#malata d'amore
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#frasi#pensieri#nuovo blog#amore#fidanzato#primo amore#sogni#desideri#descrizione#vita#citazioni#frasi mie#un mei no akai ito#lettera#scrivere#scrittura#coppia#favole#principe#principessa#relazione
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
@unmeinoakaito
#scrivere#scrittura#pensieri#blog#blog nuovo#lettera#amore#fidanzato#ti amo#sognatrice#futuro#me#io#unmeinoakaito#un mei no akai ito#un-mei-no-akai-ito
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano .Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io?
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@promettimicherestiqui
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#filorossodeldestino#filo rosso#frasi#citazioni#nuovo#nuovo blog#blog#blog nuovo#frasi tumblr#frasi belle#amore#frasi vere#frasi amore#frasi sentimenti
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Fante di Denari
"La Rivoluzione interiore si rende scelta di Cammino"
Le persone "rotte" non sono "cattive".
Attuano comportamenti sofferenti e devianti. Provocano all'Altro ferite che loro stessi vivono come pulsanti dentro di loro. Abdicano alla pietà interiore.
Non riescono a gestire e contenere la loro parte malata e "distruggono fuori per non morire dentro".
Oppure compiono comportamenti autolesivi. Si fanno del male. Si fissano dentro schemi cristallizzati di personalità disturbata. Pur di non arrecare danno all'Altro. Pur di non ucciderlo, annientarlo, porre fine alla sua scomoda esistenza.
Non riescono a "non essere la malattia stessa". Sono identificati con essa. Non c'è più differenziazione tra trauma e identità, tra dolore e azione.
Queste persone necessitano di una profonda presa in carico terapeutica, di spazi di contenimento, di percorsi riabilitativi e di tanta tanta consapevolezza e gestione della loro parte umana.
E' difficile provare a suonare con uno strumento rotto tra le mani.
Occorre davvero restaurare e fortificare processi sani a compensazione della parte fratturata.
E' una parte della popolazione a vivere questa penosa e sofferente condizione. Ed è sempre più numerosa. Ma non rappresenta "tutti gli esseri umani".
C'è poi una parte delle persone che credono di essere "rotte", ma non lo sono. Vivono in contesti "rotti" ma preservano una parte di profonda salute interiore. Semplicemente non sanno di averla conservata. Continuano a sentirsi "sbagliati" e credono di essere loro la parte fratturata e debole del contesto.
Non sono in grado di suonare. Non sanno come si impugna uno strumento, come lo si accorda. Non sanno leggere uno spartito, ma riescono a sentire il flusso della musica e la riproducono ad orecchio.
Si perdono nell'impotenza, nella disistima. Sono immaturi dal punto di vista emozionale. Non sanno da dove iniziare la loro "rivoluzione interiore". Hanno paura di fallire. Non ci provano nemmeno. Ed il violino resta nella sua polverosa custodia per anni.
Il presupposto di crescita ed evoluzione per loro è concreto.
La possibilità di guarigione traumatica e di ripristino delle funzioni umane di base è per loro una possibilità realizzabile. Ma passa attraverso un atto di volontà perentorio che, quando si verifica, avvia a valanga una serie di scelte di cambiamento di portata mai vista.
Nella persona "rotta" si può altrettanto verificare questo processo di "elevazione umana" e spesso si possono raggiungere condizioni di "immensa esistenza artistica", ma è raro. Perché la "parte rotta" funziona da "deterrente" e respinge il progresso funzionale della parte emotiva e psichica, portando la patologia a funzionare da elastico di ricaduta nel conflitto interiore.
Le relazioni "sane" possono instaurarsi solo tra persone "sane".
L'Amore si sviluppa e cresce solo nell'Armonia e nell'equilibrio interiore. Altrimenti non è Amore: può essere dipendenza, ossessione, possesso, punizione.
Sembra banale. Ma non lo è.
Definire la Sanità Mentale e Spirituale è un arduo compito.
E pochi hanno potuto all'oggi sperimentare l'originale e autentica "salute di sistema emotivo, psichico" nelle proprie relazioni familiari o sociali, di parentela, d'amore o di amicizia. E anche con loro stessi.
Ma non è impossibile.
La capacità di raggiungere quell'Equilibrio interiore così armonioso e potente, oggi si profila più nitida all'orizzonte.
Tante persone compiono viaggi interiori veloci, efficaci, mirati.
Iniziano a conoscersi, comprendersi, studiarsi, sperimentarsi nel "sano". Iniziano a prendere coscienza dei loro comportamenti di disfunzione, delle proiezioni distorte, delle eredità familiari.
Si nutrono di repentine intuizioni, proteggono in autonomia il loro campo energetico quando viene impropriamente invaso, chiedono "scusa e permesso", riaccolgono la loro parte affettiva ed emotiva all'interno della quotidianità, si affidano alla loro parte connessa, si aprono a nuove modalità di esistenza, di condivisione, di collaborazione.
Non temono il "tradimento" o l'abbandono.
Tradimento e possesso, costrutti arcaici che esistono oramai solo nella ferita della "vecchia scuola", non sono "la realtà dell'Amore".
