#lettura dell’anima
Explore tagged Tumblr posts
Text
Vivi felicemente – Poesia di Bahrom Toji. Recensione di Alessandria Today
La poesia "Vivi felicemente" di Bahrom Toji è un inno alla semplicità della vita, un invito a non lasciarsi sopraffare dalle preoccupazioni quotidiane. Attraverso versi dal tono riflessivo, l'autore ci porta in un viaggio emotivo che attraversa il tempo, dall'impeto della giovinezza fino all'inevitabile avanzare dell’età.
Oh, fratello, corri e ti affanni nella vita,Senza sapere quando arriverai a destinazione.Bruci solo per i tuoi figli e la tua famiglia,Non pensarci troppo, fratello—vivi felicemente. La giovinezza è passata, scivolata via silenziosa,Le buone e le cattive azioni—chi le pesa davvero?Le rughe compariranno e i capelli diventeranno grigi,Non pensarci troppo, fratello—vivi felicemente. Temendo la…
#Alessandria today#Bahrom Toji#Crescita Personale#Cultura#destino e vita.#Dio e la vita#dovere#emozioni in versi#Famiglia#figli e genitori#Google News#il valore del tempo#introspezione#italianewsmedia.com#Letteratura#lettura dell’anima#Letture consigliate#Metafore della vita#non stressarti#Pazienza#pensieri positivi#Pier Carlo Lava#Poesia#poesia contemporanea#poesia e filosofia#poesia internazionale#poesia sulla famiglia#poesia tradotta#poeti emergenti#responsabilità
0 notes
Text










LA FAVOLA DEL MARE (da una lettura del filosofo Cacciari sula necessità della poesia).
Un ragazzo con un lento andare cercava sulla riva del grande mare il senso di quella distesa infinita che sollievo dava alla sua vita un senso si giusto, ma ben pesato quando incontrò uno scienziato che gli spiegò con fare dotto cosa era il mar da sopra a sotto. “Il mare è realtà non fantasia è una riserva di energia, il sole crea le nuvole bianche loro corrono via mai stanche, vanno nel mondo acqua a donare con essa la vita fan germogliare. L’acqua scende intensa o avara diventa ora rivolo, fiumara dona ricchezza gioia, dona vita al mare torna mai stanca, sfinita! Il mare quindi è energia infinita una pila che mai è esaurita” Il ragazzo ascoltava stupito ma quanto detto dall’erudito era giusto preciso, ma parziale, era il noto, il vero il reale. Continuò allora per la sua via finché non trovò un gran dottore della filosofia conoscitore “Il mare esiste, come scienza dice, della vita e origine e fattrice alla terra, opposto lo penso e dell’aria, molto più denso ma con l’uomo non ha affinità è acqua che va di qua e di là, necessario per la sua utilità però non ha nessuna santità, è un oggetto non fondamentale solo acqua, dei pesci e del sale se ci chiediamo la sua necessità capiamo che quindi non ne ha: della natura e uno strumento come la roccia o come il vento.” Il ragazzo alla fine si allontanò con pochi si e mille non so. Mentre deluso sulla sabbia andava vide un uomo che felice nuotava Gli chiese “Scusa nuotatore Tu che vi trovi gusto e sapore dimmi del mare il significato perché questo liquido manto a guardarlo porta all’incanto quale senso può mai avere guardarlo e provar piacere?” “il mare per quanto sia vecchio Dell’anima di ognuno e lo specchio lei lo guarda e vede dubbi, paure sente le ansie quelle più dure e quelle che sono meno vere quelle false e quelle più sincere e nel guardarle ne vede il confine pesa quelle pure e quelle meschine e capisce infine dove volgere la prua in quale direzione è la sorte sua. Questo lo capisci nell’esser poeta non nello scrivere versi di seta ma nel dare voce a quel che vede l’anima tua, nel capir quanto crede nel dar forma in modo sincero a quel che è il tuo pensiero. Per questo il gran mare è perfetto perché cambia muta e l’effetto di questo instancabile mutare è un tuo continuo poetare. Pensa alle albe quando si accende e presto di blu tutto risplende pensa alle tempeste, alla sua rabbia che non potrai mai metter in gabbia pensa al tramonto, il diventar quieto e della luna esser l’amante lieto Muta come l’animo nostro ora è pace ora diventa mostro.” Quando l’uomo ebbe finito Il ragazzo lo guardò stupito “Chi sei che ben hai definito quanto scienziato ed erudito non ha saputo voluto sviscerare e per parte loro raccontare” “Non sono un saggio o un profeta come ogni uomo sono poeta quanto non vedon scienza e filosofia lo trova e lo dice la poesia”
THE TALE OF THE SEA (from a speech by the philosopher Cacciari on the need for poetry). A boy with a slow walk, was looking on the shore of the great sea, the meaning of that infinite expanse, what relief it gave to his life, a correct but well-considered meaning, when he met a scientist, who explained to him with a learned manner, what it was the sea from above to below. “The sea is reality not fantasy, it is a reserve of energy, the sun creates white clouds, they run away never tired, they go into the world of water to donate and with it they make life sprout. The water descends intensely or sparingly, now it becomes a trickle, the river gives richness, joy, it gives life to the sea, it never returns tired, exhausted! The sea therefore is infinite energy a battery that is never exhausted" The boy listened in amazement but what the scientist said was precise, but partial, it was what was known, what was true, what was real. He then continued on his way, until he found a great doctor, a connoisseur of philosophy “The sea exists, as science says, of life origin and mother, to the earth, opposite, I think of the air much denser, but it has no affinity with man, it is water that goes here and there, necessary for its usefulness but it has no sanctity, it is a non-fundamental object only water, some fish and some salt if we ask ourselves its necessity we understand that it therefore has none: for the nature is an instrument like the rock or like the wind.” The boy finally walked away with a few "yeses" and a thousand of " I don't know". While disappointed on the sand he saw a man who was swimming happily, he asked him "Sorry swimmer. You who find taste and flavor in it, tell me the meaning of the sea, because this liquid blanket, looking at it, leads to enchantment, what meaning can it possibly have, looking at it and feel pleasure?” “the sea no matter how old it is, of everyone's soul