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pier-carlo-universe · 25 days ago
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I processi estensivi per l'insegnamento delle lingue straniere in UzbekistanL'importanza delle riforme educative e dei metodi innovativi nel contesto internazionale
L’insegnamento delle lingue straniere in Uzbekistan rappresenta uno dei pilastri fondamentali per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.
L’insegnamento delle lingue straniere in Uzbekistan rappresenta uno dei pilastri fondamentali per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese. Dopo l’indipendenza, il governo uzbeko ha intrapreso riforme significative per modernizzare il sistema educativo, ponendo particolare enfasi sull’apprendimento delle lingue straniere, riconoscendole come strumenti essenziali per il successo…
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cleaningsystemshub · 5 months ago
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Viaggi e Sostenibilità: Riflessioni sull'Acqua e Soluzioni Innovative
�� Viaggiare ci apre la mente e ci porta a riflettere sulle sfide globali, come la scarsità d’acqua. Durante il mio viaggio sulla Costa del Sol ho visto...
A cosa servono i viaggi? Ad aprirci la mente, a farci conoscere cose nuove e quindi anche a riflettere. Viaggiando scopriamo nuove culture, possiamo confrontarci con altre persone, lingue, costumi, cibo… Viaggiare ci fa riflettere e, anche se per alcune “culture” riflettere troppo può essere pericoloso, sappiamo invece quanto sia importante. Con i mezzi che ci sono oggi, internet, treni, aerei,…
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etgroupit · 6 months ago
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Scopri il dispositivo Mega Gold, la soluzione definitiva per rilevare metalli, tesori e acque sotterranee con una precisione senza pari! Il dispositivo offre facilità d'uso e controllo, un design robusto che resiste agli urti e alle condizioni difficili, una potente batteria e uno schermo ampio e chiaro. Con la sua interfaccia multilingue che offre 8 lingue globali, puoi scegliere quella che soddisfa le tue esigenze. Eleva le tue avventure di scoperta con Mega Gold ora!
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carmenvicinanza · 7 months ago
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Petina Gappah
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Ci sono fatti storici ancora avvolti dal silenzio, in qualche modo anche dalla vergogna. La letteratura serve anche a questo, a interrompere il silenzio.
Petina Gappah, pluripremiata avvocata e scrittrice, definita la voce dello Zimbabwe, scrive in inglese libri ambientati nel suo paese d’origine mentre esercita brillantemente la sua professione di avvocata internazionalista. È la figura legale di riferimento per l’area araba allargata di libero scambio (GAFTA) ad Accra.
La passione per il suo lavoro rimane forte mentre narra dei fallimenti e delle ingiustizie dello Zimbabwe nella speranza che, nonostante l’oscurità, si possa ottenere un cambiamento.
Ha anche scritto per diverse testate internazionali come The Financial Times, The New York Times, The Guardian e Süddeutsche Zeitung, ed è stata editorialista per OmVärlden, la rivista svedese sullo sviluppo e gli affari globali.
È nata in Zambia il 16 giugno 1971, da genitori emigrati dallo Zimbabwe, dove è ritornata quando aveva nove mesi. Dopo l’indipendenza del paese, la sua famiglia si era trasferita a Harare, in una zona prevalentemente abitata da persone bianche bianca, tanto che è stata una delle prime alunne nere della sua scuola elementare. Ha iniziato a scrivere quando aveva dieci anni, il suo primo racconto è stato pubblicato sulla rivista della scuola che frequentava.
Dopo la laurea in giurisprudenza in Zimbabwe, ha conseguito un dottorato in diritto internazionale all’Università di Graz e un master a Cambridge. Successivamente si è trasferita a Ginevra, dove ha iniziato a lavorare come avvocata specializzata in diritto internazionale.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti An Elegy for Easterly, tradotto in diverse lingue, che le è valso diverse prestigiose candidature come opera prima e ha vinto il Guardian First Book Award.
Nel 2010 è tornata ad Harare per tre anni per lavorare al suo primo romanzo, Il libro della memoria che, pubblicato nel 2015, è il testamento immaginario di una donna albina imprigionata nel braccio della morte, che spera in una tregua presidenziale. Il libro ha vinto il Premio McKitterick dalla Society of Authors.
La seconda raccolta di racconti Rotten Row, pubblicata nel 2016, è stata scelta come “Libro del giorno” da The Guardian.
Dal 2017 è stata DAAD Fellow e Writer-in-Residence a Berlino. 
Nel giugno dello stesso anno ha tenuto la conferenza annuale del Journal of Southern African Studies, intitolata Looking for Dr Livingstone’s African Companions, presso la School of Advanced Study dell’Università di Londra. 
Out of Darkness, Shining Light, del 2019, che in italiano è stato tradotto con il titolo Oltre le tenebre, ha vinto i National Arts Merit Awards 2020 per Outstanding fiction book.
Il libro si apre a Chitambo, nell’attuale Zambia, dove David Livingstone è morto nel 1873 e si chiude in riva al mare, a Bagamoyo, di fronte all’isola di Zanzibar. In mezzo ci sono i sessanta giorni di un Cuore di tenebra a rovescio, il racconto di come i suoi attendenti e la cuoca Halima, sfidando la fame e i pericoli, gli sono rimasti fedeli fino all’ultimo, cercando pace per quello strano uomo bianco e una vita migliore per se stessi.
“La storia di David Livingstone, il grande esploratore dell’Africa, ossessionato dalla ricerca delle sorgenti del Nilo, è cosa nota. Ciò che pochi sanno è che il viaggio più incredibile lo ha fatto da morto, quando il suo corpo imbalsamato è stato trasportato per oltre duemila chilometri dall’interno del continente africano fino alla costa, per poter essere sepolto in Inghilterra. Chi erano gli uomini e le donne che lo accompagnarono? Perché lo fecero? Il mio romanzo è nato per restituire un volto e un destino a queste figure dimenticate”.
Petina Gappah ha lavorato con il David Livingstone Birthplace Museum per reinterpretare i Tableaux Pilkington Jackson di Charles d’Orville.
Con la sua scrittura riesce nel difficile compito di rendere luoghi per lo più sconosciuti, con tale intimità e vitalità da farli sentire subito familiari. E dotata di una speciale sensibilità verso la tragedia umana e anche verso la commedia, insita nell’esistenza. Spalanca le porte di un milione di case illuminate e ci permette di guardarci dentro. In ognuna troviamo qualcosa di meraviglioso e strano, compreso un riflesso di ciò che siamo.
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esperienze-degli-studenti · 11 months ago
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Letteratura comparativa
Caratteristiche generali
La letteratura comparativa è un campo di studio che si concentra sul confronto e sull'analisi delle opere letterarie provenienti da diverse culture, lingue e tradizioni. Questo approccio consente di individuare similitudini, differenze e influenze tra le opere letterarie di diverse parti del mondo.
L'obiettivo della letteratura comparativa è quello di esplorare i temi universali presenti nelle opere letterarie, nonché di comprendere meglio le culture e le società attraverso le loro espressioni artistiche. Questo campo può coinvolgere diverse discipline, tra cui la letteratura, la storia, la sociologia, la filosofia e la teoria critica.
Gli studiosi di letteratura comparativa esaminano le opere letterarie sia in termini di contenuto che di forme letterarie, analizzando le tecniche narrative, i motivi ricorrenti, i contesti storici e culturali, nonché le influenze reciproche tra autori e opere.
La letteratura comparativa può essere applicata a diversi periodi storici e generi letterari, consentendo agli studiosi di esplorare connessioni e contrasti tra opere classiche e contemporanee, così come tra opere di narrativa, poesia, teatro e saggistica.
