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Lega Giovani Piemonte: Ferma Condanna per l’Occupazione al Politecnico di Torino
Torino, 21 febbraio 2025 – La Lega Giovani Piemonte ha espresso una netta condanna per l’occupazione avvenuta al Politecnico di Torino, in concomitanza con la visita del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per l’inaugurazione dell’anno accademico.
Torino, 21 febbraio 2025 – La Lega Giovani Piemonte ha espresso una netta condanna per l’occupazione avvenuta al Politecnico di Torino, in concomitanza con la visita del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per l’inaugurazione dell’anno accademico. L’azione è stata messa in atto da un gruppo di studenti pro-Palestina, provocando disagi e tensioni in città. Un atto di vandalismo e disordine…
#Alessandria today#Antonio Tajani#attivismo sociale.#attivismo universitario#cronaca universitaria#Diritto allo studio#diritto di protesta#disordini Torino#dissenso politico#Forze dell’ordine#gestione dell’ordine pubblico#Gian Marco Moschella#giovani e politica#Google News#governo e studenti#italianewsmedia.com#Lega Giovani Piemonte#Libertà di espressione#manifestazioni a Torino#manifestazioni politiche#manifestazioni universitarie#Manolo Maugeri#Matteo Gagliasso#movimenti studenteschi#occupazione e legalità#occupazione Politecnico Torino#Pier Carlo Lava#Politecnico Torino occupazione#politica giovanile#protesta pacifica
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SPOILER: COME VA A FINIRE ANCHE QUI DA NOI, CON STA COSA CHE "L'ODIO" E' VIETATO MA AMMAZZARE BIANCHI NO.
A distanza di un anno dalla morte di Thomas Perotto, 16enne ucciso durante una rissa durante una festa di paese, il caso scuote ancora la Francia. La banda di giovani tra i quali ci sarebbe l'assassino del giovane rugbista, era composta da ragazzi di origine maghrebina. L'inchiesta è ancora aperta, tre dei sospetti si sono proclamati innocenti, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari e la loro identità è mantenuta segreta.
Pare l'anonimato fosse anche indicazione dell'allora ministro degli interni Darmanin per evitare "strumentalizzazioni" razziste. La stampa ufficiale si ribellò, in primis Le Journal de Dimanche e Le Figaro che rivelarono la lista di sospetti e pubblicando foto del principale indiziato, Chaid A., nonostanze le reticenze della polizia.
Manifestazioni in ricordo di Thomas sono state vietate. Nove persone che avevano pubblicato i nomi dei sospetti aggressori on line sono stati condannati a mesi con la condizionale e ammende. È arrivata prima la condanna agli utenti dei social che la chiusura dell'inchiesta.
elab. via https://x.com/LeonardoPanetta/status/1852640227392635326
Sono già tra noi: chi lo sa che fu una banda di second generation maghrebini che faceva rapine usando spray al peperoncino in luoghi affollati, quella che causò 2 morti e 1400 (millequattrocento) feriti in Piazza San Carlo a Torino. I giornali sbatterono in prima pagina la squinternata sindaco imbelle, a ragione, ma almeno la seconda pagina dedicata ai colpevoli nessuno l'ha mai vista, i nomi non si sanno, probabile siano già fuori.
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io non capisco più Bologna e cosa le stia accadendo. Torino e Roma si mobilitano per le manifestazioni pro-palestina, qui domani fanno una smash-repression street parade dei miei coglioni tutti imbottiti di ketamina a ritmo di tekno scrausa. raga ma tutto a posto?
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I militanti sono stati intercettati nell'ambito dell'inchiesta che ha portato a processo 26 esponenti, di cui 16 anche per associazione a delinquere, gli altri per violenza pluriaggravata contro pubblico ufficiale ed estorsione. In totale i pm hanno chiesto qualcosa come 88 anni di reclusione. Nonostante le numerose manifestazioni in favore dei diritti dei migranti, in realtà secondo gli inquirenti "le motivazioni antirazziste poste alla base della protesta" sarebbero "totalmente smentite dalla radicata indole razzista dei militanti di Askatasuna” visti i continui “epiteti discriminatori” utilizzati per definire le persone di colore.