it is the mirror, she looks at it and sees doubts, fears, feels the anxieties, the hardest ones, and those that are less true, the false ones and the most sincere ones, and in looking at them he sees the boundaries, weighs the pure ones and the petty ones and finally understands where to turn his bow and in what direction his fate lies. You understand this in being a poet, not in writing silken verses, but in giving voice to what your soul sees, in understanding what it believes, in sincerely giving shape to what your thoughts are. This is why the great sea is perfect, because it changes and the effect of this tireless change is your continuous poetry. Think of the dawns when it lights up, and soon everything shines blue, think of the storms, of its anger, which you will never be able to put in a cage, think of the sunset, the becoming quiet and of the moon being the happy lover Mute like our soul , now it's peace, now it becomes a monster.” When the man finished, the boy looked at him in amazement. “Who you are that you have well defined, as a scientist and scholar, he was unable to dissect, and for their part to tell” “I am not a sage or a prophet, like every man I am a poet, what science and philosophy do not see, poetry finds and says”
33 notes
·
View notes
Text
È meglio leggere che pregare
(Parola di Papa)
Spesso nella noia delle vacanze, nel caldo e nella solitudine di alcuni quartieri deserti, trovare un buon libro da leggere diventa un’oasi che ci allontana da altre scelte che non ci fanno bene. Poi non mancano i momenti di stanchezza, di rabbia, di delusione, di fallimento, e quando neanche nella preghiera riusciamo a trovare ancora la quiete dell’anima, un buon libro ci aiuta almeno a passare la tempesta, finché possiamo avere un po’ più di serenità. E forse quella lettura ci apre nuovi spazi interiori che ci aiutano ad evitare una chiusura in quelle poche idee ossessive che ci intrappolano in maniera inesorabile. Prima della onnipresenza dei media, dei social, dei cellulari e di altri dispositivi, questa era un’esperienza frequente, e quanti l’hanno sperimentata sanno bene di cosa sto parlando. Non si tratta di qualcosa di superato.
Lettera del Santo Padre Francesco sul ruolo della letteratura nella formazione (multilingual), su Vatican.va, 17 luglio 2024.
Hat tip @coulisses-onirisme , QUI.
Nota: L'evidenziazione nel testo è mia.
13 notes
·
View notes
Text
Volevo scrivere Epico
L’Epico è il genere che preferisco: è un incontro e uno scontro di personalità titaniche, di grandi imprese, di avventure strepitose, di un senso cupo e fatale del destino, dell ineluttabilità’ della vendetta e della morte. Delle guerre di qualsiasi tipo. Di sentimenti estremi. Amavo l’Iliade, l’Eneide, Il Conte di Montecristo, I Miserabili, Guerra e Pace, Faulkner, Steinbeck, amo i grandi americani di praterie e conflitti, i russi delle distese steppose e siberiane. Un raccontare arioso e drammatico che arriva e coinvolge il mondo, perché dell’anima del mondo parla. Senonché il mondo è sempre stato degli uomini: sono loro che cacciavano, difendevano il territorio, attaccavano il nemico, marciavano verso la vendetta, avevano odi e amori al limite del crimine, sostenevano le sorti del mondo, comandavano fuori e dentro casa. Si chiama patriarcato. Le donne stavano a casa, a esercitare le virtù dell’accudimento e della pazienza, a curare la prole, a cucinare, ricamare, curare l’habitat interno. a custodire la vita. Nel ristretto ambiente familiare, a contatto con altre donne e marginali al mondo straordinario degli uomini, non potevano che concentrarsi sulle emozioni e sui sentimenti, sulle dinamiche dei rapporti di condivisione casalinga, sull’attenzione alle piccole cose quotidiane mentre gli uomini costruivano l’eterno. Nei grandi romanzi epici ci sono grandi figure di donne quasi sempre in veste di mogli, madri, amanti, curatrici e consolatrici di feriti e moribondi. Quando si ribellano esplodono verso il loro nemico diretto che è la famiglia, come Medea, Clitennestra, Antigone. Il mondo separato in cui si sono sempre mosse donne e uomini non poteva non produrre, tranne che in pochi casi spesso maturati in ambienti evoluti, una letteratura separata che ancora persiste. È un prodotto culturale più che naturale: i libri degli uomini grondano muscoli di forza e coraggio, quelli delle donne di sentimenti intimi e introspettivi. Le donne raccontano il piccolo, i luoghi, l’ambiente, i sentimenti nel particolare, che gli uomini neppure vedono. Anche in tempi di rivendicazioni femministe? Anche. Perché nonostante che la parità tra uomo e donna sia assicurata, dove è assicurata, sulla carta, persiste una cultura del potere maschile che pregna le società e condiziona le donne stesse, secondo a quella “violenza simbolica” di cui parla il sociologo Bourdieu. Ci vorranno anni per scalzarla. Attenti uomini però: navigate mari e terre, vi attestate l’epica del mondo, ma non riuscite ancora a conoscere il femminile, che liquidate come cose da donne. Perché non entrate nei loro mondi neppure attraverso la lettura. Noi invece che i libri degli uomini li leggiamo, e ci riflettiamo, gli uomini li conosciamo più di quanto si conoscano loro stessi. E l’incontro e non il conflitto tra i sessi passerà proprio da noi, quando vi deciderete ad ascoltarci, a leggerci, a capirci. Foto generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine Read the full article
2 notes
·
View notes
Text
“GNA FACCIO PIÙ”: il dialetto romanesco diventa poesia con Veronica Evangelisti
La silloge poetica della scrittrice che con la lingua del cuore racconta storie di vita

A gennaio 2025 è uscito “GNA FACCIO PIÙ”, la prima raccolta poetica della poliedrica scrittrice Veronica Evangelisti, una silloge in dialetto romanesco che porta il lettore a toccare con mano momenti di vita autentica, intrisi di sarcasmo e verità. Con uno stile diretto e schietto, le poesie affrontano temi che spaziano dalla quotidianità, alla società di oggi, fino alle emozioni più intime. Una narrativa poetica che Veronica ha sapientemente creato e costruito, attingendo al dialetto della sua città, Roma, che lei stessa definisce la “lingua del cuore”.