Nessuno tradisce o abbandona qualcuno. Perché noi non possediamo nessuno e nessuno possiede noi.
Se ancora sentiamo la necessità di relazionarci intimamente con persone "rotte", dobbiamo seriamente iniziare a chiederci perché lo stiamo facendo. Perché abbiamo ancora bisogno di questo costrutto?
Se siamo terapeuti per professione e mandato, allora è naturale che entriamo in contatto con la realtà delle persone "rotte" e possiamo realmente essere un aiuto per la loro crescita.
Ma se non siamo all'interno di un contesto terapeutico, allora dobbiamo davvero chiederci cosa "stiamo facendo" o "sperando".
Le persone "rotte" non entrano nel nostro "campo di relazione privato", non possono. Se non esiste ancora un "gancio", un bisogno irrisolto, una proiezione alla coazione.
Perché il "campo di relazione privato" è un luogo di profonda intimità e sacralità, è un campo di Grazia, di Bellezza, di Armonia, di Realizzazione, di Identificazione sana con il nostro Dono.
Entra solo chi sta bene con se stesso e chi ha imparato a prendersi cura delle proprie emozioni, del proprio Cuore, della propria affettività.
Questi sono tempi straordinari per le Guarigioni. Tutto l'Universo è un enorme Diapason di trasformazione sonora. Cospira per rompere le credenze e le illusioni, per moltiplicare le intuizioni, per sorreggere percorsi terapeutici e di riabilitazione emotiva.
Ma il lavoro è nostro. La volontà di cambiamento è pura scelta personale.
La perseveranza, l'aderenza al programma, la costanza, la disciplina, la tenacia, sono tutte funzioni a carico dell'Umano.
Non illudetevi di aggiustare ciò che è "rotto" dentro gli Altri.
Proseguite per la vostra Strada e prendetevi carico della vostra Crescita.
Non abbiamo potere sull'Altro. E' una presunzione che non possiamo più permetterci.
Non siamo più nella posizione di perseverare nella disfunzione.
Non se vogliamo davvero maturare la responsabilità del nostro Dono interiore.
Le opportunità di questo periodo sono immense. Ma ora tocca a noi scegliere il nostro massimo Bene.
E' compito nostro. Solo nostro.
E siamo già nella seconda parte di Gennaio ... quante straordinarie ed eccezionali Verità scopriremo ancora!
Fuori, tutto sta per cambiare ... e dentro c'è grande fermento ... lo sentite?
Forza allora ... da adesso in poi si lavora per salti quantici!
Mirtilla Esmeralda
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Le cotte dovrebbero essere divertenti. Puoi desiderare qualcuno da morire senza mai dover subire l'imbarazzo di uscirci insieme.
[...]
A volte, però, succede che qualcuno prende la cotta un po' troppo seriamente e la trasforma in un'ossessione bella e buona.
I problemi sorgono se inizi a credere di essere sinceramente innamorata dell'altra persona e ti inganni sulla natura della relazione che hai con lui. La frustrazione allora può diventare insopportabile. Passi il tuo tempo pensando di stare con l'oggetto dei tuoi desideri.
[...]
Diventi letteralmente malata d'amore.
Le relazioni immaginate possono essere causa di dolore e sofferenza quanto quelle vere, qualche volta di più. Molti grandi poeti hanno scritto le loro opere migliori dedicandole a donne che erano all'oscuro della loro esistenza.
[...]
Ma ricordati non permettere mai a una cotta di impedirti di uscire con un "vero" ragazzo.
Cit. "Ragazzi istruzioni per l'uso"
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#cit.#citazione#citazione libro#libro#libricino#le ragazzine#cotta#infatuazione#innamoramento#differenze#immaginazione#film mentali#amore#ragazzi#racconto ironico#amore non corrisposto#delusione d'amore#illusione#malata d'amore#ragazzi istruzioni per l'uso
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Reign 2013-2017/02-02
Mary and Francis
Io sono folle, folle, folle d'amore per te.
Io gemo di tenerezza perchè sono folle, folle, folle
perchè ti ho perduto.
Stamane il mattino era cosi caldo
che a me dettava quasi confusione
ma io era malata di tormento ero malata di tua perdizione.
("Io sono folle", Alda Merini, "Poesie per Charles", 1982)
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#mary stuart#francis de valois#adelaide kane#toby regbo#frary#mary×francis#02×02#reunited#OTP#multichrome#reign#face expression#frary baby#heirs#io sono folle#alda merini#italian poetry#xx century#love poem#poesie per charles
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Joker: ridere fa buon sangue
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Joker di Todd Phillips è veramente un gran bel film e l'interpretazione di Joaquin Phoenix davvero magistrale.
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Joker: l'urlo di Joaquin Phoenix
Joker è innanzitutto un film dal deciso piglio autoriale, che non prevede alcuna concessione alle logiche commerciali dei blockbuster: nessuna necessità di scene d'azione, di una storia d'amore, di un eroe o di una qualche redenzione. Rispetto agli altri film della DC (ma anche della Marvel ovviamente) siamo davvero agli antipodi; tanto che, in retrospettiva, anche un'operazione coraggiosa come quella della trilogia nolaniana sembra ormai vecchia (per quanto comunque straordinaria) rispetto a questa vera e propria rivoluzione.
