Useranno la manipolazione emotiva, come piangere o mettere il broncio, per evocare la simpatia degli altri, ritraendo se stessi come la parte fraintesa e maltrattata.
5. GASLIGHTING:
- Il narcisista utilizzerà il gaslighting, negando le sue azioni e distorcendo i fatti per farti dubitare della tua percezione e memoria della situazione, facendoti chiedere se sei tu quello sbagliata.
Cose che guadagni lasciando il narcisista o la narcisista .
1. Libertà: Fuga dalla manipolazione e dal controllo.
2. Pace della mente: Niente più ansia e tensione costanti.
3. Rispetto di sé: riconquista la tua dignità e la tua autostima.
4. Stabilità emotiva: liberati dalle montagne russe emotive.
5. Relazioni autentiche: costruisci connessioni genuine basate sul rispetto reciproco.
6. Crescita personale: concentrarsi sulla scoperta di sé e sul miglioramento.
7. Sicurezza: Proteggiti dai danni emotivi e talvolta fisici.
8. Amore per se stessi: riconnettiti e dai la priorità ai tuoi bisogni e desideri.
9. Energia: Recupera l'energia una volta drenata da interazioni tossiche.
10. Felicità: crea una vita piena di gioia e positività.
11. Confini: Stabilire e mantenere confini sani.
12. Chiarezza: libera la tua mente dalla costante confusione e gaslighting.
13. Opportunità: apriti a nuove possibilità e avventure.
14. Reti di supporto: rafforzare le connessioni con amici e familiari di supporto.
15. Autonomia: Prendi decisioni in base ai tuoi bisogni e valori.
dalla pag fb di Ubaldo Mosca
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Gaslighting: manipolazione violenta sulla tua memoria e percezione
E’ un termine recente ma neanche tanto. L’effetto è un calo della tua autostima, della fiducia in te stessa della fiducia in te. Si concepisce soprattutto attraverso relazioni in cui lui ha il controllo o comunque aspira ad averlo. Non c’è nulla che tu possa mettere in discussione che lui ti risponde: “non ho detto questo… hai capito male come sempre”. O “ti ricordi male come sempre… ti inventi…
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CONFRONTI
- Gente da ogni dove. Un sacco di stranieri. E non solo stranieri. Bizzarri, capito? C'e' un tipo che va in giro con un kilt ed un poncho. -
- Non dovrebbe? - chiese ansiosamente il signor Weasley.
- È come una specie di... non so ... come una specie di raduno - disse il signor Roberts - Hanno l'aria di conoscersi tutti.-
In quel momento, un mago con i pantaloni alla zuava apparve dal nulla vicino al signor Roberts.
- OBLIVION! - disse in tono secco, puntandogli contro la bacchetta. Immediatamente gli occhi del signor Roberts diventarono vacui, le sue sopracciglia si spianarono e uno sguardo di sognante indifferenza cadde sul suo viso. Harry riconobbe gli effetti dell'Incantesimo di Memoria.
( ...) Il mago con i pantaloni alla zuava (...) Sembrava sfinito (...) - Il signor Roberts mi sta dando un sacco di problemi. Ha bisogno di un Incantesimo di Memoria dieci volte al giorno per starsene tranquillo -
(Bagman e il signor Crouch, capitolo 7 di Il calice di fuoco.)
I babbani (persone senza poteri) sono succubi dei maghi. È in corso una colonizzazione vissuta senza dubbi, come normale amministrazione. La manipolazione di noi comuni mortali non e' in discussione, ma lo è che un mago abbia il permesso di farlo oppure no.
Siamo letteralmente trattati come animali.
< Piton aveva gia' puntato la bacchetta contro James: ne scaturi' un lampo di luce, e su una guancia di James comparve un taglio che gli schizzo' la veste di sangue. James ruoto' su se stesso, parti' un secondo lampo di luce e un attimo dopo Piton penzolava per aria all'ingiu', la veste che gli ricadeva sopra la testa mostrando le pallide gambe ossute e un paio di mutande grigiastre.
Un applauso si levo' dalla piccola folla; Sirius, James e Codaliscia si rotolavano dalle risate.
- Mettilo giu'! - grido' Lily. La sua espressione furiosa aveva per un momento ceduto il posto al sorriso.
(...)
- Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa sanguemarcio! - grido' Piton.
Lily trasali'.
- Molto bene. - replico' freddamente. - Vuol dire che in futuro non mi prendero' piu' la briga di aiutarti. E se fossi in te mi laverei le mutande, Pivellus. - >
(Il peggior ricordo di Piton, capitolo 28 di L'Ordine della Fenice).
Assistiamo a veri e propri episodi di bullismo e nonnismo, che pero' non sembrano toccare le ragazze. L'oltraggio, infatti, non e' che uno studente possa essere malmenato o umiliato, ma che lo si faccia alle studentesse.
Piton è stato coinvolto per ben due volte in fatti di questo tipo.
Non ha nessuna importanza che l'insulto sia frutto della concitazione del momento, che sia estorto. James ha ottenuto cio' che voleva. Dimostrare che Piton - brutto, timido e intelligente, nato povero - è inferiore anche moralmente.
Si noti che un'offesa di questo genere non avverra' mai da parte di uno studente della stessa classe sociale di James. Non con le stesse modalita' con cui è venuto da Piton. Sembra naturale per la Rowling immaginare che i poveri si danno al turpiloquio e sono razzisti. Anche se, di fatto, abbiamo visto uno studiato fenomeno di esclusione sociale di Piton da parte di James, il quale povero non e'.