La silloge nasce da un’esigenza di espressione naturale dell'autrice, appassionata osservatrice delle persone e dei luoghi che la circondano. Veronica ha iniziato a scrivere le poesie per gioco, sperimentandole nei locali durante reading pubblici e scoprendo inaspettatamente l’entusiasmo di un pubblico eterogeneo. Molti componimenti trovano ispirazione nei viaggi, come quelli scritti tra Petra in Giordania, in aereo al ritorno da Cipro, addirittura sul Monte Olimpo, ma anche nei piccoli frammenti della vita quotidiana, come un pensiero sorto sul divano di casa davanti al camino.
Non mancano riflessioni critiche e ironiche sulla società moderna, sui social media e accenni di autoironia che rendono la lettura leggera e avvolgente. Ogni poesia è uno spaccato della complessità umana e sociale, raccontata con l’occhio arguto di una scrittrice che non teme di dire ciò che pensa.
La copertina e le immagini all’interno sono state create dall’autrice stessa. Infatti, Veronica ama fotografare posti e monumenti per poi ridisegnarli in chiave pop: un hobby che ha voluto inserire nella raccolta per dare un’impronta diversa a un libro del tutto nuovo. La prefazione è stata scritta da Stefano Tarquini, talent scout di poeti con il quale la scrittrice ha collaborato per un anno, nel gruppo Attacco Poetico insieme ad alcuni poeti della nazionale italiana calcio.
Acquista il libro
Veronica Evangelisti è un nome già noto nel panorama letterario. Nata a Roma nel 1983, si è diplomata all'Istituto Professionale Grafico Pubblicitario di Monterotondo. Autrice di romanzi, racconti e storie illustrate per bambini, ha debuttato nel 2018 con il romanzo “Un posto per Victoria”. Nel 2019 escono le raccolte di racconti in collaborazione con altri autori, “Ombre e I colori dell’anima” e nel 2020 il suo secondo romanzo“Donne Fenice”e i libri illustrati per bambinidi“Pina la lumachina” a cui sono seguite altre pubblicazioni partecipando inoltre a reading letterari, poetry slam e organizzando laboratori di scrittura. Con “GNA FACCIO DI PIÙ”, Veronica Evangelisti dimostra che la poesia in dialetto può essere universale e arrivare a tutti, dai più giovani ai meno esperti, trasmettendo emozioni sincere e senza filtri. Un libro pensato per chi cerca autenticità e un sorriso dal sapore romanesco.
Instagram: https://www.instagram.com/veronica_evangelisti/
Facebook: https://www.facebook.com/home.php
TikTok: https://www.tiktok.com/tiktokstudio/upload?lang=it-IT
E-mail: [email protected]
0 notes
Text
Guida ai palazzi di Modena, viaggio romantico tra gli edifici storici della città, Gabriele Sorrentino, Edizioni della Sera. A cura di Barbara Anderson
Questa è stata la mia lettura di fine anno, e che lettura fantastica per chiudere un anno di letture. I libri, lo dico sempre, sono viaggi, sono scrigni magici che hanno la capacità di portarci altrove: un altrove che sia in un altro luogo immaginario, un luogo reale o perfino in quel luogo nascosto del nostro inconscio, gli abissi dell’anima. Gabriele Sorrentino è un giovane autore dal talento…
0 notes
Text
Il dialogo dell’anima con Alessandra Esposito
Alessandra Esposito, autrice di Frammenti di Frastuono, è protagonista di una nuova puntata di Pyros speciale verso Casa Sanremo Writers 2025.
Alessandra Esposito, autrice di Frammenti di Frastuono, è protagonista di una nuova puntata di Pyros speciale verso Casa Sanremo Writers 2025. L’opera, edita da SBS Edizioni, intreccia diario personale e dialogo con il lettore, invitandolo a riflettere su emozioni, ricordi e aspirazioni. Un viaggio intimo e interattivo attraverso 12 frammenti che trasformano la lettura in un’esperienza unica e…
0 notes
Text
Biblioteca Regionale di Messina – Presentazione del libro di Marcello Aragona
Si terrà venerdì 22 novembre, alle ore 17:30, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo” di Messina, la presentazione del libro “Il Misterioso Cammino dell’Anima:Come i Pioppi, sulla soglia dell’infinito, ed oltre.”, ed. 2023, secondo volume della collana “Risveglio dell’Anima”. Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” IL MISTERIOSO CAMMINO DELL’ANIMA IL…
0 notes
Text
✝✝ 🛐 DIRETTA GRUPPO DELLA CROCIATA DI PREGHIERA. Mercoledì 18 novembre 2024 alle 21,30 trasmetteremo in diretta l’ orazione di un gruppo della Crociata di preghiera. * Invitiamo tutti a unirsi a noi.