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breve, brevissimo recap del mese di novembre.
la mia vita è stata stravolta. ho cambiato regione, di nuovo, lasciato una casa, una nuova famiglia acquisita, una città che ho odiato e amato per due anni. sono tornata a Torino, ho iniziato a lavorare nella scuola dove ho fatto tutto il mio tirocinio, ho una classe di piccoli umani scalmanati ma dolcissimi e colleghe meravigliose che mi hanno accolta come mai avrei potuto immaginare.
novembre è stato anche resistenza civile. è stata lottare per la pace, partecipando a tutte le manifestazioni possibili. è stato lotta nelle piazze e nei collettivi per la libertà e sicurezza delle donne, di tutte, giovani e anziane.
soprattutto, novembre è stato emozioni grandi. grazie per essere rimastx con me, anche in silenzio.
—
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Elenco vincitori
Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe
“Libera la fantasia” 5^ Edizione
A) Sezione Poesie e Filastrocche a tema fantasy
“Carmelo, il sedano fragola, Penelope la ragna e Riccardo, il riccio bugiardo” filastrocche inedite di Cecilia Turino – Frattaminore (NA)
“ Amore su petali di rosa” raccolta edita di poesie di Barbara Baka – Carapelle (FG)
“C’erano una volta sette nani” filastrocca inedita di Danila Pesce – Savona (SV)
Menzione Speciale a:
“Poesie, Filastrocche, Raccontini per grandi e piccini” libro edito di filastrocche e racconti brevi di Rita Giovanna Cavicchi – Castiglione dei Pepoli (BO)
Segnalazione di merito a:
“ Nonna e Paura” filastrocca inedita di Valerio Falgari – Curno (BG)
“Dimora fiabesca” raccolta edita di poesie di Maria Cristina Biasoli – Molinella (RO)
B) Poesie e Filastrocche a tema libero
“Ricomincio da t(r)e” raccolta di poesie in fase di pubblicazione di Mario Tommasini – Roma (RM)
“Alla periferia del vento” poesia inedita di Stefano Baldinu – S. Pietro in Casale (BO)
“Per voi” poesia inedita di Christian Testa – Villanterio (PV)
Menzione Speciale a:
“Filastroccando – Poesie e filastrocche di Nonnogino” raccolta inedita di poesie e filastrocche di Luigino De Francesco – Torino (TO)
Segnalazione di merito a:
“Unni a biddizza cunforta (Dove la bellezza consola)” poesia in dialetto siciliano tradotta in italiano di Lucia Zappalà - Istrana (TV)
Premi Speciali
Premio Assoluto della Critica a:
“Note dimenticate nella notte” raccolta poetica inedita di Francesco Ambrosio - Frattamaggiore (NA)
Premio Speciale Miglior Giovane Autore a:
“Unica salvezza” poesia inedita di Serena Cola – Meldola (FC)
Premio Speciale per l’Operato Socio – Culturale a:
Angelo Canino, scrittore (Acri – CS) distintosi per quanto costruito artisticamente e culturalmente negli anni, vincendo tantissimi premi letterari e aderendo in varie manifestazioni di spessore. Poesia scelta come migliore dalla Giuria: “ Ppe cchilli terri (Per quei terreni)” opera inedita in dialetto calabrese tradotta in italiano.
Premio Speciale della Giuria a:
Lucia Barabino, scrittrice (San Francesco al Campo – TO) per la sua
straordinaria capacità creativa e la sua estrema bravura mista a sensibilità nello scrivere testi per grandi e piccini. Testo scelto come migliore dalla Giuria: “L’albero nel bosco” filastrocca inedita.
