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PRIMA PAGINA Corriere Dello Sport di Oggi venerdì, 27 dicembre 2024
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L’Inter apre un canale ufficiale sulla piattaforma di streaming Recast
L’Inter apre un canale ufficiale sulla piattaforma di streaming Recast
articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/08/10/linter-apre-un-canale-ufficiale-sulla-piattaforma-di-streaming-recast/ Dopo il lancio del nuovo digital ecosystem, continua il percorso dell’Inter nell’evoluzione dell’esperienza di fruizione dei propri contenuti. Il Club nerazzurro presenta oggi il proprio canale Recast, affermandosi come l’unico Club italiano e uno dei primi a…
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Le ultime sul calciomercato di oggi: Cavani firma Bakayoko al Napoli un ritorno per lInter De Sciglio via - #ultime #calciomercato #oggi: #Cavani http://dlvr.it/Rhx4x4
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Campionato: il Napoli ferma la Juve, il Cagliari frena l’Inter, in parità il derby della Capitale
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/campionato-il-napoli-ferma-la-juve-il-cagliari-frena-linter-in-parita-il-derby-della-capitale/
Campionato: il Napoli ferma la Juve, il Cagliari frena l’Inter, in parità il derby della Capitale
Campionato: il Napoli ferma la Juve, il Cagliari frena l’Inter, in parità il derby della Capitale
E’ stata una domenica ricca di emozioni. La Juventus e Cristiano Ronaldo si spengono al San Paolo e non approfittano dei pareggi dell’Inter, inchiodata ancora una volta sull’1-1 (stavolta dal Cagliari a San Siro) e della Lazio letteralmente dominata dalla Roma nel “Derby del Cupolone”. Dopo tre mesi il Napoli ritrova la vittoria tra le mura amiche (non vinceva dal 19 ottobre scorso, 2-0 al Verona), stendendo proprio la Vecchia Signora in quello che per tutti i tifosi partenopei è un vero e proprio derby. Un ritrovato Zielinski e capitan Insigne firmano il primo vero grande colpo in campionato con Gennaro Gattuso in panchina. Inutile l’ennesimo gol di CR7 nel finale di gara. Per gli azzurri, dopo tante delusioni, una settimana da incorniciare: martedi la vittoria contro la Lazio che è valsa l’accesso alle semifinali di Coppa Italia, oggi il 2-1 alla capolista, campione d’Italia da 8 anni di fila. Amaro ritorno a Fuorigrotta per l’attuale tecnico juventino Maurizio Sarri.
Diavolo di un Ciuccio. Tra mille problemi, il Napoli riesce a regalare ai suoi tifosi una notte magica. Una notte magica che tiene aperto il dicorso scudetto più di ogni altra cosa, visto che Inter e Lazio guadagnano addirittura un punto sulla battistrada, nonostante i rispettivi pareggi. Merito del Napoli ma anche demerito di un’inconcludente Juventus che soltanto nel finale ha provato a rimettere in piedi il risultato, grazie al solito Cristiano Ronaldo. Pertanto, non è stato certo un buon ritorno al San Paolo per il fischiatissimo ex Maurizio Sarri. Come già accaduto in passato, la sua Juventus è stata brutta sul piano del gioco e per niente concreta sotto porta, a parte l’acuto del portoghese.
L’X Factor continua a rallentare l’Inter. Un gol dell’ex Nainggolan frena ancora i nerazzurri che contro il Cagliari al Meazza collezionano un altro pari. Finale di gara nervoso: espulsione di Lautaro e scoppia il caos. Proprio l’attaccante argentino al 13′ aveva portato in vantaggio i padroni di casa ben innescato dal nuovo acquisto Young. Il belga pareggia al 78′ con una conclusione dalla distanza con tanto di deviazione decisiva. Antonio Conte rischia di diventare “Mister X”: terzo pareggio consecutivo, il quinto nelle ultime sette gare di campionato. La frenata nerazzurra è evidente e rumorosa, oltre che evidente. Capodanno cinese amaro per il presidente Stevan Zhang. Questa Inter è brutta e nervosa, forse non basteranno i tanti colpi di mercato per puntare allo scudetto.
Il Derby degli errori. Allo stadio Olimpico per la stacittadina della Capitale, i protagonisti negativi sono i due portieri: Strakosha sbaglia, Pau Lopez commette una papera clamorosa. Sul campo è dominio Roma, ma la fortunata Lazio di Simone Inzaghi riesce a strappare un prezioso 1-1. Nel primo tempo, giallorossi meritatamente in vantaggio con Edin Dzeko; pareggia quasi casualmente il difensore biancoceleste Acerbi approfittando del solito black-out romanista innescato dal portiere spagnolo. Un pareggio che per quanto visto va decisamente stretto agli uomini di Fonseca che hanno fatto a lungo la partita. Il pari finale consente comunque alla Roma di tornare quarta da sola, staccando di un punto la scatenata Atalanta. Mentre i biancocelesti restano in scia dell’Inter e rosicchiano un punto alla Juve. In vista del recupero Lazio-Verona in programma il 5 febbraio, Immobile e compagni sono potenzialmente secondi a due punti dalla vetta. Non sono mancate le polemiche arbitrali: Calvarese nella ripresa prima concede un rigore alla Roma, poi con l’ausilio del Var lo toglie perché giudica che è Kluivert da dietro a fare fallo su Patric. Questione di punti di vista.