✝✝ 🛐 DIRETTA GRUPPO DELLA CROCIATA DI PREGHIERA. Mercoledì 18 novembre 2024 alle 21,30 trasmetteremo in diretta l’ orazione di un gruppo della Crociata di preghiera. * Invitiamo tutti a unirsi a noi.
Specialmente vorremo invitare le persone che non hanno ancora un gruppo affinché abbiamo l’opportunità di pregare in compagnia.
Saremo su questa nostra pagina https://www.facebook.com/crociatadipreghiera
Programma:
1. Crociata di preghiera 96 Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera. O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime. Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola. Amen
2. Preghiere quotidiane (Librino celeste) http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2013/04/comunicazione-di-mdm-sulle-crociate-che.html
3. Consacrazione ai Cuori di Gesù e di Maria (Librino Verde p. 60 e 68) Preghiere Suddivise per i giorni della Settimana alla fine delle preghiere del Venerdì e Sabato. http://programmadipreghierages.tumblr.com/post/183583714274/consacrazione-al-sacro-cuore-di-ges%C3%B9-e-al-cuore http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2014/02/crociate-di-preghiera-divise-per-i.html
4. Crociate di preghiera suggerite per il lunedì http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2014/02/crociate-di-preghiera-divise-per-i.html
5. Lettura del messaggio del 6 Gennaio 2015 – Senza di Me, la morte del corpo e dell’anima rivendicherebbe l’intera specie umana https://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2024/10/messaggi-da-meditare-nei-prossimi.html
6. Crociata di preghiera 96
** Istruzioni di Gesù ai Gruppi di Preghiera: “Dovete avere a portata di mano acqua benedetta, un crocifisso che mi rappresenti e recitare questa crociata di preghiera speciale per benedire e proteggere il vostro gruppo della crociata di preghiera. (crociata di preghiera 96). (Libro della Verità Messaggio 25 gennaio 2013 MDM) http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2018/02/e-ora-di-creare-i-gruppi-della-crociata.html
** ✎❃ ☛ Nota: I file pdf che contengono il nostro programma di preghiera possono essere stampati come un libretto usando il programma Adobe Reader. http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2014/01/appuntamenti-di-preghiera-gesu.html
In Adobe Reader, dovete selezionare Stampa opuscolo; scegliete la rilegatura a sinistra e dapprima stampate solo il fronte, poi girare le pagine stampate e le reinserite nella stampante, e quindi stampate nelle stesse pagine solo il retro. Dovrete fare delle prove per riuscire a capire come reinserire i fogli nella vostra stampante. Se avete una stampante che stampa fronte-retro, il problema del reinserimento dei fogli non esiste.
*Potete chiedere anche in copisteria di stamparli in questo modo Altrimenti potete usare le versioni per gli smartphone o tablet http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2015/12/applicazione-per-androidcrociata-di.html
´¯`•☆SIAMO IL PRIMO GRUPPO GESÙ ALL'UMANITÀ CREATO IN ITALIA, NEL 2012. Gruppo della Crociata di preghiera.
MESSAGGIDIVINAMISERICORDIA.BLOGSPOT.COM
GESÙ ALL’UMANITÀ, Gruppo di preghiera, Italia: http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com https://messaggidivinamisericordia.wordpress.com/
Contatto Mail: [email protected]
➽GESÙ ALL’UMANITÀ, It, tutti i nostri posts: https://crociatadipreghiera.wordpress.com/ https://gesuaut.blogspot.com/
Programma di preghiera: https://programmadipreghierages.tumblr.com https://programmadipreghierages.wordpress.com/
Libro della Verità, messaggi per argomento: https://librodellaveritaargomenti.wordpress.com/ https://librodellaveritaargomenti.tumblr.com/
Video esplicativi: https://bit.ly/401wGg2
0 notes
Text
"Nel silenzio della mia anima", poesia ispirata alla poetica di Alda Merini, è un omaggio alla sua straordinaria capacità di trasformare il dolore in bellezza. Come nella sua produzione più intensa, questi versi racchiudono un viaggio tra le ombre dell’anima e la ricerca costante di luce, tra ferite mai rimarginate e la speranza che resiste nel battito delle parole.
#Alda Merini#Alda Merini frasi#Alda Merini libri#Alessandria today#anima e parole#dolore e poesia#Emozioni forti#Google News#introspezione#Ispirazione poetica#italianewsmedia.com#Letteratura al Femminile#lettura emozionale#lettura profonda#libertà nella poesia#lirismo puro#malinconia e bellezza#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#poesia d’autore.#poesia dell’anima#poesia di resistenza#poesia e amore#poesia e arte#poesia e follia#poesia e memoria#poesia esistenziale#poesia evocativa#poesia filosofica#Poesia Intensa
0 notes
Note
Nel testo di Maria Valtorta sul Vangelo come le è stato rivelato ci sono due aspetti che vorrei capire. Si parla di un battesimo di Gesù per aspersione, anziché immersione, in poche parole, come è avvenuto? Inoltre si parla del diavolo. Che cos’è il diavolo?
Nel battesimo d’acqua a volte il liquido si sparge sul capo, come nel cattolicesimo, in altri casi c’è l’immersione. Si dice che, nei suoi viaggi, San Tommaso battezzasse talmente tanti nuovi cristiani insieme da dover spruzzare l’acqua a distanza con la mano, ne è nata anche una festa in cui ci si spruzza d’acqua per celebrarlo, in alcuni luoghi del medio oriente. Come me lo sono immaginata io, Giovanni Battista faceva mettere in ginocchio nell’acqua per poi bagnare il capo con le mani. Rileggi il brano e vedi se coincide con la tua comprensione.
