#Intervista Esclusiva
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John Carter svela i segreti di "L'ombra nel buio", intervista di Alessandria today
Il celebre autore americano di thriller ci porta nel mondo del suo ultimo capolavoro.
Il celebre autore americano di thriller ci porta nel mondo del suo ultimo capolavoro. Introduzione al libro:“L’ombra nel buio” è l’ultimo romanzo di John Carter, autore di fama internazionale noto per i suoi avvincenti thriller. Ambientato in una piccola cittadina costiera del Maine, il libro narra la storia di un giornalista d’investigazione che torna al suo paese natale per svelare un oscuro…
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[✎ ITA] Consequence : JungKook dei BTS Ci Parla del Suo “Divertente e Giocoso” Nuovo Singolo, “3D” feat.Jack Harlow | 29.09.2023
JungKook dei BTS Ci Parla del Suo “Divertente e Giocoso” Nuovo Singolo, “3D” feat. Jack Harlow
JungKook continua a lanciarsi nella sua ribalta solista con il suo nuovo singolo
__ di MARY SIROKY | Twitter
All'interno del mondo dei BTS, troviamo JungKook, il membro più giovane dei sette, che di questi tempi è noto specialmente per le sue dirette streaming insieme alle/gli ARMY. Le/i sue/oi fan sono statə testimoni di varie attività, negli ultimi mesi: JungKook che cucina noodle, che lava i piatti, che si gode una sessione di noraebang (karaoke) a tarda notte o che semplicemente parla della sua giornata.
Quando JungKook si collega per un'intervista via Zoom con Consequence per parlare del suo nuovo singolo, “3D” featuring Jack Harlow, la sua energia non è poi così diversa. “Dunque, quando mi stavo preparando per il mio nuovo singolo,” ricorda, “ho ricevuto un sacco di tracce da visionare, ma non ce n'era nessuna che mi piacesse particolarmente, finché non mi sono imbattuto in questa. Non appena l'ho sentita, non ho potuto che sceglierla.”
“3D” suona un po' come se fosse stata strappata dalle onde radio di mezzo decennio fa, quando Justin Timberlake ha rilasciato FutureSex/LoveSounds e qualsiasi cosa Pharrell toccava, brillava più fulgida dell'oro. I ritornelli ripetuti e sussurrati da JungKook e le sue armonie su più livelli ne acuiscono il senso di nostalgia, ma la partecipazione del rapper Jack Harlow tiene il brano saldamente ancorato al presente.
Sebbene i rispettivi impegni abbiano impedito a JungKook e Harlow di trovarsi materialmente a registrare insieme la canzone, i due si sono incontrati sul set del video musicale e si sono subito trovati. “Adoro il suo entusiasmo. È stato davvero fantastico”, dice JungKook. “Per menzionare solo uno degli episodi più interessanti, nel video c'è una scena in cui giochiamo a scacchi, ed è lì che ho imparato a giocarvi per la prima volta nella mia vita. E, pensi un po'! Ho sfidato Jack e ho vinto!”
Alle/i fan che seguono questo gruppo già da parecchio, non suonerà affatto sorprendente che JungKook si sia lanciato in questo frangente competitivo – sebbene si trattasse di un'occasione piuttosto casual e amichevole – e che ne sia uscito vincitore. È famoso per provare cose nuove e riuscire quasi subito, ma – come anche i suoi compagni di gruppo – è una persona che lavora estremamente sodo. La nostra chiacchierata si tiene a metà delle sue prove per una delle esibizioni principali del Global Citizen Festival di New York, per la quale JungKook ha selezionato alcune delle sue tracce soliste, come “Euphoria” e “Still With You”, insieme ad un meddley dei successi inglesi dei BTS (“Dynamite”, “Butter” e “Permission to Dance”).