Una trama in cui non c'è nulla da ridere
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Joker: Robert De Niro e Joaquin Phoenix a confronto in una scena
Il protagonista del film Joker è appunto Arthur Fleck, un uomo asociale che vive da solo con la vecchia madre malata, affetto da non meglio precisate malattie mentali, tra cui un raro disturbo che lo porta a ridere in modo sguaiato e ininterrotto quando si trova in situazioni di disagio e difficoltà. Il suo sogno è quello di diventare un cabarettista, e magari essere un giorno ospite del suo show televisivo preferito, quello condotto dal comico Murray Franklin, ma nel frattempo si arrabatta come può travestendosi di clown.
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Joker: Joaquin Phoenix dà l'addio al ruolo l'ultimo giorno di riprese
Il film segue le sue disavventure in una Gotham inospitale e sull'orlo della rivolta, in cui l'unica speranza sembra essere data dalla discesa in campo politico del miliardario Thomas Wayne. In questo contesto Arthur si ritrova suo malgrado risucchiato in una spirale autodistruttiva di violenza che lo porterà ad avvicinarsi al personaggio che tutti conosciamo, uno dei più celebri villain della cultura pop. Ma per una volta è lui il protagonista, è suo il punto di vista che condividiamo fin dall'inizio, ed è proprio questo a rendere il tutto molto più affascinante. Il personaggio del Joker viene quindi trattato come antieroe qual è anche nel fumetto, ma allo stesso tempo viene inserito in un mondo che sembra provenire non tanto dall'universo della DC Comics, ma dai film della New Hollywood, quelli di Scorsese in primis.
'Un nessuno che vuole diventare qualcuno'
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Joker: Joaquin Phoenix si trucca da clown
Proprio l'ambientazione iperrealistica del film, una Gotham violenta e sporca ma niente affatto distopica, rappresenta forse la più grande novità di questo Joker. Semplicemente perché Todd Phillips dà l'impressione di aver lavorato in modo opposto rispetto a quanto si fa normalmente con i cinecomic: ovvero non ha cercato di introdurre degli elementi realistici o attuali dentro il mondo dei fumetti, ma piuttosto ha preso il personaggio ideato da Bob Kane e i suoi ideali anarchici e li ha inseriti nella New York/Gotham dei primi anni '80. La differenza è sottile ma sostanziale, e fa sì che si generi un incredibile cortocircuito cinefilo tra il cinema di oggi, più spettacolare che concreto, e quello di una volta, più politicamente e socialmente impegnato.
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Joker: Joaquin Phoenix durante una scena del film
Abbiamo già citato Martin Scorsese, ma d'altronde i riferimenti al suo cinema sono veramente evidenti e anche la presenza nel cast anche di Robert De Niro lascia pochi dubbi. Nel film di Phillips lo spirito di quel cinema ormai lontano si sposa perfettamente con un personaggio come quello di Joker, tanto che Arthur Fleck può tranquillamente essere avvicinato ad un personaggio emblematico quale Travis Bickle. In fondo basta sostituire la celebre "stai parlando con me?" con "stai ridendo di me?" ed il gioco è presto fatto.
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Joker: un'immagine del film
Ma quello che davvero sorprende è come, con questo mix di personaggi di fantasia e atmosfere e temi vecchi quarant'anni, Joker riesca comunque a raccontare il mondo di oggi, e a rendere in modo così preciso un male tipico sopratutto dei giovani dei nostri giorni: il disagio di non sentirsi rappresentati, quel senso di trascuratezza e abbandono nonché di superiorità da parte di coloro che contano. Quanti oggi si sentono derisi e trattati come clown, sui social e in TV, da politici e personaggi altolocati, ricchi e potenti? E quanti continuano giornalmente a ricorrere alla violenza pur di farsi notare ed ascoltare in un mondo che li reputa invisibili ed inutili?
'Volete vedere come faccio sparire questo Oscar?'
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Joker: il Joker interpretato da Joaquin Phoenix durante una fuga
Se tutto questo sfocia in un film tanto bello quanto misurato, il merito è quasi tutto del suo mostruoso protagonista: Joaquin Phoenix offre una nuova personalissima rielaborazione di un personaggio che ben conosciamo, e regala al suo Joker una profondità e una tragicità che finora era sempre mancata sul grande schermo. Se quello di Heath Ledger rimarrà per sempre nella storia del cinema per il suo carisma, le sue battute leggendarie ed una caratterizzazione più unica che rara, il Joker di Phoenix è un personaggio molto più completo, più reale, e con cui è molto facile empatizzare.
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Joker: un intenso primo piano di Joaquin Phoenix
Ogni sua risata è una richiesta di aiuto, ogni passo di danza un ulteriore avvicinamento alla follia. Perché l'Arthur che conosciamo all'inizio del film pazzo non lo è affatto, ma "semplicemente" malato e vittima di una società (e una madre) che lo ha alienato. Il processo di trasformazione di Joaquin Phoenix è sottile ma impressionante.