In sintesi, la letteratura comparativa è un campo interdisciplinare che promuove una comprensione più profonda delle opere letterarie e delle culture globali attraverso il confronto e l'analisi critica.
La letteratura comparativa è un campo accademico e critico che si occupa dello studio e del confronto tra le opere letterarie provenienti da diverse culture, lingue e tradizioni. L'obiettivo principale della letteratura comparativa è quello di esaminare le somiglianze e le differenze tra le opere letterarie al fine di comprendere meglio i temi universali, i motivi ricorrenti e le influenze culturali e storiche che permeano le opere.
Questo campo multidisciplinare si basa su una vasta gamma di teorie letterarie, critiche culturali, studi storici e conoscenze linguistiche. I ricercatori di letteratura comparativa esaminano sia le opere letterarie classiche che contemporanee, confrontando, ad esempio, opere della letteratura occidentale con quelle della letteratura orientale, o confrontando la narrativa di diverse epoche storiche.
La letteratura comparativa può essere utilizzata per analizzare le influenze culturali reciproche, le traduzioni letterarie, la ricezione delle opere in contesti culturali diversi e molto altro ancora. Questo approccio multidisciplinare consente ai ricercatori di ottenere una prospettiva più ampia sulle opere letterarie e sulle culture che le producono.
Alcuni temi comuni che emergono nello studio della letteratura comparativa includono il viaggio, l'esilio, l'amore, la guerra, la migrazione e la diaspora, ma il campo è estremamente vasto e può essere applicato a molte altre tematiche e generi letterari.
In breve, la letteratura comparativa si propone di esaminare le opere letterarie in un contesto globale, evidenziando le connessioni e le influenze tra le culture attraverso l'analisi critica e comparativa delle opere.
Metodo comparativo in una tesi di diploma in linguistica
Il metodo comparativo è un approccio comune utilizzato in molte discipline, compresa la linguistica, per esaminare le somiglianze e le differenze tra due o più fenomeni linguistici, linguaggi o varietà linguistiche. Quando si utilizza il metodo comparativo in una tesi di diploma in linguistica, ci sono diversi modi in cui può essere implementato. Di seguito sono forniti alcuni suggerimenti su come potresti strutturare e utilizzare il metodo comparativo nella tesi di diploma... Identifica i fenomeni linguistici che intendi confrontare. Questi potrebbero includere, ad esempio, strutture grammaticali, fonologia, semantica, pragmatica o aspetti sociolinguistici di due o più lingue o varietà linguistiche.
Stabilisci i criteri di confronto in base ai quali esaminerai i fenomeni linguistici. Ad esempio, potresti voler confrontare la frequenza di determinati costrutti grammaticali, l'uso di determinate forme verbali, la struttura sillabica o l'intonazione.
Raccogli dati pertinenti per i fenomeni linguistiche che stai confrontando. Questi dati potrebbero provenire da corpora linguistici, interviste, questionari o altre fonti pertinenti.
Analizza i dati raccolti utilizzando i criteri di confronto definiti. Cerca di individuare somiglianze e differenze significative tra i fenomeni linguistici studiati.
Interpretare i risultati dell'analisi dei dati. Cosa dicono queste somiglianze e differenze sulla struttura o sull'uso delle lingue o varietà linguistiche considerate? Quali implicazioni hanno i risultati per la teoria linguistica o per il contesto in cui le lingue sono parlate?
Discuti le implicazioni dei tuoi risultati e fornisci una riflessione critica su ciò che hai scoperto. Questo potrebbe includere considerazioni sulla variazione linguistica, sull'acquisizione linguistica, sulla politica linguistica o su altri aspetti rilevanti.
Riassumi le principali scoperte della tua analisi comparativa e sottolinea l'importanza dei tuoi risultati per il campo della linguistica o per il contesto specifico della tua ricerca.
Infine, suggerisci possibili direzioni per la ricerca futura basata sui risultati della tua analisi comparativa. Ciò potrebbe includere ulteriori esplorazioni di specifici fenomeni linguistici, l'espansione del confronto a più lingue o varietà, o l'applicazione dei tuoi risultati a contesti specifici.
Assicurati di fornire una chiara esposizione della metodologia utilizzata nel confronto e di supportare le tue conclusioni con dati empirici solidi.
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Dubai: Attrattiva Globale per L'Emigrazione e L'Opportunità
Negli ultimi decenni, Dubai è emersa come una delle destinazioni più ambite per l'emigrazione internazionale. Questa città dei contrasti, situata tra l'antico e il moderno, il tradizionale e il futuristico, ha attirato un numero crescente di persone da tutto il mondo. Ma quale è il motivo dietro questa tendenza? Le ragioni sono diverse e spaziano dalla stabilità economica alla qualità della vita, dall'ambiente multiculturale alle opportunità di carriera senza precedenti.
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Una delle principali ragioni che spingono le persone a emigrare a Dubai è l'opportunità economica. Grazie alle sue politiche economiche favorevoli agli affari, Dubai è diventata una potenza finanziaria regionale e globale. Le tasse basse o nulle, insieme a una posizione geografica strategica e all'infrastruttura di livello mondiale, hanno creato un ambiente favorevole agli investimenti e agli affari. Questo ha attratto imprenditori, professionisti e investitori da tutto il mondo, cercando di realizzare i propri sogni imprenditoriali e di cogliere opportunità di crescita senza precedenti.
La sicurezza e la stabilità politica sono un altro motivo significativo per cui Dubai è diventata un'opzione attraente per l'emigrazione. Negli ultimi decenni, la città ha dimostrato di mantenere un ambiente sicuro e stabile, che è fondamentale per le famiglie e gli individui in cerca di tranquillità e opportunità. L'infrastruttura avanzata, il sistema sanitario di alta qualità e il basso tasso di criminalità sono fattori che contribuiscono a creare un ambiente ideale per la vita quotidiana.
L'ambiente multiculturale di Dubai è un altro aspetto che ha contribuito alla sua popolarità tra gli emigranti. La città accoglie persone provenienti da tutto il mondo, creando una miscela unica di culture, lingue e tradizioni. Questa diversità crea opportunità di apprendimento interculturale, scambio di esperienze e creazione di reti di contatti globali. Inoltre, Dubai ospita una vasta gamma di eventi culturali, culinari e artistici che celebrano questa diversità.
Le opportunità di carriera senza precedenti rappresentano un altro motivo cruciale per cui Dubai è una destinazione ambita. Con una crescente presenza di multinazionali e industrie emergenti, la città offre una vasta gamma di opportunità di lavoro in settori come finanza, tecnologia, turismo, media e molto altro. I professionisti in cerca di nuove sfide e possibilità di crescita trovano spesso a Dubai una destinazione ideale.
Infine, la qualità della vita è un fattore che non può essere trascurato. Dubai offre una gamma eclettica di attrazioni, dalla lussuosa architettura ai parchi, dalle spiagge mozzafiato ai centri commerciali all'avanguardia. La città è conosciuta per il suo stile di vita cosmopolita, che combina il meglio di entrambi i mondi: la modernità e il comfort con un tocco di tradizione e cultura.
Conclusioni
Dubai ha guadagnato una reputazione globale come destinazione di emigrazione desiderabile per una serie di ragioni. L'opportunità economica, la sicurezza, la diversità culturale, le opportunità di carriera e la qualità della vita sono fattori chiave che hanno contribuito alla crescente affluenza di persone provenienti da tutto il mondo. Tuttavia, come in qualsiasi scelta di emigrazione, è importante valutare attentamente le sfide e le opportunità personali, e prepararsi adeguatamente per una transizione di successo verso questa affascinante metropoli.