Piu' o meno consapevolmente, l'autrice di Harry Potter descrive una forma di razzismo di classe, facendo in modo che lo status quo non venga mai modificato nella narrazione. Saranno i protagonisti stessi a difenderlo.
E non si puo' dire che lei si nasconda: questo è il mondo che lei vede. Se le piaccia, non lo sappiamo. È vero pero' che un certo fandom vede solo cio' che vuol vedere.
Disse Benjamin Disraeli:
"Due nazioni che non hanno reciproche relazioni e non provano reciproche simpatie. Ciascuna di esse ignora i pensieri e i sentimenti dell’altra, come se vivessero in diverse regioni o abitassero diversi pianeti: i ricchi e i poveri”.
Sybil, 1845.
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Ventotene, ormai solo un vago ricordo.
Lungi dal trasformare il post in un cahier de doleances, inteso lagnanza, l’orizzonte che si profila con il traguardo del rinnovo del parlamento europeo, sembra più una via crucis, con e per le socialdemocrazie in affanno e la sinistra, non solo italiana, in fase catatonica.
Il 2024, sarà - con molte probabilità, il de profundis dell’Europa del manifesto di Ventotene, con gli ultras e i capi bastone della destra “normalizzata”, mi si permetta il termine, “revisionata e dal volto umano”, che faranno scempio dell’idea di Europa unita e democratica.
Le paure, roccaforte del modus operandi delle destre Europee, segneranno il passo e prevarranno sull’idea (ahimè) minoritaria dell’Europa libera, attraverso – invero lo stanno già facendo, strategie di consenso, linguaggi (soprattutto televisione, posto che pochissimi leggono), similitudini, rapporti con l’universo dei valori cristiani.
Le roccaforti che hanno presa sull’elettorato, si badi bene, anche giovanile (causa il bombardamento mediatico della Mediaset generation in Italia), ad eccezione dei giovani che protestano per l’ambiente, ma, in quanto giovani e senza lavoro sono derisi e dileggiati dall’elettorato di destra, poiché ritenuti non produttivi e, marginalizzati perché non attrattivi dal e nel contesto consumistico (non producono reddito), sono le medesime dal tragico ventennio, del quale oggi ne riviviamo una revisione: le teorie complottiste delle forze oscure per attuare una sostituzione etnica in Europa, i valori tradizionali messi in pericolo dalle lotte per l’affermazione dei diritti civili, la centralità della propria “cultura nazionale” che deve avere luogo ed esibirsi in un luogo ancestrale ed eletto, impermeabile a qualsivoglia mescolanza possibile.
Le parole d’ordine sono quindi, chiudersi in se stessi e realizzare la Fortezza Europa contro il nemico invisibile che, viene reso veritiero dalla saggia manipolazione delle paure condivise dell’elettorato.
Se non è vero, è verosimile, recita un adagio.
Viene da chiedersi, cosa accadrà dopo, appena il manifesto di Ventotene sarà un flebile ricordo, relegato a utopia di un ex confinato.
E, inevitabilmente, vengono in mente le fantasie distopiche dei romanzi di K. Burderkin e R. Harris. Immaginazioni che prendono spunto dai progetti del Lebensraum, dello spazio vitale di italica memoria e dal Neue Ordnung.
Perché adesso, non dopo, si deve ribattere, consci che la rassegnazione è la stura a scenari dove le democrazie dal “volto più umano”, saranno solo la messa in scena di democrature in salsa ungherese
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In arrivo un super disco ottico in grado di registrare 1,6 petabit di dati
Un team di ricerca ha messo a punto un rivoluzionario metodo per l'archiviazione dati su un supporto ottico, capace di immagazzinare quantità di informazioni 24 volte superiori rispetto agli hard disk di ultima generazione, con la capacità di conservare 1,6 petabit di dati. Per molti, i termini megabyte, gigabyte e terabyte sono più familiari, quindi per dare un'idea più concreta, considerando una foto in Jpeg che occupi circa 10 MByte, questo disco può contenere ben 20 milioni di immagini. Questo rappresenta un salto significativo rispetto alle prime fotocamere digitali, che salvavano le immagini su schede di memoria con una capacità limitata a poche decine di foto di bassa qualità. Per mettere le cose in prospettiva, un Blu-Ray a doppio strato, il formato di disco ottico di maggior capacità disponibile sul mercato consumer, ha una capacità di 50 GByte, sufficienti per archiviare circa 5.000 foto di dimensioni medie. Cioè solo lo 0,025% di dati che potrebbero essere archiviati sul nuovo disco ottico 3D a scala nanometrica. Per registrare un numero di foto equivalente a quello gestibile da un singolo disco 3D su scala nanometrica sarebbero necessari 4.000 Blu-Ray. Questa tecnologia potrebbe trasformare radicalmente le modalità di archiviazione dei dati a livello globale, riducendo notevolmente lo spazio e l'energia necessari per tale scopo. Ma come funziona? A differenza dei dischi ottici tradizionali come CD, Dvd o Blu-Ray, che memorizzano dati su due dimensioni, il nuovo "disco ottico 3D su nanoscala" sfrutta tre dimensioni. Questo avanzamento è reso possibile da nuove tecniche di manipolazione della luce sulla superficie del disco, dall'uso di un colorante specifico nel film (il substrato su cui vengono registrati i dati) e dalla reazione delle molecole nel film alla luce utilizzata per la lettura dei dati. Gli strati di questo disco all'avanguardia sono distanziati da solo un micrometro (0,0001 centimetri), permettendo di accumulare numerosi strati in uno spessore non maggiore di quello di un Dvd o Blu-Ray. I dati sono scritti e letti su questi strati grazie all'uso di laser estremamente precisi, in un processo che, pur essendo simile, è molto più avanzato rispetto a quello utilizzato per leggere un Blu-Ray su una PlayStation. "Il disco ODS può contenere fino a 1,6 petabit in un'area delle dimensioni di un DVD, registrando dati su 100 strati su entrambi i lati di un singolo disco ultra-sottile", affermano i ricercatori. I dischi ottici sono sicuramente più sicuri rispetto a ai dfischi magnetici o agli SSD. Ultimamente chi lavora con le fotografie si è abituato a fare il basckup sul cloud dei propri originali e delle foto elaborate. Ora forse ci potr�� venire in soccorso un sistema più economico e sicuro. La ricerca è stata pubblicata su "Nature". Read the full article
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Elon Musk e i microchip nel cervello: il futuro della tecnologia e dell'umanità?