Un nuovo inizio o un esperimento a sé stante?
Ma sarebbe ingiusto chiudere senza elogiare il grandissimo lavoro di Todd Phillips, un regista che finora si era dedicato solo alla commedia (lo ricordiamo soprattutto per la trilogia di Una notte da leoni) ma che in Joker è riuscito a stupirci in un modo che non credevamo possibile. La sua regia è misurata e quasi sempre al servizio del suo incredibile attore, ma al tempo stesso riesce a rendere benissimo l'atmosfera moribonda di una città e una popolazione al limite.
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Joker: una scena del film con Joaquin Phoenix
Un'altra cosa che colpisce della sua regia e sceneggiatura è la maturità e l'equilibrio con cui è riuscito ad inserire in Joker citazioni e riferimenti al mondo DC: c'è ovviamente un piccolo Bruce Wayne, ci sono citazioni palesi ad opere precedenti (Il cavaliere oscuro di Nolan o The Killing Joke di Alan Moore) e anche una buona trovata a livello di trama, potenzialmente esplosiva per l'intero canone, che saggiamente decide di lasciare ambigua e non risolta. Ecco, forse l'unico vero appunto che alcuni potranno fare a questo Joker è quello di non aver osato di più in questi termini, e di non aver voluto inserirsi in maniera più netta e decisa nel filone cinematografico pre-esistente. Ma si tratta di un peccato davvero veniale che siamo ben felici di perdonare, a patto però che questo sia solo l'inizio di un nuovo modo di affrontare i cinecomic.
Conclusioni
In conclusione per il film Joker come avrete capito gli aspetti interessanti sono davvero tanti e degni di approfondimento. Nel complesso il giudizio non può che essere estremamente positivo, sia per la straordinaria interpretazione di Phoenix che per il coraggioso nuovo approccio da parte di un regista che questa volta ci ha veramente stupito.
👍🏻
Il Joker di Joaquin Phoenix è perfetto: un personaggio affascinante e complesso, reso in modo anche piuttosto originale, in tutte le sue sfaccettature.
Quella di Phillips è una vera e propria rivoluzione: un nuovo modo di guardare ai personaggi dei fumetti dei supereroi e integrarli all'interno di un cinema autoriale ed impegnato.
Questa Gotham decadente e anni '80 è il vero villain del film.
L'utilizzo delle musiche (White Room dei Cream su tutte) è esemplare.
👎🏻
I fan dell'Universo DC probabilmente avrebbero desiderato qualche riferimento in più a Batman ed altri personaggi/situazioni dei fumetti.
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L'uccello di fuoco
della mia mente malata,
questo passero grigio
che abita nel profondo
e col suo pigolío
sempre mi fa tremare
perché pare indifeso,
bisognoso d'amore,
qualche volta ha una voce
così tenera e nuova
che sotto il suo trionfo
detto la poesia.
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Mi interessa che sappia accettare la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Che mi dia sicurezza e fiducia.
Che mi insegni ad amare, visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione. (E spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, specialmente femmine, non ne ho.
Non esco spesso quindi spero, che con lui magari mi venga più desiderio di uscire.
Attualmente non posso lavorare, ma percepisco una pensioncina che posso "gestire" da me comprando le mie cosine, senza dover per forza chiedere a lui ogni centesimo. Risparmiando un po', posso anche pagarmi la mia parte della cena.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte (seppur io l'arte non la ho studiata a scuola, nell'indirizzo che ho fatto.)
Vorrei che fosse una persona aperta, che non sia né razzista, né un fanatico religioso, ma che rispetti sempre gli altri e le varie religioni.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita.
Fisicamente direi biondo con azzurri (raramente ho interesse per le persone scure con occhi scuri, sempre preferito gli occhi chiari.)
Non mi vedo con un mega palestrato (sicuramente non calcolerebbe me), ma una persona alta e abbastanza magra.
Mi piacerebbe che fosse non troppo musone, né troppo schematico e preciso, ma neanche troppo caotico.
A me piace il calcio, ma andare allo stadio è troppo confusionario per me.
Mi piacciono i videogiochi e spero anche a lui.
Nel tempo libero disegno e leggo anche, spero che questo lui lo possa apprezzare.
In passato scrivevo d'amore, poi ho smesso. Spero che con lui, mi ritorni la vena da scrittrice regalandogli i miei testi e le mie poesie, descrivendoli così il mio amore giorno dopo giorno che muta nel tempo.
Crescerò insieme a lui dentro questa relazione, e con lui spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Come lavoro non ho grandi pretese, non ci ho mai pensato, quindi già per me, avere semplicemente un fidanzato sarebbe un grande regalo di per sé.
Vorrei che prima di essere fidanzati e innamorati fossimo migliori amici, e da lì magari possa nascere qualcosa di un po' più predominante.
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
Purtroppo so per certo che lui, per amore mio, dovrà fare tanti cambiamenti nella sua vita, nel suo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, io riesca trovare il mio principe azzurro.
