#libri thriller famosi
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pier-carlo-universe · 14 hours ago
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Buone feste, Alex Cross: Un Natale di Tensione e Mistero. Recensione di Alessandria today
James Patterson ci regala un thriller natalizio che intreccia famiglia, dovere e una serie di crimini ad alta tensione.
James Patterson ci regala un thriller natalizio che intreccia famiglia, dovere e una serie di crimini ad alta tensione. “Buone feste, Alex Cross”, diciottesimo capitolo della celebre serie dedicata al detective Alex Cross, è un viaggio avvincente tra i dilemmi personali e le sfide professionali di uno dei personaggi più amati della narrativa thriller. La trama si sviluppa durante la notte di…
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bibliotecasanvalentino · 3 months ago
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica @valentina_lettrice_compulsiva
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: @pelledocaeditore
Buona lettura a tutti!
GHOST STORIES – M. R. JAMES
È la notte di Halloween, quale modo migliore di trascorrerla se non leggendo le storie di fantasmi dello scrittore e medievalista britannico Montague Rhodes James?
La casa editrice Pelledoca, specializzata in narrativa per ragazzi, ha pubblicato un graphic novel che raccoglie i cinque racconti più famosi dell’autore, nell’adattamento di Leah Moore e John Reppion, in cui vengono trattati: il tema della vendetta, del ritorno dal regno dei morti, della curiosità che spinge l’uomo a superare limiti invalicabili.
I protagonisti di queste storie sono studiosi impegnati in misteriose e insidiose ricerche in archivi polverosi o in dimore infestate, che si trovano ad affrontare esperienze al di là dell’umana comprensione.
"LA MEZZATINTA", in assoluto il mio racconto preferito di James, racconta di un dipinto che, notte dopo notte, prende vita per ricordare in eterno la terribile vendetta di un nobile decaduto.
"IL FRASSINO", invece, narra la storia di un albero che nasconde un terribile segreto, legato alla morte di una donna giustiziata per stregoneria
"LA NUMERO 13" racconta di una stanza d’albergo che appare e scompare.
"IL CONTE MAGNUS" è ambientato in un mausoleo misterioso nel quale sarebbe meglio non entrare.
“FISCHIA E IO VERRÒ DA TE” narra di un fischietto capace di evocare mostri e demoni.
Le splendide illustrazioni di Fouad Mezher, Alisdair Wood, George Kambadais, Abigail Larson e Al Davison costituiscono il valore aggiunto del volume.
COSA MI È PIACIUTO
Adoro la letteratura gotica e, in particolare, le storie di fantasmi. Quelle di M. R. James mi hanno sempre affascinata per le ambientazioni cupe e le vicende oscure che le caratterizzano.
COSA NON MI È PIACIUTO
Purtroppo l’età avanza e ho avuto un po’ di difficoltà a leggere le vignette di alcune tavole.
   
L’AUTORE
M. R. James (1862-1936) è stato uno scrittore e studioso medievale, ricordato soprattutto per le sue storie di fantasmi che sono considerate tra le migliori del genere. I racconti di M. R. James continuano ad influenzare molti dei grandi scrittori di oggi, tra cui Stephen King  (che discute di James nel libro di saggistica del Danse Macabre, 1981) e Ramsey Campbell.
LA CASA EDITRICE
I libri di Pelledoca editore vogliono raccontare storie belle, forti e particolari. Storie da brivido, capaci di tenere il lettore con il fiato sospeso e gli occhi incollati alla pagina. La casa editrice ha fatto una scelta precisa, decidendo di occuparsi solo di thriller, noir e mistero. Chi scrive per Pelledoca accompagna i lettori, soprattutto i più giovani, in un mondo narrativo di intrighi in cui si muovono personaggi equivoci, vittime e carnefici, ma anche astuti eroi.