Anche i singoli solisti presentati da JungKook nel 2023 (“Seven” feat. Latto, e ora “3D”), finora, sono in lingua inglese, ed entrambi lo hanno visto spingersi verso lidi più espliciti, come mai prima d'ora. Ormai 26enne, JungKook è sotto i riflettori fin da quando aveva 15 anni, e sembra intenzionato a sondare il terreno e sperimentare con tematiche più mature, in questo suo capitolo solista. E non si lascia perturbare dalle eventuali sopracciglia alzate per questa sua direzione, preferendo invece fidarsi della diversità della sua fanbase. “Le/i nostrə ARMY appartengono a tante generazioni diverse”, commenta. “Credo questa canzone sarà come una piccola scossa, divertente e giocosa.”
Sebbene non veda l'ora che le/i fan ascoltino la canzone, ammette che il processo creativo, quando affrontato da solo, è piuttosto diverso rispetto a quando lavora insieme ai suoi fratelli dei BTS. “Nelle canzoni dei BTS, ci sono tutte le nostre diverse personalità e stili uniti insieme — mentre nel caso delle mie canzoni, ci sono solo io ed il mio stile personale. Non credo sarò mai in grado di creare qualcosa di così ricco di personalità come i brani dei BTS.”
Quando gli chiedo chi (al giorno della nostra intervista) ha già ascoltato “3D”, tra i suoi compagni di gruppo, arrossisce fino alla punta delle orecchie. “SUGA e RM”, dice. Gli chiedo cosa gli è parsa la canzone, e lui sprofonda sul tavolo, nascondendo il viso tra le braccia in uno spasmo di melodrammatica angoscia. “Mi hanno detto che sono una vera pop star”, borbotta.
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Una coreografia dinamica:
Quando si ascolta “Seven” e ne si guarda il video, c'è questa certa frizzantezza. Nel caso di “3D”, invece, è più la sensualità, che abbiamo incorporato anche nella coreografia. Alcune parti sono molto intense, altre più rilassate; c'è molto contrasto e tanto dinamismo, nel video. In generale, la coreografia è molto coinvolgente e facile da seguire. L'atmosfera giocosa non fa che acuire quest'impressione. Credo sia piuttosto divertente.
Musica dei primi anni 2000:
Ecco, anni fa, quando ero un trainee, ascoltavo un sacco di canzoni per prepararmi alle nostre esibizioni. Quando ho iniziato a lavorare a questo brano, ho subito pensato potesse piacere a coloro che conoscono la musica dei primi anni 2000. C'è questo senso di nostalgia. Ma credo possa intrigare anche le generazioni più giovani, grazie al suo sound sofisticato, e mi piace la piega che abbiamo preso con questo progetto. Ho lavorato anche molto sulla pronuncia, sul senso e l'atmosfera creata dal testo e sul brano in generale così da riuscire a trasmettere proprio quel vibe.
Spingersi oltre i limiti:
Ciò che voglio fare è sondare le acque per vedere fin dove posso spingermi con la mia voce e le mie abilità. Cosa sono in grado di fare quando sono da solo.
Inoltre, voglio provare tanti generi differenti. Per me, è importante non focalizzarmi su uno stile in particolare. Semplicemente, voglio tenermi aperte diverse possibilità, quindi quando lavoro ad una data canzone, cerco di seguire l'ispirazione del momento, cosicché i contenuti delle mie canzoni possono raggiungere tante persone diverse ed avere tante interpretazioni differenti.
Tonalità chiare:
Nella mia mente, mi immagino tinte sull'azzurro ed il bianco. È per questo che, recentemente, ho cambiato il colore del mio microfono in bianco!
Quando sono insieme ai BTS, tutti i nostri colori e stili personali si uniscono nel prodotto finale — mentre, nel caso delle mie canzoni, ci sono solo io ed il mio stile personale. Non credo sarò mai in grado di creare qualcosa di così ricco di personalità come i brani dei BTS, ma è grazie al lavoro fatto finora con i BTS, che ho potuto gettare le basi per i miei progetti solisti.