“Kerstonville, segreti di contea” romanzo inedito di Silvia Turello – Siderno (RC)
C) Sezione Racconti e Fiabe a tema fantasy
“Sara e i mille mila” fiaba edita di Gabriele Missaglia – Dizzasco (CO)
“Ascoltate la biblioteca” racconto inedito di Gabriele Andreani – Pesaro (PU)
“Agata delle farfalle” fiaba inedita di Clara Guareschi – Varallo (VC)
Menzione speciale a:
“Misha l’orsetto magico” fiaba inedita di Giovanni Saia – La Spezia (SP)
Segnalazione di merito a:
“Diario di un tirannosauro vegetariano” racconto fantasy inedito di Gabriele Di Fazio – Marino (RM)
D) Sezione Racconti e Romanzi a tema libero
“La rosa sott’acqua – Storia di una vita negata” racconto inedito di Cristina Manzo – Lecce (LE)
“La rosa bianca di Izmir – Oltre il velo della paura ” romanzo edito di Anna D’Auria – Gragnano (NA)
“Raggio di luce” romanzo edito di Matteo Molino – Milano (MI)
Menzione speciale a:
“Augustus Darius” romanzo inedito di Angelo Dario Garziano – Mazzarino (CL)
Segnalazione di merito a:
“La ragazza e il cavaliere” romanzo inedito di Cristina Mora – Luserna San Giovanni (TO)
Premio Finalisti
“Cassandra e Isabeau” racconto inedito di Alessandra Peretti – Amandola (FM)
“L’arte di Howth (Tratto da una storia vera)” racconto inedito di Anna Ferriero – Torre del Greco (NA)
“Le avventure di Rapetta” raccolta inedita di racconti di Paola Ercole – Roma (RM)
“Il marziano Baffi Blu” filastrocca inedita di Barbara Barducco – Rivarossa (TO)
“La mia follia” monologo teatrale inedito di Rodolfo Andrei – Roma (RM)
“Il peso della solitudine” raccolta poetica di Roberta Matassa – Bari (BA)
“Anche l’ospedale è bello...se si muta in un castello” filastrocca inedita di Sergio Giovannetti – Vinci (FI)
“Il brutto anatroccolo (Favola rap) favola inedita in versi di Veruska Vertuani – Aprilia (LT)
“Era notte a Roma” racconto edito di Laura Marcucci – Roma (RM)
“La strega presuntuosa” filastrocca inedita di Caterina Giannini – Roma (RM)
“Immensa” racconto inedito di Chiara Mari – Losanna Svizzera (VD)
“Il Natale delle fiabe” filastrocca inedita di Patrizia Birtolo – Giussano (MB)
#associazione luce dell'arte#scrittori#dr.ssa carmela gabriele#luce dell'arte edizioni#concorsi letterari#narrativa#poesia#romanzi#libri#concorso libera la fantasia
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Nel nostro continente si vivono tempi incerti. Tra riarmo, dazi e conflitti, i cittadini italiani, ed europei, si sentono disorientati, cercano risposte, chiedono azioni decise, unitarie: che si faccia qualcosa insieme. Questo senso di smarrimento generale, come spesso capita nei periodi di difficoltà, ha trasformato l’appello di un singolo in qualcosa di più grande, una manifestazione per l’unità e la libertà dell’Unione europea. Sabato 15 marzo si terrà a Piazza del Popolo a Roma, e in decine di altre città italiane, l’evento “Una piazza per l’Europa“, una manifestazione apartitica, con sole bandiere europee, rivolta a tutti i cittadini che desiderano dire di sì all’Ue. L’iniziativa, che è cresciuta rapidamente col passare dei giorni, è partita da un’appello lanciato dal giornalista Michele Serra sulle pagine di Repubblica, in un’amaca del 22 febbraio intitolata “Dite qualcosa di europeo”. “Mi sono domandato perché non si organizza una grande manifestazione di cittadini per l’Europa, la sua unità e la sua libertà. Con zero bandiere di partito, solo bandiere europee. Qualcosa che dica, con la sintesi a volte implacabile degli slogan: ‘Qui si fa l’Europa o si muore‘”, ha spiegato in seguito Serra. La proposta è stata subito accolta dai sindaci italiani, con Roberto Gualtieri che si è messo a disposizione per ospitarla nella Capitale. Il presidente nazionale Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ha rilanciato proponendo di allargare la manifestazione a tutti i comuni italiani, raccogliendo la sottoscrizione di quindici sindaci di diversi schieramenti, tra cui Beppe Sala (Milano), Stefano Lo Russo (Torino), Matteo Lepore (Bologna), Sara Funaro (Firenze), Roberto Lagalla (Palermo), Massimo Zedda (Cagliari), Vito Leccese (Bari) e Luigi Brugnaro (Venezia). L’evento vedrà manifestazioni parallele anche aBruxelles a Place da l’Albertine, dove alle 15.30 si riuniranno realtà politiche, sindacali, e civiche, tra cui il circolo del Partito Democratico (Pd) e associazioni europeiste come Tutti Europa 2030 e Associazione Giuseppe Mazzini. Matteo Renzi di Italia Viva, Carlo Calenda di Azione, Elly Schlein del Pd, Giorgio Mulè di Forza Italia e Pier Ferdinando Casini di Centristi per l’Europa sono stati tra i primi a far sapere che ci saranno, acconsentendo a non sfoggiare bandiere e simboli di partito. A Piazza del Popolo ci saranno Legambiente, Agesci, Legacoop e la Comunità di Sant’Egidio, ma anche +Europa, le associazioni Lgbtq+ e, con non poche proteste da parte della base, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che ribadiranno “l’importanza di difendere il progetto comune europeo e le basi democratiche su cui si fonda”. l’Anpi ribadirà il suo sostegno ad un’Europa pacifica e il rifiuto del piano Rearm Europe mobilitando le sue delegazioni su tutto il territorio nazionale. Nonostante le numerose adesioni, emergono fratture all’interno del centrosinistra riguardo alla partecipazione alla manifestazione. Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) ha espresso il suo sostegno all’iniziativa, ma con alcune precisazioni. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno dichiarato di aderire all’appello per la piazza, sottolineando però la necessità di rimarcare la loro posizione: no a spendere in armi, sì alla spesa sociale. Giuseppe Conte, durante la protesta di ieri (12 marzo) a Strasburgo, si è scagliato contro l’iniziativa, facendo sapere che il Movimento 5 stelle non scenderà in piazza: “Oggi manifestare per questa Europa significa manifestare per questo piano di riarmo, i cittadini non possono essere sottoposti all’ ambiguità di una piazza dove tanti esponenti porteranno le bandiere dell’economia di guerra”. Il centrodestra è stato più critico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Forza Italia) ha dichiarato che “l’Europa va sostenuta, ma con riforme concrete, non con eventi simbolici”. Più netta la posizione di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, che vedono l’iniziativa come una risposta tardiva e superficiale alle sfide che l’Ue deve affrontare. Il ministro Guido Crosetto ha commentato: “Non basta sventolare una bandiera per rendere l’Europa più forte. Servono politiche serie su difesa comune, energia e industria”. Matteo Salvini, segretario della Lega, ha invece scelto una linea più polemica: “Mentre qualcuno fa le manifestazioni con le bandierine, noi lavoriamo per cambiare questa Europa, che oggi schiaccia lavoratori, agricoltori e imprenditori con regole assurde”. Tra i più critici anche il collettivo Potere al Popolo, che ha fatto sapere che “contro i guerrafondai” organizzerà sabato una contro-manifestazione a Roma, a piazza Barberini: “L’effetto ‘Serra’ nuoce alla pace”, questo lo slogan dell’evento. Read the full article
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Il Carnevale di Torino 2025
Sabato 25 gennaio, alle 16, il centro storico di Torino si animerà con la sfilata inaugurale del Carlevè ‘d Turin – Carnevale Cittadino che, per l’impegno del Comitato Manifestazioni Torinesi e della Pro loco Torino, è diventato un appuntamento fisso per la città. Maschere colorate, carri allegorici e musica riempiranno le vie del centro, per una serie di giorni di festa e divertimento ed è…
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Bergamini: No all'odio nelle manifestazioni delle piazze

La vicesegretario nazionale di Forza Italia e responsabile esteri del partito azzurro Deborah Bergamini: "Politica sia unita nella condanna unanime a manifestazioni di odio" Nel quadro delle recenti manifestazioni studentesche che hanno visto episodi di violenza e odio, l'On. Deborah Bergamini, responsabile Esteri e Vice Segretario Nazionale di Forza Italia, ha rilasciato una dichiarazione forte e chiara contro tali atti. "Non possiamo, non dobbiamo rassegnarci all'odio e alla violenza evocati e praticati da chi appartiene alle generazioni più giovani," afferma Bergamini. Durante le proteste a Milano e Torino, si sono verificati atti di vandalismo come immagini di esponenti di governo imbrattate con vernice rossa, manichini appesi, e aggressioni alle forze dell'ordine. Bergamini esprime la sua totale solidarietà ai bersagli di queste azioni, includendo il Presidente Meloni, Annamaria Bernini, Giuseppe Valditara, Matteo Salvini, il Presidente di Confindustria Orsini, e tutto il personale in divisa che ha dovuto affrontare tali violenze. Estende la sua solidarietà anche a Elly Schlein, sottolineando l'importanza dell'unità politica di fronte a tali episodi. "Da tempo si è accesa una spia preoccupante su quanto le crisi geopolitiche facciano da detonatore per piazze antidemocratiche e pericolose," continua Bergamini. Ella richiama l'attenzione sulla necessità di separare il dissenso legittimo dall'odio, promuovendo un impegno collettivo per affermare il senso pieno della libertà. "Chi è responsabile di questi gesti deve essere isolato e punito," dichiara con fermezza, evidenziando l'importanza di intervenire prima che la situazione degeneri ulteriormente. La sfida di promuovere un dibattito pubblico libero dall'odio è una responsabilità che Bergamini vede come impellente. La Toscana, come tutta l'Italia, è chiamata a riflettere su questi eventi, promuovendo valori di rispetto, dialogo e civile confronto, valori che Forza Italia si impegna a difendere e promuovere in ogni contesto. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana




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Maria Edgarda Marcucci
Eddi, combattente italiana in Rojava

Volevo capire cosa comportasse questa rivoluzione nel quotidiano delle persone.