Elon Musk è uno degli imprenditori più visionari e controversi del mondo. Con le sue aziende, Tesla, SpaceX e Neuralink, Musk sta cercando di rivoluzionare il settore dei trasporti, dell'esplorazione spaziale e della tecnologia medica. L'ultima idea nella mente dell'uomo d'affari sudafricano sono i microchip nel cervello ma quanto sono realmente realizzabili? Microchip nel cervello: cos'è Neuralink? Neuralink è una startup fondata da Musk nel 2016 con l'obiettivo di sviluppare interfacce cervello-computer (BCI) che permettano agli esseri umani di interagire con i computer direttamente attraverso il pensiero. La tecnologia BCI è ancora agli inizi, ma ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui viviamo e interagiamo con il mondo che ci circonda. Nel 2023, Neuralink ha ottenuto l'autorizzazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per avviare i test clinici sui suoi microchip cerebrali. I primi volontari, persone affette da paralisi, hanno ricevuto l'impianto nel cervello nel giugno 2023. I microchip di Neuralink sono piccoli e sottili, circa delle dimensioni di una moneta. Sono impiantati nel cervello attraverso un foro di pochi millimetri, utilizzando un robot chirurgico di precisione. Il microchip è in grado di registrare i segnali cerebrali e trasmetterli in modalità wireless a un computer. Le preoccupazioni Tuttavia, i microchip cerebrali di Musk sollevano anche una serie di preoccupazioni etiche e morali. Alcuni esperti temono che questa tecnologia possa essere utilizzata per controllare o manipolare le persone. Altri si preoccupano del fatto che i microchip possano essere utilizzati per raccogliere dati personali sensibili. Nonostante le preoccupazioni, Musk è convinto che i microchip cerebrali siano una tecnologia che ha il potenziale di migliorare la vita di milioni di persone. In un'intervista del 2022, Musk ha affermato che i microchip cerebrali potrebbero essere utilizzati per "curare malattie, migliorare le capacità cognitive e creare un'intelligenza artificiale più sicura". Il futuro dei microchip cerebrali è ancora incerto. Tuttavia, è chiaro che questa tecnologia ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui viviamo e interagiamo con il mondo che ci circonda. I potenziali benefici dei microchip cerebrali I microchip cerebrali hanno il potenziale di apportare una serie di benefici alla società, tra cui: - Miglioramento delle capacità cognitive: i microchip cerebrali potrebbero essere utilizzati per migliorare le capacità cognitive, come la memoria, l'apprendimento e l'attenzione. Ciò potrebbe portare a un aumento della produttività e della creatività. - Trattamento di malattie e disabilità: i microchip cerebrali potrebbero essere utilizzati per trattare malattie e disabilità neurologiche, come la paralisi, il Parkinson e l'Alzheimer. Ciò potrebbe migliorare la qualità della vita di milioni di persone. - Interazione con il mondo digitale: i microchip cerebrali potrebbero consentire alle persone di interagire con il mondo digitale in modo più naturale. Ciò potrebbe portare a nuove forme di comunicazione, intrattenimento e istruzione. I potenziali rischi dei microchip cerebrali I microchip cerebrali presentano anche una serie di rischi, tra cui: - Infezioni e danni al cervello: l'impianto di un microchip nel cervello comporta un rischio di infezione o danni al cervello. - Manipolazione e controllo delle persone: i microchip cerebrali potrebbero essere utilizzati per manipolare o controllare le persone. - Raccolta di dati personali: i microchip cerebrali potrebbero essere utilizzati per raccogliere dati personali sensibili. Foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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Quesito Buongiorno padre Angelo, spesso sento parlare, da credenti e da non credenti in modo maggiore, delle interpolazioni nella Bibbia. Specialmente i non credenti accentuano tali interpolazioni per far credere che la Bibbia sia un grande imbroglio. Le chiedo delle spiegazioni sul perché e sulla quantità di tali interpolazioni o aggiunte nella Bibbia specialmente nei Vangeli. Ce ne sono in modo davvero considerevole oppure sono poche? Inoltre ho letto in una recensione che la Bibbia dell’abate Ricciotti edita nel 1943 è priva di interpolazioni. È vero? Tale tematica delle interpolazioni mi fanno venire i dubbi sulla veridicità del testo e in particolare sulla veridicità di quello che veramente ha detto Gesù Cristo. Come lei saprà se si insinuano i dubbi senza che si abbia delle risposte convincenti si rischia di perdere la fede. La saluto cordialmente e la ringrazio per il suo prezioso aiuto che dà con le sue risposte ai vari quesiti che le vengono proposti. Liborio Risposta del sacerdote Caro Liborio, 1. io non parlerei di interpolazione o manipolazione. Al massimo ci può essere qualche parola più o meno adeguata nella trascrizione fatta dagli amanuensi. 