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sherifawadmeetingvenus · 4 years ago
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Gianluca Vannucci
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di Sherif Awad Nella mia famiglia non c’è mai stato nessuno particolarmente interessato al cinema, al teatro o alla recitazione in generale. Al liceo quando non avevo fatto i compiti o studiato saltavo la scuola e andavo nella videoteca della mia città a vedere i film che hanno fatto la storia del   cinema. Da ragazzo divoravo film su film. Mi piacevano molto e come modello mi ispiravo a James Dean, Steve McQueen, Paul Newman, Marlon Brando, Robert Redford, Warren Beatty e tanti altri, in generale seguivo molto la recitazione dell’actor’s studio, in Italia considero un Maestro il compianto Gian Maria Volonté. Poi durante l’università (mi sono laureato in giurisprudenza a Urbino e sono diventato in seguito avvocato), ho capito che volevo fare l’attore e che non sono riuscito a reprimere questo desiderio. Così a metà del mio percorso universitario ho deciso parallelamente di scendere a Roma per studiare una settimana al mese con il mio maestro di recitazione e appena mi sono laureato, tre giorni dopo la mia laurea sono andato a vivere a Roma, dove vivo tuttora.  Ho scelto di studiare a Roma con uno degli allievi che ha avuto Lee Strasberg, Michael Margotta. A lui devo tanto, non avendo fatto nessuna accademia di recitazione, ha lavorato interamente su una tabula rasa, tale era il mio background quando sono andato a studiare nella sua scuola a Roma, l’Actor’s Center, che purtroppo oggi non esiste più. -Mi sono sempre chiesto che cosa sia la celebrità, e sono arrivato a questa conclusione: la celebrità è quella condizione che porta, attraverso la tua presenza, le tue azioni ed opinioni, a poter influenzare la società, nel bene o nel male. Detto questo con le mie opere e interpretazioni vorrei dare un apporto o comunque un contributo positivo nella società di oggi. Ovviamente il mio obiettivo è focalizzato nel migliorare e progredire a livello nazionale, tuttavia se avessi l’opportunità di poter lavorare anche a livello internazionale, sarebbe fantastico. -Purtroppo le difficoltà nel mio ambiente lavorativo sono legate al fatto che siamo veramente tanti attori in Italia e molto spesso ci si trova a essere selezionati e ottenere il lavoro grazie alla proprie conoscenze personali. Non è sufficiente studiare tanto ed essere perfetti per il ruolo, a volte è necessario anche un po’ di fortuna, cioè trovarsi al posto giusto al momento giusto. Per non parlare del fatto che se fai parte di un’agenzia influente, hai sicuramente più possibilità di partecipare al casting del progetto. Non si fanno mai abbastanza provini, o meglio, molti ruoli sono già assegnati prima ancora di iniziare a fare il casting. - Stiamo vivendo un momento molto particolare a causa di questa pandemia e sicuramente una volta che ne usciremo le cose non saranno più come prima, ci sono tantissimi film che dovevano uscire e tanti altri che presto saranno pronti e che creano una sorta di ingorgo: centinaia e centinaia di titoli che non si sa ancora se riusciranno ad uscire nelle sale cinematografiche ma è molto più probabile che col passare del tempo finiranno nelle piattaforme tipo Netflix o Amazon Prime. Fortunatamente per noi attori le cose non sono cambiate più di tanto perché facciamo le audizioni tramite i video-provini senza presentarci all’audizione fisicamente, però comunque il fatto che i Set stiano continuando a lavorare e a funzionare, ci permettono di continuare a lavorare, naturalmente con tutti i controlli sanitari del caso. In Italia molto spesso gli attori che lavorano sono sempre gli stessi e la contemporaneità della ripartenza dei Set non ha permesso alle produzioni di poterli assumere contemporaneamente in tutti, e così paradossalmente le produzioni hanno dovuto attingere assumendo anche quei colleghi che lavorano meno, facendo così lavorare un po’ di più tutti, finalmente aggiungerei -Cerco soprattutto di selezionare un progetto dove è importante la storia e dove i personaggi da interpretare siano stimolanti, ho