Avevo tanti interrogativi sul ruolo delle donne, su cui non si trovavano tante informazioni.
Volevo portare una solidarietà concreta per la gratitudine che avevamo nei confronti della rivoluzione confederale, perché se oggi possiamo andare in giro senza il timore di un attentato dello Stato islamico è grazie a loro e a nessun altro.
Parliamo di giovani donne e uomini come noi, nulla più nulla meno, che hanno protetto anche la nostra incolumità.
Questo meritava senz’altro riconoscenza e rispetto.
Ciò che accade lì è sicuramente una prospettiva migliore e necessaria rispetto alla distruzione in cui versiamo ora.
Maria Edgarda Marcucci, detta Eddi, oggi scrittrice e sceneggiatrice, è l’attivista femminista che per nove mesi ha fatto parte delle YPJ, le unità combattenti femminili contro l’Isis.
È una partigiana che ha messo in gioco la sua vita per prestare aiuto a un popolo che rischia il genocidio nel silenzio della comunità internazionale.
Nata a Roma nel 1991, sua madre è l’attrice e regista Roberta Lena.
Ha iniziato a interessarsi di politica negli anni in cui studiava Filosofia all’Università di Torino.
Ha militato nel movimento No TAV, collezionando denunce, processi e gli arresti domiciliari per l’assalto al cantiere di Chiomonte.
Nel 2017 è andata in Rojava, con una missione civile per fare un reportage e per studiare quell’embrione, unico, di stato sociale. Dopo aver visitato quei territori e convinta che quella battaglia fosse anche sua e che non potesse essere rimandabile, ha deciso di rimanerci ed è entrata nell’Unità di Protezione delle Donne, con cui ha combattuto contro lo Stato Islamico assieme alle milizie curde, con il nome di battaglia Shilan partecipando alla resistenza di Afrin dall’invasione turca.
Ha fatto parte attiva della straordinaria esperienza di quel lembo di Siria del Nord dove le donne curde hanno combattuto eroicamente contro l’orrore del Califfato e dato vita a un esperimento sociale unico di organizzazione statale basata sul femminismo. Si sono battute per vietare la poligamia, i matrimoni forzati, per sostenere le battaglie ecologiche e la redistribuzione dei beni.
Di quella utopia oggi resta poco. Le bombe turche e siriane, la povertà assoluta, stanno erodendo la rivoluzione del Rojava.
Tornata in Italia nel giugno 2018, già in aeroporto la polizia le ha notificato la richiesta di una misura di prevenzione in quanto ritenuta socialmente pericolosa per aver partecipato alla guerra contro l’ISIS ed essere stata introdotta all’uso delle armi.
Sul banco degli imputati è finita la sua militanza antagonista, perché nonostante fosse in attesa del processo, Eddi ha continuato a fare politica, presidi, cortei e manifestazioni No Tav in zone off limits. Ha divulgato e informato sulla guerra in Siria, sulla lotta all’Isis e sugli effetti del Confederalismo Democratico.
Dopo un lungo processo, durato 14 mesi, conclusosi il 17 marzo 2020 è stata condannata dal Tribunale di Torino a due anni di sorveglianza speciale.
Sottoposta a gravi limitazioni della libertà personale, le sono stati sequestrati patente e passaporto, ha avuto l’obbligo di firma e di dimora e il divieto a svolgere attività sociali.
Nel 2022 ha raccontato l’esperienza nel libro Rabbia proteggimi. Dalla Val di Susa al Kurdistan. Storia di una condanna inspiegabile.
Nello stesso anno ha co-sceneggiato il documentario The Matchmaker presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato ai David di Donatello.