2. Ma fin dall'inizio quello della Sacra Scrittura è stato un testo considerato sacro. Nessuno avrebbe osato manipolarlo. San Giustino, del II secolo, paragona il diritto di manipolare le scritture a quello dell’idolatria, commesso dagli israeliti quando sostituirono il vitello d’oro al Dio del cielo. Una delle più gravi accuse che si facevano gli eretici era quella di violare la parola di Dio alterandone il senso, sebbene non pensassero minimamente a falsificare il testo. 3. Se ci fosse stata qualche manipolazione, dal momento che altrove si conservava un testo diverso, come si può pensare che tutti siano stati zitti? Se qualcuno avesse cambiato o tolto qualcosa di importante, le altre chiese sarebbero insorte. L'avrebbero condannato. Ma non c'è stato nulla di tutto questo. 4. Questo vale anche per l'Antico Testamento. Gli ebrei insorgerebbero e ci accuserebbero di manipolazione se il nostro Antico Testamento fosse diverso da loro. Ma questo non l'hanno mai fatto perché i testi dell'Antico Testamento che noi consideriamo ispirati sono sostanzialmente identici ai loro. 5. A parte però queste considerazioni, ve ne sono altre che non vanno dimenticate. I testi più antichi della Sacra Scrittura in nostro possesso vengono chiamati codici. 53 codici contengono il Nuovo Testamento per intero. Dal loro confronto non emergono manipolazioni. Questo è sotto gli occhi di tutti. Le inevitabili varianti dovute o al testo non perfettamente conservato in qualche parola o ad errori degli amanuensi sono tutte registrate. Se tu prendi il testo greco a cura del Nestle o del Merk le trovi tutte evidenziate. Non ci sono variazioni sostanziali. 6. Prima dei codici, possiamo trovare tanti versetti del Nuovo Testamento negli insegnamenti e nella predicazione dei Santi Padri. I Padri più antichi citavano quasi sempre a memoria e talvolta a senso, come capita del resto anche a noi. Queste citazioni sono così numerose che mettendole tutte insieme si potrebbe ricostruire tutto il Nuovo Testamento in greco. E anche in questo si può verificare la fedeltà e l'onestà dei Santi Padri nel riportare la parola del Signore. 7. Infine credo che proprio a motivo delle varie versioni o trascrizioni nessun testo sia stato scientificamente esaminato come quello della Sacra Scrittura. Confrontandole si può esaminare se c'è una parola in più o in meno, se è stata scritta una parola al posto di un’altra. Ma sempre e sempre non si trova mai qualcosa che modifichi sostanzialmente il contenuto della Divina Rivelazione e la comprensione della Sacra Scrittura. 8. Quanto ho detto finora riguarda il testo recepito dalla Chiesa cattolica. Purtroppo oggi vi sono molte versioni, ad esempio quella dei testimoni di Geova, che sono volutamente manipolate perché traducono una parol
a per un’altra. Per questo per essere sicuri dell'autenticità del testo è sempre necessario vedere se c'è l'imprimatur da parte della Chiesa Cattolica. Ti ringrazio per il quesito, ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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Relativizzare.
Mia nonna è cresciuta tra le bombe, mio nonno ha passato la sua gioventù al fronte. Ottant'anni fa, non duemila, si sono accorti che nel giro di cinque anni e senza che nessuno dicesse nulla eran svaniti SEI MILIONI di persone, non in battaglia ma per via della loro ascendenza più culturale che razziale. Meno di cento anni fa c'era gente che adorava Stalin, Mao, Hitler, pronta a morire per 'sti qui.
Oggi molto fa skifo? Si abbastanza, ma decisamente non quanto allora, diciamo. La MEMORIA a questo dovrebbe servire, non per indignare a comando. Questo va lasciato ai trinariciuti sinistri, la disperazione è sempre il primo stadio della manipolazione.
Può darsi che io sia diventata troppo sensibile o insofferente.
Può darsi che io non abbia gli strumenti per far fronte a tutto, ma questo mondo così com’è, mi fa veramente paura e tanto schifo.
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Roxanna agriche x fem reader
𝔜𝔞𝔫𝔡𝔢𝔯𝔢! ℜ𝔬𝔵𝔞𝔫𝔫𝔞 𝔄𝔤𝔯𝔦𝔠𝔥𝔢 𝔵 𝔯𝔢𝔞𝔡𝔢𝔯
𝔒𝔭𝔢𝔯𝔞 ➵ The Way To Protect The Female Lead’s Older Brother
𝔄𝔳𝔳𝔢𝔯𝔱𝔢𝔫𝔷𝔢 ➵ Comportamento Yandere, Sindrome di Stoccolma, prigionia, manipolazione, isolamento, manipolazione, morte (implicito), abuso, dubcon.
