#malinconia e poesia
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La penna del cuore: riflessioni sul tempo e sull'amore nelle poesie di Laura Neri. Recensione di Alessandria today
La nostalgia dei giorni passati e l'importanza dei ricordi in una poesia intensa e sincera di Laura Neri
La nostalgia dei giorni passati e l’importanza dei ricordi in una poesia intensa e sincera di Laura Neri La poesia La penna del cuore di Laura Neri è un toccante dialogo con il tempo, un momento di riflessione profonda sull’amore, la memoria e la perdita. Neri, con la sua inconfondibile delicatezza, descrive la sensazione di trovarsi di fronte a un cambiamento irreversibile, come il lento…
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singinthegardns · 2 months ago
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A volte, l'unico motivo per cui non lasci andare ciò che ti rende triste e perché prima era ciò che ti rendeva felice.
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ilragazzodallemanifredde · 2 months ago
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Anche la voglia di vivere era via da un po'.
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aansiogena · 9 months ago
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E tutto tace in quella oscurità.
Inerzia,
condanna di anime suscettibili.
- aansiogena
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La sintassi di un attimo
Lascia defluire i fotogrammi della memoria non ancora fenice di una simulazione che forse mai sembrerà essere. Effigie di me che non esisto finché non sono. E solo l’urgenza di evitare il presente, fuga senza coscienza, e la vita squama di dosso sgretolando dietro le spalle.
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aryiae · 11 months ago
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👉🏼 @un.sorriso_un.sogno ☀️🌙
….seguite il mio profilo su ig!
Vi aspetto!!!! 🙂
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i-am-a-polpetta · 7 months ago
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che fatica essere tristi d'estate.
piove polvere dai cieli di milano, troppo carichi di un malessere intrinseco che prende il colore grigio che ti lascia l'afa intorno e non ti fa respirare.
che fatica essere tristi d'estate.
e quando ti dicono "scrivi cose profonde solo quando stai male altrimenti non ci riesci e non sai che dire" e credo che un po' abbiano ragione. se non sei pervaso dalla tristezza o dalla malinconia o da tutte quelle emozioni troppo forti da saperle gestire, non si sa che dire. sai che a stare bene troppo tempo ci si ammala e che la felicità è una droga più forte di quelle che prendi per non impazzire.
che fatica essere tristi d'estate.
fossi Patrizia Cavalli ci avrei scritto una bellissima poesia. dai cieli di milano cade una pioggia più fitta, le foglie degli alberi, la mia voglia di vivere. c'è un vento che fa volare via quel briciolo di serenità. la mia ragazza mi appoggia la testa sul braccio e piange. è stata una brutta giornata.
che fatica essere tristi d'estate.
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lunamarish · 28 days ago
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La fragilità, negli slogan mondani dominanti, è l'immagine della debolezza inutile e antiquata, immatura e malata, inconsistente e destituita di senso; e invece nella fragilità si nascondono valori di sensibilità e delicatezza, di gentilezza estenuata e di dignità, di intuizione dell'indicibile e dell'invisibile che sono nella vita, e che consentono di immedesimarci con più facilità e con più passione negli stati d'animo e nelle emozioni, nei modi di essere esistenziali, degli altri da noi.
[...]
La fragilità è un modo di essere emozionale ed esistenziale che vive del cammino misterioso che porta verso l'interno e che non si riconosce se non andando al di là dei comportamenti, e scendendo negli abissi della nostra interiorità e dell'interiorità altrui. Ancora oggi si tende ingiustamente a guardare alla fragilità come ad una forma di vita inutile e antisociale, e anzi malata, che ha bisogno di cure e che non merita nel migliore dei casi se non compassione; e non si sanno intravedere in essa le tracce incandescenti della sensibilità e della gentilezza, della timidezza e della tenerezza, della creatrice malinconia leopardiana.
Certo, come la sofferenza passa, ma non passa mai l'avere sofferto, così anche la fragilità è un'analoga esperienza umana che, quando nasca in noi, non viene mai meno in vita e che imprime alle cose che vengono fatte, alle parole che vengono dette, il sigillo della delicatezza e dell'accoglienza, della comprensione e dell'ascolto, dell'intuizione dell'indicibile che si nasconde nel dicibile.