Nel 2023 è stata coautrice del libro Esiste una guerra giusta?: 13 punti di vista su interventismo e pacifismo.
Attualmente collabora con diverse testate, scrive e continua, inarrestabile, le sue battaglie politiche e sociali.
È molto presente nelle attività di Tuba, la libreria delle donne del Pigneto, a Roma, che ospita importanti manifestazioni culturali femministe in rete con gruppi, associazioni, scuole e biblioteche della città.
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“Nel Kurdistan, che dopo il 2014 dovette accogliere quasi due milioni di profughi in fuga dal Califfato (cose così succedono all’altro mondo, e nessuno le chiama invasioni) si sono impegnati soprattutto nella sanità e poi, sconfitto l’Isis, nell’aiuto al ritorno”.
Ribadisco che mentre assistiamo ad un’alluvione di manifestazioni indignate e a senso unico per i palestinesi, NESSUNO si preoccupa per il destino di milioni di curdi oppressi dalle solite dittature mediorientali, Turchia inclusa.
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Il Cuspo di Alessandria protagonista alle Universiadi di Torino 2025
Sport, inclusione e competizione nelle FISU World University Games Winter
Sport, inclusione e competizione nelle FISU World University Games Winter La delegazione del Centro Universitario Sportivo Piemonte Orientale (Cuspo) di Alessandria ha partecipato attivamente alla cerimonia inaugurale delle Universiadi �� FISU World University Games Winter Torino 2025, tenutasi presso l’Inalpi Arena di Torino. Questo evento ha visto la partecipazione di circa 2.500…
#Alessandria sport#Alessandria today#Atleti italiani#Biathlon#Carolina Kostner#cerimonia di apertura Universiadi#Cirque du Soleil#competizione sportiva#CUSPO#Cuspo Alessandria#Cuspo Piemonte Orientale#eventi sportivi 2025#Federazione Italiana Sport Universitario#FISU World University Games#Gabriel Curtaz#Giovanni Allevi#Google News#Inalpi Arena Torino#inclusione sportiva#italianewsmedia.com#manifestazioni sportive.#novità Cuspo#Pier Carlo Lava#sport e crescita personale#sport e cultura#sport e pace#sport internazionale#sport invernale#sport universitario#sport universitario Piemonte
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Io sto con i poliziotti contro i professionisti dei disordini
Gli scontri di Pisa e di Firenze, le bandiere di Israele bruciate, i manifesti con i volti di Giorgia Meloni e Netanyahu dati alle fiamme a Torino, i blindati della polizia danneggiati. Molotov e negozi devastati a Milano. E via discorrendo. Dal 7 ottobre, inizio del conflitto israelo-palestinese, su tutto il territorio nazionale si sono svolte 1.076 manifestazioni, ma soltanto in 33 occasioni si…

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TORINO. SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO DELLA "VERGOGNA"E I FEMMINICIDI. VIDEO E FOTOGALLERIA DELLA MANIFESTAZIONE).
Servizio e video Giuseppe Amato/Quotidiano On Line Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency Uno sciopero generale che ha coinvolto i lavoratori del nord Italia, cortei in tutto il Piemonte, a Torinosi sono dati appuntamento 10.000 lavoratori in marcia con il leader della CGIL Landini e della UIL Veronese. Le atre manifestazioni Piemontesi ad Asti, Cuneo, Novara e Novi ligure per contestare i…

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#Ivana Veronesi#manifestazione Torino CGIL UIL;Maurizio Landini#Manifestazione Torino sciopero generale#Sciopero genrale contro il governo Meloni#Torino#UIL
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15 ott 2023 14:30
CALCIO MARCIO FOR EVER – ZAZZARONI METTE IN FILA TUTTE LE PORCHERIE DEL PALLONE ITALIANO DEGLI ULTIMI 2 ANNI, DAL CASO TAMPONI ALLO SCANDALO PLUSVALENZE, DAL DOPING FINO ALLE SCOMMESSE - QUANDO UN PRODOTTO COSÌ IMPORTANTE VIENE AGGREDITO PUNTUALMENTE DA SCANDALI DI OGNI GENERE DIVENTA NECESSARIO RICORRERE A SCELTE DRASTICHE (SPETTANO A GRAVINA)" – PS: "IL CASO SCOMMESSE STA DIVENTANDO UN ROZZO FESTIVAL DEL”FAKE”. CREDO CHE GLI INQUIRENTI DOVREBBERO…" -
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
E anche Italia-Malta è andata. Bonaventura, Berardi e Frattesi hanno segnato gol molto belli e martedì sera ci giochiamo la qualificazione diretta a Wembley. Durante la partita ho pensato spesso ad altro, lo ammetto.
