#romanzi drammatici
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Luigi Valloncini Landi - Il testamento del conte Inverardi. Un’eredità contesa e i segreti della nobiltà italiana. Recensione di Alessandria today
Biografia dell’autore. Luigi Valloncini Landi è un autore italiano noto per la sua capacità di raccontare storie avvincenti che intrecciano la grande Storia con le vicende umane
Biografia dell’autore.Luigi Valloncini Landi è un autore italiano noto per la sua capacità di raccontare storie avvincenti che intrecciano la grande Storia con le vicende umane. Con un profondo interesse per le dinamiche familiari e sociali, Valloncini Landi esplora i temi dell’eredità, del potere e dei segreti, ambientando i suoi romanzi in epoche storiche ricche di fascino e…
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diceriadelluntore · 1 year ago
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Storia Di Musica #291 - Deacon Blue, Raintown, 1987
Lo spunto per le storie settembrine me lo ha dato un aneddoto simpatico sugli Steely Dan, protagonisti dell'ultima storia di Agosto. Una delle loro canzoni più famose, Deacon Blues, da Aja (il loro capolavoro del 1977) fece un viaggio emozionale fino in Scozia, dove un giovane ragazzo si appassionava alla musica, soprattutto a quel pop così sofisticato, pieno di stratificazioni sonore, piccoli gioielli musicali incastonati nelle melodie, e immensa classe esecutiva. Ricky Ross si chiama quel giovane ragazzo, che dopo che a Dundee viene licenziato da professore precario delle scuole secondarie, si trasferisce a Glasgow, dove decidere di mettere su un gruppo. Prima trova il batterista, Dougie Vipond, poi un bravissimo pianista, James Prime, un chitarrista, Graeme Kelling, e una corista, Carol Moore. Le prime esibizioni sono incoraggianti, ma la Moore decide di mettersi da parte. Ross si ricorda che aveva sentito ad un provino, improvvisato in Bath Street, una ragazza che lascia il suo indirizzo, ma non il suo numero di telefono. E la storia vuole che fu lo stesso Ross ad arrivare sulla Great Western Road di Glasgow per chiedere a Lorraine McIntosh di unirsi al gruppo. E c'è la ciliegina sulla torna: durante uno delle prime serata acclamati dal pubblico, Dougie Vipond leggermente brillo incontrò Ewen Vernal, bassista, nel bagno di un locale e gli chiese di unirsi al gruppo. Il nome per la band è quello che Ross ha in testa da anni: Deacon Blue, e siamo nel 1985. Glasgow in quegli anni è una città in piena trasformazione sociale, anche con profonde fratture socio economiche (per farsi un'idea, suggerisco i romanzi di Douglas Stuart) ma dal punto di vista musicale sarà la capitale scozzese della musica. Tanto che un giornalista del Glasgow Herald, John Williamson, decise di produrre una cassetta in allegato alle pagine culturali del giornale con tutte le promesse della musica cittadina di quel periodo: ci sono futuri gruppi e artisti molto famosi come i Wet Wet Wet, Kevin McDermott, Hue and Cry e i Deacon Blue, che contribuiscono con Take The Saints Away.
Dopo questa esperienza, sono pronti ad andare in studio, insieme a Jon Kelly, capo ingegnere del suono agli Air Studios di Londra. Ross ha in mente una sorta di concept album su Glasgow, che ne racconti le sfumature più varie. Raintown, pubblicato nel 1987, si presenta con una meravigliosa foto in bianco e nero di Oscar Marziaroli, italo scozzese futuro acclamato fotografo, che ferma una città avvolta nella perenne pioggerellina con sullo sfondo uno dei simboli della città, la Finnieston Crane, una gigantesca gru portuale, ormai non operativa, simbolo dell'industriosità degli abitanti, proprio all'imbocco del porto cittadino. Dal punto di vista musicale, seppur si parte dall'idea di pop sofisticato del mitico duo da cui prendono il nome, i Deacon Blue mischiano il lirismo vocale e le atmosfere uniche di Van Morrison, un canto-racconto degno del primo Springsteen e un'eleganza che ha una sua totale particolarità. Il disco ha un andamento ondeggiante tra brani calmi e riflessivi e quelli più incalzanti: l'inizio è davvero suggestivo, con Born In The Storm che come una nebbia si dirada e sfuma in Raintown, canzone che è profondamente legata all'esperienza di Ross, con versi che dicono "Waiting for the phone to ring to make me all I am.\You're in the suburbs waiting for somewhere to go\I'm down here working on some dumb show\In a raintown" che raccontano l'inizio di tutta la storia. Ross scrive del rapporto con il business musicale nella bella Ragman e nell'altrettanto suggestiva Loaded, scritta di getto come un flusso di coscienza su una base improvvisata dagli altri componenti della band su una cassetta super 8, ed è capace di dipingere affreschi musicali persino drammatici in abiti delicati e affascinanti. He Looks Like Spencer Tracy Now è ispirata ad un pensiero, a che vita avesse fatto l'uomo che sganciò la bomba atomica su Hiroshima: tra incontri particolari ("he may have been with Oppenheimer, shaken Einstein's hand\Did we have to drop the bomb? You bet, to save this land\He was only taking pictures around the critical mass\While the troops on Tinian island sang 'Follow the bouncing ball') e cosa potrebbe essere oggi (He may have been a nationalist, a physicist or a pacifist (...) Well, I have seen that movie of Dr. Jeckyll and Mr. Hyde\And I know he looks like Spencer Tracy Now). When Will You (Make My Telephone Ring) ha ai cori il famoso gruppo R&B londinese dei Londonbeat. Alto livello è anche Chocolate Girl, che racconta di un tipo anaffettivo, un certo Alan, ricco e spendaccione, "He calls her the chocolate girl\Cause he thinks she melts when he touches her\She knows she's the chocolate girl\Cause she's broken up and swallowed\And wrapped in bits of silver". Ma il capoavoro è Dignity: ritratto di quello spirito scozzese della dignità del lavoro, racconta la storia di un impiegato comunale, probabilmente uno che lavora sulle strade, e che non perde il sorriso nemmeno quando è preso in giro dal ragazzini e che ha un sogno, comprare un gommone, un dinghy, che vuole chiamare Dignity, con cui "I'll sail her up the west coast\Through villages and towns\I'll be on my holidays\They'll be doing their rounds\They'll ask me how I got her I'll say, "I saved my money"\They'll say, "Isn't she pretty? That ship called Dignity". In Love's Great Fears, liricissima e tutta giocata sul duetto Ross - McIntosh, che diventeranno marito e moglie poco tempo dopo, c'è Chris Rea alla chitarra.