Caratteristiche del partner ideale:
#rebloggate e aggiungete#vediamo che catena si crea#vita#amore#sogno#primo amore#fidanzato#disabilità#sedia a rotelle#vacanze#principe azzurro#domande#caratteristiche#patner#patner ideale#un mei no akai ito
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Abi: e se io morissi?
Sam: Non mi riprenderei mai.
L’unica
#citazioni#frasi#frasi tumblr#love#citazioni tumblr#tumblr#amore#citazioni d'amore#innamorata#morire#malata#cancro#amarsi#muoio senza te#frasi film#citazioni film#film d’amore#citazioni d’amore
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#guarire#qualcosa#malattia#malata#ammalarsi#nessun altro#frasi dolci#frasi d'amore#fragile#frasi belle#frasi#frasi tumblr#frasi tristi#loveit#lovely#i love you#love#ti amo#amore#amare#distanti#distruggere#distrutta#amore a distanza#sentimenti#innamorata#innamorarsi#cuore spezzato#cuore#cuore innamorato
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Caratteristiche del mio partner ideale.
Vorrei che sappia accettare la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Che mi dia sicurezza e fiducia.
Che mi insegni ad amare, visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione. (E spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, specialmente femmine, non ne ho.
Non esco spesso quindi spero, che con lui magari mi venga più desiderio di uscire.
Attualmente non posso lavorare, ma percepisco una pensioncina che posso "gestire" da me comprando le mie cosine, senza dover per forza chiedere a lui ogni centesimo. Risparmiando un po', posso anche pagarmi la mia parte della cena.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte (seppur io l'arte non la ho studiata a scuola, nell'indirizzo che ho fatto.)
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte (seppur io l'arte non la ho studiata a scuola, nell'indirizzo che ho fatto.)
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita.
Non mi vedo con un mega palestrato (sicuramente non calcolerebbe me), ma una persona alta e abbastanza magra.
Fisicamente direi biondo con azzurri (raramente ho interesse per le persone scure con occhi scuri, sempre preferito gli occhi chiari.)
Mi piacerebbe che fosse non troppo musone, né troppo schematico e preciso, ma neanche troppo caotico.
Mi piacerebbe che fosse non troppo musone, né troppo schematico e preciso, ma neanche troppo caotico.
Mi piacciono i videogiochi e spero anche a lui.
Nel tempo libero disegno e leggo anche, spero che questo lui lo possa apprezzare.
In passato scrivevo d'amore, poi ho smesso. Spero che con lui, mi ritorni la vena da scrittrice regalandogli i miei testi e le mie poesie, descrivendoli così il mio amore giorno dopo giorno che muta nel tempo.
Crescerò insieme a lui dentro questa relazione, e con lui spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Come lavoro non ho grandi pretese, non ci ho mai pensato, quindi già per me, avere semplicemente un fidanzato sarebbe un grande regalo di per sé.
Vorrei che prima di essere fidanzati e innamorati fossimo migliori amici, e da lì magari possa nascere qualcosa di un po' più predominante.
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
Purtroppo so per certo che lui, per amore mio, dovrà fare tanti cambiamenti nella sua vita, nel suo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, io riesca trovare il mio principe azzurro.
@un-mei-no akai-ito (29.07.24) // @un-mei-no-akai-ito
#unmeinoakaito#amore#coppia#partner#pensieri#disabilita#problema#sicurezza#amare#montagna#vacanza#disegno#arte#lettura#videogioco
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Sono una tipa molto strana. Ci sono giorni in cui voglio disperatamente un abbraccio, ed altri che se mi tocchi ti... Sono cresciuta con la diffidenza stampata nel cuore, ma poi mi aggrappo a chiunque mi dia un briciolo d'amore. Sono malata di incompletezza e illusioni. Ho degli sbalzi di umore assurdi. Ogni volta che cerco di allontanare qualcuno sono terrorizzata all'idea di riuscirci davvero. Ho migliaia di difetti cuciti addosso.Ho l'estate nel sorriso e l’inverno negli occhi.
(web)
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Midnight at Pera Palace: pensieri sparsi
Inizio anno con il botto.
Siccome sono ancora mezza malata non ho testa per scrivere interi commenti quindi mi limiterò a pensieri sparsi perché comunque ho bisogno di metter "su carta" le mie opinioni.
Midnight At Pera Palace
Questa serie l'ho scelta e l'ho vista appena saputa della sua esistenza per merito di @ili91-efp che ringrazio per avermela fatta conoscere. Nel suo quiz di fine anno - ecco perché lo faccio XD - aveva parlato bene di questa serie e dopo aver letto la trama - da pippe mentali - mi sono convinta a vederlo subito.
Midnight è una di quelle serie che piacciono a me: da cervello acceso. Viaggi nel tempo, misteri, colpi di scena... e su questo frangente non sono rimasta delusa. Devo fare un enorme plauso agli autori della serie per aver incasinato le cose così bene ed in modo così intrigante. Per tutta la visione mi sono posta mille domande ed ho mosso il mio cervello nel tentativo di capire cosa stesse succedendo. E la cosa più piacevole è che tutto torna: nel senso che non ho percepito buchi di trama o forzature, molto facili da trovare visto il tema "viaggio nel tempo". Ottimo lavoro, davvero.