Le altre partite partite. Il Parma al Tardini batte 2-0 l’Udinese e vede la zona Europa. Al Bentegodi, tris del Verona al Lecce e l’Hellas continua a marciare spedita. I salentini invece restano al quartultimo posto a +1 dalle ultime tre. Piccolo passo salvezza per Sampdoria e Sassuolo che si dividono la posta con lo 0-0 di Marassi. In settimana altri due quarti di finale di Coppa Italia: martedi Milan-Torino, mercoledi Inter-Fiorentina, poi spazio alle partite del 22° turno senza big-match. Una cosa è certa: la lotta scudetto, quella per l’Europa e per la salvezza, si confermano apertissime.
E’ stata una domenica ricca di emozioni. La Juventus e Cristiano Ronaldo si spengono al San Paolo e non approfittano dei pareggi dell’Inter, inchiodata ancora una volta sull’1-1 (stavolta dal Cagliari a San Siro) e della Lazio letteralmente dominata dalla Roma nel “Derby del Cupolone”. Dopo tre mesi…
Fabio Camillacci
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La 22esima giornata del campionato di Serie A apre oggi con Empoli-Chievo, Napoli-Sampdoria e Juventus-Parma. Mentre domani si apre con Spal-Torino
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22 gen 2019 12:03
GIGI SIMONI FA 80! "L’INTER E’ STATO IL MIO GRANDE AMORE. NON MI ASPETTAVO DI ESSERE ESONERATO. MA MORATTI HA RICONOSCIUTO DI AVERE SBAGLIATO – IL RIGORE NON FISCHIATO A RONALDO CONTRO LA JUVE? UNA FERITA CHE RESTERA’ PER SEMPRE. L’ARBITRO CECCARINI L’HO RIVISTO MA HA FATTO FINTA DI NON RICONOSCERMI – SPALLETTI? A VOLTE FACCIO FATICA A CAPIRLO" – E POI MERONI, BRUNO CONTI, RONALDO (“IL PIU’ FORTE CHE HO ALLENATO”) E QUEL REGALO DI BAGLIONI QUANDO LASCIO’ LA LAZIO…
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Alberto Cerruti per gazzetta.it
Dalla prima partita con la Fiorentina di Bernardini all’ultima come presidente della Cremonese. Gigi Simoni ha attraversato più di sessant’anni di calcio, da giocatore, allenatore e presidente, tra i pochi protagonisti in quattro derby – a Genova, Torino, Roma e Milano –: l’unico ad avere festeggiato dodici promozioni, ma soprattutto l’unico capace di farsi voler bene da tutti, da San Siro a Sanremo.
Da Moratti a Baglioni, che non ha aspettato il compleanno numero 80 di oggi per fargli un regalo dal quale non si è mai separato. “Vede questa medaglietta d’oro? La tengo sempre sotto la camicia, perché me l’ha donata Baglioni quando ho lasciato la Lazio. C’è la data, 12-6-1986, con la dedica: “Per un amico che partendo non se ne va, un ricordo di una bella amicizia nata a Roma e mai interrotta”.
Prima e dopo la Lazio, è stato in altre 20 squadre: a quale è rimasto più affezionato?
“Il primo amore è stato il Grande Torino che ho visto da bambino con mio papà. Poi ho giocato nel Toro con Meroni, quando ci chiamavano “i Luigi d’oro” e per questo seguo con simpatia il Torino, anche perché Cairo è sempre stato molto affettuoso con me. E poi nel Torino c’è Petrachi, mio ex giocatore, che è bravissimo. Il vero tifo, però, è per l’Inter, il grande amore professionale. E per tutti i tifosi io sono sempre l’allenatore dell’Inter”.
Ma con l’Inter era finita male…
“Non mi aspettavo di essere esonerato. Moratti, però, ha riconosciuto di avere sbagliato e adesso abbiamo un ottimo rapporto, perché è davvero una persona splendida. A Natale mi ha mandato un panettone enorme, con gli auguri”.
Il ricordo più bello è la coppa Uefa?