Il disco, per le qualità musicali, per la scelta azzeccata dei singoli e per la sua atmosfera sofisticata, che quasi inventerà un genere, ha un successo clamoroso: arriva fino al numero 14 nella classifica dei dischi più venduti, rimane in classifica un anno e mezzo e vende oltre un milione di copie. La band continuerà a scrivere belle cose, e il successivo When The World Knows Your Name del 1989 arriva persino al numero 1 in UK e contiene la loro canzone più famosa, Real Gone Kid, facendo divenire sogno il successo che un ragazzo scozzese aveva immaginato sentendo una canzone, Deacon Blues, che parla di nerds and losers, secondo le famose parole di commento di Donald Fagen. Dedicherò il mese di settembre a gruppi scozzese degli anni '80, che è un periodo storico e una zona geografica che ha regalato cosine niente affatto male alla storia della musica.
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bibliotecasanvalentino · 2 years ago
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: NN Editore
Buona lettura a tutti!
𝑭𝑬𝑳𝑳𝑶𝑾𝑺𝑯𝑰𝑷 𝑷𝑶𝑰𝑵𝑻 di 𝑨𝒍𝒊𝒄𝒆 𝑬𝒍𝒍𝒊𝒐𝒕𝒕 𝑫𝒂𝒓𝒌
Agnes Lee e Polly Wister sono due vispe ottantenni che, insieme ad altri soci, condividono la proprietà di Fellowship Point, un’amena località situata nello stato del Maine. Amiche da sempre, sono una l’opposto dell’altra: Agnes, infatti, è una scrittrice di successo della serie di libri per bambini “Quando Nan” e, sotto pseudonimo, dei romanzi per adulti di “Franklyn Square”, non si è mai sposata, ha un carattere forte e deciso, dice sempre quello che pensa e lo fa senza tanti giri di parole. Polly, invece, è una donna dolce e remissiva che ha dedicato tutta la sua vita a compiacere gli altri, in particolare il marito Dick, un professore di filosofia pomposo e pieno di sé, che considera la moglie al suo servizio ventiquattr'ore al giorno.
Siamo all'inizio del Duemila e le inseparabili amiche si trovano a dover affrontare una vera e propria emergenza poiché scoprono che su Fellowship Point, paradiso della flora e della fauna, incombe un progetto di sviluppo turistico che ne distruggerebbe la bellezza incontaminata. Allo stesso tempo, Agnes è tormentata da Maud, una giovanissima editor che vuole convincerla a scrivere un memoir, e i suoi cugini Archie e Seela Lee accusano Robert Circumstance di furto…
“Fellowship Point” è un romanzo che, nonostante il considerevole numero di pagine, si legge tutto d’un fiato e in cui, oltre alle indimenticabili protagoniste, l’autrice ci presenta una galleria di personaggi ai quali non possiamo non affezionarci: dall’architetto paesaggista Robert Circumstance, amico da sempre delle due anziane signore, allo scrittore Virgil Reed e a sua figlia Nan, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita di Agnes; da Maud, appassionata fin da piccolissima dei romanzi di “Quando Nan”, a sua madre Heidi, personaggio dolente ed enigmatico.
Nel romanzo l’autrice tratta con grande delicatezza il tema dell’amicizia, soprattutto di quella femminile, ed è in grado di alternare episodi piacevoli e divertenti con altri estremamente drammatici e toccanti. Attraverso il racconto della vita e dei segreti di Agnes e Polly, inoltre, la Dark ci mostra anche quanto possa essere difficile essere donna: Agnes si è dedicata alla carriera, ma non è mai riuscita a crearsi una famiglia, mentre Polly, per essere la moglie e madre esemplare che tutti si aspettavano che fosse, ha dovuto mettere da parte le sue ambizioni e reprimere la propria intelligenza.
Lo splendore di Fellowship Point viene ampiamente descritto in modo poetico e suggestivo e non possiamo fare a meno di condividere l’amore che molti dei personaggi nutrono per questo magnifico territorio.
COSA MI È PIACIUTO
Ho amato moltissimo il romanzo e ho apprezzato particolarmente lo stile “cinematografico” dell’autrice: infatti, le immagini di quello che leggevo mi scorrevano davanti agli occhi, come se stessi guardando un film.
COSA NON MI È PIACIUTO
Nonostante abbia divorato il libro, mi ci è voluto un po’ per entrare nella storia perché l’autrice descrive l’ambientazione, la situazione di partenza e i personaggi con troppa dovizia di particolari.
L’AUTRICE
Alice Elliott Dark è autrice di romanzi, poesie e racconti. I suoi scritti sono apparsi su The New Yorker, Harper’s, The New York Times, Best American Short Stories. Il suo racconto In the Gloaming è stato inserito da John Updike nell’antologia The Best American Short Stories insieme ai più grandi autori della letteratura americana. Fellowship Point è in corso di traduzione in diversi paesi.
LA CASA EDITRICE
NNEditore ha avuto inizio il 19 marzo 2015, quando sono usciti in libreria “Benedizione” di Kent Haruf, e “Sembrava una felicità” di Jenny Offill. Fin dal nome - NN sta per nomen nescio, nome sconosciuto, come nella carta d’identità degli "orfani" di padre – la casa editrice ha voluto dare risalto al tema della ricerca d’identità nel mondo contemporaneo, insieme alla qualità della scrittura e all'empatia suscitata nei lettori dalla voce degli scrittori al di là dei generi e della nazionalità degli autori. Il catalogo di NN non ha collane, ma si sviluppa in Stagioni, Trilogie e Serie. Ogni stagione illumina un tema specifico legato alla ricerca d’identità, come il peso di ruoli e relazioni, l’eredità del passato, gli alleati e i nemici nella ricerca del proprio posto nel mondo. In questo modo, i libri sono legati tra loro da invisibili fili rossi, a costituire nel loro insieme un ideale percorso di lettura.
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Il male oscuro di Giuseppe Berto esce nello stesso anno di Frost, di Thomas Bernhard. Erano gli anni sessanta e la prosa di moda era per lo più sperimentale, poesia in prosa, tentativi di estenuare le ultime avanguardie, in Europa dico. Entrambi esordiscono in un anno difficile, presi tra ansie ideologiche e spinte neo-neorealistiche (come si diceva allora), con due romanzi curiosamente accordati vicendevolmente: poco drammatici, anzi per nulla; estremamente tragici, e furiosamente comici. L’italiano prenderà una strada poi raccolta da altri e non mantenuta. L’austriaco, invece, comincerà un attraversamento ossessivo delle sue compulsioni, dei suoi pensieri e dei suoi fantasmi, diventando uno dei più grandi scrittori del Novecento. Berto ogni cinque anni viene riscoperto, la gente compra la nuova edizione ma comunque alla fine non lo legge. Vi inviterei a raggiungere la vostra biblioteca, a prendere la copia che avete (lo so che ce l’avete) e a leggere le prime dieci pagine del Male oscuro. Un assoluto capolavoro di lirica, di tono e di equilibrio della dismisura. Con Berto si ride tanto, come con Bernhard, e si ride a denti stretti, ma si ride soprattutto col cervello. Bernhard diventa gigantesco per me quando ne scopro il teatro, ma è un dato biografico. Ma visto che non sto scrivendo un saggio va bene anche il dato biografico, no? “
Giovanni Spadaccini, Compro libri - anche in grandi quantità. Taccuino di un libraio d’occasione, UTET, 2021. [Libro elettronico]  
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salvo-love · 4 years ago
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Rest in peace!!!! Riposate in pace #Willy e #Filippo!!! Amen
Di Eugenio Palazzini – Roma, 9 set – Picchiato e poi investito due volte con l’auto. E’ morto così Filippo Limini, 24enne di Spoleto, dopo una rissa tra coetanei in un parcheggio vicino a una discoteca a Bastia Umbra il 15 agosto scorso. Tre ragazzi di origine albanese sono stati arrestati con l’accusa di omicidio. Avete letto questa notizia sulla prima pagina di Repubblica? Avete notato la grancassa mediatica batterla continuamente? Oppure intravisto decine di cronisti aggirarsi in provincia di Perugia come accaduto dopo la morte di Willy a Colleferro? No, non avete assistito a nulla di tutto questo e al contempo non vi siete sciroppati lunghissime analisi sulla società malata, il presunto razzismo dilagante e le pericolose arti marziali miste che secondo certi fini analisti generano mostri.