Ben più delicata è la seconda domanda che mi poni. Credimi, se me lo avessi chiesto qualche anno fa, ti avrei parlato di Satana e dei suoi diavoli come distruttività e forze distruttive che vanno contro alla creazione e alle forze creative. Tale spiegazione regge ed è assolutamente consigliata a tutti i razionali, non la rinnego, anzi la propongo senza pentimento perché sono stata la prima ad essere scettica. Non è però completa perché esclude il soprannaturale, cioè la possibilità dell’esistenza di vere e proprie creature soprannaturali e immortali con nomi propri e forme sottili a noi generalmente non visibili. Solo alcuni umani possono vederli. Sono di solito proprio alcuni santi di Cristo, specialmente votati alla lotta di Gesù contro le entità distruttive. Qui se ne dovrebbero spiegare le motivazioni, il che equivarrebbe a spiegare che Gesù, con il suo esercito di santi, è davvero il Salvatore. Difficilissimo farlo in poche righe. Lo farò, se volete, in uno scritto più lungo, per dare lode a Gesù ma doverlo fare io mi fa tanta tristezza. Non per chi mi legge (intendetemi bene, nessuno che cerca Dio è messo male o fa tristezza!) ma per i tempi che viviamo e per tutti coloro che non fanno il loro dovere spirituale nel cristianesimo. Il quale si è talmente macchiato che l’uomo che cerca Dio ha bisogno di ponti esterni che riconducano alla verità.
Ma cos’è il diavolo, allora?
Se sei razionale puoi tranquillamente pensare alle forze distruttive, senza dare nomi e forme, senza credere a niente. La cosa essenziale e che tu ti ponga dalla parte opposta, il che di solito avviene per fasi. La persona matura psicologicamente arriva ad amare e rispettare la vita in tutti, qui l’abbiamo chiamata biofila o creativa. Il biofilo rispetta l’’anima’ nel senso di soffio vitale e non potrebbe mai essere violento e distruttivo in modo conscio a livello fisico, anzi aiuta e ama la vita. Questa è una bontà naturale che tutti possono raggiungere facilmente ma che nasconde ancora distruttività a livello inconscio, che agisce sul piano psicologico e morale. Dalla biofilia si deve allora passare alla spiritualità, col raccoglimento interiore e la conoscenza di sé, per rendere consce le impurità sottili e staccarsene. Tale processo di conoscenza di sé culmina nella scoperta dello Spirito. La natura più intima dell’anima è infatti spirituale, l’inizio di questa fase è segnato da un battesimo nello spirito in cui si ridiventa figli di Dio. Il figlio di Dio, purificandosi, diventa spesso strumento per il bene dell’umanità ed è aiutato da forze creative ben oltre la propria naturale. Pensate ai miracoli, alla saggezza divina, alla lettura dei cuori, alla santità in tutte le sue varie manifestazioni.
Lo stesso purtroppo accade al distruttivo, che può essere tale solo in modo naturale, cioè con le sue sole forze umane o può, se peggiora e non muta, divenire strumento delle forze distruttive in modo soprannaturale. Dal narcisismo maligno alla psicopatia si è spesso aiutati da tali forze in modo inconscio. I cattivi hanno una scaltrezza, doppiezza e capacità di usare l’intelligenza per il male, non solo per proprio ‘merito’. Sono carnefici morali, spirituali e anche fisici ‘guidati’ e aiutati da forze oltre la loro. Ti dirò di più, moltissimi narcisisti maligni, i ‘serpenti’ che vogliono sembrar buoni ma nascondono una fortissima carica distruttiva, ricorrono consciamente al richiamo di entità distruttive. Ricorrono all’occultismo, proprio perché è occulto, nascosto, e dà loro il senso di potere che bramano nel fare del male o nell’ottenere ciò che vogliono. La cosa è poco discussa nel mondo della psicologia, per ovvie ragioni, ma accade spessissimo. Anche a livello sociale, in cui il narcisismo maligno prende forme aggregate, come massoneria, sette e società segrete, si ricorre di frequente all’esoterismo, se non al vero e proprio satanismo.
La lotta tra queste due fazioni è duale ed è parte integrante della vita di ogni buono ma diviene sempre più forte, palpabile e violenta per i figli di Dio, soprattutto se sono cristiani o lo divengono. Perché, nella dualità, è Gesù il Re dei Santi, è Lui il Salvatore dell’essere umano, ed è Lui che sconfiggerà il diavolo e le forze distruttive.
So che è molto cercata la non dualità nel mondo della ricerca spirituale ultimamente e io non ho nulla in contrario. Bhagavan Ramana Maharshi è un santo non duale a cui io devo personalmente tantissimo. Ma la non dualità spiega la dualità, non l’annulla. ‘È così com’è’ diceva Bhagavan a tal proposito. La non dualità è l’amore spirituale che prova il figlio di Dio per chi ha di fronte ma non cancella chi ha di fronte. Tu sei me in altra forma, questo è l’amore non duale, spirituale. Ami l’altro proprio come te stesso, poiché sai che è te stesso, ma la forma rimane.
Come esiste la nostra forma può esistere la possibilità di una forma distruttiva che non vediamo perché non abbiamo i sensi per vederla o perché non è necessario vederla per crederci. Possiamo percepirla e capirla in altri modi ma, soprattutto, non è necessario vederla per combatterla. Ciò però non equivale a dire che chi la vede sia matto ma che, per piani divini a noi ignoti, è necessario a lui vederla e ha i sensi per vederla.