soprattutto un occhio particolare riguardo alle produzioni indipendenti perché è giusto che queste vengano sostenute poiché a volte sfornano prodotti davvero di qualità con una spesa relativamente bassa. Ho avuto personalmente la fortuna di fondare con alcuni colleghi che sono soprattutto dei cari amici una piccola società di produzione, la Almost Famous Production. Questa società ci permette di poter chiedere finanziamenti per realizzare direttamente quelle storie che desideriamo far venire alla luce. Riguardo al resto sono nelle mani del mio agente!! -Venendo da un percorso di studi totalmente estraneo alla recitazione e soprattutto continuando ad aiutare i miei genitori nell’azienda di famiglia, credo di essere perfettamente in grado di mantenere un certo equilibrio tra il mio mestiere di attore e la mia vita privata. Voglio dire che nella vita reale sono me stesso senza filtri, cerco sempre di essere gentile con tutti, anche con chi a volte cerca di provocare o sminuire, anche se ammetto che mi indispone un po’ la superficialità di chi crede che il mestiere che faccio, che ritengo il più bello del mondo, sia soltanto un divertimento perché non si tratta solo di questo: c’è dietro tanto ma davvero tanto studio, molta fatica e anche se i pochi traguardi raggiunti ti danno grande soddisfazione e ti gratificano facendoti capire perché si ama tanto questo mestiere, a volte siamo anche costretti ad ingoiare dei bocconi amari, molto spesso aggiungerei. -Il consiglio che posso dare ai ragazzi di oggi è di spegnere le consolle dei videogames. Bisogna uscire, conoscere, frequentare il prossimo,avere il più possibile relazioni con gli altri: parlare, ascoltarsi, osservare la gente per strada, copiare un tic o un comportamento di una persona che ci incuriosisce.Bisogna guardare tanti film, cercare di vivere pienamente la propria vita in modo che così possiamo trasmettere le nostre emozioni ed esperienze nell’ambito lavorativo, nella nostra recitazione. Ma soprattutto ci tengo a sottolineare che bisogna studiare tanto se si vuole arrivare come attori, studiare anche libri di psicologia umana perché è un mestiere che a che fare con le emozioni e le relazioni con gli altri. Poi una volta fatto tutto questo potete accendere il vostro smartphone e finalmente girare un cortometraggio! -I miei progetti attuali a cui ho partecipato sono una pubblicità molto importante qui in Italia, quella delle Gocciole Pavesi, dove ho interpretato il ruolo di Tarzan e che uscirà nell’anno prossimo. Poi recentemente ho preso parte alle riprese di due progetti: una serie TV intitolata “La Fuggitiva” con Vittoria Puccini diretta da Carlo Carlei e un lungometraggio, la commedia “Per tutta la vita” diretta da Paolo Costella con nel cast tra gli altri Claudia Pandolfi, Filippo Nigro e Ambra Angiolini. Infine ad Aprile con la mia società di produzione, la Almost Famous Production, dopo aver realizzato il nostro primo lungometraggio in cui ho potuto esordire la regia: “Famosi in 7 giorni”, realizzeremo ad aprile il nostro secondo film che si intitola “l’orafo” ed è un thriller-horror dove interpreterò uno dei protagonisti. Nel cassetto ho anche il progetto di realizzare una mia seconda regia di un film sportivo: vorrei raccontare una storia a cui tengo tanto, ispirata a fatti realmente accaduti nel mondo del tennis, sport che pratico sin da quando ero ragazzino. http://dlvr.it/Rwt963 http://dlvr.it/RwtBLk source https://www.sherifawad-filmcritic.com/2021/04/gianluca-vannucci_2.html
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tmnotizie · 6 years ago
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PORTO SAN GIORGIO – Quinto appuntamento con “Il porto degli autori”, la serie di incontri e confronti con gli scrittori realizzata dall’Assessorato alla Cultura:  torna sabato 15 dicembre (ore 17) nella sala Imperatori di via Oberdan con Alice Basso. Presenta il libro dal titolo “La scrittrice del mistero” edito da Garzanti. L’ingresso al pubblico è libero.
Alice Basso �� nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice e valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero canta e scrive canzoni per un paio di rock band.