Michele
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freenancer · 1 year ago
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Lavoro online: come guadagnare soldi online
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INDICELavoro online da casa Lavoro online part time Lavoro online senza esperienza Secondo lavoro online Lavoro online per studenti Lavoro online per arrotondare Lavoro online per minorenni Lavoro extra online Lavoro freelance online Tipologia di lavori online Lavoro online inserimento dati Ripetizioni online Lavoro online Amazon Lavoro come traduttore online Lavoro di trascrizione online lavoro online retribuzione Come cercare lavoro online? Il lavoro online si riferisce a qualsiasi attività professionale eseguita tramite piattaforme digitali o Internet, con l'obiettivo di generare un guadagno ed un reddito. Queste attività possono variare dalla vendita di prodotti o servizi, alla creazione di contenuti, alla consulenza, alle attività di marketing e oltre. Il lavoro viene svolto in un ambiente digitale e spesso permette al lavoratore una flessibilità significativa in termini di orari e luogo di lavoro. Il lavoro online nel contesto del guadagnare soldi online indica l'utilizzo di risorse digitali, competenze o piattaforme per monetizzare un'idea, un prodotto, un servizio o una competenza. Questo può includere il blogging con la monetizzazione tramite pubblicità, l'affiliate marketing, l'insegnamento o la formazione online, la vendita di prodotti tramite e-commerce o la fornitura di servizi freelance attraverso piattaforme dedicate.
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Lavoro online da casa
Il lavoro online da casa è diventato una modalità sempre più diffusa e accettata, soprattutto in seguito alla digitalizzazione accelerata e alle circostanze globali degli ultimi anni. Attraverso strumenti digitali, molte persone hanno scoperto la possibilità di guadagnare soldi senza la necessità di spostarsi fisicamente in un ufficio o in un luogo di lavoro tradizionale. Ci sono numerose opportunità di lavoro online da casa, dalla consulenza freelance in settori come scrittura, design o programmazione, alla vendita di prodotti tramite piattaforme di e-commerce, alla creazione e monetizzazione di contenuti su piattaforme come YouTube o blog. L'apprendimento di competenze digitali e la capacità di adattarsi alle nuove tecnologie sono diventati essenziali per chi vuole sfruttare queste opportunità. Tuttavia, è fondamentale approcciarsi con una mentalità professionale e imprenditoriale, poiché il mondo online, pur offrendo flessibilità e autonomia, richiede dedizione, autodisciplina e una continua formazione per rimanere competitivi e avere successo
Lavoro online part time
Il lavoro online part-time ha aperto nuove prospettive per chi cerca flessibilità oraria e un equilibrio tra lavoro, studio e vita personale. All'interno del panorama del guadagno online, le opportunità di impiego part-time sono numerose e variegate. Molti scelgono questa modalità per integrare il loro reddito principale, sperimentare una nuova carriera o semplicemente per perseguire una passione. Piattaforme come Upwork, Freelancer o Fiverr offrono una vasta gamma di incarichi freelance che possono essere svolti in base alle proprie disponibilità temporali. Dall'insegnamento di lingue online, alla scrittura di contenuti, dalla gestione dei social media alla grafica, le opzioni sono innumerevoli. Allo stesso tempo, il lavoro online part-time richiede una gestione attenta del proprio tempo, una comunicazione efficace con i clienti e l'abilità di mantenere standard di qualità elevati pur lavorando a ritmi più elastici. In un mondo sempre più digitalizzato, saper cogliere queste opportunità può fare la differenza nel costruire una carriera redditizia e soddisfacente.
Lavoro online senza esperienza
Il mondo digitale ha democratizzato l'accesso al mercato del lavoro in modi impensabili, permettendo a molte persone di iniziare un percorso di lavoro online anche senza esperienza specifica nel settore di riferimento. Guadagnare online senza esperienza pregressa è una realtà per molti neofiti che approcciano questo universo con entusiasmo e determinazione. Piattaforme come Amazon Mechanical Turk, SurveyMonkey, o siti di sondaggi retribuiti, offrono lavori semplici che non richiedono competenze specializzate. Parallelamente, con l'ascesa dei social media e dei contenuti digitali, molte persone hanno iniziato a monetizzare le proprie passioni, creando contenuti su piattaforme come Instagram, TikTok o YouTube. Iniziare un lavoro online senza esperienza, tuttavia, richiede una curva di apprendimento: è essenziale dedicare tempo alla formazione, alla ricerca e all'acquisizione di nuove competenze per poter crescere e ottenere guadagni consistenti.
Secondo lavoro online
In un'epoca caratterizzata da una crescente incertezza economica e dalla trasformazione digitale, molte persone cercano opportunità per integrare il proprio reddito attraverso un secondo lavoro online. Questa modalità di guadagno ha l'indubbio vantaggio di offrire flessibilità, permettendo a chi già svolge un'occupazione full-time di gestire i propri orari e dedicarsi a un'attività complementare nei momenti liberi. Piattaforme come Fiverr, Upwork o Etsy permettono a professionisti, artigiani e creativi di avere un secondo lavoro online offrire servizi o prodotti a una clientela globale, generando un flusso di entrate aggiuntivo. Che si tratti di consulenza, scrittura, design grafico, o vendita di prodotti artigianali, il secondo lavoro online può rappresentare non solo una fonte di guadagno, ma anche l'opportunità di perseguire passioni personali. Tuttavia, è fondamentale gestire con attenzione il proprio tempo e le proprie energie, garantendo un equilibrio tra la prima occupazione e il secondo lavoro, e assicurandosi di mantenere un alto standard di qualità in entrambe le attività.