𝔓𝔞𝔯𝔬𝔩𝔢 ➵ 1141
Potevi quasi dire che ti era mancata la sua continua presenza. La sua voce cantilena che scivolava fin troppo vicino al tuo orecchio, mentre cercavi ancora di mostrare disinteresse verso di lei. Oppure la sua mano che maneggiava insistentemente quella dispettosa ciocca di capelli, che come se non bastasse, finiva costantemente per annodarsi. Tutti questi gesti in qualche modo ti avevano dato una presenza diversa dalla solita solitudine, nonostante cercavi costantemente di ignorarla. Ma cosa potevi pretendere era ovvio che prima o poi si sarebbe stancata del tuo comportamento, e le maggiori responsabilità che gravavano sulle sue spalla al raggiungimento della maggiore età non facevano che allontanarla maggiormente dalla sue stanze. In tutto questo, tu non avresti mai pensato di preferire lei, la sua voce , la sua presenza al cupo e ombroso silenzio, in questi casi ti sembrava ancora più strano il fatto che avessi odiato, la sua voce leggera che cercava di alleggerire, in modo subdolo la tua prigionia.
Inevitabilmente, forse a causa del silenzio e dalla solitudine, ti sei fermata a pensare. Quanto potevi essere stata stupida, due anni prima, quando ancora pensavi di poter anche solo nasconderti agli occhi dei padroni di casa, per così tanto tempo. Doveva sembrare ovvio che saresti scoperta prima o poi, eppure eri talmente sicura di te, oltre che stupida. Quasi ti veniva da ridere a ripensare ai primi giorni in queste stanze, quasi. Ma non lo hai fatto, la situazione non era cambiata e non sarebbe mai cambiata. Eri stata un ombra all’interno della residenza e un'ombra rimani nella stanza di Roxanna. Non importa quanto lei potesse cercare, in qualche modo, di farti abituare alla spiacevole sensazioni di non avere libertà, nonostante il tempo sembri passare più velocemente. Tutto questo non era di minimo conforto se aggiungevi il sentire costantemente quel odore. Era eccessivamente dolce e floreale, penetrava senza problemi qualsiasi tessuto tu avresti mai potuto usare per riparare il tuo naso e la bocca.
Una avvolgente sensazione che rendeva il tuo corpo pesante e la tua mente vuota, dando un peso diverso alle parole agrodolci della bionda. Ciò che avresti voluto dire si mescolava a ciò che lei ti stava suggerendo di dire, forzando tutto il mondo in una vorticante confusione. Esattamente hai perso l’istante in cui sei stata trascinata in grembo di Roxana, e non hai avuto abbastanza memoria da ricordare quanto tempo ha passato a stuzzicare il tuo stato confusionale. Succedeva sempre, entravi con il desiderio di finire il prima possibile, e ne uscivi stanca e stordita, con la perenne sensazione delle sue mani ancora sul tuo corpo, e non solo. Sentivi come sguardi brucianti miravano diretti alla tua vita. Avevi davvero paura che potesse mai succederti qualcosa, e se questo fosse l’intento di Roxana. Se anche fosse, cosa mai avresti potuto fare, in quella casa tu eri solo una marionetta nelle mani dei tuoi padroni. Sempre più di frequente ti capitava di essere rannicchiata in posizione fetale sul letto della sua donna senza il ricordo della selvaggia notte prima. Non ti eri mai, nemmeno permessa di chiedergli cosa ti faceva effettivamente in quei momenti. Un servo non interroga mai il proprio maestro, ti avevano detto, e tu lo avevi rispettato. Non era mai stata tua intenzione avere a che fare con una punizione.
Se tutto si fosse limitato solo a questo, sarebbe stato decisamente più semplice ignorarlo e seguire semplicemente gli ordini, ma non avvenne. Avevi iniziato ad essere trattenuta più a lungo, a volte per intere settimane. Cercavi di spiegare che avevi altri compiti, altri impegni, altri membri della famiglia da servire. E lei semplicemente ridacchiava. Ti richiamava a sederti sulle sue gambe mentre ti accarezza la coscia. ❝ ohhh~ stai cercando di insinuare che hai qualcun’altro che occupa la tua attenzione, angelo mio.❞ Il misto tra imbarazzo e timore. Timore per quella minaccia velata e imbarazzo per come potesse sembrare audace quel soprannome, che solitamente avrebbe dovuto avere quelle note dolci e sognanti. Ma ora come ora, potevi sentire solo un sottofondo amaro, coperti da soffici e confusi incubi. Solo successivamente hai capito a cosa poteva far riferimento, a quel gentile cavaliere. Ti aveva aiutato con alcune commissioni troppo faticose, o a spostare quei carichi troppo pesanti, o ancora a trovare luoghi che non avevi mai visitato. Ma avevate anche parlato e vi eravate confrontanti, lì aveva iniziato a chiamarti angelo, ma non era stato così audace da chiamarti sua. Ma per Roxanne era diverso, tu effettivamente gli appartenevi, eri una sua proprietà quindi se avesse mai deciso di rinchiuderti qui per sempre o semplicemente di uccidere quello sfortunato ragazzo, lo avrebbe fatto e lo ha fatto.
Ma non lo aveva fatto di fronte a te, ma te lo aveva fatto intuire. Quel nomignolo, nominato fin troppe volte, o quel sangue, mostrato altrettanto audacemente. Roxanne non aveva un affinità nel sporcarsi direttamente le mani, soprattutto se non aveva alcun interesse, cosa che capitava spesso. Tu, però, non l’hai interrogata, non lo avresti mai fatto, per questo ti limitavi a rannicchiarti nel suo grembo aspettando che lei elogiasse quella tua bontà. ❝ brava ragazza ❞ era questo che sussurrava ognuna di quelle volte. Per qualche strana ragione, quella frase, con il tempo, aveva iniziato a sembrare più tranquillizzante e meno malsana, sempre con quel tono di chi aveva il controllo e la dominanza.