“Solo a livello sportivo, perché io scappai negli spogliatoi amareggiato per le voci che circolavano sul possibile arrivo di Zaccheroni. E infatti non ci sono nelle foto dei festeggiamenti. A livello personale, invece, il ricordo più bello è l’ovazione ricevuta dai tifosi di San Siro, tutti in piedi ad applaudirmi, quando sono tornato la prima volta sulla panchina del Piacenza. Moratti mi ha detto che nessun altro è stato accolto così”.
Come mai poi è passato al Piacenza?
“Mi avevano chiamato Del Sol per il Siviglia, Eriksson per il Benfica. Magari sarei diventato il capo di Mourinho che incominciava allora, ma rifiutai per motivi personali, preferendo ricominciare da Piacenza”.
Ha smaltito la rabbia per quel rigore non fischiato da Ceccarini a Ronaldo?
“È una ferita che rimarrà sempre, anche perché Ceccarini ripete che aveva visto giusto”.
Non ha più riparlato con lui?
“No, anche perché quando ci siamo trovati a qualche cerimonia io l’ho salutato e lui ha fatto finta di non riconoscermi”.
Chi ricorda più volentieri tra i tanti giocatori allenati?
“Il mio preferito, a livello umano, è Bruno Conti. L’ho scoperto a 20 anni, l’ho lanciato titolare nel Genoa. Un ragazzo d’oro, campione in campo e fuori”.
A livello tecnico, invece, il primo è Ronaldo…
“Il più forte che ho allenato. Conservo ancora la sua maglia sporca di fango, dopo la doppietta a Mosca. Ma non dimentico West, che mi manda ancora tartarughine in legno”.
Chi vorrebbe rivedere tra i suoi tanti compagni d’avventura?
“Rocco, grande allenatore e uomo unico. Mi portò al Torino e poi mi anticipò la convocazione in Nazionale, grattandosi la pancia nello spogliatoio”.
Come visse il successivo trasferimento dal Torino alla Juve?
“Andai alla Juve perché fu bloccato il trasferimento di Meroni e perché mi voleva Heriberto Herrera, però giocai poco. La Juve aveva quelle strane maglie che si allargavano sulla schiena. Se davvero lì è nata la storia dei gobbi, io sono stato uno dei primi gobbi”.
Oggi c’è un’altra Juve: ricorda squadre più forti?
“La Juve è la squadra più forte, ma la più forte che ricordo è la Fiorentina di Bernardini, che vinse lo scudetto nel 1956”.
Quanto ci vorrà per rivedere un’Inter da scudetto?
“Spero poco, perché per adesso è ancora una squadra che può vincere con chiunque, perdere con chiunque e fare solo un punto in due partite contro il Sassuolo”.
Le piace Spalletti?
“È un buon allenatore, ma a volte faccio fatica a capirlo”.
Chi vorrebbe vedere, in futuro, al suo posto?
“Simeone sarebbe l’ideale, è di un’altra categoria. L’ho avuto come giocatore e in un quaderno aveva già gli appunti sui metodi di lavoro di tutti i suoi allenatori. Mai visto uno così”.
Icardi non segna più: è condizionato dal contratto?
“Non credo perché è forte in campo e fuori. Come attaccante non ha rivali e merita di rimanere all’Inter, anche se la trattativa mi sembra un po’ complicata”.
C’è un allenatore nel quale si rivede?
“Giampaolo, che avevo portato a Cremona. Non so se sia un bene o un male, ma mi assomiglia molto”.
A 80 anni è stanco di guardare il calcio?
“No, perché il calcio è la mia vita. Mi manca il campo ed è un peccato che non si possa fermare il tempo. Ma ho la fortuna di avere vicino mia moglie Monica e mio figlio Leonardo, che per colpa di Shevchenko è diventato milanista. Così, quando c’è il derby, sono contento in ogni caso: per me o per lui”.
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Zé Elias, ex centrocampista dell'Inter, oggi commentatore di ESPN Brasile, ha parlato a Radio Sportiva dell'Inter.e del fatto che si rivede in Brozovic
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Mercato – Nicolo Barella, un temps évoqué parmi les cibles du PSG, a officiellement rejoint l’Inter Milan 78682 homes
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Mercato – Nicolo Barella, un temps évoqué parmi les cibles du PSG, a officiellement rejoint l’Inter Milan
Nicolo Barella, milieu de 22 ans qui sort d’une très belle saison à Cagliari, a été récemment évoqué dans le viseur du Paris Saint-Germain. Mais c’est « piste » est définitivement à oublier. En effet, l’international italien a rejoint l’Inter Milan ce vendredi. 🚨 | ANNUNCIO Determinato, ambizioso E da oggi Nicolò #Barella è anche nerazzurro 💪⚫🔵#WelcomeNicolò […]
homms2013
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PRIMA PAGINA Il Giornale di Oggi domenica, 06 ottobre 2024
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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi sabato, 04 gennaio 2025
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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi venerdì, 03 gennaio 2025
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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi sabato, 28 dicembre 2024
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