Picchiatori sconosciuti
Come mai? Perché la morte di Filippo è passata quasi sotto silenzio sui grandi media a differenza di quella di Willy? Eppure, a ben vedere, si tratta di due analoghe quanto drammatiche vicende. Nessuno però vi ha descritto i ragazzi che hanno picchiato a morte Filippo, non sappiamo insomma se erano dei “bori”, se praticavano sport da combattimento, se spaventavano i coetanei con i loro metodi violenti, se si vestivano da tamarri, se avevano tatuaggi, se amavano la trap, se guardavano Gomorra o Romanzo Criminale. Non lo sappiamo e quindi possiamo ipotizzare pure tutto il contrario, ovvero che solevano giocare con lo yo-yo, vestirsi da damerini, ascoltare Handel, leggere romanzi rosa, aiutare anziane signore ad attraversare la strada e guardare innocenti cartoni animati (magari non Kung Fu Panda).
Il telecomando dell’indignazione
Sia come sia, semplicemente nessuno ha pensato di strumentalizzare e politicizzare quella tragedia. Niente caccia alla strega “fascista”. Come se non fosse funzionale a improbabili disamine sociologiche, perché i picchiatori non erano immediatamente caricaturabili o almeno non corrispondevano all’immaginario forzato di chi punta tutto sull’indignazione telecomandata. Così la morte di Filippo Limini non ha innescato alcuna speculazione e nessuno si ricorderà dell’omicidio di Spoleto, viceversa quello di Colleferro riempirà le pagine dei giornali ancora per giorni. Potremmo poi citarvi molti altri episodi drammatici finiti presto nel dimenticatoio e in ogni caso meno considerati dai media. Da Pamela a Desirée, passando per Flavio e Gianluca, adolescenti di 15 e 16 anni trovati morti in casa a Terni dopo aver assunto metadone fornito da un tossicodipendente antifascista.
Eugenio Palazzini
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kyda · 5 years ago
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Mi consiglieresti qualche libro di Dostoevskij?
Io ne ho ancora letti pochi, quindi ti posso consigliare sulla base di quello che ho letto io.
Il sosia è da prendere in considerazione, anche se penso sia interessante leggere dopo I fratelli Karamazov per via del paragone sul concetto di follia di Goljadkin e Ivan, i protagonisti dei romanzi. Io non l'ho ancora letto il secondo, però mi sembra che quello che non è spiegato nel Sosia, che ti lascia con il dubbio, sia invece piuttosto esplicito nell'ultimo romanzo di Dostoevskij, dove il doppio ha addirittura la coda. Nel Sosia, infatti, lo scrittore ti lascia intendere che il protagonista sia pazzo ma non lo dice mai davvero, tant'è che tutti intorno a lui si comportano come se nulla fosse. È una lettura dolorosa, o almeno per me lo è stata: il protagonista è un fallito ed è umiliato da tutti e da se stesso e non fa che ripetersi che va tutto bene quando sembra gli stia cadendo il (suo) mondo addosso invece.
Poi ho letto Memorie dal sottosuolo che raggiunge secondo me picchi drammatici tipici di Dostoevskij, e anche qui viene fuori ampiamente il concetto di umiliazione. Il narratore è un personaggio cattivo, lui stesso si definisce tale se non mi sbaglio, e proprio nel momento in cui crede di essersi innamorato fa di tutto per ferire e umiliare la ragazza che si era mostrata disposta a capirlo. Almeno qui però il protagonista ha dei rapporti con altra gente, cosa che non succede al protagonista del Sosia, che riesce ad amare solo se stesso. Memorie dal sottosuolo mi ha sconvolta un po' e ogni tanto, leggendo, mi fermavo e tornavo indietro a rileggere pagine intere per cercare di comprendere tutti quei concetti e il finale penso sia molto molto molto interessante.
Poi qualche anno fa avevo letto Le notti bianche, La mite, Sogno di un uomo ridicolo e Il giocatore e penso di dover dare una rispolverata prima di poterli consigliare, però nel Giocatore c'era una parte che ogni tanto ritorno sempre a leggere perché ne ho proprio voglia, mi fa provare sempre qualcosa, ed è quella in cui Aleksej Ivanovic confessa il suo amore a Polina.
"Pensate che non arriverò a tanto? Voi mi portate al delirio. Pensate che abbia paura di uno scandalo? O della vostra ira? Ma che me ne importa della vostra ira? Vi amo senza speranza e so che, dopo una cosa del genere, vi amerò mille volte di più. Se una volta o l'altra vi ucciderò, allora sarò costretto a uccidere anche me stesso; ma in tal caso la tirerò più in lungo possibile prima di farlo, per provare l'intollerabile dolore della vostra mancanza."
Ogni volta mi toglie il fiato.
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waitthetimeyouneed · 5 years ago
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Serva me...
Siamo innamorati dell’idea dell’amore. Quando dico “noi”, intendo un termine generico, non pretendo e non voglio che le mie idee siano giuste, anzi. Ognuno è libero di pensarla diversamente.