Nella spiritualità ci sono sempre stati quelli che non vedono e quelli che vedono, nel cristianesimo vengono chiamati gli ‘aridi’ (contemplativi senza visione del soprannaturale) e i ‘mistici’ (santi con visione del soprannaturale), sono entrambi graditi a Dio. Se posso avanzare un’ipotesi, credo che i primi siano i discepoli dello Spirito Santo e che i secondi siano discepoli del Figlio di Dio. Gli aridi non vedono forme soprannaturali perché il loro Maestro non ne ha, i mistici le vedono perché il loro Maestro ce l’ha e può manifestarla come può presentare il suo esercito o i suoi nemici. Essendo sia lo Spirito Santo che il Figlio di Dio persone divine della Trinità, sono in mani sicure sia gli uni che gli altri. Uno e trino, duale e non duale. La magia di Dio è che la creazione non è separata dal Creatore ma per saperlo, viverlo e soprattutto salvarsi, bisogna tornare e restare vicini al Creatore, praticare spiritualmente, staccarsi da tutto e rimanere nello Spirito che dimora in noi, seguendo le orme dei figli di Dio.
Spero di aver risposto alla tua difficilissima domanda. Ho la netta sensazione che il soprannaturale sarà sempre più evidente, per i tempi che viviamo. Troverai prima o poi nella lettura dell’’evangelo come mi è stato rivelato’ una frase di Gesù simile a questa: ‘negli ultimi tempi i cattivi saranno soprannaturalmente cattivi e i buoni saranno soprannaturalmente buoni’. Troverai anche la definizione ‘uomini-demoni’ o qualcosa di simile. Non le ricordo perfettamente ma sono frasi che sintetizzano ciò che ho provato a dirti qui.
Grazie.
0 notes
Text
NU ARTS AND COMMUNITY 2024 (II)
Potremmo definire come appartenente ai “nuovi suoni” la performance di “Pelli Verdi”nell’Arengo del Broletto, luogo sontuoso e medievale che sembra particolarmente adatto a sonorità intime e quasi ancestrali, ibridate da una tromba jazz, quella di Mario Mariotti, ormai quasi di casa sulla scena novarese. La voce magnifica di Bayza Cakir trasporta il pubblico negli universi dell’anima del grande poeta turco Nazim Hikmet. Peccato non avere tra le mani i suoi testi di per poter gustare appieno il concerto e non so dire quindi quanto siano pertinenti le deformazioni delle parole di Hikmet, ma vero è che i brani sono molto intensi, mistici e solenni in una cornice di estrema modernità: “Il faut être absolument moderne” diceva Rimbaud e sembra proprio che la strada intermedia tra una folk music ed una più contemporanea, sia nettamente tracciato. Sulla scena anche Guglielmo Prati all’elettronica e Walter Prati al violoncello elettronico. Sullo stesso filone è “Hurdja”, secondo concerto della serata, un progetto con al centro Massimo Silverio nella parte di un ricercatore di lingue morte da un riesumare o di lingue dimenticate, in particolare l’antica lingua carnica. Non sarebbe stata una cattiva idea cercare, anche in questa circostanza, di avere un programma di sala che permettesse la lettura dei testi, perché se con un po’ di buona volontà si può orecchiare l’inglese, lo spagnolo e il francese, col carnico tutto risulta un po’ più problematico. Silverio è un personaggio molto carismatico nonostante la sua giovane età e occupa con autorevolezza il centro della scena, in piedi con le sue chitarre e il suo violoncello modulando la voce come in una salmodia contemporanea creando l’effetto di una poesia-preghiera che ci immaginiamo arrivare da cavità profonde della terra e da cupe e intonse foreste alpestri. Un bel programma anche per questa seconda serata di “Nu Arts and Community”.




0 notes
Text
Tracce di un sogno e reverie attivato dalla lettura di: CRISTINA PENNAVAJA, Danzare fra il buio e la luce. Una cura dell’anima (racconto). I segreti della narrativa: il romanzo e il racconto (saggio), Youcanprint, 2024, 281 pagine. Indice del libro e scheda dell’editore. Appunti del sogno e audio, 13 luglio 2024
Tracce di un sogno attivato dalla lettura di: CRISTINA PENNAVAJA, Danzare fra il buio e la luce. Una cura dell’anima (racconto). I segreti della narrativa: il romanzo e il racconto (saggio), Youcanprint, 2024, 281 pagine. Indice del libro e scheda dell’editore. Appunti del sogno e audio, 13 luglio 2024
0 notes
Text
“Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti
L’Amore prima di tutto Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti edito da VandA Edizioni è un libro interessantissimo, una lettura che affronta la tematica dell’amore a tutto tondo con consigli, analisi ed esercizi. Giovanna M. Gatti è medico psicoterapeuta e da lungo tempo tratta temi di cura e autocura. Nel suo libro l’autrice conduce le lettrici in un viaggio nelle parole e nei silenzi che possono spalancare abissi oppure risanarli, ricostruire o creare distanze irreparabili. “Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti è un viaggio dell’anima, un percorso che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha affrontato quando si è trovato faccia a faccia con una crisi amorosa. Una crisi nella relazione d’amore può destabilizzare mente e corpo, a volte, non si ha neanche più voglia di affrontare la vita. Con una scrittura fluida e un linguaggio chiaro, il libro cattura immediatamente l’attenzione del lettore che troverà certamente spunti utili e di riflessione. In questa bella intervista l’autrice ci parla tanto della sua esperienza come psicoterapeuta, del