Ti aveva sottomessa a tal punto che la sua lontananza, anche solo qualche ora, ti avrebbe destabilizzata. Avresti nascosto il tuo corpo tra le lenzuola, sperando che il suo profumo ti accogliesse ancora una volta, ma non eri mai stato abbastanza forte da soddisfarti. Anche se avrebbe aiutato come riparo, riparo da quella stanza, che senza di lei era sempre così silenziosa e piena di ombre, troppo grande da quell’angolo fatto di lenzuola e cuscini.
❝ ahhh~~~ sembra che il mio piccolo angelo abbia sentito la mia mancanza. ❞ la stanza avrebbe ripreso calore, il suo calore iniziale solo quando lei fosse tornata, deridendo il tuo stato pietosamente dipendente dalla sua unica presenza. Ti eri agitata dal tuo posto, scostando le coperte e i cuscini, le eri corsa incontro ma lei ti apri le braccia per accoglierti, come avrebbe fatto, sembrava di cattivo umore. Avresti potuto dire qualcosa ma non lo hai fatto, ti sei solo aggrappata a lei quando si è seduta sulla poltrona. Rannicchiata al suo fianco aspettando una qualsiasi dimostrazione di affetto.
❝ mmmmhhhh~~ non dirmi che ti sei sentita sola senza la tua mamma. ❞ Avevi solo mugolato brevemente mentre nascondevi in volto da colpevole sul tessuto della gonna. Lei aveva riso solo mentre ti invitava finalmente tra le sue braccia. Se il suo sorriso, non era chiaro se fosse per la tua timidezza o per la tua volontaria sottomissione. Ma era divertita e questo basta per renderla di nuovo abbastanza di buon umore. Sarebbe bastato per il momento.
#yandere roxanna agriche x reader#yandere roxanna agriche#roxanna agriche#the way to protect the female lead's older brother#yandere x reader#yandere manhua#roxanna agriche x reader#yandere roxanna x reader#yandere roxanna
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Relazione prevaricante con manipolazione psicologica
Gaslighting, il male oscuro delle relazioni tossiche. Cos'è e come riconoscere questa forma di manipolazione psicologica subdola che porta le vittime a dubitare di se stesse. Non tutti sanno da dove deriva il termine gaslighting, tratto originariamente dal titolo di un’opera teatrale poi trasposta al cinema, e arrivata in Italia con il termine "Angoscia" nel 1944. Il titolo originale “Gaslight�� spiega il contenuto: un marito manipolatorio cerca di portare alla pazzia la moglie abbassando e alzando di nascosto la luce a gas di casa e negando poi che le luci siano a volte fioche a volte forti: nega i cambiamenti, sebbene prodotti da lui stesso, al punto che la moglie smette di credere in quello che vede e si affida alle sue percezioni. Da lì il termine gaslighter. Cos'è il gaslighting Il gaslighting è una comunicazione manipolatoria volta a far dubitare si sé stessa la vittima. Sembra un concetto complesso ma pochi esempi possono chiarirlo in modo semplice. Negare di aver mai parlato insieme di una cosa, negare la realtà dei fatti confondendo, dire bugie, accusare la vittima di esagerare, stravolgere il senso delle parole, distorcere sistematicamente la realtà: tutto questo fino a quando la vittima inizia dubitare di sé. Il gaslightinig non è un comportamento occasionale, non è uno scontro di vedute o una singola bugia che mina la fiducia, è una comportamento continuo, infido e sottotraccia. Le vittime di gaslighting arrivano a dubitare della propria memoria, percezione e capacità di giudizio, del proprio valore personale e infine della propria salute mentale. La vittima, non fidandosi più delle proprie percezioni, si affida all’altro. Chi è in relazione con un gaslighter per lavoro o in coppia o in famiglia inizia a sentirsi confuso e insicuro, a vacillare pensando di non essere più in grado di valutare bene le cose... E infine ha paura di impazzire. Le fasi del gaslighting Ma la vittima non si sente immediatamente così: perché il gaslighting non avviene sotto vuoto o improvvisamente. Avviene in una relazione caratterizzata da fasi che si sviluppano insieme alla relazione. · Una prima “luna di miele” dove la vittima è lusingata dal gaslighter fino a stringere una relazione nella quale già sono presenti i prodromi del futuro controllo. Arriva poi una fase confusiva dove silenzi, cambi di umore, iniziano a rendere la vittima cauta e preoccupata. · Quando la vittima cerca di protestare o difendersi può venir accusata con frasi del tipo “sei troppo sensibile”, “ti piace soffrire”, “non l’ho mai detto”, “non essere tragica”, “non è mai accaduto”, “esageri sempre”. · Arriva poi il momento della distorsione della realtà vera e propria, quella caratterizzata dalle bugie, manipolazioni e distorsioni vere e proprie. · Segue una fase di depressione/rinuncia da parte della vittima a reagire perché oramai si sente difettosa, sbagliata e spesso ansiosa. É difficile reagire perché la vittima si sente insicura ed è logorata. Naturalmente queste fasi generali possono sovrapporsi tra loro. Nei casi peggiori, le squalifiche e invalidazioni comunicative “non stavo flirtando, è solo la tua immaginazione” sono travestite da preoccupazione “sarà perché sei stanca”. Il problema, o meglio, uno del problemi del gaslighting è che la vittima non se ne accorge. Può infatti arrivare ad essere così assuefatta alla comunicazione manipolatoria da non rendersene conto. E anche se avesse il dubbio, questo sarebbe semplicemente un dubbio tra i tanti che la affliggono. Gaslighting, come riconoscerlo A volte la vittima percepisce che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nella relazione che sta