Per Vani Sarca fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché le permette di restarsene chiusa in casa a scrivere, in compagnia dei suoi libri e lontano dal resto dell’umanità, per la quale non prova grande simpatia. Ma soprattutto perché così può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di anticipare i loro pensieri, di ricreare il loro stile di scrittura.
Una capacità intuitiva innata che fa molto comodo all’editore per cui Vani lavora. Lui sa che solo la sua ghostwriter d’eccezione è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori di thriller del mondo: perché Vani adora i padri del genere giallo, da Agatha Christie a Ian Fleming passando per Dashiell Hammett, e nessuno meglio di lei sa scrivere di misteri. Persino un commissario di polizia si è accorto delle sue doti e ha chiesto la sua collaborazione.
E non uno qualsiasi, bensì Romeo Berganza, la copia vivente di Philip Marlowe: fascino da vendere, impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che Vani e Berganza investigano a braccetto. Ma tra un’indagine e l’altra qualcosa di più profondo sembra unirli: altrimenti Vani non saprebbe come spiegare i crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme.
Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. E il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Superare l’astio che prova per lui e decidere di aiutarlo è difficile, ma Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che il caso può tessere trame più intricate del più fantasioso degli scrittori.
Grazie a una protagonista unica nel suo genere, Alice Basso si è fatta amare da lettori e librai. Le sue storie a tinte gialle, costellate di citazioni letterarie, creano dipendenza. Dopo il successo di L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore, un nuovo imperdibile  romanzo in cui dare vita a un libro, risolvere un caso e accettare di essere innamorati sono tre passi complicati ma insolitamente legati tra di loro.
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elisadagliocchiblu · 6 years ago
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Tipo ?
Di tutto e di più. Da Geronimo Stilton e il regno della fantasia a la bambina della sesta luna, Morga etc. Questo per quanto riguarda la mia infanzia. In seguito ho letto molti libri di Stephen King, Freud, Carl Gustav Jung, Pirandello, Svevo, Oscar Wilde, Fabio Volo, Emily Brontë, Carlos Ruiz Zafón, John Green. Ho letto molti romanzi di Jessica Sorensen, Jaime Mcguire. Poi la ragazza del treno, l'amore bugiardo e molti altri thriller meno famosi. Poi Narnia (tutti i libri), Va dove ti porta il cuore. E ho letto persino After (molto ripetitivo e con una storia ormai riciclata in moltissimi libri: il bad boy che s'innamora della brava ragazza) e anche Cinquanta sfumature (i tre principali) e non capisco come sia potuto piacere a tante donne visto che spesso e volentieri l'ho trovato maschilista e pensare che l'ha scritto una donna. Penso di averti dato un'idea.
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pier-carlo-universe · 15 days ago
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L’Enigma del Silenzio: l’autore di bestseller Elliot J. Darkmore svela i segreti del suo nuovo capolavoro. Recensione di Alessandria today
Un’intervista esclusiva al maestro del thriller psicologico.
Un’intervista esclusiva al maestro del thriller psicologico. Un capolavoro di tensione e introspezione. Durante un incontro indimenticabile nel suo studio affacciato sul Central Park, ho avuto il privilegio di parlare con Elliot J. Darkmore, celebre autore di thriller psicologici. Con oltre vent’anni di carriera e una serie di romanzi di successo alle spalle, Darkmore è uno dei nomi più…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Il cuore dell'assassino di James Patterson: Un thriller avvincente che conquista. Recensione di Alessandria today
James Patterson, uno degli autori più prolifici e amati al mondo, torna con "Il cuore dell’assassino", un thriller che combina suspense, intrighi e colpi di scena in una narrazione mozzafiato.
James Patterson, uno degli autori più prolifici e amati al mondo, torna con “Il cuore dell’assassino”, un thriller che combina suspense, intrighi e colpi di scena in una narrazione mozzafiato. L’autore, noto per la sua maestria nel creare personaggi complessi e trame avvincenti, ci regala un’altra opera che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. La trama. Il romanzo ruota intorno a…
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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John Carter svela i segreti di "L'ombra nel buio", intervista di Alessandria today
Il celebre autore americano di thriller ci porta nel mondo del suo ultimo capolavoro.