Siamo innamorati dell’idea dell’amore. Siamo convinti che questo sentimento narrato nei poemi epici e cavallereschi, raccontato con parole gentili nei romanzi, bruciante di passione e seduzione nelle storie erotiche, appena accennato nelle poesie, descritto con immagini forti in canzoni e brani musicali, mieloso e sentimentale nelle favole che ci raccontavano da piccoli, sia un sentimento perfetto e buono, in tutti i casi. Ecco, forse sono proprio le fiabe ad averci fatto maturare un’idea un po’ perversa e in parte sbagliata. Siamo convinti che l’amore possa curare. Non credo sia così. Come ho già scritto in qualche post precedente, la guarigione è un processo che parte da noi, l’amore, ecco, sì, può darci una mano, si prende una cura delle nostre ferite, ci aiuta a ricostruirci ma è la nostra reazione che conta, più di tutto. Dal mio punto di vista e nella mia brevissima esperienza, l’amore è una serie di compromessi che racchiude in sé tanto dolore. Forse, allora, la cosa è ben diversa. Quello vissuto dalla sottoscritta non è stato altro che una bieca imitazione sbagliata e manovrata in malo modo che mi ha condotto a pensare che fosse qualcosa di bello. Non credo sia giusto provare dolore, in un sentimento così forte e potente come l’amore. Allora forse c’è qualcosa che non va. Eppure, non credo nemmeno che sia quello delle favole che da piccoli, ci facevano addormentare nel nostro lettino, quelle versioni Disney che tanto ci piacevano. Parlo di “versioni” Disney perché la realtà di quelle fiabe è molto differente da come l’abbiamo letta o sentita. I fratelli Grimm non avevano un’idea romantica dell’amore e le loro storie avevano sempre dei risvolti tragici e drammatici. Cercavano di avere una morale, da insegnare ai bambini della loro epoca. Ma non è questo il punto. Il punto è che non sono sicura che quest’idea romantica, sia giusta. L’amore è sacrificio, è passione, è mettersi in gioco, accettare l’errore, non cercare più la perfezione, non idealizzare una persona perché significherebbe toglierle ogni briciolo di umanità che il suo animo contiene e rischieremo di non vederla per davvero quella che lei è. Significherebbe creare delle aspettative troppo alte che potrebbero, quasi sicuramente, essere deluse. Tuttavia, non cerchiamo altro che una persona che porti via dalla nostra depressione, dai nostri momenti di tristezza, qualcuno in grado di sollevarci ad un grado superiore. Non credo che funzioni così, anzi, ne sono quasi certa. Dobbiamo rialzarci da soli, dobbiamo essere in grado di farlo da soli. Dobbiamo essere in grado di vivere da soli, senza per forza appoggiarci ad una persona. Non ci si può aggrappare con forza ai legami umani, si rischia di distruggerli per sempre. Cosa che io ho fatto, inesorabilmente e solo Dio sa, quanto me ne pento, quanto sia grande il senso di colpa, per aver rovinato tutto. E ora che non posso più esprimere il mio rammarico, il mio pentimento, l’unica cosa che mi resta da fare è tentare di ricostruirmi, nonostante tutto il dolore. Non credo di essere pronta a tutto ciò che l’amore comporta, non so se lo sarò mai. È triste, ma chiudermi in me stessa, per il momento è l’unica cosa che posso fare. Non dobbiamo idealizzare le persone, non ne saremo mai all'altezza altrimenti, non ci sentiremo mai al loro livello, sentiremo sempre di non meritarla. Come se poi, in amore fosse questione in merito. No, non è questione di merito. Non esiste meritocrazia. Esiste soltanto rispetto. Non dobbiamo credere che loro siano perfette perché tutti sbagliamo. Tutti commettiamo errori. L’amore, quello vero, ti fa vedere anche i difetti e te li fa apprezzare. Ti fa amare quella persona in ogni suo più piccolo dettaglio. Te la fa desiderare soltanto per quella che è. Il romanticismo è soltanto una piccola parte di quello che è l’amore. Il corteggiamento, il sentimentalismo, è soltanto una riduzione di quello che questo potente sentimento racchiude in sé. 
E forse io, nella mia giovane età, non ne so abbastanza per poterne scrivere o parlare.
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newsintheshell · 5 years ago
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Lucca Comics & Games 2019, gli annunci di J-POP Manga
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Lo scorso mercoledì, come da tradizione in occasione della nuova edizione di Lucca Comics & Games, J-POP Manga ha dato via alle danze con gli annunci del suo J-POP Show, quest’anno per la prima volta al Teatro del Giglio con ospiti Clara Serina che ha aperto lo spettacolo cantando Kimba e Devilman, Massimo Corizza (doppiatore tra i moltissimi personaggi amati di Carletto il Principe dei Mostri), e Yudori, autrice coreana ospite della casa editrice milanese. Tra gli annunci gli attesissimi “Act-Age” e “Land of the Lustrous” passando per gli inediti di opere classiche, nuovi titoli per la Osamushi Collection, light novel, e manga per tutti i gusti. Di seguito la lista completa.
#weareOsamushi
La principessa Zaffiro di Osamu Tezuka
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“Nessuna terra può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi!” recita così un articolo della lex salica che sembra aver ispirato questo capolavoro del manga. Considerato il primo manga sul tema di genere, La Principessa Zaffiro racconta la storia di una futura regina nata col corpo di una ragazza ma con l'animo di un ragazzo, in un mondo fiabesco rigido e severo, dove sarà necessario salvare la giustizia.
volumi 3 completa - uscita prevista, febbraio 2020
La principessa zaffiro - I cavalieri gemelli di Osamu Tezuka
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L’atteso e inedito sequel della saga di Zaffiro, diventata ormai regina e con due gemelli valorosi come eredi. La difesa del regno e della libertà sarà affidata a questi due ragazzi, un maschio e una femmina, guidati da un unico destino.
volume unico uscita prevista, luglio 2020
Il Bisturi e la Spada: l'incredibile storia di Ryoan Tezuka (Hidamari no ki) di Osamu Tezuka
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La memoria storica di Tezuka ripercorre gli anni di un suo antenato: Ryoan Tezuka, medico del 1800 che ha vissuto il forte periodo di isolamento del Giappone. Parallelamente, la vita del samurai Ibuya Manjiro, fedele allo shogunato, scorre nella paura per lo straniero e per l’apertura dei confini nazionali. Un racconto storico e drammatico che appartiene direttamente al passato del grande Osamushi.
volumi 6 completa - uscita prevista, marzo 2020
La fattoria degli umani e altre storie di fantascienza di Osamu Tezuka
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Una speciale raccolta di racconti, mai pubblicati in Italia, che raccoglie le storie brevi di fantascienza più intriganti dell’opera di Tezuka, realizzate negli anni ‘60.
volume unico - uscita prevista, settembre 2020
Black Jack di Osamu Tezuka
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Uno dei più famosi, oscuri e drammatici personaggi creati dal genio di Tezuka. Il sinistro medico Black Jack, con la sua aiutante Pinoko, torna a rivivere nelle pagine di questa edizione di lusso in 15 volumi completa di tutte le storie che hanno reso grande il noir di Osamushi.
volumi 15 completa - uscita prevista, settembre 2020
#wereFeels
Oltre le nuvole, il luogo promessoci (ROMANZO) di Makoto Shinkai
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Dopo il grande successo di Your Name e Weathering with You, la Makoto Shinkai collection si arricchisce degli altri romanzi che lo legano alle sue opere cinematografiche più famose. La novel di Oltre le Nuvole, il luogo promessoci racconta un esito diverso della Seconda Guerra Mondiale, dove il Giappone è diviso in due parti, una sotto il controllo degli Stati Uniti e una legata all'Unione Sovietica. Negli anni novanta il paese si riunisce e soltanto l’arcipelago dell’Hokkaido resta russo, dove una base segreta sta per essere costruita.