Bellissima l'ambientazione. Ok, siamo in Turchia e quindi è gioco facile. Ma la ricostruzione scenica è stata di altissimo livello, considerando che siamo nel 1900. Costumi, ambiente, usanze..tutto è stato trattato in modo così realistico che è stato davvero un piacere per gli occhi.
La lead. Allora, certe volte la volevo prendere a manganellate in testa per farle venire il buon senso. Certe volte invece l'ho apprezzata per la sua determinazione e coraggio. Vederla ignorare qualsiasi buon consiglio le venisse dato è stato straziante. XD Capito di essere tornata indietro nel tempo ed essere stata avvisata di quali eventi catastrofici potrebbe portare un suo coinvolgimento in qualsiasi cosa, la nostra protagonista anziché esser prudente si butta estasiata su qualsiasi cosa. Parla con gente con cui non deve parlare, gira sfacciatamente in posti dove non deve andare e sti cazzi. E quando verso fine serie deve andare nel 1942 per salvare il suo amato ed il suo compagno di viaggio, nonostante le abbiano detto mille volte di non parlare/interagire/fare cose con le persone, lei appena vede il protagonista maschile...dimentica tutto. Daje di salvataggio, presentazione, storia d'amore. Mi sono messa le mani nei capelli. Vero è che nonostante questi lati più ingenui - chiamiamoli così - la lead ha anche lati positivi. Mi è piaciuta quando difende la figlia dal padre, quando vuole tornare indietro nel tempo per salvare le persone nonostante tutti glielo sconsigliassero, quando spacca vetrine e ruba macchine. La lead ha del suo, dai.
E poi c'è lui: Humphrey Bogart turco. Affascinante, tormentato, mezzo villain e innamoratissimo. Devo ammettere che per quanto non abbia amato il suo doppiogioco con gli inglesi - perché me lo sentivo nelle ossa che stava mentendo e quindi l'ho trovato prevedibile - ho amato la sua passione per la lead. Il fatto che non l'abbia mai dimenticata e che l'abbia cercata per anni. Realistico ma triste anche il fatto che abbia abbandonato moglie e figlio per la protagonista.
Ma il mio personaggio preferito è stato Ahmed. Ho amato le sue crisi isteriche, le sue preoccupazioni ed il suo modo di parlare. Il fatto poi che lui sia quel figlio abbandonato da Halit genera ancor più pepe nella vicenda. Si capisce il suo rapporto con il padre ed è stato carino vederlo comprendere che alla fine non era l'unico a sapere dell'hotel e che la sua missione fosse solo un pensiero suo. Ma la cosa più bella è stata la sua relazione con la lead: morivo dalle risate ogni volta che c'era da fare qualcosa con la lead di mezzo e lui sembrasse sempre mezzo perplesso. E poi è originale il fatto che i due compagni di viaggio siano così distanti per età.
Ci sono poi tutti i misteri sulla lead? Io e @ili91-efp abbiamo ipotizzato che la lead potesse essere la figlia della lead. O meglio la figlia della figlia di quella a cui la lead ha preso il posto. D'altronde lei e la figlia si rivedono nel 1942 che dovrebbe essere l'anno in cui la protagonista è stata lasciata all'hotel. Ma se fosse vero vorrebbe dire che la figlia sa del potere dell'hotel, del viaggio del tempo. Ma la pippa mentale più grossa per me è la foto che trovano i due viaggiatori del tempo, assieme alla neonata: c'è la capa del bordello con in braccio la bambina e dietro la scritta "salva tua madre". O_O Da farci seghe mentali per giorni.
Infine due parole sulla cameriera innamorata di Halit. Per quanto fosse una stronza ho trovato così probabile e giusta la sua disperazione: l'uomo che ha amato da lungo tempo e che l'ha sposata e con cui ha fatto un figlio la molla dall'oggi al domani per andare appresso alla donna di cui è sempre stato innamorato. Sfido qualsiasi persona a non farsi turbare dalla cosa.
Adesso aspettiamo la seconda stagione, sperando nella sua realizzazione. Io ci spero. Io la vorrei molto. Le domande lasciate aperte sono tante e la serie ha innumerevoli sbocchi di narrazione. Sarebbe un peccato chiudere tutto così.
Voto: 8.1
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Sono una tipa molto strana. Ci sono giorni in cui voglio disperatamente un abbraccio, ed altri che se mi tocchi ti... Sono cresciuta con la diffidenza stampata nel cuore, ma poi mi aggrappo a chiunque mi dia un briciolo d'amore. Sono malata di incompletezza e illusioni. Ho degli sbalzi di umore assurdi. Ogni volta che cerco di allontanare qualcuno sono terrorizzata all'idea di riuscirci davvero. Ho migliaia di difetti cuciti addosso.
Ho l'estate nel sorriso e l’inverno negli occhi.
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Mary Bennet torna in libreria
Da fan di Jane Austen non potevo non segnalarvi un’uscita di questo mese in libreria.