Il celebre autore americano di thriller ci porta nel mondo del suo ultimo capolavoro. Introduzione al libro:“L’ombra nel buio” è l’ultimo romanzo di John Carter, autore di fama internazionale noto per i suoi avvincenti thriller. Ambientato in una piccola cittadina costiera del Maine, il libro narra la storia di un giornalista d’investigazione che torna al suo paese natale per svelare un oscuro…
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La palude di Charlotte Link: Un thriller avvolgente tra segreti e paure. Recensione di Alessandria today
Un capolavoro che esplora i lati oscuri della natura umana. Charlotte Link, una delle autrici più amate e apprezzate in Europa, torna con La palude, un thriller psicologico che affonda le radici nel mistero e nelle ombre della brughiera inglese. Con una scrittura potente e avvolgente, la Link ci guida in un’indagine che non lascia spazio alla prevedibilità, mantenendo il lettore col fiato sospeso…
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sherifawadmeetingvenus · 4 years ago
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Gianluca Vannucci
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di Sherif Awad Nella mia famiglia non c’è mai stato nessuno particolarmente interessato al cinema, al teatro o alla recitazione in generale. Al liceo quando non avevo fatto i compiti o studiato saltavo la scuola e andavo nella videoteca della mia città a vedere i film che hanno fatto la storia del   cinema. Da ragazzo divoravo film su film. Mi piacevano molto e come modello mi ispiravo a James Dean, Steve McQueen, Paul Newman, Marlon Brando, Robert Redford, Warren Beatty e tanti altri, in generale seguivo molto la recitazione dell’actor’s studio, in Italia considero un Maestro il compianto Gian Maria Volonté. Poi durante l’università (mi sono laureato in giurisprudenza a Urbino e sono diventato in seguito avvocato), ho capito che volevo fare l’attore e che non sono riuscito a reprimere questo desiderio. Così a metà del mio percorso universitario ho deciso parallelamente di scendere a Roma per studiare una settimana al mese con il mio maestro di recitazione e appena mi sono laureato, tre giorni dopo la mia laurea sono andato a vivere a Roma, dove vivo tuttora.  Ho scelto di studiare a Roma con uno degli allievi che ha avuto Lee Strasberg, Michael Margotta. A lui devo tanto, non avendo fatto nessuna accademia di recitazione, ha lavorato interamente su una tabula rasa, tale era il mio background quando sono andato a studiare nella sua scuola a Roma, l’Actor’s Center, che purtroppo oggi non esiste più. -Mi sono sempre chiesto che cosa sia la celebrità, e sono arrivato a questa conclusione: la celebrità è quella condizione che porta, attraverso la tua presenza, le tue azioni ed opinioni, a poter influenzare la società, nel bene o nel male. Detto questo con le mie opere e interpretazioni vorrei dare un apporto o comunque un contributo positivo nella società di oggi. Ovviamente il mio obiettivo è focalizzato nel migliorare e progredire a livello nazionale, tuttavia se avessi l’opportunità di poter lavorare anche a livello internazionale, sarebbe fantastico. -Purtroppo le difficoltà nel mio ambiente lavorativo sono legate al fatto che siamo veramente tanti attori in Italia e molto spesso ci si trova a essere selezionati e ottenere il lavoro grazie alla proprie conoscenze personali. Non è sufficiente studiare tanto ed essere perfetti per il ruolo, a volte è necessario anche un po’ di fortuna, cioè trovarsi al posto giusto al momento giusto. Per non parlare del fatto che se fai parte di un’agenzia influente, hai sicuramente più possibilità di partecipare al casting del progetto. Non si fanno mai abbastanza provini, o meglio, molti ruoli sono già assegnati prima ancora di iniziare a fare il casting. - Stiamo vivendo un momento molto particolare a causa di questa pandemia e sicuramente una volta che ne usciremo le cose non saranno più come prima, ci sono tantissimi film che dovevano uscire e tanti altri che presto saranno pronti e che creano una sorta di ingorgo: centinaia e centinaia di titoli che non si sa ancora se riusciranno ad uscire nelle sale cinematografiche ma è molto più probabile che col passare del tempo finiranno nelle piattaforme tipo Netflix o Amazon Prime. Fortunatamente per noi attori le cose non sono cambiate più di tanto perché facciamo le audizioni tramite i video-provini senza presentarci all’audizione fisicamente, però comunque il fatto che i Set stiano continuando a lavorare e a funzionare, ci permettono di continuare a lavorare, naturalmente con tutti i controlli sanitari del caso. In Italia molto spesso gli attori che lavorano sono sempre gli stessi e la contemporaneità della