volume unico
Viaggio verso Agartha (ROMANZO) di Makoto Shinkai 
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Dopo 5 cm al Secondo, Makoto Shinkai realizza un’altra grande opera cinematografica che si concentra su un mondo fantastico e sull’avventura che due giovani esploratori dovranno affrontare per riportare a casa i propri cari. Questa è la novel scritta e ispirata durante la realizzazione del film.
volume unico
After Hours di Yuhta Nishio
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Amore, romanticismo e musica. Nel mondo dei club underground di Tokyo due ragazze si incontrano con la passione dei dischi, l’ossessione per il collezionismo e la voglia di sfondare come dj. La vita notturna di Tokyo le farà innamorare. Una splendida mini serie a tema yuri.
volumi 3 (in box set) uscita prevista: aprile 2020
#weareBrave
Demon Tune di Yuki Kodama
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Dall’autore di Blood Lad, una nuova miniserie che unisce l’action shonen con il fantasy. L’incontro tra un ninja e una fata sarà la scintilla per far nascere una nuova leggendaria avventura ricca di combattimenti sanguinari e mostri incredibili. Dalle pagine di Jump SQ, la rivista adrenaline di Shueisha!
volumi 4 (in box set) - uscita prevista: Giugno 2020 
009 Re:Cyborg di Gato Aso e Shotaro Ishinomori
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Dopo aver raccontato in una splendida edizione completa le avventure del team cyborg più famoso del manga, dopo aver completato la saga principale con l’epilogo God’s War, siamo pronti a tuffarci in questa splendida serie alternativa che ripercorre le vite degli eroi di Ishinomori, in un restyle moderno grazie al talento di Gato Aso!
volumi 6 completa - uscita prevista: Febbraio 2020
Gon di Masashi Tanaka
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Personaggio di Tekken, diabolica mascotte, re della giungla selvaggia! Prima ancora che gli umani popolassero questa terra, c’era un solo e unico spaccone… il suo nome è Gon! Torna finalmente in una edizione deluxe il mini dinosauro più amato del Giappone, realizzato dal geniale Masashi Tanaka: l’unico originale e inimitabile GON!
volumi 3 - uscita prevista: Primavera 2020
Final Fantasy VII: On the Way to a Smile (ROMANZO) di Kazushige Nojima
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Tokyo Ghoul Zakki:re (ARTBOOK) di Sui Ishida
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#weareGirls
Lettere a me stessa – La mia prima volta 2 di Kabi Nagata
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L’autrice di La Mia Prima Volta (manga vincitore della categoria “Miglior Serie Straniera” ai Premi Boscarato 2019 a Treviso) Kabi Nagata torna a parlare di se stessa con autoironia e grande forza emotiva. Il successo del libro precedente è una cosa di cui essere felici, ma presenta nella vita dell'autrice una serie di nuove sfide. In questo diario personale, Kabi Nagata le affronta una a una, cercando di trovare una risposta alla più grande domanda della sua generazione: Cosa significa essere adulti? Vivere da soli, gestire il successo, ma soprattutto, accettare se stessi e imparare ad amarsi sembrano missioni impossibili per una ragazza con la sua autostima, ma se c'è la volontà di cambiare, tutto è possibile!
volume unico - uscita prevista: Gennaio 2020
Sayonara Miniskirt di Aoi Makino
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“Non è per tipi come voi che le ragazze indossano la gonna!” Seppur pubblicato su una rivista shojo, Sayonara Miniskirt di Aoi Makino è un manga che affronta temi importanti e per diverse tipologie di lettori. La studentessa del liceo ed ex idol Nina Kamiyama è l'unica ragazza a scuola a indossare i pantaloni dell'uniforme maschile invece della gonna. Conduce una vita scolastica isolata e taciturna, fino a quando i professori diffondono l’avviso che una persona sospetta, probabilmente armata, si aggira nei dintorni della scuola mettendo in pericolo le studentesse. Nella mente di Nina riaffiora così il trauma che finalmente decide di affrontare, per poter tornare a essere libera di essere una ragazza, in qualsiasi forma lei desideri e fuori da qualsiasi schema le possa venire imposto. Da Ribon di Shueisha, un’opera contemporanea e necessaria.
volumi 2, in corso - uscita prevista: Autunno 2020
Metamorfosi BL (Metamorphoses to Engawa) di Kaori Tsurutani
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Vincitore del famoso premio Kono Manga Ga Sugoi, questa opera curiosa e particolare sbarca finalmente in Italia. L’amicizia tra due persone, anche molto diverse tra loro, può sbocciare per le ragioni più impensabili. Ed è questo il caso di una donna di settantacinque anni, che in un torrido giorno d'estate di ritrova in libreria davanti a uno scaffale pieno zeppo di fumetti di un genere che non aveva mai sentito nominare, e la commessa adolescente che la aiuterà a navigare in questa nuova passione condivisa: il Boy's Love. Una storia che distrugge qualsiasi barriera e pregiudizio, avvicinando due generazioni di donne in un mix commovente e delicato.
volumi 3 in corso - uscita prevista: Estate 2020
Kasane di Daruma Matsura
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Un manga di culto nominato all’ottavo Manga Taisho! Kasane è una ragazza dal volto deturpato e dalla vita ha ricevuto unicamente abusi e derisione. Solo sua madre le ha lasciato un regalo utile, prima di morire: un rossetto che le permette di rubare, letteralmente, la faccia alle persone che riuscirà a baciare, dando in cambio il suo volto sfigurato. Finalmente libera dal suo disgustoso aspetto e ansiosa di sfogare il rancore covato per anni, soprattutto nei confronti delle persone “belle”, Kasane comincia così la sua corsa alla vendetta, correndo sulla sottile linea che la separa dalla follia. Una storia inquietante, disegnata magistralmente da Daruma Matsura.
volumi 14 conclusa - uscita prevista: Maggio 2020
#weareLove
Love Stage di Eiki Eiki, Zaou Taishi
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Izumi sembra destinato, per nascita, a lavorare nello Show Business. Sua madre è una famosa attrice, suo padre un musicista, e addirittura suo fratello ha una band in cima alle classifiche. Lui erò è... diverso. Alle luci del palco, preferisce disegnare ragazze “moe” nella sua cameretta, nella speranza di sfondare come mangaka... Insomma, è un Otaku! La professione di famiglia però non perdona, ed è costretto a partecipare al remake di una pubblicità in cui aveva recitato da bambino. Lì, incontra Ryoma, il suo coprotagonista, che da allora non ha mai smesso di cercarlo! Unico dettaglio? Izumi era vestito da bambina in quella pubblicità. Sarà un problema per Ryoma scoprire che il suo primo amore era in realtà un ragazzo?!