Lavoro online per studenti
Gli studenti, spesso alla ricerca di flessibilità e di fonti di reddito che si armonizzino con i loro impegni accademici, trovano nel lavoro online un'opportunità preziosa per guadagnare. Nel contesto digitale, molte piattaforme offrono incarichi che possono essere svolti in base alle proprie disponibilità, senza la necessità di orari fissi o spostamenti fisici, rendendo il lavoro online particolarmente adatto al ritmo di vita degli studenti. Siti come Upwork, Tutor.com o Chegg Tutors, per esempio, permettono agli studenti di avere un lavoro online e di offrire lezioni private o supporto nei compiti a coetanei o studenti più giovani, capitalizzando sulle proprie competenze accademiche. Altre piattaforme, come Fiverr o Freelancer, danno la possibilità di svolgere lavori freelance in vari ambiti, dalla scrittura, alla grafica, alla programmazione. Per gli studenti, guadagnare online non solo significa avere una fonte di reddito aggiuntiva, ma anche acquisire esperienze professionali preziose, sviluppare soft skills e costruire un primo network lavorativo, elementi fondamentali per il futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Lavoro online per arrotondare
Il desiderio di arrotondare il proprio stipendio o di coprire spese extra è sempre stato comune tra lavoratori e professionisti. Con l'evoluzione del digitale, sono emerse nuove opportunità per guadagnare somme aggiuntive senza la necessità di un impegno full-time. Il lavoro online per arrotondare diventa, in questo contesto, una soluzione pratica e accessibile a chiunque abbia una connessione internet. Piattaforme come Fiverr, Upwork o TaskRabbit, per citarne alcune, offrono una vasta gamma di servizi e piccoli incarichi che possono essere eseguiti in tempi brevi, da traduzioni a lavori di grafica, dalla scrittura di articoli alla realizzazione di piccoli progetti. Questi lavori permettono di arrotondare lo stipendio online e integrare il reddito principale, garantendo nel contempo la libertà di scegliere quando e quanto lavorare. Pur essendo un'opportunità vantaggiosa, è importante approcciarsi con serietà e professionalità, offrendo servizi di qualità e costruendo una reputazione positiva online, che potrà aprire la porta a ulteriori e più remunerative opportunità
Lavoro online per minorenni
Il mondo online ha aperto nuove frontiere anche per i minorenni che desiderano iniziare a guadagnare, imparando nel contempo competenze preziose per il futuro. Il lavoro online per minorenni, pur essendo soggetto a specifiche regolamentazioni e limitazioni a seconda dei Paesi, offre diverse opportunità interessanti. Molti adolescenti, per esempio, si sono affermati come influencer su piattaforme come TikTok, YouTube o Instagram, guadagnando grazie alla loro creatività e autenticità. Altri hanno scelto di vendere prodotti artigianali su piattaforme come Etsy, o di offrire servizi come lezioni di strumenti musicali, tutoraggio scolastico o editing video a coetanei o ad un pubblico più ampio. Sebbene le opportunità siano numerose, è fondamentale che i minorenni si avvicinino al mondo del guadagno online con consapevolezza, sotto la guida e supervisione di un adulto, per garantire la propria sicurezza e assicurarsi di rispettare eventuali normative locali relative al lavoro dei minorenni
Lavoro extra online
Il lavoro extra online rappresenta una modalità sempre pi�� popolare per integrare il proprio reddito, senza l'ingombro di impegni fissi o la necessità di abbandonare il proprio lavoro principale. Grazie alla versatilità e accessibilità del digitale, è possibile guadagnare soldi online sfruttando brevi lassi di tempo libero, serate o weekend. Piattaforme come Upwork, Fiverr o Airbnb, offrono un ampio spettro di possibilità, dalla redazione di contenuti, alla consulenza, fino alla condivisione temporanea del proprio spazio abitativo. Questo tipo di attività consente non solo di ottenere un guadagno extra, ma anche di esplorare nuovi ambiti professionali, acquisire competenze diverse e allargare il proprio network. Se da un lato la facilità di accesso rende il lavoro extra online un'opzione allettante, dall'altro è essenziale avvicinarsi con serietà, dedizione e professionalità per ottenere risultati concreti e costruire una reputazione solida nel vasto e competitivo mercato digitale.
Lavoro freelance online
Il lavoro freelance online ha rivoluzionato il concetto tradizionale di impiego, introducendo un modello flessibile e autogestito che permette a professionisti di diversi settori di offrire i propri servizi a una clientela globalizzata. Nel contesto del guadagno online, il freelance rappresenta una delle vie più percorse, caratterizzata dalla libertà di gestire il proprio tempo, tariffe e progetti. Piattaforme come Upwork, Fiverr e Freelancer funzionano come veri e propri mercati digitali dove domanda e offerta si incontrano, facilitando la connessione tra freelancers e clienti. Dal design grafico alla programmazione, dalla scrittura alla traduzione, le opportunità sono vastissime e in costante crescita. Tuttavia, guadagnare come freelancer richiede non solo competenze specifiche nel proprio campo, ma anche capacità imprenditoriali: è fondamentale sapersi autopromuovere, gestire i rapporti con i clienti, e navigare le sfide dell'autonomia professionale. Malgrado le inevitabili sfide, per molti, la carriera freelance online offre un equilibrio ideale tra indipendenza, realizzazione professionale e guadagno.
Tipologia di lavori online
ecco la lista di 5 tipologie di lavori online: inserimento dati ripetizioni online lavori online con amazon traduttore online trascrizione online Lavoro online inserimento dati Il "lavoro online di inserimento dati" riguarda l'attività di inserire o catalogare informazioni in database online. Nel mondo del lavoro digitale, rappresenta una delle opportunità più elementari, richiedendo soprattutto precisione e velocità piuttosto che competenze tecniche. In termini di guadagno online, offre una possibilità di reddito aggiuntivo ed è spesso considerato come un secondo lavoro online l’inserimento dati. Tuttavia, data la sua ampia accessibilità, è essenziale procedere con cautela, verificando la legittimità delle offerte per evitare potenziali truffe. Ripetizioni online La "ripetizione online" si riferisce all'offerta di supporto educativo tramite piattaforme digitali. Nel panorama del lavoro online, ha guadagnato popolarità collegando insegnanti e studenti globalmente. Dal punto di vista del guadagno, piattaforme come Chegg Tutors o VIPKid permettono di monetizzare le loro competenze con le ripetizioni online. Tuttavia, oltre alla preparazione, è fondamentale costruire una buona reputazione per attrarre e mantenere gli studenti. Lavoro online Amazon Il "lavoro online Amazon" si riferisce alle opportunità offerte dalla piattaforma e-commerce Amazon. Queste includono ruoli in remote working, vendita attraverso Amazon Marketplace o pubblicazione con Kindle Direct Publishing. Per guadagnare, gli individui possono sfruttare l'"Amazon Affiliate" per ottenere commissioni sulla promozione di prodotti, vendere merci con Amazon FBA o guadagnare royalties da libri pubblicati. La chiave del successo su Amazon è la qualità dell'offerta la popolarità del brand e la reputazione positiva. Lavoro come traduttore online Il "lavoro come traduttore online" si riferisce all'attività di tradurre testi attraverso piattaforme digitali. Grazie alla crescente globalizzazione, il lavoro di traduzione lavoro è diventata una specializzazione molto richiesta nel mondo online. Per guadagnare, i traduttori online possono utilizzare piattaforme come ProZ o Upwork per trovare incarichi. La remunerazione dipende dalla lingua, dalla complessità del testo e dall'esperienza del traduttore. La chiave del successo risiede nella precisione, puntualità e nella costruzione di una reputazione affidabile. Lavoro di trascrizione online Il "lavoro di trascrizione online" implica la conversione di registrazioni audio o video in testo attraverso piattaforme digitali. È una professione in crescita nel mondo online dovuta alla necessità di rendere accessibili contenuti come podcast o interviste. Per guadagnare attraverso la trascrizione online si utilizzano piattaforme come Rev o TranscribeMe. La paga dipende dalla complessità dell'audio e dalla velocità del trascrittore. il successo in questo campo richiede buone capacità di ascolto e una digitazione rapida.
lavoro online retribuzione
Nell'era digitale, il concetto di "lavoro online retribuzione" ha assunto sfumature diverse rispetto ai tradizionali modelli retributivi. Nel contesto del guadagnare soldi online, la retribuzione varia in base alla tipologia di lavoro, alla piattaforma utilizzata e alle competenze richieste. Mentre alcuni lavori online, come la consulenza o lo sviluppo web, offrono tariffe orarie o pacchetti salariali comparabili a ruoli tradizionali, altri, come i sondaggi online o le attività di micro-tasking, sono lavori online con retribuzione più bassa. È essenziale per chi cerca di guadagnare online informarsi adeguatamente, stabilire tariffe competitive e scegliere opportunità che valorizzino le proprie competenze e il proprio tempo. L'abilità nel navigare questo panorama retributivo digitale può fare la differenza tra un guadagno marginale e una carriera online prospera.
Come cercare lavoro online?