A questo. Ieri sia un importante ex calciatore, sia un giornalista di Repubblica - e in seguito tanti altri - hanno ricevuto un documento, spacciato come proveniente dalla procura di Torino, che conteneva nomi e cognomi di calciatori sotto osservazione. Fatta una rapida verifica con un penalista e un collega della giudiziaria, si è rivelato un rozzo fake.
Ora, se oltre alle rivelazioni di Corona e alle decine di liste che stanno riempiendo cellulari e rete, siamo arrivati ai documenti falsi significa che la situazione non è più grave ma gravissima. Per questo credo che gli inquirenti dovrebbero metterci un punto di chiarezza.
Mamma mia che disastro gli ultimi due anni del calcio italiano. Quando ho mostrato l’elenco che sto per pubblicare a un allenatore, il suo commento è stato pieno di sarcasmo: «dopo il covid è tornata la vita». In tutte le accezioni e espressioni peggiori dal punto di vista sportivo e morale.
Ecco, infatti, in rapida sintesi, quello che il nostro calcio e gli appassionati hanno dovuto sopportare in poco più di ventiquattro mesi. Soprattutto per queste ragioni tanti l’hanno abbandonato. Da mesi i produttori dello spettacolo - i presidenti di serie A - stanno invece tentando di ottenere 900 milioni, 1 miliardo, dalle piattaforme tv per quel che resta di buono. Auguri.
L’ordine temporale è un dettaglio:
1) il Caso tamponi.
2) Lo scandalo plusvalenze in due atti.
3) Le manifestazioni di razzismo negli stadi (ricordo per tutte Juve-Inter, vittima Lukaku).
4) La curva nord di San Siro svuotata con la forza per l’omaggio al capo ultrà interista morto.
5) L’aumento del prezzo dei biglietti in Serie A con maggiorazioni superiori del 20%.
6) Il caso D’Onofrio e relativa decapitazione dei vertici arbitrali.
7) Il fallimento di alcune società e la mancata iscrizione delle stesse ai campionati di riferimento.
8) Il ritorno del doping (Pogba).
9) I calciatori scommettitori.
a decima voce potrebbe essere l’indecenza non solo sportiva della seconda esclusione di fila dai Mondiali.
Devo aver dimenticato qualcosa. Ma dieci punti possono bastare per pretendere che qualcosa di serio e definitivo venga fatto. Non ci si può rifugiare dietro lo scudo dell’ingestibilità di certi comportamenti. L’immagine nel calcio è anche sostanza e quando un prodotto così importante viene aggredito puntualmente da scandali di ogni genere diventa necessario ricorrere a scelte drastiche (spettano a Gravina).
Ho visto infatti nascere campagne moralistiche per eventi privi di sostanza - come dire - illecita come il mercato arabo, ovvero la distribuzione generosa di capitali dal mondo del petrolio a quello europeo, proprio come un tempo i club italiani più ricchi sorreggevano i club provinciali acquistandone a suon di milioni i giovani talentuosi, usanza - ahinoi - abolita spostando l’attenzione e gli investimenti verso i Paesi d’Africa, dove da anni il ruolo di generosi… petrolieri lo esercitiamo noi e i francesi. Fumo negli occhi, l’attentato arabo al nostro capitale tecnico spesso rappresentato da giocatori stranieri già coinvolti in un business planetario.
Il marcio - adesso lo vediamo - è altrove. Anche nello stesso mondo azzurro ex manciniano nel quale il primo scandalo fu perdere con la Macedonia mentre oggi si giudicano le perdite o i successi al banco delle scommesse. Con buona pace di chi predica - lo ha detto anche Baggio, ma lui può, facitore di vittorie - la religione della sconfitta.
PS. Nonostante casi, casini e scandali, a Bari i paganti erano 56mila e hanno tifato, si sono divertiti. La forza del calcio è anche la sua debolezza. E viceversa. La passione per il pallone ha un’impressionante resistenza alle sconcezze. La passione non si piega alle leggi della ragione - diceva il grande Sandor Marai - non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà.
Già, ma fino a quando?
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