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
#Seoul_ItalyBTS#Traduzione#TradITA#ITA#Intervista#BTS#방탄소년단#Jungkook#전정국#Jungkook_3D#3D#JackHarlow#Consequence#Esclusiva#290923#Youtube
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Confessione di Gilbert conferma Blinken ha mentito su blocco d'Israele p...
#youtube#🚨INTERVISTA ESCLUSIVA : BLINKEN HA MENTITO : Gilbert confessa in diretta che Tony Blinken Segretario di Stato americano ha consapevolment
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IMPERDIBILE
Intervista a Putin che spiega le peculiarità delle bombe Oreshnik, tradotta in esclusiva per voi.
Putin: “Abbiamo ingredienti segreti nel menù, che faranno felice il cliente”
Domanda: Oggi ha già parlato molto dell'Oreshnik, ma i media occidentali scrivono che la testata dell'Oreshnik non conteneva esplosivi. E se questo è vero, allora cosa significa? E può dirci qualche altro nuovo dettaglio su Oreshnik? E quanti segreti di questo tipo abbiamo, come ha detto “nel menù, che faranno felice il cliente”? Grazie.
V. Putin: Vede, se dicessi che stiamo effettuando lanci di prova, ciò significa che questo lavoro mira, tra le altre cose, a migliorare queste armi. Questo è vero.
Per quanto riguarda la capacità di colpire, ho già detto la stessa cosa. E se utilizzi diversi sistemi di questo tipo in un colpo contemporaneamente, utilizzando due, tre, quattro complessi, ciò sarà paragonabile in forza all'uso di armi nucleari. Ma non è nucleare, perché è: a) ad alta precisione; b) non è dotato di un ordigno esplosivo nucleare e non contamina l'ambiente. Ma la forza sarà paragonabile.
Per quanto riguarda la questione se ci fosse o meno un esplosivo lì. Lo ripeto ancora una volta: ecco perché è in fase di test, per capire cosa bisogna fare in più. E qui non c’è nessun grande segreto; gli esperti capiranno immediatamente di cosa sto parlando. Quando parlo di miglioramento significa innanzitutto giocare tra gittata e testata.
Maggiore è la portata, più piccola è la testata; minore è la portata, più potente è la testata. Perché questo sistema solleva più peso che è utile in questo caso, tutto qui. E per obiettivi a distanze diverse, a quanto pare, sono necessari diversi tipi di missili, ma, in ogni caso, equipaggiamenti diversi per questi missili, equipaggiamento per questo missile, la sua testata. Dobbiamo lavorare qui. Questo non è un lavoro facile, anche questo è disturbo ossessivo compulsivo, probabilmente aggiuntivo, e così via.
Per quanto riguarda questo missile che abbiamo utilizzato, gli elementi corrispondenti sono stati utilizzati come elementi distruttivi, sono anch'essi elementi distruttivi. Ho già detto che si tratta di elementi piuttosto potenti che si riscaldano fino a una temperatura di 4000 gradi. Non lo so, puoi cercarlo su Internet, ma sulla superficie del Sole, secondo me, ci sono 5,6–6mila gradi. Paragonabile alla temperatura sulla superficie del Sole.
Colpo cinetico: un colpo potente, come la caduta di un meteorite. Sappiamo nella storia come e quali meteoriti caddero, dove e quali furono le conseguenze. Questo bastò a formare interi laghi, giusto? A cosa ha portato il meteorite di Tunguska? È noto.
È lo stesso qui. I danni sono molto gravi: tutto ciò che si trova al centro viene ridotto in cenere, si decompone nei suoi elementi componenti e vengono colpiti gli oggetti che si trovano a una profondità di tre o quattro piani, forse anche più in basso. Inoltre, questi non sono solo pavimenti, ma strutture fortificate. La forza d'impatto è colossale. Ovviamente puoi aggiungerne altri e sarà ancora più potente. La cosa principale è che il modello fondamentale è stato creato, funziona e funziona come previsto dai suoi creatori. Questa è un'arma precisa e ad alta potenza.
Domanda: È in fase di sviluppo qualcos'altro di questo tipo?