Sì, ci sono momenti in cui la presenza, o almeno la percezione, che ciascuno di noi ha della sua fragilità si accentua, o si inaridisce, ma in ogni caso dovremmo educarci a riconoscerla in noi ma soprattutto a riconoscerla negli altri da noi: un impegno etico, questo, al quale noi tutti siamo chiamati in vita.
Nel concludere queste mie nomadi considerazioni sulla fragilità vorrei citare una breve e stremata poesia di Rainer Maria Rilke.
La poesia è questa:
Era tenero e fine il suo sorriso come brillio d'antico avorio, come nostalgia, come neve che a Natale sull'oscuro villaggio discende, come turchese in mezzo a fitte perle, come raggio di luna su un caro libro.
Cosa c'è di più fragile di un sorriso, e cosa di più fragile della nostalgia, della neve che cade a Natale e di un raggio di luna su un caro libro? Vorrei augurarmi che in queste bellissime immagini possa riassumersi il senso umbratile e fugace di un discorso incentrato sulla fragilità come leitmotiv della condizione umana.
Eugenio Borgna
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donaruz · 10 months ago
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Come un cane sbandato
in cerca di pace
ho girato il mondo.
Molti cuori
hanno accompagnato
a tratti il mio cammino.
Quasi questa mia malinconia
fosse una calamita
e i miei occhi uno specchio
in cui ritrovarsi.
Non ho molto da lasciarvi
amici cari
qualche fotografia
qualche poesia...
L’eredità di un sognatore
cascato in un mondo che fatica a capire.
MILANO 2020
Giovanni Gastel
Muore un poeta
Un fotografo
Una persona meravigliosa
Un Uomo sensibile e gentile.
Profondamente increduli e addolorati.
Oltre la parola Fine
In ricordo di una Grande Persona ❤
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vintagebiker43 · 1 month ago
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Godi quando gli anormali son trattati da criminali
E chiuderesti in un manicomio tutti gli zingari e gli intellettuali
Ami ordine e disciplina, adori la tua Polizia
Tranne quando deve indagare su di un bilancio fallimentare
Sai rubare con discrezione, meschinità e moderazione
Alterando bilanci e conti, fatture e bolle di commissione
Sai mentire con cortesia, con cinismo e vigliaccheria
Hai fatto dell'ipocrisia la tua formula di poesia
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
Io non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia
Non sopporti chi fa l'amore più di una volta alla settimana
O chi lo fa per più di due ore o chi lo fa in maniera strana
Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista
Oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista, ex
Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispetto
Sempre fissa lì a scrutare un orizzonte che si ferma al tetto
Sempre pronta a pestar le mani a chi arranca dentro a una fossa
E sempre pronta a leccar le ossa al più ricco ed ai suoi cani
Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia
Per piccina che tu sia il vento un giorno, forse, ti spazzerà via.
Claudio Lolli, testo parziale della canzone "Borghesia", 1972
fonte: https://www.youtube.com/watch?v=hYbMT6fzD6g
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sciatu · 1 year ago
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TAORMINA - PASSEGGIANDO
Nessun poeta può scrivere una poesia su Taormina perché Taormina è già poesia nel suo essere cielo e mare nella luce che la veste nella sua infinita primavera nei mille colori che l’accendono nel suo solare abbraccio perché qui nessun cuore può essere straniero o triste o vestirsi di malinconia o non credere nei sogni mentre parla con il mare dai suoi balconi fioriti da quel gradino del paradiso che è la sua piazza luminosa. Nessuno a Taormina può negare la bellezza o ignorare la felicità o non amare la vita. Perché Taormina è la luce del giorno è i versi di una tragedia nel teatro sospeso sul mare è il fascino dei palazzi medievali arrossati dal sole al tramonto Taormina è il sorriso delle sue bellissime donne è le lingue del mondo che qui trovano casa. Taormina è i suoi vicoli il verde ed i fiori che la vestono è il profumo dei suoi ristoranti l’ironia, la gioia delle scalinate il suo essere nobile e casta sensuale e provocante, sorella e amante ricca e generosa silenzio e musica. Taormina è abbracciare il nord è il lungo sereno viale che vive da levante a ponente è il suo volto rivolto a sud è il centro di tre mari lo specchio di sette cieli il tempo che si ferma la vita che scivola felice su i suoi antichi palazzi. Taormina è il crocevia di ogni poesia d’amore è le stelle d’agosto con cui le sue luci si confondono felici è il sospiro di amanti e poeti è la luna che la veste d’argento le nubi che la sfiorano la serenità che la culla il vento che l’accarezza. Taormina è il bello racchiuso nella sua profumata, antica multicolore, immensa, elegante anima mediterranea