Per cercare lavoro online è fondamentale avere un profilo professionale ben curato, con un CV aggiornato e, se pertinente, un portfolio dei propri lavori. Pertanto, è essenziale fare ricerche approfondite sulle aziende o sui clienti potenziali, leggere recensioni e, possibilmente, connettersi con altri professionisti del settore. Nell'ambito del guadagnare soldi online, cercare lavoro su Internet è diventato un processo dinamico che richiede strategia e discernimento. Non si tratta solo di navigare su piattaforme di lavoro come LinkedIn, Indeed o Glassdoor, ma anche di esplorare offerte di lavoro online su piattaforme freelance come Upwork, Fiverr o Freelancer, a seconda delle competenze e delle preferenze individuali. il lavoro online è un lavoro serio? si, il lavoro online può essere assolutamente serio e legittimo. Esistono numerose professioni e opportunità online che offrono retribuzioni competitive e carriere stabili, come sviluppo web, design grafico, marketing digitale, consulenza e molto altro. Per determinare la serietà di un'opportunità online, è essenziale condurre ricerche approfondite, leggere recensioni e testimonianze, e, se possibile, interagire con altri che hanno esperienza nella stessa area. Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Meeting di Rimini 2023
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"L'esistenza umana è un'amicizia inesauribile" è il motto della 44esima edizione del meeting di Rimini, in programma dal 20 al 25 agosto alla Fiera di Rimini tra incontri, dibattiti, mostre, spettacoli e iniziative culturali, trasmessa in diretta su più canali digitali e in più lingue. "Vogliamo mettere al centro dell'attenzione l'amicizia, i rapporti buoni e creativi, le relazioni positive e costruttive" ha detto il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz, mentre il  presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha confermato la sua presenza nella giornata conclusiva, venerdì 25 agosto.   Un tema principale del Meeting sarà il lavoro, in modo particolare il lavoro come fattore decisivo di integrazione degli immigrati, dato che l’evento rappresenta un'occasione unica per raccontare l'impegno dell'Italia a sostegno dell'articolata strategia di diplomazia della crescita che ho voluto al centro dell'azione del Ministero degli Esteri e spiegherà, attraverso un grande spazio espositivo, quanto realizza la Cooperazione italiana, con i suoi partner nazionali, europei ed internazionali, per affrontare le grandi sfide globali del nostro tempo, parlando in primo luogo alle nuove generazioni. La relazione sul tema del Meeting verrà tenuta lunedì 21 agosto da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Tra le presenze istituzionali ci saranno anche la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra e il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, che racconterà l'impegno di Papa Francesco e della Santa Sede per l'amicizia, la pace e la fratellanza fra i popoli. Alla fiera di Rimini sarà allestita una superficie di circa 140mila metri quadrati, che ospiterà un centinaio di convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, 16 saranno le mostre cosi' come gli spettacoli, molti dei quali si terranno nel cittadino Teatro Galli. Verranno ampliati gli spazi per bambini e ragazzi e per lo sport come il Villaggio Ragazzi, che si estenderà su una superficie di 3.700 mq, con mostre, incontri, spettacoli e laboratori per oltre un centinaio di eventi. Saranno quasi 5.000 invece i mq riservati allo sport, con la collaborazione storica del Centro Sportivo italiano e in più quella inedita del Derthona Basket, presente con i suoi campioni. Il Ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale , al Meeting di Rimini, gestirà un padiglione intero, dedicato a Le Strade dell’Amicizia, mentre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica allestirà una piazza alberata nel padiglione A1. Molto rilevante la presenza delle Regioni italiane, dato che circa una dozzina quelle che quest'anno hanno scelto il Meeting per promuovere le loro attività istituzionali, soprattutto nei settori del turismo, dell'enogastronomia, dell'ambiente e dell'energia. Read the full article
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enkeynetwork · 2 years ago
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charlievigorous · 3 years ago
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"...si riunira` una conferenza di emergenza tra i leader mondiali e i banchieri. I nostri “salvatori” propongono quindi un nuovo ordine mondiale per risolvere i problemi del mondo. I media amplificano e pubblicizzano l’idea di questo “Nuovo Mondo”. Una valuta globale è imposta alle nazioni. Le frontiere nazionali scompariranno quando l’Europa “razzista” e l’America verranno inondate dai migranti del terzo mondo. Il mondo è diviso in settori.
Viene fondata una capitale per il Nuovo Mondo, forse a Gerusalemme. La Grande Israele crescera` nel centro geografico del mondo … Le leggi globali verranno fatte rispettare da una forza di polizia delle Nazioni Unite. I “controrivoluzionari” che prenderanno le armi contro i globalisti verranno arrestati e inviati nei campi di detenzione, o peggio.
Le persone saranno monitorate, controllate e rieducate nel nuovo sistema globale. Le lingue, le culture, le religioni, le abitudini e la razza bianca si dissolveranno in un Nuovo Ordine Mondiale, Un “Melting Pot” globale..."
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walkerrichard2-blog · 5 years ago
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Traduzione di bilanci
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bangtanitalianchannel · 6 years ago
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[ARTICOLO] Ecco quello che una boyband coreana può insegnarci sulla globalizzazione 4.0
“Per i lettori dell’edizione Americana del TIME Magazine non c’erano dubbi: la boyband coreana dei BTS dovrebbe essere eletta Persona dell’Anno del 2018. Al termine di un sondaggio condotto a livello globale, i BTS hanno continuato a mantenere il loro vantaggio iniziale vincendo contro candidati come il pianeta Terra e il presidente americano Donald Trump.
Ma chi sono I BTS? A meno che quest’anno non abbiate vissuto da eremiti (come me), non farete questa domanda. Il fenomeno K-pop ha rilasciato due album che si sono posizionati al primo posto della classifica Billboard Top 200 e ha battuto Justin Bieber diventando il Top Social Artist del 2018. Inoltre, i BTS sono gli artisti di cui si parla di più al mondo.
Dando uno sguardo al loro successo globale, tuttavia, ci permette di identificare una peculiarità. Le loro canzoni sono prevalentemente cantate in coreano, non in inglese. Non sono i soli in questo. Artisti latino-americani come Fonsi (autore di Despacito) e Enrique Iglesias, o altri artisti coreani come PSY (autore del Gangnam Style) dimostrano che la globalizzazione della cultura non coincide ormai più con l’americanizzazione. Da questo momento dunque la globalizzazione sarà sempre più diversificata?
A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni 2000, la direzione imboccata dalla globalizzazione culturale era solo una: quella della lingua inglese e della cultura Americana.
Mentre molti Paesi europei fino agli anni ’60 erano ancora parecchio influenzati dalla cultura francese, il trend è iniziato a cambiare a partire dal 1945. I soldati americani erano giunti in Europa per combattere, ma avevano anche portato la Coca Cola, la musica jazz e l’ossessione per i film di Hollywood. Anche in altri continenti l’emergente potenza economica e politica dell’America stava sempre più influenzando la cultura.
Davvero dunque, mentre molte società asiatiche ed europee erano focalizzate sul riorganizzarsi, la cultura americana ha conquistato il mondo. Elvis Presley, Frank Sinatra, Marvin Gaye, Aretha Franklin e James Brown hanno dato il via al trend. Col passare dei decenni, solo Brits e altri artisti di lingua inglese come i Beatles e i Rolling Stones sono veramente riusciti a stare al passo con i colleghi americani.
Ad oggi non si può negare che la cultura dominante a livello globale sia quella Americana. I film che hanno registrato il ricavo più alto di sempre sono praticamente solo quelli di Hollywood (basti pensare ad Avatar, Titanic o Star Wars). Gli album più venduti di tutti i tempi sono per la maggior parte americani (anche se la band australiana degli AC/DC e la band britannica dei Pink Floyd hanno dato del filo da torcere a Michael Jackson).