Piemme pubblica infatti questo luglio “La sorella dimenticata” di Janice Hadlow, romanzo che ha come protagonista il presonaggio di Mary Bennet di Orgoglio e Pregiudizio.
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Titolo: La sorella dimenticata
Autore: Janice Hadlow
Link: https://amzn.to/3hbyONB
Trama: Nella loro tenuta di Longbourn, in un mondo, quello di inizio Ottocento, in cui l’occupazione principale di ogni ragazza in età da marito era, appunto, trovarne uno – possibilmente più ricco, con maggiori possedimenti e con una migliore posizione sociale –, le sorelle Bennet sono le ragazze giuste nel posto giusto. Belle, brillanti, giovani, Jane ed Elizabeth, le più mature, e Lydia e Catherine, le più piccole, spendono il loro tempo tra balli, corteggiamenti e progetti di matrimonio. E poi c’è Mary. La sorella di mezzo. Da sempre considerata una delusione dalla madre per il suo aspetto ordinario e il carattere austero, la terza sorella Bennet vorrebbe diventare invisibile e sparire nei libri che tanto ama, la sua unica forma di consolazione e distrazione dalla solitudine. Perché anche in una famiglia così numerosa ci si può sentire soli, quando si è diversi. Tuttavia, crescendo, Mary ha le idee sempre più chiare su cosa non vuole dalla vita. Ed è pronta, in un mondo che non la comprende, a lottare per viverla a modo suo. Ma quando finalmente l’amore busserà alla sua porta, Mary sarà in grado di riconoscerlo, e riconoscersi finalmente degna di essere amata? Poiché solo quando impariamo ad accettare noi stessi possiamo accogliere l’amore degli altri, e aspirare a raggiungere la nostra idea di felicità.
Ora, Piemme pubblicizza quest’uscita come l’arrivo finalmente, per la prima volta, di un romanzo dedicato alla più ignorata delle sorelle Bennet, Mary. Ma in realtà, al personaggio di Mary, nel corso degli anni sono stati dedicati molti romanzi, anche da scrittori molto famosi. Credo sia una delle Bennet di cui in effetti si sia scritto di più.
Basti pensare al libro L’ Indipendenza della signorina Bennet, di Colleen McCullough, pubblicato in Italia da Rizzoli, ad esempio.
Link: https://amzn.to/2UW0Y6x
Trama: Elizabeth la saggia, Lydia la frivola, Kitty la mondana, Jane la bella, Mary la timida. Generazioni di lettrici hanno pianto, sperato, sognato insieme alle sorelle Bennet, indimenticabili protagoniste di Orgoglio e pregiudizio. Vent’anni dopo l’epilogo del romanzo della Austen, le ritroviamo qui al fianco di mariti devoti, distratti o crudeli; assediate dalla malinconia o dai pettegolezzi; impegnate a crescere i figli o a frequentare circoli alla moda; alle prese con le gioie, i dubbi e le debolezze del tempo che passa. Tutte tranne Mary, la più docile, la più riservata… Non si può dire che, fino a qui, la vita sia stata troppo generosa con lei: bruttina, ignorata dai pretendenti e inchiodata alle convenzioni, ha trascorso più di un decennio al capezzale di una madre capricciosa e malata. Ora, alla morte di questa, si ritrova improvvisamente sola e libera, con un futuro tutto da inventare. Sfidando le convenzioni e le proprie più profonde paure, Mary si getta in un’avventura imprevedibile, complicata e appassionante quanto la vita stessa.
O al libro Un' insolita Mary di S. M. Klassen pubblicato in Italia da Vintage editore
Link: https://amzn.to/3xpB5KA
Trama: Una volta che Liz e Jane hanno sposato i loro amati Darcy e Bingley, non solo hanno coronato i loro sogni d'amore, ponendo le basi per la loro felicità, ma hanno anche inaspettatamente e incredibilmente innalzato le condizioni della famiglia Bennet. Mary, quindi, non si vede più costretta a vivere nell'incubo di una madre che vuole maritarla a tutti i costi, per questo si sente libera di mettere da parte il carattere scorbutico con il quale aveva cercato di allontanare ogni possibile pretendente, di abbandonare gli occhiali dietro ai quali si era sempre barricata e trova addirittura il coraggio di dichiarare ai suoi genitori la propria scelta di non sposarsi mai e di voler vivere libera per sempre. Quando Liz viene a sapere dell'incredibile cambiamento della sorella, la invita a Pemberley. Sarà in questo scenario meraviglioso che Mary rinascerà grazie all'amicizia con Georgiana e alle bellezze di una vita che non si sarebbe mai aspettata. L'autrice S. M. Klassen ha dato vita a una Mary straordinaria, protagonista di un romanzo dalle molte sfaccettature: non mancano gli accenti gotici che tanto appassionavano i lettori di un tempo.