ripartenza dei Set non ha permesso alle produzioni di poterli assumere contemporaneamente in tutti, e così paradossalmente le produzioni hanno dovuto attingere assumendo anche quei colleghi che lavorano meno, facendo così lavorare un po’ di più tutti, finalmente aggiungerei -Cerco soprattutto di selezionare un progetto dove è importante la storia e dove i personaggi da interpretare siano stimolanti, ho soprattutto un occhio particolare riguardo alle produzioni indipendenti perché è giusto che queste vengano sostenute poiché a volte sfornano prodotti davvero di qualità con una spesa relativamente bassa. Ho avuto personalmente la fortuna di fondare con alcuni colleghi che sono soprattutto dei cari amici una piccola società di produzione, la Almost Famous Production. Questa società ci permette di poter chiedere finanziamenti per realizzare direttamente quelle storie che desideriamo far venire alla luce. Riguardo al resto sono nelle mani del mio agente!! -Venendo da un percorso di studi totalmente estraneo alla recitazione e soprattutto continuando ad aiutare i miei genitori nell’azienda di famiglia, credo di essere perfettamente in grado di mantenere un certo equilibrio tra il mio mestiere di attore e la mia vita privata. Voglio dire che nella vita reale sono me stesso senza filtri, cerco sempre di essere gentile con tutti, anche con chi a volte cerca di provocare o sminuire, anche se ammetto che mi indispone un po’ la superficialità di chi crede che il mestiere che faccio, che ritengo il più bello del mondo, sia soltanto un divertimento perché non si tratta solo di questo: c’è dietro tanto ma davvero tanto studio, molta fatica e anche se i pochi traguardi raggiunti ti danno grande soddisfazione e ti gratificano facendoti capire perché si ama tanto questo mestiere, a volte siamo anche costretti ad ingoiare dei bocconi amari, molto spesso aggiungerei. -Il consiglio che posso dare ai ragazzi di oggi è di spegnere le consolle dei videogames. Bisogna uscire, conoscere, frequentare il prossimo,avere il più possibile relazioni con gli altri: parlare, ascoltarsi, osservare la gente per strada, copiare un tic o un comportamento di una persona che ci incuriosisce.Bisogna guardare tanti film, cercare di vivere pienamente la propria vita in modo che così possiamo trasmettere le nostre emozioni ed esperienze nell’ambito lavorativo, nella nostra recitazione. Ma soprattutto ci tengo a sottolineare che bisogna studiare tanto se si vuole arrivare come attori, studiare anche libri di psicologia umana perché è un mestiere che a che fare con le emozioni e le relazioni con gli altri. Poi una volta fatto tutto questo potete accendere il vostro smartphone e finalmente girare un cortometraggio! -I miei progetti attuali a cui ho partecipato sono una pubblicità molto importante qui in Italia, quella delle Gocciole Pavesi, dove ho interpretato il ruolo di Tarzan e che uscirà nell’anno prossimo. Poi recentemente ho preso parte alle riprese di due progetti: una serie TV intitolata “La Fuggitiva” con Vittoria Puccini diretta da Carlo Carlei e un lungometraggio, la commedia “Per tutta la vita” diretta da Paolo Costella con nel cast tra gli altri Claudia Pandolfi, Filippo Nigro e Ambra Angiolini. Infine ad Aprile con la mia società di produzione, la Almost Famous Production, dopo aver realizzato il nostro primo lungometraggio in cui ho potuto esordire la regia: “Famosi in 7 giorni”, realizzeremo ad aprile il nostro secondo film che si intitola “l’orafo” ed è un thriller-horror dove interpreterò uno dei protagonisti. Nel cassetto ho anche il progetto di realizzare una mia seconda regia di un film sportivo: vorrei raccontare una storia a cui tengo tanto, ispirata a fatti realmente accaduti nel mondo del tennis, sport che pratico sin da quando ero ragazzino. http://dlvr.it/Rwt963 source https://www.sherifawad-filmcritic.com/2021/04/gianluca-vannucci.html
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sherifawadmeetingvenus · 4 years ago
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Gianluca Vannucci
di Sherif Awad
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Nella mia famiglia non c’è mai stato nessuno particolarmente interessato al cinema, al teatro o alla recitazione in generale. Al liceo quando non avevo fatto i compiti o studiato saltavo la scuola e andavo nella videoteca della mia città a vedere i film che hanno fatto la storia del   cinema. Da ragazzo divoravo film su film. Mi piacevano molto e come modello mi ispiravo a James Dean, Steve McQueen, Paul Newman, Marlon Brando, Robert Redford, Warren Beatty e tanti altri, in generale seguivo molto la recitazione dell’actor’s studio, in Italia considero un Maestro il compianto Gian Maria Volonté.