vivendo ma è difficile ammetterlo prima di tutto a se stessi, ma non solo: il pensiero viene forzatamente accantonato per proteggere la relazione dalla rottura, dalle liti e dalle ritorsioni del gaslighter. Non sempre la vittima si rende immediatamente conto che parole e comportamenti del manipolatore vanno in direzioni divergenti. Non sempre la vittima capisce che viene accusata di quello che in realtà è il gaslighter che fa. Il gaslighting è spesso associato a partner narcisisti. Gaslighting e narcisismo non sono due parole coincidenti, non vogliono dire la stessa cosa e non sempre si presentano insieme, ma frequentemente le distorsioni comunicative accompagnano questo tipo di relazioni. Generalmente infatti il gaslighting si manifesta nelle relazioni di coppia, al lavoro e in famiglia ove sono presenti relazioni tossiche abusanti emotivamente. L’obiettivo è il controllo sulla vittima, che indebolita, diventa più controllabile e dipendente. Un comportamento manipolatorio non si presenta mai da solo: il gaslighting è spesso accompagnato da altri atteggiamenti lesivi del benessere della persona. Umiliare, criticare, far sentire in colpa, accusare ingiustamente, amplificare gli errori. Ma soprattutto isolando l’altro: come si fa ad isolare una persona? Provocando litigi dopo che è uscita, mostrando gelosia, insinuando il dubbio che la sfruttino o le mentano, dicendo che lei non ha nulla da condividere con loro, volendo essere continuamente coinvolti. Nel caso del gaslighting sapere è potere: riconoscere questa dinamica è il primo passo per potersi sottrarre. L’ostilità occulta non è parte di una buona relazione. Non siete responsabili del comportamento manipolatorio di un’altra persona. Non state sbagliando. Se avete un dubbio, parlatene con un professionista. Sconfiggere il Gaslighting Read the full article
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Le euristiche cognitive sono quei processi che il nostro cervello adotta per trovare soluzioni nel tempo più breve possibile. È un atto di sopravvivenza e di strategia per rispondere agli eventi adottando il minimo dispendio energetico.
Tuttavia le euristiche hanno il piccolo vizio di seguire il pacchetto che sta in memoria, ovvero seguono e adottano il criterio dell'esperienza annullando quasi o del tutto il pensiero critico.
Questo va bene fino a quando fai la spesa, devi cambiare marcia o lavori in un call center, poi inizi a cristallizzare comportamenti e pregiudizi.
Se già ne fossi consapevole nel momento in cui li agisci sarebbe una svolta.
Ma non è così (con le doverose eccezioni).
La stragrande maggioranza delle persone è ostaggio della propria mente e ancora di più degli automatismi. Si aggiunge un sistema che ci ha programmati per non pensare affatto.
Tutte le agiatezze del futuro fanno leva su comodità per zombi.
Quante pubblicità stanno emergendo con prodotti e servizi che "al resto pensiamo noi?" Quanti oggetti sono lì per fare le cose al posto tuo? Quante promesse di comodità di vita ci sono in giro?
Spegnere il cervello, spegnere il tuo gusto personale, spegnere la creatività nel fare.
Se l'uomo medio fosse sveglio userebbe la tecnologia in modo funzionale, ovvero a proprio vantaggio, ma siccome non lo è, a restare in piedi è solo uno zombismo centuplicato.
Le macchine col pilota automatico...”per la sicurezza”, non sono le autovetture ...sono gli uomini.
(questo post è dedicato ai dormienti, non alla manipolazione tecnologica, che peraltro c’è da sempre)
#pilota automatico#zombie#euristiche#euristiche cognitive#consapevolezza#discernimento#lavoro su di sè#conosci te stesso#sicurezza#futuro#robot#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi
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Che cos'è la violenza psicologica? La violenza psicologica è manipolazione, controllo, insulti, umiliazioni. La violenza psicologica è farti credere di essere stupida, di essere una fallita, anche quanto ti spacchi la schiena per lavorare e studiare assieme; è manipolati la realtà e farti credere che tutti quelli attorno a te siano cattivi tranne lui, che è il buono in assoluto, che ti tratta male per insegnarti cosa sia l'umiltà e il rispetto... Che se non ricordi qualcosa sei tu una stupida con scarsa memoria anche se quella cosa non è mai successa; è costringerti ad abbandonare amici, allontanarti dagli affetti e poi insultarti perché "non fai nulla per avere più amicizie"; è umiliati davanti a sua madre e alle tue lamentele in privato rispondere che "tanto lei non ti giudicherebbbe mai", nonostante l'imbarazzo di entrambe; è lui che non ti dà modo di ribattere a tutte le ingiustizie perché "sei inferiore a lui" e non puoi "alzare la cresta" e successivamente cerca tutti i modi più subdoli per fartela pagare; è lui che ti porta al crollo emotivo, che non ti chiede mai scusa, che ti minaccia e ti fa credere che non troverai mai una persona migliore di lui, che ti tradisce ma è colpa tua; è lui che ti tiene apposta sveglia la notte insultandoti in modo che il giorno dopo sarai esausta; è lui che chiama tuo padre al telefono dicendogli quale pessima figlia tu sia appena dai il solo segnale di voler scappare. La violenza psicologica è peggio di uno schiaffo in faccia, alle volte peggio della morte stessa. Essa è un altalenarsi di emozioni positive e negative che portano alla dipendenza ma è anche la paura di parlarne, perché sai che in fondo è sbagliato e nessuno capirebbe, perché "sei stata tu a volerlo".