TAORMINA - WALKING: No poet can write a poem about Taormina, because Taormina is already poetry, in its being sky and sea, in the light that dresses it, in its infinite spring, in the thousand colors that light it up in its sunny embrace because here no heart can be foreign or sad, or dress in melancholy, or not believe in dreams, while it speaks with the sea, from its flowered balconies, from that step of paradise, which is its luminous square. No one in Taormina can deny beauty, or ignore happiness, or not love life. Because Taormina is the light of day, it is the verses of a tragedy, in the theater suspended over the sea, it is the charm of the medieval buildings, reddened by the setting sun, Taormina is the smile of its beautiful women it is the languages of the world, which find a home here. Taormina is its alleys, the greenery and flowers that dress it, it is the scent of its restaurants, the irony, the joy of the stairways, its being noble and chaste, sensual and provocative, sister and lover, rich and generous silence and music. Taormina is embracing the north, it is the long serene avenue, which runs from east to west, it is its face facing south, it is the center of three seas the mirror of seven heavens, time that stops, life that slides happily, on its ancient buildings. Taormina is the crossroads of every love poem and the stars of August with which its lights happily merge is the sigh of lovers and poets it is the moon that dresses her in silver, the clouds that touch her, the serenity that cradles her, the wind that caresses her. Taormina is the beauty contained in its fragrant, ancient, multicoloured, immense, elegant Mediterranean soul
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Non ho madre né padre - Erri De Luca. Un viaggio poetico nella perdita e nella memoria. Recensione di Alessandria today
Biografia dell’autore. Erri De Luca è uno degli autori italiani più apprezzati della contemporaneità. Nato a Napoli nel 1950, ha svolto numerosi mestieri prima di dedicarsi alla scrittura.
Biografia dell’autore.Erri De Luca è uno degli autori italiani più apprezzati della contemporaneità. Nato a Napoli nel 1950, ha svolto numerosi mestieri prima di dedicarsi alla scrittura. La sua opera spazia dalla narrativa alla poesia, toccando temi come la memoria, la spiritualità, la giustizia e la natura. Tra i suoi libri più noti figurano Montedidio, Il giorno prima della felicità e Il peso…
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singinthegardns · 1 month ago
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ilragazzodallemanifredde · 2 months ago
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Come l'archetto sfiorava le corde di violino, così cercavo di far vibrare, con una carezza sottile, la malinconia di vivere.
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aansiogena · 9 months ago
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L'esistenza bloccata da elucubrazioni. Oscuri tormenti dell'intelletto.
- aansiogena
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Sei sicuro di star bene?
Il vento che senti, quel fischio che racchiude una folata ansiosa e disperata, è solo dentro di te. Il vento è lo sgomento di non appartenere alle azioni che compi. È una distanza incolmabile, anzi una separazione, non una distanza. Non sei lontano sei soltanto separato, scisso tra due visi che si sfiorano ma non si toccano. Due ambienti identici, divisi da una limitazione logica. E se anche desideri sapere cosa sia accaduto davvero, quel davvero ha un valore ambiguo. “Davvero” è un abuso, una superstizione. Niente è davvero per davvero. Se esistere vuol dire toccare, non tocchi nulla, se non oggetti impavidamente materiali, fissi in una delle due stanze contrapposte. E quei sensi che ti avvolgono, tra ciò che ascolti annusi vedi, quella patina di davverità che ti lascia credere che esistere sia qualcosa, è impalpabile e illusoria. Esiste una sintesi dei sensi? Riesci a farli confluire in una struttura unica dotata di tutte le caratteristiche che sei in grado di conferirgli, odori suono, gusto, esiste una qualunque cosa che tu possa stringere tra le mani sentendo che ha una oggettiva concretezza. Come cazzo potrei dire di star bene. E se mi poni questa insula domanda è evidente che sei tu a non esistere.
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