modo in cui ogni persona affronta la crisi amorosa, del perché è importante chiedere un supporto specialistico e qualche consiglio utile. “Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti Salve Giovanna, lei è nuova ai lettori di CinqueColonne Magazine. Ci può dire brevemente cosa fa nella vita? E’ bello essere nuova, è una specie di rinascita. Nella vita faccio il medico psicoterapeuta e scrivo libri: all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO) mantengo un piccolo ruolo come senologa, ho compiuto 30 anni di attività lì perché sono arrivata in istituto quando ha aperto i battenti nel 1994 e non ero ancora laureata. IEO è stato e sarà sempre un’energia fondamentale per la mia formazione e le modalità di aiuto. La mia attività principale ormai è però quella di medico psicoterapeuta e di scrittrice: mi occupo di tante problematiche psichiche e psicofisiche, che quasi sempre hanno a che fare con l’amore. Nel suo libro lei affronta una tematica molto importante: la crisi nella relazione di coppia. Secondo lei c’è differenza tra uomo e donna nell’affrontare questo accadimento? C’è differenza da persona a persona, e perfino nella medesima persona esiste una differenza legata al momento della vita. Reagiamo alle difficoltà e ai traumi in modo diverso in epoche differenti della nostra esistenza, e il caos sentimentale è un trauma pesante. Se vogliamo concentrarci sulla differenza tra uomini e donne possiamo dire che l’energia maschile abbia alcune prerogative e quella femminile ne abbia altre: possedendole entrambe, le esprimiamo in quantità variabili. Incontro donne con reazioni tipicamente maschili (energia maschile iper-espressa) e uomini con reazioni da energia femminile. Non amo le generalizzazioni che vorrebbero gli uomini meno sensibili o attenti e meno colpiti da una difficoltà sentimentale: non funziona così. Nel suo libro lei fornisce anche degli esercizi utili. Ci può anticipare qualcosa? Di cosa si tratta? I miei libri più recenti (“La via della cura” e “Parla come ami”, editi da Mondadori, e questo libro edito da VandA edizioni) hanno alcuni esercizi pratici che servono per accompagnare nella via dell’autoguarigione e dell’evoluzione costruttiva. Voglio che siano esercizi semplici ma radicali nel risveglio dell’amore di sé: se impariamo ad amarci riusciamo ad affrontare ogni difficoltà. Non mi piace la teoria fine a se stessa: chi mi conosce da psicoterapeuta sa che mantengo il piglio concreto della chirurga e non mi limito ad ascoltare, voglio che la relazione terapeutica abbia risvolti utili e rapidi nell’accompagnare la persona verso un maggiore benessere. Metto insieme i lunghi anni di frequentazione dei seminari di Alejandro Jodorowsky, la specializzazione in psicoterapia psicosomatica e i decenni da donna dedita alla cura e creo esperienze che definisco “esercizi” perché chi legge i libri possa sentire dentro di sé l’energia del cambiamento, l’aiuto vero e concreto che parte dalla Voce dell’inconscio. In Parlami d’amore lei parla anche di cura e autocura. E’ sempre necessario rivolgersi a uno specialista? La parola “sempre” assomiglia alla parola “mai”: niente nella vita è così assoluto. Credo che un aiuto esterno e competente serva nella maggioranza delle crisi legate all’amore: l’amore è per noi la forza fondamentale, dirompente, costruttiva o destrutturante, che dona il senso a ciò che siamo, facciamo, pensiamo. Quando va in crisi l’esperienza emotiva è profondissima e intensa: difficile avere gli strumenti per risanarsi senza aiuto. Cura e autocura vanno insieme. Credo nella cooperazione tra terapeuta e paziente: nessuna guarigione è possibile senza l’impegno vero da parte del/della paziente. Potreste pensare che la richiesta di aiuto coincida automaticamente con un impegno: non è così. Spesso ricevo persone che chiedono aiuto con la bocca, ma non con il cuore e la mente. Danno per scontato che in terapia si verifichi qualche magia strana che non richiede impegno da parte loro. Non è così: le crisi d’amore portano a un’evoluzione costruttiva molto positiva se insieme si cammina per renderla possibile. In base alla sua esperienza lavorativa, c’è un consiglio che può dare a tutte le donne che si trovano ad affrontare una crisi nella relazione d’amore? Il consiglio migliore che posso dare è di ascoltarsi: evitare di chiedere consigli alle amiche “che conoscono benissimo la situazione”, parlare della crisi il meno possibile, fuggire dal vittimismo e chiedere aiuto seguendo i chiarissimi segnali che l’istinto manda in ogni istante. Read the full article
0 notes
Link
0 notes
Text

Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: NN Editore
Buona lettura a tutti!
ℚ𝕌𝔸𝕃ℂ𝕆𝕊𝔸 ℕ𝔼𝕃𝕃𝔸 ℕ𝔼𝔹𝔹𝕀𝔸 – ℝ𝕠𝕓𝕖𝕣𝕥𝕠 ℂ𝕒𝕞𝕦𝕣𝕣𝕚
«Ho scritto un libro che parlava di come ci si possa sentire in gabbia di fronte all'infinito, ora, nei racconti che ho iniziato, sento che c’è qualcosa di diverso, qualcosa che non capisco. Voglio scoprire dove mi sta portando, ascoltare ciò che mi sta chiamando.»
Può il confine tra finzione e realtà diventare sempre più labile tanto da consentire ad uno scrittore di incontrare e guardare negli occhi i propri personaggi? Questo è ciò che accade in “Qualcosa nella nebbia”, di Roberto Camurri, un romanzo in cui l’autore prova a descrivere il malessere esistenziale che può sottendere al processo creativo.