Poi durante l’università (mi sono laureato in giurisprudenza a Urbino e sono diventato in seguito avvocato), ho capito che volevo fare l’attore e che non sono riuscito a reprimere questo desiderio. Così a metà del mio percorso universitario ho deciso parallelamente di scendere a Roma per studiare una settimana al mese con il mio maestro di recitazione e appena mi sono laureato, tre giorni dopo la mia laurea sono andato a vivere a Roma, dove vivo tuttora.  Ho scelto di studiare a Roma con uno degli allievi che ha avuto Lee Strasberg, Michael Margotta. A lui devo tanto, non avendo fatto nessuna accademia di recitazione, ha lavorato interamente su una tabula rasa, tale era il mio background quando sono andato a studiare nella sua scuola a Roma, l’Actor’s Center, che purtroppo oggi non esiste più.
-Mi sono sempre chiesto che cosa sia la celebrità, e sono arrivato a questa conclusione: la celebrità è quella condizione che porta, attraverso la tua presenza, le tue azioni ed opinioni, a poter influenzare la società, nel bene o nel male. Detto questo con le mie opere e interpretazioni vorrei dare un apporto o comunque un contributo positivo nella società di oggi. Ovviamente il mio obiettivo è focalizzato nel migliorare e progredire a livello nazionale, tuttavia se avessi l’opportunità di poter lavorare anche a livello internazionale, sarebbe fantastico.
-Purtroppo le difficoltà nel mio ambiente lavorativo sono legate al fatto che siamo veramente tanti attori in Italia e molto spesso ci si trova a essere selezionati e ottenere il lavoro grazie alla proprie conoscenze personali. Non è sufficiente studiare tanto ed essere perfetti per il ruolo, a volte è necessario anche un po’ di fortuna, cioè trovarsi al posto giusto al momento giusto. Per non parlare del fatto che se fai parte di un’agenzia influente, hai sicuramente più possibilità di partecipare al casting del progetto. Non si fanno mai abbastanza provini, o meglio, molti ruoli sono già assegnati prima ancora di iniziare a fare il casting.