La maggior parte dei social media e delle aziende internet sono americani. E la cultura del cibo, anche se molto varia, è ancora influenzata dal McDonalds, dalla Coca Cola, da Starbucks e dalla Pepsi Cola.
Questo sviluppo non sarebbe stato possibile senza una maggiore globalizzazione dell’economia mondiale e dell’impatto trasformativo della tecnologia. Negli anni ’60, i voli transatlantici e le registrazioni in radio hanno reso possibile ai Beatles di far nascere una vera e propria mania in America. Negli anni ’90 e 2000, mercati aperti a tutto il mondo e internet hanno permesso a un fenomeno culturale di espandersi anche più velocemente.
Il New York Times ha riportato che per il 2007 metà delle rimanenti 7000 lingue erano in pericolo di estinzione. Per il 2017, il World Economic Forum ha scritto che più di 1500 tra queste avevano meno di 1000 persone capaci di parlarle.
Come l’UNESCO, braccio educativo, scientifico e culturale delle Nazioni Unite, ha fatto notare al Rio+20 (N/B: conferenza sullo sviluppo sostenibile tenutasi nel 2012 a Rio de Janeiro), l'omogeneità della cultura ha portato anche altri rischi.
Nel 2012 ha detto: “Seppur questo fenomeno promuova l'integrazione delle società, può anche portare ad una perdita dell’originalità della cultura locale, che in cambio potrebbe condurre alla perdita di identità, ad esclusioni ed anche a conflitti”. La recente esplosione di violenza incitata tramite social media globali come Facebook e Twitter mostrano che era una visione previdente.
Quindi ci sono gli effetti economici di una cultura globalizzata. Già prima della popolarità dei social media e delle compagnie dette Big Tech (N/B: società basate sullo sviluppo di tecnologie), meno di una dozzina di compagnie - come “Disney”, “21st Century Fox”, “Sony” e “Viacom” - possedevano la fetta maggiore dei media e delle istituzioni più importanti al mondo.
L'arrivo di grandi piattaforme tecnologiche ha solo accelerato i trend verso una concentrazione maggiore del mercato e i rischi di perdita della diversità culturale.
Infine, per quanto ci possano piacere il nostro panino con patate fritte, la nostra busta di patatine e il nostro bicchiere di caffè da portar via, anche la cultura globalizzata dei fast-food ha aggravato i problemi mondiali.
Se tutti consumassero la stessa quantità di hamburger degli americani o creassero la stessa spazzatura, il cambiamento climatico e l'inquinamento sarebbero insormontabili e l'obesità causerebbe anche più malattie e morti.
Bomba a orologio o manna dal cielo?
Questo porta ad alcune importanti domande. La globalizzazione della cultura guidata dall'America è una bomba ad orologio autodistruttiva destinata ad uccidere lentamente le lingue, le culture e la vita stessa? È un fenomeno che arricchisce le culture locali con un diverso set di influenze straniere? O dovremmo essere agnostici a riguardo, purché porti ad un risultato migliore per la società e l'ambiente, come un governo migliore o una gestione del clima? 
Se a fino poco fa la prima domanda sembrava probabilmente risposta da un “sì”, i BTS, Fonsi e i loro compagni hanno dimostrato che una globalizzazione più diversificata non può essere completamente esclusa.
Consideriamo per primo il caso di Luis Fonsi. Con la sua hit “Despacito”, il cantante portoricano ha infranto sette record “Guinness”, tra cui il primo video di YouTube a raggiungere 5 miliardi di visualizzazioni e la traccia più ascoltata nel mondo. Con questo ha dimostrato che si può influenzare la cultura globale anche attraverso la lingua spagnola e la cultura caraibica. Ciò non sorprende se si considera che ci sono 437 milioni di persone che parlano lo spagnolo come prima lingua, a confronto dei 372 milioni di nativi anglofoni. 
Il caso dei BTS è forse anche più impressionante, perché è anche più avverso ad ogni probabilità culturale. Mentre lo spagnolo, assieme al cinese mandarino e all'inglese, appartiene alla top 3 delle lingue più parlate nel mondo, il coreano non compare neanche nella top 10. Infatti, la Corea fino ad un secolo fa era conosciuta come il “Regno Eremita” per il suo isolamento culturale ed economico. 
Di questo isolamento ci sono tracce ancora oggi. Nelle economie di altri Paesi del G20, come in quella della Francia o della Germania, la maggior parte dei successi musicali del 2017 sono state canzoni in lingua inglese, mentre in Corea comunque nella lingua nazionale e i BTS non sono un’eccezione, essendo i loro brani cantati in coreano con solo alcune parti del testo in inglese. Eppure il gruppo è diventato comunque il fenomeno musicale globale dell’anno.
A questo si aggiunge il fatto che il successo del gruppo sia in parte dovuto anche a spinte dal basso verso l’alto, nel senso che sono stati i fan a darvi un enorme contributo traducendo e sottotitolando i video e le esibizioni in inglese. I BTS non sono, inoltre, i primi artisti K-pop ad aver ottenuto  successo a livello internazionale: in Occidente, ad esempio, PSY è molto conosciuto, così come lo sono altri gruppi coreani in diversi Paesi dell’Asia, dalla Cina al Vietnam, per arrivare al Giappone.
Ovviamente, come una rondine non fa primavera, per così dire, così non saranno Fonsi e i BTS da soli a cambiare la globalizzazione culturale, ma anche in altri settori nuovi protagonisti culturali sono emersi da realtà diverse da quella americana e l’Asia, in particolare, sta giocando un ruolo fondamentale.
La prima Intelligenza Artificiale a condurre un telegiornale viene dalla Cina e parla sia il mandarino che l’inglese, mentre sempre di più Hollywood subisce l’influenza delle  compagnie cinesi e degli attori asiatici con i quali lavora, e degli esempi sono “The Great Wall” con Matt Damon e Jing Tian, oppure uno dei successi cinematografici  del 2018, “Crazy Rich Asians”, film con un cast completamente asiatico e basato su una serie di libri parimenti di successo.
Nel settore tecnologico, una delle più famose compagnie di streaming, “Spotify”, è svedese, mentre in quello sportivo, sia i Mondiali di calcio FIFA che i Giochi Olimpici possono vantare di aver celebrato nazioni e culture diverse, pur dovendo affrontare delle critiche per la cattiva gestione della governance.
Tuttavia per quanto i campioni dell’americanizzazione della cultura globale possano essere oggetto di biasimo, alcune delle compagnie più rappresentative in questo senso hanno condotto il mondo verso un positivo cambiamento culturale.