7 volumi, serie completa - uscita prevista: Marzo 2020
Jackass! di Scarlet Berico
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Dal pennino di Scarlet Beriko, una delle autrici Boy’s Love più richieste, arriva una storia d’amore anticonvenzionale! Keisuke e Masayuki sono amici. Masayuki però è bello, ricco, popolare con le ragazze... insomma, a volte dà proprio sui nervi! Tra un litigio e l’altro, l’adolescenza dei due continua quasi indisturbata fino a quando Keisuke indossa per sbaglio un paio di collant neri, e scopre così il che per il suo migliore amico sono un vero e proprio punto debole! Riusciranno entrambi a rispettare la regola del “guardare e non toccare”?
volume unico - uscita prevista: Gennaio 
Escape Journey di Ogeretsu Tanaka
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All’università, Naoto rincontra Taichi, il suo fidanzato dei tempi del liceo, con cui aveva tagliato i rapporti dopo averlo sentito definire la loro relazione come “puramente sessuale". Nonostante covi da tempo rancore nei suoi confronti, si rende conto che Taichi è cresciuto da allora, e comincia pian piano a perdonarlo. Ritornare amici è semplice se una persona ti piace, ma l’amore, invece, è sempre terribilmente complicato… Il Boy’s Love romantico che tutti aspettavano!
uscita prevista: Gennaio 2020 
VOID di Zariya Ranmaru
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In un'era in cui gli umanoidi sono fatti su misura fino al più piccolo dettaglio del loro carattere, Maki ne riceve in dono uno molto speciale, oltre che estremamente illegale. Si chiama Arata e gli è stato dato l'aspetto di Ren, una persona estremamente importante nella vita di Maki, e non solo: l'androide riproduce alla perfezione carattere del ragazzo scomparso e, nonostante sia un tabù, gli sono stati impiantati i suoi ricordi. Riuscirà Maki a separare l'immagine sovrapposta di Arata e Ren? E che sentimenti risveglieranno in lui questo viso, questa voce, questi ricordi così familiari? Una attesissima attrice sbarca in Italia con questo volume unico dolce-amaro.
uscita prevista: Febbraio 2020
Il Gioco del Gatto e del Topo di Setona Mizushiro
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#weareGodsOfManga
Shutendoji – Il banchetto delle Tenebre di Go Nagai
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Dopo aver terminato la serie storica di Go Nagai, finalmente in Italia arriva l’antologia di storie inedite che hanno ispirato il grande Shutendoji!
volume unico   
Gekiman! – Devilman Story di Go Nagai 
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Com’è nata la saga di Devilman? Come Go Nagai ha realizzato la sua opera magistrale che lo ha reso famoso in tutto il mondo? Gekiman! È il manga autobiografico disegnato da Go Nagai in persona sul periodo in cui ha scritto e inchiostrato il possente Uomo-Diavolo, inedito in Italia e presentato in una maxi edizione completa in tre grossi tankobon.
volumi 3 (in box-set) uscita prevista: Primavera
Shin Violence Jack di Go Nagai
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Dopo aver assistito all’epico finale del possente Jack, nella sua saga principale completa, arriva ad arricchire la Go Nagai Collection un volume inedito di nuove storie brutali e violente. Violence Jack è tornato, più cattivo che mai.
volume unico
Seventeen di Baron Yoshimoto
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J-POP è orgogliosa e lieta di annunciare la prima antologia di storie del celebre mangaka Baron Yoshimoto, uno dei fumettisti che costruirono il boom del gekiga negli anni '60 e ’70. Disegnatore e avventuriero, artista e personaggio lui stesso, all’apice della sua popolarità, improvvisamente partì per gli Stati Uniti dove ha potuto ispirare il suo stile. Nel 1985, dopo il suo ritorno in Giappone oltre all’attività di mangaka si è dedicato anche alla pittura con uno stile nuovo e innovativo in collaborazione anche con il grande Katsuya Terada. Seventeen è un’opera degli anni ‘70, una fotografia di una gioventù ribelle e alle prese con conflitti, vergogne, circostanze difficili.
volume unico
Frankenstein e altre storie di Junji Ito
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Il grande Junji Ito è tornato questa volta con una nuova antologia arricchita dalla sua personale rilettura del classico di Mary Shelley: Frankenstein.
volume unico 
#wearetheBest
Wizdoms no Kemonotachi di Nagabe 
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L’opera con sfumature BL che farà felici tutti i fan di Nagabe, autore dell’amatissimo Girl from the other Side. Nel profondo della foresta si trova una misteriosa scuola di magia, frequentata da uomini bestia di ogni tipo. Queste creature fantasy vivono amori intensi, storie romantiche, delicate e ironiche come solo il tocco di Nagabe sa raccontare.
volume unico - uscita prevista: Primavera
Act-Age di Tatsuya Matsuki e Shiro Usazaki
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Emozionante, affascinante, comico e drammatico. Il fenomeno Act-Age è ora anche in Italia! Direttamente da Shonen Jump, la storia di Kei Yonagi, splendida aspirante attrice, povera in canna e con il i propri fratelli da badare. Quando arriva l'opportunità di inseguire il suo sogno di diventare attrice, Kei ci si butta a capofitto, catturando le attenzioni del regista Kuroyama. Ma il metodo così ricco di empatia che usa Kei per interpretare i suoi ruoli è potenzialmente distruttivo. Benvenuti sul palcoscenico moderno di questa splendida serie targata Shueisha.
volumi 8 in corso - uscita prevista: Febbraio 2020
Land of the Lustrous (Houseki no Kuni) di Haruko Ichikawa
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Su un pianeta popolato da “pietre preziose” dalle sembianze umane, l'unico pericolo è costituito dal Popolo della Luna, che fa delle vere e proprie battute di caccia per raccoglierle, farle a pezzi, e usarle come ornamenti. In questa società dove essere forti e saper combattere è tutto, Phos, la fosfofillite, non desidera altro che diventare forte, potersi difendere e guadagnare il rispetto dei suoi compagni, che la vedono ancora come un bambino. Ma quanti pezzi di te puoi perdere per guadagnare la forza che hai tanto desiderato? E quanto di te stesso puoi perdere, per considerarti ancora... te stesso? Haruko Ichikawa ridefinisce il concetto di “Empatia grafica” con queste gemme che vanno in pezzi allo stesso modo in cui si spezza un cuore. Quello del lettore.
volumi 10 in corso - uscita prevista: Aprile 2020
Che ne pensate dei titoli annunciati? Ce n’è qualcuno che vi interessa? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
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viaggiatricepigra · 5 years ago
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Opinione: La Casa Delle Voci, di Donato Carrisi
«Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.» Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.