Abbiamo parlato di "Oreshnik" solo dopo i suoi test. Abbiamo resistito fino al momento in cui abbiamo effettuato questo test e, a dire il vero, abbiamo visto il risultato. Dopodiché hanno detto. Questo è il caso in cui il clamore è inappropriato.
Spiega meglio di Tajani, ammettiamolo.
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Nino Benvenuti: «Senza ricordi non c’è futuro»
Campione olimpico nel 1960, campione mondiale dei Pesi superwelter tra il 1965 e il 1966 e dei pesi medi dal 1967 al 1970, Giovanni (Nino) Benvenuti è stato uno dei migliori pugili italiani di tutti i tempi e il suo nome troneggia tra i grandi del pugilato internazionale. È entrato nell’immaginario collettivo in una notte di aprile nel 1967 quando 18 milioni di italiani seguirono la diretta del suo incontro con Emile Griffith al Madison Square Garden di New York. Di quel match che gli portò il titolo di campione mondiale dei pesi medi, ma anche dell’infanzia a Isola, dei primi passi nella boxe, del significato dell’essere pugili, del rapporto con gli avversari sul ring e di tanto altro Nino Benvenuti – insignito nel 2018 dalla Can comunale del premio Isola d’Istria –, parla in un’intervista esclusiva di Massimo Cutò pubblicata di recente sulla Voce di New York, che riproponiamo.
[...]
Chi è un pugile?
“Uno che cerca sé stesso sul ring. Uno che vuole superare i propri limiti come faceva Maiorca in fondo al mare o Messner in cima alla montagna. La sfida è quella: fai a pugni con un altro da te e guardi in fondo alla tua anima”.
Lei cosa ci ha visto?
“La mia terra d’origine, una verità che molti continuano a negare. La storia di un bambino nato nel 1938 a Isola d’Istria e costretto all’esilio con la famiglia. Addio alla casa, la vigna, l’adolescenza: tutto spazzato via con violenza, fra la rabbia muta e la disperazione di un popolo. Gente deportata, gettata viva nelle foibe, fucilata, lasciata marcire nei campi di concentramento jugoslavi”.
Una memoria sempre viva?
“Ho cercato di non smarrirla, per quanto doloroso fosse. Riaffiora in certe sere. Ti ritrovi solo e sale una paura irrazionale”.
Riesce a spiegare questo sentimento?
“Il passato non passa, resta lì nella testa e nel cuore. A volte mi sembra che stiano arrivando: Nino scappa, sono quelli dell’Ozna, la polizia politica di Tito viene a prenderti. Un incubo che mi tengo stretto perché senza ricordi non c’è futuro”.
Che cosa accadde in quei giorni?
“Isola d’Istria odora di acqua salata. È il sole sulla pelle. La nostra era una famiglia benestante, avevamo terra e barche, il vino e il pesce. Vivevamo in una palazzina di fronte al mare: papà Fernando, mamma Dora, i nonni, io, i tre fratelli e mia sorella. Siamo stati costretti a scappare da quel paradiso”.
Come andò?
“Mio fratello Eliano fu rapito e imprigionato dai poliziotti titini, colpevole di essere italiano. È tornato sette mesi dopo, un’ombra smagrita, restò in silenzio per giorni. Mia madre si ammalò per l’angoscia. È morta nel ‘56 di crepacuore: aveva 46 anni. Attorno si respirava il terrore delle persecuzioni. Un giorno vidi dalla finestra della cameretta un uomo in divisa sparare alla nostra cagnetta, così, per puro divertimento”.
Finché fuggiste?
“Riparammo a Trieste dove c’era la pescheria dei nonni. Fu uno strappo lacerante, fisico. Così la mia è diventata in un attimo l’Isola che non c’è. Non potevamo più vivere lì dove eravamo nati”.
[...]
Quant’è difficile invecchiare?