Il quadro generale
Saadia Zahidi del World Economic Forum, nel suo libro “50 Million Rising”, ha scritto che “McDonald’s” è stata una tra le prime compagnie ad aver integrato nella forza lavoro le donne in Paesi a maggioranza musulmana come l’Indonesia e l’Arabia Saudita, mentre “PepsiCo”, sotto la guida del CEO (N/B: “direttore d’azienda”) di origine indiana Indra Nooyi, ha iniziato ad allontanarsi dalla produzione di bevande zuccherate per investire in attività come “Sodastream” che commercializza l’acqua di rubinetto ed evita la plastica. Ma questi sono elementi che potrebbero risultare mancanti al quadro culturale  generale del 2018. Il fatto che siano cantanti e gruppi dai Caraibi o dalla Corea a creare i successi musicali più popolari del mondo dimostra che, dopo tutto, non c’è nulla di inevitabile nel processo di americanizzazione della globalizzazione culturale. Le culture diverse, quasi sicuramente, continueranno ad esistere e ad incrociarsi influenzandosi vicendevolmente come hanno fatto per secoli fino ad ora, ma quello che è davvero essenziale è che ognuno abbracci la propria cultura e che i politici e le altre parti interessate rafforzino e promuovano i legami culturali nella società. Ma se i membri di un gruppo musicale del “Regno Eremita” possono essere eletti come “Personalità dell’anno” nella capitale economica del mondo, una monocultura globale non è poi così vicina, in fondo.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Cam, Clara, jimindipityR) | ©weforum
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fulgenzionucci-blog · 6 years ago
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etgroupit · 8 months ago
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ilghila · 3 years ago
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giancarlonicoli · 5 years ago
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17 MAR 2020 16:26- -
LEGGI, BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO - ANGELO GAJA, GURU DEL VINO ITALIANO NEL MONDO HA COMPIUTO 80 ANNI E PIÙ MATURA, MEGLIO È. UNA DELLE INTERVISTE PIÙ CENTRATE E INTERESSANTI CHE ABBIA MAI LETTO SULL’ENOLOGIA E SULLE FIGURE PIÙ STIMOLANTI È QUELLA DI ALDO CAZZULLO. LA MENTE DI GAJA VIAGGIA IN ANTICIPO SU TUTTO, CON UNA CAPACITÀ DI PREVISIONE DEGLI EVENTI FUTURI INDISPENSABILE PER L’INTERO SETTORE
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Pavese e Fenoglio, Ferrero e Miroglio, Slowfood e Eataly, il vino e il tartufo bianco: qual è il segreto delle Langhe?
«La politica. Abbiamo avuto i due padri del liberalismo. Camillo Cavour, che a ventidue anni era già sindaco di Grinzane, ed è il padre del barolo oltre che dell’Italia. E Luigi Einaudi, che a Dogliani dopo la messa teneva una lezione di agraria ai contadini, un’omelia laica sul sagrato, fino a quando donna Ida non lo trascinava via. Ci hanno insegnato che il denaro pubblico è più importante del nostro. Che i doveri vengono prima dei diritti. Che non puoi solo chiedere, ma prima di tutto dare».
1. ANGELO GAJA, ILGURU DEL VINO ITALIANO, INTERVISTATO DA ALDO CAZZULLO
Cristiana Lauro per Dagospia
Angelo Gaja, il punto di riferimento dell’enologia - il guru del vino italiano nel mondo - ha compiuto ottant’anni e più matura, meglio è. Un po’ come i vini buoni. Ma quelli buoni per davvero, però. Perché se parti male non c’è verso. Vale tanto per i vini, quanto per le persone.
Una delle interviste più centrate e interessanti che abbia mai letto sull’enologia e sulle figure storiche più stimolanti che la rappresentano, è quella di Aldo Cazzullo ad Angelo Gaja. Visto che ci troviamo tutti quanti in isolamento a casa, se vogliamo impiegare una porzione di questo tempo nuovo, leggiamola! Può contribuire a evitare di trasformare un tempo nuovo in tempo vuoto.
Angelo Gaja, produttore nelle Langhe e distributore di vino, ha fatto da apripista alla produzione vitivinicola italiana e alla sua commercializzazione nel mondo attraverso una visione avanti anni luce rispetto al resto. La mente di Gaja viaggia in anticipo su tutto, con una capacità di previsione degli eventi futuri indispensabile per l’intero settore. I suoi  ingredienti base sono da sempre: la capacità di analisi, l’esperienza e la carità divulgativa.
Angelo Gaja non guarda la TV, trova ansiogeni i talk show, ma legge e si informa quotidianamente su tutti i giornali. Sul fatto di essere costretto in casa per questo flagello di pandemia da corona virus, non si scompone e accetta le restrizioni senza tanti giri di parole: “resto a casa e basta. Baci se ne davano anche troppi!” E racconta di come un tempo l’uomo salutasse levandosi il cappello e senza sbaciucchiare come in uso ovunque, fino a pochi giorni fa. Addirittura l’enologo storico della cantina - ricorda Angelo - parlava al vino in dialetto locale, dandogli del lei.
Gaja parla del segreto del successo produttivo - e del conseguente, fortunato richiamo turistico - delle Langhe. Ma anche del concetto di artigianalità, di cui sentiamo spesso parlare. “ L’artigiano è uno specializzato in niente che sa fare un po’ di tutto...sa governare l’imperfezione perché la perfezione non esiste. Un vino troppo lavorato perde l’anima”. Parole sante di Angelo Gaja che potete leggere per esteso nell’intervista di Aldo Cazzullo.
Aldo Cazzullo per il ''Corriere della Sera''
Angelo Gaja, lei ha compiuto ottant’anni in giorni drammatici per l’Italia.
«È vero. Ma non ci fermeremo. La mia famiglia e io prendiamo questo impegno: non licenzieremo nessuno dei nostri 160 dipendenti. Anzi, ne assumeremo altri».
Non teme ripercussioni per il made in Italy?
«Non credo ce ne saranno. Certo, per il turismo è una prova durissima. Sa quando ho realizzato che la situazione era davvero seria?».
Quando?
«Quando, per la prima volta nella mia vita, ho sentito Oscar Farinetti preoccupato. Io sono meno portato di lui all’entusiasmo».
Ha paura?
«Ho commesso un errore: ho visto qualche talk-show. Sono ansiogeni, soprattutto per me, che non guardo la tv e non vado su Internet. Leggo solo i giornali».
Quanti?
«Nove, dal Fatto quotidiano a Libero. La domenica dieci, con il Sole 24 Ore».
Com’è cambiata la sua vita?
«Sto più a casa, come tutti. Cerco di cogliere i lati positivi”.
Ad esempio?
«Basta baci. Se ne davano troppi. Due quando ti incontri, due quando ti saluti, e gli svizzeri se ne aspettano tre... Quand’ero ragazzo, in Langa, gli uomini non si baciavano. Si salutavano togliendo il cappello. E si davano del lei. Luigi Rama, il nostro storico enologo, parlava con il vino e gli dava del lei: chiel, monsù...».
Altri cambiamenti?
«È il momento di aspettare, non di correre. Abbiamo rinviato i viaggi all’estero. Gaia, la primogenita, ne approfitterà per fare un corso di lingue».
Di inglese?
«Di piemontese. L’inglese lo sa come l’italiano. In azienda una volta si parlava solo dialetto. Uno dei nostri lavoranti si chiamava Fiurin, che sarebbe Fiorellino: nessuno ha mai saputo il suo vero nome. Fumava come un turco ed è campato 95 anni. Con i nostri figli — dopo Gaia sono arrivati Rossana e Giovanni — non abbiamo mai parlato piemontese. Questi giorni sono l’occasione per recuperare».
Qual è il suo primo ricordo?
«I partigiani che vengono a chiedere il vino a mio padre Giovanni. E mia nonna Clotilde, francese della Savoia, che mi manda al forno a cuocere il pane ma poi mi vieta di toccarlo; ne avrei mangiato troppo; il pane finiva in tavola solo quando era raffermo. La nonna era saggia e non rideva mai. Guai a scartare le croste della fontina».
In Langa non ci sono gli Antinori e i Frescobaldi, il vino lo fanno i contadini.
«Anche qui la terra apparteneva alle grandi famiglie aristocratiche. Sull’etichetta delle loro bottiglie avevano lo stemma nobiliare, mentre noi “principi della sterminata famiglia dei Della Zolla”, come diceva Brera, avevamo una foglia o un grappolo d’uva. Poi i nobili hanno venduto i terreni per investire nell’industria a Torino. E hanno lasciato spazio a noi artigiani. Avvezzi al lavoro ben fatto, anche a quello fatto con le mani».