- Stiamo vivendo un momento molto particolare a causa di questa pandemia e sicuramente una volta che ne usciremo le cose non saranno più come prima, ci sono tantissimi film che dovevano uscire e tanti altri che presto saranno pronti e che creano una sorta di ingorgo: centinaia e centinaia di titoli che non si sa ancora se riusciranno ad uscire nelle sale cinematografiche ma è molto più probabile che col passare del tempo finiranno nelle piattaforme tipo Netflix o Amazon Prime. Fortunatamente per noi attori le cose non sono cambiate più di tanto perché facciamo le audizioni tramite i video-provini senza presentarci all’audizione fisicamente, però comunque il fatto che i Set stiano continuando a lavorare e a funzionare, ci permettono di continuare a lavorare, naturalmente con tutti i controlli sanitari del caso. In Italia molto spesso gli attori che lavorano sono sempre gli stessi e la contemporaneità della ripartenza dei Set non ha permesso alle produzioni di poterli assumere contemporaneamente in tutti, e così paradossalmente le produzioni hanno dovuto attingere assumendo anche quei colleghi che lavorano meno, facendo così lavorare un po’ di più tutti, finalmente aggiungerei
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-Cerco soprattutto di selezionare un progetto dove è importante la storia e dove i personaggi da interpretare siano stimolanti, ho soprattutto un occhio particolare riguardo alle produzioni indipendenti perché è giusto che queste vengano sostenute poiché a volte sfornano prodotti davvero di qualità con una spesa relativamente bassa. Ho avuto personalmente la fortuna di fondare con alcuni colleghi che sono soprattutto dei cari amici una piccola società di produzione, la Almost Famous Production. Questa società ci permette di poter chiedere finanziamenti per realizzare direttamente quelle storie che desideriamo far venire alla luce. Riguardo al resto sono nelle mani del mio agente!!
-Venendo da un percorso di studi totalmente estraneo alla recitazione e soprattutto continuando ad aiutare i miei genitori nell’azienda di famiglia, credo di essere perfettamente in grado di mantenere un certo equilibrio tra il mio mestiere di attore e la mia vita privata. Voglio dire che nella vita reale sono me stesso senza filtri, cerco sempre di essere gentile con tutti, anche con chi a volte cerca di provocare o sminuire, anche se ammetto che mi indispone un po’ la superficialità di chi crede che il mestiere che faccio, che ritengo il più bello del mondo, sia soltanto un divertimento perché non si tratta solo di questo: c’è dietro tanto ma davvero tanto studio, molta fatica e anche se i pochi traguardi raggiunti ti danno grande soddisfazione e ti gratificano facendoti capire perché si ama tanto questo mestiere, a volte siamo anche costretti ad ingoiare dei bocconi amari, molto spesso aggiungerei.
-Il consiglio che posso dare ai ragazzi di oggi è di spegnere le consolle dei videogames. Bisogna uscire, conoscere, frequentare il prossimo,avere il più possibile relazioni con gli altri: parlare, ascoltarsi, osservare la gente per strada, copiare un tic o un comportamento di una persona che ci incuriosisce.Bisogna guardare tanti film, cercare di vivere pienamente la propria vita in modo che così possiamo trasmettere le nostre emozioni ed esperienze nell’ambito lavorativo, nella nostra recitazione. Ma soprattutto ci tengo a sottolineare che bisogna studiare tanto se si vuole arrivare come attori, studiare anche libri di psicologia umana perché è un mestiere che a che fare con le emozioni e le relazioni con gli altri. Poi una volta fatto tutto questo potete accendere il vostro smartphone e finalmente girare un cortometraggio!
-I miei progetti attuali a cui ho partecipato sono una pubblicità molto importante qui in Italia, quella delle Gocciole Pavesi, dove ho interpretato il ruolo di Tarzan e che uscirà nell’anno prossimo. Poi recentemente ho preso parte alle riprese di due progetti: una serie TV intitolata “La Fuggitiva” con Vittoria Puccini diretta da Carlo Carlei e un lungometraggio, la commedia “Per tutta la vita” diretta da Paolo Costella con nel cast tra gli altri Claudia Pandolfi, Filippo Nigro e Ambra Angiolini. Infine ad Aprile con la mia società di produzione, la Almost Famous Production, dopo aver realizzato il nostro primo lungometraggio in cui ho potuto esordire la regia: “Famosi in 7 giorni”, realizzeremo ad aprile il nostro secondo film che si intitola “l’orafo” ed è un thriller-horror dove interpreterò uno dei protagonisti. Nel cassetto ho anche il progetto di realizzare una mia seconda regia di un film sportivo: vorrei raccontare una storia a cui tengo tanto, ispirata a fatti realmente accaduti nel mondo del tennis, sport che pratico sin da quando ero ragazzino.
source https://www.sherifawad-filmcritic.com/2020/12/gianluca-vannucci.html
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