#25 novembre#Giornata contro la violenza sulle donne#citazioni#frasi#citazione#frase#Violenza#Violenza psicologica#Violenza fisica#Stupro#Tradimento
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Reputazione
Capacità acquisite o in corso di acquisizione Capacità acquisibili
Animagus
Cane-lupo
Smaterializzazione Traslazione istantanea dal luogo corrente ad un secondo luogo, già visitato e conosciuto dal Mago che esegue la smaterializzazione. Per farlo, è sempre necessario impugnare la bacchetta.
Volare sulla scopa Incantesimi avanzati ��
Haesum Eseguito su mani e piedi, l'incantesimo permette una grandissima aderenza su ogni tipo di superficie.
Tràctus I Livello Manipolazione Elementale di 1° livello. Manipola un elemento per costruire delle forme complesse. La formula è preceduta da Ignis, fuoco; Terra, terra; Aer, aria; Aqua, acqua.
Transevocatus Fa crescere un'appendice animale come ali, baffi, corna o branchie. Può essere applicato su sé stessi o su un bersaglio.
Note Master
Oggetti Speciali
Possiede un bracciale runico che si scalda quando chi ne indossa uno si trova in pericolo. E' formato da un osso ricurvo con dei laccetti di cuoio agli estremi che si possono legare attorno al polso o alla caviglia. Tra le rune a vista sull'osso ci sono Dagaz, Algiz e Inguz. Il possessore del bracciale gemello al suo è Faunya Florent [Cisco McClendon, Novembre 2073]
Possiede un vecchio elmo medioevale piuttosto malridotto, con una celata cigolante, e una corta spada di pietra dall'aspetto apparentemente innocuo. L'elsa a croce è avvolta con striscioline usurate di cuoio, mentre la lama è poco più di un pezzo appuntito di arenaria verde privo di scanalature. Brandendola, nel giro di una settimana, David comincerà a provare una certa affinità con l'oggetto, come se gli ripugnasse l'idea di separarsene: in sintesi diventerà qualcosa di necessario. Inoltre David si scoprirà particolarmente irritabile e facile alla collera. La cosa si accentua quando la impugna. [Simon Darkem, 29 Luglio 2074]
Possiede un fischietto del Goblin: si tratta di un artefatto di fattura goblin realizzato in legno di tasso: produce un grido ad alte frequenze in grado di confondere o stordire chiunque lo ascolti nel raggio di un metro [ Filone: Alla Fiera dell'Est - Luke Taylor Maggio 2076]
Possiede un mantello: si tratta di un artefatto magico dotato di un numero sconosciuto di tasche interne, adducate ed invisibili anche al proprietario (l’unico che tuttavia può raggiungerle fisicamente). È tanto facile nasconderci qualcosa tanto quanto è difficile ritrovarla se se ne perde memoria: infatti, ogni tanto può spuntare fuori qualche galeone, pagine d’appunti del passato, piume o rimasugli di cibo ammuffiti, qualsiasi cosa lasciati lì e dimenticata da precedenti possessori [ Filone: Alla Fiera dell'Est - Luke Taylor Maggio 2076]
Arti magiche extra apprese
In seguito allo studio dell'Animagia sa eseguire il Fermuto dal suo quinto anno [Marcius Halliwell, Luglio 2074]
Licenza Materializzazione, 30 Maggio 2076 [Lydia Hunter]
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La neve ghiacciata scricchiola con fragore sotto le mie suole e la mia totale sudditanza alla gravità terrestre. Nel mio poco aggirarmi per le strade cittadine, non mi abbandona mai quella sensazione di invisibilità vissuta come il più comodo tra gli abiti.
Due pacchetti di cartine, uno di filtri: la tabaccaia mi guarda sempre come se avessi due teste e l'unico motivo per cui continuo ad andare da lei, sono i venti centesimi in meno sui pacchetti di cartine.
Non ho nemmeno messo le calze e per questo sento l'aria gelida sulle caviglie. La testa sembra vuota, da quando il pensiero cosciente è stato sostituito da quello non formulato, espresso solamente nei colori delle sensazioni, che contengono ogni cosa.
Il problema di essere osservatori è che si conserva la memoria di quel che si osserva e si continua ad osservare nel tempo. Lo definisco un problema perché viviamo nel mondo della manipolazione, nell'epoca in cui si può dire oggi di voler aiutare gli ultimi, per schiacciarli poi l'indomani con il plauso di quasi tutti in entrambi i giorni. Tutto questo si traduce in un costante sapore amaro che sento nella bocca. O forse sono le troppe sigarette, o forse, più semplicemente, sono diventato obsoleto, inadatto a questo futuro che è il presente, dove il male si maschera dietro l'apparenza di logiche delle buone intenzioni e la verità non può più essere detta, perché deve avere l'etichetta recante il numero di lotto.
Tutto quel che ci viene detto, viene preso come vero, perché ufficiale, perché proviene da professionisti esperti, da chi tutela il bene superiore di noi poveri esseri incapaci di autodeterminazione.
Sono stanco, forse troppo stanco.
L.
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