Parlare di questo romanzo risulta difficile, perché meno si sa sulla trama, più cose si scoprono durante la lettura e regalano sensazioni molto diverse, che contribuiscono a renderla interessante e a portare il lettore a non volersi staccare fino alla fine.  Di Carrisi per ora avevo letto solamente "Il Suggeritore" che ho adorato alla follia!  Stavo pensando da un po' di leggere altro, ma ero sempre combattuta perchè temevo che fosse difficile reggere il confronto. Ma con questa novità, ho deciso di provarci, bene o male che fosse andata. A spingermi è stata la curiosità, ma Carrisi ha una penna davvero buona, come questo romanzo mi conferma. La storia scorre veloce dicendo molto e chiudendo spesso i capitoli con colpi di scena che spronano a continuare per scoprire come andrà avanti il tutto. Questo romanzo è leggerissimo da leggere. Non si sentono nemmeno le 400 pagine di cui è composto. Si entra subito in un ritmo di lettura piuttosto serrato, che resta molto stabile, cosa difficile, in molti thriller ci sono momenti rapidi spezzati con momenti più tranquilli che tendono a rallentare la storia. Quì è molto molto raro. Certo, ci sono capitoli dove ci si ferma un momento, vengono date alcune spiegazioni o comunque succede qualcosa che fa prendere aria. Ma sono pochi. La storia entra subito nel vivo già nel primo capitolo. Se ti conquista, sai già di essere fregato.  A grandi linee, i protagonisti sono due. Pietro Gerber, uno stimato psicologo che si occupa di bambini ed è specializzato in ipnosi, in particolare segue casi che hanno un percorso giudiziario per i quali i piccoli devono "aprirsi" con lui (che può spaziare dal raccontare un abuso, al chiarire un trauma,...le situazioni possono essere davvero tante). L'altra è Hanna Hall, ma non l'adulta che avrà a che fare con questo psichiatra, ma la bambina che è stata anni prima.  Hanna è stata testimone di qualcosa di orribile che riaffiora improvvisamente e viene affidata a Pietro poiché questa vicenda riguarda la sua infanzia, un argomento in cui lui è estremamente bravo, e secondo la collega che segue Hanna è il migliore per capire cosa le sia accaduto, per trovare la verità in quei ricordi lontani e confusi.  Carrisi alterna magistralmente le due voci, mescolando passato e presente, in una danza veloce ma molto interessante, anche se, ammetto, qualche perplessità me l'ha lasciata.  Fra le due ho preferito molto di più la voce di Hanna. Probabilmente perché c'era il mistero di scoprire cosa vide. Unito al fatto di scoprire lentamente cose che sembrano magiche agli occhi della bambina, ma che esternamente mettono i brividi.  Pietro da la contrapposizione di cui c'è bisogno, razionalizzando molti dettagli ed intervenendo a chiarire, anche per il lettore, alcune cose.  In generale, dopo averci riflettuto parecchio, un romanzo piacevole che mi ha davvero risollevato regalandomi qualche ora di lettura senza rendermi conto del tempo che passava.  Una storia davvero particolare, che però non ha saputo conquistarmi del tutto. Ahimè, sono rimasta molto delusa dal finale (succede spessissimo, eppure ci resto male ogni volta). Prevedibile per alcuni tratti che Carrisi permette di intuire verso la chiusura della trama, e per tante domande che restano senza una risposta.  Fra i pro ed i contro, resta comunque molto positivo il giudizio e quindi lo consiglio a chi cerca una lettura piacevole, veloce, interessante, con alcuni tratti misteriosi ed inquietanti che la rendono stuzzicante. Non cito nemmeno i fan di Carrisi, perché credo che quando si inizia a leggerlo si continui a farlo (come farò io, recuperando piano piano i vari romanzi che ancora non ho letto).  Ringrazio la Longanesi per averlo potuto leggere in concomitanza della pubblicazione.  from Blogger https://ift.tt/2rKIR5p via IFTTT
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Il convento dei segreti di Giada Trebeschi.Una storia di ribellione, amicizia e libertà ambientata nel cuore della Sicilia del XVII secolo. Recensione di Alessandria today
Catania, 1669. In un contesto storico travagliato, tra le ombre di un convento di clausura, prende vita la storia di Agata, una giovane donna costretta a rinunciare alla propria libertà per piegarsi alla volontà familiare.
Recensione.Catania, 1669. In un contesto storico travagliato, tra le ombre di un convento di clausura, prende vita la storia di Agata, una giovane donna costretta a rinunciare alla propria libertà per piegarsi alla volontà familiare. Nonostante l’assenza di vocazione, Agata, divenuta suor Immacolata, deve affrontare la rigidità delle mura conventuali e le tensioni con le altre monache. Il suo…
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dreamsinsblog-blog · 5 years ago
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Mi mossi al chiarore di un’altra pallida e furtiva alba letteraria, come se fossi complice di un qualcosa che avrebbe presto o tardi emesso il suo battito. Davanti a me un gioco di luci colorate degli addobbi natalizi; le librerie addobbate con colori tendenzialmente in oro e rosso, su cui riposano ancora beatamente storie da leggere e vivere, il cui richiamio è giorno dopo giorno sempre più forte e necessario; io seduta sul divano, con il plaid sulle gambe e il libro posto a mò di leggio, e tutt’intorno personaggi dall’aria malinconia, solitari aggregati di una galassia abbandonata, lontani eoni, con la loro intollerabile missione di vita: come vivere la vita, quando ogni cosa è immerso nella sofferenza o nel dolore?
Da questo terzo volume della saga, lo confesso, non aspettavo grandi cose; quella della West è un tipo di saga famigliare il cui eco, la cui provenienza si ode da luoghi e posti lontani. Rammento spesso, come questo tipo di romanzi siano dalla sottoscritta parecchio amati. La presenza di una nuova famiglia, nel mio cerchio letterario personale, non sarebbe stato imbarazzante o eccessiva, ed essendo già preparata ad i suoi effetti, sia negativi sia positivi, ho accolto questo terzo e utlimo volume consapevole dai primi capitoli del poco fascino che aveva esercitato su di me. Rosamund ha lo spessore e le tematiche tipide dei classici ottocenteschi, che, dietro a modalità di pensiero, stili di vita, concezioni filosofiche,si muove mediante il punto di vista della sua creatrice. Quando la disgrazia, la povertà e la miseria si abbatterono su una famiglia comune, come quella degli Audrey, la West ha cercato nel combustibile della sua anima qualcosa che la riavvivasse. C’era abbastanza da espugnare o conferire un’idea piuttosto conforme al secolo, e ben presto eventi infelici, tristi e drammatici troveranno ampio spazio in un contesto spirituale che renderanno Emma, Rosmaund, Mary molto più libere di quel che credevano.
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ventocaldodellest · 6 years ago
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Generi
Le nostre vite sono il risultato di un miscuglio di romanzi di generi diversi. 
Drammatici, romantici, ironici, cinici, misteriosi, fantasiosi, gialli, rosa, prevedibili, adeguati allo spirito del tempo, capolavori. A volte saggi, umanamente banali, terribilmente normali e spesso con finale a sorpresa.