Il lettore si trova di fronte ad un vero e proprio metaromanzo, poiché il protagonista è lo scrittore Roberto alle prese con la stesura della sua nuova opera, una raccolta di racconti incentrati sulle vicende di Andrea detto Jack, Alice e Giuseppe che vivono nel comune di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia.
Andrea è un giovane uomo consumato dalla vita; da bambino è stato vittima di bullismo e, una volta cresciuto, ha sviluppato una dipendenza da alcol e droghe. Un evento del passato lo ha segnato inesorabilmente: l’arrivo di una strana famiglia nella casa accanto alla propria, che sarà vittima di un’immane tragedia. Andrea ha un’unica amica alla quale è molto legato, Alice.
Alice è la sola ad andare via da Fabbrico per inseguire sogni di fama e fortuna. È diventata una star televisiva da reality show, ma non può fare a meno di tornare al paese d’origine. È anche il personaggio più complesso e sfaccettato: vuole rinnegare le proprie radici, ma non riesce a stare lontana da Fabbrico per troppo tempo. Cerca l’amore, ma si butta via lasciandosi coinvolgere in storie con uomini sbagliati che la umiliano e la maltrattano.
Giuseppe è un tipo piuttosto introverso. È il grande amore di Alice, ma il loro è un rapporto fatto di assenza e grandi silenzi. Il legame col padre alcolizzato è stato fonte di grande sofferenza e lo ha portato a chiudersi in se stesso a tal punto da diventare estraneo a ciò che lo circonda.
Lo scrittore Roberto, che tira le fila delle varie vicende, è un uomo profondamente irrisolto e insoddisfatto e questo lo spinge a provare molta rabbia nei confronti della moglie, donna solida, accogliente e pragmatica, e della figlioletta. Attraverso la scrittura Roberto attiva un processo di catarsi che gli consentirà non solo di annullare la distanza tra sé e i personaggi da lui creati, ma anche di ricordare un evento tragico del suo passato nascosto nei recessi più profondi della memoria.
La Fabbrico descritta da Camurri non è reale, piuttosto è cupa, fosca, sotterranea poiché riproduce i moti dell’anima dello scrittore e dei suoi personaggi. È il luogo in cui si creano rapporti, si stringono amicizie, ma anche quello dove avvengono fatti di sangue e in questo romanzo, di violenza sia fisica che psicologica, ce n’è davvero tanta. La scrittura è estremamente intima e scava nell'anima dei protagonisti mettendone a nudo gli stati d’animo, i sentimenti e le debolezze.
Leggendo questo libro è impossibile non provare un profondo senso di malessere e di straniamento, simile a quello derivante dalla visione di un film di David Lynch. Allo stesso tempo, non si può non restarne invischiati: il senso di fascinazione che le vicende e i personaggi esercitano sul lettore non lasciano scampo.
Infine c’è la nebbia che nasconde luoghi, oggetti, persone e quel qualcosa di cui tutti noi, in fin dei conti, siamo alla ricerca.
COSA MI È PIACIUTO
Ho amato molto l’elemento metanarrativo del romanzo e il modo in cui il protagonista cerca di entrare nel libro che sta scrivendo. Inoltre ho apprezzato il colpo di scena finale.
COSA NON MI È PIACIUTO
L’estrema violenza e la volgarità del linguaggio in alcune delle situazioni narrate.
L’AUTORE
Roberto Camurri è nato nel 1982, undici giorni dopo la finale dei Mondiali a Madrid. Vive a Parma ma è di Fabbrico, un paese triste e magnifico che esiste davvero. È sposato con Francesca e hanno una figlia. Lavora con i matti e crede ci sia un motivo, ma non vuole sapere quale. Il suo libro d’esordio, “A misura d’uomo” (NNE 2018), ha vinto il Premio Pop e il Premio Procida ed è stato tradotto in Olanda, Spagna e Catalogna. Il suo secondo romanzo, “Il nome della madre”, è stato tradotto in Olanda e Germania. “Qualcosa nella nebbia” è il suo terzo romanzo.
LA CASA EDITRICE
NN Editore ha avuto inizio il 19 marzo 2015, quando sono usciti in libreria “Benedizione” di Kent Haruf e “Sembrava una felicità” di Jenny Offill. Fin dal nome - NN sta per nomen nescio, nome sconosciuto, come nella carta d’identità degli "orfani" di padre – la casa editrice ha voluto dare risalto al tema della ricerca d’identità nel mondo contemporaneo, insieme alla qualità della scrittura e all'empatia suscitata nei lettori dalla voce degli scrittori al di là dei generi e della nazionalità degli autori. Il catalogo di NN non ha collane, ma si sviluppa in Stagioni, Trilogie e Serie. Ogni stagione illumina un tema specifico legato alla ricerca d’identità, come il peso di ruoli e relazioni, l’eredità del passato, gli alleati e i nemici nella ricerca del proprio posto nel mondo. In questo modo, i libri sono legati tra loro da invisibili fili rossi, a costituire nel loro insieme un ideale percorso di lettura.
#bibliotecasanvalentino#indiebooks#lettureindie#rubricamensile#casaeditriceindipendente#nneditore#qualcosanellanebbia#robertocamurri#fabbrico#metanarrazione#consiglilibreschi#consigliletterari#consigliolibri#consiglilibri#consiglibibliotecari#recensioniletterarie#bibliotecacomunale#bibliosanvale#indie#letteraturaindipendente#leggereindipendente#narrativaitaliana#leggoindipendente#romanzo#narrativacontemporanea#recensirelibri#bibliosanvalentino#libri#biblioteca
1 note
·
View note