“Dentro mi sento trent’anni, non ho paura della morte. Sono allenato. Sul ring risolvevo i problemi con il mio sinistro, la vita è stata più complicata però ho poco da rimproverarmi. E ho ancora un desiderio”.
Quale?
“Vorrei che un giorno, quando sarà, le mie ceneri fossero sparse da soscojo. È lo scoglio di Isola d’Istria dove ho imparato a nuotare da bambino”.
Intervista di Massimo Cutò a Nino Benvenuti per La Voce di New York, 23 luglio 2022
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"....It's like taking off a band-aid, showing someone your wound, and that person not only isn't disgusted, doesn't back away, but tells you they love you even more. This is the most intoxicating aspect of love. It's nice to exchange compliments, but vulnerability is the gist."
( Timothée Chalamet)
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chi in mutande apre la porta a chi? cosa mi sono persa?😵💫
Allora, praticamente è uscita un' intervista esclusiva fatta a Sinner da vanity fair, post aus open. L' articolo comincia cosi:
Al che io e, suppongo, molte altre persone siamo rimaste un attimino sconvolte.
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Comunque io lo sapevo che avrebbero usato le foto di Davidone adesso per le interviste
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Intervista a Arthur Whitmore: Un Viaggio nei Misteri Oscuri di Londra
Scopri l’intervista a Arthur Whitmore, maestro dei romanzi gialli inglesi, un esempio delle esclusive di italianewsmedia.com e Alessandria today.
Scopri l’intervista a Arthur Whitmore, maestro dei romanzi gialli inglesi, un esempio delle esclusive di italianewsmedia.com e Alessandria today. Introduzione:In questo articolo italianewsmedia.com e Alessandria today esplorano la mente creativa di Arthur Whitmore, celebre autore di romanzi gialli ambientati nelle zone più affascinanti e misteriose di Londra. Il suo ultimo libro, Shadows Over…
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PRIMA PAGINA Il Centro di Oggi mercoledì, 27 novembre 2024
#PrimaPagina#ilcentro quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi quotidiano#covid#nove#pescara#finanza#contro#furgone#elettrico#intervista#esclusiva#fondatore#tesla#owners#italia#decisivo#polo#industriale#atessa#primo#europa#nella
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[✎ ITA] ELLE Singapore : 6 Domande con Jungkook, il Nuovo Global Ambassador di Calvin Klein | 29.03.23⠸
6 DOMANDE con JUNGKOOK, il NUOVO
GLOBAL AMBASSADOR di CALVIN KLEIN 🗞 Intervista & 📷 Twitter
__di FARISIA THANG 29. 03. 2023
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Jungkook dei BTS è diventato ufficialmente il volto di Calvin Klein! Il cantautore, ballerino e produttore sud-coreano va ad unirsi a Calvin Klein in qualità di nuovo global ambassador. Ma, siamo onesti... Le/i fan avevano già delle teorie e se lo aspettavano fin dal momento in cui il direttore artistico globale di Calvin Klein, Cédric Murac, ha iniziato a seguirlo su Instagram (quando ancora Jungkook aveva Instagram).
Sapevamo che sarebbe successo e stavamo semplicemente aspettando l'annuncio ufficiale (e le foto, siate onestə).
Fa il suo debutto come modello del brand in occasione della sua nuova campagna promozionale, indossando la collezione Primavera 2023 di Calvin Klein [...]
Riguardo l'annuncio, Jungkook ha dichiarato “È tanto che sono fan di Calvin Klein e sono molto felice di essere il loro nuovo global ambassador. Questa collaborazione è molto speciale, per me, dato che mi trovo in sintonia con la tradizione ed i valori di Calvin Klein. Tramite la mia musica, comunico con le/i mie/i fan in tutto il mondo, e questa partnership sarà l'opportunità per poterlə raggiungere e connettere con loro in modo nuovo. Non vedo davvero l'ora di mostrare alla gente un nuovo lato di me, grazie a questa prima campagna pubblicitaria con il brand.”