Chi è un artigiano?
«Uno specializzato in niente che sa fare un po’ di tutto: il coltivatore, l’enologo, l’amministratore, l’esperto di marketing. E sa governare l’imperfezione; perché la perfezione non esiste. Un vino troppo lavorato perde l’anima».
Ha conosciuto Brera?
«Me lo fece incontrare mio padre, con Gino Veronelli, al ristorante della Certosa di Pavia. Mi rimproverò perché sputavo le ossa delle rane: bisognava mangiare anche quelle, infatti il suo piatto era vuoto. A mio figlio ho fatto conoscere Giorgio Bocca, che era un accanito consumatore dei nostri vini».
Pavese e Fenoglio, Ferrero e Miroglio, Slowfood e Eataly, il vino e il tartufo bianco: qual è il segreto delle Langhe?
«La politica. Abbiamo avuto i due padri del liberalismo. Camillo Cavour, che a ventidue anni era già sindaco di Grinzane, ed è il padre del barolo oltre che dell’Italia. E Luigi Einaudi, che a Dogliani dopo la messa teneva una lezione di agraria ai contadini, un’omelia laica sul sagrato, fino a quando donna Ida non lo trascinava via. Ci hanno insegnato che il denaro pubblico è più importante del nostro. Che i doveri vengono prima dei diritti. Che non puoi solo chiedere, ma prima di tutto dare».
Però i langaroli sono diversi dai torinesi. I torinesi sono, o meglio erano, inquadrati: militari, preti sociali, operai, comunisti. I langaroli sono irregolari: vignaioli, trifulau, scrittori, suicidi...
«E giocatori d’azzardo. Sia Pavese sia Fenoglio hanno scritto pagine rivelatrici sui “giugarela”, gli scommettitori che si giocavano tutto; e quando avevano perduto la cascina puntavano pure la moglie e la figlia. Dopo la guerra, questo desiderio di rischio, questa energia un po’ disperata l’abbiamo messa nel lavoro. E abbiamo imparato a tenere sempre un po’ di fieno in cascina, per i tempi magri. Come questi che si annunciano».
Fenoglio se lo ricorda?
«Veniva a giocare a biliardo all’hotel Savona, e noi ragazzi dovevamo cedere il tavolo agli adulti. Sigaretta sempre in bocca, gran naso, molto rispettato. Parlava sottovoce, e gli amici pendevano dalle sue labbra».
Tra gli amici di Fenoglio c’era Pinot Gallizio, il pittore che fondò l’Internazionale situazionista.
«Era il mio insegnante di erboristeria all’enologica. Inventò la pittura a metro. Andò da Franco Miroglio a chiedergli quintali di colore per affrescare la Torino-Savona; dovette accontentarsi di dipingere le stoffe Miroglio. Ora è nei grandi musei di arte contemporanea».
Era una Langa che parlava piemontese ma pensava in termini globali. I tartufi migliori non venivano regalati a De Gasperi e Togliatti, ma a Eisenhower e Krusciov.
«E si chiamavano tartufi d’Alba solo quelli del basso Piemonte, l’arco che va da Mondovì a Tortona. Dovremmo essere più rigorosi su questo. Proprio per tutelare i nostri prodotti, la nostra identità. E dovremmo evitare effetti speciali, tipo Collisioni, il festival che porta centomila persone a Barolo. In Borgogna non lo farebbero mai, perché tutelano ferocemente il loro territorio».
In quanti Paesi lei esporta il suo barbaresco?
«Centodue. L’85 per cento della produzione finisce all’estero: Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Giappone, Russia, Cina... In America sono stato per la prima volta nel 1974: mi spiegarono che il vino italiano doveva costare meno del vino francese più economico. Non potevo accettarlo».
Si racconta che Sylvester Stallone al ristorante abbia mandato indietro tre bottiglie Gaja perché sapevano di tappo.
«Voleva far colpo su una signora. Preferisco Robert De Niro, che un mattino è arrivato qui in cantina per una rapida visita ed è rimasto tutto il giorno».
Il cambio climatico ha inciso anche sul suo lavoro?
«Si vendemmia venti giorni prima, talora un mese. D’estate il suolo tende a diventare duro come il cemento, e dobbiamo prenderci cura del lombrico, che è l’architetto della terra: la smuove, la ossigena, la rende viva. Le aree del barolo e del barbaresco restano limitate; ma si piantano vigneti meno pregiati in alta Langa, dove prima attecchiva solo il nocciolo. La terra cambia. Ci parla. E anche noi dobbiamo cambiare».
Come?
«Abbiamo un geologo, due botanici, due entomologi».
Cosa fa tutto il giorno l’entomologo?
«Nelle vigne ci sono parassiti nuovi: alcuni non li abbiamo mai avuti, altri non sopravvivevano agli inverni, che erano più rigidi. Siccome non vogliamo usare pesticidi, fitofarmaci, antiparassitari, agrofarmaci, insomma veleni, li combattiamo creando parassiti dei parassiti. Si chiama lotta biologica: contro la cimice asiatica c’è la vespa giapponese. Ci sono aziende che fanno insetti, come la Biolab di Cesena, che ci fornisce l’anagyrus e il cryptolaemus, i due antagonisti naturali della cocciniglia, che buca le foglie e sporca l’uva. Il professor Andrea Lucchi dell’università di Pisa ci ha insegnato la confusione sessuale».
Come funziona?
«Il peggior nemico del nebbiolo, con cui si fanno sia il barolo sia il barbaresco, è la tignola dell’uva: una farfallina che deposita sulla buccia le uova, da cui esce un piccolo verme voracissimo che svuota l’acino. Con la pioggia, l’acino si riempie d’acqua, e si crea una muffa che si trasmette all’intero grappolo».
Il rimedio?
«I giapponesi hanno scoperto che quando la femmina è pronta per essere fecondata libera feromone. Così abbiamo messo nelle vigne diffusori di feromone, che fanno impazzire il maschio e bloccano la proliferazione».
Una volta si dava il verderame.
«O l’arseniato di piombo. Era una delle mie mansioni, nei sette anni che mio padre mi fece passare tra i filari, prima di darmi un ruolo in azienda».
Sette anni. Pare una punizione biblica.
«Fu bellissimo. Studiavo economia e commercio all’università, all’inizio non sapevo fare niente. Papà mi affidò al nostro capo-uomo, Gino Cavallo, che per spronarmi mi diceva: “Se il pane avesse due dita di gambe, moriresti di fame”. Mi insegnò a innestare, concimare, zappare. Zappare bene è difficilissimo».
Davvero?
«Gino Cavallo pretendeva che si eliminassero tutte le erbacce senza strapparle con le mani e senza sfiorare la pianta. Allora dicevano: se non vai a scuola ti mando a zappare. Oggi, se vuoi zappare, devi andare a scuola».
Cosa votava nella Prima Repubblica?
«Pannella».
E adesso?
«Conte non mi dispiace. Mattarella è straordinario. Renzi non ha avuto solo demeriti».
E Salvini?
«I pieni poteri in Italia non portano bene».
Lei crede in Dio?
«Chi lavora sotto il cielo, e ha come socio il clima, non può non credere a qualcosa di soprannaturale che ci protegge. Sono cresciuto ai tempi delle processioni: per la pioggia, contro la grandine...».
E l’aldilà?
«Anche qui: chi è a contatto con la natura sa che la vita è un ciclo: scompare e riappare. Credo che ci possa essere un domani. Non so come sia. Ma non mi spaventa».
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