che ha anche un suo seguito: Un’eccentrica Mary di S M. Klassen
Trama: Nessuno si sarebbe mai aspettato che Miss Mary Bennet potesse avere in realtà una personalità così fuori dal comune. Nel primo volume della saga ci ha rivelato il macchinoso piano che si celava dietro il suo sgradevole temperamento. Ma se pensate che Mary abbia smesso di sorprendere, non potreste essere più lontani dalla realtà. Con una ritrovata, o forse svelata, fiducia in sé stessa, forte dell’amicizia con la sua cara Georgiana, Mary è pronta a farsi largo nel mondo. Dopo aver pubblicato il suo primo romanzo di successo, le sempre più frequenti visite del Capitano Jameson fanno ben sperare in altre elettrizzanti novità. Ma per l’insolita Mary ci sono altre, sconvolgenti, sorprese all’orizzonte… Dopo aver fatto ritorno alla casa paterna, ben presto viene richiamata a Pemberley per dare conforto alla sua amica Miss Darcy, improvvisamente malata. E tra le confortevoli mura della tanto amata Pemberley, lo scompiglio è sempre in agguato. La vita di Miss Bennet, inoltre, sarà improvvisamente oggetto di nuove particolari attenzioni e, dopo aver lottato per anni contro un destino convenzionale, si troverà a comprendere e interpretare le sfumature che delineano la distanza tra cuore e onore.
Se poi guardiamo all’estero, i romanzi disponibili in inglese, e inediti in italiano, dedicati al personaggio di Mary Bennet sono tantissimi, vi cito uno degli ultimi:
The Pursuit of Mary Bennet di Pamela Mingle
Link: https://amzn.to/3wd8IOH
Trama: Crescere con quattro sorelle straordinarie - Jane ed Elizabeth, belle e sicure di sé, e Lydia e Kitty, civettuole e spensierate - non è stato facile per un topo di biblioteca goffo come Mary Bennet. Ma con quasi tutte le sue sorelle sposate e andate via dalla casa, la non raffinata Mary si è trasformata in una giovane donna attraente e maritabile. Quando un altro scandalo che coinvolge Lydia e Wickham minaccia casa Bennet, Mary e Kitty vengono spedite a far visita a Jane e suo marito, Charles Bingley, dove incontrano l'affascinante Henry Walsh. Ansiosa e ingenua, Mary è confusa dalle attenzioni di Henry, anche se si ritrova ad avvicinarsi a lui. Potrebbe essere davvero questo l'amore?
Altri titoli disponibili in inglese sempre dedicati a Mary Bennet, nel caso vi possa interessare sono:
Mary Bennet di Jennifer Paynter
The Secret Life of Miss Mary Bennet di Katherine Cowley
A Match for Mary Bennet: Can a Serious Young Lady Ever Find Her Way to Love? di Eucharista Ward
Mary Bennet di Jennifer Becton
Ma ce ne sarebbero molti alti credetemi.
Se poi vi interessano i seguiti di Orgoglio e pregiudizio sappiate che ho dedicato diversi post all’argomento tempo fa e potete leggerli qui:
https://weirdesplinder.tumblr.com/post/43721970214/seguiti-di-orgoglio-e-pregiudizio
In particolare, personalmente, io avevo molto apprezzato il libro:
Titolo: Longbourn house
Autore: Jo Baker
Editore: Einuaudi
Link: https://amzn.to/3yhvlD2
Trama: Sarah, la cameriera orfana di Longbourn, passa le sue giornate lavando il bucato, lucidando i pavimenti, e lo svuotando i vasi da notte per la famiglia Bennet. Ma c'è tanto romanticismo, crepacuore, e intrigo nei locali della locali della servitù di Longbourn, quanto al piano di sopra. Quando un misterioso nuovo cameriere arriva, l'ordinato regno delle sale della servitù rischia di essere completamente, forse irrimediabilmente, sconvolto.
La mia opinione: Mi è piaciuto molto, e ciò è più di quanto posso dire riguardo molti seguiti o riscritture legati in qualche modo a Orgoglio e pregiudizio. In parte ciò è dovuto al fatto che l'autrice non racconta la storia dei Bennett e delle loro figlie, ma la vita dei loro servitori. E in particolare le avventure di Sarah, una cameriera. Perciò è un libro del tuto nuovo, ma scritto con uno stile giusto, non austiniano, perché è più semplice e meno ironico della Austen, ma comunque adatto all'epoca che tratta. Inoltre è un libro in parte corale che ci permette di sbirciare la vita dei Bennet e i fatti raccontati in Orgoglio e pregiudizio, e tutto questo è coerente in tutto e per tutto e perfettamente plausibile. Sospiro di sollievo. Anche la parte ambientata dopo il matrimonio di Lizzy e Darcy ci racconta una Pemberly esattamente come l'avevo immaginata. La storia di Sarah e James prende facilmente il lettore e ogni personaggio è amabile e verosimile. Vedere la vita dei domestici mentre interagiscono fra loro, mi ha ricordato molto, a tratti, Downtown Abbey con le dovute differenze. Comunque sia, un bel libro davvero che consiglio a tutti i fan della Austen finalmente ho trovato un libro moderno legato ad una sua opera degno di essere letto. Era ora.
Estratto: “Se Elizabeth Bennet avesse dovuto lavare personalmente le sue sottovesti , Sarah aveva spesso pensato, molto probabilmente sarebbe stata molto più attenta a dove le buttava.”
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