In un'intervista esclusiva con ELLE Singapore, Jungkook ci parla delle sue più recenti ispirazioni creative, del luogo in cui si trova più a suo agio e di che cosa significa 'audacia' per lui.
Quando hai scoperto Calvin Klein? Qual è stata la tua prima impressione riguardo questo brand e com'è cambiata nel tempo?
Jungkook: Non ricordo chiaramente quand'è stata la prima volta che ho sentito parlare di Calvin Klein, ma è stato dopo essermi trasferito a Seoul. Allora, non conoscevo ancora molti marchi di moda, ma sapevo di Calvin Klein, principalmente per il loro intimo inconfondibile. Fin da quel momento, è diventato il mio brand preferito e lo indosso sempre.
Come descriveresti Calvin Klein? Quali articoli Calvin Klein indossi ogni giorno?
Jungkook: Direi che Calvin Klein è come “un mio caro amico”. Indosso l'intimo Calvin Klein tutti i giorni, e non sarei nemmeno in grado di scegliere un indumento preferito, perché ne ho talmente tanti.
A dire il vero, le riprese per la campagna Primavera 2023 sono state la prima occasione in cui ho indossato capi della linea Calvin Klein Jeans, e mi sono piaciuti moltissimo.
Dal punto di vista creativo, cosa ti ha ispirato, ultimamente?
Jungkook: Non credo di essermi ispirato a nulla in particolare, ultimamente, ma solitamente trovo molta ispirazione e motivazione nel guardare e seguire le persone che sanno fare bene il loro lavoro—come quegli artisti che fanno musica figa, ad esempio—o coloro per cui nutro rispetto.
Dov'è che ti senti più a tuo agio e sai di poter essere te stesso?
Jungkook: Casa mia è il luogo in cui mi sento più a mio agio e veramente me stesso. La stessa sensazione che si prova nell'indossare l'intimo Calvin Klein! (ride)
Che cosa significa 'audacia', per te? Quand'è che ti senti audace?
Jungkook: Secondo me, l'audacia è quella forza che deriva dal forte desiderio di qualcosa. Solitamente, non sono tipo da essere audace, ma quando mi appassiono a qualcosa che mi piace o desidero, improvvisamente, divento un'altra persona.
Che cosa significa, per te, collaborare con Calvin Klein in qualità di global ambassador?
Jungkook: Sono molto felice di essere il volto delle linee Calvin Klein Jeans e Calvin Klein Underwear. Calvin Klein è da sempre il mio brand preferito. Anche non ne fossi ambasciatore, continuerei comunque ad indossarlo perché non c'è dubbio sia di altissima qualità ed abbia uno stile senza tempo. I mie capi Calvin arricchiscono il mio quotidiano.
TikTok 📽 Sul set con Jungkook
YouTube 📽 Cosa chiedereste a Jungkook?
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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IL PODCAST ANDATO IN ONDA SU RADIO ROCCELLA DELLA RUBRICA A CURA DI NICOLA PROCOPIO "IN RADIO CON ME..." OSPITE IN ESCLUSIVA IL CANTAUTORE "SERGIO CAPUTO" CHE CI PRESENTERA' IL CONCERTO DEL SUO "SERGIO CAPUTO TRIO" SUL PALCO DI "AI CONFINI DEL SUD" A "LOCRI ON ICE" IL PROSSIMO 5 GENNAIO 2024 ALLE ORE 22.00!
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⚠️ Intervista esclusiva a un pentito di Repubblica
Siamo riusciti a parlare con un ex dipendente di Repubblica che ci ha rivelato la realtà che si cela dietro le pagine del giornale.
‼️Attenzione: contenuti forti!
Diffondere! ⚡️
bloccostudentesco.org
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🤣🤣🤣🤣🤣
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Nuovi prodotti da Aquaristica svelati da Claudio Ughi al Pets 2024 Intervista esclusiva a Claudio Ughi di Aquaristica al PetsFestival. Scopri i nuovi prodotti ABA assieme alle nuove proposte per l'acquario Read the full article
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