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oppureno · 7 years ago
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We need new names
Franceschini vuole assicurare visibilità di serie tv italiane su Netflix e Amazon Prime, immagino per mantenere alta la cultura italiana nel mondo. Not bad, ma mi chiedo se dobbiamo essere rappresentati ancora preti, polizia e carabinieri. Abbiamo una cultura così vasta che le idee per serie tv si sprecano. A me ne vengono in mente molte.
Period drama: - durante il fascismo e con focus sulla decadenza sociale; - le guerre d'Indipendenza; - le riforme scolastiche; - la Diaz e simili;
Letterari: - un sacrosanto adattamento della Divina Commedia; - un ennesimo adattamento di Cuore senza Giulio Scarpati; - una serie basata sui romanzi di Calvino;
Politica: - una dannata serie su PCI e DC; - una serie in stile House of Cards ma molto più ridicola basata su Silvio; - una serie bella bella sugli anni di piombo;
Teen-drama: - una serie sulle problematiche odierne della mia generazione e di quella dopo: disoccupazione, depressione, omosessualità, bullismo; Biopic: - Nerone (con grandi colpi di scena drammatici); - storica e comica sulla Sora Lella (non scherzo);  - maestro Manzi; - Anna Magnani (immagino solo la bellezza); - una serie femminista sulle maestre!!! 
Invece no: preti, carabinieri e poliziotti.
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salvo-love · 4 years ago
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Rest in peace!!!! Riposate in pace #Willy e #Filippo!!! Amen
Di Eugenio Palazzini – Roma, 9 set – Picchiato e poi investito due volte con l’auto. E’ morto così Filippo Limini, 24enne di Spoleto, dopo una rissa tra coetanei in un parcheggio vicino a una discoteca a Bastia Umbra il 15 agosto scorso. Tre ragazzi di origine albanese sono stati arrestati con l’accusa di omicidio. Avete letto questa notizia sulla prima pagina di Repubblica? Avete notato la grancassa mediatica batterla continuamente? Oppure intravisto decine di cronisti aggirarsi in provincia di Perugia come accaduto dopo la morte di Willy a Colleferro? No, non avete assistito a nulla di tutto questo e al contempo non vi siete sciroppati lunghissime analisi sulla società malata, il presunto razzismo dilagante e le pericolose arti marziali miste che secondo certi fini analisti generano mostri.
Picchiatori sconosciuti
Come mai? Perché la morte di Filippo è passata quasi sotto silenzio sui grandi media a differenza di quella di Willy? Eppure, a ben vedere, si tratta di due analoghe quanto drammatiche vicende. Nessuno però vi ha descritto i ragazzi che hanno picchiato a morte Filippo, non sappiamo insomma se erano dei “bori”, se praticavano sport da combattimento, se spaventavano i coetanei con i loro metodi violenti, se si vestivano da tamarri, se avevano tatuaggi, se amavano la trap, se guardavano Gomorra o Romanzo Criminale. Non lo sappiamo e quindi possiamo ipotizzare pure tutto il contrario, ovvero che solevano giocare con lo yo-yo, vestirsi da damerini, ascoltare Handel, leggere romanzi rosa, aiutare anziane signore ad attraversare la strada e guardare innocenti cartoni animati (magari non Kung Fu Panda).
Il telecomando dell’indignazione
Sia come sia, semplicemente nessuno ha pensato di strumentalizzare e politicizzare quella tragedia. Niente caccia alla strega “fascista”. Come se non fosse funzionale a improbabili disamine sociologiche, perché i picchiatori non erano immediatamente caricaturabili o almeno non corrispondevano all’immaginario forzato di chi punta tutto sull’indignazione telecomandata. Così la morte di Filippo Limini non ha innescato alcuna speculazione e nessuno si ricorderà dell’omicidio di Spoleto, viceversa quello di Colleferro riempirà le pagine dei giornali ancora per giorni. Potremmo poi citarvi molti altri episodi drammatici finiti presto nel dimenticatoio e in ogni caso meno considerati dai media. Da Pamela a Desirée, passando per Flavio e Gianluca, adolescenti di 15 e 16 anni trovati morti in casa a Terni dopo aver assunto metadone fornito da un tossicodipendente antifascista.
Eugenio Palazzini
di Lorenzo Tosa
“In fin dei conti cos’hanno fatto? Nulla. Hanno solo ucciso un immigrato.” In questa frase mostruosa, pronunciata da uno dei familiari delle bestie che hanno assassinato Willy Monteiro Duarte, c’è tutto. In questa frase c’è il vuoto. L’abisso culturale e cerebrale ultimo e definitivo, da cui non si torna indietro. C’è l’ipocrisia di chi finge di non vedere in questo massacro - durato 20 minuti - un segno, una matrice chiarissima, un’onda nera che travolge e spazza via tutto quello che, con una fatica immane, credevamo di aver spinto un po’ più in là negli ultimi 75 anni. Ci sono i cattivi maestri che pompano 24 ore su 24 odio, razzismo, rabbia nelle vene di un ventre molle della società senza strumenti né protezioni che di quell’odio si ciba e lo traduce con l’unico linguaggio che conosce: quello della violenza. C’è la deresponsabilizzazione complice della famiglia che, come una falange, protegge, nasconde, nega, giustifica, legittima, e che assomiglia sempre più a un clan, con le proprie regole e il proprio codice. “Solo un immigrato”. Questo è quello che è successo quella maledetta notte tra sabato e domenica a Colleferro. Questo è quello che c’è in gioco. Questo è il problema. Non una parola di più, non una di meno. E, fino a quando continueremo a fingere che quest’orrore sia solo lampo, raptus di follia, semplice cronaca nera - e non, piuttosto, un preciso sistema - beh, fino ad allora continuiamo pure ad indignarci, ma non lo risolveremo.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Ultimo Appello di Salvo Toscano: le indagini oscure dei fratelli Corsaro. Recensione di Alessandria today
Salvo Toscano firma un giallo avvincente con intrighi, misteri e colpi di scena
Salvo Toscano firma un giallo avvincente con intrighi, misteri e colpi di scena Recensione: “Ultimo Appello” è il nuovo capitolo della serie dedicata ai fratelli Corsaro, creata da Salvo Toscano, autore noto per la sua maestria nel costruire gialli avvincenti e ricchi di tensione. Con una narrazione avvolgente e un intreccio narrativo impeccabile, il romanzo rappresenta un’esperienza…
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unastanzapienadilibri · 7 years ago
Note
Qual è il tuo genere preferito?
Prediligo i romanzi che narrano storie d’amore e storie familiari, preferibilmente con segreti in mezzo e flashback del passato (se ben fatti, mi piacciono anche drammatici).Non nascondo però che mi sto avvicinando molto anche ai thriller che, se ben scritti e ben strutturati, tengono incollati alle pagine! :DIl tuo genere, invece?
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